emme magazine 00

24
free press IL MAGAZINE DELLE MAMME E DELLE DONNE SC O PR I COME ALL ’IN TER NO NUMERO 00 Marzo 2014 8 MARZO ESCE EMME, AUGURI RICICLO CREATIVO IL BIMBO CHE MORDE ASTRI E DISASTRI MAMME AT WORK

Upload: emme-magazine

Post on 09-Mar-2016

232 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

"EMME, il Magazine delle Mamme e delle Donne". Emme è un free press rivolto ad un pubblico femminile che predilige l’informazione al gossip ed un giovane giornalismo creativo e sempre veritiero.

TRANSCRIPT

Page 1: Emme Magazine 00

freepress

IL MAGAZINE DELLE MAMME E DELLE DONNE

SCOPRI

COME

ALL’INTERNO

NUMERO 00 Marzo 2014

8 marzo esce emme, aUGUrI

Riciclo cReativo

il BimBo che moRde

astRi e disastRi

mamme at WoRk

Page 2: Emme Magazine 00

Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 20/2013 del

16-12-2013

REDAZIONE

DIRETTORE RESPONSABILEAlessandra Linchi

CAPO REDATTOREPaola Nanni

DIRETTORE CREATIVOBruno Pepe

PHOTO EDITORElmina Gigli

COLLABORATORIFilomena Patrizia Carrozzo

Monia ColnagoLucilla De RossiLoredana Felli

Sabrina LarquierFrancesca Linchi

Gaia RosiniMartina Signorelli

Laura Nausicaa Tacconelli

STAMPAPignani Printing

via Cassia Km 36,30001036 Settevene Nepi (VT)

Distribuzione GRATUITALe collaborazioni sono da inten-

dersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di ripro-

duzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto

pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto

d’autore e copyright. La Redazione si riserva di modifi-

care parti degli scritti e di decidere se e quando pubblicare gli articoli.

per contattarci:[email protected]

EMMEIl magazine delle mamme

e delle donneAvete appena aperto il numero zero di un magazine che si chiama Emme. E’ rivolto per lo più alle donne e alle mamme, ma che voi siate uomo, donna o come ho letto tempo fa su un questionario, “altro”, siete liberi di sfogliarlo, leggerlo, guardare solo le immagini, e poi lasciarlo su una panchina in modo che qualcun altro, dopo di voi, possa usarlo come più gli aggrada. In copertina, quelle due tipe dall’aria sorridente siamo io, mamma, antropologa, neogiornalista, insieme a colei che ho scelto e fortemente voluto accanto a me in quest’avventura, Paola Nanni. Una intelligente e capace donna, non mamma e da poco convivente e dal curriculum molto più interessante del mio, che potrà quindi fornire alla rivista il giusto apporto di estrogeni culturali esenti da suggestioni materne fin troppo sviluppate. Il nostro giornale si rivolge quindi ad un pubblico femminile che predilige l’informazione al gossip ed un giovane giornalismo fatto di scrittura a volte forse troppo creativa, ma certamente veritiera. “Considero il giornale un servizio pubblico come i trasporti pubblici e l’acquedotto. Non manderò nelle vostre case acqua inquinata”. Noi la pensiamo come Enzo Biagi e cercheremo di tener lontano l’arsenico dalle nostre pagine.Scrivere significa tante cose. Significa curiosità, osservazione, significa essere, esprimere, mostrarsi. Scrivere ha senso se si abita ciò che si mette nero su bianco, in modo incondizionato. Il dovere più pregnante del giornalista e caposaldo del diritto di cronaca è il dovere di verità. E non è necessario, a mio parere, essere il National Geographic o l’Herald o scrivere per vincere il Pulitzer, cosa che oltretutto, parlando di pannolini e creme all’ossido di zinco, pare alquanto improbabile. Emme è questo, ma anche molto di più. Giovani professioniste e professionisti hanno messo a disposizione i loro saperi, dall’istruzione alla psicologia, dall’archeologia all’architettura, dalla medicina fino all’astrologia, cercando di unire informazione e conoscenza. Questa è la nostra realtà, fatta di piccole grandi cose, che quotidianamente ci accompagnano e i nostri collaboratori, questi contemporanei e abili artisti del mestiere, ogni mese pubblicheranno confetti di diversi argomenti. Gustateveli, assaporateli e interagite con chi li ha scritti. Scriveteci, domandate, dateci consigli o rendete noti eventi del territorio che riguardano l’universo di Emme. Con autonomia e credibilità, con serietà ed ironia, proveremo a offrirvi gratuitamente il nostro senso di informazione.P.S. Il bambino in copertina si chiama Riccardo ed è mio figlio. Se lo avessi confessato subito, sarei certamente apparsa per quella che sono, una mamma entusiasta e fiera del proprio bimbo. Ho cercato, quindi, di comportarmi in modo professionale…ma non è adorabile? Ogni scarrafone...Un ringraziamento particolare a Bruno ed Elmina. Semplicemente perché continuano a credere in ciò che stiamo facendo.Un grazie di cuore anche a “Il Granchio” per il sostegno a questo numero e a tutti gli amici per i preziosi consigli.

editoriale

Page 3: Emme Magazine 00

456781011121314151618202122

Piacere, mi chiamo Fido

8 Marzo 2014 _ Festa della Donna

scuola - Lavagna e gessetti _ Il Reparto Scuola di EMME

Psicologia - FeLiceMente _ Il bambino che morde non è un soggetto aggressivo

Ecco arriva l’aeroplano _ Bambini e cibo

salute - i consigLi deLLa ginecoLoga _ L’igiene intima

info & neWs _ Dal mondo della donna e della mamma

cultuRa - L’eLzeviro conteMporaneo _ Il bambino nella storia

fai da te (diy) - L’ho Fatto io _ Ricicliamo Barattoli Usati

home & design_ Piccoli bambini crescono

moda - L’arMadio di eMMe_ Leggings che passione

astRologia - astri e disastri _ Tutto quello che sapete sull’Astrologia è sbagliato

cucina - aggiungi un posto a tavoLa_ I Prodotti Stagione per Stagione

liBRi - c’era una voLta _ Il sole lunatico di J. Kramsky

concoRso coPeRtina_ Loving Cover

MaMMe at Work _ Storie di donne che sanno essere mamme

Page 4: Emme Magazine 00

EMME 4

devono mutare, anzi Fido deve essere premiato con qualche carezza, giochi o cibo, ogni volta che si presenta tranquillo. A questo punto arrivano le presentazioni, ma prima è necessario far annusare al cane gli indumenti del bimbo, in modo tale che Fido associ il neonato a qualcosa di piacevole.Ogni fase di crescita del bambino risulta comunque una continua novità agli occhi del nostro amico cane, che si troverà di fronte bambini diversi quante sono le età evolutive. I genitori devono quindi seguire da vicino questo rapporto bambino-animale, contribuendo a impostarlo nel migliore dei modi in ogni fase della crescita. Il bimbo con lo sviluppo, cercherà sempre la compagnia del cane, senza però comprendere le conseguenze delle sue azioni e neanche lo stato d’animo dell’animale. E’ importante quindi, che un genitore sia un buon “supervisore” e sappia insegnare al figlio che il cane deve essere lasciato in pace quando mangia o dorme. Dovrà inoltre, creare sempre uno spazio di fuga per l’animale in modo tale che se messo all’angolo, non si sentirà in pericolo e non reagirà per autodifesa.I cani sono degli ottimi compagni di gioco per i bambini e accompagnare la crescita con un amico a quattro zampe è solo un valore aggiunto. Un cane responsabilizza il bambino, stimola l’apprendimento, influenza il suo senso sicurezza, la percezione di sé, la sua autostima, lo sviluppo cognitivo e del linguaggio e la sua intelligenza emozionale.

