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VICINI AI SACERDOTI AL SERVIZIO DI TUTTI FELICE FIENI Tutti i nostri figli 20 novembre. Ha compiuto 25 anni la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ma la strada da fare è ancora lunga l rapporto Chiesa–denaro è sempre stato un tema delicato, che di tanto in tanto riaffiora colpevolizzando la Chiesa che – si dice – dovrebbe essere po- vera e non parlare mai di soldi. Quanti fanno simili asserzioni dimenticano, più o meno volutamente, che il principio e- vangelico di povertà non contrasta con la necessità che la Chiesa eserciti il diritto di acquistare, possedere e utilizzare quei beni necessari ai suoi scopi spirituali in stile di sobrietà. La Chiesa utilizza i beni temporali per le necessità del culto divino, per l’opera di evangelizzazione, per la promozione cul- turale e la cooperazione missionaria, per il servizio ai poveri, per l’onesto sosten- tamento del clero e la solidarietà tra le co- munità ecclesiali. Proprio questa è l’opera che ha impe- gnato e impegna nelle diocesi i promo- tori del sostegno economico alla Chiesa cattolica. Bisogna evitare il rischio di «ma- terializzare» il discorso del sostegno alla Chiesa e mostrare che la strada è invece lastricata di valori altamente spirituali. San Paolo, infatti, chiama addirittura «ser- vizio sacro» l’opera del reperimento di ri- sorse economiche per le comunità cri- stiane in difficoltà. Il sostegno alla Chiesa misura una co- munità viva: dove c’è comunità viva il di- scorso sul reperimento delle risorse «scor- re», dove la comunità non è viva il di- scorso «fatica ad entrare». È necessario in- dividuare la strada più facilmente per- corribile per raggiungere gli obiettivi, che obbligatoriamente passano per l’annun- cio della nuova organizzazione (rispetto al precedente sistema di sostegno); del consolidamento (individuazione di iti- nerari da proporre e percorrere onde su- perare il rischio assuefazione); della for- mazione (per cogliere tutto il positivo della riforma). Ma bisogna lavorare an- che sugli aspetti negativi, perché – può sembrare strano – resistenze vengono spesso dall’interno del nostro «mondo». La lettera Sostenere la Chiesa per servire tut- ti dei nostri vescovi è una sintesi attua- lissima di valori ecclesiali e civili: dalla co- munione alla corresponsabilità dei fede- li, dalla compartecipazione alla vita eco- nomica all’uguaglianza, dalla perequa- zione tra ministri alla trasparenza, dalla collaborazione Stato–Chiesa per la pro- mozione della persona alla reciproca in- dipendenza, dalla democrazia fiscale al- l’esemplarità anche per altri Paesi. È una bella occasione per scoprire che anche il denaro può avere un carattere «sacro»! L’8xmille e le offerte per il sostentamento del clero costituiscono un modello e- conomico «rivoluzionario». Si tratta di un premio aggiuntivo che non è a van- taggio di pochi ma della comunità; un contributo che non è beneficienza ma un «prendere per ridare». Questa è la sua forza: introdurre, nel criterio generale dell’uso del denaro, quegli atteggiamenti di sussidiarietà, di libertà e di eticità che dovrebbero essere condivisi anche dagli Stati. ”Il fatto” a pagina 2 I DI SIMONA GIONTA ra nato nel 1983 Iqbal Masih, e aveva quattro anni quando suo padre decise di venderlo a un fabbricante di tappeti per 12 dollari. Aveva solo qualche anno in più quando ebbe il coraggio di denunciare i suoi padroni, e ne aveva 12 quando fu ucciso, martire per la difesa dei diritti dei minori. Ha 17 anni Malala Yousafzay, la ragazza pachistana minacciata dai talebani, Premio Nobel per la Pace 2014 per la sua lotta a favore dell’istruzione femminile. Due figure a confronto con circa 20 anni di distanza per ricordare la giornata mondiale dei diritti all’infanzia e all’adolescenza che si è celebrata il 20 Novembre a 25 anni dall’approvazione della Convenzione ONU adottata nel 1989. Portatori di diritti e non destinatari passivi di assistenza: questa la grande novità introdotta, che ha sancito di fatto uno spartiacque nella visione del bambino. Proprio in occasione dell’anniversario arriva la denuncia E di Save the children: «Tali leggi stentano a tradursi in una agenda chiara e definita di interventi e politiche per l’infanzia e il risultato è un’allarmante crescita del disagio e impoverimento fra i minori, sia a livello sociale che educativo». L’impegno sancito dalla Convenzione, infatti, si è tradotto in una produzione legislativa a cui non sempre ha fatto seguito un cambiamento concreto. Basta pensare alla legge che istituisce il Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, progressivamente tagliato e limitato ad alcune città, passando dai 43,9 milioni di euro del 2009 ai 30,69 del 2014 fino ai 28,709 previsti dalla legge di stabilità per il 2015. Nello stesso anno, sono stati istituiti una Commissione parlamentare dedicata e un Osservatorio Nazionale con il compito di predisporre ogni 2 anni un piano d’azione di interventi. Tuttavia, dal 1997 ad oggi si sono avuti solo 3 piani, l’ultimo nel 2011 e privo di copertura finanziaria. Più recente è la nomina di un Garante Nazionale, previsto anche in tutte le regioni, ma a oggi sono solo 13 quelli nominati. Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione che dal 1919 lotta per la difesa dei diritti dei minori, il Italia il 13,8% dei bambini – pari a oltre 1,4 milioni – vive in povertà assoluta ma gli investimenti per infanzia e famiglia rappresentano appena il 4,8% della spesa sociale. La dispersione scolastica è al 17% per una vera “povertà educativa”, un’assenza di opportunità formative: nel paese che primeggia per opere d’arte, in nessuna regione almeno il 50% dei suoi minori visita un monumento nel corso di un anno. Sullo sfondo i grandi cambiamenti che ha conosciuto l’infanzia in questi ultimi 25 anni: forte diminuzione della popolazione infantile – dal 22% al 16,7% della popolazione con una crescente presenza di bambini di origine straniera (10%), l’avvento delle nuove tecnologie con l’85% di under 18 che ha uno smartphone. Questa è l’Italia dei bambini 25 anni dopo la Convenzione Onu. Con meno ragazzi, poco istruiti, poco tutelati: senza futuro. Bambini, molte per loro le iniziative nel Lazio Regione Lazio ha ricordato la Giornata internazionale dei diritti dell’in- fanzia e dell’adolescenza, approvando tre atti “dedicati” ai più giovani: lo sblocco di 34 nuovi asili nido con un milione di investimenti, l’adozione di un protocollo per una rete istituzionale contro i maltrattamenti sui mi- nori e il recepimento delle linee guida per la lotta agli abusi sessuali online. Tante iniziative anche nella diverse città. A Sora, il 20 pomeriggio tutti in piaz- za per la merenda, giochi ed attività con l’Associazione Culturale “Il Fatto” ed il Collettivo “Fuori Posto” con il Patrocinio del Comune. A Formia labora- tori creativi e di scrittura, letture ed incontri nel programma promosso dal Comune, mentre i Teatri Riuniti del Golfo hanno aderito alla campagna “In farmacia per i bambini” della Fondazione «Francesca Fava», donando parte del ricavato dell’appuntamento all’acquisto di farmaci a uso pediatrico. In Provincia di Rieti le compagnie teatrali in campo con il convegno e lo spet- tacolo promossi dal Teatro delle Condizioni Avverse, Officina Culturale del- la Bassa Sabina, e dal Teatro Alchemico di Rieti. A Ciampino tre giorni di i- niziative, 20, 21 e 23, con il coinvolgimento delle classi quarte elementari e prime medie, mentre a Fiumicino si è tenuta una conferenza sugli Stati ge- nerali per l’infanzia e l’adolescenza a cura dell’Associazione “Io, Noi” ed il Centro Famiglie “Nuova Aurora”. (Si. Gio.) L E il Comune dà il «via libera» al diritto a giocare Via libera, nelle strade e nei condomini di Rieti, ai ragazzini che giocano: diritto al gioco assicurato, secondo il Regolamento cittadino approvato dal consiglio comunale di Rieti nella seduta speciale del 20 novembre, presenti il comitato Unicef e i rappresentanti delle scuole (tra cui il baby consiglio dell’istituto comprensivo di Villa Reatina), festeggiando così la Giornata per l’infanzia. Nuovo regolamento, nel capoluogo reatino, anche per le mense scolastiche. Approvate dalla Regione due misure per la protezione dell’infanzia E DITORIALE «S OVVENIRE » A RIETI ALBANO OGGI SI CHIUDE LA VISITA PASTORALE a pagina 3 ANAGNI IMPARARE LA FEDE DIETRO AL MAESTRO a pagina 4 C. CASTELLANA IL NOSTRO «GRAZIE» AI PRESBITERI a pagina 5 CIVITAVECCHIA CANTO E MUSICA NELLA LITURGIA a pagina 6 FROSINONE «VI ACCOGLIAMO COME ABRAMO» a pagina 7 GAETA GIOVANI DISOCCUPATI I NUOVI POVERI a pagina 8 LATINA QUARANT’ANNI FA PAOLO VI TRA NOI a pagina 9 PALESTRINA COL REGNO NEL CUORE a pagina 6 PORTO-S. RUFINA I CONSACRATI, UNA VITA «NO-STOP» a pagina 11 SORA IL NUOVO ABATE DI MONTECASSINO a pagina 13 TIVOLI UN IMPEGNO DA RILANCIARE a pagina 14 NELLE DIOCESI RIETI ALCOLISMO, ALLARME PER I GIOVANI a pagina 12 LAZIO SETTE l Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cin- ge di forza. È stabile il mondo, non potrà vacillare». Così dice il salmo 93 (92 nell’uso liturgico). Il fatto che Gesù è il re di ogni co- sa ci rassicura. E non è poco in questi nostri tempi in cui mille no- tizie e notiziole sembrano farci perdere il terreno sotto i piedi. Sem- bra quasi che tutto si rivolga: dalle questioni metereologiche a quel- le valoriali. Il linguaggio dei nostri tempi sembra quello delle apo- calissi. Ma oltre a questo sconvolgimento il genere apocalittico fa emergere la certezza che Dio governa ogni cosa e si erge sicuro e forte mentre tutto crolla. La festa che oggi celebriamo, così, è la fe- sta dei nostri tempi confusi. Tutto crolla e sembra cambiare ineso- rabilmente, ma la presenza amorosa e giusta del nostro Dio resta immutata. Anzi, potremmo dire che emerge con sempre più evi- denza il fatto che Dio è il motore di ogni cosa e che in Lui ogni co- sa riposa e trova fondamento. Anzi di più! È il “regnare” di Cristo che fa crollare tutto ciò che non vale, che è “disumano”. Mentre do- na vigore e grazia a tutto quello che è a Lui legato. Il tesoro della nostra vita è nel porre in Gesù la nostra speranza. Se la nostra gioia è in ciò che è senza di Lui al primo venire delle difficoltà e delle prove della vita siamo nella disperazione. Ma se tutto il nostro cuo- re è in ciò che da Lui viene, la nostra gioia nessuno potrà toglier- cela! È fondata sulla roccia. È un dono del Re dei Re per noi. Que- sti tempi, allora, ci donano di scoprire dove porre la vera e auten- tica speranza. Dove cercare l’autentica gioia! Francesco Guglietta I « Dove porre l’autentica speranza Domenica, 23 novembre 2014 Avvenire - Redazione Roma Piazza Indipendenza, 11/B - 00185 Roma; Telefono: 06.688231 - Fax: 06.68823209 Email: [email protected] Avvenire - Redazione pagine diocesane Piazza Carbonari, 3 - 20125 Milano; Telefono: 02.6780554 - Fax: 02.6780483 Sito web: www.avvenire.it Email: [email protected] Coordinamento: Salvatore Mazza DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE: PROGETTO PORTAPAROLA mail: [email protected] SERVIZIO ABBONAMENTI NUMERO VERDE 800820084 SOVVENIRE INSIEME AI PRETI, DENTRO LA CHIESA a pagina 2 IL FATTO

