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AUTUMN FLYER 17

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kflyer, the student magazine of the free university of bolzano

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Editorial03

FUB for dummies04

Studiare in periodi di crisi05

Education pays off06

Il Weg e altre storie08

Pro Bozen + Goethe10

Contra Bolzano + Mozart12

10 Domande – 10 Risposte14

SCUB16

kikeroBX17

from Bolzano to the world03

GalAiesec03

Alumni club03

CONTENT

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welcome (back) to university dear fellows! I won't make it long with the welcome-blabla. You surely will have enough in the next period. What really matters now are tips and advices how to survive three (or more) years in Bolzano and how to start in the best way. Many will tell you that Bolzano is a boring city. Is it? Well, indeed, it's not Milan, Barcelona nor London. But here you have the best students' activity ever. Econo-mists and all those who are already in BZ will have a partyful introduction to what associations do here on the 13th of September in the evening. But you'll get anyway a brief overview on your first meeting in the Aula Magna. AIESEC, kikero, kikeroBx, S.C.U.B. and Alumni all contributed with an article to introduce themselves. Uni-party will be well known enough in short time also without written papers! :)

Weiteres über die Stadt wird in einer eleganten Pro/Contra Argumentation be-schrieben. Wiedermals muss ich mich bei der Dott.-Redaktion in der Person von Dirk Bendinger bedanken, und natürlich auch bei den Autoren, für die Texte. In diesem 17. flyer haben wir auch den ersten Teil der Rubrik "FUB for dummies" in dem wir erklären (hoffentlich klar genug) wie die Menüs in der UniMensa ihren Preis zugeordnet bekommen. Im Zweifel aber ladet einen 10-Euro-Schein auf eurer Studentenkarte. Inzwischen - damit keiner Hunger leiden muss - haben wir vom flyer zusammen mit der Schaukäserei Dreizinnen am 27. September während der

EDITORIALSpiele des Rookie Days einen kleinen Käsestand im Innenhof des C-Gebäudes (BZ) für alle Rookies organisiert.

Poi c'è un divertente articolo di commiato dal "Weg" (se non sapete cos'è, legge-telo) che bene si allaccia ai "5 giorni di Università" organizzati in concerto da facoltà e uffici amministrativi della nostra uni e ovviamente anche dalle associazioni studen-tesche con la mega-festa di benvenuto al RiseClub. I 5 giorni sono pensati per allac-ciare l'inaugurazione delle nuove officine di Design alla Lunga notte della ricerca. L'avete ricevuta la mail, no? (Altro consiglio, controllate sempre la mail dell'uni!) Rimanete aggiornati sulla vita dell'uni e del flyer tramite la nostra pagina Facebook. Ricordo infine che questo numero del flyer, insieme a quelli passati, è disponibile nella versione sfogliabile online. Il link lo trovate sulla nostra pagina kikero.it/flyer così come sulla nuova pagina Facebook. Ora però concludo e lascio la parola agli articolisti del flyer. Se doveste uscire un po' confusi dalla lettura di testi poliglotti... beh, fateci l'abitudine - siamo in Alto Adige!

Buona lettura, buona università e buona Bolzano/Bressanone/Brunico.

Yours faithfully, Daniel Colm

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FUB FOR DUmmIEs

i It's the same ol' same ol' every year... a new generation of students struggles for months (if not years) to under-stand the secret procedures of this university. How do you apply for a semesters abroad? How do you avoid

having your mail box full? In many cases these remain mys-teries forever. In the next issues you will find answers to these questions. In this one we decided to explain how the different menus of the Unimensa work. This lesson will be useful every day of your student life, so read carefully! The Unimensa (by the way, the British term for it would be canteen, but as some words differ between British English, American English and Australian English, "Bolzanian Eng-lish" is no exception) has three different price categories for students: the €2.07 menu, the €2.58 and the complete €3.10. You may ask, how does it come that it's so cheap? Well, one of the advantages of studying in South Tyrol, beside the presence

of the unique flyer magazine, is that the Autonomous Pro-vince of Bolzano is very generous and pays you between 47% and 60% of your food expenses in the Unimensa, depending on the menu you take. Let me face the enigma from the mathematical point of view (you did the Math intensive course, didn't you?). The equal-sign means that for the pricing method the compared items are the same. The pizza menu is a bit different. It costs you always 3.10 and you can take twice an "a" item except for the warm side dishes (like mashed potatoes, spinaches, french fries), so only fruits/desserts and/or a salad. Remember that you are allowed to pay only two meals a day with your student card! From the third on you will be charged the full price (without the Province's subsidy), so if you want to offer a lunch to a friend of yours, you may prefer to have dinner somewhere else (Pippo.food is not a bad alternative).

a Small salad = side dish = one fruit = yogurt = pudding

b Pasta = Big salad

c Meat = Steak = Fish = Cold dish

The mensa menus

2.07 € 2A + B

2.58 € 2A + C = 2A + 2B

3.10 € 3A + B + C 

If you take less but not enough to slip in the inferior category, you‘ll pay the upper price.

by Daniel colm

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Studiare in periodi di criSi

dal Sapere viene l’avere

prof. DoTT. alessanDro narDuzzo

 

 

c ome direttore del corso di laurea magistrale (già lau-rea specialistica) in Imprenditorialità e Innovazione della Facoltà di Economia dell’UniBZ posso sostene-re che sono molte le ragioni per cui vale la pena stu-

diare in periodi di crisi. Mi si offre un’occasione per ragionare sui presupposti e sull’impatto che ha il lavoro di progettazione e di sviluppo dell’offerta formativa che con i miei colleghi di facoltà portiamo avanti da alcuni anni. In generale gli economisti ritengono, dati alla mano, che l’investimento nello studio universitario offra rendimenti net-tamente superiori ad altre scelte alternative. Il prof. Andreas Irmen, un nostro collega che ora lavora presso il dipartimen-to di Economia dell’Università di Heidelberg, alcuni anni fa mostrava ai nostri studenti che uno dei modi più redditizi che i giovani hanno di impiegare il proprio tempo è proprio nello studio. A questa conclusione si arriva analizzando come au-menti nel corso della carriera il divario del reddito di persone con alta e bassa scolarità. Un recente studio dell’OCSE [1] conferma questo dato e mos-tra che «l’effetto studio» è particolarmente forte in Italia e in Portogallo, molto più che altri paesi come Francia, Germania, Austria. Inoltre i risultati di questo rapporto evidenziano altri aspetti più inquietanti, come il fatto che in Italia l’investimento nello studio per gli uomini abbia un ritorno cinque volte più grande che per le donne. Personalmente ritengo che questo dato sia destinato a riequilibrarsi significativamente e rapida-mente, anche in Italia. Non si tratta di un auspicio, ma di una considerazione suffragata dai fatti che riscontriamo anche nei piccoli numeri del nostro ateneo: le studentesse hanno risul-tati più brillanti degli studenti maschi e sempre più spesso nel modo del lavoro le donne hanno accesso a posizioni lavorative

di vertice cui in passato erano pregiudizialmente precluse. In tempi normali, quindi, studiare è un buon investimento e lo sarà anche di più nel futuro, soprattutto per le donne. In tempi di crisi, allorché il mercato del lavoro subisce una contrazio-ne, lo studio universitario è una scelta ancor più ragionevole e non sorprende che i primi dati che iniziano a circolare sulle immatricolazioni universitarie in Italia per l’anno accademico 2009/10 registrino un incremento rispetto all’anno precedente. La crisi economica, tuttavia, non è un fenomeno neutro: da un lato la decrescita economica non si manifesta in modo uni-forme nei vari comparti dell’economia; dall’altro, la crisi offre nuove opportunità che scaturiscono dalle nuove necessità o dalla scomparsa di attori economici che non sono sopravissuti. L’adagio secondo cui «la necessità è madre dell’invenzione» sintetizza molto bene il tipo di opportunità che caratterizzano i momenti di crisi economica. La ricetta fondamentale e inelu-dibile per uscire dalla crisi passa per la capacità di riconoscere nuove occasioni di sviluppo e di trasformale in iniziativa. Il successo degli individui, così come delle imprese, spesso di-pende dalla capacità di cogliere le opportunità e di saper pro-porre innovazioni e cambiamenti adatti al contesto storico e sociale. Uno studio [2] della Fondazione Kauffman pubblicato nel 2009 rileva che metà delle imprese dell’elenco Fortune 500 [3] è stata fondata in un periodo di crisi o di stagnazione dei mercati. In definitiva, lo studio costituisce una scelta particolarmente appropriata per affrontare una fase di crisi economica. Per co-loro che sono interessati a capire meglio queste dinamiche, il riconoscimento delle opportunità imprenditoriali, i cambi-amenti, le innovazioni e come questi processi possano essere governati e gestiti ... beh, per loro (se sono bravi abbastanza) vi è il corso di Laurea Magistrale in Imprenditorialità e Inno-vazione che li aspetta. Un caro saluto ai nostri alumni!

