uno speciale realizzato da mediaplanet no.1/luglio 2010 no...

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No. 3 / Febr. ’08 UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET FOTO: ISTOCKPHOTO I.P. IL POTENZIALE ITALIANO ENERGIA EOLICA L’ascesa dell’eolico nel nostro paese: la situazione presente e le aspettative per il futuro 2009 l’anno record dell’eolico La nuova regolazione con le delibere ARG/elt 5/10 e ARG/elt 4/10 Tre differenti tecnologie Minieolico, microeolico e offshore PER SCOPRIRE UN SETTORE EMERGENTE 6 IDEE No.1/Luglio 2010 NEWORLD s.r.l.

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No. 3 / Febr. ’08

uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

foto: iStoCKPHoto i.P.

IL POTENZIALEITALIANO

EnErGiaEoLiCa

l’ascesa dell’eolico nel nostro paese: la situazione presente e le aspettative per il futuro

2009l’anno record dell’eolico

la nuova regolazionecon le delibere arG/elt 5/10 e arG/elt 4/10

tre differenti tecnologieMinieolico, microeolico e offshore

PER sCoPRiREUN sETToRE EMERGENTE

PER sCoPRiRE

6

e offshore

iDEE

no.1/Luglio 2010

NEWORLD s.r.l.

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2 · Energia eolica uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt energia eolica · 3uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

il provvedimento adotta-to dall’autorità per l’energia elettrica inerente il dispac-ciamento dell’energia elettri-ca dello scorso gennaio 2010 riteniamo dia, fi nalmente, la possibilità di realizzare una

certa stabilità di mercato. Infat-ti, lo spostamento verso l’obbli-go di acquisto della produzione di energia elettrica anziché sul-la commercializzazione dovreb-be, a nostro avviso, garantire un migliore utilizzo dell’energia e una maggiore fruibilità di red-dito. Naturalmente affi nché tale provvedimento possa essere de-fi nito un “buon provvedimento” è necessario, se non auspicabile, una sua corretta attuazione a li-vello istituzionale.

Giornata mondiale del vento

Il 15 giugno è stata la gior-nata mondiale del vento.

ANEV come ogni anno ha orga-

nizzato una serie di convegni con la presenza di esperti, isti-tuzioni e le parti in causa, fi na-lizzati all’individuazione di ul-teriori soluzioni a quello che per il 2009 è stato un risultato straordinario per l’utilizzo di energia eolica che va nella giu-sta direzione al fi ne di raggiun-gere l’ambizioso obbiettivo UE del 20-20-20. Nei fi ne settimana, inoltre, sono stati allestiti spa-zi dedicati a laboratori, giochi con aquiloni, piccoli teatri ido-nei a far comprendere al pubbli-co come la nostra scelta di spo-sare l’energia eolica, sfruttando-la ma non distruggendola, sia un esempio per tutta la collettività. Produrre energia, infatti, troppo spesso è sinonimo di utilizzo e distruzione da parte dell’uomo di risorse energetiche natura-li come il carbone, il petrolio e il gas. Utilizzare il vento come fon-te energetica naturale è sicura-mente un esempio di come po-ter usufruire di una risorsa illi-

mitata, inalterabile nel tempo e soprattutto fruibile anche dal-le generazioni future. Natural-mente la realizzazione di un im-pianto eolico, come anche la co-struzione di un edifi cio, necessi-ta di particolari attenzioni al fi -ne di poter evitare il danneggia-mento dell’ambiente circostan-te anche dal punto di vista pae-saggistico. Nel solo 2009 sono stati prodot-ti circa 6 mld. di Kwh da energia eolica, in grado cioè di soddisfa-re il fabbisogno energetico di 7,5 milioni di italiani.L’Italia è il terzo paese europeo per utilizzo di energia eolica. Se consideriamo il suo potenziale stimato sui 16.000 Mgw. ossia il fabbisogno energetico di 22-25 milioni di italiani, non è diffi cile immaginare per i prossimi anni una sua forte ascesa.

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ascesa dell’eolicoin italia

Sgravi fi scali sulla bolletta energetica e un effi cace contributo alla lotta contro l’inquinamento, sono questi i positivi eff etti che dobbiamo atten-derci da un maggior utilizzo dell’energia eolica per un prossimo futuro.

“l’italia è il ter-zo paese euro-peo per utilizzo di energia eolica. non è diffi cile immaginare per i prossimi anni una sua forte ascesa.”sua forte ascesa.”

oreste Vigoritopresidente anEV

“Eolico offshore e di terra con idroe-lettrico può fornire al 2030 circa il 30% della generazione elettrica in italia.”

iN eViDeNZaGaetanoGaudiosipresidenteoWEMEs.

paGina 12

EnErGia Eolica, priMa EdizionE, luGlio 2010

Managing Director: Mattias rentner

Editorial Manager: Gianluca cò

Designer: daniela Borraccino

Project Manager: Elena proverbioTelefono: + 39 02 36 26 94 32E-mail: [email protected]

stampa: rds Webprinting

Contatti Mediaplanet: Telefono: +39 02 36 26 94 1Fax: +39 02 36 26 94 99E-mail: [email protected]

EDitoriaLE

La Fiera EWEC 2010 è stata una delle più importanti fi ere mondia-li e certamente la più importante in Europa nel settore dell’energia eolica. Tenutasi lo scorso mese di aprile in Polonia, ha toccato tut-ti i maggiori argomenti relativi al settore eolico per i professionisti dell’industria e i rappresentanti delle istituzioni. Tale manifesta-zione è stata anche l’occasione per far emergere importanti te-matiche.

In primis il target di riduzio-ne delle emissioni del 80% entro il 2050. In sostanza il raggiungi-mento di tale target presuppone la realizzazione di centrali non in-quinanti entro il 2020 che dovran-no pertanto raggiungere succes-sivamente il 100% del fabbisogno da energia elettrica da fonte rin-novabile entro il 2050.

L’Eolico, fra tutte le fonti ener-getiche rinnovabili, è previsto che sarà in grado di fornire il mag-gior contributo raggiungendo il 50% della domanda di elettrici-tà per il 2050. EWEA in occasio-ne dell’appuntamento fi eristico, ha realizzato un importante re-port volto a dimostrare come l’ap-porto di energia prodotta da fon-te eolica nel sistema elettrico sia in grado di generare notevoli be-nefi ci in termini di riduzioni dei prezzi (scaricabile dal sito www.ewea.org). Infi ne la dichiarazio-ne del commissario UE per l’ener-gia Gunther Oettinger, presente a

EWEC 2010, ha sottolineato come: “l’UE sta andando nella giusta direzione verso gli obiettivi 20-20-20 e l’energia eolica è la fonte energetica che sta dando il mag-gior impulso”.

2009 anno recordIl 2009 è stato l’anno record per l’energia eolica. Con 10,163 MW di potenza installata per l’energia eolica in Europa e un incremento del 23% rispetto all’anno passato,

fra tutte le tecnologie generatri-ci di energia elettrica, l’eolico ha rappresentato il 39% del totale di tutte le installazioni.

Stiamo assistendo, inoltre, alla nascita di importanti installazio-ni “off shore”(vedi Germania e In-ghilterra). In termini di capacità di realizzazione di nuove instal-lazioni, la Germania e la Spagna, mantengono la posizione di lea-der rispettivamente con il 24% e il 19% di market share. Negli ultimi anni l’Italia e la Francia con l’11% di market share ciascuno stan-no crescendo notevolmente oltre che la Gran Bretagna con il 10% e il Portogallo con il 7%.

Infi ne, meritano un certo inte-resse i nuovi mercati emergenti del centro ed est Europa che ac-quisteranno sempre maggior im-portanza nei prossimi decenni.

a cura di EWEa

[email protected]

heNry borzi

[email protected]

Eolico: presente e futuroDomanda:■■ Quali interes-

santi tematiche sono emerse alla fi era EWEc 2010 anche sull’onda dei notevoli risultati ottenuti nel 2009?

