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Direttore Lombardi Leandro Redazione Bongini Michela Strutture: Villa Valentina Via del Poggiolino, 12 50139 Firenze Tel. 055/400943 Fax 055/400784 Villa Alessandro Via di Bracciatica 50055 Lastra a Signa (FI) Tel. 055/8784498 Fax 055/8729348 Fondazione San Sebastiano Sede Legale Piazza Duomo, 20 50122 Firenze 055/2393941-055/2393925 Vostre lettere per email a: [email protected] oppure per posta a La Voce del Villaggio Villa Valentina Via del Poggiolino, 12 50139 Firenze Anno IX Numero 45 GIUGNO 2015 La Voce del Villaggio è disponibile anche sul sito www.misericordia.firenze.it L’OSPITE NELL’ORA PIU’ CALDA DEL GIORNO (Genesi 18,1-15) L’arrivo di tanti migranti sulle nostre coste, gli sforzi profusi nell’ approntare il soccorso, l’accoglienza e l’integrazione, la sostenibilità economica e i costi che siamo costretti a sopportare in un momento di grave crisi economica, quando non ci sono risorse e opportunità di lavoro nemmeno per i nostri giovani, per i nostri disabili, mi portano a condividere con voi alcune riflessioni. Non ho soluzioni semplici da proporre e i problemi sono molto complessi, ma credo che le drastiche decisioni politiche che questo momento storico ci impone devono essere sostenute e accompagnate da una altrettanto rigorosa riflessione valoriale. La parola italiana “ospite” deriva dal latino “Hòstis”, cioè straniero, pellegrino, forestiero. La stessa etimologia è reperibile anche nella parola “ostile”, dal latino Hòstile”, nemico. L’ospite in quanto straniero, pellegrino, forestiero è potenzialmente un nemico, questa è la precomprensione semantica che ci viene trasmessa dalla nostra cultura. Certo in questa radice linguistica si riconoscono le tracce delle tragiche esperienze dei secoli passati, che hanno portato ad equiparare lo straniero con il nemico. Pensiamo alle tante invasioni che ha subito il nostro paese nel corso della storia, alle persone girovaghe dell’antichità che vivevano di rapine e violenze, fino agli attuali pericoli del terrorismo di matrice islamista che ci rende tutti particolarmente esposti e vulnerabili. Pensiamo alla diffidenza che naturalmente si instaura tra persone con stili di vita opposti: stanziale e nomade. Nella cultura biblica invece la vita nomade dei patriarchi e del popolo nell’esodo è un valore assoluto, mentre lo stile di vita pericoloso è proprio quello stanziale. Quindi nel pensiero biblico lo straniero/ospite/pellegrino rappresenta un modo di essere che avvicina a Dio e preserva da quella sazietà ed autosufficienza che tiene lontani da Lui e separa dagli altri. Lo straniero/pellegrino/ospite risulta essere una condizione di estrema vulnerabilità che espone le persone al rifiuto sociale e alla morte, ecco perché, insieme all’orfano e alla vedova, è oggetto di una particolare protezione e benevolenza da parte di Dio. La condizione di straniero è costitutiva di ogni essere umano perché la terra non può essere posseduta, ma solo utilizzata, nella consapevolezza che l’unico proprietario di tutto è Dio. Le pratiche bibliche dell’anno sabbatico, del giubileo e della decima avevano la specifica finalità di non assolutizzare il concetto di proprietà, ricordando che il possesso è condizionato dal tempo ed è un diritto relativo che cessa di fronte al bisogno dei poveri, esemplificati nell’orfano, nella vedova e nello straniero. Anche per Israele la tentazione di dimenticare la sua condizione nomade e di considerare gli stranieri nemici è stata forte e radicata, come testimoniano le veementi reprimende presenti in molte pagine profetiche, e lo è ancora, basti pensare alle attuali chiusure della politica israeliana . I primi cristiani poi, ritagliandosi l’appellativo di “parrocchiani” (in greco significa coloro che stavano intorno alle case dei villaggi, quindi nelle tende, i nomadi), davano risonanza agli appelli dell’Antico Testamento e a quelli della lettera agli Ebrei, in cui erano esortati a considerarsi “ stranieri e pellegrini sulla terra, in cammino verso la patria celeste”. Siamo impegnati a praticare l’ospitalità non solo e non tanto se siamo ben disposti o in un periodo propizio, ma lo dobbiamo fare proprio “nell’ora più calda della torrida giornata mediorientale”, cioè nel momento meno opportuno. Tutti siamo ospiti, sia in senso sia attivo – ospitiamo - , che passivo - veniamo ospitati - : in dei momenti della nostra vita personale o della storia collettiva siamo stati, siamo e saremo in una posizione o nell’altra. Tutto quello che abbiamo non lo abbiamo sempre avuto, né lo avremo per sempre, quindi ne godiamo in modo transitorio e relativo. La proprietà è un diritto inviolabile, ma non è un bene assoluto, quello che abbiamo lo abbiamo per condividerlo. Il “self made men” è una “bufala”, un inganno, non esiste nessuno che “si sia fatto da solo”. Sicuramente nella vita di tutti c’è spazio tanto per il merito che per la gratuità/gratitudine. Se accettiamo questa logica si realizza un meraviglioso commercio: chi da riceve, ed è nell’abbondanza. Colui che non accetta questa logica, perché crede di non essere in debito con nessuno e non vuole debitori, è condannato all’amarezza della solitudine, “non ha posto e non troverà mai posto in questo mondo, ne tantomeno nell’altro mondo”. L’uomo è tendenzialmente un “perdente posto”, la vita ce lo dimostra continuamente, anche se il nostro anelito più profondo è quello di “ trovare un posto stabile” (un posto negli affetti di qualcuno, un posto per abitare, un posto di lavoro, un posto di vacanze, un posto al cinema, un posto al cimitero, ecc.). Accettare questa apparente contraddizione significa trovare nell’accoglienza e nella condivisione l’unico posto sicuro che non ci verrà mai tolto. Le nazioni europee che in questo momento si rifiutano di condividere con noi italiani la fatica dell’accoglienza e gli impegni diplomatici, militari ed economici necessari per risollevare le sorti di tante popolazioni devastate da secoli di imperialismo, affinché “ognuno possa restare a casa sua”, pagheranno amaramente il loro miope e demagogico egoismo. Saranno al fine costrette a subire in modo drastico e violento una trasmigrazione umana inarrestabile, alla quale non saranno moralmente né socialmente preparate, che finirà per travolgerle anche economicamente. La storia, come la vita, ha le sue leggi e spesso sono ineluttabili. Leandro Lombardi

