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1 Gli archivi delle Comunità e degli Enti montani Tra il 2008 e il 2011, in Liguria, sono state soppresse tutte le Comunità e gli Enti montani operanti sul territorio. Infatti, nel luglio del 2008, con L. R. 24/2008 “Disciplina di riordino delle Comunità montane, disposizioni per lo sviluppo della cooperazione intercomunale e norme a favore dei piccoli Comuni”, sono state soppresse le Comunità Montane della Riviera Spezzina e della Val Petronio mentre le restanti dodici Comunità montane della Liguria sono state soppresse il 30 aprile 2011 a seguito di quanto disposto dalle leggi regionali n.23/2010 e n.7/2011. Contestualmente, sono anche state revocate le deleghe attribuite ai quattro restanti Consorzi di comuni per le deleghe in agricoltura. Successivamente alla soppressione delle Comunità e Consorzi montani, a partire cioè dal 1° maggio 2011, la Regione Liguria esercita direttamente tutte le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana e antincendio boschivo, tramite gli sportelli territoriali per l’agricoltura che, in molti casi, sono ospitati nelle preesistenti sedi delle ex Comunità montane. A seguito di quanto sopra detto, Regione Liguria ha acquisito la documentazione prodotta dai suddetti Enti soppressi e riguardante le proprie funzioni e competenze, in particolare in materia di agricoltura 1 . Nel maggio 2013 sono iniziati i trasferimenti della documentazione dai magazzini e uffici delle soppresse Comunità montane ai locali della ditta esterna alla quale Regione Liguria, tramite apposita gara, ha affidato il servizio di custodia e deposito, in attesa delle operazioni di selezione, propedeutiche alla fase di schedatura e inventariazione. Le Comunità montane Le Comunità montane sono enti locali costituiti tra Comuni montani e parzialmente montani, non necessariamente della stessa Provincia, aventi lo scopo di promuovere la valorizzazione delle zone montane e preservare il territorio e le ricchezze ambientali mediante l’esercizio di funzioni proprie e di funzioni conferite e l’esercizio associato delle funzioni comunali 2 . Le Comunità montane sono considerate dal Testo Unico degli Enti locali (TUEL), approvato con decreto legislativo n. 267/2000, come Unioni di Comuni e quindi veri e propri enti locali distinti e autonomi rispetto agli enti partecipanti. La Comunità montana viene istituita con Decreto del Presidente della Giunta Regionale dopo che con legge regionale si è provveduto ad individuare gli ambiti territoriali omogenei idonei a realizzare gli interventi per la valorizzazione della montagna e l’esercizio associato di funzioni comunali. La legge regionale che individua le zone territoriali ove far sorgere le Comunità montane provvede anche a disciplinare: le modalità di approvazione dello statuto, le procedure di concertazione, i piani zonali pluriennali e i programmi annuali, i criteri di 1 Per la documentazione relativa alle altre funzioni svolte dalle ex Comunità montane sono stati identificati i seguenti Enti ai quali è stata trasferita, almeno per la parte ancora corrente: * i Comuni (anche in convenzione fra loro e/o con la Provincia competente per territorio), per le funzioni in materia di vincolo idrogeologico; * le Province, per le funzioni in materia di opere di bonifica montana; * i Comuni per le funzioni già svolte dalle Comunità montane soppresse per conto dei Comuni. 2 Cfr F. Nesta, “Natura giuridica delle Comunità Montane e dei Consorzi di Bonifica alla luce del Testo Unico degli Enti Locali”, 2002, http://www.umbrialex.it/wApprofondimenti/mester%20cedia-tesina.htm. “Alla base della disciplina delle Comunità montane troviamo l’art. 44 della Costituzione “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane” e l’art. 118 della Costituzione riferito al principio di sussidiarietà; la legge n. 1102/1971, che ne ha previsto l’istituzione; la legge n. 93/1981, che è intervenuta ad integrazione della precedente; la legge n. 97/1994, che ha dettato nuove disposizioni in materia; le leggi n. 59/1997 e n. 127/1997, con il relativo decreto legislativo n. 112/1998, norme tutte improntate sul fondamentale principio di sussidiarietà e sulla delega di poteri e funzioni per la realizzazione di un concreto decentramento; le leggi regionali di individuazione delle zone omogenee, con i conseguenti decreti del Presidente della Regione volti alla istituzione delle comunità montane; e, da ultimo, il Testo Unico degli Enti locali (TUEL) approvato con decreto legislativo n. 267/2000 che agli artt. 27-29 detta le disposizioni relative agli enti montani in questione.”

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Gli archivi delle Comunità e degli Enti montani Tra il 2008 e il 2011, in Liguria, sono state soppresse tutte le Comunità e gli Enti montani operanti sul territorio. Infatti, nel luglio del 2008, con L. R. 24/2008 “Disciplina di riordino delle Comunità montane, disposizioni per lo sviluppo della cooperazione intercomunale e norme a favore dei piccoli Comuni”, sono state soppresse le Comunità Montane della Riviera Spezzina e della Val Petronio mentre le restanti dodici Comunità montane della Liguria sono state soppresse il 30 aprile 2011 a seguito di quanto disposto dalle leggi regionali n.23/2010 e n.7/2011. Contestualmente, sono anche state revocate le deleghe attribuite ai quattro restanti Consorzi di comuni per le deleghe in agricoltura. Successivamente alla soppressione delle Comunità e Consorzi montani, a partire cioè dal 1° maggio 2011, la Regione Liguria esercita direttamente tutte le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana e antincendio boschivo, tramite gli sportelli territoriali per l’agricoltura che, in molti casi, sono ospitati nelle preesistenti sedi delle ex Comunità montane. A seguito di quanto sopra detto, Regione Liguria ha acquisito la documentazione prodotta dai suddetti Enti soppressi e riguardante le proprie funzioni e competenze, in particolare in materia di agricoltura1. Nel maggio 2013 sono iniziati i trasferimenti della documentazione dai magazzini e uffici delle soppresse Comunità montane ai locali della ditta esterna alla quale Regione Liguria, tramite apposita gara, ha affidato il servizio di custodia e deposito, in attesa delle operazioni di selezione, propedeutiche alla fase di schedatura e inventariazione. Le Comunità montane Le Comunità montane sono enti locali costituiti tra Comuni montani e parzialmente montani, non necessariamente della stessa Provincia, aventi lo scopo di promuovere la valorizzazione delle zone montane e preservare il territorio e le ricchezze ambientali mediante l’esercizio di funzioni proprie e di funzioni conferite e l’esercizio associato delle funzioni comunali2. Le Comunità montane sono considerate dal Testo Unico degli Enti locali (TUEL), approvato con decreto legislativo n. 267/2000, come Unioni di Comuni e quindi veri e propri enti locali distinti e autonomi rispetto agli enti partecipanti. La Comunità montana viene istituita con Decreto del Presidente della Giunta Regionale dopo che con legge regionale si è provveduto ad individuare gli ambiti territoriali omogenei idonei a realizzare gli interventi per la valorizzazione della montagna e l’esercizio associato di funzioni comunali. La legge regionale che individua le zone territoriali ove far sorgere le Comunità montane provvede anche a disciplinare: le modalità di approvazione dello statuto, le procedure di concertazione, i piani zonali pluriennali e i programmi annuali, i criteri di

1 Per la documentazione relativa alle altre funzioni svolte dalle ex Comunità montane sono stati identificati i seguenti Enti ai quali è stata trasferita, almeno per la parte ancora corrente: * i Comuni (anche in convenzione fra loro e/o con la Provincia competente per territorio), per le funzioni in materia di vincolo idrogeologico; * le Province, per le funzioni in materia di opere di bonifica montana; * i Comuni per le funzioni già svolte dalle Comunità montane soppresse per conto dei Comuni. 2 Cfr F. Nesta, “Natura giuridica delle Comunità Montane e dei Consorzi di Bonifica alla luce del Testo Unico degli Enti Locali”, 2002, http://www.umbrialex.it/wApprofondimenti/mester%20cedia-tesina.htm. “Alla base della disciplina delle Comunità montane troviamo l’art. 44 della Costituzione “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane” e l’art. 118 della Costituzione riferito al principio di sussidiarietà; la legge n. 1102/1971, che ne ha previsto l’istituzione; la legge n. 93/1981, che è intervenuta ad integrazione della precedente; la legge n. 97/1994, che ha dettato nuove disposizioni in materia; le leggi n. 59/1997 e n. 127/1997, con il relativo decreto legislativo n. 112/1998, norme tutte improntate sul fondamentale principio di sussidiarietà e sulla delega di poteri e funzioni per la realizzazione di un concreto decentramento; le leggi regionali di individuazione delle zone omogenee, con i conseguenti decreti del Presidente della Regione volti alla istituzione delle comunità montane; e, da ultimo, il Testo Unico degli Enti locali (TUEL) approvato con decreto legislativo n. 267/2000 che agli artt. 27-29 detta le disposizioni relative agli enti montani in questione.”

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ripartizione tra le Comunità montane dei finanziamenti regionali e di quelli europei, i rapporti tra le comunità montane e gli altri enti operanti nel territorio. Da quanto appena detto si evince innanzi tutto che le Comunità montane sono enti locali dotati di autonomia statutaria e ciò è molto rilevante in quanto sono esse stesse che, attraverso lo statuto, provvedono a disciplinare la propria organizzazione interna, i propri organi e i propri uffici, nonché il proprio ambito di competenze, individuando i propri compiti e le modalità di realizzazione degli stessi. In virtù di questa autonomia statutaria, le Comunità montane possono poi intervenire con propri regolamenti a disciplinare nel dettaglio le proprie attività. Per quanto riguarda gli organi delle Comunità montane, il TUEL prevede un organo rappresentativo che ha il compito di determinare l’indirizzo politico e amministrativo da perseguire: il Consiglio della Comunità montana , che è organo deliberante e che provvede all’approvazione dello Statuto e dei regolamenti. Vi è poi un organo esecutivo, destinatario di funzioni esecutive e gestionali dell’attività della Comunità montana, che ha il compito di dare attuazione alle decisioni assunte dal Consiglio: la Giunta della Comunità montana , che ha potere deliberativo e che disciplina l’organizzazione degli uffici e del personale ricorrendo allo strumento regolamentare, secondo le nuove previsioni dettate dal Testo Unico. Terzo organo è il Presidente nominato dal Consiglio e posto a capo della Giunta; ha la legale rappresentanza dell’ente e sovrintende e coordina l’attività dell’esecutivo. Gli organi della Comunità montana sono formati esclusivamente da amministratori – sindaci, assessori e consiglieri – provenienti dai comuni partecipanti e il Presidente può contemporaneamente ricoprire la carica di sindaco di uno dei comuni associati. Il numero dei componenti degli organi della Comunità montana si ricava facendo rinvio alle norme dettate in materia per i comuni: non può eccedere il numero previsto per i comuni di dimensioni pari alla popolazione dell’ente. Le Comunità montane svolgono molteplici funzioni che possono essere affidate loro direttamente dalle leggi di riferimento oppure possono essere delegate loro dai Comuni partecipanti, dalle Province interessate, dalla Regione o dallo Stato. Si hanno così funzioni proprie, funzioni delegate e funzioni svolte nell’espletamento di compiti associativi. Tra le prime spicca la funzione programmatoria e di pianificazione delle Comunità montane, che adottano il piano pluriennale di sviluppo rurale ed economico e sociale, il quale descrive e rappresenta le possibilità di sviluppo nei vari settori economici, produttivi e sociali in conformità degli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione. Il piano pluriennale di sviluppo rispecchia gli obiettivi fissati a livello regionale, nazionale e comunitario, e coinvolge la Provincia di riferimento che provvede alla sua approvazione. I piani pluriennali sono improntati alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente avendo come finalità il riassetto idrogeologico, la sistemazione idraulico-forestale, l’uso delle risorse idriche, la conservazione del patrimonio monumentale, dell’edilizia rurale, dei centri storici e del paesaggio rurale e montano. Anche la programmazione urbanistica rientra nel piano pluriennale, in quanto questo contiene indicazioni che concorrono alla realizzazione del piano territoriale di coordinamento di competenza provinciale e presenta una visione globale dei piani regolatori generali dei comuni coinvolti. Tra le funzioni attribuite e delegate assumono particolare rilievo quelle relative al controllo degli scarichi e alla gestione degli impianti di acquedotto e di depurazione. Di particolare importanza è poi la gestione del patrimonio forestale che è funzione delegata proprio dalle Regioni. Sono poi funzioni delegate quelle che i Comuni trasferiscono direttamente alle Comunità montane in quanto necessitano di una trattazione unitaria a livello sovra comunale, pur non richiedendo un esercizio a livello regionale. Da ultimo abbiamo tutte quelle funzioni che sono attribuite alle Comunità montane in quanto devono essere esercitate dai Comuni in associazione tra loro. Si tratta di funzioni che possono essere ricondotte, in base a previsioni normative, a settori omogenei quali:

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* raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani; * organizzazione del trasporto locale, in specie quello scolastico; * organizzazione del servizio di polizia municipale; * realizzazione di strutture di servizio sociale per gli anziani; * realizzazione di strutture sociali di orientamento e formazione per i giovani; * realizzazione di opere di interesse pubblico nel territorio di loro competenza. * costituzione di strutture tecnico-amministrative di supporto alle attività istituzionali dei Comuni, tra cui compiti di assistenza al territorio; Negli ultimi anni il ruolo delle Comunità montane è stato messo in discussione e in alcune regioni sono state ridimensionate o soppresse; in Liguria sono state ridotte da 19 a 12 nel 2009 e in seguito soppresse dal 1º maggio 2011. I Consorzi per la bonifica montana e altri Enti mon tani Il Consorzio di bonifica è un ente di diritto pubblico che cura l'esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica e controlla l'attività dei privati, sul territorio di competenza (comprensorio di bonifica). Le opere di competenza riguardano, ad esempio, la sicurezza idraulica (impianti idrovori, canali di bonifica), la gestione delle acque destinate all'irrigazione (impianti e reti irrigue), la partecipazione ad opere urbanistiche, ma anche la tutela del patrimonio ambientale e agricolo. I consorzi di bonifica erano già previsti nel regio decreto 8 maggio 1904, n. 368 di approvazione del regolamento sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi, tuttora in vigore in alcune parti (polizia di bonifica). Il regio decreto 13 febbraio 1933 n. 215 che reca nuove norme per la bonifica integrale e approva il testo unico, contiene le norme statali di riferimento per le Regioni alle quali oggi compete la disciplina normativa della materia. La sentenza della Corte Costituzionale n°66 del 1992, recita testualmente: “La bonifica è un’attività pubblica che ha per fine la conservazione e la difesa del suolo, l’utilizzazione e tutela delle risorse idriche e la tutela ambientale”. Le competenze in tema di bonifica, prima di competenza statale, sono diventate di attribuzione regionale con un primo parziale decentramento attuato nel 1972 ad opera del DPR 15 gennaio 1972, n. 11, concernente la materia dell'agricoltura e foreste, della caccia e della pesca nelle acque interne, che trasferì alle regioni a statuto ordinario le funzioni riguardanti la bonifica integrale e montana, comprese quelle già esercitate dallo Stato nei confronti dei Consorzi; la classificazione e declassificazione dei comprensori di seconda categoria, l'approvazione e l'attuazione dei piani generali di bonifica, le opere di bonifica, con esclusivo riferimento all'ambito del territorio regionale. Lo Stato si riservò, oltre la classificazione e declassificazione dei comprensori di prima categoria, tutte le funzioni di rilievo ultraregionali - riguardanti cioè opere, classificazione, comprensori, piani, consorzi a dimensione interregionale - che furono ritenute d'interesse nazionale. Successivamente il DPR 24 luglio 1977, n. 616 attuò un consistente trasferimento di competenze dallo Stato e dai molteplici enti pubblici operanti nei vari settori e a vario livello, alle Regioni e agli enti locali, stabilendo una ricomposizione-trasformazione decentrata di funzioni pubbliche. L’attività dei Consorzi consiste soprattutto:

� nella realizzazione delle opere pubbliche di bonifica (canali, impianti idrovori, manufatti, apparecchiature, telecontrollo, ecc.) attraverso lo strumento amministrativo della concessione/delega da parte dello Stato e della Regione;

� nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali di bonifica e degli innumerevoli manufatti di regolazione e manovra, attraverso:

o il taglio delle erbe; o il riescavo dei canali quando si intasano;

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o la ripresa delle frane che si verificano negli stessi; o la manutenzione e l’esercizio delle apparecchiature di manovra e di regolazione

dei livelli idrici; � nella conservazione, esercizio ed aggiornamento degli impianti idrovori consorziali e

dei manufatti accessori; � nel soddisfacimento del servizio irriguo in agricoltura; � nel mantenimento della portata minima vitale all’interno della canalizzazione che

attraversa i centri urbani; � nel servizio di guardiania, di vigilanza e di regolamentazione delle richieste dei privati

per l’esecuzione di opere che riguardano le reti idrauliche di bonifica. L’attività di Bonifica riguarda tutti gli insediamenti presenti nel comprensorio, tanto quelli agricoli come quelli extra agricoli. Il comprensorio è il territorio su cui il Consorzio esercita la propria competenza: esso è circoscritto da un perimetro che deve essere approvato dalla Regione con propria legge. Le funzioni in materia di bonifica s'inseriscono in un contesto di competenze trasferite riguardanti la difesa, l'assetto e l'utilizzazione del suolo, la tutela dell'ambiente, la protezione della natura, la difesa, la tutela e l'uso delle risorse idriche in ordine a cui le regioni a statuto ordinario vennero ad assumere un ruolo centrale: quello cioè di enti di governo preposti alla gestione sistematica e programmata del territorio e delle sue risorse. Gli organi dei Consorzi sono:

- l’Assemblea dei Consorziati; - il Consiglio dei Consorziati; - il Presidente del Consiglio dei Consorziati; - la Giunta del Consorzio.

Tali organi possono assumere anche una diversa denominazione. Le loro funzioni sono quelle proprie degli organi corrispondenti degli altri enti locali e per il numero dei componenti si fa riferimento ai parametri dettati per i comuni aventi una superficie ed una popolazione analoga. I Consorzi di Bonifica sono dotati di un proprio Statuto che viene approvato dalla Regione di appartenenza e detta la disciplina delle funzioni e delle competenze, proprie e delegate, individuate sia dalla normativa nazionale che da quella regionale. Lo strumento statutario disciplina l’organizzazione del Consorzio, l’organizzazione degli uffici e l’esercizio del potere regolamentare. La Regione provvede a fissare il regime dei contributi consortili che costituiscono la principale fonte di entrata cui si affiancano contributi comunitari, statali e regionali. Sono poi i Consorzi stessi a provvedere alla riscossione dei contributi consortili irrogando anche le sanzioni per eventuali inadempimenti. Per il resto i Consorzi di Bonifica sono destinatari di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali: come per le Comunità montane, siamo di fronte ad enti autonomi dotati di autonomia finanziaria prevalentemente indiretta. Le funzioni di Consorzio di Bonifica montana erano talvolta svolti dai Consigli di Valle , associazioni dei comuni prevista dal DPR 10 giugno 1955, n. 987, “Decentramento di servizi del Ministero dell'agricoltura e delle foreste” che all’art. 13 prevedeva: Allo scopo di favorire il miglioramento tecnico ed economico dei territori montani e di promuovere in particolare la costituzione dei consorzi di cui agli articoli 10 e 16 della legge 25 luglio 1952, n. 991, nonchè per adempiere e coordinare le funzioni previste dagli articoli 5 e 17 della stessa legge, dal comma 15° dell'art. 1 della legge 27 dicembre 1953, n. 959, e dagli articoli 139 e 155 del regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n. 3267, i Comuni compresi in tutto o in parte nel perimetro di una zona montana di cui all'art. 18, possono costituirsi in consorzio a carattere permanente, denominato "Consiglio di valle" o "Comunità montana". Con l’istituzione delle Comunità montane, avendo anch’esse il compito di salvaguardare il territorio montano, alcuni Consorzi di Bonifica e Consigli preesistenti sono risultati superflui ed è così che in Liguria sono stati soppressi con legge regionale 8 luglio 1982, n. 34,

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“Soppressione dei consorzi di bonifica montana e degli uffici raggruppati”, che all’articolo 1 prevedeva che: I Consorzi di bonifica montana costituiti ai sensi dell'articolo 16 della legge 25 luglio 1952 n. 991 e loro uffici raggruppati di cui all' articolo 62 del regio decreto 13 febbraio 1933 n. 215 come sostituito dall' articolo 6 del DPR 23 giugno 1962 n. 947, interamente ricadenti nel territorio della Regione sono soppressi. Le funzioni esercitate dai Consorzi e dagli uffici di cui al primo comma sono trasferite alle Comunità montane competenti per territorio che subentrano ad essi in ogni rapporto amministrativo e patrimoniale. Comunità montane e altri enti montani in Liguria In Liguria, le Comunità montane nascono ai sensi delle L. R. 15/73 "Disciplina delle Comunità Montane" e 27/73 "Delimitazione delle zone omogenee ai sensi e per gli effetti della Legge 3 dicembre 1971 n. 1102", emanate dalla Regione Liguria dopo l'istituzione ufficiale delle Comunità montane avvenuta con la L. 1102/1971. Con la L. R. 6/1978 la Regione delega alle Comunità montane e ai Comuni riuniti in Consorzi le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana a partire dal 1º luglio 1978. Con la deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio 1978 furono ridefiniti gli ambiti territoriali delle Comunità montane e identificati quelli dei Consorzi dei Comuni operanti sul territorio: provincia di Imperia : Comunità Montana “Intemelia“, Comunità Montana “Argentina-Armea“, Comunità Montana “Valle Arroscia“, Comunità Montana “dell’Olivo“; Consorzio dei Comuni di Ventimiglia, Vallecrosia, Vallebona, Camporosso, Soldano, Bordighera, San Biagio della Cima; Consorzio dei Comuni di Ospedaletti, Riva Ligure, Taggia, San Remo, Santo Stefano al Mare; Consorzio dei Comuni di Cipressa, Imperia, San Bartolomeo al Mare, Costarainera, Diano Marina, Diano Castello, Diano San Pietro, San Lorenzo al mare, Civezza, Cervo; provincia di Savona : Comunità Montana “Ingauna“, Comunità Montana “Pollupice“, Comunità Montana “Giovo“, Comunità Montana “Alta Val Bormida “; Consorzio dei Comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Dego, Piana Crixia; Consorzio dei Comuni di Albenga, Alassio, Ceriale, Laigueglia, Borghetto S. Spirito; Consorzio dei Comuni di Borgio Verezzi, Finale Ligure, Noli, Spotorno; Consorzio dei Comuni di Bergeggi, Vado Ligure, Savona, Albisola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Quiliano. provincia di Genova : Comunità Montana “Argentea”, Comunità Montana “Valle Stura”, Comunità Montana “Alta Val Polcevera”, Comunità Montana “Valle Scrivia”, Comunità Montana “Fontanabuona”, Comunità Montana “Alta Val Trebbia”, Comunità Montana “Valli Aveto-Graveglia-Sturla”, Comunità Montana “Val Petronio”; Consorzio dei Comuni Genova, Serra Riccò, Sant’Olcese, Bogliasco, Pieve Ligure; Consorzio dei Comuni Sori, Recco, Camogli, Portofino, S.Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli; Consorzio dei Comuni Chiavari, Lavagna, Moneglia, Leivi. provincia di La Spezia : Comunità Montana “Alta Val di Vara”, Comunità Montana “Riviera Spezzina”, Comunità Montana “Media e Bassa Val di Vara”; Consorzio dei Comuni La Spezia, Portovenere, Vezzano Ligure, Bolano, Santo Stefano Magra, Arcola, Lerici, Sarzana, Ameglia, Castelnuovo Magra, Ortonovo. La L.R. 20/1996 “Riordino delle Comunità Montane”, manteneva sostanzialmente la delimitazione territoriale delle Comunità montane come definita nel 1978, ma gran parte dei Consorzi dei comuni furono soppressi o accorpati alle Comunità montane. Per alcuni Comuni non fu possibile rientrare nelle Comunità montane (ad esempio il Comune di Genova) poiché il loro territorio non era classificato montano. Per la gestione delle deleghe, infatti, l’art. 40 della suddetta legge (norme per l’esercizio della delega in agricoltura) prevedeva che in alcuni casi fossero mantenuti i Consorzi dei comuni (Consorzi Sanremese, Imperiese, dei Golfi Tigullio e Paradiso di Rapallo e CIDAF di Sarzana) mentre in altri era preferibile dar

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mandato ai Comuni di stipulare “rapporti convenzionali” con le Comunità montane confinanti. L’art. 5 (rapporti convenzionali), inoltre, prevedeva che i Comuni e le Comunità montane potessero stipulare convenzioni tra loro per la realizzazione di specifici interventi e per l’esercizio in modo programmato di servizi e attività. Il Consorzio Sanremese esercitava le deleghe per i Comuni di Ospedaletti, Riva Ligure, Sanremo, Santo Stefano al Mare. I Comuni di Cipressa, Costarainera, San Lorenzo al mare, Diano Castello, San Bartolomeo al mare e Cervo facevano parte del Consorzio Imperiese. Bogliasco, Camogli, Portofino, Rapallo, Recco, Santa Margherita, Sori e Zoagli erano compresi nel Consorzio dei Golfi Tigullio e Paradiso. Ameglia, Arcola, Castelnuovo Magra, La Spezia, Lerici, Ortonovo, Portovenere, Santo Stefano magra, Sarzana e Vezzano erano compresi nel Consorzio CIDAF (Consorzio Intercomunale Deleghe Agricoltura Foreste) di Sarzana. Con L. R. 24/2008 - Disciplina di riordino delle Comunità montane, disposizioni per lo sviluppo della cooperazione intercomunale e norme a favore dei piccoli Comuni - la Regione Liguria ridefinì l’assetto delle Comunità montane operanti sul proprio territorio. Nel 2008, come sopra detto, operavano sul territorio ligure quattro Consorzi per le deleghe in agricoltura e diciannove Comunità montane che diventarono successivamente dodici, con cinque accorpamenti e la definitiva soppressione delle Comunità montane della Riviera Spezzina e della Val Petronio. In seguito, la Regione, con L. R. 23/2010, soppresse dal 1° maggio 2011 le restanti Comunità montane; prevedendo inizialmente la permanenza in carica degli organi delle Comunità montane fino al 30 aprile 2011. Le necessarie disposizioni di attuazione e la disciplina degli effetti conseguenti alla soppressione, con particolare riferimento alle procedure per la liquidazione, al trasferimento delle funzioni, del personale e degli archivi e alle modalità di definizione della dotazione finanziaria per l'esercizio delle funzioni delegate, sono state demandate ad una successiva legge regionale, la L. R. 7/2011, recante “Disciplina di riordino e razionalizzazione delle funzioni svolte dalle Comunità montane soppresse e norme di attuazione per la liquidazione”, il cui Titolo II è interamente dedicato alla riattribuzione delle funzioni esercitate dalle Comunità montane soppresse. Le funzioni sono state riallocate in capo ai seguenti enti:

• la Regione, per le funzioni in materia di agricoltura e antincendio boschivo; • i Comuni (anche in convenzione fra loro e/o con la Provincia competente per

territorio), per le funzioni in materia di vincolo idrogeologico; • le Province, per le funzioni in materia di opere di bonifica montana; • I Comuni per le funzioni già svolte dalle Comunità montane soppresse per conto dei

Comuni. Per quanto riguarda il Programma regionale di sviluppo rurale (Psr), tutte le funzioni precedentemente svolte dalle Comunità montane e dai Consorzi di comuni diventano di competenza del Settore Ispettorato Agrario Regionale, articolato in quattro sedi provinciali e quindici sportelli per il territorio, che in molti casi sono ospitati nelle preesistenti sedi delle Comunità montane. Le norme di attuazione per la soppressione delle Comunità montane prevedono, tra l’altro, che: Ai Commissari liquidatori compete la gestione e il trasferimento degli archivi delle Comunità montane, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia ed in particolare del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della l. 6 luglio 2002, n. 137 ) e successive modificazioni ed integrazioni (L.R. 7/2011, art.9, c. 6).

