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BILANCIO SOCIALE 2010

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Bilancio Sociale 2010

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BILANCIO SOCIALE 2010

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BILANCIO SOCIALE 2010

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Indice

Presentazione 5

Composizione degli organi 7

Nota metodologica 9

IDENTITA’ DELLA FONDAZIONE

La storia 13

La missione, i valori e le strategie 15

Le strutture e i servizi 16

Gli organi statutari e la governance 21

I principali stakeholder 24

LA GESTIONE

Le risorse umane 31

L’attività di comunicazione 37

L’attività di innovazione 39

La sicurezza e la privacy 40

L’outsourcing 41

La gestione e la cura delle collezioni 42

La cultura della qualità 47

I SERVIZI AL PUBBLICO

L’accoglienza 57

Le mostre e le attività culturali 58

La Biblioteca d’Arte

e l’Archivio Fotografico 65

I Servizi educativi 66

L’affitto spazi 68

I servizi aggiuntivi 69

Il pubblico 72

LE RISORSE ECONOMICHE

Il bilancio d’esercizio 89

La produzione e la distribuzione

del valore aggiunto 94

I contributi deliberati 95

La contabilità gestionale 97

OBIETTIVI FUTURI

Prospettive di miglioramento continuo 101

ALLEGATI

Statuto 105

Convenzione fra la Città di Torino

e la Fondazione Torino Musei 110

Regolamento per l’accesso dei visitatori

ai Musei e alle mostre temporanee 119

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Presentazione La stesura di questo primo bilancio sociale nasce dalla volontà di esporre in modo chiaro e uniforme le finalità e gli obiettivi raggiunti dai Musei della Fondazione in ambito artistico, gestionale ed economico.Crediamo infatti essenziale rappresentare i percorsi che sono stati intrapresi per garantire la tutela e la conser-vazione dei beni artistici della Città di Torino assegnati alla Fondazione, e descrivere i piani operativi che sono stati messi a punto per promuovere i Musei e per con-solidare settori di efficienza organizzativa e amministra-tiva che ci pongono, a ragion veduta, a livello delle più importanti istituzioni nazionali e internazionali.Ma per noi il bilancio sociale è anche qualcosa di più: è un’occasione per rafforzare i legami con l’ambito terri-toriale in cui i Musei si trovano. Infatti pensiamo che ancora una volta si debba eviden-ziare il carattere civico dei Musei: essere e rappresenta-re la storia della città, essere custodi di un patrimonio artistico che è anche patrimonio sociale, risultato di un imponente investimento culturale e finanziario che ha coinvolto il Comune fin dai primi anni dell’Unità d’Italia.Attenzione particolare abbiamo voluto rivolgere inoltre agli enti, principalmente alla Città, che dei beni è proprietaria, ma anche alle Fondazioni di origine bancaria e alla Regione, che partecipano alla gestione dei Musei della Fondazione e che continuano a credere in una forma organizzativa che tuttora pone Torino all’avanguardia in Italia. A tale proposito possiamo dire che la Fondazione Torino Musei abbia i requisiti per ben inserirsi nel nove-ro delle istituzioni che formano la cosiddetta economia sociale, cioè un’economia che non è né totalmente pri-vata né totalmente pubblica ma che concorre in manie-ra determinante a dare risposte concrete alla domanda di servizi rivolti ai cittadini.Infine, va sottolineata la modalità di stesura di questo bilancio sociale. La redazione definitiva è il frutto dell’elaborazione con-divisa di un insieme di singole, specifiche sezioni curate dai direttori, dai funzionari e da molti dipendenti dei Musei, attivi protagonisti delle innumerevoli iniziative realizzate nel corso dell’anno. A tutti va pertanto il nostro più sentito ringraziamento.

Adriano Da Re Giovanna Cattaneo IncisaSegretario Generale Presidente

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Composizione degli Organi

Consiglio DirettivoPresidente Giovanna Cattaneo IncisaConsiglieri Sandra Aloia Franco Amato Pier Angelo Chiara Maurizia Rebola Walter Santagata

Collegio dei revisoriPresidente Enrico StasiRevisori Edoardo Aschieri Giandomenico Genta Concetta Rizzo Sergio Rolando

Comitato scientificoPresidente Enrico Castelnuovo Gilles Beguin Marco Collareta Danilo Eccher Giuseppe Gherpelli Maria Mimita Lamberti Maria Grazia Messina Marcello Pacini Enrica Pagella Franco Ricca

Segretario Generale Adriano Da Re

Direttori e Dirigenti

Servizi GeneraliDirettore amministrativo Adriano Da Re

Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Anticae Borgo MedievaleDirettore Enrica Pagella

Galleria Civica d’Arte Moderna e ContemporaneaDirettore Danilo EccherVice Direttore Riccardo Passoni

Museo d’Arte OrientaleDirettore Franco Ricca

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Nota metodologicaSempre più sentita è l’esigenza che ogni istituzione pubblica o privata renda conto delle attività svolte, dei risultati conseguiti e dell’impiego di risorse, in modo che la comunità di riferimento sia in grado di valutarne l’operato. Il bilancio sociale appare quindi lo strumento più adeguato per rispondere a un reale bisogno di in-formazione e di trasparenza.Il presente documento rappresenta la prima edizione del bilancio sociale della Fondazione Torino Musei. Il progetto di redazione nasce dalla volontà di comunica-re l’impegno, i valori e la missione che l’ente ha assunto nei confronti delle istituzioni e degli utenti, nonché la coerenza fra risultati raggiunti e obiettivi prefissati. Il bilancio sociale si presenta quindi come un documento pubblico di rendicontazione e di comunicazione econo-mico, volto a spiegare agli stakeholder l’incidenza sociale derivante dalla gestione e dall’attività svolta. Si è ritenuto importante “rendicontare” l’operato, nella piena consapevolezza che il senso di appartenenza della collettività alle proprie istituzioni può svilupparsi solo attra-verso un processo di condivisione totale degli obiettivi e dei risultati. Nel nostro caso è la partecipazione alla vita dei Mu-sei che concorre a mantenerli sempre vivi, ed è con la par-tecipazione che vengono trasmessi i valori di riferimento. Il bilancio sociale è un documento volontario in quanto non esistono obblighi di legge per la redazione. Pertanto, in assenza di un dettato normativo specifico, consideran-do le esperienze, le specificità e, soprattutto, le esigenze del settore che tende a operare e a confrontarsi in un am-biente aperto, ci si è ispirati, fra i diversi standard e linee guida esistenti in ambito nazionale e internazionale, alle proposte formulate dai seguenti organismi:• Global Reporting Initiative (GRI), Sustainability Reporting

Guidelines, 2002; • Commissione Aziende Non Profit del Consiglio

Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), Il bilancio sociale nelle Aziende Non Profit: principi generali e Linee Guida per la sua adozione, 2004;

• Gruppo di Studio per il bilancio sociale (GBS),La rendicontazione sociale per le aziende non profit, Documento di ricerca n. 10, 2009;

• Agenzia per le ONLUS, Linee guida per la redazione del bilancio sociale delle Organizza-zioni Non Profit - scheda 31: I musei -, 2010.

L’arco temporale al quale si riferiscono i dati riportati copre l’intero 2010, anche se – per presentare e com-prendere meglio l’assetto istituzionale e il processo di evoluzione della Fondazione - non mancano alcuni rife-rimenti agli anni precedenti.

Fasi di realizzazioneDopo una prima fase di studio dei modelli suggeriti dal-le citate linee guida e di definizione degli obiettivi, si è provveduto a progettare la struttura dei contenuti, par-tendo da una accurata valutazione dei modelli oppor-tunamente adattati alle peculiarità della Fondazione. Prima del processo di elaborazione, l’attività si è incen-trata prevalentemente sulla raccolta di informazioni, documenti e dati significativi, in modo da approfondire la trattazione degli aspetti riguardanti l’identità e il pro-getto istituzionale dell’ente e a rendicontarne azioni, impieghi di risorse e sviluppi.Parallelamente a costanti momenti di riflessione e con-divisione con lo staff della direzione generale, si è giunti a una prima stesura del documento che è poi diventata la versione definitiva a seguito di una rilettura completa - per verificarne l’impostazione complessiva e l’artico-lazione dei contenuti - da parte dei direttori e di alcuni funzionari.

Struttura del documentoLa struttura del documento, evidenziata in modo es-senziale dall’indice, focalizza l’attenzione su cinque dimensioni che caratterizzano i resoconti di missione:• la missione e il ruolo dei Musei e della Fondazione;• le strategie gestionali e l’identità organizzativa;• le attività e i servizi offerti al pubblico;• i risultati economici d’esercizio; • le prospettive di miglioramento e gli impegni futuri.

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Il GBS è un organismo sorto nel 1998 che ha elaborato uno strumento di rendicontazione sociale per la realtà italiana coerente con i principi e la prassi più diffusa a livello internazionale

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IDENTITà DELLA FONDAZIONE

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La storiaLe strutture museali che fanno oggi capo alla Fondazio-ne Torino Musei nascono sull’asse storico di un unico museo, il Museo Civico di Torino, istituito per volontà dell’Amministrazione Comunale all’indomani dell’Uni-tà d’Italia e aperto al pubblico nel 1863. Dalla sede ori-ginaria, situata in via Gaudenzio Ferrari, si sono staccati nel tempo segmenti patrimoniali ad alta specializzazio-ne, che sono andati a formare entità museali autono-me occupando strutture distinte: il Museo Civico d’Arte Antica, con sede a Palazzo Madama dal 1934; la Galle-ria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (1895); il Museo d’Arte Orientale (inaugurato nel 2008). Il Borgo Medievale, edificato nel 1884 per l’Esposizione Gene-rale di Torino, fu aggregato ai Musei nel 1933.Complessivamente i Musei civici possiedono circa 120.000 opere databili dall’alto medioevo alla contem-poraneità, distribuite su quattro sedi che rappresenta-no altrettante importanti testimonianze storico-archi-tettoniche della Città di Torino.La Fondazione Torino Musei viene creata su iniziativa del Comune di Torino che assegna al nuovo ente la ge-stione della struttura civica museale al fine di favorire la promozione del ricchissimo patrimonio artistico della Città e di definire intese e collaborazioni anche finan-ziarie con istituzioni pubbliche e private.Con la costituzione della Fondazione Torino Musei – che ha luogo ufficialmente il 26 luglio 2002 - Torino diventa la prima città italiana ad applicare l’articolo 35 della legge Finanziaria del 2002 che introduce la possi-

bilità per gli Enti Locali di creare fondazioni non profit cui affidare la gestione di servizi culturali secondo moderni e funzionali as-setti amministrativi e organizzativi.Pertanto la Fondazione provvede in piena autonomia alla conservazione, alla manu-tenzione e alla valorizzazione dei beni artistici ricevuti o successivamente acquisiti, realizzando nel contempo eventuali manifestazioni artistiche ed espositive propo-ste dal Comune.La gestione dell’intero sistema museale civico affidata alla Fondazione non intende tuttavia cancellare le spe-cifiche identità museali.È dalla stessa storia dei Musei civici torinesi e della loro eterogeneità di sede, di missione, di ambito di riferi-mento che si è prevista la costituzione di un ente in grado di valorizzare ciascuna identità attraverso una conseguente accentuata “specializzazione di servizio” e un’organica logica di sistema in grado di realizzare - in tutti i casi in cui sia possibile - una politica unitaria.I rapporti con la Città di Torino sono regolati da una Convenzione che individua le moda-lità attraverso cui il Comune esercita funzio-ni di sostegno, di supporto, di indirizzo e di controllo nel pieno rispetto dell’autonomia di gestione organiz-zativa, finanziaria e culturale della Fondazione.Nella Convenzione sono definiti i criteri tecnico-artistici e gli standard minimi che la Fondazione si impegna a osservare nell’esercizio delle attività attribuite. Sono in-fine stabiliti i doveri che le parti reciprocamente si obbli-gano a rispettare e le rispettive forme, modalità e sedi di valutazione, concertazione e deliberazione.

I Musei che fanno capo alla Fondazione sono:• Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica• GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna

e Contemporanea• MAO - Museo d’Arte Orientale• Borgo e Rocca Medievale

Rientrano nella Fondazione anche la Biblioteca d’Arte e l’Archivio Fotografico dei Musei civici, strutture nate negli anni Trenta con funzioni di supporto all’attività dei Musei, ma anche in grado oggi di garantire servizi ad alta specializzazione per studiosi e operatori del settore.Oltre al Comune, che conserva un ruolo di indirizzo e di controllo, sono rappresentate nel Consiglio direttivo della Fondazione anche altre istituzioni - Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte - protagoniste a pieno titolo della vita culturale e ammi-nistrativa dell’ente.Fin dall’avvio i Musei della Fondazione sono stati in-teressati da interventi di riordino degli spazi espositi-vi, da azioni finalizzate a tutelare e a implementare le

Art. 35 legge Fin. 2002“Gli enti locali possono

procedere all’affidamento diretto dei servizi culturali

e del tempo libero anche ad associazioni

e fondazioni da loro costituite o partecipate”.

L’attuale Convenzione del 13 maggio 2008

modifica la precedente del 18 aprile 2003

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collezioni, da operazioni promozionali per aumentare l’affluenza di visitatori e per realizzare efficienti servizi rivolti al pubblico. Intenso è stato il programma espositivo messo in atto sia nelle sale dei Musei e sia presso sedi esterne, spesso in collaborazione con altre istituzioni culturali italiane e straniere. La Fondazione è stata inoltre chiamata negli anni a ge-stire manifestazioni – Artissima e Torino Triennale - e a collaborare con altre realtà culturali della città - PAV - Parco d’Arte Vivente - che si sono poste oltre la spe-cifica attività di tutela del patrimonio artistico museale.

La Fondazione come organismo di diritto pubblicoLa Fondazione Torino Musei, nonostante sia statuta-riamente costituita come Fondazione di diritto priva-to, riveste la qualifica di organismo di diritto pubblico,

ed è sottoposta alla disciplina tipica dell’attività ad evidenza pubblica dettata dal Codice dei contratti pub-blici così come previsto dal D.Lgs. 163/2006. La Fondazione riveste tutte le con-dizioni che la normativa ha indica-to quali necessarie per assumere la qualifica di “organismo di diritto pubblico”, in quanto persegue fini generali, ha personalità giuridica e il proprio organo di amministrazione

è costituito da membri designati da enti pubblici e da altri organismi di diritto pubblico.Di conseguenza, la Fondazione ogni qual volta debba affidare lavori, servizi o forniture rientra nel campo di applicazione del predetto Codice.Per tutte le attività diverse da quelle citate, quali ad esempio i rapporti di lavoro e le attività culturali, la Fon-dazione opera nella veste di persona giuridica di diritto privato.

Art 3, comma 26 D.Lgs 163/06 s.m.i.«L’organismo di diritto pubblico” è qualsiasi organismo: - dotato di personalità giuridica;- istituito per soddisfare bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale; - la cui attività sia finanziata in modo maggioritario da Stato, enti pubblici territoriali o altri organismi di diritto pubblico, oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo di amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali più della metà disegnata da Stato, enti pubblici territoriali o altri organismi di diritto pubblico.»

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La missione

I valori

Le strategie

Uguaglianza Imparzialità Continuità Diritto di scelta Partecipazione Efficienza edefficacia

UguaglianzaTutti i visitatorihanno ugualediritto allafruizione delmuseo

ImparzialitàL’utente puòbeneficiare inmodo imparzialedella competenzadel personale

ContinuitàI servizi,nell’ambito dellemodalità stabilitesono assicuraticon stabilità

Diritto disceltaL’utente ha ildiritto di scelta diusufruire o no deiservizzi nell’ambitodella libertàpersonale

PartecipazioneL’utente èincoraggiato apartecipare alleattività dei musei

Efficienza edefficaciaViene assuntol’impegno aerogare i servizi inmodo idoneo araggiungere gliobiettivi previsti

La missione, i valori e le strategie

La missione della Fondazione si definisce sulla base della specifica natura dei Musei, della storia delle col-

lezioni e delle linee strategiche di sviluppo e di valorizza-zione che la Città di Torino ha adottato, caratteristiche che sono state chiaramente definite nello Statuto dell’ente.Nello specifico, i Musei della Fondazione promuovono la conservazione, lo studio e la conoscenza:• dell’arte antica, moderna e contemporanea; • delle arti decorative e applicate;• dell’arte del Medio e dell’Estremo Oriente;• della cultura e della storia della Città di Torino, del

Piemonte e dei territori culturalmente connessi;

La missione è perseguita attraverso valori e principi in linea con la Direttiva del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 (Principi sull’erogazione dei servizi pubblici) che rispondono alla necessità di:

Garantendo piena trasparenza nei rapporti con coloro che contribuiscono a realizzare gli obiettivi, comuni-cando con puntualità le strategie e l’operato, i Musei della Fondazione perseguono, anche in collaborazione con terzi,• la migliore fruizione da parte del pubblico dei beni

culturali e delle attività museali;• l’organizzazione di mostre, studi, ricerche, iniziative

artistiche, attività didattiche o divulgative, anche in collaborazione con il sistema scolastico e universi-tario e con istituzioni culturali e di ricerca italiane e straniere;

• la realizzazione di attività connesse a particolari aspetti dei beni artistici, quali operazioni di recupero e di restauro;

• la programmazione di percorsi culturali, mediante la connessione fra beni artistici e ambientali, in colla-borazione anche con enti competenti per il turismo;

• l’attuazione di operazioni in grado di ottimizzare le risorse economiche assegnando grande spazio all’in-novazione tecnologica.

Pertanto, sulla base di quanto previsto dallo Statuto e della Convenzione con la Città di Torino, ovvero con il Primo Fondatore, le funzioni assolte dai Musei della Fondazione sono di tipo conservativa, promozionale, gestionale che si possono così rappresentare.

Funzione gestionale

Risorseumane

Tecnica e legaleControllo di

gestione

Attivitàfinanziarie

Funzione promozionale

Rapporti conil territorio

Rapporti conil pubblico

Allestimento edesposizione

Serviziaggiuntivi

Marketing ecomunicazione

Funzione conservativa

Restauro

Sistema diprotezione e

sicurezza

Incremento dellecollezioni

Registrazione,catalogazione edocumentazione

Studi e ricerche

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Le strutture e i serviziLa Fondazione Torino Musei presenta una struttura or-ganizzativa complessa. È necessario presentare le aree che ne fanno parte at-traverso la seguente distinzione:• strutture che erogano servizi trasversali • strutture che erogano servizi museali

Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica

GAMGalleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

MAOMuseo d’Arte Orientale

Borgo Medievale

Eventi

Servizi Generali

Biblioteca d’Arte eArchivio Fotografico

Servizi trasversaliLa direzione Servizi Generali della Fondazione svolge attività di coordinamento e supporto ai

singoli Musei secondo criteri organizzativi finalizzati a ottenere economie di scala. Viene garantito il raccordo costante tra le diverse sedi, presidiando la correttezza e la trasparenza delle azioni amministrative, favorendo l’economicità e la qualità dei servizi e promuovendo l’immagine dei Musei.

In particolare i settori funzionali centralizzati che svol-gono mansioni di utilità comune a tutti i Musei sono:

• Risorse Umane: si occupa del reclutamento, della valutazione e della formazione del personale, della rilevazione presenze e dell’elaborazione paghe, non-ché del mantenimento dei rapporti con i sindacati;

• Tecnico: si dedica all’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti museali e degli edifici, nonché alla gestione del patrimonio immobiliare e alle attività legate all’innovazione tecnologica e all’assistenza informatica e tecnica degli uffici;

• Legale: segue tutte le procedure inerenti gli appalti e la predisposizione di contratti, convenzioni e accor-di con enti pubblici e privati;

• Comunicazione e Marketing: si dedica all’attività di promozione e marketing e al coordinamento dei servizi aggiuntivi della Fondazione (librerie, caffetterie, ecc.); svolge inoltre attività di fund raising e di web marketing (coordinamento siti web e social networking);

• Mailing e Protocollo: gestisce l’indirizzario, le spedizioni degli inviti e il protocollo elettronico centralizzato;

• Ufficio stampa: si occupa della comunicazione delle attività dai Musei agli organi di stampa, e dei rapporti tra media e istituzioni museali;

• Contabilità e bilancio: oltre all’attività ordinaria di amministrazione, segue la contabilità relativa ai pro-getti finalizzati, alle mostre, agli eventi e alla gestione economica del personale; contribuisce inoltre alla re-dazione del bilancio civilistico;

• Controllo di gestione: si dedica alla realizzazione della reportistica periodica relativa ai dati economici e alle risorse umane, alla redazione del bilancio pre-visionale annuale e pluriennale, alla predisposizio-ne dell’analisi specifica per il Collegio dei revisori e per la Direzione, all’attività di controllo sui servizi aggiuntivi.

I Servizi Generali

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Inoltre, per completare l’attività di supporto ai Musei, i Servizi Generali coordinano le attività di consulenza con studi professionali esterni e provvedono alla stipula di contratti assicurativi di responsabilità civile e penale degli amministratori, dei dirigenti e dei funzionari e di tutela delle opere, delle attrezzature, ecc.

La Biblioteca d’Arte e l’Archivio Fotografico come i Servizi Generali rappresentano servizi trasversali a tutti i Musei.

La Biblioteca è un luogo di consultazione spe-cializzata in storia dell’arte antica, moderna

e contemporanea, critica e museologia, archeologia, etnografia, numismatica e cura particolarmente l’appro-fondimento delle tematiche di ambito locale e l’aggior-namento nei campi di interesse dei Musei civici.Il continuo aggiornamento attraverso acquisti, doni e scambi, mediante i quali si mantengono costantemen-te le relazioni esterne, ne fa una delle più importanti biblioteche italiane nel campo dell’arte.A oggi il patrimonio librario consiste in più di 110.000 volumi e riviste specialistiche e comprende anche cd-rom, DVD, videocassette e nastri registrati.

L’Archivio Fotografico è stato istituito per documentare il patrimonio museale e in ge-

nerale i monumenti e gli oggetti d’arte del Piemonte, antichi e moderni. Il patrimonio fotografico che racco-glie fototipi, costituiti da negativi e positivi fotografici, su lastra, su pellicola e su carta, in monocromia e a colori, è consultabile e comprende sia la documenta-zione storica e corrente, sempre aggiornata da nuove campagne fotografiche, relativa alle collezioni e alle sedi museali civiche (pittura, scultura, grafica, arredi e suppellettili, restauri, esposizioni), sia i fondi fotografici d’autore d’interesse storico, artistico e documentario di soggetti diversi (beni artistici e vedute della Città e del Piemonte, eventi bellici, industrie d’inizio secolo, vita quotidiana, personaggi). Da segnalare tra gli autori dei fondi, i fotografi Stefano Bricarelli, Mario Gabinio e Vittorio Ecclesia, lo studioso Carlo Nigra, lo Stabilimento Alfieri e Lacroix e l’Istituto Italiano Arti Grafiche di Bergamo. Dell’importante fondo fotografico Mario Gabinio è stata resa possibile, grazie a un sistema di archiviazione digitale, la consultazione e la stampa in tempo reale di circa 13.000 positivi.L’archivio conserva inoltre il patrimonio fotografico dell’ex Fondazione Italiana per la Fotografia.Il patrimonio dell’Archivio Fotografico è costituito da circa 342.000 immagini.

Servizi musealiI Musei provvedono allo studio e alla conservazione del patrimonio artistico della Città di Torino attraverso attivi-tà di ricerca, di restauro e di acquisizione. Garantiscono inoltre l’accesso al patrimonio esposto nelle sedi museali presidiando l’organizzazione e la sicurezza degli ambien-ti, la qualità e l’efficienza dei servizi di accoglienza. Inoltre attraverso mostre e conferenze promuovono l’im-magine della Città nei circuiti turistici e perseguono obiet-tivi di carattere educativo e ricreativo proponendo percorsi e laboratori per le scuole, attività per le famiglie, workshop per pubblici specializzati (vedi infra I Servizi educativi).Mantengono e ampliano la rete di rapporti con struttu-re culturali nazionali ed estere mediante una costante attività di scambi di opere e di esperienze. Partecipano a progetti transfrontalieri di carattere internazionale e confrontano la propria esperienza con gli organismi mi-nisteriali preposti alla tutela e all’interno delle principali associazioni di settore.I Musei programmano la propria attività mediante la formulazione di apposite linee strategiche, raccordan-dole alle politiche socio-culturali della Città, nel limite delle risorse assegnate e verificando i risultati attraver-so un’opera costante di monitoraggio, tanto del gradi-mento da parte del pubblico.

La Biblioteca d’Arte

L’Archivio Fotografico

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Palazzo MadamaMuseo Civico d’Arte Antica

Il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama è per quantità e qualità delle raccolte uno dei più grandi e importanti musei d’arte d’Italia. Fondato nel 1860 e riallestito a Palazzo Madama nel 1934, possiede, oltre a grandi collezioni di arte applica-ta e capolavori di arte italiana, il nucleo più significativo di opere dell’arte antica piemontese.Palazzo Madama fu chiuso al pubblico nell’inverno del 1988 per realizzare lavori di recupero funzionale e ri-allestimento, in parte finanziati dall’allora Cassa di Ri-sparmio di Torino, lavori che avrebbero dovuto conclu-dersi nel giro di un quinquennio. Ragioni diverse fecero sì che gli interventi si concentrassero poi unicamente sulla messa a norma del Palazzo. Nel 1997 prese avvio una seconda fase di lavori che ha portato, anche grazie al fondamentale apporto della Fondazione CRT, alla riapertura del museo il 15 dicem-bre 2006 con un nuovo allestimento.Oggi Palazzo Madama ospita il Museo di Arte Antica, le cui collezioni comprendono oltre 70.000 opere databili dall’alto Medioevo al Barocco: dipinti, sculture, codici miniati, maioliche e porcellane, ori e argenti, arredi e tessuti che testimoniano la ricchezza e la complessità di dieci secoli di produzione artistica italiana ed europea. Il percorso museale si snoda su quattro piani e comin-cia idealmente dal piano del fossato con il Lapidario medievale, prosegue al piano terra con le collezioni di Gotico e Rinascimento e al piano nobile con un’ampia selezione di opere di età barocca; all’ultimo piano, in corrispondenza delle merlature, le raccolte di arte ap-plicata (ceramiche, oreficerie, avori, vetri, tessuti). In una delle torri quattrocentesche del castello, la cosid-

detta Torre Tesori, sono esposte le opere più preziose e rappresentative del Museo. Infine, la Torre Panoramica, offre un belvedere privi-legiato sul paesaggio cittadino e sull’arco alpino che abbraccia la città.Dalla nascita, fino ai giorni nostri, l’attività di arric-chimento delle collezioni è continuata per mezzo di acquisizioni della Città di Torino e di importanti dona-zioni. Ugualmente la tutela e la conservazione dell’edi-ficio si sono potute garantire grazie all’attenzione e alla partecipazione soprattutto della Fondazione CRT, i cui contributi finanziari hanno costituito e costituiscono un fondamentale sostegno per la vita del Museo.

Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Il museo trae le sue origini dalla prima raccolta pubblica d’arte moderna che il Comune di Torino avviò a partire dal 1860. Nei decenni la collezione è stata ospitata in diversi spazi e separata definitivamente dalla galleria di arte an-tica nel 1959 per volere dell’allora direttore Vittorio Viale, quando venne collocata nell’edificio che ancora oggi la ospita, progettato da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti. Dopo un totale rinnovamento degli spazi nel 1993 la col-lezione ha trovato una collocazione fissa, modificata in seguito a ulteriori ristrutturazioni e riallestimenti nel 1999. Fino al 2009 la struttura museale prevedeva due gallerie per l’esposizione permanente dell’Ottocento e del Nove-cento, di sale per mostre temporanee, di ambienti per le attività didattiche, di uno spazio per la videoteca. Le collezioni dell’Ottocento e del Novecento sono state rinnovate rispettivamente nel 2009 e nel 2011 con allesti-menti che hanno privilegiato la lettura delle opere attra-

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verso una selezione tematica dettata dalle suggestioni of-ferte da studiosi di discipline diverse dalla storia dell’arte. La riorganizzazione degli spazi ha spostato la sala mo-stre al primo piano, dove è presente anche una novi-tà, la Wunderkammer (camera delle meraviglie), in cui sono esposte opere del patrimonio GAM raramente proposte al pubblico (disegni, acquerelli, grafiche, inci-sioni). Nel 2011 la Wunderkammer è stata spostata al secondo piano.Altra novità della riorganizzazione è Gam Underground Project, localizzato nel piano interrato, in cui è stato previsto uno spazio espositivo dedicato ai giovani artisti contemporanei.Oggi le collezioni della GAM si compongono di oltre 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotogra-fie, disegni, incisioni, film e video d’artista.Fanno parte del patrimonio GAM anche le opere acqui-state dalla Fondazione De Fornaris, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contem-poranea CRT (vedi infra Acquisizioni).

Museo d’Arte Orientale

Il Museo d’Arte Orientale nasce come ridefinizione, rinno-vamento e ampliamento del Museo Civico d’Arte Antica. Il Museo, inaugurato nel dicembre 2008, adempie alla vocazione di essere sede di conservazione e di esposizio-ne invitando il visitatore ad ampliare il proprio orizzonte conoscitivo. Il restauro del palazzo e l’allestimento del mu-seo si rivolgono all’Oriente nella pluralità di ambiti geogra-fici e di tradizioni culturali e artistiche.Il patrimonio di circa 1.500 opere include le collezioni orientali del Museo Civico d’Arte Antica di Torino, della Regione Piemonte e della Fondazione Agnelli, oltre che opere acquistate con il contributo di Comune di Torino, Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte.

Il Museo si apre con due giardini Zen, attraverso i quali si entra al piano terra, dove sono presenti le collezioni del Gandhara, dell’India e del Sudest asiatico. Al primo piano trova posto l’arte cinese, mentre il secondo è dedicato alla cultura buddista tibetana. Al terzo si tro-vano reperti relativi ai paesi islamici e nella manica laterale del palazzo sono ospitate le opere d’arte del Giappone.

Borgo Medievale

Il Borgo e la Rocca medievali sono nati come padiglione piemontese dell’Esposizione Generale Italiana Artistica e Industriale che si svolse a Torino dall’aprile al novem-bre del 1884. La Rocca fu costruita per durare nel tem-po, mentre il villaggio, una volta che la manifestazione fosse terminata, era destinato alla demolizione. Il suc-cesso ottenuto dal complesso fece sì che, a fine Espo-sizione, il Borgo fosse acquistato dalla Città di Torino, entrando più tardi a far parte dei Musei Civici. All’interno delle mura merlate, oltre il ponte levatoio, le opere architettoniche del Borgo si susseguono lungo la via Maestra, in un percorso di grande suggestione. Le costruzioni ripropongono edifici piemontesi e valdo-stani che costituiscono un nucleo abitato animato dalle botteghe artigiane: dalla fontana alla tettoia del forno per il pane, dal laboratorio del maniscalco all’Ospizio per accogliere i pellegrini. La Rocca è invece il punto focale, elevato rispetto al percorso del Borgo. È la dimora signorile fortificata, con stanze sontuose ricche di mobili, suppellettili, tessuti, a mostrare gli usi di vita del Quattrocento. Le corazze, le armi, i passatempi lasciati nel camerone degli uomini d’arme, la sala da pranzo, la cucina, offrono l’idea di un castello sabaudo del XV secolo. L’accesso alla Rocca è a pagamento, l’accesso al Borgo è libero.

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Opere (dipinti, sculture, installazioni, fotografie, disegni, video, ecc.)

Palazzo Madama 70.000 GAM 45.000 MAO 1.500

Volumi Biblioteca d‘Arte 110.000

Immagini Archivio Fotografico 342.217

Eventi

Otre ai Musei, la Fondazione gestisce, per conto della Città di Torino, l’evento annuale di Artissima.Nata nel 1994 come Fiera d’Arte Moderna e Contem-poranea, Artissima nel corso degli anni ha conquistato una propria precisa fisionomia tra le analoghe manife-stazioni europee: una fiera d’arte esclusivamente dedi-cata al contemporaneo e alle nuove tendenze.Nel 2003 il marchio di Artissima è stato acquisito dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino e dalla Città di Torino, affidando nel contempo alla Fondazione To-rino Musei il compito di organizzare per le edizioni dal 2004 al 2007 il tradizionale appuntamento fieristico.Dal dicembre 2007, a conclusione del contrat-to con il quale la Fondazione affidava all’Asso-ciazione Artissima la realizzazione della Fiera, è stata costituita una società a responsabilità limitata - con la Fondazione come socio unico - denomi-nata anch’essa Artissima che ha assunto il compito di or-ganizzare e portare in attuazione l’evento fieristico.

Il PAV - Parco d’Arte Vivente - è un centro spe-rimentale attivo per l’arte contemporanea sito su un’area precedentemente occupata da una fabbrica e per molti anni in stato di abbandono, gestito secondo le indicazioni del Comune di Torino dall’associazione AcPAV. La convenzione che regola i rapporti tra Cit-tà di Torino, AMIAT, Fondazione Torino Mu-sei e AcPAV è stata siglata il 13 luglio 2009 e prevede che la Fondazione eroghi all’AcPAV il finanziamento disposto annualmente dalla Città, provveda al controllo amministrativo, alla vigilanza sulla manutenzione ordi-naria e sulla sicurezza e alla nomina di infine un revisore dei conti.

1. Il patrimonio della Fondazione Torino Musei

342.217

116.500

110.000

Opere

Volumi

Immagini

342.217

116.500

110.000

Opere

Volumi

Immagini

Artissima Srl è stata costituita ai sensi

dell’Art. 2 dello Statuto della Fondazione

Articolo 5 comma 2 della Convenzione

Parco d’Arte Vivente

Artissima S.r.l.

Page 23: Fondazione Torino Musei

21

• la proposta al Consiglio direttivo della nomina e della revoca del Segretario generale, dei direttori e dei dirigenti.

Il Consiglio direttivo, scade con l’approvazione del bi-lancio d’esercizio del quinto anno, è attualmente com-posto da un massimo di sei componenti così designati: • tre dalla Città di Torino, scelti tra persone dotate di

riconosciuta competenza, che abbiano risposto ad apposito bando pubblico;

• uno dalla Regione Piemonte;• due disegnati dai soci fondatori successivi, Fondazione

CRT e Compagnia di San Paolo.Sono riservate alla competenza del Consiglio direttivo• la nomina e la revoca del Presidente;• la nomina e la revoca del Segretario generale;• la nomina e la revoca dei direttori e dei dirigenti di

Musei;• la nomina e la revoca dei componenti del Comitato

scientifico;• l’approvazione del bilancio preventivo e consuntivo e

dei regolamenti di funzionamento;• la modifica dello Statuto.Il Consiglio direttivo si riunisce di norma una volta al mese o ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportu-no. Nel 2010 Il Consiglio si è riunito 11 volte.

Il Comitato scientifico è nominato dal Consiglio diretti-vo con procedure di evidenza pubblica ed è composto da non più di 7 componenti, scelti secondo criteri di specializzazione professionale, comprovata esperienza e competenza negli ambiti storico – artistico e museale specifici dei Musei della Fondazione. Fanno altresì parte di diritto del Comitato scientifico i direttori dei Musei gestiti dalla Fondazione. Organo con funzione consultiva, il Comitato esprime pareri obbligatori ma non vincolanti in merito• agli indirizzi artistici e culturali della Fondazione;• alle acquisizioni di beni culturali;• ai criteri generali di gestione e di sviluppo delle

collezioni;Nel 2010 il Comitato scientifico si è riunito 4 volte.

Il Collegio dei revisori è composto da cinque compo-nenti effettivi e da due a tre supplenti, così come di seguito specificato: • due effettivi e un supplente dalla Città di Torino che,

all’atto della nomina, indica il Presidente del Collegio;• due effettivi e un supplente designati dai soci

fondatori successivi, Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo.

• un effettivo e un supplente dalla Regione Piemonte;I revisori devono essere in possesso dei requisiti pro-fessionali per l’esercizio del controllo legale dei conti e possono essere rinominati una sola volta.

Gli organi statutari e la governanceNell’ambito delle organizzazioni il termine governan-ce si riferisce alle norme e alle prassi che specificano il modo di definire e di esercitare indirizzi e decisioni fondamentali per la gestione di un ente. La governance di un’organizzazione indica quindi il sistema attraverso cui viene esercitato il potere, la struttura dei vincoli, delle responsabilità e le forme dell’eventuale coinvolgimento dei diversi attori o inter-locutori interessati.Come indicato nello Statuto gli organi di governo della Fondazione Torino Musei che durano in carica cinque anni sono: • il Presidente • il Consiglio direttivo • il Comitato scientifico • il Collegio dei revisori• il Segretario generale

Il Presidente, nominato - su proposta del Sindaco - dal Consiglio direttivo tra i suoi componenti, è il legale rap-presentante della Fondazione di fronte a terzi e in giu-dizio e ha tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione. Sono inoltre riservate alla competenza del Presidente• la predisposizione del bilancio preventivo e consuntivo;• la trasmissione di documenti e informazioni a chi

riveste la qualifica di Fondatore;

Page 24: Fondazione Torino Musei

22

Il Collegio, vigilando sull’attività svolta da-gli organi della Fondazione, esercita i po-teri e le funzioni di controllo previsti negli artt. 2403 e 2407 del Codice Civile. Per adempiere a tali poteri i Collegio si riu-nisce ogni tre mesi. Nel 2010 il Collegio dei revisori si è riunito per il controllo e la verifica dell’attività am-ministrativa in 5 sedute.Ha inoltre partecipato a tutte le 11 sedute del Consiglio direttivo.

Il Segretario generale viene nominato dal Consiglio di-rettivo, su proposta del Presidente e dopo aver sentito il parere del Collegio dei revisori. È a capo della struttura operativa della Fondazione.Provvede inoltre a: • predisporre e a presentare il bilancio preventivo e

consuntivo;• redigere i regolamenti di funzionamento;• sottoporre al Consiglio direttivo la nomina e la revoca

dei direttori;• dare esecuzione alle deliberazioni del Presidente e del

Consiglio direttivo.

