emilio renzi persona
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«L’uomo non è un’idea», ha scritto Albert Camus ne La peste. L’uomo, la donna – ogni «neo-nato» – è una persona. Persona è il sog-getto in carne e ossa. È l’unità vivente di pen-siero, esperienze, attività. Persona è relazione. Persona è incomprimibile da parte di ogni totalitarismo storico e di nuovi egemonismi economicistici, perché è titolare di diritti ina-lienabili, individuali e sociali. E lo è se e in quanto si rispetta (o non si rispetta) la sua caratteristica fondamentale: la dignità. Spe-cie oggi nella globalizzazione: il tumulto che ferisce i concreti vissuti degli uomini e delle donne nel mondo a causa della difficile inte-grazione fra differenti culture e stili di vita. Persona ha una propria genealogia, qui rilet-ta in Mauss, nel primo personalista dichiara-to ossia Charles Renouvier, nei personalisti Mounier e Maritain, nei fenomenologi Hus-serl, Scheler, Paci, Merleau-Ponty. Nei comu-nitari americani Alinsky e Sennett, negli ita-liani Adriano Olivetti, Aldo Capitini, Angela Zucconi. Un possibile sviluppo nell’Europa di oggi è il socialismo comunitario.
PERSONAUNA ANTROPOLOGIA FILOSOFICA
NELL’ETÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE
Emilio Renzi
ISBN 978-88-89456-73-6euro 15,00
Emilio Renzi ha studiato filosofia all’Univer-sità degli Studi di Milano con Enzo Paci. Ha lavorato presso la Casa editrice Il Saggiatore di Alberto Mondadori e alla Direzione Rela-zioni culturali della Olivetti. Per dieci anni docente di Semiotica alla Scuola del Design del Politecnico di Milano.
Emilio Renzi ha studiato filosofia all’Universi-tà degli Studi di Milano con Enzo Paci. Ha la-vorato presso la Casa editrice Il Saggiatore di Alberto Mondadori e alla Direzione Relazioni culturali della Olivetti. Per dieci anni docente di Semiotica alla Scuola del Design del Politec-nico di Milano.Ha pubblicato Comunità concreta. Le opere e il pensiero di Adriano Olivetti, prefazione di G. Galasso (Guida, 2008), e L’avventura Olivetti nel volume dell’Istituto Treccani «Il contributo dell’Italia alla storia del Pensiero. Tecnica».Inoltre, Enzo Paci e Paul Ricoeur. In un dialogo e dodici saggi (ATì, 2010), e la voce “Enzo Paci” nel Dizionario biografico degli italiani dell’Isti-tuto Treccani. Autore di altri saggi di filosofia sulla Scuola di Milano e su Ernesto de Martino. Scritti sull’editoria: le Edizioni di Comunità di Adriano Olivetti, Antonio Banfi direttore edi-toriale, Alberto Mondadori, Federigo Enriques. Sito personale: www.emiliorenzi.it
EMILIO RENZIPERSONA
Capitolo IPersona nella storia
Capitolo IIGenealogia di persona
Capitolo IIIPersonalismo fenomenologico
AppendiceLe quattro stagioni di Enzo Paci
Capitolo IVPersona e comunitarismi
Capitolo VPersona e socialismo comunitario
Capitolo VIPersona e cosmopolitismo
ISBN 978-88-89456-73-6EURO 15,00
www.psomega.itwww.atieditore.it
PSÒ
MEG
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«L’uomo non è un’idea», ha scritto Albert Ca-mus ne La peste. L’uomo, la donna – ogni «neo-nato» – è una persona. Persona è il soggetto in carne e ossa. È l’unità vivente di pensiero, espe-rienze, attività. Persona è relazione.
Persona è incomprimibile da parte di ogni to-talitarismo storico e di nuovi egemonismi eco-nomicistici, perché è titolare di diritti inaliena-bili, individuali e sociali. E lo è se e in quanto si rispetta (o non si rispetta) la sua caratteristica fondamentale: la dignità. Specie oggi nella glo-balizzazione: il tumulto che ferisce i concreti vissuti degli uomini e delle donne nel mondo a causa della difficile integrazione fra differenti culture e stili di vita.
Persona ha una propria genealogia, qui riletta in Mauss, nel primo personalista dichiarato os-sia Charles Renouvier, nei personalisti Mounier e Maritain, nei fenomenologi Husserl, Scheler, Paci, Merleau-Ponty. Nei comunitari americani Alinsky e Sennett, negli italiani Adriano Olivet-ti, Aldo Capitini, Angela Zucconi. Un possibile sviluppo nell’Europa di oggi è il socialismo co-munitario.
Una antropologia filosofica contemporanea consiste infine nella riflessione sui due livelli del discorso. Il primo e più alto, la riproposta di ciò che Kant chiamò lo jus cosmopoliticum ossia un diritto e una giustizia globali. L’altro, quel-lo «infimo», su cui Paul Ricoeur da filosofo ha richiamato la nostra l’attenzione: i «migranti».
In copertina: fotografia di Tommaso Carmassi, Pittura murale a Berlino (2015).
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PERSONAUNA ANTROPOLOGIA FILOSOFICA NELL’ETÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE