gli alunni della classe quinta della scuola pri- · 2020. 1. 12. · la storia ”amore love...
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CLASSE QUINTA
SOMMARIO
Editoriale Pag. 2
Angolo della cronaca Pag. 3
Angolo della poesia Pag. 9
Angolo degli affetti Pag. 14
English corner Pag. 18
Angolo del fumetto Pag. 20
Angolo delle emozioni Pag. 23
Angolo dello sportivo Pag. 24
Angolo degli esperimenti Pag. 26
Angolo dei giochi Pag. 28
ANNO I (2016-2017) n. 2
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Gli alunni della classe quinta della scuola pri-maria “ G. Mallamaci” di Motta San Giovanni, nell’ambito del progetto di potenziamen-to”INSIEME PER … INFORMARE”, durante l’anno scolastico 2016/2017, hanno deciso di costituire una redazione giornalistica. L’idea è nata dal fatto che a scuola si realizzano molte esperienze significative, interessanti e coinvolgenti e, non volendo tenerle solo per lo-ro, hanno pensato di farle conoscere agli altri diffondendole attraverso una forma di comuni-cazione speciale: la pubblicazione di un giorna-lino. I piccoli giornalisti hanno trasformato le crona-che delle loro esperienze vissute sia tra i banchi di scuola, sia sul territorio in articoli giornalisti-ci. Hanno pensato ad un titolo, all’occhiello e al sommario e poi hanno trasformato il racconto che, nella cronaca era in prima persona, in ter-za persona. Ogni articolo è stato completato da una foto o da un disegno accompagnato da una didascalia. Insieme hanno dato un nome alla testata giornalistica. Oltre alle pagine dedi-cate alla cronaca, nel giornalino ci sono pagine dedicate alla storia, alla cucina, alla poesia ed ai giochi. Dopo aver curato la grafica, l’impaginazione e la stampa, il giornalino sarà distribuito per essere letto da tutti. La redazione è costituita da 11 alunni e 4 docenti. Ognuno di loro, assumendo un ruolo preciso di reporter, articolista, grafico, illustratore, foto-grafo, titolista, caposervizio, ha dato il proprio tempo ed il proprio impegno per la buona rea-lizzazione del giornalino che comprende, tra le sue pagine, anche illustrazioni e testi realizzati dai compagni delle altre classi del plesso.
UN GIORNALE A SCUOLA … PERCHE’ Sollecita i ragazzi a ri-prendere quanto osservato e appreso durante le attività e le uscite didattiche. Stimola l’invenzione e l’elaborazione di storie e racconti. Promuove momenti di riflessione riguardo significativi avveni-menti quotidiani che si trasformano in articoli giornalistici. Favorisce la comunicazione ed il dialogo riguardo i fatti e gli apprendimenti scola-stici. Utilizza la scrittura su Word e su Publisher per avvicinare i ragazzi gra-dualmente agli altri programmi disponi-bili. Coinvolge tutti gli alunni e rappresenta un elemento concreto di comunicazione tra gli alunni stessi e le famiglie. L’esperienza è riferita, infatti, a diversi tempi ed ambiti educativi e curriculari e, motivando i ragazzi a raccontarsi ed a raccontare, contribuisce a sviluppare una vasta serie di abilità cognitive. Coordinati dalle docenti, gli alunni han-no costituito una vera e propria redazio-ne che ha richiesto un impegno continuo, arricchito ulteriormente dal carattere di trasversalità e dalla condivisione di com-piti diversi, finalizzati alla realizzazione di un lavoro comune.
Le docenti
Alunni: Campolo Samuele, Laganà Giovanna, Legato Pietro,
Mallamaci Sofia, Malaspina Giuseppe, Messana Benedetto,
Messana Giovanni, Monte Gianluca, Romeo Paolo,
Stillittano Giovanni, Surace Demetrio
Docenti: Calabrò Antonina, Cogliandro Angela, Romeo Antonia e
Santo Mirella
La grafica è stata curata dalla docente Squillaci Rosaria
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I bambini votano per scegliere il personaggio preferito
UN VOTO PER UN NOME
Dopo lo spettacolo teatrale svolto nell’androne della scuola, le maestre organizzano un’ indagine tra gli
alunni
Tutti gli alunni della scuola primaria “ G. Mallamaci” hanno assistito ad uno spettacolo teatrale: la storia di “ Amore e
Psiche “ rappresentata da un’attrice di nome Anna e diretta da un regista che si chiama Gaetano. Nella storia c’erano
tanti personaggi: Zefiro, Psiche, Afrodite, Cupido e le sorelle invidiose di Psiche. Quando lo spettacolo è finito
l’attrice ha chiesto quale fosse il personaggio che li aveva colpiti di più. C’è stata un po’ di confusione e così quando
sono tornati in classe hanno deciso di votare. Ogni alunno, quindi, ha scritto su una scheda il personaggio preferito
ed ha messo la scheda dentro l’urna. Poi hanno fatto lo spoglio dei voti. La maestra ha aperto l’urna e un bambino
leggeva i nomi scritti sulle schede, mentre un altro scriveva i nomi sulla lavagna. Le schede erano 13, ma una era
nulla, perché qualcuno non aveva capito ed
aveva scritto due nomi. Dopo lo spoglio dei
voti il personaggio che ha avuto più voti è sta-
to “Amore”.
La scuola di Motta San Giovanni per un giorno si trasforma in un teatro.
ATTORI A SCUOLA
Gli alunni del plesso di Motta assistono con grande interesse ad uno spettacolo teatrale molto coinvolgente.
22 febbraio 2017
Oggi la scuola di Motta San Giovanni si è trasformata in un tea-
tro, grazie alla compagnia “Spazio Teatro” che ha rappresentato
la storia ”AMORE LOVE PSICHE”. La rappresentazione ha coin-
volto gli alunni dalla classe prima alla classe quinta. Tutti in asso-
luto silenzio hanno ascoltato una storia di amore, invidia e gelo-
sia. La storia è stata narrata dalla bravissima Anna, un’attrice che è
riuscita solo con il timbro della voce e con della bambole di pez-
za a presentare i vari personaggi: Zefiro il vento, Afrodite la
madre gelosa e possessiva, Cupido il figlio, le sorelle cattive che
personificavano l’invidia e la bellissima Psiche. Il messaggio della storia è stato emozionante per-
ché nonostante le difficoltà, le bugie gli inganni, l’amore tra Psiche e Cupido ha trionfato.
