fattori umani e sicurezza del paziente
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FATTORI UMANI E SICUREZZA DEL
PAZIENTE
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“I fattori umani si riferiscono ai fattoriambientali, organizzativi e legati al lavoroche influenzano il comportamento neicontesti lavorativi in modo tale da influiresulla salute e sulla sicurezza del paziente.
Un modo per comprendere il fattore
umano è pensare a tre aspetti:l’individuo, il lavoro el’organizzazione ed al modo in cui
impattano sulla salute delle persone e suicomportamenti legati alla sicurezza”
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Situazioni
critiche
errori
Evento
avverso
Il fattore umano non è un «fattore di rischio» per gli
eventi avversi!!
Fornisce le risorse da attivare nelle situazioni critiche e le abilità per gestirle
Sono una risorsa vitale per la sicurezza del paziente
Le persone sono in
grado di identificare le
situazioni critiche e di
evitare gli errori prima
che portino ad un evento
avverso
St.Pierre M. et al. 2008., Crisis management in acute care settings: human factors and team psychology
Più dell’ 80% delle cause degliincidenti può essere attribuita aifattori umani
A livello individuale, i fattoriumani ritenuti importanti per lasicurezza del paziente sonodefiniti fattori/abilità nontecniche (“non technicalskills”)
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anno Settore ind. incidente Non technical skill fallite
1986 Energia nucleare ChernobylRilascio di radiazioni nucleari
Decision-making, consapevolezza situazionale
1988 Produzione di petrolio e gas
Piper AlphaEsplosione della piattaforma petrolifera
Comunicazione, leadership, decision making, consapevolezza situazionale
1988 Esercito USS VincennesNave da guerra distrugge un aereo passeggeri
Coordinazione di gruppo , decision making, consapevolezza situazionale
2000 Sanità Graham ReevesRimozione del rene sbagliato
leadership, consapevolezza situazionale, teamwork
2001 Sanità Wayne JowettErrore di sito nel trattamento chemioterapico
Decision making, Comunicazione, consapevolezza situazionale
5Flin R. O’Connor P. 2010
TENERIFE 1977
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583 morti
Fattori causali: fallimenti nella comunicazione, decision
making, stress, fallimenti nella risoluzione dei conflitti,
scarsa consapevolezza della situazione
LINATE 2001
Mancanza di consapevolezza della
situazione, rischi non valutati, cultura
della sicurezza,
118 morti
Abilità non tecniche o Non-technical skills
Non direttamente correlate alle competenze ed esperienza del professionista
Fondamentali per migliorare la sicurezza negli ambienti di lavoro ad alta complessità
Contribuiscono all’efficacia , all’efficienza e al benessere del team di lavoro
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Fattori che contribuiscono alla performance nel gruppo di lavoro
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CARATTERISTICHE INDIVIDUALI
•Conoscenze
• Attitudini
• Motivazione
• Personalità
COMPETENZE INDIVIDUALI
• Tecniche/cliniche
• Abilità non-tecniche
• Gestione dei compiti
• Lavoro in team
• Percezione della situazione
• Decision making
• Gestione delle situazioni di stress
PROCESSI DIGRUPPO
• Cooperazione
• Coordinamento
• Leadership
• Comunicazione
OUTCOME DIQUALITA’ E SICUREZZA
• Performance del team
• Performance individuale
• Job satisfaction
Modificato da Flin e Maran. Identifying and training non
technical skills for team in acute medicine. 2004
Abilità determinanti per la sicurezza
Il Canadian Patient Safety Institute ha definito 7 domini di abilità che tutti gli operatori dovrebbero possedere per migliorare la sicurezza del paziente:
– Creare una cultura della sicurezza– Lavorare in squadra– Comunicare efficacemente– Utilizzare strategie di sicurezza per migliorare la pratica
professionale– Gestire i fattori umani e i processi cognitivi– Gestire le situazioni ad alto rischio– Gestire gli eventi avversi
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Poletti,P, 2009
FATTORI UMANI E SICUREZZA DEL PAZIENTE
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LIVELLO ORGANIZZATIVO
MANAGERIALE
TEAM
LIVELLO INDIVIDUALE
AMBIENTE DÌ LAVORO
NON TECHNICAL SKILL
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PERSONALITA’
COMPORTAMENTI
« potete manifestare il tipo di personalità che preferite ma questo è il
comportamento standard che ci aspettiamo che abbiate nelle nostre
cabine di pilotaggio….»
