equipaggiamento e materiali: corso in ambiente innevato 2012

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05/25/22 Dino Recchi – AE-EAI http:// dinorecchi.blogspot.com 1 CAI Ascoli Piceno CAI Ascoli Piceno 1° Corso in Ambiente 1° Corso in Ambiente Innevato Innevato Lezioni teoriche: 25 gen, 3 e 10 Lezioni teoriche: 25 gen, 3 e 10 feb 2012 feb 2012 Escursioni: 5, 12, 25 e 26 feb Escursioni: 5, 12, 25 e 26 feb 2012 2012

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Presentazione realizzata per il Corso in Ambiente Innevato 2012 organizzato dal CAI di Ascoli Piceno.

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Page 1: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

04/13/23Dino Recchi – AE-EAI

http://dinorecchi.blogspot.com 1

CAI Ascoli PicenoCAI Ascoli Piceno1° Corso in Ambiente 1° Corso in Ambiente

InnevatoInnevato

Lezioni teoriche: 25 gen, 3 e 10 feb Lezioni teoriche: 25 gen, 3 e 10 feb 20122012

Escursioni: 5, 12, 25 e 26 feb 2012Escursioni: 5, 12, 25 e 26 feb 2012

Page 2: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Scopo del corsoScopo del corso

Fornire le principali conoscenze Fornire le principali conoscenze per muoversi su pendii nevosi, per muoversi su pendii nevosi, con pendenza massima non con pendenza massima non oltre 30° (trenta gradi)oltre 30° (trenta gradi), , sapendo scegliere di volta in sapendo scegliere di volta in volta il tracciato più facile e a volta il tracciato più facile e a riconoscere i riconoscere i percorsi più percorsi più sicurisicuri..

Page 3: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Lezione del 25 gen Lezione del 25 gen 20122012 Presentazione del corso e Presentazione del corso e

introduzione su equipaggiamento e introduzione su equipaggiamento e materiali: materiali: racchette da neveracchette da neve (ciaspole), (ciaspole), bastoncinibastoncini, , ARTVAARTVA, , palapala e e sondasonda..

Cenni sulla Cenni sulla progressione su neveprogressione su neve e conoscenza dell’ambiente e conoscenza dell’ambiente invernale.invernale.

Page 4: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Lezione del 3 feb 2012Lezione del 3 feb 2012

Nivologia e riconoscimento dei Nivologia e riconoscimento dei pericoli dovuti alla neve pericoli dovuti alla neve (consistenza della neve, versanti (consistenza della neve, versanti sud e nord, controllo delle sud e nord, controllo delle pendenze, pericoli sui pendii e pendenze, pericoli sui pendii e sulle valli).sulle valli).

Bollettino nivo-meteo.Bollettino nivo-meteo. Autosoccorso con l'utilizzo Autosoccorso con l'utilizzo

di di ARTVA, pala e sonda.ARTVA, pala e sonda.

Page 5: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Escursione del 5 feb Escursione del 5 feb 2012: Montagna dei 2012: Montagna dei FioriFiori

Autosoccorso con l'utilizzo Autosoccorso con l'utilizzo di di ARTVA, pala e sonda.ARTVA, pala e sonda.

Progressione su neveProgressione su neve e e conoscenza dell’ambiente conoscenza dell’ambiente invernale.invernale.

Page 6: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Lezione del 10 feb Lezione del 10 feb 20122012

ProgrammazioneProgrammazione dell’escursione dell’escursione PianificazionePianificazione dell’itinerario dell’itinerario OrientamentoOrientamento in ambiente in ambiente

innevato.innevato. Sicurezza in ambiente innevato Sicurezza in ambiente innevato

con il con il metodo 3x3metodo 3x3. .

Page 7: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Escursione del 12 feb Escursione del 12 feb 2012: Monte Boragine2012: Monte Boragine (Monti Reatini)(Monti Reatini)

ProgrammazioneProgrammazione dell’escursione dell’escursione PianificazionePianificazione dell’itinerario dell’itinerario OrientamentoOrientamento in ambiente in ambiente

innevato.innevato. Sicurezza in ambiente innevato Sicurezza in ambiente innevato

con il con il metodo 3x3metodo 3x3..

Page 8: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Escursioni del 25 e 26 Escursioni del 25 e 26 feb 2012feb 2012

Sabato 25Sabato 25 Sentiero NaturaSentiero Natura nei pressi del nei pressi del

rifugio Garulla (rifugio Garulla (notturnanotturna).).

Domenica 26Domenica 26 Monte Castel ManardoMonte Castel Manardo ( (GGrande rande

AAnello dei nello dei SSibillini).ibillini).

Page 9: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

RegolamentoRegolamento

I partecipanti I partecipanti si impegnano a si impegnano a frequentare tutte le lezioni frequentare tutte le lezioni teoriche e le uscite in ambienteteoriche e le uscite in ambiente..

Gli allievi impossibilitati a Gli allievi impossibilitati a partecipare all’uscita in programma partecipare all’uscita in programma dovranno darne comunicazione di dovranno darne comunicazione di volta in volta agli istruttori del Corso volta in volta agli istruttori del Corso durante la lezione che precede durante la lezione che precede l’uscital’uscita..

Page 10: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Regolamento Regolamento

Occorre Occorre attenersi attenersi scrupolosamente alle scrupolosamente alle disposizioni impartite dagli disposizioni impartite dagli accompagnatoriaccompagnatori..

Durante le uscite del corso Durante le uscite del corso non non sono ammesse attività sono ammesse attività individuali da parte degli allieviindividuali da parte degli allievi..

Page 11: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Regolamento Regolamento

Spirito di adattamentoSpirito di adattamento, , impegnoimpegno e e motivazionemotivazione..

Il clima e i rapporti sono improntati a Il clima e i rapporti sono improntati a collaborazione e cordialità, sono esclusi collaborazione e cordialità, sono esclusi agonismoagonismo, , competitivitàcompetitività e e antagonismoantagonismo, ma anche , ma anche superficialitàsuperficialità, , protagonismoprotagonismo e e ipercriticaipercritica..