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Gli archivi delle Comunità montane e dei Consorzi m ontani in Liguria Presso gli uffici e i depositi delle Comunità montane esistenti nel 2011 sono stati, normalmente, rinvenuti, oltre agli archivi delle stesse, quelli delle Comunità montane dei Consorzi e dei Consigli montani preesistenti. Gran parte della documentazione prodotta è stata, per competenza, trasferita a Regione Liguria. Per la gestione delle delicate operazioni di acquisizione degli archivi, censimento, elencazione e trasferimento della documentazione, la Soprintendenza Archivistica e la Regione Liguria hanno collaborato per l’individuazione di criteri univoci ed uniformi, per evitare possibili dispersioni e smembramenti non autorizzati. I commissari addetti alla liquidazione sono stati incaricati di occuparsi degli archivi secondo le procedure definite da Regione Liguria, che ha provveduto al coordinamento e alle necessarie verifiche. Regione Liguria per garantire la sicurezza, la conservazione e la fruizione degli archivi ha, inoltre, individuato gli spazi idonei al deposito, mediante l’affidamento in outsourcing del servizio di trasporto e custodia. Ad oggi, ottobre 2016, è stata acquisita la documentazione dei Consorzi e di tutte le Comunità montane. La procedura di liquidazione è ancora attiva per la maggior parte delle Comunità montane, per cui una parte di pratiche, utili al disbrigo degli affari correnti, è ancora presso gli uffici e sarà oggetto di versamento successivo. Normalmente, come sopra detto, le Comunità montane esistenti alla data di soppressione, maggio 2011, conservavano anche gli archivi delle eventuali Comunità montane e/o Consorzi preesistenti, competenti in materia di agricoltura, e la documentazione spesso, era depositata senza un ordine che consentisse un’immediata identificazione del soggetto produttore, che è stato comunque individuato in sede di elencazione. Per quanto riguarda la documentazione inerente il vincolo idrogeologico e i lavori pubblici, i commissari liquidatori hanno provveduto al versamento di quasi tutte le pratiche ai Comuni divenuti competenti in materia. Spesso quando un Ente era soppresso e nelle competenze ne subentrava un altro le pratiche ancora aperte venivano incrementate senza soluzione di continuità. In fase di elencazione, si è scelto di attribuire tali pratiche all’Ente che le aveva aperte, per questo in molti casi gli estremi cronologici della documentazione superano quelli di vita dell’Ente produttore. Della documentazione acquisita sono stati predisposti elenchi sintetici per consentire un recupero ordinato e come primo strumento di consultazione. Nella maggior parte dei casi, non sono stati ritrovati gli strumenti archivistici utilizzati per l’organizzazione degli archivi e, come traccia, per l’elencazione è stata seguita la seguente tabella di classificazione degli atti, desunta, in parte, da quella in uso presso la Comunità montana Valli Stura, Orba e Leira. 1 Amministrazione 1.1 Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza

Documentazione inerente lo statuto dell’Ente, le liti e le controversie, le relazioni con il pubblico, la promozione e la comunicazione. Documentazione inerente il Consiglio, il presidente e gli assessori della Giunta dell’Ente, il revisore dei conti, le commissioni e i comitati istituiti in seno alla C.M. Atti degli organi di governo e amministrativi (delibere e decreti).

1.2 Personale Documentazione inerente il personale: assenze e presenze, missioni, straordinario, avanzamenti di carriera, concorsi, corsi di formazione, emolumenti e contributi di assistenza e previdenza.

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1.3 Organizzazione Ente Documentazione inerente gli immobili utilizzati per gli uffici, gli automezzi in dotazione,

l’acquisto di beni e di servizi. 1.4 Contabilità

Documentazione inerente la gestione dei capitoli del bilancio: entrate e uscite, i rapporti con la Tesoreria. Bilancio di previsione e rendiconto annuale; mandati di pagamento e reversali d’incasso.

1.5 Rapporti istituzionali Corrispondenza con la Regione Liguria, la Provincia, i Comuni del territorio, la

Prefettura, le altre Comunità montane, altri enti. 1.6 Programmazione

Documentazione inerente la programmazione e la pianificazione, anche in adeguamento ai programmi nazionali e comunitari: Programma stralcio annuale (PAO), Piano di sviluppo agricolo/rurale (PSA/PSR), Programmi europei specifici (regolamenti Ce), certificazione ambientale.

2 Deleghe in Agricoltura Documentazione riguardante perlopiù i contributi concessi in agricoltura, previsti da piani nazionali e comunitari. 2.1 Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale

Misura A investimenti in aziende agricole Misura B insediamento giovani agricoltori Misura E indennità compensativa (L’indennità compensativa consiste in un aiuto annuale che serve per compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito causati dagli svantaggi materiali che ostacolano la produzione agricola in montagna) Misura F Agroambiente (riduzione concimi e fitofarmaci, agricoltura biologica, cura di terreni agricoli e forestali abbandonati, conversione terreni seminativi in pascoli, ecc.) Misura I Forestali Misura P Agriturismo Altre misure

2.2 Cooperazione Documentazione inerente le agevolazioni erogate per favorire la cooperazione.

2.3 Forestazione Documentazione inerente: vivaio forestale, biomasse, organizzazione e gestione del volontariato di antincendio boschivo e di protezione civile, progetti specifici.

2.4 Viabilità rurale Documentazione inerente la realizzazione e manutenzione delle strade interpoderali.

2.5 Zootecnia Documentazione inerente la richiesta e concessione di contributi a favore della zootecnia: in genere, si tratta di apicoltura, alpeggi e fecondazione artificiale.

2.6 Attività agricole diverse E’ compresa anche la documentazione inerente le attività di controllo e sorveglianza.

2.7 Caccia e pesca 2.8 Turismo rurale

Documentazione inerente le agevolazioni per favorire le aziende agrituristiche 2.9 Carburante agricolo (Utenti Macchine Agricole – UMA)

Documentazione inerente le agevolazioni per l’acquisto di carburante agricolo: schede delle ditte aventi diritto, dichiarazioni annuali del fabbisogno per l’anno in corso e del consumo dell’anno precedente. Buoni dei distributori del carburante.

2.10 Statistica

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3 Altre deleghe 3.1 Artigianato, Commercio e Industria

Documentazione inerente le attività volte a favorire lo sviluppo dell’artigianato, del commercio e dell’industria nel territorio della Comunità montana. Sono comprese le “Dichiarazioni di Inizio Attività” (D.I.A.) di soggetti privati e società allo Sportello unico imprese.

3.2 Turismo Documentazione inerente la gestione del territorio come bene turistico e gli interventi per promuovere il turismo sul territorio: gestione sentieri escursionistici, gestione aree protette e parchi naturali, sagre e fiere, festa dell’agricoltura, mostre, convegni e manifestazioni, promozione del turismo delle pro loco, gestione e valorizzazione delle aree naturalistiche, storiche e archeologiche, pubblicazioni di opuscoli e volumi, ecc.

3.3 Sanità Documentazione inerente l'assistenza agli anziani e, più in generale la sanità e l'igiene pubblica: U.S.L., Pronto Soccorso, mattatoi, randagismo.

3.4 Trasporti e Viabilità Documentazione inerente il trasporto pubblico locale. 3.5 Pubblica Istruzione – Scuola

Documentazione inerente le scuole elementari e materne: progetti educativi sviluppati in collaborazione con gli istituti presenti sul territorio.

3.6 Formazione Professionale Documentazione inerente i progetti riguardanti la formazione professionale: piano di sviluppo locale (denominato Artium) cantieri scuola-lavoro, stages per studenti delle scuole medie inferiori e superiori , corsi di formazione per adulti.

3.7 Cultura Documentazione inerente le attività culturali previste per la promozione della cultura locale: iniziative organizzate in collaborazione con gli Istituti scolastici del territorio, schedatura di reperti archeologici, gestione delle biblioteche, realizzazione di iniziative per la promozione di percorsi escursionistici, strade tematiche, realizzazione di film e manifestazioni, ricerca dialettale.

3.8 Ciclo dell’acqua Documentazione inerente la costruzione e manutenzione di depuratori delle acque e di reti fognarie.

3.9 Rifiuti Documentazione inerente la gestione delle discariche dei rifiuti solidi urbani e del sistema di raccolta dei rifiuti sul territorio.

3.10 Difesa del suolo Documentazione inerente le opere di sistemazione idraulico forestale e idrogeologica: studi geologici, manutenzione corsi d’acqua, frane, lavori di consolidamento idrogeologico, piani di assetto idrogeologici, consolidamento e rifacimento argini, bonifica montana, pulizia alvei.

3.11 Lavori pubblici Documentazione inerente la progettazione e l’esecuzione di lavori pubblici come: costruzione, sistemazione e manutenzione strade, ponti, pubblica illuminazione, mattatoi, acquedotti. Documentazione inerente l’Osservatorio dei lavori pubblici.

Registri di protocollo Registri di protocollo della corrispondenza.

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Elenco delle Comunità montane operanti in Liguria prima delle leggi di soppressione del 2008 e del 2010, presso le quali sono stati rinvenuti gli archivi acquisiti da Regione Liguria:

pag. 1. Comunità Montana Intemelia 10

2. Comunità Montana dell’Olivo e Alta Valle Arroscia 12

3. Comunità Montana Argentina Armea 16

4. Comunità Montana Alta Val Bormida 19

5. Comunità Montana Ponente savonese 22

6. Comunità Montana Giovo 30

7. Comunità Montana Valli Stura, Orba e Leira 32

8. Comunità Montana Alte Valli Trebbia e Bisagno 37

9. Comunità Montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla 39

10. Comunità Montana Valli genovesi Scrivia e Polcevera 41

11. Comunità Montana Fontanabuona 45

12. Comunità Montana Val Petronio 48

13. Comunità Montana Riviera Spezzina 49

14. Comunità Montana Val di Vara 51

15. Consorzio Sanremese per le Deleghe in Agricoltura 54

16. Consorzio Imperiese per le Deleghe in Agricoltura 55

17. Consorzio per le Deleghe in Agricoltura golfi Tigullio e Paradiso 56

18. Consorzio Intercomunale Deleghe in Agricoltura e Foreste di Sarzana 57

1) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA IN TEMELIA L’archivio della soppressa Comunità montana Intemelia era depositato in buone condizioni di conservazione nei locali dell’ex sede, a Dolceacqua, dove si trovava anche la documentazione del Consiglio di Valle della Valle Nervia. Spesso le unità di conservazione contenevano le pratiche prodotte dai due enti e nella fase di acquisizione non è stato possibile elencare i due fondi separatamente. Sono presenti inoltre le deliberazioni e gli atti degli organi istituzionali del Consorzio agricolo del ponente. La procedura di liquidazione è ancora attiva, per cui una parte di pratiche utili al disbrigo degli affari correnti è ancora presso gli uffici, e sarà oggetto di versamento successivo. La consistenza totale è di 1816 unità contenute in 672 scatoloni. 1.1 Comunità Montana Intemelia e Consiglio di vall e della Valle Nervia La Comunità montana Intemelia fu istituita nel 1973 con l’approvazione delle leggi nn. 15 e 27 emanate dalla Regione Liguria, dopo che la L.1102/71 aveva affidato alle regioni il compito di individuare le zone omogenee dei propri territori montani, con la costituzione in ognuna di esse di una Comunità montana.

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L’ente aveva sede a Dolceacqua ed era costituita da un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Imperia, formato dai comuni di: Airole, Apricale, Bajardo, Bordighera, Camporosso, Castel Vittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta San Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona, Vallecrosia e Ventimiglia. Nel 1978 la Regione ne definì l’ambito territoriale e delegò ad essa le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. Da gennaio 2009, con il riordino delle comunità montane, previsto dalla L. R. n. 24 del 4 luglio 2008, non facevano più parte dell'originaria Comunità montana i comuni di Bordighera, Camporosso, Vallecrosia e Ventimiglia. Per disposizioni collegate alla legge finanziaria 2011 la Comunità montana Intemelia, così come tutte le altre della Liguria, fu soppressa dal 1 maggio 2011 (L. R. n. 23 del 29 dicembre 2010), con il trasferimento delle deleghe nuovamente alla Regione e ai comuni interessati. Il Consiglio di Valle Nervia fu costituito, con lo scopo principale di provvedere al miglioramento tecnico ed economico dei propri territori montani, con D. Pref. 3-12-1960, n. 1782, il suo comprensorio fu classificato con DPR 27-10-1962, n. 2014 e comprendeva 7 comuni consorziarti in provincia di Imperia: Apricale, Baiardo (parte), Castelvittorio, Dolceacqua, Isolabuona, Pigna, Rocchetta Nervina. Alla soppressione del Consiglio di Valle la Comunità Montana Intemelia ne subentrò nelle competenze. 1960 - 2011 1745 Amministrazione 1966 – 2008 949 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1981 - 2007 34 unità Organizzazione ufficio 1987 - 2004 38 unità Organi istituzionali 1966 - 2008 222 unità Personale 1972 - 2007 88 unità Contabilità 1977 - 2006 393 unità Rapporti istituzionali 1976 - 2004 33 unità Programmazione 1991 - 2006 47 unità Determinazioni 1984 – 2007 46 unità Corrispondenza 1990 - 2008 9 unità Varie: stralci di pratiche inerenti l’amministrazione dell’Ente di argomenti diversi dai precedenti 1973 - 2007 39 unità

Deleghe in Agricoltura 1977 – 2009 373 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione piani – Contributi 1977 - 2006 291 unità Foreste 1989 - 2009 46 unità Zootecnia 1981 - 1999 4 unità Carburante agricolo - UMA 1980 - 2003 11 unità Viabilità rurale 1985 - 1997 5 unità

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Varie: stralci di pratiche inerenti l’agricoltura di argomenti diversi dai precedenti o misti 1979- 2005 16 unità

Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1971 – 2009 244 unità Estremi cronologici Consistenza Ciclo dell'acqua 1994 - 2005 7 unità Rifiuti 1976 - 2005 82 unità Difesa del suolo 1972 - 2007 66 unità Lavori pubblici 1971 - 2003 70 unità Varie: documentazione e cartografia inerente l’ambiente, il territorio e l’urbanistica non riconducibile alle voci precedenti 1978 - 2009 19 unità

Altre deleghe: Turismo e cultura, Servizi Sociali 1964 – 2011 102 unità Estremi cronologici Consistenza

Turismo e Cultura 1985 - 2006 49 unità Servizi Sociali 1964 - 2011 53 unità Registri di protocollo 1968 – 2008 17 unità Da riordinare 1960 – 2009 60 scatoloni 2.2 Consorzio Agricolo del Ponente L’archivio del Consorzio era depositato con gli archivi degli altri enti che avevano operato sul territorio (Comunità Montana Intemelia e Consiglio di Valle Nervia). 1978-1996 71 volumi 2) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITÀ MONTANA DEL L’OLIVO E ALTA VALLE ARROSCIA L’archivio della Comunità montana Olivo e Alta Valle Arroscia era conservato presso gli uffici di Imperia e Pieve di Teco, dove, tra l’altro, erano depositati anche gli archivi degli enti che operavano in precedenza sul territorio: la Comunità montana dell’Olivo e quella dell’Alta Valle Arroscia, il Consorzio Silvo Pastorale Alta Valle Arroscia e il Consiglio di Valle Alta Valle Arroscia. La consistenza totale, comprensiva delle C.M. e dei Consorzi sul territorio, è di 3009 unità contenute in 684 scatoloni. 2.1 Comunità Montana dell’Olivo e della Alta Valle Arroscia La Comunità montana dell’Olivo e Alta Valle Arroscia fu istituita con L. R. 4 Luglio 2008 n. 24, con l’accorpamento delle precedenti Comunità dell’Olivo e Alta Valle Arroscia, e fu soppressa dal 1° maggio 2011, come previsto dalla legge regionale 29-12-2010, n. 23. L’ex Comunità operò quindi poco meno di tre anni, ebbe sede principale a Pieve di Teco e mantenne anche la sede operativa presso i locali dell’ex C.M. dell’Olivo, a Imperia.

