g. alleva, rapporto annuale 2017 - la situazione del paese

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Giorgio Alleva Presidente Istat Palermo, 15 Giugno 2017

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Giorgio Alleva Presidente Istat

Palermo, 15 Giugno 2017

… frammentazione

del tessuto sociale

e attenuazione

del concetto di classe

…impatto della crisi

sulla struttura

economica e sociale

del Paese

…ridotta mobilità

sociale e aumento

delle diseguaglianze

Il contesto di riferimento

Oltre le tassonomie esistenti

Un grande patrimonio

di informazioni

statistiche integrabili

Confronto

con le

classificazioni

presenti

in letteratura

Tecniche e competenze

per ridurre

la complessità

e rappresentare

la variabilità

Approccio

statistico

multidimensionale

tenere insieme aspetti

economici, culturali, sociali

Questione di… metodo

La definizione dei gruppi sociali è stata condotta mediante

tecniche statistiche non parametriche di segmentazione

gerarchica o CART (Classification And Regression Trees)

1) individuano delle classi latenti in data set molto numerosi,

utilizzando una variabile dipendente e un insieme di variabili

esplicative

2) differiscono dai metodi di clustering che costruiscono gruppi di

unità partendo da un insieme indistinto di variabili

Questione di… metodo

La segmentazione gerarchica è una procedura iterativa attraverso la quale l’insieme delle unità è suddiviso progressivamente in una serie di sottogruppi disgiunti, il più possibile omogenei rispetto alla variabile dipendente, corrispondenti a distinte combinazioni di modalità delle variabili esplicative.

successione gerarchica di partizioni dell’insieme delle

unità (nodi) ottenuta con un criterio scissorio o top-down

L. Breiman et al., Classification and Regression Trees, Brooks/Cole Publishing,

Monterey, 1984

Le variabili

Le famiglie sono state raggruppate utilizzando:

Y = reddito equivalente

X1 = sesso della persona di riferimento

X2 = età della p.r.

X3 = istruzione della p.r.

X4 = condizione professionale della p.r.

X5 = numero di componenti della famiglia

X6 = presenza di stranieri

X7 = tipo di Comune di residenza

I gruppi ottenuti sono

stati ‘sfrondati’ in modo

da minimizzare la

complessità a parità di

potere discriminatorio,

fino a ottenere

9 gruppi sociali

25

.7

75

FAM

IGLI

E*

10.240

operaio, atipico, inattivo,

disoccupato

15.535

ritirato dal lavoro, impiegato, altro

autonomo, dirigente, quadro,

Imprenditore o libero professionista

6.475

4.254

8.401

6.699

8.837

1.839

FAMIGLIE

A BASSO

REDDITO CON

STRANIERI

1.926

FAMIGLIE

A BASSO

REDDITO

DI SOLI

ITALIANI

GIOVANI

BLUE-COLLAR

ANZIANE

SOLE E

GIOVANI

DISOCCUPATI

3.552

2.923

5.852

FAMIGLIE

DEGLI

OPERAI

IN PENSIONE

846

FAMIGLIE

TRADIZIONALI

DELLA

PROVINCIA

CLASSE

DIRIGENTE

PENSIONI

D’ARGENTO 2.399

4.582 FAMIGLIE

DI IMPIEGATI

CITTADINANZA

dei componenti la famiglia

NUMERO DI COMPONENTI

la famiglia

quattro o più

inattivo o disoccupato

operaio o atipico

NUMERO DI COMPONENTI

la famiglia

quattro o più

fino a tre

TITOLO

DI STUDIO diploma superiore

titolo universitario o post-laurea

TITOLO

DI STUDIO

ritirato dal lavoro, dirigente, quadro, imprenditore o libero professionista

non oltre la licenza media

impiegato, altro autonomo

almeno uno straniero

SITUAZIONE

PROFESSIONALE

SITUAZIONE

PROFESSIONALE

SITUAZIONE

PROFESSIONALE

almeno il diploma superiore

solo italiani

fino a tre

1.856

I gruppi sociali

*Dati in migliaia

FAMIGLIE

A BASSO

REDDITO

CON STRANIERI

4.730.000

PERSONE

1.839.000

FAMIGLIE

Età media 42 anni

Gruppo più giovane

Professioni non qualificate anche con livello di istruzione elevato

Svantaggio del 40% sul reddito medio equivalente

Più presenti nelle grandi città del Centro-nord

Le famiglie con stranieri nei gruppi sociali

FAMIGLIE IN CUI ALMENO UN COMPONENTE È STRANIERO PER GRUPPO SOCIALE

Anno 2015. Valori percentuali sul totale delle famiglie del gruppo di appartenenza (a sinistra); valori percentuali sul totale delle famiglie (a destra)