Risposta:■■ EWEc 2010 ha fatto emergere importan-ti tematiche quali, la riduzio-ne delle emissioni del 80% per il 2050 e il ruolo dell’eoli-co. con 10,163 Mw. installati il 2009 è stato indubbiamente l’anno record.

nEWsuno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

1iDEA

Dall’incontro di due aziende dalla consolidata tradizione, la Comecart Società del Gruppo Bur-go, e la Eolpower, società di spin-off accademico dell’Università Federico II di Napoli, nasce EolArt una nuova idea per la produzione di energia pulita.L’aerogeneratore EolArt EOL-CK-60 è una turbina a elevate prestazioni con asse orizzontale, rotore a tre pale e regolazione attiva.La potenza viene erogata a partire da una veloci-tà di cut-in di 2 m/s, raggiunge il valore nominale di 60 kW a 10 m/s che viene tenuto costante con vento fi no a 25 m/s attraverso il sistema di re-golazione di passo e si mantiene in condizioni di sicurezza per valore di velocità del vento fi no a 37,5 m/s.Il generatore è a presa diretta sincrono multipo-lare a magneti permanenti ed è stato progettato e costruito internamente per ottimizzarne le pre-stazioni in concomitanza alla massima effi cienza aerodinamica delle pale. La connessione alla rete avviene in bassa tensione tramite inverter.Le pale sono realizzate in materiale composito e sono dotate di sistema parafulmine.Un sistema automatico controlla il passo delle pale e l’orientamento della macchina, un PLC ge-stisce l’impianto e le sue varie funzioni ottimiz-zandone resa e funzionamento.

Il monitoraggio dello stato di esercizio e la se-gnalazione allarmi può essere attuato sia tramite un dispositivo di comunicazione GSM che con un sistema di supervisione UMTS.Le soluzioni costruttive adottate consentono di minimizzare gli interventi di manutenzione ed i

costi di gestione.Eolart Divisione Energia della Comecart può assi-stere il cliente con tutti i servizi necessari: dall’in-dagine anemometrica all’assistenza per l’iter au-torizzativo sino all’installazione in sito.

EolArt di Comecart Una nuova idea per un futuro sostenibile

la normativa italiana

Il Decreto del Ministe-■■ro dello Sviluppo Econo-mico del 18/12/2008 preve-de che per gli impianti eoli-ci entrati in esercizio in da-ta successiva al 31 dicembre 2007 e di potenza nominale media annua compresa tra 1 e 200 kW, la produzione di energia elettrica può esse-re incentivata con una tarif-fa fi ssa onnicomprensiva di € 0,30/kWh per un periodo di 15 anni. Al termine dei 15 anni l’energia elettrica sarà remunerata alle condizioni economiche previste dall’ar-ticolo 13 del D.lgs. 387/03.

iN BreVe

ARThoURos ZERVosPresidente EWEA

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4 · Energia eolica uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt energia eolica · 5uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

Con le modifiche normati-■■ve introdotte qual è la nuova regolazione dell’eolico?

Con le novità introdotte le uni-tà di produzione eolica assumo-no un ruolo attivo nella fornitu-ra di alcuni servizi di rete, contri-buendo a garantire la sicurezza e l’effi cienza nella gestione del-la rete.

La nuova regolazione rende obbligatoria la fornitura di que-sti servizi per le nuove unità eoli-che prevedendo un meccanismo di adeguamento volontario del-le unità esistenti e favorendo ta-le adeguamento attraverso delle procedure concorsuali per la re-munerazione dei costi sostenuti dai produttori.

Parallelamente, si introdu-ce una nuova modalità di remu-nerazione della mancata produ-zione, basata su stime del GSE; al fi ne di ottimizzare il dispac-ciamento a programma e in tem-po reale e di ridurne i costi, si in-troducono poi nuovi strumenti incentivanti in materia di pro-grammazione e si prevede che i produttori trasmettano i dati di intensità e direzione del vento,

nonché i dati necessari al moni-toraggio e al controllo delle unità di produzione eolica.

in cosa consisteran-■■no le azioni dell’operatore di rete per la trasmissione dell’energia elettrica?La possibilità di poter acquisire i dati di intensità e direzione del vento, nonché di poter monitora-re e controllare il funzionamen-to delle unità eoliche, insieme ai servizi di rete che le unità eoli-che potranno fornire, permetterà all’operatore di rete di migliora-re le previsioni sulla produzione eolica e ottimizzare i processi at-ti a individuare i margini di riser-va necessari per garantire la sicu-rezza del sistema. Inoltre il gesto-re della rete nazionale sarà facili-tato nell’ottimizzare la program-mazione e gestione delle attivi-

tà di manutenzione sulle linee e sugli impianti, al fi ne di garanti-re l’integrità della rete nei perio-di di maggiore ventosità, adottan-do criteri di sicurezza preventiva meno conservativi e quindi mas-simizzando la produzione eolica.

Quali sviluppi ci atten-■■dono nel prossimo futuro?

Il prevedibile incremento del-la produzione eolica nei prossimi anni rende sempre più impor-tante e urgente, al fi ne di massi-mizzare lo sfruttamento del po-tenziale eolico italiano e, al tem-po stesso, garantire la sicurezza del sistema elettrico e il conteni-mento dei costi sui clienti fi nali, incrementare il livello di integra-zione della produzione da fonti rinnovabili non programmabili nel contesto di mercato.

La sfi da futura sarà, quindi, sia sul piano regolatorio che su quel-lo tecnologico, quella di favorire la partecipazione di tali unità di produzione alla fornitura dei ser-vizi di rete.

GervasioCiacciadirezione Mercati, unità Fonti rinnova-bili e produzione di energia e impatto ambientale, dell’au-torità per l’energia elettrica e il gas

LA NUOVA REGOLAZIONE DELL’EOLICO

heNry borzi

[email protected]

nEWs 2iDEA

Vere e proprie pale “do-mestiche”, installate su singole abitazioni per soddisfare le piccole utenze domestiche.

Il micro-eolico riguarda tutti quegli impianti in grado di produrre una potenza energe-tica inferiore ai 5Kw.

Il suo utilizzo in genere è adottato come impianto por-tatile per strutture come cam-per, cucine da campo, ospeda-li da campo; hub, server e ro-uter wireless per computer portatili in spiagge o campeg-gi. Non di rado è facile vedere un impianto microeolico in-stallato anche in barche a vela o yacht, erogante una quantità di potenza suffi ciente a forni-re energia elettrica per lampa-de fl uorescenti, frigoriferi eco-logici, computer laptop, venti-latori.

Dal momento che il vento ha come caratteristica la grande incostanza, gli impianti elet-trici con componenti di gene-razione eolica, possono essere affi ancati, nel caso si deside-ri la totale autonomia, a gene-ratori fotovoltaici, a generato-ri diesel, o a generatori mini-idroelettrici.

L’installazione di un genera-tore microeolico fi sso neces-

sita innanzitutto la verifi ca di una suffi ciente ventosità del sito di installazione, specie se si tratta di contesti fortemen-te antropizzati. Infatti, le con-dizioni del vento a poche deci-ne di metri da terra risentono notevolmente della presenza di ostacoli e pertanto posso-no comportare grandi scosta-menti rispetto alle condizioni del vento in posizioni indistur-bate o a quote superiori.

é necessario pertanto tener bene in considerazione l’an-damento nel tempo della dire-zione e della velocità del ven-to e la sua distribuzione con la quota. Se invece si decide di installarlo in un’imbarcazio-ne, i migliori siti eolici off sho-re sono quelli con venti che superano la velocità di 7-8 me-tri al secondo e che presenta-no bassi fondali generalmen-te situati ad oltre 3 chilometri dalla costa.

La tecnologia attuale ci per-mette pertanto di installare generatori microeolici a buon mercato, affi dabili, silenziosi (grazie anche all’avvento di ge-neratori a turbine verticali) in grado di soddisfare le princi-pali utenze domestiche in to-tale sicurezza.

L’installazione di un generatoremicroeolico

heNry borzi

[email protected]

La necessità di un quadro completo delle risorse eoliche, utile alle Autorità, agli operatori elettrici e ai progettisti, ha portato ERSE a realizzare, nell’ambito della Ricerca per il Si-stema Elettrico, l’Atlante eolico dell’Italia (sito web http://atlanteeolico.erse-web.it). L’atlante fornisce, oltre alla ven-tosità, informazioni tecnico-economiche, vincolistiche e ambientali. Le stime condotte in ambito off shore hanno indicato che le aree idonee per risorsa eolica sono in larga parte caratterizzate da fondali profondi, non sfruttabili con la tecnologia attualmente in uso per installazioni di centra-li eoliche in acque basse. Sono stati quindi condotti studi riguardanti la tecnologia (attualmente allo stato prototi-pale) che prevede il ricorso a piattaforme galleggianti per

lo sfruttamento della risorsa eolica in acque profonde (fi no a 200 m). In totale, il potenziale eolico italiano realizzabile secondo criteri di sostenibilità economica e ambientale è stato stimato attorno ai 12000 MW sulla terraferma (inclu-so l’esistente di circa 5000 MW), attorno a 1500 MW per l’off shore in acque fi no a 50 m di profondità e circa 8000 MW per l’off shore in acque profonde. Ai fi ni del migliora-mento della conoscenza della risorsa eolica off shore sono state avviate campagne di misura presso piccole isole. I dati fi nora raccolti presso le stazioni di Pianosa (Tremiti) e Ischia hanno confermato le indicazioni fornite nell’Atlante Eolico e appaiono coerenti con misure indirette da satelli-te per l’area marina monitorata.

ERSE studia le potenzialità dell’energia eolica in Italia

Studio Rinnovabili

Studio Rinnovabili è membro delle più importanti associazioni di categoria, quali APER, ANEV, ISES,

OWEMES, ASSOSOLARE .

Eolico: - elaborazione dei dati vento e della stima di produzione energetica, mediante software e metodi di calcolo innovativi, - progettazione preliminare, defi nitiva ed esecutiva degli impiantI- studi di impatto ambientale- impatto acustico di progetti eolici.Fotovoltaico:- studi di fattibilità- progettazione e studi di impatto ambientale degli impianti, fi nalizzate all’autoriz- zazione unica dei progetti.- Due diligence tecniche di progetti fotovoltaici

Studio Rinnovabili inoltre di-stribuisce sul mercato italiano software di analisi dati vento e strumentazione anemometrica, quali:- WindSim della WindSim AS (NW), per il calcolo della risorsa eolica e della produzione ener- getica in in condizioni di terreno complesso- WindFarm della ReSoft Ltd (UK), utilizzato per il calcolo produ- zione energetica e per l’impatto ambientale dei progetti eolici - Strumentazione anemometri ca della Ammonit Gmbh (DE), azienda tedesca

APER- AssoCiAZioNE PRoDUTToRi ENERGiA DA FoNTi RiNNoVABili

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6 · Energia eolica uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

Minieolico: un prodotto rivolto alle famiglie

Il Minieolico è un prodotto rivolto principalmente alle fa-miglie ed eroga una quantità di energia suffi ciente a provvede-re al proprio fabbisogno energe-tico.

Gli aerogeneratori possono es-sere al servizio di un’utenza iso-lata non collegata alla rete elet-trica o connessi sia per una au-to-produzione in scambio che per la fornitura di energia al-la rete. La legislazione italiana prevede che il minielico possa essere installato in tutte le re-gioni senza grandi complicanze burocratiche. L’Italia al momen-to non dispone di una signifi ca-tiva tecnologia nel settore del minieolico per cui al momento dobbiamo rivolgerci all’impor-tazione di tecnologia dall’estero (principalmente Cina e Nord Eu-ropa). I prezzi dei generatori in media variano da 1.500 a 3.000 euro al Kw.

La potenza installabile va dai 500 watt (micoreolico) al mini eolico che arriva fi no a 20 Kw. Sa-rebbe particolarmente auspica-bile che l’Italia, con la sua capa-cità industriale nel campo della meccanica di precisione ed elet-tronica, ponesse maggiore at-tenzione a questo nuovo settore, in grado di produrre nuovi posti

di lavoro anche in funzione di una possibile esportazione del prodotto verso l’estero.

Utilizzo domestico Per le famiglie l’utilizzo di

questo tipo di tecnologia per le necessità domestiche richiede di avere un’abitazione posizio-nata in località dove vi sia un vento medio minimo annuale di circa 5 m/s. La diff erenza con il grande eolico risiede, infatti, ol-tre che nella ridotta dimensione delle macchine, nella possibilità di operare economicamente con regimi di vento inferiori a quelli richiesti dalle enormi macchine industriali.

Esistono forme di agevola-zioni statali legate all’incentivo che lo stato italiano ha messo a disposizione, ossia 0,22 euro per Kw. prodotto annualmente che permettono cosi di ammortiz-zare l’impianto mediamente in 6 anni. Inoltre, l’impatto visivo di queste minturbine è assolu-tamente più basso rispetto ad

esempio ai tanti pali di illumi-nazione pubblica o ai tralicci per le trasmissioni elettroniche.

L’ENER (Ente Nazionale Ener-gie Rinnovabili) sta promuoven-do l’installazione di piccoli ge-neratori eolici nei 1.450 comuni italiani che hanno aderito pa-trocinando l’ente, anche per abi-

tuare l’opinione pubblica a per-cepire le fonti rinnovabili come una tecnologia da vivere oltre che una delle strade da percor-rere per raggiungere gli obietti-vi 20-20-20 prefi ssati dall’UE.

heNry borzi

[email protected]

nEWsuno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

3iDEA

Blu Mini Power porta in Italia il Power Predictor: un primo passo semplice ed economico per la pianifi cazione degli investimenti nella produzione di energia da fonte rinnovabile

Un sempre maggior numero di piccole imprese – comprese le imprese artigiane ed agricole - ma anche clienti privati, stanno avvicinandosi alla produzione distribuita di energia elettrica da fonti rinnovabili, con un interesse in parte legato a spin-te ecologiche ma soprattutto determinato dalla volontà di svincolarsi dalla volatilità dei costi ener-getici, garantendosi per un lungo periodo la forni-tura di energia elettrica ad un costo costituito dal solo ammortamento nel tempo dell’investimento.Tuttavia, mentre per gli impianti di grande taglia la decisione dell’investimento viene preceduta da

una approfondita analisi della disponibilità di sole e vento e da una analisi economica e fi nanziaria raffi nata, nel caso dei piccoli impian-ti i costi di tali analisi sarebbero comparabili con il valore stesso dell’investimento.Per ovviare a questo incon-veniente Blu Mini Power, ha attivato con la inglese Better Generation Ltd. un importan-te accordo in esclusiva per la distribuzione in Italia del Po-wer Predictor, un sistema sem-plice e poco costoso per la valu-tazione delle risorse energetiche, del rientro dei costi, della media dei risparmi nelle bollette e nelle emissioni di Co2. Il Power Predictor è costituito da un anemome-tro di alta qualità e da un pirometro collegati ad un data logger, che registra su una scheda i dati rilevati ogni dieci minuti su direzione e intensità del vento e irraggiamento solare.I dati immagazzinati sulla scheda vengono pe-riodicamente scaricati attraverso una apposita interfaccia su un software reso disponibile sul sito www.powerpredictor.it Questo software, mette in relazione i dati regi-

strati con una banca dati anemometrica e solare che permette, già con un breve periodo di lettura e

con un margine di errore minimo, la precisa misurazione ed interpre-

tazione dei dati nel singolo sito di installazione, producendo automaticamente affi dabi-li previsioni di produzioni future e fl ussi economici, permettendo la scelta della miglior fonte energetica da sfruttare nel proprio sito e indirizzando il Cliente verso il miglior prodotto in base alle potenzialità del sito.La banca dati viene conti-nuamente aggiornata da Blu Mini Power con nuovi pro-dotti disponibili sul mercato ma, soprattutto, con i valori economici dell’energia elet-trica e dell’incentivazione che consentono di valutare i ritorni di investimento attesi sia in termini di autoprodu-zione di energia che di fl ussi economici.

