educare alle emozioni vs il cervello del bambino...il bambino vive un disagio che non è capace di...
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Educare alle emozioni e
il cervello del bambino
Neuroscienze e
capacità di autoregolazione
Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta [email protected]
Consultori Privati Accreditati di Treviglio e Caravaggio
La mente infantile
Lo sviluppo del cervello dipende in gran parte dall’ESPERIENZA L’educazione ha il compito di “dare forma” al cervello
Il cervello ha bisogno di esperienze tattili e motorie come punto di partenza per lo sviluppo di aree superiori (linguaggio e pensiero complesso)
La mente infantile è concreta, basata sull’interazione diretta e procede per tentativi (prove ed errori) Il bambino apprende attraverso osservazione e azione motoria (es:
neuroni specchio)
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Il legame di attaccamento…
L’aver fatto esperienza di una buona relazione di attaccamento durante la prima infanzia è ciò che permette all’individuo di sviluppare una rappresentazione di sè, edgli altri e delle relazioni con il mondo circostante di tipo sicuro
(Bowlby)
Dalle cure “sufficientemente buone” nell’infanzia si crea un’integrazione sufficientemente buona perchè le varie parti sono costantemente organizzate, disorganizzate e riorganizzate
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Le emozioni nascono con noi…
Il bambino fa esperienza del mondo attraverso il suo corpo
In fase precoce della vita le emozioni prendono vita sul corpo/sulla pelle/nei visceri
Dialogo silenzioso fatto di gesti di accudimento: regalano l’esperienza di sentirsi protetto, amato e… “sentito”
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Il ciclo della regolazione emotiva
Il bambino vive un disagio che non è capace di gestire
L’adulto che gli sta accanto avverte il suo stato di attivazione emotiva e la sua sregolazione, ovvero la sua incapacità di tornare da solo a una situazione di equilibrio e tranquillità
L’adulto interviene cercando di capire cosa sta succedendo e perchè, decidendo cosa fare per riportare il piccolo a uno stato di quiete
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I bambini imparano quello che vivono…
E’ il ripetersi di questi cicli di regolazione emotiva che infonde al bambino la percezione di sicurezza e fiducia
Gli adulti vengono percepiti come prevedibili e capaci di proteggerlo
Il bambino impara a familiarizzare con i propri stati emotivi e con la loro alterazione
Adulto con funzione di modellamento e rispecchiamento
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Il cervello e le 3 C….
1. Il cervello sta cambiando: è ancora in via di formazione
2. Possiamo cambiare il cervello: attraverso l’esperienza (neuroplasticità)
“I neuroni che si attivano insieme si collegano insieme”
Quando un’esperienza si ripete per molte volte, le connessioni tra i neuroni si intensificano e rafforzano
3. Il cervello è complesso: ha molteplici parti diverse, ciascuna con funzioni differenti
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A cosa servono le emozioni? sono FATTORI PROTETTIVI, sviluppatisi nel tempo per
proteggere l’uomo (es. la paura)
Sono indicatori della QUALITA’ RELAZIONALE (attaccamento con figure di riferimento, sviluppo
dell’empatia)
Sono espressione della nostra personalità e di COME STIAMO in relazione a noi stessi e con gli altri
Il mondo emotivo
EDUCARE ALLE EMOZIONI… PERCHE’?
Si favorisce lo sviluppo dell’INTELLIGENZA EMOTIVA
Offre sostegno nell’ESPLORAZIONE DEL MONDO
Offre accesso alla RESILIENZA
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INTEGRAZIONE
ORIZZONTALE, tra emisfero SINISTRO: pensa in modo logico, analitico e verbale ed emisfero DESTRO: prova emozioni, pensa in modo olistico, è esperienziale e autobiografico
VERTICALE, tra cervello RETTILIANO: agisce istintivamente e prende decisioni fulminee e cervello MAMMIFERO: ci porta a stringere relazioni e legami
perchè le varie parti, ciascuna con la propria funzione, cooperino come un tutt’uno.
Un cervello integrato porta benessere e fa fiorire le abilità emotive, intellettive e sociali
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INTEGRAZIONE: riunire DESTRA e SINISTRA
Nel bambino piccolo è dominante l’EMISFERO DESTRO, soprattutto nei primi 3 anni di vita: non ancora acquisizione completa di logica e parole, vivono “nel momento”
CORPO CALLOSO: fascio di fibre nervose di collegamento tra I due emisferi
NO diluvio emotivo o deserto emotivo
2 strategie: 1. Entrare in sintonia e reincanalare
2. Nominare per dominare
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INTEGRAZIONE: la scala tra “piano di sopra” e “piano di sotto” del cervello
PIANO DI SOTTO: tronco encefalico e sistema limbico o aree più primitive
o responsabili delle funzioni di base(respirazione…) e di reazioni e impulsi innati (attacco/fuga)
o responsabili delle emozioni intense (paura/rabbia)
o già formato alla nascita
PIANO DI SOPRA: corteccia cerebrale o aree più evolute
o Processi mentali complessi: decidere e pianificare, controllare corpo ed emozioni, moralità
o Empatia (neuroni specchio, corteccia prefrontale mediale)
o Maturazione completa verso i 25 anni; profonda riorganizzazione in adolescenza
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In sintesi… strategie di gestione emotiva
1. Entrare in sintonia e reincanalare
2. Nominare per dominare
3. Attivare senza infiammare
4. Usarla per non perderla
5. Muoversi per non perdersi
6. Far scorrere via le nuvole delle emozioni
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“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa
che ha reso la tua rosa così importante…”
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Bibliografia
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Consultori Privati Accreditati di Treviglio e Caravaggio
Pellai Alberto, L’educazione emotiva, Fabbri Editori, 2016 Siegel D., 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino, Raffaello Cortina Editore, 2012 Oliverio A., Il cervello che impara, Giunti, 2017