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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSE QUINTA SEZIONE B INDIRIZZO LICEO LINGUISTICO

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ESAME DI STATO

ANNO SCOLASTICO

2015-2016

CLASSE QUINTA SEZIONE B

INDIRIZZO

LICEO LINGUISTICO

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

ELENCO CANDIDATI Classe V BLL A. s. 2015-2016

CANDIDATI

1. ARNETOLI Laura 2. BALDINI Marta 3. BECCAI Carlotta 4. CALAMAI Elisa 5. CUCCARO Diana 6. DEL CARLO Rachele 7. FILIPPESCHI Brando 8. FOGGI Ilaria 9. FURIANI Martina 10. LILLA Andrea 11. MAURRI Asia 12. MAURRI Martina 13. MELANI Teresa 14. MENSUALI Linda 15. PICCHIONI Dario 16. RAGNINI Irene 17. ROGGIO Cosimo 18. SARTI Francesco 19. USARDI Noemi 20. VALLESI Francesco 21. WANG KING Cecilia

All. 0 – la documentazione riservata relativa alle situazioni di disabilità è depositata agli atti, incluse le tracce delle prove di simulazione.

Anno scolastico Classe/sezione Studenti inseriti Totale alunni Esito scrutinio finale - terzo - 2013-2014

3 BLL

* interni 0 esterni 2

27

ammessi 21 non ammessi 6 ritirati 0

- quarto - 2014-2015

4 BLL

* interni 0 esterni 1

22**

ammessi 20 non ammessi 2 ritirati 0

- quinto - 2015-2016

5 BLL

* interni 1 esterni 0

21

ritirati 0

* provenienti da altra sezione o indirizzo o ripetenti dell’Istituto ** due studenti frequentano l'a.s. in Russia con progetto Intercultura

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Il consiglio di classe, nella componente dei docenti, è risultato nel corso del triennio come di seguito indicato:

LICEO LINGUISTICO

Materia Terza Quarta Quinta

NOME DOCENTE NOME DOCENTE NOME DOCENTE Lingua e letteratura

italiana MULINACCI MULINACCI MULINACCI

Lingua e Cultura

INGLESE

FRANCONI FRANCONI FRANCONI

SIMPSON SIMPSON SIMPSON

Lingua e Cultura Straniera 2

TEDESCO

MORETTI MORETTI MORETTI

GLEISSNER GLEISSNER GLEISSNER

Lingua e Cultura Straniera 2

RUSSO

GIGLI GIGLI GIGLI

GABAI GABAI GABAI

Lingua e Cultura Straniera 3

SPAGNOLO

GIANNETTI GIANNETTI GIANNETTI

MOLINA MORERA ORO DIEZ

Lingua e Cultura Straniera 3

RUSSO

GIGLI GIGLI GIGLI

GABAI GABAI GABAI

Storia MULINACCI MULINACCI MULINACCI

Filosofia AGAPITO RUBINO CROCI

Matematica MORI GRANUCCI GRANUCCI

Fisica SANTINI SANTINI SANTINI

Scienze Naturali ANASTASIA ANASTASIA ANASTASIA

Storia dell’Arte BINI BINI BINI

Scienze Motorie e Sportive

GATTI GATTI GATTI

Religione Cattolica LAMIA LAMIA CARRARESI

Alternativa Informatica

BATTAGLINO BATTAGLINO ------

Sostegno (area scientifica)

PANZARINI PANZARINI PANZARINI

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Sostegno (area umanistica)

PINEIDER PINEIDER PINEIDER

CARATTERISTICHE DELLA CLASSE (profilo della classe sul piano della disciplina e del profitto, in considerazione della situazione di partenza dell’anno in corso, della progressione nell’arco del triennio e degli obiettivi generali raggiunti).

La classe ha sempre ricevuto un giudizio complessivamente positivo nel corso di tutto il triennio, sia da un punto di vista disciplinare che didattico, da parte di tutti i componenti del Consiglio di Classe.

Si è sempre contraddistinta per il rispetto delle regole dell'Istituzione scolastica. I ragazzi hanno sempre scelto di condividere e affrontare con spirito collaborativo tutte le questioni legate al mondo scolastico (attività proposte, tematiche, aspetti tecnici e burocratici, ecc); anche le inevitabili controversie all'interno della classe sono sempre state gestite dai ragazzi con grande rispetto e maturità. La frequenza è sempre stata assidua da parte della quasi totalità degli studenti, con pochissime eccezioni.

Da un punto di vista strettamente didattico, tutti gli studenti hanno sempre partecipato alle attività proposte con impegno e serietà. Solo alla fine del quarto anno mostrarono una perdita di smalto, con un profitto in lieve flessione, non riuscendo in quel periodo ad esprimere tutte le loro potenzialità. Un gruppo di studenti ha partecipato anche con grande entusiasmo, curiosità e con interessanti ed originali rielaborazioni personali, ben oltre le competenze di base che costituiscono gli obiettivi minimi. Questi studenti hanno più volte trainato il gruppo classe, cercando di coinvolgere ed aiutando i compagni in difficoltà. Non altrettanto si può dire di altri studenti, che nel corso del triennio hanno sempre mantenuto un atteggiamento passivo, lasciandosi trainare, e limitandosi alle mere conoscenze di base. Singoli casi si sono addirittura distinti per una costante vena polemica, tanto sterile quanto infantile.

Le due importanti esperienze di scambio a cui gli studenti hanno partecipato si sono dimostrate estremamente proficue. Anche la partecipazione di tre studenti a programmi internazionali presso scuole straniere (Russia e Brasile) hanno senza dubbio arricchito il bagaglio personale di tutti i ragazzi.

La classe ha sempre ottenuto un discreto profitto in quasi tutte le discipline, con alcune punte di eccellenza. Si è sempre dimostrata però debole nell'area scientifica, nonostante l'impegno profuso, sicuramente a causa di diffuse lacune pregresse mai colmate. Tuttavia anche qui gli obiettivi minimi sono sempre stati raggiunti.

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DESCRIZIONE SINTETICA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME TIPO PROVA DATA DURATA MATERIE

I PROVA 6 maggio 2016 300 min ITALIANO

II PROVA 05/09/16 300 min INGLESE

III PROVA

TIPOLOGIA B

9 marzo 2016 150 min

FILOSOFIA

FISICA

MATEMATICA

L2 (TEDESCO/RUSSO)

STORIA DELL'ARTE

III PROVA

TIPOLOGIA B

28 aprile 2016 150 min

FILOSOFIA

SCIENZE

L2 (TEDESCO/RUSSO)

L3 (RUSSO/SPAGNOLO)

Si allegano: All. 14-27 – i testi delle prove di simulazione effettuate. All. 28-37 – le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate.

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ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Vengono di seguito riportate le attività progettuali più significative sul piano culturale, praticate nel corso del triennio dall’intera classe e/o da gruppi di studenti e/o da singoli alunni. TERZA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE - Mostra America Latina

- Museo Galileo

PROGETTI - Cambridge IGCSE - Cambridge HISTORY - Educazione alla salute (Lotta all'AIDS) - Educazione ambientale (Quadrifoglio) - Rappresentazioni teatrali a scuola (Novelle del Boccaccio)

- ZERTIFIKAT DEUTSCH

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

- SCAMBIO con “GYMNASIUM AN DER SCHWARZEN ALLEE” di DORTMUND (D) per il gruppo di tedesco L2 - VIAGGIO STUDIO a SIVIGLIA (E) per il gruppo di spagnolo L2

PLURIDISCIPLINARI CLIL

QUARTA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE - Spettacoli teatrali in orario scolastico ed

extra-scolastico

PROGETTI - Cambridge HISTORY - Educazione alla salute (prevenzione salute mentale) - Concorso “L'EUROPA A SCUOLA (VINCITORI)

- Rappresentazione teatrale (The killers di E. Hemingway) - Progetto INTERCULTURA (due studenti svolgono l'a.s. in Russia)

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

- SCAMBIO con “OAK PARK AND RIVER FOREST HIGH SCHOOL” di CHICAGO (USA)

ORIENTAMENTO

- Alternanza scuola-lavoro (giugno, 3 settimane) - Orientamento universitario (ALMA ORIENTATI)

PLURIDISCIPLINARI

CLIL - FISICA (modulo in inglese su universal gravitation)

QUINTA

Attività Per tutta la classe Per gruppi USCITE

- Spettacoli teatrali in orario scolastico ed extra-scolastico - Concerti al Teatro Comunale in orario extra-scolastico

- GIORNATA DELLA SCIENZA su cellule staminali

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PROGETTI - Cambridge HISTORY

- Educazione alla salute (donazione del sangue) - “Sui sentieri della libertà” (72° anniversario della Liberazione)

- Cambridge examinations (IGCSE, HISTORY, FCE) - Progetto “PALAZZO STROZZI” (essere guida nella mostra “DIVINA BELLEZZA”)

VIAGGI ISTRUZIONE/ STAGE/ SCAMBI

- Viaggio istruzione classi quinte (Praga e Salisburgo)

ORIENTAMENTO - ALMA DIPLOMA - Partecipazione open-day Università

PLURIDISCIPLINARI CLIL

- FISICA (modulo in inglese su special relativity)

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VALUTAZIONE (allegati al P.O.F. 2015-2016) Modalità, criteri, voti Il Collegio dei docenti stabilisce i criteri generali di valutazione dell’efficacia della programmazione educativa e didattica e quelli di promozione o non promozione degli studenti. Esso è consapevole che la valutazione non è un atto unilaterale e separato da qualsiasi contesto, ma è parte integrante del rapporto educativo e didattico, che implica l’interazione tra chi insegna e chi impara. La valutazione degli studenti, pertanto: - è parte della programmazione didattica; - è elemento fondato su criteri omogenei in ordine agli obiettivi formativi e culturali da raggiungere. Per questo motivo, il provvedimento di promozione, non promozione o sospensione del giudizio alla fine dell’anno scolastico, attesta il raggiungimento degli obiettivi e lo svolgimento dei percorsi idonei ad una più agevole prosecuzione degli studi. Modalità e criteri per la valutazione di fine anno scolastico 1. Per le classi dalla prima alla quarta, il Consiglio di classe, a fine anno valuta se lo studente

abbia acquisito conoscenze e competenze che gli consentano di proseguire senza difficoltà nella classe successiva.

2. Nel complesso del ciclo di studi tutte le materie concorrono alla formazione culturale e personale dello studente.

3. Per tutte le classi, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente.

4. Il docente utilizza, in linea di massima, la seguente scala di riferimento per l’attribuzione dei voti:

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SCALA DI RIFERIMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI

GIUDIZIO DESCRIZIONE VOTO

in decimi

NEGATIVO Competenze per niente rispondenti agli obiettivi

prefissati; conoscenze non misurabili.

3

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

Competenze non rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze confuse e frammentarie. 4

INSUFFICIENTE

Competenze parzialmente rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze superficiali e generiche;

espressione con qualche errore e poco chiara.

5

SUFFICIENTE

Competenze rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze essenziali;

espressione con imprecisioni, ma chiara;

6

DISCRETO

Competenze pienamente rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze precise;

espressione chiara.

7

BUONO

Competenze soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze sicure e ampie;

espressione appropriata e fluida.

8

OTTIMO

Competenze pienamente soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi prefissati;

conoscenze ampie e approfondite;

espressione fluida, appropriata, brillante; originalità e contributi personali.

9 - 10

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In ogni caso il Consiglio di classe può tener conto: • degli effettivi apporti formativi e culturali che la scuola ha potuto fornire, • delle risposte dello studente relativamente al rendimento scolastico, all’impegno nello

studio ed alla partecipazione alle iniziative didattiche e formative; • delle fondate possibilità che lo studente consegua gli obiettivi nel tempo rimanente del

ciclo, attraverso ulteriori e specifiche sollecitazioni della scuola; • dell’incidenza delle materie di indirizzo per la definizione di conoscenze e competenze

fondamentali riguardanti lo specifico profilo professionale Il Consiglio di classe considera, quando ve ne sia la necessità, tutti gli elementi, anche non strettamente scolastici, che “possono” aver incidenza sul rendimento scolastico.

5. Per le classi dalla prima alla quarta, secondo le disposizioni vigenti (decreti ministeriali 42 e 80

del 2007, O.M. del 5/11) in occasione degli scrutini finali, il Consiglio di classe, in base al numero e alla tipologia delle eventuali insufficienze, delibera:

a) La promozione alla classe successiva quando gli allievi presentano la sufficienza (6/10)

in ciascuna disciplina b) La non promozione alla classe successiva degli alunni i quali, pur avendo usufruito delle

opportunità di recupero offerte dall’Istituzione scolastica, � abbiano ottenuto al termine dell’a.s. il giudizio di “ netta insufficienza” in più discipline;

� abbiano rivelato ancora gravi carenze sia nell’apprendimento delle conoscenze di base (i contenuti e le abilità fondamentali indicati nella programmazione di ogni docente), sia nell’acquisizione di un metodo di studio per procedere autonomamente sulla strada di un recupero in tempi brevi;

� non siano, quindi, in grado di poter frequentare con una minima possibilità di successo la classe successiva considerata la gravità delle lacune;

� non abbiano partecipato con convinzione al dialogo educativo.

Gli esiti ottenuti potranno dar luogo anche ad un riorientamento da parte del Consiglio di classe verso un indirizzo di studi più idoneo alle attitudini dello studente. c) la sospensione del giudizio nel caso sia possibile per gli studenti raggiungere obiettivi formativi/contenutistici nelle varie discipline prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo (insufficienze recuperabili in tempi brevi). Il Consiglio informerà la famiglia relativamente ai voti proposti nelle materie risultate insufficienti e su:

1) natura delle carenze (comprensione-produzione-organizzazione-autonomia-impegno); 2) attività di recupero proposta dalla scuola; 3) modalità e tempi della verifica per il superamento del debito assegnato.

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CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

Per le classi quinte, il Consiglio di classe, in piena autonomia deciderà se ammettere all’esame di stato gli alunni per i quali i docenti presentino proposte di voto non sufficienti, valutando complessivamente l’impegno dell’alunno, la qualità del percorso formativo che lo studente ha compiuto nel suo insieme e nell’intero anno scolastico corrente, e quindi la possibilità che lo studente possa comunque affrontare positivamente l’esame. Per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella: TABELLA DI CONVERSIONE VOTI IN DECIMI – VOTI IN QUINDICESIMI

Voto in decimi Voto in quindicesimi

1 - 3 1 - 4

3,5 5

4 6

4,5 7

5 8

5,5 9

6 10

6,5 11

7 12

7,5 13

8 - 8,5 14

9 - 10 15

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009, n. 5 del MIUR, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. Inoltre la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.

La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

I criteri per l’attribuzione del voto di condotta sono i seguenti:

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10

Frequenza Regolare

Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica

Partecipazione all’attività didattica

Ruolo propositivo e/o attivo sostenuto da particolare interesse

9

Frequenza Regolare

Puntualità Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi momenti della vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Ruolo attivo sostenuto da interesse

8

Frequenza Sostanzialmente regolare

Puntualità Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Osservanza sostanziale delle regole della vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento prevalentemente responsabile

7

Frequenza Non sempre regolare

Puntualità Discontinuo rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Episodi di mancata applicazione delle regole delle vita scolastica

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento poco responsabile, eventualmente già segnalato su registro di classe

6

Frequenza Assenze strategiche

Puntualità Mancato rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività scolastica

Rispetto del regolamento Violazioni delle regole delle vita scolastica o segnalate da rapporti sul registro di classe o sanzionate da provvedimenti disciplinari del C.d.C.

Partecipazione alla attività didattica

Atteggiamento passivo, disinteresse e/o episodi di disturbo nella attività didattica

5

In presenza di comportamenti di particolare gravità per i quali siano previste sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto) e quando nel corso dell’anno l’alunno sia stato destinatario di almeno una di tali sanzioni disciplinari e, successivamente, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. Nella valutazione del trimestre il cinque in condotta potrà essere attribuito anche in presenza di sospensioni inferiori ai quindici giorni se opportunamente motivate dal C.d.C.

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IL SISTEMA DEI CREDITI

I anno II anno III anno M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

Il credito scolastico è un punteggio che viene attribuito dai Consigli di classe, nello scrutinio finale delle classi terza, quarta e quinta, ad ogni alunno promosso tenendo conto del:

- grado di preparazione complessiva , con riguardo al profitto conseguito nelle varie discipline;

- assiduità della frequenza scolastica ;

- interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo,

- partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate nell’ambito scolastico;

- esistenza di crediti formativi esterni .

* Il punteggio viene attribuito in base alla tabella sotto indicata. Non viene attribuito alcun punteggio per gli anni in cui l’alunno non consegue la promozione. La somma dei punteggi ottenuti negli ultimi tre anni (25 è il massimo dei punti attribuibili ), costituisce un credito scolastico che si aggiunge ai punteggi ottenuti nelle prove scritte ed orali di esame per formare il voto finale in centesimi. Per aspirare alla lode nell’esame di Stato è necessario avere il credito massimo e nessun voto inferiore ad otto decimi per ogni anno del triennio.

* il credito formativo

Il credito formativo consiste in una “qualificata esperienza ” acquisita fuori della scuola in ambiti della società civile relativi ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.

L’esperienza deve essere documentata da parte degli enti o associazioni presso i quali è stata effettuata.

I Consigli di classe, sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri del corso di studio, valutano se riconoscere il credito formativo presentato nell’attribuzione del punteggio complessivo del credito scolastico, che comunque non può eccedere la fascia individuata in base alla media dei voti (vedi tabella sotto riportata)

Criteri per l’attribuzione del credito formativo : sono valutabili

le esperienze artistiche e culturali strutturate come corsi di lingue, di grafica, di musica ecc.

corsi di formazione professionale

esperienze di lavoro significative

esperienze nell’ambito delle associazioni del terzo settore

sport a livello agonistico

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NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e all’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del

secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente

tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo

educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

Indicazioni date dal Collegio Docenti ai Consigli di classe per l’attribuzione del credito:

Se la media dei voti è uguale o superiore allo 0,5 si attribuisce il credito più alto della fascia

• Se la media dei voti è inferiore a 0,5 si può attribuire il punteggio massimo della fascia se vi sono almeno due elementi positivi tra i seguenti:

• assiduità nella frequenza,

• partecipazione al dialogo educativo,

• partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola,

• crediti formativi esterni.

si attribuisce il punteggio minimo di fascia allo studente ammesso all’esame di stato a maggioranza

si attribuisce il punteggio minimo di fascia, nel caso di promozione alla IV o V, allo studente che a giugno ha avuto la sospensione di giudizio in due o più materie.

N.B. sono da considerarsi attività complementari ed integrative:

• l’insegnamento della religione cattolica

• l’insegnamento della materia alternativa

• studio aggiuntivo di una disciplina o potenziamento disciplinare

• il Centro sportivo scolastico

• tutte le attività extracurriculari organizzate dalla scuola che il c.d.c. considera rilevanti per

il loro impegno orario

• attività di tutoraggio agli alunni

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NORMATIVA SULLE ASSENZE AI FINI DELLA VALUTAZIONE Limite massimo delle assenze per la valutazione. L'art. 14, co. 7, del DPR 122/09 recita: "A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della

riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico ... omissis ... è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato."

Il Collegio Docenti, nella seduta del 27/11/2012, ha deliberato quanto segue:

il limite massimo delle assenze sarà calcolato aggiungendo ai 50 giorni (un quarto del monte orario annuale curricolare) anche un quarto dell'orario delle attività extracurricolari

frequentate dall'alunno; in casi eccezionali, è prevista una motivata e straordinaria deroga al suddetto limite, purché

tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.

Sono da considerarsi deroghe in caso di superamento del limite massimo delle ore di

assenza nell'anno scolastico:

A) gravi motivi di salute;

1.5 terapie e/o cure programmate;

1.6 donazioni di sangue;

1.7 partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

1.8 adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo;

1.9 assenze per gravissimi ed eccezionali motivi personali e/o familiari (lutti, malattie, gravi

impedimenti tempestivamente comunicati ).

La famiglia dovrà, in questi casi, presentare domanda di deroga, tramite il modello presente nel sito dell'Istituto, allegando la documentazione relativa.

ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016) Nel corso del triennio sono stati effettuate attività di sostegno, recupero e integrazione come: corsi di recupero, sportelli, S.O.S. ecc. ATTIVITA’ DI RECUPERO Per gli alunni in difficoltà nel corso dell’anno si realizzano varie attività di recupero e di

consolidamento: • interventi di recupero effettuati nel corso di tutto l’anno, quando ve ne sia la necessità, con

l’affiancamento di un docente al docente curricolare e la possibilità di dividere la classe in

gruppi di livello;

• interventi di recupero, organizzati nei periodi successivi agli scrutini del trimestre e del

pentamestre;

• pausa didattica (PAD), nella prima settimana del pentamestre: le lezioni di tutte le

discipline sono incentrate sulla revisione dei contenuti svolti;

• sportelli didattici tenuti dai docenti dell’Istituto, ai quali gli studenti possono rivolgersi, su prenotazione, per chiarimenti, spiegazioni riguardanti gli aspetti teorici e applicativi;

• interventi di emergenza (SOS), che consistono in ore di sostegno pomeridiano decisi dal docente delle classe in accordo con i propri studenti in caso di esigenze particolari.

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Per creare le condizioni più idonee ad un recupero efficace, che sia in armonia con le lezioni

curriculari senza costituire per gli studenti eccessivo aggravio, da qualche anno il piano annuale dell’Istituto prevede nel mese di febbraio una breve sospensione dalla didattica ordinaria per dare

la possibilità agli studenti, che ne abbiano necessità, di concentrarsi nello studio finalizzato al superamento delle prove di recupero.

In seguito al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007/O.M. 6 novembre 2007 sulle attività

di recupero da attuarsi nel corso dell’anno scolastico l’Istituto ha elaborato un piano annuale.

Periodo Descrizione intervento Destinatari

In tutto l’anno scolastico

S.O.S. : interventi di sostegno effettuati dal docente delle classe in accordo con i propri

studenti

Singoli studenti (con un minimo di 3)

Ottobre/Novembre Interventi di recupero classi prime nelle discipline di area comune

Alunni segnalati dai docenti

Novembre/Dicembre Aprile/Maggio

Sportelli: alcuni docenti saranno disponibili in orari e giorni programmati per interventi di sostegno in alcune discipline

Singoli studenti che lo richiedono, con un minimo di 5 alunni

Ultima settimana del trimestre e prima settimana del pentamestre

P.A.D. - Attività di recupero in tutte le discipline in orario ordinario con sospensione temporanea dello svolgimento regolare del programma e l’attivazione di opportune operazioni di revisione e ripasso.

Tutte le classi

Gennaio/Febbraio Interventi di recupero sulle discipline con maggiori carenze e caratterizzanti l’indirizzo

Studenti indicati dai consigli di classe

Metà Febbraio

Prove di verifica per tutte le discipline in cui si sono registrate insufficienze nella pagella del trimestre. Le prove possono essere effettuate anche in orario pomeridiano.

Studenti con insufficienze nella pagella del trimestre

Fine Giugno – Luglio

Verranno attivati in alcune discipline interventi di recupero, che serviranno ad indicare agli studenti strumenti, metodo ed obiettivi del percorso di recupero estivo. Le famiglie potranno, dandone comunicazione scritta, non avvalersi dei corsi di recupero.

Studenti con sospensione del giudizio

Gli studenti si sottopongono alle verifiche programmate prima dell’inizio del successivo anno scolastico.

In base alle verifiche finali, oltre che ai risultati dell’intero anno scolastico il Consiglio di classe riaprendo lo scrutinio deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva e l’assegnazione del credito (per le classi del triennio).

Bagno a Ripoli, 15 Maggio 2016

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IL CONSIGLIO DI CLASSE - 5BLL (LICEO LINGUISTICO)

DISCIPLINE DOCENTI FIRMA

Lingua e letteratura italiana MULINACCI Beatrice

Lingua e Cultura

INGLESE

FRANCONI Elisiana

SIMPSON Irene

Lingua e Cultura Straniera 2

TEDESCO

MORETTI Silvia

GLEISSNER Maria

Lingua e Cultura Straniera 2

RUSSO

GIGLI Marco

GABAI Larisa

Lingua e Cultura Straniera 3

SPAGNOLO

GIANNETTI Francesca

ORO DIEZ

Lingua e Cultura Straniera 3

RUSSO

GIGLI Marco

GABAI Larisa

Storia MULINACCI Beatrice

Filosofia CROCI Bernardo

Matematica GRANUCCI Tiziano

Fisica SANTINI Marco

Scienze Naturali ANASTASIA Nunzia Loredana

Storia dell’Arte BINI Laura

Scienze Motorie e Sportive GATTI Uberto

Religione Cattolica CARRARESI Marco

Sostegno (area scientifica) PANZARINI Silvana

Sostegno (area umanistica) PINEIDER Angela

15 MAGGIO 2016 IL COORDINATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Clara Pistolesi

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Allegati:

1) Percorso formativo FILOSOFIA 2) Percorso formativo FISICA 3) Percorso formativo ITALIANO 4) Percorso formativo MATEMATICA 5) Percorso formativo SCIENZE MOTORIE 6) Percorso formativo SCIENZE NATURALI 7) Percorso formativo STORIA 8) Percorso formativo STORIA DELL'ARTE 9) Percorso formativo INGLESE L1 10) Percorso formativo RUSSO L2 11) Percorso formativo TEDESCO L2 12) Percorso formativo RUSSO L3 13) Percorso formativo SPAGNOLO L3 14) Traccia simulazione prima prova ITALIANO (6 maggio 2016) 15) Traccia simulazione seconda prova INGLESE L1 (9 maggio 2016) 16) Traccia prima simulazione terza prova FILOSOFIA (9 marzo 2016) 17) Traccia prima simulazione terza prova FISICA (9 marzo 2016) 18) Traccia prima simulazione terza prova MATEMATICA (9 marzo 2016) 19) Traccia prima simulazione terza prova STORIA DELL'ARTE (9 marzo 2016) 20) Traccia prima simulazione terza prova TEDESCO L2 (9 marzo 2016) 21) Traccia prima simulazione terza prova RUSSO L2 (9 marzo 2016) 22) Traccia seconda simulazione terza prova FILOSOFIA (28 aprile 2016) 23) Traccia seconda simulazione terza prova SCIENZE NATURALI (28 aprile 2016) 24) Traccia seconda simulazione terza prova TEDESCO L2 (28 aprile 2016) 25) Traccia seconda simulazione terza prova RUSSO L2 (28 aprile 2016) 26) Traccia seconda simulazione terza prova SPAGNOLO L3 (28 aprile 2016) 27) Traccia seconda simulazione terza prova RUSSO L3 (28 aprile 2016) 28) Griglia valutazione ITALIANO 29) Griglia valutazione INGLESE 30) Griglia valutazione FILOSOFIA 31) Griglia valutazione FISICA 32) Griglia valutazione MATEMATICA 33) Griglia valutazione SCIENZE NATURALI 34) Griglia valutazione STORIA DELL'ARTE 35) Griglia valutazione TEDESCO 36) Griglia valutazione RUSSO 37) Griglia valutazione SPAGNOLO

N.B. I risultati delle prove di simulazione sono allegati al verbale della riunione del CdC (vedi libro dei verbali)

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ALL 1 - PERCORSO FORMATIVO FILOSOFIA Materia: FILOSOFIA Docente: CROCI BERNARDO

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi L’idealismo e i suoi sviluppi ROMANTICISMO

--Caratteri generali (da G.Bonazzi “La filosofia e i suoi percorsi”) --Herder, Goehte, Schiller (da Givone, Firrao, Filosofia vol. 2b) Schelegel, Novalis, Holderlin (da Givone, Firrao, Filosofia vol. 2b) HEGEL -� Identità tra reale e razionale -� I tre momenti della dialettica -� La Fenomenologia dello Spirito -� (da G.Bonazzi “La filosofia e i suoi percorsi”) I momenti dello spirito -� (da G.Bonazzi “La filosofia e i suoi percorsi”) la filosofia della storia -� (da G.Bonazzi “La filosofia e i suoi percorsi”) la dialettica dello Spirito Assoluto -� (da G.Bonazzi “La filosofia e i suoi percorsi”) identità tra filosofia e storia della filosofia) DESTRA E SINISTRA HEGELIANA -�( da G.Bonazzi “La filosofia e i suoi percorsi”) Hegeliani di destra e di sinistra -�( da G.Bonazzi “La filosofia e i suoi percorsi”) Concetto di alienazione in Feuerbach MARX -�La critica ad Hegel e Feuerbach -�(da Abbagnano, Protagonisti e testi, pag 52) Critica dell’economia borghese e le diverse forme di alienazione -� Materialismo storico -�Rapporto struttura-�sovrastruttura e analisi della struttura -�Dialettica della storia -�Il capitale

Le reazioni all’idealismo ARTHUR SCHOPENHAUER -�Il mondo come Rappresentazione -�Il mondo come Volontà -�La vita dell’uomo e la metafora del pendolo -�Le vie d’uscita dalla volontà -�La critica al suicidio SOREL KIERKEGAARD -�L’importanza del singolo -�La critica ad Hegel -�Possibilità e angoscia -�Gli stadi della vita FRIEDRICH NIETZSCHE -�Le tre fasi del pensiero Nietzscheano -�Analisi della tragedia -�Contro la ragione e la metafisica -�Critica allo storicismo -�La morale dei deboli e la transvalutazione dei valori -�La morte di Dio e il Nichilismo -�La volontà di potenza

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SIGMUND FREUD -�La scoperta dell’inconscio -�Le due topiche freudiane -�Eros e Thanatos -�Confronto con Nietzsche

Il positivismo e le reazioni ad esso

AUGUST COMTE -�Caratteri generali del Positivismo -�Legge dei tre stadi -�Classificazione delle Scienze NEOKANTISMO, NEOCRITICISMO, STORICISMO -�(appunti dettati) Scuola di Baden e Scuola di Marburgo -�(appunti dettati) Neocriticismo, Ernest Cassirer -�(appunti dettati) Storicismo, Dilthey MAX WEBER ---la sintesi tra positivismo e storicismo ---la avalutatività della ricerca sociologica ---Il concetto di Tipo ideale BENEDETTO CROCE -�Confronto con Hegel -�La filosofia dei distinti -�Lo storicismo assoluto GIOVANNI GENTILE -�Filosofo e politico -�Una riflessione a tutto campo, arte, religione, filosofia, Educazione -�Lo Stato etico ANTONIO GRAMSCI -�Concetto di egemonia -�Il partito come moderno Principe -�Nuovo rapporto tra struttura e sovrastruttura

Scienza e filosofia tra ‘800 e ‘900

L’EVOLUZIONE DELLA SCIENZA TRA ‘800 E ‘900 (da F. Bertini, “Io penso” vol. III) più dispense del professore -�Le geometrie non euclidee Gauss, Reimann, Lobacevskij, Bolyai -�Gli studi sulla natura della luce: Esperimento di Michelson--�Morley -�Einstein e la teoria della Relatività -�Introduzione ai concetti della meccanica quantistica -�Principio di Heisenberg e esperimento di gatto di Schrödinger IL PROBLEMA DEI FONDAMENTI ---Hilbert e il fondazionismo -�Eventi che hanno reso necessaria la critica all’epistemologa classica -� (da F. Bertini, “Io penso” vol. III) Poincarè: Convenzionalismo -� (da F. Bertini, “Io penso” vol. III) Duhem: Teoria, Olismo (D--�tesi)

La filosofia del linguaggio LA FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO -�(da F. Bertini, “Io penso” vol. III) Frege: Ideografia, Funzione, Significato e Riferimento -�( da F. Bertini, “Io penso” vol. III) Russell: Logicismo e paradosso delle classi, teoria della denotazione, teoria della conoscenza -�Ludwig Wittgenstein: Il cosiddetto primo Wittgenstein (I fatti, gli stati di cose e la loro immagine; la logica proporzionale: Tautologie

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e Contraddizioni) -� Kurt Gödel il teorema (da F. Bertini, “Io penso” vol. III)

La nuova epistemologia del ‘900

IL CIRCOLO DI VIENNA -� Moritz Schlik: principio di verificazione CARL RAIMUND POPPER -�Congetture e Confutazioni -�Il metodo di Falsificazione -�Critica a Marx e Freud -�Critica allo Storicismo e alle utopie totalitarie THOMAS KUHN -�Superamento della contrapposizione tra verificazione e falsificazione -�Concetto di Paradigma -� Scienza Normale e Scienza Rivoluzionaria

2. LIBRI DI TESTO MANUALE IN ADOZIONE: DOMENICO MASSARO, LA COMUNICAZIONE FILOSOFICA, PARAVIA VOLUME 3 PARTI TRATTE DA: SERGIO GIVONE, FRANCESCO FIRRAO, FILOSOFIA, BULGARINI VOLUME 2B; NICOLA ABBAGNANO E GIOVANNI FORNERO, PROTAGONISTI E TESTI, PARAVIA, VOLUME 3A; GABRIELE BONAZZI, LA FILOSOFIA E I SUOI PERCORSI, LATERZA, VOLUME UNICO; FRANCO BERTINI, IO PENSO, ZANICHELLI, VOLUME 3. 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE LEZIONE FRONTALE; LEZIONE LABORATORIALE; DISCUSSIONE IN CLASSE; LIM; INTERNET; PRESENTAZIONI IN PPT; MAPPE, APPUNTI E SCHEDE 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE STRUTTURATE, ORALI, DOMANDE APERTE A RISPOSTA SINGOLA, SEMI STRUTTURATE 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI VEDI TABELLA DI CORRISPONDENZA GIUDIZIO/VOTO CONTENUTA NEL P.O.F CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE ANCHE: B) LA QUALITA’ DEL LAVORO SVOLTO A CASA C) I LAVORI DI GRUPPO D) LE ATTIVITA’ ORDINARIE DI LABORATORIO E) L’ATTENZIONE PRESTATA E LA PARTECIPAZIONE ALLE LEZIONI F) L’ATTEGGIAMENTO GENERALE VERSO LO STUDIO 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI • UTILIZZARE IL LESSICO E LE CATEGORIE SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA E CONTESTUALIZZARE LE QUESTIONI FILOSOFICHE • COGLIERE DI OGNI AUTORE O TEMA TRATTATO SIA IL LEGAME CON IL CONTESTO STORICO-CULTURALE, SIA LA PORTATA POTENZIALMENTE UNIVERSALISTICA CHE OGNI FILOSOFIA POSSIEDE • COMPRENDERE LE RADICI CONCETTUALI E FILOSOFICHE DEI PRINCIPALI PROBLEMI DELLA CULTURA CONTEMPORANEA • SVILUPPARE LA RIFLESSIONE PERSONALE, IL GIUDIZIO CRITICO, L’ATTITUDINE ALL’APPROFONDIMENTO E ALLA DISCUSSIONE RAZIONALE, LA CAPACITÀ DI ARGOMENTARE

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UNA TESI, ANCHE IN FORMA SCRITTA, RICONOSCENDO LA DIVERSITÀ DEI METODI CON CUI LA RAGIONE GIUNGE A CONOSCERE IL REALE 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI OBBIETTIVI PARZIALMENTE RAGGIUNTI: •UTILIZZARE IL LESSICO E LE CATEGORIE SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA E CONTESTUALIZZARE LE QUESTIONI FILOSOFICHE • COGLIERE DI OGNI AUTORE O TEMA TRATTATO SIA IL LEGAME CON IL CONTESTO STORICO-CULTURALE, SIA LA PORTATA POTENZIALMENTE UNIVERSALISTICA CHE OGNI FILOSOFIA POSSIEDE • COMPRENDERE LE RADICI CONCETTUALI E FILOSOFICHE DEI PRINCIPALI PROBLEMI DELLA CULTURA CONTEMPORANEA OBBIETTIVI NON RAGGIUNTI: • SVILUPPARE LA RIFLESSIONE PERSONALE, IL GIUDIZIO CRITICO, L’ATTITUDINE ALL’APPROFONDIMENTO E ALLA DISCUSSIONE RAZIONALE, LA CAPACITÀ DI ARGOMENTARE UNA TESI, ANCHE IN FORMA SCRITTA, RICONOSCENDO LA DIVERSITÀ DEI METODI CON CUI LA RAGIONE GIUNGE A CONOSCERE IL REALE

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ALL 2 - PERCORSO FORMATIVO FISICA Materia: Fisica Docente: Santini

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica Contenuti Tempi

Ripasso Lavoro, potenza; energia cinetica e potenziale, conservazione dell'energia meccanica;

settembre

Termologia Definizione operativa di temperatura; l'equilibrio termico; il principio zero della termodinamica; scale termometriche; costruzione di un termometro; la scala celsius; la scala kelvin; la scala fahrenheit; dilatazione termica dei solidi; dilatazione termica dei liquidi; i coefficienti di dilatazione termica; l'anomalia dell'acqua; la pressione; le unità di misura della pressione; dilatazione termica dei gas; le trasformazioni termodinamiche; l'equazione di stato del gas perfetto; l'interpretazione microscopica della temperatura (modello di Bernoulli);

ottobre-novembre

Primo principio della termodinamica

L'energia interna; la storia della termodinamica; il concetto di energia; il calore; la legge fondamentale della calorimetria; il calore specifico; la caloria; la teoria del calorico; il mulinello di Joule; il primo principio della termodinamica; il calorimetro delle mescolanze; l'espansione libera del gas perfetto;

dicembre-gennaio

Secondo principio della termodinamica

Macchine termiche e loro rendimento, excursus storico, macchine frigorifere e COP, il Teorema di Carnot, il secondo principio della termodinamica nel doppio enunciato di Kelvin e Clausius, la questione della reversibilità, la disuguaglianza di Clausius, l'entropia, sistemi isolati e non isolati, alcuni esempi notevoli, l'equazione di Boltzmann;

febbraio-marzo

Relativity Overview of light: wavelength, frequency, electromagnetic spectrum, the speed of light; principle of relativity and the galilean transformations; the theory of aether and the Michelson-Morley experiment; Einstein's theory of relativity and the Lorentz' factor; time dilation, length contraction and relativistic energy;

aprile

2. LIBRI DI TESTO

Ugo Amaldi - “Le traiettorie della fisica – vol. 2” - Zanichelli

Silvia Borracci, Angelo Carbone - “Physics – vol. 3” - Zanichelli

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

L'attività in lingua italiana prevede l'utilizzo del libro di testo e di materiale originale preparato dal docente; la metodologia utilizzata prevede la sola presentazione dell'argomento, con la successiva attivazione degli studenti mediante processi deduttivi, induttivi, associativi per ricavare i risultati. Si è dato largo spazio agli aspetti storici, filosofici, concettuali, linguistici e applicativi, in modo da rendere concreto e interdisciplinare lo studio della scienza in un percorso di studi di natura umanistica, senza mai sacrificare il rigore e gli aspetti tecnici più importanti.

L'attività in lingua inglese prevede l'utilizzo di materiale originale preparato dal docente e dagli studenti stessi; la metodologia utilizzata è quella prevista dal CLIL. In particolare, eliminata la lezione frontale, la metodologia prevede all'interno di ogni lezione attività sia individuali che di gruppo, spesso in cooperative learning, successive all'ascolto di video e alla discussione in plenaria dell'argomento affrontato. L'unica lingua veicolare utilizzata è l'inglese.

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4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Le verifiche sono semistrutturate: quesiti sia teorici che applicativi a risposta chiusa, problemi sia teorici che numerici, domande aperte con discussione.

Le verifiche in lingua inglese prevedono anche una sezione di comprensione di un testo in lettura (reading comprehension) o la comprensione di domande in ascolto (listening comprehension).

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

L'attività in lingua italiana valuta il grado di autonomia e di gestione della complessità raggiunto, nelle competenze sia scientifiche che linguistiche (italiano), secondo opportune griglie di valutazione.

L'attività in lingua inglese valuta il grado di autonomia e di gestione della complessità raggiunto, nelle competenze sia scientifiche che linguistiche (inglese, nei quattro skill), nonché l'atteggiamento mostrato (rispetto delle scadenze, partecipazione attiva, utilizzo esclusivo della lingua inglese, contributi originali, ecc.), cumulando i punteggi delle varie attività proposte durante il percorso delle unità didattiche.

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

Gli obiettivi programmati per la classe quinta sono i seguenti (in lingua sia italiana che inglese):

- conoscenza e comprensione di principi; - applicazione di teoremi, risultati, modelli; - competenze tecniche generali; - risoluzione di un problema di media complessità; - analisi e valutazione di un risultato ottenuto; - descrizione scritta e orale di un procedimento con linguaggio appropriato; - discussione scritta e orale di un tema a carattere scientifico con linguaggio appropriato;

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti dalla totalità degli studenti, seppur con un diverso grado di autonomia e di gestione della complessità. Si vuole evidenziare il fatto che la lingua veicolare inglese nella metodologia CLIL ha complessivamente favorito il raggiungimento degli obiettivi anche da parte degli studenti più deboli da un punto di vista tecnico.