Errori e non-technical skills
• 2075 eventi avversi in UTI:
• 57% scarsa comunicazione
– 37% difficoltà di capire le comunicazioni scritte/orali a fine turno, 21% problemi legati al team
– 6% comunicazione difficile durante le situazioni di urgenza(Reader, 2006)
• La collaborazione medico infermiere riduce la mortalità e la
durata del ricovero in UTI del paziente (Pronovost, 2006)
Errori e non-technical skills
Dall’analisi di 2455 eventi sentinella analizzati da Joint Commission for Hospital Accreditation, sono emersi problemi di comunicazione in più del 70% dei casi
(JCAHO, 2008)
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NON TECHNICAL SKILL CATEGORIE PRINCIPALI
ABILITA’ COGNITIVE
• Consapevolezza situazionale
• Decision making
ABILITA’ SOCIALI E INTERPERSONALI
• Comunicazione
• Team working
• Leadership
ABILITA’ PERSONALI
• Gestione dello stress e della fatica
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CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE
«conoscere cosa sta accadendo intorno a te»
«la percezione degli elementi dell’ambientepresenti all’interno di un periodo di tempo e di undeterminato spazio, la comprensione del lorosignificato e la proiezione del loro statusnell’immediato futuro» (Endsley)
Monitoraggio continuo della situazione
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CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE
Cosa è accaduto?
Dove sono?
Cosa sta succedendo?
Cosa potrebbe accadere?
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RAGGIUNGERE E MANTENERE LA CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE: elementi (situation awareness)
RACCOLTA DI INFORMAZIONI
osservare il contesto: paziente,
momento, team, apparecchiature
INTERPRETAZIONE DELLA
SITUAZIONE:
Percezione (1°livello) e
comprensione (2° livello) della
situazione
PERCEZIONE DI STATI FUTURI
Prevenire cosa può accadere
(atteggiamento proattivo)
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CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE
(situation awareness)
Analisi incidenti aerei:
..i piloti pensavano di trovarsi in una posizione diversa
…mancanza di attenzione…
…non avevo realizzato che..
…eravamo convinti che…
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• 20 dicembre 1995, Cali, Colombia. Boeing B757 dell’American Airlines, l’equipaggio era convinto di trovarsi in una posizione diversa e si schiantò contro la montagna
• DC-9 della Eastern Airlines
Si stava avvicinando alla pista dell’aereoporto di Charlotte (North Carolina) in presenza di numerosi banchi di nebbia. Durante la discesa i piloti discutevano di politica, automobili usate e dell’economia americana
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Due minuti prima dell’atterraggio la conversazione vennespostata sull’identificazione di un bellissimo parco sopra cuierano passati e subito dopo ricevettero l’autorizzazionefinale all’atterraggio;
il capitano sottolineò: «tutto ciò che dobbiamo fare è trovarel’aereoporto». Tre secondi dopo, l’aereo si schiantòprovocando 74 morti.
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La National Transportation Safety Board
attribuì la causa dell’incidente alla bassa
disciplina presente nella cabina di
pilotaggio.
Regola della «cabina di pilotaggio asettica»
durante le fasi critiche di volo:
•Non eseguire compiti che non
sono ritenuti essenziali
•Non effettuare conversazioni che esulino dalle operazioni di volo
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CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE IN SANITA’
Way et al (2003) ha analizzato 252 eventi avversi in seguitoad interventi laparoscopici di colecistectomia ha trovato chegli errori erano attribuibili nella maggior parte dei casi aduna scarsa consapevolezza della situazione da parte delchirurgo
Caso di Wayne
Jowett
Caso di Betsy
Lehman
CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE
(situation awareness)
Memoria a breve termine
• Capacità limitata
• Soggetta ad interferenze
• Trattiene una media di sette «pezzi di informazione»
• Importante nei compiti ad alto rischio
Memoria a lungo termine
• Conoscenze
• Esperienza
• Nel processo di consapevolezza situazionale vengono recuperate le informazioni
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CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE
(situation awareness)
Consapevolezza della situazione e concentrazione diminuiscono nei momenti di fatica e stress e sono influenzati da interruzioni e distrazioni (WHO, 2009).
