Le risorse energetiche
Risorse energetiche rinnovabili
Risorse energetiche non rinnovabili
Il carbone è il
combustibile fossile più
abbondante che ha
alimentato lo sviluppo della
civiltà industriale per tutto il
XIX secolo.
I carboni fossili prendono
nomi differenti secondo
l’aumento in percentuale del
carbonio nelle diverse fasi del
processo di carbonizzazione:
torba 60%, lignite 70%,
litantrace 82%, antracite
94%.
Il petrolio è di
primaria importanza
I suoi derivati sono
utilizzati
dall’industria
petrolchimica per
produzione di
plastica, gomma e
fibre sintetiche.
Risorse energetiche non rinnovabili
Risorse energetiche non rinnovabili
Il gas naturale o
metano più costoso del
petrolio ma meno
inquinante, impiegato
soprattutto per uso
domestico.
L’uranio è
considerato un
combustibile
Risorse energetiche rinnovabili
L’energia idrica la piùutilizzata e sfruttata nelle centraliidroelettriche
Le energie alternative qualil’energia fornita dal vento o eolicaproviene dall’utilizzo del vento con appositi generatori.
Sperimentali sono anche gliimpianti per lo sfruttamentodell’energia talassotermicagenerata dalla differenza ditemperatura tra le acque marine superficiali e quelle profonde.
L’energia mereomotriceprodotta da flussi di mareasfruttata in pochi impianti.
Risorse energetiche rinnovabili
L’energia geotermica
prodotta da acque o vapori ad
alta temperatura e ad alta
pressione.
Produzione di energia
anche dalla biomassa cioè da
materiale vegetale o animale
che per combustione,
distillazione o fermentzione
può essere trasformato in
combustibile.
Scenario delle risorse energetiche mondiali
Le fonti energetiche fossili hanno
dominato lo scenario energetico
mondiale durante tutto il XX secolo
L’apporto delle fonti rinnovabili è iniziato solo dopo gli shock petroliferi
del 1973 e del 1979
L’ascesa delle fonti rinnovabili è legata anche alle questioni
ambientali
Scenario delle risorse energetiche mondiali
La domande di energia crescerà soprattutto nei Paesi in via di sviluppo
Le previsioni indicano uno scenario energetico dominato ancora dai fossili, ma
con forte crescita delle fonti rinnovabili
Economia, Indicatori economici e Sviluppo
La Geografia economica
E’ quella branca della Geografia che si occupa dello studio dei fenomeni
economici e del loro legame con lo spazio geografico
Gli argomenti trattati dalla Geografia economica comprendono:
Le risorse naturali, le risorse minerarie, le fonti di energia
I settori produttivi
Il commercio e i trasporti
La classificazione dei settori economici
La classificazione dei settori economici
L’economia è un sistema di interazioni tra soggetti che garantisce
l’organizzazione e la produzione di risorse limitate per la soddisfazione di
bisogni individuali e collettivi
I soggetti possono essere:
Persone
Imprese/organizzazioni
Istituzioni
Stati
L’insieme delle relazioni tra i vari soggetti dà vita alle attività economiche
Paesi, risorse e indicatori Le attività economiche si raggruppano in tre grandi settori:
Il settore primario
Il settore secondario
Il settore terziario
Il quaternario
(terziario avanzato)
Il settore primario
Comprende tutte le attività legate allo sfruttamento delle risorse della
natura
Agricoltura
Allevamento
Itticoltura
Silvicoltura
Estrazione dei minerali
Il settore secondario
Comprende tutte le attività di trasformazione delle materie prime in
prodotti finiti o in semilavorati
Attività industriali(siderurgiche, metallurgiche, meccaniche, chimiche, tessili, edili, alimentari)
Attività artigianali
Il settore terziario
Comprende tutte le attività di commercializzazione dei beni prodotti dal
settore primario e secondario, oltre alle attività di servizi
Commercio
Trasporto
Banche e assicurazioni
Turismo
Servizi pubblici
(sanità, istruzione, difesa, giustizia,…)
Servizi alla persona
(terziario sociale)
Il quaternario (terziario avanzato)
Comprende tutte le attività che utilizzano figure professionali fortemente
specializzate, che forniscono servizi innovativi e che impiegano sistemi di
