VERSO MILAN-INTERA LEZIONE DA LODETTI E SUAREZ
LA 6a MISSIONE DELLA GAZZAMOBILE UNO DEGLI SPORT PIU’ PRATICATI E L’EMERGENZA IMPIANTI
«NUOTO DA TERZO MONDO»
Il servizio a pag. 43
Salsano alle pagine 44-45
PARLA CON NOI
Bartezzaghi, Suardi a pag. 46
BASKETCANTÙ A VALANGAARADORI: «BUON INIZIO»
STEFANO ARCOBELLIGIANLUCA PASINI
MILANO
Com’è strano nuotare aMilano. Quant’è problematico,stressante nuotare a Milano. Fe-derica Pellegrini, che alla pisci-na Samuele ci veniva tutti i gior-ni partendo da Settimo, ricordaquel periodo del 2005-2006 an-cora comune un incubo: e nonsolo perché perdeva ore prezio-se nel traffico in tangenziale.Oggi alla piscina Samuele di viaMecenate, non nuota la miticaFede, ma una ranista come Mi-chela Guzzetti e uno stileliberi-sta come Riccardo Maestri, gliunici azzurri di Milano ai Gio-chi (insieme al lodigiano Pizzet-ti che s’allena ad Ostia e a Mat-teo Rivolta che s’allena a BustoArsizio). Poi il nulla. Eppure lesocietà milanesi più importanti,convergono tutti i giorni in que-st’impianto, l’unico della cittàdedicato (e comprendente an-che i corsi per ragazzini) all’altolivello.
Baratto Danilo Vucenovic, dal1987 presidente del comitatoregionale della federnuoto, hadovuto ricorrere ad una sorta dibaratto pur di aprire quell’im-pianti: «Già, l’11 luglio 2007 -ricorda il capo del nuoto lom-bardo — una grandinata bucò iltelo che resisteva da 25 anni eormai era ridotto a un foglio dicarta. Il Comune non aveva unpiano di manutenzione e avevaun contenzioso con noi: così ab-
biamo barattato i contributi chedovevamo ricevere in cambiodella messa in agibilità dell’im-pianto, una sistemazione comesi vede dignitosa». E grazie allaquale in febbraio viene organiz-zato un meeting della Nuotato-ri milanesi. Per il resto il nulla,anzi un secondo baratto: «Perdestinare la Samuele ai nuotato-ri top, dobbiamo lasciare l’altroimpianto che gestiamo a Lam-pugnano all’attività corsisticache ci consente di bilanciare lecasse, ma faccio un esempio: sedovesse individuare un talentoa Lampugnano, e in una cittàche vede 40.000 persone in pi-scina in un giorno, dopo mezzo-
ra lo perderemmo perché comesi fa a spiegare alla famiglia deltalento che il nuoto al top si fasolo alla Mecenate? Come ci sisposta in una città trafficata co-me Milano?».
Ritardi Il ragionamento di Vuce-novic è troppo logico per non es-sere condiviso: anzi, confermale ragioni per cui altri big azzur-ri hanno lasciato Milano. I no-mi? Fabio Gimondi è andato inAmerica, Luca Leonardi e Stefa-no Pizzamiglio si sono trasferitia Bologna, Samuel Pizzetti adOstia. Perché per nuotare ad al-to livello, bisogna ormai dispor-re di una vasca da 50 metri a
tempo pieno, e l’altra vasca da50 metri di cui dispone Milani sitrova al Saini, centro che neces-sita di un ammodernamento ur-gente. O ci vorrebbe un Polo na-tatorio, che il presidente dellaProvincia, Podestà, da due anniauspica: «Sì, ammiro le paroledi Podestà però quando faccia-mo le riunioni mi dice: e i soldichi li mette? E’ inusuale che i po-litici chiedano i soldi agli sporti-vi». E dunque, Vucenovic, invi-diando la maggior sensibilità diRoma nei confronti dei privati,non esita a definire Milano «cit-tà da terzo mondo nel nuoto.Una città che eccelle nel lavoro,nella moda, nella finanza, nonriesce a costruire un impianto.Dopo 20 anni sono demoralizza-to, insomma: è vero che Romaha sfruttato i Mondiali 2009,ma Milano non ha sfruttatol’Expo dove si parla di strutturema non di infrastrutture. Non èbizantinismo politico? Fare nuo-to a Milano è una connessionedifficile tra i vari livelli, dallacorsistica all’agonismo: isolareuno di questi anelli porta a que-sti risultati di oggi. I ragazzi emi-grano per mancanza di struttu-re, ed invece bisognerebbe ac-corparli in un centro come quel-lo a cui pensa Podestà. Adesso ètutto dispersivo, siamo fermi al-la Mecenate: c’è chi parte daCernusco e chi da Settimo. Pur-troppo siamo ai soliti discorsi,non demordo ma nessuno mi in-coraggia o conforta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Vucenovic, presidente Fin Lombardia, accusa gli amministratori e i politicidi Comune e Provincia: «Persa l’occasione Expo: siamo ad anni luce da Roma»
CALCIO
Due grandi del passato incontrano i ragazzi delle squadreEsordienti di Milan e Inter a San Siro. Tra un racconto e unconsiglio, i giovani danno l’esempio: «A nessuno piace perdereun derby, ma bisogna sempre tifare e sostenere la squadra».