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Era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Imperia, formato dai comuni di: Aquila d'Arroscia, Armo, Aurigo, Borghetto d'Arroscia, Borgomaro, Caravonica, Cesio, Chiusanico, Chiusavecchia, Cosio di Arroscia, Diano Arentino, Diano San Pietro, Dolcedo, Lucinasco, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pietrabruna, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Ranzo, Rezzo, Vasia, Vessalico e Villa Faraldi. Nel 2009, con l’accorpamento delle preesistenti Comunità Montane, le pratiche già aperte furono incrementate dall’istituenda C.M. dell’Olivo e della Alta Valle Arroscia ma in sede di elencazione sono state attribuite alla comunità che aveva aperto il fascicolo, per cui non appaiono tra le unità immediatamente sotto indicate. La documentazione più recente è ancora a disposizione del liquidatore, a Dolceacqua, perché ritenuta necessaria al disbrigo delle pratiche correnti. 2009-2011 54 unità Estremi cr onologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 2009-2011 35 unità Deleghe in Agricoltura 2009-2011 6 unità Altre deleghe: Turismo, Servizi Sociali, Ambiente, Territorio e Urbanistica 2009-2011 13 unità 2.2 Comunità Montana dell’Olivo La Comunità montana dell'Olivo era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Imperia, formato dai comuni di: Aurigo, Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Cesio, Diano Arentino, Diano San Pietro, Dolcedo, Lucinasco, Pietrabruna, Pontedassio, Prelà, Vasia, Villa Faraldi. L'ente locale aveva sede ad Imperia. La C.M. fu istituita dopo le approvazioni delle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973, emanate dalla Regione Liguria dopo l'istituzione ufficiale delle Comunità montane con la legge n. 1102 del 3 dicembre 1971. Con la L.R. n. 6 del 1978 la C.M. assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. Nel 2009, con la legge di riordino delle Comunità montane, (L.R. 24/2008), l'ente locale fu soppresso insieme alla Comunità montana Alta Valle Arroscia e contestualmente fu istituita la Comunità montana dell'Olivo e Alta Valle Arroscia, che accorpava i due ambiti territoriali. L’archivio della Comunità Montana dell’Olivo La documentazione era depositata in diversi locali: una parte negli armadi degli uffici e nella cantina dell’ex sede in viale Matteotti 56, a Imperia. Un’altra parte consistente era stata depositata in locali non idonei, a Pieve di Teco presso il Convento degli Agostiniani, e un’ultima parte è andata persa perché irrimediabilmente compromessa a causa di agenti infestanti. Nel 2009, quando la C.M. è stata accorpata a quella dell’Alta Valle Arroscia, le pratiche ancora aperte sono state incrementate dall’istituenda Comunità Montana Olivo e Alta Valle Arroscia. In fase di elencazione, si è scelto di attribuire tali pratiche alla C.M. Olivo, che le aveva aperte. 1973-2008 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2011) 1349 unità Amministrazione 1973-2008 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2011) 551 unità Estremi cr onologici Consistenza Organi di Governo, affari istituzionali

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e rappresentanza 1973-2008 239 unità Personale 1970-2010 56 unità Organizzazione Ente 1981-2010 5 unità Contabilità 1978-2009 54 unità Rapporti Istituzionali 1991-2004 5 unità Programmazione 1971-2006 3 unità Corrispondenza e carteggio per categorie 1976-2011 151 unità Determinazioni 2001-2008 31 unità Miscellanea : documentazione e cartografia L’amministrazione non riconducibile alle voci precedenti 1980-2005 7 unità Deleghe in Agricoltura 1978-2008 (con successivi al 2013) 605 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione piani di sviluppo rurale 1978-2010 250 unità Foreste 1993-2008 12 unità Viabilità rurale 1985-1995 250 unità Zootecnia 1979-1992 12 unità Carburante agricolo – UMA 1992-2011 22 unità Attività di autorizzazione e vigilanza 1984-2010 59 unità Altre deleghe 1978-2011 163 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione dei rifiuti 1997-2008 8 unità Difesa del suolo 1991-2011 84 unità Lavori pubblici 1986-2009 62unità Corrispondenza ambiente, territorio e urbanistica 1976-1987 9 unità Registri di protocollo 1984-2006 30 registri 2.3 Comunità Montana Alta Valle Arroscia La Comunità montana Alta Valle Arroscia, istituita anch’essa nel 1973 e con sede a Pieve di Teco, era costituita da un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Imperia, formato dai comuni di: Aquila d'Arroscia, Armo, Borghetto d'Arroscia, Cosio di Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo e Vessalico. Nel 1978 la Regione ne definì l’ambito territoriale e delegò ad essa le funzioni amministrative in materia di agricoltura , foreste ed economia montana. Nel 2009, secondo quanto prescritto dalla L.R. 24/2008, l'ente locale fu soppresso e accorpato con la C.M. dell’Olivo e venne istituita la C.M. dell'Olivo e Alta Valle Arroscia. L’archivio della Comunità Montana dell’Alta Valle A rroscia Nel 2009, quando la C.M. è stata accorpata a quella dell’Olivo, le pratiche ancora aperte sono state incrementate dall’istituenda Comunità Montana Olivo e Alta Valle Arroscia. In fase

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di elencazione, si è scelto di attribuire tali pratiche alla C.M. Alta Valle Arroscia, che le aveva aperte. 1973-2009 (con precedenti al 1969 e con successivi al 2012) 1528 unità Amministrazione 1973-2008 (con precedenti al 1969 e con successivi al 2011) 855 unità

Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, affari istituzionali e rappresentanza 1973-2011 354 unità Personale 1971-2011 70 unità Organizzazione Ente 1974-2011 22 unità Contabilità 1973-2010 353 unità Rapporti Istituzionali 1975-2008 13 unità Corrispondenza 1974-2011 43 unità Deleghe in Agricoltura 1969-2008 (con successivi al 2011) 272 unità Estremi cronologici Consistenza

Gestione piani di sviluppo rurale 1969-2010 145 unità Foreste 1974-2011 80 unità Viabilità rurale 1978-1994 19 unità Zootecnia 1985-2008 13 unità Carburante agricolo – UMA 1981-2003 15 unità Altre deleghe 1973-2008 (con precedenti dal 1969 e successivi al 2012) 400 unità Estremi cronologici Consistenza Turismo 1984-2008 137 unità Ciclo dell’acqua 1988-2006 6 unità Rifiuti 1979-2011 19 unità Difesa del suolo 1984-2012 77 unità Lavori pubblici 1969-2011 52 unità Corrispondenza 1991-2010 4 unità Studi ambiente , territorio e urbanistica 1977-2011 5 unità Registri di protocollo 1977-1991 77 unità 2.3.1 Consorzio Silvo Pastorale Alta Valle Arroscia Il Consorzio Silvo-pastorale “Alta Valle Arroscia” venne istituito nel 1956 ai sensi del R. D. 3267/1923. Alla fase istitutiva parteciparono, in principio, i Comuni di Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte e Pornassio, successivamente, negli anni Sessanta, il Comune di Rezzo e quindi tutti gli altri. La sede era posta presso il Comune di Pornassio e l’attività era volta alla gestione dei pascoli pubblici, dei boschi e in generale alla vigilanza del territorio. Nel corso degli anni sono stati redatti i piani economici o di assestamento, stime boschive, progetti di miglioramento delle foreste e dei pascoli.

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Nel 1977, a seguito della costituzione delle Comunità Montane, le funzioni del Consorzio furono formalmente trasferite al nuovo Ente. L’archivio del Consorzio era depositato con gli archivi degli altri enti che avevano operato sul territorio (Comunità Montana Alta Valle Arroscia e Consiglio di Valle). 1956-1977 46 unità. La maggior parte della documentazione riguarda l’organizzazione e il funzionamento dell’Ente (33 unità), probabilmente le pratiche riguardanti le materie di competenza sono state trasferite alla Comunità Montana che nel frattempo era subentrata. 2.3.2 Consiglio di Valle Alta Valle Arroscia Il Consiglio di Valle “Alta Valle Arroscia” fu istituito con D. Pref. 21-4-1958, n. 4963, a seguito dell’emanazione del DPR n. 987/1955, con lo scopo principale di provvedere al miglioramento tecnico ed economico de territori montani. I comuni consorziati erano undici: Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Vessalico. 1958-1987 32 unità La maggior parte della documentazione riguarda l’organizzazione e il funzionamento dell’Ente (25 unità), probabilmente le pratiche riguardanti le materie di competenza sono state trasferite alla Comunità Montana che nel frattempo era subentrata. 3) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITÀ MONTANA ARG ENTINA - ARMEA L’archivio della Comunità montana Argentina Armea era depositato nei locali dell’ex sede, ad Arma di Taggia, dove era anche conservata la documentazione prodotta dal Consorzio di Bonifica Montana dell'Argentina e del Consiglio di Valle "Valle Argentina", istituiti tra gli anni Cinquanta e Sessanta, le cui competenze furono assorbite dalla nuova Comunità Montana. La consistenza totale, comprensiva delle C.M. e dei Consorzi preesistenti sul territorio, è di 1244 unità contenute in 379 scatoloni. 3.1 Comunità montana Argentina - Armea La Comunità montana fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2011, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 23/2010, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Era un comprensorio montano della Liguria, compreso tra i comuni della valle Argentina e la valle Armea, in provincia di Imperia e comprendeva i comuni di Badalucco, Carpasio, Castellaro, Ceriana, Molini di Triora, Montalto Ligure, Pompeiana, Taggia, Terzorio e Triora . Successivamente alla soppressione è stato attuato il trasferimento delle deleghe nuovamente alla Regione e ai comuni interessati. 1973-2011 (con precedenti dal 1960 e successivi al 2013) 1097unità. Amministrazione 1973-2011 (con precedenti dal 1960) 570 unità Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 1970-2011 253 unità

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Personale 1960-2011 52 unità Organizzazione Ente 1980-2011 6 unità Contabilità 1976-2011 178 unità Rapporti istituzionali 1970-2011 14 unità Programmazione 1977-2010 34 unità Determinazioni 1996-2011 21 unità Corrispondenza 1996-2010 4 unità Miscellanea 1976-2010 8 unità Deleghe in Agricoltura 1976-2011 (con successivi al 2012) 170 unità Estremi cronologici Consistenza Attività di studio e statistica* 1977-2000 19 unità Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale 1970-2012 75 unità Forestazione 1978-2011 34 unità Viabilità rurale 1979-2004 10 unità Zootecnia 1980-2010 2 unità Carburante agricolo - UMA 1982-2011 28 unità Attività agricole diverse 1970-2010 2 unità

*Documentazione inerente il Piano Integrato Mediterraneo (P.I.M.), statistiche, censimento agricolo, schede catastali dei terreni agricoli.

Altre deleghe 1973-2011 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2013) 323 unità

Estremi cronologici Consistenza Commercio e Industria 2001-2010 16 unità Turismo 1977-2013 61 unità Sanità 1980-1989 5 unità Trasporti e viabilità 1989 2 unità Pubblica Istruzione – Scuole 1988-1996 4 unità Formazione professionale 1989-2005 4 unità Cultura 1988-2005 2 unità Studi ambiente, territorio e urbanistica 1979-2001 6 unità Ciclo dell’acqua 1982-2009 8 unità Rifiuti 1985-2011 18 unità Difesa del suolo 1976-2011 67 unità Lavori pubblici 1970-2010 120 unità Registri di Protocollo 1973-2010 (con precedenti al 1964) 44 unità I registri di protocollo, che sono stati prodotti dai tre enti montani che nel tempo hanno operato sul territorio, non sono stati dettagliati nell’elenco di versamento; verranno suddivisi e giustamente attribuiti in fase di riordino. 3.2 Consiglio di Valle della Valle Argentina Il Consiglio di Valle della Valle Argentina fu istituito a seguito dell’emanazione del DPR n. 987/1955 “Decentramento di servizi del Ministero dell'agricoltura e delle foreste” che all’art. 13 prevedeva la costituzione di tali enti allo scopo di favorire il miglioramento tecnico ed

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economico dei territori montani e di promuovere in particolare la costituzione dei consorzi agricoli. La documentazione prodotta dal Consiglio di Valle della Valle Argentina, al suo scioglimento, fu versata alla nuova Comunità Montana Argentina - Armea, che subentrò nelle competenze, ed è stata ritrovata con l’archivio della stessa, ad Arma di Taggia. 1957 –1982 (con successivi al 1999) 96 unità. Amministrazione 1957-1973 (con successivi al 1980) 62 unità Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 1957-1966 8 unità Contabilità 1959-1976 39 unità Rapporti istituzionali 1959-1966 1 unità Programmazione 1984 9 unità Corrispondenza 1957-1977 5 unità Deleghe in Agricoltura 1960-1973 (con successivi al 1999) 20 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale 1960-1969 20 unità Altre deleghe 1950-1969 14 unità Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 1959-1969 2 unità Lavori pubblici 1950-1966 12 unità 3.3 Consorzio di Bonifica Montana dell’Argentina Con D.M. 14 febbraio 1953 veniva riclassificato il comprensorio di bonifica montana dell’Argentina e il Consorzio fu costituito con decreto presidenziale del 9 novembre 1955 n. 48333 e, nella fase iniziale di organizzazione degli uffici e di avviamento delle sue attività, fu retto da un commissario ministeriale. Con successivo DPR n. 818/63 il comprensorio fu ampliato comprendendo il bacino del torrente Armea. I comuni consorziati erano nove, tutti in provincia di Imperia: Badalucco, Bajardo (parte), Carpasio, Castellaro (parte), Ceriana, Molini di Triora, Montaldo Ligure, Taggia (parte), Triora. Con l’istituzione delle Comunità Montane le funzioni esercitate dai Consorzi furono ad esse trasferite, insieme ad ogni rapporto amministrativo e patrimoniale ancora in essere, come previsto dalla legge regionale 8 luglio 1982, n. 34. 1955 –1979 (con precedenti dal 1950) 51 unità Amministrazione 1960-1979 41 unità