lavoro altamente automatizzati e all’avanguardia
Studi tecnici che operano nel settore della progettazione e della ricerca
Professionisti che offrono consulenze (aziendali, fiscali, legali, tecniche)
Informatica
Telecomunicazioni
Gli indicatori economici
Esistono diversi parametri economici per descrivere la situazione dei singoli Paesi
Prodotto Interno Lordo (PIL): esprime il valore lordo di tutti i beni e servizi
prodotti in un anno in uno Stato
PIL pro-capite: esprime il valore del PIL in relazione alla popolazione; misura in
termini economici il benessere della popolazione di uno Stato
Popolazione attiva: è la parte della popolazione di uno Stato che si trova in
condizioni (psicofisiche) per svolgere legalmente un’attività lavorativa
Tasso di occupazione/disoccupazione: esprime percentualmente il valore di
lavoratori/non lavoratori sul totale della popolazione attiva di uno Stato
Gli indicatori economici
Esistono diversi parametri economici per descrivere la situazione dei singoli Paesi
Prodotto Interno Lordo (PIL): esprime il valore lordo di tutti i beni e servizi
prodotti in un anno in uno Stato
PIL pro-capite: esprime il valore del PIL in relazione alla popolazione; misura in
termini economici il benessere della popolazione di uno Stato
Gli indicatori economici Popolazione attiva: è la parte della popolazione di uno Stato che si trova in
condizioni (psicofisiche) per svolgere legalmente un’attività lavorativa
Tasso di occupazione: esprime percentualmente il valore di lavoratori sul
totale della popolazione attiva di uno Stato
Gli indicatori economici
Tasso di occupazione/disoccupazione: esprime percentualmente il valore di
lavoratori/non lavoratori sul totale della popolazione attiva di uno Stato
Evoluzione dell’economia Nel passaggio dalla II alla III Rivoluzione industriale le economie dei
principali Paesi del Mondo hanno subìto un importante cambiamento nella loro
composizione
A partire dagli anni ‘50 la società si è trasformata da agricola a postindustriale
Evoluzione dei settori economici
Nel corso del XX secolo il peso della popolazione italiana occupata nel terziario
ha superato quella degli altri settori produttivi
Gli indicatori non economici
Indice di sviluppo umano (ISU): è un indicatore comparativo di sviluppo
macroeconomico elaborato dall’ONU per valutare la qualità della vita nei Paesi
del Mondo. Oltre al PIL, considera fattori quali:
Livello di istruzione: misura il grado di sviluppo delle capacità di lettura e di
scrittura di una popolazione
Speranza di vita: è un indicatore statistico che esprime il numero medio di
anni di vita di un essere umano rispetto al totale della popolazione considerata
Indice della qualità della vita: è un indicatore composito di fattori
ambientali, economici, politici, sociali che permette di stabilire il livello di
benessere di una popolazione
Sviluppo e sottosviluppo
I valori dell’ISU
sono compresi tra 0
e 1
Sviluppo e sottosviluppo Nel Mondo attuale esistono dei profondi squilibri e 3 gruppi di Paesi:
Paesi altamente sviluppati (Primo Mondo) sono caratterizzati da un alto
livello di PIL, un elevato ISU, un alto tasso di istruzione (di secondo e terzo livello),
un’alta qualità della vita, bassa disparità di genere
Paesi a sviluppo intermedio (Secondo Mondo) sono caratterizzati dalla
presenza di forti squilibri nella distribuzione della ricchezza, nella qualità, nella
speranza di vita e nella disparità di genere
Paesi sottosviluppati (Terzo Mondo) sono caratterizzati da un basso livello di
PIL, gravi problemi politici e sociali, bassi livelli di ISU e scarse aspettative di
crescita
Infrastrutture e trasporti
Le vie di comunicazione sono indispensabili per garantire la mobilità dell’uomo e lo scambio dei beni materiali
Le vie di comunicazione possono essere classificate in:
Terrestri
(Strade, autostrade, ferrovie)
Marittime
(fluviali, lacustri, marittimi)
Aeree
Intermodali
(utilizzo sequenziale di differenti infrastrutture)
Speciali
(oleodotti, gasdotti, elettrodotti, acquedotti)