Nelle escursioni si tiene conto della Nelle escursioni si tiene conto della capacità media dei partecipanticapacità media dei partecipanti..

Gli accompagnatori considerano Gli accompagnatori considerano proposteproposte, , critichecritiche, , commenticommenti e e consigliconsigli..

Page 12: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in Sicurezza in montagna: che fare? montagna: che fare? La grande massa dei La grande massa dei

frequentatori della montagna frequentatori della montagna conosce poco l’ambienteconosce poco l’ambiente e e sono ancora pochi coloro che sono ancora pochi coloro che intraprendono attività alpinistiche intraprendono attività alpinistiche sotto l’esperienza e la guida di sotto l’esperienza e la guida di esperti; purtroppo esperti; purtroppo il “fai da te” il “fai da te” va per la maggioreva per la maggiore..

Page 13: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in Sicurezza in montagna: che fare? montagna: che fare?

Sul fronte degli appassionati di neve fresca, è Sul fronte degli appassionati di neve fresca, è stato rilevato che sono ancora pochi coloro stato rilevato che sono ancora pochi coloro che posseggono un’che posseggono un’adeguata capacità di adeguata capacità di valutazione del pericolo.valutazione del pericolo.

La messa in atto di un intervento efficace La messa in atto di un intervento efficace d’d’auto soccorsoauto soccorso, , unico metodo in grado unico metodo in grado di fornire la possibilità di sopravvivenza di fornire la possibilità di sopravvivenza del travolto da valangadel travolto da valanga, , non è ancora non è ancora una capacità diffusa e consolidatauna capacità diffusa e consolidata. .

Page 14: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in Sicurezza in montagna: che fare? montagna: che fare? Molti frequentatori della montagna Molti frequentatori della montagna

innevata non utilizzano l’innevata non utilizzano l’ARTVA ARTVA (indispensabile (indispensabile strumento per la strumento per la localizzazione del travoltolocalizzazione del travolto) e la ) e la stragrande maggioranza ignora stragrande maggioranza ignora l’importanza di l’importanza di pala e sonda.pala e sonda.

Anche la Anche la preparazione preparazione dell’escursionedell’escursione e la lettura attenta del e la lettura attenta del bollettino nivo-meteorologicobollettino nivo-meteorologico spesso spesso sono disattesi.sono disattesi.

Page 15: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in Sicurezza in montagna: che fare? montagna: che fare? Estremamente gravi risultano le Estremamente gravi risultano le

carenze rilevate a snowborders, carenze rilevate a snowborders, discesisti fuori pista ed discesisti fuori pista ed escursionisti con racchetteescursionisti con racchette ((ciaspoleciaspole); mediamente, l’); mediamente, l’85 %85 %, , non utilizza l’ARTVAnon utilizza l’ARTVA mentre la mentre la palapala e la e la sondasonda sono sono pressoché sconosciutepressoché sconosciute!!..

Page 16: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in montagna Sicurezza in montagna

In montagna non è pensabile In montagna non è pensabile ridurre i pericoli a “ridurre i pericoli a “rischio zerorischio zero”.”.

Per frequentare la montagna in Per frequentare la montagna in sicurezza, l’obiettivo non è sicurezza, l’obiettivo non è l’eliminazione totale dei pericoli ma l’eliminazione totale dei pericoli ma la la ricerca della capacità di ricerca della capacità di adattarsi all’ambiente ed alla adattarsi all’ambiente ed alla situazione che si va ad situazione che si va ad affrontareaffrontare..

Page 17: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in montagna Sicurezza in montagna

I pericoli possono essere controllati I pericoli possono essere controllati solo attraverso la solo attraverso la capacità di capacità di gestire la situazionegestire la situazione che che stiamo vivendo conoscendo stiamo vivendo conoscendo l'ambiente, le tecniche, le nostre l'ambiente, le tecniche, le nostre capacità psico-fisiche, quindi…capacità psico-fisiche, quindi…

i nostri ragionevoli limiti d'azione.i nostri ragionevoli limiti d'azione.

Page 18: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in montagna Sicurezza in montagna

E’ prioritario ad ogni altra cosa, e E’ prioritario ad ogni altra cosa, e quindi indispensabile, “quindi indispensabile, “sentire sentire l’ambiente e se stessil’ambiente e se stessi” per ” per formare quella sorta d’formare quella sorta d’istintoistinto che ci permetterà di “che ci permetterà di “fiutare il fiutare il pericolopericolo”; percorso difficile, ”; percorso difficile, occorre grande occorre grande passionepassione ed una ed una buona dose di buona dose di modestiamodestia..

Page 19: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in montagna Sicurezza in montagna

L’esasperazione tecnicistica non L’esasperazione tecnicistica non aiuta a valorizzare l’intelligenza e la aiuta a valorizzare l’intelligenza e la sensibilità che mettono in stretta sensibilità che mettono in stretta relazione l’uomo con l’ambiente.relazione l’uomo con l’ambiente.

L’uso di strumenti sofisticati ed il L’uso di strumenti sofisticati ed il caricarsi di materiali all’ultima moda caricarsi di materiali all’ultima moda non risolvono i problemi della sicurezza non risolvono i problemi della sicurezza in montagna, anzi, paradossalmente in montagna, anzi, paradossalmente rischiano di creare false illusionirischiano di creare false illusioni..

Page 20: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in montagna Sicurezza in montagna

In montagna, così come in In montagna, così come in tutti gli ambienti naturali, tutti gli ambienti naturali, è sempre utile muoversi è sempre utile muoversi con cognizione e con cognizione e consapevolezza ovvero, “consapevolezza ovvero, “è è sempre utile cacciare sempre utile cacciare fuori gli occhifuori gli occhi”.”.