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INTERRUZIONIDISTRAZIONI
la nuova informazione contenuta nella
fonte di distrazione elimina il materiale
che la memoria a breve termine stava
trattenendo (Rhona Flin)
CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE
(situation awareness)
In condizione di alta intensità di lavoro su 73 azioni da svolgere in un momento differito, il 26% viene dimenticato (Dieckmann, 2006)
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CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE
(situation awareness)
Esempi di scarsa consapevolezza dell’ambiente
• Distrazione, dimenticanza
• Ridotta vigilanza
• Valutazione inadeguata del paziente
• Valutazione inadeguata delle attrezzature
• Diagnosi errata
• Mancata risposta ai cambiamenti delle condizioni del paziente
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FALLIMENTO DELL’ATTENZIONE
: CECITA’ NEI CONFRONTI DEL CAMBIAMENTO
CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE e SICUREZZA
(situation awareness)
FORMAZIONE SULLA CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE•Eseguire l’analisi e la verifica degli strumenti e dell’ambiente di sala operatoria•Intensificare l’utilizzo delle check list•Sapere come dirigere l’attenzione nel modo più efficiente•Esercitarsi sull’individuazione di segnali legati alla malattia o al peggioramento delle condizioni del paziente
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CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE e SICUREZZA
(situation awareness)
Mantenere la CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
•Briefing(Valutazione a priori dei rischi)
•Minimizzare distrazioni e interruzioni
•Mantenere una «cabina di pilotaggio asettica»
•Monitorare
•Non aver paura di parlare (insicurezze)
•Gestire il tempo a disposizione (non affrettarsi)
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Processo decisionale
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PROCESSO DECISIONALEelementi (decision-making)
Include:
• Diagnosi (qual è il problema, quali sono i rischi, in quanto tempo bisogna agire)
• Valutazione del rischio per ciascuna possibilità
• Selezionare l’opzione
• Rivalutare la scelta30
1. VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE o DIAGNOSI
QUAL È IL PROBLEMA ?
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Comprensione di una
situazione nuova o alterata
(differente dal monitoraggio
cognitivo continuo noto come
consapevolezza situazionale)
PROCESSO DECISIONALE (decision-making)
METODI:
a)“ISTINTIVO”: si riconosce il tipo di situazione.
b)“BASATO SULLE REGOLE” messa in attodelle procedure e regole per una determinatasituazione.
c)ANALITICO comparazione di opzioni
d)CREATIVO
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+ PENSIERO
ATTIVO
Sfo
rzo
co
gn
itiv
o
PROCESSO DECISIONALE ISTINTIVO
• Rapido
• Basso livello di coscienza
• Situazioni di routine o forte pressione temporale
• Per operatori esperti
• Affidamento alla memoria a lungo termine
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«Devo agire molto rapidamente – non c’è tempo per prendere delle decisioni - ho solo 20 minuti prima che il rene muoia. Parlo con l’anestesista perché ho
trovato l’origine dell’emorragia e il modo in cui bloccarla. Inietto della soluzione salina fredda»
Flin R, O’Connor P., 2010
PROCESSO DECISIONALE BASATO SULLE REGOLE
• L’individuo ricerca attivamente i dati nellamemoria (procedura,regola)
• Usato soprattutto dai novizi
• Le regole possono essere inaccurate
• Se interrotti è facile omettere un passaggio
• Facile da giustificare
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«Se si verifica un danno, allora si cerca di bloccarne le conseguenze, restando in accordo con le linee guida della
governance clinica»
Flin R, O’Connor P., 2010
PROCESSO DECISIONALE ANALITICO
• Analisi delle opzioni
• Diversi percorsi d’azione
• Sforzo mentale notevole
• Richiedono molto tempo
• Possono essere influenzate dallo stress
• Può portare ad una scelta errata se non vengono considerate tutte le opzioni
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« ci sono tre opzioni da considerare e in questa fase dobbiamo bilanciare il potenziale rischio di ciascun problema relativo alla
fase post operatoria con i rischi intra- operatori…»
Flin R, O’Connor P., 2010
PROCESSO DECISIONALE CREATIVO
• Raramente usato in situazioni di stress e pressioni temporali
• Nuove soluzioni per situazione completamente nuove ed impreviste
• Potrebbero essere difficili da giustificare
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« nessuna delle normali giunture funzionava perciò abbiamo dovuto adattarne un’altra per aggiustare la
situazione»
Flin R, O’Connor P., 2010
DECISION-MAKING NATURALISTICO
Approccio per studiare il processo decisionale «sul campo»
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Contesti ad alto rischio
Elevato stress
DECISION – MAKING DINAMICO
Elevata incertezza
Informazioni
inadeguate
FALLIMENTI NOTI nel DECISION MAKING
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• La decisione degli operatori della sala di controllo dellacentrale di Chernobyl di continuare a testare ungeneratore in tensione in un momento in cui si stavalavorando con un basso livello di energia
• L’indecisione da parte dei comandanti di polizia neiconfronti della folla presente allo stadio di Hillsborough
• La decisione del comandante della nave da guerra USSVinceness di colpire ciò che egli riteneva un missile inarrivo (si trattava invece di un aereo di linea iraniano)……
ESEMPI DI PROCESSI DECISIONALI CARENTI:
• Applicazione di un piano di cura inappropriato
• Errori di giudizio
• Scelta errata della tecnica
• Non ricercare le informazioni
Tecniche di addestramento: simulazione
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Qualità della decisione
Consapevolezza della situazione
Decisionmaking
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Il pensiero critico(Critical thinking)
• E’ il “controllo di qualità della mente”
• Indispensabile nel processo decisionale
• Comprende molte abilità che possono essere
apprese e migliorate
• È l’abilità di pensare il pensiero
• Controlla e disciplina la mente
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La consapevolezza della situazione e il processo decisionale dipendono
dall’abilità del pensiero
Decision MakingConsapevolezza
della situazione
il pensiero critico è al centro di tutti i processi di sicurezza e delle attività umane
gestione delle minacce
e degli errori
Decision
Making Situational
Awareness
Pensiero
critico
ideaComunicazione
unidirezionale o bidirezionale
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Trasmissionemessaggio
Ricezione messaggio
LA COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE
• L’informazione che deve essere comunicataChe cosa?