La Società di certificazionedel bilancio

La Fondazione, secondo quanto previsto dal-la corrente Convenzione con la Città di Tori-no, sottopone il proprio bilancio di esercizio a

certificazione da parte di una società di revisione.La revisione del bilancio d’esercizio e il controllo conta-bile sono affidati a Crowe Horwath AS a cui spetta la responsabilità del giudizio professionale espresso. Iscritta al Registro dei revisori Contabili, la società ade-risce al network Crowe Horwath International, ricono-sciuto a livello internazionale per l’eccellenza dei servizi di revisione e consulenza.Il controllo della società viene svolto secondo i principi di revisione contabile. Tale attività è pianificata e svolta al fine di acquisire gli elementi ritenuti necessari per accertare eventuali vizi ed errori significativi nel bilancio d’esercizio e per riconoscerne l’attendibile veridicità.Il procedimento di revisione comprende l’esame degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle infor-mazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori.

La struttura organizzativaPur attuando finalità istituzionali non profit, la Fonda-zione ha adottato un modello di gestione tipicamente aziendale. Sin dal primo anno di attività la Fondazione ha scelto una struttura organizzativa di tipo funzionale, forte-mente orientata ai processi e alla responsabilizzazione di tutto il personale.Come illustrato nella tabella a fianco l’asset-to organizzativo prevede un’articolazione per Centri di Costo.Sono pertanto definiti e ciascuno fa capo a un singolo direttore:• i Servizi Generali• Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica /

Borgo Medievale • la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea• il Museo d’Arte OrientaleFanno capo a un dirigente• la Biblioteca d’Arte e l’Archivio Fotografico.Tale modello gestionale risponde alla volontà di creare una struttura il più possibile snella e capace di mas-simizzare e ottimizzare i processi interni, in grado di favorire una rapida concretizzazione delle procedure e delle scelte decisionali degli organi competenti, nel pie-no rispetto della legge.Se l’indirizzo unitario di gestione è garantito dagli or-gani stabiliti dallo Statuto, per assicurare l’autonomia artistica è prevista per ciascuno museo una direzione autonoma, in funzione delle singole specificità e del-le specifiche missioni, alla quale sono affidate anche responsabilità organizzative e gestionali in ordine alle programmazioni e alle strategie di sviluppo e di valoriz-zazione del patrimonio artistico assegnato.

Le Nuove Attività sono rappresentate dal personale del-la Fondazione distaccato nel 2007 presso il Comune di Torino. Dal 2009 parte dei dipendenti è stata ricollocata presso la sede del Museo Diffuso della Resistenza, parte assorbita all’interno degli uffici della Fondazione.

Art 2403 comma 1 del Codice Civile.«Il collegio sindacale vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, nel rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento. Esercita inoltre il controllo contabile nel caso previsto dall’articolo 2409-bis, terzo comma.»

Articolo 14.8 della Convenzione con la Città di Torino

Articolo 14.7 della Convenzione con la

Città di Torino

Page 25: Fondazione Torino Musei

23

Presidente

Segretario generale

Consiglio direttivo

Comitato scientifico

Collegio dei revisori

Direttoreamministrativo

ServiziGenerali

Dirigente

Biblioteca d’ArteArchivio Fotografico

Direttore

PalazzoMadama

BorgoMedievale

Direttore

GAM

Direttore

MAONuove attività Eventi

• Resp. Direttivo • Vice Direttore

• Amministrazione

• Contr. di gestione

• Risorse Umane • Risorse Umane • Risorse Umane • Risorse Umane • Risorse Umane

• Legale

• Comunicazione

• Serv. Educativi • Serv. Educativi • Serv. Educativi • Serv. Educativi

• Tecnico

• Catalogazione • Conserv/Restauri • Conserv/Restauri • Conserv/Restauri • Conserv/Restauri

• Mostre • Mostre • Mostre • Mostre

• Movimentaz. opere • Movimentaz. opere • Movimentaz. opere

• Servizi al pubblico • Servizi al pubblico • Servizi al pubblico • Servizi al pubblico • Servizi al pubblico

• Ufficio Stampa

Personale operantepresso il museo Diffuso della Resistenzadel Comune di Torino

Page 26: Fondazione Torino Musei

24

I principali stakeholderLa Fondazione svolge la propria attività e realizza i propri programmi interagendo con una molteplicità di interlocutori interni ed esterni che, in quanto tali, di-ventano portatori di interesse nei confronti dell’ente. Singoli individui e organizzazioni inoltre partecipano di-rettamente e indirettamente alla vita della Fondazione, offrendo contributi e interessi specifici.È nei confronti di questi soggetti che la Fondazione mette in atto comportamenti coerenti con le attività, ed è quindi principalmente a loro che sono rivolti vari strumenti di comunicazione - come il presente docu-mento - in grado di illustrare obiettivi, risultati attesi e conseguiti, nonché comportamenti adottati.

fondatori

artisti econsulenti

entiterritoriali

fornitori

dipendenti

Demanio

scuole

pubblico

imprese

sostenitori

Il pubblico, rappresentato in primis dai cittadini e dalle famiglie, è il portatore di interesse al quale la Fondazio-ne dedica particolare attenzione e risorse.Grande attenzione è rivolta anche ai finanziatori della Fondazione che attraverso determinati sostegni eco-nomici favoriscono la gestione ordinaria dell’ente e la programmazione artistica dei singoli Musei. È importante precisare che tutti i contributi erogati dagli enti finanziatori, a copertura dell’attività ordinaria, sono di competenza della Fondazione nel suo complesso.

I finanziatori di maggiore rilievo sono: • Città di Torino• Fondazione CRT• Compagnia di San Paolo• Regione Piemonte

La Città di TorinoCome si è sottolineato nelle premesse, il Comune di To-rino, in quanto proprietario dei beni immobili e artistici, è l’ente di riferimento per la Fondazione, e una specifi-ca Convenzione regola i rapporti tra le due istituzioni.Sulla base di questo ruolo, l’Amministrazione Comuna-le assume i provvedimenti atti a garantire alla Fondazio-ne adeguate risorse finanziarie per l’esercizio delle atti-vità ad essa affidate. Pertanto, annualmente stabilisce, sulla base del bilancio di previsione della Fondazione stessa, l’entità del contributo da erogare per la gestione ordinaria e per le opere d’investimento.Più precisamente la Città eroga contributi annoverabili in due distinte categorie, di natura, funzione e tratta-mento contabile diverso, ovvero contributi in spesa cor-rente e contributi a titolo di fondo di dotazione. I contributi per la spesa corrente rappresentano la remunerazione per l’attività di servizio svolta dal-la Fondazione e, quindi, trovano iscrizione in conto economico, costituendo proventi dell’esercizio in cui vengono deliberati.

Page 27: Fondazione Torino Musei

25

I contributi erogati a titolo di fondo di dotazione, ven-gono destinati sulla base delle necessità gestionali dell’esercizio, in parte all’attività ordinaria e in parte a investimenti, tramite determina interna del Presidente.Talvolta vengono erogati a favore della Fondazione an-che contributi finalizzati volti a coprire spese per speci-fiche iniziative.

La Fondazione CRTContribuisce al sostegno dell’attività dei Musei anche la Fondazione CRT, che ogni anno eroga un contributo a sostegno dell’attività ordinaria (risorse umane, manu-tenzione, utenze, ecc.).Negli anni la Fondazione CRT ha assegnato ingenti ri-sorse a sostegno di mostre e progetti speciali, come recentemente la ristrutturazione e il rifacimento del manto di copertura di Palazzo Madama e la riorganiz-zazione espositiva della Galleria Civica d’Arte Moderna.Nel 2009 la Fondazione CRT ha stanziato un contri-buto finalizzato alla realizzazione del Giardino Me-dievale di Palazzo Madama, progetto iniziato nel corso del 2010 aperto al pubblico nel luglio 2011.Nel corso del 2010 ha finanziato il progetto Sarà l’Italia. La ri-costruzione del Primo Senato che consiste nella ricostruzione fedele della Grande Aula del Senato che, a partire dal 1848, ospitò al piano nobile di Palazzo Madama il Senato Subalpi-no e successivamente il primo Senato del Regno d’Italia. Il progetto, realizzato anche grazie al contributo del Comitato Italia 150, è stato inserito nel programma Esperienza Italia 150, per i festeggiamenti del centocin-quantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.

Un contributo è stato destinato nel 2010 anche all’allesti-mento della mostra antologica realizzata in GAM dedica-ta a Osvaldo Licini, maestro del Novecento italiano e inter-nazionale e rappresentante di spicco dell’arte astratta, che ha presentato al pubblico i cento capolavori dell’artista (vedi infra Le Mostre e le attività Culturali).

La Compagnia di San PaoloLa Compagnia di San Paolo partecipa all’attività della Fondazione attraverso un contributo annuale per la ge-stione ordinaria dei Musei. L’interesse della Compagnia in questi ultimi anni si è rivolto soprattutto al progetto di allestimento e di co-municazione del Museo d’Arte Orientale inaugurato nel dicembre 2008.Nel 2010 alcuni Musei della Fondazione hanno aderito al progetto Reciproca solidarietà e lavoro accessorio, pro-getto promosso dal Comune di Torino e finanziato dalla Compagnia di San Paolo a sostegno della crisi occupazio-nale (vedi infra Reciproca solidarietà e lavoro accessorio).

La Regione PiemonteLa Regione è presente con un proprio rappresentante nel Consiglio direttivo fin dal primo anno di costituzio-ne della Fondazione.Dal 2006 una specifica Convenzione – rinnovata nel 2010 - regola i rapporti tra Regione Piemonte e Fonda-zione Torino Musei. Sulla base di tale Convenzione, la Regione sostiene l’attività dei Musei attraverso risorse economiche destinate alla gestione corrente.

Page 28: Fondazione Torino Musei

26

Fin dal 2004, la Regione contribuisce inoltre alla realiz-zazione della fiera Artissima.Nel 2010 la Regione Piemonte ha stanziato inoltre spe-cifici fondi per il restauro conservativo della Facciata Juvarriana di Palazzo Madama.

Il DemanioDal 1924 la Città di Torino ha l’uso di Palazzo Madama - immobile di proprietà del Demanio – destinato a sede del Museo Civico di Arte Antica.

Con la costituzione della Fondazio-ne Torino Musei la Città ha presentato all’Agenzia del Demanio un’istanza di concessione dell’immobile per affidarlo

in gestione alla Fondazione. L’Agenzia del Demanio, nel dicembre 2006, ha invece concesso l’immobile direttamente in favore della Fon-dazione, la quale si è impegnata a comunicare periodi-camente i dati relativi alla gestione ordinaria del museo, i progetti di restauro, le attività allestitive realizzate nel corso dell’anno e le manutenzioni straordinarie previste per gli anni futuri.

Gli Amici della Fondazione L’associazione Amici della Fondazione Torino Musei è stata costituita nel marzo 2007 allo scopo di estendere a tutti i Musei della Città di Torino l’attività svolta dal-la precedente associazione Amici della Galleria d’Arte Moderna di Torino. L’associazione, dotata di uno Statuto che prevede un Presidente e un Consiglio direttivo, non ha scopi di lucro e persegue finalità di carattere culturale e sociale, con l’obiettivo di contribuire alla conoscenza e alla valorizza-zione del patrimonio storico e artistico custodito nei Mu-sei della Fondazione. Tra gli Amici della Fondazione fanno parte di diritto il Presidente e i direttori della Fondazione.Per la realizzazione di tali scopi l’associazione organizza visite guidate e promuove incontri su temi artistici e di conservazione del patrimonio culturale. Organizza inoltre viaggi di studio in Italia e all’estero mirati ad approfondire la conoscenza di importanti istituzioni museali. L’Associa-zione si impegna inoltre nella raccolta di mezzi finanziari per sostenere le attività della Fondazione. Recentemente, il restauro della tavola di Defendente Ferrari Lo Sbarco della Maddalena a Marsiglia della collezione Fontana in Palazzo Madama, è stato inte-ramente finanziato dall’associazione, e il contributo determinante per la realizzazione della pubblicazione del relativo volume, rientrano nella linea di attenzione ai programmi di salvaguardia e divulgazione delle col-lezioni cittadine.Nel 2010 gli Amici della Fondazione hanno contribuito significativamente anche alla pubblicazione dei primi due numeri del MAG, Magazine quadrimestrale della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, fi-nalizzato all’approfondimento dei temi trattati dal mu-seo (vedi infra L’attività di comunicazione).

La concessione dell’edificio alla Fondazione è avvenuta in base all’Atto d’impegno sottoscritto in data 18/12/2006.

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27

Fondazione De FornarisLa Fondazione De Fornaris è nata a Torino nel 1982 per volere testamentario del mecenate e collezionista Etto-re De Fornaris. Da allora opera nel campo dell’arte con numerose iniziative in stretto contatto con la GAM con la specifica finalità di incrementarne le raccolte.La Fondazione possiede più di mille tra dipinti, scultu-re, incisioni, disegni e fotografie: per convenzione tali opere vengono conservate ed esposte presso la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea.Nel 2010 la Fondazione De Fornaris ha deciso di affi-dare all’artista Giuseppe Penone un’opera da realizzare in prossimità dell’ingresso della GAM in occasione dei 150 anni dall’Unità d’Italia. La scultura In Limine, consi-derata una sorta di “nuovo portale della GAM”, è stata inaugurata il 18 marzo 2011 in occasione delle celebra-zioni per il 150° dell’Unità d’Italia, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La Fondazione inoltre ha acquisito la scultura Trono di Adolf Vallazza che è stata affiancata da un’altra analo-ga opera donata dall’artista.

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LA GESTIONE

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31

Le risorse umanePer assicurare continuità e stabilità ai servizi, in relazio-ne alle responsabilità assunte e alle funzioni svolte, la Fondazione ha assegnato a ogni centro di costo una dotazione di personale con adeguata qualificazione.I profili professionali, i requisiti d’accesso, le modalità di selezione e di inquadramento sono stati definiti, sulla base della normativa vigente, al fine di garantire omo-genei livelli qualitativi delle prestazioni.

Certi che la qualità dei servizi offerti sia data anche dalla qualità delle persone e dall’impe-gno che esse dedicano quotidianamente al proprio lavoro, la Fondazione Torino Musei cer-

ca di valorizzare al massimo la professionalità dei singoli dipendenti. È proprio per questo motivo che nel tempo si è preferito stipulare contratti stabili con i dipendenti mentre per la realizzazione di progetti specifici si è fatto ricorso, e si ricorre tuttora, a contratti di breve durata.

I dipendenti della FondazioneL’organizzazione relativa al personale della Fondazione determina in particolare:• le figure professionali abilitate a svolgere attività con

riferimento ai diversi specifici livelli di responsabilità e autonomia e i relativi requisiti di accesso e le modalità di reclutamento;

• l’inquadramento contrattuale del personale dipen-dente comprese le forme di rapporto di lavoro a tem-

po determinato e indeterminato, le consulenze ester-ne, l’eventuale utilizzo di volontari;

• le relazioni e i diritti sindacali, i diritti della persona, la disciplina, la formazione e l’aggiornamento del personale.

Data la complessità dell’organizzazione la Fondazione è dotata di diverse professionalità che possono essere così suddivise:

Direttori, dirigenti

I direttori e i dirigenti svolgono le funzioni attribuite con autonomia e responsabilità tecnica, professionale, gestionale e organizzativa entro i limiti e le risorse del centro di costo assegnato e secondo le modalità previ-ste dalla Fondazione.Il direttore definisce le strategie culturali del Museo, la programmazione artistica, i criteri per la tutela, l’arric-chimento e la valorizzazione del patrimonio artistico, governa il funzionamento della struttura museale as-segnata e ne garantisce l’efficienza in termini di ma-nutenzione, di servizi di accoglienza, di sicurezza. Pro-pone l’acquisizione di opere d’arte, provvedendo alla raccolta delle informazioni che definiscano il valore artistico e la congruità del valore economico delle ope-re stesse. Inoltre promuove studi e ricerche nell’ambito delle materie di propria competenza. Con procura speciale conferita dal Presidente sono de-legati ai direttori e ai dirigenti gli obblighi previsti dalla legge per il datore di lavoro in materia di tutela della salute e di sicurezza dei lavoratori a esclusione degli obblighi indelegabili (ex art. 17 D.Lgs. 81/08), nonché gli obblighi in qualità di responsabile delle attività (ex art. 10 Decreto 20 maggio 1992 n. 569).

Quadri

Appartiene a questa categoria il personale preposto a funzioni di direzione di più unità organizzative a ca-rattere complesso o con competenze di alto carattere scientifico con elevato grado di autonomia decisionale.“I quadri sono titolari di posizioni organizzative di importanza strategica ai fini dell’attuazione degli obiet-tivi” della Fondazione.

Funzionari

Fanno parte di questa categoria i dipendenti “in pos-sesso di levata competenza tecnico-professionale ac-quisita tramite istruzione universitaria e/o approfondita conoscenza e maturata esperienza, che opera su attivi-

Nel 2010 il costo del personale risulta pari al 46% del costo complessivo della produzione.

Page 34: Fondazione Torino Musei

32

tà, processi e sistemi di elevata ampiezza e forte com-plessità di ordine tecnico, amministrativo, conoscitivo e/o di coordinamento”.

Impiegati

Fa parte di questa categoria il personale di concetto “con conoscenza derivante da istruzione di grado su-periore, perfezionate, tramite esperienza, in specializ-zazioni relative a tecnologie, tecniche, conoscenze e/o processi operativi di elevato livello; che svolge attività di tipo tecnico, amministrativo e/o di coordinamento a contenuto professionale ampio e complesso”.Le categorie cui fanno riferimento i funzionari e gli impiegati si suddividono a loro volta secondo le com-petenze: attività prevalentemente artistiche, attività prevalentemente amministrative e attività legate alle valorizzazione e alla comunicazione dei Musei.

Personale che svolge attività artistiche

Sono i dipendenti che si occupano direttamente del patrimonio storico-artistico del Museo curandone lo studio, la conservazione e la catalogazione. Alcune qualifiche in organico sono così esemplificate: conservatore, storico dell’arte, schedatore, tecnico mu-seale, registrar, organizzatore eventi artistici, archivista, bibliotecario, ecc.

Personale che svolge attività amministrative

Sono i dipendenti che si occupano della gestione eco-nomica e organizzativa dei Musei. Tra le qualifiche in organico si segnalano: ingegnere, av-vocato, controller, contabile, archivista, protocollista, ecc.

Personale addetto alla comunicazione

Fanno parte di questo gruppo i dipendenti che svolgo-no attività finalizzate alla valorizzazione e alla promo-zione delle iniziative museali, sia permanenti (cura delle collezioni) e sia temporanee (mostre ed eventi).Tra le qualifiche in organico si segnalano: addet-to all’ufficio stampa, educatore museale, addetto al marketing, comunicatore, ecc.

Operatori

Fanno parte di questa categoria i dipendenti che svol-gono “attività d’ordine ed esecutive a carattere tecnico o amministrativi (…) riferite a processi operativi non complessi (…) con elevato grado di standardizzazione”.Tra questi dipendenti rientra anche il personale di sala, di guardiania e di assistenza al pubblico a cui viene affi-data la duplice funzione di salvaguardia del patrimonio espositivo e di aiuto e supporto ai visitatori dei Musei, ai fruitori dei servizi della didattica, della biblioteca e degli uffici.La loro presenza e la loro professionalità sono una sor-ta di biglietto da visita per la Fondazione Torino Musei poiché attraverso il loro operato il pubblico si rapporta direttamente con le diverse realtà museali e con il patri-monio conservato ed esposto.Tra le qualifiche in organico si segnalano: operatore servizi museali, operatore didattico, cassiere, autista, operatore di supporto agli uffici, operatore di sala vi-deo, operatore dei servizi bibliotecari, ecc.Per quanto riguarda la contrattualistica, il contratto na-zionale di riferimento per i direttori e i dirigenti è Con-fservizi, mentre Federculture è il contratto di riferimen-to per gli altri dipendenti.

Inquadramento Direttori e Dirigenti CCNL ConfserviziQuadri Area Quadri – CCNL FedercultureFunzionari Area D - CCNL FedercultureImpiegati Area C - CCNL FedercultureOperatori Area A e B - CCNL Federculture

La composizione del personale

Da un’analisi del personale dipendente al 31 dicembre 2010, la Fondazione Torino Musei presenta un organi-co composto da 192 dipendenti a tempo indetermina-to e 2 a tempo determinato. Da ciò emerge in modo evidente come la Fondazione abbia adottato politiche favorevoli alla stabilità contrattuale. Nelle tabelle di seguito si fornisce una dettagliata ana-lisi della distribuzione del personale nelle varie sedi e della composizione per qualifica, genere e classi di età.

Page 35: Fondazione Torino Musei

33

2. Distribuzione del personale dipendente

Organico 2010

Servizi Generali 23

Palazzo Madama 50

GAM 46

MAO 33

Borgo Medievale 19

Biblioteca e Archivio Fotografico 18

Nuove attività 5

Totale 194

3. Composizione del personale per qualifica

Organico 2010

Direttori 4

Dirigenti 1

Quadri 3

Funzionari 25

Impiegati 54

Operatori 107

Totale 194

Ciò che si evidenzia dalla tabella numero 3 è la quota maggioritaria degli operatori che rappresentano il 54% dell’intera forza lavoro professionale, chiaro segno di una politica d’investimento della Fondazione in questo genere di risorsa.

0%

100%

20%

40%

60%

80%

DirigentiDirettori Quadri Funzionari Impiegati Operatori

PAG 52

9%3% 10% 17%

25%12%

24%

Servizi Generali

Palazzo Madama

GAM

MAO

Borgo Medievale

Bibliotecae Archivio Fotografico

Nuove attività

28% 13% 2%

54%

1% 2%

Direttori

Dirigenti

Quadri

Funzionari

Impiegati

Operatori

4. Composizione del personale per genere

Organico 2010

Uomini 62

Donne 132

Totale 194

Come si evince dalla tabella numero 4, l’organico della Fon-dazione gode di un’elevata presenza femminile che risulta essere pari al 68% di tutti i dipendenti, più del doppio ri-spetto a quella maschile. La distinzione dell’organico per genere può avere un rilievo diverso se letta alla luce del-la successiva distribuzione per qualifica. Da essa si evince come la quota femminile sia maggioritaria tra i funzionari (84%), gli impiegati (78%) e gli operatori (63%), mentre per le posizioni di responsabilità dirigenziale prevale la pre-senza maschile.

5. Composizione del personale per genere e per qualifica

Qualifica Uomini % Donne %

Direttori 3 75% 1 25%

Dirigenti 1 100% 0 0%

Quadri 2 80% 1 20%

Funzionari 4 16% 21 84%

Impiegati 12 22% 42 78%

Operatori 40 37% 67 63%

Totale 62 32% 132 68%

32% 68%

Uomini

Donne

Donne

Uomini

Page 36: Fondazione Torino Musei

34

6. Composizione del personale per classi di età

Organico 2010

Dai 20 ai 35 56

Dai 36 ai 50 110

Oltre ai 50 28

Totale 194

Dal punto di vista dell’età anagrafica, l’organico del-la Fondazione risulta avere un’età media di 40,8 anni. Il grafico mostra infatti come sia prevalente la fascia di lavoratori compresi tra i 36 e i 50 anni e come sia comunque elevata la presenza di lavoratori più giovani, di età compresa tra i 20 e i 35 anni.

Infine va ricordato che nel corso del 2010 sono stati stipulati 34 contratti a tempo determinato. Nello spe-cifico si è provveduto alla selezione e all’assunzione di:

• 16 operatori per garantire la programmazione straor-dinaria nel periodo di esposizione della Sacra Sindo-ne (aprile – maggio)

• 16 operatori per la copertura delle postazioni di sala nel periodo estivo (giugno – settembre)

• 2 impiegati per sostituzioni di maternità.

I rapporti di collaborazioniAttorno al personale dipendente ruotano numerosi al-tri collaboratori che prestano la loro opera a diverso titolo legati ad altre forme contrattuali: stagisti, tiroci-nanti, ricercatori, collaboratori, volontari.

Contratti a progetto

La Fondazione ha fatto ricorso anche a collaboratori con contratti a progetto (Co.Co.Pro), per attività legate a piani di lavoro temporanei e specifici.È soprattutto con l’organizzazione delle mostre temporanee, con progetti legati alla didattica museale, che si è reso neces-sario l’impiego di personale con contratto a progetto.Nel corso del 2010 si sono sottoscritti 8 contratti a progetto.

Stage e tirocini

La Fondazione, attraverso specifici progetti di stage, ha offerto diverse opportunità formative a laureandi o ne-olaureati di Università italiane e straniere con le quali si sono attivate singole conversazioni. Nel 2010 la Fonda-zione ha siglato convenzioni con: Accademia Albertina delle Belle Arti, Centro per l’impie-go di Torino - Provincia di Torino, EnAip Piemonte, Uni-versità di Torino – Facoltà di Lettere e Filosofia, Facoltà di Scienze Politiche, Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali, Facoltà di Scienze della formazione – Istituto Europeo di Design, Università degli Studi di Macerata, Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Liceo Ginnasio Statale Cavour, Università degli Studi di Sie-na, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Eu-roQualità Soc.Coop., Università degli Studi di Ferrara, Trentino School of Management, Università degli Studi del Piemonte Orientale – Facoltà di Lettere e Filosofia, Politecnico di Torino, Università di Bologna - Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Ministero per i Beni delle Attività Culturali.

Master dei talenti

È un progetto cofinanziato con la Fondazione Giovanni Goria di Asti relativo a un concorso bandito della Fonda-zione CRT, nato con l’intento di creare percorsi di forma-zione di eccellenza riservati ai giovani, promuovendo un sistema di borse di studio che permettono di integrare il percorso di studi con esperienze altamente formative.L’obiettivo è quello di ampliare e sviluppare l’adattabi-lità dei giovani - anche nella prospettiva di nuove pos-sibilità di occupazione - nonché di far rifluire a livello locale le esperienze e le competenze maturate.Nel 2010 i Musei della Fondazione hanno aderito al pro-getto e inserito i borsisti soprattutto in attività di ricerca e approfondimento di studi di settore e di ricognizione e schedatura di un fondo storico dell’Archivio Fotografico.

Reciproca solidarietà e lavoro accessorio

Nel corso dell’anno il Museo d’Arte Orientale ha aderi-to al progetto Reciproca solidarietà e lavoro accessorio, progetto promosso dal Comune di Torino e finanziato dalla Compagnia di San Paolo che intende sostenere attraverso attività retribuite promosse da enti non pro-fit, in un’accezione di welfare di comunità, il reddito di persone in situazioni di disagio economico dipendenti dalla crisi occupazionale. Il candidato ha collaborato alla catalogazione e riorganizzazione della documenta-zione fotografica in possesso.

14%

57%

29%

20-35 anni

36-50 anni

oltre 50 anni

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35

I volontari senior civici

All’interno del programma di utilità sociale, la Fondazione Torino Musei nel 2010 è stata partner della Città di Torino – Settori Tempi e Orari della Città di Torino – nel progetto Anziano sarai tu. Io sono un volontario Senior Civico volto a inserire in alcune strutture museali della Fondazione (Pa-lazzo Madama, Museo d’Arte Orientale e Borgo Medie-vale) volontari pensionati impiegati in attività di supporto alle visite, di catalogazione, di informazione o di gestione di attività rivolte al pubblico. Tale collaborazione ha otte-nuto lusinghieri risultati favorendo la costituzione di un gruppo qualificato di volontari che si è ben integrato nelle strutture apportando un valido ausilio alle attività museali. A Palazzo Madama le risorse sono state formate per for-nire un servizio di accoglienza e informazione all’ingresso del Museo e a supporto di attività particolari quali il rior-dino dell’allestimento dei merletti e al programma Mada-ma Knit. Al Borgo Medievale invece i volontari sono stati impegnati nell’attività di supporto informativo ai visitatori lungo la Via Maestra del Borgo, nonché nella gestione del giardino, dell’orto e dell’area vivaio in collaborazione con l’agronomo del Museo. Al Museo d’Arte Orientale l’attività si è concentrata su aspetti più tecnici come la mappatura dell’impianto di illuminazione. Poiché i risul-tati della collaborazione sono stati positivi e di reciproca soddisfazione, si prevede nei prossimi anni di continuare tale l’esperienza innovativa e di incrementare il numero dei Senior Civici coinvolti.

La formazione Tra i principi cui la Fondazione impronta il proprio ope-rato, particolare rilievo riveste la crescita delle professio-nalità che a vario titolo operano in Fondazione. Infatti, un buon inserimento del personale risulta determinato dal modo in cui vengono utilizzate le competenze at-traverso performance definite dai dirigenti di riferimen-to, aspettative condivise e grado di coinvolgimento del personale nelle scelte operative della struttura.È proprio in quest’ambito che la formazione assume un ruolo fondamentale nel generare, sviluppare e mantenere le conoscenze e le capacità proprie dei singoli individui.

Lo staff della Fondazione anche nel 2010 ha parteci-pato a momenti formativi specifici per le diverse cate-gorie professionali, moduli interni ed esterni affidati ad aziende specializzate.In particolare è continuata l’attività per gli addetti alla sicu-rezza con i corsi antincendio e di primo soccorso. È stato inoltre avviato un progetto di formazione lin-guistica straniera (inglese, francese) che ha interessato i dipendenti che ne hanno fatto richiesta.Soprattutto per i funzionari si è ritenuto essenziale re-alizzare una serie di percorsi formativi, giacché queste figure professionali si rivelano indispensabili per porta-re ad attuazione gli obiettivi dell’ente e per migliorare il livello di coordinamento dell’attività degli operatori e dei collaboratori esterni. In quest’ambito si possono considerare alla stregua di attività formative la parteci-pazione a giornate conoscitive su argomenti specifici quali convegni, conferenze stampa e seminari.

La sicurezza e la salute dei lavoratoriPer la tutela e la prevenzione della sicurezza e salute dei lavoratori, in tutte le sedi si sono attuati gli adem-pimenti a carico del datore di lavoro previsti dal D. Lgs. N. 81/2008 - “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” - e delle altre leggi applicabili correlate.Per ogni sede si è provveduto a• redigere il Documento di Valutazione del Rischio, che

rappresenta l’analisi di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli “parti-colari”, anche collegati allo “stress lavoro-correlato”, quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidan-za, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi;

• istituire il Servizio di Prevenzione e Protezione, aspetto fondamentale della sicurezza dei luoghi di lavoro, cosi come inteso già dalla legge 626/94 e ribadito nel nuovo testo unico. Il servizio comprende l’insieme delle persone, dei sistemi e dei mezzi interni o esterni all’azienda attivati per prevenire i rischi professionali e proteggere i lavoratori;

• nominare il Responsabile, i preposti e gli addetti al servizio di emergenza e al primo soccorso.

Sulla base delle disposizioni di legge è stato infine in-dividuato il medico competente e sono stati attivati i programmi di visita medica e oculistica periodici. È stato inoltre organizzato un apposito archivio di do-cumenti relativi alla sicurezza e predisposto un databa-se per la gestione dell’organigramma aziendale, delle scadenze formative e mediche.

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Come già precedentemente asserito, i dipendenti han-no partecipato a corsi di informazione e formazione specifici in materia, organizzati internamente o pres-so istituti certificati, secondo le periodicità previste dal piano di formazione individuato dal Datore di Lavoro e comunque nel rispetto delle disposizioni legislative.

Rapporti sindacaliFin dal momento della costituzione la Fondazione si è sempre impegnata a mantenere relazioni stabili e co-stanti con le organizzazioni sindacali.Tali rapporti hanno permesso una collaborazione costrut-tiva che ha portato, nel momento della sua costituzione, alla stesura del contratto integrativo aziendale e ad alcuni accordi che hanno regolamentato i rapporti con i dipen-denti integrando e specificando quanto previsto dal con-tratto nazionale Federculture. Da non dimenticare il coin-volgimento del 2005 delle organizzazioni nella scelta delle procedure per il reclutamento degli operatori museali. Pur-troppo nel corso del 2010 la richiesta di un cambiamento di orario domenicale per il personale di sala per far fronte a una oggettiva difficoltà a sostenere un aumento della presenza dei visitatori nelle giornate festive, ha incontrato un rifiuto delle organizzazioni sindacali determinando una vertenza che ha avuto ripercussioni nel 2011.

CRALLa Fondazione ha siglato nel corso dell’anno una con-venzione con il Comune di Torino che permette ai di-pendenti di aderire al CRAL (Circolo Ricreativo Azienda-le per i Lavoratori) della Città con le stesse modalità e gli stessi diritti dei dipendenti comunali. I vantaggi per i dipendenti della Fondazione consistono nella possibilità di usufruire delle strutture e di partecipa-re alle iniziative del CRAL, di avere diritto a sconti e ridu-zioni nelle attività convenzionate, di permettere ai figli di partecipare a centri estivi o di vacanza a prezzi ridotti.

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informazioni riguardanti la rete intranet denominata In-trafond. Inoltre si sono spesso attivate forme di aggre-gazione dei dipendenti coinvolti negli stessi ambiti la-vorativi anche se in sedi e settori diversi, coinvolgendoli in progetti comuni, nonché intensificando occasioni di confronto e di coinvolgimento finalizzate a sviluppare senso di appartenenza alla medesima realtà.• Comunicazione esterna. L’attività di comu-

nicazione esterna ha la funzione di mette-re in stretto rapporto l’offerta e la doman-da culturale. Essa è volta ad aiutare il destinatario a identificare il servizio offerto dai Musei, ma anche a capirlo. Questo compito è molto delicato, vista la diversa natura dei Musei e la difficoltà di conciliare l’unicità della Fondazione e l’identità artistica di ogni singolo Museo.

• Promozione. Con la politica di promozione si intende portare la domanda verso l’offerta culturale. Se con la comunicazione si fa conoscere un servizio a un de-stinatario, con la promozione si intende convincerlo ad accettare l’offerta.

Nel 2010 il settore, è stato impegnato nella promozio-ne delle seguenti mostre:• a Palazzo Madama L’avventura Lenci, e Gioielli

Fantasia;• alla GAM Keep Your Seat, Tutta la memoria del mondo,

Enrico Gamba tra purismo e accademia, Mimesi Per-manente, Osvaldo Licini Martha Rosler e Antonio Fon-tanesi;

• al Museo d’Arte Orientale Gemine Muse e L’India dei Rajput;

• al Borgo Medievale L’uomo con la valigia e Torino a naso in giù.

Inoltre, il costante confronto e la stretta collaborazione tra il settore e i Musei nello studio delle più adatte for-me di comunicazione, ha prodotto la realizzazione di magazine, un nuovo strumento fino a oggi non anco-ra adottato: MAG, quadrimestrale della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, finalizzato preva-lentemente all’approfondimento dei temi trattati dal

L’attività di comunicazioneL’Ufficio Comunicazione della Fondazione cura le politi-che di comunicazione e di promozione relative alle ini-ziative che vengono organizzate dai Musei, assolvendo il compito informativo ma anche sociale di contribuire al processo democratico di diffusione dell’arte e della cultura. L’attività è realizzata secondo le diverse esigenze, ga-rantendo sempre un approccio specifico che tiene con-to dei piani adottati e perseguiti dai direttori dei singoli Musei in funzione degli obiettivi prefissati.L’identificazione di distinte attività di comunicazio-ne e di marketing per ciascun Museo e per fasce di pubblico, da affiancare a quelle di carattere generale, rappresenta infatti uno degli aspetti più importanti per rendere davvero efficace la strategia formulata da ogni struttura museale.Le attività di promozione e di comunicazione sono ar-ticolate in: • Ufficio comunicazione e marketing• Ufficio stampa

L’ufficio comunicazione e marketing provvede a far co-noscere, tramite i mezzi di comunicazione a disposizio-ne, l’attività della Fondazione.Questa può essere suddivisa in funzione della distinzione fra comunicazione, interna ed esterna, e promozione.• Comunicazione interna. Al fine di snellire i processi comunicativi interni e rendere più efficiente l’attività dei Musei e della Fondazione, si sono implementate le

Nel 2010 per la pubblicità si sono

investiti più di 490.000 euro

OBIETTIVI

CO

MU

NIC

AZI

ON

E • affermare la presenza e la conoscenza dei Musei;

• creare un’immagine e predisporre un ambiente

favorevole per i destinatari dell’offerta, sponsor,

donatori, istituzioni, media;

• incrementare il rapporto di fidelizzazione con i

destinatari dell’offerta attivando una comunicazione

interattiva;

• supportare il fund raising con modalità

di comunicazione mirata;

• promuovere attività e servizi;

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OBIETTIVI

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Museo; e per Palazzo Madama Madama Magazine, pe-riodico quadrimestrale con caratteristiche divulgative e informative sulle attività organizzate dal Museo Civico d’Arte Antica. In entrambi i casi il settore Comunicazio-ne e marketing ha seguito sia la progettazione grafica sia la produzione e distribuzione.

Per l’attività di fund raising e di ricerca sponsor, il settore si è dedicato negli ultimi mesi dell’anno in particolare alla definizione di un progetto per la costituzione di un Co-mitato dei Sostenitori con l’obiettivo di raggruppare una base annuale di aziende che, a fronte di un contributo tra i 10.000 e i 30.000 euro, possano ottenere idonee forme di visibilità e partecipare alle attività dei Musei.Strumento di comunicazione importante sono i siti internet dei singoli Musei e della Fondazione, che nel corso del 2010 sono stati rivisti e migliorati più duttili nell’offerta di nuovi servizi al pubblico.

La comunicazione in rete è continuata con l’attivazione di profili dei Musei sui social network, costantemente aggiornati e ricchi di informazioni. I profili hanno regi-strato una costante crescita di contatti e hanno contri-buito fortemente a creare consenso e a fornire al pub-blico, soprattutto quello più giovane, un’informazione diretta e capillare.

Recenti analisi hanno dimostrato, infatti, che una parte consistente del pubblico dei musei si tiene informato attraverso newsletter, web e social network e che risul-ta particolarmente gradita la possibilità di sentirsi parte attiva del museo interagendo attraverso questi canali. Pertanto si è integrato all’ormai consolidata possibilità di acquistare biglietti in prevendita sui siti web, anche il servizio di prenotazione on line di visite guidate.È importante sottolineare come questa intensa attività promozionale sul web rappresenti un’eccellenza a livel-lo nazionale.

