Tui Na
Il tuina (letteralmente, prendere – tui 推 - e afferrare –na 拿 -) è l’insieme delle tecniche manuali tradizionali cinesi. Costituisce una delle tre branche principali della Medicina Tradizionale Cinese (MTC – zhong yi 中醫), di cui condivide riferimenti teorici e filosofici. Utilizzando i principi del taoismo e delle arti marziali, si cerca di portare gli otto principi della Medicina Tradizionale Cinese (yn-yang 陰陽; superficiale o interno -li bao 表裡; freddo o caldo – han re 寒熱; carente o abbondante – xu shi 實) in equilibrio. Il tuina si avvale di una serie di tecniche manuali (quali spingere tui, pinzettare na, premere an, massaggiare, sfregare, picchiettare, scuotere, ecc) che regolano yin e yang, fanno circolare il qi, agiscono sui canali energetici (meridiani – jingluo 經絡) e sugli “organi” (zangfu 臟腑). La loro funzione consiste in un’azione preventiva al fine di mantenere la salute psico-fisica o nello stimolare nell’organismo un processo di recupero dello stato di benessere fisiologico in caso di disturbi e disequilibri energetici.
Dalla dispensa, a cura di Gabriele Filippini (rivista e con aggiunte), del Seminario introduttivo di Spiazzi , 25/26 Agosto 2009
TUI NA ( 推拿) ‐ LE TECNICHE FONDAMENTALI
INTRODUZIONE: IL GESTO E L'EFFICACIA
IL GESTO
Il massaggio cinese (TuiNa), tecnica terapeutica antichissima, esplicitamente citato nel Neijing testo classico e fondamentale della medicina tradizionale cinese risalente al 400 ac., gode attualmente di grande considerazione nel paese d' origine dove in quasi tutti gli ospedali e' presente un reparto ad esso specificamente riservato.
Il termine TuiNa risale alla dinastia Ming e significa letteralmente spingere e afferrare, la massoterapia viene spesso indicata anche con il termine Anmo che significa invece premere e impastare, le due definizioni sono quasi equivalenti e richiamano efficacemente il tipo di manipolazioni sulle quali si basa questa terapia.
A questo proposito ricordiamo che le differenti scuole cinesi pur avendo codificato una notevole quantità di tecniche di "massaggio" e di mobilizzazione articolare, concordano sulle seguenti otto modalità di base:
‐ Dianfa, massaggio localizzato sui punti
‐Anfa, pressione statica sui punti
‐Ruofa, impastamento circolare
‐Muofa, frizione
‐Niefa, pizzicottamento con le dita
‐Nafa, presa con tutta la mano
‐Quenfa, rotolamento con il dorso della mano
‐Tuifa,spinta lungo i meridiani
Queste tecniche, spesso utilizzate in sinergia con olii o "vini" a base di erbe medicinali, hanno naturalmente effetti diversi e sono indicate per zone corporee specifiche.
In alcuni casi, specie in presenza di traumi e contusioni, il massaggio verrà indirizzato prevalentemente ai meridiani tendino‐muscolari (analoghi alle catene muscolari della moderna fisioterapia), oppure tecniche più penetranti raggiungeranno in profondità i punti dei meridiani principali.
Non dimentichiamo comunque che l’efficacia del trattamento e' strettamente legata alla capacità dell'esecutore di guidare la propria energia all'interno del punto da stimolare, capacità che implica una continua pratica del qi gong, l’assunzione di posture corrette e lo sviluppo di un adeguato atteggiamento mentale.
Per quanto riguarda la postura ricordiamo l’importanza del corretto allineamento della colonna il quale, unito ad un buon "radicamento" al terreno, garantisce la migliore circolazione energetica nel corpo dell'operatore che, se in grado di operare con vigore pur mantenendo rilassate le proprie articolazioni, potrà trasmettere questo buon equilibrio anche alle zone da trattare.
L' atteggiamento mentale e' connesso con due elementi fondamentali: la capacità di ascolto e il cosiddetto Intento o Intenzione.
ASCOLTARE significa percepire e comprendere i segni energetici tramite il semplice contatto cutaneo, questo presuppone disponibilità, pazienza ed estrema presenza mentale.
