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foglio di informazione n°1/2013

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BOZZA BOZZA BOZZA

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foglio di informazione    n°1/2013

 

 

SICUREZZAALIMENTAREePREVENZIONEinvestimento,opportunitàospesainutileoggi?autore 

rande successo perl’iniziativa

promossa daFederazione Veterinari eMedici venerdì 15febbraioaTorino.L’invito fatto da FVM perun dibattito sull’attualitàdei dipartimenti diprevenzione è statoraccolto da tutti gliinterlocutoriprofessionali,istituzionali, politici esociali coinvolti, che sisono avvicendati in unostimolante confronto escambiodipuntidivista.

I lavori, moderati dalprofessor BartolomeoBiolatti e da NinoBattaglia, giornalista Rai,si sono aperti con unapanoramica sullasituazione della RegionePiemonte, teatro di unaforte mobilitazioneindetta da FVM fin dalloscorso dicembre e chevede tuttora i sindacatidelle professioni sanitarieimpegnati a difesa delServizio SanitarioNazionaleedellestrutturedi prevenzione inparticolare, oggetto diinterventi diristrutturazione da partedell’attualeamministrazione, secondologiche di tagli eaccorpamenti cheavrebberopotutoandareadiscapito della qualità deiservizi.

Proprio di un welfaremesso in discussione acausa delle difficoltàeconomiche ha parlatoSalvo Calì, FVM medici,che ha sottolineato comequestometta in pericolo ifondamenti dei diritti dicittadinanza e come, intale contesto, il sindacatononsitroviadifenderegliinteressi di una singolacategoriamal’interoSSN.Aldo Grasselli, presidenteFVM, ha invitato ainterrogarsi sul concettodi prevenzione: laCostituzione stessastabilisce che laRepubblicatutelalasalute‐ dell’uomo, degli animali,dell’ambiente ‐ comefondamentale dirittodell’individuo e interessedella collettività: laprevenzionenonèdunqueun obiettivo nuovo, madeve essere riaffermato,rilanciato econtinuamente aggiornatonella sua definizione enellasuarealizzazione.In questo senso va lariforma dei dipartimentidi prevenzione introdottadal Decreto Balduzzi, chene riafferma la priorità ‐anche dopo la spendingreview attuata dalGoverno ‐ e in questadirezione occorreguardare promuovendouna sempre maggiore

integrazione delleprofessionalità mediche eveterinarie.Di vera e propria sfida haparlato il ministro dellasalute Renato Balduzzi,secondo cui l’obiettivo èunariorganizzazionedellaspesa mantenendo iservizi, identificando unnucleo di base“intoccabile”, quello delSSN, e andando ad agireper garantire unasostenibilità nel lungoperiodo.Approfondendo quantostabilito dalla leggeapprovata dal Parlamentoche recepisce il decretoministeriale che porta ilsuo nome, Balduzzi hainoltre anticipatol’intenzione di realizzareuna circolareinterpretativa, chefavorisca la chiara euniforme applicazionedelle norme organizzativedel modello essenziale edineludibile didipartimento diprevenzione sul territorio

G

 

 

nazionale,  nel  rispetto  di modelli  più  evoluti  e avanzati  determinati  dalle leggi  delle  regioni  più innovative  su  questo settore del SSN.    Gianfranco  Corgiat  Loia, direzione  sanità  della Regione  Piemonte,  ha messo  l’accento  sulla necessaria  integrazione  tra tutte  le  figure coinvolte nei processi  di  prevenzione  a garanzia  della  sicurezza alimentare,  per  un  sistema che sia al passo con  i tempi e  raggiunga  standard  di qualità  sempre  più  elevati; prospettiva  condivisa  dal vicepresidente  della commissione  sanità regionale, Nino Boetti per il quale  occorre  ripensare  i principi  e  i  modelli organizzativi per rispondere al  bisogno  di  salute  dei cittadini. 

