giugno 2015 b

28
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO onlus ADERENTE ALLA F.U.S.I.E 6/2015 anno 58° TRENTINI nel MONDO Festa Provinciale dell’Emigrazione LEVICO TERME 10 - 12 luglio 2015 EVICO TE CO T E RM 140° Anniversario dell’emigrazione Italiana e Trentina in Brasile

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Mensile dell'Associazione Trentini nel Mondo del mese di giugno.

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MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO onlus ADERENTE ALLA F.U.S.I.E 6/2015anno 58°

TRENTINI nel

MONDO

Festa

Provinciale

dell’Emigrazione

LEVICO TERME 10 - 12 luglio 2015

EVICO TECO TERM

140° Anniversario

dell’emigrazione Italiana e

Trentina in Brasile

CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI

dell’Associazione Trentini nel Mondo - onlus

Argentina - 57 circoli - 1 delegazione

Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Malagueño, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia

Australia - 8 circoli - 2 delegazioniAdelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong - Tasmania, Townsville

Belgio - 4 circoli - 1 delegazione

Bruxelles, Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo

Bolivia - 1 circolo

La Paz

Bosnia - 3 circoli

Sarajevo, Stivor, Tuzla

Brasile - 62 circoli

Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Pedrinhas Paulista, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, Sao Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè

L’elenco è consultabile (completo con indirizzi e nomi dei presidenti) sul nostro sito internet: www.trentininelmondo.it

Canada - 5 circoli

Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit

Cile - 3 circoli Copiapò, La Serena, Santiago

Colombia - 1 circoloBogotá

Danimarca - 1 circoloCopenaghen

Ex emigrati - 3 circoliAustralia, Stivor (BIH), Svizzera

Francia - 3 circoli Grenoble, Lorena, Parigi

Germania - 7 circoli - 1 delegazioneColonia, Dortmund, Friedrichshafen, Monaco, Norimberga, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino

Gran Bretagna - 1 circolo - 1 delegazioneLondra - Manchester

Italia - 13 circoli Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste

Lussemburgo - 1 circolo

Lussemburgo

Messico - 13 circoli - 1 delegazione

Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Manuel Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca

Paraguay - 10 circoli

Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù

Peru - 1 circolo

Lima

Portogallo - 1 circolo

Portogallo

Romania - 1 circolo

Romania

Serbia - 1 circolo

Indija

Stati Uniti - 21 circoli

Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Southern California, Washington, Wyoming

Sud Africa - 2 delegazioni

Pretoria, Cape Town

Svizzera - 8 circoli

Amriswil, Basilea, Sciaffusa, Ticino, Winterthur, Zofingen, Zug, Zurigo

Uruguay - 5 circoli

Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR)

Venezuela - 1 circolo

Caracas

FederazioniITTONA (Canada e Stati Uniti)

CoordinamentiArgentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Cile, Germania, Messico, Paraguay e Uruguay

1 6 - 2015

EDITORIALE

IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO ESTIVO È IN PROGRAMMA QUEST’ANNO A LEVICO TERME

La Festa Provinciale dell’E-migrazione, come ormai è tradi-zione, viene ospitata ogni anno in un luogo diverso del Trentino, proprio a testimonianza di come l’emigrazione abbia interessato uniformemente l’intero territorio e abbia toccato ogni famiglia, ogni paese e ogni valle della no-stra provincia.

A fare da fi lo conduttore all’e-dizione di quest’anno, a Levico Terme, è la ricorrenza del 140° anniversario dell’emigrazione italiana (alla quale parteciparono anche numerosi trentini) in Bra-sile. L’occasione è stata colta per mettere in evidenza, tra le molte altre cose, come la situazione economica, culturale e sociale del Trentino e dei trentini - sia quelli partiti che quelli rimasti - in tutti questi anni sia cambiata parec-chio…. e fortunatamente nella maggior parte dei casi si può dire che è cambiata in meglio.

Oggi però stiamo nel mezzo di altri grandi mutamenti… anzi si tratta di trasformazioni talmente veloci e profonde, che diventa sempre più diffi cile interpretarli e capire dove ci stanno portando…. e soprattutto non si riesce a capi-re che conseguenze avranno sulla nostra futura capacità di civile convivenza. Infatti non possiamo non accorgerci che stiamo attra-versando un periodo di transizio-ne molto preoccupante. Così come non possiamo non comprendere che l’uso smodato della forza al posto dell’intelligenza e la pratica dell’opportunismo al posto del buon senso, stanno prendendo il posto del senso della solidarietà e della collaborazione reciproca.

Purtroppo però la cronaca di ogni giorno ci fa capire che acca-de proprio il contrario: si preferi-sce vivere una quotidianità senza radici e senza memoria, lasciando ad una arida globalizzazione il compito di trasformare quello che avrebbe dovuto diventare un mon-do migliore in un unico, immenso ed egoistico mercato dominato dalla religione del consumo e dalla legge dell’indifferenza verso il prossimo.

La giornata provinciale dell’e-migrazione , oltre che un momento di festa, ha però sempre voluto signifi care anche un momento del ricordo... non quel ricordo che sti-mola solo la retorica della nostal-gia o il sentimento del rimpianto, ma molto più positivamente quella memoria che rappresenta la no-stra storia.

Ricordare le vicissitudini, le peripezie e i sacrifi ci sostenuti dai nostri nonni per consentirci OGGI di vivere meglio, la Trentini nel Mondo lo considera un dovere, ma ritiene anche che costituisca un’opportunità per capire i tempi che cambiano.

Purtroppo però sembra che que-sto non importi più a nessuno… anzi sembra quasi che conserva-re questi ricordi sia addirittura controproducente per chi fa della sopravvivenza quotidiana una regola per gestire un potere senza prospettive e senza sogni. Probabilmente è anche per questo motivo che chi si sforza di coltiva-re la memoria – come ad esempio fa la Trentini nel Mondo – viene guardato con un po’ di fastidio e di sospetto.

Noi comunque – anche se con sempre maggiore fatica - conti-nueremo a farlo… anche se diven-ta sempre più diffi cile farlo in una società come quella attuale, che sembra mancare di una visione d’insieme, che parta da ieri per arrivare a domani.

Ma noi, fi nché possiamo, non demorderemo perché questa è la nostra storia e siamo convinti che senza l’insegnamento della storia e senza l’aiuto dei ricordi si ri-schia di ripetere sempre gli stessi errori… tant’è che oggi (anche se se ne parla poco per convenienza) il tempo dell’emigrazione si sta riaffacciando prepotentemente all’orizzonte, magari con un nome diverso, magari con le conoscen-ze tecnologiche più sviluppate, magari con il trolley di marca al posto della valigia di cartone ma la sostanza non cambia: si tratta sempre e solo di un essere umano costretto ad abbandonare la propria terra, le proprie usan-ze, i propri affetti per cercare altrove quello che non trova più a casa sua.

È questo che non dovremo mai dimenticare. Alberto Tafner

ASSOCIAZIONETRENTINI NEL MONDO

O.n.l.u.s.

TRENTINI NEL MONDOMensile dell’Associazione

Trentini nel Mondoaderente alla F.U.S.I.E

Direzione, amministrazione e redazioneVia Malfatti, 21 - 38122 TRENTOTel. 0461/234379 - Fax 0461/230840sito: www.trentininelmondo.ite-mail:[email protected]

Direttore responsabileMaurizio Tomasi

Comitato editorialeG. Bacca, C. Barbacovi, F. Casagrande,B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè,P. Dalla Valle, A. Degaudenz, E. Formilan,B. Fronza, L. Imperadori, A. Lanfranchi,E. Lorenzini, A. Maistri, S.Margheri,G. Michelon, N. Paulus, L. Pontalti, F. Pisoni, S. Regazzola, V. Rodaro, P. Rossi, G. Sbetti, A. Tafner, D. Zatelli, G. Zorzi Hanno collaborato:R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi -F. Bocchetti

Autorizzazione del Tribunale di Trenton. 62 - 6 febbraio 1958

STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN)

Quote di adesione:Italia: Euro 20,00; Europa; Euro 20,00 Sud America: Euro 20,00;Nord America e Australia: Euro 25,00Socio - Euro 30,00Conto corrente postale n. 12509386

N. 6 GIUGNO 2015Stampato l’8 luglio 2015

In copertina: la locandina della «Festa pro-vinciale dell’emigrazione 2015».

PresidenteAlberto Tafner

DirettoreAnna Lanfranchi

Alla «Festa dell’emigrazione»per ricordare senza retorica

SOMMARIOPagine 2-3AGENDA

Pagina 4ATTUALITÀ

Pagine 5-9GENTE E FATTI

Pagine 9-10REPORTAGE

Pagine 12-13IL PROGRAMMA DELLA«FESTA PROVINCIALEDELL’EMIGRAZIONE»

Pagina 14LETTERE

Pagine 15-18CIRCOLI

(Norimberga, Sarajevo, Basilea,Villa Regina, Toronto, Vancouver,

Sananduva)

Pagina 19 VISITE IN SEDE

Pagina 20 ALBUM FOTOGRAFICO

Pagine 21-23DALLE VALLI

ALLE PAGINE 12 E 13 IL PROGRAMMA DELLA «FESTA PROVINCIALE DELL’EMIGRAZIONE»

La Trentini nel Mondo considera un doverefare memoria delle vicissitudini, delle peripezie

e dei sacrifi ci di chi è emigrato, che ci consentonooggi di vivere meglio. Farlo costituisce anche

un’opportunità per capire i tempi che cambiano

26 - 2015

AGENDA

«Coordinatori dei Circoli» riuniti a Trentoper una settimana di seminario formativo

L’Associazione Trentini nel mondo ha istituito da qualche anno la fi gura del Coordinatore dei Circoli Trentini nei diversi paesi. Dopo un primo periodo di assestamento e sperimentazione, ha deciso di organizzare - dal 6 al 12 luglio - un seminario formativo in cui approfondire il ruolo, i compiti e le attività dei Coordinatori.

«Durante il seminario - ha scritto il presidente Tafner nella lettera ai coordinatori con la qua-le si confermava che l’evento sa-rebbe stato organizzato - avremo l’occasione di conoscerci meglio e di mettere in contatto le diverse realtà dei Trentini nel mondo con l’Associazione di Trento, le istituzioni e la comunità trentina residente».

I Coordinatori, infatti, sono una risorsa preziosa, essenziale per il

buon funzionamento di un’Asso-ciazione estesa ed articolata come la Trentini nel mondo.

«È importante quindi imparare a conoscerci sempre meglio - proseguiva Tafner nella lettera - scambiare idee e progetti, approfondire i contesti dell’emi-grazione trentina, dell’Associa-

zione e della comunità trentina residente».