Consigli e regole per una felice convivenza tra il nostro cane e il bebè in arrivo. Come impostare un corretto rapporto bambino e animale anche durante la crescita. di Paola Nanni

E’ in arrivo un bebè ma in casa c’è già Fido. Come dobbiamo comportarci? Di solito i neo genitori tendono ad allontanare il nostro amico a quattro zampe, questa scelta però può comportare una sorta di competizione con il nuovo arrivato.Per evitare che ciò accada, nei primi mesi di gravidanza, la mamma e il papà devono impegnarsi a preparare il cane al nuovo avvenimento. Innanzitutto il nostro piccolo amico deve essere educato a non saltare addosso, deve apprendere i comandi di base come “seduto”, “terra”, “vieni”, “resta”, “lascia” e rispettare delle regole sui luoghi d’accesso, creando una sorta di linea di confine affinché il primo incontro non sia di forte impatto.I genitori, infine, qualche settimana prima del parto, devono far comparire in casa la carrozzina, la culla, il seggiolone, ecc.; un consiglio è quello di prendere anche un bambolotto per aiutare l’animale a prendere confidenza con il neonato.All’arrivo del bebè le attenzioni verso il cane non

PIACERE,MI CHIAMOFIDO

Page 5: Emme Magazine 00

EMMEPSICOLOGIA

5

Il morso del bambino è una questione che spaventa i genitori così come le educatrici dei nidi, alle quali viene poi richiesta la spiegazione di un atto reputato così grave e pericoloso. Generalmente si attivano sensi di colpa da parte delle mamme che vedono il proprio figlio trasformato in “Hannibal Lecter” e non sanno come fermare questo gesto improvviso. Anche le educatrici o le maestre all’asilo si domandano “come diciamo del morso alla mamma della vittima?”. A volte, la mamma dimentica che i bambini sono istintivi e non sempre sia loro stesse che le educatrici, riescono ad intervenire in tempo per evitare l’inimmaginabile.Importante è non dimenticare che i morsi possono essere la dimostrazione di un disagio, di un’emozione positiva o di un’esplorazione. I bambini dai 12 mesi ai 2 anni esplorano con la

bocca qualunque cosa passi loro per le mani, e anche l’esterno viene esplorato in questo modo. La nascita dei denti, il bisogno di assaporare o di sentire, passa attraverso il mordere o il leccare l’oggetto che si esplora e spesso, anche in un momento di frustrazione, il morso può essere un motivo per liberarsi o scaricare la tensione. Il bambino così piccolo non è ancora padrone della parola per poter esprimere il proprio disappunto, per esempio per un gioco rubato o perché ha un’emozione troppo forte che lo fa sentire a disagio. La lontananza dalla mamma potrebbe essere un altro caso in cui, in un bimbo che piange tanto e spesso proprio per la sua assenza, un bacio si tramuta improvvisamente in un morso. Se leggiamo questo gesto o qualunque altro atto fisico con questi presupposti, avremo grosse difficoltà a etichettare

Dott. ssa Filomena Patrizia CarrozzoPsicologa clinica esperta in terapia espressiva, nel sostegno alla genitorialità e nel sostegno al disagio e disturbi e infantili dell’adolescenza.email [email protected] 3203092766

IL BAMBINO CHE MORDE NON ÈUN SOGGETTO AGGRESSIVO

quel bambino come il mostro da cui tenersi lontani o da mettere in punizione o peggio ancora, di cui vergognarsi. Se vogliamo aiutare il bimbo, dobbiamo dirgli un secco no quando è nell’azione del mordere o subito dopo aver morso. Dobbiamo poi aspettare che si sia calmato e solo dopo aiutarlo a comprendere cosa è successo, guardandolo negli occhi e comunicandogli che il morso è una gesto che non va fatto perché fa molto male. È importante cercare di capire verbalmente l’emozione che il bambino ha provato “sei arrabbiato perché…”, e proporre delle alternative valide al gesto. Questo serve al bambino per sentirsi riconosciuto e per integrare le due parti del cervello alla pianificazione e al senso delle cose. Ricordiamo che la parte inferiore del nostro cervello è l’area più antica e deputata alle emozioni, mentre quella superiore è deputa alla logica.Non utilizzare mai metodi aggressivi, perché l’aggressività porta altra aggressività, per cui niente sculaccioni o punizioni e soprattutto niente morsi per far sentire al bambino cosa si prova quando qualcuno morde.

Il morso spaventa e preoccupa i genitori.Come dare la giusta interpretazione di un gesto che nascon-de molteplici significati

Page 6: Emme Magazine 00

EMMESALUTE

6

I consigli della Ginecologa

Dott.ssa Lucilla De RossiMedico ChirurgoSpec. in Ostetricia e Ginecologia

Per evitare il formarsi di germi, è importante osservare un’ac-curata igiene intima, usare pro-dotti adatti, curare la biancheria e prima di ogni contatto intimo lavarsi le mani. Per una corretta igiene si consi-glia un lavaggio giornaliero con prodotti non aggressivi, mentre due lavaggi sono adatti in caso di ciclo mestruale o di derma con particolare sudorazione. Usate quindi sempre prodotti specifici, come un detergente intimo delicato, a PH neutro, che rispetti l’acidità naturale della vostra vagina; non usate invece prodotti irritanti e disin-fettanti. Sporadicamente è pos-sibile usare anche delle salvietti-ne profumate ma rigorosamente senza alcool. Dopo il lavaggio, adoperare un asciugamano morbido e pulito e detergere leggermente la parte esterna bagnata, è certamente un gesto da non dimenticare. Ricordiamoci infatti, che l’al-terazione del PH vaginale può condurre ad infezioni, ed essen-do la vagina autopulente non è necessario un uso eccessivo di detergenti.Diviene indispensabile, inoltre, usare biancheria intima, pre-feribilmente di colore bianco, meglio uno slip morbido che quelli stringenti o sfreganti che potrebbero invece favorire il for-

marsi delle micosi. Meglio non usare materiali sintetici o jeans troppo attillati. Mi raccomando, dopo ogni min-zione, asciugatevi sempre da davanti a dietro e non il contra-rio per non incorrere in infezioni e altri disturbi infiammatori.Durante il ciclo mestruale cam-biate l’assorbente tre o quattro volte al giorno e se siete solite indossare i salva slip, comprate solo quelli di cotone 100%. Te-nere a lungo, a contatto con le parti intime, indumenti umidi o bagnati, potrebbe favorire l’in-sorgere dei batteri.

Ricordatevi, infine, di consultare almeno una volta l’anno il vo-stro ginecologo, per prevenire eventuali infezioni che, se non curate, potrebbero, in seguito, essere causa di problemi.

L’IGIENE INTIMAPiccoli e quotidiani gesti salvaguardano la salute di noi donne. In questo primo capitolo della nostra rubrica vorrei fornirvi alcuni utili consigli per evitare fastidiose infezioni o irritazioni dovute a cattive ma quotidiane abitudini.

....essendo la vagina autopulente non è necessario un uso eccessivo di detergenti.

Page 7: Emme Magazine 00

Dott.ssa Martina SignorelliPsicologa Cognitiva Comportamentaleemail [email protected]

EMME7

Alimentazione e bambini, come favorire lo sviluppo di un sano rapporto con il cibo.

Alzi la mano chi non ha mai tentato di convincere la boccuccia serrata del proprio bimbo ad aprirsi a suon di “arriva l’aeroplano!”. Sicuramente è accaduto alla maggior parte dei genitori, ma se può consolare non siete i soli. Infatti sin dalla nascita, una delle più grandi preoccupazioni riguarda proprio l’alimentazione del proprio figlio.La mamma ha un rapporto diretto con il nutrimento del bambino nei primi mesi e anche se dopo un po’ l’allattamento al seno viene sostituito dalle prime pappe, tale rapporto resta comunque importante dato che in prevalenza, il cibo viene comunque scelto e preparato da lei.Nutrire il proprio figlio significa dargli quello di cui ha bisogno per crescere e diventare forte e il fatto che il proprio bambino faccia fatica a mangiare, è in grado di generare ansie e pensieri negativi riguardo alla propria capacità di prendersi cura del figlio. In alcuni casi, questo può suscitare addirittura seri dubbi riguardo alla propria adeguatezza come genitore. Tutto ciò ovviamente, innesca un circolo vizioso all’interno del quale il cibo diviene il pensiero dominante della giornata e il principale canale di comunicazione affettiva tra mamma e bambino. La prima cosa da fare in questi casi è normalizzare il ruolo del cibo all’interno delle dinamiche familiari, cercando di restituire al pasto la sua funzione di momento di condivisione e confronto tra tutti i membri della famiglia, e non più l’ennesima occasione per accendere i riflettori sul bambino inappetente.Sull’onda di questo suggerimento viene da sé che

è decisamente sconsigliato fare ricatti affettivi del tipo “se mangi tutto mamma è contenta, altrimenti piange”, in quanto in questo modo si rischia di alimentare il senso di colpa del bambino e soprattutto di rafforzare la distorta equivalenza tra cibo e affetto. Oltre a questi consigli utili a gestire l’aspetto emotivo/affettivo del problema, eccone altri più operativi che potranno aiutare i genitori ad allentare la presa. Prima di tutto è bene fare porzioni più piccole, in modo da far sì che il bambino sia in grado di mangiare volentieri tutto quello che ha nel piatto e che possa, magari, chiederne ancora. Se l’età lo consente, può essere un incentivo far servire da soli i bambini in modo che siano loro a decidere la quantità adeguata da mettere nel piatto. Cerchiamo, inoltre, di offrire una qualche scelta in modo da rendere partecipe il bambino, ad esempio su quale formato di pasta tra fusilli e rigatoni, piuttosto che tra quale verdura tra spinaci o bieta. Ricordiamoci però di non forzare i bambini a mangiare, dal momento che, se ci andrà bene, non otterremo nulla, ma se ci andrà male potremmo rischiare di causare non pochi danni a lungo termine nel rapporto che il bambino avrà con il cibo (per non parlare di quello che avrà con i genitori).