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Page 1: E «S VICINI AI SACERDOTI AL SERVIZIO DI TUTTI Tutti i ... · ed il Collettivo “Fuori Posto” con il Patrocinio del Comune. A Formia labora-tori creativi e di scrittura, letture

VICINI AI SACERDOTIAL SERVIZIO DI TUTTI

FELICE FIENI

Tutti i nostri figli20 novembre.Ha compiuto 25 anni la Giornata mondiale per i dirittidell’infanzia e dell’adolescenza, ma la strada da fare è ancora lunga

l rapporto Chiesa–denaro è semprestato un tema delicato, che di tanto intanto riaffiora colpevolizzando la

Chiesa che – si dice – dovrebbe essere po-vera e non parlare mai di soldi. Quantifanno simili asserzioni dimenticano, piùo meno volutamente, che il principio e-vangelico di povertà non contrasta con lanecessità che la Chiesa eserciti il dirittodi acquistare, possedere e utilizzare queibeni necessari ai suoi scopi spirituali instile di sobrietà.La Chiesa utilizza i beni temporali per lenecessità del culto divino, per l’opera dievangelizzazione, per la promozione cul-turale e la cooperazione missionaria, peril servizio ai poveri, per l’onesto sosten-tamento del clero e la solidarietà tra le co-munità ecclesiali. Proprio questa è l’opera che ha impe-gnato e impegna nelle diocesi i promo-tori del sostegno economico alla Chiesacattolica. Bisogna evitare il rischio di «ma-terializzare» il discorso del sostegno allaChiesa e mostrare che la strada è invecelastricata di valori altamente spirituali.San Paolo, infatti, chiama addirittura «ser-vizio sacro» l’opera del reperimento di ri-sorse economiche per le comunità cri-stiane in difficoltà. Il sostegno alla Chiesa misura una co-munità viva: dove c’è comunità viva il di-scorso sul reperimento delle risorse «scor-re», dove la comunità non è viva il di-scorso «fatica ad entrare». È necessario in-dividuare la strada più facilmente per-corribile per raggiungere gli obiettivi, cheobbligatoriamente passano per l’annun-cio della nuova organizzazione (rispettoal precedente sistema di sostegno); delconsolidamento (individuazione di iti-nerari da proporre e percorrere onde su-perare il rischio assuefazione); della for-mazione (per cogliere tutto il positivodella riforma). Ma bisogna lavorare an-che sugli aspetti negativi, perché – puòsembrare strano – resistenze vengonospesso dall’interno del nostro «mondo».La lettera Sostenere la Chiesa per servire tut-ti dei nostri vescovi è una sintesi attua-lissima di valori ecclesiali e civili: dalla co-munione alla corresponsabilità dei fede-li, dalla compartecipazione alla vita eco-nomica all’uguaglianza, dalla perequa-zione tra ministri alla trasparenza, dallacollaborazione Stato–Chiesa per la pro-mozione della persona alla reciproca in-dipendenza, dalla democrazia fiscale al-l’esemplarità anche per altri Paesi. È unabella occasione per scoprire che anche ildenaro può avere un carattere «sacro»!L’8xmille e le offerte per il sostentamentodel clero costituiscono un modello e-conomico «rivoluzionario». Si tratta diun premio aggiuntivo che non è a van-taggio di pochi ma della comunità; uncontributo che non è beneficienza maun «prendere per ridare». Questa è la suaforza: introdurre, nel criterio generaledell’uso del denaro, quegli atteggiamentidi sussidiarietà, di libertà e di eticità chedovrebbero essere condivisi anche dagliStati.

”Il fatto” a pagina 2

I

DI SIMONA GIONTA

ra nato nel 1983 Iqbal Masih, eaveva quattro anni quando suopadre decise di venderlo a un

fabbricante di tappeti per 12 dollari.Aveva solo qualche anno in piùquando ebbe il coraggio didenunciare i suoi padroni, e neaveva 12 quando fu ucciso, martireper la difesa dei diritti dei minori.Ha 17 anni Malala Yousafzay, laragazza pachistana minacciata daitalebani, Premio Nobel per la Pace2014 per la sua lotta a favoredell’istruzione femminile. Due figurea confronto con circa 20 anni didistanza per ricordare la giornatamondiale dei diritti all’infanzia eall’adolescenza che si è celebrata il20 Novembre a 25 annidall’approvazione dellaConvenzione ONU adottata nel1989. Portatori di diritti e nondestinatari passivi di assistenza:questa la grande novità introdotta,che ha sancito di fatto unospartiacque nella visione delbambino. Proprio in occasionedell’anniversario arriva la denuncia

Edi Save the children: «Tali leggistentano a tradursi in una agendachiara e definita di interventi epolitiche per l’infanzia e il risultato èun’allarmante crescita del disagio eimpoverimento fra i minori, sia alivello sociale che educativo».L’impegno sancito dallaConvenzione, infatti, si è tradotto inuna produzione legislativa a cui nonsempre ha fatto seguito uncambiamento concreto. Bastapensare alla legge che istituisce ilFondo nazionale per l’infanzia el’adolescenza, progressivamentetagliato e limitato ad alcune città,passando dai 43,9 milioni di eurodel 2009 ai 30,69 del 2014 fino ai28,709 previsti dalla legge distabilità per il 2015. Nello stessoanno, sono stati istituiti unaCommissione parlamentare dedicatae un Osservatorio Nazionale con ilcompito di predisporre ogni 2 anniun piano d’azione di interventi.Tuttavia, dal 1997 ad oggi si sonoavuti solo 3 piani, l’ultimo nel 2011e privo di copertura finanziaria. Piùrecente è la nomina di un GaranteNazionale, previsto anche in tutte le

regioni, ma a oggi sono solo 13quelli nominati. Secondo gli ultimidati dell’Organizzazione che dal1919 lotta per la difesa dei diritti deiminori, il Italia il 13,8% deibambini – pari a oltre 1,4 milioni –vive in povertà assoluta ma gliinvestimenti per infanzia e famigliarappresentano appena il 4,8% dellaspesa sociale. La dispersionescolastica è al 17% per una vera“povertà educativa”, un’assenza diopportunità formative: nel paese cheprimeggia per opere d’arte, innessuna regione almeno il 50% deisuoi minori visita un monumentonel corso di un anno. Sullo sfondo igrandi cambiamenti che haconosciuto l’infanzia in questi ultimi25 anni: forte diminuzione dellapopolazione infantile – dal 22% al16,7% della popolazione con unacrescente presenza di bambini diorigine straniera (10%), l’avventodelle nuove tecnologie con l’85% diunder 18 che ha uno smartphone.Questa è l’Italia dei bambini 25 annidopo la Convenzione Onu. Conmeno ragazzi, poco istruiti, pocotutelati: senza futuro.

Bambini, molte per loro le iniziative nel LazioRegione Lazio ha ricordato la Giornata internazionale dei diritti dell’in-fanzia e dell’adolescenza, approvando tre atti “dedicati” ai più giovani:

lo sblocco di 34 nuovi asili nido con un milione di investimenti, l’adozionedi un protocollo per una rete istituzionale contro i maltrattamenti sui mi-nori e il recepimento delle linee guida per la lotta agli abusi sessuali online. Tante iniziative anche nella diverse città. A Sora, il 20 pomeriggio tutti in piaz-za per la merenda, giochi ed attività con l’Associazione Culturale “Il Fatto”ed il Collettivo “Fuori Posto” con il Patrocinio del Comune. A Formia labora-tori creativi e di scrittura, letture ed incontri nel programma promosso dalComune, mentre i Teatri Riuniti del Golfo hanno aderito alla campagna “Infarmacia per i bambini” della Fondazione «Francesca Fava», donando partedel ricavato dell’appuntamento all’acquisto di farmaci a uso pediatrico.In Provincia di Rieti le compagnie teatrali in campo con il convegno e lo spet-tacolo promossi dal Teatro delle Condizioni Avverse, Officina Culturale del-la Bassa Sabina, e dal Teatro Alchemico di Rieti. A Ciampino tre giorni di i-niziative, 20, 21 e 23, con il coinvolgimento delle classi quarte elementari eprime medie, mentre a Fiumicino si è tenuta una conferenza sugli Stati ge-nerali per l’infanzia e l’adolescenza a cura dell’Associazione “Io, Noi” ed ilCentro Famiglie “Nuova Aurora”. (Si. Gio.)

L

E il Comunedà il «via libera»al diritto a giocareVia libera, nelle stradee nei condomini diRieti, ai ragazzini chegiocano: diritto al giocoassicurato, secondo ilRegolamento cittadinoapprovato dal consigliocomunale di Rieti nellaseduta speciale del 20novembre, presenti ilcomitato Unicef e irappresentanti dellescuole (tra cui il babyconsiglio dell’istitutocomprensivo di VillaReatina), festeggiandocosì la Giornata perl’infanzia. Nuovoregolamento, nelcapoluogo reatino,anche per le mensescolastiche.