MarcelloTrentopresidente Ener (Ente nazionale Energierinnovabili)

inspirationenergia eolica · 7uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

Un nuovo parco eolico in Calabria

È stato inaugurato, a San ■■Sostene, e consentirà il ri-sparmio di circa 100 mila tonnellate annue di anidride carbonica oltre a soddisfare il fabbisogno energetico di circa 70 mila famiglie. Il parco si articola su due aree produttive: il crinale Sud, che comprende 28 tur-bine da 1,5 MW fornite dalla General Electric, per un tota-le di 42 MW, e il crinale Nord, con 15 turbine da 2,5 MW fornite dalla Nordex, per ul-teriori 37,5 MW.‘’È il secondo progetto eolico del Gruppo a entrare in eser-cizio in Italia - ha aff ermato Piero Manzoni, Ad della ca-pogruppo Falck spa - e rien-tra in un fi tto programma di sviluppo, finanziamen-to, costruzione e gestione di parchi eolici, attuato a parti-re dal 2002, che oggi ci con-sente di contare su un tota-le di oltre 400 MW di potenza eolica installata in vari Pae-si d’Europa e su un piano di sviluppo che prevede pro-getti per circa 1.000 MW en-tro il 2014’’.William Heller, Ad di Falck Renewables, si e’ soff erma-to sulla sostenibilità del pro-getto. ‘’Si tratta di un’inizia-tiva - ha detto - che si fonda su un costante dialogo con le comunità locali e un atten-to rispetto dell’ambiente’’. L’impianto ha fruito di un fi -nanziamento di 150,5 milio-ni di euro tramite il project fi nancing e ha minimizza-to l’impatto ambientale sul territorio. Per il passaggio dei mezzi, ad esempio, sono state utilizzate piste stradali preesistenti.(Fonte: Ansa)

iN BreVe

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8 · Energia eolica uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt energia eolica · 9uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

inspirationDomanda: Cosa rende l’eolico una fonte energetica conveniente?Risposta: La sua sostanziale inesauribilità, oltre ad infrastrutture molto più leggere e meno invasive rispetto ad altre fonti rinnovabili.

é necessario inquadrare il tema dello sviluppo dell’eolico in una vi-sione generale per l’Italia ma an-che per tutto il mondo che chie-de di passare da una monocultura energetica basata sulle fonti pri-marie di origine fossile verso un mix energetico basato il più possi-bile su energie alternative, pulite e rinnovabili. Risulta evidente, quin-di, che le fonti energetiche di origi-ne fossile non potranno essere ab-bandonate in tempi rapidi anche se il protocollo di Kioto e gli obbietti-vi 20-20-20 dell’UE vanno tutti in questa direzione. Se poi conside-riamo il caso italiano è chiaro che, per motivi storici e politici il ritor-no al nucleare, peraltro da me mol-to gradito, non potrà che essere gra-duale e parziale. Ecco pertanto che le energie rinnovabili come il sole e il vento, tra l’altro le più antiche a essere state utilizzate, acquistano un rinnovato protagonismo. Tutti si aspettavano che l’Italia il paese

del sole desse una sorta di riscossa ed esempio sull’utilizzo e la realiz-zazione tecnologica per lo sfrutta-mento della fonte energetica sola-re. Cosi non è stato tant’è vero che il premio nobel Carlo Rubbia ha do-vuto lasciare l’Italia per sperimen-tare la sua centrale a specchi foca-lizzati altrove. Inaspettatamente l’eolico in Italia, si è fatto strada e ha preso piede meglio e prima del solare, guadagnandosi cosi una po-sizione di rilievo fra le principali fonti energetiche rinnovabili, un po’ ovunque soprattutto nelle re-gioni centromeridionali.

Aspetti ambientaliIo non sono a favore di chi sostie-ne che le pale eoliche disturbano e rovinino il paesaggio, devo però re-gistrare le numerose critiche che vanno in questa direzione. Credo però che assistere a uno spuntare di pale eoliche in sempre maggior nu-mero, rappresenti, se non altro, un segno estremamente positivo per un paese come il nostro, che vuole

svilupparsi e recuperare il ritardo accumulato nel settore energetico alternativo in generale.

Una fonte energetica conve-nienteSicuramente l’elemento principale che rende l’eolico una fonte energe-tica conveniente è la sua inesauribi-lità e costante presenza. Infatti, con le pale eoliche, se posizionate ade-guatamente nelle giuste aree dove la presenza del vento è costante, è possibile ottenere una fonte ener-getica continua e illimitata. Inoltre le infrastrutture di cui necessita, ri-spetto alle grandi distese di specchi o pannelli solari o alla complessi-tà di certi impianti che richiedono elevati aspetti di sicurezza (come nel nucleare) per l’eolico sono mol-to più leggere e meno invasive al di là del mero aspetto visivo. Se poi ipotizziamo, come è stato fatto nel Mare del Nord e in diversi altri pa-esi, la realizzazione di pale eoliche offshore, così lontane dalla costa da non renderle neanche visibili; ec-

co che il problema dell’eventuale inquinamento visivo è definitiva-mente risolto.

A chi conviene?L’eolico conviene certamente a tut-ti i paesi che hanno delle zone par-ticolarmente ventose da sfrutta-re. L’ambizioso obiettivo 20-20-20 della Commissione Europea a cui tutti i paesi europei hanno aderi-to sembra essere una meta diffici-le ma non impossibile da raggiun-gere. L’Italia, anche se è molto pro-babile che non riuscirà a soddisfare tali obiettivi, sta certamente attra-versando una fase di grande recu-pero rispetto ai ritardi accumulati coinvolgendo anche il mondo indu-striale e tecnologico per la proget-tazione di impianti totalmente Ma-de in Italy.

Una fonte energetica conveniente

heNry borzi

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”l’elemento principale che rende l’eolico una fonte ener-getica con-veniente è la sua ine-sauribilità e presenza costante.”Alessadro Cecchi Paone Presidente co-mitato scien-tifico ANTER (Associzione Na-zionale Tutela Energie Rinno-vabili)

AlEssANDRo CECChi PAoNE Presidente comitato scientifico ANTER NEWORLD s.R.L.

Profilo

Alessandro Cecchi Paone

Biografia:■■ nato a roma il 16 settembre 1961, dove ha iniziato la carriera radiotelevisiva in rai in bianco e nero 31 anni fa, è di-ventato giornalista professioni-sta e si è laureato in Scienze Po-litiche con 110 e lode.È Professore di Storia, teo-ria e tecnica del Documenta-rio presso l’Università di Milano Bicocca e Napoli Suor orsola Benincasa, e insegna giornali-smo, marketing e comunicazio-ne culturale per i Master Cle-aC Bocconi, Publitalia ‘80, UPa Ca’foscari, fondazione ravel-lo, MiBaC Venezia-Parigi

Rai: ■■ Debutta nel 1977 come conduttore di un tg per ragazzi.redattore e conduttore dei programmi culturali di radio3.Vincitore del concorso volti nuovi 1983.Conduttore del tg2. Ha dato a reti unificate i risultati delle ele-zioni del 1994.autore e conduttore di Cronaca in diretta.

Mediaset: ■■ Conduttore di Dentro la notizia e Canale 5 news, durante la prima guer-ra del golfo. autore e condut-tore di Monitor; il mondo nuo-vo; Cara tv; giorno per giorno; amici animali; la Macchina del tempo; appuntamento con la Storia.

■■ sky: È direttore e testimo-nial del canale MarCoPolo (414) da gennaio 2007.

libri: ■■ Ha pubblicato con il Saggiatore - rizzoli - De ago-stini - Utet - Marsilio: tra cui Sì global - Un saggio mi ha det-to - Dal computer a internet - Ulisse l’uomo che inventò il Mediterraneo - Solo per amo-re: famiglia e procreazione nel mondo globale - immagini dal mondo - alessandro Magno ie-ri e oggi - a Viso aperto.Ha pubblicato con Sperling & Kupfer nel 2008: PiaNeta Serra: la verità sul clima che cambia.

Politica e società: ■■ È stato Consigliere Nazionale WWf.È Consigliere d’amministrazio-ne della Venice international foundation.È Consigliere d’amministrazio-ne della fondazione Scientifica Marino golinelli. È Consulente e testimonial del-la foNDaZioNe UMBerto VeroNeSi

(fonte:alessandrocecchipaone.it)

Il nostro studio legale, specializzato in diritto societario, di-spone di un team dedicato alla consulenza in materia di im-pianti eolici. L’expertise maturata nell’assistere i promotori ci permette di seguire il progetto in tutte le fasi di realizzazione, a partire dall’iter amministrativo per l’ottenimento dell’au-torizzazione unica, ed anche gli eventuali contenziosi che sovente si sviluppano intorno a questo genere di progetti. La fase successiva della nostra assistenza si concentra sulla negoziazione dei contratti EPC (Engineering Procurement & Construction) e con gli Istituti di Credito per l’ottenimento dei relativi finanziamenti in Project Financing.

Expertise multidisciplinare,assistenza a 360°, focus sul cliente.

Eolico chiavi in manoInternational Power è il primo produttore in Italia di energia da fonte eolica. Il complesso degli asset com-prende 40 parchi eolici in 34 comuni. Ogni anno il Gruppo produce circa 1.100.000 MWh di energia elettrica da fonte rinnovabile, evitando l’emis-sione in atmosfera di circa 600.000 tonnellate di CO2 e facendo risparmiare al Paese l’importazione di 1,4 milio-ni di barili di petrolio. “Il nostro obiettivo – spiega l’ad di

International Power Italia, Marco Ferrando - è il consoli-damento della leadership nella produzione di energia eolica con investimenti di circa 250 mln di € per ammo-dernamento e potenziamento della produzione attuale e di circa 200 mln di € per nuove realizzazioni nell’eolico e nel fotovoltaico”. Ma Ferrando confessa la sua preoc-cupazione per le decisioni del governo, inserite nel DL finanziario, in merito al mercato dei Certificati Verdi.

“Questa norma provocherà non solo il blocco degli in-vestimenti nel settore delle rinnovabili, oggi stimato in oltre 4 mld di €, ma soprattutto un default finanziario per un gran numero di società che hanno investito in queste attività oltre 15 mld di €, con ripercussioni anche sul sistema bancario. Inoltre, il nostro Paese sarà grave-mente penalizzato con multe molto salate per il manca-to raggiungimento dell’obiettivo del 17% di energia da fonti rinnovabili previsto per il 2020 dalla UE. Cui si ag-giungerà la contrazione dell’occupazione nel settore e nell’indotto. Auspichiamo non solo l’abrogazione della norma proposta, ma anche la definizione di regole che diano al sistema stabilità di lungo periodo in coerenza con gli importanti investimenti derivanti dagli impegni presi a livello europeo”.

IP, regole certe per lo sviluppo delle rinnovabili

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10 · Energia eolica uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt energia eolica · 11uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

Gli italiani vogliono l’energia eolica

APER- AssoCiAZioNE PRoDUTToRi ENERGiA DA FoNTi RiNNoVABili

L’Italia nel 2009 si è portata al terzo posto in Europa con una po-tenza eolica complessiva di 4.845 MW dopo Germania e Spagna per MW installati, ottenendo il con-senso dell’80% degli italiani che si mostrano favorevoli all’opportu-nità di sviluppare l’energia eolica in Italia e del 75% che ritiene che l’eolico possa essere volano d’in-novazione per il nostro Paese.

Queste sono i principali risul-tati che emergano da un’indagi-ne ISPO promossa da Aper Gran-dEolico, il Gruppo di Lavoro nato in seno ad APER, grazie all’impe-gno e all’iniziativa di un gruppo di aziende operanti nel settore del grande eolico, aderenti all’Asso-ciazione.

Dal sondaggio demoscopico condotto dal Professor Renato Mannheimer è emerso che l’84% degli italiani si considerano infor-mati sul tema delle energie rinno-vabili. Tra queste, l’energia eolica in termini di notorietà è al secon-do posto, solo dopo l’energia sola-re, con l’87% degli intervistati che ha dichiarato di conoscerla.

Gli uomini (93%) aff ermano di essere più informati rispetto al-le donne (81%), e tra le categorie maggiormente aggiornate sul te-ma spiccano i giovani di età com-presa tra i 18 ed i 24 anni (94%), gli studenti (98%) e gli insegnanti (94%).

Anche se la maggioranza del campione è consapevole dell’as-senza di rischi per la salute (61%) connessi all’energia eolica, dallo

studio emerge che c’è ancora poca informazione su molti temi fon-damentali, come la resa energeti-ca di un impianto, o la conoscenza delle direttive europee in materia di rinnovabili.

“I dati emersi dalla ricerca – di-chiara Pier Francesco Rimbotti, di APER GrandEolico e Presiden-te di Infrastrutture S.p.A. – con-tribuiscono a sfatare alcuni fal-si miti e mi auguro che possano

rappresentare anche un ulterio-re impulso al fi ne di contribuire a fare chiarezza e a colmare alcune lacune, promuovendo conoscen-za e informazione sull’impiego dell’energia eolica, che ad oggi rappresenta una delle poche fon-ti d’energia pulita a impatto zero sull’atmosfera”.

Dallo studio emerge, inoltre, che oltre il 60% degli intervistati ha visto “dal vivo” un parco eoli-co e chi ha avuto quest’esperien-za, ne ha avuto un’impressione positiva. Infatti, la maggioranza considera gli impianti visti “mo-derni”(85%) e “suggestivi” (58%) e non ritiene né che possano “ro-vinare il paesaggio” (69%) né che “siano rumorosi” (65%).

Anche tra chi abita nelle vici-nanze di un impianto si confer-mano le impressioni positive, che rimangono condivise dalla mag-gioranza degli intervistati (il 75%, ad esempio, pensa che i parchi eo-lici siano moderni e il 48% li ritie-ne suggestivi).

a cura di

apEr

nEWsuno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

4iDEA

foCUS

italia al terzo posto■■ dei Paesi europei per produzione di energia elettrica dalla forza del vento. Questi i dati del re-port sull’eolico dell’associazio-ne produttori energia da fon-ti rinnovabili (aper), presentati questa mattina a roma.

Nel 2009■■ l’elettricità prodot-ta da fonti rinnovabili in italia è stata pari a 66twh (pari al 19% del totale dell’energia richie-sta), con un contributo da parte dell’energia eolica pari al 10%.

i comuni italiani ■■ nei quali è stato installato almeno un im-pianto da fonti rinnovabili, so-no passati dai 3.190 del 2008 ai 6.993 del 2010. le regioni italia-ne con la maggior potenza eo-lica sono la Puglia (1.158 Mw) e la Sicilia (1.116 Mw).