“ECCO ARRIVA L’AEROPLANO!”

Page 8: Emme Magazine 00

8 MARZO 2014Una Storia fatta di traguardi.

Una Storia per abbatterela disuguaglianza di genere.

Ban Ki Moon, segretario generale dell’Onu, in occasione della Giornata Mondiale della Donna 2014 ha affermato “L’uguaglianza di genere e la responsabilizzazione della donna stanno guadagnando terreno in tutto il mondo. Nonostante tali progressi, il cammino è ancora lungo prima che si possa dire che donne e ragazze hanno pieno godimento dei diritti fondamentali di libertà e dignità, che gli appartengono dalla nascita e sono la garanzia del loro benessere...In occasione di questa Giornata internazionale della donna, esorto governi, società civile e settore privato a impegnarsi per l’uguaglianza di genere e il rafforzamento delle prerogative delle donne – come diritto umano fondamentale e in quanto forza dalla quale tutti possano trarre beneficio. L’energia, il talento e la forza delle donne e delle ragazze rappresentano la più grande, e non sfruttata, risorsa del genere umano”

di Alessandra Linchi

Art. 37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua es-senziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.Questo cita l’articolo 37 della Nostra Costituzione. La Festa della Don-na però, non può prescindere da quella che si può considerare la tap-pa fondamentale di una festa, oggi anche espressione goliardica di un femminismo frivolo e poco impegnato, nata invece con una connota-zione politica e una eticità certamente fondamentali. Era il 2 giugno del 1946 quando in Italia, per la prima volta, le donne furono chiamate a contribuire a quei 12.718.641mila voti che decretarono la scelta tra Monarchia e Repubblica. “Le donne si guardino dal lasciare tracce di rossetto sulle schede” era il monito rivolto al gentil sesso per la prima volta alle urne, ma al di là di tutto, fu un momento che diede inizio a una tappa storica incancellabile, fatta di battaglie politiche, sociali, culturali e accesi dibattiti.

Page 9: Emme Magazine 00

In occasione della festa della donna, sul territorio sono stati organizzati diversi eventi:- l’8 marzo ad Anzio, a Villa Sarsina, da non perdere il convegno “Dallo Stalking al Femminicidio”. L’evento tratterà l’evoluzione storico-normativa del reato di stalking, gli aspetti clinici e psico-patologici dell’autore del reato (stolker) e della vittima e quando lo stalking diventa notizia.- Sabato 8 e domenica 9 marzo, presso la palestra del Chris Cappell College di Anzio, viale Nerone 5, un equipe di sportivi della Federkravmaga - Woman Protect® sarà a disposizione di tutte le donne di Anzio per lezioni di autodifesa. L’iniziativa è gratuita e si svolgerà mediante dimostrazioni pratiche di gruppo di 60 minuti, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18,30 nella palestra del Liceo Chris Cappell di Anzio. - l’8 e il 9 marzo ad Anzio, presso il Museo Civico Archeologico di Villa Adele, Sala delle Conchiglie, si terrà “8 Poetesse per l’8 marzo” a cura di Ugo Magnanti con la collaborazione di Dona Amati. Alle ore 10,30 dell’otto, presentazione del video “A mò di Isgrò” realizzata nell’edizione 2013 dell’evento. Alle 11,30 “Come gli antenati cantavano la donna”, breve episodio musicale. Alla stessa ora il progetto “Saffo e le altre”. Il nove marzo alle 10,30 “Donna Filosofia”, breve escursus sulla filosofia con aperitivo. Alle 16 “Elettiva parola: profili, letture, affinità poetiche fra donne”. Alle 17 presentazione e reading dell’antologia dei racconti “Sono bella ma non è colpa mia: l’inconvenienza dell’avvenenza”; infine alle 18 il reading “8 marzo anziatino”.- l’8 marzo a Genzano, alle ore 17 presso il Palazzo Sforza Cesarini, estratto mostra fotografica “8 fotografe per l’8 marzo”. Alle 18 il reading “8 poetesse per l’8 marzo”.- il 14 marzo e il 28 marzo a Nettuno, presso il Forte Sangallo, dalle 9 alle 14, si terranno due seminari sulla violenza di genere. Gli eventi, a cura dell’associazione ALZAIA, sono organizzati nell’ambito del progetto “Luciana - Centro di osservazione, indirizzo e inclusione sociale per il contrasto della violenza di genere”. Il 14 marzo si parlerà dei diversi casi di violenza, mentre il 28 marzo si approfondiranno la normativa sul femminicidio e le leggi regionali.L’ingresso agli eventi è libero. Per qualsiasi informazione: + http://portale.comune.anzio.roma.it+ [email protected] o 3669785752+ Museo Civico Archeologico di Anzio 0698499479 - 3284117535+ www.fusibilia.it+ Ufficio Cultura Comune di Genzano 0693711268 o [email protected]+ [email protected]

Tina Anselmi, deputata dal 1968 e prima donna a reggere un Ministero, così scrisse di quei giorni: “E le italiane, fin dalle prime elezioni, parteciparono in nu-mero maggiore degli uomini, spazzando via le tante paure di chi temeva che fosse rischioso dare a noi il diritto di voto perché non eravamo sufficientemente emancipate”. Nell’antica Grecia, fu Lisistrata che sciolse gli eserciti e avviò lo “sciopero del sesso” contro gli uomini per porre fine alla guerra e duran-te la Rivoluzione Francese, furono le donne parigine a urlare “libertà, uguaglianza, fraternità” marciando su Versailles per chiedere il suffragio femminile. La storia ci narra le vicende che portarono alcune don-ne a raggiungere risultati sorprendenti e indelebili, da Clara Zetkin a Corinne Brown, dalla II Interna-zionale Socialista del 1907 fino allo Woman’s Day tenutosi a New York il 28 febbraio. Solo nel 1975 le Nazioni Unite riconobbero nell’8 marzo la giornata dedicata alla donna. Dovremmo fare tanti altri nomi e citare molti altri avvenimenti storici che portarono a questi traguardi. A questi però dovremmo aggiunge-re quelli di donne che oggi, quotidianamente, prose-guono a combattere contro innumerevoli realtà che le vedono dolorosamente protagoniste delle violen-ze del XXI secolo e che nonostante gli ostacoli, dal gap lavorativo con gli uomini fino alle discriminazioni sui salari o la mancanza di una politica familiare, rie-scono ad essere donne a 360 gradi.