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ALL 3 - PERCORSO FORMATIVO ITALIANO Materia: ITALIANO Docente: MULINACCI BEATRICE

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo

Contenuti Tempi

MODULO 1 GIACOMO LEOPARDI

Vita, opere, pensiero e Poetica Dai Canti: Il passero solitario, L’infinito, La sera del dì di festa, Alla luna, A Silvia, Canto notturno di un pastore errante nell’Asia, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, La ginestra; dalle Operette morali: Dialogo della Moda e della Morte, Dialogo della Natura e di un Islandese, Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere; dallo Zibaldone: la teoria del piacere e la teoria del vago e dell’indefinito (pp. 429-431)

Settembre (modulo in ripasso dall’anno scolastico precedente)

MODULO 2 IL SECONDO OTTOCENTO E GIOVANNI VERGA

La cultura del Positivismo, Naturalismo, il romanzo europeo (cenni), e il Verismo, Melodramma italiano*, Scapigliatura (cenni). Testi: E. e J. De Gocourt, Germinie Lacerteux, Prefazione; E. Zola, Il romanzo sperimentale, pag. 16; Teresa Raquin (lettura integrale); *la classe, precedentemente preparata sui contenuti dei libretti, è stata coinvolta nella visione delle seguenti PROVE GENERALI al Teatro dell’Opera di Firenze, con adesione su base volontaria: Lucia di Lammermoor di Donizetti; Così fan tutte di Mozart; Rigoletto di Verdi; Goyescas di Granados; Les pecheurs de perles di Bizet; Iolanta di Caikovskij Giovanni Verga: Vita, Opere, Pensiero e Poetica Testi: Prefazione a Eva, pag.246; I Malavoglia (lettura integrale); lettura critica di Luigi Russo, La lingua di Giovanni verga, pag.311; La morte di Gesualdo, pag. 371; dalle Novelle: Nedda, Fantasticheria, Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La lupa, L’amante di Gramigna, La roba, Libertà

Ottobre

MODULO 3 DECADENTISMO, SIMBOLISMO, GABRIELE D’ANNUNZIO E GIOVANNI PASCOLI

Il contesto culturale e l’esperienza del Decadentismo, Decadentismo e Simbolismo Testi: lettura critica di Walter Binni, Il Decadentismo in Italia, pag. 409; C. Baudelaire, La caduta dell’aureola da Lo Spleen di Parigi, pag. 417; da I fiori del male, L’albatro, Corrispondenze, Spleen; P. Verlaine, L’arte poetica; A. Rimbaud, dalla Lettera del Veggente, La metamorfosi del poeta, pag.435; Vocali Gabriele D’Annunzio: Vita, Opere, Pensiero e Poetica Testi: da Il piacere, L’Attesa, pagg. 485-488 con lettura critica di Ezio Raimondi, Gabriele D’Annunzio: una vita come opera d’arte, pag. 490; da Alcyone, La sera fiesolana, La pioggia nel pineto con lettura critica di Piero Gibellini, L’esperienza del mito nella poesia di Alcyone, pag. 546, I pastori con lettura critica di Walter Binni, D’Annunzio senza retorica, pag.558. Giovanni Pascoli: Vita, Opere, pensiero e Poetica Testi: lettura critica di Gianfranco Contini, Il linguaggio di Pascoli, pag.584; da Il fanciullino, la poetica pascoliana, pag. 588; da Myricae, Lavandare, X Agosto, Novembre; dai Canti di Castelvecchio, Nebbia, Il gelsomino notturno

Novembre-Gennaio

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MODULO 4 IL PRIMO NOVECENTO

Le inquietudini, la psicoanalisi, il romanzo, il concetto di Mitteleuropa, l’assurdo e l’abisso in Kafka, le avanguardie storiche, il Futurismo, le riviste italiane (cenni) Testi: lettura critica di Giacomo Debenedetti, Il romanzo del primo Novecento, pag. 699; F.T.Marinetti, Primo manifesto del Futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista

Febbraio

MODULO 5 ITALO SVEVO

Vita Opere, pensiero e Poetica Testi: da Una vita, Il gabbiano, pag. 853; da Senilità, Il desiderio e il sogno, pag.859; La coscienza di Zeno (lettura integrale) con lettura critica di Giacomo Debenedetti, Il tempo malato di Zeno, pag. 906

Febbraio

MODULO 6 LUIGI PIRANDELLO

Vita, Opere, Pensiero e Poetica Testi: Il Fu Mattia Pascal (lettura integrale); da L’umorismo, Essenza, caratteri e materia dell’umorismo, pag. 927; da Novelle per un anno, Ciaula scopre la luna, Il treno ha fischiato, L’altro figlio, La morte addosso, La patente, La giara, La carriola, Nell’albergo è morto un tale, Di sera un geranio, Tu ridi, Il figlio cambiato; da Uno, nessuno e centomila, Tutto comincia da un naso, pag.992; lettura critica di Giovanni Macchia, Il teatro della tortura, pag.1004

Febbraio Marzo

MODULO 7 LA POESIA DEL NOVECENTO

“Crepuscolo” e dintorni (cenni) Giuseppe Ungaretti: Vita, Opere, Pensiero e Poetica Testi: dagli archivi Rai filmato per l’ottantesimo compleanno del poeta festeggiato da Quasimodo e Montale; intervista di Pasolini a Ungaretti; da L’Allegria, Il porto sepolto, Veglia, Fratelli, I fiumi, San Martino del Carso, Soldati ; da Sentimento del tempo, Sentimento del tempo Eugenio Montale: Vita, Opere, Pensiero e Poetica Testi: da “E’ ancora possibile la poesia?”, Che cos’è la poesia, pag. 179; da Ossi di seppia, I limoni, Non chiederci la parola…, Spesso il male di vivere ho incontrato; da Le occasioni, Non recidere forbice quel volto, La casa dei doganieri; da La bufera e altro, La primavera hitleriana; da Satura, Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale Umberto Saba: Vita, Opere, Pensiero e poetica Testi: da Il canzoniere, A mia moglie, La capra, Trieste, Mio padre è stato per me l’assassino, Amai L’Ermetismo e Salvatore Quasimodo: Vita, Opere, Pensiero e Poetica Testi: da Acque e terre, Ed è subito sera, Alle fronde dei salici; lettura critica di Sergio Solmi, Il segreto della poesia

Aprile Maggio

MODULO 8 LA LETTERATURA DELLA RESISTENZA

La letteratura della Resistenza e il Neorealismo in letteratura Testi: I.Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno (lettura integrale); E.Morante, La storia (lettura integrale); M.Rigoni Sterne, da Il sergente nella neve, Una cena nell’isba, pag.508; P.Levi, da Se questo è un uomo, La condizione dei deportati, pag.540; lettura critica di Cesare Segre, La poesia, linguaggio universale degli uomini in pena, pag547

Maggio

MODULO 9 PIER PAOLO PASOLINI E LO SGUARDO SULL’ITALIA DEL

Vita, Opere, pensiero e Poetica Testi: Ragazzi di vita (lettura integrale), lettura critica di Giacomo Jori, Il “senso del creaturale dell’esistenza”, pag.701; da Le ceneri di Gramsci, Il pianto della scavatrice; da Lettere luterane, Le mie proposte su scuola e

Maggio Giugno

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BOOM ECONOMICO TV MODULO 10 DANTE ALIGHIERI IL PARADISO

Cenni alle caratteristiche generali della struttura della terza Cantica Commento e parafrasi dei seguenti Canti: I, III, VI, XI,XV,XVII, XXXIII

Settembre-Aprile

Alla data di compilazione di questo documento il programma realmente svolto si ferma al poeta Eugenio Montale. Il modulo 10, invece, come si desume dai tempi, è stato svolto. 2. LIBRI DI TESTO C. BOLOGNA- P. ROCCHI, Rosa fresca aulentissima, Torino, Loescher, 2010, vol. 4 C. BOLOGNA-P: ROCCHI, Fresca rosa novella, Torino, Loescher, 2015, voll. 3A - 3B 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

LEZIONE FRONTALE, LEZIONE INTERATTIVA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’ANALISI DEI TESTI POETICI (COMMENTO, PARAFRASI E ANALISI DELLE PRINCIPALI FIGURE RETORICHE) E DI ALCUNE LETTURE CRITICHE DI SUPPORTO ALLA COMPRENSIONE DELLA STORIA E DELLE PERSONALITA’ DEGLI AUTORI O DEI FENOMENI LETTERARI STUDIATI; VISIONE DI FILMATI

4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE SECONDO LE TIPOLOGIE TESTUALI PREVISTE PER L’ESAME DI STATO, A DOMANDA APERTA, ESPOSIZIONI ORALI 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Concorrono alla valutazione anche: - La qualità del lavoro svolto a casa - I lavori di gruppo - Le attività ordinarie di laboratorio - L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni - L’atteggiamento generale verso lo studio 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI - distinguere comprensione ed interpretazione - saper formulare un giudizio in base al gusto personale o in base ad una interpretazione storico-critica - comprendere l'intreccio dei fattori individuali e sociali nella biografia dell’autore - orientarsi nel rapporto fra influenze e originalità - saper utilizzare il nesso storia-letteratura - comprendere la funzionalità delle scelte formali - identificare le scelte stilistiche individuali nell'ambito della codificazione di genere - confrontare prodotti dello stesso genere, distanti nel tempo, e legati a diverse concezioni culturali e riconoscere persistenze e variazione - riconoscere analogie tematiche e di funzione tra le poesie del passato e quelle attuali - saper comporre un testo scritto in modo adeguato alla traccia e alla tipologia testuale in modo corretto 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI LA MAGGIOR PARTE DELLA CLASSE HA RAGGIUNTO CON NATURALEZZA GLI OBIETTIVI PROGRAMMATI, MENTRE IN ALCUNI CASI SI SONO APPREZZATE ANCHE CONSIDEREVOLI CAPACITA’ DI SPIRITO CRITICO E APPROFONDIMENTO. IN ALCUNE SITUAZIONI, INVECE, CERTE DIFFICOLTA’ DI RIELABORAZIONE DEI CONTENUTI E DELLA LORO ESPOSIZIONE (SCRITTA O ORALE), MA ANCHE PIU’ SEMPLICEMENTE DI REGOLARE ABITUDINE ALLO STUDIO, HANNO IMPEDITO AGLI ALUNNI DI ANDARE OLTRE IL LIVELLO DI SUFFICIENZA.

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ALL 4 - PERCORSO FORMATIVO MATEMATICA

Materia: Matematica

Docente: Tiziano Granucci

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

Modulo 1 Ripasso equazioni e disequazioni, Dominio di una funzione (polinomiale, razionale, irrazionale, esponenziale e logaritmica), Funzioni crescenti e decrescenti, funzioni limitate, funzioni pari e dispari, funzioni periodiche. Zeri e segno di una funzione, Insieme retroimmagine e disequazioni, La funzione valore assoluto e sue proprietà, Disequazioni con valore assoluto, Intorno circolare di un punto e intorno di un punto, Definizione di limite puntuale finito e infinito, Definizione di limite all’infinito finito e infinito, Teorema Unicità del limite e problemi di esistenza, Limite destro e sinistro, Teorema permanenza del segno e applicazioni alle disequazioni, Teorema algebra dei limiti, forme indeterminate e calcolo dei limiti. Asintoti verticali, orizzontali e obliqui, Limiti notevoli e risoluzione di alcune forme indeterminate, Funzioni continue e punti di discontinuità, Teorema di Weiestrass e degli Zeri

Settemre-Gennaio

Modulo 2 Definizione di rapporto incrementale. Definizione di Derivata e suo significato geometrico. Retta tangente al grafico di una funzione derivabile. Esempi di funzioni non derivabili. Punti angolosi e cuspidi. Derivabilità e continuità. Teorema algebra delle derivate. Derivata di una funzione composta. Derivata di una funzione inversa

Gennaio-Aprile

Modulo 3 Definizione di punto di massimo e minimo (locale ed assoluto). Definizione di punto critico. Teorema di Fermat, Teorema di Rolle, Teorema di Lagrange e suoi Corollari. Il segno della derivata prima e la ricerca dei punti di massimo e minimo locali. Teorema di Cauchy. Teorema di De L’Hospital e applicazioni ai limiti. Definizione di insieme convesso e di funzione convessa. Punti di flesso. Derivata seconda e convessità. Studio del grafico di una funzione

Aprile-Giugno

2. LIBRI DI TESTO M. BERGAMINI, A. TRIFONE, G. BAROZZI, MATEMATICA.AZZURRO, ZANICHELLI 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

I metodi che si intende adottare per favorire l’apprendimento delle discipline:

� lezione frontale orale � lezione interattiva � esercitazioni � cooperative learning (lavori di gruppo) � simulazioni � ricerche individuali e/o di gruppo � problem solving

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� didattica laboratoriale � role-playing � brainstorming � impresa formativa simulata � e-learning � uso dei laboratori di informatica � ricerca-azione � attività di compresenza � uso della LIM

Organizzazione dell’insegnamento (tempi e metodi operativi) 1. adattamento dei tempi e dei metodi ai ritmi di apprendimento degli allievi 2. attenzione alle difficoltà 3. esercitazioni guidate e differenziate a livello crescente di difficoltà 4. consegna individualizzata

Organizzazione del recupero • controllo della comprensione

• sollecitazione degli interventi e degli interessi

• lavoro di gruppo

• prove e attività differenziate e semplificate su obiettivi minimi

• schede strutturate

• S.O.S. su richiesta

• sportello se attivato

• PAD

• corso di recupero su competenze disciplinari se attivato Strumenti

1. testo in adozione 2. fotocopie di approfondimento 3. altri testi 4. visite guidate e/o di istruzione 5. internet / sussidi multimediali

3. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

� interrogazioni orali � prove scritte non strutturate � prove scritte strutturate � relazioni

4. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI La MISURAZIONE delle verifiche effettuate relativamente ai requisiti cognitivi di: - Comprensione - riconoscimento di linguaggi e strumenti di acquisizione dei contenuti; - Produzione - uso di linguaggi e strumenti in considerazione anche dell’ampiezza, completezza e correttezza dell’elaborato; - Organizzazione - capacità di controllo logico e progettuale del proprio lavoro e capacità di contributi pertinenti e personali la VALUTAZIONE di: - Progressione dell’apprendimento; - Autonomia, come capacità di organizzazione del proprio lavoro; - Partecipazione ed impegno nelle specifiche attività didattiche. - La qualita’ del lavoro svolto a casa - I lavori di gruppo - Le attivita’ ordinarie di laboratorio - L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni

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- L’atteggiamento generale verso lo studio 5. OBIETTIVI PROGRAMMATI SAPER DETERMINARE IL DOMINIO E IL SEGNO DI UNA FUNZIONE DI VARIABILE REALE A VALORI REALI UTILIZZANDO EQUAZIONI E DISEQUAZIONI DI PRIMO E SECONDO GRADO, ESPONENZIALI E LOGARITMICHE, TRIGONOMETRICHE. CONOSCERE LE DEFINIZIONI DI LIMITE DI UNA FUNZIONE DI VARIABILE REALE A VALORI REALI, SAPER CALCOLARE LIMITI DI UNA FUNZIONE UTILIZZANDO PRODOTTI NOTEVOLI E SCOMPOSIZIONI, CONOSCERE E SAPE USARE IL TEOREMA DEL CONFRONTO, SAPER DARE UN INTERPRETAZIONE GEOMETRICE DEL CONCETTO DI LIMITE, CONOSCERE IL CONCETTO DI CONTINUITÀ E DARNE UN’INTERPRETAZIONE GEOMETRICA. CONOSCERE IL CONCETTO DI RAPPORTO INCREMENTALE E DI DERIVATA E SAPERNE DARE UNA INTERPRETAZIONE GEOMETRICA, CONOSCERE IL LEGAME TRA DERIVABILITÀ E CONTINUITÀ, CONOSCERE E SAPER USARE LE REGOLE DI DERIVAZIONE (FORMULE FONDAMENTALI, LINEARITÀ, PRODOTTO, QUOZIENTE E COMPOSTA). SAPER DETERMINARE LA RETTA TANGENTE AL GRAFICO DI UNA FUNZIONE DERIVABILE. CONOSCERE I TEOREMI DI FERMAT, ROLLE, LAGRANGE E I COROLLARI, SAPER COLLEGARE IL CONCETTO DI CRESCENZA E DECRESCENZA AL SEGNO DELLA DERIVATA, SAPER DETERMINARE IL SEGNO DELLA DERIVATA PRIMA DI UNA FUNZIONE UTILIZZANDO DISEQUAZIONI DI PRIMO E SECONDO GRADO, ESPONENZIALI E LOGARITMICHE, TRIGONOMETRICHE. SAPER DETERMINARE I PUNTI DI MASSIMO E DI MINIMO LOCALI TRAMITE LO STUDIO DEL SEGNO DELLA DERIVATA PRIMA. SAPER COSTRUIRE IL GRAFICO DI UNA FUNZIONE E RICAVARE INFORMAZIONI DAL GRAFICO DI UNA FUNZIONE. CONOSCERE LA DEFINIZIONE DI INSIEME CONVESSO E LA DEFINIZIONE DI FUNZIONE CONVESSA, SAPER DETERMINARE LA CONVESSITÀ O LA CONCAVITÀ E I PUNTI DI FLESSO TRAMITE LO STUDIO DEL SEGNO DELLA DERIVATA SECONDA. 6. OBIETTIVI RAGGIUNTI SAPER DETERMINARE IL DOMINIO E IL SEGNO DI UNA FUNZIONE DI VARIABILE REALE A VALORI REALI UTILIZZANDO EQUAZIONI E DISEQUAZIONI DI PRIMO E SECONDO GRADO, ESPONENZIALI E LOGARITMICHE, TRIGONOMETRICHE. CONOSCERE LE DEFINIZIONI DI LIMITE DI UNA FUNZIONE DI VARIABILE REALE A VALORI REALI, SAPER CALCOLARE LIMITI DI UNA FUNZIONE UTILIZZANDO PRODOTTI NOTEVOLI E SCOMPOSIZIONI, CONOSCERE E SAPE USARE IL TEOREMA DEL CONFRONTO, SAPER DARE UN INTERPRETAZIONE GEOMETRICE DEL CONCETTO DI LIMITE, CONOSCERE IL CONCETTO DI CONTINUITÀ E DARNE UN’INTERPRETAZIONE GEOMETRICA. CONOSCERE IL CONCETTO DI RAPPORTO INCREMENTALE E DI DERIVATA E SAPERNE DARE UNA INTERPRETAZIONE GEOMETRICA, CONOSCERE IL LEGAME TRA DERIVABILITÀ E CONTINUITÀ, CONOSCERE E SAPER USARE LE REGOLE DI DERIVAZIONE (FORMULE FONDAMENTALI, LINEARITÀ, PRODOTTO, QUOZIENTE E COMPOSTA). SAPER DETERMINARE LA RETTA TANGENTE AL GRAFICO DI UNA FUNZIONE DERIVABILE. CONOSCERE I TEOREMI DI FERMAT, ROLLE, LAGRANGE E I COROLLARI, SAPER COLLEGARE IL CONCETTO DI CRESCENZA E DECRESCENZA AL SEGNO DELLA DERIVATA, SAPER DETERMINARE IL SEGNO DELLA DERIVATA PRIMA DI UNA FUNZIONE UTILIZZANDO DISEQUAZIONI DI PRIMO E SECONDO GRADO, ESPONENZIALI E LOGARITMICHE, TRIGONOMETRICHE. SAPER DETERMINARE I PUNTI DI MASSIMO E DI MINIMO LOCALI TRAMITE LO STUDIO DEL SEGNO DELLA DERIVATA PRIMA. SAPER COSTRUIRE IL GRAFICO DI UNA FUNZIONE E RICAVARE INFORMAZIONI DAL GRAFICO DI UNA FUNZIONE.

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ALL 5 - PERCORSO FORMATIVO SCIENZE MOTORIE

Materia: Scienze Motorie e Sportive Docente: Uberto GATTI

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica Modulo

Contenuti Tempi

Potenziamento fisiologico Ulteriore potenziamento della capacità cardio-respiratoria

utilizzo della corsa lenta continua e programmata: con variazioni di passo, ritmo e andatura; esecuzioni di allunghi progressioni e scatti; uso di esercizi tecnici della corsa : skip, calciata, balzata, alternata, laterale, a gambe incrociate, indietro, galoppata, combinata; valutazione dei ritmi di corsa da tenere nel miniCooper

8’ ogni lezione

Acquisizione più precisa della mobilità articolare

utilizzo di esercizi di piccola media e grande ampiezza e per varie articolazioni: scapolo-omerale, coxo-femorale, cervicale, rachide, gomito, polso, dita delle mani, piedi, caviglia, ginocchio.