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Gli alunni visitano le sale della “ casa dei Calabresi”
TUTTI AL PALAZZO DEL CONSIGLIO REGIONALE
Il palazzo è intitolato al filosofo calabrese Tommaso Campanella
3 marzo 2017
Gli alunni delle classi seconda, terza, quarta e quinta e i docenti si
sono recati al Palazzo Campanella che è il palazzo del consiglio re-
gionale della Calabria chiamato cosi perché è intitolato al filosofo
reggino Tommaso Campanella. Questo palazzo è chiamato an-
che”Casa dei Calabresi” ed ha una forma di astronave,la sua facciata
è a vetri che riflettono il cielo. Arrivati al Palazzo Campanella sono
stati accolti da una guida che, con molta pazienza, li ha accompagna-
ti nelle varie sale consiliari e ha spiegato loro il significato e la fun-
zione di ognuna. Una ragazza intervistata ha affermato che la sala
che l’ha colpita di più è stata quella intitolata a Nicholas Green
perché porta il nome di un bambi-
no americano morto durante una
rapina sull’autostrada nei pressi di
Rosarno. I malviventi hanno spara-
to contro la macchina su cui viag-
giava Nicholas pensando che fosse
la macchina di un gioielliere. I suoi
genitori hanno donato gli organi
di Nicholas perché erano molto
affezionati alla Calabria ed è per
questo che hanno creato un monumento in suo ricordo composto da sette
campane, che rappresentano il numero degli organi donati, con
sopra sette colom-
be che simboleg-
giano la pace. E’
stata un’esperienza
bellissima per gli
alunni perché han-
no imparato molte
cose nuove.
LA CASA DEI CALABRE-
SALA CONSILIARE “ F. FORTU-
GNO”
SALA “ GIUDITTA LEVATO”
POLO CULTURALE
SALA DELL’ACCOGLIENZA
SALA “ NICHOLA GREEN”
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Un ‘escursione per scoprire il proprio territorio
ANDIAMO AL CASTELLO DI SANTO NICE-
TO
L’architetto Assunta Ambrogio racconta la storia
dell’antica fortezza per far conoscere agli alunni le
proprie origini
15 marzo 2017
Gli alunni delle classi II, III e IV della scuola primaria
”G. Mallamaci” sono andati a visitare il castello di Santo
Niceto. Sono partiti con lo scuola-bus, accompagnati dalle
maestre. Sono arriva-
ti al castello verso le
ore 10.00.
I bambini, dall’alto
hanno potuto ammi-
rare il panorama con
tanto verde e tanto
mare.
La cosa più bella,
come hanno detto,
però, è stato vedere
il castello con le sue
torri ed ascoltare la
Aspettando la Pasqua
LA SEMINA A SCUOLA
I bambini seminano grano e lenticchie da
offrire a Gesù
Il 25 marzo, dopo la ricreazione tutti gli alunni e le
maestre sono andati nell’androne degli spettacoli per
seminare il grano e le lenticchie. Prima la maestra ha
preparato le ciotoline di stagnola con il cotone bagna-
to. Poi ogni
bambino ha
preso un pizzi-
co di semi e li
ha sparsi nella
ciotola giusta.
Infine la signo-
ra Maria ha
chiuso le ciotole al buio dentro un armadietto. Prima
di uscire nell’androne Roberto e Giuseppe hanno suo-
nato la “ troccola” per avvisare tutti. Mentre i bambini
spargevano i semi la maestra scattava le foto. I bambi-
ni dovranno curare i semi con l’acqua e con il cuore e
quando i semi si trasformeranno in piantine, li offriran-
no a Gesù.
Alunni sorpresi dalla pericolosità dell’uso dei social network
LA POLIZIA POSTALE A SCUOLA
Ispettori a scuola per spiegare agli alunni come si deve usare internet
21 marzo 2017
Nella scuola primaria di Motta S. G. due funzionari della polizia postale hanno svolto una lezione con gli alunni delle
classi quarta e quinta ed i ragazzi della prima, seconda e terza secondaria di I grado. Questi ispettori si occupano della
sicurezza di internet e hanno parlato dei pericoli che si corrono su internet. Hanno detto che i ragazzi non dovrebbe-
ro avere certi tipi di social network e che mettere la foto in un profilo è pericolosissimo perché a volte qualche perso-
na fa taglia e incolla e mette la faccia della foto in una nuova con
un altro corpo. A questo proposito hanno raccontato delle storie
sulla pericolosità di internet ed hanno detto cosa fanno gli hacker
e i pedofili. Con degli esempi, hanno spiegato anche che molte
volte, la pubblicità è ingannevole. I funzionari hanno chiesto ai
ragazzi chi avesse facebook e più di 500 amici e hanno spiegato
che, nella real-
tà, nessuno
conosce 500
persone e che
facebook li
chiama amici,
ma in realtà
sono solo con-
tatti. Hanno precisato anche che, se i bambini hanno questi social,
hanno messo età false perché per iscriversi a facebook si devono
avere 18 anni. Infine gli alunni hanno fatto delle domande e gli i-
spettori hanno risposto a tutti molto chiaramente e con tanta pa-
zienza. Dopo sono andati nella scuola di Lazzaro per tenere la stes-
sa lezione. Gli alunni sono tornati alle loro attività più consapevoli dei pericoli della rete.
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Interessante uscita didattica a Reggio Calabria
VISITA AL MUSEO DELLA MAGNA GRECIA
Gli alunni accompagnati dalle maestre scoprono la Storia
11 aprile 2017
I bambini delle classi III, IV e V dei plessi di Lazzaro, Motta, e di
Sant’Elia si sono recati al museo con il pullman di Tripodi. Appena
arrivati a Reggio Calabria gli alunni sono stati accolti da una guida.
All’entrata hanno potuto ammirare 3 anfore giganti di terracotta e
la guida ha dato il permesso di scattare delle foto. Nelle vetrine era-
no esposte alcune pietre levigate dagli uomini dell’età preistorica, i
resti delle ossa di un uomo e una donna, varie armi di legno e pie-
tra, molti gioielli delle donne di quel tempo, vari tipi di vasi( grandi,
medi e piccoli) e alcune monete molto antiche. Per ultimo hanno
ammirato i bronzi di Riace, che rappresentano due guerrieri ritrovati
dal sub Marietti, nel 1972, nei fondali del mar Ionio. Un guerriero
ha l’aria di essere giovane, l’altro ha solo un occhio, perché è stato
costruito con una tecnica diversa dal primo,
che non ha resistito al tempo.
Altri reperti importanti osservati sono: la
statua di Apollo che non ha il braccio e
l’avambraccio e che fa parte dei reperti sto-
rici della Magna Grecia. Un altro simbolo
del museo di Reggio Calabria è l’anello in
ambra con dentro raffigurata la testa della
dea Atena.
I ragazzi, molto curiosi, hanno fatto molte
domande e hanno scattato tante foto. Finita
la visita guidata, i ragazzi hanno parlato di
questa bella esperienza trascorsa insieme.