EMME9

Page 10: Emme Magazine 00

importante della vita dell’uomo e da esso dipende la sua vita futura e le sue scelte. Nel mondo preistorico la ma-dre è una figura fondamentale; la sopravvivenza è il problema

quotidiano e la mortalità infantile, all’ordine del giorno, non le con-sente di avere molti figli. Ovvia-mente le condizioni di vita, dure ed estreme, la sottopongono a sforzi enormi. L’allattamento è la

EMMESTORIA

10

Dott. ssa Loredana [email protected]

Sin dai primordi dell’umanità il rapporto madre-figlio è sempre stato unico e totalizzante, una simbiosi imprescindibile destina-ta a durare per la vita ed anche oltre. I popoli arcaici, dalla prei-storia in poi, riconosco-no nella Dea- Madre uno dei primi punti di riferimento di tipo religioso, come testimoniano i nume-rosissimi ritrovamenti di statuette risa-lenti soprattutto al Neolitico. La Dea Madre è simbolo di fer-tilità, di abbon-danza, ma anche di rinascita e mor-te. Essa rappre-senta il ciclo vitale, mai interrotto, che si ripete da millenni per ogni generazione. In seguito la Dea Madre verrà identificata in altre divinità, a seconda delle epoche e delle latitudini, come ad esempio in Grecia con la dea Gea, in Spagna con Astarte, in Italia con Cibele e così per tutto il resto del mondo. La relazione madre-figlio è forse il cardine più

IL BAMBINO NELL’ ANTICHITÀ LA PREISTORIA

Un excursus storico sulle testimonianze passate del rapporto madre-figlio. La Preistoria: prima tappa di un percorso

che ci guiderà attraverso la storia dell’uomo focalizzando l’attenzione sui

nostri “piccoli” antenati e

sull’aspetto ludico ed educativo che li

circonda.

Pillole di storia e archeologia secondo EMME

base della nutrizione del bam-bino e si protrae il più a lungo possibile, come accade tutt’oggi in alcuni popoli ancora primitivi. Il latte materno è il più giusto e comodo nutrimento durante gli spostamenti. Il bimbo è sempre a contatto fisico della mamma, protetto dal freddo e dalle avver-sità ed il loro rapporto si evolve nel tempo in un contesto di dare-avere perfettamente equilibrato. La mamma insegna al bambino come sopravvivere in una società così piena di difficoltà, mettendo-lo in guardia dai pericoli giorna-lieri. La figura paterna è, per ovvi motivi, più assente, destinata a procacciarsi il cibo e a difendere il nucleo familiare con ogni mezzo. Solo in seguito, con il sopraggiun-gere dell’età preadolescenziale, il rapporto padre figlio diviene più stretto: il padre insegna al bam-bino le tecniche per cacciare le prede e come costruire i mezzi adatti allo scopo, perciò in breve tempo il bimbo passa dall’infan-zia all’età adulta. Questa modali-tà educativa si ripete per diversi millenni: il bimbo, molto presto impara a diventare adulto senza però omettere la parte ludica, che diverrà nei secoli a venire, impor-tantissima per la sua formazione.

ELZEVIRO: Tradizionalmente, articolo di fondo della terza pagina di un giornale, dedicata, in Italia, alla varietà letteraria, così chiamato dal carattere tipografico in cui un tempo era stampato; può trattare di questione erudite e culturali, essere meramente critico, ovvero misto di critica e fantasia, di impressioni ed evocazioni, spesso di notevole valore artistico.Dizionario Enciclopedico “La Piccola Treccani”, 1995

Page 11: Emme Magazine 00

“CARA MAESTRA....”

EMMEEMMESCUOLA

“Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’ e desidero che sia trattato con delicatezza. È un’avventura che potrebbe portarlo ad attraversare conti-nenti, un’avventura che, proba-bilmente, comprenderà guerre, tragedie e dolore. Vivere questa vita richiederà fede, amore e coraggio.Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso....Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,cerchi di tenerlo lontano dall’in-vidia, se ci riesce, e gli insegni il segreto di una risata discreta.Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti....Se può, gli trasmetta la meravi-glia dei libri....

Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare....Gli insegni ad avere fiducia nel-le proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando....Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore....Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenen-do solo il buono che vi passa attraverso.Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.

Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.Gli insegni a non dare ascol-to alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,perché solo allora avrà una su-blime fiducia nel genere umano.So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare....E’ un così caro ragazzo mio figlio”.

In occasione dell’inizio della nostra avventura nell’ affascinante, quanto complicato e intrigante “mondo scuola”, ci piace proporvi la lettera che Abramo Lincoln, XVI Presidente degli Stati Uniti, scrisse all’insegnante del figlio nel suo primo giorno di scuola. Bella perché racchiude i valori che ogni docente è felice di insegnare ai propri discenti. Attuale per i suoi contenuti in quanto non esiste un modo onorevole di uccidere, né un modo gentile di distruggere, non c’è nulla di buono nella guerra, eccetto la sua fine. La scuola è un’avventura che porta ogni allievo nel grande mondo del sapere e del conoscere. Auguriamo ad ogni alunno “buon viaggio” ed a voi buona lettura.

Sabrina Larquier

Page 12: Emme Magazine 00

EMME

Care mamme una tirata di orecchie a tutte noi. Se vi dico articolo 4, comma 24, lettera “b” della legge 28 giugno 2012, n. 92, non vi dico nulla. Ma se pronuncio le parole “contributo econo-mico utilizzabile di 300 euro al mese”, allora vedo già tanti occhi che si illuminano. Mi riferi-sco all’articolo sopracitato che ha introdotto, a partire da quest’anno e fino al 2015 in via speri-mentale, la possibilità, di richiedere tale somma per il servizio di baby-sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infan-zia o dei servizi privati accreditati. Il Bonus per il 2013, stanziato con la normativa del decreto del Ministero del Lavoro del 22 dicembre 2012 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 febbraio

Piovono sonori no da tutte le parti. Dal 2010 ad oggi, le università americane hanno approfondito studi ed avviato ricerche su una delle domande che suscita forse, maggiori polemiche nel po-liedrico mondo della genitorialità: “il bambino fino ad un anno di vita, cresciuto con una ma-dre lavoratrice, ha uno sviluppo cognitivo ed un adattamento sociale, minore o peggiore dei suoi coetanei cresciuti con una mamma a tempo pie-no?”. Le risposte negative si susseguono quin-di, ma a quanto pare non bastano per sedare gli animi devoti di noi mamme italiane. I ricercatori del Teacher’s College e della Columbia University School of Social Work, hanno condotto studi, in seguito pubblicati dalla Society for Research in Child Development, proprio sul tema delle mam-me stacanoviste. Gli autori di questo studi ana-litici sono Jeanne Brooks-Gunn, Wen-Jui Han e Jane Waldfogel. Gli studiosi hanno applicato un

2013, con uno stanziamento di 20 milioni di euro, offriva un contributo di 300 euro al mese per le madri lavoratrici che rientravano al lavoro, rinunciando ai mesi di maternità facoltativa per pagare l’asilo nido o una baby sitter, per un periodo massimo di sei mesi (tre mesi per le lavoratrici iscritte alla gestione separata).I dati, in fase post-graduatoria, sono certamente inattesi. Infatti, mentre lo stanziamento avrebbe potuto soddisfare circa 11000 domande, queste sono state circa 3800. Colpa probabilmente, di un iter burocratico eccessivamente macchino-so e dei tempi oltremodo brevi per presentare la domanda. Anche per il 2014 sono previsti dei bonus bebè, quindi attenzione al sito dell’Inps (WWW.INPS.IT -HOME – AVVISI E CONCORSI - AVVISI- BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI PER L’ACQUISTO DEI SERVIZI PER L’INFANZIA).

metodo analitico che ha permesso loro di calcola-re l’effetto totale che l’occupazione materna ha sui figli. In tal modo, hanno scoperto che l’occupazio-ne materna offre anche alcuni vantaggi importanti quali ovviamente l’aumento del reddito delle ma-dri. “Questa è un’ottima notizia per la stragrande maggioranza delle madri che lavorano durante il primo anno di vita del loro bambino” ha affermato il dottor Brooks-Gunn. “Molti genitori, in partico-lare le donne, lottano con il difficile momento di tornare a lavorare, ed i nuovi dati emersi dal nostro studio dovrebbero alleviare alcune delle preoccu-pazioni dei genitori circa gli effetti negativi che il lavoro materno potrebbe avere sui figli”. Spiega Han “Anche se i rapporti iniziali sono importan-ti, abbiamo trovato poca o nessuna evidenza che il primo anno di occupazione materna abbia in-fluenzato negativamente l’attaccamento infantile nei confronti della madre. Di contro, i fattori più importanti sono quelli legati alla qualità dei rap-porti con il neonato, la cura stessa che si ha nei suoi confronti e quindi dall’attenzione verso le sue esigenze”.

L’Inps va incontro alle madri lavoratrici

Care mamme, tornate pure a lavoraree gettate via i sensi di colpa.

12

Fa bene a noi e ai nostri bebè.Ce lo dicono sociologi ed educatori.