 

[1] Education at Glance 2009. Accessibile in formato elettronico il 17 settembre 2009:

http:// www.oecd.org/dataoecd/32/34/43541373.pdf.

[2] Dane Stangler, The Economic Future just Happened. Edwing Marion Kauffman Foundation, June 9, 2009. Accessibile in formato elettronico il 13 settembre 2009:

http://www.kauffman.org/uploadedFiles/the-economic-future-just- happened.pdf

[3] È l’elenco delle prime 500 imprese statunitensi per dimensione di fatturato, pubblicato annualmente dalla rivista Fortune.

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You don't agree with this view? Rather you think that you are actually pretty productive already and that the only problem is that your potential employers won't believe in you and your awesome skills? Well, it is obvious that just telling them is not very convincing, so what can you do? Right, you could try to find a more convincing way to 'signal' your ability. You need to do something more outstanding which can only be achieved if you are indeed already very productive. You need to distinguish yourself from others. For example by attending university.  

Not everybody will do that, those who are less productive won't make it - that is at least the idea of the second applicable theory at hand, signaling and screening: education as a filter. If you consider yourself to be in this group, you will probably also want to graduate fast, but you will weigh grades much higher, because they are also an effective way to distinguish yourself from others. Still, for most jobs it will be less impor-tant what the subject of your study is- whatever you'll need for the job you will have to learn it there anyways.  

i t has long been observed that more educated people earn more. But the question is… why?

Let's see if we can find an answer for your particular case, taking an economic stand : Did you enroll in universi-ty because you know exactly where you want to work later on? Because you know that with certain competences and skills, which you can acquire now in your studies you will earn more in your future job? Furthermore, did you calculate the net present value of the expected rise in pay and compare it

with the opportunity cost of not working during your time in school? Are you that kind of person? Then you are leaning towards the human capital view.That is one of the two economic theories, which can be ap-plied here. It states the following. You will earn more money later simply thanks to the skills which you acquired and which are necessary for the job, in short: you will have enhanced your productivity. Probably you are also going to graduate as fast as possible and you will care less about receiving high grades.

GOOD NEws: EDU-CATION pAys

OFF! (A sOmEwhAT DIFFERENT ACkNOwLEDGEmENT)

anDreas haupTenbucher

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What if both views are not fitting your situation? you already know that it will be pretty tough to find a job anyway with the course you are studying? However, getting high grades is not that easy either. If somebody would ask you, why you have chosen your major and why you choose to study at all, you could not give a clear answer? Maybe, just because you wanted to! It might sound trivial at first glance, but it was indeed the prevailing idea of economists before the other two theories where developed: higher education as consumption. It helps you to find out about yourself, your interests, your strengths, weaknesses and abilities. People who do what they like and what they are good at are more productive in doing their par-ticular job. And this might, in the end be rewarded by higher wages (or at least you'll have more fun doing your job, which is sometimes even better). If you don't find this satisfying enough yet: Don't worry, this

was only a first glance on the basic concepts from Labor Eco-nomics. There is still a great deal to be discovered in other social sciences, such as sociology, psychology and last but not least of course educational science. And besides all these theories, one should not forget that at the end it's only theory, which deals with models that neces-sarily leave out certain aspects - which again  sometimes are much more important than assumed.And there is indeed a lot left out, which - if really necessary - could maybe best be captured by the 'consumption' idea: You end up spending quite a long time in university, in relation to your lifetime. And sometimes it is simply nothing else but fun. And that is essential as well, enjoy your time in university!"

Andreas Hauptenbuchner studies Eco&M. As a preparation for his dedree thesis he has reviewed literature in the field of labor economics dealing with the effects of education on productivity and wages. He is student representative in the AC since Jan 2010

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è capitato, durante lo scorso semestre, che alcune per-sone, vedendomi casualmente in università, mi dices-sero:  ah, ma sei ancora viva? Eri sparita! Ma dove sei finita? Ma studi ancora qui?

Ok, la risposta a queste molteplici e plurali domande , in que-sto caso, è una sola: ero al Weg. A questa risposta, solitamente, l‘interessato reagisce in due modi diversi, (il cui studio del si-gnificato della reazione, farà parte del test: dimmi come rea-gisci e ti dirò che personalità hai, di cui parlerò nei prossimi articoli). La prima reazione è: espressione concentrata, sopracciglio sinistro alzato ed emissione di sibilo tendente al “ah“ o al “mbha?“ In realtà chi reagisce così non ha la più pallida idea di cosa sia il Weg, ma preferisce rimanere sulla superficie di conoscenza apparente. A volte capita che la persona sappia veramente di cosa si stia parlando; dio si manifesta in molti modi. La seconda reazione è invece descrivibile dalla presenza pre-potentemente visibile di un espressione di disgusto misto ad incomprensione. Quindi verrà spiegato al malcapitato che dia-voleria è il Weg.

cos‘è il weg una volTa per TuTTe? Tecnicamente all‘incirca è una struttura che ospita giovani e persone con difficoltà di integrazione nella società e non, che offre loro un posto in cui vivere e lavorare. Alcune stanze sono però utilizzate dai designer ed adibite ad atelier. C‘è anche una MacPool 2, in cui però non c‘è nemmeno un Mac, e le officine… della plastica, legno, vetro, alluminio… Insomma, una raccolta differenziata di macchinari e tecnici che aiutano le nostre giovani menti, durante il semestre in cui coraggio-samente abbiamo deciso di buttarci e dire “massì, faccio pro-dotto!!“ Il Weg è in via Castel Weinegg, raggiungibile con bici, bus, a piedi se è  il giorno no (“AIOHUIGAHDL!, il progetto sta andando di merda, me la faccio a piedi civediamociaooo!“ ), o il giorno si (amo la vita, è tutto figo yeah, me la faccio a pie-di civediamociaoooo!“), risciò (uno dei miei grandi desideri ), pedalò (mio ancor più enorme sogno, perchè questo impliche-rebbe che a Bolzano ci sarebbe (?sarebbe? fosse?) il mare, ma credo sia qualcosa di poco realizzabile), ecceterà. Insomma è da raggiungere. Nel senso che non è dietro l‘an-golo e soprattutto non è vicino all‘edificio Sernesi! Quindi

IL WEG

E LE ALTRE STORIE

silvia nereTTi

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questo significa principalmente tre cose: ti devi recare là, devi arrivare in orario e devi spostare interessanti quantità di materiale, prima, durante e dopo la re-alizzazione del tuo prodotto: mentre prima e durante è materia prima allo stato casuale di robe impilabili a come ti è più comodo spostarle, dopo è qualco-sa di tridimensionalmente importante e fisso. Quindi lo trasporti a mano o con un carro trainato da buoi o facendoti aiutare da chiunque sia equipaggiato di furgone o furghino a seconda delle di-mensioni, peso e simpatia dell‘oggetto. Io personalmente mi ritengo furbissi-ma! Ho fatto i semestri di prodotto in estate e quindi molte pedalate e passeg-giate nel sole! Chi l‘ ha fatto durante l‘inverno è probabile che odi il Weg e chiunque l‘abbia pensato. L‘arrivo al Weg in bici è il più caratteri-stico e interessante. Dopo un bellissimo rettilineo in leggera salita, con penden-za 15%, c‘è una bellissima salita in curva mortale, con pendenza del 45%, subito seguita da una salita stronzissima di due metri e mezzo con pendenza 100%. Il senso è che chiodi le ruote della bici e pedali in verticale. Si distinguono per-fettamente le persone che arrivano al Weg in bici o senza. Se entrano in atelier stravolti, sono ciclisti. Come dicevo in precedenza, il Weg ospita anche persone con problemi di integrazione nella società... (tra cui appunto anche i designer, nel sempli-ce significato che siamo troppo avanti perchè la società ci capisca :) !) Bene, i miei due migliori amici del Weg, sono il nonno Unduetrestella e  miss Cowgirl Miacuginamihachiamatoierisera. Nonno Unduetrestella è un simpatico vecchino che puoi sempre trovare in due luoghi. Sulle scale e in bagno. In entrambi i casi, quando lo incrociavo era sempre vestito uguale e fermo im-mobile. Mi chiedo se si spostasse. Mi chiedo se respirasse. Mi chiedo se non lo spostassero? Mi chiedo se lo respiras-