1° trim 2° pent.

Tecniche di allungamento muscolare (streatching),

conoscenza degli esercizi per i muscoli: tricipiti, quadricipiti, flessori coscia, adduttori, abduttori, ileo-psoas ,addominali, dorsali, lombari e obliqui dell’addome; loro utilizzo preciso nell’allenamento e nelle attività sportive e scolastiche.

6’- 7’ ogni lezione

Potenziamento delle capacità condizionali :

esercizi per : velocità, abilità, resistenza, forza, elevazione e mobilità articolare.

1° trim 2° pent.

Potenziamento delle capacità coordinative :

esercizi di : destrezza, riflesso, equilibrio statico e dinamico, visione periferica, capacità di anticipazione e di combinazione motoria.

1° trim.

Acquisizione, padronanza e affinamento delle abilità motorie

esercizi con : palla, cerchio, funicella, palline, birilli 2° pent.

Pallavolo : fondamentali individuale e di squadra

a) fondamentali individuali: palleggio a 2 mani sopra la testa; bagher; palleggio laterale e all’indietro; palleggi con piede nel cerchio; riprese basse a una e due mani; alzata; pallonetto; schiacciata; battute da sopra, da sotto; palleggi a 2 mani camminando avanti/dietro m.10+10; palleggio bagher camminando avanti/dietro m.10+10; b) fondamentali di squadra: la ricezione a 5 (2.1.2 o W); l’ alzatore variabile in posizione centrale o laterale; il muro difensivo a 1, 2 e 3; l’attacco con la battuta a favore; la ricezione su battuta avversaria

1°trim. 2° pent.

Pallavolo : tattica di gioco

schemi di gioco articolati di attacco e di difesa, disposizione in campo dei giocatori a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche; l’attacco con la battuta a favore nei punti deboli avversari; la ricezione su battuta avversaria con sistemazione appropriata a seconda delle caratteristiche tecniche e fisiche dei compagni di squadra

1° trim 2° pent.

Pallavolo : regole di gioco

regole codificate e non come i “3 tocchi” obbligatori, il “non uso dei piedi”, la battuta da “sotto”; svolgimento di compiti di guardalinee e arbitro; suggerimenti operativi del docente prima di ogni incontro alla lavagna e di compagni che hanno assunto compiti di palleggiatore o di “regia” durante il gioco

tutto l’anno

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Pallavolo : partite incontri giocati al tie-breack al meglio di 1 o 3 set; tornei di classe; formazione, organizzazione, arbitraggi e tenuta punteggi delle partite da parte degli studenti.

1° trim. 2° pent.

2. LIBRI DI TESTO 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE Palestra e sue attrezzature : palloni da pallavolo, palle mediche, bacchette e tavolette graduate, cerchi, funicelle, materassi, tappeti, ostacoli, palline da tennis, contenitori grandi, coni stradali, evidenziatori, rotelle metriche, cronometri, birilli, fischietto da gara, rete da pallavolo, casacche di gioco, numeratori di gara. Metodo induttivo e deduttivo nella lezione frontale e guidata, “problem solving” nella lezione individuale e di gruppo. Metodi per prove ed errori, metodo globale, analitico e misto, nell’apprendimento dei gesti tecnici e dei fondamentali di gioco. Utilizzo da parte del docente di griglie per la raccolta di dati, tempi, misure, relativi a capacità coordinative, condizionali e abilità motorie. Gli studenti durante l’hanno hanno riempito griglie di verifica/valutazione relative agli aspetti cognitivi del movimento: a) coscienza e conoscenza di sé, b) conoscenza dei linguaggi, c) conoscenza dei fondamenti delle scienze motorie e sportive, d) verifica e valutazione dei comportamenti. Durante le partite di pallavolo, a rotazione i componenti la classe, hanno riempito dopo attenta osservazione griglie di verifica relative ai seguenti 9 indicatori: palleggio a due mani; bagher; battuta; muro a 1,2, e 3; schiacciata; riprese in tuffo; riprese fuori campo; atteggiamento verso compagni; atteggiamento verso avversari arbitro e insegnante. 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE 1° TRIMESTRE Questionari strutturati di conoscenza di ingresso articolati in 10 domande con 3 risposte chiuse con punteggi e valutazioni individuali finali : a) Elementi di pronto soccorso 1; b) Elementi di pronto soccorso 2. Prove per la determinazione delle capacità condizionali : SALTI : 1) salto in lungo da fermo a piedi uniti; 2) salto in lungo da fermo su un piede (dx o sx e atterraggio su due); 3) salto in elevazione (Abalakov). LANCI : 4) lancio palla medica (3 kg.) da seduti dal petto; 5) lancio palla medica (3 kg) da seduti da sopra la testa; 6) lancio dorsale palla medica (3 kg) in piedi. CORSE : 7) velocità in “vai e torna” m. 10+10; 8) velocità in “vai e vieni” m. 10x 4. MOBILITA’ ARTICOLARE: 8) mobilità scapolo-omerale con bacchetta graduata; 9) flessibilità della colonna vertebrale con tavoletta graduata. RESISTENZA : 10) Prova di mini Cooper, max/percorrenza di corsa della durata di 6’ in un perimetro di m.76; in questa prova gli studenti a coppie utilizzando apposite schede si controllano e si misurano in maniera reciproca; 11) “rapidità e resistenza”, prova di corsa a “navetta” con trasferimento di 12 palline (sistemate sulla lunetta del campo di basket) in un contenitore posto a centrocampo. Prove per la determinazione delle capacità coordinative : 12) equilibrio statico con mantenimento di una postura fino a un max di 20”; 13) rapidità di prensione con bacchetta verticale graduata da seduto (su 3 tentativi); 14) rapidità di prensione con bacchetta orizzontale (su 4 tentativi); 15) “rapidità e destrezza”, prova di recupero di 12 palline (una per volta) sistemate sulla lunetta del campo di basket da trasferire in un contenitore al centro della stesso; 16) questionario strutturato di conoscenza di pallavolo (10 domande con 3 risposte chiuse) argomento : i giocatori partecipanti alle partite 2° PENTAMESTRE. Prove e test per la determinazione delle abilità motorie generali: SALTI: 1) passaggi/salti con il cerchio tenuto in mano; 2) salti alla funicella; 3) passaggi con il cerchio tenuto in verticale sul terreno. LANCI : 4) lanci/recuperi di palline (da mano sx. a dx. o v/v) in un cerchio disegnato sul muro a m.3,5 di distanza. SLALOM : 5) corsa slalom veloce tra 11 birilli messi a m.1 di distanza fra loro. Questionari strutturati di conoscenza (10 domande con 3 risposte chiuse) di pallavolo: 6) regolamento.7) Verifca tecnica e tattica di gioco. 1° TRIMESTRE e 2°PENTAMESTRE. Prove e verifiche ripetute sulle abilità tecniche della Pallavolo: palleggio a 2 mani e bagher con piede nel cerchio; battute di “sicurezza” (12 esecuzioni in 6 cerchi in posizione 2.1.2.); palleggi a 2 mani e bagher camminando avanti/dietro m.10+10. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione adottati sono quelli condivisi sia nel Collegio Docenti sia nelle riunioni di dipartimento di Scienze Motorie e Sportive così come inseriti nel P.O.F. nella relativa tabella di corrispondenza giudizio/voto. Insieme alle varie prove fisiche e tecniche e ai vari questionari strutturati proposti, concorrono alla valutazione anche : lavori di gruppo, attività ordinarie, esercitazioni tenico-pratiche nonché attenzione, impegno, interesse, atteggiamento verso la disciplina, comportamento verso compagni e insegnante, rispetto delle attrezzature e dei materiali didattici.

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6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Raggiungimento della piena consapevolezza del proprio sviluppo fisico, motorio e sportivo e del percorso fatto per raggiungerla; una maggiore autonomia nello svolgimento delle attività programmate e capacità di proporne di nuove . Definitiva coscienza di sé, ulteriore e precisa conoscenza degli altri e di sé con gli altri. Potenziamento completo degli schemi motori di base (correre, saltare, lanciare, afferrare, respingere, scansare, evitare, rotolare). Potenziamento delle capacità coordinative, condizionali e delle abilità motorie in genere; saper eseguire bene padroneggiandola una corsa lenta a ritmo costante e variabile con andature semplici e/o complesse, con cambi di ritmo e di passo e utilizzarla come risorsa e stile di vita Saper fare bene collegamenti logici fra le varie conoscenze acquisite e le informazioni ricevute, proponendone di nuovi. Essere in grado di automatizzare con buona disinvoltura un gesto atletico e di eseguire un compito motorio complesso con efficacia, precisione e rapidità. Sapersi muovere con sempre maggiore efficacia in ambiti motori conosciuti, diversi e nuovi. Potenziamento di conoscenze, abilità tecniche, fondamentali individuali e di squadra del gioco della pallavolo.

7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli studenti, hanno raggiunto una completa coscienza e consapevolezza di sé, del proprio sviluppo fisico e strutturale, del percorso fatto per raggiungere una sempre maggiore autonomia nel lavoro di palestra. Sono capaci di interpretare correttamente le informazioni ricevute e di organizzare gli elementi disciplinari acquisiti con buone e adeguate modalità esecutive. È ulteriormente maturato, il processo per acquisire e per imparare a coniugare conoscenze tecniche e motorie e i loro collegamenti logici; sanno muoversi con disinvoltura all’interno di spazi definiti; discreta la capacità di trasformazione di conoscenze sportive in abilità operative; sono capaci e consapevoli di poter realizzare movimenti precisi, in tempi rapidi e finalizzati al miglior risultato. Gli studenti hanno acquisito e consolidato conoscenze relative a tecnica, tattica e regole di gioco della pallavolo e sono migliorati nei fondamentali di gioco di attacco e difesa. Nella classe, è stato possibile organizzare nel corso delle lezioni partite, tornei di volley a squadre miste, incontri interclasse, giocati a tempo o a punteggio. L’atteggiamento dei singoli, già buono nel corso degli studi è adesso maturato, riflessivo, propositivo, partecipativo e aperto al confronto. Il linguaggio e la terminologia della disciplina, sono decisamente migliorate e usate in maniera appropriata.

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ALL 6 - PERCORSO FORMATIVO SCIENZE NATURALI

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

" La struttura e le funzioni del DNA" (modulo di biologia)

Il DNA: struttura e duplicazione Il passaggio dell’informazione genetica dal DNA all’RNA alle proteine I virus e gli altri agenti infettivi non cellulari

Settembre-Novembre

" La regolazione dei geni " (modulo di biologia)

La regolazione genica: come avviene e perchè La clonazione di piante e animali Le basi genetiche del cancro

Novembre- Dicembre

" L’ingegneria genetica " (modulo di biologia)

La tecnologia del DNA ricombinante L’analisi del DNA e la scienza forense Genomica e proteomica La terapia genica umana

Dicembre-Febbraio

" La litosfera " (modulo di scienze della terra)

La composizione della litosfera I materiali della litosfera Il ciclo litogenetico I minerali Composizione chimica e struttura dei minerali Proprietà fisiche dei minerali I silicati Le rocce magmatiche Il magma La classificazione delle rocce Magmatiche Origine ed evoluzione dei magmi Le rocce sedimentarie Il processo sedimentario La classificazione delle rocce sedimentarie Le rocce metamorfiche Il processo metamorfico I tre tipi di metamorfismo La classificazione delle rocce metamorfiche

Febbraio- Aprile

" Vulcani e terremoti " (modulo di scienze della terra)

I vulcani L’attività vulcanica e i suoi prodotti I tipi di edificio vulcanico Le attività vulcaniche secondarie I terremoti I fenomeni sismici Lo studio delle onde sismiche Le scale sismiche

Aprile- Maggio

" Dai fenomeni ai modelli" (modulo di scienze della terra)

Struttura e caratteristiche fisiche della Terra Lo studio dell’interno della Terra Gli involucri terrestri

La teoria della tettonica delle placche

Maggio

2. LIBRI DI TESTO

CAMPBELL, SIMON- REECE- DICKEY- LE BASI DELLA BIOLOGIA , SECONDO BIENNIO E V ANNO, ED.: LINX L.MASINI, AMBIENTE TERRA, SECONDO BIENNIO E V ANNO, ED.: LINX

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3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE I metodi adottati per favorire l’apprendimento delle discipline sono stati:

• lezione frontale orale • lezione interattiva • esercitazioni • cooperative learning (lavori di gruppo) • didattica laboratoriale • brainstorming

L’organizzazione dell’insegnamento (tempi e metodi operativi) sono stati calibrati in base alle esigenze riscontrate in fieri , per tanto sono stati indispensabili tali accorgimenti didattici: - adattamento dei tempi e dei metodi ai ritmi di apprendimento degli allievi - lavori di gruppo o in coppia all’interno delle ore curricolari - attenzione alle difficoltà - esercitazioni guidate e differenziate a livello crescente di difficoltà - consegna individualizzata - sollecitazione degli interventi e degli interessi - controllo della comprensione - prove e attività differenziate e semplificate su obiettivi minimi - schede strutturate - S.O.S. su richiesta degli studenti 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Ricordando che concorrono alla valutazione anche: � La qualita’ del lavoro svolto a casa � I lavori di gruppo � Le attivita’ ordinarie di laboratorio � L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni � L’atteggiamento generale verso lo studio

Gli strumenti utilizzati per la verifica formativa e sommativa, sono stati molteplici e variegati: - interrogazioni orali - prove scritte non strutturate - prove scritte strutturate (vero/falso, a scelta multipla, a integrazione) - questionari (a risposta aperta) 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per la valutazione degli studenti, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico espresso dal docente concorrono:

La MISURAZIONE delle verifiche effettuate relativamente ai requisiti cognitivi di: - comprensione; - riconoscimento di linguaggi e strumenti di acquisizione dei contenuti; - produzione; - uso di linguaggi e strumenti in considerazione anche dell’ampiezza, completezza e correttezza dell’elaborato; - organizzazione ; - capacità di controllo logico e progettuale del proprio lavoro e capacità di contributi pertinenti e personali.

La VALUTAZIONE di: - progressione dell’apprendimento; - autonomia, come capacità di organizzazione del proprio lavoro; - partecipazione ed impegno nelle specifiche attività didattiche.

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Per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella:

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI PER LA BIOLOGIA Illustrare le differenze tra molecole di DNA e RNA Rappresentare la struttura tridimensionale di una molecola di DNA Spiegare perché la struttura del DNA rende possibile la sua duplicazione Descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA Spiegare perché le cellule hanno bisogno di duplicare il proprio DNA Spiegare come il linguaggio del DNA e dell’RNA viene utilizzato per produrre polipeptidi Spiegare il significato dei processi di trascrizione e traduzione Confrontare il processo di trascrizione con quello di duplicazione del DNA Descrivere la struttura delle molecole di RNA messaggero e di trasporto e il loro ruolo nella sintesi delle proteine Descrivere le principali tappe che portano alla produzione di della catena polipeptidica Descrivere la struttura e le caratteristiche dei virus Descrivere i meccanismi di regolazione genica negli eucarioti, confrontandoli con quelli attivi nei procarioti Illustrare i meccanismi di regolazione genica attivi a livello di trascrizione e di traduzione Spiegare come il processo di trasduzione del segnale porti alla trascrizione di un gene in una cellula bersaglio Descrivere la funzione dei geni omeiotici nello sviluppo embrionale Definire cosa è un clone Illustrare il processo di clonazione riproduttiva Spiegare cosa sono le cellule staminali distinguendo tra cellule staminali embrionali e adulte Spiegare cosa sono gli oncogèni, i protoncogèni e i geni oncosoppressori e che ruolo hanno nello sviluppo del cancro Definire cosa sono le biotecnologie, l’ingegneria genetica e la tecnologia del DNA ricombinante Descrivere come vengono prodotti piante e animali geneticamente modificati Spiegare cos’è la clonazione genica Spiegare come gli enzimi di restrizione sono utilizzati nella tecnologia del DNA ricombinante Descrivere i passaggi fondamentali seguiti per realizzare un profilo del DNA Spiegare come la PCR viene utilizzata per amplificare le sequenze di DNA Spiegare perché è importante sequenziale i genomi degli esseri umani e degli altri organismi Spiegare cos’è la terapia genica e quali sono le sue potenziali applicazioni

PER LE SCIENZE DELLA TERRA

Spiegare la differenza tra un minerale e una roccia Definire i materiali che costituiscono la litosfera Descrivere le tappe fondamentali del ciclo litogenetico

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Descrivere le proprietà fisiche dei minerali classificare le rocce magmatiche in base alla composizione chimica e alla struttura descrivere i processi che portano all’origine delle rocce magmatiche descrivere il processo di formazione delle rocce sedimentarie definire le caratteristiche fondamentali delle rocce sedimentarie e classificare le diverse rocce sedimentarie descrivere il processo metamorfico e le sue cause definire i diversi tipi di metamorfismo classificare le rocce metamorfiche descrivere le principali manifestazioni superficiali dell’attività vulcanica distinguere i più comuni tipi di edificio vulcanico, indicando quale tipo di attività e di materiali emessi ne determina la forma riconoscere le manifestazioni vulcaniche secondarie descrivere i fenomeni sismici e le loro cause definire le caratteristiche dei diversi tipi di onde sismiche e gli strumenti in grado di rilevarle spiegare i criteri su cui si basano le scale di misurazione dei terremoti descrivere il modello della struttura interna della Terra distinguere le caratteristiche dei diversi involucri terrestri saper enunciare la teoria della tettonica delle placche distinguere i diversi tipi di margini che delimitano le placche litosferiche descrivere i meccanismi che innescano il movimento delle placche 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti dalla maggior parte degli studenti

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ALL 7 - PERCORSO FORMATIVO STORIA

Materia: STORIA Docente: MULINACCI BEATRICE

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica – Modulo

Contenuti Tempi

Modulo (depth) I The origins of the First World War (modulo interdisciplinare svolto in modalità CLIL)

Colonial Rivalry Bismarck’s Legacy European Relations: 1890-1907 Increasing Tension, 1908-13 The July Crisis. Which country was most to blame for the First World War? What were the main causes of the war?

Settembre Ottobre

MODULO II The Impact of the First World War (modulo interdisciplinare svolto in modalità CLIL)

Why did the war last so long? The March Revolution in Russia The November Revolution Why were the Central Powers defeated? The peace settlement.

Ottobre

MODULO III

L’Italia giolittiana

I governi Giolitti Il sistema giolittiano Le riforme Il rapporto con socialisti e cattolici La guerra di Libia

Ottobre

MODULO IV

Il primo dopoguerra e il fascismo in Italia

Il primo dopoguerra e il fascismo in Italia

La crisi del dopoguerra

L’avvento del fascismo

Il fascismo al potere

Novembre

MODULO V Nazismo, Stalinismo e la Seconda Guerra Mondiale

La crisi del 1929 Il crollo di Wall Street, la grande depressione e il New Deal in USA. Il Nazismo al potere in Germania La repubblica di Weimar, l’ascesa di Hitler, il Mein Kampf, il controllo della società tedesca Lo stalinismo in URSS La lotta per il potere in URSS dopo Lenin, l’avvento di Stalin, la politica economica, il regime repressivo La politica di espansione tedesca e lo scoppio della guerra.