300 Euro al mese per baby sitter e asilo.

Page 13: Emme Magazine 00

incredibile ed utile gavetta che mi ha dato la straordi-naria possibilità di imparare ed entrare a conoscenza del fantastico mondo dell’artigianato. Mentre tutti i miei amici uscivano spensierati, io passavo le mie giornate al banchetto. Un maestro mi aveva presa con sé a lavorare ed io dovevo apprendere tutti i se-greti della materia e raffinare la mia passione, cer-cando di migliorare quotidianamente.Col passare del tempo, con determinazione e sacrifi-cio il mio coinvolgimento per l’arte orafa si è trasfor-mato in un vero e proprio lavoro. Ora sono mamma di due splendidi bambini, Thomas e Patrick. Certo, tutto è cambiato da quando avevo la possibilità di trascorrere spensieratamente dodici ore al giorno con gli strumenti in mano, ma il mio amore per l’ore-ficeria non è mutato. Attualmente collaboro con un orafo di Nettuno, cercando di gestire al meglio casa, figli e lavoro. Non è semplice, a volte mi sento stan-ca, delle altre abbattuta. Le difficoltà a volte, ti fanno perdere il contatto con la realtà e tutto appare sotto una luce più spenta. Poi però guardo i miei figli, la famiglia che amo e penso alla mia passione.

Antonella,mamma e architetto libero professionista Fino alla nascita di Arianna, che ora ha tre anni e mezzo, ho sempre lavorato come architetto, ma dal mo-

mento in cui ho abbracciato la mia cucciola, ho mes-so da parte il mio progetto professionale, in parte sopraffatta dal senso del dovere nell’assolvere il mio compito di madre al meglio e in parte per la difficoltà oggettiva nel conciliare il cantiere con il passeggino.Paradossalmente, solo dopo la nascita di Marco, che ora ha un anno, sono riuscita ad accordare la maternità al lavoro. Dopo la nascita di entrambi i miei figli quindi, ho capito che essere mamma ed al tempo stesso una donna che lavora, è possibile. No-nostante i miei studi in architettura ho sempre nutrito un profondo amore per l’arte, la pittura e lo yoga, discipline apparentemente lontane ma in realtà mol-to vicine tra loro, che ho sempre studiato ed ap-

Emanuela, maestro d’arte orafa Avevo solo 12 anni quando mi sono ap-passionata al mondo dei metalli e delle pietre preziose. Mio padre è stato un commercian-

te in questo campo. Dai suoi lunghissimi viaggi nel Ghana, dove ogni anno stava per molti mesi per scegliere l’oro, l’argento e le pietre da importare, tor-nava con favolosi racconti e storie che hanno allieta-to la mia infanzia. Tantissimi libri e riviste del settore circolavano per casa ed io ero affascinata da quelle splendide foto ed illustrazioni di gioielli bellissimi. Così, fin da subito, ho avuto le idee molto chiare su cosa avrei voluto fare da grande.Ho iniziato frequentando l’istituto d’arte, diploman-domi come maestro d’ arte orafa. Poi, a soli 18 anni, ho avuto la fortuna di conoscere una splendida per-sona ed un orafo formidabile, che mi ha dato l’op-portunità di entrare nel suo laboratorio. Una lunga,

EMME13

profondito con interesse. Così, a 35 anni e con due bellissimi bambini, ho sentito il desiderio di unire la mia passione con queste arti e la meditazione, che uso per migliorare la concentrazione ed il benessere interiore. Con l’aiuto di alcune persone speciali, sto portando avanti un progetto nuovo, un’associazio-ne, dove tra una lezione di yoga e la decorazione di una tazza in porcellana, sono ritornata a lavorarefuori casa alcune ore della mia giornata, nel rispetto dei tempi, ancora quasi totalmente dedicati alla cre-scita dei miei cuccioli. Certo, ci sono sacrifici e non nego, che a volte, devo farmi forza per non lasciarmi sopraffare dai sensi di colpa quando, anche se ra-ramente, lascio i bimbi per qualche ora in più nelle mani delle amorevoli nonne. Forse è un sentimento che accomuna tutte noi mamme, quello di rimpro-verarci per il tempo trascorso fuori casa lontano da loro. Non è facile, ma nei momenti difficili tengo duro mirando verso il mio obiettivo e ricorro alla mia im-magine felice, io e i miei bambini insieme nel gioco o impegnati con pennelli e colori, sperimentando e condividendo emozioni.

MAMME at WORKStorie di donne che sanno essere mamme

Page 14: Emme Magazine 00

“futon”, che li farà sicuramente impazzire diventando facilmente “un’area living”.E soprattutto, non dimenticatevi di coinvolgerlo in queste scelte, il cambiamento deve diventare un gioco stimolante. Sarà l’am-biente dove vostro figlio costru-irà il suo mondo affermando la propria singolare ed estrosa per-sonalità.

EMME

Architetto Francesca Linchi

email [email protected] www.selfdesign.it

Lo spazio del bambino è un mi-crocosmo flessibile, stimolante se deve giocare, riposante quando il bambino è stanco, trasformabile perché il bambino è creativo. Se a queste premesse aggiungia-mo la necessità di trasformazione degli arredi in relazione al proces-so di crescita, la sfida progettuale della stanza di nostro figlio di-venta complessa. Finché si trat-ta di dover comprare un nuovo guardaroba ogni sei mesi la cosa è controllabile, ma arriva poi il momento difficile in cui bisognerà sostituire l’arredamento. Ecco quindi la soluzione ottimale, progettare la cameretta in modo che possa mutare mano a mano, pensando un arredo che abbia la possibilità di trasformarsi insieme allo sviluppo del nostro piccolo.Bandite quindi le composizioni seriali, cerchiamo di comporre la stanza in modo unico. Azzar-dando un’analogia tra il gioco e l’attrezzatura dello spazio per il bambino, questa dovrà coinvol-gere tutte le possibili sfaccettatu-re del suo mondo: il senso della motricità, l’affettività, la socializ-zazione, non tralasciando la sua possibilità creativa personale. La cameretta è un ambiente privile-giato nel quale, attraverso la di-mensione ludica della fantasia, il bambino sperimenterà ed elabo-rerà emozioni.Per fortuna molte aziende nel panorama attuale si muovono in tal senso, proponendo strutture di base modulari e trasformabili che, con un approccio innovativo, “crescono” con i bambini. Così il letto con lo scivolo dei pirati può trasformarsi, in poche mosse e

qualche novità, in un letto a ca-stello che ospiti una scrivania dove fare i compiti o in un baldac-chino fatato per la vostra, bambi-na, ormai cresciuta, in cerca di privacy, grazie a qualche piccola (ma strategica) modifica.Facendo le giuste scelte non do-vrete costringere il vostro bimbo ad una camera da ragazzi, con-sapevoli che si potrà trasformare facilmente in un nuovo spazio.

Crescendo cambiano i bisogni, se da piccoli lo spazio non basta per sistemare i giochi poi diventa insufficiente ad ospitare gli amici. Così la trasformabilità degli arredi diventa fondamentale per realiz-zare un ambiente nuovo, magari di design, contenendo i costi, dove poter aggiungere un diva-no letto o, perché no, un divano

PICCOLI BAMBINI CRESCONO

ARCHITETTURA D’INTERNI

La camera dei nostri figli è uno spazio multifunzionale che cresce con loro.Come progettare questo luogo in funzionedelle esigenze che cambiano.

14

Una cameretta “trasformabile” pro-posta dall'azienda danese Casa Copenhagen.

