giornale realizzato a cura dell’istituto comprensivo ... murgantino... · tere gli alunni della...

8
Numero 2 - Allegato al giornale “il Murgantino” numero 5/2015 - anno V Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo “Eduardo De Filippo” e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Don Peppino Diana” di Morcone in collaborazione con l’associazione “Adotta il tuo Paese” Un crogiolo di idee, proposte e proget- tualità anima l’avvio del dialogo che l’as- sociazione “Adotta il tuo Paese” attraverso “Il Murgantino di classe”, l’Am- ministrazione Comunale di Morcone, il Polo Culturale BAM (Biblioteca Comunale, Archivio Storico Comunale, Museo Civico) “Enrico Sannia”, insieme pongono in es- sere per interpretare e carpire le poten- zialità storiche culturali che il territorio comunale offre al fine di valorizzarle per conoscerle e riconoscerle. Il dialogo e la sinergia di forze profuse dai citati attori e che hanno ricevuto au- torizzazione dall’Amministrazione Comu- nale di Morcone ad operare secondo le finalità citate si genera successivamente ai giorni 22 e 23 aprile scorsi, infatti, in occasione della giornata Mondiale del Libro le classi 3-4-5 della Scuola Prima- ria di Morcone Capoluogo e le classi 1,2,3,4,5, della Scuola Primaria di Santa Croce del Sannio hanno varcato il por- tone di Casa Sannia, sede del Polo Cul- turale BAM “Enrico Sannia” e del Museo Scuola “Achille Sannia”. La Scuola ha riscoperto un Polo Culturale pregno di valori storici – culturali che ap- partengono ad ogni cittadino. “Il Murgan- tino di classe”, insieme ai citati enti e associazione, affianca il Polo Culturale BAM impegnato nel promuovere e con- servare i valori custoditi, puntando ad en- trare in contatto diretto con il mondo della scuola, con i giovani che sono il no- stro futuro, che devono essere garanti dei valori ivi conservati, perché quei valori sono la nostra vita, il nostro presente e il loro futuro. Il dialogo e l’apertura verso il mondo sco- lastico si sostanzia nello strumento del progetto, che rende stretto il dialogo tra enti e agevole il contatto con i valori in- dicati. Le progettualità, da realizzare per il pros- simo anno scolastico a cui si sta defi- nendo la forma, sarà a costo zero. I contenuti, invece, saranno definiti in stretta collaborazione e dialogo con l’Isti- tuto Scolastico. La fase preliminare della progettualità è avviata; infatti, è stato redatto un questio- nario conoscitivo collettivo consegnato ad ogni plesso scolastico per carpire quale siano le aspettative del mondo gio- vanile rispetto al Polo Culturale BAM “En- rico Sannia”, alla luce della visita guidata citata in precedenza. Il questionario sarà il cuore delle proget- tualità da realizzare per l’utenza giovanile. Lo spirito collaborativo, la valorizzazione dei valori storico-culturali, l’impegno volto alla conoscenza del territorio sono tutti elementi che suggellano il connubio di forze e volontà volte a costruire un valore comune che ha come obiettivi amare noi stessi, conoscere la nostra provenienza per progettare il nostro avvenire. “Adotta il tuo Paese” Ruggiero Cataldi Il 23 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore. Essa è stata istituita dall’Unesco nel 1996 per promuovere la lettura, favorire la pubblicazione dei libri e tutelare la proprietà intellettuale. L’obiettivo della Giornata è quello di far scoprire il piacere della let- tura, per ricordare quanto essa sia importante per la cultura e per il progresso dell’umanità. La data del 23 aprile è stata scelta in quanto è ilgiorno in cui sono morti, nel 1916, tre grandi scrittori del pas- sato: Miguel de Cervantes, Williams Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega. La Giornata del Libro viene celebrata in tutto il mondo. Dopo il successo della manifestazione l’Unesco, a par- tire dal 2001, ha deciso di proclamare la Capitale Mondiale del Libro, sce- gliendo ogni anno una città diversa. La prima Capitale è stata Madrid e quest’anno il titolo è andato a In- cheon, in Corea del Sud. Anche l’Italia ha avuto la sua Capitale Mondiale del libro - Torino, con la par- tecipazione di Roma - nel 2006. Noi alunni della scuola primaria di Morcone, per l’occasione, siamo an- dati a visitare la Biblioteca Comunale del nostro paese. Il bibliotecario Gaetano ci ha presen- tato il nostro amico libro, un amico fe- dele checi aspetta sempre, ci racconta la sua vita attraverso le pa- role, non ci volta mai le spalle e aspetta solo di essere letto. Gaetano ci ha spiegato poi quali sono le sue parti principali e come si chia- mano: la copertina del libro è il suo abito, ci sono inoltre il colo- phon, la parte in cui è scritta la data della sua nascita, il frontespi- zio, che contiene il titolo e l’autore e, infine, ci ha mostrato come ven- gono conservati e classificati i libri in una biblioteca, secondo le re- gole della bibliografia, che è il lin- guaggio usato dai bibliotecari. Noi abbiamo ringraziato Gaetano e gli abbiamo detto che siamo già dei discreti lettori, perché nella nostra scuola ogni anno noi partecipiamo al Progetto Lettura, durante il quale leg- giamo dei libri. Quest’anno abbiamo scritto addirit- tura un racconto diviso in otto capitoli, uno per ogni scuola o classe. A noi della quarta B è toccato il settimo ca- pitolo e, dopo tante conversazioni, ri- flessioni, risate, abbiamo fatto proprio unbel lavoro che vi invitiamo a leg- gere a questo link: http://www.icmor- cone.it/works/ Classe IV B Scuola Primaria - Morcone La Giornata Mondiale del Libro Una spinta alla cultura Gli alunni dell’istituto comprensivo “E. De Filippo” di Morcone hanno dato alle stampe un volume. Un racconto e otto storie da leggere tutte d’un fiato PICCOLI SCRITTORI Lo scorso 29 maggio si è svolta la manife- stazione conclu- siva del progetto lettura “Leggere liberi” organiz- zata dall’Istituto Comprensivo “E. De Filippo” di Morcone. Il progetto, che arricchisce l’of- ferta formativa, ha proposto per- corsi di lettura, di riflessione, di confronto e di crescita attraverso la realizzazione di veri e propri labora- tori nei quali i protagonisti sono stati gli alunni. La pubblicazione del libro “Il filo di Arianna” è stato il risultato finale di tale progetto nonché l’esito di un la- voro di squadra che ha avuto lo scopo di stimolare l’imma- ginazione e la cu- riosità e favorire l’espressività e la creatività degli alunni. L’approccio didat- tico si è rivelato di- vertente ed efficace e, favo- rendo la collabora- zione e il confronto, ha saputo far riflet- tere gli alunni della scuola Primaria su problemati- che relative alla legalità, attraverso un sim- patico personaggio ispirato ad un vagabondo; un attore-os- servatore del mondo contem- poraneo e delle vicende sociali ad esso connesse. Una sorta di “grillo parlante” che ha fatto riflettere sulla necessità di adottare comportamenti corretti e responsabili al fine di garantire a tutti una vita incen- trata sul rispetto e sulla tolleranza. Il racconto, infine, è stato sapiente- mente illustrato dai bambini della scuola dell’Infanzia e dagli alunni delle classi prime e seconde di scuola Pri- maria. La legalità ha ispirato anche tutte le storie degli alunni della scuola Secon- daria di primo grado trattando proble- matiche come la tutela dell’ambiente, il bullismo, la violazione dei diritti fon- damentali; alcune narrazioni sono state arricchite dagli spin-off realizzati dagli studenti del biennio della scuola Superiore di secondo grado. Il progetto lettura è stato un valido e significativo esempio di verticalizza- zione dell’insegnamento e di condivi- sione di percorsi formativi ed ha attestato l’operosità delle scuole nel voler incentivare e promuovere il pia- cere per la lettura affinché questa non resti inglobata e confinata in un solo ambito formativo, quello linguistico, ma diventi cammino culturale e tra- sversale che possa accompagnare ed aiutare i ragazzi nell’apprendimento, nella ricerca, nel divertimento, nella crescita personale.

Upload: nguyentu

Post on 18-Feb-2019

218 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo ... Murgantino... · tere gli alunni della scuola Primaria su problemati - che relative alla legalità, attraverso un sim -

Numero 2 - Allegato al giornale “il Murgantino” numero 5/2015 - anno VGiornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo “Eduardo De Filippo”e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Don Peppino Diana” di Morconein collaborazione con l’associazione “Adotta il tuo Paese”