Approvate dalla Regione due misure per la protezione dell’infanzia

E D I T O R I A L E « S O V V E N I R E »

A RIETI

◆ ALBANOOGGI SI CHIUDELA VISITA PASTORALE

a pagina 3

◆ ANAGNIIMPARARE LA FEDEDIETRO AL MAESTRO

a pagina 4

◆ C. CASTELLANAIL NOSTRO «GRAZIE»AI PRESBITERI

a pagina 5

◆ CIVITAVECCHIACANTO E MUSICANELLA LITURGIA

a pagina 6

◆ FROSINONE«VI ACCOGLIAMOCOME ABRAMO»

a pagina 7

◆ GAETAGIOVANI DISOCCUPATII NUOVI POVERI

a pagina 8

◆ LATINAQUARANT’ANNI FAPAOLO VI TRA NOI

a pagina 9

◆ PALESTRINACOL REGNONEL CUORE

a pagina 6

◆ PORTO-S. RUFINAI CONSACRATI,UNA VITA «NO-STOP»

a pagina 11

◆ SORAIL NUOVO ABATEDI MONTECASSINO

a pagina 13

◆ TIVOLIUN IMPEGNODA RILANCIARE

a pagina 14

NELLE DIOCESI

◆ RIETIALCOLISMO, ALLARMEPER I GIOVANI

a pagina 12

LAZIOSETTE

l Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cin-ge di forza. È stabile il mondo, non potrà vacillare». Così dice

il salmo 93 (92 nell’uso liturgico). Il fatto che Gesù è il re di ogni co-sa ci rassicura. E non è poco in questi nostri tempi in cui mille no-tizie e notiziole sembrano farci perdere il terreno sotto i piedi. Sem-bra quasi che tutto si rivolga: dalle questioni metereologiche a quel-le valoriali. Il linguaggio dei nostri tempi sembra quello delle apo-calissi. Ma oltre a questo sconvolgimento il genere apocalittico faemergere la certezza che Dio governa ogni cosa e si erge sicuro eforte mentre tutto crolla. La festa che oggi celebriamo, così, è la fe-sta dei nostri tempi confusi. Tutto crolla e sembra cambiare ineso-rabilmente, ma la presenza amorosa e giusta del nostro Dio restaimmutata. Anzi, potremmo dire che emerge con sempre più evi-denza il fatto che Dio è il motore di ogni cosa e che in Lui ogni co-sa riposa e trova fondamento. Anzi di più! È il “regnare” di Cristoche fa crollare tutto ciò che non vale, che è “disumano”. Mentre do-na vigore e grazia a tutto quello che è a Lui legato. Il tesoro dellanostra vita è nel porre in Gesù la nostra speranza. Se la nostra gioiaè in ciò che è senza di Lui al primo venire delle difficoltà e delleprove della vita siamo nella disperazione. Ma se tutto il nostro cuo-re è in ciò che da Lui viene, la nostra gioia nessuno potrà toglier-cela! È fondata sulla roccia. È un dono del Re dei Re per noi. Que-sti tempi, allora, ci donano di scoprire dove porre la vera e auten-tica speranza. Dove cercare l’autentica gioia!

Francesco Guglietta

I«Dove porre l’autentica speranza

Domenica, 23 novembre 2014

Avvenire - Redazione RomaPiazza Indipendenza, 11/B - 00185 Roma; Telefono: 06.688231 - Fax: 06.68823209

Email: [email protected]

Avvenire - Redazione pagine diocesanePiazza Carbonari, 3 - 20125 Milano; Telefono: 02.6780554 - Fax: 02.6780483Sito web: www.avvenire.it Email: [email protected]: Salvatore Mazza

DIFFUSIONE COPIE NELLE PARROCCHIE:PROGETTO PORTAPAROLAmail: [email protected] ABBONAMENTINUMERO VERDE 800820084

◆ SOVVENIREINSIEME AI PRETI,DENTRO LA CHIESA

a pagina 2

IL FATTO

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Trenta giovani da Rieti pellegrini in Poloniain preparazione alla Gmg di Cracovia 2016

n “mordi e fuggi” in terra polacca per ungruppo di giovani della diocesi di Rieti, che

concludono quest’oggi il loro breve pellegrinaggioa Cracovia . Una trentina, fra ragazzi e animatori,accompagnati dal vicario generale don Jarek, pre-senti anche la presidente diocesana dell’Ac con gliassistenti don Zdenek e don Roberto, alcuni capiscout e suor Carla, della comunità delle Pastorelledi Collemaggiore. Provenienti da varie esperienzee zone della diocesi (oltre all’Azione Cattolica, cheha promosso l’iniziativa con la Pastorale giovanilee gli Scout d’Europa, c’è qualcuno impegnato in al-tri movimenti e nel volontariato, un gruppetto dal-la vicaria di Borgorose, più un amico dell’Ac delladiocesi di Sora che si è aggregato), hanno vissutoun paio di giorni nella città che nel 2016 ospiteràla Giornata mondiale della gioventù: una sorta di“apripista” per il pellegrinaggio che in tale occasio-ne porterà i giovani reatini nella città che fu sedevescovile di Karol Wojtyla, il futuro ideatore delleGmg. Un’occasione, per il gruppo reatino, per in-contrare alcuni giovani del luogo e fare esperienzadel clima di attesa e di speranza che fin d’ora si re-

U spira in tutta la Polonia. Il percorso è iniziato do-menica scorsa a Rieti, con un primo incontro di ca-rattere spirituale svoltosi nella sede dell’Ac dioce-sana, cui è seguita la partecipazione in Cattedralealla Messa domenicale, celebrata per l’occasionedal vescovo monsignor Delio Lucarelli, che al ter-mine della liturgia si è rivolto ai giovani e agli ac-compagnatori esortandoli a farsi entusiasti antici-patori dello spirito della Gmg, per poi impartiresul gruppo una particolare benedizione. L’appog-gio e il sostegno della Diocesi è stato fondamenta-le per risolvere alcuni problemi di carattere orga-nizzativo e economico, ma il contributo più impor-tante proviene dall’entusiasmo dei partecipantiche, con il loro impegno, hanno saputo mostrareuna significativa maturità ecclesiale, capace di su-perare i confini delle singole esperienze, sensibi-lità, realtà parrocchiali. Il Diario di viaggio cheverrà composto, le foto, i filmati e gli appunti, co-stituiranno un materiale prezioso che certamentedarà lo spunto più appropriato per il coinvolgi-mento dell’intera comunità diocesana in vista del-la Gmg 2016. (a.v.)