Don Gianni precisa l’importanza della famiglia e della scuola nell’educazione dei ragazzi
LA PASQUA DELLO STUDENTE
12 Aprile 2017
Tutti gli alunni delle classi della scuola primaria e secondaria di 1° grado
“Giovanni Mallamaci”, insieme alle maestre e ai professori si sono recati nella
chiesa di Santa Caterina a Motta San Giovanni per la messa di Pasqua dello stu-
dente. Appena arrivati gli alunni si sono disposti nei banchi ed in silenzio hanno
aspettato l’inizio della Santa Messa. La messa è stata celebrata dal parroco del
paese, Don Gianni Gullì che durante l’omelia ha parlato dell’educazione dei gio-
vani. Il parroco ha ripetuto più volte che l’educazione è molto importante e a
questo ci devono pensare soprattutto i genitori, ma anche la scuola. La messa è
stata animata dai canti intonati dagli alunni che hanno partecipato anche all’offertorio e
hanno letto le preghiere dei fedeli. Prima della fine della messa i bambini della scuola
del’infanzia hanno recitato una poesia. Dopo il canto finale tutti gli alunni insieme ai do-
centi e a Don Gianni hanno scattato un selfie sull’altare e poi gli alunni in fila per due sono
ritornati a scuola accompagnati dalla Parola di Dio.
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Gli alunni della classe seconda della scuola
primaria tra i primi 3 classificati
CONCORSO “ RAGAZZI IN AULA”
La maestra comunica ai bambini una
notizia inaspettata
19 maggio 2017
Oggi i bambini della classe seconda della scuola
primaria”G. Mallamaci” di Motta San Giovanni
erano molto contenti perché la maestra ha
detto che erano arrivati tra i primi tre classificati
al concorso “ RAGAZZI IN AULA” bandito dal-
la Regione Calabria. Per partecipare al concorso
prima sono andati a visitare il Palazzo della
Regione, poi hanno inventato la storia del
“TASSO BARBASSO E LA FORTEZZA DI SAN-
TO NICETO”. Infine hanno trasformato la sto-
ria in un fumetto.
Visita all’azienda del Bergotto”
“TUTTI INSIEME ALL’AGRITURITURISMO “LA SPINA SANTA”
A Bova Marina per scoprire una risorsa del nostro territorio: la coltivazione del bergamotto
25 maggio 2017
Gli alunni della scuola primaria “G. Mallamaci” con le maestre sono andati a visitare l’agriturismo “La Spina Santa”
situato tra il verde delle piante del bergamotto con cui vengono fatti liquori, dolciumi, medicine ,caramelle e profu-
mi. Appena arrivati hanno fatto merenda in un locale con tavoli in legno. Poi una gui-
da li ha portati a visitare la piantagione di bergamotto e dopo aver spiegato tante cose
li ha accompagnati al museo del bergamotto.
Lì c’erano macchinari usati dal 1840 al 1950,
ritrovati in uno stabilimento abbandonato.
Tre di essi erano serviti a grattugiare la buccia
del bergamotto e ricavare l’essenza per i pro-
fumi. Un altro portava la polpa direttamente
alla mangiatoia dei vitelli. Dopo sono andati
a visitare la fabbrica dove fanno il “Bergotto”. Lì con dei macchinari le bottiglie veniva-
no lavate, riempite, etichettate e imballate, pronte per essere portate e vendute nei bar
e nei supermercati. Dopo aver visto tutte queste cose sono andati a comprare le cara-
melle al bergamotto in un banchetto. Alla fine verso le 11:30 hanno preso la strada per
ritornare a scuola.
Si conclude il progetto “SPORT DI CLASSE”
GIOCHI DI FINE ANNO
Gli alunni scoprono giocando i veri valori dello sport
19 Maggio 2017
Anche quest’anno a scuola, a conclusione del progetto di educa-
zione fisica, ci sono stati i giochi sportivi di fine anno. Il mister
Pietro ha fatto giocare gli alunni a palla prigioniera. Ha scelto
quattro ragazzi di quinta per formare le squadre erano: Pietro,
Giovanni, Samuele e Paolo. Poi Il mister li ha divisi in quattro
squadre diverse: la rossa, la gialla,la blu e la verde,. Tutte le squa-
dre si sono sfidate a due a
due e alla fine hanno pareg-
giato, ma i ragazzi si sono
divertiti un sacco lo stesso ed
hanno svolto le attività orga-
nizzate dal mister con entusia-
smo e lealtà. Durante l’anno,
infatti, hanno imparato tante
cose e, oltre a saper giocare,
anche a rispettare le regole, a
giocare lealmente ed a stare
bene insieme. I ragazzi han-
no fatto giochi di movimen-
to, staffette, di memoria e di
intelligenza. Alla fine la mae-
stra ha scattato una foto di
gruppo e tutti hanno ricevu-
to un attestato di partecipa-
zione.
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Gli alunni della classe seconda della scuola primaria di Motta San Giovanni al palazzo della Regione
UNA GIORNATA SPECIALE
I bambini si classificano al terzo posto al concorso bandito dalla Regione Calabria
Giovedì 25 maggio 2017
I bambini della classe seconda con la dirigente, con la maestra Angela Co e con alcune mamme sono andati al
palazzo Tommaso Campanella per ricevere un premio. Appena arrivati li hanno fatti sedere sulle poltroncine delle
prime file, nella sala Nicola Calipari. Nella sala c’erano tanti altri ragazzi e ragazze di altre scuola calabresi che hanno
aderito al concorso “RAGAZZI IN AULA”. C’era anche un grande schermo e un grande tavolo con tanti microfoni. I
bambini hanno dovuto aspettare un po’ perché una scuola è arrivata in ritardo. Poi hanno proiettato i fumetti e i
video realizzati ed infine hanno consegnato ai partecipanti le medaglie e un attestato. Le mamme hanno scattato tan-
te foto per ricordare questa esperienza così importante ed emozionante.
Le amiche dell’alternanza scuola-lavoro
A SCUOLA PER DIVENTARE MAESTRE
La scuola primaria di Motta San Giovanni ancora una volta protagonista di interessanti esperienze vissute
all’interno delle aule.
Nell’ ultimo periodo dell’anno scolastico, sono arrivate alla scuola primaria di Motta San Giovanni delle ragazze del
liceo pedagogico “ Tommaso Gullì”di Reggio Calabria che nel loro futuro vogliono diventare maestre. Queste ragaz-
ze sono inserite nel percorso Alternanza-scuola lavoro. Arrivate a scuola sono state affiancate dalle maestre per impa-
rare il metodo d’insegnamento. Sono state gentili con i bambini e, con la guida delle docenti, li hanno aiutati a svol-
gere delle attività didattiche.
L’esperienza è stata molto importante sia per i bambini che per le ragazze perchè non solo ha arricchito il loro percor-
so scolastico, ma soprattutto, ha fatto comprendere il vero valore della scuola. Fondamentale è stata la collaborazio-
ne con le insegnanti aderenti al progetto che, infatti, hanno dato loro ottimi consigli per un futuro migliore.
Le ragazze: Federica, Maria Chiara, Cristina, Silvia e Alessia, con il loro gioioso carattere hanno istaurato positivi rap-
porti con tutti gli alunni, tanto da diventare amiche e compagne di studio e hanno reso le lezioni più divertenti e ori-
ginali.