75,1

4,0

1,8

12,0

2,9 4,1

CLASSE DIRIGENTE

PENSIONI D’ARGENTO

FAMIGLIE TRADIZIONALI

DELLA PROVINCIA

FAMIGLIE DI IMPIEGATI

FAMIGLIE DEGLI OPERAI

IN PENSIONE

FAMIGLIE A BASSO REDDITO CON STRANIERI

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Anzianesole egiovani

disoccupati

I giovaniblue-collar

Famiglie abasso

reddito disoli italiani

Le famigliedegli operaiin pensione

Le pensionid'argento

Famiglietradizionali

dellaprovincia

La classedirigente

Le famigliedi impiegati

Famiglie abasso

reddito constranieri

MEDIA ITALIA = 9,5

FAMIGLIE

A BASSO

REDDITO

DI SOLI

ITALIANI

8.280.000

PERSONE

1.926.000

FAMIGLIE

Età media 45 anni

Coppie con figli: 4,3 componenti in media

Più presenti nel Mezzogiorno

Svantaggio del 30% sul reddito medio equivalente

Basso titolo di studio

Occupati in industria, costruzioni, commercio, logistica

FAMIGLIE

TRADIZIONALI

DELLA

PROVINCIA

3.640.000

PERSONE

846.000

FAMIGLIE

Età media 53 anni

Coppie con figli nell’86% dei casi

Basso titolo di studio

Modello del male breadwinner

Più presenti nel Mezzogiorno

Lavoratori in proprio

FAMIGLIE

DEGLI OPERAI

IN PENSIONE

5.852.000

FAMIGLIE

10.500.000

PERSONE

Età media 72 anni

Nidi vuoti nel 76,8% dei casi

Basso titolo di studio

Redditi poco inferiori alla media

Vivono in case di proprietà in piccoli centri

FAMIGLIE

DI IMPIEGATI

4.582.000

FAMIGLIE

Età media 46 anni

La metà coppie con figli: 2,7 componenti in media

Diploma, uno su quattro laurea

Impiegati e lavoratori in proprio

Redditi superiori alla media

12.200.000

PERSONE

PENSIONI

D’ARGENTO

5.250.000

PERSONE

2.399.000

FAMIGLIE

Età media 65 anni

Diploma scuola media superiore

Reddito elevato

Nidi vuoti: 2,2 componenti in media

Consumi culturali ampi e differenziati

CLASSE

DIRIGENTE

1.856.000

FAMIGLIE

4.570.000

PERSONE

Età media 56 anni

Laurea o post laurea

Coppie con figli conviventi: 2,5 componenti in media

Vantaggio del 70% sulla media del reddito equivalente

Risiedono prevalentemente nelle aree metropolitane

Stile di vita e partecipazione elevati

GIOVANI

BLUE-COLLAR

6.190.000

PERSONE

2.923.000

FAMIGLIE

Età media 45 anni

Coppie senza figli: 2,1 componenti in media

Diploma scuola media inferiore o superiore

Operai nell’industria e costruzioni, lavoratori atipici

Buona salute ma comportamenti a rischio

ANZIANE SOLE

E GIOVANI

DISOCCUPATI

5.420.000

PERSONE

3.552.000

FAMIGLIE

Età media 66 anni

Risiedono nel Mezzogiorno

Persone sole: 1,5 componenti per famiglia

Basso titolo di studio

39% delle persone esposte al rischio di povertà

Classificazioni a confronto

GRUPPI SOCIALI

Classe operaia Giovani blue-collar

Famiglie a basso reddito (soli italiani o con stranieri)

Classe dirigente

Famiglie tradizionali della provincia

Famiglie di impiegati

CLASSI SOCIALI (Schizzerotto, 1988)

Famiglie di impiegati Classe media impiegatizia

Piccola borghesia

Borghesia

Pensioni d’argento

Famiglie degli operai in pensione

Anziane sole e giovani disoccupati

La variabilità dei redditi nei gruppi sociali

I GRUPPI SOCIALI PER FASCIA

DI REDDITO

REDDITO EQUIVALENTE FAMILIARE PER GRUPPO SOCIALE

Anno 2015 (alcuni parametri caratteristici della distribuzione rapportati alla mediana totale)

0

50

100

150

200

250

300

Famiglie abasso redditocon stranieri

Famiglie abasso redditodi soli italiani

Famiglietradizionali

dellaprovincia

Anziane solee giovani

disoccupati

Famiglie deglioperai inpensione

Giovani blue-collar

Famiglie diimpiegati

Pensionid'argento

Classedirigente

Totalefamiglie

Reddito medio Reddito mediano377

10%

25%

75%

90%

BASSO

REDDITO

REDDITO

MEDIO

ALTO

REDDITO

maggiore variabilità per i redditi più alti

diseguaglianza più elevata per Anziane sole e giovani disoccupati (Gini 0,324)

diseguaglianza più bassa per le Famiglie degli operai in pensione (Gini 0,226)

I gruppi sociali per quinti di reddito

2008 E 2015

A CONFRONTO

0 20 40 60 80 100

Classe dirigente

Pensioni d’argento

Famiglie di impiegati

Giovani blue-collar

Famiglie degli operai in pensione

Anziane sole e giovani disoccupati

Famiglie tradizionali della provincia

Famiglie a basso reddito di soli italiani

Famiglie a basso reddito con stranieri Rispetto al 2008

le famiglie con stranieri arretrano verso il quinto più basso

le famiglie tradizionali della provincia si spostano dai quinti più alti al secondo e terzo quinto

il quinto più elevato della classe dirigente si riduce dell’8%

DISTRIBUZIONE DEGLI INDIVIDUI NEI QUINTI DI REDDITO PER GRUPPI SOCIALI

Anno 2015 (valori percentuali)

1° 2° 3° 4° 5°

La povertà assoluta nei gruppi

INDIVIDUI E FAMIGLIE IN

CONDIZIONE DI POVERTÀ

Nel 2015 è aumentata l’incidenza della povertà assoluta

32,4% delle famiglie povere in termini assoluti è nel gruppo delle famiglie a basso reddito con stranieri (37,5% degli individui)

12,7% delle famiglie povere in termini assoluti è nel gruppo delle famiglie a basso reddito di italiani, peggiora se aumenta la dimensione familiare

INCIDENZA DI POVERTÀ ASSOLUTA PER GRUPPO SOCIALE

Anno 2015 (valori percentuali)

0 5 10 15 20 25 30 35

Classe dirigente

Pensioni d'argento

Famiglie di impiegati

Giovani blue-collar

Famiglie degli operai in pensione

Anziane sole e giovani disoccupati

Famiglie tradizionali della provincia

Famiglie a basso reddito di soli italiani

Famiglie a basso reddito con stranieri

Individui Famiglie

Salute e prevenzione

FREQUENZA DEL RICORSO AGLI SCREENING PAP-TEST E MAMMOGRAFIA DELLE DONNE NELLE FASCE DI ETÀ RACCOMANDATE

PER GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA

Anno 2015 (valori percentuali)

79,8

75,6

74,5

68,7

68,4

59,0

65,2

65,1

49,5

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

Classe dirigente

Pensioni d’argento

Famiglie di impiegati

Giovani blue-collar

Famiglie degli operai in pensione

Anziane sole e giovani disoccupati

Famiglie tradizionali della provincia

Famiglie a basso reddito di soli italiani

Famiglie a basso reddito con stranieri

Mammografia negli ultimi due anni - Donne di 50-69 anni

81,2

76,9

83,1

77,7

73,5

68,3

71,0

71,9

60,6

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

Classe dirigente

Pensioni d’argento

Famiglie di impiegati

Giovani blue-collar

Famiglie degli operai in pensione

Anziane sole e giovani disoccupati

Famiglie tradizionali della provincia

Famiglie a basso reddito di soli italiani

Famiglie a basso reddito con stranieri

Pap-Test negli ultimi tre annI - Donne di 25-64 anni

per i gruppi a basso reddito meno controlli sulla salute

a parità di altre caratteristiche, le donne mostrano una maggiore propensione a svolgere controlli, così come i residenti nel Nord e nel Centro in confronto a chi risiede nel Mezzogiorno

Il tempo libero

IL TEMPO LIBERO DEGLI

ADULTI

Le attività sono diversificate nei gruppi

più bassa la disponibilità di tempo libero fra le famiglie di impiegati e a basso reddito con stranieri

la disponibilità di risorse orienta i comportamenti verso attività di tempo libero attivo

più tv per gli stranieri, più libri, hobby, sport per la classe dirigente, più vita sociale in provincia

PRINCIPALI ATTIVITÀ DI TEMPO LIBERO DI UN GIORNO MEDIO SETTIMANALE DELLE

PERSONE DI 25-64 ANNI

Anni 2013 e 2014 (composizione percentuale del tempo libero, valore minimo e massimo nei gruppi sociali di appartenenza)