Page 15: Emme Magazine 00

EMMEMODA

L’armadio di EMMEEra il 1954 quando nel film “Sa-brina” Audrey Hepburn li ha in-dossati per la prima volta. Da quel giorno i leggings hanno fat-to la loro parte nella storia della moda: negli anno ’60 Pucci lancia uno speciale pantalone elastico che rimane sotto la pianta del piede, ma è Madonna che nel film “Cercasi Susan disperatamente” ha lanciato il boom.Nei loro mille tessuti elastam, o in filati misti di nylon e cotone, polie-stere, lana e seta, sono diventati un vero must have, un indumento che non può mancare nel nostro guardaroba. Voglio innanzitutto

sfatare il mito secondo cui i leg-gings donano solo a chi è magra o a chi ha i polpacci piccoli. Non posso negare che essendo ade-renti possono accentuare i no-stri difetti, ma tutti i nostri dubbi scompaiono di fronte alla como-dità: i leggings accompagnano le nostre curve ma ci fanno sentire protette. Sono inoltre versatili e pratici, possono essere indossati sotto una gonna, un vestito o sot-to una maglia lunga.Con dei piccoli trucchi, inoltre, possiamo ridurre i difetti: sugge-risco di indossarli con una ma-glia over-size (che al momento è anche molto trendy) e dei boot che coprono i polpacci. In que-sto modo saremo comode e alla moda.Una soluzione arriva anche da vari marchi che ultimamente si

sono sbizzarriti presentando i leggings push up, un prodotto realizzato in tessuto elasticizzato, che esercita un effetto contenitivo che permette di modellare gam-be e fianchi e alzare i glutei. Sono leggings non fanno miracoli! Non ci faranno ridurre una taglia, ma sicuramente rendono la silhouet-te più armoniosa. Un buon pro-dotto e a prezzi contenuti è quel-lo di Calzedonia (€ 25) a poco di meno c’è Tezenis (€ 19,90)Consiglio i miei adorarti leg-gings (si sono una sostenitrice), non solo a chi vuole essere alla moda ma anche a chi è incin-

ta o ha partorito da poco (non quelli push up perché sono troppo stringenti). In quest’utlimo caso sono uti-lissimi, super comodi e con l’ausilio di un giacchino lungo possiamo coprire le coscione e il sederone.Per chi vuole mettere in evi-denzia le proprie gambe, sug-gerisco di indossarli con le bal-lerine, o con un decolleté per una serata elegante (attenzione in questo caso i leggings devo-no essere rigorosamente neri, in ecopelle li trovo perfetti), mentre non adoro l’abbinamento con le sneakers che risulta troppo “da palestra”. Per chi vuole essere meno basic, sbizzariamoci con le tantissime fantasie alla moda: floreali, tartan, animalier e chi ne ha più ne metta.

Comodi, colorati, funzionali e alla moda: come indossare quest’utile capo di abbigliamento che è diventato un vero e proprio must-have.

Paola Nanni

15

Page 16: Emme Magazine 00

EMMEFAI DA TE (DIY)

16

In questo numero ci occuperemo di dare nuova vita ai tanti barattoli di vetro che spesso sono destinati al bidone della differenziata. Quanti barattolini di

omogenizzati buttiamo ogni giorno? E se qualcuno lo destinassimo ad un simpatico riciclo? Possiamo utilizzare ogni tipo di barattolo anche quelli della conserva o dei

legumi. Insomma la materia prima non è certo difficile da reperire

RICICLIAMO I BARATTOLI DI VETRO

OCCORRENTE- Barattoli di vetro di varie dimensioni - Ritagli di stoffe di cotone- Nastrini colorati- Forbici - Centimetro da sarta - Squadra o riga da disegno- Matita- Pennello

STEP 1 Con il centimetro da sarta prendi la misura della circonferenza di ogni barattolo da de-

corare e con la squadra o la riga da disegno, riporta la lunghezza della circonferenza sul

tessuto. Dopo aver stabilito l’altezza del rettangolino di stoffa, ritaglia con precisione seguendo il tratto della matita. Successiva-mente ritaglia anche i nastrini della stessa

lunghezza.

L’ho fatto io!!!!Tante idee divertenti per un riciclo creativo e colorato

Page 17: Emme Magazine 00

EMME17

STEP 2In un conte-nitore diluisci una piccola quantità di colla vinilica con pochissima acqua e posizionati su un piano di lavoro; può essere adatto anche un foglio di carta forno. A questo punto spen-nella un lato della strisciolina di stoffa. Con delicatezza incolla la strisciolina sul barattolo facendo combaciare perfettamente le due estremità. Stessa cosa con il nastrino.

STEP 3Sempre con estrema delicatezza, stendi un

altro velo di colla su tutta la decorazione che avrà una funzione fissativa e protettiva. Lascia

asciugare per circa 2 ore.

CONSIGLII barattoli di piccola dimensione, come quelli degli omogeneizzati, si prestano perfettamen-te come portacandele, mentre i più grandi possono essere porta pennelli, porta bottoni, o vivaci contenitori per colori, biscotti, pastine e tanto altro. Entrambi possono essere lavati a mano perchè la collavinilica non fa permeare l’acqua.

Laura Nausicaa TacconelliConceptual Stylist & Costume Designerfacebook: Lauran Nausicaa Tacconelli Conceptual Stylist & Costume Designer e Dress UP Tattooemail: [email protected]

FAI DA TE (DIY)

Page 18: Emme Magazine 00

TUTTO QUELLO CHE SAPETE SULL’ASTROLOGIAÉ SBAGLIATOCome sfatare i falsi miti legati all’oroscopo.Che cos’è il tema natale e a cosa serve.

Astri e DisAstri

Page 19: Emme Magazine 00

tarci a conoscere meglio i nostri bambini lasciando che si espri-mano liberamente, in accordo con la loro natura più intima. Il tema natale (la posizione dei pianeti al momento della nasci-ta) è una mappa di modelli e po-tenzialità presenti in un bambi-no, l’incoraggiamento dei quali può aiutarlo a sviluppare mag-gior fiducia in se stesso.Questa rubrica vuole presenta-re l’astrologia umanistica che si rifà allo psicoanalista Carl

G. Jung il quale, per primo, ri-conobbe il grande potenziale dell’astrologia come strumento di esplorazione e conoscenza dell’uomo. Jung dichiarò che fosse ragionevole aspettarsi che a una data situazione psicologi-ca corrispondesse un’analoga configurazione astrologica. Dal punto di vista di Jung, l’orosco-po è una rappresentazione sim-bolica della psiche umana che ci dà la possibilità di rintracciare nei pianeti (visti come simboli), dei modelli comportamentali attraverso cui l’individuo ha la possibilità di conoscere le risor-se energetiche di cui dispone e servirsene nella vita. In quest’ottica, i pianeti non influenzerebbero più la vita

Esiste, oggi, molta confusione intorno al concetto di astrolo-gia. Tutti, almeno una volta, per curiosità o divertimento, hanno aperto il giornale per leggere l’oroscopo del giorno. Leone: le stelle vi sorridono, giornata pie-na di sorprese, Mercurio nel vo-stro segno vi faciliterà la comuni-cazione. Fortuna al gioco.Questo è più o meno quello che la maggior parte di noi si aspet-ta dall’oroscopo, una previsione del futuro (per lo più poco seria e basata sul concetto di influenza dei pianeti sull’uomo), in cui al-cuni credono ciecamente e di cui altri sorridono.La maggior parte dei genito-ri desidera dare ai propri figli il meglio. Ma che cos’è il me-glio? Chiunque abbia più di un figlio sa come ogni bambino sia un universo unico e irripetibile. Uno è affettuoso, bisognoso di attenzioni fisiche e abbracci (magari è cancro?) mentre l’al-tro potrebbe essere più indi-pendente e meno “coccolone” (avete un figlio acquario?). Uno è disciplinato nel raggiungere i suoi obiettivi (potrebbe essere un capricorno) l’altro è sogna-tore, sempre con la testa tra le nuvole (eccovi un pesci). Uno è argento vivo e non la smette di parlare (l’inarrestabile gemelli), l’altro è ordinato e pignolo nei dettagli (probabilmente vergi-ne). Non possiamo forzare un bambino silenzioso (come ad esempio un capricorno) a parla-re con tutti, né obbligare un ge-melli a stare zitto (provateci!). In tal senso l’oroscopo può essere uno strumento efficace per aiu-

EMME

dell’uomo, ma diverrebbero il ri-flesso di ciò che è già dentro di lui e che lui stesso vuole espri-mere per così conoscere e rea-lizzare la sua essenza più vera. E’ indispensabile sottolineare che quando si parla di tema natale non ci si riferisce solo al nostro segno ma alla posizio-ne di tutti i pianeti al momento della nascita. Ciononostante, il segno di nascita può essere un punto di partenza per comincia-re a capire i nostri bambini.

E’ per questo che nella presente rubrica non troverete il classico oroscopo giornaliero (o mensile che sia); qui nessuno vi dirà se vostro figlio passerà l’esame che sta preparando o se un raffred-dore dell’ultimo minuto vi farà saltare la tanto attesa vacanza. Cercheremo invece di sfatare alcuni (tristi) miti sull’astrologia usando i Miti (stavolta quelli veri) per dare piccole, ma speriamo preziose, indicazioni per indivi-duare la natura più profonda e vera dei vostri bambini (e anche la vostra, perché no), attraverso questa magica e antica arte che si chiama Astrologia.