Il fumetto
L’attestato
Federica
Maria Chia-
Cristina
Silvia
Alessia
La premiazione
9
I NASI STRANI DI ARLECCHINO
Arlecchino naso fino
fa divertire ogni bambino.
Arlecchino naso grosso
cade sempre dentro il fosso.
Arlecchino naso lungo
va a cercare un bel fungo.
Arlecchino naso storto
va ogni giorno nel suo orto.
Arlecchino naso stretto
con la scala sale sul tetto.
Arlecchino naso tappato
fa la spesa al supermercato.
Arlecchino naso giallo
con Brighella va a cavallo.
Arlecchino naso viola
non vuole andare a scuola.
Arlecchino naso arancione
fa gli scherzi a Pantalone. Arlecchino naso azzurro
spalma il pane con il burro.
Arlecchino naso blu,
così noi non scriviamo più!
Gli alunni della classe II
CARNEVALE
Carnevale,
ogni scherzo vale.
Mi metterò una maschera da Pulcinella
per suonare una campanella.
Mi metterò una maschera da Arlecchino
per far credere a tutti che sono birichino.
Mi metterò una maschera da Balanzone
per poter mangiare un bel calzone.
Mi metterò una maschera da principino
per nascondere il mio nasino.
E sarà divertente spruzzare stelle filanti di
Carnevale,
Ridere, scherzare, giocare.
Carmine Calabrò Filippo Azzarà
COLOMBINA GIRANDOLINA
Colombina esce all’una
e con un razzo va sulla luna.
Colombina esce alle due
e passeggia con un bue.
Colombina esce alle tre
e beve un bel frappè.
Colombina alle quattro esce
e parla con un pesce. Alle cinque esce Colombina
e fa un uovo con la gallina.
Colombina esce alle sei
e le spuntano tanti nei.
Colombina esce alle nove
e si abbronza sul pianeta Giove.
Colombina esce alle dieci
e al ristorante frigge ceci.
Infine Colombina a casa resta
e prepara una grande festa.
Gli alunni della classe II
ARNEVALE
RIA DI ALLEGRIA
ITORNANO LE MASCHERI-
NEL BORGO
LLIETANO
BAMBINI GIOIOSI CON
ESTITI COLORATI
E STRADE CON SCHERZI
CORIANDOLI
Gli alunni della classe III
Colombina esce alle sette
e si mette le cuffiette.
Colombina esce alle otto
e va a giocare al lotto.
10
IL MIO PAPA’
Il mio papà è gentile
e nel pomeriggio gioca con me in cortile.
Il mio papà è bello
e domenica mi porta al castello.
Il mio papà è paziente
quando sta in mezzo alla gente.
Il mio papà è ricco
e ogni mattina va alla “Chicco”.
Il mio papà non è arrabbiato
quando con la mamma va al
supermercato.
Il mio papà non è vagabondo
quando mi porta in giro per il mondo.
Il mio papà è particolare
quando passeggia con me sul lungomare.
Il mio papà è cortese
e di sera va in paese.
Il mio papà è dormiglione
e di giorno va alla stazione.
Il mio papà è speciale
e va in farmacia a Bocale.
Il mio papà è il migliore
e io lo tengo nel mio cuore.
Gli alunni della classe II
PER IL PAPA’
Papà ti voglio bene
e spero che saremo sempre insieme!
Papà quando devi cucinare
sempre qualcosa devi bruciare!
Papà quando mi sei accanto
sono felice come per incanto!
Papà quando giochi a carte
con me
mi fai sentire un vero re!
Papà sei tanto forte
da sfondare due porte!
Quando mi chiami dal lavoro
mi dici sempre:” Ciao, tesoro!”
Sei il più prezioso dei miei tesori
con te trascorro i miei momenti migliori!
Filippo
PAPA’ SEI … Papà sei molto speciale,
sei proprio eccezionale!
Papà sei un tenerone, come un orsacchiottone!
Anche se molto occupato,
con me sempre premuroso sei stato.
Sin da piccolina sono stata la tua principessina.
Papà mi rendi sempre felice,
sei il più prezioso dei miei tesori,
con te trascorro i momenti migliori.
Karole
PAPA’ SEI …
Papa’sei divertente
mi rendi felice come un sole splendente
Papa’ mi piaci,
quando mi abbracci e mi baci.
Papa’ ti adoro
sei il mio grande tesoro-
Papa’ quando sei contento
anche io felice mi sento.
Papa’ sei speciale
come un dolce niente male.
Sei il più prezioso dei miei tesori
con te trascorro i momenti migliori!
Manuela
AL MIO PAPA’
Caro papà
Sei sempre generoso con me
oggi ti voglio dire:
sei un papà meraviglioso
tu rendi felice ogni momento
della mia vita.
Vorrei poter trascorrere
molto più tempo con te
ma il lavoro ti porta via.
Non vedo l'ora che arrivi il venerdì
per poter raccontarti i miei segreti.
Tu papà sei unico
ti voglio un mondo di bene.
Giovanna
11
FILASTROCCA DI PRIMAVERA
Per fare la filastrocca di PRIMAVERA prendo
una P come Primule sbocciate
una R come Rondini ritornate
una I come Insetti ronzanti
una M come Margherite eleganti
una A come Aiuole colorate
una V come Viole profumate
una E come Erbetta appena spuntata
una R come Rugiada delicata
una A come Aria leggera
ed ecco fatta la filastrocca di PRIMAVERA!!!
Gli alunni della classe II
L’UOVO DEI DESIDERI
Gli alunni della classe II Illustrazioni di Chiara Calabro’
Nel mio uovo vorrei trovare
un grande cortile dove giocare,
non da solo, ma con mamma e papà
per stare insieme in libertà.
Nel mio uovo vorrei trovare
un mare calmo dove nuotare,
non da solo, ma con gli amici
per essere tanto felici.
Nel mio uovo vorrei trovare
un prato verde dove rotolare,
non da solo, ma con i miei cugini,
per raccogliere i fiorellini.
Nel mio uovo vorrei trovare
un cielo sereno dove volare,
non da solo, ma con tante persone,
per fare tante azioni buone.
Nel mio uovo vorrei trovare
un mondo pulito dove esplorare,
Non da solo, ma con tanta gente,
per non avere bisogno di niente!!!
ossiamo
mare
Coprendo
uanta
manità
bbiamo
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LA MIA MAMMA
La mia mamma è bella,
gentile e sorridente.
E’ sempre seria e paziente.
Le sue braccia sono sempre aperte
ogni volta che ho bisogno di un abbraccio.
Tutto quello che dice
io lo faccio!
Ludovica Calabrò
UNA MAMMA SPECIALE
La mia mamma è la più bella
perchè è una stella.
E’ buffa e sorridente,
ma anche seria e paziente.
Supera gli ostacoli della vita
e di ogni strada ci insegna l’uscita.
Marta
IL MIO TESORO
Mamma sei il mio tesoro!
Non ti cambierei neanche con cento chili d’ oro.
Tu fai tutto per me:
sono felice di avere una mamma come te!
