Download - Scrivere per il web, in Università
SCRIVERE PER IL WEB, IN UNIVERSITÀ
Alberto Rota Ariadne Srl
La comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni deve soddisfare i requisiti della
chiarezza, semplicità e
sinteticità e, nel contempo, garantire
completezza e correttezza
dell’informazione.
Direttiva sulle attività di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni, 2002 (“Direttiva Frattini”)
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In particolare, sul web...
...dovremmo scrivere un testo leggibile, che sia
accessibile a qualunque utente, usabile,
adatto ai vari contesti e dispositivi con cui lo si legge, “gradito” ai motori di ricerca
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SICCOME È PIÙ SEMPLICE DEFINIRE LE COSE BRUTTE...
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Partiamo da un testo schifoso
Ti informo che a fecebook comunicano che da domani bisognerà pagare 16
euro al mese, questo messaggio passalo almeno a 18 tuoicontatti e il
nick diventerà “Dorato” cosi non dovrai piu pagare .se non ci credi
prevale tu stesso. Copia e incolla anche se non sono conessi …. la cosa
è seria, l’informazione èarrivata da fonte.Leggetelo o vi cancelleranno
da FB. (è stato detto anche al telegiornale). Il fondatore di facebook
Mark Zucher ha detto: “FB è ormai pieno di utenti. Molti si
sono lamentati che facebook sta diventando molto molto lento. La
ragione è che ci sono molto utenti non attivi”. Manderanno questo
messaggio a tutti gli utenti per vedere se sono attivi o meno. Se sei
un utente attivo invia questo messaggio a 15 amici per mostrare che sei
attivo. Coloro che non lo invieranno entro 2 settimane,si vedranno il
proprio account cancellato … ragazzi vedete che nn è uno scherzo
informatevi in internet
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Le forme della schifezza
Faticoso da leggere
Scorretto dal punto di vista ortografico
Nomi sbagliati
Linguaggio da SMS fuori contesto
Sintassi zoppicante
Argomentazioni puerili
Intento discutibile
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Ma si può fare ancora peggio...
Ti informo che a fecebook comunicano che da domani bisognerà pagare 16
euro al mese, questo messaggio passalo almeno a 18 tuoicontatti e il
nick diventerà “Dorato” cosi non dovrai piu pagare .se non ci credi
prevale tu stesso. Copia e incolla anche se non sono conessi …. la cosa
è seria, l’informazione èarrivata da fonte.Leggetelo o vi cancelleranno
da FB. (è stato detto anche al telegiornale). Il fondatore di facebook
Mark Zucher ha detto: “FB è ormai pieno di utenti. Molti si
sono lamentati che facebook sta diventando molto molto lento. La
ragione è che ci sono molto utenti non attivi”. Manderanno questo
messaggio a tutti gli utenti per vedere se sono attivi o meno. Se sei
un utente attivo invia questo messaggio a 15 amici per mostrare che sei
attivo. Coloro che non lo invieranno entro 2 settimane,si vedranno il
proprio account cancellato … ragazzi vedete che nn è uno scherzo
informatevi in internet
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Di cosa parliamo
• Fondamenti di comunicazione
• Il lettore: identità, aspettative, codici
• La lettura/scrittura su web
• Organizzare gli argomenti
• Lessico e sintassi
• Microcontenuti e specificità del web
• Consigli per un testo accessibile
• Il processo della scrittura
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ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
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Il circolo della comunicazione
Elaborato da Roman Jackobson nel 1958
Comprende gli elementi fondamentali della comunicazione
Associa a ciascuno una funzione (a seconda di quale elemento prevale)
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EMITTENTE
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EMITTENTE MESSAGGIO
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EMITTENTE MESSAGGIO
REFERENTE
14
EMITTENTE MESSAGGIO
CODICE
REFERENTE
15
EMITTENTE MESSAGGIO
CODICE
REFERENTE
CODIFICA
16
EMITTENTE MESSAGGIO
CANALE
CODICE
REFERENTE
CODIFICA
17
EMITTENTE DESTINATARIO MESSAGGIO
CANALE
CODICE
REFERENTE
CODIFICA
18
EMITTENTE DESTINATARIO MESSAGGIO
CANALE
CODICE
REFERENTE
CODIFICA DECODIFICA
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EMITTENTE DESTINATARIO MESSAGGIO
CANALE
CODICE
REFERENTE
CONTESTO
CODIFICA DECODIFICA
Le funzioni
Emotiva (“Povero me!”)
Fatica (“Mi sentite?”)
Conativa (“Fallo!”)
Poetica (“L’ Amor che move il sole e le altre stelle”)
Referenziale (“Questo tavolo...”)