Un crogiolo di idee, proposte e proget-tualità anima l’avvio del dialogo che l’as-sociazione “Adotta il tuo Paese”attraverso “Il Murgantino di classe”, l’Am-ministrazione Comunale di Morcone, ilPolo Culturale BAM (Biblioteca Comunale,Archivio Storico Comunale, Museo Civico)“Enrico Sannia”, insieme pongono in es-sere per interpretare e carpire le poten-zialità storiche culturali che il territoriocomunale offre al fine di valorizzarle perconoscerle e riconoscerle.Il dialogo e la sinergia di forze profusedai citati attori e che hanno ricevuto au-torizzazione dall’Amministrazione Comu-nale di Morcone ad operare secondo lefinalità citate si genera successivamenteai giorni 22 e 23 aprile scorsi, infatti, inoccasione della giornata Mondiale delLibro le classi 3-4-5 della Scuola Prima-ria di Morcone Capoluogo e le classi1,2,3,4,5, della Scuola Primaria di SantaCroce del Sannio hanno varcato il por-tone di Casa Sannia, sede del Polo Cul-turale BAM “Enrico Sannia” e del MuseoScuola “Achille Sannia”.La Scuola ha riscoperto un Polo Culturalepregno di valori storici – culturali che ap-partengono ad ogni cittadino. “Il Murgan-tino di classe”, insieme ai citati enti eassociazione, affianca il Polo CulturaleBAM impegnato nel promuovere e con-servare i valori custoditi, puntando ad en-trare in contatto diretto con il mondodella scuola, con i giovani che sono il no-stro futuro, che devono essere garanti deivalori ivi conservati, perché quei valorisono la nostra vita, il nostro presente e illoro futuro.Il dialogo e l’apertura verso il mondo sco-lastico si sostanzia nello strumento delprogetto, che rende stretto il dialogo traenti e agevole il contatto con i valori in-dicati.Le progettualità, da realizzare per il pros-simo anno scolastico a cui si sta defi-nendo la forma, sarà a costo zero. Icontenuti, invece, saranno definiti instretta collaborazione e dialogo con l’Isti-tuto Scolastico.La fase preliminare della progettualità èavviata; infatti, è stato redatto un questio-nario conoscitivo collettivo consegnatoad ogni plesso scolastico per carpirequale siano le aspettative del mondo gio-vanile rispetto al Polo Culturale BAM “En-rico Sannia”, alla luce della visita guidatacitata in precedenza.Il questionario sarà il cuore delle proget-tualità da realizzare per l’utenza giovanile.Lo spirito collaborativo, la valorizzazionedei valori storico-culturali, l’impegno voltoalla conoscenza del territorio sono tuttielementi che suggellano il connubio diforze e volontà volte a costruire un valorecomune che ha come obiettivi amare noistessi, conoscere la nostra provenienzaper progettare il nostro avvenire.

“Adotta il tuo Paese”Ruggiero Cataldi

Il 23 aprile di ogni anno si celebrala Giornata Mondiale del Libro edel diritto d’autore. Essa è stata istituita dall’Unesconel 1996 per promuovere la lettura,favorire la pubblicazione dei libri etutelare la proprietà intellettuale. L’obiettivo della Giornata è quellodi far scoprire il piacere della let-tura, per ricordare quanto essa siaimportante per la cultura e per ilprogresso dell’umanità. La data del 23 aprile è stata scelta inquanto è ilgiorno in cui sono morti,nel 1916, tre grandi scrittori del pas-sato: Miguel de Cervantes, WilliamsShakespeare e Inca Garcilaso de laVega. La Giornata del Libro viene celebratain tutto il mondo. Dopo il successodella manifestazione l’Unesco, a par-tire dal 2001, ha deciso di proclamarela Capitale Mondiale del Libro, sce-gliendo ogni anno una città diversa.La prima Capitale è stata Madrid equest’anno il titolo è andato a In-cheon, in Corea del Sud.

Anche l’Italia ha avuto la sua CapitaleMondiale del libro - Torino, con la par-tecipazione di Roma - nel 2006.Noi alunni della scuola primaria diMorcone, per l’occasione, siamo an-dati a visitare la Biblioteca Comunaledel nostro paese.Il bibliotecario Gaetano ci ha presen-tato il nostro amico libro, un amico fe-dele checi aspetta sempre, ciracconta la sua vita attraverso le pa-role, non ci volta mai le spalle easpetta solo di essere letto. Gaetano ci ha spiegato poi quali sonole sue parti principali e come si chia-

mano: la copertina del libro è ilsuo abito, ci sono inoltre il colo-phon, la parte in cui è scritta ladata della sua nascita, il frontespi-zio, che contiene il titolo e l’autoree, infine, ci ha mostrato come ven-gono conservati e classificati i libriin una biblioteca, secondo le re-gole della bibliografia, che è il lin-guaggio usato dai bibliotecari.Noi abbiamo ringraziato Gaetanoe gli abbiamo detto che siamo già

dei discreti lettori, perché nella nostrascuola ogni anno noi partecipiamo alProgetto Lettura, durante il quale leg-giamo dei libri. Quest’anno abbiamo scritto addirit-tura un racconto diviso in otto capitoli,uno per ogni scuola o classe. A noidella quarta B è toccato il settimo ca-pitolo e, dopo tante conversazioni, ri-flessioni, risate, abbiamo fatto propriounbel lavoro che vi invitiamo a leg-gere a questo link: http://www.icmor-cone.it/works/

Classe IV BScuola Primaria - Morcone

La Giornata Mondiale del Libro

Una spintaalla cultura

Gli alunni dell’istituto comprensivo “E. De Filippo” di Morcone hanno datoalle stampe un volume. Un racconto e otto storie da leggere tutte d’un fiato

PICCOLI SCRITTORILo scorso 29maggio si èsvolta la manife-stazione conclu-siva del progettolettura “Leggereliberi” organiz-zata dall’IstitutoComprensivo “E.De Filippo” diMorcone. Il progetto, chearricchisce l’of-ferta formativa,ha proposto per-corsi di lettura,di riflessione, diconfronto e di crescita attraverso larealizzazione di veri e propri labora-tori nei quali i protagonisti sono statigli alunni. La pubblicazione del libro “Il filo diArianna” è stato il risultato finale ditale progetto nonché l’esito di un la-voro di squadra che ha avuto lo scopo

di stimolare l’imma-ginazione e la cu-riosità e favorirel’espressività e lacreatività deglialunni.L’approccio didat-tico si è rivelato di-vertente edefficace e, favo-rendo la collabora-zione e il confronto,ha saputo far riflet-tere gli alunni dellascuola Primaria suproblemati-che relative

alla legalità, attraverso un sim-patico personaggio ispirato adun vagabondo; un attore-os-servatore del mondo contem-poraneo e delle vicendesociali ad esso connesse. Unasorta di “grillo parlante” che hafatto riflettere sulla necessitàdi adottare comportamenticorretti e responsabili al fine digarantire a tutti una vita incen-trata sul rispetto e sulla tolleranza. Ilracconto, infine, è stato sapiente-mente illustrato dai bambini dellascuola dell’Infanzia e dagli alunni delleclassi prime e seconde di scuola Pri-maria.La legalità ha ispirato anche tutte le

storie degli alunni della scuola Secon-daria di primo grado trattando proble-matiche come la tutela dell’ambiente,il bullismo, la violazione dei diritti fon-damentali; alcune narrazioni sonostate arricchite dagli spin-off realizzatidagli studenti del biennio della scuolaSuperiore di secondo grado. Il progetto lettura è stato un valido esignificativo esempio di verticalizza-zione dell’insegnamento e di condivi-sione di percorsi formativi ed haattestato l’operosità delle scuole nelvoler incentivare e promuovere il pia-cere per la lettura affinché questa non

resti inglobata e confinata in un soloambito formativo, quello linguistico,ma diventi cammino culturale e tra-sversale che possa accompagnare edaiutare i ragazzi nell’apprendimento,nella ricerca, nel divertimento, nellacrescita personale.

Page 2: Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo ... Murgantino... · tere gli alunni della scuola Primaria su problemati - che relative alla legalità, attraverso un sim -

ISTITUTO COMPRENSIVO - Morcone2

Giornata mondiale della terra

Prima A e Prima B - Scuola Primaria - Morcone

Il 19 marzo si è “concluso” presso la scuola dell’infanzia di Morcone il per-corso educativo-didattico inerente la legalità. La scuola è il luogo in cui per la prima volta ci si confronta, dove i bambinisi avvicinano al concetto di legalità, libertà e responsabilità attraverso giochie racconti. I bambini della scuola dell’infanzia dell’I.C, in compagnia del ”Dot-tor Rispetto” personaggio di fantasia, hanno ascoltato, compreso e condivisoregole e comportamenti per star bene con se stessi e con gli altri. La valenzadel percorso e i risultati ottenuti ci invogliano a ripetere l’esperienza neglianni a venire.

Le docenti della scuola dell’infanzia

insieme nellaculturadella legalità

A scuola i libri si leggono, si studiano e...si scrivono. E’ ciò che è av-venuto con il progetto Lettura dal titolo “Il Filo d’Arianna”. Già il titoloci fa subito pensare ad una storia che si srotola senza sapere qualesarà il suo punto d’arrivo.Questo è avvenuto con Gaspare, il protagonista del libro “Le quattrostagioni”, scritto e illustrato dagli alunni del nostro Istituto , che, nelsuo lungo viaggio, ci ha insegnato ad essere “legali” e a rispettareil prossimo. Di capitolo in capitolo, Gaspare ci ha detto di amare glianimali e la natura, di essere amici con tutti senza essere bulli, per-ché è brutto stare da soli. Dobbiamo fidarci degli altri.A scuola abbiamo inventato uno slogan, che ci ha accompagnatoper tutto l’anno, “Legali con Gaspare”, e un logo, proprio perché iltema della legalità ha caratterizzato molte nostre attività. Abbiamoconosciuto la figura di don Peppino Diana, che nonostante tutte leminacce e le maldicenze ricevute dalla Camorra e nonostante eglirischiasse la vita, disse:” Per amore del mio popolo, non tacerò!”.Don Peppino Diana venne assassinato il 19 Marzo , giorno del suoonomastico, mentre andava a celebrare la Santa Messa. In quelgiorno , alle ore 7,30 del mattino, si sentirono i colpi di una pistola:Don Peppino aveva perso la vita.Ecco perché tutte le scuole della Campania hanno scelto il 19 Marzoper ricordare tutti quelli che hanno dato la vita per amore della giu-stizia. Abbiamo letto la vicenda di don Pino Puglisi; anche lui era un sa-cerdote che si occupava dei giovani in un quartiere di Palermo,anche lui fu assassinato, nel giorno del suo compleanno, perché in-segnava a vivere nel rispetto delle leggi e degli altri.Poi abbiamo parlato dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellinoe il 23 Maggio, giorno della legalità, molti giovani studenti di tutta

Italia con le “navi dellaLegalità” raggiungonoPalermo, marciano epiantano alberi.Noi, però, dobbiamo im-parare ancora tanto.Non sempre rispettiamogli altri e le regole ,qualche volta litighiamoe non aiutiamo i compa-gni, qualche volta di-mentichiamo di farequalche compito o nonabbiamo cura dellascuola. E’ difficile esseresempre legali, ma seogni anno che passa sa-remo un po’ più bravi,allora, come Gaspare,non saremo “vittime delpessimismo”.