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

Tv Socialità Riposo Hobby e gioco Attivita fisicanon sportiva

Lettura Sport Attività culturali

Famiglie a basso reddito con stranieri Famiglie a basso reddito di soli italiani

Famiglie tradizionali della provincia Anziane sole e giovani disoccupati

Famiglie degli operai in pensione Giovani blue-collar

Famiglie di impiegati Pensioni d’argento

Classe dirigente

La cultura

2008 E 2016

A CONFRONTO

Rispetto al 2008

diminuisce nel complesso la partecipazione alle attività culturali

nel 2016 nessuna forma di partecipazione per quasi 4 persone su 10

le attività culturali che descrivono disparità elevate fra gruppi sono la lettura di libri, i concerti di musica classica e il teatro

determinante anche la dimensione territoriale

PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ PER NUMERO DI ATTIVITÀ CULTURALI SVOLTE NEL TEMPO

LIBERO E GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA

Anni 2008 e 2016 (per 100 persone con le stesse caratteristiche)

GRUPPI SOCIALI

Nessuna attività

culturale

1-2

attività culturali

3 o più

attività culturali

2008 2016 2008 2016 2008 2016

Famiglie a basso reddito con stranieri 49,5 55,5 31,7 27,5 15,8 14,1

Famiglie a basso reddito di soli italiani 40,9 44,4 36,2 34,1 21,5 20,0

Famiglie tradizionali della provincia 33,6 42,3 38,5 33,3 25,8 23,4

Anziane sole e giovani disoccupati 50,8 49,6 28,6 29,5 18,1 19,5

Famiglie degli operai in pensione 44,3 51,3 37,1 33,8 17,3 14,1

Giovani blue-collar 33,8 35,9 38,7 37,8 26,5 25,8

Famiglie di impiegati 16,0 19,7 33,0 34,3 49,7 45,4

Pensioni d’argento 14,7 22,2 33,7 35,2 49,4 41,7

Classe dirigente 8,1 9,3 23,5 24,0 66,1 65,8

Totale 34,0 37,4 34,7 32,7 29,6 28,8

La partecipazione politica e sociale

LE DIVERSE FORME DI

PARTECIPAZIONE

Una partecipazione polarizzata

partecipazione politica visibile più diffusa fra la classe dirigente, famiglie di impiegati e famiglie a basso reddito di soli italiani

pensioni d’argento, classe dirigente e famiglie di impiegati più coinvolti in associazionismo

anche i giovani blue-collar sopra la media per l’associazionismo di categoria, professionale e sindacale

PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ PER MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE SOCIALE

E GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA

Anno 2016 (per 100 persone con le stesse caratteristiche)

8,1

24,0

9,5

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

Famiglie abasso redditocon stranieri

Famiglie abasso redditodi soli italiani

Famiglietradizionali

della provincia

Anziane sole egiovani

disoccupati

Famiglie deglioperai inpensione

Giovani blue-collar

Famiglie diimpiegati

Pensioni d’argento

Classedirigente

Totale

Partecipazione politica visibile

Partecipazione in associazioni

Partecipazione in associazioni professionali, di categoria o sindacali

La prevalenza dei gruppi sociali nel territorio

FAMIGLIE

A BASSO REDDITO

CON STRANIERI

CLASSE

DIRIGENTE

FAMIGLIE

TRADIZIONALI

DELLA PROVINCIA

FAMIGLIE

DI IMPIEGATI

FAMIGLIE

DEGLI OPERAI

IN PENSIONE

ANZIANE SOLE

E GIOVANI

DISOCCUPATI

GIOVANI

BLUE-COLLAR

FAMIGLIE

A BASSO REDDITO

DI SOLI ITALIANI

PENSIONI

D’ARGENTO

Il contesto urbano: le 14 città metropolitane a confronto

DISTRIBUZIONE DELLE AREE ALL’INTERNO DEI SISTEMI LOCALI DEL LAVORO

Valori percentuali sul totale della popolazione

Aree verdi, terziarie e a bassa densità abitativa

Aree popolari a rischio di degrado

Aree popolari con famiglie giovani in affitto

Aree con popolazione anziana

Aree del ceto medio

Aree residenziali a profilo medio-alto

16,5

10,2

40,9

12,6

17,3

6,0

19,3

65,7

5,9

5,5

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Totale

Cagliari

Catania

Palermo

Messina

Reggio di Calabria

Bari

Napoli

Roma

Firenze

Bologna

Genova

Venezia

Milano

Torino

La dinamica demografica

LA POPOLAZIONE

DIMINUISCE E INVECCHIA

stima popolazione 2017 60,6 milioni

530.