Anche malata ti prendi cura di me
e non pensi mai a te.
Mi piace con te passeggiare
e anche ridere e scherzare.
Ti voglio bene quando mi baci,
Ti voglio bene quando stai con me.
Anche se mi sgridi mi piaci
Sei un’amica speciale
che non mi farebbe mai male!
Ludovica
DEDICATA ALLA MAMMA
Quando mangio una caramella
Mi viene in mente che sei bella!
Quando la campanella suona,
Mi ricordo che sei buona!
Quando gioco in cortile,
Penso a quanto sei gentile!
Quando non faccio niente,
Ti immagino sorridente!
Oggi, mamma, è la tua festa
E da dirti che mi resta?
Che di bene te ne voglio un mare
E senza te non posso stare!
Filippo
LA MIA MAMMA
Per la mamma più bella
che è anche una stella.
Tu fai sorrisi splendenti
e ha degli occhi lucenti.
Mamma tu sei la migliore
perchè canti con AMORE!
Chiara Mallamaci
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LA MIA STELLA
Mamma, tu sei bella,
bella come una stella.
Una stella, forse il Sole,
che dona a tutti gioia e amore.
Mamma, fai dei dolci straordinari,
che già a vederli sembrano speciali.
Poi quando li provi,
sono sempre nuovi.
Mamma, tu sei il mio amore,
e sei sempre nel mio cuore.
Tu mi sei sempre accanto,
e risolvi tutto come per incanto.
Mamma,tu sei un tesoro,
anche più prezioso dell’oro.
Tu mi hai creato,
e io te ne sono molto grato.
Carmine
SE FOSSI ...
Se tu fossi una rosa preziosa
io sarei un giardiniere.
Ti curerei ogni giorno
per vederti sbocciare.
Se tu fossi un’aquila
Io ti cavalcherei
senza paura
per esplorare il mondo.
Se tu fossi un giardino
io ti porterei nel
mio cuore
per sempre.
Se tu fossi una casa
Io verrei da te
per abitare insieme.
Se tu fossi una
playstation
io ci giocherei
sempre e tanto
per divertimento.
Se tu fossi un cellulare
io ti comprerei
per giocare con te.
Se tu fossi un frutto
io ti coglierei
dall’albero
per assaporarti.
Gli alunni della classe V
MAMMA SEI LA MIGLIORE
Mamma, sei la migliore!
Ci sei a tutte le ore.
Mamma, sei molto importante per me,
come farei senza di te?
Mamma sei un tesoro,
vali molto più dell’oro!
Mamma mi piace insieme a te cucinare,
ma anche parlare, ridere e scherzare.
Mamma, ti voglio un sacco di bene,
spero che staremo sempre insieme.
Karole
Il MIO TESORO
Mamma sei il mio tesoro!
Splendi come l’ oro!
Mi aiuti quando sono in difficoltà
e insieme facciamo tante attività
Io per te farei qualunque cosa,
per non vederti pensierosa!
Mamma ti prendi sempre cura di me
e non pensi mai a te.
Tu mi dai tanto amore
e io ti voglio bene con tutto il cuore
Tu sei la mia amica migliore
e ti penso a tutte le ore
Tu sei la cosa più bella che mi sia capitata
Sei proprio la mia fata
Ti voglio un mondo di bene!
Chiara Scollica
LA MIA FATA
Mamma sei la migliore,
E doni a tutti noi gioia e amore,
Per questo ti voglio bene tanto,
E la vita insieme a te è un incanto.
Anche se ogni tanto con me sei adirata,
Resti comunque per me sempre una fata.
Antonino
14
Il mio papà
Il mio papà si chiama Andrea, ha il viso allegro, ha gli
occhi verdi, la bocca piccola, il naso corto, le sopracci-
glia chiare, la fronte spaziosa, i capelli castani e lisci.
Ha la corporatura media. È di carattere dolce ed è sem-
pre pronto ad aiutare tutti. Gli piace la campagna, fare
delle passeggiate in montagna e d’estate gli piace molto
andare a pesca.
Il mio papà ama gli animali, coltiva la terra e si adatta a
tutti i tipi di lavoro.
Io il mio papà non lo cambierei per nessun altro al
mondo.
Antonino
LA MIA MAMMA
La mia mamma è bella e buona e spesso
ricorda l’arcobaleno. E’ come un cuore che
batte forte forte, non mi abbandona mai
neanche per un secondo. Sarà con me come
la luna, il sole. Per me è premurosa e genti-
le e le vorrò bene per tutta la vita.
Samantha
LA MIA MAMMA
La mia mamma si chiama Rossella, ha 39 anni. E’ ca-
salinga. I suoi capelli sono castani e biondi. La sua
carnagione è chiara. Gli occhi verdi e lucidi sono sem-
pre allegri. La sua bocca è normale e il naso a patata.
E’ di media statura. Ha una corporatura snella. Le
piace indossare vestiti luccicanti. Quando è in casa
nei momenti di relax indossa vestiti sportivi. Io qual-
che volta l’aiuto nei lavori di casa e lei mi dice grazie.
E’ una cuoca perfetta e mi prepara piatti deliziosi.
Con lei parlo volentieri di scuola e di cucina. Il suo
hobby e “ abbracciarmi e farmi tante coccole” con
me è paziente, ma quando combino guai si arrabbia.
Ci sono cose che la fanno infuriare: il disordine e
rompere qualcosa. Invece l’ordine la rende felice. La
sento dire spesso che mi vuole tanto bene. Secondo
me la mia mamma è proprio una “ super mamma”!!!
E’ la mamma più bella, più dolce, più gentile del
mondo!
Francesca
LA GIORNATA DELLA MAMMA
Quando la mattina apro gli occhi sento dei rumori in
cucina: è la mia mamma che, già sveglia, prepara la
colazione e i vestiti per tutti.
La mia mamma non si riposa mai, neanche dopo
aver finito le pulizie perché è troppo impegnata a
tenere la casa sempre in ordine :passa l’aspirapolvere
sui pavimenti, toglie la polvere accuratamente dai
mobili, corre di qua e di là per raccogliere tutte le
cose che lasciamo dappertutto io e mia sorella quan-
do giochiamo. Si affaccenda ai fornelli per prepararci
dei buoni pranzetti.
La sera, svilita, ci accompagna al letto ,ci copre ci dà
un bacio e dice: “Buonanotte!” E finalmente se ne va
a riposare.
Chiara Scollica
IL MIO PAPA’
Il mio papà si chiama Giovanni, ha 41 anni ed è
un ingegnere. E’ alto, robusto, ha gli occhi grandi,
castani e molto espressivi. Le sue labbra sono car-
nose e grandi e ha il naso aquilino. Ha pochi ca-
pelli di colore nero con sfumature grigie e li porta
rasati. Di solito indossa camicia, maglione, jeans e
scarpe sportive. Il mio papà è molto calmo e pa-
ziente e non si arrabbia quasi mai.il suo hobby è
andare in moto con gli amici. E’ molto bravo in
matematica e quando non capisco qualcosa mi
aiuta. Nonostante il suo lavoro lo porti a stare
molto tempo fuori casa, è un papà molto presen-
te, infatti, quando ha un po’ di tempo mi porta a
fare delle passeggiate e a mangiare il gelato perché
siamo molto golosi. Il mio papà è il migliore del
mondo!!!