Classe IIIScuola Primaria

Santa Croce del Sannio

Mercoledì 13 Maggio, è venuto a fare visitaalla nostra scuola il Vescovo Andrea, accom-pagnato dal nostro parroco Don Domenico.All’ingresso lo abbiamo accolto con dei car-telloni, con un lungo striscione di benvenuto,realizzato dai bimbi della Scuola dell’Infan-zia, con tante bandierine che sventolavano,agitate da tutti noi, e con un canto bellis-simo e allegro che abbiamo anche mimato. E’ stato un momento molto emozionante,ma anche semplice e cordiale perché lui ciha fatto tante domande e anche noi siamostati curiosi. Gli abbiamo chiesto di tutto elui ci ha seguito con pazienza. E’ stato molto interessante ascoltare i suoiracconti e spesso eravamo sorpresi perchéci ha chiesto quante mamme abbiamo,quante vite abbiamo e ci ha perfino dato ilnumero di Dio. Eravamo tutti a bocca aperta.Poi, però, con calma ci spiegava ogni cosae allora i misteri svanivano.Infine, gli alunni di quarta e quinta hannofatto altre domande e lui, contento, ha vo-

luto che fossero scritte su un foglio che haportato con sé per conservarlo in archivio.I saluti finali, dopo la consegna di un qua-dretto raffigurante la Madonna, coloratosempre dai più piccoli, li ha fatti la nostra di-rigente Leggieri, sempre sorridente. Infineabbiamo mangiato molte cose buone che lenostre mamme avevano preparato per l’occasione.

Gli alunni di Santa CDroce del Sannio

A scuola di LegalitàCome la storia dei grandi uomini può aiutarci ad diventare “grandi”

Una visita inattesaIl Vescovo di Benevento Andrea visita la scuola di Santa Croce del Sannio

Page 3: Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo ... Murgantino... · tere gli alunni della scuola Primaria su problemati - che relative alla legalità, attraverso un sim -

ISTITUTO COMPRENSIVO - Morcone 3

Visita al Primo Festival Nazio-nale dell’Astronomia a Campo-bassoLunedì 27 aprile 2015 anche noiabbiamo partecipato al primoFestival Nazionale dell’Astrono-mia in programma a Campo-basso e la nostra visita guidataè stato un viaggio spaziale!La prima tappa del nostro per-corso è stata la visita al museoallestito nelle aule dell’ala Norddella scuola primaria “E. D’Ovi-dio”, un grande edificio scola-stico nel centro della città. Sulgrande portone della scuola ciaspettava la nostra guida cheabbiamo seguito per arrivarealle aule del museo. Lungo lescale e i grandi corridoi c’eranodelle enormi fotografie di astro-nauti, scienziati e fotografiedello spazio. Abbiamo ricono-sciuto subito Samantha Cristo-foretti, l’astronauta che da seimesi è in orbita nello spazio.Mentre attraversavamo le auledel museo piene di cose da ve-dere, la nostra guida ci ha fattotante domande, ha risposto allenostre, ci ha mostrato stru-menti, spiegato fenomeni e rac-contato storie in modosemplice e chiaro. Un nostro compagno si è pe-sato sulla Luna, su Giove e sulSole. Lo sapevate che sullaLuna pesiamo pochissimo? In-vece è meglio non pesarsi sulSole! Vi potreste spaventare!Con l’aiuto di un altro compa-gno, seduto su uno sgabello gi-revole, abbiamo imparato chesi può girare più lentamente opiù velocemente. Con unastrana lente, invece, abbiamoscoperto che la luce è di tanticolori: quelli dell’arcobaleno!Non riusciamo a vederli perchéla luce è velocissima!Comunque, vedere i modelli inscala dei pianeti del nostro Si-stema Solare, i loro colori, sco-prire quelli rocciosi e quelligassosi, quelli più caldi e quellipiù freddi è stato il momentopiù bello. E vedere al Planeta-rio, i pianeti muoversi lungo leloro orbite è stato ancora piùbello ed emozionante.Invece ascoltare il raccontodelle grandi scoperte astrono-miche fatte tanti anni fa senzal’aiuto di computers, macchinefotografiche e astronavi ci hameravigliato e lasciato contante domande. Che altro si po-trebbe scoprire? Marziani, Ufoe mostri spaziali sono stati ca-tegoricamente esclusi dalla no-stra guida!Dopo il museo, il laboratorio. Leore trascorse in laboratoriosono state molto divertenti. Leguide che ci hanno accolto inuna grande aula, ci hanno aiu-tato a costruire un razzo. Ab-biamo usato materiali semplici

e facili da recuperare, abbiamoarrotolato, appallottato carta, ri-tagliato e fissato tutto con loscotch. Ognuno di noi ha deco-rato e dato un nome al propriomissile. Ma la cosa più diver-tente è stata lanciarli saltandosu una bottiglia di plastica! Lagara ha scatenato un tifo dastadio! Lo spettacolo al Planetario, ul-tima tappa del nostro percorso,è stato emozionante: siamo

stati un’ora con il naso all’insù!La nostra guida ci ha detto di al-lacciarci le cinture e siamo par-titi per un lungo viaggio.

A scuola … nello spazio!

Ricette per diventare più creativi e perrealizzare un missile di carta.Occorrente: un sogno - tanta fantasia -materiali facili da recuperare e da usare- forbici, colla, scotch, matita, colori …Procedimento Guardati intorno. Osserva attentamentequello che ha colpito la tua fantasia.Sogna. Cerca il materiale giusto per rea-lizzare il tuo sogno.Costruisci un modellino. Provalo e os-serva il tuo lavoro. Modifica quello chenon va e riprova.Questa è la ricetta che tanti uomini hannoseguito per costruire tutte le macchineche ci rendono la vita più facile e più co-moda. Questo è quello che abbiamo im-parato nelle ore di laboratorio durante lavisita guidata al Festival dell’Astronomia aCampobasso: meno computer e televi-sione per dare libero sfogo alla nostrafantasia e creatività.Questo è il meraviglioso mondo della tec-nologia!Con l’aiuto di Flavio e Tamara, le nostresimpatiche e pazienti guide, abbiamo co-struito un razzo e lo abbiamo fatto volare.Volete sapere come si fa? Seguite le no-stre indicazioni e buon divertimento!Occorrente: un foglio di carta A4, car-toncino, forbici, scotch, matita, penna-relli.ProcedimentoArrotola il foglio di carta e fermalo conlo scotch. Hai ottenuto un cilindro.Prendi un cartoncino rettangolare e divi-

Scienziati... si diventa!

Un giorno diverso ed emozionante trascorso al Paleolab di Pie-traroia, paese antichissimo tra le verdi montagne del Matese.E’ proprio questo territorio sede di un esteso Parco Geopale-ontologico di cui il re incontrastato è diventato “Ciro”, un cuc-ciolo di dinosauro vissuto lì, circa 130 milioni di anni fa.Avvincente è stato imparare fuori dall’aula, raccogliere infor-mazioni e vivere esperienze dirette che hanno arricchito le no-stre conoscenze. Un viaggio virtuale iniziato con l’ascensorebiologico che ci ha riportato indietro nel tempo, fino al Creta-ceo, periodo dei dinosauri in cui visse anche Ciro o, come chia-mato dagli scienziati, Scipionix Samniticus.Proseguendo nel nostro viaggio abbiamo ripercorso le vicendegeologiche della laguna trasformatesi, poi, nell’Appennino Ma-tese. Abbiamo interagito, guidati da un esperto, con meccani-smi creati per osservare la tettonica a placche e la deriva dei

continenti.A comple-tamento ea r r i c c h i -mento delnostro per-corso mu-s e a l e ,a b b i a m oa s s i s t i t oalla proie-zione di un

filmato in 3D live, che ri-guardava il “Big Bang” equindi la nascita dellaTerra e della vita su diessa.Lo spazio dedicato al la-boratorio didattico, at-trezzato con strumentisofisticati, ci ha per-messo di stabilire unrapporto diretto con ilmuseo di questo impor-tante sito paleontologico.Lo Scipionix Samniticus o “Ciro”.Ciro è il fossile di un cucciolo di dinosauro “Raptor” lungo dalmuso alla coda poche decine di centimetri. Lo Scipionix Sam-niticus, se fosse vissuto fino alla maggiore età, avrebbe rag-giunto i due metri di lunghezza, per un peso di soli 15-20chilogrammi. Giunto fino a noi dal periodo del Cretaceo infe-riore, circa 110 milioni di anni fa, Ciro costituisce un caso senzaprecedenti tra i fossili di dinosauro, in quanto presenta, ancoravisibili, parti di tessuti muscolari alla base della coda, traccedella trachea, l’intestino perfettamente conservato e persinol’impronta del fegato. Secondo gli studiosi lo Scipionix morìannegato e subito fu ricoperto da vari strati di sabbia.