Dicembre Gennaio

MODULO VI La seconda guerra mondiale e la divisione del mondo

La seconda guerra mondiale Svolgimento, le fasi, la pace La guerra fredda (1945-1989) Usa e URSS. I nuovi organismi internazionali. La guerra

Febbraio-Aprile

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nei due blocchi

di Corea. La coesistenza pacifica (1956-1973) La crisi di Cuba. Il muro di Berlino e la primavera di Praga. La crisi del 1973. La decolonizzazione Indipendenza dell’India, la Cina di Mao, Le guerre in Vietnam, La nascita di Israele e le origini del conflitto arabo-israeliano

MODULO VII

L’Italia nel secondo dopoguerra

Gli anni della ricostruzione (1943-1958) La resistenza. La costituzione. Il 1948. Il centrismo. Dal miracolo economico agli “anni di piombo”. Il centro-sinistra. Il boom economico. Il 1968. Il terrorismo

Maggio Giugno

2. LIBRI DI TESTO N.B. PER I PRIMI DUE MODULI L’UNICO TESTO DI RIFERIMENTO E’ QUELLO IN LINGUA INGLESE: FARMER, NINETEENTH-CENTURY EUROPEAN HISTORY 1815-1914, HODDER EDUCATION, 2013, CHAPTER 10, PP.265-293 (PER LO SCOPPIO DELLA GUERRA, PER LO SVOLGIMENTO CHAPTER 1 DEL VOLUME SUCCESSIVO). L’ANALISI, QUINDI, DEI FENOMENI COMPLESSIVI RIGUARDANTI LE CAUSE E LO SCOPPIO DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE HA SEGUITO PREVALENTEMENTE L’IMPOSTAZIONE PROPOSTA DALL’AUTORE DEL TESTO SUL QUALE I RAGAZZI SI SONO PREPARATI PER AFFRONTARE L’ESAME DI STORIA IN LINGUA INGLESE (CAMBRIDGE) Per la restante parte del programma il testo di riferimento è: Z.CIUFFOLETTI, U.BALDOCCHI S.BUCCIARELLI S.SODI, Dentro la storia, Firenze, D’Anna, 2010, voll. 3A,3B

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Lezione frontale, lezione interattiva, visione di filmati anche in lingua inglese (ted lessons). 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state proposte in modalità diverse: prevalentemente verifiche orali (interrogazioni), alcuni test scritti con domande aperte o trattazione sintetica di argomenti, test semi-strutturati, tema storico.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Concorrono alla valutazione anche: la qualità del lavoro svolto a casa, i lavori di gruppo, le attività ordinarie di laboratorio, l’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni, l’atteggiamento generale verso lo studio 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI 1 . FINALITA' 1.1 Consapevolezza della dimensione storica del presente 1.2 Saper riconoscere e valutare culture, mentalità, usi, strutture politico-istituzionali e socio-economiche di ambiti geo-politici diversi (nazionali, sovranazionali e planetari) e comprenderne la specificità, superando un'ottica esclusivamente eurocentrica

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2. COMPETENZE IRRINUNCIABILI 2.1 Sapersi orientare tra i fenomeni che hanno avuto maggior peso nel determinare i grandi mutamenti nella storia dell'umanità: - il XX secolo per la classe quinta 2.2 Sapere collocare gli eventi nelle loro coordinate spazio-temporali 2.3 Saper utilizzare correttamente il lessico specifico della disciplina 3. COMPETENZE DI QUALITA’ 3.1 Saper utilizzare conoscenze acquisite per orientarsi in maniera consapevole nelle problematiche attuali 3.2 Sapersi orientare in una problematica storiografica 3.3 Saper riconoscere nello sviluppo dei fenomeni storici gli elementi di rottura e i fattori di lunga durata 3.4 Saper cogliere la complessità della dimensione storica, anche attraverso l'interconnessione con gli ambiti culturali propri delle scienze e delle arti 3.5 Saper riconoscere ed utilizzare esempi di fonti scritte 3.6 Saper organizzare graficamente le conoscenze acquisite (mappe concettuali, grafici, tavole sinottiche) 3.7 Saper usare gli strumenti storici (tabelle, documenti, grafici, carte geografiche ecc.) 3.8 Saper utilizzare termini e concetti derivati dalle scienze sociali e da altri ambiti culturali legati alla storia (economia, statistica, diritto, geografia, scienze ed arti) 3.9 Saper esporre in modo chiaro le proprie conoscenze 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Se per i primi due moduli in lingua inglese le competenze osservate comprendevano in gran parte anche la valutazione della rielaborazione scritta delle conoscenze (con il conseguente confronto e collaborazione interdisciplinare con le insegnanti di Lingua), in generale agli alunni sono state richieste esposizioni prevalentemente orali sia per i fatti storici che per le riflessioni che essi possono suscitare. Se alcuni alunni, di fronte a questa richiesta, ancora mostrano difficoltà più o meno evidenti, la maggior parte della classe, specialmente nel pentamestre, è stata capace di seguire con naturalezza, interesse e con proprietà di linguaggio il percorso storico affrontato.

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ALL 8 - PERCORSO FORMATIVO STORIA DELL'ARTE

Materia: Storia dell’Arte Docente: Laura Bini

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

1) Arte del Settec ento: contesto storico, architettura in Italia (Juvara, De Sanctis, Fuga, Salvi, Galilei, V anvitelli); architettura in Europa (Gabriel, Fischer von Erlach ). Cenni di pittura vedutista, la camera ottica. Cenni di pittura del Settecento in Europa (Chardin e Hogart)

Settembre/ottobre

2) Il Neoclassicismo: principi generali, contesto stor ico, teorie di Winchelmann; architettura in Europa, architettura in Italia (Piermarini, Cagnola, Pollac h, Jappelli); la scultura in Italia (Antonio Canova); pittura francese (David); pittura spagnola (F.Goya).

Ottobre/novembre

3) Il Romanticismo: principi generali, contesto storic o, concetto di sublime romantico. Architettura e scult ura (De Fabris, Bartolini, Viollet-Le-Duc, Barry e Pugi n); pittura in Europa (Friedrich, Fussli, Blake, Consta ble, Turner,Gericault, Delacroix); Movimento Arts and Cr afts (Morris); la pittura di paesaggio (Corot); pittura di quadri storici (Hayez).

Novembre/gennaio

4) Il Realismo, i Macchiaioli, l’Impressionismo. Nuovi temi e cambiamento del linguaggio (Courbet); pittura di paesaggio in Italia, i Macchiaioli (Fattori e Lega) ; la pittura impressionista (Manet, Monet, Renoir, Berth e Morisot, Degas).

Gennaio/marzo

5)

Il Post -impressionismo: il puntillismo (Seurat, Signac); le tendenze alle forme primitive (Gauguin, Van Gogh); il ritorno alla solidità costruttiva (Cézanne, Toulous e-Lautrec).

Marzo/aprile

6)

Architettura e Urbanistica nella seconda metà dell’Ottocento e il Modernismo. Eclettismo e innova zioni tecnologiche (Paxton, Eiffel, Antonelli, Poggi); il Decorativismo e il ruolo dell’arte nei confronti de lle arti applicate; il linguaggio dell’Art Nouveau (Horta, G audì, Klimt, Chini).

Aprile

7) Pittura del primo Novecento: I Fauves (Matisse); il Cubismo (Picasso e Braque); l’Espressionismo (Munch , Kirchner); Astrattismo, il gruppo del Cavaliere Azz urro (Kandinskij, Marc, Klee); De Stijl (Mondrian, Rietv eld); il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia).

Aprile/maggio

8)

Architettura del Novecento: il razionalismo (Le Corbusier); il Bauhaus (Gropius, Mies van der Rohe) ; l’architettura organica (Lloyd Wright, Alvar Aalto, Giovanni Michelucci).

Maggio/giugno

2. LIBRI DI TESTO DI ADORNO-MASTRANGELO, EDIZIONE D’ANNA SEGNI D’ARTE VOLUME III° DAL BAROCCO AL TARDO OTTOCENTO “ “ VOLUME IV° DAL TARDO OTTOCENTO AI GIORNI NOSTRI

3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

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-LIBRI DI TESTO, INTERNET, VISITA GUIDATA. -LEZIONI FRONTALI, LAVORI DI GRUPPO, RICERCHE INDIVIDUALI E/O DI GRUPPO 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE -INTERROGAZIONI ORALI, RELAZIONI. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F Concorrono alla valutazione anche: La qualità del lavoro svolto a casa I lavori di gruppo L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni L’atteggiamento generale verso lo studio 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI Leggere la produzione artistica nell’ambito della cultura dell’epoca. Capacità d’inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate attraverso la lettura della singola opera d’arte e mediante l’uso del linguaggio specifico della materia. Saper leggere un’opera d’arte. 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Riconoscere gli stili, collegare gli aspetti del linguaggio artistico alle caratteristiche culturali della civiltà. Leggere un’opera d’arte.

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ALL 9 - PERCORSO FORMATIVO INGLESE

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

* SETTEMBRE – OTTOBRE HISTORY AND LITERATURE THREE SHORT STORIES BY HEMINGWAY. THE WRITER'S EXPERIENCE OF WW1. READING COMPREHENSION HEMINGWAY’S BIOGRAPHY AS DESCRIBED ON YOUR BOOK OF LITERATURE, ON WIKIPEDIA (THE ITALIAN AND THE ENGLISH VERSION) FOCUSING ON HEMINGWAY'S EXPERIENCE OF WAR IN ITALY HISTORY WW1: QUESTIONS AND ANSWERS ON THE WAR FOLLOWING THE CAMBRIDGE EXAM. HISTORY AND LITERATURE THE EFFECT OF THE TECHNOLIGICAL WARFARE: THE USE OF TANKS, GAS, MACHINE GUNS. THE WAR POETS: THE SOLDIER, DULCE ET DECORUM EST... COMPARISON WITH THE PROPAGANDA (POSTERS) OF THE TIME * NOVEMBRE HISTORY AND LITERATURE REVISION OF SUMMER READINGS: HEART OF DARKNESS; IMPERIALISM I J CONRAD: FOTOCOPIE E BRANO DEL LIBRO DI LETTERATURA CON LE ATTIVITÀ DI COMPRENSIONE; I CAPITOLI SU CIDEB ( IMPERIALISMO E TECNICA NARRATIVA) J CONRAD: THE ANALYSIS OF 'GOING UP THAT RIVER' (DARKNESS, THREATENING NATURE, RESTRAINTS OF THE 'SELF') CONRAD: BIOGRAPHY (LITERATURE BOOK AND CIDEB BOOKLET); * DICEMBRE LITERATURE G B SHAW (PP 84-89) FILM: ‘A ROOM WITH A VIEW’ (ANALYSIS OF THE MAIN SCENES AND THE NOVEL, ANALYSIS OF THE MAIN CHARACTERS) * GENNAIO LITERATURE E M FORSTER (PP 154-159) J JOYCE: EVELINE FROM DUBLINERS (ANALYSIS OF THE SHORT STORY) * FEBBRAIO PPOINT ON FREUD LITERATURE J JOYCE: 2 EXTRACTS FROM ULYSSES (CHAPTER 13 AND MOLLY’S MONOLOGUE) – PARALLEL ANALYSIS WITH HOMER’S ODYSSEY * MARZO

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LITERATURE V WOOLF MRS DALLOWAY (PP 172-174) EXTRACT ON ‘SEPTIMUS WARREN SMITH’ PPOINT ON THE NOVEL THE MODERNIST MOVEMENT (PP138-139) * APRIL LITERATURE F S FITZGERALD THE GREAT GATSBY (SUMMER READING, CIDEB) W WHITMAN ‘MANHATTA’ A GINSBERG ‘A SUPERMARKET IN CALIFORNIA’ THE BEAT GENERATION 2. LIBRI DI TESTO MEDAGLIA-YOUNG, VISIONS AND PERSPECTIVES 2, LOESCHER, 2014 A. FARMER, NINETEENTH-CENTURY EUROPEAN HISTORY (1815-1914) PER LA PREPARAZIONE ALL’ESAME SCRITTO HISTORY CAMBRIDGE SVOLTO A NOVEMBRE 2015 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE LIBRO DI TESTO FILMS INTERNET CD FOTOCOPIE POWER POINT LEZIONI FRONTALI, RICERCHE INDIVIDUALI 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE COMPOSIZIONI SCRITTE (SUL MODELLO DELLA SECONDA PROVA ESAME DI STATO) DOMANDE DI COMPRENSIONE DOMANDE SCRITTE PER LA VERIFICA DELLO STUDIO DEGLI ARGOMENTI DEL PROGRAMMA 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI VALUTAZIONE DEL CONTENUTO E DELLA CORRETTEZZA FORMALE (50% + 50%) VALUTAZIONE DELLA PREPARAZIONE ORALE CONTRIBUTI PERSONALI NEI MOMENTI DI DISCUSSIONE IN CLASSE 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI RAGGIUNGERE UN LIVELLO DI CONOSCENZA DELLA LINGUA INGLESE B1+/B2; SAPER RIASSUMERE; AMPLIARE IL LESSICO E RAFFORZARE LE STRUTTURE GRAMMATICALI; SAPER RELAZIONARE IN MODO FLUENTE E CON PROPRIETA’ DI LINGUAGGIO SU ARGOMENTI LETTERARI ANCHE CON UN CONTRIBUTI PERSONALI SAPER CONFRONTARE TESTI E SAPER ANALIZZARE I BRANI LETTI ANCHE IN BASE AL CONTESTO STORICO LETTERARIO 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

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LA CLASSE HA RAGGIUNTO TUTTI GLI OBIETTIVI PREFISSATI CON RISULTATI DIFFERENTI CHE VEDONO ALCUNI DI LORO A LIVELLO B2, AVENDO MIGLIORATO SIA LA PRODUZIONE SCRITTA CHE QUELLA ORLAE. ALCUNI STUDENTI HANNO SOSTENUTO L’ESAME SCRITTO DI STORIA IN INGLESE E IL FCE.

LA MAGGIOR PARTE DELLA CLASSE HA RAGGIUNTO UN LIVELLO B1+, MENTRE SOLO POCHI DI LORO HANNO ANCORA QUALCHE DIFFICOLTÀ SOPRATTUTTO NELLO SCRITTO, MA HANNO COMPENSATO LE LORO CARENZE CON UNA ADEGUATA PREPARAZIONE E UNO STUDIO SUFFICIENTE PER LE VERIFICHE ORALI.

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ALL 10 - PERCORSO FORMATIVO RUSSO L2

Materia: Russo Docente: Marco Gigli

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Vita e alcune opere di Anton Pavlovic Cechov (1860-1904)

Lettura integrale del suo racconto “Dama s sobackoj” (“La signora col cagnolino”)

2 mesi e mezzo.

Lettura del racconto di Cechov “Smert' cinovnika” (“La morte dell'impiegato”)

Una settimana

Lettura del racconto di Cechov “Tolstyj i tonkij” (“Il grasso e il magro”)

Una settimana

Vita di Anton Pavlovic Cechov (testo preparato da me) Due settimane

Vita e opera principale di Anna Andreevna Achmatova (1889-1965)

Lettura e inquadramento storico del suo poema “Rekviem” Due settimane

Vita di Anna Andreevna Achmatova (testo preparato da me) Due settimane

Il sistema scolastico in Russia (“Sistema obrazovanija”)

Una settimana

Vita di Aleksandr Sergeevic Puskin (1799-1837) e suo poema “Il cavaliere di bronzo (“Mednyj vsadnik”)

Il poema “Il cavaliere di bronzo” (“Mednyj vsadnik”). Trama e significato.

Una settimana

Vita di A. S. Puskin (testo preparato da me) Due settimane

La città di Pietroburgo. Notizie storiche e culturali.

“La città sulla Neva” (“Gorod na Neve”) - Lettura Due settimane

“Su Pietroburgo” (“O Peterburge”) - Lettura Due settimane

2. LIBRI DI TESTO

Il libro di testo “Molodec – Parliamo il russo 2” è stato usato solo nella prima parte dell'anno. Poi si sono usate fotocopie e testi letterari di varia provenienza, o preparati da me. 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Si è cercato di orientarsi il più possibile verso le metodologie comunicative, mirando a sviluppare il più possibile le capacità dialogiche e colloquiali della classe, evitando ad esempio le interrogazioni che si risolvono in un monologo dello studente. Ciò è stato fatto in modo più organico nelle ore di madrelingua. Gli strumenti utilizzati sono stati:fotocopie di argomenti di letteratura e civiltà russa, da me preparate. Il libro di testo, nella prima parte dell'anno, sporadicamente. Brani di opere letterarie di vario tipo, tratte da varie fonti, da cui si è risaliti alla personalità artistica e al significato sociale degli autori. Esercizi grammaticali di fissazione delle principali strutture linguistiche. Correzione delle rielaborazioni e dei riassunti scritti delle opere lette in classe. L'uso della lettrice è stato finalizzato alla conversazione in classe, basata su testi di vario tipo o su argomenti di carattere generale. Nell'ultima parte dell'anno la lettrice ha anche verificato la conoscenza del programma da parte della classe.

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4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Interrogazioni orali – prove scritte non strutturate - - test individuali – relazioni. L'obiettivo, conseguito, era quello di assegnare tre voti all'orale e tre voti allo scritto per ciascun studente. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

– La qualità del lavoro svolto a casa – L'attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni – L'atteggiamento generale verso lo studio. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

Saper riorganizzare personalmente informazioni generali, saper classificare dati, saper prendere appunti selezionando dati, saper narrare storie o fatti in sequenza logica, allo scritto e all'orale; saper esprimere la propria posizione in situazione di scambio con l'interlocutore, saper produrre in codice formale e semi-informale; avvio all'espressione personale su argomenti conosciuti. 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

LA CLASSE È RIUSCITA, NELLA MAGGIORANZA DEI CASI, ANCHE PER IL PICCOLO NUMERO DEGLI STUDENTI DI CUI È COMPOSTA, A CONSOLIDARE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN QUARTA. ANCHE GLI STUDENTI CON CAPACITÀ E DISPONIBILITÀ ALL'IMPEGNO PIÙ MODESTI HANNO CONSEGUITO UN PROFITTO SOSTANZIALMENTE SUFFICIENTE, ALMENO ALLO SCRITTO, E HANNO MIGLIORATO LA CONOSCENZA DELLE STRUTTURE MORFO-SINTATTICHE. ALCUNI ALUNNI, PERÒ, PRESENTANO ANCORA DIVERSE LACUNE NELLE CONOSCENZE GRAMMATICALI, E ALL'ORALE RIVELANO ANCORA UN'ESPOSIZIONE STENTATA E FATICOSA, ANCHE PER UNA CERTA ESIGUITÀ DEL BAGAGLIO LESSICALE.

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ALL 11 - PERCORSO FORMATIVO TEDESCO L2

Materia: Tedesco Docente: Silvia Moretti

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Thomas Mann

Tonio Kröger LZ 147

Settembre 2015

Der Expressionismus August Stramm Georg Heym Georg Trakl

Patrouille LZ 162-163 Sturmangriff Krieg Die Stadt LZ 192-193 Der Gott der Stadt fotocopia Grodek LZ 203-204

Gennaio Febbraio 2016

Bertolt Brecht Leben des Galilei opera completa Spettacolo Teatro della Pergola con Gabriele Lavia An die Nachgeborenen fotocopia

Ottobre- Dicembre 2015 Maggio 2016

Franz Kafka Brief an den Vater LZ 178-180 Die Verwandlung fotocopie

LZ 181-183

Die Weiße Rose Das V. Flugblatt Film Die Weiße Rose, Michael Verhoeven 1982

Aprile 2016

Wolfgang Borchert

Die drei dunklen Könige fotocopia Maggio 2016

Heinrich Böll

Bekenntnis zur Trümmerliteratur LZ 299 Film Deutschland im Jahre Null, Roberto Rossellini 1948

Maggio 2016

2. LIBRI DI TESTO

Lesezeichen, Valmartina. Opera completa Bertolt Brecht, Leben des Galilei Materiale tratto da Wikipedia e altri siti Internet Fotocopie DVD 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

La lezione di Tedesco è una lezione partecipata. La maggior parte degli studenti ha acquisito competenze linguistiche di livello B1-B2 ed è in grado di capire autonomamente il contenuto dei testi proposti. Non esiste la lezione frontale. L'insegnante non spiega. L'insegnante pianifica il lavoro a livello mensile e assegna alla classe brani da leggere, in genere 20 righe a volta. Gli studenti si suddividono gli interventi e propongono singolarmente alla classe la loro rielaborazione del testo seguendo le domande alla fine dei brani. L'insegnante interviene per correggere interpretazioni errate e per aiutare dal punto di vista dell'espressione formale (grammatica e lessico). La classe ascolta i propri compagni introdurre nuovi testi ed autori. Gli studenti più capaci e motivati approfondiscono le tematiche tramite contributi letti su Internet.

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4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Verifiche scritte Verifiche aperte su contenuti specifici. Prove di comprensione degli esami di stato. Due simulazioni di terza prova. Verifiche orali Rielaborazione dei contenuti, analisi e interpretazione. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Criteri di valutazione delle prove scritte Comprensione ed esaustività delle risposte/Aderenza alla traccia. Rielaborazione ed organizzazione dei contenuti. Correttezza formale ed uso del lessico. Criteri di valutazione dei colloqui orali Conoscenza specifica degli argomenti. Padronanza della lingua, pronuncia, capacità espressive e logico-linguistiche. Livello di approfondimento della tematica. Capacità di rielaborazione personale dei contenuti. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI Il gruppo di studenti che studia Tedesco L2 è composto da 12 alunni/e. Ad eccezione di Wang King Cecilia tutti hanno iniziato lo studio della lingua tedesca in questa scuola nel primo anno. Wang King proviene da un altro liceo ed è stata inserita in seconda. La classe ha avuto la stessa insegnante per tutti i cinque anni. Per ciò che riguarda gli obiettivi raggiunti le alunne Melani, Ragnini, Usardi, Wang King sono capaci di comprendere e sanno riferire il contenuto di testi sia scritti che orali di varia tipologia (letterari, di attualità, interviste, film ecc). Sanno analizzare autonomamente testi letterari di autori conosciuti e sono capaci di fare collegamenti all’interno della materia. Riescono ad interagire nelle discussioni esponendo e sostenendo le proprie opinioni. La produzione scritta è chiara e coerente: sanno scrivere e rielaborare informazioni adoperando un lessico vario ed articolato ed hanno una buona padronanza delle strutture morfosintattiche della lingua. Hanno raggiunto una competenza comunicativa di livello B2 nel Quadro Comune Europeo di Riferimento. Hanno pienamente raggiunto il livello B1 Beccai, Filippeschi, Foggi, Mensuali, Roggio, Cuccaro. Le alunne Arnetoli e Maurri pur comprendendo varie tipologie di testi riescono a comunicare le proprie argomentazioni usando un lessico limitato e una forma non sempre corretta.