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Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 1964-1979 10 unità Personale 1960-1969 1 unità Organizzazione Ente Senza data 1 unità Contabilità 1964-1979 29 unità Deleghe in Agricoltura 1970-1979 4 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale 1970-1979 4 unità Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1955-1979 (con precedenti dal 1950) 6 unità Estremi cronologici Consistenza Studi 1950-1970 1 unità Difesa del suolo 1970-1979 1 unità Lavori pubblici 1960-1979 5 unità 4) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA AL TA VAL BORMIDA La documentazione, generalmente in buono stato di conservazione, era depositata a Millesimo, nella sede dell’ex Comunità Montana, in Piazza Italia 70, e nei locali di via Trento e Trieste. Presso questi ultimi locali era depositata anche la documentazione prodotta dal Consiglio di valle "Alta Valle Bormida", operante sul territorio negli anni 1959-1975, e dal “Consorzio del Bormida per le deleghe in agricoltura”. La consistenza totale, comprensiva degli archivi della C.M. e dei Consorzi sul territorio è di 2284 unità contenute in 506 scatoloni. 4.1 Comunità montana Alta Val Bormida La Comunità montana Alta Val Bormida era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Savona. La Comunità montana fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2011, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 23/2010, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, come da delibera del Consiglio regionale n. 71, la zona 7 Savona, corrispondente al comprensorio della Comunità montana Alta Val Bormida, comprendeva i comuni di: Bardineto, Bormida, Calizzano, Cengio, Cosseria, Mallare, Massimino, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Plodio e Roccavignale. Successivamente alla L.R. 20/96 “Riordino delle Comunità Montane”, con lo scioglimento del Consorzio del Bormida per le deleghe in agricoltura, si aggiunsero i comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Dego e Piana Crixia. Nel 2011, alla soppressione della Comunità montana, è stato attuato il trasferimento delle deleghe nuovamente alla Regione e ai comuni deleganti. 1973 – 2011 (con precedenti dal 1959 e con successi vi al 2012) 1934 unità. Amministrazione 1973 - 2012

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1014 unità Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 1973-2012 510 unità Personale 1977-2011 115 unità Contabilità 1977-2011 249 unità Rapporti istituzionali 1978-2011 11 unità Programmazione 1978-2003 23 unità Determinazioni 1997-2011 53 unità Corrispondenza 1978-2009 53 unità Deleghe in Agricoltura 1973-2011 670 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale 1973-2011 374 unità Forestazione 1976-2011 62 unità Zootecnia 1976-1999 69 unità Carburante agricolo - U.M.A. 2003-2010 30 unità Contributi agricoltura, foreste 1966-2011 135 unità Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1973 - 2010 385 unità Estremi cronologici Consistenza Ciclo dell'acqua 1992 42 unità Rifiuti 1978-1996 18 unità Difesa del suolo 1974-2010 90 unità Lavori pubblici 1973-2010 235 unità Altre deleghe 1973-2010 162 unità Sanità, industria, artigianato, scuola, turismo, cultura, sport, servizi sociali 1973-2010 185 unità Registri di Protocollo 1973-2011 (con precedenti dal 1959) 71 unità 4.2 Consorzio del Bormida per le deleghe in agricol tura Con la L.R. 6/1978 la Regione delegò alle Comunità Montane e ai Comuni riuniti in Consorzi le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana, a partire dal 1º luglio 1978. Con la deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio 1978 furono ridefiniti gli ambiti territoriali delle Comunità Montane e identificati quelli dei Consorzi dei Comuni operanti sul territorio. Il Consorzio del Bormida, zona 8 Savona, comprendeva i Comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Dego, Piana Crixia.

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Con la L.R. 20/1996 “Riordino delle Comunità Montane” il Consorzio del Bormida, come gran parte dei Consorzi dei comuni operanti in Liguria, fu soppresso e i comuni consegnarono le deleghe in agricoltura alla Comunità montana Alta Val Bormida. 1978-1996 (con precedenti dal 1974) 304 unità Amministrazione 1978-1996 166 unità Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 1978-1996 88 unità Personale 1979-1996 20 unità Contabilità 1979-1996 40 unità Corrispondenza 1982-1996 18 unità Deleghe in Agricoltura 1979 (con documentazione dal 1974)-1996 114 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale 1974-1996 81 unità Varie* 1979-1996 32 unità Uma 1991 -1996 1 unità

*Le buste non omogenee per contenuto, comprendono documentazione relativa a: lavori su strade interpoderali, miglioramento boschivo, incendi, comitato tecnico consultivo, piani di sviluppo agricolo, contributi a aziende agricole e zootecniche, consorzio per la depurazione.

Altre Deleghe Piani paesistici 1987 2 unità Registri di Protocollo 1978-1997 22 unità 4.3 Consiglio di valle "Alta Valle Bormida" Il Consiglio di valle “Alta Valle Bormida” fu costituito con D.Pref. 25-7-1959, n. 22534, con sede a Millesimo. Il comprensorio, classificato con DPR 31-8-1961, n. 1213, comprendeva 13 comuni consorziati in provincia di Savona: Bardineto, Bormida, Calizzano, Cengio, Cosseria, Mallare, Massimino, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Plodio, Roccavignale. A seguito della costituzione delle Comunità Montane, le funzioni del Consorzio furono formalmente trasferite al nuovo Ente. 1959-1977 46 unità. Amministrazione 1959-1977 29 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1959-1977 19 unità Contabilità 1960-1976 10 unità

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Deleghe in Agricoltura 1967-1968 9 unità Estremi cronologici Consistenza Agricoltura: contributi e agevolazioni 1967-1968 9 unità Altre deleghe: Difesa suolo, Lavori Pubblici 1959-1976 8 unità Estremi cronologici Consistenza Lavori pubblici – Bonifica montana 1959-1976 8 unità 5) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA PO NENTE SAVONESE La documentazione dell’ex Comunità montana Ponente Savonese era collocata per la maggior parte presso la sede amministrativa di Albenga e per una parte minore presso la sede operativa di Finale Ligure. Ad Albenga, la documentazione era collocata presso gli uffici dell’ex Comunità montana, siti in Via Niccolari, e il deposito di Via Napoli. Nei primi si trovavano prevalentemente le pratiche correnti e le pratiche da poco concluse. Nel deposito era collocato, in un unico vano, il materiale archivistico più antico disposto su scaffalature metalliche aperte. In questo locale, oltre alla documentazione prodotta dalla Comunità montana del Ponente Savonese era depositata anche quella prodotta dagli enti montani operanti precedentemente sul territorio: Comunità montana Ingauna, Consorzio Nuova Agricoltura, Consorzio di bonifica montana del Centa, Cooperativa Provinciale Floricoltori. Presso i locali della soppressa Comunità montana Pollupice a Finalborgo, in piazza Aycardi, e nel magazzino al piano terreno dello stesso stabile, oltre alla documentazione prodotta dalla Comunità montana del Ponente Savonese, dal 01/01/2009, è presente quella afferente alla precedente C.M. Pollupice, al Consorzio del Finalese e al Consorzio Monte Carmo e Settepani. La consistenza totale, comprensiva degli archivi delle C.M. e dei Consorzi sul territorio è di 5174 unità contenute in 1137 scatoloni 5.1 Comunità Montana Ponente savonese Fu istituita nel 2008 ed era costituita dalla maggior parte dei comuni dei due precedenti enti montani operanti sul territorio, la Comunità montana Ingauna e la Comunità montana Pollupice, contestualmente soppresse. La Comunità montana Ponente Savonese entrò in attività dal 1 gennaio 2009 e fu soppressa nel 2011, a seguito delle disposizioni contenute nella L.R. 23/2010, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Il comprensorio era costituito dai comuni di: Arnasco, Balestrino, Boissano, Calice Ligure, Casanova Lerrone, Castelbianco, Castelvecchio di Rocca Barbena, Cisano sul Neva, Erli, Garlenda, Giustenice, Magliolo, Nasino, Onzo, Orco Feglino, Ortovero, Rialto, Stellanello, Testico, Toirano, Tovo San Giacomo, Vendone, Vezzi Portio e Zuccarello. 2009-2011 (con precedenti dal 1986 e con successivi al 2013) 139 unità Amministrazione 1986/2013

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86 unità Estremi cronologici Consistenza Personale 2009/2011 36 unità Organizzazione e funzionamento Ente 2008/2013 20 unità Contabilità 1986/2011 26 unità Imposte e tasse 2009 1 unità Rapporti Istituzionali 2009/2011 3 unità

Deleghe in Agricoltura 1995/2012 25 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale 2008/2012 11 unità Forestazione 1995/2011 12 unità Attività agricole diverse 2009/2010 2 unità Altre deleghe 2009/2010 26 unità Estremi cronologici Consistenza Artigianato, Commercio e Industria 2009/2010 4 unità Sanità e servizi sociali 2009/2010 2 unità Trasporti e Viabilità 2008 17 unità Turismo 2011 1 unità Cultura 2009 1 unità Difesa suolo 2009 1 unità Registri di Protocollo 2010-2011 2 unità 5.2 Comunità Montana Ingauna La Comunità montana Ingauna era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Savona; fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2008, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 24/2008, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, con le disposizioni della Legge Regionale n° 6 del 1978 la Comunità montana assumeva, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come zona 4 Savona, formato dai comuni di: Andora, Arnasco, Casanova Lerrone, Castelbianco, Castelvecchio di Rocca Barbena, Cisano sul Neva, Erli, Garlenda, Nasino, Onzo, Ortovero, Stellanello, Testico, Vendone, Villanova d'Albenga e Zuccarello. Successivamente alla L.R. 20/96 “Riordino delle Comunità Montane”, con lo scioglimento del Consorzio per le deleghe in agricoltura “Nuova Agricoltura”, si aggiunsero i comuni di Alassio, Albenga, Ceriale,e Laigueglia. Con il riordino delle Comunità montane, attuato con la L.R. 24/2008, l'ente locale fu soppresso dal 1º gennaio 2009, e l’accorpamento del comprensorio con quello

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della Comunità montana Pollupice portò all’istituzione della Comunità montana Ponente Savonese. 1973-2008 (con precedenti dal 1972 e successivi al 2014) 1568 unità. Amministrazione 1976 – 2009 (con successivi al 2014) 387 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1977 - 2008 34 unità Organi istituzionali 1997 - 2006 30 unità Personale 1976 - 2011 40 unità Organizzazione ufficio 1977 - 2011 18 unità Contabilità 1976 - 2014 219 unità Rapporti istituzionali 1978 - 2008 25 unità Corrispondenza 1950 - 2011 20 unità (anche organizzata per voci di titolario)

Deleghe in Agricoltura 1973 – 2008 (con precedenti dal 1972 e successivi al 2013) 740 unità Estremi cronologici Consistenza

Normativa 1978 - 2011 5 unità Attività di studio e statistica 1983 - 2003 4 unità Gestione piani – Contributi 1972 - 2013 455 unità Foreste 1985 - 2012 56 unità Viabilità rurale 1984 - 1992 1 unità Carburante agricolo - UMA 1977 - 2008 190 unità Attività di vigilanza e controllo 1987 - 1996 1 unità Corrispondenza 1975 - 2011 13 unità Programmazione 1986 – 2009 15 unità Altre deleghe: Attivitá Economiche e Turistiche 1973 – 2008 (con successivi al 2009) 46 unità Estremi cronologici Consistenza

Industria, Commercio, Artigianato, Turismo 1973 - 2009 46 unità

Altre deleghe: Servizi Sociali e Culturali 1980 - 2008 30 unità Estremi cronologici Consistenza

Servizi sociali 1980 - 2008 30 unità Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1974 – 2008 (con successivi al 2010) 356 unità Estremi cronologici Consistenza

Attività di studio e statistica 1990-2010 4 unità

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Rifiuti 1982 - 2011 12 unità Ciclo dell'acqua 1991 - 2009 11 unità Difesa del suolo 1988 - 2010 102 unità Lavori pubblici 1974 - 2011 227 unità Registri di protocollo 1983 - 2009 9 unità 5.2.1 Consorzio per le deleghe in agricoltura “Nuov a Agricoltura” L'ente, istituito a seguito della L.R. 6/78, era un consorzio tra i Comuni di Albenga, Alassio, Borghetto Santo Spirito, Ceriale e Laigueglia per l'esercizio delle deleghe in materia di agricoltura e foreste (ambito territoriale definito dalla deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio 1978). Il Consorzio svolse la propria attività in concomitanza con la Comunità montana Ingauna e in collaborazione con essa fino al 1996, quando con la L.R. n.20 “Riordino delle Comunità Montane” il Consorzio “Nuova Agricoltura”, come gran parte dei Consorzi dei comuni operanti in Liguria, fu soppresso e i comuni trasferirono le deleghe alla Comunità montana Ingauna, ancora attiva. 1978-1996 (con precedenti dal 1971 e successivi al 2004) 438 unità Amministrazione 1978 – 1996 (con precedenti dal 1971 e successivi al 2004) 155 unità Estremi cronologici Consistenza

Amministrazione generale 1979 - 1994 7 unità Organi istituzionali 1978 - 1996 64 unità Personale 1979 - 2004 17 unità Organizzazione ufficio 1995 - 1996 3 unità Contabilità 1978 - 1997 41 unità Rapporti istituzionali 1978 - 1996 5 unità Programmazione 1978 - 1995 4 unità Corrispondenza 1971 - 1996 14 unità

Deleghe in Agricoltura 1978 – 1996 (con precedenti dal 1974 e successivi al 1999) 281 unità Estremi cronologici Consistenza

Normativa 1980 - 1990 3 unità Attività di studio e statistica 1990 - 1993 1 unità Gestione piani – Contributi 1974 - 1999 269 unità Foreste 1978 - 1995 5 unità Zootecnia 1984 - 1997 1 unità Attività di vigilanza e controllo 1988 1 unità Miscellanea 1982 - 1993 1 unità

Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1981 - 1984 2unità Estremi cronologici Consistenza