• I mezzi con cui comunicare l’informazioneCome?
• Il motivo della comunicazionePerché?• La persona, le persone a cui l’informazione
deve essere comunicataChi?44
Scambio di informazioni, di feedback e risposte, di idee e di opinioni
BARRIERE ALLA COMUNICAZIONE
• I canali non sono presenti o non funzionano o non sono usati regolarmente
BARRIERE ORGANIZZATIVE:
• Ambiguità comunicative, problemi con i mezzi di trasmissione
PROBLEMI DI TRASMISSIONE
• I canali esistono ed il messaggio, pur trasmesso, non viene ricevuto o misinterpretato o arriva tardi
BARRIERE NELLA RICEZIONE:
(Reason 1997)
LA COMUNICAZIONEnella comunicazione il ricevente presta attenzione a:
• Parole 7%
• Tono 38%
• segnali non verbali 55%: gestualità postura, espressione facciale
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Comunicazione
tipi di errore nella comunicazione:
• tempestività,
• contenuto (insufficiente o inaccurato),
• scopo e destinatari (non tutti o non quelli appropriati)
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LA COMUNICAZIONE scritta
11 aprile 2001, ospedale
pediatrico di Washington:
Prescrizione: Morfina .5 mg ev
Somministrata Morfina 5 mg con conseguente decesso del bambino di 5 mesi
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• Malinterpretazioni
• Malintesi
• Uso di abbreviazioni
potenzialmente pericolose
LA COMUNICAZIONEa distanza
• Mancanza di consapevolezza del contesto
• Ambiguità
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Migliorare la comunicazione
CHIAREZZA: Schemi comunicativi standardizzati
TEMPISTICA: al momento opportuno
ASSERTIVITA’ esprimere ciò che si pensasenza ignorare le opinioni degli altri
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BRIEFING
CAMBIO TURNO
BRIEFING ANTECEDENTE AL COMPITO
DEBRIEFING
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Consente di sviluppare modelli mentali condivisi
PASSAGGIO DI CONSEGNECOMUNICAZIONE SICURA
• CHI dovrebbe essere coinvolto? Faccia a faccia
• QUANDO dovrebbe avvenire?
• DOVE? Luogo idoneo, con poche distrazioni
• COME? Formale, programmato, e seguire un format preciso 52
Raccomandazioni OMS per migliorare la sicurezza della comunicazione
• Tecniche strutturate per la comunicazione nel passaggio di consegne del paziente
• Lista delle abbreviazioni «Do not use» (che non devono essere utilizzate)
• Tecniche sbar
• Briefing
• Check list in sala operatoria
• Tecniche strutturate debriefing (Team Self Review
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Hand-off: trasferimento di responsabilità riguardo al paziente
Implementare un approccio standardizzato alla comunicazione durante il trasferimento del paziente …..
(JCAHO. National Patient Safety Goals for Hospitals and Critical Access Hospitals.2006)
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HAND-OFF
• Identificare e prioritizzare gli elementi critici del paziente
• Assicurarsi che il trasferimento di responsabilità non sia ambiguo (deve essere chiaro chi avvisare, chi comunica con chi)
• Includere le informazioni ricevute da altri operatori sanitari
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HAND-OFF (continua)
• Prendere nota durante il trasferimento
• Chiarire le questioni non chiare chiedendo spiegazione
• La comunicazione deve essere obiettiva e specifica
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PASSAGGIO SICURO DI CONSEGNE
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Check list sala operatoria
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BRIEFING SULLA SICUREZZA
AUMENTANO LA CONSAPEVOLEZZA DEI PROBLEMI RELATIVI ALLA SICUREZZA DEL PAZIENTE
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COMUNICAZIONE «SICURA»
• Non usare abbreviazioni che possono generare errori (non codificate)
• Tecniche di comunicazione: es. read-back, SBAR (Situation, Background, Assessment, Recommendation)
• Debriefing
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Situazione: qual’è la situazione, il motivo della chiamata?