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ALL 12 - PERCORSO FORMATIVO RUSSO L3

Materia: Russo Docente: Marco Gigli

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica - Modulo Contenuti Tempi Vita e alcune opere di Anton Pavlovic Cechov (1860-1904)

Lettura integrale del suo racconto “Dama s sobackoj” (“La signora col cagnolino”)

2 mesi e mezzo.

Lettura del racconto di Cechov “Smert' cinovnika” (“La morte dell'impiegato”)

Una settimana

Lettura del racconto di Cechov “Tolstyj i tonkij” (“Il grasso e il magro”)

Una settimana

Vita di Anton Pavlovic Cechov (testo preparato da me) Due settimane

Vita e opera principale di Anna Andreevna Achmatova (1889-1965)

Lettura e inquadramento storico del suo poema “Rekviem” Due settimane

Vita di Anna Andreevna Achmatova (testo preparato da me) Due settimane

Il sistema scolastico in Russia (“Sistema obrazovanija”)

Una settimana

Vita di Aleksandr Sergeevic Puskin (1799-1837) e suo poema “Il cavaliere di bronzo (“Mednyj vsadnik”)

Il poema “Il cavaliere di bronzo” (“Mednyj vsadnik”). Trama e significato.

Una settimana

Vita di A. S. Puskin (testo preparato da me) Due settimane

La città di Pietroburgo. Notizie storiche e culturali.

“La città sulla Neva” (“Gorod na Neve”) - Lettura Due settimane

“Su Pietroburgo” (“O Peterburge”) - Lettura Due settimane

2. LIBRI DI TESTO

Il libro di testo “Molodec – Parliamo il russo 2” è stato usato solo nella prima parte dell'anno. Poi si sono usate fotocopie e testi letterari di varia provenienza, o preparati da me. 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

Si è cercato di orientarsi il più possibile verso le metodologie comunicative, mirando a sviluppare il più possibile le capacità dialogiche e colloquiali della classe, evitando ad esempio le interrogazioni che si risolvono in un monologo dello studente. Ciò è stato fatto in modo più organico nelle ore di madrelingua. Gli strumenti utilizzati sono stati:fotocopie di argomenti di letteratura e civiltà russa, da me preparate. Il libro di testo, nella prima parte dell'anno, sporadicamente. Brani di opere letterarie di vario tipo, tratte da varie fonti, da cui si è risaliti alla personalità artistica e al significato sociale degli autori. Esercizi grammaticali di fissazione delle principali strutture linguistiche. Correzione delle rielaborazioni e dei riassunti scritti delle opere lette in classe. L'uso della lettrice è stato finalizzato alla conversazione in classe, basata su testi di vario tipo o su argomenti di carattere generale. Nell'ultima parte dell'anno la lettrice ha anche verificato la conoscenza del programma da parte della classe.

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4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Interrogazioni orali – prove scritte non strutturate - - test individuali – relazioni. L'obiettivo, conseguito, era quello di assegnare tre voti all'orale e tre voti allo scritto per ciascun studente. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

– La qualità del lavoro svolto a casa – L'attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni – L'atteggiamento generale verso lo studio. 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI

Saper riorganizzare personalmente informazioni generali, saper classificare dati, saper prendere appunti selezionando dati, saper narrare storie o fatti in sequenza logica, allo scritto e all'orale; saper esprimere la propria posizione in situazione di scambio con l'interlocutore, saper produrre in codice formale e semi-informale; avvio all'espressione personale su argomenti conosciuti. 7. OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe è riuscita, nella maggioranza dei casi, anche per il piccolo numero degli studenti di cui è composta, a consolidare le conoscenze acquisite in Quarta. Anche gli studenti con capacità e disponibilità all'impegno più modesti hanno conseguito un profitto sostanzialmente sufficiente, almeno allo scritto, e hanno migliorato la conoscenza delle strutture morfo-sintattiche. Alcuni alunni, però, presentano ancora diverse lacune nelle conoscenze grammaticali, e all'orale rivelano ancora un'esposizione stentata e faticosa, anche per una certa esiguità del bagaglio lessicale.

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ALL 13 - PERCORSO FORMATIVO SPAGNOLO L3

Materia SPAGNOLO Docente:FRANCESCA GIANNETTI

1. PROGRAMMA DISCIPLINARE

Unità didattica -

Modulo Contenuti Tempi

Libros para el verano Laura Esquivel: Como agua para chocolate: analisi del contenuto + A scelta un libro fra i seguenti: Garcia Lorca: La Casa de Bernalda Alba; M. Rivas: la Lengua de las mariposas; Unamuno: Niebla

Septiembre 2015

Del Siglo XIX al XX :Modernismo y Generacion del 98

Contexto cultural (p.288-294); - Ruben Dario: Venus; Sonatina (p.296-300); - Miguel de Unamuno: Niebla (p.335-339). - Antonio Machado: Es una tarde…p.326

Octubre 2015

Novecentismo, Vanguardismo y Generacion del 27

Contexto cultural (p. 348-358); Ramon Gomez de la Serna: Greguerias (p.361-362);

- Vicente Huidobro y Guillermo de Torre p. 363-365; - Federico Garcia Lorca: Cancion del jinete p.369, La Aurora p.374, La casa de Bernarda Alba (p. 367-382); - Picasso: Guernica, - Mirò, Dalì: el surrealismo. - Miguel Hernandez: Nanas de la cebolla p. 402

Noviembre Diciembre 2015

La guerra civil espanola Contexto historico y cultural: Guernica ; - Camilo Josè Cela : La familia de Pascual Duarte p.463-467; La colmena; - Miguel Delibes: Cinco horas con Mario (p.476-478) Carlos Zafon p.509-511: La sombra del viento + Marina

Enero/Febrero

CULTURA HISPANOAMERICANA La Revolucion Cubana

La Revolucione Cubana + videos historicos Relazione USA/Cuba Conferencia del prof. D’Avanzo sobre il ruolo della Chiesa in ispanoamerica + video historico

Marzo

La literatura Hispanoamericana

Contexto cultural (p.514-527); J:L: Borges: La casa de Asterion Dictadura en Argentina, Laura Esquivel: Como agua para chocolate (p.560-566)

Abril /Mayo

2. LIBRI DI TESTO: AUTORI VARI, CONTEXTOS LITERARIOS, ZANICHELLI EDITORE DEL ROMANTICISMO A NUESTROS DIAS. 3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE: LEZIONE FRONTALE, LAVORI GRUPPO, IMPIEGO DI LIM O RISORSE COMPUTER, FOTOCOPIE, VIDEO 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE: MODELLI DI PROVE ESAME MATURITA’ PASSATI, MODELLI DI TERZA PROVA, COMPRENSIONE TESTI E PRODUZIONE, ESERCIZI GRAMMATICA 5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: IN LINEA CON LE TABELLE DI VALUTAZIONE DEGLI ESAMI DI MATURITA’ (NON ESPRESSI PERO IN 15ESIMI); SI E’ TENUTO CONTO DELLA CORRETTEZZA GRAMMATICALE, DELL’ESATTEZZA DEL CONTENUTO E DELLA RIELABORAZIONE PERSONALE 6. OBIETTIVI PROGRAMMATI: GLI ALUNNI DOVEVANO RAGGIUNGERE TUTTI LA SOGLIA MINIMA DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI CHE ERANO: SAPER USARE LA LINGUA IN MODO CORRETTO IN SITUAZIONI QUOTIDIANE MA ANCHE IN CAMPO ARTISTICO-STORICO E LETTERARIO. SAPER ANALIZZARE TESTI LETTERARI IN MODO GUIDATO. SAPER ESPRIMERE LE PROPRIE OPINIONI IN MODO CORRETTO. AMPLIARE LE CONOSCENZE E GLI ORIZZONTI SUL MONDO LATINO AMERICANO

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7. OBIETTIVI RAGGIUNTI: GLI ALUNNI HANNO RAGGIUNTO TUTTI, IN MISURA DIVERSA MA IN PREVALENZA CON UN PROFITTO BUONO/OTTIMO, GLI OBIETTIVI PROGRAMMATI E HANNO ALTRESI’ PARTECIPATO CON INTERESSE ALLE ATTIVITA’ PROPOSTE . TUTTI HANNO ANCHE PARTECIPATO AL CONCORSO AMERICA LATINA PER IL QUALE DOVEVANO ELABORARE L’APPROFONDIMENTO DI UN TEMA.

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ALL 14 - TRACCIA SIMULAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO (6 MAGGIO 2016)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Gabriele D'Annunzio, Le città terribili, in Maia, Laudi del cielo, della terra, del mare e degli eroi Edizione: Opere, Mondadori, Milano, 1990

Vesperi di primavera, crepuscoli d'estate, prime piogge d'autunno croscianti su l'immondizia polverosa che nera 5 fermenta sotto le suola fendute onde si mostra il miserevole piede umano come tòrta radice di dolore 10 divelta; rigùrgito crasso delle cloache nell'ombra della divina Sera, tumulto della strada ingombra ove tutte le fami 15 e le seti irrompono a gara d'avidità belluina per la forza che impera e partisce i beni col ferro, da voi sorgere io vidi 20 non so quale orrida gloria.

Gloria delle città terribili, quando a vespro s'arrestano le miriadi possenti dei cavalli 25 che per tutto il giorno fremettero nelle vaste macchine mai stanchi, e s'accendono i bianchi globi come pendule lune 30 tra le attonite file dei platani lungh'esse le case mostruose dalle cento e cento occhiaie, e i carri su le rotaie 35 stridono carichi di scòria umana scintillando d'una luce più bella che la luce degli astri, e ne' cieli rossastri 40 grandeggiano solitarie le cupole e le torri!

_______________________________________ 1. le suola fendute: le suole delle scarpe spaccate 2. rigùrgito crasso delle cloache: la fuoruscita di materiale denso dalle fognature

3. a gara d'avidità belluina: facendo a gara, mosse da bramosia bestiale istintiva

4. le vaste macchine: gli omnibus, mezzi pubblici trainati dai cavalli

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Gabriele D'Annunzio. Nato a Pescara nel 1855, morto nel 1938 a Gardone Riviera. Considerato uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo, ebbe un ruolo di primo piano non solo nella cultura ma anche nella politica e nel costume tra Ottocento e Novecento, contaminando vita e letteratura alla costante ricerca di un “vivere inimitabile”. Scrittore prolifico, si espresse in ogni genere letterario (novella, romanzo, teatro, lirica, prosa d'arte) mediando tra estetismo e simbolismo e dichiarandosi al tempo stesso autorevole custode della tradizione classica. I versi proposti sono tratti dal lungo poema di Maia, primo libro delle Laudi del cielo, della terra, del mare e degli eroi; Maia, il cui sottotitolo è Laus vitae, si pone come la trasfigurazione mitica di un viaggio del poeta in Grecia, alla ricerca di un vivere sublime, all'insegna della forza e della bellezza. Dal mitico passato dell'Ellade il poeta riemergerà rinnovato per tuffarsi nella modernità delle città industriali, le città terribili .

1. Comprensione del testo

Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

2.1 L'aspetto delle città al calare della sera assume connotazioni terribili. Ricerca nel testo ed illustra gli elementi che conferiscono alle città questo aspetto. 2.2 In quali caratteri il poeta ravvisa la gloria, ovvero il vanto delle città comunque ritenute terribili? 2.3 Qual è la figura retorica espressa con orrida gloria? Quale il significato dell'espressione? 2.4 Ricerca nel testo tutto ciò che afferisce alla dimensione della violenza e della ferocia e fornisci una spiegazione del significato. 2.5 Attraverso un attento esame del lessico illustra i tratti espressionistici contenuti nel testo.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Nell'immaginario dell'Ottocento e del Novecento l'idea della città assume una dimensione sempre più complessa, facendo proprie tensioni rappresentative spesso ambivalenti e contraddittorie. Scegli di sviluppare uno dei due punti che seguono:

1. Sulla scorta di questi versi dannunziani, formula le tue riflessioni in merito al tema della complessità della città, facendo riferimento ad altre espressioni artistiche e letterarie a te note.

2. Riflettendo sui versi dannunziani proposti, cerca di definire la posizione e lo stato d'animo del poeta nei confronti della realtà che rappresenta.

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: L’ozio DOCUMENTI

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Ozio s. m.1. Abituale e viziosa inerzia, per lo più come effetto di una pigra rinuncia alle attività ed alle occupazioni utili…2. Periodo di quiete e di riposo, suggerito dall’opportunità di interrompere le abituali fatiche… (Voce ozio da G. Devoto,G. C. Oli, Dizionario della lingua italiana, Le Monnier) Otium, ii, n., riposo dalle occupazioni, inazione, tempo libero; anche ozio, riposo (contr. a negotium) …. tempo (libero) per altri lavori…tempo libero, ozio, agio per gli studi. (Voce otium da F. Calonghi, O. Badellino, Dizionario della lingua latina, Rosenberg & Sellier) Quegli mi sembra simile ad un dio,/ quegli, se è lecito dirlo, mi sembra superare gli dèi,/ che, seduto davanti a te può spesso/ vederti e ascoltarti// mentre sorridi dolcemente, felicità che a me/ sventurato rapisce l’uso di tutti i miei sensi:/ come infatti, o Lesbia, ti vedo, non mi resta poi/ neanche un filo di voce ,// ma la lingua si intorpidisce, una sottile fiamma/ si insinua nelle mie membra, un ronzio/ interno ottunde il mio udito, una duplice/ tenebra offusca i miei occhi.// L’ozio, Catullo, ti tormenta;/ nell’ozio ti esalti e in eccesso folleggi!/ L’ozio in passato mandò in rovina anche re/ e fiorenti città. (Catullo, Liber, LI) XIV. Soli tra tutti, sono gli “oziosi” coloro che dedicano il loro tempo alla saggezza, essi soli vivono; e infatti non solo custodiscono bene la propria vita: aggiungono ogni età alla propria; qualsiasi cosa degli anni prima di essi è stata fatta, per essi è cosa acquisita. Se non siamo persone molto ingrate, quegli illustrissimi fondatori di sacre dottrine sono nati per noi, per noi hanno preparato la vita. Siamo guidati dalla fatica altrui verso nobilissime imprese, fatte uscire fuori dalle tenebre verso la luce; non siamo esclusi da nessun secolo, in tutti siamo ammessi…. Possiamo discorrere con Socrate, dubitare con Carneade, riposare con Epicuro, vincere con gli Stoici, andarvi oltre con i Cinici. (Seneca, La brevità della vita, cap. XIV) 352. Nulla è così insopportabile all’uomo quanto essere in un pieno riposo, senza passioni, senza

faccende, senza svaghi, senza occupazione. Egli sente allora la sua nullità, il suo abbandono, la sua insufficienza, la sua dipendenza, la sua impotenza, il suo vuoto. E subito sorgeranno dal fondo della sua anima il tedio, l’umor nero, la tristezza, il cruccio, il dispetto, la disperazione. (B. Pascal, Pensieri, Mondadori 1976)

La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani. Non che io creda che dall’esame di tale sentimento nascano quelle conseguenze che molti filosofi hanno stimato di raccorne, ma nondimeno il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né per dir così, dalla terra intera; considerare l’ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell’animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l’universo infinito, e sentire che l’animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d’insufficienza e di nullità, e patire mancamento e voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga della natura umana. Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento, e pochissimo o nulla agli altri animali. (G. Leopardi, Pensieri, LXVIII, Adelphi, Milano 1982)

Spleen Ho dentro più ricordi che se avessi mill’anni.// Una gran cassettiera che trabocchi/ di verbali e romanze, bigliettini d’amore, bilanci, poesie,/ di grevi ciocche avvolte in ricevute,/ non nasconde i segreti che nasconde/ il mio triste cervello […]// Niente uguaglia in lunghezza quei giorni zoppicanti/ che sotto i fiocchi grevi delle annate di neve/ la noia, triste frutto dell’incuriosità,/ prende misura d’immortalità. […]

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(C. Baudelaire, I fiori del male. Spleen, LXXVI, 1857) Tempo libero

Dopo cenato amare, poi dormire,/ questa è la via più facile: va da sé/ lo stomaco anche se il vino era un po’ grosso./ Ti rigiri, al massimo straparli.// Ma chi ti sente? – lei dorme più di te,/viaggia verso domani a un vecchio inganno:/ la sveglia sulle sette, un rutto, un goccettino/ - e tutto ricomincia – amaro di caffè.

(Giovanni Giudici, La vita in versi, 1965)

Nell’ozio l’uomo si libera da sé, dal suo immediato interesse, non per negarsi, ma per meglio ritrovarsi, per pervenire alla più compiuta consapevolezza della sua vera condizione. Non a caso l’ozio degli antichi era caratterizzato dallo studio e soprattutto dallo studio disinteressato: non quello funzionale ai risultati immediati, ma quello necessario solo per capire. Tutto questo gli antichi lo chiamavano contemplazione. Ed è allora che si scopre davvero quello che siamo: un frammento minimo di una storia infinita, un breve respiro nella vita della terra, un’increspatura d’onda nel grande mare dell’essere. Il tempo dell’ozio è infine il tempo delle giuste relazioni con gli uomini. Nell’affare le relazioni umane sono spesso strumentali. L’ozio, al modo in cui favorisce un sapere disinteressato, libera spazio per l’intimità. Il lavoro non cessa mai di essere fatica. Tuttavia la fatica la si sopporta e perfino la si cerca se essa si riscatta nell’opera. Se poi l’opera da realizzare e da portare a compimento siamo “noi stessi”, allora dobbiamo regalarci tempo. E’ doveroso sottrarsi all’alienazione del produrre senza destinazione. Dobbiamo destinare a noi stessi la nostra fatica, spartirla con gli amici, dedicare il nostro tempo a quelli che amiamo.

(Salvatore Natoli, Avvenire, 25 aprile 2001)

Che cosa è rimasto del piacere dell’ozio umanistico nell’era multitasking? Niente o quasi. Perché una delle qualità essenziali del dolce far niente è la gratuità come scelta deliberata e la gratuità, nella nostra epoca, è rara. Tutto deve essere funzionale a qualcosa. Pensate ai bambini e agli adolescenti: il loro tempo libero viene occupato, per lo più, da attività organizzate, programmate da genitori – manager. Così alla fatica necessaria (quella della scuola) si aggiunge la fatica del temo liberato, corsi di inglese, corsi di musica, lezioni di ginnastica e di danza, sedute sportive. I ragazzi hanno l’obbligo di scegliere come occupare le proprie ore libere, purché rientrino in uno schema istituzionale e in una socialità regolata e perciò rassicurante (per la famiglia)…Che noia, anzi che stress! Magari fosse noia…la noia va evitata come il diavolo perché la nostra società ci insegna ad essere attivi ed efficienti 24 ore su 24. (Paolo Di Stefano, Ozio addio. Schiavi degli impegni non sappiamo creare, dal Corriere della sera, 28 giugno 2010) Giovanni Fattori, La rotonda dei bagni Palmieri, 1866, olio su tavola, 12×35 cm., Galleria d'Arte moderna, Firenze.