sero gli altri? Mi chiedo quanti tornei e medaglie abbia vinto del gioco un due tre stella, perchè io una fermezza tale, la posso solo riconoscere nei mimi profes-sionisti del circo di Moira Orfei. La seconda è miss Cowgirl Miacugi-namihachiamatoierisera. Quando la incontri, ride tantissimo (credo rida tantissimo anche se non la incontri) e ti dice sempre che sua cugina l‘ha chia-mata ieri sera e ti chiede se qualcuno ha chiamato anche te oppure no. Bè, socie-vole. Un‘altra cosa molto simpatica del Weg, è il bar. Il bar è protetto dal resto dell‘edificio da serranda metallica anti-sfondamento, sommossa e nucleare. Mi chiedo cosa nascondano sotto il banco-ne. Quel bar è gestito da tre signorotte in gonnella azzurra che, se sei fortunato ad averlo trovato aperto, ti fanno fretta a prescindere dal momento in cui sei ar-rivato, „dai dai dai dai cosa prendi? devo chiudere!“. Reazione:  ”Aaaah! Amne-sia! volevo solo una bustina di zucche-ro e un caffè… o un tovagliolo… e una ciabatta blu” e scappi via disperato spe-rando che non ti seguino. Il bar infatti è aperto due volte al giorno: dalle 6 alle 8 e dalle 20 alle 20e15. Praticamente è impossibile usufruirne, per noi studenti. Ci sarebbero molte altre cose da rac-contare sul Weg, per esempio la mensa completamente ad accesso negato per chi non vive al Weg e i suoi odorini e come i designer più hardcore (è capi-tato) cerchino di corrompere le addet-te alla mensa per avere un piatto della sbobba odorante eccetera ma mi fermo qui dicendovi che da ora in poi le  nuove officine fiammanti saranno in Sernesi! Staremo tutti insieme per tutti i seme-stri che ci posso essere in un anno, per tutti gli anni! Per noi sarà la svolta! Sa-remo più motivati, più comodi, più agili, più dinamici, più felici e quindi anche più belli! E quel che sarà si vedrà! ... Saluto ufficialmente il Weg con amore, ovviamente, e vi auguro ufficialmente buon proseguimento di vacanza!

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BOzEN zukunfTsmoTTo: Dem lanD süDTirol

Die Treue

DoTT. konsTanTin graf von blumenThal

e s war ein großer Zufall (oder eine glückliche Fü-gung?), der mich nach Südtirol und an die dazugehö-rige Uni verschlagen hat – zu einer Zeit, als ich weit weg vom sonnigen Süden Tirols im nebligen Eng-

land arbeitete. Bereits mein erster Eindruck des Landes an der Etsch und im Gebirge war positiv: man zeigt sprachliche Identität, verwendet anstelle eines hochdeutschen Einheits-graus (einen für meine oberbayerischen Ohren sehr vertraut klingenden) Dialekt. Dieser wird (anders als Hochdeutsch) nicht cool und trendy mit eher unästhetischen Anglizismen durchsetzt, sondern mit Wörtern italienischen Ursprungs an-gereichert, besonders beim Fluchen. Die sich so ergebenden vielfältigen Schimpf-Variationsmöglichkeiten möchte ich in-zwischen selber nicht mehr missen, wenn ich incazz… bin. Anlaß zu einem derartigen Gemütszustand besteht jedoch sel-ten! Da ist zum einen die Uni. Bei der Freien Universität Bozen, kurz FUB, handelt es sich um ein Kind des Südtiroler Lan-deshauptmannes, das 1997 das Licht der Welt erblickte. Sie wurde von ihren ersten Lebenstagen an großzügig finanziell verwöhnt und demensprechend ist ihre Ausstattung: hervor-ragend. Außerdem ist die Kleine sprachbegabt: als einzige Universität Europas bietet sie dreisprachige Studiengänge an. Damit be-sitzt sie Vorbildcharakter. Wenn auch der Großteil aller Studenten aus Südtirol und an-grenzenden Gebieten stammt, besitzt die FUB doch durchaus internationalen Charakter mit Studenten (und Professoren) aus der ganzen Welt, verbunden mit einer entsprechenden Sprachenvielfalt. Wie jedes Kind durchlief auch die FUB schwierige Phasen und zeigte bisweilen nicht immer verständliche Verhaltens-

weisen. Derartige Geschehnisse werden aber durch die per-sönliche Atmosphäre meistens kompensiert. Hinzu kommt, eigenen Erfahrungen nach zu urteilen, die große Hilfsbereit-schaft der einzelnen Mitarbeiter. Die Bibliothek, mein Favorit innerhalb der Uniinstitutionen, ist rundherum einfach erstklassig. Zusammenfassend kann man mit der Bozner Uni mehr als zufrieden sein! Voll des Lobes möchte ich unsere langsam in die Pubertät kommende FUB aber dennoch mit ein paar ernsten Worten für ihren weiteren Lebensweg ermahnen: auch wenn es sich hierbei um Einzelfälle handelt – übertrieben hohe Durchfall-raten in Prüfungen und willkürlich anmutende Bewertungen sind kein Zeichen von Qualität, sondern genau das Gegenteil! An diesem einen Punkt halte ich Änderungen für wünschens-wert. Zum anderen ist da das Land. Die majestätischen Berge ha-ben mich beeindruckt, obwohl ich solche schon von zu Hause kannte. Ich bin neben der Zugspitze (2.962 m) aufgewachsen und habe mit den heimatlichen Bergen als Soldat der Ge-birgsjäger eine nahezu intime Bekanntschaft gepflegt. Den-noch sind die Dolomiten einmalig schön. Begeistert bin ich als historisch interessierter Zeitgenosse au-ßerdem noch immer vom unwahrscheinlichen Burgenreich-tum der Region und der Pflege von Traditionen. Beispielhaft sei hier das Gedenken an den Tiroler Freiheitskampf von 1809 erwähnt. Einen nicht zu verachtenden Punkt stellt freilich auch das Wetter dar – dies ist aber wohl eher nur für die nördlich des Alpenhauptkammes beheimateten Unineuzugänge von er-höhter Relevanz. Ein für mich persönlich sehr wichtiger Aspekt – vielleicht so-gar der wichtigste – sind allerdings die Menschen. Wenn Du einen wahren Freund willst, kauf Dir einen Hund! Alternati-ve: nimm Dir einen Südtiroler! Charaktereigenschaften wie Zuverlässigkeit, Hilfsbereit-schaft, Freundlichkeit und Humor habe ich als typisch erlebt. Ergänzt werden diese meistens durch ausgeprägte Heimatlie-be, in vielen Fällen gepaart mit einer angenehmen Lockerheit. Den weiblichen Bevölkerungsanteil des Landes zwischen Ortler und Dreiherrnspitze, Brenner und Salurner Klause habe ich überdies besonders zu schätzen gelernt. Trotz der genannten positiven Eigenschaften handelt es sich bei den Südtirolern um einen äußerst gefährlichen Men-schenschlag. Was mir entgangen ist, hat der italienische Staat glücklicherweise entdeckt. Deshalb sorgt er für Sicherheit. Dies geschieht durch eine selbst für nichtkriminelle Naturen bisweilen etwas aufdringliche und allgegenwärtige Polizei-präsenz. Selbige äußert sich unter anderem in permanenten, unter schwerer Bewaffnung durchgeführten Verkehrskontrol-

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len. Ich kann hier aus einem reichhaltigen Erinnerungsfundus schöpfen, der sogar meine Verfolgung durch eine Polizeistrei-fe mit Blaulicht und Sirene beinhaltet. Aber vielleicht hängt das auch nur mit meinem Fahrstil zusammen. Erfreulich ist allerdings das hochentwickelte, feinsinnige Kunstverständnis der Ordnungshüter. Immer wieder sorgen sie sich um kulturhistorisch besonders bedeutsame Bauwer-ke wie beispielsweise das Siegesdenkmal in Bozen. Anläßlich welchen Sieges der italienischen Armee es eigentlich errichtet wurde, weiß niemand so genau – vermutlich, weil es derer ein-fach zu viele gab. Aber dafür erinnert noch heute eine lateini-sche Inschrift daran, wie Italien durch die Annexion Südtirols den bis 1918/19 in Höhlen lebenden, mit Fellen bekleideten, keulenschwingenden und sprachlosen Tirolern Sprache, Ge-setze und Künste brachte. Einmal abgesehen von den zuletzt beschriebenen, skurrilen Erscheinungen kann ich nur sagen: Land und Leute haben mich begeistert! Ich beabsichtige, in Südtirol zu bleiben und dem Land Südtirol fortan die Treue zu halten!   