Infrastrutture e trasporti terrestri
Il trasporto terrestre è quello realizzato su strada e su ferrovia
Il trasporto su strada ha rappresentato la prima forma di trasporto
impiegata dall’uomo
Motorizzazione di massa dopo la II Guerra Mondiale
Il trasporto su ferrovia è comparso solo a partire dalla I Rivoluzione industriale
Treni ad alta velocità (solo nei Paesi più industrializzati e abitati)
Lo sviluppo delle infrastrutture terrestri è direttamente correlata al livello di
sviluppo dei singoli paesi
Il trasporto navale si articola in quello marittimo e delle acque interne
Le origini della navigazioni risalgono all’antichità
Le grandi scoperte geografiche della modernità diedero impulso alle rotte
commerciali mondiali
Il trasporto marittimo si caratterizza per:
Costi unitari di trasporto estremamente bassi
Lentezza degli spostamenti
Grande capacità di tonnellaggio imbarcabile per singola unità navale
Prevalenza di utilizzo per il trasporto delle merci
Grande sviluppo del turismo navale (crociere)
Infrastrutture e trasporti marittimi
Infrastrutture e trasporti aerei
Il trasporto aereo si è sviluppato solo nel corso del XX secolo
A partire dalla II Guerra Mondiale si è sviluppato come mezzo di
trasporto di massa
Caratterisithce del trasporto aereo:
Grande velocità di spostamento
Superamento degli ostacoli ambientali
Elevato costo unitario di trasposto
Bassa capacità di tonnellaggio imbarcabile per singola unità aeromobile
Infrastrutture e trasporti speciali
Acquedotti
Oleodotti
Gasdotti
Elettrodotti
Caratteristiche:
Possibilità di trasportare grandi quantitativi di materie prime a costi
estremamente contenuti
Riduzione dei costi di approvvigionamento
Elevati costi di realizzazione
Riduzione dei problemi di congestionamento e grande affidabilità nel
trasporto
La scelta dei mezzi di trasporto dipende dall’incidenza congiunta di diversi fattori:
Costo del mezzo di trasporto
Rapidità nello spostamento
Distanza da percorrere
Deteriorabilità delle merci trasportate
Valore intrinseco delle merci trasportate
Incidenza delle esternalità prodotte da ogni mezzo di trasporto
Un sistema di comunicazione è completo se è sviluppato in tutti i settori
Le vie di comunicazioni ed economia
Le Istituzioni Internazionali
Istituzioni Internazionali
L’Unione Europea è una
delle più grandi aggregazioni
politiche al mondo.
L’UE comprende oltre quattro
milioni di chilometri quadrati di
superficie e quasi 493 milioni di
abitanti.
Dal 2013 comprende ben 27
Stati europei, più della metà
dell’intero continente.
Unione Europea
Il processo di unificazione politica dell’Europa fu preceduto da un processo di integrazioneeconomica.
La CECA: un primo passo fu la costituzione, nel1951, della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). Sei Stati, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania Federale, Francia e Italia si accordarono per far circolare liberamenteil carbone e il ferro.
Unione Europea Nel 1957 a Roma nasce la CEE la Comunità Economica Europea.
I sei paesi che avevano fondato la CECA si sccordano per realizzare un mercatoeconomico comune (MEC).
Si aggiunsero altri Stati:
1. Nel 1973, Danimarca, Irlanda e Regno Unito
2. Nel 1981, la Grecia seguita poi da Spagna e Portogallo nel 1986
3. Nel 1995 Austria, Svezia e Finlandia arrivando a quota 15.
Unione Europea
L’Unione Europea è nataufficialmente nel 1993 con l’entrata in vigore del Trattatodi Maastrischt firmato l’annoprima dall’omonima cittadinaolandese.
Il trattato, aggiornato neisuccessivi trattati diAmsterdam (1999) e di Nizza(2003) prevedeva ilraggiungimento di due obiettivi: unione economico-monetariae unione politica.
Unione Europea
L’unione economica-
monetaria: creare una moneta
unica l’euro.
La politica monetaria
dell’UE è gestita dalla Banca
Centrale Europea BCE che
ha il compito di emettere
monete e banconote e di
controllare la stabilità dei
prezzi.
L’unione politica comprende
il campo della sicurezza, della
giustizia e della politica estera.