Insieme ai sacerdoti, nella Chiesa

Sul sito dedicato della Ceiconsultabile liberamentee aggiornato in tempo realesi vede la mappa completadi come vengono spesele quote dell’«8xmille»Nelle diocesi del Laziomoltissime quote destinateal restauro di chiesee di antiche opere d’artema soprattutto a finanziareprogetti di solidarietàe cooperazione missionaria

Si celebra martedì prossimola Giornata mondialecontro la violenza sulle donne

DI ACHILLE PROSTAMO

ome vengono destinati i fondi dell’Ot-to per mille? Prima a dircelo è la Con-ferenza episcopale italiana, che da anni

impegnata in un “progetto di trasparenza” che,su u apposito sito dedicato e consultabile sen-za alcun limiti, mostra su una “mappa 8xmil-le” come queste quote vengano effettivamen-te destinate. Sono informazioni in continuo ag-giornamento, perché ogni diocesi che gestiscelocalmente i fondi riporta sulla mappa il det-taglio delle proprie modalità di spesa.Nelle Diocesi del Lazio, molte le opere legateal restauro di edifici o oggetti religiosi, ma an-che a iniziative sociali e di solidarietà. Fra leprime da citare i restauri delle chiese di Arte-na, Genzano, Castelnuovo di Porto (RM),Ciampino (RM) e Ceccano (Fr). Non menoimportanti gli interventi di acquisto o com-pravendita da destinare ad alloggi sociali (co-

Cme a Latina l’acquisto degli uffici della curia edei locali per la casa del clero), o quelli legatial restauro di antichi oggetti, per esempio l’or-gano della chiesa di Poggio Mirteto.Non meno importanti infine le iniziative e iprogetti sociali realizzati. Fra queste le attivitàsvolte dalle Diocesi di Cerveteri e di Latina in-sieme alle rispettive Caritas diocesane. La pri-ma ha messo in piedi il progetto “Vicini allegenti”, iniziativa che ha visto la creazione diservizi rivolti ai senza dimora, la seconda ilprogetto “Crescere insieme”, un servizio ri-volto alle persone in situazione di disagio sen-za distinzione di razza, nazionalità, religione.Moltissimi, infine, gli interventi sul fronte in-ternazionale: in primis dalla diocesi di Pale-strina, che lo scorso anno ha destinato fondialla Parrocchia di santa Edvige a San Paolo delBrasile per la costruzione di opere sociali: gliambulatori medici, i centri di prevenzioneAids, le scuole per i bambini, i centri sportivi.

DI REMIGIO RUSSO

na giornata, la domenica odierna, datrascorrere «Insieme ai sacerdoti,insieme ai più deboli». Questo, in

fatti, è il tema della Giornata nazionalededicata al sostentamento del clero. In altreparole, la richiesta di offerte con cuisostenere i preti diocesani. Solo nel Laziosono 2.871 (36 mila in Italia) e ricoprono iservizi di parroco, vicario parrocchiale,direttori delle Caritas, cappellani di ospedaleo delle carceri, insegnanti di religione e altriincarichi nelle curie diocesane. Un gruppo di

sacerdoti che va sostenuto nella vitaquotidiana e ciò è una precisa responsabilitàdella comunità dei fedeli. Di questi tempi,con la crisi economica sempre più pesante,diventa davvero difficile chiedere soldi, poichiederli per “sostenere i preti” è impresaardua. Ne sanno qualcosa al “Servizio per lapromozione del sostegno economico allaChiesa” istituito nel 1989 presso laSegreteria Generale della ConferenzaEpiscopale italiana, che si avvale sulterritorio degli Incaricati regionali, diocesanie referenti parrocchiali per fornire supportooperativo alle iniziative di raccolta dei fondi.«Un’organizzazione nata all’indomani dellarevisione del Concordato tra Stato e Chiesail cui scopo è garantire a tutti i sacerdotidiocesani una equaremunerazione, evitandodisparità di condizioni trasacerdoti. Senza dimenticare,poi, i presbiteri che hannolasciato il servizio attivo pervecchiaia o gli ammalati chenon avrebbero di chesostenersi», ha spiegatoAntonello Palozzi, incaricatoregionale di “Sovvenire”,«comunque non parliamo dichissà quali somme,mediamente tra 800 e 1000euro per 12 mesi, ».Interessante è l’analisi deinumeri riportati nelle schedeelaborate dal Servizio Cei. NelLazio, il confronto tra 2012 e2013 evidenzia un aumentodel numero delle offerte(7,9%, cioè da 9.321 a10.053) cui però fa da

Uspecchio una leggera flessione in termini diimporti (–1,7%, da 942.625 a 926.850euro). Due andamenti che rispecchiano ildato nazionale ma da cui si discostano comepercentuale (3,7% e –5% rispettivamenteofferte e importi). Le situazioni a livellodiocesano nel Lazio sono diverse tra loro.Alcune diocesi sono riuscite a far rimaneresostanzialmente invariato il numero delleofferte tra il 2012 e il 2013 e pur tuttaviahanno visto calare di molto gli importiricevuti lo scorso anno. Questo è il caso diTivoli (–32,2% pari a 7.636,58 euro) eViterbo (–29,4% pari a 14.737 euro), lequali possono comunque contare su unozoccolo duro di donatori ( rispettivamente167 e 254 offerte). Al contrario Rieti che nel2013 ha registrato una brusca riduzione del14,3% delle offerte (sono state 102) e del29,3% degli importi (raccolti 5.082,50euro). Situazione critica anche a Porto SantaRufina con un –8,4% di offerte e 35,2% diimporti. Vi sono poi diocesi che hanno vistodiminuire gli offerenti ma sono riusciti amantenere invariato il valore in euro, comea Latina–Terracina–Sezze–Priverno e adAlbano. In netta controtendenza la Chiesalocale di Civitavecchia–Tarquinia conl’aumento del 36,9% delle offerte (da 130 a178) e del 7,7% degli importi, che poi sononell’intorno dei diecimila euro in totale.Anche Civita Castellana ha registratovariazioni positive: 10,3% per le offerte e9,7% degli importi (attestati lo scorso annorispettivamente a 257 e 16.281 euro.«Questo contributo liberamente donati nonsoltanto aiuta i sacerdoti nel loro serviziospirituale e caritativo verso i più bisognosi,ma dimostra un coinvolgimento “effettivo”,oltre che “affettivo”, che contribuisce adalimentare opere di servizio e assistenza neiconfronti di tante persone più sfortunate»,ha concluso Antonello Palozzi.

Come funziona il sistemaa 25 anni il sostegno economico della Chiesa italianasi articola su due nuovi strumenti pratici: le offerte de-

ducibili Insieme ai sacerdoti (oggetto della Giornata odier-na) destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (IC-SC) e la destinazione dell’8xmille del gettito complessivo del-l’Irpef. Infatti, dopo la revisione del Concordato tra Stato eChiesa cattolica del 1984 è stata abolita la “congrua” fissaai parroci, e così ogni comunità locale deve provvedere alsostegno dei sacerdoti e delle attività di culto, pastorali esoprattutto delle iniziative di carità, quest’ultime portateavanti a favore dei bisognosi nei più svariati settori. La par-tecipazione economica alla vita della Chiesa attraverso que-sti due strumenti pratici racchiude, dunque, dei “valori”tutt’altro che economici. Le attività possono essere segui-te dal sito di Sovvenire (www.sovvenire.it) e dalle pagine diFacebook “Insieme ai sacerdoti” e “Chiedilo a loro”.

