mercoledÌ 3 ottobre 2012 la gazzetta dello sport...

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VERSO MILAN-INTER A LEZIONE DA LODETTI E SUAREZ LA 6 a MISSIONE DELLA GAZZAMOBILE UNO DEGLI SPORT PIU’ PRATICATI E L’EMERGENZA IMPIANTI «NUOTO DA TERZO MONDO» Il servizio a pag. 43 Salsano alle pagine 44-45 PARLA CON NOI Bartezzaghi, Suardi a pag. 46 BASKET CANTÙ A VALANGA ARADORI: «BUON INIZIO» [email protected] STEFANO ARCOBELLI GIANLUCA PASINI MILANO Com’è strano nuotare a Milano. Quant’è problematico, stressante nuotare a Milano. Fe- derica Pellegrini, che alla pisci- na Samuele ci veniva tutti i gior- ni partendo da Settimo, ricorda quel periodo del 2005-2006 an- cora comune un incubo: e non solo perché perdeva ore prezio- se nel traffico in tangenziale. Oggi alla piscina Samuele di via Mecenate, non nuota la mitica Fede, ma una ranista come Mi- chela Guzzetti e uno stileliberi- sta come Riccardo Maestri, gli unici azzurri di Milano ai Gio- chi (insieme al lodigiano Pizzet- ti che s’allena ad Ostia e a Mat- teo Rivolta che s’allena a Busto Arsizio). Poi il nulla. Eppure le società milanesi più importanti, convergono tutti i giorni in que- st’impianto, l’unico della città dedicato (e comprendente an- che i corsi per ragazzini) all’alto livello. Baratto Danilo Vucenovic, dal 1987 presidente del comitato regionale della federnuoto, ha dovuto ricorrere ad una sorta di baratto pur di aprire quell’im- pianti: «Già, l’11 luglio 2007 - ricorda il capo del nuoto lom- bardo — una grandinata bucò il telo che resisteva da 25 anni e ormai era ridotto a un foglio di carta. Il Comune non aveva un piano di manutenzione e aveva un contenzioso con noi: così ab- biamo barattato i contributi che dovevamo ricevere in cambio della messa in agibilità dell’im- pianto, una sistemazione come si vede dignitosa». E grazie alla quale in febbraio viene organiz- zato un meeting della Nuotato- ri milanesi. Per il resto il nulla, anzi un secondo baratto: «Per destinare la Samuele ai nuotato- ri top, dobbiamo lasciare l’altro impianto che gestiamo a Lam- pugnano all’attività corsistica che ci consente di bilanciare le casse, ma faccio un esempio: se dovesse individuare un talento a Lampugnano, e in una città che vede 40.000 persone in pi- scina in un giorno, dopo mezzo- ra lo perderemmo perché come si fa a spiegare alla famiglia del talento che il nuoto al top si fa solo alla Mecenate? Come ci si sposta in una città trafficata co- me Milano?». Ritardi Il ragionamento di Vuce- novic è troppo logico per non es- sere condiviso: anzi, conferma le ragioni per cui altri big azzur- ri hanno lasciato Milano. I no- mi? Fabio Gimondi è andato in America, Luca Leonardi e Stefa- no Pizzamiglio si sono trasferiti a Bologna, Samuel Pizzetti ad Ostia. Perché per nuotare ad al- to livello, bisogna ormai dispor- re di una vasca da 50 metri a tempo pieno, e l’altra vasca da 50 metri di cui dispone Milani si trova al Saini, centro che neces- sita di un ammodernamento ur- gente. O ci vorrebbe un Polo na- tatorio, che il presidente della Provincia, Podestà, da due anni auspica: «Sì, ammiro le parole di Podestà però quando faccia- mo le riunioni mi dice: e i soldi chi li mette? E’ inusuale che i po- litici chiedano i soldi agli sporti- vi». E dunque, Vucenovic, invi- diando la maggior sensibilità di Roma nei confronti dei privati, non esita a definire Milano «cit- tà da terzo mondo nel nuoto. Una città che eccelle nel lavoro, nella moda, nella finanza, non riesce a costruire un impianto. Dopo 20 anni sono demoralizza- to, insomma: è vero che Roma ha sfruttato i Mondiali 2009, ma Milano non ha sfruttato l’Expo dove si parla di strutture ma non di infrastrutture. Non è bizantinismo politico? Fare nuo- to a Milano