Giovanna
15
LA MAESTRA ANGELA
La mia maestra Angela ha sessantaquattro anni.
E’ molto alta, snella,bella e gentile.
Ha i capelli a caschetto, marroncini con le meches bionde, il viso
opaco con qualche ruga e quando sorride due belle
fossette le compaiono sulle guance. Ha la bocca piccola con uno
splendido sorriso, il naso leggermente arrotondato sulla punta, gli
occhi marroni con il contorno verde chiaro.
Indossa sempre vestiti alla moda e gioielli che addosso a lei stanno
benissimo. Mette scarpe basse: ballerine, scarpe da tennis. A me pia-
ce tutto della maestra, l’unico difetto che ha è che grida spesso, ma
lo fa per il nostro bene perché ci tiene che siamo bravi. A me questa
maestra piace tanto.
Manuela
LA MAESTRA MIRELLA
La maestra Mirella ha sessantaquattro anni ed insegna
matematica e scienze.
E’ bassa, un po’ cicciottella, ha nella faccia un po’ di ru-
ghe, ha i capelli neri come il carbone, gli occhi marroni e
a mandorla, la bocca piccola che sorride sempre.
Indossa maglie nere con pochi brillantini e gonne nere o
marroncine.Porta gli occhiali, porta sempre un orologio e
l dito la fede, non indossa collane e bracciali. Ha
l’abitudine di bere sempre caffè.
E’ simpatica, ma quando si arrabbia diventa un po’ catti-
va, Però so che ci sgrida per il nostro bene, ci dice sem-
pre che ci vuole bene e che non ha preferenze.
E’ brava ad insegnare matematica e scienze e a volte ci
porta a studiare con Rino l’amico
scienziato nella sala computer e ci
fa divertire. Per me la maestra Mi-
rella non ha difetti.
Alessia
LA MIA MAESTRA
Durante il mio percorso didattico ho incontrato tante
bravissime maestre che ricordo ancora oggi con gioia
perché mi hanno aiutata nel mio cammino educativo.
L’insegnante che voglio descrivere è la maestra Mirella
Santo, docente di matematica, scienze e tecnologia nella
scuola primaria di Motta San Giovanni .la maestra Mi-
rella ci ha accompagnati in questi cinque anni con atten-
zione ed affetto. La sua corporatura è robusta, ha i ca-
pelli neri e gli occhi castani, porta gli occhiali con la
montatura blu ed è di carnagione chiara. Non è calabre-
se, è originaria della città di Lecce, ecco perché il suo
accento sembra a tutti simpatico e alle volte gioioso
perché le sue battute rendono belle le lezioni. Il suo ca-
rattere è gentile e cortese, è sempre con il sorriso
sulle Labbra anche quando noi la facciamo arrabbia-
re!!! E’ sempre pronta a dare buoni consigli soprat-
tutto a chi ha bisogno. La maestra Mirella è molto
preparata, le sue spiegazioni sono sempre interessan-
ti e riesce a far capire l’argomento con semplicità.
Sono molto contenta di aver incontrato una brava
maestra!
Giovanna
Ritratto della maestra Mirel-
la
realizzato da Chiara Scollica
LA MAESTRA DI MATEMATICA
La mia maestra di matematica Mirella Santo
ha 64 anni, è di altezza media, ha gli occhi
marrone scuro e i capelli corti e neri. Ha una
corporatura robusta, il viso rotondo, il naso
e le orecchie normali. Veste in modo classico
con accessori semplici. Mi piacciono molto i
suoi comportamenti e i suoi atteggiamenti,
perché ha un modo speciale di insegnare ed
è sempre vicina a noi alunni. Inoltre è una
persona equilibrata, razionale e con la sua
pazienza, anche se qualche volta la perde,
cerca di farci capire sempre le lezioni. Sono
convinto che fare la maestra è proprio il la-
voro che fa per lei.
Gianluca
LA MAESTRA ANGELA CA
La mia maestra Angela insegna storia, geografia e italiano. Ha sessantaquattro anni, ma
per me è ancora in gamba. E’ sempre buona, ma quando la facciamo arrabbiare …inizia a
strillare.
Ci fa fare progetti, ci porta in sala computer per scrivere testi o per vedere Rino Pianetino
nella storia. A me non piace tanto quando ci rimprovera, ma capisco che lo fa perché ci
vuole bene e per farci capire che certe cose non si fanno e mi piace quando scherza con
noi e ci fa ridere La maestra è alta e snella, è così alta che sembra un lampione che illumi-
na la strada.
Ha i capelli castani con dei ciuffi biondi, gli occhi castani. Porta sempre una borsa carica di
libri, un borsellino di Peppa Pig che le ha regalato sua nipote, il telefono e un’agendina.
Filippo
Ritratto della maestra Angela Ca
realizzato da Antonino
16
LA MIA CAMERETTA
Io la mia cameretta la divido con mio fratello. Ci sono due lettini e un
armadio e dall’altro lato c’è la finestra.
Di solito la mia cameretta non è in disordine perché mamma se la vede
disordinata si arrabbia. Quando ci mettiamo a giocare, io e mio fratel-
lo, però, mettiamo tutto sotto sopra. Ci piace lanciarci i cuscini addos-
so, toglierci le scarpe che lasciamo fuori posto e spostiamo i tappeti.
A me piace tantissimo la mia cameretta.
Antonino
LA MIA CASA
La mia casa si trova in un rione costruito
su una strada piuttosto stretta dove si
arriva soltanto con la macchina.
La mia casa ha due piani. Al primo pia-
no c’è il salotto, c’è una scala, le camere
da letto, il bagno e il ripostiglio.
Nel piano di sopra invece c’è il terrazzo,
il cucinino un ripostiglio, il bagno e la
cucina grande.
A me piace passare il tempo in salotto
perché c’è il televisore e posso giocare
con i videogiochi.
Io mi trovo bene in questa casa e non
vorrei cambiarla con nessun altra.
Antonino
LA VOCE DELLA MIA CASA
Sono in cucina e ascolto rumori e suoni diversi:il fruscio dei rami
degli alberi quando soffia il vento, il dolce cinguettio degli uccel-
lini , il vento,il rombo delle macchine che passano lungo la stra-
da, i passi dei miei nonni al piano di sopra, mia madre che mi
chiama dall’ altra stanza :-”Ludovica”.
Il rumore delle sedie spostate,lo sciacquone di casa mia perché
la mamma è andata al bagno. Birillo e Dado che abbaiano, il
rumore dell’ aereo che vola, il cellulare della mamma che squil-
la, i gatti che graffiano gli alberi, il rumore della lavatrice di mio
zio che si muove.