Metalinguistica (“Quando dico ‘comunicazione’, intendo
che...”)
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Alcune note
Le funzioni sono spesso presenti insieme in uno stesso testo
Ci focalizzeremo sul destinatario (“scrivere pensando al lettore”), sul canale (quando parleremo di leggibilità), sul codice (quando parleremo di lessico e sintassi), sul referente (“scrivere per informare”)
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Comunicazione scritta e verbale
Il contesto cambia tra codifica e decodifica: emittente e destinatario non sono compresenti
Manca il feedback immediato, il piano paraverbale e la possibilità di correggere o verificare in tempo reale
Spesso il destinatario non è noto
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Due specificità del web
Sotto la parola “web” si nascondono un insieme di possibili canali (pc? tablet? smartphone?)
Data la forma ipertestuale del web il contesto è formato da un insieme di possibili contesti: il messaggio può stare nella pagina, in una mail, essere citazione, in un feed RSS, ecc.
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Conseguenze principali
Fornire nel messaggio le informazioni rilevanti che riguardano il contesto (il testo potrà essere letto fuori contesto )
Essere ridondanti (ma senza esagerare), anticipare le obiezioni
Immaginare il proprio lettore (“lettore modello”) e scrivere in funzione delle sue competenze e dei suoi bisogni
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Cosa rende “testo” un testo?
Coesione Soddisfa le dipendenze
grammaticali
Coerenza Mette in relazione i concetti
Intenzionalità Ha un fine
Accettabilità Essere percepito come
rilevante o utile
Informatività Gli elementi sono
noti/ignoti
Situazionalità Rilevanza in un contesto
comunicativo
Intertestualità Relazionato con altri testi
Beaugrande, Dressler, Introduzione alla linguistica testuale, Bologna, Il Mulino, 1994 (1981)
IS THERE ANYBODY OUT THERE?
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Message in a bottle Scrivere è colmare una distanza che ci separa da un destinatario lontano e spesso sconosciuto.
• Che familiarità ha con il tema (referente)?
• Che lingua parla e che cultura ha (codice)?
• Quanto tempo ha da dedicare al testo (contesto)?
• Come interpreterà il testo e che reazione avrà?
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Caratteristiche del lettore
Identità: ogni lettore è una persona in carne ed ossa (età, sesso, provenienza geografica, posizione sociale ecc.)
Competenza: linguistica, culturale, tecnica...
Aspettative: il lettore ha davanti un testo perché ha certi bisogni (informazione, formazione, svago...) che si aspetta di soddisfare
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Ipotizzare il lettore: le Personas
Utilizzate nel Marketing e nello User Experience Design da metà anni ‘90
Sono personaggi fittizi rappresentativi del nostro pubblico (competenze, abitudini, bisogni)
Guidano il team di progettazione
Devono essere sintetiche, focalizzate e verosimili
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Ipotizzare il lettore: Web Analytics
Strumenti come Google Analytics ci permettono di conoscere meglio le abitudini e gli interessi di chi già utilizza il nostro sito:
• Con che strumento si connettono?
• A che ora si collegano? Da dove?
• Quali pagine visitano più spesso?
• Che ricerche fanno sul sito?
• Che altri siti frequentano?
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Le domande del lettore
Ogni testo può essere visto come una serie di risposte ad altrettante domande ipotetiche
Le domande del lettore possono diventare una scaletta per organizzare i temi del testo (esempio: le 5Ws)
Un testo è esaustivo e completo se risponde a tutte queste domande
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Grice e le 4 massime conversazionali
"Sii sincero, fornisci informazione veritiera, secondo quanto sai” (Qualità)
“Non essere reticente o ridondante” (Quantità)
“Sii pertinente” (Relazione)
“Evita l’ambiguità” (Modo)
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LA FORMA DEL TESTO E LA LETTURA SU WEB
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Come si legge su web? (meglio: su schermo)
Più lentamente e faticosamente che su carta, a causa di retroilluminazione e risoluzione inferiore
Si accentua la tendenza ad eseguire una scansione rapida dello spazio, per poi approfondire
Ciò che visivamente “stacca” attira l’attenzione
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Lettura come scansione: F
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La leggibilità
Proprietà di un testo di essere letto e compreso senza sforzo:
• fisica, in funzione della grafia o del carattere (font) utiizzato
• semantica: riguarda il testo nel suo insieme, la sua scorrevolezza e la facilità con cui si comprende il significato
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Indice GULPEASE (Gruppo Universitario Linguistico
Pedagogico di Roma, 1988): http://goo.gl/EAhTWM
considera la lunghezza delle parole e della frase
• <80: difficile per chi ha la licenza elementare
• <60: difficile per chi ha la licenza media
• <40: difficile per chi ha la licenza superiore
Misurare la leggibilità
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ORGANIZZARE IL TESTO
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WHO = Chi
WHAT = Che cosa
WHEN = Quando
WHERE = Dove
WHY = Perché
(HOW) = Come
Le 5 W
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La Piramide rovesciata
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La Piramide rovesciata su web
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Altre forme di organizzazione
La piramide rovesciata è uno schema BLOT (= Bottom Line On the Top: ciò che conta in cima). Ottima per informare.