L' INTENTO e' invece descrivibile come la capacità di guidare l’energia tramite la propria volontà, la mente si focalizza all' interno del corpo del ricevente per stimolare le risposte energetiche (tonificazione, sedazione ..... ..eccetera) ritenute maggiormente indicate per il trattamento in questione.
L'EFFICACIA
Attualmente i testi cinesi attribuiscono al massaggio una serie di possibilità di azione così riassumibili :
‐azione di riequilibrio psichico
‐azione di regolazione del sistema Yin‐Yang
‐rinforzo dei meccanismi di difesa dell' organismo
‐azione sulla circolazione venosa e linfatica
‐azione sui muscoli
‐azione sulle articolazioni
Si tratta, come evidente, di una classificazione corretta ma troppo "moderna", che razionalizza la tradizione eliminandone gli elementi filosofici, simbolici ed anche "poetici".
Dal nostro punto di vista il Tui Na e' semplicemente lo strumento principe per la stimolazione manuale dell' energia del corpo. Opinione confortata dal capitolo X11 del So Wen che collega la pratica del massaggio alle regioni centrali dell'impero, indicandone in questo modo simbolico la straordinaria importanza terapeutica.
"Le regioni del centro sono pianeggianti ed umide. Sono un luogo di convergenza dove abbondano gli esseri viventi e dove gli abitanti trovano senza problemi una alimentazione varia. Vi si soffre soprattutto di paralisi (Wei Jue ) e di febbri intermittenti per le quali sono indicati gli esercizi fisici (Dao Yin), i massaggi (An Mo) e la mobilizzazioni (Qiao)".
Ricordiamo inoltre il fondamentale aspetto terapeutico determinato dalla costante presenza dell'operatore durante la seduta; tramite il contatto "fisico" il massaggio definisce infatti lo "spazio" corporeo della persona divenendo strumento di consapevolezza e via maestra per percorrere la strada che dalla periferia ci porta verso il nostro "centro" psichico ed energetico.
Il "paziente" e' dunque protagonista assoluto della seduta, in quanto la cura e l' attenzione con le quali viene trattato, egli e' al "centro" del nostro interesse, agiscono necessariamente sulla sua profondità che in questo modo viene attivata e fortificata.
LA POSTURA DELL' OPERATORE
Obiettivi fondamentali del Tui Na sono da un lato correggere, regolare e sbloccare la circolazione del Qi nei JingLuo, dall'altro tonificare (o disperdere) direttamente l'energia degli organi. Ciò comporta un trasferimento di Qi dall'operatore al ricevente, la tecnica deve quindi essere precisa e non richiedere un eccessivo dispendio energetico.
L' operatore entra direttamente in contatto con il paziente, il suo corpo e' l'unico strumento terapeutico, deve quindi essere ben preparato ed utilizzato nel modo più efficacie possibile. Preparazione testimoniata prima di tutto dallo stato di salute dell’operatore che deve essere quanto meno “buono”.
Questo obiettivo viene normalmente raggiunto tramite la pratica del Taiji Quan e del Qi Gong ed e' quindi proprio a queste discipline che ci riferiamo descrivendo le tre posizioni di base indispensabili per la pratica del massaggio.
1) TIN PU ‐ POSIZIONE DEL PASSO
Prima di tutto ricordiamo brevemente le cosiddette "Tre Regolazioni", presupposti fondamentali per la pratica di qualsiasi tipo di tecnica energetica cinese, marziale 0 terapeutica che sia:
l)TIAO SHEN: regolare, armonizzare il corpo
2) TIAO XI: regolare il respiro
3) TIAO XIN: regolare, "posare", il cuore
Regolare il corpo significa raggiungere una postura corretta, comoda, priva di tensione, in modo da permettere ed influenzare positivamente il flusso del Qi. Sappiamo infatti che le BARRIERE FISIOLOGICHE (in sintesi le grosse articolazioni) rappresentano zone cruciali, zone dove possono formarsi accumuli ("a monte") e vuoti ("a valle").
Regolare il respiro indica il conseguimento di una respirazione profonda ma totalmente spontanea.
Non esistono forzature, e' lo stato di tranquillità globale che consente la penetrazione del soffio nell’ assoluta profondità del T'an T'ien.
Regolare il cuore significa regolare lo Shen; sappiamo, infatti, che quest' ultimo dimora nel cuore (centro dell' uomo) e nel sangue (Xue).