L’Ufficio Stampa cura le relazioni con i media, assicu-rando, attraverso stampa, radio, TV e internet, le infor-mazioni relative alle mostre e alle iniziative dei Musei della Fondazione.Tale attività è diretta sia a esperti del settore sia a un pubblico più vasto. Altro obiettivo è quello di interna-zionalizzare le realtà museali della Fondazione, mante-nendo contatti con la stampa internazionale. La rassegna stampa periodica è un ottimo strumento di monitoraggio delle uscite utile anche al settore marke-ting per l’attività di fund raising.L’Ufficio Stampa cura infine la gestione e l’invio di pe-riodiche newsletter, il mezzo più veloce per raggiungere direttamente il pubblico interessato alla vita dei Musei.

Sito web Accessi Pagine visitate

www.palazzomadamatorino.it 125.691 663.286

www.gamtorino.it 102.605 592.481

www.maotorino.it 54.514 380.864

www.borgomedievaletorino.it 48.976 276.900

www.fondazionetorinomusei.it 36.804 148.233

UFF

ICIO

STA

MPA

• informare il pubblico sugli appuntamenti della

programmazione culturale;

• gestire i rapporti con i media, gli uffici e le agenzie

di stampa;

• supportare e informare la direzione sui rapporti con

i media.

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è rivelato versatile e completo nelle sue funzionalità, of-frendo la possibilità di acquisire in tempo reale le risposte e di fruire dell’elaborazione automatica delle informazio-ni, con grafici e statistiche ottenuti mediante piattafor-me di survey web-based (vedi infra Indagini sul profilo degli utenti).Merita di essere segnalata l’adozione a Palazzo Madama e al Museo d’Arte Orientale di un modello di gestione del microclima negli ambienti espositivi. Le sale sono dotate di apparecchi datalogger che registrano la temperatura e l’umidità relativa. Su base mensile, vengono elaborani i dati raccolti in base alle indicazioni fornite dalla norma UNI 10829 (Beni di interesse storico e artistico - Condizio-ni ambientali di conservazione - Misurazione ed analisi).

Nel 2010 è continuato il processo di rinnovamento e sosti-tuzione del parco hardware di tutte le sedi museali, attivi-tà iniziata negli anni scorsi, ed è stata avviata con successo l’adozione di tecnologie di virtualizzazione dei server uti-lizzati per i servizi verso l’esterno: FTP e web server.Inoltre, l’impianto multimediale del percorso espositivo di Palazzo Madama ha subito un profondo restyling sia nell’interfaccia grafica, ottimizzata e arricchita nei conte-nuti, sia nella dotazione hardware e nella configurazione generale, in modo da migliorare le prestazioni.Fondazione Torino Musei ha sempre dedicato una parti-colare attenzione ai problemi legati alla schedatura delle opere e alla raccolta dei dati generati dalla loro movi-mentazione. Fino al 2009 le informazioni delle opere di ciascun Museo erano raccolte su distinti database ognu-no con un diverso sistema di consultazione. Nel 2010 è stato possibile raggiungere l’obiettivo di avere un unico database per tutti i Musei della Fondazione che verrà completato nel corso del 2011.Parallelamente alla base dati delle schede scientifiche è stato messo in funzione, per tutti i Musei, il nuovo siste-ma di gestione di movimentazione delle opere.Grazie a queste integrazioni è ora possibile consultare con facilità, da qualunque computer interno alla rete della Fondazione, sia i dati di schedatura sia i dati relativi alla collocazione di ciascuna opera.

Si sono ottenuti buoni risultati anche sul fronte dell’e-commerce: è stato inaugurato sul sito www.fondazio-netorinomusei.it il servizio di vendita delle immagini dell’Archivio Fotografico attraverso l’attivazione dei si-stemi di pagamento elettronico, Paypal e Monetaonline. Nel 2010 le immagini presenti nel sito erano oltre 3.000.

L’attività di innovazioneLa Fondazione da sempre ha intrapreso politiche volte a sti-molare processi di innovazione dimostrando notevole pro-pensione alla promozione e all’uso di strumenti tecnologici. Dal 2010 il programma di elaborazione paghe è gestito dal Settore Risorse Umane e si interfaccia con il sistema di rilevazione presenze che avviene attraverso lettori di badge collegati alla rete aziendale che rilevano per ogni sede gli orari di ingresso, uscita e pausa pranzo.Altro esempio significativo è rappresentato dalla moda-lità di rilevazione dei flussi di visitatori nei Musei con il sistema di reportistica della biglietteria elettronica. Per far emergere questi valori, sia Palazzo Madama e sia al Borgo Medievale , è stato attivato un sistema di misu-ratore delle presenze tramite telecamera. L’affluenza di pubblico non pagante che transita quotidianamente attraverso il Borgo o visita le aree di libero accesso di Palazzo Madama, quali lo Scalone Juvarriano o la Cor-te Medievale, è registrata pertanto attraverso alcune telecamere opportunamente celate e posizionate sulla cancellata dell’ingresso di Piazza Castello, nel caso di Palazzo Madama, e in corrispondenza dei tre varchi, al Borgo Medievale. Abbinato alle telecamere un sofistica-to software permette di distinguere e conteggiare il pas-saggio di persone e rendere disponibili in tempo reale i dati attraverso l’intranet aziendale (vedi infra Il pubblico).Per quanto riguarda invece l’attività di monitoraggio del grado di soddisfazione degli utenti, dal 2009 per le in-terviste al pubblico dei Musei si fa ricorso al servizio di sondaggi Zoomerang, leader on line nel settore che si

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Il controllo generale è affidato alla società esterna che cura l’attività di consulenza informatica, Graffiti Mul-timedia, alla quale è stato assegnato il compito di ag-giornare le misure di sicurezza al fine di ridurre al mini-mo i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale dei dati, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito.Inoltre, in tutte le sedi si attuano gli adempi-menti per la tutela della sicurezza del pubblico previsti dalla legge. Ove necessario sono stati richiesti e ottenu-ti i Certificati di Prevenzione Incendi, come alla Galleria Civica d’Arte Moderna che proprio nel 2010 ha pre-sentato il certificato di prevenzione incendi aggiornato. Sono stati redatti i piani di gestione e organizzazione delle emergenze e istituite le squadre per la gestione delle emergenze previa formazione del personale se-condo quanto previsto dal DM 10/03/98. Sono inoltre state istituite le squadre di primo soccorso sanitario.Il personale di presidio e accoglienza del pubblico è stato formato sui temi della sicurezza al fine di poter prestare supporto al pubblico presente all’interno delle sedi nelle aree specificatamente dedicate (spazi musea-li, di conferenza, di accoglienza, ecc.).In occasione di eventi particolari (incontri, mo-stre temporanee, ecc.), svolti anche presso altre sedi, sono state approntate specifiche procedure per la messa in sicurezza dei luoghi sia in termini di allestimenti sia in termini di organizzazione, gestione e procedure per la sicurezza.A garanzia del mantenimento in sicurezza delle dota-zioni e degli impianti, in tutte le sedi sono stati istituiti i registri dei controlli per la verifica periodica secondo le cadenze richieste dalle norme e leggi applicabili. Tali verifiche vengono eseguite, in relazione alle speci-fiche competenze, o dal personale interno o dalle ditte di manutenzione.

La sicurezza e la privacyLa Fondazione ha assolto all’obbligo di redigere il Do-cumento Programmatico sulla Sicurezza (Dps), in quan-to vincolante, ai sensi del D. Lgs. N. 196/2003, per quei soggetti che trattano dati personali attraverso l’uso di strumenti elettronici. Il documento aggiornato è depositato presso la sede sociale e liberamente consultabile.Scopo del documento è di delineare il quadro delle misure di sicurezza, organizzative, fisiche e logiche, da adottare per il trattamento dei dati personali effettuato dalla Fondazione Torino Musei.Annualmente, entro il 31 marzo, il documento viene aggiornato e ne viene data comunicazione nella rela-zione di bilancio.

D.Lgs. n.81/2008

Art. 10 Decreto 20 maggio 1992 n. 569

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L’outsourcingLa Fondazione Torino Musei, per la particolare specifici-tà, affida ad aziende esterne alcuni dei servizi necessari alla tutela e alla conservazione del patrimonio artistico. Tali aziende, sulla base delle tipologie dei servizi ero-gati, sono selezionate attraverso procedure a evidenza pubblica secondo la normativa vigente .

Nel 2010 i servizi appaltati ad aziende esterne hanno riguardato principalmente le seguenti attività: • pulizia delle sale, degli uffici e delle strutture museali;• conduzione dei laboratori didattici e delle visite

guidate;• vigilanza armata e antincendio, notturna e diurna;• sicurezza;• manutenzione ordinaria degli immobili e degli

impianti;• guardiania delle sale in occasione di manifestazioni

artistiche temporanee.• mensa sostitutiva per i dipendenti.

L’attività delle aziende appaltatrici sono periodicamen-te monitorate verificando la conferma delle soglie di qualità definite nel contratto di affidamento.

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università e altri enti e, in generale, con gli studiosi. Questo dialogo si configura da un lato come espres-sione di un servizio svolto dai Musei nei confronti della collettività artistica.Le competenze che vengono richieste al personale spe-cialistico riguardano anche la conoscenza dei materiali utilizzati e delle tecniche impiegate nella produzione delle opere; ciò non soltanto per valorizzare aspetti fondamentali di conoscenza, ma anche come precondi-zione per una corretta salvaguardia delle opere stesse.Tale attività di studio e ricerca è stata intensa anche nel 2010.

A Palazzo Madama sono state realizzate ricerche sul-le figure dei due diplomatici-collezionisti, Emanuele d’Azeglio e James Hudson, per la partecipazione al con-vegno su sir James Hudson che si è tenuto all’Archivio di Stato di Torino, organizzato da Fondazione CRT, Museo del Risorgimento, Palazzo Madama, Archivio Storico del Comune di Torino, nonché per un progetto di mostra da tenersi a Palazzo Madama nel prossimo futuro.Con la collaborazione di un borsista del Master dei Talenti (vedi supra Master dei Talenti) si è concluso un progetto di studio e schedatura centrato sull’importante donazione di monete sabaude al Museo Civico di Torino da parte dell’antiquario Ettore Mentore Pozzi nel 1932.È stata inoltre avviata e ultimata la campagna fotografica delle Legature Antiche: circa 350 riprese di legature dal XIII al XIX secolo (legature di libri e manoscritti, ma anche quelle di album di disegni e carnet da ballo), realizzate nei materiali più diversi, oltre alla pelle e alla pergamena, il cuo-io bouilli, il velluto, la seta ricamata, l’argento, lo smalto, l’avorio, il vetro dipinto, il corno. Si tratta di una campagna fotografica significativa perché di queste opere si possede-vano solo delle foto inventariali in bianco e nero del 1980. A seguito dei percorsi teatrali guidati realizzati nel 2009 in occasione del centenario della donazione della colle-zione Fontana, è stata condotta durante l’anno una ri-cerca per una tesi di laurea dell’Università di Torino che ha inteso analizzare l’uso del teatro come strumento di mediazione del patrimonio storico-artistico.Palazzo Madama ha inoltre avviato una collaborazione con il Courtauld Institute of Art di Londra, nell’ambito di un progetto dal titolo “Gothic Ivories Project”, che prevede il censimento e la presentazione on line di tutti gli avori gotici noti dal 1200 al 1530, conservati in mu-sei, istituzioni religiose e collezioni private.Con riferimento al progetto di ricerca pluriennale (2010 – 2012) MEMIP dal titolo Medieval enamels, metalworks and ivories in Piedmont, finanzia-to dalla Regione Piemonte dedicato agli smalti limosini in Piemonte (svolto in collaborazione con l’Università di Torino - Facoltà di Lettere e Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali;

La gestione e la cura delle collezioniTutto il patrimonio storico dei Musei della Fondazione è costantemente gestito e curato dai direttori attraverso loro collaboratori che presidiano e attuano la conserva-zione e lo studio delle opere permettendone la condivi-sione e la fruizione da parte del pubblico.

Studi e ricercheÈ considerato compito primario lo studio delle collezioni permanenti dei Musei della Fondazione. Infatti, il continuo accrescimento delle conoscen-ze in questo campo costituisce una condizione irrinunciabile per poter comunicare e trasmettere i valori propri del civico patrimonio artistico. Queste attività sono svolte anche al fine di pre-

disporre specifici strumenti comunicativi per facilitare la conoscenza delle collezioni da parte del pubblico: dall’ela-borazione di guide delle collezioni rivolte a un pubblico generico, a veri e propri cataloghi sistematici che puntano al dialogo con la comunità scientifica di riferimento.La coerenza con la storia delle collezioni è dunque uno dei parametri fondamentali cui tener conto nel selezio-nare gli ambiti di sviluppo della ricerca così come nel valutare le nuove acquisizioni di opere.Nello sviluppo della attività di ricerca, vengono adot-tate le più opportune strategie per mettere in risalto le possibilità di rapporto con musei, istituti di ricerca,

L’attività di ricerca storico-artistica delle collezioni e l’attività di supporto tecnologico a tutela del patrimonio è stata svolta ai sensi dell’art. 2428 comma 2 numero 1 del Codice Civile.

Per il progetto MEMIP l’Università

di Torino, come ente capofila, destina alla

Fondazione Torino Musei € 124.000.

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l’Università di Vercelli - Facoltà di Lettere; l’Università di Alessandria - Facoltà di Chimica; Museo del Duomo di Vercelli e la Galleria Sabauda di Torino), è stata condot-ta una campagna fotografica sistematica degli smalti di Limoges del museo. Le immagini andranno a corredo del catalogo di questa raccolta, la cui pubblicazione è prevista per la fine del 2012. In parallelo sono proseguite le analisi e le misurazioni scientifiche delle oreficerie limosine da parte dei chimi-ci dell’Università di Torino e di Alessandria, che hanno effettuato i loro rilevamenti direttamente in Museo av-valendosi di strumentazioni portatili. Sono anche da ricordare gli studi condotti da un altro borsista del Master dei Talenti nell’ambito del progetto Sculpture médiévale dans les Alpes dedicato all’analisi della scultura medievale delle Alpi Occidentali.

AcquisizioniÈ compito dei Musei perseguire l’arricchimento del pro-prio patrimonio favorendo le donazioni e impostando una politica di acquisti. La Fondazione definisce le proprie politiche di acquisizio-ne sulla base di un programma che rende noti gli indirizzi e i criteri di incremento delle collezioni, coerenti con la missione di ogni Museo, individuando di volta in volta:• i settori che necessitano di incremento e valorizzazione

(potenziamento e completamento di collezioni già esi-stenti o apertura di nuovi filoni collezionistici);

• gli obiettivi che si intendono raggiungere in termini di miglioramento dei servizi al pubblico (esposizione dei nuovi acquisti nell’ambito del percorso museale, pos-sibile impatto sul pubblico ed effetti nel gradimento del servizio);

• le strategie che si intendono adottare per raggiungere gli obiettivi prefissati

La gestione del patrimonio cultuale e le azioni di incre-mento e acquisizione delle opere, sono guidate dagli obiettivi dettati dal Decreto Ministeriale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 10 maggio 2001, secondo il quale ogni Museo deve adottare e rendere pubblici gli indirizzi e i criteri di incremento delle colle-zioni, impegnandosi a rivederli periodicamente.Sulla base della natura e della storia delle collezioni, le fi-nalità dei Musei della Fondazione che guidano le scelte in merito a incrementi e acquisizioni sono rintracciabili nel promuovere la conservazione, lo studio e la conoscenza delle arti dal medioevo all’età contemporanea, dell’arte in Piemonte e nei territori culturalmente connessi, delle arti applicate, dell’arte dell’Estremo Oriente e, infine, la valorizzazione della storia della Città di Torino.Come già accennato nella parte relativa ai compiti del Comitato Scientifico, le proposte di acquisizione sono

indicate dai direttori dei Musei e vengono poi sottopo-ste al parere – obbligatorio, ma non vincolante - del Comitato, il quale tiene conto dei seguenti parametri: • valore storico-artistico delle opere;• capacità dell’acquisizione di valorizzare le acquisizioni

museali;• la non sussistenza di condizioni illecite• congruità del costo.Inoltre, perché l’opera in esame possa arricchire il patrimonio della Fondazione Torino Musei deve sod-disfare i seguenti criteri dettati dalle Linee Guida del Regolamento per le acquisizioni museali, approvato dal Consiglio direttivo nel 2004 (vedi infra Procedure e regolamenti):• Valorizzazione: sviluppare il patrimonio del Museo

migliorandolo sia in termini qualitativi e sia in termini quantitativi, accrescendone il valore storico e culturale.

• Coerenza: risarcire eventuali lacune, assimilabili ad anelli mancanti nella catena delle serie storiche, tec-niche e formali, alla luce del fatto che ogni collezio-ne presenti un profilo peculiare legato alle specifiche condizioni della sua formazione nel tempo sempre perfettibile.

• Efficacia: sperimentare nuove prospettive di approccio al patrimonio permettendo la realizzazione costante nel tempo di programmi di esposizioni temporanee.

• Congruità: rispettare i criteri generali di equilibrio rispetto alla dimensione organizzativa della struttura. Le nuove acquisizioni vengono considerate sul piano del valore monetario dell’opera confrontandolo con quello di altri oggetti di classe affine e sul piano delle concrete potenzialità di gestione della struttura stes-sa, spazi espositivi e di deposito.

• Eccezionalità: aprire il Museo a nuove prospettive culturali e soddisfare potenzialità ancora inespresse del servizio. Anche se non immediatamente ricondu-cibili al profilo storico del Museo, nuove acquisizioni possono rappresentare eventi particolarmente prege-voli, sul mercato o per via di donazioni, che di fatto meritano la giusta considerazione.

Le acquisizioni attuate dalla Fondazione sono effettua-te in nome e per conto della Città di Torino a cui appar-tiene il patrimonio artistico.

Nel 2010 le acquisizioni di opere, necessariamente limi-tate dalle restrizioni economiche, si sono concentrate sul Museo d’Arte Orientale, nell’ambito dell’arte giap-ponese, con la finalità di garantire al Museo la possibi-lità di effettuare rotazioni conservative. In particolare sono stati acquistati cinque paraventi giapponesi (due coppie e un paravento singolo) databili tra il XVII e il XVIII secolo e caratterizzati da un alto livello qualitativo, i quali costituiscono una preziosa testimonianza della raffinata produzione delle scuole Kano e Rimpa.

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Per la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contempora-nea è stata invece acquistata l’opera Toilet unit 2003 dall’Atelier Van Lieshout con il contributo della Dutch Art Works Foundation.Per quanto riguarda le acquisizioni va ricordata la gene-rosa attività della Fondazione De Fornaris e della Fon-dazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che da anni acquistano opere d’arte a favore della GAM.La Fondazione è inoltre destinataria di alcune donazioni di opere d’arte da parte di privati cittadini e collezio-nisti. Alcune donazioni, di modico valore, sono state attuate con semplice scambio di lettere e consegna dell’opera, altre sono state perfezionate attraverso la forma dell’atto pubblico.Di particolare importanza sono le donazioni ricevute nel 2010 in favore di Palazzo Madama. Legature in cuoio, punzioni per decorazioni e il Pannello con Rebecca al pozzo sono stati donati da Francesco Malazzi di Torino, una legatura con monogramma coronato della regina madre Maria Teresa, Orazioni sacre, una legatura con emblema coronato dell’Ordine Mauriziano su Calenda-rio di Corte per l’anno 1842 e una legatura con armi accollate di Genova e Sassonia su Lorenzo Renaldi, Elo-gio funebre di S.A.R. il Principe Oddone di Savoia sono state donate da Giuseppe Pichetto di Torino, capi di ab-bigliamento e accessori con merletti da Luisella Momo di Torino e manufatti in vetro sono invece donazioni di Anna Maria d’Agata sempre di Torino.

Conservazione e restauro delle opereUno degli aspetti cruciali della professionalità dello staff artistico che opera nei Musei è l’impegno a garantire la conservazione, la gestione e la cura delle collezioni. In sintonia con le disposizioni contenute nell’Atto di in-dirizzo sui criteri tecnico-scientifico e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (D.M. 10 maggio 2001) e con gli orientamenti regionali, la conservazione delle collezioni è intesa come l’insieme delle disposizioni, azioni e strumenti il cui fine è orientato a prolungare la vita delle opere e a prevenirne il deterioramento.Nell’operatività quotidiana questo impegno si traduce nell’elaborazione di schede e documenti che facilitino l’os-servazione delle condizioni delle opere, nella sistematica do-cumentazione di tutto ciò che è inerente la conservazione e il restauro e, ancora, nell’utilizzo delle tecnologie dispo-nibili per la gestione del patrimonio e per il monitoraggio ambientale. L’impegno a osservare standard adeguati per la conservazione delle opere trova applicazione non solo nell’esposizione permanente dei Musei e nelle mostre, ma anche nei confronti delle richieste di prestito che giungono da parte di musei ed enti esterni. Un’attenzione particola-re è rivolta ai beni appartenenti alle collezioni ma collocati in deposito o in comodato fuori dai Musei. Queste opere sono incluse nelle politiche conservative previste per le rac-colte museali e per questo ne vengono accertate periodica-mente le condizioni e ne viene predisposto il ritiro qualora non vi siano adeguate garanzie per la loro conservazione.

Le attività che concorrono a garantire le condizioni di conservazione del patrimonio sono:• la collocazione delle opere in spazi sufficienti, idonei e

sicuri sia per quanto riguarda l’esposizione permanen-te sia per quanto concerne i locali adibiti a depositi;

• il mantenimento di condizioni ambientali adeguate e il loro regolare monitoraggio (temperatura, umidità relativa e illuminamento);

• la presenza di personale qualificato (formazione del personale, esperienza e specializzazione del persona-le preposto alla conservazione);

• la cura costante dei registri inventariali e di azioni di catalogazione e documentazione dei beni, anche at-traverso la progettazione e lo sviluppo di programmi e di tecnologie informatiche;

• la raccolta, la verifica e l’archiviazione, in stretta collaborazione con l’Archivio Fotografico, di tutta la documentazione relativa ai restauri, cui si accompa-gna lo sforzo per colmare eventuali lacune nella do-cumentazione di precedenti interventi;

• l’elaborazione di specifiche schede per le opere che vengono concesse in prestito e in cui vengono ripor-tate i dati relativi alle condizioni ambientali e altre indicazioni utili per la loro conservazione.

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Gli interventi di restauro e di manutenzione delle opere delle collezioni nel corso dell’anno hanno interessato tutti i Musei e l’Archivio Fotografico. Tra questi un caso interessante è stato quello del deli-cato recupero dei tre bassorilievi in gesso della GAM, raffiguranti le Battaglie di San Martino, Cernaia e Ca-stelfidardo dell’alessandrino Augusto Rivalta. Si tratta di studi preparatori, sino a oggi del tutto trascurati, per la versione non definitiva del monumento torinese a Camillo Cavour, primo monumento celebrativo del ri-sorgimento italiano. Il restauro è stato sostenuto dai soci del Lions Club Torino Regio.Inatteso è stato il risultato della campagna di restauro condotta sui fogli di Antonio Fontanesi. Nel corso delle operazioni su Studio per “Novembre”, uno dei fusain selezionati per l’esposizione in GAM, è venuto alla luce uno studio accurato dell’artista. Nel corso del distacco dal supporto su cui era incollato - intervento reso ne-cessario da urgenti ragioni conservative - si è scoperto, oltre a un montaggio piuttosto complesso con un ul-teriore foglio interposto tra i due strati, uno studio a carboncino e gessetti colorati, realizzato sul cartoncino che si riteneva solo di supporto. Allo studio è stato dato il titolo di Effetto di luce tra alberi.Importanti sono stati anche gli interventi relativi alle opere della collezione giapponese coinvolte nelle ro-tazioni del Museo d’Arte Orientale, con il restauro di tre tessuti giapponesi e della scultura lignea nepalese raffigurante il bodhisattva Avalokiteshvara.Al Borgo Medievale i manufatti della Rocca sono stati oggetto di cure periodiche manutentive affidate a re-stauratori specializzati nel settore dei legni, ceramiche, vetri e metalli, tessuti.

Conservazione e restauro degli edificiLe iniziative legate alla conservazione e al restauro del patrimonio edilizio della Fondazione sono strettamen-te collegate al complessivo progetto di riqualificazione degli immobili.

A Palazzo Madama si è realizzato il progetto di ampliamento della superficie in vetro cal-pestabile della Corte medievale e di restauro della facciata Juvarriana.

L’intervento di pulitura della facciata ovest ha consen-tito di rimediare ai danni verificatisi soprattutto nelle

parti alte della facciata. Si è indagato sulle cause e si è provveduto a impedire la reite-razione del danno. Nel contempo, questa è stata l’occasione per verificare lo stato di

salute di tutta la facciata e di porre rimedio ad altri deterioramenti al momento non evidenti ma che avreb-bero potuto, se non risolti in tempo, metterne a repen-taglio la conservazione.

La realizzazione del giardino medievale nel fossato di Palazzo Madama consentirà al pubblico di osservare da vicino le facciate quattrocentesche percorrendo il perimetro del castello e di godere di uno spazio di sosta e di relax nel pieno centro della città, potendosi calare nell’atmosfera di un giardino medievale filologicamente ricostruito.La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea è stata invece interessata dalla riqualificazione della zona denominata Manica Corta: un nuovo controsoffitto, ri-vestito con teli luminosi, ha fatto guadagnare un’ulterio-re altezza utile di circa un metro diffondendo una luce omogenea nella sala con un effetto paragonabile alla luce naturale.Si è inoltre concluso il progetto tecnico per il re-stauro e la rifunzionalizzazione del complesso Ex Ristorante San Giorgio al Borgo Medievale.

PrestitiI Musei della Fondazione si sono impegnati nel prestito di opere prevalentemente a musei dotati di proprie col-lezioni, nell’ambito di una politica di scambi improntata alla reciprocità. Opere sono state concesse in prestito, nel rispetto delle condizioni di tutela, anche a istitu-zioni ed enti non museali. L’attività di prestito di opere a mostre esterne rientra nelle finalità di valorizzazione delle collezioni e nelle finalità di studio e scambio con le istituzioni culturali nazionali e internazionali. Il prestito delle opere contribuisce al progresso della conoscenza delle collezioni e ne permette il confronto e la messa in relazione con contesti più ampi. La gestione dell’attivi-tà di prestito è affidata alle competenze della specifica figura professionale del registrar, il quale assicura, dal punto di vista organizzativo, la movimentazione delle opere, la relativa documentazione e le procedure che la regolano, soprattutto in connessione ai prestiti.In particolare:• redige, documenta e organizza gli atti relativi all’ac-

quisizione, al prestito, all’assicurazione, alla spedizio-ne e alla sicurezza delle opere,

• segue l’iter inerente il trasferimento delle opere, all’esterno e all’interno del Museo,

• è responsabile delle procedure di prestito in entrata, nel caso di mostre organizzate dal Museo,

• collabora con il responsabile della sicurezza e della conservazione nello svolgimento dei propri compiti.

Nel 2010 sono state concesse in prestito 81 opere. Nello specifico 29 di Palazzo Madama (11 a musei italiani e 18 a musei europei), 41 della Galleria Civica d’Arte Mo-derna e Contemporanea (29 a musei italiani, 10 a musei europei e 2 a musei extra europei) e 11 del Museo d’Arte Orientale (10 a musei italiani e 1 a un museo europeo).

Le spese sostenute per la Corte Medievale ammontano a circa € 130.000 di cui € 82.500 finanziati dal Comune di Torino

Per la facciata si sono investiti € 250.000 con un contributo della Regione Piemonte pari a € 125.000

La Fondazione CRT ha destinato un contributo

finalizzato al progetto pari a € 1.100.000

Il Comune ha stanziato € 120.000 a

copertura delle spese di progettazione

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7. Opere concesse in prestito suddivise per anno e destinazione

Il valore così elevato del 2009 è dovuto al prestito di 100 opere per la realizzazione della mostra progettata e orga-nizzata dalla GAM relativa a una retrospettiva di Stefano Bricarelli realizzata presso i Musei di Strada Nuova – Palaz-zo Rosso di Genova.

CatalogazioneI Musei della Fondazione svolgono un’attività di in-ventariazione e di catalogazione volta al censimento dell’intero patrimonio museale e finalizzata a renderne più efficace e agevole la gestione. L’implementazione di nuovi software consente di meglio organizzare i dati attinenti alle opere delle collezioni e di rendere più facili e capillari interrogazioni, sia per le esi-genze interne sia per soddisfare le richieste provenienti dall’esterno (vedi supra L’attività di innovazione).Due sono gli inventari corredati di immagini a disposizio-ne, uno cartaceo e uno informatizzato, entrambi consul-tabili presso gli uffici del Museo.Le schede cartacee e informatiche contengono i riferi-menti agli inventari precedenti, tutti i dati descrittivi atti-nenti all’opera, lo stato di conservazione, l’indicazione di eventuali restauri, le modalità di acquisizione, le notizie storico critiche e quelle bibliografiche.Le opere sono inventariate in base alla tipologia tecnica d’appartenenza e/o provenienza geografico-culturale o di ingresso esemplificato sulle schede dell’ICCD (Istituto Centrale di Catalogazione e Documentazione, organo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali).Nelle diverse realtà museali facenti parte della Fondazio-ne è presente una figura incaricata a svolgere l’attività di documentazione e registrazione.

Tale ruolo prevede:• la partecipazione alla programmazione e

pianificazione delle attività di catalogazione;• la realizzazione e l’aggiornamento delle schede di

inventario;• il perfezionamento della metodologia e degli

strumenti di catalogazione adottati e il conseguente adeguamento delle tecnologie informatiche;

• la ricerca, l’acquisizione e l’organizzazione del mate-riale documentario relativo alla storia del Museo e del-le collezioni;

• l’organizzazione del servizio di consulenza e assistenza per la consultazione dei documenti da parte del perso-nale interno e del pubblico.

Nel 2010 a Palazzo Madama si è conclusa la catalogazio-ne della collezione di terrecotte figurate provenienti dagli scavi di Seleucia al Tigri, curata dall’archeologa Roberta Menegazzi, collaboratrice del Centro Scavi di Torino. Le opere, conservate nel deposito Gondrand, ammontano a circa 250 pezzi. La ricerca si è inserita nell’ambio di un progetto che vede coinvolti, oltre al Centro Scavi di Torino, anche il British Museum di Londra e il Kelsey Mu-seum di Ann Arbor.Presso il Museo d’Arte Orientale invece, con l’obiettivo di mantenere un aggiornamento costante del softwa-re di gestione delle opere, i lavori di catalogazione, pre-schedatura e schedatura si sono concentrati sulle recenti acquisizioni. Parallelamente si è provveduto a catalogare e organizzare la documentazione fotogra-fica che è stata successivamente trasmessa all’Archivio Fotografico per incrementare immagini digitali già in-serite nel programma di vendita on line.

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La cultura della qualitàI Musei della Fondazione erogano i servizi secondo cri-teri di efficacia ed efficienza nel rispetto della qualità, adottando opportuni indicatori per valutare il livello delle prestazioni. In particolare:• per efficacia s’intende la fornitura di prestazioni e

servizi al massimo livello quantitativo e qualitativo rispetto alle esigenze degli utenti e perseguendo la loro soddisfazione;

• per efficienza s’intende la fornitura di prestazioni e servizi al massimo livello quantitativo e qualitativo ri-spetto alle risorse a disposizione e ai programmi sta-biliti, in termini di maggiore semplificazione, minori adempimenti burocratici e riduzione di costi.

Gli standard musealiLa Fondazione Torino Musei dichiara la volontà di assi-curare il rispetto e l’impegno verso la qualità allinean-dosi agli standard minimi di qualità dettati dal Decreto ministeriale del 19 ottobre 2001.Gli standard costituiscono un «insieme di criteri e regole per definire i requisiti minimi necessari all’esistenza del museo e al suo funzionamento», traducendo in norme e linee guida una cultura della gestione che, prima del 2001, non aveva trovato formale espressione in un testo di legge.Gli standard comprendono requisiti minimi e adempi-menti ineludibili, linee guida e procedure obbligatorie o volontarie in un quadro finalizzato alla qualità globale e

al miglioramento continuo dei servizi offerti dai musei.I settori di riferimento del Decreto Ministeriale che orien-tano l’organizzazione e la gestione della qualità della Fon-dazione Torino Musei, rispecchiano nella sostanza gli am-biti presi in considerazione dal Codice deontologico ICOM e sono relativi allo status giuridico, all’assetto finanziario, alle strutture del museo, al personale, alla sicurezza, alla gestione e cura delle collezioni, ai rapporti con il pubblico e ai rapporti con il territorio. Dal 2009 il Segretario Generale della Fondazione fa parte della Cabina di Regia istituita dalla Regione Piemonte per procedere all’accreditamento dei musei piemontesi, accreditamento ottenuto a seguito della valutazione del rispetto degli standard definiti dal cita-to Decreto Ministeriale. Dal 2010 il direttore di Palazzo Madama e il vice direttore della GAM partecipano ai lavori del Comitato regionale che integra le valutazioni espresse dalla Cabina di Regia. Un fattore di qualità è un elemento rilevante per la per-cezione della qualità del servizio lato utente: ne sono un esempio la fruizione e accessibilità, la professionalità e il livello di attività di studio e ricerca ecc. Gli indicatori, di conseguenza, sono i criteri di misu-razione dei singoli fattori di qualità, e rappresentano di fatto la connessione tra il fattore che determina la qualità percepita dall’utenza e il livello che si garanti-sce nell’impegno di qualità da parte dell’ente erogan-te, in questo caso i musei.

Nel 2010 la Fondazione ha realizzato inol-tre un’articolata analisi di benchmarking sui servizi di alcuni tra i più conosciuti mu-sei torinesi, nazionali e stranieri per verifica-re il proprio allineamento ai principali standard museali. Il confronto con l’esterno permette di valutare le peculia-rità dell’azienda, paragonandole alle altre di eguale livello.L’esatta autopercezione permette di cogliere le opportu-nità offerte al fine di rafforzare il proprio vantaggio com-petitivo. Non solo, ma consente di conoscere la propria posizione in termini di performance di qualità, d’orga-nizzazione e di gestione manageriale.Guardando alle esperienze di altri enti, si viene anche a conoscenza delle proprie criticità. Ciò può allora essere rilevante per indicare le aree dove non si raggiunge l’ec-cellenza e che potrebbero essere oggetto di attenzione e miglioramento.Di seguito si riporta un estratto dei risultati ottenuti che permettono di tracciare un quadro significativo e globalmente positivo che dimostra come i Musei del-la Fondazione presentino performance che li posizio-nano ai livelli di istituzioni nazionali e internazionali. Nell’estratto si mette a confronto ciascun Museo della Fondazione con un museo locale, uno nazionale e uno internazionale.