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Page 1: Direttore Lombardi Leandro - Misericordia di Firenze€¦ · Anche per Israele la tentazione di dimenticare la sua condizione nomade e di considerare gli stranieri nemici è stata

DirettoreLombardi Leandro

RedazioneBongini Michela

Strutture:

Villa ValentinaVia del Poggiolino, 1250139 FirenzeTel. 055/400943Fax 055/400784

Villa AlessandroVia di Bracciatica50055 Lastra a Signa (FI)Tel. 055/8784498Fax 055/8729348

Fondazione San SebastianoSede LegalePiazza Duomo, 2050122 Firenze055/2393941-055/2393925

Vostre lettere per email a: [email protected] per posta aLa Voce del VillaggioVilla ValentinaVia del Poggiolino, 1250139 Firenze

Anno IXNumero 45

GIUGNO 2015

La Voce del Villaggioè disponibile anche sul sitowww.misericordia.firenze.it

L’OSPITE NELL’ORA PIU’ CALDA DEL GIORNO (Genesi 18,1-15) L’arrivo di tanti migranti sulle nostre coste, gli sforzi profusi nell’ approntare il soccorso, l’accoglienza e l’integrazione, la sostenibilità economica e i costi che siamo costretti a sopportare in un momento di grave crisi economica, quando non ci sono risorse e opportunità di lavoro nemmeno per i nostri giovani, per i nostri disabili, mi portano a condividere con voi alcune riflessioni. Non ho soluzioni semplici da proporre e i problemi sono molto complessi, ma credo che le drastiche decisioni politiche che questo momento storico ci impone devono essere sostenute e accompagnate da una altrettanto rigorosa riflessione valoriale.La parola italiana “ospite” deriva dal latino “Hòstis”, cioè straniero, pellegrino, forestiero. La stessa etimologia è reperibile anche nella parola “ostile”, dal latino “Hòstile”, nemico. L’ospite in quanto straniero, pellegrino, forestiero è potenzialmente un nemico, questa è la precomprensione semantica che ci viene trasmessa dalla nostra cultura. Certo in questa radice linguistica si riconoscono le tracce delle tragiche esperienze dei secoli passati, che hanno portato ad equiparare lo straniero con il nemico. Pensiamo alle tante invasioni che ha subito il nostro paese nel corso della storia, alle persone girovaghe dell’antichità che vivevano di rapine e violenze, fino agli attuali pericoli del terrorismo di matrice islamista che ci rende tutti particolarmente esposti e vulnerabili. Pensiamo alla diffidenza che naturalmente si instaura tra persone con stili di vita opposti: stanziale e nomade. Nella cultura biblica invece la vita nomade dei patriarchi e del popolo nell’esodo è un valore assoluto, mentre lo stile di vita pericoloso è proprio quello stanziale. Quindi nel pensiero biblico lo straniero/ospite/pellegrino rappresenta un modo di essere che avvicina a Dio e preserva da quella sazietà ed autosufficienza che tiene lontani da Lui e separa dagli altri. Lo straniero/pellegrino/ospite risulta essere una condizione di estrema vulnerabilità che espone le persone al rifiuto sociale e alla morte, ecco perché, insieme all’orfano e alla vedova, è oggetto di una particolare protezione e benevolenza da parte di Dio. La condizione di straniero è costitutiva di ogni essere umano perché la terra non può essere posseduta, ma solo utilizzata, nella consapevolezza che l’unico proprietario di tutto è Dio. Le pratiche bibliche dell’anno sabbatico, del