ilnostro sito
storie e denunce
TENNIS
Cantù stende Venezia (81-61)Tyus e Aradori sono super:«Non abbiamo mai perso ilcontrollo, stiamo crescendo»
BASKETRoma: piscine comunaliTante se ne contano nellacapitale, oltre a 100 nellacompetenza privata
comunali a MilanoConsiderando quelle gestite daMilanosport, ma il confrontocon la capitale è impietoso
a
Dopo l’1-5 col Torino: «Ci hanno umiliato, siamo andati in tilt»
Baldi dal calcioalla Junior Davis
Scarpette Rosseguarda il video
La piscina Samuele di via Mecenate a Milano, una delle poche disponibili per il nuoto ad alto livello IPP
Fabrizio Lori, ex patron delMantova, è stato fermato ierimattina. L’accusa è quella di avercreato un buco da 40 milioni allesocietà del gruppo Pansac.Sul sito tutti i dettagli del caso.
15
L’INIZIATIVA MOMENTO DELICATO PER L’ATALANTA E DOMENICA C’È LA ROMA
Filippo Baldi (in foto conGianluigi Quinzi), il 16enne di Paviarecente vincitore della Davis Cupjunior, ha un passato da promessadel calcio. Ora è una realtà deltennis giovanile. La storia sul sito.
Tornano le ScarpetteRosse e Milano sogna. La Nike hapresentato le nuove scarpedell’Emporio Armani cherichiamano il simbolo della grandeSimmenthal. Guarda il video.
35
L’arresto di LoriTutti i dettagli
milombardia.gazzetta.it
GUIDO MACONIBERGAMO
«A nome di tutta la squa-dra chiedo scusa ai tifosi e li rin-grazio perché ci hanno sostenu-to sino alla fine». L’Atalanta do-po il tracollo con il Torino si co-sparge il capo di ceneri e lo facon le parole sincere di CristianRaimondi, uno che un tempostava al di là della barricata equindi sa cosa si prova a vederela propria squadra perdere inquel modo. Parla da calciatorema anche da tifoso: «Anche seavessimo perso 2-1 per me sa-rebbe stato un lunedì nero, èsempre così specialmente quan-do si perde in casa. Domenica
ci siamo sentiti umiliati, ma èstato un 5-1 casuale, dopo il3-1 siamo andati in tilt, c’è sta-to un black out». L’Atalanta orafa quadrato, si guarda dentro ecerca una via di uscita. Gli ultràhanno ribadito sui blog il loro
sostegno considerando la bato-sta di domenica solo un inciden-te di percorso.
Testa E’ quello che cercherà dimettersi in testa anche la squa-dra: andrà a Roma un giornoprima (ma era già previsto), do-mani e venerdì si allenerà al-l’ora di pranzo. «Dopo una scon-fitta così devi allenare soprat-tutto la testa — ha proseguitoRaimondi —: siamo la stessasquadra che l’anno scorso hafatto 52 punti e che 15 giorni faha vinto a San Siro. Facciamomea culpa, stiamo uniti e andia-mo a Roma per vincere: lo dob-biamo a i nostri tifosi».
#meaculpa© RIPRODUZIONE RISERVATA
Raimondi ai tifosi: «Scusateci»
MilanoLOMBARDIA&
milombardia.gazzetta.it
Cristian Raimondi, 31 anni ANSA
41LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 3 OTTOBRE 2012