ggo gazzettino guglielmo oberdan n. 1

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G.G.O. || Anno I numero 1 || marzo 2014 || Istituto comprensivo “Via Fabiola” || Vª B Scuola elementare Oberdan || Noi siamo gli alunni della Vª B a tempo pieno della scuola Guglielmo Oberdan. In classe siamo 21 alunni, 13 maschi e 8 femmine; all’inizio eravamo 25, poi alcuni sono andati via. Siamo quasi tutti amici, ma durante la ricreazione si creano gruppi di maschi e femmine e non sempre giochiamo tutti insieme. In terza la maestra Patrizia si è trasferita a Latina, ma è venuta una nuova maestra di nome Fiorella, che ci piace tanto. Le maestre sono entrambe brave e simpatiche, in questi anni ci hanno insegnato molto. Siamo molto migliorati e speriamo che alle medie continuiamo così. Non dobbiamo e non vogliamo mollare mai! SHOAH Il giorno della memoria >> pagine 2-3 L’INTERVISTA Quattro chiacchiere con la nostra cara maestra >> pagina 4 INQUINAMENTO A rischio la vita. Di tutti! >> pagina 5 VIGNETTE Per ridere un po’ >> pagina 6 FESTE I mille colori del Carnevale >> pagina 7 Ci siamo! Gazzettino Guglielmo Oberdan

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Giornalino della classe V B della Scuola elementare G. Oberdan di Roma

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G.G.O.

|| Anno I numero 1 || marzo 2014 || Istituto comprensivo “Via Fabiola” || Vª B Scuola elementare Oberdan ||

Noi siamo gli alunni della Vª B a tempo pieno della scuola Guglielmo Oberdan. In classe siamo 21 alunni, 13 maschi e 8 femmine; all’inizio eravamo 25, poi alcuni sono andati via. Siamo quasi tutti amici, ma durante la ricreazione si creano gruppi di maschi e femmine e non sempre giochiamo tutti insieme. In terza la maestra Patrizia si è trasferita a Latina, ma è venuta una nuova maestra di nome Fiorella, che ci piace tanto. Le maestre sono entrambe brave e simpatiche, in questi anni ci hanno insegnato molto. Siamo molto migliorati e speriamo che alle medie continuiamo così. Non dobbiamo e non vogliamo mollare mai!

SHOAH Il giorno della memoria

>> pagine 2-3 L’INTERVISTA Quattro chiacchiere con la nostra cara maestra

>> pagina 4 INQUINAMENTO A rischio la vita. Di tutti!

>> pagina 5 VIGNETTE Per ridere un po’

>> pagina 6

FESTE I mille colori del Carnevale

>> pagina 7

Ci siamo!

G a z z e t t i n o G u g l i e l m o O b e r d a n

LA MEMORIA

SHOAH

|| G.G.O. pagina 2 ||

La legge «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la pesrsecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». Questo il testo della legge del 20 luglio 2000 che istituisce in Italia il Giorno della Memoria. Tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite dal 2005, in seguito a una risoluzione Onu celebrano il Giorno della Memoria.

Anche quest’anno per il Giorno della Memoria, tutto il mondo ha onorato la comunità ebraica ricordando la Shoah. Ci sono stati eventi, conferenze, incontri con giovani, dibattiti e tante altre manifestazioni. Istituito 13 anni fa, il giorno della memoria si celebra il 27 gennaio perché in quel giorno le forze alleate sovietiche liberarono il campo di sterminio di Auschwitz. Al di là del cancello d’entrata, sul quale si può ancora leggere la scritta “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi), le forze alleate videro l’inferno e il mondo intero venne a sapere ciò che era successo. Purtroppo quest’anno, ma accade

ancora troppe volte, siamo stati testimoni di un evento terribile che ha colpito la comunità ebraica. Le sono state recapitate tre teste di maiale mozzate, in segno di disprezzo e di odio nei loro confronti. Tutto ciò ci fa rendere conto che ancora, nel 2014, esiste il razzismo, esistono persone che lo professano e lo seguono. Con il termine Shoah in lingua ebraica ci si riferisce ad una sciagura improvvisa, inaspettata. Parlare di Shoah o di Olocausto significa parlare dello sterminio sistematico avvenuto in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera dei nazisti di milioni di ebrei, di un popolo che secondo i criminali nazisti

non meritava di vivere. Un genocidio che coinvolse circa 6 milioni di ebrei ma anche Rom, comunisti, omosessuali, Testimoni di Geova, popolazioni slave (vedi la

scheda nella pagina a fianco). Anche se il mondo, purtroppo, ha conosciuto e conosce tanti altri genocidi, bisogna dire che mai nella storia si era visto un progetto collettivo, un sistema di morte finalizzato allo sterminio di un intero popolo.

LA MEMORIA

|| G.G.O. pagina 3 ||

Nella pagina accanto: l'entrata della linea ferroviaria al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau; il numero di matricola sul braccio di un deportato. In questa pagina, da sinistra a destra: il cancello del campo di Auschwitz con la scritta “il lavoro rende liberi”; bambini in fila in un lager; bambini dopo la liberazione mostrano il numero di matricola sul braccio; il manifesto di una campagna sulla Memoria della Regione Umbria; la divisa a righe con la stella di David, simbolo dei deportati ebrei nei campi di sterminio.

Le due pagine sono state curate da: Sara Buonpensiero, Daniele Gaudioso, Minerva Natoni, Felice La Rocca, Matteo Palmieri, Riccardo Serafini, Silvia Uccella

I numeri «Il calcolo del numero delle vittime dipende… dal modo in cui la definizione di “Olocausto” è utilizzata. Donald Niewyk e Francis Nicosia scrivono… che il termine è comunemente inteso come l'assassinio di massa e il tentativo di cancellare l'ebraismo europeo, il che porterebbe il numero totale delle vittime quasi a sei milioni… La più ampia definizione che include i Rom e Sinti, disabili e malati di mente, gli oppositori o dissidenti politici e religiosi, i prigionieri di guerra e i civili sovietici, gli omosessuali, i Polacchi e gli Slavi porta il totale di morti addirittura a 17 milioni…»

da http://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto

L’INTERVISTA

Quattro chiacchiere con la nostra

cara maestra…

|| G.G.O. pagina 4 ||

Cosa pensi dei tuoi alunni, come sono cambiati nel tempo? Sono molto affezionata agli alunni di questa classe perché da loro ho avuto sempre molto affetto e partecipazione; li ho visti crescere giorno per giorno anno per anno tutti indistintamente ed è un'enorme soddisfazione vederli ora autonomi, maturi e responsabili per la loro età. Come ti senti al pensiero di ricominciare daccapo, cambiando alunni? Sono molto preoccupata perché so che ricominciare con una prima richiede molto sforzo e impegno e soprattutto perché già so che dovrò lavorare anche con i genitori che hanno sempre tante

aspettative sui loro figli e tante ansie da sconfiggere. Secondo te la nostra classe è stata una delle migliori o una delle più difficili? Come in ogni ciclo anche per questa classe io e la collega Patrizia abbiamo dovuto lavorare molto per scolarizzare e istruire gli alunni, ma soprattutto creare un clima sereno e positivo all’interno del gruppo classe. Oggi posso però dire che questo ciclo è stato uno dei migliori e dei più soddisfacenti. Ti dispiace aver avuto così poche femmine in classe? Non direi perché tra i maschi di questa classe ce ne sono stati alcuni che si sono rapportati serenamente con le femmine e con le insegnanti. Ti è piaciuto lavorare con noi? Moltissimo, sono molto contenta dei rapporti che si sono instaurati con tutti i bambini, la maggior parte di voi fa ormai parte della mia vita e il ricordo della VB sarà sempre molto vivo. Ho

avuto elogi e complimenti per questa classe da parte di colleghi e genitori e questo nel mio lavoro è fonte di grande soddisfazione Cosa pensi dei risultati ottenuti? Generalmente sono soddisfatta dei risultati e degli obbiettivi raggiunti, la classe è preparata ad affrontare un nuovo ciclo di studi, ma so che alcuni elementi devono ancora maturare e possono progredire nel raggiungimento di risultati ancora migliori.