è una connessione difficile tra i vari livelli, dalla corsistica all’agonismo: isolare uno di questi anelli porta a que- sti risultati di oggi. I ragazzi emi- grano per mancanza di struttu- re, ed invece bisognerebbe ac- corparli in un centro come quel- lo a cui pensa Podestà. Adesso è tutto dispersivo, siamo fermi al- la Mecenate: c’è chi parte da Cernusco e chi da Settimo. Pur- troppo siamo ai soliti discorsi, non demordo ma nessuno mi in- coraggia o conforta». © RIPRODUZIONE RISERVATA Vucenovic, presidente Fin Lombardia, accusa gli amministratori e i politici di Comune e Provincia: «Persa l’occasione Expo: siamo ad anni luce da Roma» CALCIO Due grandi del passato incontrano i ragazzi delle squadre Esordienti di Milan e Inter a San Siro. Tra un racconto e un consiglio, i giovani danno l’esempio: «A nessuno piace perdere un derby, ma bisogna sempre tifare e sostenere la squadra». ilnostro sito storie e denunce TENNIS Cantù stende Venezia (81-61) Tyus e Aradori sono super: «Non abbiamo mai perso il controllo, stiamo crescendo» BASKET Roma: piscine comunali Tante se ne contano nella capitale, oltre a 100 nella competenza privata comunali a Milano Considerando quelle gestite da Milanosport, ma il confronto con la capitale è impietoso a Dopo l’1-5 col Torino: «Ci hanno umiliato, siamo andati in tilt» Baldi dal calcio alla Junior Davis Scarpette Rosse guarda il video La piscina Samuele di via Mecenate a Milano, una delle poche disponibili per il nuoto ad alto livello IPP Fabrizio Lori, ex patron del Mantova, è stato fermato ieri mattina. L’accusa è quella di aver creato un buco da 40 milioni alle società del gruppo Pansac. Sul sito tutti i dettagli del caso. 15 L’INIZIATIVA MOMENTO DELICATO PER L’ATALANTA E DOMENICA C’È LA ROMA Filippo Baldi (in foto con Gianluigi Quinzi), il 16enne di Pavia recente vincitore della Davis Cup junior, ha un passato da promessa del calcio. Ora è una realtà del tennis giovanile. La storia sul sito. Tornano le Scarpette Rosse e Milano sogna. La Nike ha presentato le nuove scarpe dell’Emporio Armani che richiamano il simbolo della grande Simmenthal. Guarda il video. 35 L’arresto di Lori Tutti i dettagli milombardia.gazzetta.it GUIDO MACONI BERGAMO «A nome di tutta la squa- dra chiedo scusa ai tifosi e li rin- grazio perché ci hanno sostenu- to sino alla fine». L’Atalanta do- po il tracollo con il Torino si co- sparge il capo di ceneri e lo fa con le parole sincere di Cristian Raimondi, uno che un tempo stava al di là della barricata e quindi sa cosa si prova a vedere la propria squadra perdere in quel modo. Parla da calciatore ma anche da tifoso: «Anche se avessimo perso 2-1 per me sa- rebbe stato un lunedì nero, è sempre così specialmente quan- do si perde in casa. Domenica ci siamo sentiti umiliati, ma è stato un 5-1 casuale, dopo il 3-1 siamo andati in tilt, c’è sta- to un black out». L’Atalanta ora fa quadrato, si guarda dentro e cerca una via di uscita. Gli ultrà hanno ribadito sui blog il loro sostegno considerando la bato- sta di domenica solo un inciden- te di percorso. Testa E’ quello che cercherà di mettersi in testa anche la squa- dra: andrà a Roma un giorno prima (ma era già previsto), do- mani e venerdì si allenerà al- l’ora di pranzo. «Dopo una scon- fitta così devi allenare soprat- tutto la testa — ha proseguito Raimondi —: siamo la stessa squadra che l’anno scorso ha fatto 52 punti e che 15 giorni fa ha vinto a San Siro. Facciamo mea culpa, stiamo uniti e andia- mo a Roma per vincere: lo dob- biamo a i nostri tifosi». #meaculpa © RIPRODUZIONE RISERVATA Raimondi ai tifosi: «Scusateci» M ilano LOMBARDIA & milombardia. gazzetta.it Cristian Raimondi, 31 anni ANSA 41 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE 2012