D

enti sui 179 sono i casi di violenza sul-le donne registrati nella Regione Lazionel 2013 di cui 11 solo a Roma. Un ma-

cabro primato denunciato dal secondo rap-porto Eures sul femminicidio in Italia, se-condo cui lo scorso è stato quello più cruen-to degli ultimi sette con un aumento del 14%rispetto al 2012. Un monito importante inoccasione della giornata mondiale contro ilfemminicidio che si celebrerà martedì pros-simo 25 novembre.Proprio in occasione della ricorrenza, do-mani presso la sala Tevere della Giunta re-gionale sarà presentato l’«Osservatorio re-gionale sulle pari opportunità e la violenza

V

sulle donne», e il prossimo bando rivolto al-le associazioni impegnate nel contrasto allaviolenza contro le donne. Un ulteriore pas-so dopo l’approvazione nel marzo scorso del-la legge regionale contro il femminicidio,con un finanziamento di 1 milione di europer sostenere le azioni di lotta alla violenzadi genere: 750mila euro sono destinati al-l’attività e al potenziamento delle strutture edei servizi esistenti. Nel dettaglio 500milaeuro andranno ai centri antiviolenza (350 aquelli con casa rifugio e 150 a quelli senza);250mila euro saranno dedicati alla costru-zione della rete regionale dei servizi, con lacreazione del registro regionale delle strut-ture, l’apertura degli sportelli antiviolenzanelle Case della salute e il finanziamento diborse di sostegno sociale per minori figli didonne che hanno subito violenze partico-larmente efferate. Secondo i dati del Rapporto Filas 2013 che

contiene la prima mappatura delle struttureche operano nel territorio del Lazio, sono 22i servizi di lotta alla violenza di genere; l’80%in provincia di Roma (4 centri, 5 centri concasa rifugio, 8 sportelli), 1 a Frosinone (spor-tello), 2 a Latina (entrambi centri con casarifugio), 1 a Rieti (sportello), 1 a Viterbo (cen-tro). Il Lazio ha una realtà significativa dipresa in carico e accoglienza delle vittime diviolenza e dei loro figli, basata su un’eleva-ta professionalità e competenza degli opera-tori ma con una presenza sottodimensiona-ta nelle province rispetto alle esigenze.Per il 25 Novembre, però, attività nell’interaRegione: a Latina il Rotaract Club presentala sua campagna mediatica “Amore infini-to”, una raccolta di foto che raccontano le sto-rie di giovani donne violentate nel corpo enell’anima, a Frosinone “La violenza in ve-trina” con esercizi commerciali allestiti conmanichini e cartelloni easplicativi, a Formia

un intero cartellone promosso dall’ammini-strazione comunale, il Coordinamento Don-ne per il Cambiamento, l’Associazione cul-turale “8 Marzo”, “Se non ora quando” Al-bano–Castelli Romani e Andos, oggi pre-sentano il film “La bestia nel cuore” di Cri-stina Comencini presso il teatro Alba Radiansdi Albano.

Simona Gionta

Femminicidio, il triste primato del Laziorande spiritualità,per l’insediamentodi padre Dom Do-

nato Ogliari, nel monaste-ro di Montecassino: è lui il192esimo successore di S.Benedetto, dopo la rivisi-tazione dei confini tra l’Ab-bazia e la diocesi di Sora–Aquino–Pontecorvo, cheha annesso anche la dio-cesi di Cassino. La solennecelebrazione eucaristicad’insediamento si è tenu-ta sabato 22 novembre al-le ore 17 nella Basilica Cat-tedrale, presieduta dal car-dinale Marc Ouellet, Pre-fetto per la Congregazionedei vescovi.

G

Preoccupano i dati del Lazio sulla violenza contro le donne

Nel Lazio il confronto tra 2012e 2013 evidenzia un aumentodel numero delle offerte (7,9%)cui però fa da specchiouna leggera flessione (–1,7%)in termini di importi assoluti

Ossi si celebra la Giornata nazionale dedicataal sostentamento del clero, un invito a tuttia un coinvolgimento «affettivo ed effettivo»

Sono quasi tremila i sacerdotidiocesani nella nostra regione«sostenuti» dal sistemainaugurato venticinque anni fadopo gli accordi di revisionedel Concordato firmati nel 1984

Recupero dei detenuti, «un modello esportabile»n 10 anni di attività, il Garante dei detenuti del Lazio «ha costrui-to un modello esportabile di gestione del disagio penitenziario».

I risultati della sua attività sono stati illustrati nei giorni scorsi nelcorso del convegno “Carceri: Modello Lazio – Regione, Enti Locali,Società civile, quale pena, quale integrazione”. I risultati consegui-ti sono notevoli: oltre 110mila i colloqui effettuati nelle carceri delLazio. Nel campo dell’Istruzione, con il Sistema universitario peni-

tenziario i detenutiiscritti all’Universitàsono aumentati del575%. 950 detenutied ex detenuti sonostati avviati con leCoop sociali, e solonel 2013 sono staticreati 38 posti di la-voro. Nella tuteladel diritto alla salu-te sono nati i pro-getti delle odon-toambulanze, Tele-medicina, Carte deiServizi. A livello in-ternazionale, rap-porti di cooperazio-ne sono stati instau-rati con la Commis-sione Europea per idiritti umani, il Ga-rante del carcere diWormwood Scrubs(Londra) e con il Mi-nistero della Giusti-zia norvegese.

I

Assistenza, restauri, solidarietà, così spesi i fondi alla Chiesa

In alto, i reatini pronti a partire per Cracoviain Cattedrale con il vescovo Lucarellidopo aver ricevutola sua benedizioneA destra, l’incontro prima del viaggio

scheda

MontecassinoOgliari abate

2 LAZIOLAZIO dalla regioneDomenica, 23 novembre 2014

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Page 3: E «S VICINI AI SACERDOTI AL SERVIZIO DI TUTTI Tutti i ... · ed il Collettivo “Fuori Posto” con il Patrocinio del Comune. A Formia labora-tori creativi e di scrittura, letture

Suor Donatella guida le carmelitane missionarieDI MARINO LIDI

i è concluso il 15 settembre con la mes-sa celebrata da monsignor Reali il 14°capitolo generale delle Carmelitane

missionarie di Santa Teresa di Gesù Bambi-no in cui è stata eletta superiora generalesuor Donatella Cappello. Originaria della Si-cilia, suor Donatella è entrata giovanissimanella congregazione, dove oltre all’insegna-mento nelle scuole elementari ha prestatoil suo servizio come superiora provinciale,consigliera generale ed economa.Un’assemblea eterogenea per nazionalitàquella delle figlie della Beata Maria Croci-fissa Curcio, riunitasi dal primo novembreal centro di spiritualità “Maria madre delCarmelo” a Focene nel comune di Fiumici-no. Dall’Asia, dall’Africa, dall’America lati-na, dal Canada e dall’Europa, 33 carmeli-tane si sono ritrovate in Italia per eleggereil nuovo governo generale ponendosi come

Stema Essere missionarie in missione. Durantele varie fasi si è trattato di porre l’accento sul-l’identità dell’istituto, sulla sua origine e suiriferimenti alle due figure che orientano ilcammino delle suore, madre Curcio e pa-dre Lorenzo van den Eerenbeemt, dalla di-scussione è emerso infatti anche il messag-gio e l’operato di quest’ultimo come fon-dante il carisma delle carmelitane missio-narie. «L’eredità di Madre Curcio – dice suorMaria Nerina de Simone, segretaria del ca-pitolo – consiste nell’importanza della di-mensione contemplativa e nell’attenzioneai piccoli, in particolare ai giovani; da pa-dre Lorenzo abbiamo invece imparato l’a-spetto essenziale della missionarietà». Unamissionarietà che si incarna nel luogo stes-so della missione e che deve essere diffusaper prima alle persone cui è rivolto il primoannuncio, perché ci sia una crescita religio-sa e comunitaria autonoma delle comunitàlocali.