! Notizie dal web:

www.anev.orgwww.energia-eolica.itwww.ewea.org

lo sviluppo dell’eolico in italia

la forza del vento a Eolica Expo Mediterranean 2010

la forza del vento a Eolica Expo Mediterranean 2010

L’eolico è in forte crescita, fa-■■vorisce la ripresa e crea occupa-zione. In questo contesto posi-tivo si presenta l’ottava edizio-ne di Eolica Expo Mediterra-nean, il salone internazionale per l’elettricità dal vento, che si terrà dal 7 al 9 settembre al-la Fiera di Roma. Per numero di espositori e visitatori la ma-nifestazione è al terzo posto in Europa, al quinto nel mondo e al primo nell’area del Mediter-raneo. Il suo ruolo di punto di riferimento internazionale del settore si consolida ulterior-mente quest’anno, con oltre 250 espositori (+30% rispetto al 2009), provenienti da 30 Pa-esi. All’evento, che sarà visitato da tutta la business communi-ty del comparto, sono attesi cir-ca 30.000 operatori, di cui il 30% esteri. Eolica Expo Mediterra-nean 2010 sarà anche un’inte-ressante occasione di aggiorna-mento professionale grazie al qualifi cato programma di con-gressi e workshop organizza-to da Artenergy Publishing in collaborazione con Anev (Asso-ciazione Nazionale Energia del Vento). In particolare, saranno approfondite tematiche quali, ad esempio: le politiche, le stra-tegie, le prospettive nazionali e internazionali per il raff orza-mento e il consolidamento del settore eolico; il contributo e il ruolo degli enti locali tra esem-pi positivi e accettabilità socia-le; le risorse, i progetti e le tec-nologie dell’eolico off shore; gli aspetti occupazionali; la ma-nutenzione e gestione degli im-pianti; il minieolico. L’appunta-mento con il mondo dell’eolico, per cogliere tutte le opportuni-tà off erte da questo dinamico settore, è quindi dal 7 al 9 set-tembre, quando Roma divente-rà la capitale dell’elettricità dal vento.

www.eolicaexpo.com■■

iN BreVe

Il nostro studio legale tra le sue principali attività an-novera la consulenza legale in campo energetico; da più di un ventennio ci occupiamo di impianti conven-zionali e, ormai quasi prevalentemente, di impianti da fonti energetiche rinnovabili (eolici, idroelettrici, foto-voltaici e a biomasse). Nel tempo abbiamo assistito, e per certi versi abbiamo anche partecipato in modo di-retto, al processo di liberalizzazione e privatizzazione del settore elettrico. Il mondo delle fonti rinnovabili ha recentemente subito un forte impulso, grazie alle direttive provenienti dall’Unione Europea e alla sotto-scrizione del protocollo di Kyoto. Oggi l’eolico è un tema di grande rilievo sociale, po-litico e giuridico. Il nostro ruolo si concretizza nel fornire assistenza soprattutto alle imprese, e talvolta alle Amministrazioni, nell’ambito delle competenze dell’avvocato amministrativista che, come noto, si occupa dei rapporti tra i privati e la pubblica ammi-nistrazione. Ci occupiamo dei progetti sin dall’analisi dell’inqua-dramento territoriale e urbanistico dei siti prescelti, dei procedimenti autorizzativi, delle Valutazioni di impatto ambientale. Inoltre curiamo i rapporti con il GSE, con Terna, seguiamo i profi li tariff ari cosi come le questioni che hanno a oggetto, in generale, la rego-lazione del settore e che vedono protagonista l’AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas).

La situazione italiana In Italia, mentre la fonte idroelettrica sconta dei limi-ti naturali per la scarsità della fonte di approvvigio-namento e la fonte solare è in una fase embrionale, promettente ma non ancora matura, la fonte eolica è senza alcun dubbio, quella che vede lo sviluppo indu-striale più avanzato. Pur tuttavia l’eolico - come del re-sto tutte le fonti rinnovabili - presenta dei costi ancora elevati rispetto alle fonti tradizionali e necessita del sostegno pubblico quale condizione imprescindibile per la permanenza sul mercato. Gli incentivi messi a disposizione delle imprese dallo Stato sono strumenti di stimolo degli investimenti. Purtroppo però subisco-no periodicamente ridimensionamenti o trasforma-zioni tali da destabilizzare e generare incertezze negli investitori che hanno già mobilitato ingenti risorse per lo sviluppo e la realizzazione degli impianti. Que-sta è una pratica rischiosa per lo Stato che comporta il rischio di perdita di credibilità e così di annullamento dell’effi cacia degli incentivi.

Ostacoli regionaliL’eolico italiano inoltre soff re un grave problema di re-lazioni tra istituzioni, derivante dal riparto di compe-tenze, in materia energetica, tra lo Stato e le Regioni. In sostanza si assiste ad uno “scollamento” tra lo Stato, che ha assunto impegni di carattere internazionale,

come la sottoscrizione del protocollo di Kyoto e le di-rettive 20-20-20 dell’UE, e le Regioni, che dispongono in concreto del potere di autorizzare i singoli impianti. Le Regioni - e con loro gli enti locali come le Provincie e i Comuni - in realtà, sono prive per loro stessa natura di una visione globale della problematica nazionale dell’approvvigionamento energetico ed esprimono spesso un punto di vista squisitamente localistico, che genera resistenze e alimenta ostacoli al processo di realizzazione degli impianti. Purtroppo spesso l’in-stallazione di una centrale eolica non viene percepita dagli apparati burocratici locali come infrastruttura da promuovere ed incentivare o come occasione di sviluppo, ma tutt’al più come una fastidiosa iniziativa da impedire, tanto da provocare una proliferazione di iniziative legislative regionali volte addirittura a pre-cludere a priori la presentazione di progetti.

Aspetti giuridico-amministrativi dell’eolico in Italia

Avv. Simona VIola

Avv. Mario Bucello

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12 · Energia eolica uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

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5iDEA

L’integrazio-ne nellarete elettrica

Pillole

Sono in arrivo nuovi fi nanziamenti per il set-■■tore eolico. La presidenza spagnola all’Unione Eu-ropea ha lanciato a Madrid, nel corso della confe-renza Set Plan (Strategic Energy Technology Plan), una Iniziativa europea eolica (Ewi) per sostenere il settore. Sul piatto vengono messi sei miliardi di euro da investire nei prossimi dieci anni in ricerca e sviluppo della road map eolica.(Fonte: Ansa)

Finanziamenti europei

Pillole

Il 15 giugno si è svolta la Giornata mon-■■diale del vento, promossa dall’Associazio-ne europea per l’energia eolica (Ewea) e dal Global Wind Energy Council. (Gwec). La giornata è stata anticipata da attività ludiche e laboratori per avvicinare i bam-bini all’eolico, da mostre fotografi che, con-vegni (di rilievo quello tenutosi a Roma il 14: “La spinta dell’Europa alle fonti rinno-

vabili”) e dall’inaugurazione di nuovi im-pianti eolici e minieolici tra cui quelli di Montoggio (GE) e di Campiglia (LI), oltre all’allestimento di un parco tecnologico nel Parco dei Daini, a Villa Borghese, rima-sto attivo fi no al 20 giugno, nel quale si so-no potute osservare le ultime novità tec-nologie, tra cui le componenti di un aero-generatore.

Giugno: il mese dell’energia eolica

La diff usione dell’energia eo-lica e’ un fenomeno consolida-to a livello europeo: all’interno dei 27 Paesi Membri dell’UE per il secondo anno consecutivo la tecnologia eolica risulta esse-re leader delle nuove installa-zioni tanto che ad oggi risulta-no complessivamente installati 74.767 MW, riuscendo a coprire il 4,8% della domanda elettrica dell’Unione. L’Italia si colloca sul podio dei paesi con maggio-re eolico installato, sebbene lar-gamente dietro alla Germania, che rimane la regina del vento europeo con 25.777 MW. Gran-di aspettative sono ancora ripo-ste in paesi con grande poten-ziale ancora quasi interamen-te inesplorato come la Polonia e la Svezia. Per quanto riguarda la tecnologia eolica off shore nello specifi co, l’European Wind Ener-gy Association (EWEA) segnala che si sono raggiunti 577MW in-stallati per una crescita del 45% del settore. In Italia rimane pe-rò il punto cruciale della fattibi-lità tecnica. La sostenuta cresci-ta dell’eolico ha posto in risalto i problemi legati all’infrastrut-tura elettrica. Alcune linee del-la rete elettrica in alta tensio-ne hanno, infatti, dimostrato di non essere più dotate di suffi -ciente capacità di trasporto per garantire il dispacciamento di energia prodotta dagli impian-ti eolici negli intervalli di tempo caratterizzati da ventosità so-stenuta. Ciò conduce a frequenti congestioni di rete che si tradu-cono per gli impianti eolici ne-cessariamente in interventi di riduzione di potenza, (media-mente superiori del 20%) che il gestore della rete di trasmissio-ne nazionale ha la facoltà di im-porre per garantire la sicurezza della rete.