La ricerca ha considerato nella sua analisi 79 musei

in totale, tra il territorio torinese, l’Italia, l’Europa e altre strutture nel resto

del mondo

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ORARI / fesTIvITà

Ma-Sa 10.00-18.00 Ma-Do 08.30-19.30 Ma-Do 08.15-18.50 Me-Lu 09.00 -18.00 Do 10.00-20.00

Dal 7 al 29 settembre, Ma 08.15-21.00 Aperture serali Merc e Ven fino alle 22.00 La biglietteria chiude un’ora prima La biglietteria chiude un’ora prima La biglietteria chiude mezz’ora prima chiuso: lunedì (escluse festività) chiuso: lunedì (escluse festività) chiuso: lunedì chiuso: martedì chiuso: 25 dicembre chiuso: 25 dicembre chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre orari variabili in alcune festività orari variabili in alcune festività

PALAZZO MADAMA MUseO eGIZIO GALLeRIA DeGLI UffIZI MUsÉe DU LOUvRe Museo Civico d’Arte Antica Torino firenze Parigi

seRvIZI

Prevendita on line Prevendita on line Prevendita on line Audioguide in 3 lingue a € 2,50 Audioguide in 5 lingue a € 4,00 Audioguide in 6 lingue € 5,50 Guida multimediale 7 lingue € 8 doppia € 6 adulti, € 2 minori 18 anni, € 4 disabili e disoccupati Bookshop Museumshop Bookshop Bookshop/souvenir shop Ingresso libero a orario museo Ma-Do 08.30-19.30 tre librerie Biblioteca e Archivio Fotografico Biblioteca Biblioteca degli Uffizi Centro ricerca (c/o GAM) Postazioni multimediali Postazioni multimediali Postazioni multimediali

Mostre, eventi Mostre, convegni, seminari Eventi (conferenze, proiezioni, concerti) Caffetteria Caffetteria Caffetterie/ristorante Accessibilità disabili Accessibilità disabili Accessibilità disabili Accessibilità disabili (Prestito gratuito sedie a rotelle) (Audioguida gratuità per disabili visivi) Attività didattiche, per famiglie Attività didattiche, per famiglie Attività e percorsi didattici per scuole, Attività didattiche (Visite guidate teatrali) famiglie, bambini (Itinerari disabili, bambini e adulti) (Visite guidate scuole e famiglie) Spazi utilizzabili per eventi Spazi utilizzabili per eventi (su iniziative del Museo) Sito internet Sito internet Sito internet Sito internet www.palazzomadamatorino.it www.museoegizio.it www.polomuseale.firenze.it/musei/uffizi/ www.louvre.fr

BIGLIeTTI

Intero € 7,50 Intero € 7,50 Intero € 6,50 (€ 11 con mostra) Intero € 9, € 6 dalle 18.00-22.00 speciale Multimuseo int.€ 14 rid. € 11 Intero € 11 per salle Napoléon 4 musei validità 1 mese Intero € 14, € 12 dalle 18.00-22.00 Biglietto Louvre+salle Napeoléon Ridotto € 6,00 Ridotto € 3,50 Ridotto € 3,25 (€ 5,50 con mostra) Giovani fra i 18 e i 25 anni Giovani fra i 18 e i 25 anni Cittadini U.E. tra 18 e 25 anni Anziani di età superiore a 65 anni Insegnanti a tempo indeterminato Docenti scuole statali a tempo indeterminato Gruppi di almeno 25 persone Accompagnatori disabili Associazioni riconosciute dalla FTM

Ingresso libero Ingresso libero Titolari tessera Abbonamento Musei Titolari tessera Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card e Torino Piemonte Card Gratuito Gratuito Gratuito Gratuito Ragazzi di età inferiore a 18 anni Ragazzi di età inferiore a 18 anni Cittadini U.E. di età inferiore a 18 anni Ragazzi di età inferiore a 18 anni Giornalisti iscritti all’albo Anziani di età superiore a 65 anni Cittadini U.E. di età superiore a 65 anni Cittadini U.E. tra 18 e 25 anni Disabili più 1 accompagnat. o 1 familiare Disabili Disabili più 1 accompagnatore Disabili più 1 accompagnatore Ministero Beni Culturali Ufficiali delle Forze Armate e dell’Ordine Guide turistiche abilitate/Interpreti Disoccupati, anziani con pensione min sociale Titolari tessera ICOM Ministero Beni Culturali Ministero Beni Culturali, Titolari tessera ICOM Insegnati di Arte, Storia dell’Arte Titolari tessera ICOM o di Arti applicate Guide turistiche abilitate Gruppi scolastici; studenti/ docenti universitari Titolari French Education Pass, Artisti de di Architet., Conservazione Beni Culturali, “La maison des Artistes” o dell’AIAP Sc.Formaz, Lettere ind. Archeologia o storia Titolari tessera ICOM dell’Arte, Accademia Belle Arti Operatori di assoc. di volontariato che svolgono attività promoz beni culturali

1° Martedì del mese non festivo 1° domenica del mese e il 14 luglio aderisce a: Ferragosto porte aperte, aderisce a: Ferragosto porte aperte, Giornata patrimonio, Giornata FAI, Giornata patrimonio, Giornata FAI, Giornata ICOM, Notte dei Musei, Giornata ICOM, Notte dei Musei, Settimana della Cultura Settimana della Cultura

Aggiornamento gennaio 2010

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ORARI / fesTIvITà

Ma - Do 10.00-18.00 Ma - Ve e 24, 31 Dic 10.00-17.00 Ma - Do 11.00 -22.00 Lu - Do 10.30 -17.30 Sa - Do 10.00-19.00 Ve 10.30 - 20.00 variazioni d’orario nei giorni festivi 1° giov di ogni mese (e ogni giovedì di luglio e agosto) fino alle 20.45 La biglietteria chiude un’ora prima La biglietteria chiude un’ora prima La biglietteria chiude un’ora prima chiuso: lunedì (escluse festività) chiuso: lunedì chiuso: lunedì chiuso: martedì chiuso: 25 Dicembre chiuso: 1 Gennaio, Pasqua, chiuso: 1 gennaio, 25 dicembre chiuso: 25 dicembre e il Giorno 1 Maggio, 25 Dicembre Ringraziamento orari variabili in alcune festività orari variabili in alcune festività orari variabili in alcune festività

seRvIZI

Prevendita on line Prevendita on line Prevendita on line Prevendita on line Audioguide (Gratuite)

Bookshop (Ingresso libero a orario museo) Bookshop (Ingresso libero a orario museo) Museum shop Bookshop/store

Biblioteca e Archivio Fotografico Biblioteca e Videoteca Biblioteca e Videoteca Biblioteca, centro ricerche (Ma-Ve 10.00-17.00) Centro ricerca e doc. arti visive Postazioni multimediali Podcast Mostre, eventi Mostre, eventi Eventi (conferenze, proiezioni, concerti) Caffetteria Caffetteria/Ristorante Caffetteria/Ristorante Accessibilità Disabili Accessibilità Disabili Accessibilità Disabili Accessibilità Disabili (Prestito gratuito sedie a rotelle)

Attività didattiche, per famiglie Attività didattiche Attività didattiche Attività didattiche (Visite guidate teatrali) Visite guidate scuole e gruppi (Visite guidate gratuite Sa e Do in orari prestabiliti) Spazi utilizzabili per eventi Spazi utilizzabili per eventi Spazi utilizzabili per eventi Sito internet Sito internet Sito internet Sito internet www.gamtorino.it www.castellodirivoli.org www.macro.roma.museum www.moma.org

BIGLIeTTI

Intero € 7,50 Intero € 6,50 Intero € 11 Intero $ 20 = € 13,76 * speciale Multimuseo int.€ 14 rid.€ 11 4 musei, validità 1 mese

Ridotto € 6,00 Ridotto € 4,50 Ridotto € 9 Ridotto* Giovani fra i 18 e i 25 anni Giovani fra gli 11 e i 14 anni Cittadini U.E. fra i 6 e i 25 anni $ 16 = € 11,00 Anziani (a partire da 65 anni) Anziani di età superiore a 65 anni Pensionati Anziani di età superiore a 65 anni $ 12 = € 8,25 Studenti Gruppi di almeno 25 persone Scuole Residenti Comune Roma di età $ 5 = € 3,44 Guest of Members compresa tra i 18 e i 25 anni Associazioni riconosciute dalla FTM Disabili Insegnanti a tempo indeterminato Militari e appart. alle Forze dell’Ordine Associaz. Culturali e enti convenzionati Possessori Bibliocard, tessera del C.T.S. Ingresso libero Titolari tessera Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card Gratuito Gratuito Gratuito Gratuito Ragazzi di età inferiore a 18 anni Bambini di età inferiore a 11 anni Bambini di età inferiore a 6 anni Bambini di età inferiore a 16 anni Giornalisti iscritti all’albo Residenti città di Rivoli il 3° sab. del mese Cittadini Parigi Soci del museo Disabili più 1 accompagnat. o 1 familiare Titolari tessera ICOM Possessori card RomaPass e “Carta Studenti” Titolari tessera ICOM Ministero Beni Culturali Disabili più 1 accompagnat. Titolari tessera ICOM Ministero Beni Culturali Guide turistiche abilitate Titolari tessera ICOM Amici della Fondazione Torino Musei Guide turistiche abilitate e interpreti Donatori sangue Residenti comune di Roma tra i 18 e i 25 anni Scuole e insegnanti Docenti e studenti U.E. delle facoltà di Architet., Conservaz. Beni culturali, Scienze della formaz., Lettere con indirizzo archeologico e storico artistico, Accademia 1° Martedì del mese non festivo delle belle Arti Giornalisti aderisce a: Ferragosto porte aperte, aderisce a: Ferragosto porte aperte, aderisce a : Settimana della Cultura, Giornata patrimonio, Giornata FAI, Giornata patrimonio, Giornata FAI, Natale a Roma Giornata ICOM, Notte dei Musei, Giornata ICOM, Notte dei Musei, Settimana della Cultura Settimana della Cultura

GAM CAsTeLLO DI RIvOLI MACRO MOMA Galleria Civica d’Arte Moderna Rivoli Museo d’Arte Contemporanea The Museum of Modern Art e Contemporanea Roma New York

*valuta al 4/7/2011

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ORARI / fesTIvITà

Ma-Do 10.00-18.00 Ma, Me, Ve 9.00 - 14.00 Ma-Do 10.00 -18.00 Me-Lu 10.00 -18.00 Gi, Sa, Do e festivi 9.00 - 19.30 24, 31 dicembre 10.00-17.00

La biglietteria chiude un’ora prima La biglietteria chiude 30 min. prima La biglietteria chiude un’ora prima La biglietteria chiude 30 min. prima chiuso: lunedì (escluse festività) chiuso: lunedì chiuso: lunedì chiuso: martedì chiuso: 25 dicembre chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre chiuso: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre orari variabili in alcune festività

seRvIZI

Prevendita on line Prevendita on line Audioguide in 2 lingue a € 3,50 Audioguida 7 lingue gratuita Bookshop Bookshop Bookshop/Museum shop (Ingresso libero a orario museo) Biblioteca e Archivio Fotografico Biblioteca e Archivio Fotografico Biblioteca e Archivio Fotografico (c/o GAM) Lab. restauro/bioarcheologia Biblioteca digitale Postazioni multimediali Mostre, eventi Mostre, eventi Workshop, proiezioni, conferenze Caffetteria Caffetteria/Ristorante Accessibilità disabili Accessibilità disabili Accessibilità disabili Accessibilità disabili (Prestito gratuito sedie a rotelle) Attività didattiche, per famiglie Attività didattiche Attività didattiche Attività didattiche (Visite guidata) (Visite guidate scuola € 65, adulti € 85) (Visite guidate ) Spazi utilizzabili per eventi Spazi utilizzabili per eventi Sito internet Sito internet Sito internet Sito internet www.borgomedievaletorino.it www.museorientale.beniculturali.it www.arteorientale.org www.guimet.fr

BIGLIeTTI

Intero € 7,50 Intero € 6 Intero € 8 Intero € 7,50 speciale Multimuseo int.€ 14 rid.€ 11 esposizione temp. € 8 4 musei validità 1 mese Museo + esp. Temp. € 9,50 Ridotto € 6,00 Ridotto € 3 Ridotto € 5,50 Ridotto € 5,50 Giovani fra i 18 e i 25 anni Ragazzi 6-14, studenti 15-29 anni Anziani di età superiore a 65 anni Anziani di età superiore a 65 anni esposizione temp. € 6 Gruppi di almeno 25 persone Personale Ministero Beni Att. Cult Associazioni riconosciute dalla FTM Accompagnatori gruppi (max 2) Soci FAI Titolari della carta Rolling Venice Ingresso libero Titolari tessera Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card Gratuito Gratuito Gratuito Gratuito Ragazzi di età inferiore a 18 anni Cittadini UE minori di 18 Bambini di età inferiore a 6 anni Ragazzi di età inferiore a 18 anni Giornalisti iscritti all’albo Cittadini UE maggiore di 65 Residenti/nati a Venezia Cittadini U.E. tra 18 e 25 anni Disabili più 1 accompag. o 1 familiare Studenti Universitari Insegnanti che accompagnano classi Docenti con allievi Ministero Beni Culturali Ministero Beni Culturali Disabili più 1 accompagnatore Studenti materie storico artistiche Titolari tessera ICOM Titolari tessera ICOM Ministero Beni Culturali Giornalisti, artisti Guide turistiche abilitate Titolari tessera ICOM Ministero Beni Culturali Amici della Fondazione Torino Musei Guide turistiche abilitate Titolari tessera ICOM Interpreti con gruppi Disoccupati, disabili, mutilati di guerra

1° Martedì del mese non festivo 1a Domenica del mese aderisce a: Ferragosto porte aperte, Giornata patrimonio, Giornata FAI, Giornata ICOM, Notte dei Musei, Settimana della Cultura

MAO MUseO D’ARTe ORIeNTALe MUseO D’ARTe ORIeNTALe MUsÉe ARTs AsIATIQUes GUIMeT Museo d’Arte Orientale Roma venezia Parigi

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ORARI / fesTIvITà

Rocca Ma-Do 10.00-18.00 Domenica e festivi 11.15 - 15.00 - 16.15 Lu-Do 09.15-5.45 Il Borgo è liberamente accessibile (dal 20 marzo al 26 giugno e dal 4 settembre al 1 novembre) tutti i giorni 09.00-20.00 Apr-Ott Sabato e feriali aperto solo su prenotazione per gruppi 09.00-19.00 Nov-Mar (Il Castello è proprietà priavata e quindi non visitabile)

La biglietteria chiude alle 17.15 La biglietteria chiude mezz’ora prima chiuso: lunedì (escluse festività) chiuso: sabato e feriali chiuso: martedì chiuso: 25 Dicembre chiuso: 1gennaio, 1maggio, 25dicembre orari variabili in alcune festività

BIGLIeTTI

Intero € 5,00 Intero € 6,50 Intero € 8,50 speciale Multimuseo int.€ 14 rid.€ 11 4 musei validità 1 mese Ridotto € 4,00 Ridotto € 5,50 Ridotto € 6,50 Giovani fra i 18 e i 25 anni Scolaresche Giovani fra i 18 e i 25 anni Anziani di età superiore a 65 anni Possessori Card dei castelli del Ducato Gruppi di almeno 25 persone Gruppi di almeno 25 persone Gruppi di almeno 25 persone Associazioni riconosciute dalla FTM Bambini di età inferiore a 14 anni

Ingresso libero titolari tessera Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card Gratuito Gratuito Gratuito Ragazzi di età inferiore a 18 anni Capigruppo/accompagnatori, insegnanti accompagnanti Ragazzi di età inferiore a 18 anni Giornalisti iscritti all’albo le scolaresche Cittadini U.E. tra di età inferiore ai 26 anni Disabili più 1 accompagnat. o 1 familiare Bambini di età inferiore a 6 anni Ministero Beni Culturali Titolari tessera ICOM Guide turistiche abilitate Amici della Fondazione Torino Musei

1° Martedì del mese non festivo 1° domenica del mese aderisce a: Ferragosto porte aperte, Giornata patrimonio, Giornata FAI, Giornata ICOM, Notte dei Musei, Settimana della Cultura (solo Borgo)

seRvIZI

Prevendita on line Audioguide 1 € Bookshop/Giftshop Biblioteca e Archivio Fotografico (c/o GAM) Botteghe artigiane

Accessibilità disabili (limit.al Borgo) Accessibilità disabili Accessibilità disabili

Attività didattiche, per famiglie Attività didattiche, per famiglie Attività didattiche, per famiglie (Visite guidate teatrali) Spazi utilizzabili per eventi Spazi utilizzabili per eventi Spazi utilizzabili per eventi Sito internet Sito internet Sito internet www.maotorino.it www.castellodigrazzanovisconti.it www.musee-moyenage.fr

BORGO MeDIevALe CAsTeLLO DI GRAZZANO vIsCONTI MUsÉe NATIONAL DU MOYeN AGe Piacenza Parigi

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Procedure e regolamentiPer garantire il conseguimento dei suddetti standard mi-nimi di qualità nella gestione del patrimonio, delle risorse umane e dei servizi offerti, l’attività della Fondazione si ca-ratterizza per la volontà di dotarsi di regolamenti e circolari interne per formalizzare procedure ordinarie in grado di determinare per ogni struttura modalità comuni di con-dotta e funzionamento. La necessità imprescindibile di un elevato livello di forma-lizzazione scaturisce anche dalla complessità dell’organiz-zazione dovuta al numero dei dipendenti, dalle attività, dalle funzioni, dai compiti, dal grado di eterogeneità delle strutture, nonché dal tipo di interdipendenza fra queste.In particolare i principali regolamenti approvati dal Consi-glio Direttivo dell’Ente sono i seguenti:• Regolamento dei Contratti (aggiornato e approvato nel

2007 in sostituzione della versione precedente del 2004)• Regolamento per la gestione patrimoniale (approvato

nel 2004)• Regolamento per l’uso e la riproduzione dei beni della

Fondazione da parte di terzi (approvato nel 2008)• Regolamento per l’accesso dei visitatori ai Musei e alle

mostre temporanee (aggiornato e approvato nel 2010 in sostituzione della versione precedente del 2007)

• Regolamento di gestione della Biblioteca d’Arte (approvato nel 2004)

• Regolamento sul procedimento e sull’accesso ai documenti amministrativi (approvato nel 2005)

• Linee guida per le acquisizioni museali (approvato nel 2004)

L’attività di definizione di una rigorosa e puntuale forma-lizzazione delle procedure continua tutt’oggi ogni qualvol-ta se ne manifesti la necessità date le progressive fasi di sviluppo dell’ente che necessitano di sempre nuovi stru-menti organizzativi sistematici e funzionali.

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I SERVIZI AL PUBBLICO

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• guardaroba e deposito bagagli: presenti e presidiati presso tutti i Musei della Fondazione;

• libreria: presso GAM, Palazzo Madama e Museo d’Arte Orientale condotta da un gestore esterno specializza-to; presso il Borgo e la Rocca Medievale gestita diret-tamente dalla Fondazione;

• caffetteria: presente presso GAM e Palazzo Madama è un servizio condotto da gestori esterni specializzati;

• zone relax: presenti presso Palazzo Madama; aree verdi presso il Borgo Medievale;

• sale di consultazione e studio: Palazzo Madama.

Gli operatori di sala sono dedicati esclusivamente ai servizi di custodia e accoglienza al pubblico. In particolare gli operatori• garantiscono la sorveglianza degli ambienti di

deposito e guardaroba;• segnalano eventuali cambiamenti ambientali;• monitorano il funzionamento della strumentazione;• regolano l’accesso alle sale per garantire la migliore

fruizione del patrimonio museale;• forniscono informazioni essenziali su percorsi, opere,

servizi e attività del Museo;• svolgono attività di biglietteria.

Inoltre i Musei della Fondazione hanno da tempo svi-luppato una serie di supporti alla fruibilità della struttu-ra per tutte le diverse tipologie di disabilità che neces-sitano in particolare di tecnologie assistite che non si limitano solo a facilitare la disabilità motoria ma mirano ad accogliere il più ampio ventaglio di disagi sia fisici sia mentali.Il sostegno alla disabilità non riguarda solamente speciali materiali di supporto alla visita, come le audioguide per ipovedenti e i supporti cartacei in braille, bensì attività e percorsi espositivi mirati gestiti dai Servizi educativi.Al fine di tutelare questi utenti diver-samente abili la legge italiana ha in-trodotto delle norme vincolanti relative all’accessibilità dei siti web della Pubbli-ca Amministrazione. La Fondazione To-rino Musei ha adeguato tutti i suoi siti in ottemperanza alla Legge n. 4 del 2004 – nota come Legge Stanca – nella convinzione che accessibilità voglia dire soprattutto e-partecipation, cioè la rimozione delle barriere informatiche oltre che dismissione delle barriere strutturali comunemente prese in considerazione.

L’accoglienzaDa sempre è consolidato nei Musei della Fondazione il riconoscimento della centralità dell’utente, verso il qua-le si orienta la progettazione e la gestione delle attività e dei servizi museali.L’esigenza di interpretare le aspettative del pubblico e di verificarne il gradimento è sempre più avvertita dai responsabili e curatori dei Musei i quali tendono a un progressivo miglioramento dei servizi rivolti al pubblico, accentuandone il confronto con le esperienze straniere.Porre l’utente al centro dell’attenzione, fornendo servi-zi che possano corredare e favorire la visita alle collezio-ni rappresenta un obbligo dei Musei della Fondazione.Il concetto di accoglienza è il principio ispiratore cui l’ente fa riferimento: insieme alle opere, il pubblico è la ricchezza più grande dei Musei e l’impegno è di garan-tire ai visitatori, con cura e attenzione quotidiana, un servizio efficiente e coordinato offrendo nelle sale, ma anche negli uffici un’assistenza qualificata, disponibile, cordiale.Nei Musei il visitatore dispone a vario titolo di materiali informativi di sala, quali brochure, pieghevoli, audiogui-de per adulti, bambini e ipovedenti, audiotour, schede mobili di approfondimento, postazioni multimediali di approfondimento tematico e di aiuto alla visita.La Fondazione Torino Musei ha reso le proprie sale ac-cessibili proponendo un ambiente confortevole e cultu-ralmente stimolante.Nelle diverse sedi le facility di cui il pubblico può dispor-re sono:

La legge n.4 del 9 gennaio 2004, comunemente chiamata “Legge Stanca”, definisce i soggetti che

devono garantire l’accessibilità dei propri siti e sistemi

informatici, per garantirne il completo accesso anche a

tutti coloro che necessitano di tecnologie assistite.

Logo simbolo di adeguamento alla legge Stanca per i siti web.

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Palazzo MadamaMuseo Civico d’Arte AnticaArte e industria a Torino. L’avventura Lenci. Ceramica d’arredo 1927- 1937 a cura di Enrica Pagella e Valerio Terraroli23 marzo – 27 giugno. Prorogata al 22 agosto

La mostra, allestita in Sala del Senato, è stata realiz-zata in collaborazione con la Consulta per la valoriz-zazione dei beni artisti e culturali di Torino, che ha interamente finanziato il progetto, coinvolgendo un gruppo consistente di collezionisti privati che nel corso degli anni hanno raccolto ceramiche, mo-delli in gesso e disegni, salvaguardando la memoria della manifattura torinese. La mostra ha proposto un’ampia selezione di opere: 121 tra ceramiche e gessi, accompagnati da 44 disegni e bozzetti, che hanno documentato l’attività di artisti come Chessa, Sturani, Grande, Tosalli, Scavini.

Gioielli Fantasia da una collezione torinese a cura di Enrica Pagella23 novembre – 23 gennaio 2011

La mostra è stata realiz-zata grazie alla collabora-zione di Patrizia Sandret-to Re Rabaudengo che ha messo a disposizione la collezione privata di gio-ielli fantasia americani del Novecento: 500 gioielli in materiali non preziosi, a volte di recente invenzione, come la lucite (perspex), ispirati agli stili e alle forme dell’oreficeria tradizionale o più spesso portatori di nuove immagini e di inedite iconografie. Il percorso ha illustrato la nascita della jewerly negli anni della Grande Depressione e della seconda guerra mondiale, seguendone gli sviluppi all’interno della nuo-va società di massa, con particolare riferimento all’in-dustria della moda e a quella del cinema. L’iniziativa si è inserita in un ciclo di esposizioni tem-poranee per valorizzare il nucleo fondante del Museo dedicato alle arti decorative e per sviluppare il rapporto con il collezionismo privato presente nel territorio. Inoltre, in occasione dell’esposizione della Sacra Sindo-ne nel duomo di Torino (10 aprile - 23 maggio) è stato

Le mostre e le attività culturali

L’attività artistica è interamente seguita dagli Uf-fici Mostre dei diversi Musei che si occupano del coordinamento e dell’organizzazione delle mani-festazioni espositive seguendo ogni singolo mo-mento del complesso processo di realizzazione.

Le mostre sono proposte e progettate dai direttori dei Musei con l’apporto, se necessario, di consulenti esterni.Le mostre si attivano secondo uno specifico progetto artistico, mediante il prestito di opere provenienti gene-ralmente da altre collezioni, pubbliche e private. Un’altra tipologia di mostra riguarda la documentazio-ne di specifiche tematiche, consentendo l’eventuale esposizione di opere in deposito oppure evidenziando-ne esiti di studio o di restauro. Infine, specialmente per l’arte contemporanea, alcune mostre si prefiggono di documentare il lavoro di artisti già affermati o emergenti. Le varie iniziative sono prodotte e organizzate tenendo conto della peculiarità di ciascuna sede museale.Le mostre organizzate dai Musei della Fondazione di nor-ma si inseriscono nel percorso museale e quindi non hanno una bigliettazione propria, diversa da quella del Museo. Nello stesso modo e con altrettanta cura gli Uffici Mo-stre gestiscono le attività che riguardano l’organizza-zione di eventi quali concerti, rassegne artistiche, pro-iezioni cinematografiche, conferenze, ecc. La programmazione artistica nel 2010 è stata la seguente.

Nel 2010 il costo per mostre e manifestazioni risulta pari al 12% del costo complessivo della produzione.

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organizzato un percorso tematico all’interno delle col-lezioni del Museo. Le opere scelte per il percorso erano di carattere sia sacro (rappresentazioni della vita e Pas-sione di Cristo) sia profano: oggetti legati al culto delle reliquie e alla commemorazione dei defunti. Il Museo ha voluto così presentare un’occasione di riflessione sul tema sindonico non solo per i cattolici ma anche per i visitatori laici o di altra confessione religiosa.

Durante l’intero anno il Museo è stato interessato da una fitta programmazione di conferenze, lezioni, semi-nari e di laboratori, tra i quali ricordiamo Madama Knit, Ora d’Arte e gli Aper-in-mostra, aperitivi con visita gui-data che si sono proposti come valida occasione di edu-tainment, in alternativa alla tradizionale visita guidata.È proseguito inoltre l’impegno dei conservatori del Mu-seo nell’ambito del progetto di collaborazione interna-zionale sulla Sculpture médiévale dans les Alpes.Infine va ricordato l’avvio nel 2010 della ricostruzione del Primo Senato d’Italia grazie al contributo di Fonda-zione CRT e del Comitato Italia 150°.

Galleria Civica d’Arte Moderna e ContemporaneaKeep Your Seat: Stai Al Tuo Posto.a cura di Danilo Eccher e Maria Cristina Didero26 febbraio – 23 maggio La stagione 2010 si è inaugurata con un’esposizione incentrata sull’idea di intersezione fra arte contem-poranea e design, partendo idealmente dall’opera di recente acquisizione di Simon Starling Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five (Motion Control / Mol-lino), 2007, per le collezioni della Videoteca della GAM.

La mostra ha proposto una selezione di accostamenti tra arte e design di immediata fruibilità. Ai lavori degli artisti presentati in mostra, tra cui Ma-risa Merz, Vedovamazzei, Christoph Buchel, Ghada Amer, Chen Zhen, Tony Oursler, Marc André Robinson, Adolf Vallazza, sono stati accostati i lavori di designer

di caratura internazionale provenienti dalla collezione di Alexander von Vegesack, direttore del Vitra Design Museum. La presenza di grandi esponenti, come Ma-ckintosh, Aulenti, Mollino, Mendini, Rietveld, Campa-na e Thonet, ha ridefinito gli spazi della sala mostre in ambienti di pensiero, indagando attraverso l’oggetto sedia, sull’uomo, sull’idea di presenza, assenza e soli-tudine, riflettendo sulla metafora tra pensiero e forma. La Fondazione De Fornaris ha deciso di acquisire per le collezioni della GAM un Trono di Adolf Vallazza. L’arti-sta ne ha donato un secondo, sempre scelto fra i quat-tro esposti in mostra. Anche la Fondazione per l’Arte Moderna e Contem-poranea CRT ha arricchito le collezioni del Museo ac-quistando l’opera Right of Return del giovane artista americano Marc André Robinson.

Tutta la Memoria del Mondoa cura di Elena Volpato25 febbraio – 23 maggio

GAM Underground Project ha proposto una mostra col-lettiva di artisti italiani e stranieri interessati a ricercare nel loro lavoro i meccanismi di costruzione del racconto storico, le implicazioni, gli strumenti della registrazione e dell’archiviazione degli eventi. Nell’affrontare questi temi talvolta l’analisi dell’ambigua soglia che separa il vero dal falso li ha portati a provocatorie costruzioni di pura finzione, a testimoniare storie mai accadute ma allo stesso tempo curiosamente rappresentative del no-stro passato. Al termine della mostra per concludere il percorso espo-sitivo ispirato al film di Alain Resnais Toute la Memoire du Monde si sono svolte le conferenze degli artisti Ju-lieta Aranda (2 giugno) e Simon Fujiwara (8 giugno).

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Mimesi Permanente. Una mostra su simulazione e realismoa cura di Alessandro Rabottini10 giugno – 26 settembre

Con questa mostra GAM Underground Project ha av-viato un programma che prevede periodicamente la progettazione di un’esposizione da parte di un curatore ospite. Per l’occasione l’incaricato Alessandro Rabotti-ni, critico e curatore alla GAMeC di Bergamo, ha riunito 38 opere di tredici artisti attivi sulla scena internaziona-le dell’arte contemporanea provenienti da Europa, Stati Uniti e Asia. Attraverso fotografia, pittura, scultura, installazione e video, la mostra ha effettuato una riflessione sul par-ticolare momento in cui le immagini rivelano i mecca-nismi di costruzione dell’artificio e dell’illusione. Tra gli artisti presenti, Anna Barribal, Simon Denny, Pratchaya Phinthong, Michael Riedel, Giuseppe Gabellone.

Enrico Gamba tra Purismo e Accademia 25 febbraio – 23 maggio a cura di Virginia Bertone

L’impegno sul fronte della valorizzazione del patrimonio grafico si è concentrato su due iniziative espositive alle-stite nella Wunderkammer della GAM, posta al primo piano delle collezioni del Museo. La prima, dedicata a Enrico Gamba, ha offerto l’occasione per presentare lo splendido nucleo degli studi per il grande quadro de I funerali di Tiziano (1855), attraverso il quale si riconosce la purezza del segno e l’affilata definizione dei più minuti dettagli che confermano l’importanza del ruolo affidato al disegno in ambito accademico nell’Ottocento. Coerentemente con le intenzioni delle esposizioni che si svolgono in questo spazio, intese a valorizzare e a far conoscere al grande pubblico la qualità dei materiali del Gabinetto Disegni e Stampe, i fogli presentati proveni-vano esclusivamente dalle collezioni GAM.

Antonio Fontanesi: declinazioni sul tema del paesaggio 10 giugno – 26 settembre a cura di Virginia Bertone e Rosanna Maggio Serra

Altro appuntamento importante è stato rappresentato dalla mostra dedicata ad Antonio Fontanesi, artista di spicco nel panorama ottocentesco e di cui la GAM pos-siede la più ricca collezione. La scelta dei fogli ha voluto porre in evidenza la dovizia delle forme, delle tecniche e dello stile con cui il maestro reggiano ha affrontato il pa-esaggio. Per l’occasione sono stati esposti i grandi disegni a fusain in parte esposti nel 1997 e diversi fogli inediti. Con questa mostra il progetto Wunderkammer ha inizia-to ad arricchirsi di nuove voci critiche. Per la competenza su questi materiali, la curatrice del progetto ha invitato

Rosanna Maggio Serra a condividere la responsabilità della scelta dei fogli del maestro reggiano.

Osvaldo Licini: Capolavori a cura di Danilo Eccher e Riccardo Passoni23 ottobre – 31 gennaio. Prorogata al 20 marzo 2011

La mostra antologica dedicata a Osvaldo Licini (Monte Vidon Corrado, Fermo, 1894 - Ascoli Piceno, 1958), maestro del Novecento italiano e internazionale e rappresentante di spic-co dell’arte astratta, ha presentato al pubblico quasi cento capolavori dell’artista. Per la prima volta sono stati ricongiunti i lavori che appartengono al nucleo degli eredi Licini, quel-li ora nella Pinacoteca Civica a lui intitolata, le molte opere della collezione Lorenzelli, i lavori provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private italiane oltre naturalmente alle opere che fanno parte del patrimonio GAM. L’esposizione, che è stata curata con il supporto di un comi-tato composto da Luciano Caramel, Zeno Birolli e Fabrizio d’Amico, ha presentato il percorso dell’artista dagli esordi, a partire dagli anni Dieci, fino al 1958, anno della morte, lo stesso in cui alla XXIX Biennale di Venezia ottenne il Gran Premio Internazionale per la Pittura: dalla giovanile produzione figurativa, ai contatti con l’ambiente parigino, l’avvicinamento all’astrattismo internazionale e la variante fantastica, alternativa agli sviluppi dell’arte informale.

Martha Rosler. As If a cura di Elena Volpato23 ottobre – 30 gennaio 2011

La mostra è stata la prima personale in un’istituzione italiana dedicata a Martha Rosler. L’artista, attiva sulla scena internazionale a partire dagli anni Sessanta, ha ricevuto di recente un premio alla carriera dal Guggen-heim Museum di New York. La mostra negli spazi di GAM Underground Project ha riunito le opere principali di tutta la produzione che te-stimonia l’impegno e l’approfondimento verso temati-che politiche e sociali, mediante diversi linguaggi: dalla

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scrittura al video, dalla fotografia al collage, all’istalla-zione. Inoltre proprio in occasione della mostra, Mar-tha Rosler ha realizzato un progetto speciale dedicato a una questione d’importanza focale per la città di Torino quale l’immigrazione: Invisible Labor è un’opera che raccoglie le testimonianze di nove persone immigrate, tre uomini, e nove donne nigeriane vittime di tratta. Durante Artissima l’opera A Gourmet Experience di Mar-tha Rosler è stata allestita all’interno dello spazio Mostra per Mostra dedicato alle istituzioni.

Sul Vero: Vittorio Avondo e la Campagna Romana a cura di Virginia Bertone e Pierangelo Cavanna24 ottobre - 30 gennaio 2011

La Wunderkammer ha riservato l’appuntamento con-clusivo del primo ciclo di esposizioni a Vittorio Avondo (Torino, 1836-1910), figura di riferimento della vita cul-turale piemontese del secondo Ottocento. Intellettuale, esperto di arte medievale e moderna, Avondo si dedica per tutta la vita alla tutela del pa-trimonio culturale, facendosi promotore delle nascenti politiche di salvaguardia nazionale, lavorando al restau-ro di edifici storici (uno su tutti, il castello valdostano di Issogne), nonché curando il primo riordino delle colle-zioni del Museo Civico di Torino, di cui fu direttore dal 1890 fino alla morte nel 1910. La mostra si è concentra soprattutto sull’attività di di-segnatore durante il lungo soggiorno a Roma a partire dal 1857. I disegni che ritraggono la campagna romana esprimono le influenze più diverse, dal romanticismo di Calame di cui era stato allievo, all’amicizia con il grup-po di Rivara, alla conoscenza di Fontanesi, fino al reali-smo francese e alla sintesi macchiaiola. Il percorso della Wunderkammer ha voluto sottoline-are il rapporto con le coeve ricerche fotografiche, già affrontato nei suoi studi da Pierangelo Cavanna, espo-nendo quattro carte salate di Giacomo Caneva (Pado-va, 1813 –1865) della Scuola Romana ritrovate fra le carte di Avondo e parte del suo lascito al Museo.

Be Square! Gama cura di Antonio Riello 24 ottobre – 30 marzo 2011

L’artista Antonio Riello ha scelto la GAM come unico Museo Italiano per il progetto che indaga e celebra l’identità collettiva: BE SQUARE!.Come nei musei precedentemente coinvolti - la Kun-sthalle di Vienna e il Baltic di Newcastle - l’artista ha ide-ato per l’intero staff una divisa personalizzata con uno specifico motivo tartan in cui viene inserito un errore, artisticamente un “elogio dell’imperfezione”, un ele-mento di sviluppo e cambiamento di un’identità collet-tiva reale ma nel contempo contraddittoria ed incerta. Per la GAM e il suo “TartanTorino” Antonio Riello ha utilizzato i colori delle due squadre di calcio, granata, bianco e nero, quelli dello stemma della città, blu e giallo oro, nonché una piccolissima quantità di verde, rimando al tricolore, al ruolo di Torino nel processo di unità nazionale e alla numerosa comunità islamica che costituisce un’importante componente etnica dell’iden-tità torinese contemporanea.La divisa, in dotazione al personale di sala, degli uffici e indossata anche dal direttore e dalla presidente, è stata confezionata su misura e interamente prodotta da dit-te sponsor, così come la sciarpa-catalogo realizzata in serie limitata che permette ai visitatori di portare a casa un pezzo di mostra.

Oltre alle conferenze legate alle esposizioni presenti in Museo, tra ottobre a febbraio si è svolto un ciclo di conferenze sul tema della partecipazione: sette incontri tramite i quali si è cercato di parlare di partecipazione non solo come strategia artistica, ma come possibilità politica e obiettivo delle recenti ricerche.Anche in questo caso è stata coinvolta Martha Rosler, seguita da Yael Bartana che ha illustrato i primi due capitoli della sua Polish Trilogy. Sono inoltre state invi-tate due curatrici e critiche indipendenti come Katerina Gregos e Emanuela De Cecco, Markus Miessen e la po-litologa Chantal Mouffe.

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Museo d’Arte OrientaleL’India dei Rajput. Miniature dalla Collezione Ducrot a cura di Claudia Ramasso12 marzo - 6 giugno

La mostra che ha inaugurato l’attività espositiva del Museo, allestita nella sala polifunzionale, è stata pro-grammata in concomitanza con il Salone del Libro 2010 dedicato all’India. È stata presentata al pubblico una raccolta di 150 mi-niature appartenenti alla collezione privata di Vicky Du-crot e attribuibili, in larga misura, alle scuole pittoriche del Rajasthan, dei principati delle colline prehimalayane (pitture Pahari), dell’India centrale (Malwa) e alla produ-zione Mugal e Deccani.Le opere selezionate, allestite secondo un criterio cro-nologico e geografico, hanno offerto una panoramica degli stili e dei temi iconografici della produzione pitto-rica su carta che si sviluppò nell’area nord-occidentale e centrale del sub-continente indiano tra il XVII e il XIX secolo, periodo in cui alla grande potenza dell’impero musulmano Mugal si contrappose la fiera resistenza dei principi indiani Rajput. Le miniature in mostra hanno presentato diverse interpretazioni stilistiche frutto della sensibilità peculiare di ogni scuola locale, ben docu-mentate nella collezione Ducrot. L’inquadramento storico-geografico e la descrizione dei tratti salienti delle diverse scuole pittoriche sono state affi-date ai numerosi pannelli esplicativi presenti nel percorso di visita e affiancati da una postazione multimediale touch screen volta a illustrare nel dettaglio le singole miniature.

Gemine musea cura di Maria Teresa Roberto15 maggio - 18 luglio

Gemine Muse 2010, in programma in 22 città italiane, ha coinvolto più di 120 giovani artisti e 30 curatori in 19 sedi espositive e con tre percorsi diffusi nei centri storici di altrettante località. Il programma era incluso nel progetto Italia Creativa, a cura del Dipartimento

della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani e il GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani. Nella sede del Museo sono state collocate installazioni e realizzazioni di artisti selezionati: Pietro Reviglio (foto-grafie all’interno dei giardini giapponesi e nella galleria dell’Asia Meridionale), Aurora Meccanica (installazione multimediale all’interno della galleria cinese) e Cornelia Badelita (paravento giapponese e opera pittorica realiz-zata secondo i canoni delle thank-ga tibetane). Inoltre, per quanto riguarda le attività rivolte al pub-blico, importante rilievo ha avuto il percorso Echi da Oriente, realizzato con il Teatro Regio, iniziativa che ha incoraggiato la progettazione di attività in collaborazio-ne anche con altre istituzioni culturali cittadine. Nel corso dell’Ostensione della Sindone è stato propo-sto a visitatori singoli e a gruppi il nuovo percorso te-matico Dai luoghi di culto agli oggetti sacri.Sulla scia del grande successo ottenuto con la precedente rassegna cinematografica dell’estate 2009, il Museo ha ideato e realizzato un ciclo di proiezioni dedicate alla co-piosa e interessante produzione contemporanea di Bol-lywood che, ignorata per anni in Occidente, gode oggi di un’inattesa popolarità, iniziativa che ha incontrato grande favore tra il pubblico. Nei mesi estivi è proseguita la col-laborazione con la rassegna musicale Gong, concerti che hanno caratterizzato anche i mesi successivi.