* * *

Ein Auszug Goethe‘s Memoiren...

Johann Wolfgang von Goethe in seiner italieni-schen Reise über die Schönheiten Bozens   «Wenn mein Entzücken hierüber jemand ver-nähme, der im Süden wohnt, von Süden herkä-me, er würde mich für sehr kindisch halten   Bei heiterem Sonnenschein kam ich nach Bo-zen. Die vielen Kaufmannsgesichter freuten mich beisammen. Auf dem Platze saßen Obst-weiber mit runden, flachen Körben, über vier Fuß im Durchmesser, worin die Pfirschen ne-beneinander lagen, daß sie sich nicht drücken sollten. Ebenso die Birnen.   Von Bozen nach Trient geht es in einem frucht-baren und fruchtbareren Tale hin. Alles, was auf den höheren Gebirgen zu vegetieren versucht, hat hier schon mehr Kraft und Leben, die Son-ne scheint heiß, und man glaubt wieder einmal an einen Gott.»

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Die Uni hingegen ist jung und entstand als Steckenpferd des Landesfürsten, was auch immer wieder in ihrer Geschichte Spuren hinterließ: einst vom Gründerteam als dreisprachi-ge Kaderschmiede erdacht, wurde das innovative Modell im Laufe der ersten Jahre und damit verbundenen – leider auch oft politischen – Querelen auf seine Grundzüge zum akade-mischen Sammelbecken für die Einheimischen und einiger Wagemutiger von außerhalb reduziert. Professoren kommen aus aller Herren Länder, gehen aber wegen der vorgefunde-nen Verhältnisse auch oft bald mal wieder dorthin zurück; andere Professoren müssen aufgrund absurder Quoten zur Sprachverteilung im Fächerkanon in Sprachen unterrichten, die sie nicht unbedingt beherrschen; und die Studenten ha-ben auch schon kapiert, dass sie mit Bulimie-Lernen (alles auswendig reinfuttern und dann in der Prüfung ausspucken) weitaus bessere Prüfungsresultate erzielen, als wenn sie in ei-ner für sie fremden Sprache brillieren.   Dolce viTa Auf der Suche nach Abwechslung außerhalb der Uni erlebte ich bald den nächsten Rückschlag im Bozner Nachtleben: Die Ausgehmeile beschränkt sich auf wenige Bars um den nachts im Übermaß ausgeleuchteten Obstmarkt herum mit etwas ungewöhnlich kurzen Öffnungszeiten. Man könnte ja die ar-men Anwohner im Zentrum, deren Zahl sich mittlerweile auf Grund der horrenden Mieten sowieso schon drastisch ver-mindert hat, um ihre in hartem Tagwerk verdiente Nachtruhe bringen. Damit der Bozner Bürger seinen Frieden hat und alles so bleibt wie es ist, sind durchgehend jede Menge Stadtpolizis-ten, Carabinieri und andere uniformierte Truppen unterwegs. Gefühlsmäßig hat jeder Einwohner einen Polizisten für sich. Ordnung muss sein! Nach der Sperrstunde bleibt für die Aus-gehwilligen dann im Zentrum meist nur noch ein Lokal, dass sich auch noch Disco nennt und nicht für jeden okay ist. Der Südtiroler Hang zu Monopolen zeigt sich auch in vielen an-deren Bereichen, wie zum Beispiel beim Bier, das oft mal nach Wald schmeckt oder den unglaublich teuren Supermärkten, die man sich lieber gleich sparen möchte.

Wenn ich über all das nachdenke, dann frage ich mich manch-mal, was mich noch hier hält. Tja, um ehrlich zu sein, es ist vermutlich genau diese Summe der Unzulänglichkeiten, die dieses Land so unnachahmlich macht, und dass eben nicht al-les perfekt ist.

* * *

conTra

BOLzANO Traum(a) süDTirol:

wie ich bozen (üb)erlebTe

DoTT. raphael schmiDT

 

a ls ich vor gut fünf Jahren zum ersten Mal von der Freien Universität Bozen in einer, zugegeben eher oberflächlichen, Anzeige las, in der sie mit 300 Son-nentagen im Jahr warb, entschied ich mich spontan,

einen Versuch zu wagen, in «Bella Italia» zu studieren. Ange-kommen in Bozen im Juli 2004 schlug ich jedoch schnell und hart in der Realität auf.   nienTe iTalia Bella Italia – Fehlanzeige! Man spricht meist Deutsch in die-sem «Land» (beziehungsweise eine absonderliche Mundart) und wenn Italienisch, dann nur mit einem äußerst gewöh-nungsbedürftigem Akzent. Sauber zweisprachig sind die we-nigsten „Eingeborenen“. Vielmehr vermengt man landauf landab munter italienische und pseudodeutsche Vokabeln in deutsche Sätze. So zum Beispiel «sparieren» (etwa losschie-ßen, einfach mal blind probieren), «dischperato» (verzweifelt; genauso klingt’s auch) oder meinen ganz persönlichen Favo-riten «magari» (ziemlich wahrscheinlich – oder vielleicht bes-ser doch nicht).     Kaum hatte ich mich sprachlich an das Ärgste gewöhnt, zog ich in eins der Studentenheime ein, das Fürchten zu lernen. Wenn man nach langem Warten in der Schlange der Bittstel-ler morgens um sechs von der Provinz einen Heimplatz aus der chronisch übervollen Warteliste zugeteilt bekommt, dann darf man recht dankbar sein über ein zwar hypermodernes Obdach jedoch manchmal mit big-brother-ähnlicher Über-wachung. In einigen Fällen wenden sich die Padres oder Her-ren Heimleiter lieber Hochgeistigem (oder -prozentigem) zu, als die klostermäßigen Verhältnisse in «ihren» Häusern auf-zulockern.

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Ein Auszug Mozart's Memoiren...

Wolfgang Amadeus Mozart an seine Schwester, März 1773   Nun sind wir schon zu Botzen. schon? Erst!   Mich hungert, mich durst, mich schläffert, ich bin faul, ich bin aber gesund […] lebe wohl. schreibe mir was neües. bozen.   Botzen dieß Sauloch.   Ein Gedichte von einem der über Botzen fuchsteufel wild und harb war. Soll ich noch kommen nach Botzen so schlag ich mich lieber in d’Fotzen.

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i m Dezember 2009 haben mich die Studierenden der Freien Universität Bozen zu ihrem Vertreter im Uni-versitätsrat gewählt. Seit Jänner 2010 nehme ich re-gelmäßig an den Sitzungen des Universitätsrates teil,

beschäftige mich mit allen relevanten Themen, die unsere Uni betreffen, und habe in der Zwischenzeit einen recht gu-ten Einblick in das „Unternehmen“ Freie Universität Bozen gewonnen. Damit auch alle anderen Studierenden sich davon ein Bild machen können, will ich hier Antworten, die sicher-lich subjektiv gefärbt, aber so objektiv wie möglich sind, auf zehn Fragen geben.   Was ist der Universitätsrat (Unirat)? Cos’è il Consiglio dell‘Università (CdU)?

Der Universitätsrat – Consiglio dell’Università – Universi-ty Council ist laut Statut eines der zentralen Verwaltungs-organe, vor allem ist er das oberste Leitungsorgan unserer Uni, wo alle für die Uni wichtigen Entscheidungen getrof-fen werden.

  Wer ist im Universitätsrat vertreten? Chi fa parte del CdU?

Del CdU fanno parte nove persone come membri effet-tivi: il rettore, un membro nominato dal Senato Accade-mico ma non componente del nostro ateneo, un/una rap-presentante degli studenti, cinque membri nominati dalla

Provincia Autonoma di Bolzano (almeno uno per ciascuno dei tre gruppi linguistici tedesco, Italiano, ladino; tra ques-ti cinque membri vengono estratti anche il presidente ed il vicepresidente) e un membro nominato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.  Parteci-pano alle sedute del CdU con voto consultivo il direttore generale e il presidente onorario. Secondo me è auspica-bile che anche il personale tecnico e amministrativo del-la nostra università abbia un membro effettivo nel CdU. L’attuale composizione può essere consultata sul sito dell’ università (così possono essere collegate le persone e le re-lative facce).