BLIM (Bottom Line In the Middle o formula “a panino”): ciò che conta va in mezzo. Ottima per le cattive notizie.
BLOB (Bottom Line On the Bottom): ciò che conta va in fondo. Ottima per convincere e motivare.
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STRUTTURA E FORMATTAZIONE
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Ser Cepperello con una falsa confessione inganna uno santo frate, e muorsi; ed essendo stato un pessimo uomo in vita, è morto reputato per santo e chiamato san Ciappelletto. Convenevole cosa è, carissime donne, che ciascheduna cosa la quale l'uomo fa, dallo ammirabile e santo nome di Colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. Per che, dovendo io al nostro novellare, sì come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravigliose cose incominciare, acciò che, quella udita, la nostra speranza in lui, sì come in cosa impermutabile, si fermi e sempre sia da noi il suo nome lodato. Manifesta cosa è che, sì come le cose temporali tutte sono transitorie e mortali, così in sé e fuor di sé essere piene di noia e d'angoscia e di fatica e ad infiniti pericoli soggiacere; alle quali senza niuno fallo né potremmo noi, che viviamo mescolati in esse e che siamo parte d'esse, durare né ripararci, se spezial grazia di Dio forza e avvedimento non ci prestasse. La quale a noi e in noi non è da credere che per alcuno nostro merito discenda, ma dalla sua propia benignità mossa e da prieghi di coloro impetrata che, sì come noi siamo, furon mortali, e bene i suoi piaceri mentre furono in vita seguendo, ora con lui etterni sono divenuti e beati; alli quali noi medesimi, sì come a procuratori informati per esperienza della nostra fragilità, forse non audaci di porgere i prieghi nostri nel cospetto di tanto giudice, delle cose le quali a noi reputiamo opportune gli porgiamo. E ancora più in questo lui verso noi di pietosa liberalità pieno discerniamo, che, non potendo l'acume dell'occhio mortale nel segreto della divina mente trapassare in alcun modo, avvien forse tal volta che, da oppinione ingannati, tale dinanzi alla sua maestà facciamo procuratore, che da quella con etterno essilio è scacciato; e nondimeno esso, al quale niuna cosa è occulta, più alla purità del pregator riguardando che alla sua ignoranza o allo essilio del pregato, così come se quegli fosse nel suo conspetto beato, esaudisce coloro che 'l priegano. Il che manifestamente potrà apparire nella novellala quale di raccontare intendo; manifestamente dico, non il giudicio di Dio, ma quel degli uomini seguitando. Ragionasi adunque che essendo Musciatto Franzesi di ricchissimo e gran mercatante in Francia cavalier divenuto e dovendone in Toscana venire con messer Carlo Senzaterra, fratello del re di Francia, da papa Bonifazio addomandato e al venir promosso, sentendo egli gli fatti suoi, sì come le più volte son quegli de' mercatanti, molto intralciati in qua e in là e non potersi di leggiere né subitamente stralciare, pensò quegli commettere a più persone; e a tutti trovò modo; fuor solamente in dubbio gli rimase cui lasciar potesse sofficiente a riscuoter suoi crediti fatti a più borgognoni.E la cagion del dubbio era il sentire li borgognoni uomini riottosi e di mala condizione e misleali; e a lui non andava per la memoria chi tanto malvagio uom fosse, in cui egli potesse alcuna fidanza avere che opporre alla loro malvagità si potesse.E sopra questa essaminazione pensando lungamente stato, gli venne a memoria un ser Cepperello da Prato, il qual molto alla sua casa in Parigi si riparava. Il quale, per ciò che piccolo di persona era e molto assettatuzzo, non sappiendo li franceschi che si volesse dire Cepperello, credendo che cappello, cioè ghirlanda, secondo il loro volgare, a dir venisse, per ciò che piccolo era come dicemmo, non Ciappello, ma Ciappelletto il chiamavano; e per Ciappelletto era conosciuto per tutto, là dove pochi per ser Cepperello il conoscieno.Era questo Ciappelletto di questa vita: egli, essendo notaio, avea grandissima vergogna quando uno de' suoi strumenti (come che pochi ne facesse) fosse altro che falso trovato; de' quali tanti avrebbe fatti di quanti fosse stato richiesto, e quelli più volentieri in dono che alcun altro grandemente salariato. Testimonianze false con sommo diletto diceva, richiesto e non richiesto; e dandosi a que' tempi in Francia a' saramenti grandissima fede, non curandosi fargli falsi, tante quistioni malvagiamente vincea a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato. Aveva oltre modo piacere, e forte vi studiava, in commettere tra amici e