Borgo MedievaleL’uomo con la valigia. Piccola storia del bagaglioa cura di Paolo Novaresio14 febbraio – 9 maggio. Prorogata al 27 giugno.

L’allestimento, diffuso negli spazi del Borgo e all’inter-no della Rocca, ha affrontato il tema del bagaglio sotto una valenza pratica e psicologica.Sono stati presi in considerazione l’evoluzione del bagaglio e degli effetti personali rispetto ai mezzi di trasporto e alle differenti fasi del viaggio, nonché

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un’esemplificazione di varietà di contenuti. L’arco tem-porale di riferimento è stato quello compreso tra metà Ottocento e i giorni attuali, oltre a una sezione medie-vale collocata al piano terra della Rocca. Il percorso espositivo si è sviluppato attraverso tre spazi: la casa di Frossasco con Bagagli d’altri mondi dedica-ta ai nomadi tuareg; la sala mostre con gli oggetti del viaggiatore, mentre la sala della Rocca ha presentato una sezione rivolta ai bauli, una riservata ai bagagli del Medioevo e infine una legata al sottile rapporto tra ba-gaglio e viaggiatore con esemplificazioni scenografiche di sei differenti tipi di “fardello”.

Il Canavese e il suo doppio. Il Borgo Medievale tra arte e storia4 settembre – 2 ottobre

La mostra, progettata in occasione del settembre gia-cosiano, in collaborazione con il comune di Colleretto Giacosa, è stata ospitata presso il centro culturale poli-funzionale “Piero Venesia” di Colleretto. La collaborazione con il luogo natale di Giuseppe Gia-cosa, tra i fondatori del Borgo, trae spunto dall’idea di rendere pubblico il ricco archivio di documenti ineren-ti le testimonianze del XV secolo nell’area canavesana (case, castelli, strutture fortificate, pitture, ornati archi-tettonici), raccolti dallo staff del Borgo in un’attività di studio e di campagne fotografiche. L’allestimento (comprendente 21 pannelli, oltre a ma-teriale di arredo e costumi) è stato pensato per essere facilmente esportabile nei Comuni che hanno fornito modelli per l’ideazione del Borgo, andando a individuare di volta in volta specifici approfondimenti tematici.

Di Borgo in Borgo: il villaggio Leumann a Torino3 settembre – 19 settembre

La mostra ospitata nella via maestra del Borgo è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione “Amici della Scuola Leumann”.Nell’allestimento, che illustrava tramite una serie di pannelli plurilingue le vicende di questo villaggio ope-raio nato a fine Ottocento a Collegno, si sono anche approfondite le ragioni della similitudine tra i due bor-ghi e i loro rapporti con la città di Torino.

Le forme del fantastico10 settembre – 10 ottobre

In occasione della cinquantesima edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte, si è inaugurata nella Casa di Frossasco del Borgo la personale del ceramista Carlo Zoli. La mostra ha voluto rinnovare e ricordare lo stretto le-game tra il Museo e la ceramica, presente nelle facciate della case e nell’allestimento delle sale della Rocca.

Torino a naso in giù. Trasformazioni di una città8 ottobre – 14 novembre. Prorogata al 12 dicembre

L’esposizione fotografica di oltre 100 immagini di Gio-vanni Fontana ha testimoniato i mutamenti urbanistici della nostra città negli ultimi trent’anni, mentre nella sala mostre, oltre a un filmato, sono stati presentati ap-profondimenti tematici legati al Museo e una grande riproduzione fotografica di Torino dall’alto. Nel corso di tutto l’anno sono continuati gli appunta-menti con altre attività rivolte al pubblico. In occasione dell’anno dedicato alla Scienza, in collabora-zione con InfiniTo, è stato presentato un evento dedicato all’indagine del cielo: in Rocca e nel Cortile del Melograno si è potuto osservare il cielo e i movimenti degli astri. In collaborazione con la Provincia di Torino, si sono conti-nuati ad allestire, mensilmente, i mercati enogastronomi-ci del Paniere della Provincia. Il mese di marzo ha visto la collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna per la rassegna cinematografica Cinema in Alta quota. In omaggio alla sezione dedicata ai Bagagli d’altri mon-di è stata organizzata una mostra mercato dal titolo Tuareg… e non solo. Da ricordare anche la mostra fo-tografica L’Alfabeto del Mondo, realizzata in collabo-razione con l’associazione Libri&Culture, la rassegna Un’altra musica, la decima edizione di Gong, gli Aperi-tivi al Borgo, la manifestazione Mappamondo. Culture di viaggio, culture in viaggio e la rassegna teatrale Bu-rattini al Borgo.Numerosi e assai seguiti gli appuntamenti legati al giar-dino: nel mese di febbraio si è svolto il corso di potatura Guarda e coltiva: il giardino da ricreare e il corso Fiori dell’altro mondo nel giardino medievale, dedicato al confronto tra specie tipiche medievali e piante origina-rie del paesi extraeuropei.

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EventiArtissima 17, Internazionale d’Arte Contemporanea a Torino 5 novembre – 7 novembre

La fiera promossa dalla Fondazione Torino Musei per incarico di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, ha avuto luogo presso Lingotto Fiere.Proseguendo il percorso intrapreso nelle passate edi-zioni, l’obiettivo prioritario di Artissima è stato anche quest’anno definito nella qualificata proposta culturale. Una Fiera dedicata alla perlustrazione del nuovo, una piattaforma della migliore ricerca artistica a livello in-ternazionale ma anche un luogo ideale attorno al quale far ruotare numerosi altri eventi. Molte le novità che hanno contraddistinto questa edi-zione tra cui la nuova spettacolare sede dell’Oval, rea-lizzato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Tori-no 2006 nell’area di Lingotto Fiere. Il padiglione è stato la sede ideale per ospitare una manifestazioni di respiro internazionale quale Artissima.

Come sempre numerose sono state le attività collaterali alla fiera:• Present Future. La sezione ha contribuito in modo

determinante a rendere Artissima il luogo privilegiato dove scoprire in anteprima gli artisti emergenti.

• New Entries. La sezione, riservata a giovani gallerie d’avanguardia, attive da non più di cinque anni e che non abbiano mai partecipato prima ad Artissima, ha dimostra-to di rappresentare uno dei settori più vivaci della Fiera.

• Back to the Future. Artissima si è arricchita di una nuova sezione, che ha offerto ai visitatori una visione completamente nuova dell’arte contemporanea, in li-nea con la vocazione di ricerca e sperimentazione della Fiera. Back to the Future ha presentato una serie di mostre personali dedicate ad artisti italiani e stranieri, che dopo aver lavorato ed essersi affermati tra gli anni ’60 e ’70 non hanno ricevuto negli ultimi decenni l’at-tenzione che meritano.

• Ascolta chi scrive. Artissima ha riproposto un’iniziativa pensata per il grande pubblico che ha offerto l’op-portunità di scoprire la Fiera sotto la “guida” di esperti del settore.

• Poesia in forma di Rosa. Attraverso il coinvolgimento di artisti che si esprimono anche in altre discipline cre-ative Artissima 17 si è proposta di indagare questo territorio di confine, cercando di scoprire le condizio-ni favorevoli a una più diffusa integrazione delle arti.

• Casa delle Contaminazioni / House of Contamination. La Casa delle contaminazioni, realizzata con materia-le di recupero è stata disegnata per permettere alle diverse sezioni di Poesia in forma di rosa di sovrap-porsi, influenzarsi, inquinarsi reciprocamente.

• Artissima Design. L’esposizione ha presentato un’ampia selezione di lavori inediti realizzati da alcuni tra i nomi di maggior rilievo nel contesto internazionale del de-sign di ricerca.

Spirito Nomade - Uomini dei deserti di sabbia, d’erba, di nevea cura di Tiziana e Gianni Baldizzone, Piazza San Carlo, 29 ottobre – 10 gennaio 2011

La mostra fotografica ha toccato temi sensibili e di at-tualità, come la protezione dell’ambiente, la gestione sostenibile delle risorse (prima tra tutte l’acqua), la mo-bilità come libertà umana e come modo di spostarsi con impatto limitato nell’ambiente, la biodiversità, l’im-portanza delle relazioni umane, la trasmissione delle conoscenze tradizionali e dei valori irrinunciabili come il rispetto, la condivisione, l’aiuto reciproco, la solidarietà. Frutto di un lavoro di oltre venticinque anni, questa esposizione ha invitato a prendere coscienza che que-ste popolazioni, detentrici di conoscenze tradizionali che permettono loro di vivere da millenni in ambienti ostili, possono rivelarsi dei preziosi alleati dell’uomo moderno nella salvaguardia e conservazione dell’am-biente naturale e a riflettere su uno stile di vita diverso.

Eco e Narciso. Cultura Materiale / Videoa cura di Rebecca De Marchi e Elena Volpato19 aprile – 6 novembre

Progetto, promosso dalla Provincia di Torino, che ha coinvolto otto artisti visivi che nel periodo primavera estate 2010 hanno lavorato con sette ecomusei della Provincia di Torino.Questa sesta edizione di Eco e Narciso dedicata al video, ha rappresentato l’ulteriore incontro della ricerca contempo-ranea con i luoghi della cultura materiale, invitando artisti che operano con il mezzo video a trascorrere un periodo di residenza presso gli ecomusei e a lavorare sulle storie che li caratterizzano, coinvolgendo il territorio e le comunità locali che ad essi fanno capo. Storie talvolta determinanti e riconosciute dalla storia ufficiale. L’intento è stato quello di cogliere, esprimere e trasmettere l’identità di un luogo, assecondando categorie estetiche e poetiche, veicolando per canali emozionali la complessità, storica e quotidiana, dell’ecomuseo. Tra il 6 e il 18 maggio gli artisti sono stati al centro di un ciclo di incontri pubblici presso la GAM, inseriti anche del programma didattico rivolto agli studenti de-gli Istituti Superiori della Provincia. Durante gli incontri gli artisti hanno presentato la loro ricerca, offrendo un momento di confronto e dialogo tra diverse esperienze nell’ambito del video d’artista.

Page 67: Fondazione Torino Musei

65

La Biblioteca d’Arte e l’Archivio FotograficoTra le attività del 2010 della Biblioteca d’Arte si eviden-ziano gli aggiornamenti del catalogo consultabile solo on line (in linea con gli standard di tutte le biblioteche in continua crescita), tramite richiesta effettuabile sulla pagi-na della Biblioteca d’Arte del sito della Fondazione Torino Musei e l’adesione della biblioteca al COBISS – Coordina-mento Biblioteche Speciali e Specialistiche che è sfociata nella partecipazione al convegno patrocinato dall’UNE-SCO tenutosi presso l’Accademia Albertina, dedicato a Le Arti: fondi librari delle Biblioteche Speciali. Di seguito si riportano i principali dati relativi alle consulta-zioni e acquisizioni della Biblioteca nel 2010 a confronto con l’anno precedente.

L’Archivio Fotografico è stato invece impegnato nel com-plesso lavoro di preparazione e consegna di 338 file digitali alla Fondazione per l’Arte Moderna Contemporanea CRT, per la realizzazione dell’apparato iconografico del sito, e al consistente lavoro di supporto al corredo fotografico del volume dedicato a Torino dell’Enciclopedia Treccani (circa 200 immagini). Al fianco della Regione Piemonte, l’Archivio Fotografico ha svolto la verifica delle circa 8.000 accessioni in corso di acquisizione da parte di quest’ultima

in relazione della liquidazione del Patrimonio FIF (Fonda-zione Italiana per la Fotografia) custodito presso lo stesso Archivio. Inoltre è stata avviata una ricerca sui fondi Gabi-nio e FIF Storico, onde predisporre i materiali per una serie di esposizioni da tenersi presso il Borgo Medievale.Nell’ambito del supporto alle ricerche delle diverse direzio-ni museali, vanno segnalate per consistenza la selezione e l’organizzazione del materiale per il catalogo delle colle-zioni permanenti GAM e l’avanzamento della schedatura fotografica del Medagliere Numismatico di Palazzo Ma-dama (250 nuove riprese).Ma l’impegno principale dell’Archivio nel 2010 è stato rivolto a mettere a regime il sito di e-commerce delle im-magini del patrimonio della Fondazione.Oltre al nucleo dei capolavori inizialmente inseriti, riguar-danti tutti i Musei, sono state apportate significative in-tegrazioni a proposito dei fondi GAM, inserendo gruppi importanti di immagini del fondo De Gubernatis (Sette-Ottocento), delle acquisizioni principali di arte contem-poranea della Fondazione CRT. Il materiale in vendita è stato alimentato dalla grande consistenza del fondo gra-fico (Ottocento soprattutto), con particolare riferimento al materiale pubblicato in V. Bertone, Disegni del XIX secolo della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contem-poranea di Torino. Fogli scelti dal gabinetto dei Disegni e Stampe, Firenze 2009, e dunque potenzialmente più attraente per l’acquisto da parte dell’editoria specializza-ta. Anche le collezioni del Museo d’Arte Orientale – aree Cina, Giappone, Himalaya, in questa fase – sono state inserite in maniera esaustiva.

2010 2009 Variazione %

Utenti 5.962 5.713 4%

Consultazioni 23.609 23.218 2%

Nuove acquisizioni 1.824 1.869 -2%

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Utenti Consultazioni Nuove acquisizioni

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1.824 1.869

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8. Attività della Biblioteca d’Arte

2010

2009

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I Servizi educativiI Musei della Fondazione sono da sempre impegnati in una essenziale funzione pedagogica, con la convinzione che soprattutto nell’età scolare si formino le abitudini comportamentali dei cittadini, tra le quali la consapevo-lezza del valore e il senso d’appartenenza nei confronti del patrimonio artistico, culturale e ambientale. Negli anni, l’impegno dell’attività didattica è stato ulte-riormente esteso a scopo educativo, culturale e ricrea-tivo. Le attività dei Servizi educativi non si rivolgono esclusivamente alle scuole, bensì alle diverse categorie di utenza, come le famiglie e le persone diversamente abili.

I programmi, nelle articolazioni dedicate a visitatori di età ed esigenze diverse, propongono processi di ap-prendimento formali e informali. La struttura operativa dei Servizi educativi gestisce la re-alizzazione dei progetti e provvede a informare, indiriz-zare, accogliere e condurre il pubblico nelle Sale Espo-sitive, negli spazi attrezzati e specificatamente dedicati. Anche questa attività è supportata da personale specia-lizzato che pianifica ed elabora il programma, predispo-ne le procedure progettuali e organizzative per la realiz-zazione delle varie iniziative compresa la preparazione, la promozione, la documentazione e la valutazione.

2010 2009 Variazione %

Palazzo Madama 28.585 15.950 79%

GAM 41.327 38.222 8%

MAO 12.816 16.639 -23%

Borgo Medievale 14.825 22.104 -33%

Totale 97.553 92.915 5%

0

45.000

40.000

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20.000

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5.000

Palazzo Madama GAM MAO Borgo Medievale

PAG 114

Palazzo MadamaMuseo Civico d’Arte AnticaOltre alla consueta programmazione di laboratori, wor-kshop e incontri per ragazzi, nell’ambito di Torino 2010 Capitale europea dei giovani, i Servizi educativi del Mu-seo hanno promosso nel corso dell’anno i seguenti pro-getti destinati ai giovani.Il Progetto per il dialogo interculturale: Il ritratto tra identità e rappresentazione, realizzato in collaborazione con il Centro Territoriale Permanente Drovetti di Torino ha proposto a classi di studenti stranieri una riflessione sul tema del ritratto, dell’autoritratto e dell’identità. Dopo le positive esperienze del 2009, anche per il 2010 Palazzo Madama ha indetto due concorsi dedicati ai più giovani, Giovani Collezionisti, nato con lo scopo di promuovere ed esplorare il fenomeno del collezionismo e Io lo vedo così, concorso fotografico che ha avuto come tema “parole in museo”: una caccia fotografica alla ricerca delle parole scritte che accompagnano la visita di Palazzo Madama. In occasione della Coppa del Mondo di Fioretto Fem-minile disputata a Torino nel mese di marzo, i locali di Palazzo Madama hanno ospitato il progetto promosso dall’Accademia Scherma Marchesa alle scuole Torinesi, un percorso didattico formativo volto alla conoscenza della disciplina olimpica più medagliata d’Italia attraver-so la storia e l’aspetto sportivo – agonistico.

2010

2009

9. Partecipanti alle attività dei Servizi educativi museali

Page 69: Fondazione Torino Musei

67

Galleria Civica d’Arte Moderna e ContemporaneaL’anno è stato caratterizzato dalla sperimentazione dei nuovi spazi dell’Educational Area, dalla realizzazione di progetti per avvicinare pubblici diversi ai cambiamenti del Museo e, al contempo, al riposizionamento del Servizio educativo tra i dipartimenti dei musei italiani d’arte con-temporanea, cooperando in inedite iniziative di sistema.I Dipartimenti educazione di sei musei piemontesi, attra-verso uno specifico finanziamento della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, hanno ideato ZonArte: originale programma di attività per il pubblico svolto dal 26 aprile al 2 maggio alla Fondazione Merz e per il quale la GAM ha realizzato laboratori Misurare: il soffio, il corpo, il cammino, la memoria. La GAM ha collaborato inoltre a organizzare tavole rotonde e altri incontri. Sono state svolte attività inserite nella programmazio-ne della città per la Settimana nazionale della cultura, per il XVII Convegno Nazionale dei Servizi educativi per l’Infanzia e per il Salone Internazionale del libro di Tori-no con l’allestimento e l’organizzazione dei laboratori Srotolare la memoria e Memotec.Per la mostra Keep your Seat: stai al tuo posto sono sta-te redatte schede esplicative di sala, realizzati materiali grafici e l’attività Seduta stante per le scuole seconda-rie, laboratori per le famiglie Pose femminili, Pose incu-bate, Pose poetiche e un percorso Una mostra tutta da toccare nel quale i non vedenti hanno potuto sfiorare tutte le sedie esposte.Da gennaio a giugno sono stati realizzati numerosi nuovi progetti per le scuole centrati sulle collezioni e particolare attenzione è stata rivolta alle attività della famiglia volte alla condivisione tra bambini e genitori dell’esperienza in Museo alla domenica. Le persone diversamente abili sono state coinvolte in misura crescente in laboratori a carattere relazionale, organizzati in più fasi che hanno previsto un incontro conclusivo aperto a tutti per rendere i partecipanti pro-tagonisti della presentazione dei risultati.

Museo d’Arte OrientaleLe proposte per le scuole nel 2010 si sono differenziate per fasce d’età e hanno compreso sia attività che forni-scono un quadro generale delle collezioni, sia attività che permettono di affrontare temi più specifici o trasversali. Tra le iniziative più innovative va ricordato il percorso Scrivere disegnando, percorso tematico trasversale in-centrato su una selezione di opere inerenti il tema della scrittura nelle gallerie del Giappone, della Regione Hima-layana e dei Paesi Islamici dell’Asia, approfondendo alcu-ni aspetti quali l’origine cinese della scrittura giapponese

e l’origine indiana dell’alfabeto tibetano. Il percorso Echi da Oriente svolto in collaborazione con il Teatro Regio, finalizzato alla scoperta delle tante suggestioni esotiche nella musica, nell’opera e nel balletto europei.Di estremo interesse è stata anche la collaborazione con lo IED-Istituto Europeo di Design, nell’ambito della quale i ragazzi del corso di Illustrazione hanno prodotto mate-riale didattico-divulgativo sulle collezioni del Museo.

Borgo MedievaleIl Borgo è stato cornice di manifestazioni di carattere didattico come Prêt-à-porter a corte. Bellezza, eleganza e portamento… dal Medioevo all’Ottocento, in cui, in occasione della festa della donna, sono stati presentati al pubblico abiti medievali e ottocenteschi dell’archivio sto-rico dell’Istituto d’Arte Passoni; concerti formativi tenuti dagli allievi di una scuola secondaria musicale in occasio-ne della giornata indetta dall’ICOM Musei e Armonia. Le offerte che hanno riscontrato maggior gradimento, sono state le proposte in partenariato con il Teatro Re-gio, i laboratori incentrati sulla conoscenza della vita quotidiana del medioevo, sul viaggio, sulle favole me-dievali, sull’abbigliamento, e i percorsi didattici dedicati all’ecosistema giardino. Alcune di queste attività del Borgo Medievale, rivolte alle scuole primarie e secondarie, in particolare quelle svolte con gli artigiani delle botteghe del Borgo, sono state oggetto di riprese per i servizi della trasmissione RAI L’Albero Azzurro.In occasione della mostra L’uomo con la valigia, piccola sto-ria del bagaglio si è sperimentata la possibilità di ampliare l’offerta d’incontri per le famiglie anche la domenica.Interessante per la notevole partecipazione di pubblico e per gli sviluppi futuri è stato invece, il progetto Parole tra donne, organizzato in collaborazione con il Concor-so Nazionale Lingua Madre e Palazzo Madama: incontri tematici incentrati sulla bellezza, il viaggio, l’alimenta-zione e la musica per donne italiane e straniere, anche di seconda generazione, con lo scopo di favorire l’inte-grazione attraverso percorsi didattici.

Page 70: Fondazione Torino Musei

68

Tale opportunità è promossa attraverso mezzi istituzio-nali, tra i quali i siti web dei singoli Musei, il materiale promozionale predisposto appositamente, le comunica-zioni periodiche istituzionali, le informazioni attraverso i mezzi di comunicazione. L’utilizzo degli spazi museali fuori orario di apertura è un’opportunità che nel 2010 ha riscosso particolare successo.

I servizi proposti si possono articolare in:• visita guidata in esclusiva;• concessione di una o più sale, in ragione del

numero di persone per cene, buffet, convegni, ce-rimonie di premiazione, presentazione di attività o prodotti aziendali;

• riprese cinematografiche o fotografiche aventi come set gli spazi dei Musei appartenenti alla Fondazione;

• creazione di una particolare situazione che preveda sia la visita che l’utilizzo delle sale.

Data la delicatezza delle opere esposte e delle caratte-ristiche dei luoghi, ogni elemento prevede un apposito piano di sicurezza.Nel corso dell’anno Palazzo Madama ha concesso i pro-pri spazi per 35 eventi, la Galleria Civica d’Arte Moder-na e Contemporanea per 2, il Museo d’Arte Orientale per 3 e il Borgo Medievale per 4 eventi.

10. Concessioni spazi museali distinti per sede

L’affitto spaziLa Fondazione Torino Musei offre da tempo un partico-lare servizio di affitto degli spazi museali messi a dispo-sizione del pubblico, sempre nel rispetto delle caratte-ristiche e della rilevanza storica e artistica dei luoghi.Perseguendo una politica principalmente rivolta al pubblico e considerando l’apertura nei confronti del maggior numero possibile di fruitori come un dovere essenziale, la Fondazione ritiene che la concessione dei propri spazi per attività ricreative sia un modo per va-lorizzare il patrimonio storico, architettonico e artistico, offrendo occasioni di socializzazione creando, contem-poraneamente, un dialogo vivace e costante con la cit-tà, con i cittadini e con i turisti.Il Museo pertanto viene presentato non solo come luo-go espositivo o sede di mostre, ma anche come punto di incontro dove trascorrere una serata in un’atmosfera conviviale oppure dove organizzare conferenze, dibat-titi, convegni, concerti nel rispetto delle norme che re-golano l’istituzione culturale. La concessione degli spazi avviene preferibilmente in occasione dei giorni di chiusura (lunedì) e oltre l’ora-rio di apertura, per evitare la preclusione al pubblico dell’intero Museo o di parti di esso.La Fondazione nel concedere l’uso dei propri spazi si rivolge indistintamente a ogni categoria di potenziali utenti, con particolare riguardo ad attività promosse dai soci fondatori da enti di beneficenza, o senza fini di lucro e per iniziative dell’Associazione Amici della Fon-dazione Torino Musei.

9% 7% 5% 79%

Palazzo Madama

GAM

MAO

Borgo Medievale

Page 71: Fondazione Torino Musei

69

• il bookshop: è una libreria specialistica che si trova al piano terra del Museo.

Al Museo d’Arte Orientale: • il bookshop: situato presso l’ingresso del Museo,

nella zona di libero accesso; è possibile acquistare te-sti e pubblicazioni riguardanti la storia e l’arte orien-tale, nonché alcuni gadget e cartoline in tema all’arte orientale;

• la sala polifunzionale: situata al pian terreno può accogliere fino a 200 persone ed è tecnologicamente attrezzata per presentazioni, conferenze e congressi.

Al Borgo Medievale:• le botteghe artigianali: una bottega del ferro e una

stamperia che ricordano la presenza borghese nel villaggio, contrapposta al castello feudale e, soprat-tutto, sottolineano l’importanza dell’artigianato e dei metodi di lavorazione.

La concessione delIa gestione dei bookshop e della caf-fetteria di Palazzo Madama prevede provvigioni a fa-vore della Fondazione, mentre per la caffetteria, la sala conferenze della Gam e le botteghe artigianali del Bor-go Medievale è previsto un canone d’affitto mensile.

11. Provvigioni sull’attività del bookshop 2010

I servizi aggiuntiviPresso i Musei della Fondazione sono attivi dei servizi aggiuntivi che, per la particolare specificità, sono affidati a ditte specializzate ed esperte nelle va-rie tipologie commerciali.In particolare, a Palazzo Madama si

può trovare:• la caffetteria: situata al primo piano del Museo nella

cornice dei suggestivi ambienti juvarriani, è fornitore esclusivo per i catering interni al Museo.

• il bookshop: collocato nella zona di libero accesso, nei pressi dell’uscita del Museo, è specializzato nel set-tore delle edizioni d’arte; non mancano pubblicazioni

italiane e straniere di riconosciuto valore pedagogico destinate al pubblico infanti-le, immagini del Museo e gadget a tema.

Presso la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contempo-ranea:• la caffetteria: è il locale di ristorazione del Museo; si

può accedere attraversando il giardino ma può anche essere raggiunto dall’esterno; la vicinanza alla sala conferenze rende particolarmente funzionale la pre-disposizione di rinfreschi, colazioni di lavoro, coffee break riservato ai convegnisti.

• la sala conferenze: adiacente alla Caffetteria, è collegata al Museo da un corridoio centrale che divi-de i due corpi dell’edificio. È attrezzata per convegni e congressi.

I “servizi aggiuntivi” situati presso gli istituti e i luoghi della cultura sono disciplinati dall’art. 117 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 22/2004, n. 42) e definiti dallo stesso “servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico”

Nel mese di dicembre 2009 la gestione dei bookshop dei Musei della Fondazione è passata da Galleria del Libro a Electa Mondadori

23% 32% 45%

Palazzo Madama

GAM

MAO

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70

0

40.000

35.000

30.000

25.000

20.000

15.000

10.000

5.000

Palazzo Madama GAM MAO

PAG 121

2010 2009 Variazione %

Gennaio 5.754 11.268 -49%

Febbraio 5.229 7.569 -31%

Marzo 8.035 7.130 13%

Aprile 11.026 8.778 26%

Maggio 9.993 7.477 34%

Giugno 5.607 4.739 18%

Luglio 3.015 3.598 -16%

Agosto 5.306 4.474 19%

Settembre 4.296 3.038 41%

Ottobre 5.767 4.114 40%

Novembre 6.559 5.246 25%

Dicembre 8.395 7.423 13%

Totale 78.982 74.854 6%

12. Bookshop: provvigioni confronto 2010/2009 13. Bookshop: provvigioni mensili confronto 2010/2009

2010

2009

valori in euro

20102009

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

valori in euro

L’andamento mensile delle vendite dei bookshop segue il flusso degli ingressi dei visitatori rappresentato nella parte successiva relativa al Pubblico.

13.1. Bookshop: trend mensile confronto 2010/2009

Page 73: Fondazione Torino Musei

71

0

35.000

30.000

25.000

20.000

15.000

10.000

5.000

Palazzo Madama

PAG 123

2010 2009 Variazione%

Gennaio 1.826 725 152%

Febbraio 2.731 652 319%

Marzo 1.574 1.463 8%

Aprile 1.573 1.333 18%

Maggio 1.326 972 36%

Giugno 1.924 570 237%

Luglio 819 616 33%

Agosto 402 624 -36%

Settembre 4.023 6.549 -39%

Ottobre 5.236 13.020 -60%

Novembre 1.459 904 61%

Dicembre 976 4.092 -76%

Totale 23.870 31.519 -24%

14. Caffetteria Palazzo Madama: confronto 2010/2009 15. Caffetteria Palazzo Madama: provvigioni mensili confronto 2010/2009

2010

2009

valori in euro

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

20102009

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

valori in euro

L’attività della caffetteria di Palazzo Madama ha risen-tito della diminuzione delle aperture straordinarie del 2010 dovuto sia alla congiuntura economica negativa sia alla limitata disponibilità di alcune sale occupate da allestimenti espositivi.

15.1. Caffetteria Palazzo Madama: trend mensile confronto 2010/2009

Page 74: Fondazione Torino Musei

72

Il pubblicoLa rilevazione dell’affluenza del pubblico viene svolta attraverso la reportistica generata dalla biglietteria elet-tronica (vedi supra L’attività di innovazione).Nel corso del 2010 i Musei della Fondazione hanno ac-colto complessivamente 367.779 visitatori con un au-mento pari al 2% rispetto ai 358.858 visitatori dell’an-no precedente. Il numero medio giornaliero di ingressi è stato di circa 1.157 unità.Come evidenziato nella tabella 16.1. il flusso mensile dei visitatori del 2010 conferma la tendenza del 2009 secondo la quale la stagione che richiama il maggior af-

2010 2009 Variazione%

Palazzo Madama 186.254 153.607 21%

GAM 76.701 71.797 7%

MAO 56.584 85.680 -34%

Borgo Medievale (Rocca) 48.240 47.774 1%

Totale 367.779 358.858 2%

0

200.000

175.000

150.000

125.000

25.000

75.000

50.000

100.000

PAG 125

20092010

Palazzo Madama

GAM

MAO

Borgo Medievale

20102009

70.000

60.000

50.000

40.000

30.000

20.000

10.000

0Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

valori in euro

16. Pubblico: affluenza nei Musei confronto 2010/2009

16.1. Pubblico: trend mensile confronto 2010/2009

flusso di pubblico è la stagione primaverile che registra costantemente il picco nel mese di aprile, mentre luglio è il mese in cui si osserva un sensibile calo.La disomogeneità che si evince nei dati in rapporto agli anni è data dall’incidenza di diversi fattori quali, ad esem-pio, l’avvio dell’ attività museale del Museo d’Arte Orien-tale nel 2009 che registra di conseguenza per quell’anno un’impennata dell’affluenza per poi stabilizzarsi. Incide inoltre nei dati di GAM la chiusura del Museo per rialle-stimento durante il mese di settembre 2009, anticipato, già in estate, da una ridotta attività espositiva.

Page 75: Fondazione Torino Musei

73

Di seguito si riporta invece un’analisi dettagliata sull’af-fluenza del pubblico di ciascun Museo nel 2010 in cui si distingue tra ingressi a pagamento e non. In quest’ul-timi confluiscono gli ingressi per le scuole, i biglietti

omaggio e gli ingressi gratuiti previsti dal nuovo Regolamento per l’accesso dei vi-sitatori ai Musei della Fondazione che ha

esteso il diritto all’ingresso gratuito dai minori di 10 anni ai minori di 18.

Tra gli ingressi a pagamento rientrano anche gli accessi tramite l’Abbonamento Musei e la Torino Pie-monte Card.L’Abbonamento Musei permette l’entrata libera e illimi-tata ai musei e alle collezioni permanenti e temporanee di Torino e del Piemonte per un anno, mentre la Torino Piemonte Card, essendo destinata al turismo, ha validità 2, 3, 5 o 7 giorni e anch’essa permette l’ingresso gra-tuito in oltre 180 siti culturali di Torino e del Piemonte.

Ingressi liberi 2010

Palazzo Madama (atrio, salone, voltone) 401.712

Borgo Medievale 401.921

Il nuovo regolamento è stato approvato dal Consiglio direttivo il 13 aprile 2010

Ing. a pagamento Ing non a pagamento

Palazzo Madama 132.592 53.662

71% 29%

GAM 57.011 19.690

74% 26%

MAO 41.252 15.332

73% 27%

Borgo Medievale 31.636 16.604

66% 34%

Totale 262.491 105.288

17. Pubblico: dettaglio ingressi 2010

0%

100%

20%

40%

60%

80%

Palazzo Madama GAM MAO Borgo Medievale

PAG 52

Ing. a pagamento

Ing. non a pagamento

L’Associazione Torino Città Capitale, che gestisce l’Ab-bonamento Musei, e Turismo Torino, che gestisce la To-rino Piemonte Card, riconoscono ai musei del circuito il 50% del costo del biglietto d’ingresso a prezzo intero.

Inoltre, sia a Palazzo Madama sia al Borgo Medievale, dove vi sono spazi di libero accesso, nel 2010 è stato attivato un sistema di rilevazione delle presenze tramite telecamera, attraverso il quale è stato possibile ottenere i seguenti dati:

Indagini sul profilo degli utentiUn costante monitoraggio del grado di soddisfazio-ne dell’utenza rappresenta per la Fondazione Torino Musei un elemento essenziale per garantire elevati livelli di prestazione e in linea con Ie aspettative e la tipologia di pubblico.Le rilevazioni avvengono attraverso tre strumenti distinti:• il libro dei commenti e delle firme presente nei pressi

delle biglietterie dei quattro Musei;• i questionari periodici a domanda aperta o chiusa

affidati a professionisti del settore, i quali, per un bre-ve periodo di tempo, presidiano I’ingresso del Musei colloquiando con il pubblico;

• Ie indagini sui visitatori realizzate dagli operatori museali. Dal 2009 si utilizza il servizio di sondaggi Zoomerang, leader on line nel settore.

Nel corso dell’anno sono state realizzate tre rilevazione dell’opinione dei visitatori di Palazzo Madama, GAM e MAO, attraverso lo strumento dell’intervista strutturata a un campione casuale a conclusione della visita al Museo.L’intervista si è articolata in tre parti: la prima incentrata sull’analisi del profilo dei visitatori secondo genere, età, provenienza e titolo di studio; la seconda sulla modalità di conoscenza del Museo; la terza volta a conoscere il grado di soddisfazione dei visitatori, sia in riferimento alla visita, sia alla qualità dei servizi offerti.Interessante è mettere a confronto tutte Ie indagini rea-lizzate allo scopo di sottolineare Ie differenze di giudizio.

Page 76: Fondazione Torino Musei

74

Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica

A Palazzo Madama le interviste sono state realizzate nei periodi tra dicembre 2009 - gennaio 2010, aprile - maggio 2010 e novembre 2010 - gennaio 2011.

Il profilo dei visitatori

Dai dati emerge una sostanziale omogeneità tra le varie edizioni. Si osserva una prevalenza costante delle donne tra gli intervistati, più della metà dei quali appartiene ad una fascia d’età adulta. L’oltre 50% dei visitatori dalla Regione Piemonte e nella quasi totalità dei casi i visitatori sono italiani. Per quel che concerne il titolo di studio si conferma la prevalenza di titoli medio-alti, sempre con percentuali molto simili tra un’edizione e l’altra.

Età

0%

35%

30%

5%

10%

15%

20%

25%

meno 18

1% 1%

18-28 29-39 40-50 51-65 Oltre 65

7%8%

13%

22%

29% 29%

27%

34%35%

25%

16%

12%13%

15%

13%

pag 130

Genere

Dicembre 2009 - Gennaio 2010 Aprile - Maggio 2010

64%

36%

M

F

63%

37%

M

F

64%

36%

M

F

Novembre 2010 - Gennaio 2011

Dicembre 2009 - Gennaio 2010

Aprile - Maggio 2010

Novembre 2010 - Gennaio 2011

Page 77: Fondazione Torino Musei

75

Luogo di provenienza

Titolo di studio

Torino/Piemonte

Italia Nord

Italia Centro

Italia Sud/Isole

Spagna

Francia

Resto d’Europa

Altri stati esteri

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%

2,4%

3%1,3%

1%

5%

2,3%

1,5%

3%

0,5%

1,7%

2%

9%11%

5,8%

11,2%

11%4,5%

15,6%15%

11%

57,6%

50%

74,6%Dicembre 2009 - Gennaio 2010

Aprile - Maggio 2010

Novembre 2010 - Gennaio 2011

Diploma medie superiori

Laurea

Licenza medie inferiori

Specializzazione post-laurea

Licenza elementare

0% 10% 20% 30% 40% 50%

1%

2%

5%3%

10%

11%

35%43%

49%

41%

Dicembre 2009 - Gennaio 2010

Novembre 2010 - Gennaio 2011

Page 78: Fondazione Torino Musei

76

Secondo Lei, il Museo viene adeguatamente pubblicizzato?

0%

60%

50%

40%

30%

20%

10%

PAG 132

Per nulla

1% 1%

10%

25%

29%

57%

60%

Poco Sufficientem. Molto

16%

Com’e’ venuto a conoscenza del Museo?

Vivo a Torinoper questo lo conoscevo già

Guide turistiche

Segnalazione parenti/amici/colleghi

Internet

Manifesti/locandine/opuscoli

Pubblicità su quotidiani/periodici/...

Servizi radio/televisione

Per caso

Altro

0% 10% 20% 30% 40% 50%

4%

4%5%

3%

1,5%

13%5,5%

33%

10%

13%

8%

24%

10%

10%

4%

52%

Dicembre 2009 - Gennaio 2010

Novembre 2010 - Gennaio 2011

La conoscenza del Museo

Nella seconda rilevazione si è ritenuto opportuno con-centrarsi sui mezzi di comunicazione adottati dalla Fon-dazione, motivo per il quale non si è riproposta tra le risposte predefinite l’opzione “Vivo a Torino per questo lo conoscevo già”. Escludendo quindi questa risposta,

emerge come la maggior parte degli intervistati sia venu-to a conoscenza del Museo grazie a manifesti, locandi-ne, opuscoli e alle segnalazioni di famigliari e conoscenti. Inoltre buona parte dei visitatori esprime un giudizio po-sitivo in merito all’attività di comunicazione del Museo.