 Prevenzione  significa qualità  e  determina  valore economico  per  il  sistema alimentare,  uno  dei  fiori all’occhiello  del  made  in Italy  (e  della  realtà piemontese):  Romano Marabelli  e  Fabrizio Oleari, dirigenti  del  Ministero  da una  parte  e  Maria Caramelli,  direttore dell’Istituto  Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta  dall’altra,  hanno voluto  sottolineare  come una  efficace  prevenzione determini  riduzione  dei rischi  e  dunque  risparmio, ma,  grazie  al  servizio pubblico,  anche  riduzione dei  costi  per  le  imprese  e maggiore  competitività  dei prodotti sui mercati globali.   Tutte  queste  affermazioni hanno  trovato  il  consenso dei  rappresentanti  delle società  scientifiche intervenute,  nonché  dei membri  delle  associazioni di categoria  (consumatori e produttori)  coinvolti  e 

hanno  avuto  una  eco  nelle proposte  convergenti  di candidati  alle  prossime elezioni  politiche  di  diversi schieramenti  (Giovanni Maria  Flick,  Gianni Mancuso,  Massimo  Fiorio, Mino  Taricco,  Stefano Lepri),  dimostratisi  sensibili ai  temi della prevenzione e disposti  ad  impegnarsi  per un  SSN  di  qualità,  animato da  una  vera  e  propria cultura  della  prevenzione, basato  sul  rispetto  delle norme  europee  e  nazionali e  su  una  volontà  di informazione e  trasparenza nei confronti dei cittadini.  Anche  su  questi  temi  sarà costante  l’impegno  dei medici e veterinari di sanità pubblica  e  FVM  invita  i partner  intervenuti  a cooperare fin da ora in vista di  EXPO  2015, appuntamento  di  rilievo internazionale  dedicato proprio  a  sicurezza alimentare,  prevenzione  e ambiente. 

 

 

 

 

 

 

Prevenzione significa qualità e determina 

valore economico per il sistema alimentare, uno dei fiori all’occhiello del 

made in Italy 

 

 

SANITÀPUBBLICAVETERINARIAESICUREZZAALIMENTARE:quattrodistintiservizineldipartimentodiprevenzione.Unasceltafondatasullaprofessionalità.

ediverseprofessionalitàdeimediciedei veterinari dei Dipartimenti diPrevenzione del SSN sono alla base

dell’attribuzione delle competenze disicurezza alimentare all’interno deidipartimenti stessi. In tali Dipartimenti imedici del Sian hanno specificheresponsabilità, anche in materia disicurezzadeglialimentidiversidaquellidiorigineanimale,masoprattuttonell’ambitodellanutrizione,nelqualesonodestinataridi chiare competenze esclusive, ai mediciveterinarideiDipartimentidiPrevenzioneèaffidatalaprotezionedeiconsumatoridaiprincipali rischi alimentari di origineanimale. Proprio partendo da questopresupposto, il Decreto Balduzzi èintervenuto a regolare megliol’organizzazione dei Dipartimenti diPrevenzione, dando loro maggior forza edefinendo un’architettura solida euniforme sul territorio nazionalestabilendo le strutture disciplinari siamediche sia veterinarie che lo devonocomporre, assicurando a tutti iprofessionisti che tutelano la salutepubblica la corretta autonomiaprofessionale e conseguentemente unalimpida assegnazionedi responsabilitàneiconfrontideicittadini.I veterinari, i medici e tutti gli attori edinterlocutori del sistema sanitarionazionale e della prevenzione primaria inparticolare,nonpossonocherilevarecomeil nuovodettato legislativogarantiscaoggiil necessario rafforzamento dellaprevenzionetutta, lasciata inalcunicasi inbalia della fantasia interpretativa delprincipiodiautodeterminazioneregionale.

FVM non può che ribadire come, dati ichiariprincipiorganizzativi,gerarchiciediripartizione delle autonomie specialistichedelle strutture complesse in cui si devonoarticolareiDipartimentidiPrevenzione, lecompetenze mediche sono e devonorestare deimedici e quelle veterinarie deiveterinari: ma tutte insieme, nella pienaindipendenza,concorronoallaprevenzioneprimaria,cheètemadirilevanzastrategicaedeconomicanonsolonazionalema,moltospesso,almenoperilsettoreveterinario,dilivelloglobale.Èdunquefondamentalecheiprincipistabilitidal legislatorenazionale,trovino piena applicazione a livello locale,assicurando a tutti i professionisti chetutelano la salute pubblica la correttaautonomia professionale econseguentemente una limpidaassegnazione di responsabilità neiconfrontideicittadini. 