Purtroppo gli episodi di limi-tazione hanno acquisito da più di un anno ampia signifi catività, essendo ormai quasi quotidiani e persistenti senza considerare che il meccanismo di indenniz-zo per la mancata produzione dovuta a limitazioni di potenza ha mostrato notevoli lacune.

heNry borzi

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FontE:apEr

nEWs

Quali sono i vantag-■■gi dati dalla realizzazio-ne di centrali eoliche of-fshore.

L’eolico off shore è il nuovo settore di generazione elet-trica, integrabile con l’eolico a terra in paesi costieri e iso-le densamente popolate. Di primaria importanza nel sito d’installazione: regime eolico, profondità dei fondali, distan-za dalla costa, presenza d’in-frastrutture (porti, connessio-ne a rete elettrica,mezzi navali di trasporto montaggio e ma-nutenzione).

Per siti a breve distanza dal-la costa e bassi fondali (10÷30 m) il costo del KWH off shore quasi competitivo con l’eolico a terra e altre energie tradizio-nali, con problemi di impatto visuale e accettazione sociale. Per l’Italia potenziale più alto in acque intermedie (30÷50 m) e profonde (50 ÷200m) a costi più elevati ma di possibile ri-duzione.

Eolico off shore e di terra con idroelettrico, geotermico e so-lare può fornire al 2030 circa il 30 % della generazione elet-trica in Italia, rappresentan-do una riserva strategica per il paese.

Quali nazioni sono ■■all’avanguardia nell’uti-lizzo di questa tecnolo-gia?

Oggi in esercizio impian-ti off shore in bassi fondali, a breve/grande distanza dalla costa, per 2000 MW distribui-ti tra Regno Unito, Danimarca, Olanda, Svezia, Germania, Bel-gio, Irlanda, Finlandia, Norve-gia; altri 3600 MW in costru-zione e 15 000 MW approvati.

Negli ultimi 10 anni , col po-tenziale più grande d’Europa (100 TWH/anno) il Regno Uni-to, avanza rapidamente, con tecnologie non proprie, men-tre la Germania ha l’obiettivo di 25 000 MW al 2030 con tur-bine off shore da 3 a 6 MW svi-luppate dalla sua industria.

Danimarca e Svezia conti-nuano nello sviluppo tecnolo-gico di turbine e impianti dal 1992 a oggi. Nuovi attori sono Norvegia e Italia con turbine in sviluppo da industrie pro-prie/europee su piattaforme galleggianti per fondali pro-fondi (100÷200 m) a grande distanza dalla costa (oltre 20 km).

sono stati realizzati ■■degli studi di fattibilità in italia e sono previsti. in-vestimenti in questo tipo di tecnologia?

Quindici Studi di fattibilità per circa 1500 MW presentati in varie sedi da gruppi priva-ti e università negli ultimi 10 anni. Dal 2007 sono in proce-dura autorizzativa VIA presso il Min. Ambiente progetti per 610 MW: Centrale off shore 160 MW di EFFEVENTI* sulla co-sta del Molise e tre Centrali in Puglia da TREVI (Manfredo-nia, Chieuti, Torre San Genna-ro) per 450 MW; presso la Di-rez Ambiente, Regione Puglia: progetto 180 MW di Tozzi Tre a Santa Margherita di Savoia (Manfredonia) e centrale da 90 MW di BLUE H/Sky Saver* in acque profonde 100m a 20 km dalla costa di Tricase. La Blue H sta sviluppando con altre in-dustrie in Italia e in Europa la tecnologia di turbine off shore da 3.6 MW con fondi del MSE

(progetto GEOMA). Le suddet-te imprese hanno piani d’in-vestimento favoriti dal coeffi -ciente moltiplicativo 1.5 attri-buito (Legge 23 luglio 2009, n. 99) al MWH off shore per i cer-tifi cati verdi.

Quali aspetti salienti ■■caratterizzano la tecno-logia offshore?

Le fondazioni, parte più complessa della turbina eolica off shore, sono del tipo a gravi-tà o monopalo su bassi fonda-li (10÷30 m), a Jacket, suction, o tralicci su fondali intermedi (30÷50 m), a piattaforme gal-leggianti (tension leg) anco-rate a gravità o con punti fi ssi al fondale. La turbina aumen-ta di dimensioni e di poten-za con caratteristiche di con-trollo semplifi cate, di rumore meno stringenti, di affi dabili-tà più spinta, di protezione al-la corrosione per le condizio-ni ambientali marine. Per la centrale off shore occorre un layout elettrico accurato, in particolare per la connessione con trasformatori, cavi subac-quei alla rete di terra a media o grande distanza di tipo AC o in alternativa DC secondo con-venienza.

offshore: vantaggi e soluzioni per l’italia

NAMe SUrNAMe

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Ultime dalle istituzionisull’offshore

La giunta regionale della Pu-glia ha espresso parere sfavore-vole di compatibilità ambienta-le, nell’ambito del procedimen-to ministeriale di Valutazione di impatto ambientale (Via), per l’impianto industriale off -sho-re da 150 MWe per la produzio-ne di energia da fonte eolica nel mare antistante la costa dei Co-muni di Chieuti e Serracaprio-la, in provincia di Foggia, e del Comune di Campomarino, in provincia di Campobasso.

Parere sfavorevole ha dato la giunta anche per un altro im-pianto industriale off shore da 300 MWe da realizzarsi nel ma-re antistante la costa dei Comu-ni di Zapponeta, Margherita di Savoia e Manfredonia.

Il primo progetto prevede 50 turbine a poco più di tre mi-glia dal litorale. Il progetto per il Golfo di Manfredonia prevede invece cento torri a una distan-za di circa otto chilometri dal-la costa antistante le saline di Margherita di Savoia.

Alcune settimane fa, la giun-ta regionale pugliese aveva in-vece dato il proprio parere favo-revole a un impianto off shore al largo di Tricase, nel Salento: progetto che riguarda l’instal-lazione di 24 pale per un totale di 90 MWe, a una distanza di 20 chilometri dalla costa. Essendo in mare aperto, in questo caso le turbine non potranno esse-re ancorate al fondo ma sospese su piattaforme galleggianti.

(Fonte: Ansa)

”l’offshore è il nuovo settore di generazione eletrica integrabile con l’eolico a terra.”Gaetano Gaudiosipresidente oWEMEs

energia eolica · 13uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

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14 · Energia eolica uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

la spagna rimane uno degli esempi di maggio-re interesse per il setto-re dell’energia eolica: sia per potenza installata che per le aziende nate sul suo territtorio.