Un cuore tranquillo significa un cuore "vuoto" che accoglie le influenze del Tao, il Qi scorrerà quindi nel modo migliore iniziando a raccogliersi nelle "cisterne" fisiologiche.
Descriviamo ora la postura di base Tin Pu suddivisa, a scopo esclusivamente didattico, nei seguenti punti:
1) Aderire con i piedi al suolo: i piedi devono essere perfettamente paralleli tra loro e posti ad una distanza pari a quella della larghezza delle spalle del soggetto ,si avverte la sensazione di "radicamento "al terreno in modo che venga stimolato naturalmente il punto Yiong Chuan (rene 1) posto circa al centro del piede.
2) Piegare le ginocchia : le ginocchia devono essere piegate in modo da permettere L’allungamento della schiena ed il rilassamento dell'addome..
3) Allungare la schiena: l'allungamento della schiena avviene attraverso il rilassamento dell'addome e la retroversione del bacino. Questa posizione rilassa la schiena e stimola la zona del punto Ming Men (porta del destino), situato all'altezza dei reni; questo punto stimola l'energia ancestrale dell'individuo. In questo modo il respiro raggiunge naturalmente la zona del T’an T’ien inferiore.
4) La sommità del capo (punto Bai Hui ~20GV) tende verso l'alto
5) Abbassare i gomiti, rilassare i polsi; la forza trasmessa dalle mani dell'operatore nasce dalla spinta a terra dei piedi, le braccia si limitano e trasmettere questa energia.
6) Chiudere le labbra e toccare con la lingua il palato: le labbra vanno chiuse per evitare dispersioni di energia. La lingua tocca il palato per creare un ponte fra Ren Mai e Du Mai
Questa postura dona al praticante una notevole sensazione di radicamento e costituisce una solida base per le tecniche manuali specifiche.
2) MA PU ‐ POSIZIONE DEL CAVALIERE
La postura e' molto simile alla precedente, si tratta semplicemente di distanziare maggiormente i piedi e flettere ulteriormente le ginocchia ottenendo in questo modo un baricentro piu' basso e stabile.
3) KUNG PU ‐ POSIZIONE DELL'ARCO
Anche per questa postura valgono le considerazioni generali analizzate piu' sopra, in questo caso pero' il peso del corpo viene distribuito al 70% sulla gamba avanti ed il piede posteriore e' lievemente divaricato.
La scelta tra le tre posture, ed altre secondarie che non analizziamo, e' legata esclusivamente alle esigenze pratiche di comodità dell'operatore e può variare da individuo ad individuo.
Ad esempio l'esecuzione di un trattamento dedicato alla zona cefalica e cervicale con il paziente in posizione seduta suggerirà naturalmente L’utilizzo della posizione tin pu; la tecnica di spinta ‐ vd. oltre‐ eseguita sul meridiano Zu Tae Yang di un paziente in posizione prona imporrà automaticamente l'utilizzo della posizione dell'arco.
Accanto all'aspetto "statico" della postura, esistono anche precise e semplici indicazioni circa la dinamica del movimento dell'operatore; in particolare:
a) La forza dell'operatore, come nel Taiji Quan, nasce dai piedi, si trasmette al t'an t'ien e si manifesta nelle mani (o nella parte del corpo utilizzata per il massaggio); e' la corretta spinta a terra, e la coordinata e sincrona trasmissione della medesima attraverso le proprie articolazioni che fornisce l'energia necessaria alla manipolazione.
b) Lo. "strumento dell'esecutore (pollice, palmo, ecc.) deve essere morbido, il tono muscolare e' ridotto alle necessità di trasmissione della forza.
c) Il gomito dell' operatore forma un angolo di circa 120.
d) Nell'esecuzione delle tecniche rotatorie la rotazione parte dalla spalla e si trasmette fino al polso, con un ritmo che varia delle 70 alle 120 ripetizioni la minuto.
L’INTENZIONE
L'utilizzo dell' "intenzione" nell'ambito del Tui Na si basa sulla capacità del pensiero ‐ Yi – di guidare l'energia. Come insegnano i maestri di Qi Gong, dove arriva il nostro pensiero, lì arriva anche il nostro Qi. In particolare e' quindi possibile proiettare la nostra Wei qi all'esterno ed utilizzarla come strumento terapeutico.