L

NOVITÀ……….

I veterinari, imedici e tutti gli attori edinterlocutori del sistema sanitarionazionale e della prevenzione primariain particolare, nonpossono che rilevarecome il nuovo dettato legislativogarantisca oggi il necessariorafforzamento della prevenzione tutta,lasciata in alcuni casi in balia dellafantasia interpretativa del principio diautodeterminazione regionale. Iveterinari,imedicietuttigliattori. 

 

 

SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE:  quattro distinti servizi nel dipartimento di prevenzione.  Una scelta fondata sulla professionalità.     

e diverse professionalità dei medici e dei veterinari  dei  Dipartimenti  di Prevenzione  del  SSN  sono  alla  base 

dell’attribuzione  delle  competenze  di sicurezza  alimentare  all’interno  dei dipartimenti  stessi.  In  tali  Dipartimenti  i medici  del  Sian  hanno  specifiche responsabilità, anche  in materia di  sicurezza degli  alimenti  diversi  da  quelli  di  origine animale,  ma  soprattutto nell’ambito  della  nutrizione, nel  quale  sono  destinatari  di chiare  competenze esclusive, ai  medici  veterinari  dei Dipartimenti di Prevenzione è affidata  la  protezione  dei consumatori  dai  principali rischi  alimentari  di  origine animale. Proprio partendo da questo  presupposto,  il Decreto  Balduzzi  è intervenuto a regolare meglio l’organizzazione  dei Dipartimenti  di  Prevenzione, dando  loro  maggior  forza  e definendo  un’architettura  solida  e  uniforme sul territorio nazionale stabilendo le strutture disciplinari sia mediche sia veterinarie che  lo devono  comporre,  assicurando  a  tutti  i professionisti che tutelano  la salute pubblica la  corretta  autonomia  professionale  e conseguentemente una limpida assegnazione di responsabilità nei confronti dei cittadini.     

I  veterinari,  i  medici  e  tutti  gli  attori  ed interlocutori del sistema sanitario nazionale e della prevenzione primaria in particolare, non possono  che  rilevare  come  il  nuovo  dettato legislativo  garantisca  oggi  il  necessario rafforzamento  della  prevenzione  tutta, lasciata  in  alcuni  casi  in  balia  della  fantasia interpretativa  del  principio  di autodeterminazione regionale. 

FVM  non  può  che  ribadire come,  dati  i  chiari  principi organizzativi, gerarchici e di ripartizione delle autonomie specialistiche delle strutture complesse  in  cui  si  devono articolare  i  Dipartimenti  di Prevenzione, le competenze mediche  sono  e  devono restare  dei medici  e  quelle veterinarie  dei  veterinari: ma  tutte  insieme,  nella piena  indipendenza, concorrono  alla prevenzione primaria, che è tema di  rilevanza  strategica 

ed economica non  solo nazionale ma, molto spesso,  almeno  per  il  settore  veterinario,  di livello globale. È dunque  fondamentale che  i principi  stabiliti  dal  legislatore  nazionale, trovino  piena  applicazione  a  livello  locale, assicurando  a  tutti  i  professionisti  che tutelano  la  salute  pubblica  la  corretta autonomia  professionale  e conseguentemente una limpida assegnazione di responsabilità nei confronti dei cittadini. 

L

 

 

 

CONGRESSO NAZIONALE FVM: “Un’organizzazione checresceinsintoniaconilmondochevuolerappresentare”

i è svolto venerdì 23 novembre aTivoli il Congresso Nazionale FVM,Federazione Veterinari e Medici:

un’occasionepertracciareunbilanciodelleattività e per definire le linee di azionefuture.Nella stessagiornata si sono svolteinoltre le elezioni delle cariche al verticedell’organizzazione, riconfermate nellepersone del presidente dottor AldoGrasselli, vicepresidente dottor FrancescoMedici, tesoriere dottor Antonio Pagano,segretarioorganizzativodottorZaccariaDiTaranto.