Page 21: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in Sicurezza in montagna: che fare? montagna: che fare? Conoscenza del terrenoConoscenza del terreno Buona preparazione psicofisicaBuona preparazione psicofisica Adeguata attrezzaturaAdeguata attrezzatura Capacità di movimento e d’utilizzo delle Capacità di movimento e d’utilizzo delle

tecnichetecniche Osservazione delle previsioni meteoOsservazione delle previsioni meteo La modestia di rinunciare fin che si è in La modestia di rinunciare fin che si è in

tempotempo

sono solo alcune sono solo alcune regole preventiveregole preventive che aiutano ad evitare guaiche aiutano ad evitare guai

e situazioni spiacevoli.e situazioni spiacevoli.

Page 22: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in Sicurezza in montagna: che fare?montagna: che fare?

Occorre entrare in Occorre entrare in sintonia con sintonia con

l’ambiente e non l’ambiente e non sopravalutare le sopravalutare le proprie capacità.proprie capacità.

Page 23: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in Sicurezza in montagna: che fare? montagna: che fare? La prevenzione è un fatto di La prevenzione è un fatto di

cultura che passa attraverso cultura che passa attraverso un'azione di educazione un'azione di educazione permanentepermanente capace di istruire il capace di istruire il neofita e di rinfrescare le idee a neofita e di rinfrescare le idee a coloro che credono, a volte coloro che credono, a volte troppo spavaldamente, troppo spavaldamente, di di sapere già tuttosapere già tutto..

Page 24: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sicurezza in Sicurezza in montagna: che fare? montagna: che fare? Bollettino nivo-meteorologico e Bollettino nivo-meteorologico e

rischio valanghe rischio valanghe MarcheMarche::

http://www.meteomarche.it/moduli.asp?modulo=bneve

Page 25: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

• Racchette da neve• Bastoncini• ARTVA, pala e sonda

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 26: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Page 27: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Si possono suddividere in tre categorie:

• FAGIOLO

• CANADESI

• MODERNE

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

A FAGIOLOSono le più economiche e tecnicamente le più antiche. Hanno la forma tipica di un fagiolo con la struttura perimetrale generalmente realizzata in materiale plastico, mentre il reticolato interno è realizzato con un intreccio di cordini.

Sono normalmente utilizzate in superfici pianeggianti e con scarsissima pendenza, non hanno snodi. Sono attrezzi poco usati in ambito escursionistico. Vantaggio: sono molto leggere.

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

CANADESISono molto più grandi, hanno una forma ovalizzata con una lunga coda, normalmente vengono realizzate in materiale plastico; sono dotate di snodo, alzatacco e attacchi per gli scarponi.

Molto più tecniche delle Fagiolo, hanno un ottimo galleggiamento sulla neve, sono indicate per facili percorsi.

Esistono diverse lunghezze a seconda del piede e del tipo di utilizzo. Di contro hanno l'ingombro sullo zaino e il prezzo piuttosto elevato.

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

MODERNESono la soluzione ormai più utilizzata ed evoluta. Hanno un buon compromesso tra leggerezza, ingombro e presa sulla neve.

Hanno una forma intermedia tra le prime due, sono normalmente realizzate in materiale plastico, dotate di ramponcino anteriore per fare più presa su pendii ripidi e piccoli denti metallici sul fondo.

Dotate di snodo, alzatacco e attacchi automatici e semiautomatici per gli scarponi. Meno galleggianti di quelle canadesi.

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

UtilizzoIl fissaggio dello scarpone sulla racchetta deve essere ben saldo impedendo qualsiasi movimento dello scarpone.

Sulla parte posteriore della racchetta si trova il sistema di bloccaggio dello snodo che permette di tenere la racchetta completamente ancorata alla suola dello scarpone, oppure di lasciare libero lo snodo lasciando libertà di movimento della ciaspola.

Lo stesso sistema è dotato di una posizione intermedia detta "alzatacco"che solleva di qualche centimetro il telaio di aggancio dello scarpone per facilitare la progressione in salita.

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

ProgressioneIl movimento è uguale alla normale camminata tenendo conto dell'ingombro a terra della racchetta stessa. Quindi è

necessario procedere con le gambe leggermente divaricate per consentire un

movimento più ampio, il passo deve essere deciso sia in fase di sollevamento, in quanto spesso la neve fresca tende a trattenere la racchetta al suolo, sia in fase di appoggio del piede.

Il movimento deve essere fluido, il busto eretto senza eccessivi spostamenti in avanti o indietro in modo da concentrare il peso e lo sforzo sulle gambe e non sulla schiena.

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Per faticare di meno (e non solo per quel motivo) è buona norma procedere in fila indiana sistemando le ciaspole sull'orma fatta dal primo della fila. Poiché il primo è quello che svolge il maggiore lavoro è buona norma alternarsi al comando.Ogni quanto?Dipende da quanto si sfonda, dalla pesantezza della neve, dalla pendenza della salita, dall'allenamento individuale.Quando il primo ha esaurito il suo turno si fa da parte e fa sfilare davanti a sé il gruppo posizionandosi per ultimo (in questo modo ha più tempo per recuperare). Toccherà poi al secondo, quindi al terzo e così via.

Se però fai in modo di restare sempre per ultimo hai buone possibilità di stancarti di meno

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Per rendere la camminata più fluida e sicura si procede portando avanti prima il bastoncino e poi la gamba opposta; in pratica

avanzando con la gamba destra si punta in avanti prima il bastoncino sinistro. Il movimento non è molto naturale ma con l’esperienza lo diventa.

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Questo tipo di progressione è adatta su percorsi pianeggianti o con moderata pendenza in salita, lasciando preferibilmente libero lo snodo della racchetta.

Se la pendenza si accentua è consigliabile utilizzare l'alzatacco per ridurre il lavoro a carico dei polpacci.

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Su pendii ripidi si deve cercare di far lavorare il più possibile il ramponcino anteriore. La salita va affrontata in maniera diretta puntando e “gradinando” con il ramponcino

anteriore, per assicurare il passo e cercando di non fare passi troppo lunghi per evitare scivolate e inutili affaticamenti.

E’ sempre meglio portare prima avanti il bastoncino per un

miglior equilibrio e sicurezza. Quando il piede è ben puntato ci si alza fino a distensione completa della gamba e successivamente si porta avanti la gamba opposta. Per facilitare il sollevamento nei pendii ripidi è opportuno puntare avanti tutte e due i bastoncini e usarli come appoggio in modo da scaricare parte del peso sulle braccia.