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Salvador Dalí, Ragazza alla finestra (Muchacha en la ventana), 1925, olio su tela, 103 × 75 cm., Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Disagio giovanile e Legalità DOCUMENTI

Che cos’è oggi la famiglia? Se ne parla, e forse anche troppo, solo quando è un luogo di incomprensioni, sofferenze e, peggio, delitti o, al contrario, quando è rifugio, una comoda placenta. La Corte di Cassazione ha stabilito che un trentenne che rifiuta una sistemazione da lui ritenuta non all’altezza delle sue aspirazioni ha diritto al mantenimento da parte della sua famiglia. […] Sono

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convinto che sia bene continuare a sognare fino a tarda età ma non è positivo rimandare troppo in là nel tempo il momento di tentare di realizzare i propri desideri rischiando in proprio. In Italia si completano gli studi più tardi che in altre parti d’Europa. I nostri laureati hanno in media 28 anni mentre in Francia si completano gli studi, come in Germania o Gran Bretagna, tra i 23 e i 24 anni. Nell’epoca della famiglia allargata c’è anche la famiglia “allungata”, nella quale genitori e figli vivono sotto lo stesso tetto molto più a lungo. Positivo? Non direi. Non si diventa marinai restando in porto a sognare gli oceani. Deve pur arrivare il momento di tentare la navigazione. Non si cresce senza rischio. […] Di fronte a notizie di cronaca che tendono a descrivere le realtà familiari in termini preoccupanti e allarmanti, reagiamo iperproteggendo i figli […] La famiglia non è soltanto un rifugio dove trovare, nel migliore dei casi, sicurezza affettiva, morale e materiale, ma anche e soprattutto un luogo di promozione delle risorse, dell’autonomia e dell’iniziativa dei singoli membri. L’obiettivo dell’autonomia e dell’indipendenza deve tornare a far parte dei desideri dei figli e dei genitori. […] Dobbiamo assumerci le fatiche, gli oneri, ma anche il piacere delle nostre responsabilità e cominciare a scrivere in proprio la nostra storia. I rischi non mancano e i risultati non sono garantiti… (F. Scaparro, La famiglia allungata, Corriere della Sera, 6 aprile 2002) Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha contattato telefonicamente la preside del Virgilio, Irene Baldriga, dopo i fatti avvenuti nel noto liceo romano dove nei scorsi giorni un ragazzo maggiorenne è stato arrestato perché colto in flagrante mentre vendeva droga ai compagni. Il ministro ha espresso solidarietà alla dirigente per gli attacchi subiti e ha ricordato che il ministero è al fianco delle scuole per continuare il percorso di promozione fra i ragazzi alla cultura della legalità. Baldriga: «Mai dubitato del suo appoggio» La preside Baldriga nei giorni scorsi è stata al centro di polemiche per aver consentito l’ingresso dei carabinieri a scuola. Ma aveva già incassato la solidarietà di altri dirigenti scolastici romani, tra cui anche Mario Rusconi, presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi). «È stato un gesto di grande importanza non solo per la mia scuola ma per tutto il mondo dell’istruzione». Ha commentato così Irene Baldriga la telefonata ricevuta dal ministro Giannini. «Sono molto felice, non ho mai dubitato dell’appoggio del ministro - continua la dirigente scolastica -. La sua telefonata mi onora e mi lusinga, ma soprattutto conferma la presenza delle istituzioni al nostro fianco per ribadire i principi di legalità, sicurezza e cittadinanza a cui tutti dobbiamo guardare». I docenti del liceo 'Virgilio' hanno deciso di scrivere una lettera, all'interno della quale, intendono esprimere tutta la loro indignazione. Nella lettera, pubblicata sull'edizione odierna del quotidiano 'Il Messaggero', si parla di 'sgomento' che si prova di fronte a casi come questi, in primis come persona e, in secondo luogo, come docente. “E' sconcertante” scrivono i professori “come si possa confondere la causa con l'effetto”, visto che l’intervento delle Forze dell’Ordine è motivato dal fatto che questi fenomeni allarmanti, purtroppo, continuano ad accadere, nonostante tutto l'impegno profuso sul piano umano e professionale. Secondo i nuovi dati diffusi dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) la scuola sta vivendo un momento particolarmente delicato per quanto riguarda la diffusione della droga: oltre 650 mila studenti di scuole superiori hanno fatto uso di sostanze stupefacenti nel 2015. L’uso di eroina tra gli adolescenti, in un solo anno, è raddoppiato. Il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, non ha esitato a definire la scuola come la piazza principale della droga. Numeri che fanno riflettere e per i quali occorre intervenire, al più presto. (Il Messaggero, 9 aprile 2016) L’Italia è il primo Paese al mondo per il numero di discoteche (circa settemila locali; negli USA sono seimila). E per spettacolarità, originalità degli impianti e creatività degli effetti sono da considerarsi tra le migliori del mondo in assoluto. Il pubblico di adolescenti e giovani che le

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frequenta (il 45%) ha un’età tra i 14 e i 25 anni. Nel sangue di 110 giovani (55%) su 200 morti in seguito a incidenti stradali dopo una nottata trascorsa in discoteca sono state trovate tracce di alcol, farmaci, droghe. Il 37% afferma che la discoteca è soprattutto un luogo d’incontro e di socializzazione, il 46,9% la frequenta per il bisogno di evadere dal quotidiano e dalla routine. L’11,2% afferma che sia necessario ricorrere all’alcol, il 5% alle droghe (ecstasy e anfetamine) per aiutarsi a sostenere il ritmo del ballo e della musica, ossia per “sballare”. Per il 27% l’ambiente della discoteca è sinonimo di noia. Il 50,6% degli intervistati conosce personalmente che fra loro fa uso di droghe; l’11,6% ha ammesso spontaneamente di drogarsi prima di entrare in discoteca, il 2,3% lo fa quando esce. (D. Cravero, Se tuo figlio in discoteca. Provocazioni e domande educative dei giovani in discoteca: una ricerca. EDB, Bologna 1998)

Sono giovanissimi. Da quando nei locali non si vendono più alcolici, gli angoli di Corso Garibaldi e Corso Como sono bar all’aperto per sballarsi con la vodka comprata nei supermercati, con il gin fatto sparire dal salotto di genitori distratti, con litri di birra venduti dai baracchini all’aperto. […] E da quando le discoteche arruolano ragazzini anche di dieci anni come PR per distribuire i volantini ai loro coetanei, l’età media di chi beve ed entra è sempre più bassa.[…] “La prima droga che gira al pomeriggio in discoteca è l’alcol” ammette Luca Ercoli “ i gestori tendono a non vedere, ma i giovanissimi fanno scorta in baracchini e supermercati, dove pagano dieci volte meno. I sedicenni poi acquistano la cocaina, dosi da un quarto di grammo per trenta euro.” Basta inviare un sms e lo spacciatore, un coetaneo, ti trova nel buio della discoteca. La droga serve per ballare fino alle sette di sera e vincere la timidezza e abbordare le ragazzine. (S. De Riccardis, A Milano col popolo delle discoteche. Baby alcolisti anche a dodici anni. La Repubblica, 9 ottobre 2007) In un mondo globalizzato e al tempo stesso individualista come il nostro, la consapevolezza e la preparazione psicologica che si richiede a ognuno è maggiore rispetto al passato, quando l’individuo apparteneva a (e si riconosceva in), una comunità fortemente integrata, regolata da norme, usi e costumi condivisi e indiscussi. […] In una società composita, multietnica, multiculturale, dove ceti sociali diversi entrano continuamente in contatto tra loro e prima di tutto sui banchi di scuola ognuno si trova nella necessità di sviluppare, nel corso della crescita, una serie di abilità sociali, relazionali ed emozionali che un tempo, in un contesto più raccolto e meno problematico, apparivano meno rilevanti. Tolleranza, comprensione di sé e degli altri, capacità di relazionarsi con i “diversi da sé” e di controllare i propri impulsi, stanno diventando qualità sempre più necessarie in un mondo profondamente mutato e tendenzialmente democratico dove, al contrario dei sistemi paternalistici o monolitici, a ognuno è richiesto di essere direttamente responsabile delle proprie azioni. Pensare di abolire ogni forma di violenza è pura utopia, così come è utopico pensare che la violenza sia contrastabile soltanto con interventi istituzionali. La violenza riemerge continuamente nel quotidiano in forme diverse e sottili di aggressività. […] Si pone dunque l’accento sul bullismo, sia nella sua accezione più generale, ossia come violenza giovanile, sia in quella più specifica, cioè come comportamento aggressivo con connotati persecutori che può avere effetti sia sulla vittima sia sul bullo, sia sulla vita comunitaria in generale. (A. Oliviero Ferraris, Piccoli bulli crescono. come impedire che la violenza rovini la vita ai nostri figli, Rizzoli, Milano 2006)

Però l’uomo non può convivere solo con il nulla, non può accettare che tutto sia privo di senso. […] E allora si elaborano – e la nostra cultura li ha già elaborati – i travestimenti che scintillano e seducono, perché conducono inevitabilmente verso il nulla. Sono questi travestimenti nichilistici dei valori supremi le cause occulte e profonde di molti dei mali dell’uomo contemporaneo. Uno studioso, Giovanni Reale, ne ha contati dieci, eccoli:

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- lo scientismo che ha preteso di porre la scienza come unica risposta ai problemi e alle angosce di oggi e che oggi viene rinverdito dalle meraviglie della tecnologia digitale - l’aver messo da parte il valore della verità, per far posto al diritto delle cento verità, cioè al relativismo radicale. Oggi non interessa “la” verità, ma solo la “mia” verità - l’esaltazione dell’azione per l’azione, l’efficientismo, sottovalutando e dimenticando il valore della contemplazione che fa rientrare l’uomo in se stesso e nelle sue profondità - la proclamazione del benessere materiale come origine della felicità: è la tentazione della società dei consumi contro la società dei valori - il dilagare della violenza in tutte le sue forme, da quelle adolescenziali alla violenza più occulta di certa globalizzazione, del commercio delle armi, della droga ecc… - lo smarrimento del senso della bellezza, la perdita del senso dello stupore, della meraviglia - la riduzione del vero amore al sesso “usa e getta”: vedi l’erotizzazione esasperata della nostra società - la glorificazione dell’individualismo egoista - lo smarrimento del senso del cosmo e del suo fine: un mondo da depredare e non da custodire - il materialismo positivista in tutte le sue forme, che grava come una coltre sulla cultura del nostro tempo, soffocando ogni aspirazione… Se non c’è nulla per cui “valga la pena di…” allora si apre la porta a tutto: al disimpegno, alla violenza, all’egoistica ricerca del sesso per il sesso, alle corse suicide del sabato sera, alla droga, all’appiattirsi sul quotidiano… (C. Fiore, Le radici del disagio, “Dimensioni nuove” novembre 2000) 3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: Terrorismo jihiadista: responsabilità politiche e stragi

DOCUMENTI

“Lo Stato Islamico (abbreviato IS) è un gruppo terroristico islamista attivo in Siria e Iraq, il cui attuale capo, Abu Bakr al-Baghdadi, nel giugno 2014 ha unilateralmente proclamato la nascita di un Califfato nei territori caduti sotto il suo controllo in una fascia di territorio compresa tra la Siria nord-orientale e l'Iraq occidentale. Prima di tale proclamazione, il gruppo si faceva chiamare con l’acronimo “Daesh”, tradotto in italiano come “Stato Islamico dell'Iraq e della Siria” (Islamic State of Iraq and Syria da cui ISIS). Le origini del gruppo risalgono ad "al-Qāʿida in Iraq" (2004–2006), fondata da Abu Mus'ab al-Zarqawi nel 2004, per combattere l'occupazione americana dell'Iraq e il governo iracheno sciita sostenuto dagli Stati Uniti d'America dopo il rovesciamento di Saddam Hussein. A partire dal 2012 lo Stato Islamico dell'Iraq è intervenuto nella guerra civile siriana contro il governo di Baššār al-Asad e nel 2013, avendo conquistato una parte del territorio siriano e scelto come propria capitale Raqqa, ha assunto il nome ISIS. Nel 2014 l'ISIS ha espanso il proprio controllo in territorio iracheno (con la presa in giugno di Mossul), proclamando la nascita del "califfato" il 29 giugno 2014. Le rapide conquiste territoriali dell'ISIS hanno finito per attirare la preoccupazione della comunità internazionale, spingendo gli Stati Uniti e altri Stati occidentali e arabi a intervenire militarmente contro l'ISIS con bombardamenti aerei in Iraq da agosto 2014 e in Siria da settembre 2014. L'ONU e alcuni singoli Stati hanno esplicitamente fatto riferimento allo Stato Islamico come a un'organizzazione terroristica, così come i mezzi d'informazione in tutto il mondo”. (Adattato da Wikipedia)

“La secolare frattura tra il campo sunnita e quello sciita si è improvvisamente allargata in un contesto globale che vede i paesi capofila schierati su opposti fronti in merito ad altre questioni assai più terrene - il futuro della Siria e dell’Iraq, il mercato energetico, il ridisegno dei confini dell’intero Medio Oriente – ed in un clima di accresciuta competizione interimperialistica tra blocchi che si contendono il controllo del pianeta”. (Marco Santopadre, Riad ed Ankara provocano Iran e Russia, 04 gennaio 2016 Contropiano)

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“C'è una geopolitica e una storia del terrorismo islamico che ha due fronti, uno esterno e un altro interno. È sul fronte esterno che tutto comincia. L'errore è stato quello iniziale: dopo l'11 settembre del 2001 gli americani lanciarono una “guerra al terrore” che non solo non ha reso il mondo più sicuro ma l'ha portato nelle case degli europei. Il regime talebano-qaedista venne nominalmente abbattuto ma è in Pakistan che era nato ed lì che poi sono morti il capo di Al Qaeda Osama Bin Laden, nel blitz di Abbottabad, e il Mullah Omar, in un ospedale di Karachi : ma non si poteva certo colpire un Paese con l'atomica che con l'approvazione degli Usa e i finanziamenti dei sauditi aveva sostenuto dal 1979 la guerra dei mujaheddin contro l'Unione Sovietica e causato la sua sconfitta (...) Con la guerra del 2003, con cui dei leader approssimativi volevano ridisegnare il Medio Oriente, gli Usa hanno scoperchiato il vaso di Pandora è non l'hanno più richiuso. Al Qaeda, da cui in seguito è nato l'Isis, dall'Afghanistan si spostò in Mesopotamia.(...) Il Califfato non aveva inizialmente come obiettivo l'Occidente ma in primo luogo il governo sciita di Baghdad e poi quello filo iraniano di Assad: lo scopo era la rivincita dei sunniti in Mesopotamia e nel Levante, un proposito condiviso dalla Turchia e dalle monarchie del Golfo, Arabia Saudita in testa. Con l'evidente menzogna di sostenere un'opposizione moderata quasi inesistente, gli Stati Uniti hanno dato via libera alla Turchia per aprire “l'autostrada della Jihad” con l'afflusso di migliaia di jihadisti da tutto il mondo musulmano, Europa compresa. La risacca sanguinosa di un conflitto con 250mila morti e milioni di profughi da qualche tempo è tornata e vive accanto a noi. Il delirio terrorista del jihadismo ha una sua logica alla quale non siamo per niente estranei. (...) Nel 2014, prima che tagliassero la testa a un cittadino americano, gli Usa non avevano fatto una piega quando Mossul era caduta in mano all'Isis, assistendo alla rotta di Baghdad senza intervenire. Poi è iniziata una guerra al Califfato tra le più ambigue della storia militare recente”. (Alberto Negri, Il fallimento della politica, 23 marzo 2016 Il sole 24ore) “Un attacco terroristico senza precedenti ha assediato Parigi, a meno di un anno dalla strage di Charlie Hebdo, nella notte del 13 novembre 2015. Un commando di attentatori kamikaze ha colpito sei volte in 33 minuti, sparando all'impazzata sulla folla, in strada e nei locali, soprattutto fra giovani che stavano trascorrendo il venerdì sera fuori casa. Un attacco di terroristi senza precedenti in Francia: almeno 129 i morti e oltre 300 feriti. Sette terroristi sono morti, sei sono riusciti ad azionare la loro cintura esplosiva e a farsi saltare come sognano i "martiri" della jihad, gridando "Allah è grande", uno - all'interno del teatro della carneficina, il 'Bataclan' - non ha fatto a tempo ed è stato eliminato dalle teste di cuoio. (La strage di Parigi: la notte più buia, 11 aprile 2016, Redazione ANSA)

A seguito del feroce attentato a Bruxelles del 22 marzo 2016, Il Presidente della Repubblica , Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione. “Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l’obiettivo del terrorismo fondamentalista è la cultura di libertà e democrazia. Esprimo il mio cordoglio per le vittime e la più decisa condanna per gli esecrabili atti di violenza. Va ribadita la ferma convinzione che la risposta alla minaccia terroristica deve trovare saldamente uniti i paesi dell’Unione Europea. Occorre affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo. In gioco ci sono la libertà e il futuro della convivenza umana”. (www.quirinale.it, 22 marzo 2016)

“Stato islamico nero, Stato islamico bianco. Il primo sgozza, uccide, lapida, taglia le mani, distrugge il patrimonio dell’umanità e detesta l’archeologia, le donne e gli stranieri non musulmani. Il secondo è meglio vestito e più pulito, ma non si comporta diversamente. Il gruppo Stato islamico (IS) e l’Arabia Saudita. Nella sua lotta al terrorismo, l’Occidente è in guerra con l’uno ma stringe la mano all’altro. È un meccanismo di negazione che ha un prezzo. Si vuole salvare la storica alleanza strategica con l’Arabia Saudita dimenticando che questo regno si fonda su un’altra alleanza, con una gerarchia religiosa che

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produce, legittima, diffonde, predica e difende il wahabismo, la versione dell’islam ultrapuritana di cui si nutre l’IS. Il wahabismo, un movimento radicale messianico nato nel diciottesimo secolo, vuole restaurare un vagheggiato califfato intorno a un deserto, un libro sacro e due luoghi santi, la Mecca e Medina. È un puritanesimo figlio di massacri e del sangue, che si traduce oggi in un rapporto assurdo con le donne, in un divieto d’ingresso ai non musulmani nei luoghi sacri, in una legge religiosa intransigente, ma anche in un rapporto malato con le immagini, con la rappresentazione e, quindi, con l’arte, oltre che con il corpo, con la nudità e con la libertà. (...) Bisogna vivere nel mondo musulmano per comprendere l’immenso potere esercitato dai canali televisivi religiosi sulla società attraverso i suoi anelli più deboli: le famiglie, le donne, gli ambienti rurali. La cultura islamista si è diffusa oggi in molti paesi: Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto, Mali, Mauritania. Vi sono qui migliaia di giornali e di canali televisivi islamisti (come Echourouk e Iqra), oltre che religiosi, che impongono la loro visione unica del mondo, della tradizione e dell’abbigliamento nello spazio pubblico, così come nei testi legali e nei riti di una società che considerano corrotta. (...) Il jihadismo viene denunciato come il male del secolo ma non ci si concentra su ciò che lo ha creato e lo sostiene. (...) Il gruppo Stato islamico ha una madre: l’invasione dell’Iraq. Ma anche un padre: l’Arabia Saudita e la sua industria ideologica”. (Kamel Daoud, Le vere radici del gruppo Stato islamico sono in Arabia Saudita, 04 Gennaio 2016,

www.internazionale.it. Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul New York Times) 4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Nuove frontiere del lavoro

DOCUMENTI

Il telelavoro può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilità sia nell'organizzazione, sia nelle modalità di svolgimento. […] Il telelavoro è molto più di una tecnica per delocalizzare gli uffici: esso permette di liberare il lavoro dai vincoli spaziali e temporali, e, di conseguenza, le persone possono scegliere dove, quando e come lavorare. Spesso il telelavoro è un misto col lavoro tradizionale e richiede la presenza fisica in ufficio alcune volte alla settimana o al mese, oltre all'impegno a telelavorare entro un intervallo di orari flessibile - ma comunque limitato e non a completa discrezione del lavoratore -, in cui il lavoratore deve essere reperibile. Il telelavoro non è una professione, né un mestiere: chi telelavora resta comunque un traduttore, o un programmatore o qualsiasi altro tipo di professionista; tuttavia, per svolgere i suoi compiti, non dovrà più recarsi in ufficio per le classiche otto ore lavorative, perché il suo posto di lavoro sarà localizzabile ovunque ci sia una connessione alla rete aziendale o la possibilità di inviare file e messaggi. […] La disciplina del telelavoro, per quanto riguarda il settore privato, ancora manca di fonte legislativa ed è dettata principalmente dall' accordo interconfederale del 9 giugno 2004, con cui i rappresentanti dei datori di lavoro e i sindacati confederali hanno recepito in Italia l'accordo quadro europeo sul telelavoro del 16.07.2002 (l'Italia è stato il quinto paese in ordine temporale ad aver recepito tale accordo). Per quanto riguarda invece la pubblica amministrazione italiana, vige l'accordo quadro dell'8 giugno 2011[…]. (Caratteri del Telelavoro da Wikipedia)

Lo Smart Working si prefigge di semplificare e rendere maggiormente flessibile lo strumento lavoristico denominato Telelavoro. Il presupposto fondante sia del più noto Telelavoro come del più recente Smart Working è la comune caratteristica della connaturata “flessibilità”. L’obiettivo principale delle due citate speciali tipologie occupazionali è quello di promuovere il cosiddetto “lavoro da remoto” pur mantenendo insite le caratteristiche fondamentali di “lavoro subordinato”, svolto in presenza di aspetti particolari quali: uso sistematico di strumenti informatici e telematici, assenza di una postazione lavorativa fissa (sia interna ovvero esterna all’azienda), svolgimento dell’attività lavorativa al di fuori del sito aziendale, con percentuali variabili di orario di lavoro da doversi prestare. Altri aspetti fondamentali sono il diritto alla parità di trattamento retributivo rispetto ai cosiddetti lavoratori che possiamo definire normalmente “stanziali”, come anche similari risultano essere le dinamiche di carriere, il diritto/dovere alla formazione, le prerogative sindacali, i premi di produzione e il salario accessorio.