“Il sindacato deve, con onestà e coraggio,assumere un ruolo nel processo direvisione e riorganizzazione che stainteressandoilsistemasanitarionazionale,decidendodiesserneparteattiva e non pensando diresistere al cambiamentodi modelli gestionali e diutilizzodelle risorseormainon più attuali. Se questonon avviene non si potràfare altro che subire talecambiamento”. Unachiamata dunque ad unripensamentofortedellelineediazionedelsindacato nelle parole del presidenteGrasselli, ma non solo: anche l’identitàdella federazione deve evolvereallargandosimaggiormenteallevarie

forme del lavoromedico e sanitario, il cuipeso aumenta sempre di più e le cuiproblematiche, diverse da quelle delladirigenza, richiedono un ascolto e unavalutazioneadeguate.

“Un’organizzazione che cresce in sintoniaconilmondochevuolerappresentareecherifiuta di cadere nella contrapposizionesteriletrastabilizzatieprecari, tragiovanie prossimi alla pensione, tra garantiti enon” ha aggiunto Grasselli e che,“impostando un dialogo costruttivo anchecon le altre professioni del serviziosanitario nazionale, contribuisca a far sichelasanitàpubblicarestiunpilastrodellasocietà.

Eproprio “unapropostapolitico‐sindacaleforteeinclusiva”, che nasca dalconfronto delle diversecomponenti e dellediverseesigenzerilevatesul territorio è quellache deve animare laprogettualità futuradella federazione

secondoildottorSalvoCalì,cheharibaditoilvalorediunmodellosindacalefederativotra SMI e SIVeMP, che si riconoscono nelpercorsodelsindacalismoautonomoechehanno saputo portare una voce unitaria epropositivaanchealivellointersindacale.

S

 

 

 

SICUREZZAALIMENTAREePREVENZIONEinvestimento,opportunitàospesainutileoggi? 

randesuccessoperl’iniziativapromossadaFederazioneVeterinarieMedicivenerdì15

febbraioaTorino.

L’invito  fatto  da  FVM  per  un  dibattito 

sull’attualità dei dipartimenti di prevenzione 

è  stato  raccolto  da  tutti  gli  interlocutori 

professionali,  istituzionali,  politici  e  sociali 

coinvolti,  che  si  sono  avvicendati  in  uno 

stimolante  confronto  e  scambio  di  punti  di 

vista. 

 

I  lavori, moderati  dal  professor  Bartolomeo 

Biolatti e da Nino Battaglia, giornalista Rai, si 

sono  aperti  con  una  panoramica  sulla 

situazione della Regione Piemonte,  teatro di 

una  forte mobilitazione  indetta  da  FVM  fin 

dallo  scorso  dicembre  e  che  vede  tuttora  i 

sindacati delle professioni sanitarie impegnati 

a  difesa  del  Servizio  Sanitario  Nazionale  e 

delle  strutture di prevenzione  in particolare, 

oggetto  di  interventi  di  ristrutturazione  da 

parte  dell’attuale  amministrazione,  secondo 

logiche di tagli e accorpamenti che avrebbero 

potuto  andare  a  discapito  della  qualità  dei 

servizi.  

 

Proprio di un welfare messo  in discussione a 

causa delle difficoltà economiche ha parlato 

Salvo  Calì,  FVM medici,  che  ha sottolineato

comequestomettainpericoloifondamenti

dei diritti di cittadinanza e come, in tale

contesto, il sindacato non si trovi a

difendere gli interessi di una singola

categoriamal’interoSSN.

AldoGrasselli,presidenteFVM,ha invitato

a interrogarsi sulconcettodiprevenzione:

la Costituzione stessa stabilisce che la

Repubblica tutela la salute ‐ dell’uomo,

degli animali, dell’ambiente ‐ come

fondamentale diritto dell’individuo e

interesse della collettività: la prevenzione

nonèdunqueunobiettivonuovo,madeve

essere riaffermato, rilanciato e

continuamente aggiornato nella sua

definizioneenellasuarealizzazione.

In questo senso va la riforma dei

dipartim

enti di

prevenzi

one

introdott

a dal

Decreto

Balduzzi,

G

 

 

cheneriaffermalapriorità‐anchedopola

spending review attuatadalGoverno ‐ e in

questa direzione occorre guardare

promuovendo una sempre maggiore

integrazione delle professionalitàmediche

eveterinarie.