Page 37: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Quando si deve affrontare un passaggio in traverso

fiancheggiando la montagna, innanzitutto bisogna valutare il tipo di pendio e la possibilità di creare una traccia sufficientemente larga per le due racchette parallele.

In molti casi la pendenza non consente di avere i piedi sullo stesso piano di appoggio pertanto bisogna considerare che il movimento risulterà più difficile e in questo caso il piede a valle, che rimane più facilmente sdrucciolevole, deve cercare di essere posizionato con i ramponcini il più possibile verso monte. Il movimento non risulterà naturale, ma consente di fare

maggiore presa.

Page 38: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Con le ciaspole non è consigliabile affrontare pendii troppo ripidi o con presenza di ghiaccio.

In caso si debbano affrontare salite in quota, dove c'è probabilità

di trovare superfici ripide e ghiacciate, bisogna essere adeguatamente attrezzati con ramponi, piccozza ed eventualmente imbragatura e corda.

Page 39: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Nella discesa bisogna innanzitutto ricordarsi di togliere l’alzatacco: pericoloso oltre che fastidioso.

Il movimento su pendii moderati è simile a quello della salita, bisogna muoversi con piccoli passi e cercare di fare aderire prima la parte

posteriore della racchetta e poi il ramponcino anteriore, per prevenire la scivolata.

Se il pendio è più ripido, è necessario adottare una tecnica da discesa

sciistica detta telemark, cercando di spostare il baricentro in basso piegando le ginocchia oppure bloccando la ciaspola e scendendo con passi piccoli.

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Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Racchette da neve (ciaspole)Racchette da neve (ciaspole)

Trasporto

Su terreni in assenza di neve le ciaspole si possono portare in mano o infilate nei bastoncini telescopici che vanno appoggiati alla spalla.

La cosa migliore è fissarle allo zaino, con un cordino fatto passare nello zaino o semplicemente agganciandole alle fibbie dello zaino, e avere cosi entrambe le mani libere.

Page 41: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

BastonciniBastoncini

Accessorio ritenuto molto utile ormai da tutti.

Vanno utilizzati sempre in coppia, la regolazione va fatta formando un angolo di 90° tra avambraccio e braccio.

Non indossare i braccioli poiché in caso di caduta possono danneggiare i polsi.

E’ stato stimato che tolgono dai 5 ai 7 kg di peso ad ogni passo.

Danno stabilità, equilibrio in discesa e scaricano il peso dalle anche, ginocchia e caviglie.

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 42: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzaturaARTVA, pala e ARTVA, pala e

sondasonda

ARTVA: tre tipologie

• Analogici• Misti• Digitali

Dispositivo elettronico che emette continui segnali radio. Va indossato durante le escursioni e continua, silenziosamente, ad emettere segnali sulla posizione in cui si trova chi lo porta.

Page 43: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzaturaARTVA, pala e ARTVA, pala e

sondasonda

ARTVA analogici

Riproducono acusticamente il segnale radio con un “bip”, la cui intensità è direttamente proporzionale alla vicinanza dell’apparecchio emettitore.

Il metodo di ricerca analogico è ritenuto fra i più affidabili, a patto di saperlo usare bene ed esercitarsi costantemente.

Page 44: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzaturaARTVA, pala e ARTVA, pala e

sondasonda

ARTVA misti

Con meccanismo di ricezione analogico e rappresentazione sul display digitale.

Visualizzano numeri che danno informazioni sulla distanza degli altri apparecchi da ricercare.

Page 45: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzaturaARTVA, pala e ARTVA, pala e

sondasonda

ARTVA digitali

Realizzati con tre antenne, hanno un processore che analizza la qualità del segnale, distinguendo fra varie fonti e dando la distanza e la posizione.

Utilizzabili anche da utenti meno esperti, anche se presentano alcuni inconvenienti: minore portata del segnale, difficoltà nel riconoscere alcuni vecchi modelli analogici e un po’ più di lentezza nell’elaborazione del segnale.

Page 46: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

ARTVA, pala e sondaARTVA, pala e sonda

Pala e sonda

La pala serve per scavare e la sonda, per "sondare" nella massa di neve dove può trovarsi il travolto.

Page 47: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

ARTVA, pala e sondaARTVA, pala e sonda

PalaIn alluminio, materiale plastico, con manico ripiegabile o telescopico, con impugnatura a doppia densità antiscivolo, con fori che permettono di trasformarla in ancoraggio o corpo morto…

Page 48: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

ARTVA, pala e sondaARTVA, pala e sonda

Pala

La sonda da valanga riposta nel bastoncino telescopico permette di ridurre gli ingombri.

Page 49: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

ARTVA, pala e sondaARTVA, pala e sonda

Pala

Utilizzabile come pala a mano. La dotazione di cinghie la rendono trasformabile in corpo morto o per immobilizzare una frattura.

Page 50: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

ARTVA, pala e sondaARTVA, pala e sonda

SondaIn alluminio anodizzato o carbonio, con cordino in kevlar o dyneema, cavetto in acciaio, …

Page 51: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

ARTVA, pala e sondaARTVA, pala e sonda

SondaCon solo 123 gr  per una lunghezza di 2.40 mt. è la sonda più leggera sul mercato. Formata da sei spezzoni in carbonio con un ingombro finale di 40 cm. Facile e veloce da montare grazie anche al cordino in dyneema da 2 mm che assicura massima leggerezza e resistenza. Marcatura esterna per facilitare la lettura della profondità.

Page 52: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

• Abbigliamento• Copricapo• Ghette• Calze• Guanti

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 53: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Un abbigliamento adeguato contribuisce al benessere Un abbigliamento adeguato contribuisce al benessere dell’escursionista, creando uno strato isolante d’aria vicino alla dell’escursionista, creando uno strato isolante d’aria vicino alla pelle.pelle.

La cosa migliore è La cosa migliore è vestirsi a strativestirsi a strati “a cipolla”, in “a cipolla”, in modo da adattarsi rapidamente alle variazioni meteo.modo da adattarsi rapidamente alle variazioni meteo.