Il programma del seminario è in preparazione è stato pre-disposto inserendo momenti di conoscenza reciproca, di incon-tro con realtà del territorio, di approfondimento della struttura Associativa e degli strumenti di

L’INCONTRO È IN PROGRAMMA DAL 6 AL 12 LUGLIO E SI CONCLUDERÀ CON LA PRESENZA ALLA FESTA DELL’EMIGRAZIONE

partecipazione.Sono previsti spazi per la for-

mazione pratica e la defi nizione della fi gura e del ruolo del Coor-dinatore rispetto ai circoli, all’As-sociazione, alla comunità locale.

«Siamo molto contenti che la nostra proposta di organizzare questo seminario sia stata accolta favorevolmente da tutti e che tutti abbiano da subito confermato la loro partecipazione», ha afferma-to il presidente Tafner nel porgere il saluto al partecipanti riuniti il 6 luglio nella Sala Zandonai presso la sede della Trentini nel mondo, dove ad accoglierli c’erano anche i componenti del consiglio di am-ministrazione dell’Associazione.

«È evidente - ha concluso Tafner nell’augurare buon lavo-ro - che l’importanza di questo incontro e seminario formativo sia un’esigenza sentita da tutti».

BRASILE: Giuliano Berti, Elisete Bertollo, Leandro Fidelis, Iracema Moser, Simone Sehnem, Dori Edson Vitti. ARGENTINA: José Alejandro Brovio, Oscar Dario Menapace, Carlos Alberto Trentin, Rodolfo Fernando Veronesi. MESSICO: Loebardo Cortes Manica - URUGUAY: Jorge Zas. PARA-GUAY: Alejandrino Acuña - AUSTRALIA: Silvano Rinaldi - CANADA: Ivo Finotti - STATI UNI-TI: Luca Dorigatti - BOSNIA ERZEGOVINA: Franjo Rover - GERMANIA: Enrico Defrancesco

Partecipano diciotto Coordinatori da dieci paesi

3 6 - 2015

AGENDA

Le iniziative per il 50° di MattmarkCome abbiamo riferito anche

in precedenti numeri del nostro giornale, quest’anno ricorre il 50° anniversario della tragedia di Mattmark, nel Cantone Vallese in Svizzera. Era il 30 agosto 1965 quando, durante i lavori di costru-zione di una diga, un ghiacciaio precipitò a valle travolgendo le baracche degli operai che sta-vano lavorando. I morti furono 88, dei quali 56 italiani di cui 5 trentini, 23 svizzeri e nove di altre nazionalità.

La Trentini nel mondo ha deciso di promuovere alcuni ap-puntanenti per ricordare quell’e-vento e di farli coincidere con la commemorazione del sesto anniversario della scomparsa di Rino Zandonai, Giovanni Battista Lenzi e Luigi Zortea, le vittime trentine del tragico volo aereo Rio de Janeiro-Parigi del 31 maggio 2009.

La prima iniziativa (foto in alto)si è svolta venerdì 29 maggio, alle 10, nella Sala Rino Zandonai, presso la sede dell’Associazione in via Malfatti 21, dove è stato proiettato il docufi lm «Mattmark, neve e ghiaccio», realizzato da Marco Tagliabue e prodotto dalla Televisione Svizzera.

La proiezione del docufi lm è stata preceduta da un intervento di Bruno Fronza, presidente onorario dell’Associazione, che ha raccontato la sua esperienza

personale vissuta a Mattmark nei giorni immediatamente succes-sivi alla tragedia: all’epoca del fatto Fronza ricopriva la carica di vice presidente della Trentini nel mondo e si era recato sul posto insieme all’allora diretto-re dell’Associazione, Rodolfo Abram.

Il documentario «Mattmark, Neve e Ghiaccio» alterna le sto-rie di superstiti e familiari delle vittime, tra Italia e Svizzera, po-nendo la luce sulle responsabilità dell’accaduto, in collaborazione con le associazioni impegnate nelle celebrazioni della memoria del 30 agosto 1965.

Lo stesso docufi lm è stato poi

presentato sempre il 29 maggio, ma alle 20.45 (foto a centro pa-gina) presso la Sala dei Vigili del Fuoco di Mis a Sagron Mis, paese natale di due delle vittime trentine di Mattmark, Costante Remon e Ottorino Daldon. Le altre tre vittime furono Primo Appoloni (di Pieve di Bono), Ferdinando Degara (di Tiarno di Sotto) e Gino Furletti (di Riva del Garda).

Alla serata, introdotta da Mau-rizio Tomasi, direttore della rivista «Trentini nel mondo» e dal vice presidente della Trentini nel mondo, Cesare Ciola, ha portato il suo saluto il sindaco di Sagron Mis, Luca Gadenz, e hanno partecipato tre superstiti: Ettore

Daldon, Erminio Salvadori ed Egidio Broch.

L’appuntamento a Sagron Mis è stato organizzato in collabora-zione con la Pro loco di Sagron Mis e l’Associazione Bellunesi (della quale era presente una delegazione guidata dalla vice presidente Patrizia Burigo).

Sempre per ricordare Rino Zan-donai, Giovanni Battista Lenzi e Luigi Zortea, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio provinciale di Trento, dall’8 al 25 giugno è stata allestita nell’atrio di Palazzo Trentini (foto in basso a sinistra) la mostra con qua-ranta immagini selezionate fra quelle che compongono la mo-stra fotografi ca itinerante curata dall’Associazione Italia Vallese e dal Comitato Mattmark 2015, sono integrate dalla riproduzione delle pagine dedicate all’evento, pubblicate sul mensile «Trentini nel mondo» dell’epoca.

Il 5 luglio, per iniziativa del Comune di Sagron Mis, è stata scoperta la targa con la quale è stato intitolato a Mattmark - «a ricordo della catastrofe elvetica che sconvolse anche Sagron Mis» - l’anfi teatro naturale, destinato ad ospitare spettacoli all’aperto. Alla cerimonia erano presenti il vice presidente della Trentini nel mon-do, Cesare Ciola, e il presidente dell’Associazione Bellunesi nel mondo, Oscar De Bona.

46 - 2015

Per riconquistare forza e slan-cio l’associazionismo deve risco-prirne i suoi valori fondanti, la solidarietà come legame basilare tra le persone, il senso civico e di appartenza, la responsabilità collettiva per una società più solidale e per la partecipazione democratica, l’apertura e la ca-pacità di ascolto e di relazione, la disponibilità alla “contaminazio-ne” interculturale, rifuggendo da autoreferenzialità e presunzioni italo centriche o dal considerarsi depositario esclusivo di una sto-ria che invece appartiene a tutti, all’Italia e agli italiani all’estero e agli stessi paesi dove ci siamo insediati.

Riconquistare una profonda consapevolezza del nostro pro-prio ruolo ed essere capaci di innovare e di porci in discussione aperta dovrebbero essere le diret-tive poste alla base di una azione forte per affrontare il futuro con rinnovato slancio. Innovare per innnestare nuove energie in un contesto già ampio e consistente e profondamente radicato: oltre 3.500 associazioni censite, rapida crescita delle aggregazioni vir-tuali sui social network, migliaia di gruppi facebook che collegano già oggi quasi un milione di persone.

Gli italiani all’estero sono stati partecipi e hanno sperimentato sulla loro pelle cosa vuol dire in-terazione con la società ospitante, conoscono gli effetti problematici dei processi d’integrazione non accompagnati dal rispetto per la cultura d’origine, in molti casi vivono in società interculturali e sono interessati sempre più al contesto in cui vivono.

Hanno, insomma, un patrimo-nio di conoscenze acquisite sul campo che possono signifi care molto per l’Italia di oggi in cui la discussione sull’immigrazio-ne assume quasi sempre toni populistici e di scontro duris-

simo, anziché di dibattito serio sul modello di governance di questo fenomeno. Omettendo volutamente, tra l’altro, che alla base vi è l’inarrestabile calo demografico del nostro Paese, un calo che mette a forte rischio il sistema di welfare italiano dei prossimi anni.

“Niente di questo mondo ci risulta indifferente”, come a ragione viene affermato nella Enciclica “Laudato si” di Papa Francesco. È evidente il deterio-ramento della qualità della vita umana, la degradazione sociale che si viene producendo e l’ine-quità che “non colpisce solo gli individui ma paesi interi e obbliga a pensare ad un’etica delle rela-zioni internazionali” della quale si sente sempre più l’esigenza.

Con alle spalle la nostra storia di emigrazione siamo consa-pevoli dell’importanza che la realtà sociale nella quale siamo calati esiga che si continui a perseguire come prioritario l’o-biettivo dell’accesso al lavoro per tutti “aldilà degli interessi limitati delle imprese e di una discutibile razionalità economica” (enciclica “Laudato si”).

Emigrazione e immigrazione rappresentano, con sfumature diverse, il concretizzarsi di uno stesso fenomeno.

Quali donne e uomini che hanno conosciuto l’emigrazione, come associazioni che li rap-presentano possiamo essere di stimolo e di aiuto nei diffi cili per-corsi di integrazione in ambienti culturali diversi; noi stessi oggi

esprimiamo una vasta, sincretica e plurale identità che costituisce una formidabile ricchezza di vissuto e di competenze per la costruzione di ponti tra realtà diverse e di possibilità di coope-razione tra paesi.

È dunque in questo quadro che l’associazionismo può tornare ad assumere tutta la sua impor-tanza, a patto che esprima una soggettività autonoma e svinco-lata da paradigmi unilaterali o da subalternità culturali, partitiche o istituzionali.

In questo percorso, assume grande importanza la novità costituita dalla nuova emigra-zione connotata da particolarità e specificità che pongono un ampio ventaglio di problemi e di nuove battaglie sociali da so-stenere: dall’accompagnamento, all’assistenza, alla tutela di nuovi diritti e nuove garanzie di welfare transnazionale da ri-conquistare.

A proposito di nuove emigra-zione, secondo i dati AIRE, al 1° gennaio 2014 gli iscritti erano 4.482.115, ovvero il 7,5% degli italiani residenti in Italia. L’au-mento in valore assoluto, rispetto al 2013 è stato di quasi 141mila iscrizioni, con un incremento del 3,1% e occorre ricordare che molti nuovi emigrati non si iscrivono all’AIRE nei termini previsti dalla legge. Dobbiamo dunque ritenere che tali cifre siano di molto sottostimate e che nei prossimi anni continueranno ad aumentare sensibilmente.

Questo nuovo fenomeno im-pone un’attenzione e un’analisi puntuale, scevra di toni retorici, ed una sfi da che dobbiamo rac-cogliere e vincere: progettare l’associazionismo del futuro. Un associazionismo capace d’inte-grare la tradizionale e più antica presenza organizzata con i nuovi bisogni e le necessità che carat-terizzano le sfi de del presente e del domani.

L’associazionismo in emigrazione è una risorsa fondamentale

ALCUNI STRALCI DELLA RELAZIONE INTRODUTTIVA AGLI STATI GENERALI DELL’ASSOCIAZIONISMO DEGLI ITALIANI NEL MONDO

Gli Stati Generali dell’associazionismo degli italiani nel mondo si sono svolti a Roma nei giorni 3 e 4 luglio 2015. All’e-vento hanno preso parte i rappresentanti delle numerose associazioni aderenti, provenienti dal’estero e dall’Italia. Per

la Trentini nel mondo era presente il vice presidente Cesare Ciola.

«L’Associazionismo degli italiani all’este-ro, tra integrazione e nuova emigrazione: diritti, partecipazione e rappresentanza sociale» era il titolo della relazione intro-

duttiva presentata all’Assemblea da Ilaria Del Bianco, del Comitato Organiz- zatore e presidente dell’Associazione Lucchesi nel mondo. Su questa pagina ne riportiamo alcuni stralci.

a l

ATTUALITÀ

Sono oltre 3.500le associazioni censite, sono in rapida crescitale aggregazioni virtuali

sui social network,migliaia di gruppi

collegano già oggi quasi un milione di persone

5 6 - 2015

GENTE E FATTI

Nello scorso mese di maggio un gruppo di una ventina fra ammi-nistratori e operatori economici di Nova Trento, una città dello Stato brasiliano di Santa Catarina, ha fatto tappa in Trentino per visi-tare alcune realtà imprenditoriali trentine. Particolare attenzione è stata riservata al settore della ristorazione, alle cantine vinicole ed alle realtà cooperative che costituiscono le punte qualifi canti dell’economia trentina orientata verso il turismo.

Del gruppo guidato dal capode-legazione Otto Walter Schmidt, facevano parte il coordinatore del Turismo dello Stato di San-ta Catarina Alan Claumann, il sindaco di Nova Trento Gian Francesco Voltolini, l’assessore comunale alla cultura e turismo Eluisio Antonio Voltolini, il nuovo presidente del Circolo trentino Arno Battisti Archer Jr e diversi imprenditori del settore alberghiero e commerciale locali.

Particolare interesse è stato ri-servato alla tipologia del turismo religioso in quanto Nova Trento ospita il santuario dell’unica santa brasiliana che da alcuni anni sta richiamando migliaia di pellegrini e di visitatori da tutto il Paese Sudamericano.

Proprio per questo motivo nel nutrito programma della visita è stata inserita anche una sosta a Vigolo Vattaro che nel 1865 (esattamente 150 anni fa) diede i natali alla santa Paolina Visin-tainer che, emigrata in Brasile assieme alla famiglia all’età di 10 anni, visse ed operò per diversi anni nel territorio di Nova Trento.

Dopo una rapida visita alla casa

natale della santa che a tutt’oggi viene custodita dalla suore a Vi-golo Vattaro, la comitiva brasilia-na si è incontrata con le autorità locali nella sede del municipio.

Il sindaco di Vigolo Vattaro Michela Pacchielat ed il suo predecessore Walter Kaswalder, oggi consigliere provinciale, han-no portato il saluto e l’augurio di sempre più strette relazioni tra i

due paesi, oltre all’apprezzamen-to per come gli emigranti trentini ed i loro discendenti hanno saputo inserirsi con successo nelle co-munità locali.

All’incontro ha partecipato anche la Trentini nel Mondo che, attraverso il presidente Alberto Tafner ed i consiglieri Aldo Degaudenz e Paolo Rossi, ha ricordato i vincoli di amicizia ed i rapporti di collaborazione che intercorrono con gli oltre 60 Circoli trentini aperti in Brasile.

L’attività della Trentini nel Mondo attraverso i Circoli Tren-tini del Sud America – è stato

detto – ha un grande valore culturale per quanto riguarda il mantenimento dei valori, delle tradizioni, della cultura e della storia degli del Trentino , ma oltre alla conservazione della memoria l’Associazione opera anche come uno strumento utile a migliorare i rapporti (anche economici) tra il Trentino e le più diverse realtà territoriali in cui sono presenti i trentini ed i loro discendenti, da sempre apprezzati per il loro impegno, la loro serietà e la reci-proca solidarietà.

Tappa alla casa natale di Santa Paulinaper una delegazione di Nova Trento

DEL GRUPPO BRASILIANO FACEVANO PARTE AMMINISTRATORI, OPERATORI ECONOMICI E SOCI DEL CIRCOLO TRENTINO

La delegazione di Nova Trento all’i-nizio dellla visita della casa natale di Santa Paulina. Nella foto a sinistra, il presidente del Circolo trentino Arno Battisti Archer Jr (a destra) insieme al presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner. Nell’altra foto, i sinda-ci di Vigolo Vattaro, Michela Pacchie-lat, e di Nova Trento, Gian Francesco Voltolini.

66 - 2015

GENTE E FATTI

RENZO TOMMASI HA PARTECIPATO AD UNA SERIE DI EVENTI FRA I QUALI LA PROIEZIONE DI UN DOCUMENTARIO VIDEO

Onorata la memoria di Cassiano Conzattiun vero galantuomo trentino-messicanoDa poco si è concluso l’iter

per la fi rma dell’accordo di ge-mellaggio fra la Comunità della Vallagarina e la Heroica Ciudad de Oaxaca de Juarez. Un percorso iniziato lo scorso ottobre con il convegno organizzato a Oaxaca sull’importante fi gura di Cassia-no Conzatti. Da lì è nata la richie-sta di stringere legami più stretti con la terra che vide nascere il “maestro de maestros” nonché illustre botanico trentino. Il mio viaggio del 16 aprile è andato in questa direzione.

Ad attendermi il botanico oaxa-queño dott. Abisaí García Men-doza dell’Istituto di Biologia del-la UNAM (Università Nazionale Autonoma del Messico) che mi ha accompagnato nei due giorni successivi dedicati alla presenta-zione del DVD “Descubriendo a Cassiano Conzatti”, prodotto dal Servizio emigrazione Provincia Autonoma di Trento e dalla Fon-dazione Museo Civico di Rovere-to. Una prima presso la Facultad de Ciencias della UNAM con la presenza di una cinquantina di studenti e professori di biologia, mentre la seconda alla Facultad de Estudios Zaragoza (FEZ) della UNAM con l’auditorium della Facoltà stracolmo (circa duecento fra studenti e professori).

Dopo la visita alla biblioteca dell’Istituto di Biologia, dove sono conservati gli scritti di Cas-siano Conzatti, e una sosta alla se-zione botanica, dove è conservato

il suo erbario costituito da seimila esemplari di piante disseccate e catalogate, in tarda serata prendo il pullman per Oaxaca

L’arrivo è alle 7 e passo a sa-

lutare Victoria, fi glia di Cassiano Conzatti. Trascorro piacevol-mente con lei, e i suoi ricordi, la giornata durante la quale prendo contatto con le autorità politico-

amministrative locali. Il sabato di buon mattino sono

invitato alle “mañanitas” di fronte alla Chiesa di Santo Domingo per l’inizio dei festeggiamenti per i 483 anni della città di Oaxaca. Lì incontro il Presidente munici-pale di Oaxaca, Javier Villacaña Jimenez, il Ministro del Turismo, avv. Jaime Katz, e la Direttrice del dipartimento Affari esteri, dott.ssa Nora Ortiz Muro. Alle 17 partecipo alla Sesión de Cabildos (consiglio comunale), tenutasi presso il novecentesco Teatro Macedonio Alcalá, in cui il presi-dente municipale conferisce vari riconoscimenti, fra cui quelli di “Visitante Distinguido” (di cui, la volta scorsa, fui onorato) e di medaglia d’oro, alle persone che si sono distinte durante l’anno.

Domenica partecipo con le autorità alla “Calenda”, una sfi -lata storica con quattro enormi pupazzi, alcuni gruppi di ballo folkloristici e due allegre bande che ci accompagnano in festa lungo il percorso che si snoda fra la chiesa Santo Domingo e il municipio. A seguire varie iniziative culturali, fra cui un concerto di marimba dei giovani della scuola musicale conclusosi con variopinti giochi pirotecnici.

La sera vengo invitato ad una cena privata con il Presidente municipale Javier Villacaña per discutere dell’accordo di ge-mellaggio. Dopo lo scambio di alcuni regali, sua fi glia Andrea

Le iniziative si sono svolte in Messico nell’ambitodel gemellaggio fra la Comunità della Vallagarina

e la Heroica Ciudad de Oaxaca de Juarez

In Messico c’è la tradizione che quando le ra-gazze compiono quindici anni, la ricorrenza viene celebrata con una messa di ringraziamento seguita da una festa durante la quale famigliari e amici si riuniscono per condividere questo momento pas-saggio da bambina a ragazza.

La festa per Paulina Isabel Comett Figueroa, si è svolta il 16 maggio scorso in una bella e calda

serata: erano presenti la bisnonna Elvira Zilli Manica, i nonni Lazaro Figueroa Zilli, Engracia Ambriz Figueroa e Gela Ambriz, i suoi genitori Miguel Comett e Vianey Figueroa, i suoi padrini Rodolfo Fadanelli Toss e Monica Gianella Figue-roa, la cugina Monica del Carmen Fadanelli con il marito Andrés Cruz e la fi glia Monica Andrea Cruz Fadanelli. Monica del Carmen Fadanelli

Festeggiatisecondo

tradizionei 15 anni

di PaulinaIsabel

MESSICO

7 6 - 2015

GENTE E FATTI

ci accompagna alla Cattedrale per darci un’interessante lezione di architettura sugli elementi indigeni presenti nei bassorilievi che ne decorano la facciata.

Lunedì 27 mi incontro con il Ministro del turismo della Città di Oaxaca, dott. Jaime Katz, per perfezionare l’accordo di gemel-laggio e con lui partecipo alle svariate iniziative culturali che arricchiscono la giornata.

Da martedì 28 a giovedì con-duco le attività di promozione e sensibilizzazione sulla fi gura di

Cassiano Conzatti (fra cui la pro-iezione del DVD “Descubriendo a Cassiano Conzatti” all’Instituto de Artes Gráfi cas de Oaxaca alle ore 18,30; idem il mercoledì alle 10 presso la Università José Va-sconcelos, per fi nire giovedì 30 aprile con una “Charla sobre la vida y obra de Cassiano Conzatti” all’Instituto de Investigaciones en Humanidades de la Universi-dad Autónoma Benito Juárez de Oaxaca alle ore 19).