giubileo e della decima avevano la specifica finalità di non assolutizzare il concetto di proprietà, ricordando che il possesso è condizionato dal tempo ed è un diritto relativo che cessa di fronte al bisogno dei poveri, esemplificati nell’orfano, nella vedova e nello straniero. Anche per Israele la tentazione di dimenticare la sua condizione nomade e di considerare gli stranieri nemici è stata forte e radicata, come testimoniano le veementi reprimende presenti in molte pagine profetiche, e lo è ancora, basti pensare alle attuali chiusure della politica israeliana . I primi cristiani poi, ritagliandosi l’appellativo di “parrocchiani” (in greco significa coloro che stavano intorno alle case dei villaggi, quindi nelle tende, i nomadi), davano risonanza agli appelli dell’Antico Testamento e a quelli della lettera agli Ebrei, in cui erano esortati a considerarsi “stranieri e pellegrini sulla terra, in cammino verso la patria celeste”. Siamo impegnati a praticare l’ospitalità non solo e non tanto se siamo ben disposti o in un periodo propizio, ma lo dobbiamo fare proprio “nell’ora più calda della torrida giornata mediorientale”, cioè nel momento meno opportuno.Tutti siamo ospiti, sia in senso sia attivo – ospitiamo - , che passivo - veniamo ospitati - : in dei momenti della nostra vita personale o della storia collettiva siamo stati, siamo e saremo in una posizione o nell’altra. Tutto quello che abbiamo non lo abbiamo sempre avuto, né lo avremo per sempre, quindi ne godiamo in modo transitorio e relativo. La proprietà è un diritto inviolabile, ma non è un bene assoluto, quello che abbiamo lo abbiamo per condividerlo. Il “self made men” è una “bufala”, un inganno, non esiste nessuno che “si sia fatto da solo”. Sicuramente nella vita di tutti c’è spazio tanto per il merito che per la gratuità/gratitudine. Se accettiamo questa logica si realizza un meraviglioso commercio: chi da riceve, ed è nell’abbondanza. Colui che non accetta questa logica, perché crede di non essere in debito con nessuno e non vuole debitori, è condannato all’amarezza della solitudine, “non ha posto e non troverà mai posto in questo mondo, ne tantomeno nell’altro mondo”. L’uomo è tendenzialmente un “perdente posto”, la vita ce lo dimostra continuamente, anche se il nostro anelito più profondo è quello di “trovare un posto stabile” (un posto negli affetti di qualcuno, un posto per abitare, un posto di lavoro, un posto di vacanze, un posto al cinema, un posto al cimitero, ecc.). Accettare questa apparente contraddizione significa trovare nell’accoglienza e nella condivisione l’unico posto sicuro che non ci verrà mai tolto. Le nazioni europee che in questo momento si rifiutano di condividere con noi italiani la fatica dell’accoglienza e gli impegni diplomatici, militari ed economici necessari per risollevare le sorti di tante popolazioni devastate da secoli di imperialismo, affinché “ognuno possa restare a casa sua”, pagheranno amaramente il loro miope e demagogico egoismo. Saranno al fine costrette a subire in modo drastico e violento una trasmigrazione umana inarrestabile, alla quale non saranno moralmente né socialmente preparate, che finirà per travolgerle anche economicamente. La storia, come la vita, ha le sue leggi e spesso sono ineluttabili.