Classe III AScuola Primaria - Morcone

Un giorno a Pietraroia… nell’ascensore geologico con Ciro

dilo in due triangoli. Con le forbici fai duetaglietti sul lato che vuoi attaccare alrazzo. Attacca la linguetta che hai otte-nuto sul razzo e fai lo stesso con l’altrotriangolo. Hai ottenuto le due ali. Prendi un pezzo di giornale, appallottolae inseriscilo nella parte opposta alle ali.Questa è la cabina degli astronauti. Fissala palla di giornale con due pezzi discotch a croce. Disegna su un altro car-toncino un cerchio un po’ più grandedella base del cilindro e ritaglialo. Poi.parti dall’esterno e taglia verso il centrodel cerchio. Sovrapponi le due parti efissa con lo scotch. Hai ottenuto un conoche attaccherai alla palla di giornale. Ilmissile è pronto! Decora con la tua fanta-sia e dagli un nome fatto di lettere e nu-meri. Per esempio, la prima navicella

spaziale che è scesa sulla Luna si chia-mava Apollo 11. Adesso il razzo è prontoa volare!Per farlo volare occorre un tubo di una la-vatrice con alle estremità una bottigliavuota di plastica e un tubo rigido ugualeal cilindro del nostro missile. Metti la bot-tiglia a terra e dall’altra parte del tubo si-stema il razzo, salta sulla bottiglia e … ilrazzo volerà lontano.Costruire il nostro modellino è stato di-vertente e impegnativo ma il momentodel lancio è stato ancora più divertenteed entusiasmante. Il bello di questi gio-chi è che non finiscono mai, perché cisono sempre nuove sfide da affrontarefino alla costruzione del missile più ve-loce. Inoltre costruire un giocattolo, inven-tare un gioco ci farà passare più tempocon mamma e papà, nonno e nonna per-ché la loro presenza è importante per im-parare e non farci male.In laboratorio abbiamo lavorato divisi ingruppo, avevamo tutti a disposizione ilmateriale occorrente ma abbiamo condi-viso forbici, scotch e pennarelli per eser-citarci ad essere pazienti, gentili nelchiedere quello che serviva, sereni nelchiedere aiuto e disponibili ad aiutare ilcompagno in difficoltà. Abbiamo impa-rato a fare squadra!Creare insieme ai nostri amici ci farà di-vertire molto ma molto di più e ci farà im-parare tante cose utili per la nostra vita.

Classe II AScuola Primaria - Morcone

Finalmente le stelle, le costella-zioni … i segni zodiacali. Nel no-stro cielo ci sono ben 88costellazioni! Ci siamo divertiti afare quello che tanti, tanti annifa hanno fatto gli uomini chenon avevano la televisione: guar-dare il cielo! Le costellazionisono gruppi di stelle, le stellepuntini luminosi … abbiamounito i puntini ed ecco che ilcielo si è riempito di figure!Quante belle storie sulle stelle!

Quando il nostro “viaggio” trapianeti e stelle si è concluso esiamo tornati a terra, siamo ri-saliti sul pullman per tornare acasa ma la testa è rimastalassù … tra le nuvole!

Classe II B Scuola Primaria - Morcone

Page 4: Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo ... Murgantino... · tere gli alunni della scuola Primaria su problemati - che relative alla legalità, attraverso un sim -

ISTITUTO COMPRENSIVO - Morcone4

Il giorno 11 maggio 2015 tutti noialunni delle classi III, IV e Vdella Scuola Primaria di Mor-cone, insieme ai nostri compa-gni dei plessi di Cuffiano, SantaCroce del Sannio e Sassinoro,accompagnati dai nostri inse-gnanti, ci siamo recati a Napoliper effettuare una visita gui-data al porto e ai laboratori di-dattici di Città della Scienza diBagnoli.Giunti a Napoli, siamo usciti indirezione del porto, dove ci at-tendevano dei funzionari del-l’Autorità Portuale i quali cihanno guidato in un giro turi-stico del porto di Napoli, sve-landoci tutti i suoi segreti. Ci

hanno spiegato che si tratta delsecondo porto d’Italia, dopoquello di Genova; esso è suddi-viso in tre settori: la Stazionemarittima dove attraccano i tra-ghetti, gli aliscafi e le navi dacrociera; il settore cantieristicodove si eseguono i lavori di ma-nutenzione delle navi e dellebarche e il settore commer-ciale dove arrivano le grandinavi cariche di container cheabbiamo visto scaricare permezzo di enormi gru.Dei tre settori del porto, quelloche ci ha affascinato di più èstata la stazione marittimanella quale abbiamo potutoammirare una grandissimanave da crociera ormeggiata,che sembrava quasi un palazzogalleggiante! Dal porto di Na-poli abbiamo potuto anche go-dere della splendida vista delMaschio Angioino, lo storicocastello medievale e rinasci-mentale, simbolo della città.Dopo la meravigliosa visita alporto di Napoli, ci siamo recati

a Bagnoli, attraversando tuttala città e godendo delle suebellezze… sopportando ancheil suo traffico! Città dellaScienza è un museo scientificointerattivo situato nel quartieredi Bagnoli e, la sera del 4marzo 2013, è stato quasi di-strutto da un incendio doloso;subito, però, la città ha reagitoe, in breve tempo, i capannonidistrutti sono stati ricostruiti eattrezzati di nuovo. Giunti sulposto, abbiamo visitato unamostra dal titolo Gnam-mare,pensata per sensibilizzare iconsumatori sui prodotti dellapesca e dell’acquacoltura, coin-

volgendo prima di tutto noibambini.La mostra ci ha fatto conoscerele tecniche di pesca e ci hafatto incontrare gli organismiche abitano il nostro Mar Medi-terraneo e che da sempre sonolegati alla nostra cucina. Ab-biamo ammirato installazioni in-terattive, acquari e, persino, unavasca tattile dove abbiamo po-tuto toccare la stella marina.Nel pomeriggio abbiamo parte-cipato ad un altro laboratoriodenominato Orizzonte-mareche ci ha coinvolti sui temi dellaricerca scientifica applicata almare per sfruttare meglio, in fu-turo, le sue risorse.Quello che ci ha colpito di piùsono stati i segreti delle piccolealghe come le Diatomee e laSpirulina che rappresentanouna risorsa incredibile offertadal mare: le diatomee potrannoessere utilizzate per produrrecarburante ecologico chiamatoBio-Fuel mentre l’alga spirulinaviene già utilizzata per produrre

preparati alimentari comepasta, biscotti, barrette energe-tiche, succhi di frutta, perchécontiene il 60% di tutti i nu-trienti di cui abbiamo bisogno:proteine, vitamine, acidi grassi,zuccheri.Questa alga potrebbe essereutilizzata per sfamare, in futuro,le popolazioni povere del terzomondo. Questa visita guidata èstata davvero istruttiva perchéci ha fatto conoscere molti se-greti del mare che noi… abi-tanti di collina… di certo nonconoscevamo!

Classe IV AScuola Primaria - Morcone

VISITA GUIDATA: PORTO di NAPOLI - CITTA’ DELLA SCIENZA di BAGNOLI

Il parco didattico “Lo Scoiattolo” è stato inau-gurato il 13 maggio scorso.Hanno partecipato all’evento la Scuola Prima-ria, la scuola Secondaria di primo grado e Se-condaria di secondo grado, alcunirappresentanti del CAI di Benevento, dell’Oasidi Campolattaro e l’associazione il “Presepenel Presepe”.Dopo il consueto “taglio del nastro”, da partedel Sindaco di Morcone, gli intervenuti hannointrapreso una piacevole passeggiata, comple-tamente a contatto con la natura.Il parco è un’area protetta che ospita nume-rose specie animali e vegetali nonché alcunetestimonianze storiche come una Calcara, indialetto morconese “calecara”, costruzionedestinata alla produzione della calce, presentesoprattutto nei luoghi ricchi di pietre calcaree.Il percorso del parco attraversa un boscoricco di querce, pini marittimi, cipressi, lecci,orni e numerosi arbusti come la preziosa rosacanina, ricca di vitamina C e gli asparagi sel-vatici, il tutto pervaso dal delicato profumodelle acacie in fiore. Il parco ha lo scopo di far conoscere e apprez-zare l’ambiente naturale locale, tipico dellamacchia mediterranea e salvaguardare alcunespecie animali presenti nel luogo come volpi,piccoli roditori poiane e scoiattoli grigi, da cuiil parco prende il nome.Alla sommità una grande area accoglie i visi-tatori, offrendo un panorama meraviglioso chedomina tutta la valle del Tammaro. Sul luogo

è stato costruito un Tholos, antica costruzioneutilizzata dai pastori come ricovero, fatto conlastre di pietra incastrate a secco. Lungo il sentiero sono allocati luoghi ricreativicon panchine e tavoli; è presente, inoltre, unsentiero per gli appassionati di “trekking” e gliamanti della montagna. In occasione dell’inaugurazione sono state al-lestite delle dimostrazioni di vita pastoriziacome la tosatura delle pecore e la lavorazionedel latte per ricavarne formaggi e ricotte, èstata, inoltre, messa a dimora una pianta a te-stimonianza della giornata.Per i ragazzi è stata un’esperienza indubbia-mente formativa e interessante, un vero e pro-prio laboratorio a cielo aperto.Il luogo, infatti, è destinato principalmente allescolaresche secondo l’idea che, attraverso ilrapporto diretto con la natura e una maggioresensibilizzazione, gli alunni si renderannoconto dell’importanza della tutela dell’am-biente e saranno così disposti a una gioiosacollaborazione. Ma è anche un luogo per gliamanti degli ambienti naturali e per tutti co-loro che, senza grosse pretese, riescono adapprezzare le bellezze locali.E’ ora compito di tutti custodire e tutelarequesto luogo, evitando stati di abbandono edanni che impoverirebbero una parte preziosadel nostro territorio.