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Page 1: MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT …questionedistile.gazzetta.it/files/2012/10/Gazzetta1.pdfha sfruttato i Mondiali 2009, ma Milano non ha sfruttato l Expodove siparla

VERSO MILAN-INTERA LEZIONE DA LODETTI E SUAREZ

LA 6a MISSIONE DELLA GAZZAMOBILE UNO DEGLI SPORT PIU’ PRATICATI E L’EMERGENZA IMPIANTI

«NUOTO DA TERZO MONDO»

Il servizio a pag. 43

Salsano alle pagine 44-45

PARLA CON NOI

Bartezzaghi, Suardi a pag. 46

BASKETCANTÙ A VALANGAARADORI: «BUON INIZIO»

[email protected]

STEFANO ARCOBELLIGIANLUCA PASINI

MILANO

Com’è strano nuotare aMilano. Quant’è problematico,stressante nuotare a Milano. Fe-derica Pellegrini, che alla pisci-na Samuele ci veniva tutti i gior-ni partendo da Settimo, ricordaquel periodo del 2005-2006 an-cora comune un incubo: e nonsolo perché perdeva ore prezio-se nel traffico in tangenziale.Oggi alla piscina Samuele di viaMecenate, non nuota la miticaFede, ma una ranista come Mi-chela Guzzetti e uno stileliberi-sta come Riccardo Maestri, gliunici azzurri di Milano ai Gio-chi (insieme al lodigiano Pizzet-ti che s’allena ad Ostia e a Mat-teo Rivolta che s’allena a BustoArsizio). Poi il nulla. Eppure lesocietà milanesi più importanti,convergono tutti i giorni in que-st’impianto, l’unico della cittàdedicato (e comprendente an-che i corsi per ragazzini) all’altolivello.

Baratto Danilo Vucenovic, dal1987 presidente del comitatoregionale della federnuoto, hadovuto ricorrere ad una sorta dibaratto pur di aprire quell’im-pianti: «Già, l’11 luglio 2007 -ricorda il capo del nuoto lom-bardo — una grandinata bucò iltelo che resisteva da 25 anni eormai era ridotto a un foglio dicarta. Il Comune non aveva unpiano di manutenzione e avevaun contenzioso con noi: così ab-

biamo barattato i contributi chedovevamo ricevere in cambiodella messa in agibilità dell’im-pianto, una sistemazione comesi vede dignitosa». E grazie allaquale in febbraio viene organiz-zato un meeting della Nuotato-ri milanesi. Per il resto il nulla,anzi un secondo baratto: «Perdestinare la Samuele ai nuotato-ri top, dobbiamo lasciare l’altroimpianto che gestiamo a Lam-pugnano all’attività corsisticache ci consente di bilanciare lecasse, ma faccio un esempio: sedovesse individuare un talentoa Lampugnano, e in una cittàche vede 40.000 persone in pi-scina in un giorno, dopo mezzo-

ra lo perderemmo perché comesi fa a spiegare alla famiglia deltalento che il nuoto al top si fasolo alla Mecenate? Come ci sisposta in una città trafficata co-me Milano?».

Ritardi Il ragionamento di Vuce-novic è troppo logico per non es-sere condiviso: anzi, confermale ragioni per cui altri big azzur-ri hanno lasciato Milano. I no-mi? Fabio Gimondi è andato inAmerica, Luca Leonardi e Stefa-no Pizzamiglio si sono trasferitia Bologna, Samuel Pizzetti adOstia. Perché per nuotare ad al-to livello, bisogna ormai dispor-re di una vasca da 50 metri a