A cura di Tiziana Tufo, Emma Urbani

Hanno collaborato:

Denisa Chitea, Letizia Millocca, Luca Spinsanti,

Virginia Annamaria Terrosu

Noi, la VB, abbiamo passato tre anni con la maestra Patrizia Cirillo che ora si è trasferita e ci manca davvero tanto, anche se resta nei nostri cuori. Dopo tanti anni con la maestra Giovanna Maccarone, che è stata sempre al nostro fianco ad aiutarci e a sostenerci nei momenti bui, abbiamo pensato di intervistarla per sapere cosa pensa di noi e come vive il nostro distacco

Due immagini del primo giorno di scuola di cinque anni fa

AMBIENTE

Inquinamento, a rischio la vita. Di tutti!

|| G.G.O. pagina 5 ||

Il nostro pianeta è minacciato dal problema dell’inquinamento che ha causato il surriscaldamento terrestre che porta allo scioglimento dei ghiacciai, all’innalzamento dei mari e all’estinzione di alcune specie animali. Inoltre l’uomo ha distrutto molte foreste e questo disboscamento ha creato problemi di inondazioni, allagamenti, valanghe.... A questo proposito, tutti potremmo fare qualcosa per preservare l’ambiente naturale e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, come per esempio usare meno macchine e più biciclette o mezzi elettrici, praticare la raccolta differenziata dei rifiuti che si possono riciclare, non sprecare l’acqua come quando lasciamo aperto il rubinetto mentre potremmo chiuderlo (ogni abitante dell’Europa consuma mediamente circa 200 litri d’acqua al giorno, veramente tanti!), evitare gli scarichi delle industrie a mare e l’inquinamento di acque potabili evitando sostanze chimiche usate in agricoltura. Infine un altro problema che inquina il mare è il petrolio che vi si disperde a causa di un naufragio o della rottura di una nave. Dell’inquinamento non ne risentono solo la natura, l’uomo e le piante ma anche gli animali. Molti animali per via dell’inquinamento potrebbero estinguersi, tipo gli orsi polari fortemente minacciati dal cambiamento del clima perché, sciogliendosi i ghiacciai, il loro habitat naturale, sta lentamente scomparendo. Ma non solo loro rischiano l’estinzione anche altri animali come volpi artiche, foche degli anelli, beluga, narvali e milioni di

uccelli migratori. Gli esemplari di orsi polari in tutto il mondo sono solo 20-25 000. Un altro esempio può essere la scimmia ragno lanosa che per via del disbocamenti sta scomparendo.

Un altro problema che può causare l’estinzione di alcuni animali è il fenomeno del bracconaggio. Riguarda animai come il lupo. I lupi vittime di bracconaggio, ogni anno, sono decine. Nell’Europa occidentale il lupo è sopravvissuto in popolazioni

isolate nella Penisola Balcanica, in quella Iberica e in Italia. La difficile convivenza tra l’uomo ed il lupo dipende anche dalla riduzione dell’habitat di quest’ultimo e dalla mancanza di aree tranquille dove riprodursi. Un altro canide a rischio è il licaone. In tutto il mondo se ne contano soltanto 5000 esemplari. Anche un altro animale, un

felino, rischia l’estinzione, il leopardo delle nevi: «Elusivo e schivo come pochi altri, il leopardo delle nevi rischia di scomparire nell’indifferenza generale, dimenticato o poco conosciuto perché meno popolare degli altri felini, lui che abita quelle regioni del mondo al limite dell’ospitalità, il regno dei ghiacci e delle nevi eterne». Ecco come lo presenta il libro “Ultimi e selvaggi animali in pericolo” esso vive tra i 1500 e i 6000 metri di quota e in tutto il mondo se ne contano 4300 o 7200 esemplari, contando che viveva in ben 12 nazioni solo 7200 esemplari sono davvero pochi. Il felino più a rischio è il Leopardo dell’Amur. Attualmente in cattività se ne contano circa 200 esemplari e gli individui in natura sono meno di 40. L’Australia ospita il maggior numero di animali a rischio: 45% degli uccelli; 84% dei mammiferi; 89% dei pesci.