parenti e qualunque altra persona mali e inimicizie e scandali, de' quali quanto maggiori mali vedeva seguire tanto più d'allegrezza prendea. Invitato ad un omicidio o a qualunque altra rea cosa, senza negarlo mai, volenterosamente v'andava; e più volte a fedire e ad uccidere uomini colle propie mani si trovò volentieri. Bestemmiatore di Dio e de' santi era grandissimo; e per ogni piccola cosa, sì come colui che più che alcun altro era iracundo. A chiesa non usava giammai; e i sacramenti di quella tutti, come vil cosa, con abominevoli parole scherniva; e così in contrario le taverne e gli altri disonesti luoghi visitava volentieri e usavagli.Delle femine era così vago come sono i cani de' bastoni; del contrario più che alcun altro tristo uomo si dilettava. Imbolato avrebbe e rubato con quella conscienzia che un santo uomo offerrebbe. Gulosissimo e bevitore grande, tanto che alcuna volta sconciamente gli facea noia. Giuocatore e mettitor di malvagi dadi era solenne. Perché mi distendo io in tante parole? Egli era il piggiore uomo forse che mai nascesse. La cui malizia lungo tempo sostenne la potenzia e lo stato di messer Musciatto, per cui molte volte e dalle private persone, alle quali assai sovente faceva ingiuria, e dalla corte, a cui tuttavia la facea, fu riguardato.Venuto adunque questo ser Cepperello nell'animo a messer Musciatto, il quale ottimamente la sua vita conosceva, si pensò il detto messer Musciatto costui dovere essere tale quale la malvagità de' borgognoni il richiedea; e perciò, fattolsi chiamare, gli disse così: - Ser Ciappelletto, come tu sai, io sono per ritrarmi del tutto di qui, e avendo tra gli altri a fare co' borgognoni, uomini pieni d'inganni, non so cui io mi possa lasciare a riscuotere il mio da loro più convenevole di te; e perciò, con ciò sia cosa che tu niente facci al presente, ove a questo vogli intendere, io intendo di farti avere il favore della corte e di donarti quella parte di ciò che tu riscoterai che convenevole sia.Ser Ciappelletto, che scioperato si vedea e male agitato delle cose del mondo e lui ne vedeva andare che suo sostegno e ritegno era lungamente stato, senza niuno indugio e quasi da necessità costretto si diliberò, e disse che volea volentieri.Per che, convenutisi insieme, ricevuta ser Ciappelletto la procura e le lettere favorevoli del re, partitosi messer Musciatto, n'andò in Borgogna dove quasi niuno il conoscea; e quivi, fuor di sua natura, benignamente e mansuetamente cominciò a voler riscuotere e fare quello per che andato v'era, quasi si riserbasse l'adirarsi al da sezzo.E così faccendo, riparandosi in casa di due fratelli fiorentini, li quali quivi ad usura prestavano e lui per amor di messer Musciatto onoravano molto, avvenne che egli infermò; al quale i due fratelli fecero prestamente venire medici e fanti che il servissero e ogni cosa opportuna alla sua santà racquistare.Ma ogni aiuto era nullo, per ciò che 'l buono uomo, il quale già era vecchio e disordinatamente vivuto, secondo che i medici dicevano, andava di giorno in giorno di male in peggio, come colui ch'aveva il male della morte; di che li due fratelli si dolevan forte.E un giorno, assai vicini della camera nella quale ser Ciappelletto giaceva infermo, seco medesimi cominciarono a ragionare: - Che farem noi- diceva l'uno all'altro- di costui? Noi abbiamo dei fatti suoi pessimo partito alle mani, per ciò che il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne sarebbe gran biasimo e segno manifesto di poco senno, veggendo la gente che noi l'avessimo ricevuto prima, e poi fatto servire e medicare così sollecitamente, e ora, senza potere egli aver fatta cosa alcuna che dispiacere ci debba, così subitamente di casa nostra e infermo a morte vederlo mandar fuori. D'altra parte, egli è stato sì malvagio uomo che egli non si vorrà confessare né prendere alcuno sacramento della Chiesa; e, morendo senza confessione, niuna chiesa vorrà il suo corpo ricevere, anzi sarà gittato a' fossi a guisa d'un cane. E, se egli si pur confessa, i peccati suoi son tanti e sì orribili che il simigliante n'avverrà, per ciò che frate né prete ci sarà che 'l voglia né possa assolvere; per che, non assoluto, anche sarà gittato a' fossi. E se questo avviene, il popolo di questa terra, il quale sì per lo mestier nostro, il quale loro pare iniquissimo e tutto 'l giorno ne dicon male, e sì per la volontà che hanno di rubarci, veggendo ciò, si leverà a romore e griderrà: - Questi lombardi cani, li quali a chiesa non sono voluti ricevere, non ci si vogliono più sostenere - ; e correrannoci alle case e per avventura non solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre a ciò le persone; di che noi in ogni guisa stiam male, se costui muore. Figliuol mio, che hai tu? Ser Cepperello con una falsa confessione inganna uno santo frate, e muorsi; ed essendo stato un pessimo uomo in vita, è morto reputato per santo e chiamato san Ciappelletto. Convenevole cosa è, carissime donne, che ciascheduna cosa la quale l'uomo fa, dallo ammirabile e santo nome di Colui il quale di tutte fu facitore le dea principio. Per che, dovendo io al nostro novellare, sì come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravigliose cose incominciare, acciò che, quella udita, la nostra speranza in lui, sì come in cosa impermutabile, si fermi e sempre sia da noi il suo nome lodato. Manifesta cosa è che, sì come le cose temporali tutte sono transitorie e mortali, così in sé e fuor di sé essere piene di noia e d'angoscia e di fatica e ad infiniti pericoli soggiacere; alle quali senza niuno fallo né potremmo noi, che viviamo mescolati in esse e che siamo parte d'esse, durare né ripararci, se spezial grazia di Dio forza e avvedimento non ci prestasse. La quale a noi e in noi non è da credere che per alcuno nostro merito discenda, ma dalla sua propia benignità mossa e da prieghi di coloro impetrata che, sì come noi siamo, furon mortali, e bene i suoi piaceri mentre furono in vita seguendo, ora con lui etterni sono divenuti e beati; alli quali noi medesimi, sì come a procuratori informati per esperienza della nostra fragilità, forse non audaci di porgere i prieghi nostri nel cospetto di tanto giudice, delle cose le quali a noi reputiamo opportune gli porgiamo. E ancora più in questo lui verso noi di pietosa liberalità pieno discerniamo, che, non potendo l'acume dell'occhio mortale nel segreto della divina mente trapassare in alcun modo, avvien forse tal volta che, da oppinione ingannati, tale dinanzi alla sua maestà facciamo procuratore, che da quella con etterno essilio è scacciato; e nondimeno esso, al quale niuna cosa è occulta, più alla purità del pregator riguardando che alla sua ignoranza o allo essilio del pregato, così come se quegli fosse nel suo conspetto beato, esaudisce coloro che 'l priegano. Il che manifestamente potrà apparire nella novellala quale di raccontare intendo; manifestamente dico, non il giudicio di Dio, ma quel degli uomini seguitando. Ragionasi adunque che essendo Musciatto Franzesi di ricchissimo e gran mercatante in Francia cavalier divenuto e dovendone in Toscana venire con messer Carlo Senzaterra, fratello del re di Francia, da papa Bonifazio addomandato e al venir promosso, sentendo egli gli fatti suoi, sì come le più volte son quegli de' mercatanti, molto intralciati in qua e in là e non potersi di leggiere né subitamente stralciare, pensò quegli commettere a più persone; e a tutti trovò modo; fuor solamente in dubbio gli rimase cui lasciar potesse sofficiente a riscuoter suoi crediti fatti a più borgognoni.E la cagion del dubbio era il sentire li borgognoni uomini riottosi e di mala condizione e misleali; e a lui non andava per la memoria chi tanto malvagio uom fosse, in cui egli potesse alcuna fidanza avere che opporre alla loro malvagità si potesse.E sopra questa essaminazione pensando lungamente stato, gli venne a memoria un ser Cepperello da Prato, il qual molto alla sua casa in Parigi si riparava. Il quale, per ciò che piccolo di persona era e molto assettatuzzo, non sappiendo li franceschi che si volesse dire Cepperello, credendo che cappello, cioè ghirlanda, secondo il loro volgare, a dir venisse, per ciò che piccolo era come dicemmo, non Ciappello, ma Ciappelletto il chiamavano; e per Ciappelletto era conosciuto per tutto, là dove pochi per ser Cepperello il conoscieno.Era questo Ciappelletto di questa vita: egli, essendo notaio, avea grandissima vergogna quando uno de' suoi strumenti (come che pochi ne facesse) fosse altro che falso trovato; de' quali tanti avrebbe fatti di quanti fosse stato richiesto, e quelli più volentieri in dono che alcun altro grandemente salariato. Testimonianze false con sommo diletto diceva, richiesto e non richiesto; e dandosi a que' tempi in Francia a' saramenti grandissima fede, non curandosi fargli falsi, tante quistioni malvagiamente vincea a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato. Aveva oltre modo piacere, e forte vi studiava, in commettere tra amici e parenti e qualunque altra persona mali e inimicizie e scandali, de' quali quanto maggiori mali vedeva seguire tanto più d'allegrezza prendea. Invitato ad un omicidio o a