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Gli strumenti tecnologici normalmente vengono forniti dal datore di lavoro […]. Un aspetto di particolare delicatezza è inoltre rappresentato dal problema della protezione dei dati

in uso e/o elaborati dal lavoratore, il quale deve garantire la diligente custodia dei dati aziendali in suo possesso, come anche la detenzione delle attrezzature informatiche eventualmente assegnate.

(Stefano Olivieri Pennesi, Il telelavoro si evolve in smart working. Elementi di novità per il nascente Jobs Act in “Lavoro a confronto” n° 4 del 2014)

Lavorare da casa invece che in ufficio può aumentare la produttività? Il giorno dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del disegno di legge sullo smart working (o lavoro agile) si ragiona di pro e di contro. Già a caccia di bilanci prima ancora che le norme siano diventate legge. Insomma, il telelavoro, il papà dello smart working, è andato in soffitta, e si apre una nuova era. Almeno dal punto di vista delle tutele, perché - come riportano i dati dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano - quasi il 50% delle grandi aziende sta già sperimentando questo tipo di prestazione. La relazione introduttiva al disegno di legge sulle nuove misure per il lavoro autonomo che contiene nella seconda parte le norme sul lavoro agile ci aiuta a fare chiarezza; definisce il lavoro agile una «modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Il testo ne detta anche i confini: il lavoro agile è quel lavoro che può essere svolto in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, seguendo però gli orari previsti dal contratto di riferimento e prevede l’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti all'esterno dei locali aziendali. […] Uno specifico articolo viene dedicato al trattamento economico. Il disegno di legge stabilisce che il lavoratore abbia il diritto di ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono le stesse mansioni all’interno dell’azienda. Inoltre, gli incentivi di carattere fiscale e contributivo (ad esempio i premi) riconosciuti in caso di incremento di produttività ed efficienza del lavoro sono applicabili anche ai lavoratori “agili”. (Cristiana Gamba, Addio telelavoro, debutta lo smart working. Lavorare da casa aumenta la

produttività? In “Il Sole 24 Ore” 29 gennaio 2016)

Il 18 febbraio 2016 il Comune di Milano ripropone la Giornata del Lavoro Agile, un progetto del Piano Territoriale degli Orari. Le edizioni 2014 e 2015 hanno dimostrato che i dipendenti delle circa 150 tra aziende ed enti aderenti hanno potuto risparmiare circa 2 ore in un giorno, sottratte agli spostamenti e utilizzate per sé, per la propria famiglia e per il tempo libero. Inoltre, sono stati evitati circa 150.000 km nel 2014 e circa 170.000 km nel 2015 percorsi con mezzi privati a motore. Vantaggi per l’ambiente e maggior tempo per sé sono evidenti, oltre al miglioramento della competitività delle imprese; tanto che è in discussione al Parlamento italiano una proposta di legge sul lavoro agile. Ma che cosa è il lavoro agile? È una modalità di lavoro che non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio decentrato o da una postazione in coworking*. Possono aderire alla Giornata del lavoro agile le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali. […]Saranno verificati i vantaggi di questa modalità di lavoro alternativa in termini di benefici per i

lavoratori e le lavoratrici (risparmio di tempo) e per l’ambiente (riduzione delle emissioni di CO2 e Pm10, del traffico, dei consumi energetici) con la collaborazione di AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio s.r.l.).

Il Piano Territoriale degli Orari è lo strumento comunale che ridefinisce l’organizzazione degli orari e dei tempi della città per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine e degli abitanti temporanei a Milano. Per sperimentare il "lavoro agile" il giorno 18 febbraio 2016 è possibile prenotare una postazione di lavoro presso i coworking accreditati dal Comune di Milano. Per individuare le postazioni gratuite disponibili (colore verde): http://giornata.lavoroagile.it

(Pagina web sul sito del Comune di Milano, dedicata all’evento)

Per molte aziende lo smart working (così come anche il coworking) può rappresentare un modo di tagliare costi. Ad esempio quelli legati alle sedi aziendali e di conseguenza ai costi di gestione delle stesse – si pensi

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ai risparmi legati ad esempio alle spese energetiche connesse all’illuminazione dei locali, alla climatizzazione estiva e invernale, alla gestione delle mense aziendali, alla pulizia. I numeri sono al rialzo: il 17% delle grandi imprese italiane ha avviato nel 2015 (erano l’8% nel 2014) progetti organici di smart working […]. A queste si aggiunge il 14% di grandi imprese che si dichiara intenzionato ad avviare progetti ed un ulteriore 17% che ha avviato iniziative per particolari profili, ruoli o esigenze del personale. Dalla fotografia, scattata dall'Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, si evince che quasi una grande impresa su due sta andando in modo strutturato o informale verso il nuovo approccio all’organizzazione del lavoro. Da Vodafone a Bayer passando per American Express sono molte le aziende che in Italia hanno già progetti di smart working in corso. (Mila Fiordalisi, Smart working, cos'è e a chi conviene? Guida per lavoratori e aziende in “Il quotidiano on line dell’Economia digitale e dell’innovazione” 05 Marzo 2016).

C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Sulla base delle proprie conoscenze il candidato discuta la considerazione che segue: La Resistenza è un movimento profondo ed articolato, in cui hanno avuto un ruolo fondamentale gli aspetti etici ed esistenziali, la spinta individuale a schierarsi, a prendere parte. È questo il valore essenziale che salda il primo antifascismo, quello della cosiddetta cospirazione, alla lotta aperta del biennio 1943-1945. La scelta di combattere il tiranno segna la presa di responsabilità morale e civile alla base della resistenza, la priorità intorno a cui si raccolgono metodi e visioni diverse. Le stesse bande partigiane, che accolgono opinioni e sensibilità spesso divergenti, diventano il microcosmo di una società civile che pensa, dibatte ed agisce nell’interesse generale, con la volontà prioritaria di porre fine alla dittatura fascista e all’occupazione nazista.

D - TEMA DI ARGOMENTO GENERALE

In Fenomenologia di Mike Bongiorno (U. Eco, Diario minimo, 1963) Umberto Eco fece del popolarissimo presentatore un'icona dell'Italia del boom, indicandolo come il modello più vistoso di riduzione del superman all'everyman. Mike Bongiorno, scrive Eco, non è particolarmente bello, atletico, coraggioso, intelligente. Rappresenta, biologicamente parlando, un grado modesto di adattamento all'ambiente. (..) Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto, confortando le altrui naturali tendenze all'apatia e alla pigrizia mentale.(..) ha una nozione piccolo borghese del denaro e del suo valore. (..) accetta tutti i miti della società in cui vive. (..) Oltre ai miti accetta della società le convenzioni. È paterno e condiscendente con gli umili, deferente con le persone socialmente qualificate. Prendendo spunto dall'analisi che Eco propone, rifletta il candidato ed illustri con opportuna argomentazione la sua idea di mediocrità nella società attuale. * IL COWORKING, SECONDO LA DEFINIZIONE DI WIKIPEDIA, È UNO STILE LAVORATIVO CHE COINVOLGE LA CONDIVISIONE DI UN AMBIENTE DI LAVORO, SPESSO UN UFFICIO, MANTENENDO UN' ATTIVITÀ INDIPENDENTE.

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ALL 15 - TRACCIA SIMULAZIONE SECONDA PROVA INGLESE (9 MAGGIO 2016)

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ALL 16 - TRACCIA PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA FILOSOFIA (9 MARZO 2016)

1) Da dove nasce la necessità di distinguere le scienze in nomotetiche e ideografiche e perché? ________________________________________________________________________________

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2) Perché si parla di materialismo storico in Marx? ________________________________________________________________________________

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ALL 17 - TRACCIA PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA FISICA (9 MARZO 2016)

Quesito 1 – Discuti, fornendo anche degli esempi, i due modi in cui è possibile variare l'energia interna di un sistema. _____________________________________________________________________________________

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Quesito 2 – Un gruppo di ricercatori sta programman do di costruire un motore capace di estrarre energia dal mare, sfruttando il fatto che la temper atura dell'acqua in superficie è maggiore della temperatura dell'acqua in profondità. Discuti il po ssibile rendimento di una tale macchina, tenendo conto che l'acqua in superficie è a 25,0 °C e l'acq ua in profondità è a 12,0 °C. _____________________________________________________________________________________

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ALL 18 - TRACCIA PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA (9 MARZO 2016)

1. Determinare il dominio, il segno e il comportamento asintotico della seguente funzione,

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2 Calcolare i seguenti limiti

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ALL 19 - TRACCIA PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA DELL'ARTE (9 MARZO

2016)

1. Le caratteristiche della scultura di Canova nel Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria.

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2. Indicare brevemente gli aspetti innovativi dell’Impressionismo e i maggiori esponenti del movimento.

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ALL 20 - TRACCIA PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA TEDESCO L2 (9 MARZO 2016)

1. Berichte über die Novelle von Thomas Mann “Tonio Kröger”

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2. Berichte über den Expressionismus.

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ALL 21 - TRACCIA PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA RUSSO L2 (9 MARZO 2016)

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ALL 22 - TRACCIA SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA FILOSOFIA (28 APRILE 2016)

1. Spiega la legge dei tre stadi di Comte ________________________________________________________________________________________________

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2. Riporta le caratteristiche delle tre diverse forme della tragedia (Eschilo, Sofocle ed Euripide) secondo Nietzsche ________________________________________________________________________________________________

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3. Spiega il complesso di Edipo e il suo contributo alla formazione del super-Io ________________________________________________________________________________________________

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ALL 23 - TRACCIA SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA SCIENZE NATURALI (28 APRILE

2016) 1. Descrivi il ruolo di mRNA, tRNA e ribosomi nella sintesi proteica ________________________________________________________________________

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2. Dopo aver dato una definizione di minerale elenca sinteticamente le principali proprietà fisiche dei minerali. ________________________________________________________________________

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3. Illustra sinteticamente le tappe del processo sedimentario. ________________________________________________________________________

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ALL 24 - TRACCIA SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA TEDESCO L2 (28 APRILE 2016)

1) Franz Kafka und die Stadt Prag. ................................................................................................................................................................

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/15 2) Franz Kafka und sein Vater. ................................................................................................................................................................

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3) Gregor Samsa und sein Beruf.

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/15

VALUTAZIONE DELLA PROVA /15

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ALL 25 - TRACCIA SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA RUSSO L2 (28 APRILE 2016)

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ALL 26 - TRACCIA SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA SPAGNOLO L3 (28 APRILE

2016)

1) CUALES SON LAS CAUSAS HISTORICAS QUE LLEVARON A LA GUERRA

CIVILESPANOLA

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2) INDICA LAS FASES DE DESARROLLO DELA DICTADURA FRANQUISTA

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3) RESUME LA SITUACION ESPANOLA DESPUES DE LA DICTADURA

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ALL 27 - TRACCIA SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA RUSSO L3 (28 APRILE 2016)

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ALL 28 - GRIGLIA VALUTAZIONE – ITALIANO (TUTTE LE TIPOLOGIE)

CANDIDATO/A...................................................................................

TIPOLOGIA....................................................

INDICATORI

DESCRITTORI LIVELLO Basso Suff alto

1.ADEGUATEZZA

Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali

richiesti nella prova Pertinenza all’argomento proposto

Efficacia complessiva del testo Tipologia A e B:

Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta ( tipo testuale,

scopo, destinatario, destinazione editoriale,ecc.)

1 2

3

2.ORGANIZZAZIONE

DEL TESTO

Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio fra le parti

Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.

3.CARATTERISTICHE

DEL CONTENUTO

Ampiezza della trattazione Padronanza dell’argomento

4.RIELABORAZIONE

CRITICA DEI CONTENUTI

(IN FUNZIONE ANCHE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE E DEI MATERIALI FORNITI )

Tipologia A: comprensione ed interpretazione del

testo proposto. Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro

utilizzo coerente ed efficace; esattezza e appropriatezza delle citazioni e dei riferimenti ai testi;

capacità di argomentazione Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di argomentazione.

Per tutte le tipologie: pertinenza, compiutezza e originalità delle informazioni, delle idee e delle

interpretazioni.

5.CORRETTEZZA ORTOGRAFICA,

MORFOSINTATTICA LESSICO E STILE

Correttezza ortografica Coesione testuale

Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al

destinatario, ecc

TOTALE ……………/15

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ALL 29 - GRIGLIA VALUTAZIONE – INGLESE

Terza prova scritta

INDICATORI punti punteggio assegnato

Comprensione ed esaustività delle risposte 1-5

Rielaborazione ed organizzazione dei contenuti 1-5

Correttezza formale ed uso del lessico 1-5

TOTALE

Bonus di eccellenza: se il punteggio della prova è almeno 13, è possibile assegnare uno o due punti, per soluzioni progettuali originali e particolarmente sviluppate.

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

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ALL 30 - GRIGLIA VALUTAZIONE – FILOSOFIA

Nome __________________________ Cognome_________________________________ PARAMETRI INDICATORI LIVELLI VALUTAZIONE TOTALE CONOSCENZA Conoscenza dei

contenuti Non adeguata

Parzialm. Adeguata Adeguata

Alta Ottima

1 2 3 4 5

RISPETTO DELLE ISTRUZIONI

Rispondenza alla traccia

Non adeguato Adeguato

1 2

COMPETENZE LINGUISTICHE

Funzionalità del codice linguistico Coerenza espositiva

Non adeguate Parzialm. Adeguate

Adeguate Ottime

1 2 3 4

CAPACITA’ DI ELABORAZIONE CONCETTUALE DEI CONTENUTI

Capacità di sintesi Competenza e organicità delle risposte

Basse Medie Alte

Ottime

1 2 3 4

TOTALE............../15

In caso di prova non svolta (elaborato consegnato totalmente in bianco con il solo nome e cognome del candidato) viene attribuito il punteggio minimo di 1 in ogni campo. Griglia di valutazione III prova DSA/BES/obiettivi minimi Filosofia Nome __________________________ Cognome_________________________________ PARAMETRI INDICATORI LIVELLI VALUTAZIONE TOTALE CONOSCENZA Conoscenza dei

contenuti Non svolta

Non adeguata Parzialm. Adeguata

Adeguata Alta

Ottima

1 2 3 4 5 6

RISPETTO DELLE ISTRUZIONI

Rispondenza alla traccia

Non adeguato Parzialmente adeguato

Adeguato

1 2 3

COMPLETEZZA Completezza del compito

Incompleto Parzialmente completo

Completo

1 2 3

CAPACITA’ DI ELABORAZIONE CONCETTUALE DEI CONTENUTI

Capacità di riconoscere i concetti chiave

Basse Medie Alte

1 2 3

TOTALE............../15

In caso di prova non svolta (elaborato consegnato totalmente in bianco con il solo nome e cognome del candidato) viene attribuito il punteggio minimo di 1 in ogni campo.

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ALL 31 - GRIGLIA VALUTAZIONE – FISICA

DESCRITTORE GIUDIZIO totale 15

CONOSCENZE (concetti, fenomeni, risorse/formule)

Approfondite 6 Complete 5 Sufficienti 4 Parziali 3 Errate 2

Inesistenti 1

ABILITA' (comprensione del testo, comprensione del contesto, strategia risolutiva, tecnica risolutiva e di calcolo, formalismo, capacità espositiva, capacità di sintesi, uso del lessico)

Piena comprensione del testo e del contesto fisico; analisi precisa e interpretazione appropriata; procedimenti completi, corretti ed ampiamente motivati; ottima e concisa l'esposizione e la pertinenza lessicale.

9

Corretta comprensione dei quesiti e del contesto fisico; risoluzione completa, pur in presenza di lievi imprecisioni e/o di errori; esposizione ordinata; uso pertinente del lessico.

8

Comprensione del testo e delle tematiche proposte nelle linee fondamentali anche se con alcuni fraintendimenti e lacune; risoluzione parziale e/o con imprecisioni ed errori; accettabile l’uso del linguaggio specifico e dell’ordine espositivo.

7

Comprensione incerta del testo e del contesto; sommaria strategia risolutiva, con molte imprecisioni ed errori; trattazione frammentaria, spesso confusa e poco coerente; uso del linguaggio specifico piuttosto debole.

6

Rilevanti carenze nella comprensione dei quesiti e del contesto; difficoltà di individuazione delle procedure risolutive, con conseguente incompletezza nella risoluzione; esposizione molto disordinata.

4-5

Errata comprensione dei quesiti e del contesto; errata individuazione delle procedure risolutive; risoluzione fortemente incompleta ed esposizione estremamente disordinata; lessico inappropriato.

2-3

Inesistenti 1

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ALL 32 - GRIGLIA VALUTAZIONE – MATEMATICA

Esercizio 1 Conoscenza Peso 50%

Abilità Peso 40%

Presentazione Peso 10%

Valutazione

Valutazione 4-15 4-15 4-15 Dominio Segno Limiti finiti Limiti all’infinito Asintoti Verticali Asintoti Orizzontali

Valutazione complessiva

Esercizio 2 Conoscenza

Peso 50% Abilità

Peso 40% Presentazione

Peso 10% Valutazione

Valutazione 4-15 4-15 4-15 Primo limite Secondo limite Terzo limite Quarto limite Quinto limite Valutazione complessiva

Valutazione finale=media delle due valutzioni

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ALL 33 - GRIGLIA VALUTAZIONE – SCIENZE NATURALI

TERZA PROVA

INDICATORI

PUNTI PUNTEGGIO ASSEGNATO

Conoscenza, comprensione e completezza delle risposte

1-5

Rielaborazione,organizzazione e capacità di sintesi dei contenuti

1-5

Correttezza formale e uso del linguaggio specifico

1-5

TOTALE

Bonus di eccellenza: se il punteggio della prova è almeno13, è possibile assegnare uno o due punti per soluzioni progettuali originali e particolarmente sviluppate

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

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ALL 34 - GRIGLIA VALUTAZIONE – STORIA DELL'ARTE

Commissione:

Classe- Sede:

ESAME DI STATO a.s.

CANDIDATO:………………………………..

Terza prova scritta

INDICATORI punti punteggio assegnato

Comprensione ed esaustività delle risposte 1-5

Rielaborazione ed organizzazione dei contenuti 1-5

Correttezza formale ed uso del lessico 1-5

TOTALE

Bonus di eccellenza: se il punteggio della prova è almeno 13, è possibile assegnare uno o due punti, per soluzioni progettuali originali e particolarmente sviluppate.

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

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ALL 35 - GRIGLIA VALUTAZIONE – TEDESCO

Commissione:

Classe- Sede:

ESAME DI STATO a.s.

CANDIDATO:………………………………..

Terza prova scritta

INDICATORI punti punteggio assegnato

Comprensione ed esaustività delle risposte 1-5

Rielaborazione ed organizzazione dei contenuti 1-5

Correttezza formale ed uso del lessico 1-5

TOTALE

Bonus di eccellenza: se il punteggio della prova è almeno 13, è possibile assegnare uno o due punti, per soluzioni progettuali originali e particolarmente sviluppate.

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

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ALL 36 - GRIGLIA VALUTAZIONE – RUSSO

Commissione:

Classe- Sede:

Esame di Stato a.s.

CANDIDATO:………………………………..

Terza prova scritta

INDICATORI punti punteggio assegnato

Comprensione ed esaustività delle risposte 1-5

Rielaborazione ed organizzazione dei contenuti 1-5

Correttezza formale ed uso del lessico 1-5

TOTALE

Bonus di eccellenza: se il punteggio della prova è almeno 13, è possibile assegnare uno o due punti, per soluzioni progettuali originali e particolarmente sviluppate.

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

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ALL 37 - GRIGLIA VALUTAZIONE – SPAGNOLO

INDICATORI Da 1 a 5 Da 6 a 9 Da 10 a 12 Da 13 a 15 PUNTI

Conoscenze, comprensione e completezza degli argomenti

Correttezza formale e uso del linguaggio specifico

Capacità di sintesi, rispetto della consegna, coerenza espositiva e rielaborazione

PUNTEGGIO