  Welche sind die Aufgaben des Universitätsrates? Quali sono i compiti del CdU?

Der Unirat hat eine Vielzahl an Aufgaben und Zuständig-keiten; er bestimmt - um nur einige davon zu nennen - die allgemeine Ausrichtung der Universitätsentwicklung (z.B. wie groß die Uni werden soll, wie viele und welche Fakul-täten sie haben soll), genehmigt alle wichtigen Pläne (z.B. den Entwicklungsplan, Organisationsplan, das Tätigkeits-programm), genehmigt den Haushaltsvoranschlag und den Jahresabschluss, ernennt den Rektor, die Dekane und den Generaldirektor,  genehmigt die verschiedenen internen Regelungen (z.B. die Hausordnung, die Bibliotheksord-nung, die Gebührenordnung).

Die uni, Der universiTäTsraT unD Die sTuDenTenverTreTung

10 DOmANDE

10 RIspOsTE

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kann. Im derzeitigen Unirat habe ich das Gefühl, dass mei-ne Stimme gehört und ernst genommen wird. Neben diesen Voraussetzungen braucht es klarerweise ei-nen guten Draht zur Basis, nämlich zu den Studierenden, für deren Interessen sich ein Studentenvertreter einsetzen muss. Dieser Informationsfluss von und zu den Studie-renden funktioniert noch nicht ganz perfekt. Wir arbeiten daran, die Kommunikation zu verbessern; Vorschläge dazu nehme ich gern entgegen. Zwei Anliegen werde ich in nächster Zukunft in den Unirat bringen: die Verbesserung der Evaluierung (der Lehre, aber auch der Universität insgesamt) und die Verstärkung der studentischen Vertretung (z.B. neues Reglement zur Wahl der Studentenvertreter und Errichtung eines „Studenten-parlamentes“).

  Muss man sich für eine Sitzung des Universitätsrates vorbereiten? Quale deve essere la preparazione alle sedute del CdU?

La preparazione alle sedute del CdU è essenziale per un buon risultato, sia la preparazione della documentazione della Presidenza e dell’amministrazione, sia la preparazio-ne dei singoli membri del CdU. La discussione nelle sedute può essere fruttifera solo se ognuno fa tesoro delle proprie ricerche e della propria esperienza e della preventiva condi-visione di contenuti con le persone interessate. Ho trovato molta disponibilità da parte dei rappresentanti degli studenti nel Senato, Jana e Andreas, ma anche di altri rappresentanti, per preparare insieme i punti fondamentali, in particolar modo quei punti che vengono discussi e deli-berati sia nel Senato che nel CdU. In questo modo abbiamo potuto concordare anche una linea comune e più consolida-ta. Per darvi un’idea della quantità di carta, di documentazi-one, di leggi ecc. che sono da consultare prima di una sedu-ta, vi faccio un esempio concreto: per la seduta del CdU del 12 febbraio c’erano da leggere più di 200 pagine, una decina di leggi o di articoli di legge e altre informazioni, statistiche e commenti vari. Inoltre è sicuramente utile leggersi rego-larmente gli articoli di Uni News e la rassegna stampa. Però posso anche dire: fa molto piacere partecipare e discutere quando si ha una preparazione adeguata.

  Wie und wo können die Studierenden Ideen, Vorschläge, Kritiken einbringen? Come e dove possono gli studenti rivolgere delle proposte, idee, critiche?

Das hängt natürlich davon ab, an wen sich Kritik oder Vor-schläge richten und welchen Umfang diese haben. Wenn sie den Studentenvertreter im Unirat direkt betreffen, ist es wünschenswert, wenn sie auch an diesen gerichtet wer-

Ganz konkret und für Studierende besonders interessant: der Unirat beschließt die Höhe der Studiengebühren und legt die Anzahl der Studienplätze für die einzelnen Studi-engänge fest. Im Detail können die Zuständigkeiten des Unirates im Internet nachgelesen werden (Statut der Freien Universität Bozen).

  Welche Rolle spielt der Präsident  des Universitätsrates? Quale ruolo ha il presidente del CdU?

Il presidente, attualmente il Prof. Konrad Bergmeister, è il legale rappresentante dell’università. In questa veste stipula contratti e accordi, firma le convenzioni, convoca e presiede il CdU e dà esecuzione alle deliberazioni dello stesso. Ma oltre a queste funzioni formali e obbligatorie il ruolo del presidente, ma soprattutto il modo in cui svolge questo suo ruolo, è fondamentale per lo sviluppo dell’università. Di questi tempi un presidente deve avere capacità manageria-li, deve avere chiari gli obiettivi, deve trasmettere il senso della responsabilità e dell’appartenenza a tutti, dipendenti, docenti e studenti, deve avere il coraggio di prendere decis-ioni anche dolorose, se nell’interesse della comunità univer-sitaria – il tutto nel rispetto delle singole persone coinvol-te. Sono fermamente convinto che il Prof. Bergmeister sia dotato di queste capacità e ne ho avuto conferma in varie occasioni.

  Was macht der Studentenvertreter im Universitätsrat? Cosa fa il rappresentante degli studenti nel CdU?

Als effektives Mitglied des Unirates ist der Studentenver-treter den anderen Mitgliedern gleichgestellt und insofern ist seine Stimme gleich wichtig wie die der übrigen Mit-glieder (nur bei Stimmengleichheit ist die Stimme des Prä-sidenten ausschlaggebend). Bei knappen Entscheidungen

könnte also durchaus der Studentenvertreter den Ausschlag geben. Voraussetzung dafür ist natürlich, dass man sich als Studentenvertreter den Respekt und die volle Anerkennung der anderen Mitglieder des Unirates verschafft, in den Sit-zungen aktiv präsent und thematisch vorbereitet ist und die eigenen Ideen und Vorschläge argumentativ gut verkaufen

Der InformatIonsfluss von unD zu Den stuDIerenDen funktIonIert noch nIcht

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zu verbessern.

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bei den letzten Wahlen keine Kandidaten dafür zur Ver-fügung standen), und schließlich zwei Vertreter im Beirat für Chancengleichheit. Insgesamt üben 23 Studierende ein Amt als Studentenvertreter aus. Wer wo vertreten ist, kann man im Internet nachlesen. Eine mit Sicherheit ungünstige Konstellation herrscht zur Zeit in Bruneck, da es für die dort Studierenden des Studi-enzweiges Tourismusmanagement bzw. Sport- und Event-management kein eigenes Gremium gibt und diese auch nicht mit einem eigenen Vertreter im Fakultätsrat präsent sind. Auch für die neuen Studienprogramme ist es wün-schenswert, wenn die entsprechenden Gremien so schnell wie möglich eingerichtet werden und eine Studentenvertre-terwahl stattfindet.

  Was braucht diese Uni noch am meisten? Di che cosa ha bisogno ancora maggiormente questa Università?

La nostra università ha un enorme potenziale; per svilup-parlo interamente ha bisogno, a livello di gestione, di chi-arezza negli obiettivi, di una comunicazione efficiente ed efficace e di trasparenza procedurale; a livello prettamen-te accademico ha bisogno di docenze e ricercatori di alta qualità al servizio degli studenti e, a livello studentesco, ha bisogno di studenti aperti e critici, con un alto senso di res-ponsabilità e di partecipazione alla vita universitaria. Alcune persone dicono che il nostro ateneo ho solo bisogno di tempo per crescere, secondo me deve esserci l’impegno attivo di tutti.

  Wenn sich jetzt nach diesen Fragen und Antworten weite-re zehn oder hundert neue Fragen ergeben, ist das mehr als verständlich, ganz nach dem Motto: Je mehr ich weiß, umso mehr weiß ich, dass ich nichts weiß (frei nach Sokrates). Wir alle sind dazu aufgerufen, viele Fragen zu stellen, Vieles zu hinterfragen und nach Antworten zu suchen. Ich bin über-zeugt, dass dies uns einem ganzheitlichen Lernen und einer persönliche Reife näher bringt.    

Alfred Mitterer  Studentenvertreter im Universitätsrat rappresentante degli studenti nel Consiglio dell’Università representative in the University Council

den (Kontaktmöglichkeiten: tel. 348 4658531 oder [email protected] [email protected]). Es eignen sich aber auch ganz unkonventionelle Gelegenheiten, um sich in einem persönlichen Gespräch über Uniangelegenheiten zu unterhalten; die Unibar, die Mensa, die Bibliothek, eine Uniparty usw.   Ab und zu veranstalten wir auch eigene Dis-kussionsabende (ie. Pizza with the Presidents), um im di-rekten Kontakt mit der Universitätsspitze Erfahrungen und Ideen auszutauschen.