Però quando cala la sera è come se ci fosse un interruttore che
spegne tutto tranne la televisione.
Ludovica
Tre letti a castello di colore arancione e verde. Un armadio grande
con le ante verdi e i cassetti arancione. Una libreria arancione a cin-
que scaffali zeppi di libri di scuola e non. Nell’ultimo ripiano in alto
un piccolo televisore nero. Una cassapanca, una scrivania con i libri
di mio fratello e un portatile, una sedia, un settimino ( mobile con 7
cassetti ) una grandissima parete attrezzata. Una mazza da baseball,
un contenitore per la spazzatura e una grandissima bottiglia piena di
piccoli giochi. Carmine
17
Il CORTILE
Insieme alla maestra Angela Ca, siamo andati in cortile per osservarlo e descriverlo. Abbiamo percorso i due androni
e siamo usciti. Il cortile ci è apparso pieno di erba alta come un labirinto. Tra l’erba abbiamo visto il finocchio selvati-
co e sentito il suo profumo. La maestra si è punta con un cardo spinoso. Poi abbiamo visto il rosmarino che era pro-
fumatissimo. Passando in mezzo all’erba alta siamo riusciti ad avvicinarci ai nostri tre amici: Giulivo, Alberico e Alle-
grolimo che aveva un limone. Camminando sentivamo le foglie secche frusciare sotto i piedi. Tra l’erba c’erano tanti
fiorellini: gialli, bianchi, viola. Il pino era pieno di pigne sia grandi che piccole, accanto c’era l’albero a “U” e con la
corteccia ruvida. Si sentiva il cinguettio degli uccellini,
l’abbaiare dei cani e il coccodè di alcune galline. Siamo
stati in silenzio e abbiamo sentito il ronzio continuo
delle api. Una ringhiera arrugginita separa il cortile dal
giardino del vicino dove ci sono tanti alberi fioriti e un
mandarino ancora carico di frutti. Il nostro cortile
sarebbe più bello se tagliassero l’erba, così potremmo
giocare ogni tanto.
Alunni classe IV
IL CORTILE DELLA SCUOLA
Con la maestra Angela Ca siamo andati in cortile, per
osservarlo e descriverlo.
Appena siamo usciti abbiamo visto il pino con la corteccia ruvida. Sul tronco c’era anche appiccicata la resina e
sembrava miele. In mezzo all’ erba c’erano fiori variopinti, per esempio le margherite che, però non hanno un odore
piacevole. C’erano anche tante erbe come il finocchio selvatico che, invece, ha un profumo piacevole e rilassante e il
cardo che quando lo tocchiamo ci pungiamo. Accanto alla porta esterna c’è l’albero di fichi pieno di foglie lucide e di
colore verde chiaro, più in là il larice che ha una forma a “U”, ecco perché noi lo chiamiamo albero a u e ogni volta
che andiamo in cortile ci passiamo dentro.
Abbiamo ascoltato “ la voce del cortile”: l’abbaiare del cane, il dolce cinguettio degli uccellini, il coccodè di alcune
galline, il ronzio continuo delle api. Una ringhiera arrugginita divide il cortile da un giardino dove ci sono tantissimi
alberi da frutto: a me viene voglia di scavalcare quella ringhiera e mangiare tutti i frutti!!!! Sarebbe bello se l’erba ve-
nisse tagliata più spesso, così potremmo uscire a giocare un po’!!!!
Filippo
LA VOCE DELLA MIA AULA
Siamo in aula, zitti zitti ascoltiamo suoni e
rumori: il fruscio delle automobili che salgo-
no e scendono velocemente nella strada da-
vanti alla scuola, il richiamo squillante delle
maestre che invitano i bambini a fare silen-
zio, il rombo delle betoniere che arrancano
verso il castello di Santo Niceto, le urla del
“patataro” che invita le donne a uscire e
comprare la frutta, lo squillo del cellulare
della maestra che ci fa sobbalzare, l’atteso e
festoso suono della campanella della ricrea-
zione, il vociare dei campanello d’ingresso
che annuncia una visita, il dolce cinguettio di
alcuni uccellini.
Quando suona la campanella dell’uscita la
voce della scuola aumenta di volume, ma
dopo un po’, tutto tace.
Alunni classe IV
18
… nel mondo ci sia
la
… si rispetti la
natura!
… i grandi
non
litighino!
… tutti
siano buoni!
… tutti i bambini
abbiano da mangia-
re!
… gli uomini non faccia-
no
… non siano uccisi gli
animali in via
d’estinzione!
… che il mondo sia più
pulito!
… i genitori stiano sempre con i
… si rispetti
la natura!
… tutti i bambini
siano rispettati!
… tutti sia-
no
Gli alunni della classe II
… tutti siano
felici!
19
Gli alunni della
classe I
Gli alunni della classe III
20
Gli alunni della classe V
21
Gli alunni della classe II
22
Gli alunni della classe IV
23
Gli alunni della classe II
24
È bellissimo giocare insieme.
A un torneo di palla prigioniera o di
palla avvelenata non importa vince-
re, ma importante è divertirsi.
Giocavamo a nascondino. Caterina
contava e le abbiamo fatto 4 volte
“libera tutti”, però lei non si è lamen-
tata e ha contato. Ha accettato la
sconfitta e ha continuato a giocare e
divertirsi.
Stavamo giocando a
“Schiacciacinque” ed io sono stata
eliminata perché Alessia mi ha colpi-
ta. Io non mi sono arrabbiata con lei,
ho pensato:”Un’altra volta vincerò io.
Quando si perde non dobbiamo
essere arrabbiati con la squadra
avversaria, dobbiamo farle i com-
plimenti e la volta seguente dob-
biamo impegnarci di più per
vincere.
Un giorno io e mio cugino giocavamo
a nascondino. Toccava a me contare,
io volevo vincere e così ho sbircia-
to...poi mi sono pentita e ho detto: “
Stop!...Ho sbirciato”. Ho dovuto ri-
contare. Alla fine ho vinto. Che
soddisfazione vincere rispettando le
regole!
IL MISTER PIETRO
L’ATTESTATO
L’ENTUSIASMO
IL “ BATTICINQUE”
LA SQUADRA DEI “PICCOLI”
LA SQUADRA DEI “GRANDI”
I GIOCHI
25
Se perdi non devi mettere il broncio
perché poi tutti sono tristi o arrabbiati
con te.
Se perdi devi imparare dalla sconfitta.
L’importante non è vincere o perdere,
è partecipare.
Se un mio compagno di squadra cade io
gli tendo la mano, gli chiedo scusa e poi
ricominciamo a giocare tutti insieme.
Io pure se perdevo non mi arrabbiavo
perché so che l’importante è divertirsi e
partecipare, non vincere.
Il mister ci ha spiegato che dobbiamo
giocare tutti insieme e imparare le pa-
role dello sport: gruppo, lealtà, insieme,
onestà.
