Download - Il Primo Giorno di Scuola EMOZIONE PAURA ANSIETÀ IGNOTO RIUSCIRE ASPETTATIVE COMPAGNI INSEGNANTI
Il Primo Giorno di Scuola
EMOZIONE
PAURA ANSIETÀ
IGNOTO RIUSCIRE
ASPETTATIVE
COMPAGNI INSEGNANTI
+Difficoltà di comunicare
CHIUSURA
VERGOGNA
OSTINAZIONE
RINNEGA LINGUA E CULTURA
D'ORIGINE
DIVERSITÀ
Il problema non rimane concentrato nell’aspetto
linguistico, quello della comunicazione, ma va più in là,
c’è la diversità culturale,
Una cultura non è fatta solo dalla lingua, bensì di tradizioni,
di atteggiamenti, di modalità comunicative verbali e non
verbali, di modi di dire, di modi di fare, di percezioni ecc.
PRIMA ACCOGLIENZA –MEDIAZIONE LINGUISTICO-CULTURALE
Bambini/ragazzi neoarrivati in una scuola dove non solo parlano un’altra lingua ma anche l’approccio verso lei è diverso:
• le regole di comportamento• lo scandire del tempo• la forma di relazionarsi con compagni
e insegnanti, ecc.
Questo fa che si sentano diversi e psicologicamente svantaggiati e hanno un unico desiderio, quello di diventare “invisibili” di fronte alla “normalità degli altri” e cancellare ogni traccia della propria identità.
questi bambini/ragazzi si trovano tra due culture,
e per diventare “uguali agli altri” tendono a rinnegare la propria considerandola meno dignitosa, meno ricca e meno importante di quella italiana.Tutto questo porta ed un conflitto interno che nell’arco del tempo può diventare pericoloso, specialmente delle fasi della pre-adolescenza e dell’adolescenza.
Per questo è indispensabile la figura del mediatore, il quale Per questo è indispensabile la figura del mediatore, il quale valorizza la diversità dell'alunno straniero all'interno della valorizza la diversità dell'alunno straniero all'interno della
classe nell'ottica del riconoscimento di una cultura parimenti classe nell'ottica del riconoscimento di una cultura parimenti dignitosa, ricca,importante tanto quanto quell’italiana dignitosa, ricca,importante tanto quanto quell’italiana
conoscenza approfondita della lingua e cultura
del paese del neoarrivato
stato d'animo
Istaure un rapportoche lo riassicura e lo aiuta a
comprendere la nuova situazione
paure aspettative
sensibilitàper comprendere
conoscenza della linguae della cultura Italiana
Vissuto migratorio
Mediatorelinguistico-culturale
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
L’ingresso di uno o più bambini stranieri in una classe ha effetto fortemente
destabilizzante per entrambe le parti, per chi accoglie e per chi è accolto.
L’aspetto dell’accoglienza e dell’integrazione non si raggiunge solo con l’apprendimento della lingua italiana e non dipende solo dell’alunno neoarrivato, ma anche del contesto nel quale viene inserito, la strada da percorrere è quindi su tre versanti: verso il bambino/ragazzo neoarrivato
verso la classe/scuola accogliente
verso gli insegnanti e la famiglia dell’alunno neoarrivato
Gli insegnanti curricolari, se in possesso Gli insegnanti curricolari, se in possesso della linguadella lingua
dei bambini accolti, potrebbero spiegare e dei bambini accolti, potrebbero spiegare e raccontare agliraccontare agli
stessi la cultura, la lingua e la religione stessi la cultura, la lingua e la religione italiane, italiane,
non potrebbero però fare altrettanto per i non potrebbero però fare altrettanto per i bambinibambini
italiani nei confronti dei bambini stranieri.italiani nei confronti dei bambini stranieri.
Quando si parla di mediazione, si intende un lavoroQuando si parla di mediazione, si intende un lavoro
sul ragazzo straniero, inserito però in una strutturasul ragazzo straniero, inserito però in una struttura
precisa, composta da tante persone, studenti eprecisa, composta da tante persone, studenti e
docenti. docenti.
Il mediatore linguistico e culturale, lavorando con la classe e con il supporto dell'insegnante, può essere prezioso per l'inserimento reciproco e lo scambio di informazioni, lingua, modi di fare, tradizioni e pensieri delle culture messe a confronto.
RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIARAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA
Tutti sappiamo che è molto importante ilTutti sappiamo che è molto importante ilcoinvolgimento della famiglia dell'alunno, coinvolgimento della famiglia dell'alunno, ma diversi sono gli approcci delle famigliema diversi sono gli approcci delle famiglieStraniere con la scuola a seconda dellaStraniere con la scuola a seconda dellacultura d'origine.cultura d'origine.
Succede che alcune famiglie si chiudano in una specie di "guscio protettivo", questa chiusura è solitamente determinata da paura, senso d'inadeguatezza, abitudini diverse, modalità altre di partecipazione alla vita sociale, religione, ecc.;
Spesso altre culture pensano all'educazione come ad un qualcosa che appartiene esclusivamente al mondo femminile, allora non riescono a comprendere come mai in Italia vengano coinvolti anche i padri negli "affari di scuola", oppure, in senso opposto, per qualche cultura i metodi adottati in Italia sono inefficaci a far apprendere qualcosa ai bambini, perché manca la rigidità e la percossa.
Il Mediatore linguistico culturale,Il Mediatore linguistico culturale,
appartenendo alla stessa cultura d'origine appartenendo alla stessa cultura d'origine delladella
famiglia è visto come una persona con cui famiglia è visto come una persona con cui poterpoter
parlare dei dubbi e delle paure presenti, parlare dei dubbi e delle paure presenti,
ed è ined è in
grado di spiegare le caratteristiche, le grado di spiegare le caratteristiche, le necessità, lenecessità, le
richieste e le aspettative della scuola richieste e le aspettative della scuola italiana e diitaliana e di
aiutare a stabilire una relazione positiva aiutare a stabilire una relazione positiva concon
insegnanti, con compagni e genitori del neoinsegnanti, con compagni e genitori del neo
arrivato. arrivato.
Il mediatore è in grado di:
• Favorire un adeguato supporto agli insegnanti italiani per quanto riguarda l'accoglienza, la scelta della classe idonea e l'inserimento di alunni provenienti da culture "altre".
• Conoscere, comprendere e analizzare i problemi, i comportamenti e le abitudini degli alunni immigrati favorendone l'apprendimento.
• Fornire un supporto linguistico rispetto alla comprensione della lingua parlata in classe, attivando l'interesse della classe per la lingua stessa.
• Facilitare il dialogo e i rapporti, dove possibile, tra scuola e famiglie.