In questa prospettiva esemplare è la situazionedel Brasile, importante luogo di missione sia perla congregazione che per tutta la Chiesa. In pro-posito la presenza del cardinale Claudio Hum-mes, responsabile della Conferenza episcopa-le brasiliana per la pastorale dell’Amazonia, èstata significativa per riflettere sull’importanzadi questa immensa zona che richiede una cu-ra pastorale imponente sia per le anime sia perla custodia del creato. Anche il cardinale JoãoBraz de Aviz, prefetto della congregazione pergli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vi-ta Apostolica, ha contribuito ai lavori del capi-tolo offrendo una stimolante riflessione sulservizio dell’autorità e sulla formazione.L’ultimo giorno monsignor Reali ha voluto ri-badire durante l’omelia l’affetto e la stima peril lavoro delle religiose, che attraverso la figu-ra di Madre Crocifissa ritrovano come tutta laChiesa diocesana un esempio di concretezzanella carità e nella risposta alla vocazione re-ligiosa.

Dati sulla congregazione

Il capitolo ha eletto: sr. M.Donatella Cappello,superiora generale; sr. M.Vanilda Da Silva Rocha,vicaria generale; sr. M. TeresaRuocco, sr. M. VestinaTibenda, sr. M. ConceptionCabesas, consiglieregenerali. La congregazionenasce in Italia nel 1925, ed èpresente a Malta dal 1957,in Romania dal 1996, inBrasile dal 1948, in Canadadal 1967, in Tanzania dal1984, nelle Filippine dal1987, in Vietnam dal 2012,in Indonesia dal 2013 e inIndia dal 2013. Le religiosecarmelitane missionariesono oltre 260.

È una vita «no-stop»l’evento.Apre l’Anno dedicato ai consacratiL’intervista a suor Loredana Abate dell’UsmiDI SIMONE CIAMPANELLA

abato prossimo alle ore 16nella Cattedrale de La Storta ilvescovo Gino Reali presiederà

la celebrazione di aperturadell’anno dedicato alla vitaconsacrata. Abbiamo chiesto a suorLoredana Abate, segretariadell’Usmi diocesana, di raccontarciil significato di questa propostaecclesiale.Suor Loredana, perché un annodedicato ai religiosi?Il senso è nella stessa vitaconsacrata come dono dello Spiritodato agli uomini di tutti i tempi perricordare che non possiamofermarci qui e radicarcinella terra ma che, invece,siamo fatti per il cielo,per quell’eredità che ciaspetta fra i santi lassù. Èquesta la vita consacrata:segno dei beni futuri,come ci indica ildocumento conciliarePerfectae Caritatis. Allora,siamo tutti chiamati arendere grazie a Dio per idiversi carismi donati, inparticolare alla nostradiocesi di Porto–Santa Rufina.Siamo come una scia di luce dimille colori, indicatori del cielo.Siamo tanti e tante, e grande è laricaduta in diocesi; prima di tutto,la ricchezza di tante vite donatetotalmente a Cristo e alla Chiesacon la grazia che attiriamo su tuttal’umanità, attraverso quel filoinvisibile della preghiera edell’offerta quotidiana di sénell’Eucaristia, poi per l’operositàinstancabile di tante sorelle e fratellidirei no–stop, a servizio dei piccoli,dei poveri, degli anziani, dei malatie quant’altro. Ancora, e non ultimo,la custodia del creato attraversospazi di natura, affidati spesso allacura di mani amorevoli e rispettoseche piantano, coltivano epartecipano della bellezza di Dio,offerti poi ai bimbi e a quantiaccostano le diverse comunità.Quale la situazione dei religiosi

Snella diocesi di Porto–Santa Rufina?Nella nostra diocesi sonopresenti case di esercizispirituali e centri dispiritualità, tutte oasi dipace e luoghi di grazia,dove l’uomocontemporaneo tuttoimmerso nel caos dellavita quotidiana, di tantoin tanto, può andare erespirare aria di Dio. Cisono tante casegeneralizie, importantiperché ci fanno allargareil cuore alla Chiesauniversale, da lì vanno e

vengono tante sorelle efratelli che offrono il loroaiuto e servizio in tutto ilmondo. Poi, le sorelleche hanno le scuole per ipiccoli, quelle cheaccolgono i giovani,sorelle che curano glianziani e i malati, esorelle e fratelli cheprestano il loro servizio,sempre svolto con gioia epace e spesso nelnascondimento enell’umiltà, nell’affiancamento allediverse parrocchie, dove anche tantifratelli, sono parroci.In vista di questa iniziativa diriscoperta della vocazionereligiosa come rispondono ireligiosi della diocesi?L’obiettivo Usmi e Cism perquest’anno speciale è di far uscirefuori del “privato” la vita consacrata

perché è un dono per la Chiesatutta e, come il Vangelo cisuggerisce, una lampada non puòstare nascosta sotto il moggio.Dobbiamo essere luce, sale,presenza, portatori del Verbo comeMaria, la Vergine, Madre dellanuova evangelizzazione; avere frettanei piedi che, svelti, portano ilVerbo della gioia a tutti. Insomma,

esserci! Una Chiesa senza donne euomini che donano tutti se stessi aDio non si può pensare; ci sarannosempre persone chiamate da Gesùche passa ovunque e chiama aseguirlo. Magari in forme diverse,con la fantasia dello Spirito maiesaurita, ma sempre pronti edisponibili a rispondere: «Sì,eccomi!»