  Welche sind die wichtigsten neuen Beschlüsse des Universitätsrates? Quali sono state le delibere recenti più importanti del CdU?

Una delle decisioni più importanti degli ultimi mesi è stata l’approvazione del piano di sviluppo 2009-2013 (linee ge-nerali, plurilinguismo, il ruolo dell’università nel panorama della formazione in Alto Adige, offerta formativa, sviluppo delle facoltà, risorse umane ecc.). Altre decisioni rilevan-ti: l’approvazione del regolamento della biblioteca, delle tasse per l’anno accademico 2010/2011 (nessun aumento delle tasse), l’approvazione di nuovi master di 1° livello e l’introduzione di una commissione di verifica per le nomine di docenti. Ha dei risvolti concreti per gli studenti l’approvazione del regolamento interno per l’accesso e l’utilizzo delle strutture universitarie. L’apertura delle strutture universitarie ovvero dell’edificio principale a Bolzano è dalle ore 7.30 alle ore 24.00 tutti i giorni da lunedì a sabato. La novità in vigo-re dal 23 agosto è quindi la chiusura posticipata (e sempre richiesta dagli studenti) dalle ore 22.00 alle ore 24.00, per di più anche di sabato. Questo nuovo orario permetterà in futuro una gestione meno stressante delle varie manifestazi-oni/iniziative nel Social club  F6 e un modo di lavorare più tranquillo per le associazioni/rappresentanze studentesche. Rimangono in piedi le autorizzazioni di accesso straordina-rio, mentre saranno autorizzati all’occorrenza orari di aper-tura aggiuntivi e/o diversi della Biblioteca o per le sedi di Brunico e Bressanone. Altra novità in questo contesto è la possibilità di utilizzo delle aule per studio individuale o di gruppo al di fuori degli orari di lezione.

  Wo sind die Studierenden sonst noch vertreten? Dove e in quali altri organi sono presenti gli studenti?

Außer im Unirat sind die Studierenden noch in folgenden Gremien vertreten: im akademischen Senat (je ein Vertreter vom Standort Bozen und eine vom Standort Brixen), je zwei Vertreter in jedem der fünf Fakultätsräte, je ein Vertreter in jedem der Studiengangsräte (zwei für Eco. und Manage-ment bzw. Business Studies), wobei allerdings in einigen Studiengangsräten keine studentischen Vertreter sitzen, da

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Gentili studenti, futuri laureati e amici, Questo flyer è dedicato alle matricole, ai quali l’Alumni Club manda un gran-de abbraccio ed augura un buon inizio di studi. Ebbene cogliamo l’occasione di presentarvi il nostro club fin d’ora. Infatti, il legame con la nostra univer-sità non finisce con lo studio, visto che l’Alumni Club, l‘associazione dei lau-

reati dell’università di Bolzano, si de-dica soprattutto ai neolaureati offrendo grandi opportunità.  Amici: L’Alumni Club ha come princi-pale obiettivo il mantenimento delle tante amicizie che si sono sviluppate durante lo studio in questa università internazionale. Attraverso il nostro por-tale, a cui hanno accesso solo gli ex stu-denti di Bolzano, l’Alumni Club offre la possibilità di scambiare o mandare foto e messaggi e di organizzarsi per ritrova-re i vecchi amici. University: The second main goal of the Alumni Club is to keep up the contact between former students and the uni-versity. For many students their Free University of Bolzano experience ends with the day they receive their diploma, while the Alumni Club gives assistance to students also after they completed

ALUmNI CLUB simon schweigkofler

their studies. In particular, an alumni member receives access to knowledge and networking provided by the uni-versity, and can participate at university events. In this way the university can also benefit from the knowledge and experience of their alumni. Alumni may also continue to use the library services of the University of Bolzano or take

language courses at the language center like normal students. Zukunft: Der Alumni Club ist eine In-vestition in die Zukunft aller Absol-venten. Das Alumni Netzwerk ist ein Netzwerk das Studenten Türen öffnet. Sowohl in der Arbeitswelt als auch in der persönlichen Weiterentwicklung, das ist  eines der Hauptziele unseres exklusiven Vereins . Das alles macht der Alumni Club Bozen, nicht zuletzt mit der Unterstützung von internationalen Alumni Gemeinschaften. Register at: www.membership.alumniclub. unibz.it or use the link from the Unibz website at www.alumniclub.unibz.it. For any questions feel free to write an email at: [email protected] 

All the best! Simon Schweigkofler

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sepTember 2010Soon the university classes will begin. I am already very excited, despite not knowing what to expect from the new courses; new professors, challenging topics, new friends, lot of work...and definitely fun!

ocTober 2010I just read Flyer, the local uni magazine, and an article about „AIESEC“ popped into my eyes. (What a stran-ge name…) Out of curiosity or just to get to know some new people I decided to go to their presentation. WOW! I didn‘t know that it was the biggest student-run organisation in the world! They organize projects on global issues and internatio-nal internships for students. They showed us a video of AIESEC Bolivia, greeting AIESEC Bolzano and sup-porting the local committee. Then i met a girl, speaking about her journey to India to attend an international conference, where she met people from all over the world-fascinating! I wish I could also do something like that one day!

november I just got selected into the AIESEC Local Committee! Here I am, working on a project about sustainability in collaboration with the Province of Bolzano and local companies. I really like my new teammates from Es-tonia, Turkey and Brazil. We always speak English and we are currently discussing on the contribution that we, as students, could provide to the region.

DecemberI just came back from my first national conference. 5 days in Torino, 100 students from all over Italy, 58 new Facebook friends!!!Imagine a South-Tyrolean and a Sicilian guy discussing about fund-raising and how to approach partners. I think now I‘m getting what AIE-SEC really is about. I feel that we are not just running projects locally but that we can have an impact on a broader scale when we meet, share our ideas and put them together. The network, with its diversity, gives the added value to our activities.

FROm BOLzANO TO ThE wORLDThis is how your next year could look like. Imagine you are writing your diary, starting today...

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JanuaryWe just made the choice to invite three students from abroad to run workshops in local high-schools about sustainable energy. I can’t wait to get things moving!

februaryThey are coming, time pass-ed sooo quickly! We worked hard to raise money and to find an accommodation for them. Dealing with all the visa formalities was also not easy, but we did it!Tomorrow we will pick them at the train station and soon they will take part in the project.Besides that, we are taking care of some students from Bolzano that are currently choosing their internship abroad.

marchI took an important decis-ion! I ran for the election of Project Manager for the next local project...and I got elected!! It‘s a big respon-sibility since I will manage a team, coordinate the planning and the execution of the entire project. I will do my best!

JuneHere I am, after 8 months in AIESEC that I spent impro-ving my soft-skills (speaking in public, working in team, planning and implementing a real project). I feel ready to take the next step and go on an internship abroad where I will make use of all my new competencies and know-ledge. Germany? Poland? South Africa? India? China? New Zealand? Peru? I don‘t know yet, but let’s see. I am thankful to AIESEC for giving me this wide choice of opportunities, that are just waiting to be taken.

This is based on my true story, and yours… how will it look like?

www.aiesec.org/italy/bozen-bolzano

FROm BOLzANO TO ThE wORLDThis is how your next year could look like. Imagine you are writing your diary, starting today...

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d on’t tell us you came to the Free University of Bolzano without immediately thinking of joining the famous S.C.U.B.! You did? Well, in that case...shhh! Keep it to yourself! Don’t

tell anybody, because we’re afraid you might be the only one within a thousand-kilometer radius.

  After reading the following simple words you will know why you have to leave the flyer where you are sitting, run up the stairs of the F-building and imme-diately ask to become a member of the Sports Club of the University of Bolzano. With a S.C.U.B. member-ship you’ll be able to: › meet a lot of people you never thought existed. Fun,

cool students meet in gyms or on pitches to spend an evening playing soccer, volleyball or basketball.

› you can go to the swimming pool whenever you like or to the gym to relax and train after all those hours spent in the library sitting on uncomfortable chairs.

› take part (with discount) in the world-famous Snow-days.