Venerdì 1° maggio a colazione conosco Javier Sanchez Pereyra,

un arzillo storico molto informato sulla vita del prof. Conzatti pe-dagogo che, raccontatimi alcuni aneddoti inediti, mi omaggia del suo fondamentale libro dal titolo Cassiano Conzatti, un hombre entre dos pasiones, dato alle stampe nel 2001, da cui riporto questa esortazione di Cassiano scritta nel 1892: «Oaxaca, che tanto grande è stata nella lotta, che ha combattuto con i León per conquistare la sua Indipendenza, con i Juárez e i Díaz per difendere le sue istituzioni e ricacciare l’invasore: perché non dovrebbe vincere nel medesimo modo l’ignoranza e meritarsi in pace il fregio di progressista come me-ritò in guerra quello di eroica?».

Sazio di tanta saggezza, verso mezzogiorno mi trasferisco a Cordoba e quindi a Veracruz per intrattenere relazioni pubbliche sia con i discendenti di Cassiano Conzatti che con i presidenti dei Circoli trentini, Jaime Crivelli e Rubén Conzatti, gentili e pa-zienti come sempre. Già lunedì 4 maggio, purtroppo, rientro in pullman da Veracruz a Città del Messico e da lì volo a Francoforte per arrivare a Verona il 5 maggio.

Un altro pilone per rinforzare

il «ponte» che unisce Trentino e Messico è stato gettato.

Ci risentiremo a breve su queste pagine per un aggiornamento sull’avanzamento dell’opera.

Grazie Victoria (nella foto qui sopra), grazie a Emma, a tutti i Conzatti e a chi onora la memoria di Cassiano, un vero galantuomo trentino-messicano.

Renzo Tommasi

Nuova grande soddisfazione per il Trento Film Festival che ha parte-cipato recentemente ad Expo 2015, nell’ambito di «Mountain week», l’evento promosso dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Confcommercio, dedicato alle eccellenze agroalimentari dell’arco alpino italiano e allo sviluppo sostenibile dei territori montani. La rassegna cinematografi ca ha partecipato all’evento di Milano pre-sentando il fi lm documentario «Contadini di montagna», di Michele Trentini, vincitore del premio speciale «Luigi Vittorio Bertarelli» del Touring Club Italiano.

Il fi lm è ambientato in Val di Cembra, uno dei paesaggi terrazzati più suggestivi dell’arco alpino. L’opera racconta le differenti conce-zioni tra due generazioni di contadini, quella di ieri e quella di oggi che hanno però in comune l’amore per la propria terra, per un lavoro che richiede molto sacrifi cio e la forza di «resistere» e un profondo rispetto per le tradizioni che hanno fatto dell’agricoltura il fondamento dell’economia del nostro territorio.

Proiettato a Expo 2015 il fi lm «Contadini di montagna»IL DOCUMENTARIO HA VINTO IL PREMIO SPECIALE DEL TOURING CLUB ITALIANO ALL’ULTIMA EDIZIONE DI «TRENTO FILM FESTIVAL»

86 - 2015

GENTE E FATTI

La biblioteca della Fondazione Mach, grazie al contributo della Fondazione CARITRO, bando 2014 per progetti di riordino e valorizzazione degli archivi, e con il sostegno di Cassa Centrale Banca e Cavit, ha promosso il recupero e la digita-lizzazione della Carta viticola conservata nella biblioteca FEM e nell’archivio del Consorzio di Tutela vini del Trentino.

Progettata e redatta dallo sperimenta-tore della Stazione sperimentale di San Michele all’Adige, Rebo Rigotti, la Carta viticola fu pubblicata all’inizio degli anni ’50 su iniziativa del Comitato Vitivinicolo provinciale, una fotografi a della realtà viti-

enologica trentina dell’epoca, antesignana del catasto viticolo.

Il lavoro ha consentito di ricostituire una copia pressoché integrale della Carta, con 180 fascicoli dei comuni viticoli, tre raccol-

te rias-sunt ive di pro-duzioni e superfi ci vitate e altri materiali a corredo. La digitalizza-zione e la pubblicazione in rete ora ne consentono l’accesso a tutti, garantendo la conservazione degli originali.

Il lavoro è stato coordinato dall’ente di San Michele all’Adige in collaborazione con il Consorzio di tutela vini del trentino, la CCIAA e il supporto scientifi co della Soprintendenza per i beni culturali.

NELLA PRIMA RIUNIONE DEL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SONO STATI NOMINATI I QUATTRO VICEPRESIDENTI

Nuovo presidente per la Cooperazione trentina,l’assemblea dei soci ha eletto Giorgio Fracalossi

Ascolta la trasmissione

Trentino nel mondo

in onda il giovedì dopo il giornale radio delle ore 13.00

venerdì alle ore 18.05.

Visita il sito: www.radioitaliatrentinoaltoadige.it

Il nuovo consiglio della Co-operazione trentina (uno dei soci fondatori della Trentini nel moindo), eletto dall’assemblea dei soci del 12 giugno, rinnovato per il 40% dei suoi componenti (9 componenti su 22), il 29 giugno ha tenuto la sua prima riunione di insediamento.

Il consiglio di amministrazione risulta equilibrato anche tra i ge-neri: otto donne, pari al 36% che sale al 48% se si tiene conto del collegio sindacale tutto femmi-nile. Infatti la presidente Romina Paissan, le due sindache effettive e le due supplenti sono donne.

«Le aspettative sono molte - ha affermato il nuovo presidente Giorgio Fracalossi (al centro nella foto, subentrato a Diego Schelfi ) - sarà fondamentale man-tenere una visione unitaria del movimento, pur nella specializ-zazione dei singoli settori. Siamo imprese che operano nel mercato,

è opportuno tenerne conto per coniugare l’aspetto economico con quello sociale, propri di una cooperativa. Su temi specifi ci e intercooperativi sarà valorizzato il ruolo dei vicepresidenti e dei

comitati di settore».Il consiglio ha approvato all’u-

nanimità la proposta di Fracalossi sui nomi dei vicepresidenti, che sono: Marina Castaldo, già vice uscente in rappresentanza del set-

tore di produzione lavoro, sociali e abitazione, continuerà a fare la vicepresidente con in più il ruolo di vicaria; Luca Rigotti continue-rà a rappresentare il mondo delle cooperative agricole; due nuove entrate per il settore della coope-rative di consumo con Paola Dal Sasso, presidente della Famiglia Cooperativa Val di Fiemme e consigliera uscente della Federa-zione, ed Elio Pisoni, presidente della Cassa Rurale Valle dei La-ghi e di Formazione Lavoro per il settore del credito, nuova entrata anche nel consiglio. Nessuno di loro è presidente di consorzi di secondo grado.

Le nomine si completano con il comitato esecutivo: oltre al presi-dente e ai vice, entrano Serenella Cipriani, presidente di ConSolida, Mauro Coser presidente di Sft, Renato Dalpalù presidente di Sait ed Enzo Zampiccoli in rappresen-tanza di Cassa Centrale Banca.

Il nuovo consiglio di presidenza della Cooperazione Trentina: il presidente Giorgio Fracalossi (al centro) con i vice presidenti (da sinistra) Elio Pisoni, Paola Dal Sasso, Marina Castaldo e Luca Rigotti.

IL LAVORO È STATO COORDINATO DALLA FONDAZIONE MACH DI SAN MICHELE ALL’ADIGE

Recuperato il primo censimentodella viticoltura provinciale

9 6 - 2015

GENTE E FATTI

Deloan Mattos Perini è il vincitore dell’edizione 2015 del premio nazionale brasiliano per giovani ricercatori.

Nato a Laurentino (Santa Ca-tarina - Brasile) Deloan Mattos Perini, è nipote di Leandro e Laura E. Perini, lui d’origine trentina e lei d’origine tedesca.

Il premio che gli è stato as-segnato è stato istituito da CNPq (Conselho Nacional de Desenvolvimento Científi co e Tecnológico). Il lavoro presen-tato da Deloan Mattos Perini è incentrato sul tema della sicurezza alimentare e nutri-zionale. Secondo i risultati della

sua ricerca la produzione di alimenti all’interno delle città

attraverso l’agricoltura urbana può rappresentare un’alterna-

tiva in grado di avvicinare gli spazi di produzione agricola e i consumatori, e contribuire così alla sovranità alimentare, a qualifi care spazi urbani e a promuovere una migliore qua-lità della vita per tutti.

Lo studio si basa sui dati elaborati da Perini per la sua laurea in Architettura e Urba-nistica presso l’Università di Erechim (Rio Grande do Sul).

Come premio lo studente ha ricevuto un importo in denaro e una borsa di studio per master.

Quella di quest’anno era la ventottesima edizione del «Pre-mio Giovane scienziato».

Ha origini trentine Deloan Mattos Perini,vincitore del «Premio Giovane Scienziato»

Incontro a Pomeranos della famiglia BonattiPiù di cinquecento persone

tutte discendenti di G.B. Bonatti emigrato in Brasile nel 1875, il 31 maggio scorso si sono riunite a Pomeranos (stato di Santa Catarina). Erano presenti anche Bonatti provenienti da altri stati del Brasile (São Paulo e Minas Gerais) e da Sacramento.

La giornata festiva è iniziata con la santa messa celebrata dal padre dela famiglia, don Mario Bonatti, mentore religioso e culturale dei trentini in Brasile con alle spalle diversi studi sul dialetto e sulla cultura trentina, argomenti sui quali ha scritto ben cinque libri.

Dopo il rito religioso, c’è stato il pranzo tipico con vino e for-maggio e tanta musica trentina e brasiliana, proseguita fi no a sera, quando è stato presentato l’ultimo libro di don Bonatti, che si intitola «Cosa penso della vita del mondo e di Dio».

Per onorare la memoria di G.B. Bonatti, a Pomeranos si sta pensando di allestire un impianto

botanico con le principali varietà della regione sul terreno nel quale si era insediato al suo arrivo in Brasile. I raduni delle famiglie

trentine in Brasile sono molto diffusi e rappresentano un fatto culturale che rafforza il legame con le radici.