Virginia Terrosu,

Emma Urbani

Ciascuno di noi può fare qualcosa per preservare l’ambiente naturale

Il leopardo delle nevi, a rischio di estinzione

Risentono dell’inquinamento non solo la natura, l’uomo e le piante ma anche gli animali. Il loro habitat naturale sta scomparendo e sono a rischio di estinzione

PER RIDERE UN PO’

|| G.G.O. pagina 6 ||

Di Alessandro Opyd, con la partecipazione di Felice La Rocca, Lorenzo Rossi, Luca Spinsanti

Disegni di Daniele Angelini. Scrittura e idee

di Leonardo Mangini, Francesco Paradisi Miconi

e Francesco Trepiccioni

FESTE

I mille colori del Carnevale

|| G.G.O. pagina 7 ||

RUGANTINO è una tipica maschera romanesca. La sua caratteristica principale è l’arroganza. Il suo nome, infatti, deriva proprio dal termine “ruganza” che significa arroganza. La maschera tipica lo vede vestito da popolano con un

abbigliamento povero: brache al ginocchio un po’ consunte, fascia intorno alla vita, camicia con casacca e fazzoletto al collo.

GIANDUIA è la più importante maschera piemontese, è un galantuomo che ama il buon vino e la buona tavola. Gianduia si veste con una giacca marrone bordata di rosso, porta un cappello a tre punte e ha un codino legato con un nastrino rosso.

COLOMBINA è l’unica maschera femminile in mezzo a tanti personaggi maschili. E’ una serva furba, vivace, graziosa ed è di Venezia. Il suo fidanzato è Arlecchino, che

promise di sposarla, ma non lo ha ancora fatto. Indossa una cuffia e un vestito a fiori bianchi e blu che spiccano sulla gonna blu e sulle calze rosse. Sulla fibbia delle scarpe c’è un fiocchetto azzurro. Data di nascita: 1500 circa.

ARLECCHINO Nato a Bergamo, è

molto conosciuto per il suo vestito di “cento” colori. E’ stravagante e scapestrato, ma pieno di astuzia e di coraggio. Ha una brutta malattia: la pigrizia. Le sue doti caratteristiche sono l’agilità, la vivacità e

la battuta pronta. Il suo vestito è così colorato perché, essendo povero, i suoi amici, gli regalarono dei pezzi di stoffa avanzati dai loro costumi, perché ne avesse uno anche lui. La madre, poverissima, gli cucì il costume con le stoffe di vari colori. Il DOTTOR BALANZONE è la maschera tipica di Bologna, si chiama Balanzone per via della “Balanza” cioè la bilancia, che è il simbolo della giustizia. E’ un sapientone, ma spesso parla tanto e non conclude

niente. Ha un cappello nero; indossa una toga lunga, il panciotto e i pantaloni neri. Ha un merletto bianco sui polsi e, sul collo, un bel colletto di pizzo. Ha i baffetti all’insù. Spesso tiene un libro della sapienza sotto il braccio.

Alcune maschere di una festa che sembra fatta apposta per noi bambini, che amiamo travestirci e mascherarci in tutti i modi appena possiamo

La festa più allegra Il Carnevale sembra una festa creata apposta per i bambini, che da sempre amano travestirsi e mascherarsi in tutti i modi possibili! E’ il periodo che precede la quaresima ed è festeggiato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze. Si conclude il martedì grasso, che precede il mercoledì delle ceneri, primo giorno di Quaresima. I festeggiamenti del Carnevale hanno origine probabilmente nelle feste religiose pagane. Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero forme di divertimento popolare. Durante il Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica. Oggi il Carnevale rappresenta un’occasione di divertimento e si esprime attraverso il travestimento, le sfilate mascherate, le feste.

da internet

A cura di: Denisa Chitea, Emanuele De Santis, Daniele Gaudioso, Alessandro Opyd, Francesco Trepiccioni

LA CLASSE

«Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano»

|| G.G.O. pagina 8 ||

*

*da “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry

G.G.O.

è stato realizzato da Daniele Angelini, Sara Bonpensiero, Denisa Chitea,

Emanuele De Santis, Daniele Gaudioso, Anthony Gentilucci, Felice La Rocca, Leonardo Mangini,

Letizia Millocca, Minerva Natoni, Alessandro Opyd, Matteo Palmieri, Francesco Paradisi Miconi,

Lorenzo Rossi, Riccardo Serafini, Luca Spinsanti, Virginia Terrosu, Francesco Trepiccioni, Tiziana

Tufo, Silvia Uccella, Emma Urbani della Vª B della Scuola elementare Oberdan.

Potete sfogliarlo su carta e sul Web all’indirizzo http://issuu.com/adolfogaudioso/docs/01-08_ob

Ringraziamo chi ci ha aiutato

a realizzare questo nostro progetto