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Lavori pubblici 1981 - 1984 2 unità 5.2.2 Consorzio di bonifica montana del Centa Con D.M. 14 febbraio 1953 veniva riclassificato il Comprensorio di bonifica montana del Centa in territorio delle province di Savona, Imperia e Cuneo. Con lo stesso decreto venivano classificati numerosi altri comprensori fra cui i quattro interessanti la Liguria, cioè, oltre il Centa, del Trebbia (prov. Genova, Piacenza, Pavia), del Vara (prov. La Spezia, Massa Carrara), dell’Argentina (prov. Imperia). Trascorsi due anni il Ministero dell’Agricoltura e Foreste promosse il DPR 12 novembre 1955 con cui venne costituito il Consorzio fra i proprietari degli immobili che traevano beneficio dalla bonifica, con la denominazione di “Consorzio di bonifica montana del Centa”. Il Consorzio, sotto il profilo del diritto amministrativo, quindi, si differenziava dalle Comunità Montane e dai Consigli di Valle perché questi erano consorzi tra i comuni; in realtà il Consorzio del Centa costituiva un caso singolare ed era molto affine ai consigli di Valle essendo la sua amministrazione composta da sindaci e altri delegati di enti pubblici. Il Consorzio comprendeva in origine il territorio di 32 comuni diventati poi 39 nel 1969 e successivamente 41 per effetto di successivi ampliamenti. Il comprensorio si estendeva alle valli del bacino del fiume Centa, cioè alle valli Lerrone, Arroscia, Pennavaire e Neva; successivamente ampliato alla valle Impero e un anno dopo alla Val Merula (ampliato alla Val Impero con DPR 30/12/1967; ampliato alla Val Merula con D.M. 5/6/1968 n. 996). 1957-1996 145 unità Amministrazione 1957 - 1996 33 unità Estremi cronologici Consistenza

Organi istituzionali 1960 - 1991 8 unità Personale 1957 - 1987 13 unità Contabilità 1962 - 1987 10 unità Corrispondenza 1962 - 1996 2 unità

Deleghe in Agricoltura 1963 - 1992 2 unità Estremi cronologici Consistenza

Gestione piani – contributi 1963 - 1992 2 unità Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1960 - 1984 110 unità Estremi cronologici Consistenza

Lavori pubblici 1960 - 1984 109 unità 5.2.3 Cooperativa Provinciale Floricoltori 1973-1983 24 unità Si ha notizia di questo soggetto attraverso 22 fascicoli datati 1973 – 1980. L'anno di istituzione della cooperativa è il 1973, come indicato sul frontespizio dei fascicoli. Il fondo comprende 24 unità.

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5.3 Comunita’ montana Pollupice 1973 -2008 (con precendenti dal 1956 e successivi a l 2013) 2437 unità La Comunità montana Pollupice era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Savona; fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2008, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 24/2008, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, con le disposizioni della L.R. 6/78 la Comunità montana assumeva, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come zona 5 Savona, formato dai comuni di: Balestrino, Boissano, Calice Ligure, Giustenice, Magliolo, Orco Feglino, Rialto, Toirano, Tovo San Giacomo, Vezzi Portio, Loano, Pietra Ligure. Successivamente alla L.R. 20/96 “Riordino delle Comunità Montane”, con lo scioglimento del Consorzio per le deleghe in agricoltura del Finalese, si aggiunsero i comuni di Borgio Verezzi, Finale Ligure, Noli e Spotorno e con lo scioglimento del Consorzio “Nuova Agricoltura” si aggiunse il comune di Borghetto Santo Spirito. Con il riordino delle Comunità montane, attuato con la L.R. 24/2008, l'ente locale fu soppresso, dal 1º gennaio 2009, e l’accorpamento del comprensorio con quello della Comunità montana Ingauna portò all’istituzione della Comunità montana Ponente Savonese. Amministrazione 1082 unità 1973/2008 (con successivi al 2011) Estremi cronologici Consis tenza Organi di Governo, Affari Istituzionali 1974/2008 200 unità e Rappresentanza Personale 1972/2011 306 unità Organizzazione e Funzionamento dell’Ente 1974/2011 132 unità Contabilità 1975/2011 313 unità Rapporti Istituzionali 1972/2010 53 unità Programmazione e pianificazione 1979/2010 34 unità Imposte e tasse (Finanza) 1975/2006 26 unità Normativa s.d. 18 unità Deleghe in Agricoltura 563 unità 1973 -2008 (con precedenti dal 1956 e successivi al 2013) Estremi cronologici Consis tenza Gestione dei piani di Sviluppo Rurale 1979/2013 379 unità Cooperazione 1978/2006 6 unità Forestazione 1964/2011 52 unità Viabilità Rurale 1986/2004 5 unità Zootecnia 1977/1995 2 unità Attività agricole diverse 1956/2010 32 unità Utenti Macchine Agricole 1972/2007 75 unità Attività di studio e statistica 1980/2000 12 unità

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Altre deleghe 739 unità 1973/2008 (con precedenti dal 1964 e successivi al 2011) Estremi cronologici Consis tenza Artigianato, Commercio e Industria 2000/2011 13 unità Turismo 1977/2010 53 unità Sanità e Servizi Sociali 1997/2011 20 unità Trasporti e Viabilità 1997/2008 8 unità Pubblica Istruzione – Scuola 1998/2008 9 unità Formazione Professionale 2003/2004 1 unità Cultura 1995/2007 5 unità Ciclo dell’acqua 2003/2006 1 unità Rifiuti 1981/2006 12 unità Difesa del suolo 1988/2009 444 unità LL. PP 1964/2008 144 unità Piani Urbanistici e Paesistici 1986/1990 14 unità Ambiente 2006 10 unità Altre attività riguardanti la gestione del territorio 1996/2002 5 unità Protocolli della Corrispondenza 1975/2008 53 registri 5.3.1 Consorzio del Finalese per le deleghe in agri coltura L'ente, istituito a seguito della L.R. 6/78, era un consorzio tra i Comuni di Borgio Verezzi, Finale Ligure, Noli e Spotorno per l'esercizio delle deleghe in materia di agricoltura e foreste (ambito territoriale definito come Zona 2 Savona, dalla deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio 1978). Il Consorzio nel 1996, con la L.R. n.20 “Riordino delle Comunità Montane”,come gran parte dei Consorzi dei comuni operanti in Liguria, fu soppresso e i comuni trasferirono le deleghe alla Comunità montana Pollupice, ancora in attività. 1978 -1996 (con precedenti dal 1975 e successivi al 2010) 395 unità Amministrazione 219 unità 1978/1996 (con precedenti dal 1975 e successivi al 2010) Estremi cronologici Consis tenza Organi di Governo, Affari Istituzionali 1975/1996 76 unità e Rappresentanza Personale 1979/2010 9 unità Organizzazione e funzionamento dell’Ente 1984/1990 1 unità Contabilità 1978/1997 113 unità Rapporti Istituzionali 1979/1997 13 unità Programmazione e Pianificazione 1979/1996 7 unità

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Deleghe in Agricoltura 116 unità 1978/1996 (con precedenti dal 1976 e successivi al 1998) Estremi cronologici Consis tenza Gestione dei piani di Sviluppo Rurale 1976/1998 44 unità Forestazione 1990/1998 13 unità Zootecnia 1979/1995 2 unità Utenti Macchine Agricole 1980/1997 55 unità Attività agricole diverse 1990/1992 2 unità Altre deleghe: Difesa del suolo 60 unità 1985 5.3.2 Consorzio Forestale Monte Carmo Settepani 1958-1991 28 unità Con decreto del Prefetto di Savona n. 3797 del 18/2/1958, fu istituito il consorzio dei comuni di Balestrino, Bardineto, Boissano, Bormida, Calice Ligure, Calizzano, Finale Ligure, Giustenice, Magliolo, Orco Feglino, Osiglia, Rialto, Toirano e Tovo San Giacomo, per la gestione dei beni silvo-pastorali. Erano finalità del Consorzio la conservazione, il miglioramento e la difesa del patrimonio silvo-pastorale dei singoli comuni; assolveva, inoltre i compiti di promozione e informazione, di aggiornamento e assistenza tecnica forestale, agraria e zootecnica. Il Consorzio fu soppresso con delibera della Giunta regionale della Liguria n. 2124 del 5/5/1977; la liquidazione dell’ente si concluse nel 1990 per effetto della DGR n. 6694 del 28/12/1989, che disponeva il subentro della Comunità montana Pollupice nelle residue funzioni amministrative. Amministrazione 26 unità 1958/1977 (con successivi al 1991)

Estremi cronologici Consis tenza

Organi di Governo, affari Istituzionali 1958/1991 7 unità e Rappresentanza Personale 1962/1979 4 unità Organizzazione e funzionamento dell’Ente 1977/1980 1 unità Contabilità 1964/1984 13 unità Rapporti Istituzionali 1976/1985 1 unità Protocolli della corrispondenza 1976/1982 2 registri

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6) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA DE L GIOVO Presso i locali della sede dell’ex C.M. a Savona era depositata la documentazione dei seguenti Enti: Comunità montana del Giovo, Consiglio di Valle, Erro, Olba, Teiro, Arzocco e Consorzio Savonese per la gestione della delega regionale in materia di agricoltura. La consistenza totale, comprensiva degli archivi delle C.M. e dei Consorzi sul territorio è di 2295 unità contenute in 582 scatoloni 6.1 Comunità montana Giovo La Comunità montana fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2011, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 23/2010, come illustrato nel paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”, di cui sopra. La Comunità montana del Giovo era un comprensorio montano della Liguria comprendente i comuni di: Giusvalla, Mioglia, Pontinvrea, Sassello, Stella, Tiglieto, Urbe, Varazze (comprensorio fissato con delibera del Consiglio regionale n.71/1978). Successivamente alla L.R. 20/96 “Riordino delle Comunità Montane”, con lo scioglimento del Consorzio Savonese per le deleghe in agricoltura, si aggiunsero i comuni di Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Celle Ligure, Quiliano, Savona e Vado Ligure. Con la disciplina di riordino delle comunità montane, regolamentata dalla L.R. n. 24 del 4 luglio 2008 e in vigore dal 1º gennaio 2009, non facevano più parte della Comunità montana i comuni di Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Celle Ligure, Quiliano, Tiglieto, Vado Ligure e Varazze. Dal 1º maggio 2011 l'ente montano è stato soppresso, con il trasferimento delle deleghe in materia nuovamente alla Regione e ai comuni interessati. 1973 –2011 (con precedenti dal 1962 e successivi al 2012) 2051 unità Amministrazione 1973 –2011 (con precedenti dal 1970) 1303 unità Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 1974-2011 514 unità Personale 1973-2012 126 unità Organizzazione Ente 1985-2011 67 unità Contabilità 1970-2011 550 unità Rapporti istituzionali 1977-2010 26 unità Programmazione 1976-2007 10 unità Normativa 1980-2000 10 unità Deleghe in Agricoltura 1973 -2011 (con precedenti dal 1962) 164 unità Estremi cronologici Consistenza Progetti Anni 80-2000 7 unità Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale 1962-2007 111 unità Forestazione 1984-2011 23 unità Viabilità rurale 1979-1998 2 unità Zootecnia 1983-1998 16 unità Turismo rurale 1979-2000 4 unità Carburante agricolo (U.M.A.) s.d. 1 unità

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Altre deleghe 1985 – 2011 (con successivi al 2012) 558 unità Estremi cronologici Consistenza Artigianato e Turismo 1988-2001 11 unità Commercio e Industria 1999-2000 3 unità Sanità 1985-2004 10 unità Cultura 1988-2010 110 unità Studi 2001-2005 3 unità Ciclo dell’acqua 1997-2010 3 unità Rifiuti 1987-2006 15 unità Difesa del suolo 1986-2012 159 unità Lavori pubblici 1987-2010 238 unità Protezione Civile 1987-1998 4 unità Piani paesistici Anni 80-2000 2 unità Registri di Protocollo 1976-1998 26 unità 6.2 Consiglio di Valle - Erro - Olba - Teiro – Arzo cco Il comprensorio fu classificato con DPR 31/8/1961 n. 1212 e il Consiglio di Valle è stato costituito con Decreto Prefettizio 2/3/1962 n. 617 e ampliato con DPR 19/6/1968 n. 1005. I comuni consorziati erano 13, in provincia di Savona: Urbe, Sassello, Pontinvrea, Giusvalla, Mioglia, Dego, Cairo Montenotte, Savona, Stella, Albissola Superiore, Varazze, Celle Ligure; in provincia di Genova, Tiglieto. Alla costituzione delle Comunita' montane, le funzioni esercitate dai Consigli di valle furono trasferite a quelle competenti per territorio, che subentrarono ad essi in ogni rapporto amministrativo e patrimoniale. 1962-1976 (con successivi al 1984) 18 unità Amministrazione 1962-1976 15 unità Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 1962-1976 15 unità Altre Deleghe 1969 -1976 (con successivi al 1984) 2 unità Estremi cronologici Consistenza Lavori pubblici 1969-1984 2 unità

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Registri di Protocollo 1972-1976 1 unità 6.3 Consorzio Savonese per la gestione della delega regionale in materia di agricoltura Con la L. R. 6/1978 la Regione delegò alle Comunità Montane e ai Comuni riuniti in Consorzi le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana a partire dal 1º luglio 1978. Con la deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio 1978 vennero ridefiniti gli ambiti territoriali delle Comunità Montane e identificati quelli dei Consorzi dei Comuni operanti sul territorio. Il Consorzio del Savonese comprendeva i Comuni di Bergeggi, Vado Ligure, Savona, Albisola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Quiliano. Il Consorzio nel 1996, con la L.R. n.20 “Riordino delle Comunità Montane” come gran parte dei Consorzi dei comuni operanti in Liguria, fu soppresso e i comuni trasferirono le deleghe alla Comunità montana Giovo ancora in attività. 1978-1996 (con posteriori al 1997) 226 unità Amministrazione 1978-1996 (con posteriori al 1997) 114 unità Estremi cronologici Consistenza Organi di Governo, Affari Istituzionali e Rappresentanza 1978-1997 46 unità Personale 1989-1991 2 unità Contabilità 1978-1997 64 unità Rapporti istituzionali 1988 1 unità Corrispondenza 1980-1989 1 unità Deleghe in Agricoltura 1978-1996 (con posteriori al 1997) 96 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione dei Piani di Sviluppo Rurale 1978-1997 84 unità Forestazione 1978-1996 7 unità Zootecnia 1979-1995 3 unità Carburante Agricolo (U.M.A.) 1992-1997 2 unità Registri di Protocollo 1978-1996 16 unità 7) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA VA LLI STURA ORBA E LEIRA La documentazione era collocata presso la ex sede di Campo Ligure e parte presso l’ex vivaio forestale di Masone, dove oltre all’archivio prodotto dalla Comunità Montana Valli Stura Orba e Leira, si trovavano anche i fondi prodotti dagli enti montani operanti