Un massaggio correttamente eseguito quindi non si limita ad una stimolazione cutanea e muscolare più o meno profonda, ma coinvolge direttamente la vitalità (Qi ) del paziente.
LE TECNICHE FONDAMENTALI
Dal punto di vista pratico, le tecniche rispondono essenzialmente a due funzioni diverse:
BU ‐ tonificare
XIE ‐ sciogliere o disperdere
Per raggiungere questi obiettivi esistono, teoricamente, dei criteri pratici precisi che definiscono le modalità di esecuzione della tecnica da parte dell'operatore
BU XIE
VELQCITA' lenta rapida
INTENSITA' leggera energica
DIREZIONE secondo corrente contro corrente
ROTAZIONE oraria antioraria
Purtroppo (o per fortuna), le cose nella pratica non sono cosi semplici e il meccanismo, come già accennato, funziona soltanto quando sostenuto dall'Intenzione del praticante il quale deve comunque attenersi a quattro regole fondamentali valide per ogni tecnica:
1) La tecnica deve essere eseguita a lungo (al minimo 3/4 minuti)
2) La forza deve essere portata in profondità
3) La forza deve essere costante
4) La forza deve essere elastica
1) SPINTA ‐ TUI FA
Può essere eseguita tramite:
‐ polpastrello del pollice (piccole superfici , volto)
‐ eminenza tenar o ipotenar o lato ulnare della mano
‐ tutto il palmo della mano, anche sovrapponendo le due mani (si usa per la regione dorsale mediana)
‐ pugno, superficie dorsale delle dita (zona paravertebrale)
Effetti:
Rischiara la vista, rettifica la regione cefalica, riscalda i meridiani principali, drena i secondari, promuove la circolazione del sangue. .
2) PRESA ‐ NA FA
Si esegue con l'ausilio del pollice ed indice, supportato dalle altre dita per le zone più ampie. Il punto viene afferrato con decisione allo scopo di far penetrare profondamente la pressione Si utilizza sugli arti, sui punti articolari, sul muscolo pettorale, sul trapezio(2l VB) ecc.
Effetti:
Elimina il vento, disperde il freddo, rilassa i tendino‐muscolari, regola qi e xue, esercita ottimo effetto analgesico.
3) PRESSIONE ‐ AN FA
Varie parti del corpo possono essere usate a tale scopo:
‐le estremità delle dita
‐l’articolazione tra la prima e seconda falange del medio
‐il palmo della/e mani
‐il gomito
L'effetto di approfondimento deve essere fermo e sostenuto
N.B.
La pressione può anche essere unita alla rotazione (AN RUO FA), con frequenza fino a 120‐160 ripetizioni al minuto, e' una tecnica molto utilizzata.
Effetti:
La manipolazione influenza i jing luo molto in profondità, promuove la circolazione, disperde le stasi di qi e xue, regolarizza qi e xue.
4) FRIZIONE ‐ MO FA
La manovra consiste nel ruotare e frizionare leggermente, in genere si usa il senso orario. E' possibile utilizzare varie parti del corpo:
‐ polpastrello del pollice (massaggio pediatrico)
‐ polpastrelli delle dita ed eminenza tenar ed ipotenar
‐ tutto il palmo della mano
‐ superficie volare della mano e delle dita (per grandi estensioni).
Effetti:
Riscalda la superficie, risolve i pieni divento e di freddo, scioglie le contratture.
S) IMPASTAMENTO ‐ RUO FA
Simile a mo fa, e' molto più profondo, la pressione e' considerevole. Occorre evitare di scivolare e di trasferirsi dalla zona da trattare.
Anche in questo caso si possono usare svariate parti del corpo:
‐ uno o più polpastrelli
‐ le dita e le eminenze tenar ("tal1one della mano") ed ipotenar ("monte di venere")
‐ tallone della mano
‐ nocche
‐ gomito
Effetti:
Rilassa i tendino muscolari, apre le ostruzioni, allevia gli spasmi, drena i meridiani, tratta i ristagni
6) PINZETTAMENTO ‐ NIE FA
Simile a na fa, viene eseguito con maggiore energia, la zona viene afferrata, sollevata e rilasciata più volte. Il metodo e' usato soprattutto a livello di tendini e muscoli (specifico per il "tendine di Achille").
Effetti:
Elimina il vento, libera la superficie, calma il fuoco, purifica il calore, disperde il freddo, riattiva la circolazione di qi e xue, facilita il movimento articolare.