Strato a contatto con la pelleStrato a contatto con la pelleDeve assorbire e disperdere rapidamente il sudore mantenendo la Deve assorbire e disperdere rapidamente il sudore mantenendo la pelle asciutta.pelle asciutta.

Strato isolanteStrato isolanteServe ad intrappolare l’aria calda intorno al Serve ad intrappolare l’aria calda intorno al corpo.corpo.Strato esternoStrato esternoServe a proteggere dal vento, dalla pioggia e dalle intemperie.Serve a proteggere dal vento, dalla pioggia e dalle intemperie.

ABBIGLIAMENTOABBIGLIAMENTOEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 54: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Esistono capi di diverso spessore: leggero, medio, pesante (intimo invernale-intimo estivo);Tessuti disponibili:

Polipropilene, poliestere o altre fibre (sono leggere ed asciugano in fretta, vanno bene sia come indumento intimo d’inverno che esterno d’estate, sono idrorepellenti e traspiranti ed aiutano a trasferire l’umidità verso l’esterno)

Lana merino (ha grandi proprietà, dotata di grande potere assorbente, la lana rimane calda anche se bagnata)

Intimo o primo Intimo o primo stratostrato

Sconsigliato il Cotone

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 55: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Il termine pile viene dal latino “pilus”, è una pelliccia artificiale costituita da unsupporto esterno a maglia che ha una trama più o meno fitta. Tessuti

gradevoli, comodi e caldi, ideali per il freddo, hanno peso ed ingombro ridotti.

Pile 2° e 3° stratoPile 2° e 3° stratoEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Deve essere leggera e non imbottita, traspirante ed impermeabile, con il cappuccio non staccabile (il vento lo può staccare).

E’ sicuramente l’indumento più costoso, ma vale la pena spendere un po’ per un capo che in caso di necessità, pioggia, neve, vento, può essere veramente molto utile.E l’ultimo strato esterno.

Giacca a vento o Giacca a vento o GuscioGuscio

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 57: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Sono indicati quelli tecnici in materiale sintetico, asciugano in fretta e sono Sono indicati quelli tecnici in materiale sintetico, asciugano in fretta e sono leggeri. D’inverno da preferire pantaloni in leggeri. D’inverno da preferire pantaloni in SoftshellSoftshell non imbottiti, non imbottiti,

eventualmente da utilizzare con una calzamaglia: eventualmente da utilizzare con una calzamaglia: utilizzare più utilizzare più strati sovrapposti permette di adattarsi meglio strati sovrapposti permette di adattarsi meglio alle variazioni climatichealle variazioni climatiche..

PantaloniPantaloni

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 58: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Il piumino è caratterizzato da una imbottitura costituita da fiocchi di forma tondeggiante con un piccolissimo nucleo centrale da cui si dipartono sottili filamenti.

Ha un unico difetto: se si bagna perde totalmente il suo potere isolante.

PiuminiPiumini

Piumino D’ocaPiumino D’oca

Piumettao fiocco

Piuma

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Piumino sinteticoPiumino sintetico

Piumino in Piumino in PrimaloftPrimaloft

E’ costituito da una imbottitura sottile di microfibra sintetica che si avvicina alle proprietà isolanti del piumino d'oca. Ma è più pratico in caso

di clima umido; trattiene il calore anche se bagnato.

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 60: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Ne esistono vari tipi, le migliori sono quelle che

coprono anche lo zaino.

Può essere utile prendere la taglia un po’ più grande,

per sudare di meno.

Mantella Mantella antipioggiaantipioggia

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Indispensabile in montagna.

Il berretto può essere realizzato con lana, pile, ma anche cotone. Serve d’estate per ripararsi dal sole e d’inverno per proteggersi dal freddo.

Il passamontagna è da tenere sempre nello zaino, perché offre protezione anche per il viso e per il collo.

Le fasce multifunzione sono costituite da un pezzo di tessuto tubolare realizzato in microfibre/cotone lungo poco meno di 50 cm, che si presta a formare berretti, passamontagna, paraorecchie o foulard per il collo.

CopricapoCopricapoEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Esistono in commercio svariati tipi di calze in materiale traspirante; si

consiglia di collaudarle prima di una escursione impegnativa, come per gli scarponi.Il comfort dipende dal binomio scarponi calzettoni, tra i migliori sono in quelli lana merino.Le calze hanno la funzione di mantenere costante la temperatura del piede, disperdono il sudore, proteggono il piede da sollecitazioni ed abrasioni, hanno i rinforzi sulle zone con maggiore attrito, alcune hanno anche un verso (destro e sinistro).

CalzeCalze

Quantità di umidità espulsa da diverse fibre

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 63: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Distinti in: Sottoguanti: guanti leggeri ed aderenti, quasi una seconda pelle. Possono essere realizzati in seta, lana merino o in fibre artificiali.

Guanti: possono essere realizzati in pelle, pile, lana, tessuti artificiali.

Moffole: le dita, salvo il pollice, sono isolate dall’esterno tutte insieme in un unico ambiente protettivo. Si possono utilizzare in condizioni di freddo estremo.

GuantiGuantiEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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I raggi UV possono provocare disturbi acuti come le cheratiti (infiammazione della cornea) nel breve periodo, e malattie croniche come cataratta (oscuramento parziale o totale del cristallino) e degenerazione maculare (patologia della retina, che comporta una perdita della visione centrale a lungo termine).

Sulla neve l’effetto del riverbero moltiplica l'azione negativa dei raggi UV sugli occhi.

Occhiali da sole…Occhiali da sole…Occhio agli occhi sulla neve!Occhio agli occhi sulla neve!

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Sono lampade tecnologicamente avanzate. Le tradizionali lampadine sono state sostituite da una serie di bulbi a led, che hanno una vita media di ogni singolo led di circa 100.000 ore di funzionamento, contro le circa 50 ore di una lampadina tradizionale.

I led consumano meno batteria, per cui la carica delle pile e la durata dell'effetto luminoso è prolungata nel tempo.