Background: qual’è il contesto?
Valutazione: quale pensi sia il problema?
Raccomandazione: cosa faresti per correggere il problema?
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Adatto per passaggio di consegne, comunicazione telefonica,
trasferimento pz.
• Situazione: sig x è dispnoico
• Background: è stato sottoposto ad intervento di protesi al ginocchio due giorni fa
• Valutazione: FC 120’ e PA 128/54. potrebbe essere un’embolia polmonare o un evento cardiaco
• Raccomandazione: il pz dovrebbe essere visitato. E’ d’accordo?
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TEAMWORK
LAVORO IN TEAM(team working)
Costituzione del gruppo
Fase conflittuale
Generazione di procedure
Esecuzione delle performance65
LAVORO IN TEAM(team working)
GESTIONE DEL CONFLITTO
La definizione chiara dei ruoli e delle responsabilità all’interno del team minimizza i conflitti interpersonali legati al compito
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LAVORO IN TEAM(team working)
COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ
Equa distribuzione del carico di lavoro
Scambio efficace di informazione
Supporto reciproco
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LAVORO IN TEAM(team working)
ASSERTIVITA’
Capacità di difendere i propri diritti senza violare quelli degli altri
I membri del team che hanno la percezione di rivestire uno status inferiore all’interno del gruppo sono meno propensi a partecipare attivamente alle discussioni, a parlare per contraddire gli altri e chiedere aiuto (Edmondson, 2003)
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LAVORO IN TEAM(team working)
STRATEGIE PER MIGLIORARE IL LAVORO INTEAM:
• Ruoli del team: la distribuzione bilanciata nelteam di ruoli informali aiuta il funzionamentodel team;
• Comprensione condivisa di ruoli, compiti eresponsabilità
• Gerarchie: ridurre il gradiente gerarchico.(WHO,2009)
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LAVORO IN TEAM(team working)
Cause di Errori in aviazione e in sanità legati al teamwork:
•comunicazione inefficace tra membri del team (Differenze di status)
•Ruoli non chiaramente definiti
•Mancanza di coordinamento esplicito
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TEAMWORK: la confidenza con gli altri è
una componente critica del lavoro di gruppo
• 74% degli incidenti accaduti in aviazione è successo il primo giorno in cui l’equipaggio volava assieme
• La confidenza fa vincere la fatica
• Alcune tecniche come il briefing migliorano la confidenza e familiarità all’interno del team
(Sexton)
LAVORO IN TEAM(team working)
Concetto chiave del
Crew Resource Management :
RENDERE GLI INDIVIDUI PIU’ EFFICENTI ALL’INTERNO DI QUALSIASI TIPO DI GRUPPO PIUTTOSTO CHE FOCALIZZARSI SUL CONSOLIDAMENTO DI UN
PARTICOLARE TEAM
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Crew resourcemanagement (CRM)(gestione delle risorse dell’equipaggio)
• L’addestramento CRM prevede “un insieme di contromisure contro gli errori umani”
SCOPO: migliorare le “non technical skills”
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Crew resource management (CRM)(gestione delle risorse dell’equipaggio)
prima forma di addestramento ad abilità non tecniche che si è dimostrato efficace nel
migliorare la sicurezza
Sviluppato circa 20 anni fa, basato su ricerche
psicologiche, è diventato
parte integrante dell’addestramentodell’equipaggio in aviazione
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Crew resource management (CRM)(gestione delle risorse dell’equipaggio)
Cokpit (cabina di pilotaggio)
resourcemanagement
Crew(equipaggio)
resourcemanagement
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Metodi di apprendimento
Metodi di
apprendimento
Non technical skill
Situation
AwarenessComunicazione
Decision-
makingLavoro di team Leadership
Didattica
frontalescarso scarso scarso scarso scarso
Video discreto discreto buono discreto discreto
Discussioni -
forumscarso scarso discreto scarso scarso
Simulazioni di
decisionidiscreto discreto buono buono buono
Simulazione discreto discreto buono discreto scarso
Formazione sul
campobuono buono buono buono buono
Debriefing buono buono buono buono buono
76Pratica clinica
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Tecniche di simulazione ! Addestramento multidisciplinare!