Classi VA e VBScuola Primaria - Morcone

Inaugurazione del parco didattico “Lo Scoiattolo”

PASSEGGIATA NEL VERDEPer raccontarvi della se-conda guerra mondiale edella liberazione, avvenutail 25 aprile del 1945, ho de-ciso di intervistare miononno Egidio.A quel tempo mio nonnoaveva solo sei anni, ma conmio grande stupore, ha rac-contato con emozionemolti particolari.Il ricordo che, però, gli è ri-masto più impresso nellamente è quello di quandogli aerei tedeschi bombar-darono Santa Croce.Lui, insieme ad altri bam-bini, si rifugiò in cantine sot-terranee. Non erano rifugiantiaerei, ma solo cantine emio nonno, per sottolineare che continuare a vivere spesso di-pendeva solo dal caso, ha esclamato: “Per fortuna che nonfummo colpiti, altrimenti avremmo fatto la fine dei topi sottoterra!”Mio nonno mi ha anche raccontato che i tedeschi minavano iponti, mentre si ritiravano verso Roma, per rendere l’avanzatadegli Alleati più difficile. Infine mi ha parlato del generale Andersche venne a Santa Croce per visitare i feriti che erano ricoveratipresso l’ospedale allestito nel paese.L’ospedale, infatti, era stato colpito proprio dal fuoco degli Alleatiai quali non era stato segnalato come ricovero per gli ammalati.Fu poi la Croce Rossa a ricostruirlo.Ed è proprio la visita del generale Anders che mio nonno ricordacon molto affetto. La nostra chiacchierata si è conclusa con un invito da parte delnonno: “Ama e difendi la libertà tua e del tuo paese, perché è ilfrutto del sacrificio di tanti uomini. Allora come adesso, essereliberi è una festa”.Grazie, nonno Egidio, per la tua testimonianza!(Il generale Anders era un soldato polacco che combatté corag-giosamente anche nella battaglia di Montecassino, perdendomolti dei suoi uomini. Quando il generale Anders morì, il 12 mag-gio del 1970, volle essere seppellito nel cimitero polacco di Mon-tecassino, qui in Italia, accanto ai suoi soldati caduti in battagliae ai quali aveva voluto molto bene.)

Egidio Cassetta - classe IIIScuola Primaria - Santa Croce del Sannio

Disegno realizzato da Chiara Gioia, cl. II

Buon Compleanno “LIBERAZIONE”Settanta candeline per una dellericorrenze storiche più importanti

Page 5: Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo ... Murgantino... · tere gli alunni della scuola Primaria su problemati - che relative alla legalità, attraverso un sim -

ISTITUTO COMPRENSIVO - Morcone 5

Il 23 aprile, in occasione della “Giornatamondiale del libro”, insieme ai compagnidi terza e quarta di scuola Primaria diMorcone e Santa Croce del Sannio, cisiamo recati presso la Biblioteca comu-nale e il Museo scuola delle scienze edella tecnica “Enrico Sannia” situati inun’antica dimora aristocratica, nella zonasud-est del centro storico di Morcone.La visita ci ha fatto conoscere il patrimo-nio letterario e scientifico del nostro ter-ritorio, da noi completamente ignorato.Nessuno, infatti, era mai stato alla bib-lioteca né al museo civico e siamo ri-masti tutti molto meravigliati di frontealle scoperte che abbiamo realizzato.Siamo stati accolti cordialmente dall’ad-detto alla Biblioteca che ci ha fornitodelle informazioni sul palazzo Sannia esulle origini catalane della famiglia chene era proprietaria. La visita è iniziatadalla stanza che ancora oggi conserva lereali testimonianze di una casa signorile:la cucina. Questa si presenta nella sua strutturaoriginale, con un grande camino, unacucina in muratura con cinque fuochi,una vasca per la raccolta dell’acqua prel-evata direttamente da un pozzo difamiglia e una sorta di antico “videocito-fono”, ossia una feritoia nella parete chepermetteva alla famiglia di controllare ivisitatori che bussavano al grande por-tone.La Biblioteca occupa diverse stanze delprimo piano di casa Sannia. E’ stata isti-tuita nel 1972 e possiede un valido patri-monio librario che vanta circa 15.000monografie distribuite tra libri antichi,monografie moderne, periodici, materi-ale audiovisivo e cartografico; offre ai cit-tadini quattro sale lettura e una stanzacon postazioni Internet per effettuare

ricerche e studi personali. L’addetto ci hariferito che la maggior parte dei testi èuna donazione di privati cittadini e, ognimonografia, contiene dei codici numericiche si riferiscono alla stanza, allo scaf-fale, al palco e all’ordine progressivo diallocazione del testo. La visita è continuata con una piacevolesosta nel giardino della casa dove è sit-uato un piccolo teatrino all’apertodavvero accogliente e piacevole.Il secondo piano di questa casa è occu-pato dal Museo delle scienze e della tec-nica.Un luogo davvero speciale e interes-sante, ricco di strumentazioni e attrezza-ture per effettuare esperimenti con laluce, con il magnetismo, ecc. Il museocontiene, inoltre, un erbario e una classi-ficazione di minerali e di animali, nellospecifico “Aracnidi” davvero interessante.E’ stata questa un’esperienza molto bellae altamente formativa poiché abbiamoimparato molte cose, abbiamo conosci-uto e apprezzato una realtà a noisconosciuta ma soprattutto, abbiamocapito che il proprio territorio nascondetanti tesori sconosciuti: bisogna saperliricercare per apprezzarli.

Classe V AScuola Primaria - Morcone

Il primo maggio è stato inauguratol’Expo di Milano che si concluderà il31 ottobre 2015.L’Expo è un evento importante estraordinario poiché coinvolge circa140 paesi che faranno conoscere iloro prodotti, la loro cultura alimen-tare e le novità tecnologiche nel set-tore alimentare. La tematica di questo evento, infatti,è l’alimentazione e il titolo “Nutrireil pianeta. Energia per la vita” ci facapire che vuole essere soprattuttouna risposta per un problema gravee antichissimo: la cattiva distribu-zione delle risorse alimentari, nonaccessibili a tutti e il loro spreco inalcuni paesi del pianeta. L’expo offre ai partecipanti l’occa-sione per confrontarsi sugli squilibrialimentari: c’è chi non ha da man-giare e soffre la fame e chi invecesi ammala per il troppo cibo o peruna dieta non equilibrata. L’obiettivoprioritario è quindi quello di assicu-rare cibo a sufficienza per tutti, fa-cendo conoscere le risorsespecifiche di ogni territorio, preve-nire molte malattie sociali, educaread una alimentazione sana e cor-retta, conoscere le potenzialità ali-mentari del pianeta e mettere apunto ricerche e strumenti tecnolo-gici utili nella coltivazione. E’ un progetto immenso, come la su-perficie occupata: un milione dimetri quadrati. Il tutto organizzatoda architetti di fama internazionaleche per l’occasione hanno ripristi-nato due antiche strade romane: il

Cardo e il Decumano. Sulla prima si affacciano i padiglioniitaliani, sulla seconda quelli deipaesi stranieri che hanno aderitoall’iniziativa.Uno spazio è stato dedicato ai paesipoveri che non hanno potuto alle-stire un proprio padiglione; a loro èstata destinata una zona organiz-zata per aree tematiche definite“cluster” del riso, del caffè, dellespezie, del cacao, ecc.Ogni nazione ha un proprio padi-glione e ospita i sapori e le preliba-tezze del proprio territorio; nelpadiglione “zero” viene raccontatala storia dell’uomo sulla terra attra-verso il suo rapporto con il cibo. Perl’occasione è stato costruito ungrande “albero della vita”, simbolodel padiglione Italia e della Natura;l’Albero della Vita non è solo tradi-zione ma anche il segno di uno slan-cio rivolto al futuro, all’innovazionee alla tecnologia.Speriamo che questa iniziativapossa cambiare la distribuzionedelle risorse alimentari sul nostropianeta, colmando quella disparitàche ancora oggi condanna moltepopolazioni povere, nei confronti dialtre che combattono l’obesità e lemalattie legate ad un eccessivo nu-trimento. Deve, inoltre, farci riflet-tere sull’importanza che ogni statoha di valorizzare i proprio prodotti,preservandoli da proposte di “mer-cato” ingannevoli e poco salutari edallo sperpero inutile e dannoso.

Classe V BScuola Primaria - Morcone

BAM: un acronimo tutto da scoprire EXPO E ALIMENTAZIONEI paesi del Pianeta accomunati

da una sana e giusta alimentazione

La scuola è il luogo privilegiato in cui si sviluppano lerelazioni sociali, il luogo in cui noi ragazzi appren-diamo le regole comportamentali che ci aiutano a ge-stirci da soli e diventare più responsabili.Noi allievi della III D, nel contesto scuola, abbiamo in-contrato i ragazzi extracomunitari ospiti della comu-nità “Antonietta Gagliardi”.L’incontro, attraverso discussioni e riflessioni, ci hadato l’opportunità di capire quanto sia importante ac-cettare e rispettare gli altri al di là di qualsiasi diffe-renza, senza pregiudizi; ci ha reso molto piùresponsabili e disponibili ai valori della solidarietà edell’accoglienza.Grazie alla testimonianza di tre ragazzi abbiamo ca-pito che in Africa la vita è molto dura e c’è molta vio-lenza.Il confronto è stato un momento forte che ci ha pro-iettato oltre ciò che abbiamo appreso attraverso lostudio.Gli uomini sono diversi tra loro per aspetto fisico, lin-gua, religione, abitudini di vita, carattere ecc….Questa diversità, però, deve essere vissuta come un

bene perché consente ogni uomo di confrontarsi congli altri.Nessuno deve sentirsi autorizzato a considerarsi su-periore a un altro uomo, per nessuna ragione, come

purtroppo accade, sovente, nella società odierna dovei conflitti razziali sono una triste e diffusa realtà.Al male del razzismo che genera incomprensione,odio e violenza, occorre rispondere con forza, attra-verso il rispetto per ogni uomo e per la sua dignità.Il rispetto dell’altro è il passaporto per una nuovaumanità.Conoscersi, ridere insieme, condividere preoccupa-zioni e problemi nonché momenti di svago è ciò chepotrebbe far regredire il razzismo.E’ stato sufficiente un incontro diretto con i ragazzidell’Africa per sfatare un pregiudizio.Conoscere gli altri, dunque, per conoscere meglio séstessi. E’ questa la chiave dell’accoglienza e della so-lidarietà.Sono sempre di più coloro che rischiano la vita attra-verso i “viaggi della speranza” alla ricerca di unmondo migliore, ma trasformare la “Speranza” in “Re-altà” dipende da ognuno di noi, dai piccoli o grandigesti quotidiani.