Leandro Lombardi

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UN SALTO NEL PASSATOUN SALTO NEL PASSATO

Mercoledi 6 maggio un gruppo di ragazzi insieme a Michela siamo andati a visitare una bella mostra di statuette di bronzo antiche. La guida ci spiegava tutta la storia della lavorazione del bronzo e ci ha fatto vedere come avviene la costruzione di una statua di bronzo, prima viene fatto il modello in cera poi viene fatto il negativo in gesso poi viene fatta la colata in bronzo che sarà poi il modello finale; questa mostra di statue di bronzo è stata fatta in un palazzo tra i più importanti di Firenze e cioè Palazzo Strozzi.Marco T.

Mercoledì io insieme ad altri ragazzi sono stata a vedere varie statue in bronzo, ho visto la statua iniziale mi ha ispirato era un'arringatore, aveva un braccio alzato come se volesse parlare alla gente, passando in una sala c'era una statua enorme che mi ha fatto un po' di paura perchè è come se mi guardasse, ci ha fatto vedere e toccare delle teste,

fatte due in cera una finita e un'altra da finire e due in bronzo. Quella che ho toccato dai lineamenti mi sembrava una donna in realtà alla fine ho visto che era un uomo, l'Irene mi ha spiegato che l'hanno ritrovata dentro un pozzo, ci detto che la dea Athena è la dea della sapienza e dea della guerra, mi ha colpito molto com'era vestita con l'abito lungo e in vita sembrava che avesse un grembiule essendo un pochino più corto. Mi è piaciuta molto . Rosa

Ieri siamo stati a Palazzo Strozzi al museo a vedere le sculture, c'era una figliola a spiegarci come facevano a fare le sculture, poi abbiamo mangiato un panino e verso l'una e mezzo siamo tornati, alla mostra si ritorna e si fa un lavorino con la colla. Daniele

THE DREAMERSTHE DREAMERSIl progetto The Dreamers è

stato riproposto come 2 anni fa, io ho deciso di

riprovare quella emozione che ho avuto 2 anni fa

insieme a Simone e Daniele. Le date sono 2 volte alla

settimana. C'è stato anche il mago Pasticca che ci ha fatto delle magie, cioè ha trasformato i coriandoli in caramelline, mi sono

divertita molto oltre a cantare si può esprimere le nostre emozioni attraverso il disegno.

Sono tutti artisti come Nada che ci aiutano a tirare fuori delle emozioni e poi formeremo delle canzoni e

faremo due concerti! Rosa

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LA NUOVALA NUOVA FATTORIAFATTORIA SOCIALE SOCIALE

ALLA BIFONICA!ALLA BIFONICA!

Una volta al mese andiamo il gruppo dei giardinieri con a capo Giampiero a Villa Bifonica.

La mattina dopo colazione ci si mette a preparare il pulmino con gli attrezzi che ci servono e Giampiero porta gli zaini con tutto il mangiare e il bere. Quando arriviamo a destinazione c'è Samuele che ci

aspetta che sarebbe il capo cantiere e che ci dice cosa bisogna fare. I primi giorni abbiamo accatastato la legna, poi abbiamo riempito le buche con la terra gli alberi da frutto. E dopo da ultimo, mercoledì della scorsa settimana, ci siamo messi a levare tutti i rami d'ulivo e fare il fuoco per farli bruciare. Dopo verso mezzogiorno e mezzo si fa lo stop per andare a mangiare i panini con tonno e cipolla e anche con il miele. Dopo fatto il pranzo gli chiediamo a Samuele se c'è da fare qualcos'altro e lui ci dice che va bene così e che avete fatto un buon lavoro. Allora prendiamo le nostre cose e si torna a Villa Alessandro. È una esperienza molto buona e positiva, poi almeno stiamo all'aria aperta e si respira aria buona. David Martedì, una volta al mese si va a Villa Bifonica con Mauro, abbiamo preso la strada per su per il bosco dove c'è l'oliveta e abbiamo preso la legna e si è riportata giù.