IL CONCORSO È STATO ISTITUITO DAL CONSIGLIO NAZIONALE PER LO SVILUPPO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DEL BRASILE

sede in via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO - tel. 0461 234379 - fax 0461 230840e-mail: [email protected] / sito internet: www.trentininelmondo.it

OLTRE CINQUECENTO PERSONE, PROVENIENTI DA DIVERSI STATI BRASILIANI, HANNO PRESO PARTE AL RADUNO DEL 31 MAGGIO

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Sono le 8 e 20 di mattina del 21 maggio 2015, i due au-tobus dal Primiero sono già

arrivati all’entrata dell’autostrada Trento Centro. Salgo assieme al dirigente Cesare Cornella e alla dott.ssa Francesca Baldessarelli dell’Ufficio emigrazione della Provincia Autonoma di Tren-to. Viaggiamo con 60 bambini venuti da Mezzano e Tonadico accompagnati dalle loro maestre. Sono gli alunni delle due classi che hanno vinto il concorso di disegno organizzato in occasione della Festa provinciale dell’e-migrazione che si è svolta in Primiero nel 2014.

Mi siedo accanto a Manuela dell’Associazione P.O.M. (Pri-miero Oltre Mondo). Mi racconta che, con la sua associazione, ha pubblicato un libro intitolato “Primierotti nel Mondo” metten-do in luce il fenomeno dell’emi-grazione giovanile che colpisce attualmente il Primiero. I membri dell’associazione hanno contat-tato i loro amici e conoscenti per una ricerca durata un anno. La maggioranza dei giovani primierotti è rimasta in Europa, tanti si sono fermati nel Regno

Unito. Viste le diffi coltà nel tro-vare un’occupazione Manuela sta valutando a sua volta di emigrare, magari verso l’Australia dove ha parenti.

Le storie di migrazioni mi affascinano particolarmente, io che ho fatto il cammino nel senso opposto, lasciando la mia terra natale, la Francia, per approdare in Trentino. Non è il lavoro che mi ha spinto a partire ma gli studi e poi l’amore mi ha fatta rima-nere. Auguro a tutti i migranti di poter trovare persone così acco-glienti come quelle che ho avuto la fortuna di trovare.

Dopo meno di sei ore, dall’alto degli Appennini si intravede il mare. I bambini sono felicissimi: “guardate, guardate, la lanterna di Genova!!!”. Anche per i più gran-di la vista del mare è sempre fonte di felicità e tutti si affacciano alle fi nestre del bus.

Gli autisti Dino e Dimetriu riescono a parcheggiare vicino al museo del mare. Siamo arrivati in anticipo e dobbiamo quindi aspettare le guide. E’ l’occasione per passeggiare vicino al porto ed intravedere il S518 Nazario Sauro, il più grande sottomarino

italiano visitabile in acqua.La dott.ssa Francesca Baldes-

sarelli della Provincia Autonoma di Trento, Servizio Emigrazione, cura l’organizzazione con molto successo tant’è che un bambino esclama “saresti una brava ma-estra!”.

Verso le 15:30 inizia il nostro viaggio nel museo del mare Galata, nome che deriva dal quartiere di Istanbul che fi no al XV secolo ospitò una delle più

importanti comunità genovesi nel Mediterraneo. Ammiriamo le ricostruzioni ottocentesche della Niña, della Pinta, e della Santa Maria che hanno accompagnato il celebre genovese, Cristoforo Colombo nel suo viaggio in Ame-rica. La guida ci fa notare come la Santa Maria si distingue dalle due Caravelle.

I bambini vogliono portare con loro il massimo di ricordi da con-dividere e continuano a scattare foto. Penso, vent’anni anni fa, quando ero in quinta elementare, le macchine fotografi che «usa e getta» che la mamma mi dava per i viaggi scolastici, non mi avreb-bero mai consentito di scattare così tante fotografi e.

Giovani e meno giovani si lasciano incantare dalle barche sulle quali ci possiamo imma-ginare per un’istante in mezzo all’oceano. Si sale a bordo della Galea genovese del ‘600. La gui-da ci spiega quanto erano diffi cili le condizioni a bordo della Galea. L’equipaggio rimaneva sempre al suo posto, là dove si remava, si mangiava, si dormiva.

Andando avanti nel tempo, ci imbattiamo in un brigantino,

Al Galata Museo per vivere in primaNoemie Paulus

ha accompagnato a Genova gli alunni

delle scuole elementaridi Mezzano e Tonadico

che hanno vintoil concorso di disegnopromosso in occasionedella Festa provinciale

dell’emigrazioneche si è svolta

in Primiero nel 2014

REPORTAGE

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uno dei grandi protagonisti della marineria ottocentesca, nel quale le condizioni a bordo sembrano molto più vivibili.

Arriviamo al terzo piano dedi-

cato all’emigrazione italiana via mare e all’immigrazione stranie-ra. Dopo aver preso il passaporto del nostro personaggio, passiamo attraverso una riproduzione del

centro storico di Genova, con facciate dipinte e vicoli stretti, con le botteghe e gli abitanti che si affacciano e interloquiscono con noi visitatori-emigranti.

Successivamente, raggiugiamo la stazione Marittima e ci pre-sentiamo al doganiere al quale rilasciamo il passaporto. Siamo informati sul nome e la situazione della nostra “emigrata” (real-mente vissuta) si chiama Angela Calcio parte con i tre fi gli: Luigia, Domenico, e Giovanni per rag-giungere il marito in America. Siamo autorizzati a salire sul piroscafo dove possiamo vedere le condizioni di viaggio.

La nostra prima tappa è il quar-tiere della Boca in Argentina, con i suoi colori vivaci, e poi il Bra-sile che ci accoglie con i rumori della giungla e lo spaventoso ruggito del giaguaro non appena ci intravede.

E fi nalmente Ellis Island, dove veniamo intervistati dall’arcigno uffi ciale che per fortuna ci lascia entrare nel territorio nordame-ricano. La guida ci dice che la storia della nostra “emigrata” non è a lieto fi ne: riesce a raggiungere il marito ma con un solo fi glio,

a persona il viaggio degli emigrantigli altri due muoiono di malattia.

Dopo tante emozioni si fa ora di cena. Tutti sono felici di vedere servita la pasta al pesto ed alcuni richiedono il bis. Ricaricate le batterie, i ragazzi instancabili vogliono ancora giocare e il cameriere molto disponibile gli offre la possibilità di stare in una grande sala.

Passate le 23:30 però all’alber-go cala il silenzio. Alle 07:30 ci ritroviamo tutti per una buona colazione a buffet e poi ci diri-giamo in direzione dell’acquario.

Arriviamo nuovamente in an-ticipo. Ne approfi ttiamo allora per fare una passeggiata lungo il mare e per scattare le ultime foto del porto.

Si entra all’acquario… è im-menso e rimaniamo tutti affa-scinati dal movimento lento ed ondoso delle murene, i salti dei delfi ni, impauriti dagli squali e pesce sega e soprattutto divertiti dai pinguini.

Abbiamo il tempo di prendere una focaccia prima di risalire in autobus, salutiamo il mare per tornare al paesaggio familiare delle Dolomiti.

Noemie Paulus

REPORTAGE

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LETTERE

Rafael Rossi Schafer, socio fondatore e primo presidente del Circolo Trentino di Presi-dente Getúlio (Santa Catarina - Brasile), faceva parte della delegazione che in maggio è arrivata in Trentino per sotto-scrivere un patto di amicizia fra i comuni di Presidente Getulio e di Levico Terme. Al suo rientro in Brasile ci ha inviato la lettera pubblicata qui di seguito.

«Grazie Mille» sono parole molto semplici per esprimere tut-to il sostegno che abbiamo avuto durante questo nostro viaggio in Italia. Il Circolo Trentino, gli am-ministratori comunali e gli amici che formavano il nostro gruppo ricorderanno molto bene quanto i trentini siano accoglienti.

Questo viaggio aveva uno sco-po molto importante: creare un legame fra il Comune di Levico Terme e quello di Presidente Getulio, basato sul fatto che a Pre-sidente Getulio esiste un Circolo trentino che ritiene fondamentale per la sua stessa esistenza la cre-azione di un legame sempre più forte fra di noi e Trento.

Appena ne abbiamo intravisto la possibilità, sono cominciati i contatti con Rosanna, Cesare, Antonella, Dario, si è fatto il programma, si sono stabilite le date, fatti i documenti e in breve ci siamo ritrovati su un aereo in viaggio verso l’Italia!

Quattro giorni in Trentino - su dieci passati in Italia - con

l’intenzione di conoscere il più possibile questa terra dove sono nati molti dei nostri antena-ti. L’accoglienza che abbiamo avuto da parte dell’associazione Trentini nel mondo sul Monte di Mezzocorona, con la salita in funivia, è stata fonte di emozioni: di ammirazione e stupore per tutti di fronte al panorama notturno della Piana Rotaliana (nella foto sopra), di «paura» per qualcuno nel salire in funivia e per altri di «vertigini»: ma al di là delle sensazioni diverse, quella serata ha fatto «sentire» che siamo tutti trentini, appartenenti tutti alla stessa famiglia!

Levico Terme così come tutta la Valsugana, oltre a Rovereto e Besenello, sono le principali località da cui sono partiti gli avi dei soci del Circolo trentino, ma

solo una doveva essere scelta e il fatto che la Festa dell’Emigrazio-ne si tenesse quest’anno a Levico Terme è stato uno dei motivi che ha guidato tale scelta, con un grande appoggio organizzativo da parte di Cesare Ciola e di tutta l’associazione Trentini nel mondo.

A Levico siamo stati accolti in modo estremamente caloroso, cosa che cercheremo di contrac-cambiare non appena ce ne sarà l’opportunità. Per ora un primo documento è stato fi rmato, il pri-mo passo è stato fatto. Quale sarà il prossimo? Il tempo ce lo dirà.

E stando a Trento non poteva-mo non desiderare di vedere le montagne! Le Dolomiti di Fiera di Primiero, col Passo Rolle e le Pale di San Martino sono state un’esperienza unica per molti

di quelli che facevano parte della delegazione. Quelli che in passato erano stati solo a Trento hanno così potuto conoscere un altro pezzo di Trentino e coloro che erano arrivati per la prima volta, hanno potuto ammirare un paesaggio unico.

Lasciato alle spalle il nostro breve ma intenso soggiorno a Trento, con gli incontri uffi ciali e quelli con gli amici, il viaggio è proseguito in altre parti d’Italia. Tutto è andato alla perfezione: il viaggio, i compagni di viaggio, l’autista, la guida, gli amici che abbiamo ritrovato e le nuove amicizie... perfino una nuova espressione: per non dimentica-re! E se il futuro permetterà che ci siano altri incontri belli come questo, noi di Presidente Getulio staremo sempre con le braccia aperte per accogliere i nostri fratelli Trentini!