Di vera e propria sfida ha

parlato il ministro della

salute Renato Balduzzi,

secondocuil’obiettivoèuna

riorganizzazionedellaspesa

mantenendo i servizi,

identificando un nucleo di

base “intoccabile”, quello

delSSN,eandandoadagire

per garantire una

sostenibilità nel lungo

periodo.

Approfondendoquantostabilitodallalegge

approvata dal Parlamento che recepisce il

decretoministerialecheportailsuonome,

Balduzzi ha inoltre anticipato l’intenzione

di realizzare una circolare interpretativa,

che favorisca la chiara e uniforme

applicazionedellenormeorganizzativedel

modello essenziale ed ineludibile di

dipartimento di prevenzione sul territorio

nazionale, nel rispetto di modelli più

evoluti e avanzati determinati dalle leggi

delle regioni più innovative su questo

settoredelSSN.

Gianfranco Corgiat Loia, direzione sanità

dellaRegionePiemonte,hamessol’accento

sulla necessaria integrazione tra tutte le

figure coinvolte nei processi di

prevenzione a garanzia della sicurezza

alimentare,perunsistemachesiaalpasso

con i tempi e raggiunga

standarddiqualitàsempre

più elevati; prospettiva

condivisa dal

vicepresidente della

commissione sanità

regionale, Nino Boetti per

ilqualeoccorreripensarei

principi e i modelli

organizzativi per

rispondere al bisogno di

salutedeicittadini.

Prevenzione significa qualità e determina

valoreeconomicoperilsistemaalimentare,

unodei fiori all’occhiellodelmade in Italy

(e della realtà piemontese): Romano

Marabelli e Fabrizio Oleari, dirigenti del

Ministero da una parte eMaria Caramelli,

direttore dell’Istituto Zooprofilattico di

Piemonte,LiguriaeValled’Aostadall’altra,

hanno voluto sottolineare come una

efficace prevenzione determini riduzione

deirischiedunquerisparmio,ma,grazieal

serviziopubblico,ancheriduzionedeicosti

Prevenzionesignificaqualitàedetermina

valoreeconomicoperilsistemaalimentare,

unodeifioriall’occhiellodelmade

inItaly

 

 

perleimpreseemaggiorecompetitivitàdei

prodottisuimercatiglobali.

Tuttequesteaffermazionihanno trovato il

consenso dei rappresentanti delle società

scientifiche intervenute, nonché dei

membri delle associazioni di categoria

(consumatori e produttori) coinvolti e

hanno avuto una eco nelle proposte

convergenti di candidati alle prossime

elezioni politiche di diversi schieramenti

(Giovanni Maria Flick, Gianni Mancuso,

Massimo Fiorio, Mino Taricco, Stefano

Lepri), dimostratisi sensibili ai temi della

prevenzione e disposti ad impegnarsi per

un SSN di qualità, animato da una vera e

propria cultura della prevenzione, basato

sul rispetto delle norme europee e

nazionaliesuunavolontàdiinformazione

etrasparenzaneiconfrontideicittadini.

Anche su questi temi sarà costante

l’impegnodeimedicieveterinaridi sanità

pubblicaeFVMinvitaipartnerintervenuti

a cooperare fin da ora in vista di EXPO

2015, appuntamento di rilievo

internazionalededicatoproprioasicurezza

alimentare,prevenzioneeambiente.

 

 

 

SICUREZZAALIMENTAREePREVENZIONEinvestimento,opportunitàospesainutileoggi? 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SANITÀPUBBLICAVETERINARIAESICUREZZAALIMENTARE:quattrodistintiservizineldipartimentodiprevenzione.Unasceltafondatasullaprofessionalità.

ediverseprofessionalitàdeimediciedeiveterinarideiDipartimentidiPrevenzione

del SSN sono alla base dell’attribuzione delle competenze di sicurezza alimentare

all’interno dei dipartimenti stessi. In tali Dipartimenti i medici del Sian hanno

specifiche responsabilità, anche in materia di sicurezza degli alimenti diversi da quelli di

origine animale, ma soprattutto nell’ambito della nutrizione, nel quale sono destinatari di

chiarecompetenzeesclusive,aimediciveterinarideiDipartimentidiPrevenzioneèaffidatala

protezione dei consumatori dai principali rischi alimentari di origine animale. Proprio

L

 

 

partendo da questo presupposto, il Decreto Balduzzi è intervenuto a regolare meglio

l’organizzazione dei Dipartimenti di Prevenzione, dando loro maggior forza e definendo

un’architettura solidaeuniformesul territorionazionale stabilendo le strutturedisciplinari

siamediche siaveterinarie che lodevonocomporre, assicurandoa tutti iprofessionisti che

tutelano la salute pubblica la corretta autonomia professionale e conseguentemente una

limpidaassegnazionediresponsabilitàneiconfrontideicittadini.