Anche in tempi di recessione, il mondo ha continuato ad investire nell’energia eolica, portando ad una crescita di questo settore nel 2009 del 31%. A spingere fortemen-

te questo sviluppo ha contriuito certamente la Spagna, vera e pro-pria regina dell’eolico. Nonostan-te la esposizione recente sulle pri-me pagine dei giornali per i pro-blemi di debito pubblico che la stanno affl iggendo, la Spagna con-tinua ad essere uno dei paesi lea-der in Europa per questo settore. Nel 2009, secondo la AEE, associa-zione spagnola delle imprese che operano nell’eolico, nel Paese so-no stati installati 2.459MW di

nuova potenza eolica, un risultato che per il secondo anno consecu-tivo ha portato la Spagna in vetta a questa speciale classifi ca. Il to-tale della potenza installata oggi è intorno ai 20.000MW, di cui quasi un quinto è localizzato nella re-gione di Castilla la Mancha.Non solamente l’eolico, però, ma tutte le fonti di energia rinnova-bili in generale: lo scorso marzo, secondo la AEE, il 45% dell’ener-gia prodotta nel paese è derivata

dal rinnovabile (idraulico, eolico e solare). Di questa fetta, il 19,7% è stato prodotto dal settore eoli-co, dimostrando ancora una volta l’importanza degli investimenti fatti negli ultimi anni.A rendere l’esempio spagnolo ancora più in-teressante è la presenza di alcune delle aziende più importanti del settore, tra le più famose ci sono Gamesa, Vestas e Iberdrola. Que-sti nomi hanno saputo nel cor-so aff ermarsi come players inter-

nazionali, aff acciandosi anche al nuovo mercato cinese, vero e pro-prio futuro del settore.Certo la situazione presenta an-che i sui contro, in un momento di incertezza economica per la Spa-gna il futuro di alcuni dei proget-ti pianifi cati per un ulteriore svi-luppo del settore è in bilico. Allo stesso modo ha destato interesse un articolo pubblicato il 7 maggio scorso sul Financial Times a fi rma di Jose Maria Aznar. Nel suo inter-

vento l’ex Primo Ministro ha sot-tolineato che per ripianare il de-fi cit attuale sarà necessario, tra le altre cose, tagliare alcuni inve-stimenti in fonti di energia rinno-vabili non effi cienti. Per il futuro quindi la crescita deve continua-re, ma il mercato dovrà essere più maturo e analizzare ogni investi-mento in modo attento.

il settore eolico spagnolo: un esempio per l’Europa

Domanda:■■ Quali previsioni per l’eolico nel mondo?

Risposta:■■ anche per il 2010 vi sarà una consisten-te crescita, soprattutto per le centrali off-shore.

L’energia eolica oggi e’sempre più al centro di uno dei più im-portanti quesiti dell’umanità: come sostituire i costosi ed in-quinanti combustibili fossili dando vita alla rivoluzione energetica verde fi nalizzata al-lo sfruttamento di energie rin-novabili? Le previsioni sono tutte a favore della sua crescita anche per il 2010, grazie alla sua tecnologia ampiamente collaudata. Nel 2009 la capaci-tà installata a livello mondiale ha superato i 150 GW segnando un +30% rispetto al 2008 dando segni di ulteriore crescita per il 2010. Secondo un’indagine dell’ Emerging Energy Rese-arch saranno le centrali off -shore a rappresentare la più importante opportunità di cre-scita per il settore eolico. L’Eu-ropa in tal senso, non manche-rà di cogliere l’occasione per ri-marcare la sua posizione di le-ader mondiale nel settore.

EuropaL’Europa rimane il paese lea-der nell’installazione e produ-zione di energia da fonte eoli-ca. Sono 10.163 i nuovi mega-watt installati in tutta l’Unio-ne europea, pari alla produzio-ne di 163 TWh, rappresentanti un aumento del 23% rispetto al 2008 da attribuire per 9.581 MW all’on-shore e 582 MW

all’off shore. Nella classifi ca dei Paesi con la quota maggiore di nuova capacità installata la Spagna (24% – 2.459 MW) resta sul podio. In particolare con il progetto “Zefi r” punta sull’off -shore e l’installazione a grandi profondita’ per ridurre l’impat-to visivo sfruttando i forti ven-ti presenti in mare aperto.A se-guire la Germania (19% – 1.917 MW) che da poco ha festeggia-to “Alpha Ventus” il suo pri-mo impianto off -shore situato 45 chilometri a largo delle co-ste del Mare del Nord. A segui-re l’Italia (11% – 1.114 MW) a pa-ri merito con la Francia (11% – 1.088 MW) e al quinto il Regno Unito (10% – 1.077 MW).

AsiaLa Cina a fi ne 2009 è diventa-ta il terzo produttore mondia-le con una capacità di 20 GW, ponendosi così dietro a Stati Uniti e Germania. Il governo cinese sta incrementando il comparto con cui punta, per la stessa data, a raggiungere l’im-portante traguardo di 90 GW, in termini di capacità a livel-lo nazionale. La società cinese Longyuan Power Group, leader nella produzione di energia eolica del paese, sta progettan-do investimenti per circa 9 mi-liardi di sterline per lo svilup-po delle rinnovabili nei prossi-mi 5 anni. Rimane il nodo cru-ciale di come garantire un ade-guato collegamento alla rete elettrica tuttora inadeguata. L’India dispone di chilometri di coste, spese contenute per le istallazioni degli impianti e soprattutto grande disponi-

bilità di materie prime. Sono questi gli elementi che fanno dell’India la destinazione idea-le per molte imprese che stan-no già studiando le opportuni-tà di settore off erte dalla popo-losa nazione asiatica.

AmericaIl Brasile rappresenta cir-ca il 70% del mercato eolico dell’America Latina con a di-sposizione ancora un vasto potenziale da sfruttare, pari a circa 100 GW. Il Messico si ap-presta a installare ben 306 MW grazie a cospicui investimen-ti da parte della società Accio-na. I parchi operativi presumi-bilmente entro il 2011 saran-no realizzati nello stato ven-toso di Oaxaca. Le previsioni dell’Emerging Energy Rese-arch, puntano sul Brasile e il Messico che presumibilmen-te guideranno la rivoluzio-ne eolica del Sud America con una capacità istallata che po-trà raggiungere i 46mila MW entro il 2025. In USA il parco eolico di Cape Wind dovrebbe entrare in funzione nel 2012 producendo 468 MW a pieno regime. Le previsioni parlano chiaro, per il 2030 gli USA sa-ranno in grado di produrre il 20% dell’energia dal vento, con un incremento in bolletta di soli 50 centesimi al mese. Oggi la produzione di elettricità eo-lica si ferma a 17 GW ma, da qui a pochi anni, la potenza com-plessiva potrebbe raggiungere i 300 GW.

eMANUeLe NorSA

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heNry borzi

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QUOTE DI DIFFUSIONEDELL’EOLICONEL MONDO

nEWs 6iDEA

L’Italia dell’eolico non si ferma e nel 2009 conferma un incremento del 30% del-la potenza totale installata per 1.114MW. Sono stati rag-giunti 4.845 MW di poten-za complessiva sul territo-rio italiano consolidando cosi il 3° posto in Europa e il 6° nel mondo. Tuttavia, ri-mangono ancora alcuni no-di da sciogliere in particola-re relativamente al quadro normativo ancora da com-pletare, l’aspetto industria-le che ci vede ancora in ri-tardo e in gran parte impor-tatori di tecnologie oltre poi ad accusare carenze dal pun-to di vista formativo e infor-mativo sul tema dell’eolico. La distribuzione geografi ca della potenza installata con-ferma la Puglia come regio-ne leader con 1.158 MW se-guita dalla Sicilia con 1.116 MW, regione che tra l’altro si distingue per il maggior tas-so di crescita rispetto al 2008 del 41%. Da sottolineare il ri-sultato della Calabria che nel 2009 ha più che raddoppiato la potenza eolica installa-ta arrivando a circa 397MW. La Basilicata, nonostante le buone potenzialità, si atte-sta ad un 8%. Il Nord Italia, per via della minore ventosi-tà riveste da sempre un ruo-lo marginale, tuttavia l’Emi-lia Romagna, la Liguria e la Toscana registrano anch’es-se una lieve crescita. Tra gli operatori industriali si con-solida la leadership di Vestas seguita da Gamesa, Ener-con e Nordex. L’ultimo anno, inoltre e’ stato caratterizza-to dall’arrivo sul mercato di turbine italiane, prodotte dalla Leitwind.

impianti eolici in italia

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energia eolica · 15uno spEcialE rEalizzato da MEdiaplanEt

APER- AssoCiAZioNE PRoDUTToRi ENERGiA DA FoNTi RiNNoVABili

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