Dicembre 2009 - Gennaio 2010

Novembre 2010 - Gennaio 2011

Page 79: Fondazione Torino Musei

0%

100%

80%

60%

40%

20%

PAG 133

PocoPer nulla

1%

Sufficientem. Molto

4%1%1%

21%

74%

89%

82%

10%

17%

Dicembre 2009 - Gennaio 2010

Aprile - Maggio 2010

Novembre 2010 - Gennaio 2011

77

Ha apprezzato la visita?

INDICI DI sODDIsfAZIONe 0 - 100

soddisfazione rilevata su: dic ‘09 - gen ‘10 apr - mag ‘10 nov ‘10 - gen ‘11

La cortesia e professionalità del personale 90 92 89

L’allestimento e le collezioni 85 88 85

Il bookshop - 84 77

I pannelli e le didascalie 80 81 75

La caffetteria - 83 71

Le indicazioni di percorso 73 72 68

Indice di soddisfazione complessivo 82 83 78

La soddisfazione dei visitatori

Dalla terza e ultima parte si osserva che la quasi totalità degli intervistati ha apprezzato la visita espositiva.

Tra gli aspetti con un giudizio più alto si registrano la cortesia e la professionalità del personale e l’allestimen-to. In generale i giudizi dei rispondenti risultano decisa-mente favorevoli.

Page 80: Fondazione Torino Musei

78

53%

47%

M

F

Marzo - Maggio 2010

52%

48%

M

F

Ottobre - Novembre 2010

56%

44%

M

F

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Genere

Età

0%

35%

30%

25%

20%

15%

10%

5%

PAG 136

29-39

24%

16%

20%

40-50

24%

22%

29%

18-28

16%15%

18%

51-65

24%

34%

23%

Oltre 65

12%13%

10%

Marzo - Maggio 2010

Ottobre - Novembre 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

In GAM le interviste sono state realizzate nei periodi tra marzo - maggio 2010, ottobre - novembre 2010, dicembre 2010 - gennaio 2011.

Il profilo dei visitatoriTra i visitatori del Museo prevalgono le donne anche se in percentuale minore rispetto a Palazzo Madama, e si dividono omogeneamente nelle fasce tra i 29 e i 65 anni. Si tratta inoltre di visitatori per la maggior parte piemon-tesi e più in generale italiano. Nella quasi totalità dei casi il pubblico gode di un titolo di studio medio-alto.

Page 81: Fondazione Torino Musei

79

Torino/Piemonte

Italia Nord

Italia Centro

Italia Sud/Isole

Francia

Resto d’Europa

Altri stati esteri

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

1,2%

3,3%2%

4,8%

5,1%

11%

1,8%

6,7%

5%

9,9%7,9%

5%

21,1%

15,5%14%

51,8%58,6%58%

9,3%2,9%

4%

Luogo di provenienza

Laurea

Diploma medie superiori

Specializzazione post-laurea

Licenziamenti inferiori

0% 10% 20% 30% 40% 50%

4%

7%4%

18%

21%

16%

34%

31%

35%

44%

41%

45%

Titolo di studio

Marzo - Maggio 2010

Ottobre - Novembre 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Marzo - Maggio 2010

Ottobre - Novembre 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Page 82: Fondazione Torino Musei

80

La conoscenza del Museo

Per quanto riguarda la modalità di conoscenza del Mu-seo e la relativa pubblicità, dai risultati emerge che la maggior parte dei visitatori era già a conoscenza del

Museo perchè residente in città. Buona parte dei visi-tatori esprime un giudizio positivo rispetto all’attività promozionale del Museo.

Come è venuto a conoscenza del Museo?

0% 10% 20% 30% 40%

7%

1%

2%

1%

3%

2%

2%

7%

7%16%

7%

8%

24%6%

11%14%

8%

15%

23%

10%

15%

11%

18%

40%

41%

1%

Lo conoscevo già (sono di Torino)

Guide turistiche

Segnalazione parenti/amici/colleghi

Internet

Manifesti/Locandine/Opuscoli

Pubblicità su quotidiani/periodici/..

Servizi alla Radio/Televisione

Per caso

Social Network

altro

Marzo - Maggio 2010

Ottobre - Novembre 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Per nulla Sufficentem. Molto

1%3%

2%

Poco

14%

35%37%

27%

53%

57%58%

9%

4%

Marzo - Maggio 2010

Ottobre - Novembre 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Secondo Lei il Museo viene adeguatamente pubblicizzato?

Page 83: Fondazione Torino Musei

81

La soddisfazione dei visitatori

L’apprezzamento generale per la visita tende a mante-nere un trend molto simile in tutte e tre le rilevazioni, con un progressivo aumento delle risposte totalmente positive.

Si è rilevato un miglioramento nei giudizi relativi alle indicazioni di percorso, ai pannelli e alle didascalie, mentre rimane stabile l’apprezzamento sull’allestimen-to e l’indice riferito alla cortesia e alla professionalità del personale.

Ha apprezzato la visita?

0%

80%

60%

40%

20%

PAG 140

Per nulla

1%

Poco

2%4%

6%

Sufficientem.

30%30%

23%

Molto

69%66%

56%

INDICI DI sODDIsfAZIONe 0 - 100

(Indagini distinte per periodo)

soddisfazione rilevata su: mar - mag ‘10 ott- nov ‘10 dic ‘10 – gen ‘11

La cortesia e professionalità del personale 84 85 86

La mostra/e temporanea/e 80 - 83

L’allestimento e le collezioni 77 78 78

Il bookshop - 74 75

Le indicazioni di percorso 66 72 73

I pannelli e le didascalie 66 72 71

La caffetteria - 72 64

Indice di soddisfazione complessivo 77 77 76

Marzo - Maggio 2010

Ottobre - Novembre 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Page 84: Fondazione Torino Musei

82

Museo d’Arte Orientale

Al MAO le interviste sono state realizzate nei periodi tra marzo - maggio 2010 e dicembre 2010 - gennaio 2011.

Genere

Il profilo dei visitatori

I visitatori del MAO si dividono quasi equamente tra don-ne e uomini e più della metà appartiene ad una fascia d’età medio-alta, tra i 40 e i 65 anni. Si tratta di visitatori italiani e nello specifico piemontesi che possiedono pre-valentemente un titolo di studio medio-alto.

Età

M

F

M

F

63%37%

Marzo - Maggio 2010

51%49%

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

0

30%

25%

20%

15%

10%

5%

pag 141

1%

20%

17%

19% 19% 19%

29%

27% 27%

14%

8%

18-28 29-39 40-50 51-65 Oltre 65

Marzo - Maggio 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Page 85: Fondazione Torino Musei

83

Torino/Piemonte

Italia Nord

Italia Centro

Italia Sud/Isole

Svizzera

Francia

Resto d’Europa

Altri stati esteri

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

0,5%

1%

1%

4,5%

1%

1,3%

1%

5%3%

8,6%

6%

17,2%18%

62%

70%

Luogo di provenienza

Marzo - Maggio 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Laurea

Diploma medie superiori

Licenza medie inferiori

Specializzazione post-laurea

Licenza elementare

0% 10% 20% 30% 40% 50%

1%

1%

10%5%

6%

7%

40%42%

43%

45%

Titolo di studio

Marzo - Maggio 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Page 86: Fondazione Torino Musei

84

La conoscenza del Museo

In merito alla conoscenza del Museo, nella seconda ri-levazione si è ritenuto opportuno integrare l’elenco del-le risposte predefinite con l’opzione “Vivo a Torino per

questo lo conoscevo già”, opzione scelta dalla maggior parte dei visitatori. Le segnalazioni di parenti e amici, piuttosto che i manifesti, le locandine e gli opuscoli hanno inoltre contribuito in modo rilevante a diffonde-re la conoscenza del Museo.

Com’e’ venuto a conoscenza del Museo?

Lo conoscevo già (sono di Torino)

Segnalazione parenti/amici/colleghi

Manifesti/locandine/opuscoli

Pubblicità su quotidiani/periodici/...

Internet

Guide turistiche

Per caso

Radio/Televisione e Social Network

Altro

0% 10% 20% 30%

17%

1%5%

4%

4%

4%2%

9%

12%

14%

17%

14%

24%

26%

19%

28%

Secondo Lei, il Museo viene adeguatamente pubblicizzato?

0%

60%

50%

40%

30%

20%

10%

PAG 144 A

Per nulla

3% 3%

7%

19%

55%

39% 39%

35%

Poco Sufficientem. Molto

Marzo - Maggio 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Marzo - Maggio 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Page 87: Fondazione Torino Musei

85

La soddisfazione del visitatore

Rilevante è l’indice di apprezzamento della visita che risul-ta molto elevato e in crescita nelle due rilevazioni. Tra gli aspetti che hanno registrato un apprezzamento maggiore

vi sono la cortesia e la professionalità del personale e l’al-lestimento. Nel complesso i giudizi si distribuiscono in un range molto positivo e costante.

INDICI DI sODDIsfAZIONe 0 - 100

(Indagini distinte per periodo)

soddisfazione rilevata su: mar - mag 2010 dic 2010 - gen 2011

La cortesia e professionalità del personale 91 92

L’allestimento e le collezioni 86 88

La visita guidata 85 87

I supporti multimediali, i pannelli e le didascalie 83 84

Le indicazioni di percorso 79 83

Il bookshop - 79

Indice di soddisfazione complessivo 85 85

Ha apprezzato la visita?

0%

100%

80%

60%

40%

20%

PAG 144 B

Per nulla

1% 1%2%

12%

25%

72%

87%

Poco Sufficientem. Molto

Marzo - Maggio 2010

Dicembre 2010 - Gennaio 2011

Page 88: Fondazione Torino Musei
Page 89: Fondazione Torino Musei

LE RISORSE ECONOMICHE

Page 90: Fondazione Torino Musei
Page 91: Fondazione Torino Musei

89

Conto EconomicoIl conto economico è la parte del bilancio che illustra i proventi e gli oneri dell’esercizio e consente di identifi-care i fattori economici che influenzano la gestione e i risultati parziali delle diverse fasi di gestione. La diffe-renza tra proventi e oneri esprime il risultato economi-co raggiunto. Un risultato positivo determina un utile, negativo una perdita.Il conto economico riclassificato confrontato con i dati dell’esercizio 2009 è il seguente:

Il fatturato netto ammonta a € 1.763.140 e rispecchia un incremento pari a € 107.854 rispetto all’esercizio precedente.I proventi diversi ammontano a € 14.408.592 di cui € 14.255.172 di contributi in conto esercizio e rispec-chiano un decremento pari a € 137.693.I costi esterni pari a € 8.264.572, grazie a una politi-ca di contenimento dei costi meglio dettagliati in nota integrativa, rispecchiano una considerevole riduzione pari a € 1.157.540.Le spese del personale rispecchiano un aumento pari a € 619.455, passando da € 6.509.750 (anno 2009) a € 7.129.205 (anno 2010). Il margine operativo lordo presenta un incremento pari a € 508.246, mentre il reddito operativo, al netto di ammortamenti per € 178.436 passa da € 88.894 (anno 2009) a € 599.519 (anno 2009). L’utile passa da € 473 (anno 2009) a € 942 (anno 2010).

Bilancio d’esercizioIl bilancio d’esercizio è un documento con-tabile composto dal Conto economico, dallo Stato Patrimoniale e dalla Nota inte-grativa, che deve essere prodotto annual-mente al fine di rappresentare in modo

veritiero, chiaro e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria al termine del periodo amministrativo. Tale documento contabile è un obbligo previsto dal Co-dice Civile e ha l’obiettivo di mettere a disposizione dei principali interlocutori interni ed esterni informazioni sulle scelte e sull’andamento dell’ente. In questa parte del bi-lancio sociale si presenta una sintesi dei due documenti.La gestione economica della Fondazione nel 2010 è stata particolarmente difficile.Le ridotte disponibilità economiche, la progressiva di-minuzione di risorse da parte degli enti pubblici, non-ché il grave ritardo nell’erogazione dei contributi già deliberati, hanno obbligato la Fondazione a intervenire considerevolmente su alcune spese, prevedendo e rea-lizzando una nuova organizzazione gestionale capace di ridimensionare i costi.A fronte di tali difficoltà finanziarie, l’impegno della Fondazione non si è limitato esclusivamente alla ricer-ca di pratiche gestionali volte al risparmio, ma anche all’aumento delle entrate proprie, nonché all’ incre-mento delle attività di fund raising che ha visto il setto-re Comunicazione e Marketing impegnato nella ricerca di sponsor e proposte di partnership (vedi supra L’attivi-tà di comunicazione).

Il bilancio 2010 della Fondazione è stato approvato dal Consiglio Direttivo nella seduta del 28 aprile 2011. Il risultato della gestione è positivo per € 942,00

CONTO eCONOMICO 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Ricavi Netti 1.763.140 1.655.286 107.854

Proventi diversi 14.408.592 14.546.285 -137.693

Costi Esterni 8.264.572 9.422.112 -1.157.540

valore Aggiunto 7.907.160 6.779.459 1.127.701

Costo del lavoro 7.129.205 6.509.750 619.455

Margine operativo lordo (MOL o ebitda) 777.955 269.709 508.246

Ammortamenti 178.436 180.815 -2.379

Reddito operativo (ebit) 599.519 88.894 510.625

Proventi Finanziari 23.621 59.737 -36.116

Oneri Finanziari 36.603 9.128 27.475

Reddito di competenza 586.537 139.503 447.034

Proventi straordinari e rivalutazione 15.303 55.213 -39.910

Oneri straordinari e svalutazione 232.312 13.450 218.862

Reddito ante imposte 369.528 181.266 188.262

Imposte 368.586 180.793 187.793

Reddito netto 942 473 469

valori in euro

Page 92: Fondazione Torino Musei

90

Ricavi

Di seguito si fornisce inoltre un quadro più dettagliato del valore della produzione e dei costi della produzione.

I ricavi propri della Fondazione derivano dall’attività di biglietteria dei Musei, dalle visite guidate, dalle apertu-re straordinarie, dall’affitto dei locali, dalle sponsorizza-zioni e da altre entrate tra cui la vendita dei cataloghi.La quota maggiore dei ricavi propri è rappresentata dall’at-tività di biglietteria e abbonamenti che rappresenta il 67%.

vALORe DeLLA PRODUZIONe 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Ricavi vendite e prestazioni* 1.763.140 1.655.286 107.854

Variazioni rimanenza prodotti 2.334 24.863 -22.529

Altri ricavi e proventi 14.408.592 14.546.185 -137.693

Totale 16.174.066 16.226.434 -52.368

Ricavi per categoria di attivitá 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Biglietteria e abbonamenti 1.276.702 1.101.930 174.772

Visite guidate, audioguide 46.616 53.871 -7.255

Aperture straordinarie 97.575 146.050 -48.475

Fitti attivi e noleggi 131.849 155.059 -23.210

Contributi 14.255.172 14.301.228 -46.056

Sponsorizzazioni 103.746 135.800 -32.053

Altre entrate (percentuali di vendita, diritti di riproduzione, 260.072 307.634 -47.562 vendita cataloghi, ecc.)

Totale 16.171.732 16.201.571 -29.839

Variazioni rimanenza prodotti 2.334 24.863 -22.529

Totale complessivo 16.174.066 16.226.434 -52.368

*Nella voce “Ricavi vendite e prestazioni” si indicano i ricavi ottenuti dall’attività dei Musei comprensivi di sponsorizzazioni.

Costi

I costi della produzione sono da considerarsi legati a una progressiva razionalizzare ottenuta attraverso la centralizzazione di attività specifiche, gare d’appalto ed economie di scala.

La classificazione riportata di seguito segue quanto previsto dalle disposizioni dell’art. 2427 del Codice Civile.

Di seguito vengono analizzate alcune delle principali voci dei Costi della Produzione.La prima voce analizzata comprende tutti i costi so-stenuti per l’acquisto di prodotti finiti (libri, beni per allestimento mostre, ecc.), di materiali di consumo, di materiale pubblicitario, cancelleria, carburanti, divise del personale, ecc.

18. Ricavi propri per categoria di attività

14% 67%5% 7% 5% 2%

Biglietteriae abbonamenti

Visite guidate, audioguide

Aperture straordinarie

Fitti attivi e noleggi

Sponsorizzazioni

Altre entrate

valori in euro

valori in euro

COsTI DeLLA PRODUZIONe 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Materie prime, sussidiarie e merci 461.366 380.315 81.051

Servizi 6.437.362 7.668.277 -1.230.915

Godimento di beni di terzi 368.679 405.968 -37.289

Personale 7.129.205 6.509.750 619.455

Ammortamento immobilizzazioni immateriali 61.397 64.028 -2.631

Ammortamento immobilizzazioni materiali 117.039 116.787 252

Svalutazioni crediti attivo circolante 2.533 - 2.533

Oneri diversi di gestione 996.966 992.415 4.551

Totale 15.574.547 16.137.540 -562.993

valori in euro

1. Acquisto libri e beni allestimento mostre

Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Prodotti finiti1 121.671 150.738 -29.067

Materiali di consumo 46.398 52.568 -6.170

Materiali di manutenzione 1.936 - 1.936

Combustibile per riscaldamento 17.207 23.612 -6.405

Cancelleria 26.926 28.164 -1.238

Materiale pubblicitario 227.799 112.996 114.803

Carburanti e lubrificanti 3.438 2.582 856

Indumenti di lavoro 15.178 9.855 5.323

Dazi su acquisti 86 - 86

Sconti, abbuoni, premi su acquisti -375 -200 -175

Beni di costo unitario non superiore a Euro 516,46 1.102 - 1.102

Totale 461.366 380.315 81.051

valori in euro

Page 93: Fondazione Torino Musei

91

1. Servizi fotografici, servizi web, restauri su opere di terzi per mostre, prestazioni per servizi, costi per servizi abbonamenti musei

2. Include i costi relativi alla sicurezza e vigilanza, presidio sale e laboratori didattici3. Diritti d’autore e di riproduzione, diritti di utilizzo opere d’arte4. Manutenzione automezzi e relative assicurazioni5. Studio commercialista e consulente del lavoro6. Le spese per i servizi bancari rappresentano gli oneri finanziari destinati agli istituti di

credito: nel 2010 è stato infatti necessario ricorrere a un fido bancario7. Assicurazioni opere, amministratori, dirigenti e funzionari.

Come già spiegato in precedenza, dal 2009 la Fondazio-ne ha intensificato l’attività di contenimento dei costi. Nel 2010 i risultati ottenuti sono espressi dalla riduzio-ne del costo per servizi del 16% rispetto al 2009.In particolare le spese per l’energia elettrica sono dimi-nuite rispetto al 2009 del 13% sia per fattori esterni quali il ribasso del prezzo del petrolio sia per fattori in-terni come la sottoscrizione di un nuovo contratto più favorevole con Iride Mercato.I costi per la manutenzione impianti si sono ridotti del 5% rispetto al 2008 e del 2% rispetto al 2009, anno in cui un’attenta operazione di riorganizzazione dei pre-sidi ha permesso la presenza di un unico presidio per Palazzo Madama e il Museo d’Arte Orientale.Nel 2010 le spese per i servizi di sicurezza e vigilanza sono diminuite del 7% in quanto nel primo trimestre 2009 è stato impiegato personale di cooperativa per la guardiania delle sale del Museo d’Arte Orientale, appe-na inaugurato, mentre nei mesi successivi, grazie a una ridistribuzione delle postazioni di sala, è stato possibile utilizzare operatori della Fondazione. Il costo delle consulenze tecniche ha registrato una va-riazione del -16% rispetto al 2009. La necessità di contenere anche le spese del personale ha portato la Fondazione a ridimensionare negli anni il numero dei contratti a progetto, che hanno avuto luogo solo se strettamente necessari per la realizzazio-ne di specifiche, essenziali e non procrastinabili attività. Ciò ha ridotto i costi per le collaborazioni coordinate e continuative del 20% rispetto al 2009. Nel 2009 l’ag-giudicazione della nuova gara d’appalto per i servizi di pulizia ha permesso nel 2010 di ridurre i costi di circa il 19% rispetto al 2008. A seguito della predetta contrazione economica dei con-tributi, la Fondazione ha dovuto progressivamente ridur-re anche la programmazione culturale, determinando una riduzione delle spese per l’allestimento di mostre e fiere pari al 43% rispetto all’anno precedente. Come diretta conseguenza sono diminuiti sensibilmente anche i costi di pubblicità: - 46% rispetto al 2009. Inoltre, nei primi mesi dell’anno si è dato avvio a una nuova importante fase gestionale interrompendo il con-tratto in outsourcing con lo studio di un consulente del lavoro, coordinando pertanto all’interno tutte la fasi organizzative relative alla gestione delle risorse umane compresa la fase amministrativa di elaborazione dei ce-dolini. La nuova fase organizzativa, dopo un prevedibile difficoltoso avvio, ha dato buoni risultati confermando la validità della scelta intrapresa. Internalizzare tale attività ha determinando nel 2010 una riduzione delle spese per servizi amministrativi del 34%. Il costo delle assicurazioni è invece diminuito del 12% grazie all’aggiudicazione più favorevole della nuova gara d’appalto.

Costi per servizi 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Servizi per acquisti1 137.993 260.530 -122.537

Trasporti opere 214.505 241.701 -27.196

Energia elettrica 669.771 768.057 -98.286

Acqua 67.679 76.741 -9.062

Indennità chilometriche 6.067 2.687 3.380

Manutenzione impianti e macchinari 1.083.302 1.103.879 -20.577

Servizi di sicurezza e vigilanza2 1.047.882 1.126.925 -79.043

Consulenze tecniche (informatico, architetto,ingegneri, 358.768 425.761 -66.993 grafici, traduttori, ecc.)

Collaborazioni coordinate e continuative 93.423 116.854 -23.431

Compensi agli amministratori 82.298 85.597 -3.299

Compensi ai revisori 31.258 26.963 4.295

Diritti d’autore3 28.893 21.635 7.258

Ricerca, addestramento 7.571 11.016 -3.445

Pulizia 467.385 484.268 -16.883

Servizi smaltimento rifiuti 993 522 471

Contributi INPS gestione separata 19.095 24.085 -4.990

Pubblicità (non materiale pubblicitario) 267.003 495.586 -228.583

Allestimento Mostre e fiere 707.033 1.231.832 -524.799

Spese per automezzi4 5.788 5.082 706

Servizi amministrativi5 99.191 151.069 -51.878

Canoni di assistenza tecnica 85.204 75.532 9.672

Spese legali e notarili 67.848 43.821 24.027

Spese telefoniche ordinarie e cellulari 90.510 97.443 -6.933

Spese postali e di affrancatura 49.622 45.531 4.091

Spese servizi bancari6 43.567 11.929 31.638

Assicurazioni7 202.605 230.910 -28.305

Ospitalità 56.800 66.166 -9.366

Viaggi (ferrovia, aereo, auto ...) 54.780 44.118 10.662

Conduzione attività artistiche PAV 388.889 388.889 -

Altre … 1.638 3.150 -1.512

Totale 6.437.362 7.668.277 -1.230.915

valori in euro

I costi per servizi, riguardano le acquisizione di prestazioni quali consulenze, spese di manutenzione e riparazione, servizi di vigilanza, servizi di pulizia, spese di trasporto, assicurazioni, utenze, diritti d’autore, spese pubblicitarie, spese di allestimento mostre, spese viaggio, lavorazioni esterne, compensi agli amministratori, ecc.

Page 94: Fondazione Torino Musei

92

Costi del personale 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Salari e stipendi 5.168.637 4.758.253 410.384

Oneri sociali 1.580.610 1.439.597 141.013

Trattamento di fine rapporto 367.344 306.597 60.747

Altri costi del personale 12.614 5.303 7.311

Totale 7.129.205 6.509.750 619.455

Il costo del personale presenta un aumento pari al 10% rispetto al 2009 dovuto principalmente a due fattori:• nel mese di luglio 2009, con il rinnovo del Contratto

Collettivo Nazionale di Lavoro Federculture, è stata erogata ai dipendenti una quota una tantum che però era già stata iscritta tra i costi del personale a bilancio 2008 per un importo pari a € 314.493,78;

• nel 2010 il costo del personale si è interamente adeguato al nuovo contratto; inoltre, nel periodo dell’Ostensione della Sacra Sindone, si è fatto ricorso a 16 assunzioni a tempo determinato con qualifica di operatori per consentire a Palazzo Madama di prolun-gare l’orario di apertura del Museo.

Nel 2010 il costo del personale risulta pari al 46% del costo complessivo della produzione. Le altre voci di spesa che rientrano nei costi della pro-duzione si possono riclassificare tra:

• costi per la gestione ordinaria dei Musei e della Fondazione (manutenzione ordinaria e degli impianti, utenze, pulizie, servizi di

sicurezza vigilanza, assicurazioni, pubblicità, consu-lenze tecniche e servizi amministrativi, ecc.)

• costi per mostre e manifestazioni ( include le spese sostenute per l’intera programmazione ar-tistica dei Musei e gli eventi realizzati quali Artissima, Spirito Nomade, Eco e Narciso).

19. Riclassifica dei costi della produzione 2010

Sono diminuiti rispetto al 2009 in seguito alle attività di contenimento dei costi sopra descritta.

I costi per la realizzazione di Artissima sono sostenuti con i contributi finalizzati assegnati alla Fondazione.

Personale

Mostre e manifestazioni

Gestione ordinaria

42%

12% 46%

valori in euro

Infine vengono riportati i costi del lavoro che rappre-sentano uno dei maggiori costi fissi della Fondazione.

Stato PatrimonialeLo stato patrimoniale è costituito dalle sezioni contrap-poste dell’attivo e del passivo. L’attivo fotografa gli impieghi delle risorse immobilizza-te rappresentanti investimenti pluriennali e delle attività circolanti rappresentanti invece investimenti della dura-ta non superiore all’anno, mentre il passivo rappresenta le fonti di finanziamento, ovvero le “fonti” necessarie al finanziamento degli “impieghi”.

Lo stato patrimoniale riclassificato della Fondazione con-frontato con quello dell’esercizio precedente è il seguente:

sTATO PATRIMONIALe 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Immobilizzazioni immateriali nette 248.044 114.406 133.638

Immobilizzazioni materiali nette 146.606 262.646 -116.040

Partecipazioni ed altre immobilizzazioni finanziarie 602.929 10.000 592.929

Capitale immobilizzato 997.579 387.052 610.527

Rimanenze di magazzino 70.324 67.990 2.334

Crediti verso Clienti 2.399.576 1.556.664 842.912

Altri crediti 17.774.844 18.600.335 -825.491

Ratei e risconti attivi 368.948 164.589 204.359

Attività d’esercizio a breve termine 20.613.692 20.389.578 224.114

Debiti verso fornitori 5.092.804 4.191.833 900.971

Acconti 238 112 126

Debiti tributari e previdenziali 525.587 468.538 57.049

Altri debiti 357.315 448.937 -91.622

Ratei e risconti passivi 1.453.966 1.139.332 314.634

Passività d’esercizio a breve termine 7.429.910 6.248.752 1.181.158

Capitale d’esercizio netto 13.183.782 14.140.826 -957.044

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 445.842 436.342 9.500

Debiti tributari e previdenziali (oltre 12 mesi) - - -

Altre passività a medio e lungo termine - - -

Passività a medio lungo termine 445.842 436.342 9.500

Capitale investito 13.735.519 14.091.536 -356.017

Patrimonio netto -14.133.911 -14.884.589 750.678

Posizione finanziaria netta a medio lungo termine 8.000 308.000 -300.000

Posizione finanziaria netta a breve termine 390.392 485.053 -94.661

Mezzi propri e indebitamento finanziario netto -13.735.519 -14.091.536 356.017

valori in euro

Page 95: Fondazione Torino Musei

93

Dai dati sopra esposti emerge chiaramente la problema-tica finanziaria connessa ai tempi medio lunghi di incas-so della contribuzione pubblica. La Fondazione pur mantenendo un sostanziale equili-brio finanziario, deve sostenere oneri bancari dovuti al reperimento delle necessarie provviste di liquidità al fine di provvedere agli adempimenti derivanti dalla gestione ordinaria dell’ente.

La struttura patrimoniale ha subito una variazione in aumento rispetto all’esercizio precedente pari a € 2.481.683 mentre le immobilizzazioni nette subisco-no una variazione in aumento rispetto all’esercizio pre-cedente pari a € 350.527.Il patrimonio netto ha subito una variazione in di-minuzione rispetto all’esercizio precedente pari a € 750.678.Dallo stato patrimoniale riclassificato emerge la solidi-tà patrimoniale della Fondazione, ossia la sua capacità di mantenere l’equilibrio finanziario nel medio-lungo termine. La situazione attuale viene espressa nel seguente grafico.

Attività fisse 4,26%

Rimanenze finali 0,29%

Liquidità differite 83,62%

Liquidità immediate 11,83%

Mezzi propri 57,64%

Debiti a medio/lungo 1,82%

Debiti a breve 40,54%

20. Stato patrimoniale della Fondazione Torino Musei al 31.12.2010

Page 96: Fondazione Torino Musei

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L’analisi della distribuzione del valore aggiunto prodotto - ri-portata di seguito - evidenzia come esso sia stato allocato alla remunerazione delle risorse umane, dell’ente, del capitale di credito e della Pubblica Amministrazione, con una netta pre-valenza alle risorse umane a cui è stato destinato nel 2010 il 91% dell’intero valore aggiunto. In particolare la quota de-stinata ai lavoratori che misura il beneficio economico tratto dal personale dell’organizzazione è aumentata di € 619.455 (+10%) rispetto al 2009.

La produzione e la distribuzione del valore aggiuntoIl valore aggiunto rappresenta la ricchezza prodotta dall’ente nell’esercizio, individuabile come differenza tra il valore che l’ente attrae con lo svolgimento della propria attività e i co-sti esterni per l’acquisizione dei fattori produttivi funzionali alla realizzazione dell’attività medesima. La determinazione di tale valore assume significato in quanto rappresenta il rac-cordo contabile tra il bilancio di esercizio il bilancio sociale. Il suo calcolo avviene infatti attraverso una riclassificazione delle voci del conto economico di esercizio, finalizzata a evidenziare sia il processo di formazione del valore aggiunto globale sia la sua distribuzione, esprimendo in quantità monetarie i rappor-ti tra l’ente e il sistema socio-economico con cui interagisce, con particolare riferimento ad alcuni dei principali stakeholder. Da questo punto di vista, la produzione e la distribuzione del valore aggiunto rappresentano uno strumento per rileggere il bilancio d’esercizio dal punto di vista degli stakeholder. Sotto il profilo metodologico tra le diverse configurazioni che può as-sumere il valore aggiunto si è scelta come base di riferimento, quella del valore aggiunto globale - V.A.G. – indicato dal GBS (vedi supra Nota metodologica). La determinazione del valore aggiunto avviene sottraendo al valore aggiunto lordo carat-teristico - dato dalla differenza tra i ricavi della gestione carat-teristica e i cosiddetti consumi intermedi, cioè quelli che non costituiscono remunerazione per gli stakeholder - il risultato della gestione straordinaria.Il valore aggiunto globale lordo ge-nerato della Fondazione è stato nel 2010 pari a 7.816.211 di € contro i 6.821.222 del 2009 con un aumento del 14,59%.

vALORe AGGIUNTO 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Ricavi delle vendite e prestazioni 1.763.140 1.655.286 107.854

Variazioni delle rimanenze di prodotti in lavorazione, 2.334 24.863 - 22.529 semilavorati e finiti

Altri ricavi e proventi 14.408.592 14.546.285 - 137.693

valore della produzione 16.174.066 16.226.434 - 52.368

Costi per acquisti materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 461.366 380.315 81.051

Costi per servizi 6.437.362 7.668.277 - 1.230.915

Costi per godimento beni di terzi 368.679 405.968 -37.289

Altri costi di gestione 996.966 992.415 4.551

Costi della produzione 8.264.373 9.446.975 -1.182.602

valore aggiunto caratteristico 7.909.693 6.779.459 1.130.234

Risultato della gestione straordinaria -93.482 41.763 -135.245

valore aggiunto globale lordo 7.816.211 6.821.222 994.989

DIsTRIBUZIONe DeL vALORe AGGIUNTO 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Remunerazione al personale 7.129.205 6.509.750 619.455

Remunerazione dell’ente 181.911 181.288 623

Remunerazione del capitale di credito 136.509 -50.609 187.118

Remunerazione alla Pubb. Amministr. 368.586 180.793 187.793

valore aggiunto globale lordo 7.816.211 6.821.222 994.989

21. Distribuzione del valore aggiunto agli stakeholder

Autofinanziamento 2%

Lavoratori 91%

Finanziatori 2%

Pubblica Amministrazione 5%

valori in euro

valori in euro

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I contributi deliberatiI contributi erogati dagli enti esterni (principalmente Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo) rappresentano la principale fonte di finanziamento della Fondazione.

Di seguito si riporta un dettaglio dei contributi delibera-ti nel corso del 2010. Allo stanziamento deliberato dei contributi a favore della Fondazione non corrisponde però l’effettiva erogazione nell’anno di competenza.

COMUNe DI TORINO 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Contributi gestione ordinaria + f.do dotazione 10.970.000 13.517.830 -2.547.830

Spesa corrente 1.970.000 2.617.830 -647.830

Fondo di dotazione 9.000.000 10.900.000 -1.900.000

eredità 83.041 88.884 -5.843

Progetti finalizzati a ristrutturazioni - 202.500 -202.500

Corte Medievale PM - 82.500 -

Integrazione prog. ex ristorante San Giorgio (Borgo Medievale) - 120.000 -

Totale 11.053.041 13.809.214 -2.756.173

valori in euro

fONDAZIONe CRT 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Contributi gestione ordinaria 1.291.142 1.291.142 -

Attività 640.000 350.000 290.000

Mostra Osvaldo Licini - GAM 140.000 - -

Primo Senato d’Italia - PM 500.000 - -

Riallestimento e mostre GAM - 200.000 -

Mostra Porcellane Imperiali - PM - 150.000 -

Progetti finalizzati a ristrutturazioni - 1.100.000 -1.100.000

Giardino Medievale PM - 1.100.000 -

Totale 1.931.142 2.741.142 -810.000

valori in euro

COMPAGNIA sAN PAOLO 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Contributi gestione ordinaria 1.291.142 1.291.142 -

Attività 7.080 8.000 -920

Progetto “Reciproca solidarietà e lavoro accessorio” - MAO 7.080 - -

Didattica - MAO - 8.000 -

Totale 1.298.222 1.299.142 -920

valori in euro

ReGIONe PIeMONTe 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Contributi gestione ordinaria 640.000 800.000 -160.000

Conto esercizio 640.000 800.000 -160.000

Attività 10.000 - 10.000

Didattica - MAO 10.000 - -

Progetti finalizzati a ristrutturazioni 125.000 - 125.000

Facciata PM 125.000 - -

Totale 775.000 800.000 -25.000

valori in euro

PROvINCIA DI TORINO 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Attività 74.500 - 74.500

Eco e Narciso 74.500 - -

Totale 74.500 - 74.500

valori in euro

fONDAZIONe PeR L’ARTe MODeRNA e CONTeMPORANeA CRT 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Attività 7.500 - 7.500

Iniziativa giorno per giorno GAM 7.500 - -

Totale 7.500 - 7.500

valori in euro

Page 98: Fondazione Torino Musei

96

Dalle precedenti tabelle sii evince un’importante cre-scita dei contributi erogati da enti vari, dato positivo in quanto dimostra l’aumento di partnership e collabora-zioni con Istituti e altri enti del territorio.

Alla Fondazione vengono inoltre assegnati contributi finalizzati alla realizzazione di Artissima da parte di enti che per motivi statutari non possono erogare diretta-mente i contributi a società.

Di seguito si fornisce la rappresentazione grafica dei contributi complessivi erogati nel 2010 in favore della Fondazione per la gestione ordinaria, le attività, i pro-getti speciali e la gestione di Artissima. Dai dati si evince che circa il 70% dei contributi de-liberati è rappresentato dai contributi del Comune di Torino. Inoltre risultano evidenti le riduzione delle con-tribuzione del 2010 che hanno interessato la maggior parte dei finanziatori.

ARTIssIMA 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Regione Piemonte 376.000 530.000 -154.000

Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT 90.000 90.000 -

Compagnia di San Paolo 80.000 80.000 -

Camera di Commercio di Torino 75.000 75.000 -

Totale 621.000 775.000 -154.000

22. Contributi deliberati 2010

Comune di Torino 70%

Regione Piemonte 7%

Fondazione CRT 12%

Compagnia San Paolo 9%

Provincia Torino 0%

CCIAA 0%

Fondazione per l’Arte CRT 1%

Enti vari 1%

enti vari 31/12/2010 31/12/2009 variazione

Attività 156.324 4.000 152.324

Credito Bergamasco (restauro opera GAM) 2.000 - -

Lions Club (catalogo Senato - PM) 25.000 - -

Istituto comprensivo “Via Ricasoli” (GAM) 1.000 - -

Comitato Esprit Nomade (Mostra Spirito Nomade) 4.324 - -

Università degli Studi di Torino Progetto MEMIP (PM) 124.000 - -

Enciclopedia Italiana (PM) - 4.000

Totale 156.324 4.000 152.324

valori in euro

valori in euro

Page 99: Fondazione Torino Musei

97

La contabilità gestionaleParallelamente alla tradizionale contabilità generale, la Fondazione tiene una contabilità gestionale articolata per centri di costo basata sugli impegni di spesa e sugli incassi realmente avvenuti. Tale contabilità consente al Controllo di Gestione di monitorare l’avanzamento delle attività, nonché di ela-borare periodicamente report sull’andamento dei costi e dei ricavi relativi ai servizi di ciascun Museo. Sulla base dei suddetti dati dalla contabilità gestionale

si elabora inoltre il bilancio previsionale an-nuale e pluriennale, di cui la Fondazione ha

l’obbligo di redazione secondo lo Statuto. (Vedi supra Gli organi statutari e la governance).Il bilancio previsionale è di carattere finanziario ed è suddiviso per Centro di Costo, a ciascuno dei quali è assegnato un budget di spesa che corrisponde alle en-trate determinate dall’attività istituzionale del centro (attività di bigliettazione, vendita di servizi, fitti e prov-vigioni, ecc.) a integrazione della quota parte dei con-tributi del Comune, della Regione e delle Fondazioni di origine bancaria. Il bilancio previsionale e il report economico di ge-stione dettagliato per centro di costo rappresentano strumenti di lavoro di notevole importanza, in quan-to supportano la pianificazione della gestione e della programmazione artistica museale e allo stesso tempo costituiscono uno strumento di controllo e monitorag-gio sulla gestione stessa.