Per tutta la fase organizzativa che ha preceduto il viaggio con riunioni, telefonate, whats app, e-mail che andavano e venivano, due persone devono essere ricor-date in particolare: Nilo Poffo e Osnir Cucco, che hanno tenuto sotto controllo, ognuno per la sua parte, gli aspetti amministrativi e logistici dell’organizzazione sia del viaggio che dell’interscambio, senza contare la pazienza, che io non avrei avuto con me stesso, della nostra grande guida Dario Romoli. Un abbraccio a tutti!

Rafael Rossi Schafer

«Abbiamo sentito che siamo tutti trentiniappartenenti tutti alla stessa famiglia!»

LE IMPRESSIONI DI RAFAEL ROSSI SCHAFER DEL CIRCOLO DI PRESIDENTE GETULIO DOPO IL RECENTE VIAGGIO IN TRENTINO

La spettacolare veduta notturna della Piana Rotaliana dal Monte di Mezzoco-rona. In basso, il gruppo del Circolo di Presidente Getulio durante la visita alla sede della Trentini nel mondo: Rafael Rossi Shafer è il primo a sinistra in piedi.

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CIRCOLI

È la mattina del 26 giugno, e noi sei giovani ragazzi, Marian-na, Noemi, Rosanna, Giacinto, Danilo e il nostro autista e navi-gatore Matteo partiamo carichi per una nuova avventura verso Norimeberga.

Il viaggio procede senza sosta, durante la quale ammiriamo i me-ravigliosi paessaggi dell’Austria, fi no alle 12, dove ci fermiamo per recuperare le forze con panini e insalate sul lago di Tegern in Baviera, visitiamo con piacere il posto, camminando sulla riva e ammirando il paesaggio e le belle persone. Dopo un’oretta ci rimettiamo in viaggio, Ad un certo punto più o meno vicini alla nostra meta ci troviamo bloc-cati nel traffi co dell’autostrada tedesca, e allora cominciamo a chiacchierare, ricordando le varie belle attività che aveva fatto il gruppo volontariato negli anni precedenti, il quale mi ha fatto molto piacere sentire la storia di questo gruppo.

Verso le 17, fi nalmente, arrivia-mo a Norimberga, al pomeriggio usciamo per visitare Norimberga di giorno, visitando e camminan-do di qua e di là, anche per vedere negozi che a Trento non ci sono. Quando scende la sera scegliamo di andare a mangiare nella birre-ria storica del posto, quasi tutti noi ordiniamo le gustose salcicce di Norimberga.

La mattina del sabato facciamo colazione in centro, fi nito di man-giare, ci facciamo un giro per la città, opportunità per comprare qualche scorta di souvenir da por-tare a casa dai parenti oppure sem-plicemente tenerlo per ricordo.

Alle 10.30 ci ritroviamo tutti, per dirigerci verso il negozio

dei coltelli di Paolo e Antonella Chesi, dove Paolo ci fa vedere il suo mestiere, mettendo a lucido un coltellino di Giacinto. Poi Antonella ci offre il caffè e tè, chiacchierando di emigrazione e dolomiti sul loro divano.

In un batter d’occhio è arri-vato mezzogiorno, e Antonella ci ha consigliato e portato in un ristorante tipico bavarese che si affacciava sul fi ume, dove abbia-mo apprezzato i buoni piatti del locale. Finito di mangiare molto velocemente, il nostro navigatore Matteo ci da le indicazioni per an-dare verso il nostro “pulmino” e l’albergo, da lì ci andiamo diretti verso il (ex) circolo trentino di Furth per preparare tutto l’occor-rente per l’esposizione dei nostri eroi pittori.

Alle 17 abbiamo esposto il ciclo

dei mesi, Eugenio Prati, Giovan-ni Segantini, Fortunato Depero e per fi nire una donna, Paola De Manincor. L’esposizione è stata un successo e hanno apprezzato il nostro lavoro.

Dopo, siamo rimasti per as-saggiare pasta fredda, affettati, salcicce, varie verdure e tante torte cucinate dallo staff “Caffè bar Piazzetta” del Mario Campisi, un siciliano emigrato a Furth, che per fortuna si prenderà cura della struttura.

Finito di gustare e “babar”, siamo ritornati in centro, dove abbiamo incontrato di nuovo-Paolo e Antonella con una delle loro fi glie, Silvia, che ci hanno fatto da guida nella “notte di Norimberga”, portandoci a vi-sitare il quartiere di Cinecittà, dove è tutto interamente dedicato

ad ogni tipo di cinema, strutture dedicate al cinema normale (con ben 16 sale), e poi, tara ta tan, c’era una struttura con i cinema 3D, la quale andava sotto terra per 6 -7 piani, cioè immaginatevi scale mobili in giù per tutti quei piani, FANTASTICO. A fine serata siamo andati al bar sulla terrazza a bere, fi nchè non ha in-cominciato a piovere, e ci siamo diretti verso l’hotel, non prima aver salutato Paolo, Antonella e Silvia della loro sempre pronta accoglienza. Domenica mattina siamo dovuti ripartire alla volta del nostro amato Trentino, nella mattinata abbiamo fatto una visita anche alla città di Augsburg, sem-pre in Baviera, per poi proseguire per Trento.

Vorrei ringraziare a nome di tutti noi, tutto il circolo Mirta, Antonella, Paolo, Carlotta, Edo-ardo e lo staff della “Piazzetta” per aver reso questa giornata stupenda, piena di felicità e spe-ranza. Un grande grazie a tutti. E speriamo di ritrovarci anche il prossimo anno! Marianna

Trasferta del Gruppo Giovani a Norimbergaper «mettere in scena» alcuni pittori trentini

Sono state presentate le biografi e del maestroVenceslao, autore del «Ciclo dei mesi» al Castello

del Buonconsiglio, di Eugenio Prati, GiovanniSegantini, Fortunato Depero e Paola De Manincor

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CIRCOLI

Zdravko Latal, Segretario Generale dell’Associazione dei cittadini d’origine italiana di Sarajevo e membro del Circolo Trentino di Sarajevo, è l’autore dell’arti-colo pubblicato qui di seguito.

L’Associazione dei cittadini d’origine italiana (IBH), alla quale aderisce anche il Circolo Trentino di Sarajevo, ed altre nove associazioni hanno partecipato alla Seconda Giornata delle minoranze della città di Sara-jevo, che aveva come tema «La promozione dei diritti umani e la protezione delle mi-noranze nel sud-est d’Europa». L’iniziativa è stata promossa dal Consiglio Europeo e dall’Unione Europea, in collaborazione con il municipio della città.

Durante la Giornata le Associazioni delle minoranze di Sarajevo hanno presentato a cittadini e turisti le attività che svolgono per la conservazione della loro identità nazionale in ambito culturale, nella produzione di ma-nufatti d’arte popolare, nella musica, nella

cucina e in molti altri settori. Gli Italiani di Sarajevo attraverso alcuni

pannelli hanno presentato la storia della pro-pria provenienza, che risale a più di cent’anni

fa. Nello stand dell’Associazione dei cittadini d’origine italiana è stata distribuita una pub-blicazione con le ricette, in lingua italiana e serbo bosniaca, di alcuni piatti tipici italiani, fra i quali anche il gulasch alla trentina. Presso lo stand i visitatori hanno potuto anche assaggiare sei diversi tipi di pizza, alcuni for-maggi originale italiani, come il Parmigiano reggiano, e vini locali e italiani.

L’Associazione ha donato una bottiglia di vino italiano al Sindaco di Sarajevo, Zeljko Komsic.

La Terza giornata si svolgerà in ottobre presso la ricostruita Biblioteca civica, che durante la recente guerra in Bosnia Erze-govina era stata incendiata e gravemente danneggiata. Il tema della terza giornata, alla quale parteciperà anche l’Associazione dei cittadini d’origine italiana, sarà «Le dif-fi coltà nella vita e nelle attività con le quali si confrontano le minoranze di Sarajevo e della Bosnia Erzegovina».

Gli italiani di Sarajevo presentialla «2a Giornata delle minoranze»

Con grande soddisfazione abbiamo raggiunto e festeggia-to il cinquantesimo della nostra attività.

Ringraziamo soci, amici e simpatizzanti per la loro parte-cipazione. In particolare anche il Gruppo Giovani e Volonta-

Un grazie dal presidente del Circolo di Basileariato di Trento e Cesare Ciola, vicepresidente della Trentini nel Mondo. La loro presenza ha arrichito la nostra festa ed è stata occasione di scambio di esperienze e realtà, facendoci sentire parte di questa grande famiglia di Trentini nel Mondo.

I presenti hanno anche aprez-zato l’intrattenimento prepa-rato dal Gruppo Giovani sulla storia delle Dolomiti.

Siamo molto grati per la buona riuscita della nostra festa e speriamo di non dover aspettare i prossimi 50 anni per rivedervi!

Un grazie di cuore dal presi-dente Giuliano Morandini.

17 6 - 2015

CIRCOLI

Album fotografi co della «Cena di San Giuseppe»del Circolo trentino di Vancouver (Canada)

Il Circolo trentino di Villa Regina (Argentina), ha diffuso il terzo numero del suo periodico di informazione che si chiama «La gazzetta trentina».

Nelle sue dodici pagine il bol-lettino riporta molte interessanti notizie sia sull’attività del Circo-lo, sia di interesse più generale. Nell’editoriale, i lettori vengono sollecitati ad impegnarsi per con-servare il DNA trentino, obiettivo che ispira l’attività del Circolo.

L’editoriale è seguito da un omaggio a Nello Sabadin, socio fondatore scomparso nel mese di aprile. Viene poi ricordata la fi gura di Andrea Zeni, detto Pic-chio, nato a Tesero ed emigrato in Argentina negli Anni 20 del secolo scorso, che fece parte della banda municipale di Villa Regina.

C’è poi la cronaca della terza giornata del progetto «Trentini a

tavola», che il 12 aprile ha riunito i soci del Circolo per la prepara-zione dei crauti e della salsa di pomodoro.

Completano il bollettino il calendario dei prossimi appunta-

Ai soci del Circolo di Villa Reginaè arrivata «La gazzetta TRENTINA»

menti sociali e culturali promossi dal Circolo, la notizia relativa a un’iniziativa di solidarietà curata dal Circolo, il testo della canzone «La Montanara» e la foto (pubblicata qui sopra) che

ritrae alcuni soci del Circolo che hanno partecipato alla campagna di solidarietà in favore delle po-polazioni del Cile colpite dalla cenere scaturite dall’eruzione del Vulcano Puyehue.