Lampada frontaleLampada frontale

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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E' un foglio di sottile polietilene riflettente, metallizzato sottovuoto, tipo la carta che si usa per conservare i cibi. Pesa pochissimo e non occupa spazio.Utilissimo in caso di incidente, per combattere l'ipotermia dell'infortunato. Telo termico d'emergenza "giallo", mantiene il calore del corpo ed assorbe anche il calore del sole. Sviluppato per un uso sulla neve, grazie al suo colore che lo rende visibile per i soccorsi.

Telo termicoTelo termico

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Kevlar

Fibre sintetiche e naturaliFibre sintetiche e naturaliEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Fodera interna Traspirante

Membrana impermeabile e traspirante

Fodera esterna Idrorepellente

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 69: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

membrana eVentmembrana eVent

La membrana La membrana eVenteVent è una è una barriera impermeabile con una barriera impermeabile con una innovativa tecnologia di innovativa tecnologia di traspirazione che impedisce il traspirazione che impedisce il passaggio dell'acqua e permette passaggio dell'acqua e permette la fuoriuscita del vapore la fuoriuscita del vapore favorendo il massimo comfort.favorendo il massimo comfort.Utilizzo: fodera per Utilizzo: fodera per abbigliamento e scarpeabbigliamento e scarpe

                                          

                                                

Fibre sinteticheFibre sinteticheEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Gli indumenti creati con i laminati WINDSTOPPER® N2S™ possono essere indossati direttamente sulla pelle.

Grazie alla particolare struttura dello strato interno in combinazione con la membrana WINDSTOPPER®, non è più necessario indossare un ulteriore strato base o una protezione dal vento.

Utilizzo: abbigliamento per ciclismo, sci di fondo e trekking

Fibre SinteticheFibre SinteticheEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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La Cordura è realizzata in fibra sintetica (nylon) con l’intento di creare un tessuto leggero, resistente all’abrasione e alla trazione.

Non è un tessuto impermeabile, ma si asciuga rapidamente.Vista la sua resistenza all’abrasione, viene spesso utilizzata per rinforzare capi d’abbigliamento, zaini, ghette, guanti , scarpe, ecc.

Fibre sinteticheFibre sinteticheEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Il kevlar, è una fibra sintetica polimerica, che a parità di peso è 5 volte più resistente dell'acciaio. Il Kevlar ha una grande resistenza al calore.

Per le sue caratteristiche di resistenza, il kevlar viene utilizzato per la costruzione di giubbotti antiproiettile, di attrezzature per gli sport estremi, di componenti per gli aeromobili.Utilizzi: zaini, tomaia per calzature, parti di giacche a vento sottoposte a particolare usura, ecc.

KevlarFibre sinteticheFibre sintetiche

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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L'imbottitura Primaloft®E’ la microfibra sintetica che più si avvicina alle proprietà isolanti del piumino d'oca. Le sue fibre subiscono un trattamento idrorepellente permanente che la rende più pratica in caso di clima umido; trattiene il calore anche se bagnata, per il suo spessore minimo l'isolamento è molto efficace.

Utilizzo: imbottitura per piumini sintetici, guanti e calzature invernali

Fibre sinteticheFibre sinteticheEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Fodera Out-DryFodera Out-Dry

                                                                                  

                                                                          ..

Totale impermeabilità.Totale impermeabilità.

OutDry. Un sistema infallibile che impedisce OutDry. Un sistema infallibile che impedisce all'acqua di penetrare e stagnare tra fodera all'acqua di penetrare e stagnare tra fodera e tomaia; la membrana è laminata e tomaia; la membrana è laminata direttamente sul direttamente sul lato interno della lato interno della tomaiatomaia..

Grande traspirabilità.Grande traspirabilità.

OutDry ha anche il vantaggio di OutDry ha anche il vantaggio di un'altissima permeabilità al vaporeun'altissima permeabilità al vapore acqueo con il 100% di superficie traspirante acqueo con il 100% di superficie traspirante attiva.attiva.

Principale impiego: fodera per Principale impiego: fodera per calzature  calzature  

Fibre sinteticheFibre sinteticheEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 75: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Storia del Gore-TexStoria del Gore-Tex

Il Gore-Tex è stato inventato dai famosi imprenditori tessili americani Wilbert L. Gore e da suo figlio Robert W. Il nome deriva proprio dal loro cognome e letteralmente significa appunto "tessuto Gore".

Il Gore-tex ha rappresentato una grossa evoluzione per alcuni settori quali l'alpinismo e gli sport estremi in generale in quanto ha permesso la produzione di abbigliamento (giacche a vento) tecnico resistente all'acqua, al vento, traspirante e assai leggero. I primi uomini sbarcati sulla luna indossavano abbigliamento in Gore-tex.

Fibre sinteticheFibre sinteticheEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Il Gore-Tex è composto da politetrafluoroetilene (PTFE) espanso termomeccanicamente. Il tessuto è poi costituito da dieci membrane di Gore-Tex ciascuna delle quali presenta circa 9 miliardi di microscopici fori per pollice quadrato. Ciascun foro è circa 20.000 volte più piccolo di una goccia d'acqua, ma permette il passaggio del vapore acqueo prodotto dalla sudorazione umana, rendendo il tessuto traspirante.

Fibre SinteticheFibre Sintetiche

Composizione del Gore-TexComposizione del Gore-Tex

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Il segreto di un tessuto GORE-TEX® sta nella sua rivoluzionaria membrana a doppio componente.

Il risultato è una barriera totalmente impermeabile all'acqua, antivento e traspirante.

Struttura Gore-tex al microscopio

Fibre sintetiche e naturaliFibre sintetiche e naturali

Molecole d’acqua

Molecole di vapore acqueo

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Gore-tex Performance Shell

Gore-tex Paclite Shell

Gore-tex Soft Shell

Gore-tex Pro Shell

Realizzato per rispondere alle esigenze di abbigliamento sia dei professionisti che degli sportivi amatoriali. Ideale per resistere a lungo in condizioni estreme.