tempo pieno, e l’altra vasca da50 metri di cui dispone Milani sitrova al Saini, centro che neces-sita di un ammodernamento ur-gente. O ci vorrebbe un Polo na-tatorio, che il presidente dellaProvincia, Podestà, da due anniauspica: «Sì, ammiro le paroledi Podestà però quando faccia-mo le riunioni mi dice: e i soldichi li mette? E’ inusuale che i po-litici chiedano i soldi agli sporti-vi». E dunque, Vucenovic, invi-diando la maggior sensibilità diRoma nei confronti dei privati,non esita a definire Milano «cit-tà da terzo mondo nel nuoto.Una città che eccelle nel lavoro,nella moda, nella finanza, nonriesce a costruire un impianto.Dopo 20 anni sono demoralizza-to, insomma: è vero che Romaha sfruttato i Mondiali 2009,ma Milano non ha sfruttatol’Expo dove si parla di strutturema non di infrastrutture. Non èbizantinismo politico? Fare nuo-to a Milano è una connessionedifficile tra i vari livelli, dallacorsistica all’agonismo: isolareuno di questi anelli porta a que-sti risultati di oggi. I ragazzi emi-grano per mancanza di struttu-re, ed invece bisognerebbe ac-corparli in un centro come quel-lo a cui pensa Podestà. Adesso ètutto dispersivo, siamo fermi al-la Mecenate: c’è chi parte daCernusco e chi da Settimo. Pur-troppo siamo ai soliti discorsi,non demordo ma nessuno mi in-coraggia o conforta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vucenovic, presidente Fin Lombardia, accusa gli amministratori e i politicidi Comune e Provincia: «Persa l’occasione Expo: siamo ad anni luce da Roma»

CALCIO

Due grandi del passato incontrano i ragazzi delle squadreEsordienti di Milan e Inter a San Siro. Tra un racconto e unconsiglio, i giovani danno l’esempio: «A nessuno piace perdereun derby, ma bisogna sempre tifare e sostenere la squadra».

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TENNIS

Cantù stende Venezia (81-61)Tyus e Aradori sono super:«Non abbiamo mai perso ilcontrollo, stiamo crescendo»

BASKETRoma: piscine comunaliTante se ne contano nellacapitale, oltre a 100 nellacompetenza privata

comunali a MilanoConsiderando quelle gestite daMilanosport, ma il confrontocon la capitale è impietoso

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Dopo l’1-5 col Torino: «Ci hanno umiliato, siamo andati in tilt»

Baldi dal calcioalla Junior Davis

Scarpette Rosseguarda il video

La piscina Samuele di via Mecenate a Milano, una delle poche disponibili per il nuoto ad alto livello IPP

Fabrizio Lori, ex patron delMantova, è stato fermato ierimattina. L’accusa è quella di avercreato un buco da 40 milioni allesocietà del gruppo Pansac.Sul sito tutti i dettagli del caso.

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L’INIZIATIVA MOMENTO DELICATO PER L’ATALANTA E DOMENICA C’È LA ROMA

Filippo Baldi (in foto conGianluigi Quinzi), il 16enne di Paviarecente vincitore della Davis Cupjunior, ha un passato da promessadel calcio. Ora è una realtà deltennis giovanile. La storia sul sito.

Tornano le ScarpetteRosse e Milano sogna. La Nike hapresentato le nuove scarpedell’Emporio Armani cherichiamano il simbolo della grandeSimmenthal. Guarda il video.

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L’arresto di LoriTutti i dettagli

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GUIDO MACONIBERGAMO

«A nome di tutta la squa-dra chiedo scusa ai tifosi e li rin-grazio perché ci hanno sostenu-to sino alla fine». L’Atalanta do-po il tracollo con il Torino si co-sparge il capo di ceneri e lo facon le parole sincere di CristianRaimondi, uno che un tempostava al di là della barricata equindi sa cosa si prova a vederela propria squadra perdere inquel modo. Parla da calciatorema anche da tifoso: «Anche seavessimo perso 2-1 per me sa-rebbe stato un lunedì nero, èsempre così specialmente quan-do si perde in casa. Domenica

ci siamo sentiti umiliati, ma èstato un 5-1 casuale, dopo il3-1 siamo andati in tilt, c’è sta-to un black out». L’Atalanta orafa quadrato, si guarda dentro ecerca una via di uscita. Gli ultràhanno ribadito sui blog il loro

sostegno considerando la bato-sta di domenica solo un inciden-te di percorso.

Testa E’ quello che cercherà dimettersi in testa anche la squa-dra: andrà a Roma un giornoprima (ma era già previsto), do-mani e venerdì si allenerà al-l’ora di pranzo. «Dopo una scon-fitta così devi allenare soprat-tutto la testa — ha proseguitoRaimondi —: siamo la stessasquadra che l’anno scorso hafatto 52 punti e che 15 giorni faha vinto a San Siro. Facciamomea culpa, stiamo uniti e andia-mo a Roma per vincere: lo dob-biamo a i nostri tifosi».

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Raimondi ai tifosi: «Scusateci»

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Cristian Raimondi, 31 anni ANSA

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