Gaia RosiniEmail: [email protected]

ASTROLOGIA

Il tema natale (la posizione dei pianeti al momento della nascita) è una mappa di modelli e potenzialità presenti in un bambino, l’incoraggiamento dei quali può aiutarlo a sviluppare maggior fiducia in se stesso.

Page 20: Emme Magazine 00

EMMECUCINA

20

Aggiungi un posto a tavolaAlla base di una buona alimenta-zione vi è certamente l’utilizzo in cucina, di alimenti di cui venga in primis, rispettata la stagiona-lità. Cucinare prodotti freschi del territorio vuol dire portare in ta-vola tutte le proprietà nutrizionali dell’alimento. Una buona educa-zione alimentare parte quindi da

questo, consumare prodotti a se-conda del periodo dell’anno. Con il mutare delle stagioni e di conse-guenza della temperatura e delle condizioni ambientali, il nostro or-ganismo avrà necessità differenti e il nostro regime alimentare deve cambiare favorendo gli alimenti di stagione. La natura ci offre sapori

intensi e diversi, non ci resta che consumarli nel loro periodo di ma-turazione. Non dimentichiamoci che seguire la stagionalità signifi-ca anche poter scegliere alimenti a chilometri zero e di origine Italia-na, mangiare frutta e verdura cre-sciuta in ambiente naturale e con un minor ricorso di pesticidi.

Aglio

Asparagi

Barbabietole

Bietola da costa

Carciofi

Carote

Cavolfiore

Cavolo broccolo

Cavolo cappuccio

Cavolini Bruxelles

Cavolo verza

Cetriolo

Cipolla

Fagioli

Fagiolini

Fave

Finocchio

Insalata

Melanzana

Peperone

Piselli

Pomodori

Porri

Prezzemolo

Radicchio

Ravanello

Sedano

Spinaci

Zucca

Zucchine

Consuma verdura di stagione!

“Realizzato con i fondi della Regione Lazio - Assessorato Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa - Programma consumatori ed utenti 2009”

Albicocche

Anguria

Arance

Caki

Castagne

Ciliegie

Clementine

Fichi

Fragole

Kiwi

Lamponi

Limoni

Mandarini

Mele

Meloni

Mirtilli

Nespole

Noci

Pere

Pesche

Pompelmo

Susine

Uva

“Realizzato con i fondi della Regione Lazio - Assessorato Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa - Programma consumatori ed utenti 2009”

Consuma frutta di stagione!

PRODOTTI STAGIONE PER STAGIONE

Tabella realizzata da Altroconsumo con i fondi della Regione Lazio

Page 21: Emme Magazine 00

IL SOLE LUNATICODi Jerry KramskyIllustrazioni: Lorenzo MattottiEd. Gallucci

“Se l’astro non tramonta, ci tocca far la conta Per chi deve provare a farlo tramontare”

Cosa succede se un giorno il sole decide di non tramontare? E’ quello che viene raccontato in questo divertente libro in rima, consigliato, per altro, dai 6 ai 99 anni.

Le disavventure causate da un sole che non tramonta sono tante. Ci sono mamme che non possono richiamare i bambini a casa perché ancora non è buio, poi ci sono i gufi che non riescono a svegliarsi ed i fantasmini che non possono uscire.In tanti ci provano a chiedergli di tramontare: il cantante Tedorfio Mi-Do-Re lo prova a con-vincere con una serenata, Miss Polpetta con pizza e spaghetti e poi provano astronauti, scienziati e genti di ogni sorta, ma “Sfilano le ore del riposo, il sole rimane luminoso”.Finché, un bambino, Gigi Zuccastorta, finisce di giocare, ringrazia il sole per tutta quella luce e gli da la buonanotte tutto contento, perché sa che ora il nonno gli racconterà una favola prima di addormentarsi.A questo punto, il sole cala all’improvviso. Ha solo giocato e nonostante la sua età, aveva voglia di giocare, ma senza distur-bare le favole ed i sogni dei bambini.Un bel libro illustrato che, con leggerezza e allegria, ci insegna l’importanza della comprensione dell’altro.

C’era una volta

Page 22: Emme Magazine 00

Informativa sulla privacy (D

. Lgs. 196/2003) Prem

essaA

i sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196 in m

ateria di protezione dei dati personali la presente inform

ativa riguarda il trattamento effettuato da “E

mm

e” sulle informazioni relative all’

Adulto e al M

inore (i “Dati Personali”)

Categorie di D

ati Personali oggetto di trattamento, scopi e m

odalità del trattamento stesso

I Dati P

ersonali oggetto di trattamento consistono nelle inform

azioni richieste al mom

ento della compilazione

della Liberatoria nonché le fotografie ed ogni altra informazione direttam

ente inviata e concernente il m

ateriale trasmesso in relazione alla selezione ed alla pubblicazione

Le finalità del trattamento dei D

ati Personali sono le seguenti:

a) permettere l’adem

pimento agli obblighi previsti da leggi, regolam

enti e normative com

unitarie, ovvero a disposizioni im

partite da autorità a ciò legittimate dalla legge e da organi di vigilanza e controllo;

b) permettere la partecipazione alla selezione o alla pubblicazione e procedere alla relativa gestione;

c) permettere l’utilizzo e la pubblicazione, previa selezione, in qualsiasi form

a e mezzo e in conform

ità con la Liberatoria, del M

ateriale (imm

agini) con indicazione del nome, cognom

e, la data di nascita, l’età, la città di residenza e/o luogo di nascita del M

inore cui si riferisce il Materiale.

Il trattamento avverrà m

ediante supporti sia telematici che cartacei, entram

bi eventualmente organizzati

anche come banche dati o archivi, e com

porterà ove necessario l'uso di comunicazioni postali, telefoniche e

telematiche.

I Dati P

ersonali potranno essere comunicati a società terze con le quali “E

mm

e” ha in corso rapporti aventi ad oggetto servizi funzionali allo svolgim

ento della selezione N

atura obbligatoria deI conferimenti dei D

ati Personali e conseguenze in caso di mancata risposta

Il conferimento dei D

ati Personali ed il relativo trattam

ento per le finalità indicate sub a), b) e c) nel precedente paragrafo sono strettam

ente funzionali all'esecuzione della selezione o della pubblicazione. P

ertanto la mancata prestazione del consenso al trattam

ento comporterà l’im

possibilità per “Em

me” di

utilizzare il Materiale per l’Iniziativa.

Diritti dell’interessato

I soggetti cui si riferiscono i Dati P

ersonali hanno il diritto in qualunque mom

ento di ottenere la conferma

dell’esistenza o meno dei m

edesimi dati e di conoscerne il contenuto e l’origine, le finalità e m

odalità del trattam

ento, verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamento, oppure la rettificazione (art.

7 del d.lgs. n. 196/2003). A

i sensi del medesim

o articolo si ha il diritto di chiedere la cancellazione, la trasformazione in form

a anonima

o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, nonché di opporsi in ogni caso, per motivi legittim

i, al loro trattam

ento.P

er esercitare tali diritti ci si può rivolgere alla redazione stessa del mensile “Em

me”

Titolare del trattamento

Il titolare del trattamento dei D

ati Personali é “E

mm

e” con sede ad Anzio (R

M)

CO

NSEN

SO A

LTRA

TTAM

ENTO

DEI D

ATI PER

SON

ALI A

I SENSI D

EL D.LG

SL N. 196/03

Ai sensi dell’art. 23 del C

odice in materia di protezione dei dati personali ed in relazione all'inform

ativa che è stata fornita circa il trattam

ento effettuato da “Em

me" dei D

ati Personali dell’A

dulto ovvero del Minore,

l’Adulto presta il proprio consenso al trattam

ento dei dati medesim

i per le finalità e nelle modalità indicate

nell'informativa.