Caldo e morbido, garantisce una libertà di movimento senza confronti. Ideale quando è necessario un abbigliamento a strati ridotti anche nelle condizioni di freddo più intenso.

Gli indumenti GORE-TEX® Paclite® Shell, estremamente leggeri, compatti, impermeabili, antivento e traspiranti sono l'ideale quando servono spazio e leggerezza.

Realizzati per garantire comfort e traspirabilità ottimali ed impermeabilità di lunga durata, questi strati rispondono alle più diverse necessità e consentono di svolgere tantissime attività all'aperto.

Fibre sintetiche e naturaliFibre sintetiche e naturaliEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 79: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Membrana GORETEX XCR® accoppiata al tessuto esterno con l'aggiunta di imbottitura. Soluzione adottata per i capi invernali e da sci che richiedono un'alto livello di traspirazione unita alla protezione termica. Il capo così realizzato avrà nastrature sia sulle cuciture che su eventuali ricami.

Gore-tex Pro Shell

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Membrana GORETEX® PACLITE:Membrana GORETEX® PACLITE:In questo caso il Goretex® viene In questo caso il Goretex® viene accoppiato al tessuto accoppiato al tessuto esternoesterno (di solito molto leggero) protetto all'interno da (di solito molto leggero) protetto all'interno da uno strato protettivo, che sostituisce la fodera. Questa uno strato protettivo, che sostituisce la fodera. Questa soluzione è usata per i soluzione è usata per i capi tecnici che fanno capi tecnici che fanno della leggerezza il requisito fondamentaledella leggerezza il requisito fondamentale..

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 81: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Tomaia

Fodera interna

Kevlar

ScarponiScarponiEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 82: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Pelle pieno fioreFigura 1/a

E’ la qualità migliore e più pregiata del pellame (aspetto liscio), dello spessore variabile da 2.0 a 3.5 mm

Pelle nabuckFigura 1/a

Ha le stesse caratteristiche di pregio del pieno fiore: meno delicata del pieno fiore, permette un ottimale assorbimento dei prodotti di manutenzione (effetto velluto).

Scarponi-TomaiaScarponi-TomaiaEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Questo pellame è realizzato utilizzando lo strato inferiore della pelle; durante la lavorazione si smeriglia la superficie conferendo il caratteristico aspetto "velourizzato". Spessore 1,5-2,0 mm.

Questo materiale da tomaia garantisce un'elevata resistenza alle abrasioni in qualsiasi situazione climatica. Il comfort, la leggerezza e la protezione offerte dal Kevlar® lo rendono ideale per la realizzazione di calzature da montagna.

Kevlar®

Questo tessuto ad alta resistenza è impiegato nella realizzazione di tomaie, generalmente in abbinamento alla pelle scamosciata.

Scarponi-TomaiaScarponi-Tomaia

Pelle scamosciata o crostaFigura 1/b

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Materiali per imbottitura Lattice

Il lattice è impiegato come materiale per l'imbottitura, è permeabile all'aria, soffice e mantiene bene la forma originale oltre ad avvolgere perfettamente il piede. Con questo materiale si realizzano degli inserti utilizzati come paramalleoli, paracolpi ed imbottitura della lingua. Le caratteristiche di questo materiale

permettono di contenere lo spazio necessario ed ottenere una forma anatomica.                                            

E.V.A.

È un polimero a cellula chiusa d'alta qualità. Questo materiale per imbottitura ha una densità molto alta a garanzia di una tenuta della forma originale negli anni, il peso è molto ridotto e ha buone capacità di traspirazione. E.V.A. permette di usare degli spessori ridotti, permettendo di contenere gli

spazi; ha inoltre delle ottime qualità d'isolamento termico e non ne limita l'utilizzo ai soli scarponi invernali.

Componenti degli Componenti degli scarponiscarponi

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 85: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Suola

Vibram® non significa solo tradizione ma anche qualità ed innovazione.Ogni suola è stata disegnata per offrire la migliore durata anche all'escursionista più esigente. Con oltre 70 anni d'esperienza Vibram® produce oltre 50 mescole e 400 modelli diversi di suola; ogni nuovo modello è sottoposto a numerose prove, sia in laboratorio sia in montagna.

                             

Nel 1936 Vitale Bramani, accademico del Club Alpino Italiano al ritorno da una tragica ascesa alpina, ebbe la geniale intuizione di utilizzare per le calzature la tecnica sviluppata dalla Pirelli, che costruiva gomme per automobili. Applicando della gomma sotto ai suoi scarponi da montagna, fece stampare le prime suole in gomma vulcanizzata, inventando così la suola che ha rivoluzionato la pratica dell’alpinismo.

Componenti degli Componenti degli scarponiscarponi

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 86: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

  

Materiali anti-shockMateriali anti-shock

  La zeppa può essere realizzata in poliuretano a base acquosa. Questo nuovo tipo di poliuretano ha una resa ottimale anche a basse temperature ed ha caratteristiche d'isolamento termico elevate.Abbinata ad un battistrada a mescola morbida assicura una presa ottimale su qualsiasi tipo di terreno.

L'inserto nel tacco è in gomma sintetica che mantiene le proprie caratteristiche L'inserto nel tacco è in gomma sintetica che mantiene le proprie caratteristiche d'elasticità nel tempo. Questo materiale tende a mantenere la propria forma d'elasticità nel tempo. Questo materiale tende a mantenere la propria forma anche se sottoposto a pressioni elevate e ripetute, conferendo quindi anche se sottoposto a pressioni elevate e ripetute, conferendo quindi ottime ottime qualità d'assorbimento agli urtiqualità d'assorbimento agli urti..

Poliuretano

Microporosa

Componenti degli Componenti degli scarponiscarponi

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 87: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

GORE-TEX®

Le calzature GORE-TEX® sono traspiranti, isolate termicamente, comode ed impermeabili a lungo.

Sistema tecnologico che utilizza i tessuti più robusti, traspiranti e impermeabili. Le calzature GORE-TEX® con tecnologia di prodotto XCR® sono adatte a condizioni climatiche moderate e calde.