qualunque altra rea cosa, senza negarlo mai, volenterosamente v'andava; e più volte a fedire e ad uccidere uomini colle propie mani si trovò volentieri. Bestemmiatore di Dio e de' santi era grandissimo; e per ogni piccola cosa, sì come colui che più che alcun altro era iracundo. A chiesa non usava giammai; e i sacramenti di quella tutti, come vil cosa, con abominevoli parole scherniva; e così in contrario le taverne e gli altri disonesti luoghi visitava volentieri e usavagli.Delle femine era così vago come sono i cani de' bastoni; del contrario più che alcun altro tristo uomo si dilettava. Imbolato avrebbe e rubato con quella conscienzia che un santo uomo offerrebbe. Gulosissimo e bevitore grande, tanto che alcuna volta sconciamente gli facea noia. Giuocatore e mettitor di malvagi dadi era solenne. Perché mi distendo io in tante parole? Egli era il piggiore uomo forse che mai nascesse. La cui malizia lungo tempo sostenne la potenzia e lo stato di messer Musciatto, per cui molte volte e dalle private persone, alle quali assai sovente faceva ingiuria, e dalla corte, a cui tuttavia la facea, fu riguardato.Venuto adunque questo ser Cepperello nell'animo a messer Musciatto, il quale ottimamente la sua vita conosceva, si pensò il detto messer Musciatto costui dovere essere tale quale la malvagità de' borgognoni il richiedea; e perciò, fattolsi chiamare, gli disse così: - Ser Ciappelletto, come tu sai, io sono per ritrarmi del tutto di qui, e avendo tra gli altri a fare co' borgognoni, uomini pieni d'inganni, non so cui io mi possa lasciare a riscuotere il mio da loro più convenevole di te; e perciò, con ciò sia cosa che tu niente facci al presente, ove a questo vogli intendere, io intendo di farti avere il favore della corte e di donarti quella parte di ciò che tu riscoterai che convenevole sia.Ser Ciappelletto, che scioperato si vedea e male agitato delle cose del mondo e lui ne vedeva andare che suo sostegno e ritegno era lungamente stato, senza niuno indugio e quasi da necessità costretto si diliberò, e disse che volea volentieri.Per che, convenutisi insieme, ricevuta ser Ciappelletto la procura e le lettere favorevoli del re, partitosi messer Musciatto, n'andò in Borgogna dove quasi niuno il conoscea; e quivi, fuor di sua natura, benignamente e mansuetamente cominciò a voler riscuotere e fare quello per che andato v'era, quasi si riserbasse l'adirarsi al da sezzo.E così faccendo, riparandosi in casa di due fratelli fiorentini, li quali quivi ad usura prestavano e lui per amor di messer Musciatto onoravano molto, avvenne che egli infermò; al quale i due fratelli fecero prestamente venire medici e fanti che il servissero e ogni cosa opportuna alla sua santà racquistare.Ma ogni aiuto era nullo, per ciò che 'l buono uomo, il quale già era vecchio e disordinatamente vivuto, secondo che i medici dicevano, andava di giorno in giorno di male in peggio, come colui ch'aveva il male della morte; di che li due fratelli si dolevan forte.E un giorno, assai vicini della camera nella quale ser Ciappelletto giaceva infermo, seco medesimi cominciarono a ragionare: - Che farem noi- diceva l'uno all'altro- di costui? Noi abbiamo dei fatti suoi pessimo partito alle mani, per ciò che il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne sarebbe gran biasimo e segno manifesto di poco senno, veggendo la gente che noi l'avessimo ricevuto prima, e poi fatto servire e medicare così sollecitamente, e ora, senza potere egli aver fatta cosa alcuna che dispiacere ci debba, così subitamente di casa nostra e infermo a morte vederlo mandar fuori. D'altra parte, egli è stato sì malvagio uomo che egli non si vorrà confessare né prendere alcuno sacramento della Chiesa; e, morendo senza confessione, niuna chiesa vorrà il suo corpo ricevere, anzi sarà gittato a' fossi a guisa d'un cane. E, se egli si pur confessa, i peccati suoi son tanti e sì orribili che il simigliante n'avverrà, per ciò che frate né prete ci sarà che 'l voglia né possa assolvere; per che, non assoluto, anche sarà gittato a' fossi. E se questo avviene, il popolo di questa terra, il quale sì per lo mestier nostro, il quale loro pare iniquissimo e tutto 'l giorno ne dicon male, e sì per la volontà che hanno di rubarci, veggendo ciò, si leverà a romore e griderrà: - Questi lombardi cani, li quali a chiesa non sono voluti ricevere, non ci si vogliono più sostenere - ; e correrannoci alle case e per avventura non solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre a ciò le persone; di che noi in ogni guisa stiam male, se costui muore. Figliuol mio, che hai tu?