Iveterinari, imedicie tuttigliattoried interlocutoridel sistemasanitarionazionaleedella

prevenzione primaria in particolare, non possono che rilevare come il nuovo dettato

legislativo garantisca oggi il necessario rafforzamento della prevenzione tutta, lasciata in

alcunicasiinbaliadellafantasiainterpretativadelprincipiodiautodeterminazioneregionale.

FVMnonpuòcheribadirecome,datiichiariprincipiorganizzativi,gerarchiciediripartizione

delle autonomie specialistiche delle strutture complesse in cui si devono articolare i

Dipartimenti di Prevenzione, le competenze mediche sono e devono restare dei medici e

quelleveterinariedeiveterinari:matutteinsieme,nellapienaindipendenza,concorronoalla

prevenzioneprimaria,cheètemadirilevanzastrategicaedeconomicanonsolonazionalema,

moltospesso,almenoperilsettoreveterinario,dilivelloglobale.Èdunquefondamentalechei

principi stabiliti dal legislatore nazionale, trovino piena applicazione a livello locale,

assicurando a tutti i professionisti che tutelano la salute pubblica la corretta autonomia

professionale e conseguentementeuna limpidaassegnazionedi responsabilitànei confronti

deicittadini.

 

 

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CONGRESSO NAZIONALE FVM: “Un’organizzazione checresceinsintoniaconilmondochevuolerappresentare”

i è svolto venerdì 23 novembre a Tivoli il Congresso Nazionale FVM, FederazioneVeterinarieMedici:un’occasionepertracciareunbilanciodelleattivitàeperdefinirelelineediazionefuture.Nellastessagiornatasisonosvolteinoltreleelezionidellecariche

alverticedell’organizzazione,riconfermatenellepersonedelpresidentedottorAldoGrasselli,vicepresidente dottor Francesco Medici, tesoriere dottor Antonio Pagano, segretarioorganizzativodottorZaccariaDiTaranto.

“Il sindacato deve, con onestà e coraggio, assumere un ruolo nelprocesso di revisione e riorganizzazione che sta interessando ilsistemasanitarionazionale,decidendodiesserneparteattivaenonpensando di resistere al cambiamento di modelli gestionali e diutilizzo delle risorse ormai non più attuali. Se questo non avvienenonsipotràfarealtrochesubiretalecambiamento”.Unachiamatadunqueadunripensamentofortedellelineediazionedelsindacatonelle parole del presidenteGrasselli,ma non solo: anche l’identitàdella federazione deve evolvere allargandosi maggiormente allevarie

formedellavoromedicoesanitario,ilcuipesoaumentasempredipiùelecuiproblematiche,diverse da quelle della dirigenza, richiedono un ascolto e unavalutazioneadeguate.

“Un’organizzazione che cresce in sintonia con il mondo che vuolerappresentareecherifiutadicaderenellacontrapposizionesteriletra stabilizzati e precari, tra giovani e prossimi alla pensione, tragarantitienon”haaggiuntoGrassellieche,“impostandoundialogocostruttivo anche con le altre professioni del servizio sanitarionazionale, contribuisca a far si che la sanità pubblica resti unpilastrodellasocietà.

E proprio “una proposta politico‐sindacale forte e inclusiva”, che nasca dal confronto dellediversecomponentiedellediverseesigenzerilevatesulterritorioèquellachedeveanimarelaprogettualitàfuturadellafederazionesecondoildottorSalvoCalì,cheharibaditoilvaloredi un modello sindacale federativo tra SMI e SIVeMP, che si riconoscono nel percorso delsindacalismoautonomoechehannosaputoportareunavoceunitariaepropositivaanchealivellointersindacale.

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