IL PERIODICO INFORMATIVO, SEMPRE MOLTO APPREZZATO, È GIUNTO AL SUO TERZO NUMERO

Oltre alla cronaca della «Cena di Romallo» e della «Cena di Castelfondo», alla pagina riservata alle donne e al ricordo dei soci scomparsi, nell’ultima edizione di «Notizie dalla Baita», il periodico del Circolo trentino di Toronto (Canada) c’è anche un richiamo al nostro giornale. Nel suo editoriale sulla prima pagina (intito-lato «Happy Mother’s Day» nel quale viene rivolto un

augurio a tutte le mamme) il presidente David Corazza ricorda ai lettori che il numero di marzo/aprile 2015 di «Trentini nel mondo» ha dedicato la copertina e due pagine interne alla cerimonia per il 50°anniversario del Circolo di Toronto. Grazie a questo articolo, mette in evidenza Corazza, «i vostri parenti e amici in tutto il mondo sono stati informati della nostra celebrazione».

Cronache dal Circolo trentino di Toronto

186 - 2015

CIRCOLI

Dopo quattro anni di presidenza del Circolo Trentino di Sanandu-va (Santa Catarina - Brasile), Ma-rino Fortunato Lovato ha lasciato il posto a Ademir Dalla Santa, primierotto da parte materna in quanto discendente di quella fa-miglia Gubert che nell’ottocento ha lasciato le Pale di San Martino per cercare fortuna nel Brasile.

Inelve Curzel, discendente dei Curzel di Caldonazzo ed ex Presidente del Circolo, ha voluto ringraziare Marino Lovato in nome di tutti per i quattro anni di brillante lavoro ed impegno con cui ha lavorato, quanto nella parte culturale che in quella umana, mirando sempre alla crescita del gruppo.

Il Circolo Trentino di Sanandu-va, fondato il 10 febbraio 2003 per promuovere, incentivare e mantenere le tradizioni, i costu-

mi e le festività degli emigrati nonché il patrimonio storico e culturale dei discendenti trentini

che vivono nel Rio Grande do Sul, ha programmato per il 2015 una nutrita serie di appuntamen-ti, iniziata il 22 aprile con la presentazione del “Projeto Me-morias dos Imigrantes, Resgate Historico, Escola de Artes” e proseguita nella settimana dal 19 al 24 maggio con lo show di Ed-gar Marostica “Cultura e Humor in Talian”, la rappresentazione “Fiorentino Bachi” sul fondatore della città, il lancio della prima Rivista del Circolo, la “Polenta na Praça”, la”Missa Italiana” e la reinaugurazione del monumento ai “Bravos Imigrantes Italianos”.

L’appuntamento centrale è stato il 4 luglio per i 25 anni del programma radiofonico “Taliani

Bona Gente”, con una grande serata con vari artisti, il sorteggio di un viaggio premio in Italia e la presentazione del libro “Majesta-de 80 anos de Cooperativismo”.

Altri appuntamenti seguiranno il 1° agosto con la cena italiana del Rotary Club ed a dicem-bre con la presentazione del libro “Memorias dos Imigrantes, Resgate Historico” assieme alla Escola de Artes.

Nella foto qui sotto i partecipanti all’assemblea 2015 e, in alto, il nuovo direttivo: da sinistra, Mari Lucia Benetti, Ademir Dalla Santa, João Pereira Vianna, Marino Fortunato Lovato, Inelve Curzel, Vilmar Agostinho Guzzo e Salete Ivania Lovato, moglie di Marino.

Sananduva, nuovo presidente e ricca programmazione

Questi nuovi vertici del Cir-colo Trentino di Sananduva, eletti dall’assemblea del 17 aprile 2015:Presidente: Ademir Dalla SantaVice-Presidente: Inelve CurzelSegretario: Marino Fortunato LovatoTesoriera: Mari Lucia BenettiDirettore di educazione e cultu-ra: João Pereira ViannaDirettore sociale: Vilmar Ago-stinho GuzzoConsiglieri: Clemes Perondi, Flavio Germano Copatti e Nor-ma Teresinha Spiller (titolari), Gibrain Brezolin, Jaueline Ma-ria Lazzari e Veronilce Rossi Testa (supplenti).

19 6 - 2015

VISITE IN SEDE

“Da Rovereto a Nova Trento, confronti in diacronia e in diatopia sulle versioni di un testo teatrale in dialetto”, questo è il titolo della tesi di laurea magistrale di Carla Teresinha Nardelli all’Università di Trento. Carla ha svolto un’analisi linguistica sul dialetto neotrentino, (lingua parlata dagli emigranti trentini di fi ne 800 a Nova Trento in Brasile), studiandone le interferenze grafi che, fonetico-grammaticali e lessicali della lingua por-toghese nel dialetto.

Ha studiato il caso specifi co di due versioni del pezzo teatrale «L’usel del Marescial», mettendo a confronto il testo della stesura originale, scritta nel 1990 in dialetto roveretano dall’autrice e attrice trentina Loredana Cont e quello adattato lingui-sticamente in dialetto neotrentino nel 2011 per la rappresentazione fata dalla compagnia teatrale «Anima trentina» di Nova Trento (nello stato di Santa Catarina).

Prima del loro rientro in Brasile, Carla e suo

marito João (primo a destra nella foto) sono passati per un saluto alla sede della Trentini nel mondo, salutati dal vicedirettore Francesco Bocchetti (primo a sinistra) e da Maurizio Tomasi (diretto-re responsabile del periodico). Carla ha regalato all’Associazione una copia della sua tesi, che sarà messa a disposizione degli interessati per eventuali studi sul dialetto trentino.

Complimenti a Carla Teresinha Nardelliper la sua tesi di laurea magistrale

CONSEGUITA PRESSO L’UNIVERSITÀ DI TRENTO, È UN’ANALISI LINGUISTICA SUL DIALETTO TRENTINO PARLATO IN BRASILE

Risale a qualche mese fa il viaggio in Italia di Cristine Isabel Simão e Rodrigo Fabio Banzatto, per conoscere Imer in Primiero, la terra da dove era emigrato l’avo di Cristine, Candido Collesel.

Sono stati a Imer qualche gior-

no ed è stata per loro un’emozio-ne molto grande, hanno visitato il Comune e incontrato il sindaco Gianni Bellotto e la vicesindaco Mariangela Brentaro

Nella foto sono assieme a Ce-sare Ciola.

Gustavo Baretieri (Barater) è originario della Vallarsa, i suoi avi Francesco e Giosuè Colom-bano Barater emigrarono nel 1876 a Bento Gonçalves (Bra-sile), a Linha Leopoldina; tutti i suoi avi hanno origini italiane.

Gustavo è socio del Circolo Trentino di Bento Gonçalves ed è già la terza volta che viene nel suo paese di origine in Vallarsa. Ha fatto visita anche all’Associa-zione (nella foto è con Rosanna Barchiesi e Giada Degasperi).

José Rommano Conzatti Giordani (al centro) del Circolo trentino di Porto Alegre, è stato accolto in sede dal presidente Alberto Tafner (a destra) e dal vice direttore Francesco Bocchetti.

Boris Potrich (secondo da sinistra), del Circolo trentino di Stoccarda, fa sempre tappa presso l’Associazione quando arriva in Trentino: qui è con Tibor Kovacevic, Sabina Corradini e Giada Degasperi.

206 - 2015

ALBUM

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Fotocronacadella cerimoniaa Nova Milanoper i 140 annidell’emigrazionein Brasile

In basso a destra, il coro infan-tile e (in senso orario), la chiesa gremita durante la messa; la preparazione del pane secondo tradizione; la consegna delle targhe ai discendenti; il coro di Nova Milano; il «rinfresco» per i partecipanti; un cestaio all’o-pera.

21 6 - 2015

DALLE VALLI

«Un’opera di interesse simboli-co moderno che, con una sintesi fi gurativa di effi cace rappresen-tazione estetica, racchiude alcuni tra gli elementi caratterizzanti i concetti artistici dell’ultimo Novecento».

È la motivazione con cui la giuria (composta da Rosa Lardelli e Roberto Festi, e presieduta da Vittorio Spampinato) ha assegna-to ad Ezio Arosio di Lissone (a sinistra nella foto) la 46ª edizione del Premio Segantini, il tradizio-nale appuntamento con la pittura nelle vie e nelle piazze di rione

Opere in strada ad Arco per il «Premio Segantini»Stranforio, al quale quest’anno si sono iscritti 75 artisti con 184 opere.

Premio speciale per acquerello «Albrecht Dürer» a Luigi Mere-galli di Riva del Garda, premio speciale della giuria artisti a Sebastian De Gobbis di San Gio-vanni Lupatoto, e premio speciale della giuria popolare a Mirella Calza di Arco.

La premiazione s’è svolta da conclusione della giornata di esposizione delle opere nel cuore del centro antico cittadino, pre-senti il sindaco Alessandro Betta

(a destra nella foto), l’assessore alla cultura Stefano Miori e la re-sponsabile di Alto Garda Cultura, Giancarla Tognoni.

Nato nel 1966 in memoria del celebre pittore d’origine arcense Giovanni Segantini (nato ad Arco 1858 e scomparso a Maloja nel 1899), il premio vuole proporre come ogni anno ai partecipanti la riscoperta dei valori che resero celebre il maestro del divisio-nismo, primo fra tutti lo stretto rapporto culturale ed esistenziale tra uomo, artista e natura.

Per l’Amministrazione comu-nale e la galleria civica di Arco si tratta di un’iniziativa voluta per onorare la memoria dell’illustre concittadino.

Montato in una notteil ponte di Vezzano

Si sono concluse con successo poco dopo le ore 3 della tra il 25 e il 26 giugno le complesse operazioni di posa del ponte di Vezzano, coordinate dal Servizio Opere Stradali e Ferroviarie della Provincia. Ci sono volute non più di tre ore per portare a termine l’intervento che ha reso un ricordo l’attraversamento a raso della statale 45 bis in corrispondenza dell’incrocio con la provinciale 84 per la valle dei Laghi. Poco dopo le 7 di stamane, in perfetto orario sui tempi previsti, la riapertura della statale.

Per il varo sono state utilizzate due gru, in grado di sollevare 200 tonnellate una e 500 tonnellate l’altra. All’operazione hanno assistito, con grande interesse, alcune centinaia di persone che non si sono volute perdere lo «spettacolo» delle gru in azione.

Dopo la fi rma uffi ciale di Pa-rigi del 9 giugno, con la quale l’Unesco ha concesso la qualifi ca internazionale di Riserva della Biosfera alle Alpi ledrensi e Ju-dicaria (al momento ve ne sono solo dieci in Italia) il gruppo di lavoro che si è impegnato per ottenere questo prestigioso rico-noscimento ha scelto il Castello di Stenico come prestigiosa sede di rappresentanza della Riserva della Biosfera. La scelta, fatta ov-viamente in accordo con il museo del Castello del Buonconsiglio di cui Stenico è sede distaccata non è casuale.