770

521.

855

498.

172

494.

550

480.

292

474.

000

-180.000

-160.000

-140.000

-120.000

-100.000

-80.000

-60.000

-40.000

-20.000

0

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

2011 2012 2013 2014 2015 2016

NASCITE, DECESSI E SALDO NATURALE

Anni 2011-2016. Valori assoluti

-134mila saldo naturale

+135 mila saldo migratorio

-86mila persone nel 2016

popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni

165,2 Indice di vecchiaia al 1° gennaio 2017

Saldo naturale Decessi Nascite

0

10

20

30

40

50

60

70

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

55-64 anni M

La dinamica del mercato del lavoro

GIOVANI,

ISTRUZIONE,TERRITORIO TASSO DI OCCUPAZIONE 15-34 E 55-64 ANNI PER SESSO

Valori percentuali. Anni 2004-2016

15-34 anni M

15-34 anni 55-64 anni

15-34 anni F

55-64 anni F

+293mila occupati nel 2016 (+1,3%)

57,2% tasso di occupazione

(+0,9 punti percentuali)

+0,7 punti percentuali

aumento del tasso di occupazione dei 15-34enni

+1,3 punti percentuali

aumento per i laureati

La ripresa riguarda tutte le ripartizioni

La diseguaglianza di opportunità

I MECCANISMI CHE GENERANO

LA DISEGUAGLIANZA TITOLI DI STUDIO RAGGIUNTI DAI 25-34ENNI PER TITOLO PIÙ ELEVATO DEI GENITORI

Valori percentuali. Anno 2016

0

10

20

30

40

50

60

70

Totale Totale Massimolicenza media

Diploma Laurea

Titoli genitori Titoli figli Titoli figli per titolo genitori

bassa probabilità relativa che i figli di genitori con livelli di istruzione bassi frequentino licei: minori opportunità future

solo il 10% circa dei figli la cui famiglia d’origine ha un livello d’istruzione basso ha una laurea

oltre il 60% dei figli di genitori laureati ha una laurea

Diploma Licenza media Laurea

Giorgio Alleva Presidente Istat

Palermo, 15 Giugno 2017

Contenuti extra…

L’invecchiamento della popolazione

EVOLUZIONE STORICA DELLA QUOTA DELLA POPOLAZIONE

GIOVANE E ANZIANA

Anni 1952-2017 (percentuale di popolazione di età 0-14 anni e 65 anni e più)

600.000 400.000 200.000 0 200.000 400.000 600.000

05

101520253035404550556065707580859095

100+

2017 2008

Maschi Femmine

PIRAMIDE DELL’ETÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1° GENNAIO 2008 E 2017

(valori assoluti)

Speranza di vita alla nascita al 2016 (anni): M = 80,6 F = 85,1

Quota di popolazione attiva al 2016 (15-64 anni): 64,2%

Indice di vecchiaia al 1° gennaio 2017: 165,2

0

5

10

15

20

25

30

0 5 10 15 20 25 30

Po

po

lazi

on

e 0

-14

Popolazione 65 e più

1952: 26,1% - 8,2%

1984: 20,2% - 12,9%

2017: 13,5% - 22,3%

1964: 24,2%-9,7%

1995: 14,8% - 16,5%

-0,7% disoccupati

forte calo dell’inattività (-2,9%, -410mila persone)

tasso di disoccupazione scende all’11,7% (era l’11,9% nel 2015)

3 milioni ancora in cerca di occupazione

poco meno di 6,4 milioni le persone interessate a lavorare

2,2 milioni i Neet di 15-29 anni (3 su 4 disposti a lavorare)

INATTIVI DI 15-64 ANNI PER TIPOLOGIA: TRANSIZIONI E PERMANENZE

Quarto trimestre 2014 - quarto trimestre 2016. Composizioni percentuali

13,8 14,0

19,4 22,9

37,2 35,6

29,6 27,5

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2014-2015 2015-2016

3,8 4,4 3,6 4,6

7,3 7,6

85,3 83,4

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2014-2015 2015-2016

Disoccupati Forze di lavoro potenziali Inattivi non disponibili Occupati

La partecipazione al mercato del lavoro

IN AUMENTO

LA PARTECIPAZIONE

FORZE DI LAVORO POTENZIALI INATTIVI NON DISPONIBILI