IL MURO DI TESTO
49
Titoli e paragrafi
Separare il testo in più blocchi migliora la leggibilità (evita il muro di testo)
I titoli prevedono una scala gerarchica che va dal generale (h1) al particolare (<h2>, <h3>...)
Le informazioni più rilevanti andrebbero poste tra il titolo principale e il primo paragrafo
I titoli sono importanti anche per i motori di ricerca
50
I Font
Grazie (Serif) contro Bastoni (Sans Serif)
Normalmente i primi sono considerati più leggibili nei testi stampati, i secondi nei testi su schermo
La loro leggibilità dipende anche dal corpo (dimensione) che si utilizza
51
L’allineamento
L’occhio cade a sinistra: la migliore leggibilità si ha con testi allineati a sinistra (non al centro, non a destra)
Il giustificato non garantisce una spaziatura regolare tra le singole parole
Allineamenti al centro e a destra sono da evitare per testi lunghi
52
53
Corsivo, grassetto, sottolineato
Il grassetto è prezioso per evidenziare i concetti e le parole più significative. Ma senza esagerare.
Il corsivo su schermo si legge peggio che su carta (ha un effetto seghettato per la minore risoluzione)
Il sottolineato andrebbe evitato: storicamente si riserva ai link
54
Maiuscolo e minuscolo
La differenza alto-basso tra una lettera e l’altra aiuta la leggibilità delle frasi:
QUI IL MAIUSCOLO LIVELLA LA DIFFERENZA E QUESTO FATTO RISULTA EVIDENTE
mentre se avessimo scritto il testo in minuscolo la leggibilità sarebbe stata maggiore
55
Maiuscolo e minuscolo
La differenza alto-basso tra una lettera e l’altra aiuta la leggibilità delle frasi
QUI IL MAIUSCOLO LIVELLA LA DIFFERENZA E QUESTO FATTO RISULTA EVIDENTE
mentre se avessimo scritto il testo in minuscolo la leggibilità sarebbe stata maggiore
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I MICROCONTENUTI
57
Perché sono importanti
Perché precedono e anticipano il contenuto principale
Permettono al lettore di capire rapidamente se il contenuto lo interessa
Permettono al testo di funzionare anche fuori dal contesto che abbiamo pensato
58
Title tag sul sito La supermolecola che blocca la trasmssione della malaria
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Title tag e Description nei risultati di ricerca
60
Title tag e Description nel lettore di feed
61
Title tag e Description nei Social Network
62
Le immagini: ALT e TITLE
ALT fornisce una alternativa testuale dell’immagine, utile per chi non vede, per chi usa tecnologie assistive o ha le immagini disabilitate.
Il testo ALT deve assolvere la stessa funzione dell’immagine.
TITLE può contenere informazioni aggiuntive di carattere descrittivo
63
Il link e il suo contesto
Tutte le notizie che riguardano l’Università di Milano si trovano nella pagina Archivio News.
LINK CONTESTO
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Sezioniamo il link
Tutte le notizie che riguardano l’Università
di Milano si trovano nella pagina <a
href="http://www.unimi.it/news/23302.htm"
title="Archivio notizie dell'Università di
Milano">Archivio News</a>
TITLE TESTO ANCORA
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Il testo àncora
Funziona con un indice puntato e deve essere informativo
Deve dare un’idea chiara ed univoca di ciò che si trova “dall’altra parte”
Attenzione ai “clicca qui” e ai “guarda là”
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ALLA RICERCA DELLA CHIAREZZA
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Per la semplificazione: riferimenti PA
Codice di Stile, (Cassese) 1994
Direttiva sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi (Direttiva Frattini), 2002
Il Manuale di scrittura amministrativa, 2003
Obiettivi: rendere le comunicazioni PA – Cittadino più semplici (senza banalizzarle), combattere il burocratese
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(BONUS TRACK) IL BUROCRATESE
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Lessico: consigli generali
Preferire le parole brevi alle parole lunghe
le parole semplici e comuni a quelle desuete
le parole italiane a quelle di altre lingue
i verbi ai nomi
Evitare le sigle (o spiegarle se necessario)
evitare i termini tecnici non necessari
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Lessico: parole comuni!