Luogo e Data ______________,_________

____________________ ______________

Firma dell’Adulto

Liberatoria per l’utilizzo delle imm

aginiE

gregi Signori,

in riferimento al M

ateriale (imm

agini) che Vi è stato consegnato o inviato

Il/la sottoscritto/a (nome e cognom

e) ________________________________________________________

nato/a il _________________ a_________________________________,

residente in Via/Piazza ___________________________________ C

.A.P

.___________

Città___________________________

telefono ______________________, e-mail ________________________________,

Padre O

Madre O

Tutore O (barrare)

del minore qui sotto identificato,

(nome e cognom

e del minore) ____________________________________________

sesso M F (barrare la scelta)

nato/a il __________________ a ________________________________, età _____

e d’accordo con l’altro genitore

AU

TOR

IZZA

(a) “Em

me” ed i suoi aventi causa a riprodurre e diffondere il M

ateriale in qualsiasi forma anche tram

ite altro m

ezzo di diffusione quale Internet (ad esempio il sito w

eb del magazine E

mm

e o la sua pagina Facebook) e senza lim

iti di spazio e di tempo, con facoltà di elaborazione, riduzione e/o adattam

ento, fermo restando in

ogni caso il rispetto dell’onore e della reputazione del Minore;

(b) “Em

me” ed i suoi aventi causa ad utilizzare il nom

e, cognome, la data di nascita, l’età, la città di

residenza e/o luogo di nascita del Minore in abbinam

ento al Materiale in ogni m

odo ed in qualunque formato

e attraverso qualunque media;

CED

Ea “E

mm

e” ed i suoi aventi causa in via esclusiva e in maniera irrevocabile tutti i diritti di utilizzazione e

sfruttamento del M

ateriale, ivi incluso, il diritto di utilizzare e diffondere i Materiali in qualsiasi form

a e tramite

altro mezzo, (ad esem

pio il mezzo di diffusione quale Internet) interam

ente o in parte, in qualsivoglia modo,

in forma m

odificata, non modificata o elaborata; D

ICH

IAR

A

(a) che il Materiale e’ stato creato interam

ente dall’Adulto con il contributo del Minore e che nessun altro

soggetto ha contribuito alla creazione del medesim

o Materiale;

(b) di riconoscere che “Emm

e” non sarà obbligata a riprodurre, diffondere, e in genere utilizzare il M

ateriale.

La presente Liberatoria non consente l'uso dell’imm

agine in contesti che pregiudichino la dignità personale ed il decoro del M

inore e comunque per uso e/o fini diversi da quelli sopra indicati.

La presente Liberatoria si intende rilasciata a titolo gratuito, pertanto l’Adulto e il M

inore, a prescindere dalla pubblicazione o m

eno del Materiale, non avranno titolo per richiedere a “E

mm

e” e/o dei suoi aventi causa e/o società collegate, som

me, com

pensi, indennizzi e altre voci di carattere patrimoniale, preso atto della

natura gratuita della selezione e della pubblicazione. Il/la sottoscritto/a conferma di non aver nulla a

pretendere in ragione di quanto sopra indicato e di rinunciare irrevocabilmente ad ogni diritto, azione o

pretesa derivante da quanto sopra autorizzato.

Luogo e Data _________ ____, ________

____________________ _____________

Firma dell’Adulto

SMILE!

Page 23: Emme Magazine 00

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONECon la tua copia di Emme potrai partecipare al concorso “Diventa Protagonista della prossima copertina”.Invia 1 foto attuale (scattata entro 30 giorni) del minore sul quale si esercita la potestà genitoriale indicando l’età del minore al momento della partecipazione, al seguente indirizzo: Emme Redazione, via Varese 6, 00042 Anzio; oppure all’indirizzo email: [email protected] genitori/maggiorenni che vorranno partecipare al concorso caricando le foto dei bambini (sui quali esercitano la potestà genitoriale) di sesso femminile e maschile:dovranno sottoscrivere la liberatoria che troverete in questa pagina e che comporta l’accet-tazione incondizionata e totale delle regole e delle clausole contenute nel presente regola-mento senza limitazione alcuna ed inviarla tramite posta o posta elettronica; fornire il proprio consenso al trattamento dei dati; fornire un numero telefonico utile per eventuali contatti.

Le foto dei minori dovranno pervenire in formato jpg, gif o png. In ogni caso è necessario, pena l’esclusione dal concorso, aver sottoscritto la liberatoria per l’utilizzo delle immagini inviate. Emme non si assume nessuna responsabilità per foto non pervenute per disguidi postali o errori dei partecipanti nell’invio dei materiali.Non saranno accettate fotografie con le seguenti caratteristiche: non rispettanti le caratteristiche tecniche sopra citate (per invio online); che non permettano di vedere bene il bambino partecipante; in bianco e nero; frutto di un fotomontaggio; di carattere volgare; che non siano frutto di creatività autonoma e/o che non siano nuove ed originali e/o che raffigurino oggetti o elementi tutelati da diritti esclusivi di proprietà industriale o intellettuale o che rappresentino sotto qualsiasi profilo una violazione di altrui diritti.Le foto inviate saranno valutate da una giuria composta da esperti di comunicazione e marketing e lo staff di Emme. La giuria provve-derà alla selezione delle foto dei bambini che rappresentano al meglio “il mondo di Emme”. Il vincitore sarà contattato telefonicamente e/o tramite e-mail, per la realizzazione di un servizio fotografico professionale esclusivamente finalizzato alla foto di copertina, e realiz-zato da Elmina Gigli, photo editor della rivista. Le foto del servizio rimarranno esclusivamente di proprietà di Emme. Gli esercenti la potestà genitoriale rinunciano a qualsiasi compenso per i diritti di immagine dei piccoli vincitori. La partecipazione al concorso è subordinata all’accettazione di tali condizioni.Le immagini inviate e del vincitore potranno essere utilizzate senza limitazioni temporali su tutti i mezzi di comunicazione utilizzati da Emme e secondo quanto stabilito nella liberatoria di cessione dei diritti di immagine che verrà siglata dai titolari della potestà genitoriale.

DIVENTA PROTAGONISTADELLA PROSSIMA COPERTINA

SMILE!Per vedere pubblicata la foto del tuo bambino/a, compila la liberatoria ed inviala con la foto via email a [email protected] oppure via posta al seguente indirizzo: via Varese 6, 00042 Anzio (RM).

Matteo

Maia

Adriano e Valerio

Elisa

Page 24: Emme Magazine 00

NarrativaFantasy

SaggisticaAudiolibri

Idee regaloDvd

Libri scolastici nuovi e usatiLibri universitari su ordinazione

Area bambini e ragazziCopertinatura libri Colibrì

Organizzazione eventi e corsiDisponibilità sala

Nettuno - Via Carlo Cattaneo, 33tel/06.9882.760 - FAX/06.90278.0461

email:[email protected]

EMME lo trovi quiMickey and Friends via Camillo Benso Conte di Cavour, 66 Nettuno Erbe e Salute via Valle Schioia, 88/C Lavinio Professione Fitness via del Cinema, 28 Anzio Eneas viale Europa, 16 Anzio La Culla via delle Begonie Anzio Il mondo di gomma via Beato Padre Pio Nettuno Wonderland via Dante Lavinio Crazy school via del Sole, 4 Lavinio Gemy school via vittorio veneto, 1118 Nettuno Marwey Danza via Risorgimento, 9 Anzio Il Girotondo via Nettunense, 194 Lavinio Il Paese delle Meraviglie via Breschi, 25 Anzio Gli Aristogatti via Roma, 65 Anzio Il paese dei Balocchi via di Valle Schioia Lavinio Bamby for Bimbi via Di Valle Schioia, 67/b LavinioTennis Club Lavinio via Ardeatina, 630-632 LavinioCentro Sportivo Anzio via Nettunense, km 35000 AnzioBenetton via Gramsci 2, via XX Settembre AnzioLo zodiaco LavinioBenetton via XX settembre AnzioEmporio Venturi Piazza Pia AnzioRocco giocattoli via della Cannuccia, 3 AnzioTata Matilda via Gramsci, 26 AnzioYolos via Tripoli, 23/e AnzioIl marmocchio via Gramsci, 36/A AnzioPianeta party via San Giacomo, 81 NettunoFantasia bimbi via Cavour, 6 NettunoIl paese di Trilly Via di Valle Schioia, 179-185 LavinioBetter Life via Oberdan Fratini,1 AnzioSalsa Crew Academy via Ardeatina, 384 AnzioPianeta Benessere via di Colle Cocchino, 6 AnzioIl giocattolaio via Santa Maria 26-28 NettunoJUNIOR piazza Oberdan NettunoOttica Tulli via G. Matteotti, 32 AnzioLibreria Fahrenheit Via Carlo Cattaneo, 56 NettunoLo Gnomo Via Romana Nettuno