7) STILETTAMENTO ‐ CUO FA
Si esegue con l'indice ed il medio sovrapposti, la pressione deve essere forte e deve approfondirsi gradualmente.
Effetti:
Esercita azione specifica sui punti, analogamente all'agopuntura. Armonizza lo yin e lo yang, regola le funzioni degli organi interni.
8) PRESSIONE PUNTIFORME ‐ DIAN FA
Molto simile al precedente, viene eseguito con la punta del dito indice oppure del medio stretto e sostenuto da pollice ed indice.
Effetti:
Azione specifica sugli agopunti e sui punti ashi.
9) ROTOLAMENTO ‐ QUEN FA
Tenendo la mano e l’articolazione del polso completamente morbide eseguo dei movimenti di rotazione sul lato ulnare sfruttando la spinta del corpo e della spalla, il gomito forma un angolo di circa 120 gradi. Sui tessuti più adiposi posso usare le 4 nocche.
La velocità deve essere costante, circa 120‐160 ripetizioni al minuto.
(E' probabilmente la tecnica più utilizzata, e più originale, del massaggio cinese).
Effetti:
Promuove il rilassamento (fang song), e' quindi un'ottima preparazione prima di utilizzare altre tecniche. Rilassa i tendino muscolari, tonifica la circolazione di qi e Xue, risolve i ristagni, ottimo per i traumi dei tessuti molli.
10) PERCUSSIONE ‐ PAI FA
Viene eseguita con diverse parti della mano:
‐ superficie dorsale delle dita ed eminenze tenar ed ipotenar ("pugno vuoto"
‐ palmo
‐ superficie dorsale
‐ lato ulnare ( percussione a ventaglio).
Effetti:
Regolarizza lo yin/yang, distende il torace, elimina le mucosità, rilassa i tendino muscolari, attiva la circolazione del sangue, esercita effetto analgesico.
N.B. La tecnica e' ottima anche per concludere un trattamento, infatti tonifica la Wei qi e, quindi, "richiude" i punti precedentemente utilizzati.
11) ROTAZIONE ARTICOLARE ‐ YAO FA
L'operatore imprime un movimento circolare lento e fisiologico all'articolazione da trattare.
La manipolazione viene utilizzata per le articolazioni dell'anca, della spalla, della caviglia, del polso e del collo.
Effetti:
Rimuove i blocchi articolari, scioglie i tendino muscolari, promuove la circolazione di qi e xue.
Note:
Yao fa viene spesso eseguito in associazione con altre tecniche che riscaldano l’articolazione e favoriscono la rotazione (quen fa, na fa).
12) TRAZIONE ‐ QUIAN FA
E' una tecnica di mobilizzazione forzata eseguita applicando una forza assiale all'articolazione da trattare. Talvolta la tecnica viene eseguita contemporaneamente da due terapisti che esercitano forze opposte.
Qian viene prevalentemente applicata agli arti inferiori, con presa al tallone; oppure agli arti superiori, con presa al polso. La tecnica può essere eseguita in modo dolce, continuo e progressivo, quasi come nei "pompage" fasciali della moderna terapia fisica occidentale, oppure avvalersi di un
piccolo "trust" articolare di osteopatica memoria.
Effetti:
Rettifica le ossa, mobilizza le articolazioni, scioglie i ristagni.
UN DITO DEL BUDDHA ‐ I ZHI CHAN
Analizziamo ora con maggior dettaglio la tecnica I ZHI CHAN, fondamentale nel Neigong Tuina del Maestro Wang Zhì Xiang
“I” significa “uno”, “Zhi” significa “dito” e “Chan” significa “Buddha”: il nome della tecnica si rifà quindi alla tradizione terapeutica di scuola buddhista che annovera lo sviluppo di capacità curative tra i frutti tipici derivanti dalla pratica costante della meditazione. Il “singolo dito del Buddha” esprime perciò il concetto di una grande energia positiva concentrata in un punto molto piccolo del corpo, facendo in questo modo implicito riferimento alla pratica del Neigong, indispensabile per eseguire correttamente il Tui Na.