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precedentemente sul territorio: Comunità Montana Valli Stura e Orba, Comunità Montana Argentea, Consorzio per la depurazione delle acque di servizio e per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Pochissimi faldoni prodotti dalla C.M. Argentea erano ancora depositati nell’ex sede di Cogoleto, nella vecchia Fornace Vallarino i via Benefizio. La procedura di liquidazione è ancora attiva e una parte cospicua delle pratiche, perlopiù relative alle deleghe in agricoltura prodotte dagli enti montani, è stata considerata ancora utile al disbrigo degli affari correnti ed è ancora presso l’ex sede a disposizione dello sportello per l’agricoltura. La consistenza totale, comprensiva degli archivi delle C.M. e dei Consorzi sul territorio è di 995 unità contenute in 309 scatoloni. 7.1 Comunità montana Valli Stura Orba e Leira La Comunità Montana Valli Stura, Orba e Leira nacque nel 2009 (L.R. n. 24/2008, in vigore dal 1 gennaio 2009) dall'unione dei comuni di due precedenti enti: l'ex Comunità Montana Argentea e l'ex Comunità Montana Valli Stura e Orba e comprendeva i comuni di Campoligure, Masone, Mele e Rossiglione; non parteciparono invece i comuni di Arenzano e Cogoleto, compresi nella precedente Comunità montana Argentea. La Comunità Montana Valli Stura, Orba e Leira, è stata sciolta, insieme alle altre comunità montane della Liguria, dal 1º maggio 2011 come previsto della L.R. n.23 del 29 dicembre 2010. 2009-2011 (con precedenti dal 1984 e posteriori al 2013) 170 unità Amministrazione 2009-2011 (con precedenti dal 1997 e posteriori al 2012) 63 unità

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione Generale 2002-2012 1 unità Classe Acquisti 1997-2011 9 unità Organi Istituzionali 2009-2011 26 unità Personale 2005-2011 3 unità Organizzazione 2000-2011 7 unità Finanza e Contabilità 2008-2012 11 unità Corrispondenza 2009-2011 4 unità Agricoltura 2009-2011 (con precedenti dal 1984 e posteriori al 2013) 89 unità

Estremi cronologici Consistenza Piano di sviluppo rurale 1985-2013 73 unità Vivaio Forestale 2003-2010 1 unità Forestazione 2003–2013 2 unità Zootecnia 1984–2010 2 unità Turismo rurale 2005-2011 6 unità Carburante agricolo – U.M.A. 2001-2013 2 unità Servizi sociali 2010-2011 1 unità Estremi cronologici Consistenza Sanità 2010-2011 1 unità

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Governo del territorio 2009-2011 (con precedenti dal 2007) 16 unità

Estremi cronologici Consistenza Rifiuti 2009-2010 1 unità Difesa del suolo 2007-2011 15 unità 7.2 Comunità Montana Valle Stura [e Orba] La Comunità montana Valle Stura era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Genova; fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2008, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 24/2008, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, con le disposizioni della L.R. 6/78 la Comunità montana assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come zona 5 Genova che comprendeva i comuni di Campoligure, Masone, Rossiglione. Successivamente fu ricompreso anche il comune di Tiglieto, precedentemente nella Comunità montana Giovo, e l‘ente assunse la nuova denominazione “ Comunità montana Valli Stura e Orba”. Con la disciplina di riordino delle comunità montane, regolamentate con la L.R. n. 24 del 4 luglio 2008 e in vigore dal 1 gennaio 2009, l'ente locale fu soppresso, con delega dei comuni alla nuova Comunità montana Valli Stura, Orba e Leira. 1974-2008 (con successivi al 2009) 604 Unità Amministrazione 1974-2008 (con successivi al 2009) 376 unità

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione Generale 1986-2005 3 unità Acquisti 1989-2009 24 unità Organi Istituzionali 1974-2008 180 unità Personale 1979-2011 25 unità Organizzazione 1990-2008 14 unità Finanza e Contabilità 1979-2008 35 unità Rapporti Istituzionali 1982-2004 3 unità Programmazione e [normativa] 1983-2011 12 unità Corrispondenza 1978-2008 77 unità Protocollo 1974-1999 3 unità Agricoltura 1984-2008 (con successivi al 20011) 56 unità

Estremi cronologici Consistenza Piano di sviluppo rurale 1988-2013 11 unità Cooperazione 1989-2011 1 unità Vivaio Forestale 1990-2011 13 unità Forestazione 1987-2010 16 unità

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Classe Zootecnia 1984-2005 3 unità Attività agricole diverse 2010 1 unità Caccia e pesca 1984-2006 1 unità Turismo rurale 1993-2011 4 unità [Contributi e Agevolazioni] 1985– 2011 9 unità Servizi sociali 1983-2007 48 unità

Estremi cronologici Consistenza Formazione Professionale 1983-2007 46 unità Cultura 1987-1996 2 unità Governo del territorio 1982-2011 124 unità

Estremi cronologici Consistenza Rifiuti 1995-2010 7 unità Metanizzazione 1986-1989 1 unità Difesa del suolo 2007-2011 88 unità Lavori Pubblici 1982-2006 20 unità Protezione Civile 1988-2010 5 unità Trasporti e [Viabilità] 1984-2007 3 unità 7.3 Comunità Montana Argentea La Comunità montana Argentea era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Genova; fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2008, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 24/2008, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, con le disposizioni della L.R. 6/78 la Comunità montana assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come zona 4 Genova che comprendeva i comuni di Arenzano, Cogoleto e Mele. Con il riordino delle comunità montane, previsto con la L.R. 24/2008, l'ente locale fu soppresso dal 1 gennaio 2009, con il passaggio del solo comune di Mele nella nuova Comunità montana Valli Stura, Orba e Leira. 1974-2008 (con successivi al 2011) 213 unità Amministrazione 1974-2009 71 unità

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione Generale 1997-2008 2 unità Acquisti 1997-2007 3 unità Organi Istituzionali 1974-2008 31 unità Personale 1977-2008 15 unità Organizzazione 1988-2006 4 unità Finanza e Contabilità 2000-2008 12 unità Rapporti Istituzionali 1998-2009 3 unità

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Programmazione e [normativa] 2000-2008 1 unità Agricoltura 1982 – 2008 (con successivi al 2011) 67 unità

Estremi cronologici Consistenza Piano Stralcio Agricolo 2000-2008 1 unità Piano di sviluppo rurale 2000-2008 31 unità Forestazione 1982-2011 18 unità Zootecnia 1984–2008 5 unità Attività agricole diverse 1984-2007 2 unità Carburante Agricolo – U.M.A. 1984-2011 6 unità [Contributi e Agevolazioni] 1981-1998 4 unità Industria, Commercio, Artigianato Turismo 1999 2 unità

Estremi cronologici Consistenza Turismo 1999 2 unità Servizi Sociali 2004 1 unità

Estremi cronologici Consistenza Formazione Professionale 2004 1 unità Governo del territorio 2001-2008 (con successivi al 2010) 72 unità

Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 2002-2010 44 unità Lavori Pubblici s.d. 15 unità Protezione Civile 2001-2009 13 unità 7.4 Consorzio per la depurazione delle acque di ser vizio e per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani 1981-1994 8 unità Amministrazione 1981-1994 4 unità

Estremi cronologici Consistenza Organi Istituzionali 1984-1993 2 unità Finanza e Contabilità 1981-1985 1 unità Protocollo 1984-1994 1 unità Governo del territorio 1984-1993 4 unità

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Estremi cronologici Consistenza Lavori Pubblici 1984-1993 4 unità 8) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA AL TE VALLI TREBBIA E BISAGNO A Montebruno nell’ex sede di piazza Paolo Emilio Taviani 9, la documentazione era riposta negli armadi degli uffici e in un locale apposito, al piano inferiore. Oltre alla documentazione prodotta dall’ex C.M. Alte Valli Trebbia e Bisagno (istituita nel gennaio 2009) era presente anche quella afferente alla precedente Comunità Alta Val Trebbia, soppressa nel 2009. La consistenza totale, comprensiva della C.M preesistente sul territorio, è di 1281 unità contenute in 267 scatoloni 8.1 Comunità Montana Alte Valli Trebbia e Bisagno Per effetto del riordino delle comunità montane, previsto da Regione Liguria con L.R. 24/2008, l’ente subentrò alla preesistente Comunità montana Alta Valle Trebbia. Oltre agli otto comuni della valle del Trebbia (Torriglia, Fascia, Rondanina, Fontanigorda, Gorreto, Rovegno, Propata e Montebruno) la nuova Comunità comprendeva il comune di Bargagli (precedentemente tra i comuni compresi nella Comunità montana Fontanabuona). La Comunità Montana Alte Valli Trebbia e Bisagno, è stata sciolta, insieme alle altre comunità montane della Liguria, dal 1º maggio 2011 come previsto della L.R. n.23 del 29 dicembre 2010. 2009-2011 (con posteriori al 2013) 76 unità Amministrazione 2009-2011 (con posteriori al 2013) 55 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 2009-2011 3 unità Organi istituzionali 2009-2013 4 unità Personale 2009-2011 6 unità Organizzazione Ufficio 2010 1 unità Contabilità 2009-2013 18 unità Rapporti istituzionali 2012-2013 1 unità Determinazioni 2009-2012 11 unità Corrispondenza/ Carteggio per categorie 2011-2013 11 unità Deleghe in Agricoltura 2009-2011 (con posteriori al 2012) 8 unità Estremi cronologici Consistenza Attività di studio e statistica 2010 1 unità Gestione piani – Contributi 2009-2010 4 unità Foreste 2010-2012 3 unità Altre deleghe: Servizi Sociali e Culturali 2009-2010 3 unità

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Estremi cronologici Consistenza Sanità e assistenza sociale 2009-2010 3 unità Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 2009-2011 (con posteriori al 2012) 10 unità Estremi cronologici Consistenza Studi 2009-2012 1 unità Difesa del suolo 2009-2011 5 unità Lavori pubblici 2009-2012 4 unità Registri di protocollo 2009-2011 (con posteriori al 2013) 3 unità 8.2 Comunità Montana Alta Valle Trebbia La Comunità montana Alta Val Trebbia era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Genova istituita nel 1973 e soppressa nel 2008, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 24/2008, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, con le disposizioni della L.R. 6/78 la Comunità montana assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come zona 9 Genova che comprendeva i comuni di Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Montebruno, Propata, Rondanina, Rovegno, Torriglia. Con il riordino delle comunità montane, previsto con la L.R. 24/2008, l'ente locale fu soppresso dal 1 gennaio 2009, e venne istituita la nuova Comunità montana Alte Valli Trebbia e Bisagno. 1973-2008 (con successivi al 2012) 1205 unità Amministrazione 1974-2008 (con successivi al 2011) 778 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1984-2009 24 unità Organi istituzionali 1974-2010 150 unità Personale 1978-2011 82 unità Organizzazione Ufficio 1991-2008 4 unità Contabilità 1975-2011 215 unità Rapporti istituzionali 2005-2011 3 unità Determinazioni 1997-2009 65 unità Commissioni e comitati 1978-2010 54 unità Programmazione e studi 1980-2011 38 unità Corrispondenza / Carteggio per categorie 1974-2011 143 unità Deleghe in Agricoltura 1973-2008 (con successivi al 2012)

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197 unità Estremi cronologici Consistenza Attività di studio e statistica* 1979-2009 7 unità Gestione piani – Contributi 1973-2011 104 unità Foreste Anni ’80-2011 17 unità Zootecnia 1979-2011 27 unità Carburante agricolo - U.M.A. 1980-2012 22 unità Turismo rurale Anni ‘80 4 unità Laboratorio di analisi cliniche 1976 1980 16 unità Altre deleghe: Servizi Sociali e Culturali 1993-2008 (con successivi al 2012) 69 unità Estremi cronologici Consistenza Sanità e assistenza sociale 2001-2009 27 unità Formazione professionale 2003-2010 5 unità Cultura 1993-2011 37 unità Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1975-2008 (con successivi al 2012) 161 unità Estremi cronologici Consistenza Studi* 1989-2001 4 unità Ciclo dell’acqua 1982-2010 8 unità Rifiuti 1985-2010 18 unità Difesa del suolo 1981-2011 71 unità Lavori pubblici 1975-2011 53 unità Protezione civile 2008 2 unità Piani urbanistici e paesistici** 1995-2007 5 unità

*Studi inerenti la difesa del suolo: censimento movimenti franosi, tavolo di lavoro Lago del Brugnato, piano stralcio per la difesa idrogeologica e della rete idrografica del bacino del fiume Po, ponte radio.

**Piani arredo urbano, Piano urbanistico comunale di Propata.

Registri di protocollo 1975-2008 35 unità 9) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA VA LLI AVETO, GRAVEGLIA E STURLA La Comunità montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Genova, istituto nel 1973 a seguito della legge n° 1102 del 3 dicembre 1971; comprendeva i comuni di: Borzonasca e Mezzanego (Valle Sturla), Ne (Val Graveglia), Rezzoaglio e Santo Stefano d'Aveto (Valle Aveto). Con il riordino delle comunità montane del 2008, fu soppressa la Comunità montana Val Petronio e dal 1 gennaio 2009 la Comunità Montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla venne delegata dai comuni di Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Moneglia e Sestri Levante, alle funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo.