Unione Europea
I 15 Paesi storici dell UE sono:
Gruppo del 1957: Lussemburgo, Pesi Bassi, Belgio, Francia,
Italia, Germania;
Gruppo del 1973: Danimarca, Regno Unito, Irlanda;
Gruppo tra il 1981 e il 1986: Grecia, Portogallo, Spagna
Gruppo del 1995: Austria, Svezia , Finlandia;
Nel 1997 si è attivato un processo di allargamento dell’UE a 12
Paesi: Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, Lettonia,
Lituania, Estonia, Slovenia, Cipro, Malta, Bulgaria e Romania.
Unione Europea
Nel 2004 dieci di questi Paesi hanno fatto il loroingresso nell’UE mentre Romania e Bulgaria hannoatteso fino al 2007;
Gruppo del 2004: Lituania, Lettonia, Estonia, Slvenia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Malta, Cipro;
Gruppo del 2007: Romania, Bulgaria;
2013: Croazia
Paesi candidati: Turchia, Macedonia
Unione Europea
Gli organismi dell UE sono:
Il Parlamento europeo: 785deputati eletti ogni 5 annidai cittadini Stati membri. Il Parlamento ha sede a Strasburgo in Francia.
Il Consiglio Europeo: formato dai capi di Stato e diGoverno dei Paesi membri e dal Presidente dellaCommissione.
Il Consiglio dell’UE noto anche come Consiglio deiministri.
La Commissione Europea composta da un commissarioper ogni Stato membro.
Unione Europea
La Corte di Giustizia funge da tribunale al
quale si rivolgono i vari governi.
La Corte dei Conti controlla i contributi versati
da tutti i Paesi membri.
La Banca Centrale Europea ha sede a
Francoforte sul Meno, cuore finanziario dell’UE.
Unione Europea Occidentale
L’Unione Europea
Occidentale (UEO) sorge
nel 1954 per coordinare la
politica militare degli Stati
Europei appartenenti alla
NATO ovvero l’alleanza
politico-militare dei Paesi
occidentali.
Organizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo Economico
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo Economico (OCSE) nasce nel 1961 con
il compito di promuovere la crescita economica dei
Paesi membri.
Raccoglie Paesi economicamente sviluppati da
altri continenti come Stati Uniti, Canada,
Giappone e Australia.
NATO
La NATO è
l’Organizzazione del
Trattato del Nord
Atlantico istituita nel
1949 con lo scopo di
organizzare una politica
militare comune per gli
Stati membri.
Comprende 26 Paesi:
Stati Uniti e Canada
sono gli unici non
europei.
ONU
L’ONU è l’Organizzazione
delle Nazioni Unite. Le
Nazioni Unite sono state
fondate il 24 Ottobre 1945 da
51 nazioni impegnate a
preservare la pace e la
sicurezza collettiva grazie alla
cooperazione internazionale.
Oggi, praticamente, fa parte
dell’ONU ogni nazione del
pianeta; in totale, 191 Paesi.
ONU
I Membri dell'ONU sono degli Stati Sovrani
Le Nazioni Unite non sono un governo mondiale e non legiferano
L'ONU ha sei organi principali: l’Assemblea Generale, il Consiglio di
Sicurezza, il Consiglio Economico e Sociale, il Consiglio di
Amministrazione Fiduciaria e il Segretariato con sede a New York. Il
sesto la Corte Internazionale di Giustizia ha sede all’Aia in Olanda
FAO
La FAO, Food and Agriculture
Organization, nata per risolvere i problemi legati
all’alimentazione e alle produzioni agricole nei
Paesi in via di sviluppo.
La FAO è l’organizzazione delle Nazioni
Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
FAO
La FAO ha sede a Roma, conta 194 Paesi membri, due
membri associati e un organizzazione mebro, l’Unione
Europea.
La FAO svolge cinque compiti principali:
1- Sostenere l’agricoltura sostenibile
2- Rafforzare la volontà e la condivisione politica
FAO
3- Rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato
per migliorare l’agricoltura su piccola scala
4- Portare conoscenza sul campo
5- Prevenire e mitigare i rischi
UNICEF
Il Comitato italiano per l’UNICEF nasce ufficialmente
nel 1974, diventata con il tempo una delle principali
organizzazioni del Terzo Settore.