Arroccato su un dosso roccioso da cui domina la valle, Castel Stenico è uno splendido maniero

collocato al centro della zona ge-ografi ca interessata, è il simbolo del potere dei principi vescovi di Trento e per secoli è stato luogo di difesa e controllo del territorio. Il castello di Stenico, oltre ad essere il monumento artistico più importante per l’intera vallata, ne rappresenta l’identità e ne incarna le vicende millenarie.

Un’immagine del castello è presente anche nel mese di gen-naio del celebre ciclo di affreschi di Torre Aquila al Castello del Buonconsiglio di Trento, dove viene immortalato dal maestro Venceslao in quello che gli sto-rici dell’arte identifi cano come il primo paesaggio innevato della pittura occidentale.

Prestigioso ruoloper Castel Stenico

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226 - 2015

DALLE VALLI

«Donne Imprenditrici Sudtiro-lesi» e le rappresentanti femmini-li delle principali organizzazioni professionali del settore agricolo si sono incontrate per valutare possibili sinergie e collabora-zioni.

È avvenuto il 26 maggio a Castelrotto (Bolzano), all’evento ideato da «Donne Imprenditrici Sudtirolesi», di cui Presidente è Hiltraud Erschbamer, organizza-to in collaborazione con Donne in Campo Trentino, Presidente Mara Baldo, al quale hanno partecipato Coldiretti Donne Impresa, presente la Vicepresi-dente nazionale e Presidente del Trentino Maria Luisa Bertoluzza, Confagricoltura Donna con la Presidente nazionale Marina di Muzio e la Presidente di Con-fagricoltura Trentino Cinzia Cainelli e l’associazione Donne in Campo con la Presidente Mara Longhin. Per il Trentino presenti anche le Vicepresidenti Chiara March e Nadia Mittestainer.

Un momento importante, come

è stato definito dalla maggior parte delle presenti, caratterizzato dal desiderio di confrontarsi e dall’impegno di provare a con-dividere progetti e collaborare su alcune tematiche.

Obiettivo comune a tutte le as-sociazioni è quello di supportare l’imprenditorialità agricola, dare voce alle donne rurali e dare loro concrete possibilità di mettere in atto le loro iniziative, valoriz-zando le molteplici specifi cità,

“facendo reddito”.Condivisa da parte di tutte le

Presidenti presenti la necessità di fare ancora molto per supportare la donna che lavora nel settore primario, che è imprenditrice e produttrice di cibo, ma allo stesso tempo assume ruoli sociali fonda-mentali, perché è consumatrice ed educatrice. Ruoli tutti questi che dovrebbero trovare un giusto riconoscimento economico.

Il confronto è avvenuto su mol-

te tematiche, che caratterizzano il settore agricolo ed in particolare quello femminile. Si è parlato delle diffi coltà di accesso al credi-to, di formazione e informazione degli organi di rappresentanza, di Expo, di cambiamenti climatici, dell’importanza di trovare sem-pre più spazio all’interno della società civile per farsi conoscere ed essere rappresentate. Si è discusso delle peculiarità e delle sensibilità che caratterizzano il genere femminile, della neces-sità di ottenere sempre più voce nei tavoli politico-istituzionali e allo stesso tempo del bisogno di essere consapevoli delle proprie capacità per riuscire a superare ostacoli e timori.

Un incontro che, come ha af-fermato la Presidente di Donne Imprenditrici Sudtirolesi Hiltraud Erschbamer, deve tradursi in una grande opportunità per tutti, per cercare connessioni oltre le organizzazioni di appartenenza, per cercare punti in comune che uniscono i diversi sforzi.

IN UN INCONTRO A CASTELROTTO SONO STATE ESAMINATE LE PROBLEMATICHE CHE RIGUARDANO IL SETTORE AGRICOLO

Tra «donne rurali» trentine e sudtirolesiintenti comuni e progetti da condividere

Un taglio del nastro che sim-boleggia il raggiungimento di un nuovo traguardo. E un traguardo che testimonia un servizio eroga-to alla comunità da oltre un seco-lo. Entrambi i traguardi apparten-gono al Ceis, Consorzio Elettrico Industriale di Stenico. Il primo è legato all’inaugurazione della sede a Ponte Arche. Il secondo al centodecimo anniversario di fondazione.

Era il 14 maggio 1905 quando centoventi soci (primo presiden-te: Emilio Corradi), diedero vita al Ceis, una società cooperativa che ha lo scopo di contribuire, attraverso l’attività di produzio-ne e distribuzione dell’energia elettrica «.. al miglioramento eco-nomico e sociale...» di chi vive e opera nelle sue zone di attività.

Il Ceis eroga i suoi servizi nel territorio dei Comuni delle Giudicarie Esteriori: Stenico, San Lorenzo Dorsino (fusione di San Lorenzo in Banale e Dorsi-no), Comano Terme (unione dei

Comuni di Bleggio Inferiore e Lomaso), Bleggio Superiore e Fiavè.

L’area servita ha una superfi cie di 250 chilometri quadrati. Gli abitanti sono 8.400. I soci sono tremilacinquecento e rappresen-tano l’80% dei nuclei familiari.

La storia dei primi centodieci

anni è contraddistinta da tante pagine.

Tra le prime quella del 1907 con l’attivazione del primo im-pianto idroelettrico in località Ponte Pià. Inizialmente la poten-

za era di 100 kVA poi aumentata, dal 1919 al 1954, fi no a 2130 kVA. Nel 1967 venne costruita la sede a Ponte Arche. Dal 1970 al 1982 sono stati concretizzati due altri ampliamenti della centrale per arrivare a una capacità di 3875 kVA.

Il resto è storia di ieri o quasi. Ventidue anni fa primo restyling della sede di Ponte Arche. L’anno dopo automazione e telecontrollo per la centrale di Ponte Pià.

«L’inizio millennio per la no-stra cooperativa – è stato ricor-dato – ha signifi cato altri progetti importanti. Pensiamo alla rico-struzione e all’ulteriore potenzia-mento della Centrale di Ponte Pià (4000 kVA), ma anche all’avvio del progetto Fotovoltaico diffuso declinato nella costruzione della centrale Sol de Ise con potenza installata 636,72 kWp, e di due impianti fotovoltaici. Il primo Dasindo con potenza installata 148,52 kWp. Il secondo San Giuliano di 199.58 kWp».

Nuova sede per il Consorzio elettrico di StenicoL’INAUGURAZIONE È COINCISA CON IL CENTODECIMO ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELLA SOCIETÀ COOPERATIVA

23 6 - 2015

DALLE VALLI

Il profumo e il sapore di un formaggiodipendono dalla «storia» della mucca

LA FONDAZIONE MACH HA MESSO IN LUCE IL FORTE LEGAME CHE ESISTE TRA L’ANIMALE E L’AROMA DEL PRODOTTO CASEARIO

Il metodo di allevamento e alimentazione, ma anche la “sto-ria” di ogni singolo animale, sono fondamentali per defi nire l’aroma del formaggio. Lo han-no dimostrato i ricercatori della Fondazione Mach che, assieme ai colleghi dell’Università di Padova, e con il supporto tecnico e organizzativo della Federazione Provinciale Allevatori di Trento, hanno appena ultimato uno studio pubblicato sulla rivista scientifi ca internazionale «Journal of Dairy Science», la rivista scientifica internazionale più importante del settore lattiero caseario, entrato nella graduatoria dei cinque la-vori più letti.

Il Gruppo di ricerca Qualità Sensoriale di San Michele all’A-dige ha analizzato 150 piccole forme di formaggio ottenute dalla caseifi cazione in condizioni sperimentali di latte munto da 150 animali diversi: ogni forma analizzata era quindi associata ad una singola vacca della quale sono state raccolte tutte le infor-mazioni “personali” (età, numero di parti, stadio di lattazione, quan-tità di latte prodotto) e dell’a-zienda (dimensione, tipologia di strutture, modalità di gestione e alimentazione).

La sperimentazione ha riguar-

dato pertanto 150 vacche di razza bruna allevate in trenta aziende della provincia di Trento, scelte come rappresentative della realtà locale. Attraverso la tecnica della gascromatografi a (foto qui sopra) sono stati identifi cati nei cam-pioni oltre cinquanta composti volatili, appartenenti a diverse

classi chimiche, che contribui-scono all’impatto sensoriale del formaggio, in modo particolare al suo profumo e sapore.

Lo studio conferma l’effetto dei sistemi di allevamento e della dieta sulla qualità fi nale del pro-dotto, ma dimostra che è anche possibile legare gli aspetti del fl avour del formaggio ad alcuni

attributi degli animali, come lo stadio di lattazione o la produtti-vità o il numero di parti. In altre parole, la ricerca dimostra che sulla qualità del latte incide non solo la gestione degli animali, ma anche le caratteristiche stesse dei bovini.

I 150 campioni analizzati nel laboratorio del Centro Ricerca e Innovazione sono stati ottenuti da una sperimentazione molto più ampia, avviata nell’ambito del progetto sulla qualità delle produzioni in ambiente montano, “CowPlus”, fi nanziato dalla Pro-vincia autonoma di Trento. Il la-voro svolto a San Michele dimo-stra la possibilità di incrementare il valore del latte puntando sulla differenziazione dei formaggi e muove un primo passo nella direzione della rintracciabilità del prodotto in base ad aspetti quali-tativi come il profi lo aromatico.

I ricercatori ora stanno lavoran-do su un’altra analisi incentrata su oltre mille formaggi individuali di vacche trentine, attraverso la tecnica della spettrometria di massa (PTR-MS), più rapida della gascromatografi a, con cui vogliono indagare anche le basi genetiche della qualità sensoriale dei formaggi. (l.g.)

La ricerca condotta su 150 capi di razza brunaalpina ha confermato che sulla qualità del latte

incidono non solo i sistemi di allevamento e la dieta ma anche le caratteristiche individuali dei bovini

246 - 2015

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MILANO, CASTELLO SFORZESCOSala conferenze della Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”

25 febbraio - 29 marzo 2015ingresso libero � orario: dal lunedì al venerdì 9,00-15,00sabato 9,00-13,00 (con visita guidata gratuita dalle 10,30 alle 12,00) � domenica 29 marzo 9,00-13,00

PIEVE TESINO, MUSEO “PER VIA”Sala Mostre Temporanee

13 giugno - 30 agosto 2015ingresso: intero € 4; ridotto € 2 � orario: martedì, mercoledì, giovedì 14,30-18,30venerdì, sabato, domenica 10,00-13,00 e 14,30-18,30 � lunedì chiuso

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