Inoltre la Fondazione da sempre si impegna a gesti-re in maniera efficiente le proprie risorse finanziarie, ponendo attenzione ai modi in cui le stesse vengono destinate e impiegate, con particolare riguardo alla scelta delle attività programmate e ai relativi acquisti di forniture e servizi. Di ogni piano operativo da cui derivano poi le attività dei Musei stessi, vengono analizzati i costi di realizza-zione in relazione alla previsione delle entrate, attraver-so un budget di spesa. Vengono così individuate le spese da sostenere per servizi, beni di consumo, investimenti. L’individua-zione di questi fattori viene effettuata dal direttore del singolo Museo insieme ai collaboratori, tenendo conto sia di dati storici e dell’esperienza acquisita, sia di preventivi formali. Il piano di spesa che deriva da questa analisi viene successivamente sottoposto all’attenzione e approvazione del Segretario genera-le e della Presidente.

Art.13 e 14 dello Statuto

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OBIETTIVI FUTURI

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integrata con la propria comunità, la Fondazione sarà sempre attenta ai cambiamenti, adeguandosi al conti-nuo divenire che caratterizza la nostra vita quotidiana, in termini sia di contenuti e sia di proposte. Parallelamente continuerà a esaminare con spirito criti-co la propria attività al fine raggiungere nuovi traguardi di sviluppo.Accanto a questo, la Fondazione intende divenire sem-pre più un riferimento nel territorio per la promozione e lo sviluppo dello studio e della ricerca artistica, attraver-so attività proposte a tutte le diverse fasce di visitatori.A tale proposito, sono individuati alcuni obiettivi rispet-to ai quali la Fondazione, con adeguate risorse econo-miche e soprattutto con proprie risorse umane, potrà ottenere risultati positivi in diversi ambiti: • tecnologico: favorendo la comunicazione istituzionale

attraverso il web e le tecnologie Mobile; incrementan-do le vendite dei diritti di riproduzione e di altri servizi grazie al già funzionante sistema di e-commerce; po-tenziando gli strumenti di comunicazione nelle sedi museali (audioguide, totem touch screen); applican-do nuove tecnologie a diversi settori amministrativi;

• ambientale: incrementando le attività e perfezionando ulteriormente le procedure volte a garantire la sicu-rezza e il rispetto ambientale;

• strutturale: completando la realizzazione di nuovi servizi finalizzati all’ampliamento dell’offerta muse-ale; provvedendo al restauro conservativo di alcune parti critiche degli edifici museali;

• sociale: favorendo l’utilizzo dei Musei della Fondazione da parte di utenti svantaggiati; incoraggiando l’integra-zione con le comunità straniere e provvedendo all’ulte-riore sviluppo dei Servizi educativi che nel tempo hanno raggiunto riconosciuti alti livelli di eccellenza;

• gestionale: migliorando i servizi offerti e puntando alla definizione di standard qualitativi e quantitativi.

Inevitabilmente, come già detto, la realizzazione dei programmi di sviluppo dovrà confrontarsi con le attese economiche che, con ogni probabilità, rifletteranno la situazione critica del 2010. Si teme in realtà che possa continuare anche per il futuro il trend negativo di asse-gnazione dei contributi pubblici. Pertanto la Fondazione continuerà a operare verso un ulteriore contenimento delle spese preservando, fin dove possibile, la qualità dei beni e dei servizi.Infatti, mai come ora, per pensare a progetti e inve-stimenti di medio-lungo termine, risulta necessario razionalizzare i costi e, parallelamente, incrementare la già intensa attività di ricerca di risorse economi-che e di nuovi finanziatori, obiettivo prioritario per consentire ai Musei della Fondazione di confermare i buoni risultati ottenuti nel passato.

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Prospettive di miglioramento continuoI Musei della Fondazione garantiscono che anche per il futuro le attività previste continueranno a seguire le indicazioni principalmente fornite dalla Città di Torino, in qualità di ente promotore e fondatore, e dalle isti-tuzioni che partecipano a vario titolo alla vita dell’ente quali la Fondazione CRT, la Compagnia di San Paolo e la Regione Piemonte. Si ribadisce, infatti, la volontà di assicurare la gestione unitaria del sistema museale affidato alla Fondazione e, nel contempo, il proposito di sviluppare le identità e le vocazioni dei singoli Musei. Di conseguenza, rimane confermato per ciascun Museo l’obiettivo di tutelare, conservare e valorizzare i beni ar-tistici assegnati, di determinare occasioni per promuo-vere tale patrimonio e di preservare le caratteristiche del Museo quale luogo in cui la mediazione culturale si concretizza in iniziative di apprendimento permanente. Pertanto, i Musei, in considerazione del loro ruolo so-ciale, continueranno a progettare e realizzare molteplici attività, consapevoli di essere risorsa unica e originale nel creare e animare forme stimolanti di conoscenze, nell’aiutare gli individui a formare la propria identità, nel contribuire a eliminare le disuguaglianze culturali e nel favorire il dialogo interculturale fra le varie comu-nità locali.Nell’ottica di un miglioramento continuo e, soprat-tutto, nella prospettiva dinamica di essere una realtà

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ALLEGATI

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StatutoArticolo 1 – Costituzione, sede, fondatori

1.1 È costituita una fondazione denominata “Torino Musei”, con sede in Torino, via Magenta, 31 presso la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea.1.2 È Primo Fondatore il Comune di Torino.1.3 Sono Fondatori Successivi le persone o gli Enti, pubblici o privati, che ne facciano richiesta alla Fondazione e che, su proposta del Primo Fondatore, siano come tali approvati dal Consiglio Direttivo osservando l’art. 8.1, lett. a).

Articolo 2 – finalità2.1 La Fondazione, che non ha fini di lucro e non distribuisce utili, persegue, secondo gli indirizzi e le linee di politica culturale assunte dal Primo Fondatore e dai Fondatori Successivi, in coerenza e continuità con le funzioni storiche e le specifiche missioni dei singoli musei di Torino e assicurandone l’autonomia, le finalità della conservazione, manu-tenzione e valorizzazione di beni culturali ricevuti o acquisiti a qualsiasi titolo, nonché della gestione e valorizzazione di organismi, attività museali e culturali.2.2 Nell’ambito delle sue finalità la Fondazione persegue, anche in collaborazione con terzi:a) la migliore fruizione da parte del pubblico dei beni culturali e delle attività museali;b) l’organizzazione di mostre, nonché di studi, ricerche, iniziative scientifiche, attività produttive didattiche o divul-gative, anche in collaborazione con il sistema scolastico ed universitario e con istituzioni culturali e di ricerca italiane e straniere;c) l’organizzazione di eventi e attività culturali, anche connessi a particolari aspetti dei beni, quali ad esempio, le operazioni di recupero e restauro;d) l’organizzazione di itinerari culturali, individuati mediante la connessione fra beni culturali e ambientali diversi, anche in collaborazione con gli enti e organi competenti per il turismo.2.3 La Fondazione può svolgere ogni altra attività ausiliaria, connessa, strumentale, affine, complementare, aggiuntiva o comunque utile o solo opportuna al perseguimento delle proprie finalità. A titolo esemplificativo e non esaustivo, la Fondazione può pertanto:a) stipulare con enti pubblici o soggetti privati accordi o contratti di qualsiasi natura e durata utili o anche solo op-portuni al perseguimento delle proprie finalità, quali, a titolo esemplificativo, l’acquisto di beni strumentali o servizi, l’assunzione di personale dipendente, l’accensione di mutui o finanziamenti;b) partecipare, anche in veste di fondatore, ad associazioni, fondazioni, comitati, e, più in generale, istituzioni pub-bliche o private, comprese società di capitali, che perseguano finalità coerenti con le proprie.2.4 L’attività della Fondazione si svolge sulla base del documento programmatico annuale di cui all’art. 13 nonché del documento programmatico-finanziario pluriennale di cui all’art. 14.2.5 La Fondazione opera sul territorio della Regione Piemonte.

Articolo 3 – Patrimonio3.1 Il Patrimonio della Fondazione è costituito dai contributi di chi riveste la qualifica di Fondatore.3.2 La Fondazione può ricevere, incrementando così il suo patrimonio, contribuzioni, elargizioni, sovvenzioni o altre liberalità da parte di terzi che ne condividano le finalità.3.3 Salvo quanto previsto agli artt. 16.1 e 16.2 il Patrimonio della Fondazione è incrementato per effetto di acquisizioni avvenute a qualunque titolo, donazioni, legati, eredità ricevute.3.4 Ad eccezione dei beni appartenenti alla categoria individuata all’art. 2.1 e dunque aventi valore artistico, culturale o comunque destinati ad accrescere le collezioni museali, il Patrimonio nonché le rendite che ne derivino, sono vincolati al perseguimento delle finalità statutarie e sono utilizzabili per il ripiano dei disavanzi di gestione.

Articolo 4 – Organi4.1 Sono organi della Fondazione: - il Presidente; - il Consiglio direttivo; - il Segretario generale; - il Comitato scientifico; - il Collegio dei revisori.

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Articolo 5 – Presidente5.1 Il Presidente è nominato dal Consiglio direttivo tra i suoi membri, su proposta del Sindaco.5.2 Al Presidente spetta la legale rappresentanza della Fondazione. Egli, inoltre, presiede, con diritto di voto, le adunanze del Consiglio direttivo, stabilendo l’ordine del giorno.5.3 Al Presidente spetta un compenso annuo stabilito dal Consiglio direttivo.5.4 In caso di assenza o di impedimento del Presidente ne assume le funzioni il consigliere più anziano fra quelli nominati dal Comune di Torino ai sensi dell’art. 6.2.5.5 Il Presidente ha tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione della Fondazione, ad eccezione dei poteri attribuiti espressamente al Consiglio direttivo dall’art. 8.1, e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l’attuazione e il raggiungimento delle finalità statutarie.5.6 Sono comunque riservate alla competenza del Presidente:a) la predisposizione:- del bilancio preventivo annuale e pluriennale nonché del documento programmatico annuale di cui all’art. 13;- del bilancio d’esercizio e della relazione sull’attività svolta;- delle relazioni semestrali sui progetti di attività e sulle modalità della loro realizzazione;b) la trasmissione a chi riveste la qualifica di Fondatore dei documenti da esso eventualmente richiesti, di volta in volta, relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura della Fondazione;c) l’eventuale richiesta, a chi riveste la qualifica di Fondatore, della reintegrazione annuale, prevista nell’atto costitu-tivo, del Fondo di dotazione;d) la proposta al Consiglio direttivo della nomina e della revoca del Segretario generale nonché dell’attribuzione a quest’ultimo del compimento di specifiche operazioni;e) la proposta al Consiglio direttivo della nomina e della revoca dei direttori e dei dirigenti;f) nomina e revoca di procuratori per determinati atti o categorie di atti.

Articolo 6 – Consiglio direttivo6.1 Il Consiglio direttivo, compreso il Presidente in conformità a quanto previsto dagli artt. 5.1 e 5.2, è composto da un massimo di sei membri.6.2 I componenti saranno così designati:- tre dal Sindaco di Torino, su indicazione della Conferenza dei Capigruppo, di cui uno su proposta delle forze di mino-ranza, scelti tra persone dotate di riconosciuta competenza, che abbiano risposto ad apposito bando pubblico;- uno dalla Regione Piemonte.- due membri sono designati dai Soci Fondatori Successivi.6.3 Salvo la naturale scadenza del Consiglio direttivo nonché le spontanee dimissioni, i singoli Consiglieri sono revocati dal Fondatore che li ha designati, a seguito di comunicazione scritta della revoca al Consigliere stesso, al Presidente e al Presidente del Collegio dei revisori.6.4 Il Consiglio direttivo si reputa regolarmente costituito e in carica allorché tutti i membri designati abbiano accettato la carica con dichiarazione da inviarsi entro quindici giorni dalla comunicazione della designazione al Presidente che ne cura le forme di pubblicità che siano richieste per legge. Il Presidente comunica l’accettazione presso il proprio Ufficio. Di tutte le accettazioni viene trasmessa copia, a cura del Presidente, a coloro che rivestono la qualifica di Fondatore.6.5 Il Consiglio direttivo dura in carica cinque anni. Tutti i Consiglieri nominati ai sensi dell’art. 6.2, scadono con l’approvazione del bilancio del quinto anno di durata.6.6 Il Consigliere che intenda dimettersi ne dà comunicazione scritta al Presidente e al Presidente del Collegio dei revisori.6.7 Il Consigliere che cessi dalla carica per revoca, dimissioni o per qualsiasi altra causa viene sostituito applicandosi quanto previsto al precedente articolo 6.2. Il Presidente provvede senza indugio a sollecitare la designazione da parte del Fondatore che aveva designato il Consigliere dimissionario.6.8 A ciascun Consigliere spetta un gettone di presenza, in misura non superiore a quello di competenza dei consiglieri del Comune di Torino.

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Articolo 7 – funzionamento del Consiglio direttivo7.1 Il Consiglio direttivo è convocato dal Presidente almeno ogni tre mesi e comunque ogni qual volta il Presidente lo ritenga opportuno, ovvero su richiesta scritta di almeno tre componenti.7.2 Le sedute del Consiglio direttivo si tengono di regola presso la sede della Fondazione; esso può tuttavia riunirsi in qualunque altro luogo in Italia.7.3 L’avviso di convocazione, con l’indicazione dell’ordine del giorno degli argomenti da trattare, deve essere inviato, con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurarne la ricezione, ai Consiglieri e al Collegio dei revisori almeno quattro giorni prima di quello fissato per la riunione. Nel caso di particolare urgenza la convocazione può avvenire con semplice preavviso di 48 ore. Copia dell’avviso viene trasmesso ai membri del Comitato scientifico e ai direttori dei musei che fanno capo alla Fondazione.7.4 Per la validità delle deliberazioni è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti e le relative deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti. In caso di parità di voto, prevale quello del Presidente o di chi presiede ai sensi dell’art. 5.4.

Articolo 8 – Attribuzioni del Consiglio direttivo8.1 Sono riservate alla competenza del Consiglio direttivo:a) l’elezione e la revoca del Presidente con il voto favorevole della maggioranza dei componenti; la prima seduta del Consiglio direttivo è convocata e presieduta dal Consigliere più anziano di età fino all’elezione del Presidente;b) la modifica dello Statuto, con il voto favorevole di almeno 2/3 dei componenti e previo parere favorevole del Primo Fondatore espresso in conformità alle leggi vigenti;c) la predisposizione, anche sulla base delle proposte avanzate dal Comitato scientifico, e l’approvazione del docu-mento programmatico-finanziario pluriennale di cui all’art. 14 e la relativa trasmissione al Presidente e a chi riveste la qualifica di Fondatore;d) l’approvazione del bilancio preventivo annuale e pluriennale nonché del documento programmatico annuale di cui all’art. 13, nonché del bilancio d’esercizio e della relativa relazione sull’attività svolta;e) l’approvazione dei Regolamenti di funzionamento;f) la nomina e la revoca, su proposta del Presidente, del Segretario generale nonché la determinazione del relativo compenso;g) l’attribuzione al Segretario generale, su proposta del Presidente, del compimento di specifiche operazioni e la delega dei relativi poteri;h) la nomina e la revoca, su proposta del Presidente, dei direttori e dei dirigenti, nonché la determinazione delle relative attribuzioni e dei compensi;i) la nomina e la revoca dei componenti il Comitato scientifico.8.2 I documenti di cui all’art. 8.1, lett. b) e lett. c) sono trasmessi, a cura del Consiglio direttivo, almeno trenta giorni prima della loro approvazione, a chi riveste la carica di Fondatore, che può proporre eventuali osservazioni entro i successivi quindici giorni.Qualora le osservazioni non siano recepite, il Consiglio direttivo ne motiva le ragioni al proponente e agli altri Fondatori.

Articolo 9 – segretario generale9.1 Il Segretario generale è nominato dal Consiglio direttivo su proposta del Presidente, che ne determina la durata in carica e l’emolumento, sentito il Collegio dei Revisori.9.2 Il Segretario generale è a capo della struttura operativa della Fondazione.9.3 Il Segretario generale, in particolare:a) provvede all’esecuzione delle deliberazioni del Presidente;b) predispone Regolamenti di funzionamento della Fondazione, nonché quello indicato all’art. 16.3, previo parere del Consiglio direttivo;c) sottopone al Consiglio la nomina e la revoca dei direttori e dei dirigenti, una volta espressa dal Presidente la pro-posta di cui all’art. 5.6, lett. f);d) partecipa, senza diritto di voto, alle adunanze del Consiglio direttivo provvedendo alla relativa verbalizzazione;e) coadiuva il Presidente nella predisposizione:- del bilancio preventivo annuale e pluriennale nonché del documento programmatico annuale di cui all’art.13;- del bilancio d’esercizio e della relazione sull’attività svolta;- delle relazioni semestrali sui progetti di attività e sulle modalità della loro realizzazione;

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f) sottopone al Consiglio direttivo per la relativa approvazione il bilancio preventivo annuale e pluriennale, il docu-mento programmatico annuale di cui all’art. 13, nonché il bilancio d’esercizio e la relativa relazione sull’attività svolta;g) coordinandosi con il Comitato scientifico, coadiuva il Consiglio direttivo nella predisposizione del documento programmatico-finanziario pluriennale di cui all’art.14;h) firma la corrispondenza corrente, previa apposita delega conferitagli dal Presidente;i) svolge ogni altra funzione affidatagli dal Presidente, nonché tutte le operazioni non riservate specificamente ad altri organi.

Articolo 10 – Comitato scientifico10.1 Il Comitato scientifico è nominato dal Consiglio direttivo, con procedure di evidenza pubblica, ed è composto da non più di 7 membri, scelti secondo criteri di specializzazione professionale, comprovata esperienza e specifica competenza negli ambiti di specializzazione storico – artistico e museale della Fondazione. I componentiil Comitato durano in carica quanto il Consiglio direttivo e scadono con esso, salvo revoca da parte del Consiglio direttivo.10.2 Il Presidente del Comitato è nominato fra i membri, di cui al punto 10.1, con il voto favorevole della maggio-ranza degli stessi. Il Comitato scientifico si riunisce a seguito di convocazione del suo Presidente almeno ogni tre mesi o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti. Il Comitato delibera a maggioranza dei partecipanti alle adunanze, in caso di parità prevale il voto del Presidente.10.3 Del Comitato scientifico fanno parte i direttori dei musei gestiti dalla Fondazione.10.4 Il Comitato scientifico, che ha funzione consultiva, esprime pareri obbligatori ma non vincolanti in merito:a) agli indirizzi scientifici e culturali della Fondazione, in tal modo anche supportando:- il Presidente della Fondazione, nella predisposizione del documento programmatico annuale di cui all’art. 13 non-ché delle relazioni semestrali sui progetti di attività;- il Consiglio direttivo, nella predisposizione del documento programmaticofinanziario pluriennale di cui all’art. 14;b) ai criteri generali di gestione e di sviluppo delle collezioni.10.5 Per l’espressione di pareri sugli indirizzi scientifici e culturali dei musei che fanno capo alla Fondazione, sulle acquisizioni di beni, appartenenti alla categoria individuata all’art. 2.1, nonché su ulteriori specifiche iniziative, il Comitato scientifico può operare in sottocommissioni, eventualmente allargate alla partecipazione di altri esperti.10.6 Il Comitato scientifico può elaborare autonomamente proprie proposte in merito agli indirizzi scientifici e cul-turali della Fondazione e alle attività dei musei che ad essa fanno capo, sottoponendole al Presidente e al Comitato direttivo, i quali hanno l’obbligo di esprimersi in proposito.10.7 A ciascun membro del Comitato scientifico spetta un gettone di presenza stabilito dal Consiglio direttivo. Le spese sostenute dai componenti il Comitato per lo svolgimento delle funzioni attribuite al medesimo vengono rim-borsate dalla Fondazione.

Articolo 11 – Collegio dei revisori11.1 Il Collegio dei Revisori è composto da tre a cinque membri effettivi (i “Revisori”), e da due a tre supplenti.11.2 I Revisori sono così designati:c) due effettivi, fra cui il Presidente e uno indicato dalle forze di minoranza, e un supplente, dal Primo Fondatore;d) un effettivo e un supplente, dalla Regione Piemonte.11.3 Ai Fondatori Successivi è riservata la nomina di due membri effettivi e un supplente.11.4 I Revisori devono essere in possesso dei requisiti professionali per l’esercizio del controllo legale dei conti.11.5 I Revisori durano in carica quanto il Consiglio direttivo e scadono con esso. Essi possono essere rinominati una sola volta. In caso di sostituzione di un Revisore in corso di mandato si applica, per quanto applicabile, la disposizione di cui all’art. 2401 codice civile.11.6 Il Collegio dei Revisori esercita le funzioni indicate negli artt. 2403 e 2407 codice civile.11.7 Ai revisori effettivi spettano, oltre al rimborso delle spese occasionate dalla carica, un compenso annuo deter-minato dal Consiglio direttivo.11.8 Il Collegio dei Revisori vigila sull’attività svolta dagli altri organi della Fondazione e riferisce senza indugio al Sindaco di Torino e ai Fondatori Successivi le eventuali gravi irregolarità riscontrate.

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Articolo 12 – esercizio e bilancio12.1 L’esercizio ha inizio il 1° gennaio e si conclude il 31 dicembre di ogni anno.12.2 Al termine di ogni esercizio, e comunque entro il 30 aprile di ogni anno, il Presidente, coadiuvato dal Segretario generale, redige il bilancio d’esercizio e la relativa relazione sull’attività svolta, avendo cura di attenersi alle regole di ordinata contabilità nonché a quanto previsto, per quanto applicabile, dal codice civile in materia di redazione di bilancio.12.3 Entro il 31 ottobre di ogni anno il Presidente, coadiuvato dal Segretario generale, predispone il bilancio preven-tivo annuale e pluriennale.

Articolo 13 – Documento programmatico annuale13.1 Entro il 31 ottobre di ogni anno il Presidente, coadiuvato dal Segretario generale e dal Comitato scientifico, predispone il documento programmatico annuale relativo all’attività da svolgersi nell’esercizio successivo.

Articolo 14 – Documento programmatico-finanziario pluriennale14.1 Il documento programmatico-finanziario pluriennale è il documento, cui deve attenersi il Presidente, che de-termina, per il periodo di durata in carica del Consiglio direttivo, le strategie, le priorità e gli obiettivi da perseguire, nonché i relativi programmi di intervento.14.2 Il documento programmatico-finanziario viene predisposto dal Consiglio direttivo, coadiuvato dal Segretario generale e dal Comitato scientifico, entro 90 giorni dalla sua entrata in carica, così come previsto dall’art. 6, ed è di riferimento vincolante in occasione della redazione dei documenti di cui ai precedenti artt. 12.3 e 13.

Articolo 15 – scioglimento15.1 La Fondazione viene sciolta e posta in liquidazione nei casi previsti dal codice civile.15.2 I Fondatori nominano un liquidatore per l’esecuzione di quanto necessario alla liquidazione della Fondazione.15.3 I beni che residuano al termine della liquidazione sono devoluti al Comune di Torino.15.4 In ogni caso, all’atto dello scioglimento, i beni eventualmente affidati in concessione alla Fondazione tornano immediatamente nella disponibilità dei concedenti.

Articolo 16 – Disposizioni finali16.1 La Fondazione acquisisce beni, appartenenti alla categoria individuata all’art. 2.1 e dunque aventi valore artisti-co o culturale o che siano comunque destinati ad accrescere le collezioni museali, secondo quanto disposto dall’art. 1411 codice civile, e così a favore del Comune di Torino, il quale li concede in uso alla Fondazione. Nel caso tali beni siano di particolare valore economico, l’amministrazione comunale esprime parere preventivo sulle proposte di acquisto.16.2 I beni, ricadenti nella categoria indicata al precedente art. 16.1, pervenuti a titolo gratuito alla Fondazione vengono donati o comunque ceduti a titolo gratuito al Comune di Torino, il quale li concede in uso alla Fondazione.16.3 La Fondazione si avvale dei direttori, nominati ai sensi dell’art. 8.1, lett. f), secondo quanto previsto da appo-sito Regolamento predisposto, entro 120 giorni dalla costituzione della Fondazione, dal Segretario e approvato dal Presidente, previo parere del Consiglio direttivo.16.4 Per quanto non espressamente contemplato nel presente Statuto sono richiamate le norme di legge.

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Convenzione fra la Città di Torino e la Fondazione Torino Musei relativa a concessione in uso gratuito di beni e affidamento

della gestione dei servizi museali.Con la presente scrittura privata non autenticata, redatta in duplice originale, tra la CITTà di TORINO, piazza Palazzo di Città n° 1, codice fiscale 00514490010, in questo atto rappresentata dal dottor Giuseppe BIANCIOTTO, nato a Torino il 24 giugno 1954, domiciliato per la carica in Torino, presso il Palazzo Municipale, il quale interviene nella sua qualità di Dirigente del Settore Contratti, tale nominato dal Sindaco con provvedimento in data 19 dicembre 2006, n° 015737, con i poteri per quanto infra ai sensi dell’art. 107 del D. Legislativo 18 agosto 2000, n° 267 e dell’art. 55, comma 2, del vigente Regolamento Contratti approvato con deliberazione Consiglio Comunale in data 7 marzo 2005 ed in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale dell’11 febbraio 2008, n° ordine 18 (mecc. n° 2008-00056/026), che si allega, omessi gli allegati, al presente atto sotto la lettera “A” per farne parte integrante e sostanziale; e la FONDAZIONE “TORINO MUSEI” (di seguito denominata “Fondazione”) – codice fiscale 97629700010 - con sede in Torino, via Magenta n° 31 - in questo atto rappresentata dal Presidente dott.ssa Giovan-na CATTANEO, nata a Torino il 4 novembre 1942 e domiciliato per la carica presso la sede della Fondazione stessa.

Premesso che:a) La Città di Torino, con deliberazione del Consiglio Comunale n. ordine 90 del 8 luglio 2002 – mecc. n° 2002-03802/45 e rogito Notaio Antonio Maria Marocco del 26 luglio 2002, Rep. n° 139434 – Atti n. 60448, si è fatta promotrice della costituzione della Fondazione Torino Musei.b) La Fondazione Torino Musei concorre all’attività istituzionale propria della Città di Torino, quale strumento opera-tivo nello specifico ambito della gestione dei servizi museali della Città.c) Attraverso la sua costituzione la Città di Torino ha infatti inteso perseguire i seguenti obiettivi:- promuovere la distinzione fra le funzioni d’indirizzo e di controllo della Civica Amministrazione e l’esercizio delle funzioni di carattere gestionale e operativo; - assicurare ai Musei civici condizioni di funzionamento coerenti con la specificità delle loro finalità e funzioni, accre-scendo l’efficienza e l’efficacia della loro azione; - realizzare, anche in questo modo, sempre più elevati livelli di qualità nella gestione dei servizi museali e nell’offerta museale della Città; - ottimizzare le risorse destinate alla gestione dei servizi museali, a condizioni di maggior economicità e evitando costi aggiuntivi;- prevedere una più diretta e diffusa partecipazione del personale, in coerenza con il quadro e con gli indirizzi stra-tegici attraverso una appropriata impostazione per aree funzionali/processi (manutenzione beni, pianificazione ecc.) di supporto a linee di attività/progetti speciali, interne ed esterne; - potenziare il ruolo del Sistema civico nell’ambito del Sistema museale metropolitano attraverso la sperimentazione di modelli di gestione innovativi; - raccogliere fondi per incrementare le raccolte museali, per aumentare la loro fruibilità, per favorire lo studio e la ricerca.d) I rapporti fra la Città di Torino e la Fondazione Torino Musei sono stati stabiliti attraverso la Convenzione, approva-ta con deliberazione del Consiglio Comunale n. ordine 90 del 8 luglio 2002 – mecc. n° 2002-03802/45, sottoscritta il 18 aprile 2003 n° A.P. 86 e registrata il 5 maggio 2003, che individua le modalità con cui:- la Città di Torino esercita le funzioni di sostegno e supporto, nonché di indirizzo e controllo nel pieno rispetto dell’autonomia di gestione organizzativa, finanziaria della Fondazione e scientifica e culturale dei singoli musei; - la Fondazione s’impegna a osservare, nell’esercizio delle attività attribuite, con particolare riguardo alla gestione e cura delle collezioni e dei servizi al pubblico, i più elevati livelli di qualità di erogazione del servizio e di professionalità degli addetti; - la Città di Torino e la Fondazione si obbligano a rispettare le forme, le modalità e le sedi di valutazione, concertazio-ne e deliberazione di tali impegni, con particolare riguardo alla gestione e cura delle collezioni e dei servizi al pubblico dei musei la cui gestione è affidata alla Fondazione.e) In applicazione alla Convenzione citata, alla Fondazione Torino Musei sono stati conferiti i seguenti beni:1. - 16 ottobre 2003 – beni immobili: via Magenta n° 31, viale Virgilio (escluso Ristorante San Giorgio);2. - 18 dicembre 2003 – beni mobili relativi ai registri d’inventario del Comune di Torino n. 901 (Palazzo Madama), n° 902 (Borgo Medioevale), n° 908 (Galleria d’Arte Moderna), n° 909 (Biblioteca d’Arte) e n° 910 (Archivio Fotografico dei Musei Civici);

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3. - 8 gennaio 2004 – pubblicazioni (cataloghi, manifesti, cartoline);4. - 23 dicembre 2004 – beni d’arte orientale acquistati dalla Città per il costituendo Museo di Arte Orientale;5. - 6 aprile 2005 – beni d’arte cinese oggetto di acquisto dalla Fondazione Agnelli;6. - 6 aprile 2005 – beni storico artistici di pertinenza dei Musei e Servizi: Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo Civico d’Arte Antica, Borgo e Rocca Medioevale, Archivio Fotografico, Biblioteca d’Arte, Archivio Storico.7. - 16 novembre 2005 – locali ex ristorante San Giorgio.8. - 27 novembre 2006 - beni storico artistici di pertinenza dei Musei e Servizi: Galleria d’Arte Moderna e Contem-poranea, Museo Civico di Arte Antica, Borgo e Rocca Medioevale, Archivio Fotografico, Biblioteca d’Arte, Archivio Storico, aggiornamento per il periodo 2003 – 2005.9. - 7 febbraio 2007 – deposito Don Orione, viale Mughetti n° 26, con l’insieme di quanto conservato all’interno e la raccolta dei gessi conservati presso il deposito di via Riberi n° 1.f) Negli anni di applicazione della Convenzione sono state attribuite le risorse necessarie per il funzionamento, la gestione e lo sviluppo delle attività.g) La Fondazione Torino Musei è subentrata alla Città di Torino in tutti i rapporti, da questa intrattenuti con soggetti terzi, in merito ai beni mobili o immobili. h) Con la costituzione della Fondazione si è raggiunto un miglioramento degli standard qualitativi del servizio, sono state intraprese nuove attività volte ad arricchire, valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale museale torinese favorendo, tra l’altro, l’incontro, il confronto e la collaborazione con altre istituzioni e musei di altre realtà italiane e straniere.i) Per raggiungere tali risultati, la Fondazione si è attenuta agli indirizzi dell’Amministrazione Comunale, così come previsto dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 90/2002 e dalla relativa mozione accompagnatoria, le quali stabiliscono standard minimi per l’azione della Fondazione.j) Gli articoli 3 e 8 della Convenzione prevedevano una validità di 10 anni a far data dalla stipula della Convenzione stessa, rispettivamente per la concessione e per l’affidamento dei servizi museali.L’articolo 8 precisava, altresì, un impegno delle parti a rinegoziare la Convenzione ogni 3 anni.

Tutto ciò premesso, tra le parti si conviene e stipula quanto segue:Art. 1) Premessa. 1. La premessa e gli allegati fanno parte integrante e sostanziale del presente atto.

Titolo I: OGGeTTO DeLLA CONveNZIONe e DURATAArt. 2) Concessione in uso gratuito dei beni mobili e immobili.1. La Città di Torino concede in uso gratuito alla Fondazione Torino Musei gli immobili, le attrezzature, gli impianti, i beni mobili e gli arredi di sua proprietà a essi afferenti, le reti fognarie, idriche ed elettriche, gli impianti tecnologici in essi presenti, il civico patrimonio culturale costituito dai beni mobili e immobili, ivi compresi tutti i diritti d’uso e di riproduzione, descritti in premessa.2. La Fondazione, nell’assumere la responsabilità della custodia e conservazione dei beni mobili e immobili e nel provvedervi ai sensi della legislazione vigente, assume a proprio carico ogni responsabilità per danni sofferti da terzi o agli stessi riconducibili. 3. Fermo restando il divieto di mutare la destinazione dei beni culturali, la Fondazione Torino Musei potrà operare sugli altri beni concessi in uso tutti gli interventi ritenuti necessari, utili e opportuni per il migliore svolgimento del servizio, compresi la sostituzione per interventi di manutenzione, risanamento, nonché la messa fuori servizio delle reti e impianti obsoleti e non più utilizzabili.4. Nuove assegnazioni di beni mobili, immobili e beni storico artistici saranno disposte secondo le modalità di cui all’art. 7. 5. La Fondazione ha ricevuto in concessione da parte del Demanio l’immobile di Palazzo Madama, sede del Museo Civico d’Arte Antica, il 18 dicembre 2006.La Fondazione assume in carico la gestione del Palazzo compresi gli impianti, reti e arredi. La Fondazione corrispon-derà direttamente al Demanio il canone annuale previsto.

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Art. 3) Affidamento della gestione dei servizi museali.1. La Città di Torino affida contestualmente alla Fondazione Torino Musei la gestione dei musei e dei servizi museali descritti in premessa, nonché l’eventuale gestione di nuovi servizi e attività, come meglio precisato al successivo art. 11.2. La Fondazione Torino Musei collabora, altresì, con la Città di Torino in ordine alla pianificazione delle attività di valorizzazione del patrimonio culturale comunale. A tale proposito, con le garanzie di legge, la Città di Torino con-sente alla Fondazione Torino Musei l’accesso gratuito alle informazioni in proprio possesso, per quanto risulti utile al perfezionamento dei procedimenti organizzativi e gestionali, compatibilmente con il diritto alla riservatezza.

Art. 4) Durata della Convenzione. 1. La durata della concessione dei beni e dell’affidamento della gestione dei servizi museali è di anni 10 dalla data di stipulazione del presente atto. 2. Le parti s’impegnano alla verifica della convenzione ogni 3 anni. 3. Al termine del periodo di validità, la convenzione, con apposito provvedimento, potrà essere rinnovata per accor-do tra le parti.

Titolo II – GesTIONe DeI BeNI MOBILI eD IMMOBILI e DeI seRvIZI AffIDATIArt. 5) Manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni mobili ed immobili. 1. La Fondazione Torino Musei s’impegna a svolgere tutte le attività di manutenzione ordinaria degli immobili, reti e impianti, delle attrezzature e degli automezzi ricevuti in concessione d’uso gratuito, che si rendano necessarie per esigenze connesse all’espletamento dei servizi o per adeguamento a obblighi di legge e che non rientrino tra gli interventi di manutenzione straordinaria. 2. Le opere di manutenzione ordinaria sono quelle individuate ai sensi della art. 3 del D.P.R. n°380/2001 ed in par-ticolare vengono definite dalle norme tecniche di attuazione del vigente Piano Regolatore della Città di Torino. Tale attività comprende, altresì, la progettazione, la direzione ed il collaudo delle opere secondo la normativa vigente. 3. Restano a totale carico della Città di Torino, fatta salva la partecipazione di altri Enti, gli oneri connessi agli interventi di manutenzione straordinaria dei beni immobili, ivi compreso Palazzo Madama, concesso dal Demanio direttamente alla Fondazione Torino Musei, intendendo come tali quelli individuati ai sensi della art. 3 del D.P.R. n° 380/2001.4. Per quanto concerne i beni mobili non artistici la manutenzione straordinaria è a carico alla Fondazione.5. Qualora vi siano ragioni di urgenza per la realizzazione dei suddetti interventi di manutenzione straordinaria, contrattualmente a carico della Città di Torino concedente, rispetto ai quali risultino incompatibili i tempi di pro-grammazione ed esecuzione delle opere pubbliche, l’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di ammettere l’intervento sostitutivo della Fondazione Torino Musei per la loro realizzazione.6. L’attivazione dell’intervento sostitutivo è richiesta dalla Fondazione Torino Musei e deve contenere la previsione delle spese di progettazione ed esecuzione.7. L’intervento sostitutivo, previo parere sulla richiesta stessa da parte dei competenti uffici comunali, deve essere au-torizzato dall’Amministrazione Comunale, con contestuale quantificazione del limite di spesa ammesso a rimborso e definizione delle modalità di controllo e liquidazione del rimborso stesso, nonché definizione degli adempimenti fiscali conseguenti ed inerenti le modalità di liquidazione.8. In quanto esecutrice di lavori pubblici, anche se in sostituzione dell’Ente, la Fondazione Torino Musei dovrà co-munque osservare la normativa vigente in materia di progettazione ed esecuzione delle opere pubbliche.9. Fatta salva la disciplina degli interventi di manutenzione ordinaria, s’intendono comunque riservate alla Città di Torino la progettazione e l’esecuzione di nuove opere pubbliche, nonché d’interventi di ampliamento o ristruttura-zione totali o parziali d’immobili in uso alla Fondazione.10. Inoltre la Fondazione Torino Musei effettua una programmazione annuale e triennale degli interventi necessari per la manutenzione del patrimonio esistente e per le nuove realizzazioni, da proporre per l’approvazione della Città di Torino e ove necessario, al conseguente inserimento nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici.11. Il suddetto programma dei lavori, eventualmente ripartiti per lotti successivi, è corredato da un Piano program-matico economico-finanziario elaborato sulla base delle risorse occorrenti, con le modalità di reperimento. Detto Piano è corredato da apposite schede di analisi dell’investimento nelle quali saranno evidenziati gli obiettivi, che con tali interventi s’intendono conseguire in termini di miglioramento del servizio e/o di funzionalità degli immobili.