Anche se perdiamo ad una partita a
palla prigioniera ci diamo il cinque.
Un giorno di sabato facevamo educa-
zione fisica e una mia amica era cadu-
ta. Io l’ho presa dalla mano e l’ho
abbracciata.
Non si ride quando un compagno cade,
ma bisogna aiutarlo.
Giochi di Primavera. Avevamo vinto!
ma è stato bello imparare a giocare
insieme.
Rispettando le regole puoi essere
leale e sincero e quindi un vero
“SPORTIVO”.
Stavo giocando a pallone e ho fatto
goal. Ho esultato però non ho offeso
l’avversario dicendogli che non sape-
va giocare. Ho detto solo: - EVVIVA,
HO VINTO!
Una mattina d’estate sono andata a
fare un pic-nic con i miei cugini però
ci eravamo dimenticati la palla. Allo-
ra abbiamo preso le carte dei panini
e abbiamo formato un pallone! Ogni
occasione è buona per divertirsi an-
che con una palla di carta!!!!
È bellissimo giocare insieme.
26
Occorrente:
un bicchiere di vetro
un foglio di carta
Procedimento:
Abbiamo riempito il bicchiere pieno d’acqua fino all’orlo e lo ab-biamo coperto con il foglio di carta facendolo aderire bene sul bor-do. Abbiamo tenuto il foglio con la mano e abbiamo capovolto il bicchiere con un movimento deciso. A questo punto abbiamo tolto la mano.
Osservazioni:
L’acqua non è caduta dal bicchiere e il foglio sembrava incollato.
Conclusioni:
Il peso che l’aria esercita sulla Terra si chiama pressione atmosferi-ca. La pressione atmosferica viene esercitata in tutte le direzioni, anche dal basso verso l’alto e trattiene il foglio impedendo all’acqua di uscire. Gli alunni della classe II
Perché le foglie sono verdi in primavera e in esta-
te e colorate in autunno?
Forse perché in autunno c’è la nebbia, la pioggia e
poco calore.
Occorrente:
2 bicchieri di plastica, acqua, alcool, foglie verdi.
Abbiamo versato in un bicchiere l’acqua e nell’altro
l’alcool. Abbiamo spezzettato le foglie e le abbiamo mes-
se nei due bicchieri. Abbiamo aspettato un giorno.
L’alcool è diventato verde e le foglie si sono
scolorite, l’acqua non si è colorata.
L’alcool ha estratto la clorofilla, una sostanza
verde che dà il colore alle foglie in primavera e
in estate. Serve a catturare la luce del sole. In
autunno c’è poca luce e poco calore quindi le
foglie cedono all’albero la clorofilla e prendono il colore
di altre sostanze (rosse e marroni) in esse contenute. Poi
ingialliscono, cadono e l’albero resta spoglio.
Gli alunni delle classi II e III
Domanda - Come si nutrono le piante?
Ipotesi - Le piante assorbono il nutrimento dalle radici
Esperimento - Occorrente: un vaso di vetro, colorante alimentare
verde, acqua, un garofano bianco.
Abbiamo versato del colorante alimentare nel vaso con l’acqua.
Poi abbiamo immerso i fiori.
Osservazioni - Dopo quasi 4 ore i petali esterni sono diventati un
po’ verdi e si distinguono le nervature. Dopo 3 giorni i petali sono
diventati verdi e con i margini gialli perché hanno “succhiato” il
colorante alimentare contenuto nell’acqua. Si distinguono benissi-
mo le nervature.
Conclusione - Le piante si nutrono attraverso dei tubicini che tra-
sportano l’acqua verso l’alto fino alle foglie e ai fiori.
Puoi provare a scio-
gliere nell’acqua dell’inchiostro e immergere
un narciso.
Gli alunni della classe III
Ma come mai l’acqua sale verso l’alto? Di solito non succede
il contrario?
Quando è contenuta in tubicini molto sottili l’acqua tende a
risalirli perché le sue molecole si “arrampicano” aggrappan-
dosi alle pareti dei tubicini. Le piante sfruttano questa pro-
prietà dell’acqua, la capillarità, per portare l’acqua dalle
radici fino alle foglie. Incontriamo la capillarità nella vita di
ogni giorno quando, ad esempio, inzuppiamo un biscotto nel
latte, quando una spugna assorbe l’acqua, …
Esperimento
Occorrente: un contenitore con dell’acqua, fiori di carta.
Procedimento: pieghiamo i petali dei fiori di carta verso il
centro e appoggiamoli sulla superficie dell’acqua.
Osservazione: i
fiori si aprono
perché la carta
assorbe acqua
per capillarità.
Gli alunni della classe III
27
Oggi Caterina ha portato
le perline e Manuela ha
portato il filo perché vole-
vamo vedere gli stati della
materia .
Prima abbiamo infilato le
perline nel filo, poi le ab-
biamo lanciate per terra e si
muovevano un pochino.
Abbiamo visto la materia
allo stato liquido.
Dopo le abbiamo accar-
tocciate nel nastro adesivo
e le abbiamo lanciate per
terra e non si sono mosse.
Abbiamo visto la materia
allo stato solido.
Infine abbiamo preso le
perline e le abbiamo lancia-
te per terra. Sono corse per
tutto il pavimento. Abbia-
mo visto la materia allo
stato gassoso.
Gli alunni della classe IV
28
REBUS ( frase 6
Soluzione:Napoli
REBUS ( frase 5
Soluzione: Siena
REBUS ( frase 7
Soluzione:L’Aquilai
REBUS ( frase 7
Soluzione: Belluno
REBUS ( frase 7
Soluzione: Caserta
REBUS ( frase 7
Soluzione: Torino
REBUS ( frase 7
Soluzione: Pescara
REBUS ( frase 7
Soluzione: Salerno REBUS ( frase 7
Soluzione: Palermo
Colora sulla cartina politica dell’Italia la regione dove si
trovano le città che hai scoperto dopo che hai risolto i
rebus
Gli alunni della classe V
29
Completa il casellario con l’iniziale del nome
corrispondente al disegno e scoprirai la parola.
Gli alunni della classe V
30
AVERE LA TESTA TRA LE NUVOLE
ESSERE DISTRATTO
AVERE UN NODO IN GOLA
COMMUOVERSI
FARSI CADERE LE BRACCIA
MERAVIGLIARSI
AVERE IL SANGUE BLU
ESSERE NOBILE
ESSERE SENZA CUORE
NON PREOCCUPARSI DEGLI
ALTRI Gli alunni della classe V
31
1) E’ filtrato dai reni
2) Ci fanno respirare
3) Sostiene il corpo umano e protegge gli organi
4) Cellule dei nervi
5) Filtrano il sangue
6) Le zone dove le ossa sono a contatto
7) Servono per bloccare la fuoriuscita di sangue
Gli alunni della classe V
Completa il casellario. Nella colonna colorata
scoprirai la disciplina che studia il corpo umano.
7
Gli alunni della classe III
32
Gli alunni della classe I
Gli alunni della classe II