Classe III sez. DScuola Secondaria - Santa Croce del Sannio

L’importanza dell’interculturalità

Page 6: Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo ... Murgantino... · tere gli alunni della scuola Primaria su problemati - che relative alla legalità, attraverso un sim -

I.I.S. - Morcone

Martedì 3 Marzo. L’atteso giorno è arrivato. Final-mente si parte. La sveglia suona e repentina-mente saltiamo giù dal letto, trasmettendol’euforia anche al resto della famiglia. Ci prepa-riamo in fretta e controlliamo di non dimenticarenulla.“Mi raccomando, telefona prima di imbarcarti!” –“ Non allontanarti dal gruppo” – e sulle note diqueste ultime raccomandazioni da parte dei no-stri preoccupati genitori, varchiamo la soglia dicasa per dirigerci verso quella che sarà un’espe-rienza indimentica-bile. Saltiamo sulpullman, ancoramezzi addormentati,per recuperare ilresto della “AllegraBrigata”, ovvero i ra-gazzi di Colle e i raf-finatissimi Circellesi.“Compagnia! Attenti!Si parte!”. Tra unsonno e l’altro giun-giamo a Roma, forseun po’ troppo in anticipo, e ci rechiamo all’aero-porto di Ciampino (avremmo preferito Fiumi-cino!), dove abbiamo imbarcato i bagagli da stiva.Dopo circa tre ore di estenuante attesa (ab-biamo già detto di essere arrivati troppo in anti-cipo), il gate è stato aperto e, con lapreoccupazione di coloro che per la prima voltasalivano su un aereo e la spensieratezza di chigià lo conosceva, ci siamo accomodati sui sediliblu della Ryanair. Le raccomandazioni delle ho-stess e dei piloti hanno preceduto il decollo cheè avvenuto intorno alle 15:50. Il mondo è propriopiccolo da quassù!“Bienvenidos a Madrid!” – “ Hola chicas” – “ Holachicos” – e fu così che ci accorgiamo di non es-sere più in Italia.Stanchi del viaggio, ci dirigiamo verso il nostrohotel “Celuisma Florida Norte” e tutti corriamonelle rispettive stanze per prepararci per la cena.

La mattina seguente conosciamo la guida che ciaccompagnerà alla visita di Plaza Major, Plaza delSol, Plaza de España. Non solo, ma anche l’appa-riscente Palazzo Reale, il verdissimo e rilassanteParco del Buen Retiro e la cattedrale nei pressidel palazzo reale. Ci dirigiamo poi al Museo DelPrado, dove abbiamo modo di ammirare la “Me-ninas” di Diego Velázquez e alcuni dei capola-vori di Goya. Che bello poter osservare dal vivociò che studiamo sui libri! È tutta un’altra storia! Ultima tappa: lo stadio Santiago Bernabéu. La

sua vastità e impor-tanza meraviglianoappassionati e non.Percorriamo il toural suo interno che,dall’enorme museoci guida al campo,passando ancheper gli spogliatoi ele stanze riservateai giocatori delReal Madrid eospiti. Quante par-

tite viste alla tv e sembra quasi un sogno esserequassù sugli spalti per poi calpestare l’erba cheogni fine settimana vede scontrarsi club presti-giosi.Ultimo giorno: ultima metropolitana, ultima cola-zione, ultimo risveglio nella capitale spagnola. Ri-facciamo i bagagli senza più l’euforia dei primigiorni. Osserviamo per l’ultima volta le nostrestanze, e poi ci riuniamo tutti nella hall per pren-dere posto sul pullman e giungere all’aeroporto. L’aereo decolla e il territorio spagnolo diventasempre più piccolo, fino a essere totalmente na-scosto dalle nuvole. Ecco, da quassù, dopo qual-che ora, ci sembra possibile intravedere l’Italia.Sì, ci siamo. Siamo di nuovo a casa.

Antonella MannelloAntonietta MobiliaCristina Di Fiore

Classe V A- Liceo Scientifico di Morcone

Hola chicos!

6 ISTITUTO COMPRENSIVO - Morcone

Nel percorso di studio del Ter-ritorio di appartenenza, conuna certa curiosità, ci siamospinti nel cuore dell’abitatodella nostra Cuffiano, la con-trada più grande per esten-sione territoriale e la piùpopolosa del Comune di Mor-cone, per scoprire e conoscerein modo più approfondito le ca-ratteristiche e gli aspetti tipiciche l’appartengono. La nostra comunità cuffianese,situata sulle colline murgantineche nascono alle falde del Ma-tese e fin qui si estendono, coni suoi 800 abitanti circa, formala struttura e le dimensioni diun vero e proprio paese. Posi-zionata a 557 mt s.l.m., Cuf-fiano si trova a circa 10chilometri dal centro abitato diMorcone a cui appartiene e siestende verso i comuni di Cam-polattaro, Circello e SantaCroce del Sannio.Principalmente a carattere agro-pastorale fin dalle antiche ori-gini, per la bontà dei pascoli e lafertilità dei terreni, Cuffiano rap-presenta oggi una delle realtàdell’Alto Tammaro più importantinel settore dell’allevamento zoo-tecnico, per la presenza di nu-merosi insediamenti diffusi sututto il territorio, che costitui-scono la struttura economicapiù rilevante della comunità.Molteplici sono gli allevamentidi bovini da carne e da latte, diovini e di suini oltre ad un alle-vamento di bufale. Dall’attivitàdi allevamento dei bovini dalatte sono nate tre aziende chesi occupano della trasforma-zione di latticini.La bontà del territorio consenteanche un’abbondante produ-zione di olive, che un frantoiotrasforma in prezioso olio. Nu-merosi sono anche i vignetiche si estendono sui fondi so-leggiati del territorio, dai qualisi ricava una ottima uva per unottimo vino. In passato moltierano i terreni dedicati alla col-tivazione del tabacco, oggisono stati trasformati in altre

TRA LE NOSTRE VERDI COLLINE…

produzioni a servizio degli alle-vamenti, maggiormente remu-nerativi.La distanza dal centro urbanodi Morcone ha comportato lanecessità di attivare una seriedi servizi importanti per la co-munità. Dopo la fine della Se-conda Guerra Mondiale fuevidenziata la situazione disa-giata della popolazione, per-tanto in seguito fu realizzato edinaugurato, il 22 agosto 1955, ilcimitero e il 4 dicembre 1950l’ufficio postale. Più recente èl’apertura di un ufficio comu-nale distaccato che offre ai cit-tadini i servizi di anagrafe eurbanistica. Vi sono inoltre undispensario farmaceutico, dueforni artigianali e due ristoranti. Di grande importanza per laidentità culturale del territorioè la nostra Scuola Primaria edell’Infanzia, un edificio spa-zioso e accogliente da poco ri-strutturato. Nel corso degliultimi decenni sono statechiuse alcune strutture presentinella zona, per concentrare glialunni nella scuola attualmenteaperta e collocata nel centrodella contrada. La chiesa rappresenta il centrointorno al quale si è sviluppatoun piccolo agglomerato dicase. Un’altra chiesa intitolata aS. Giuseppe Lavoratore, che siidentifica nella dignità del la-voro umano, è presente nellazona di Selvapiana.Non esistono attrazioni monu-mentali o architettoniche, è ilcontesto di un ambiente incor-niciato nel verde, sano e incon-taminato, l’opera d’arte piùbella di Cuffiano.

Scuola Primaria di Cuffiano

Cuffiano,terra dolce e gioiosa,ridente e amabile creatura,tu sei la madre affettuosache ci culla con grande premura.

Ti ergi maestosanella tua veste gloriosa,tra verdi colline ed acque pulite accogli serena la tua gente mite.

Rigogliosi sorgono gli ulivetiE raggianti si estendono i vigneti,mentre tra liberi pascoli sanigiocano i bimbi e riposano gli anziani.

Qui dove tutto ha importanza, la tua genuinità ci dà la speranzadi preparare un mondo miglioredove la gente ragioni sempre col cuore.

Balli e canti insieme agli alunni delle altrescuole.Il giorno 20 marzo, gli alunni della scuola diSassinoro, nella palestra comunale, hanno ac-colto con orgoglio gli alunni della scuola del-l’infanzia e primaria di Morcone, Cuffiano eSanta Croce, per dare inizio alla manifesta-zione sulla festa dell’acqua. Gli alunni di Sassinoro hanno indossato il tra-dizionale vestito da “Pacchiana” e hannoaperto la manifestazione con un canto e unballo chiamato: “Le Funtanelle”, che racchiudela storia di Sassinoro, cioè parla degli incontri

amorosi che avvenivano alla fontana. Poi si sono esibiti con canti e balli anche glialunni delle altre scuole.Infine sono intervenuti la Dirigente e il sindacodi Sassinoro, che con un breve discorso,hanno fatto capire che l’acqua è un bene pre-zioso che deve essere usata con rispetto.In questa occasione i bambini si sono divertitie grazie alla loro interpretazione c’è stato un“tuffo” nel passato per gli abitanti di Sassi-noro.