Il Comitato Italiano per l’UNICEF –Onlus, è parte
integrante della struttura globale dell’UNICEF – Fondo
delle Nazioni Unite per l’infanzia.
UNICEF
L’UNICEF ha il mandato di tutelare e
promuovere i diritti di bambini, bambine e
adolescienti (0-18 anni) in tutto il mondo
cercando di migliorare le loro condizioni di vita.
Geografia politica e amministrativa dell’Italia
Geografia politica e amministrativa dell’Italia
L’Italia è una repubblica dal1946 in seguito ad un referendum con il quale la maggioranza dellapopolazione scelse questoordinamento politico al posto dellamonarchia.
Il Capo dello Stato Italiano è ilPresidente della Repubblica cheviene eletto dal Parlamento formatodalla Camera dei Deputati e dalSenato.
Il governo ha sede a Roma. Vi sono poi vari enti locali previsti dallaCostituizione: le 20 Regioni, le 107 Province e gli 7.998 comuni.(2016)
L’organizzazione dello Stato
I più importanti enti
locali sono le Regioni.
Cinque di queste, Sicilia,
Sardegna, Friuli Venezia
Giulia, Trentino Alto
Adige e Valle d’Aosta
hanno uno statuto
speciale che permette
loro di avere maggiore
autonomia.
Le Regioni
I Cittadini di ogni Regione eleggono il proprioConsiglio Regionale che ha il compito di discutere, respingere o approvare le leggi regionali.
I Cittadini eleggono anche il Presidente dellaRegione; questi sceglie gli assessori che formano la Giunta cioè il governo della Regione.
I compiti delle amministrazioni regionali sono: l’assistenza sanitaria e ospedaliera, l’istruzioneprofessionale, le gestione dei musei, il turismo, l’organizzazione di fiere e mercati e i lavori pubblici divario genere.
Le province
Le Provincerappresentano le unitàamministrativeintermedie tra le Regioni e i Comuni.
La struttura digoverno delle Province è costituita da un Consiglio Provincialee da un Presidente,eletti dalla popolazione.
Il Presidente scegliepoi i membri dellaGiunta provinciale.
I Comuni
I Comuni sono gli enti di governo locale più piccoli.
Sono molto numerosi e rappresentano realtà diverse, la
maggior parte dei Comuni amministra anche delle
frazioni.
I Cittadini residenti eleggono il Consiglio Comunale e
il Sindaco che a sua volta nomina la Giunta; ossia
l’insieme degli assessori che collaborano con lui alla
gestione del Comune.
Geografia politica mondiale
Geografia politica mondiale
Il continente africano
Il continente africano viene suddiviso in 2 macroregioni
Africa mediterranea
Africa Subsahariana
Africa mediterranea
Questa regione viene anche chiamata Maghreb
E’ delimitata dall’Atlantico, dal Mediterraneo, dal Sahara e dal fiume Nilo
La densità abitativa è molto bassa (20 ab./km²) e concentrata lungo la costa, dove
si riscontra un tasso di urbanizzazione elevato
L’economia si basa prevalentemente sullo sfruttamento delle risorse naturali (petrolio, gas) e sul terziario (turismo)
Gli Stati hanno conosciuto un certo periodo di stabilità politica dopo la fine del
colonialismo europeo
Crescita dell’instabilità politica a partire dal 2011 (primavera araba)
Forte concentrazione di flussi migratori provenienti dagli Stati subsahariani in
direzione dell’Europa
Africa subsahariana
Si suddivide in 4 regioni:
Sahel (Africa sahariana)
Africa centrale
Africa orientale
Africa meridionale
Africa subsahariana
La popolazione in forte crescita si concentra prevalentemente nei villaggi e in
città di medie dimensioni
Crescita del fenomeno delle periferie degradate (bidonville)
Gli indici di sviluppo umano sono tra i più bassi al Mondo
Sono presenti simultaneamente economie di sussistenza e a stampo
capitalistico
Tutti i settori produttivi sono fortemente arretrati e caratterizzati dalla
presenza di multinazionali straniere
Forte presenza di risorse minerarie (petrolio, uranio, minerali preziosi)
Molti Stati si contraddistinguono per instabilità politica, guerre civili ed etniche,
con diffusi fenomeni di apartheid