  Moreover, S.C.U.B. members with particular party-ing-vocation are invited to join us at the beginning of November (from the 4th to the 7th) in Koblenz (DE) where the WHU-Euromasters take place. Euromasters are probably the biggest sport event for student in the whole continent. There we will compete in volleyball, indoor soccer, basketball, rowing and relay race. But mainly we will party all night long for the three days! Last year we also went to EuroIbiza. The style of the event is very similar, with the only difference that it is at the end of april and…in IBIZAAA! So, if you are interested in all these academic activi-ties, come and visit us in our office. To make sure there is somebody available, you may prefer to send us an email to [email protected] before you drop by. And since you are already online, why not have a look at our new website: scub.unibz.it. We have completely restyled it for you, so now go there and enjoy it, ok?!? There you will find answers to all of your questions about sports at the Free University of Bolzano and see the faces of S.C.U.B. Who knows, one day you might even see your face there, too!  

* * *

p ossiamo affermare con orgoglio che l‘anno accade-mico 2009/2010 è stato un successo per noi di Ki-kero Brixen. Ai molti eventi organizzati, la parteci-pazione degli studenti è stata maggiore del previsto:

chissà che qualcosa si stia davvero muovendo tra i corridoi dell‘UniBx! Novità: Il semestre scorso abbiamo effettuato una ricerca sul gradimento degli studenti a proposito delle attività organizzate da Kikero, con risultati molto soddisfacenti che aprono pros-pettive stimolanti. A breve pubblicheremo i risultati, di sicuro interesse per coloro che hanno partecipato ai sondaggi (più di 80 studenti hanno compilato il nostro questionario online), ma anche per tutti gli altri studenti che si chiedono cosa facciamo a Bressanone, o per chiunque voglia partecipare a vivacizzare la vita brissinese. Die Ergebnisse der Forschungsarbeit nutzen wir jetzt nicht nur um unsere Marketingstrategie (Mail und Facebook, oder Blog oder Website, Poster ja/nein?) zu verbessern sondern auch um das Programm für das neue Jahr zu planen. Quasi den Auftakt wird dabei der Rookie Day für die Brixner Neuankömmlinge machen, am 29.September werden wir wie letztes Jahr versuchen Letzteren einen schönen ersten Tag mit viel Spaß und Tipps& Tricks zum UniBx-Überleben zu bieten.

s.c.u.b.

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Tra Movienight, Slittate notturne, Uni-party, Tandem linguis-tici e molto altro ancora, sembra davvero difficile annoiarsi tra una lezione e un‘altra ... l‘importante é partecipare!

Il Vostro Team KikeroBx Gaia, Jana & Morrison.

kikero bX e l‘inizio

Di una nuova avvenTura!

  Possiamo affermare con orgoglio che l‘anno accademico 2009/2010 é stato un successo per noi di Kikero Brixen. Ai molti eventi organizzati, la partecipazione degli studenti é sta-ta maggiore del previsto: chissà che qualcosa si stia davvero muovendo tra i corridoi dell‘ UniBx! Novità: Il semestre scorso abbiamo effettuato una ricerca sul gradimento degli studenti a proposito delle attività organiz-zate da Kikero, con risultati molto soddisfacenti che aprono prospettive stimolanti. A breve pubblicheremo i risultati, di

Weiter geht’s dann mit den schon fast traditionellen Movi-enights, mit den ja alles anfing und die wir dieses Jahr auch in Englisch abhalten wollen; sowie dem Sprachentandem in Aperitivo-Atmophäre bei denen wir Bar-Hopping mit Spra-chen üben kombinieren, hier sollen die deutschen, italieni-schen und ladinischen StudentInnen die Chance bekommen ihre jeweiligen nicht-Muttersprachen im lockeren Ambiente zu trainieren. Per quanto riguarda lo sport, quest‘anno perdiamo due im-portanti pezzi del nostro team SCUB, Veronica e Sara, che si sono impegnate sul fronte della pallavolo. Non preoccupatevi, però continueremo ad offrirvi  questa attività in futuro, e spe-riamo di aggiungerne altre al calendario sportivo. Se avete vo-glia di fare parte del team Kikero, ed aiutarci a crescere, fatevi avanti senza paura. È un‘attività che richiede forza e tempo, ma più siamo meglio è: abbiamo bisogno di Voi! Falls ihr Fragen, Kommentare oder sonstiges habt könnt ihr wir gehabt an [email protected] schreiben oder uns persönlich besuchen in unserem Bürochen 2.12 -  wir sind oft da, auf je-den Fall aber mindestens eine Stunde täglich von 13-14 Uhr wochentags. Falls euch das noch nicht genug ist, werdet doch gleich unsere „Freunde“ auf Facebook, unserer Account heißt Kikero Bressanone Brixen.

kIkERO BX L‘INIzIO DI

UNA NUOvA AvvENTURA

oDer: JeTzT gehT‘s ersT richTig los!

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  kikero bX: ein neues

abenTeuer beginnT!

 

Mit etwas Stolz können wir behaupten, dass das letzte Stu-dienjahr 2009-2010 ein Erfolg für uns Brixner Kikero-ianer war. Bei den vielen Events, die wir organisiert haben, war die Teilnahme der StudentInnen größer als wir eigentlich erwar-tet hatten: wer weiß, vielleicht kommt ja langsam wirklich et-was Leben in die UniBx-Bude! Neuheiten: Letztes Semester haben wir eine semiprofessionel-le Forschungsarbeit über unser kleines Vereinchen gemacht. Rausfinden wollten wir, wie zufrieden unsere „Kunden“, also die Brixner StudentInnen, mit unseren angebotenen Aktivi-täten waren. Das war für uns die erste Gelegenheit systema-tisch und quantitiativ Feedback zu bekommen. Die Ergebnis-se waren durchaus überraschend und motivierend. Bald jetzt werden wir die Resultate hübsch aufbereitet veröffentlichen – so kann sich jeder der immerhin gut 80 Fragebogenbeant-worter und alle sonstigen Interessierten durchlesen, was wir hier in Brixen-City eigentlich so machen und ob das unseren Kommilitonen gefällt. Unser größtes Ziel ist es immer noch das Brixner Studentenleben aus seinem Dornröschenschlaf zu erwecken. Die Ergebnisse der Forschungsarbeit nutzen wir jetzt nicht nur um unsere Marketingstrategie (Mail und Facebook, oder Blog oder Website, Poster ja/nein?) zu verbessern sondern auch um das Programm für das neue Jahr zu planen. Quasi den Auftakt wird dabei der Rookie Day für die Brixner Neuankömmlinge machen, am … werden wir wie letztes Jahr versuchen Letzteren einen schönen ersten Tag mit viel Spaß und Tipps& Tricks zum UniBx-Überleben zu bieten. Weiter geht’s dann mit den schon fast traditionellen Movienights, mit den ja alles anfing und die wir dieses Jahr auch in Englisch abhalten wollen; sowie dem Sprachentandem in Aperitivo-Atmophäre bei denen wir Bar-Hopping mit Sprachen üben kombinieren, hier sollen die deutschen, italienischen und ladi-nischen StudentInnen die Chance bekommen ihre jeweiligen nicht-Muttersprachen im lockeren Ambiente zu trainieren. Außerdem, da es so großen Anklang fand in der Vergangen-heit, werden wir wieder ein oder mehrere Nachtrodelfahrten organisieren. Auch dieser „Extremsport“ wird wie letztes Jahr gepaart werden mit Après-Ski Tanzen im sexy Schneeoutfit

sicuro interesse per coloro che hanno partecipato ai sondaggi (più di 80 studenti hanno compilato il nostro questionario on-line), ma anche per tutti gli altri studenti che si chiedono cosa facciamo a Bressanone, o per chiunque voglia partecipare a vivacizzare la vita brissinese.  La conduzione di questa ricerca é stata di enorme importan-za per programmare l‘attività del prossimo anno. Abbiamo grandi propositi: partiremo con il Rookie day, giornata dedi-cata alle matricole, il 29 settembre, proseguiremo con tante attività dedicate agli studenti: dalle storiche Movienight (da quest‘anno anche in inglese), al Tandem linguistico in „Tour“ per i locali brissinesi volto ad affinare la lingua e a favorire il contatto tra studenti di madre lingua tedesca, italiana e ladi-na, altrimenti confinati nelle proprie aule e facoltà. Vi ripro-porremo la divertentissima Slittata Notturna, per riscaldare l‘inverno a ritmo di ripide discese e balli sfrenati. Non man-cheranno le „affollatissime“ feste al Time Out e al Max anche se verranno eliminati i Party meno gettonati, concentrandoci su inizio-fine semestre, dopo-sessione d‘ esame e naturalmen-te Natale. Aspettiamo con ansia i vostri suggerimenti per le feste a tema.  Per quanto riguarda lo sport, quest‘anno perdiamo due im-portanti pezzi del nostro team SCUB, Veronica e Sara, che si sono impegnate sul fronte della pallavolo. Non preoccupatevi, però continueremo ad offrirvi  questa attività in futuro, e spe-riamo di aggiungerne altre al calendario sportivo. Se avete voglia di fare parte del team Kikero, ed aiutarci a cre-scere, fatevi avanti senza paura. È un‘attività che richiede forza e tempo, ma più siamo meglio è: abbiamo bisogno di Voi! Per qualsiasi informazione scriveteci a: [email protected] fate un salto nel nostro ufficio (aula 2.12 UniBx) dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 14. o cercateci su Facebook (Kikero Bressanone Brixen) e richiedeteci l’amicizia. Tra Movienight, Slittate notturne, Uni-party, Tandem linguis-tici e molto altro ancora, sembra davvero difficile annoiarsi tra una lezione e un‘altra ... l‘importante é partecipare!