Scuola Primaria, classe V - Sassinoro(Le foto sono di Domenico Vignone)

FESTA DELL’ACQUA A SASSINORO

Page 7: Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo ... Murgantino... · tere gli alunni della scuola Primaria su problemati - che relative alla legalità, attraverso un sim -

Venerdì 8 maggio 2015, alle ore 16.00,presso la sede Corpo Forestale dello Statodi Pinetamare - Castelvolturno (CE), si èsvolta la cerimonia di premiazione della XIIedizione del Concorso artistico- letterario“Don Peppe Diana”. La studentessa Bene-detta Tronto della classe I A del LiceoScientifico di Morcone ha vinto il secondopremio con una lettera ai concittadini, chedi seguito riportiamo, ispirata al tema dellacanzone “Nu Juorno Buono” di Rocco HuntCaro concittadino,sicuramente avrai sentito parlare del gio-vane cantante salernitano Rocco Hunt o,almeno, della sua canzone più famosa che,dopo la vittoria a Sanremo giovani del2014, la radio ha continuato a trasmettereper giorni. Molti l’hanno canticchiata ripe-tendone lentamente i versi, forse nellasperanza che ogni singola parola si po-tesse avverare. “Nu Juorno Buono”, questoè il titolo di un testo che parla di speranzain un mondo migliore. Se tu ancora non l’hai ascoltata, fallo ora,chiudi gli occhi ed inizia a sognare…

Immaginati in un mondo diverso in cui, inuna mattina qualunque, al tuo risveglio,vieni accolto da un dolce profumo di pri-mavera, segno che la tua giornata appenainiziata andrà, sicuramente, per il versogiusto.Immagina di poter scendere in strada esentirti sempre al sicuro, camminare tran-quillo sorridendo alla vita.Immagina un mondo in cui, finalmente, sipuò respirare ovunque aria pulita ed in cuinon c’è bisogno di allontanarsi da tutti eda tutto per trovare un po’ di serenità.Immagina di poter essere te stesso ed es-sere felice perché tutti ti accettano percome sei, con i tuoi pregi e con i tuoi di-fetti…perché anche tu accetti tutti, senzadare importanza se gli altri sono diversi date.Immagina di poter sorridere sempre conla spensieratezza di un bambino e gioireanche per le più piccole cose.Immagina di poter essere felice per averaiutato qualcuno e per aver visto la grati-tudine nei suoi occhi, che vale più di mille

parole.Immagina che giovani come me, dopo annidi studi, non siano più costretti ad andar-sene dal proprio paese, abbandonandoipropri affetti, in cerca di fortuna, ma pos-sono continuare a vivere nella loro terra vi-cino ai propri cari.Ma, come per tutti i sogni, c’è sempre unbrusco risveglio, la canzone finisce e, nel-l’aprire gli occhi trasognanti ti rendi subitoconto che la bella melodia che stavi ascol-tando è servita solo a darti un attimo di fe-licità, un frammento d’illusione che, comealla fine di una bella giornata, ti fa tornareall’amara realtà: un mondo inquinato nel-l’ambiente e nell’anima!Questo mondo, però, deve cambiare!Spetta, soprattutto, a noi giovani impe-gnarci affinché questo accada, nella spe-ranza di avere un futuro migliore.Io prometto di mettercela tutta ma, anchetu devi crederci perché tutti abbiamo il di-ritto di vivere “Nu Juorno Buono”…che duriper sempre!

Benedetta Tronto

Pinetamare - CastelvolturnoCONCORSO ARTISTICO-LETTERARIO

“Don Peppe Diana”XII edizione

Da qualche anno ilnostro territorio ècaratterizzato dallapresenza di unlago artificiale,anche abbastanzaesteso che nascedallo sbarramentodel fiume Tam-maro nei territoridei comuni di Mor-cone e Campolattaro.Nel territorio circostante si innalzano aceri, oliveti circondatida campi coltivati con siepi naturali. Nei prati spiccano nar-cisi, viole e orchidee. La fauna è ricca, infatti presenta oltre170 specie; gli animali più presenti sono il falco di palude, ilfalco cuculo e la cicogna bianca. Ci sono molte anatre, frin-guelli, rondini, upupe; i mammiferi presenti sono la volpe, iltasso, la puzzola, la donnola, la lepre, il ghiro e il riccio. Tragli anfibi ci sono l’ululone a ventre giallo e il tritono cristallo.Il paesaggio è cambiato e se ci affacciamo alle nostre fine-stre vediamo in lontananza l’azzurro dello specchio d’acquache è comunque un’immagine luminosa e rilassante. Lungoil perimetro del lago corre una strada percorribile con l’autoo a piedi che collega i due comuni interessati. A chi amaavere un contatto più diretto con una natura protetta, saràpiacevole fare una sana passeggiata lungo questa subal-veale. Sono stati anche avviati vari progetti al fine di offrirela possibilità di visitare il lago anche ai diversamente abiliattraverso la costruzione di un pontile. Si vuole anche coniu-gare lo sport con la natura: infatti si è pensato di dare avvioa corsi di canottaggio ed è stato realizzato un percorso perl’osservazione della flora e della fauna. Riguardo a quest’ul-timo progetto, sono stati elaborati opuscoli operativi a sup-porto delle attività didattiche svolte nell’oasi. Nonostante lapresenza del lago possa offrirci dei benefici, non mancanotuttavia delle criticità, legate a fattori climatici, particolar-mente percepiti dalle persone che abitano nelle vicinanze:infatti c’è quasi sempre la presenza di nebbia e l’umidità fa-vorisce il proliferare di insetti come zanzare, soprattutto nelperiodo estivo. Ma ciò non toglie che la diga di Campolattaroè sicuramente una risorsa che contribuisce allo sviluppo delterritorio anche per quanto riguarda il turismo.

Roberta Mobilia,, Michela Di Brino,, Erica LombardiClasse II - Liceo Scientifico - Morcone

DIGA DI CAMPOLATTARODolce risveglio della naturadopo il sonno profondo dell’in-verno. Ci alziamo la mattina conl’odore del caffè e dei fiori chesbocciano. L’erba ha un colore diverso esugli alberi si iniziano a vederele prime gemme che sboccianoe che daranno vita ad una bellachioma folta di foglie verdi orosse. E poi il sole. Il sole che ri-scalda i nostri animi e l’aria fre-sca e cristallina che ci apre epurifica i polmoni. Le madri si “divertono” neicambi degli armadi, per lasciareil posto ai vestiti più leggeri.Niente più cappotti, guanti,sciarpe, maglioni e stivali. Niente più tremolio delle labbrae dei denti durante le passeg-giate pomeridiane. Niente più corse per arrivarenei bar e riscaldarsi al caldodell’aria condizionata. Le gior-nate finalmente acquistano piùcolore e vivacità e noi siamopiù attivi perché la luce non vapiù via alle cinque del pomerig-gio, ma alle otto di sera, e pos-siamo fare più cose, senzal’ansia di non avere più tempodi finirle o cominciarle. Tutto silibera e si apre al mondo, an-cora mezzo addormentato dallarealtà del 20 Marzo.Quando gli alunni arrivano inclasse non fanno a spintoni percercare il getto caldo del ter-mosifone, oppure rimangonocon la giacca durante le lezioni. Niente più occhiali da pulire perla pioggia che li bagna e nientepiù paura di entrare nel bagnoche sembra la personificazionedi Narnia ogni volta cheapriamo la porta.A descriverla sembra quasi unafavola vero? Già … ma poi seapriamo gli occhi non possiamogodercela. E sapete perché?Beh, di certo non sono la primaa dirvelo. Perché siamo noi che impe-diamo tutto ciò. Siamo noi adessere diventati così pigri dascambiare la natura per un bi-done dell’immondizia, solo per-ché perderemmo tempo inqualche isola ecologica a but-tare i nostri rifiuti. Credetemi,passare vicino ad una discaricao ad un cumulo di sacchetti ab-bandonati mentre si sta passeg-giando per strade di campagnae inspirare un’aria così inqui-nata, è davvero deludente edesasperante. A volte mi chiedose siamo noi ciechi o i cartelli

È arrivata la primavera!con su scritto “VIETATO GET-TARE RIFIUTI” ad essere diven-tati invisibili. Questa situazione sta facendosorgere davvero tanti dubbisull’intelligenza umana. Ovvia-mente tutti quelli che rispet-tano la natura non compiendoquesti gesti da stolti, non sonoesclusi assolutamente dalla pro-blematica. E spiego anche ilperché. Innanzitutto siamo noi che dob-biamo cercare di mettere fine aquesta storia attivandoci pur ditrovare nuove soluzioni. Siamo noi che dobbiamo pren-dere il telefono e tormentaretutte le autorità competenti af-finché vengano e risolvanotutto, e non passare indisturbatipensando “non sono stato io/non è colpa mia/ e che ci devofare/ eh … sono cose normalial giorno d’oggi/ non rispon-dono, pazienza”. Bisogna conti-nuare perché, in questasituazione, gli unici che ne subi-ranno le conseguenze saremonoi, e questa è credo la cente-sima volta che ci viene detto e

forse la centesima volta cheignoreremo il problema.Nel corso degli anni il problemaè peggiorato. Con tutti i rifiutitossici sotterrati, tutte i disbo-scamenti inutili, tutto lo smogche inquina l’aria, le soluzionisono davvero difficili da trovare.Ma iniziare con piccoli passi èsempre la cosa giusta da fare.E allora cosa fare? Cominciamocol sentire tutto ciò che ci di-cono su questo problema in-vece di ignorarlo come al solito,cerchiamo di fare attenzione ainumerosi casi di inciviltà e de-nunciamoli, impegniamoci adutilizzare raccoglitori ecologiciinvece di quelli di plastica colo-rata che poi rovina anche l’este-tica.Focalizziamo l’attenzione sutanti piccoli accorgimenti, perdimezzare i problemi meno im-portanti e arrivare poi ad occu-parci di quelli più impegnativi.Per far sì che la primavera,quella su descritta, non sia solouna favola, ma una realtà.