Daniele

Mi è piaciuto fare tutto quello che abbiamo fatto alla Bifonica, è una fattoria sociale si chiama così, quello che si farà è travasare le piantine di semi di kiwi, radicchio, insalata,.......ho visto delle cose belle il posto è bello si trova dopo il Galluzzo. Marco M.

Un lungo fineUn lungo fine settimana di festa settimana di festa

Sabato 4 aprile. E' venuta la mamma a prendermi per andare a Siena dallo zio nella contrada della chiocciola accanto alla chiesa di Santa Lucia dentro la porta San

Marco. Il giorno della partenza verso Siena pioveva a dirotto, quando siamo arrivati a Siena centro dentro porta san marco lo zio non era in casa così noi abbiamo fatto una giratina

per il centro. Appena siamo rientrati dalla giratina siamo andati a casa dallo zio per mangiare la pizza semplice con verdure. Dopo cena io ho visto un film “Il re dei re” la storia di Gesù su rete quattro la mamma invece dormiva. Domenica 5 aprile. La mattina di Pasqua io e la mamma siamo andati in duomo per la messa celebrata dallo zio. Dopo la messa io e la mamma siamo andati a casa a preparare il pranzo di pasqua con l'uovo e la colomba di cioccolato. Dopo cena ho visto il film dei 10 comandamenti, la prima parte, dopo il film sono andato a letto. Lunedì 6 aprile. La mattina di Pasquetta con la mamma abbiamo fatto colazione e poi siamo usciti da casa dello zio per fare la giratina per le contrade di Siena e nella Piazza del Campo. Poi siamo andati a casa per il pranzo e dopo sono ritornato a casa a Villa Alessandro. Alessio Bezzi

LE FESTE D'ESTATE 2015VILLA ALESSANDRO

11 GIUGNO 16,30-19,30 KARAOKE

GRIGLIATA E GELATOVILLA VALENTINA

30 GIUGNO 15,30-18,00 SPETTACOLO TEATRALE DEI

BASTIAN CONTRARI, MUSICA E BUFFET

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RELAZIONE COMITATO FAMILIARIRELAZIONE COMITATO FAMILIARI

La seconda riunione del Comitato dei familiari si è svolta i 6 maggio alla presenza del Direttore Dott. Lombardi.

Per quanto riguarda le vacanze estive, ne è stata comunicata l’organizzazione definitiva ed è stata confermata la possibilità di fruire del voucher del comune di Firenze per i residenti disabili, possibilità comunque condizionata dalla presentazione dell’ISEE, senza la quale, come risulta dal regolamento, la Fondazione sarà costretta ad addebitare l’intero costo della vacanza. Viste le attuali difficoltà a provvedere in tempi brevi, per chi non riuscisse ad ottenere in tempo utile la certificazione è sufficiente presentare la ricevuta che attesta la presentazione della domanda ad un CAF da un commercialista, inviando successivamente la vera e propria certificazione.Il voucher verrà assegnato in base a un nuovo regolamento per determinare le quote di partecipazione: in caso di discrepanza tra l’ISEE e l’autocertificazione presentata l’anno scorso, il Comune ridurrà o aumenterà proporzionalmente il contributo del voucher e, di conseguenza, la Fondazione dovrà richiedere all’interessato la cifra mancante o restituire la cifra eccedente.Per chi risiede in altri Comuni resta valido quanto previsto dal regolamento e non ci saranno variazioni. Si prevede che gli accompagnatori individuali vengano presentati e fatti incontrare ai familiari degli ospiti interessati.

Confermate le Feste d’estate a Villa Alessandro e a Villa Valentina.Quella a Villa Alessandro si svolgerà giovedì 11 giugno dalle 16.30 alle 19.30 con il seguente programma: spettacolo musicale con karaoke e balli, grigliata di carne e gelato. A Villa Valentina, invece, sarà venerdì 30 giugno dalle 15.30 alle 18, con spettacolo teatrale della compagnia i Bastiancontrari, karaoke e balli, insalate fredde di pasta e di riso, tartine, gelato e cocomero.