Mentre la tecnica di rotolamento (Quen fa) viene utilizzata su zone ampie del corpo per generare lo stato di Fan Song (rilassamento) necessario per il trattamento, la tecnica I Zhi Chan è puntiforme, usata in prevalenza per stimolare in profondità singoli agopunti. Per questo motivo, normalmente viene impiegato il pollice, sostituito eventualmente dall’indice e dal medio, oppure, soprattutto sulla zona del cranio e del viso, dall’eminenza tenar.
Una volta selezionata la zona di applicazione della forza, il praticante imprime un movimento ondulatorio da destra a sinistra, che parte dal polso e raggiunge l’ultima falange del pollice.
Naturalmente, tutte le altre articolazioni partecipano al movimento. Il braccio dell’esecutore è completamente rilassato, in modo tale che la forza‐peso agisca in profondità sul corpo del ricevente.
La zona yang del polso, in prossimità del punto Yang Qi (4 TE) tende verso l'alto (Sou Lin Din Jin), nello stesso modo in cui il punto Bai Hui (20 GV) si estende verso il cielo durante la pratica del Taiji Quan. L’equilibrio di energia Yin‐Yang nella mano dell’esecutore è garantito dall’intenzione diretta anche nella zona del punto Laogong (8 PC), che viene distesa e rilasciata seguendo il ritmo del massaggio.
La tecnica viene eseguita in modo molto morbido, per non meno di 100 ripetizioni su ogni punto selezionato; la difficoltà maggiore consiste nella trasmissione di energia all’interno del punto, del meridiano o dell’organo che vogliamo stimolare. Tradizionalmente, questa facoltà viene allenata usando inizialmente un sacchetto di riso ben pieno, in seguito sostituito con un sacchetto di sabbia asciutta molto compressa. Riuscire a penetrare con l’intenzione negli spazi infinitesimali tra i granelli di sabbia, viene considerato analogo alla capacità di stimolare efficacemente il corpo umano.
GENERALITA' SUI MERIDIANI ( 经络 - Jīngluò )
Parlando di TuiNa abbiamo accennato ripetutamente al meridiano d' agopuntura, il più originale aspetto della medicina cinese; si tratta ora di affrontarlo a fondo cercando di capire la "filosofia" che lo sostiene.
Poca (o nessuna) importanza attribuiamo al fatto che queste linee energetiche esistano realmente come "fatto" anatomico (i dati al riguardo sono realmente discordi e discutibili).
Rimane il fatto, invece indiscutibile, che queste "linee energetiche" rispondono, praticamente sempre, a precise regole dialettiche.
Il corpo umano è costituito da Yin e Yang. Lo Yang sta dietro, in alto ed il fuori (si pensi al cielo); al contrario lo Yin sta davanti, in basso e al centro (si pensi alla terra).
In prima approssimazione diremo quindi che i meridiani Yang si localizzano sulla superficie posteriore del corpo, mentre i meridiani Yin sulla superficie anteriore.
Ci sembra il caso di ricordare che i diversi meridiani, fra le molteplici funzioni, hanno quelle di legare fra loro l' alto ed il basso, l' avanti ed il dietro, e 1' interno e l' esterno.
Vedremo quindi che i meridiani compiono tre circuiti completi all' interno dell' uomo e ciascuno di questi è composto da 4 "tratti" o meridiani (4 x 3 = 12 meridiani).
Quindi un circuito è sempre costituito dal 1° tratto che va dal torace alla mano, da un 2° tratto posto fra la mano ed il viso, poi un 3° tratto dal viso al piede, ed infine un 4° dal piede al torace.
I 12 meridiani principali hanno le loro specificazioni; ciascuno di essi è dotato di 3 (4) meridiani secondari che rappresentano delle "specificazioni" degli stessi.
Abbiamo così i meridiano tendino ‐ muscolari (muscoli dei meridiani) o JING JIN che rappresentano la funzione motrice (muscolare). In questi circola preferenzialmente la Wei Qi.
Abbiamo poi i meridiani Luo.
Luo significa "comunicazione"; questi meridiani connettono i due meridiani principali di una stessa "loggia energetica. Ad esempio il Luo trasversale del Polmone connette fra loro il meridiano principale del polmone e quello del Grosso intestino.
In aggiunta alcuni autori descrivono il meridiano secondario Luo longitudinale; questo meridiano avrebbe la funzione di connettere fra loro le zone di attraversamento, gli organi di senso e tutte le strutture connesse con 1' organo di appartenenza del meridiano.