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Art. 6) Gestione dei beni immobili.1. La Fondazione Torino Musei s’impegna a mantenere le strutture a essa concesse, tenuto conto delle funzioni cui sono adibite, in conformità con gli obiettivi, compiti e responsabilità a essa conferite e con riferimento alle esigenze delle collezioni, del personale e del pubblico.2. È, inoltre, tenuta ad assicurare che le strutture siano adeguate alle normative vigenti, ad attuare interventi finalizzati a renderle atte a soddisfare condizioni ottimali sul piano della sicurezza e della idoneità, prevedendo tutte le necessarie misure preventive, di protezione attiva e passiva per assicurare il mantenimento nel tempo delle condizioni di sicurezza.3. A questo scopo la Fondazione Torino Musei è tenuta ad effettuare, con la periodicità prevista dalle norme vigenti, un’analisi dei rischi atta a commisurare la strategia della sicurezza alle specifiche realtà di cui è responsabile, anche attraverso il ricorso a misure di sicurezza equivalenti.4. Sulla base del quadro delle esigenze individuate la Fondazione Torino Musei elabora, nell’ambito del Piano plurien-nale, il quadro degli interventi atti a soddisfare gli obiettivi di qualità e di sicurezza nell’esposizione, conservazione nel tempo, registrazione, documentazione e restauro delle collezioni, nonché nei servizi al pubblico e nei confronti del personale impegnato nel mantenimento in esercizio delle strutture museali.5. La Città di Torino s’impegna ad assegnare alla Fondazione, sulla base delle proprie possibilità ed in collaborazione con gli altri Fondatori, le risorse necessarie a realizzare gli interventi e le misure individuate dalla Fondazione.

Art. 7) Gestione e cura dei beni culturali.1. La Fondazione Torino Musei s’impegna a garantire la custodia, la conservazione, la registrazione, la documenta-zione e la valorizzazione dei beni culturali conferiti in uso, ai sensi della legislazione vigente e in particolare al D. Lgs. n° 42/2004 ed in armonia con l’“Atto d’indirizzo in materia di patrimonio culturale e musei”, approvato dalla Città di Torino con deliberazione del Consiglio Comunale in data 21 novembre 2005, n. mecc. 2005-06269/026. 2. Per i successivi conferimenti in uso di beni la Città di Torino e la Fondazione Torino Musei provvederanno a redigere un verbale di consegna dei beni culturali conferiti in uso, individuandoli precisamente sulla base di elenchi, corri-spondenti ai registri d’inventario periodicamente aggiornati. In elenchi separati saranno indicati i beni in deposito o conservati a qualsiasi altro titolo dalla Città di Torino e la loro consegna sarà effettuata previo consenso delle persone e degli Enti proprietari e con le eventuali modalità da essi indicate.3. La Fondazione Torino Musei provvede, secondo le vigenti normative, al restauro dei beni culturali concessi in uso.4. La Fondazione Torino Musei predispone una Relazione annuale nella quale sia data notizia sullo stato di conser-vazione dei beni, sugli incrementi patrimoniali, sugli interventi di restauro e manutenzione effettuati e delle relative autorizzazioni, ai sensi del D. Lgs. n° 42/04, trasmettendola alla Città di Torino entro e non oltre il primo semestre dell’anno successivo.5. La Fondazione Torino Musei è tenuta al rispetto di eventuali vincoli modali accessori a donazioni, legati ed eredità, in forza dei quali il bene è pervenuto alla Città di Torino.6. La Fondazione Torino Musei s’impegna, inoltre, a segnalare tempestivamente alla Città di Torino le necessità di ordine straordinario, volte a garantire condizioni ottimali di conservazione e di sicurezza dei beni conferiti in uso, unitamente alle risorse eventualmente necessarie ad adeguare le strutture agli standard minimi necessari ad elimi-nare od a ridurre i rischi.7. Gli indirizzi ed i criteri d’incremento dei beni culturali e del loro eventuale prestito esterno, sono oggetto di docu-menti scritti adottati ed aggiornati periodicamente dalla Fondazione Torino Musei, che definiscono i principi generali di gestione e cura dei beni conferiti in uso.8. Tali documenti sono trasmessi per conoscenza alla Città di Torino e da questa visionati entro 60 giorni successivi, al fine di consentire alla Fondazione Torino Musei di recepirne eventuali osservazioni ed integrazioni prima della loro definitiva adozione e della pubblica diffusione.9. La Fondazione Torino Musei fornisce annualmente alla Città, entro e non oltre il 30 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, gli elenchi dei beni culturali acquisiti a qualsiasi titolo, in nome e per conto della Città stessa, secondo quanto disposto dall’art. 1411 del Codice Civile. La Città provvede alla concessione in uso alla Fondazione e tale conferimento dovrà risultare da apposito verbale. 10. L’accettazione di beni culturali oggetto di donazione, eredità o legato, da parte della Fondazione, è oggetto di rogito unico in cui la Fondazione accetta i beni con contratto a favore della Città (art. 1411 del C.C.) e la Città inter-viene per accettarli e contestualmente, concederli in uso alla Fondazione stessa. 11. La Città si riserva di conferire eventuali beni da essa acquisiti a qualsiasi titolo.

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Art. 8) Aggiornamento patrimoniale.1. La Fondazione s’impegna a tenere aggiornati gli inventari dei beni mobili ed immobili concessi in uso, comuni-candone le eventuali variazioni d’uso, lo stato di conservazione, le modalità d’uso, i programmi di manutenzione e le necessità di sostituzione. 2. Le variazioni dei beni mobili, attrezzature e delle collezioni verranno trasmesse al Settore Musei della V.D.G. Ga-binetto del Sindaco e Servizi Culturali, il quale provvederà in qualità di Consegnatario ad aggiornare i registri d’in-ventario ed inviare il Conto della Gestione, unitamente agli elenchi aggiornati delle collezioni, al Settore Ispettorato secondo le norme vigenti del Regolamento di Contabilità del Comune.

Art. 9) Gestione dei servizi al pubblico.1. La Fondazione Torino Musei s’impegna a garantire, ai sensi della legislazione vigente e dell’Ambito 9 dell’Atto d’indirizzo in materia di patrimonio culturale e musei, di cui all’art. 7, comma 1, l’accessibilità fisica e culturale dei musei e delle collezioni, rimuovere le barriere fisiche e culturali che la limitino, sotto ogni punto di vista, promuoven-do tutti i servizi e le attività atte a favorire l’estensione del pubblico, la partecipazione attiva, individuale e associata, dei visitatori, la più ampia conoscenza del complesso e delle sue attività.2. In materia di tariffe e orari di accesso, la Fondazione Torino Musei s’impegna a fare riferimento agli standard e alle linee guida stabilite dalla Città di Torino. 3. La Fondazione Torino Musei s’impegna a favorire la conoscenza dei beni e della documentazione correlata, indivi-duando le modalità per la pubblica consultazione delle collezioni, degli archivi, della biblioteca e della documenta-zione in suo possesso, anche con modalità di accesso remoto.

Art. 10) Attività regolamentari della fondazione.1. La Fondazione Torino Musei si dota, qualora non vi abbia già provveduto, dei seguenti atti regolamentari:1.1. Regolamento per l’accesso dei visitatori;1.2. Regolamento sul procedimento e sull’accesso ai documenti amministrativi;1.3. Regolamento per il funzionamento e la fruizione della Biblioteca d’Arte e dell’Archivio Fotografico;1.4. Linee guida per le acquisizioni museali;1.5. Regolamento sul trattamento dei dati personali;1.6. Regolamento per il personale;1.7. Carta dei servizi.2. Tali atti, qualora non già approvati, devono essere adottati entro 6 mesi dalla sottoscrizione della presente convenzione. 3. La Fondazione Torino Musei s’impegna, inoltre, a raccogliere e dare diffusione ai dati sugli afflussi, promuovendo nelle forme previste dalla Carta dei Servizi, la raccolta costante delle osservazioni e dei reclami dei visitatori e perio-diche verifiche del grado di soddisfazione del pubblico.4. I Regolamenti e la Carta dei servizi, nonché eventuali modifiche, sono trasmessi alla Città di Torino e da questa visionati entro i 60 giorni successivi, al fine di consentire alla Fondazione Torino Musei di recepirne eventuali osser-vazioni e integrazioni, prima della loro adozione definitiva e della pubblica diffusione.

Art. 11) Nuove attività. 1. Eventuali nuove attività della Fondazione, che non rientrino nelle attività trasferite, dovranno essere finanziate da nuove risorse, in una logica complessiva di pareggio tra costi e ricavi e di complessivo flusso finanziario.2. La Città di Torino potrà richiedere alla Fondazione Torino Musei lo svolgimento di altre attività e servizi culturali e/o espositivi, provvedendo contestualmente alla copertura dei relativi costi.

Art. 12) Divieto di cessione a terzi.1. È fatto divieto alla Fondazione Torino Musei di affidare a terzi lo svolgimento dei servizi museali nella loro totalità.2. Ciò premesso, la Fondazione Torino Musei ha piena facoltà di utilizzare le forme e gli strumenti organizzativi previsti dalle leggi vigenti, ritenuti più idonei per il conseguimento di più elevati livelli di efficienza ed economicità, ferma restando la garanzia di efficacia del servizio.

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Titolo III – IMPeGNI DeLLe PARTIArt. 13) Impegni della fondazione Torino Musei.1. La Fondazione Torino Musei s’impegna a svolgere le attività di gestione e di valorizzazione dei servizi museali, nel rispetto delle leggi, dei regolamenti vigenti, nonché della presente convenzione e delle sue eventuali modifiche, assicurando i più elevati standard qualitativi nella gestione dei beni e dei servizi concessi e/o affidati.2. La Fondazione, in relazione alla gestione affidata, s’impegna a:a) fornire il servizio con continuità e con i livelli minimi di efficienza e di qualità previsti dall’art. 9, nonché nel rispetto degli obiettivi fissati per ogni esercizio;b) strutturarsi e operare secondo il modello organizzativo più idoneo per l’espletamento delle attività/servizi ad essa affidati, nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza, economicità, qualità e trasparenza e delle norme di legge in tema di appalti;c) mettere in atto tutte le azioni destinate al miglioramento, alla razionalizzazione del servizio, al contenimento dei costi e dei consumi energetici;d) svolgere i servizi oggetto della presente convenzione assicurando il rispetto di tutte le norme di legge e regola-menti, applicabili nel periodo di vigenza contrattuale, anche se non richiamate nella presente convenzione; e) progettare e organizzare, direttamente o indirettamente, attività che possano contribuire all’arricchimento, alla promozione, alla valorizzazione ed alla conoscenza del patrimonio culturale della Città di Torino, favorendo, tra l’al-tro, l’incontro, il confronto e la collaborazione con istituzioni e musei regionali, nazionali ed internazionali;f) evidenziare, in tutte le iniziative, il logo della Città di Torino;g) garantire l’accesso agli atti amministrativi, in analogia a quanto previsto per le pubbliche amministrazioni dalla normativa vigente;h) assumere la titolarità della attività ai sensi della vigente normativa di prevenzione incendi, nonché, attraverso le figure individuate dallo statuto, svolgere le mansioni di Committente-Datore di lavoro in materia di sicurezza e igiene del lavoro;i) mantenere costantemente informata la Città di Torino su ogni fatto e circostanza rilevante per la gestione e la re-golarità del servizio, trasmettendo una relazione semestrale sull’andamento della gestione sotto l’aspetto culturale, economico e finanziario e porre tempestivamente a disposizione della Città di Torino ogni informazione e documen-to richiesto; j) osservare le disposizioni dei contratti collettivi di lavoro, così come sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali Nazio-nali maggiormente rappresentative e dalle Associazioni di Categoria, che disciplinano tra l’altro lo stato giuridico, il trattamento economico ed il trattamento previdenziale della categoria dei lavoratori addetti al servizio;k) promuovere l’integrazione informatica tra le proprie strutture e quelle della Città di Torino;l) accollarsi, senza riserve od eccezioni, ogni responsabilità per danni che, in relazione all’espletamento del servizio od a cause ad esso connesse, derivassero alla Città di Torino od a terzi, a cose od a persone; m) stipulare per tutta la durata della concessione in uso dei beni e dell’affidamento dei servizi adeguate polizze assicurative, presso primaria Compagnia di Assicurazione, con l’espressa rinuncia da parte di quest’ultima di rivalsa nei confronti della Città di Torino, per la copertura dei rischi di responsabilità civile verso terzi, compresi gli utenti del servizio, in relazione al servizio gestito, nonché polizza “All Risks” per la copertura assicurativa del patrimonio di beni culturali e comunque, di beni mobili, concessi in uso, contro i danni, anche se arrecati da terzi, dovuti a furti o sottrazioni, perdite o danneggiamenti, anche parziali. n) farsi carico di ogni altro onere di carattere logistico ed organizzativo e di mantenimento e funzionamento delle strutture ed attività.

Art. 14) Gestione finanziaria.*1. La gestione della Fondazione Torino Musei deve svolgersi in condizioni tali da consentire il conseguimento di un risultato economico in pareggio.2. La Fondazione Torino Musei provvede con oneri a proprio carico: a) allo svolgimento del servizio, nelle forme e con le modalità individuate dalla presente convenzione, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, con la massima diligenza, professionalità e correttezza, con esclusione solamen-te delle spese esplicitamente previste nella presente convenzione a carico della Città di Torino e/o degli altri Fondato-ri, nel rispetto della legge e dei regolamenti, nonché delle funzioni d’indirizzo, pianificazione e controllo riservate alla Città di Torino ed agli altri Fondatori, avendo riguardo al raggiungimento dei risultati economico-finanziari definiti in sede di approvazione delle linee generali per l’attività annuale;b) alle spese di fornitura dell’energia elettrica, dell’acqua, dei materiali e delle prestazioni richiesti per il buon eserci-

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zio delle reti e degli impianti, nonché per l’illuminazione degli immobili e delle zone pubbliche e la funzionalità dei servizi igienici per il personale e per il pubblico;c) allo smaltimento dei rifiuti prodotti, nei modi prescritti dalla legge.3. Sono, altresì, a carico della Fondazione Torino Musei gli oneri e gli adempimenti necessari alla messa in disuso dei beni mobili strumentali all’esercizio dell’attività ormai usurati, obsoleti o comunque divenuti inservibili, provvedendo in nome e per conto del concedente, previa comunicazione all’Ispettorato di Ragioneria della Città di Torino.4. A fronte degli oneri sostenuti per la gestione dei musei, alla Fondazione Torino Musei competono:a) le entrate derivanti dai biglietti d’ingresso, nonché i ricavi ottenuti dallo svolgimento delle attività ausiliarie, con-nesse, strumentali, affini, complementari, aggiuntive, a far data dall’attivazione del servizio svolto;b) il corrispettivo, I.V.A. esente, ad integrazione delle entrate di cui al precedente punto a) per la gestione dei servizi museali, è stabilito annualmente dalla Città, sulla base del Bilancio di previsione della Fondazione, che deve pervenire alla Città entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno.c) contributi o trasferimenti destinati dalla Città di Torino e dagli altri Fondatori;d) eventuali altre entrate (derivanti da contributi di terzi, sponsorizzazioni ecc.).5. Maggiori oneri di gestione che la Fondazione Torino Musei debba eventualmente sostenere, a seguito di nuove assegnazioni in uso d’immobili, beni mobili, impianti, determinano un adeguamento delle somme da assegnare alla Fondazione, che verranno concordate con la Città.6. Il Documento Programmatico Annuale della Fondazione Torino Musei specifica le voci: personale e consulenze, risorse finanziarie, sponsorizzazioni e collaborazioni, acquisizioni, eventi culturali ed allestimenti, conservazione e valorizzazione delle collezioni, manutenzioni ed interventi d’adeguamento alle norme di sicurezza vigenti.7. La Fondazione Torino Musei s’impegna a tenere una contabilità che consenta la rilevazione dei costi e dei ricavi relativi ai servizi affidati, articolati per centri di costo ed a tenere, inoltre, idonee scritture che consentano in ogni momento l’evidenziazione dei costi e delle immobilizzazioni realizzate, qualunque sia la modalità di finanziamento, i costi delle immobilizzazioni immateriali, gli oneri per l’eventuale manutenzione straordinaria, l’ammortamento di tali cespiti e la loro incidenza sul conto economico.8. La Fondazione Torino Musei è tenuta a sottoporre a certificazione il proprio bilancio d’esercizio da parte di una società di revisione e certificazione.

Art. 15) Gestione del personale.1. Al personale dipendente dalla Fondazione Torino Musei si applica il contratto collettivo nazionale Federculture. Ai dirigenti si applica il contratto collettivo nazionale Confservizi. Per ogni aspetto funzionale ed organizzativo si rinvia al Regolamento per il personale di cui all’art. 10.

Art. 16) Impegni della Città di Torino.1. L’Amministrazione Comunale esercita le funzioni d’indirizzo, pianificazione in materia di conservazione e valo-rizzazione dei beni culturali, promozione e organizzazione di attività culturali e quant’altro previsto in materia dalla normativa vigente.2. Competono, altresì, alla Città di Torino le funzioni di vigilanza e controllo necessarie ed opportune a garantire il pieno rispetto di quanto previsto dalla presente convenzione.3. L’Amministrazione Comunale assume i provvedimenti necessari a garantire alla Fondazione Torino Musei adegua-te risorse finanziarie, per l’esercizio delle attività ad essa affidate.4. Al fine di ottimizzare tali risorse, la Città di Torino assicura alla Fondazione Torino Musei le medesime agevolazioni di cui gode la Città stessa per le attività istituzionali che richiedono permessi, autorizzazioni, concessioni, benestare ed ogni altro provvedimento e/o onere richiesto dalla Città, garantendo la piena collaborazione dei propri Servizi e Uffici e coadiuvando la Fondazione Torino Musei nella predisposizione delle istruttorie, necessarie per l’ottenimento delle predette agevolazioni. 5. Relativamente al diritto sulle affissioni, alla Fondazione si applica quanto previsto dal Regolamento n. 148 della Città inerente l’Imposta comunale sulle pubblicità, con specifico riferimento al punto b) della premessa della presen-te Convenzione. 6. La Città di Torino, in quanto proprietaria degli immobili concessi in uso alla Fondazione, stipula apposita polizza assicurativa globale fabbricati contro i rischi d’incendio, eventi naturali, eventi socio-politici e responsabilità civile, con la clausola di espressa rinuncia alla rivalsa nei confronti della Fondazione Torino Musei, concessionaria.7. La Città di Torino trasmette alla Fondazione, affinché essa possa tenerne conto nella elaborazione del Documento Programmatico Finanziario pluriennale e nei documenti programmatici annuali, i documenti a carattere programma-

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tico e d’indirizzo in materia di gestione e di sviluppo dei musei e degli altri luoghi della cultura, prodotti dai propri organi competenti.8. L’Amministrazione Comunale verifica periodicamente ed in ogni caso con cadenza annuale, il conseguimento degli obiettivi di miglioramento del servizio ed approva per ogni triennio:a) i livelli minimi di qualità dei servizi che la Fondazione Torino Musei deve garantire nel rispetto di quanto previsto nell’«Atto d’indirizzo in materia di patrimonio culturale e musei», approvato con deliberazione del Consiglio Comu-nale in data 21 novembre 2005, n. mecc. 2005-06269/26;b) gli obiettivi di miglioramento di tali standard ottenibili attraverso investimenti e/o interventi di carattere organiz-zativo e loro graduazione nel tempo;c) i metodi di rilevazione del rispetto degli standard. 9. L’Amministrazione Comunale definisce per ogni esercizio, sulla base del bilancio preventivo annuale e pluriennale della Fondazione approvati entro il termine indicato nello Statuto (artt. 12, 13 e 14), i contributi in spesa corrente (che verranno corrisposti in due tranche in via anticipata) e in conto capitale, a copertura degli oneri relativi all’attività ordinaria e straordinaria della Fondazione. 10. La Città di Torino garantisce la massima collaborazione in ordine alla realizzazione delle attività della Fondazio-ne anche, compatibilmente all’esercizio delle funzioni previste nel ruolo, attraverso l’ausilio degli uffici e dei servizi tecnici e amministrativi del Comune.

Titolo Iv - DIsPOsIZIONI fINALIArt. 17) Regolazione dei rapporti fra Città di Torino e fondazione Torino Musei alla scadenza della concessione.1) Al termine della concessione, salvo rinnovo, o nel caso di scioglimento, la Fondazione dovrà restituire all’Ammi-nistrazione Comunale:a) I beni concessi in uso, in buono stato di conservazione, compatibilmente, per i beni a rilevanza non culturale, all’usura ed al trascorrere del tempo. b) I beni storico-artistici a qualsiasi titoli acquisiti. Alla scadenza della concessione in uso dei beni e dell’affidamento dei servizi la Fondazione Torino Musei assicurerà in ogni caso la continuità del servizio, espletandolo nel rispetto della convenzione, fino al momento in cui la gestione non verrà riassunta dalla Città di Torino o affidata ad altri enti.2. In caso di mancato rinnovo dell’affidamento dei servizi e della concessione in uso dei beni dovrà essere costituito un gruppo di lavoro, formato da personale della Fondazione e personale comunale, in grado di concludere le attività in corso e di espletare tutte le procedure amministrative necessarie per il rientro alla Città di Torino dei beni e servizi.Il gruppo di lavoro sarà impegnato, anche, a concludere ogni attività contabile e finanziaria.

Art. 18) Risoluzione per inadempimento.1. La risoluzione della presente convenzione potrà essere esercitata dalla Città di Torino, in caso di gravi inadempien-ze imputabili alla Fondazione.2. A titolo meramente esemplificativo, potranno costituire motivi di risoluzione della concessione di uso dei beni o dell’affidamento del servizio alla Fondazione Torino Musei i seguenti casi:a) scioglimento della Fondazione;b) gravi, reiterate e qualificate inadempienze della Fondazione Torino Musei alla presente convenzione, in tema di gestione dei servizi museali o, nella specie, di cura dei relativi progetti culturali, in quanto imputabili alla responsabi-lità della Fondazione, tali comunque da pregiudicare in modo grave la prestazione del servizio.3. La lettera a) del comma 2 del presente articolo, s’intende quale clausola risolutiva espressa.4. Nei casi previsti dalla lettera b) del comma 2, la risoluzione della convenzione avrà effetto dal giorno di ricevimen-to, da parte della Fondazione Torino Musei, della lettera raccomandata a/r inviata dalla Città di Torino, restando in ogni caso impregiudicato il diritto della Città di Torino al risarcimento del danno subito.5. La risoluzione della presente convenzione comporta la revoca della concessione, con conseguente obbligo di restituzione alla Città di Torino dei beni dati in uso.6. Sono poi specifiche cause di revoca della concessione inadempienze gravi e reiterate della Fondazione Torino Musei a disposizioni inerenti l’affidamento dei suddetti beni, come l’adozione, da parte della Fondazione, di atti o comportamenti di pregiudizio all’unitarietà del regime giuridico dei beni a rilevanza culturale, facenti parte delle collezioni museali.7. È comunque fatto salvo il diritto della Città di Torino e – per quanto di loro competenza – agli altri Fondatori, all’eventuale risarcimento del danno subito.

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Art. 19) Modifica della Convenzione.1. Ogni eventuale modificazione consensuale della presente convenzione dovrà risultare da atto scritto sottoscritto dalle parti, validamente ed efficacemente assunto secondo le rispettive procedure interne.2. Per ogni ulteriore aggiornamento e modifica della convenzione dovrà essere necessario un preventivo accordo delle parti.

Art. 20) Ufficio stralcio.1. In caso di mancato rinnovo dell’affidamento dei servizi e della concessione in uso dei beni, ovvero in caso di risoluzione o in ogni caso in cui venga a cessare l’attività della Fondazione, dovrà essere garantita la continuità lavo-rativa, per almeno 6 mesi, a un numero di dipendenti della Fondazione, da concordarsi fra la Fondazione, la Città e le Organizzazioni Sindacali, per portare a conclusione le attività in corso di breve durata.2. Successivamente dovrà essere costituita un’unità operativa, formata da ex personale della Fondazione e con la collaborazione di personale comunale, in grado di concludere le attività in corso di lunga durata, di concludere i rapporti contrattuali con soggetti terzi e di espletare tutte le procedure amministrative, necessarie per il rientro alla Città di Torino dei beni e servizi. 3. L’unità operativa sarà impegnata, anche, a concludere ogni attività contabile e finanziaria ed a garantire la rias-sunzione di ogni attività di gestione alla Città.4. Lo scioglimento definitivo della Fondazione non potrà avvenire prima che ogni procedura sia stata portata a com-pimento ovvero, riassorbita dalla Città.

Art. 21) Controversie.1. Per la soluzione di eventuali controversie che dovessero insorgere tra le parti è competente il Foro di Torino.

Art. 22) spese contrattuali.1. La presente scrittura privata non autenticata viene redatta in duplice originale. Il presente atto, trattandosi di con-cessione in uso gratuito riconducibile ad un comodato, e contenente altresì prestazioni esenti I.V.A., viene registrato in termine fisso e a tassa fissa ai sensi dell’art. 5 punto 4 della Tariffa parte I allegata al D.P.R. 131/86, e dell’art. 5 comma 2 e art. 40 dello stesso D.P.R.

Art. 23) Norma di rinvio.1. Per quanto non espressamente previsto nel presente atto si richiamano, in quanto applicabili, le disposizioni di legge previste in materia e quelle del Codice Civile.

Torino, 13 maggio 2008

*Parziale modifica dell’articolo 14 comma 4) lettera b) della Convenzione approvata con determina diri-genziale n. cronologico 71 del 7 luglio 2009 del settore Musei della Città di Torino e formalizzata tra Città di Torino e fondazione Torino Musei in data 17 luglio 2009.

Nuova versione: “b) il corrispettivo, comprensivo di Iva se dovuta, a integrazione delle entrate di cui al precedente punto a) per la gestione dei servizi museali è stabilito annualmente dalla Città sulla base del Bilancio di previsione della Fondazione che deve pervenire alla Città entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno.”

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Regolamento per l’accesso dei visitatori ai Musei e alle mostre temporanee

Versione approvata dal Consiglio Direttivo il 13 aprile 2010

Articolo 11.1 I musei gestiti dalla Fondazione Torino Musei sono accessibili al pubblico con pagamento di tariffe d’ingresso e in orari stabiliti dal Consiglio Direttivo della Fondazione.1.2 A particolari categorie di utenti, di seguito identificate, è concesso l’ingresso gratuito o la riduzione della tariffa d’ingresso.1.3 Sono inoltre previste forme di abbonamento, di biglietti cumulativi e promozionali.

Articolo 22.1 I visitatori sono tenuti a rispettare le norme di sicurezza e le regole di comportamento stabilite dalla direzione ed esposte presso le biglietterie dei musei e delle mostre.

Articolo 33.1 Hanno diritto alla riduzione:

a) i visitatori di età superiore ai 65 anni;b) i visitatori in età compresa fra 18 e i 25 anni;b) i soci delle associazioni riconosciute dalla Fondazione Torino Musei;c) i gruppi di visitatori in numero minimo di 20 unità, previa prenotazione; un solo accompagnatore, con funzioni di referente, ha diritto all’ingresso gratuito; i gruppi possono essere condotti in visita da una guida.

Articolo 44.1 Hanno diritto all’ingresso gratuito:

a) gli amministratori in carica degli Enti Fondatori;b) i direttori e conservatori dei musei italiani e stranieri, purché muniti di documento che ne certifichi la professione;c) il personale dei ruoli direttivi del Ministero dei Beni Culturali;d) i dipendenti della Fondazione Torino Musei e della Divisione Servizi Culturali della Città di Torino;e) i giornalisti iscritti all’albo;f) le guide turistiche regolarmente abilitate all’esercizio della professione;g) i soci dell’Associazione Amici della Fondazione Torino Musei e di altri musei convenzionati con eguali recipro-che facilitazioni;h) i possessori di tessera ICOM valida per l’anno in corso;i) i visitatori portatori di handicap e un familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza si servizi di assistenza socio-sanitaria;j) i minori di anni 18;k) le classi delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado pubbliche o private, previa prenotazione. Hanno altresì ingresso gratuito gli accompagnatori nelle seguenti proporzioni:I. per la scuola materna ed elementare: 1 accompagnatore ogni 10 alunni o frazione di 10;II.per la scuola media di I e II grado: 1 accompagnatore ogni 15 allievi o frazione di 15;l) i gruppi di studenti di tutte le facoltà universitarie, delle accademie di Belle Arti e dei conservatori di musica in visita di studio previa prenotazione; la gratuità è estesa ai docenti accompagnatori;

Articolo 55.1 Hanno diritto all’ingresso libero i possessori di Abbonamento Musei / Torino Card e di altri biglietti promozionali proposti dagli Enti Locali.

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Articolo 66.1 La Fondazione ha la facoltà di concedere libero accesso ai musei a persone benemerite della cultura, a donatori e prestatori di opere e oggetti d’arte, a persone autorevoli in visita alla Città, a quanti abbiano contribuito alla rea-lizzazione di mostre temporanee e a persone in visita di studio o di lavoro o per compiti speciali, previa attestazione delle istituzioni di appartenenza.

Articolo 77.1 La Fondazione può consentire l’accesso gratuito ai propri musei uno o più volte al mese, fissandone giorno e orario.

Articolo 88.1 Le direzioni dei musei potranno concordare con enti, associazioni e privati visite fuori dall’orario di apertura dei musei. L’organizzatore dovrà farsi carico dell’intera copertura delle spese di funzionamento della struttura, secondo le tariffe stabilite dalla Fondazione.

Articolo 99.1 Le tariffe, gli orari ed eventuali variazioni alle categorie aventi diritto alla riduzione o gratuità per le mostre temporanee potranno essere definite di volta in volta dalla Fondazione Torino Musei in funzione delle specifiche caratteristiche di ciascun evento espositivo.

Articolo 1010.1 L’accesso e la consultazione degli archivi e dei depositi dei musei della Fondazione è gratuito ed è concesso dalle direzioni esclusivamente per motivi di ricerca e di studio, in tempi e modi concordati.

Articolo 1111.1 Nel corso della visita sono consentite riprese video e foto senza flash e senza cavalletto, esclusivamente per fini non commerciali.11.2 Deroghe a quanto espresso nel comma precedente devono essere formalmente autorizzate dalle direzioni dei musei.11.3 Nel corso della visita alle mostre temporanee non sono consentite riprese video e foto di alcun genere se non formalmente autorizzate dalle direzioni dei musei. 11.4 Non è consentita l’esecuzione di copiatura di opere senza formale autorizzazione da parte delle direzioni dei musei.

Articolo 1212.1 E’ vietato l’ingresso agli animali.

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Direttore amministrativo Adriano Da Re

Segreteria di Presidenza Laura Testa

Settore risorse umane Lina Carnovale Giuliana MassaPaola Mussa

Bilancio e contabilità Carla RossoSilvana BiancoFrancesca CastelloLucia Mangiamele Antonio Piacentino

Controllo di gestioneElisabetta Rattalino

Settore comunicazionee marketing Alessandro Isaia Laura Bosso Davide Monferino

Ufficio stampa Daniela MatteuTanja Gentilini

Settore legale Cristina Mossino

Settore tecnico Stefano Gulia

MailingCarolina Trucco

Protocollo Bibiana Gonnella

CentralinoMonica Boaretto

AutistiDonato LardinoEmiliano Pedrut

DirettoreEnrica Pagella

Cura e gestione delle collezioniClelia Arnaldi di BalmeSimone BaioccoSimonetta CastronovoCristina MaritanoPaola Ruffino

MostreIlaria Fiumi

RegistrarStefania Capraro

Documentazione, comunicazione, webCarlotta Margarone

Attività per il pubblicoFrancesca BrancatiDaniela FalaiAnna La FerlaPaola Savio

Cura e gestione della sede espositivaTiziana Caserta

Risorse umane, sicurezzaDonato Scaglione

Segreteria di direzioneSilvia Merlo

Segreteria generaleFlavia Fiorentin

ProtocolloDelia Malfitano

Sala videoAndrea BarlettaMarco BertoglioGaetano Di Gioia Matteo Maffei Edoardo Rinaldo Magnoni Raffaele Morese

BiglietteriaLaura D’Angelo Sabrina Furfaro Ornella Russi Marianna Tomasetta

Operatori di salaRebecca Abate Liliana Albano Maria Amata Elisa Lucia Barone Rosalia Belfiore Maria Grazia Bosio Francesca Carosi Cecilia Andrea Castro Salvatore Chillemi Nunzia Cilla Emy Eleuteri Vinod Gili Mirko Incandela Magdalena Izabela Krzeminska Giovanna Maronetto Gianna Mazzei Daniela Pantaleo Alessandro ParinoBarbara Schirripa Paolo Spada Simona TrombettaAntonietta Vitale

Direttore Danilo Eccher

Vicedirettore Riccardo Passoni

Conservatori Virginia BertoneElena Volpato

Ufficio mostreArianna BonaElisabetta Vannozzi

Ufficio comunicazione / relazioni esterneGregorio Mazzonis

VideotecaOrsola Morgera

Ufficio prestiti Silvana Gennuso, registrarPiero Cadoni

Segreteria amministrativaAlessia Osella

Risorse umane Mariangela Amoruso

Protocollo Marica Marone

Ufficio tecnico Lino Di Gioia

Servizi educativiFlavia BarbaroAntonella Angeloro Laura FalaschiGiorgia RochasEster Viapiano

Operatori Servizi educativiLuciano Francesco BaccanicoCaterina Fiore Rossana Lao

Sala videoMassimiliano Brunzin Michele Difonzo Gennaro Angelo Fabio Focaccio Marco Gallo Luigi Innella

BiglietteriaValeria Bello Marzia Gatti

Operatori di salaImmacolata Addis Giorgio Bonino Regina Difonzo Daniela Macorin Elisabetta Marrese Darija Maslesa Luca Mennuni Andrea Mignogna Rosa Nicolò Paola Lucia Pellegrino Cristina Piras Maria Clotilde Ramirez Roberta Repetti Giuliano Simone Wilma Soncin Paola Janina Wong Ramirez

SERVIZIGENERALI

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DirettoreEnrica Pagella

Responsabile direttivoFilippo Ghisi

Ufficio eventi e manifestazioniMariella Calfus

Segreteria e webElsa Artuffo

Ufficio promozioneBarbara Corradino

Aree verdiEdoardo Santoro

Servizi educativiLaura CriscuoloSara CunacciaFederica Sesia

BiglietteriaAntonietta Carlino Laura Maresca

Operatori di salaDavide Capriolo Giuseppe ComparoneCesare Antonio Giuliani Alessandro Guillaume Javier Alejandro MartinezSilvio Moietta Tiziana Nosek Flavio Notariello Daniela Sarasso

Dirigente Passoni Riccardo

Servizio catalogazioneUrsula Esposito Stefano Domenico Musso Gabriele Orecchia

ProtocolloFranco Stella

Schedatura e archiviazioneGuido Bertin Assunta Caruso Michela Cometti Laura Ada De Luca Elena Dolino Barbara NepoteRoberta Spina

OperatoriStefania Audisio Andrea Emilio Ferraris Cristina Foroni Mery Concetta Granata Anna Alessia Marchiando Pacchiola Alberto Luca TariccoElisabetta Zappia

ImpiegatiAntonella Barbieri Domenica Bibbo’ Riccardo Borzillo Generosa Fiolo

OperatoriPaolo Amerigo

Direttore Franco Ricca

Assistente alla direzione e coordinamento generaleAngela Benotto

Conservatori Marco Guglielminotti TrivelClaudia Ramasso

Segreteria e comunicazioneRaffaella Bassi

Risorse umane Patrizia Bosio

Ufficio tecnico Generoso Urciuoli

Servizi educativiEva MorandoMia Landi

Sala videoNicola Agostino Roberto Guzzetti Antonello Paolo Rizzo Davide Trasparente

BiglietteriaMaria Roberta Angeloro Federica Vizio

Operatori di salaFrancesca Arena Riccardo Barbieri Silvana Bianco Nadia Biscuolo Andrea Mario Castangia Concetta D’Agostino Alessia Davì Elisa De Lucia Mario Frascione Sara Mallia Veronica Katia Mantovani Valeria Massimo Laura Meoli Paola Misarti Barbara Nuccio Rosa Rinaldi Sabrina Siconolfi Valentina Stanzione

NUOVE ATTIVITà

BIBLIOTECA D’ARTE E ARCHIVIO

FOTOGRAFICO

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BILANCIO SOCIALE 2010

Direzione e coordinamentoAdriano Da Re

Cura e stesura testiFederica Cordasco

EditingAlessandro Isaia, Elisabetta Rattalino

Ricerca iconograficaElena Cantù

Realizzazione e produzioneLitteræ s.r.l.

Stampato su carta patinata di pura cellulosa ecologica certificata ECF e FSC

Sede LegaleVia Magenta, 3110128 Torino

[email protected]

Visite guidate, guardiania mostre temporanee

Servizi informatici

Servizi informatici

Trasporti

Assicurazione patrimonio artistico

Manutenzione impianti

Assicurazione Responsabilità Civile

Vigilanza armata e antincendio

Servizi bancari

Quest’anno hanno lavorato con noi

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