a partire da da
unitamente a con
con l’ausilio di con
mediante con
finalizzato, volto a per
con l’obiettivo di per
in seguito a dopo
con l’eccezione di tranne Carrada, Il mesterie di scrivere. Le parole al lavoro, tra carta e web, Milano, Apogeo, 2007 71
Riduciamo gli -ISMI
arcaismi, cultusmi, latinismi (encomio, interloquire,
nonché, ivi, onde)
neologismi e foresterismi (nomi di origine verbale: ammortizzo, scorporo, utilizzo, verbi di origine nominale: ospedalizzare, disdettare; aggettivi in -ale: assistenziale,
previdenziale; prestiti inglesi)
eufemismi (“si prega di”, se in realtà “si deve”)
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Lessico: tagliamo ciò che è di troppo
ridondanza portare a conoscenza > informare
effettuare una verifica > verificare
doppie negazioni non è impossibile, non è inammissibile
accoppiamenti triti e inutili esigenze specifiche, obiettivi ambiziosi, apposito modulo, vantaggi esclusivi, attori coinvolti
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:-(
Orbene, appare evidente che le due richiamate sentenze della Consulta sanciscono l’esigenza di agevolare l’accesso alla tutela giurisdizionale nei due procedimenti (separazione e divorzio) attribuendo all’art. 19 della legge n.74 del 1987, come già detto, una ampia valenza esentativa in ordine alla totalità dei tributi interessati.
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:-)
Appare evidente che le due sentenze della Consulta sanciscono l’esigenza di agevolare l’accesso alla tutela giurisdizionale nei procedimenti di separazione e divorzio attribuendo all’art. 19 della legge n. 74 del 1987 un’ampia valenza di esenzione per tutti i tributi interessati.
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Il lessico tecnico
Positivo quando necessario e funzionale all’argomentazione: è preciso, emozionalmente netro, economico
Da evitare quando non è necessario
i contribuenti dovranno esporre la questione in maniera succinta ma esauriente, con riferimento a fattispecie casi concrete i
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Preferire il concreto all’astratto
Forme impersonali La riunione sarà tenuta alle 7 > La riunione è alle 7
Forme passive Il testo può essere consultato > Puoi consultare il testo
Uso del nome al posto del verbo pagare > pagamento ai fini della concessione > per concedere
Forme nominali del verbo (gerundio, infinito, participio presente)
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:-(
L’esclusione si rende applicabile qualora il datore di lavoro acquisisca e conservi la documentazione comprovante l’utilizzo delle somme da parte del dipendente coerentemente con le finalità per le quali sono state corrisposte.
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L’esclusione è applicabile se il datore di lavoro acquisisce e conserva i documenti che provano che le somme sono state utilizzate dal dipendente coerentemente con le finalità per le quali sono state corrisposte.
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:-)
L’esclusione si può applicare se il datore di lavoro acquisisce e conserva i documenti che provano che le somme sono state utilizzate dal dipendente in modo coerente con gli scopi per le quali sono state pagate.
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QUALCHE ALTRO CONSIGLIO PER UN TESTO (PIÙ) ACCESSIBILE
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La lingua (italiana)
Scrivi per farti capire dal tuo lettore, usando il linguaggio più adatto
Per quanto possibile scrivi periodi brevi e usa una sintassi semplice
Rileggi il testo, e correggi ortografia e grammatica
Spiega i tecnicismi non scontati, sciogli le sigle
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Altre lingue
Segnala i cambi di lingua nel codice: in questo modo gli screen reader non li leggeranno stile Professor Kranz.
Dà comunque la precedenza alle parole italiane
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IL PROCESSO DELLA SCRITTURA
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La sintesi si conquista
Vi scrivo una lunga lettera perché non
ho tempo di
scriverne una breve.
Voltaire
“ “
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Fase 1: Plan
La prima fase consiste nella progettazione di massima del testo: raccogliamo le idee, le ordiniamo in maniera gerarchica, le colleghiamo tra loro
Il risultato finale sarà una sorta di scaletta
Strumenti a supporto: clustering, mappe mentali
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Fase 2: Draft
Dalla scaletta alla bozza: i “punti” diventano titoli, paragrafi, elenchi, ecc.
Scriviamo liberamente e senza pensare troppo. Abbiamo tempo per correggere - o riscrivere dopo.
Strumenti: le dita.
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Fase 3: Edit
Rivediamo e correggiamo la nostra bozza: curiamo l’ortografia, la grammatica, la sintassi, eliminiamo le ripetizioni, rivediamo i nessi logici, ampliamo o stringiamo se è necessario.
Strumenti: Peer Reviews, Lettura a voce alta
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DOMANDE?
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