Infine i meridiani distinti (Bie Luo). Per questi meridiani non è descritta alcuna sintomatologia.
Forse sono interessati nell' espressione emozionale dei singoli organi. Comunque sia connettono fra loro la superficie e la profondità (legame Biao‐Li).
Un' ultima annotazione: esistono delle regole che "legano" fra loro i meridiani; fra queste ricordiamo la regola "MEZZOGIORNO ‐MEZZANOTTE"
Questa regola afferma che quando un meridiano è fisiologicamente in pieno di energia il meridiano accoppiato è al minimo energetico possibile.
Ad esempio il meridiano del polmone ha il massimo di energia dalle 3 alle 5 del mattino. In questo stesso orario il meridiano della vescica (che ha il massimo di energia dalle 3 alle 5 del pomeriggio) si trova al minimo energetico; e così via per tutti i meridiani.
Il livello di energia nei meridiani e' regolato della cosiddetta CIRCOLAZIONE CIRCADIANA, che descrive l'andamento della "marea energetica", nei 12 meridiani:
Nome Meridiano (Chinese) Yin / Yang Mano / Piede
5 Elementi Organo
Taiyin Canale del Polmone della Mano (手太阴肺经)
Taiyin (greater yin)
Mano (手)
Metallo (金)
Polmone ( 肺 )
Shaoyin Canale del Cuore della Mano (手少阴心经)
Shaoyin (lesser yin)
Mano (手)
Fuoco (火)
Cuore ( 心 )
Jueyin Canale del Pericardio della Mano (手厥阴心包经)
Jueyin (absolute yin)
Mano (手)
Fuoco (火)
Pericardio (心包)
Shaoyang Canale Sanjiao della Mano (手少阳三焦经)
Shaoyang (lesser yang)
Mano (手)
Fuoco (火)
Triplice Riscaldatore
( 三焦 )
Taiyang Canale del Piccolo Intestino della Mano (手太阳小肠经)
Taiyang (greater yang)
Mano (手)
Fuoco (火)
Piccolo Intestino ( 小肠 )
Yangming Canale del Grosso Intestino della mano (手阳明大肠经)
Yangming (yang brightness)
Mano (手)
Metallo (金)
Grosso Intestino (大腸)
Taiyin Canale della Milza del Piede (足太阴脾经)
Taiyin (greater yin)
Piede (足)
Terra (土)
Milza (脾)
Shaoyin Canale del Rene del Piede (足少阴肾经)
Shaoyin (lesser yin)
Piede (足)
Acqua (水)
Rene (腎)
Jueyin Canale del Fegato del Piede (足厥阴肝经)
Jueyin (absolute yin)
Piede (足)
Legno (木)
Fegato (肝)
Shaoyang Canale della Cistifellea del Piede (足少阳胆经)
Shaoyang (lesser yang)
Piede (足)
Legno (木)
Cistifellea (膽)
Taiyang Canale della Vescica del Piede (足太阳膀胱经)
Taiyang (greater yang)
Piede (足)
Acqua (水)
Vescica Urinaria(膀胱)
Yangming Canale dello Stomaco del Piede(足阳明胃经)
Yangming (yang brightness)
Piede (足)
Terra (土)
Stomaco (胃)
Indice delle tavole
Tav. I I territori cutanei anteriori
Tav. II I territori cutanei posteriori
Tav. III Meridiano del Polmone
Tav. IV Meridiano del Grosso Intestino
Tav. V Meridiano del Io Stomaco
Tav. VI Meridiano della Milza ‐ Pancreas
Tav. VII Meridiano del Cuore
Tav. VIII Meridiano dell’Intestino Tenue
Tav. IX Meridiano della Vescica
Tav. X Meridiano dei Reni
Tav. XI Meridiano de Ministro del Cuore
Tav. XII Meridiano del Triplice Riscaldatore
Tav. XIII Meridiano della Vescica Biliare
Tav. XIV Meridiano del Fegato
Tav. XV Vaso Governatore (Du Mai)
Tav. XVI Vaso Concezione (Ren Mai)
Tav. XV Chong Mai
Tav. XV Yang Wei Mai
Tav. XIX Dai Mai
Tav. XX Yin Wei Mai
Tav. XXI Yang Qiao Mai
Tav. XX Yin Qiao Mai