Francesca Andreotticlasse I A - Liceo Morcone

7ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE - Morcone

Page 8: Giornale realizzato a cura dell’Istituto Comprensivo ... Murgantino... · tere gli alunni della scuola Primaria su problemati - che relative alla legalità, attraverso un sim -

Il giorno 12 aprile 2015, noi ra-gazzi dell’Istituto Tecnico Eco-nomico “Don Peppino Diana”,siamo partiti da Circello in-sieme alle nostre docenti di In-glese e di Informatica alla voltadi un’avventura da noi tanto at-tesa e del tutto nuova: un PONC5 volto alla formazione dicompetenze aziendali in uncontesto di continuità scuola-la-voro.Grazie ai Fondi Strutturali Euro-pei abbiamo avuto l’opportu-nità di vivere un’esperienzaextracurrico-lare molto sti-molante chesicuramente ciaiuterà in fu-turo, sia dalpunto di vistalavorativo chedella nostracrescita perso-nale.Siamo partiti inquindici, dallaterza e dallaquarta A edalla terza B dell’ITE: destina-zione Ischia! Qui siamo statiospitati in una struttura alber-ghiera delle più organizzate eaccoglienti dell’isola e per benquindici giorni siamo stati inse-riti in aziende che ci hanno fattovivere interessanti percorsi ditraining on the job, sia in ambitoeconomico che informatico.Le aziende ci hanno accolto dasubito come delle famiglie, trat-tandoci come veri collaboratorie dandoci la possibilità di par-tecipare dal vivo alla vita azien-dale: è nata con i nostri tutorun’amicizia inaspettata, che vaal di là della condivisione di unTime Sheet di ore lavorate. I tutor aziendali preposti alprogetto ci hanno coinvolto inpercorsi di apprendimentopersonalizzati sulle nostre pe-culiarità; in pochi giorni siamodiventati dei ‘piccoli’ impiegatiamministrativi o tecnici infor-matici tanto da sentirci parteintegrante dei contesti che cihanno ospitato.Tutto quello che abbiamo im-parato di sicuro un domani citornerà utile: abbiamo regi-strato fatture e redatto prati-che, abbiamo smontato un harddisk, creato pagine web e tantoaltro ancora…L’organizzazione è stata per-fetta: tempi, sistemazione, atti-vità giornaliera, oltre anche aun po’ di svago nel tempo(poco) che rimaneva libero.Ischia è un’isola meravigliosa!Abbiamo avuto la sensazione diessere in una rete, una rete dipropositività e incoraggia-mento che di certo ci ha fattocrescere.Con il senno del poi, ringraziamoil nostro dirigente scolastico e lamacchina organizzativa che haconsentito tutto questo.Alla fine dei primi quindici

VI Giornata della legalità in memoria di Don Peppino DianaAnche quest’anno l’Istituto d’Istruzione Superiore “Don PeppinoDiana” ha celebrato la VI Giornata della Legalità in memoria diDon Peppino Diana a cui sei anni fa esso è stato intitolato.La manifestazione si è svolta il 29 Aprile 2015 presso il Centrodi Aggregazione di Colle Sannita dalle ore 9.00 alle ore 13.30 eha visto coinvolti tutti gli studenti delle sue sedi aggregate: LiceoScientifico di Morcone, Liceo Scientifico di Colle Sannita, IPSARdi Colle Sannita, ITE di Circello, IPIA di Pontelandolfo.Veri protagonisti della manifestazione sono stati gli studenti che,guidati dai docenti e coordinati dalla dott.ssa Danila Carlucci e

dal dott. Tommaso Paolucci, hanno presentato percorsi didatticiaffrontati nel corso dell’anno scolastico per affermare il concettodi legalità strettamente legato al proprio territorio.Questa giornata oltre a commemorare la figura di Don PeppinoDiana, vittima della camorra, ha contribuito ad affermare neglistudenti quella cultura della legalità che negli ultimi anni si è an-data via via perdendo e che essi devono assolutamente ritrovareper farsi promotori di una società migliore.

Alunni IPSARColle Sannita

giorni l’emozione era a fior dipelle per tutti noi ed ora siamoin procinto di partire per il se-condo periodo (tra fine maggioe inizio giugno) che ci vedràprotagonisti presso le stesseaziende per un’ulteriore quindi-cina di giorni.Essere cittadini europei vuoldire anche vivere di queste en-tusiasmanti e interessantissimeesperienze. Alla prossima...

Sonia NavaIV A ITE di Circello

I.T.E. - CIRCELLO

8

Dal 3 al 6 maggio 2015, noi ragazzi del Liceo Scientifico “DonPeppino Diana” di Morcone e di Colle Sannita, con i ragazzi de-l’ITE di Circello, accompagnati da alcuni insegnanti, abbiamo ef-fettuato un viaggio d’istruzione indimenticabile che ha avutocome tappa principale la visita a EXPO Milano 2015: l’esposizioneuniversale che l’Italia sta ospitando dal primo maggio e che du-rerà fino al 31 ottobre 2015. Si tratta del più grande evento mon-diale sull’alimentazione e la nutrizione realizzato su un’areaespositiva di 1,1 milioni di metri quadrati che coinvolge più di 140Paesi e Organizzazioni Internazionali. Occasione unica di con-fronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazioneper cercare di formulare strategiecomuni al fine di migliorare laqualità della vita e sostenere l’am-biente. L’Expo offre, inoltre, la pos-sibilità di conoscere e assaggiarei migliori piatti del Mondo e sco-prire le tradizioni gastronomichedi ogni Paese partecipante che haaccolto la sfida, lanciata dagli or-ganizzatori, di assicurare a tuttal’umanità un’alimentazione buona,sana, sufficiente e sostenibile. Iltutto è allietato da eventi artistici e musicali, convegni, spettacolie dibattiti che si svolgono sia all’interno che all’esterno del sitoespositivo. L’area espositiva, facilmente raggiungibile da ogni punto dellacittà, permette in un solo giorno di visitare e scoprire tutte le di-verse ed affascinanti culture del nostro Pianeta. Ad accogliere ivisitatori c’è “L’Albero della Vita” che, ad ogni ora, offre uno spet-tacolo sensazionale caratterizzato da giochi d’acqua, effetti spe-

ciali e musiche travolgenti. Da qui si può accedere ai due grandiviali principali, il Cardo ed il Decumano, su cui si affacciano areecomuni, dedicate ad eventi ed alla ristorazione, piazze ed i padi-glioni dei Paesi partecipanti. Ogni singolo padiglione è un viaggio nella cultura, nei profumi,nei colori e nella tradizione di un popolo. Dal padiglione Italia alpadiglione Brasile, dal padiglione Giappone al padiglione Turchia,architettura, design, sapori, natura e scienze si uniscono in ununico spazio dove attrazioni e spettacoli di ogni sorta fanno vi-vere un’esperienza entusiasmante ed emozionante che lasciatutti a bocca aperta.

Le costruzioni seguono criteri di ef-ficienza energetica e sostenibilitànella realizzazione, smontabili e riu-tilizzabili alla fine dell’evento. Archi-tetti di fama internazionale hannocostruito ogni singola strutturadell’area espositiva sulla base deltema di Expo Milano 2015: “Nutrireil Pianeta, Energia per la Vita” cheprevede di seguire i canoni dell’in-novazione, del risparmio energe-tico, del rispetto dell’ambiente e

delle risorse naturali.Probabilmente, non tutti condividono i valori, le sfide e le oppor-tunità che l’Expo offre per un futuro sostenibile ma, come recitalo spot della campagna di comunicazione ufficiale dell’evento, ilcibo è gioia e deve esserlo per tutti… perché il cibo è vita pernoi e per il Pianeta!

Benedetta TrontoClasse I A - Liceo Scientifico di Morcone

UNA GIORNATA ALL’EXPO

Non vi è risultato più soddisfacente di quelloottenuto con impegno e dedizione.Noi ragazzi del "Coro Polifonico MimaMandato" del Liceo Scientifico "Don PeppinoDiana" di Morcone ormai lo abbiamo imparato.Così, dopo mesi di prove continue e di lavorosu musiche e testi, lo scorso 15 maggio cisiamo recati a Cerreto Sannita (BN) accom-pagnati dalle prof.sse Cataldi, Polletta,Aquilino e naturalmente dal M°Anna Majo-rano, direttrice del coro, per partecipare alconcorso "Verso l'Expo... in coro".Numerose le scuole che vi hanno preso parte,materne, primarie e secondarie, provenienti datutta la regione: ogni istituto ha presentato unacanzone a tema alimentare, proprio come l'-Expo, e un'altra a tema libero. La nostra sceltaè caduta su "Pomodori" del cantautore GinoPaoli e su "Libero" del cantante Fabrizio Moro.In attesa del nostro turno il paese ci ha omag-giato delle sue bellezze e delizie, a ognuno dinoi è stata infatti offerta una busta contenenteacqua, frutta e biscotti tipici e data l'opportu-nità di visitare il Museo della Ceramica, riccodi ceramiche di ogni genere e appartenenti avarie epoche, la cattedrale e diverse bot-teghe. Ci siamo trovati di fronte ad una realtà

che non avremmo mai immaginato esistessea solo un'ora di viaggio da Morcone! Questoa riprova che non sempre le cose migliorisono quelle distanti da noi!Arrivato il momento della nostra esibizione,abbiamo cercato tutti, nonostante l'emozione,di dare il meglio, per superare i nostri avver-sari altrettanto preparati. E per fortuna, comedetto in partenza, il risultato sperato è arrivatoe la giuria ci assegnato il terzo posto sui gra-dini del podio, decisione da noi molto graditae inaspettata.Possiamo dunque considerarci sicuramentesoddisfatti di essere partiti a mani vuote e tor-nati con un trofeo tutto nostro ma anche senon avessimo vinto, avremmo comunqueconosciuto un pezzo della nostra cultura,trascorrendo una piacevolissima giornata trai vicoli di Cerreto.L'invito a tutti i giovani è quello di prenderesempre parte attivamente, anche nel nostropaese, a iniziative del genere in quanto fontidi crescita e di arricchimento personale. Noisicuramente auspichiamo di vivere altre es-perienze come questa in futuro, con o senzavittoria.

Mara Tanzillo

LICEO SCIENTIFICOSUL PODIO

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE - Morcone