La religiosa: «Siamo tantie la ricaduta in diocesiè di una ricchezza grandea servizio dei piccoli,dei poveri, degli anziani,dei malati, dei dimenticati,della custodia del creato»

per le vocazioni

DI IVANA TOMMASINO

l centro Caritas diocesano Santi Ma-rio, Marta e figli di Ladispoli si oc-cupa, come ogni anno, di provve-

dere alle esigenze degli ospiti legateall’arrivo del freddo. Nel periodo in-vernale le difficoltà delle persone in-digenti crescono e a volte possono es-sere fatali. Pertanto una delle iniziati-ve che i volontari e gli operatori Cari-tas diocesana mettono in atto duran-te l’autunno e la raccolta di coperte,giacconi e quant’altro da distribuiresuccessivamente agli ospiti attraversouna valutazione sull’effettivo bisogno.La principale problematica che il cen-tro si trova quotidianamente ad af-frontare consiste nel non poter offri-re un ricovero dignitoso agli assistiti.Attualmente gli ospiti trovano riparodalle intemperie presso lo spazio sot-tostante il cavalcaferrovia in via Cal-tagirone a Ladispoli oppure presso ilcavalcavia del fiume Vaccina. In me-dia il centro accoglie circa 40 persone,che usufruiscono anche di altri servi-

zi quali, la mensa aperta tutti i giorni,il servizio docce il lunedì e il venerdì,il servizio ambulatoriale il martedì po-meriggio affiancato, tra breve, dal ser-vizio odontoiatrico.Ogni azione di aiuto parte però dalCentro d’ascolto, che si occupa di “leg-gere” la situazione degli utenti, per fa-vorire oltre alla risposta immediata at-traverso i servizi di cui dispone il cen-tro, anche l’orientamento per il di-sbrigo di pratiche amministrative e lapromozione dell’autonomia e delladignità della persona.Bisogna ricordare che nei tempi di cri-si economica, come quella attuale, lasituazione dei poveri diventa semprepeggiore, tuttavia, come monsignorReali ha indicato più volte, non c’ènessuno che sia così povero da non po-ter condividere qualcosa con gli altri.Per contribuire alla raccolta ci si puòrivolgere alla segreteria del centro alnumero 069946428 e consegnare imateriali dal lunedì al venerdì dalle 9alle 12 (Via Enrico Fermi n. 10, Ladi-spoli).

I

Raccolta vestiario invernaleal centro Caritas diocesano

enerdì 14 nella Cappella della Visione a La Sorta c’è stato un momento dipreghiera per le vocazioni con la partecipazione di monsignor Reali e del-

l’equipe dell’ufficio vocazioni della diocesi. Questo gruppo è composto da sa-cerdoti diocesani e da religiosi e religiose che stanno tentando di dare una ri-sposta alla mancanza di vocazioni nella Chiesa diocesana. Un problema arduoe complesso ma che deve occupare l’interesse di tutti i fedeli. Ogni propostapastorale che voglia offrire strategie di promozione nasce però dalla preghie-ra, dal fatto cioè che prima di qualsiasi iniziativa ognuno e, in particolare, chiha risposto «Sì!» al Signore, debba domandare a Dio di guidare l’operato. E perfar questo bisogna impegnarsi a restare nell’amore del Signore, come ha ri-badito il vescovo offrendo una meditazione sulla Parola di Dio proclamata du-rante la serata. Nella semplicità di una lode celebrata con pochi gesti e conmolta adorazione i presenti dicono di aver riconosciuto l’importanza di im-plorare Dio perché sappia aiutare consacrati e ordinati a mostrare la stessabellezza incontrata nella propria scelta vocazionale.

Federico Tartaglia

V

Si deve implorare il Signore

DI ADRIANO FURGONI *

el pomeriggio di sabato 15 si ètenuta la consulta delleaggregazioni laicali nella sala

parrocchiale della cattedrale dei SacriCuori di Gesù e Maria. La consultarisponde al desiderio dei movimenti dicrescere nell’armonia e nella comunioneecclesiale, con quell’impegno e quelladisponibilità suscitati dal congressoeucaristico diocesano È il Signore.Nell’incontro sono state definite alcuneproposte. Innanzitutto i due momentiassembleari durante i periodi d’Avventoe di Quaresima. Il primo, che avrà luogoil 13 dicembre alle ore 15.30 incattedrale, sarà introdotto da monsignor

Matteo Zuppi, vescovo ausiliare diRoma, che presenterà una relazione suUna Chiesa in uscita, verso la periferia. Lamissione dei laici e dei movimenti ecclesialinella nuova evangelizzazione, alla lucedell’esortazione apostolica di Papa Francesco:Evangelii Gaudium. Alle 18.30 seguirà lacelebrazione dell’Eucarestia presiedutada monsignor Reali. Per la Quaresima siè deciso di organizzare una liturgia dellaParola da celebrare il 4 marzo alle 16presso il centro pastorale diocesano.Nell’incontro è emersa anchel’importanza di condividerel’approfondimento della Parola di Dio,che tanta parte ha nei singoli camminidi fede, con tutte le comunitàparrocchiali in cui le aggregazioni

risiedono. In questo senso risultafondamentale instaurare rapporti dicomunione, rispetto, fratellanza,sostegno, carità e docile obbedienza coni rispettivi parroci. Abbandonare lacritica fine a se stessa, le chiacchiere equant’altro mortifica ogni relazione.Una delle proposte che merita di esseresostenuta consiste nel sensibilizzarealcune famiglie ad accogliere piccolicentri di ascolto della Parola di Dio,dove mettersi tutti insieme alla scuoladella Scrittura. Accanto a questainiziativa viene suggerito di promuoverel’esperienza della Lectio Divina inparrocchia, aperta a tutti, condotta conil contributo dei gruppi e movimenti.

* delegato per le aggregazioni laicali

N

I movimenti verso la comunionena tragedia ambientaledovuta al tentativo di al-

cuni ladri di fare il colpaccio:rubare il cherosene che da Ci-vitavecchia attraversa l’oleo-dotto dell’Eni e rifornisce l’ae-roporto Leonardo Da Vinci. AFiumicino, in particolare nel-la zona di Maccarese il dram-ma degli animali morti, chenel corso di questi giorni haletteralmente invaso la crona-ca locale e anche quella na-zionale, è solo la punta dell’i-ceberg di ciò che i migliaia dilitri di carburante riversati dal-la falla nella rete di canali del

litorale provocherà nel brevee purtroppo nel lungo periodo.I volontari di Lipu e Wwf stan-no lavorando assiduamenteper rimuovere le carcasse diuccelli, pesci, tartarughe ma-rine e anche nutrie. Per il mo-mento il sindaco Montino hadisposto il divieto di bere ed u-tilizzare l’acqua per l’irriga-zione nella zona, inoltre ha e-manato il divieto di tutte le at-tività di caccia e di pesca intutti i corsi d’acqua presentinel territorio del comune diFiumicino.

Fulvio Lucidi

U

In una consulta

A Fiumicino grave furto ai danni dell’ambiente

Durante un’assemblea dei religiosi

La nuova superiora generale

Date da ricordareOggi. XII Raduno dei cori e corali delladiocesi, parrocchia Santi Pietro e Paolo,Via Antonio Conti snv – Roma, ore 16.26 novembre. Il vescovo incontra icappellani dei migranti e i responsabililaici delle comunità, curia vescovile, Viadel Cenacolo, 53, Roma ore 16 – 18.29 novembre. Apertura ufficialedell’anno dedicato alla vita consacrata,Primi Vespri di Avvento. Cattedrale, Viadel Cenacolo, 45, ore 16.

agenda 11

PORTO SANTA RUFINA

Pagina a cura di don Giovanni Di Michele Curia diocesana

via del Cenacolo 5300123 Roma

e-mail: [email protected]

Domenica, 23 novembre 2014

www.diocesiportosantarufina.it

Ladispoli

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