Il Vostro Team Kikero Bx Gaia, Jana & Morrison.

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danach. Apropos tanzen, auch ein weiterer KikeroBx-Bestsel-ler wird nicht fehlen: die Partys im TimeOut und im Club Max werden wir fortführen, jedoch in reduzierter Häufigkeit. Um leere Dancefloors zu verhindern wird es wahrscheinlich nur noch 3 Feste pro Semester geben, eins zum Semesterbe-ginn (auch für die Rookies), eins kurz vor den Weihnachts-ferien und eins zum Feiern kurz vor der Prüfungssession im Februar.  Was den Sport angeht (eigentliche S.C.U.B Angelegenheit) werden uns dieses Jahr besonders Veronica und Sara fehlen, die sich bis jetzt um den Volleyball kümmerten. Wir hof-fen euch trotz des Personalverlusts weiterhin Volleyball und eventuell auch andere Leibesübungen anbieten zu können. Zum Schluss, wie immer der Aufruf: wir suchen weiterhin nach neuen Mitgliedern und Mitarbeitern. Wer Zeit und Lust hat uns zu helfen oder neue Ideen zu entwickeln, meldet euch! Wir würden uns freuen euch in unserem Team aufzunehmen. Falls ihr Fragen, Kommentare oder sonstiges habt könnt ihr wir gehabt an [email protected] schreiben oder uns persönlich besuchen in unserem Bürochen 2.12 -  wir sind oft da, auf je-den Fall aber mindestens eine Stunde täglich von 13-14 Uhr wochentags. Falls euch das noch nicht genug ist, werdet doch gleich unsere „Freunde“ auf Facebook, unserer Account heißt Kikero Bressanone Brixen. Allora, eigentlich gibt’s keinen Grund mehr für Langeweile an der UniBx. Zwischen Movienights, Nachtrodeln, Uniparties, Tandem Aperitivi usw. sollte eigentlich nicht mehr zu viel Zeit zum Studieren bleiben. Oder?   Euer KikeroBx-Team Gaia, Jana &Morrison

flyer September 2010 year 8 number 17 aDDress Piazza Univerità 1, I-39100 Bolzano/Bozen phone +39047101281 web www.kikero.com/flyer e-mail [email protected] publisher kikero eDiTor Daniel Colm vice eDiTor Giulia Bellemo layouT & Design Martin Kerschbaumer conTribuTing wriTers Gaia Armenes, Dirk Bendinger , Konstantin Graf von Blumental, Daniel Colm, Chiara De Eccher, Johann Wolfgang von Goethe, Francesca Guzzi, Andreas Hauptenbuchner, Alfred Mitterer, Wolfgang Amadeus Mozart, Alessandro Narduzzo, Jana Rückert, Raphael Schmidt, Simon Schweigkofler, Morrison Visconti, AIESEC, SCUB Team proof reaDing Georg Eder, Jana Rückert, Enrico Trentin phoTography Manuel Guadagnini, Alfred Mitterer web Maximilian Schnabel circulaTion 1100 prinT Tezzele by Esperia Bz paper Fedrigoni Freelife Cento 100 gr/m2 100% recycled paper responsible Daniel Colm

our acTiviTiesFlyer

Trilingual Debating Club Movie Night

Aperitivo LungoGlühweinstandNightsledging

Cultural Events…and much more

how can you Join kikero?Become a member of the executive board – the elections

will be in october! Get our membership card! Come to our office in F6!

Contact us to: [email protected]

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GalAIESEC nasce dall’esigenza di ringraziare tutti gli enti che hanno collaborato con AIESEC Bolza-no/Bozen durante l’anno 2009/10 e in generale tutti quelli che l’hanno aiutato a diventare quello che è, dalla fondazione nel gennaio 2009 ad adesso. Come il nome stesso suggerisce, GalAIESEC è stato un evento dai toni un po’ eleganti e solenni tenutosi all’interno del Social Club il 25 giugno 2010, dalle 19.30 alle 22.00. Il programma della se-rata prevedeva una parte iniziale di riflessione sui risultati raggiunti dagli inizi fino ad ora, per prose-guire poi con l’esposizione dei prossimi progetti e dei modi di cooperazione, e concludere infine con la parte di networking. Nonostante fosse un periodo decisamente pieno di impegni curricolari e ci fosse poco tempo per orga-nizzare tutto al meglio, ho deciso di assumermi la responsabilità di questo progetto, non solo perché

questa era per me l’ultima possibilità di assumere un ruolo di leader all’interno del Comitato, ma anche perché credo nei valori del riconoscimento del merito e nel fatto che sia importante mostrare riconoscenza e apprezzamento per coloro che han-no creduto in noi dall’inizio, e che spero continu-eranno a farlo, in quanto solo prendendo spunto dal passato e creando sinergie stabili si può guar-dare al futuro. GalAIESEC è stato il progetto con-clusivo dell’anno 2009/10 del Comitato di Bolzano interamente rivolto ai suoi share- e stakeholders. Lo scopo, tuttavia, non era solo quello di ringra-ziare i nostri sostenitori, bensì anche e soprattutto quello di offrire agli studenti un’ulteriore occasio-ne di venire a contatto con enti locali ed istituzioni accademiche, dal momento che all’evento erano presenti autorità come il rettore Walter Lorenz, la responsabile dell’ufficio Tirocini e Placement Iris Tappeiner e dell’Advisory Service Francesca

Nardin, il presidente dell’Ethical Banking Hel-mut Bachmayer e il direttore di Arciragazzi Sergio Bonagura . Erano, infine, presenti personaggi che hanno fatto la storia di AIESEC Bolzano/Bozen, come il fondatore Andreas Hauptenbuchner e la trainer e coach Sara Ramadoro. L’evento era volto, per di più, a condividere i nostri risultati con chi ne è stato protagonista. In un anno siamo riusciti a re-alizzare ben 9 scambi con i seguenti paesi: Molda-via, Georgia, Repubblica Ceca e Germania (in ent-rata), HongKong, India, Cina, Taiwan, e Marocco (in uscita).   Inoltre ricordiamo tra i successi più importanti, la settimana di conferenze sulle energie rinnovabili e il PBOX (Project Based on Exchange) "Be Closer", che ha visto  tirocinanti dall' estero, università, provincia ed ONG locali collaborare per la valorizzazione della multiculturalità all' in-terno del nostro ateneo e nella città.

Nella speranza, infine, che questo evento diventi una buona tradizione del nostro Comitato, vor-rei sinceramente ringraziare i membri del mio Team , che hanno lavorato sodo al fine di rendere questa serata speciale ed impeccabile, come: Can-burak Tumer e Albert Lamcja, responsabili della Communication e Logistics; Corrado Roccazzel-la, membro del team External Relations e addetto della comunicazione con gli enti non-corporate; Thomas Wanker, uno dei più nuovi membri del Comitato, che ha subito mostrato entusiasmo per il progetto e si è impegnato nella sua organizzazione; Niko Stalf, Julica Frisa e Martin Binder, i nostri re-centi partecipanti al programma di Exchange!Un ringraziamento caloroso va, per concludere, all’Executive Board 09/10 Francesca, Evelin e Mil-ly e all’Ufficio Logistics dell’Università, che ci ha aiutato a rendere questo evento indimenticabile.                             GalAIESEC Project ManagerJoana Hoxha

GALAIESEC

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