GORE-TEX® XCR®

Componenti degli Componenti degli scarponiscarponi

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 88: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

La categoria comprende le scarpe di media pesantezza, per escursionismo di medio livello, con zaino sotto i 10 kg e su dislivelli impegnativi.

ScarponiScarponiLegenda delle difficoltà escursionistiche CAI

EE Escursionisti Esperti

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 89: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

La categoria comprende le scarpe di media pesantezza, semirigide e adatte al montaggio di ramponi semiautomatici.

ScarponiScarponiLegenda delle difficoltà escursionistiche CAI

EEA Escursionisti Esperti con Attrezzatura

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 90: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

La categoria comprende le scarpe di media pesantezza, rigide e adatte al montaggio di ramponi automatici.

ScarponiScarponiLegenda delle difficoltà escursionistiche CAI

EEAI Escursionisti Esperti con Attrezzatura in Ambiente Innevato

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 91: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Manutenzione scarponiManutenzione scarponi

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 92: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Manutenzione scarponiManutenzione scarponi• Quando finite l'escursione, cercate di

rimuovere subito la maggior parte di fango dagli scarponi, utilizzando dell'acqua corrente.

• Non riponete mai gli scarponi in una borsa di plastica, per evitare la formazione di muffe.

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 93: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Manutenzione scarponiManutenzione scarponi

PASSO 1Rimuovete i lacci ed i plantari, fateli asciugare. Asportate lo sporco ed il fango usando una spazzola non troppo dura.

PASSO 2Residui di fango possono essere rimossi usando con moderazione acqua fredda.

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 94: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Manutenzione scarponiManutenzione scarponi

PASSO3Fate asciugare gli scarponi lontano da ogni fonte di calore diretta, compresa la luce solare: un calore troppo intenso può infatti danneggiare sia la pelle sia i materiali interni. Aprite gli scarponi tirando in fuori la lingua. Si può eventualmente utilizzare della carta da giornale inserita nello scarpone.

PASSO4Una volta asciugati, trattate gli scarponi con un prodotto idoneo, attenetevi sempre alle istruzioni riportate sulla confezione.

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 95: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Manutenzione scarponiManutenzione scarponiProdotti

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 96: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Manutenzione scarponiManutenzione scarponi

Pelle scamosciata eUtilizzare spray al silicone

Pelle scamosciata:

Pelle nabuck

Pelle pieno fiore:

Come scegliere il prodotto di manutenzione corretto?

Utilizzare spray al silicone o su base acquosa

Utilizzare prodotti a base di cere

Utilizzare spray al silicone o su base acquosa

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Si utilizzano in caso di escursionismo invernale con le racchette da neve o a piedi, si attaccano tra pantaloni e scarponi e servono ad impedire il passaggio di neve ed acqua possono essere più o meno alte e realizzate con un materiale impermeabile e leggero, oppure più robusto.

E’ importante che siano apribili, per poter essere indossate senza togliere le scarpe (zip o velcro).

GhetteGhetteEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 98: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Da escursionismo

Opportuno che abbia il copri zaino impermeabile per la pioggia, che abbia lo scompartimento in basso per poter mettere le scarpe e gli oggetti più pesanti, la retina esterna portaoggetti e possibilmente l’apertura frontale.

Deve avere inoltre le regolazioni degli spallacci e la possibilità di inserire la borraccia a sacca da 2 litri dalla quale fuoriesce un tubicino (è veramente comoda).

Gli spallacci debbono essere oltre che regolabili, anche larghi ed imbottiti, alcuni modelli sono forniti di schienale areato e regolabile in altezza.

ZainoZaino

Il peso complessivo non dovrebbe superare il 10% del peso dell’escursionista

Equipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 99: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Come caricare lo zaino

ZainoZainoEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

Page 100: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Orientarsi nella scelta

Scelta della capacità:

Uomo:• Trekking due/tre giorni in autosufficienza (tenda, viveri e fornelli): 60-70 lt. • Trekking due/tre giorni con soste in rifugio (senza tenda, viveri e fornelli): 40-50 lt.

• Escursioni giornaliere: 30-35 lt.

Donna: 5 litri in meno.

Caratteristiche funzionali e costruttive:

I materiali utilizzati sono cordura o nylon con rinforzi in Kevlar.

Molto importanti sono le cinghie di compressione, che hanno la funzione di compattare il carico migliorando sensibilmente la stabilità dello zaino e possono essere sia verticali che orizzontali. 

Fondamentali per il buon uso e la durata dello zaino sono le cerniere: verificate che siano ben dimensionate e scorrevoli, facilmente utilizzabili anche con i guanti ed opportunamente protette dagli agenti atmosferici.

ZainoZainoEquipaggiamento e Equipaggiamento e AttrezzaturaAttrezzatura

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Prossimo appuntamento: Prossimo appuntamento: ven. 3 feb 2012 sede CAI ven. 3 feb 2012 sede CAI Ascoli ore 21Ascoli ore 21

Nivologia e riconoscimento dei pericoli Nivologia e riconoscimento dei pericoli dovuti alla neve (consistenza della dovuti alla neve (consistenza della neve, versanti sud e nord, controllo neve, versanti sud e nord, controllo delle pendenze, pericoli sui pendii e delle pendenze, pericoli sui pendii e sulle valli).sulle valli).

Bollettino nivo-meteo.Bollettino nivo-meteo. Autosoccorso con l'utilizzo di Autosoccorso con l'utilizzo di ARTVA, ARTVA,

pala e sonda.pala e sonda.

Page 102: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Febbraio 2011 – Verso il Monte Puzzillo

Parco Naturale Regionale Sirente-Velino

Page 103: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Febbraio 2010 – Verso il Monte dei Signori

Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Page 104: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Febbraio 2010 – Verso il Monte dei Signori

Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Page 105: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Febbraio 2010 – Verso il Monte dei Signori

Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Page 106: Equipaggiamento e materiali: Corso in Ambiente Innevato 2012

Dino Recchi – AE-EAI 10604/13/23

Grazie per l’attenzione.Grazie per l’attenzione.

http://dinorecchi.blogspot.com