Notizie dalla Fattoria sociale: le attività agricole a Villa Bifonica sono iniziate ai primi di aprile. Vi operano un agronomo, un perito agrario e due ragazzi diversamente abili, opportunamente addestrati a questo tipo di attività. Un paio di volte al mese intervengono a loro sostegno i nostri ragazzi giardinieri di Villa Valentina e di Villa Alessandro, insieme ai loro educatori. Sono stati piantati ortaggi e alberi da frutta ad integrazione del frutteto già presente.

La prima produzione si prevede in estate, sarà commercializzata con il sistema dei gas (Gruppi di Acquisto Solidale) presso le sezioni della Misericordia di Campo Marte, Faentina, Duomo, Novoli, Oltrarno.Chi lo desidera potrà prenotare le cassette preconfezionate di frutta e ortaggi tramite mail o telefono e passare a ritirarle personalmente alla sezione più vicina, pagando una cifra molto contenuta.

E’ previsto il rifacimento del piano stradale dei vialetti interni e delle strisce di attraversamento pedonale di via del Poggiolino e anche l’installazione di segnali luminosi.

Il Direttore ha inoltre riferito dei primi tentativi che sono stati effettuati dall’Asl 10 con l’intenzione di trasferire un ospite ultrasessantacinquenne di Villa Valentina in RSA: per ora non ci sono provvedimenti attuativi, ma i familiari degli ospiti interessati sono in attesa di conoscere motivi, modi, tempi e

destinazioni future e stanno considerando anche l’opportunità di ricorrere ad un legale per garantire i diritti dei loro congiunti.Infine sono stati richiesti chiarimenti sui recenti spostamenti di camera di alcuni ospiti di Villa Alessandro e su altre recenti disposizioni organizzative. Il Direttore ha spiegato che i provvedimenti sono stati decisi in sede di Audit clinico in seguito a una grave aggressione operata da un ospite ai danni di un altro. Questo per assicurare a tutti il massimo possibile di sicurezza e di tranquillità. Per ora i provvedimenti presi risultano molto efficaci.Il Direttore si è reso inoltre disponibile in occasione della Festa d’estate a fornire ulteriori chiarimenti a chi ne facesse richiesta e, comunque, ricorda che per qualsiasi colloquio è sempre disponibile sia il lunedì che il giovedì a Villa Alessandro, mentre nei restanti giorni della settimana lo è a Villa Valentina, previo appuntamento telefonico. Chiara Mutarelli

La redazione, la direzione, gli operatoriLa redazione, la direzione, gli operatori e tutti gli amici abbraccianoe tutti gli amici abbracciano

Maurizio Santinami e Maurizio Santinami e tutta la famiglia in questo tristetutta la famiglia in questo triste

momento per la scomparsa del caro babbomomento per la scomparsa del caro babbo

AUGURI DI BUON COMPLEANNOAUGURI DI BUON COMPLEANNO

Mese Maggio: 4 Marco M. 7 Andrea G. 19 Marco B

Mese Giugno: 5 Letizia e Francesco M. - 11 Luisa

12 Francesco C. 26 Davide L., Carlo A. e

Fiorella L.

E' gradito un vostro cortese contributo per l'organizzazione di feste, animazioni, allestimento spettacoli, da versare in

segreteria di Villa Valentina

Si ringraziano le Famiglie Mugelli e Pedani

L'AVVOCATO RISPONDE

✔ Chi può richiedere l'amministrazione di sostegno?

✔ Cosa può o non può fare l'amministratore?

✔ Quando occorre l'autorizzazione del Giudice?

✔ L'amministrato può accettare un'eredità?

A queste e a tante altri quesiti risponde per “La Voce del Villaggio” lo Studio Legale Ferraro che si occupa di diritto civile con

particolare interesse per il diritto di famiglia e le successioni.

Scrivete per la redazione de “La Voce del Villaggio” a: [email protected]

Comitato FamiliariFondazione San Sebastiano

Battisti Luciano 0552322485 360481274 [email protected] Piero 0556530556 3333324196Ferraro Giovanna 3357058717 [email protected] Marina 0574572327 3406428252 [email protected] Chiara 055755456 3661919260 [email protected] Paola 33987383641 [email protected]