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Dal 1 maggio 2011 l'ente montano è stato soppresso, con il trasferimento delle deleghe in materia nuovamente alla Regione e ai comuni interessati. 1973-2011 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2012) 1999 unità contenute in 415 scatoloni Amministrazione 1973-2011 (con precedenti dal 1972 e successivi al 2012) 830 unità Estremi cronologici Consistenza Attività di studio e programmazione 1983-2011 59 unità Amministrazione generale 1974-2011 66 unità Organi istituzionali 1974-2010 175 unità Personale 1976-2011 64 unità Contabilità 1976-2011 269 unità Organizzazione Ufficio 1979-2012 12 unità Rapporti istituzionali 1976-2011 35 unità Commissioni e comitati 1978-2007 4 unità Determinazioni 1983-2011 52 unità Corrispondenza – carteggio per categorie 1972-2011 94 unità Deleghe in Agricoltura 1973-2011 (con precedenti dal 1971) 680 unità Estremi cronologici Consistenza Normativa e studi 1974-2002 16 unità Gestione piani agricoli e contributi 1973-2010 426 unità Foreste 1980-2011 90 unità Zootecnia 1976-2009 76 unità U.M.A. Utenti Motori Agricoli 1978-2009 45 unità Caccia e pesca** 1987-2009 3 unità Viabilità rurale 1971-1996 24 unità Altre deleghe: Attività Economiche e Turistiche 1980-2009 49 unità Estremi cronologici Consistenza Commercio e industria 1998-2003 3 unità Turismo 1980-2009 46 unità Altre deleghe: Servizi Sociali e Culturali 1983-2011 35 unità Estremi cronologici Consistenza Formazione professionale 1983-2008 17 unità Pubblica istruzione – Scuole 1996-2000 6 unità Cultura 1983-2011 12 unità Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1973-2011 (con precedenti dal 1972) 315 unità Estremi cronologici Consistenza

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Programmazione e studi 1982-2011 49 unità Ciclo dell'acqua 1993-2011 13 unità Rifiuti Anni ’80-2009 29 unità Difesa del suolo 1984-2011 207 unità Lavori pubblici 1972-2011 41 unità Protezione civile 1987 4 unità Piani urbanistici e paesistici 1984-1992 5 unità Registri di protocollo 1975-2011 55 unità Corrispondenza 1973-2011 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2012) 35 unità 10) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA V ALLI GENOVESI SCRIVIA E POLCEVERA A Busalla nell’ex sede di Via Roma 25, la documentazione era depositata negli scatoloni predisposti durante un recente trasloco e negli armadi collocati negli uffici. Oltre alla documentazione prodotta dall’ex C.M. Valli genovesi, istituita nel gennaio 2009, era presente anche quella afferente alle precedenti comunità soppresse nel 2009, Alta Valle Scrivia e Alta Val Polcevera e al Consorzio agricolo zona 1 Genova. La consistenza totale, comprensiva delle C.M. e del Consorzio preesistenti sul territorio, è di 2447 unità contenute in 646 scatoloni. 10.1 Comunità Montana Valli genovesi Scrivia e Polc evera La Comunità montana Valli Genovesi Scrivia e Polcevera era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Genova, che comprendeva i comuni di: Busalla, Campomorone, Casella, Crocefieschi, Isola del Cantone, Mignanego, Montoggio, Ronco Scrivia, Savignone, Serra Riccò, Sant'Olcese, Valbrevenna e Vobbia. Era nata nel 2009 dall'unione dei due precedenti enti locali quali la Comunità montana Alta Valle Scrivia e la Comunità montana Alta Val Polcevera (eccettuati i comuni di Davagna e Ceranesi). L'ente locale aveva sede a Busalla, già sede dell'ex Comunità Montana Alta Valle Scrivia, e così come tutte le altre C.M. della Liguria, è stata soppressa dal 1 maggio 2011 come previsto dalla L.R. 23/2010. 2009-2011 502 unità Amministrazione 2009-2011 (con precedenti dal 2005 e successivi al 2012) 103 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 2005-2010 7 unità Organi Istituzionali 2009-2011 7 unità Personale 2008-2012 22 unità Organizzazione Ufficio 2008-2011 4 unità Contabilità 2004-2010 35 unità

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Determinazioni 2008-2011 23 unità Corrispondenza e carteggio per categorie 2010-2011 5 unità Deleghe in Agricoltura 2009-2011 (con precedenti al 1998) 370 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione piani e contributi 1998-2011 347 unità Foreste 2003-2011 23 unità

Altre deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 2009-2011 (con precedenti al 2002) 8 unità Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 2002-2012 7 unità Lavori pubblici 2002-2011 1 unità Corrispondenza 1998-2011 (con precedenti dal 1998) 21 unità 10.2 Comunità Montana Alta Valle Scrivia . L'ente era stato istituito nel 1973 e con le disposizioni della L.R. 6/78 assumeva, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. La Comunità montana Alta Valle Scrivia era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Genova, zona 7, che comprendeva i comuni di: Busalla, Casella, Crocefieschi, Davagna, Isola del Cantone, Montoggio, Ronco Scrivia, Savignone, Valbrevenna e Vobbia (delib. Cons. Regione Liguria n.71/78). Con il riordino delle comunità montane, regolamentato con la Legge Regionale n. 24 del 4 luglio 2008 e in vigore dal 1 gennaio 2009, l'ente locale era stato unito alla Comunità montana Alta Val Polcevera con l’istituzione della nuova Comunità montana Valli Genovesi Scrivia e Polcevera. 1974-2008 (con posteriori al 2011) 1346 unità Amministrazione 924 unità 1975-2008 (con successivi al 2011) Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1980-2008 26 unità Organi Istituzionali 1975-2008 359 unità Personale 1979-2008 82 unità Organizzazione Ufficio 1982-2008 18 unità Contabilità 1977-2009 257 unità Rapporti Istituzionali 1978-2008 25 unità Programmazione 1977-2009 10 unità Determinazioni 1996-2011 108 unità Corrispondenza e carteggio per categorie 1978-2010 27 unità

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Contabilità e personale 1981-2001 12 unità

Deleghe in Agricoltura 1980-2009 138 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione piani - Contributi 1980-2009 91 unità Foreste 1980-2009 19 unità Zootecnia 1990-1999 4 unità Attività di autorizzazione e vigilanza 1990-1999 1 unità Viabilità rurale 1980-2009 23 unità Altre Deleghe: Attività Economiche e Turistiche 1990-2009 17 unità Estremi cronologici Consistenza Commercio e Industria 1998-2005 2 unità Turismo 1990-2009 15 unità Altre Deleghe: Servizi Sociali e Culturali 1999 2 unità Estremi cronologici Consistenza Cultura 1999 2 unità Altre Deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1979-2008 (con successivi al 2009) 260 unità Estremi cronologici Consistenza Ciclo dell’acqua 1979-2004 47 unità Difesa del suolo 1978-2001 179 unità Lavori pubblici 1982-2008 21 unità Registri di protocollo 2004-2008 5 unità 10.3 Comunità Montana Alta Val Polcevera L'ente locale aveva sede a Ceranesi, era stato istituito nel 1973 da Regione Liguria, dopo quanto previsto dalla legge 1102/71. La Comunità montana Alta Val Polcevera era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Genova, comprendente i comuni di: Campomorone, Ceranesi, Mignanego (delib. Con.reg. Liguria n. 71/78). Nel 1996, con la soppressione del Consorzio Genovese per le deleghe in agricoltura, si unirono i comuni di S.Olcese e Serra Riccò. Nel 2008, con la disciplina di riordino delle comunità montane, L. R. 24/2008, l'ente locale dal 1 gennaio 2009 fu soppresso, e i comuni si unirono con quelli dell’ex Comunità montana Alta Valle Scrivia istituendo la nuova Comunità montana Valli Genovesi Scrivia e Polcevera. 1977-2008 (con posteriori al 2010) 593 unità

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Amministrazione 239 unità 1977-2008 (con successivi al 2010) Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1993-2008 30 unità Organi Istituzionali 1980-2008 70 unità Personale 1977-2010 36 unità Organizzazione Ufficio 1982-2009 7 unità Contabilità 1984-2008 27 unità Rapporti Istituzionali 1978-1999 6 unità Programmazione 1977-1978 1 unità Determinazioni 1996-2008 32 unità Corrispondenza 1984-2008 30 unità

Deleghe in Agricoltura 224 unità 1982-2008 (con successivi al 2010) Estremi cronologici Consistenza Attività di studio e statistica 1988-2001 2 unità Gestione piani - Contributi 1988-2009 154 unità Foreste 1982-2007 9 unità Zootecnia 1988-2008 13 unità Carburante agricolo – UMA 1983-2010 38 unità Attività di autorizzazione e vigilanza 2000-2008 8 unità Altre Deleghe: Attività Economiche e Turistiche 1983-2007 5 unità Estremi cronologici Consistenza Commercio e Industria 2000-2002 1 unità Turismo 1983-2007 4 unità Altre Deleghe: Servizi Sociali e Culturali 1984-2002 2 unità Estremi cronologici Consistenza Formazione professionale 1984-2002 2 unità

Altre Deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1984-2007 123 unità Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 1989-2007 112 unità Lavori pubblici 1984-2006 11 unità 10.4 Consorzio agricolo Zona 1 Genova Con la L. R. 6/1978 la Regione delegò alle Comunità Montane e ai Comuni riuniti in Consorzi le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana a partire dal 1º luglio 1978. Con la deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio

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1978 furono ridefiniti gli ambiti territoriali delle Comunità Montane e identificati quelli dei Consorzi dei Comuni operanti sul territorio. Il Consorzio dei Comuni Zoma 1 comprendeva originariamente i Comuni di Genova, s. Olcese, Pieve Ligure, Serra Riccò e Bogliasco. Il Consorzio nel 1996, con la L.R. n.20 “Riordino delle Comunità Montane” come gran parte dei Consorzi dei comuni operanti in Liguria, fu soppresso e i comuni S.Olcese e Serra Riccò trasferirono le deleghe alla Comunità montana Alta Val Polcevera ancora in attività. 1982-1997 6 unità contenute in 2 scatole 11) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA FONTANABUONA La documentazione era conservata nella sede dell’ex Comunità Montana Fontanabuona a Cicagna in via Chiapparino 26, dove aveva sede anche l’ex Ecomuseo "La via dell'ardesia". La maggior parte della documentazione era posizionata sugli scaffali nei locali dell’ex museo al piano terra, una piccola parte era ancora negli armadi degli uffici, e la restante parte di faldoni era accatastata a terra. La documentazione è rimasta a disposizione della liquidazione per alcuni anni e soltanto nel febbraio 2015 è stata acquisita, dopo che una piccola parte è andata persa a causa di infiltrazioni d’acqua nei locali di deposito. Con l’Archivio della C.M. Fontanabuona sono stati ritrovati anche quelli dei soppressi Consorzio dei Comuni per l'esercizio delle deleghe in agricoltura - Pieve Ligure e Bogliasco e Consorzio intercomunale per l'agricoltura e foreste - Comuni di Chiavari, Lavagna, Leivi. La consistenza totale, compresi i soppressi Consorz i del territorio, è di 1877 unità in 538 scatoloni. 11.1 COMUNITA’ MONTANA FONTANABUONA La Comunità montana Fontanabuona era un comprensorio montano della Liguria, in

provincia di Genova, istituito dopo le approvazioni delle leggi regionali n° 15 e 27 del 1973 comprendente inizialmente (deliberazione del Consiglio Regionale n. 71 del 24.5.1978) i comuni di: Avegno, Bargagli, Carasco, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lorsica, Lumarzo, Moconesi, Neirone, Orero, San Colombano Certenoli, Tribogna e Uscio Con le disposizioni della Legge Regionale n° 6 del 1978 la comunità montana assumeva, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. Con la L.R. n 20/1996, “Riordino delle Comunità Montane”, molti dei Consorzi dei comuni operanti in Liguria furono soppressi e i comuni di Leivi e Sori entrarono a far parte della C.M. Fontanabuona. Con la disciplina di riordino delle comunità montane, legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008 in vigore dal 1º gennaio 2009, non facevano più parte dell'originaria comunità montana i comuni di Bargagli, Carasco, Leivi e Sori. Per disposizioni collegate alla legge finanziaria 2011 la comunità montana, così come tutte le altre della Liguria, è stata soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011. Dal 1º maggio 2011 l'ente montano è stato soppresso con il trasferimento delle deleghe in materia nuovamente alla Regione e ai comuni interessati. 1973-2008 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2012)

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1629 unità Amministrazione 1973-2008 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2012) 612 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1976-2011 66 unità Organi Istituzionali 1974-2011 92 unità Personale 1976-2003 18 unità Organizzazione Ufficio 1970-2011 31 unità Contabilità 1970-2012 235 unità Determinazioni 1993-2011 29 unità Corrispondenza 1970-2012 48 unità Programmazione 1975-2011 84 unità Commissioni e Comitati 1978-2011 9 unità Deleghe in Agricoltura 1973-2008 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2011) 471 unità Estremi cronologici Consistenza Gestione piani e contributi 1970-2010 281 unità Foreste 1975-2011 40 unità Zootecnia 1978-2009 35 unità Attività di autorizzazione e vigilanza 1990-2009 38 unità Censimenti e statistiche 1970-2000 8 unità Miscellanea, pubblicazioni en riviste 1979-2009 16 unità UMA 1980-2009 47 unità Viabilità rurale 1980-1999 6 unità

Altre deleghe: Ambiente, Territorio 1973-2008 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2011) 374 unità Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 1985-2011 283 unità Lavori pubblici 1970-2010 77 unità Ciclo dell’acqua 1980-1999 9 unità Rifiuti 1980-1996 5 unità Attività collaterali 1973-2008 (con precedenti dal 1970 e successivi al 2010) 129 unità Artigianato, attività produttive e prodotti tipici 1980-2010 15 unità Lavoro e formazione professionale 1980-2009 24 unità Servizi sociali 1970-2009 27 unità Turismo, cultura e sport 1970-2010 63 unità Protocollo 1976-2008 (con successivi al 2011) 43 unità

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11.2 Consorzio dei Comuni per l'esercizio delle del eghe in agricoltura - Pieve Ligure e Bogliasco Con la L. R. 6/1978 la Regione Liguria delegò alle Comunità Montane e ai Comuni riuniti in Consorzi le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana, a partire dal 1º luglio 1978. Con la deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio 1978 furono ridefiniti gli ambiti territoriali delle Comunità Montane e identificati quelli dei Consorzi dei Comuni operanti sul territorio. Il Consorzio dei Comuni Zoma 1 comprendeva originariamente i Comuni di Genova, s. Olcese, Pieve Ligure, Serra Riccò e Bogliasco. Il Consorzio nel 1996, con la L.R. n.20 “Riordino delle Comunità Montane” come gran parte dei Consorzi dei comuni operanti in Liguria, fu soppresso. 1980-1996 (con successivi al 1999) 9 unità contenute in 3 scatole 11.3 Consorzio intercomunale per l'agricoltura e fo reste - Comuni di Chiavari, Lavagna, Leivi Con la L. R. 6/1978 la Regione delegò alle Comunità Montane e ai Comuni riuniti in Consorzi le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana a partire dal 1º luglio 1978. Con la deliberazione del Consiglio regionale della Liguria n. 71 del 24 maggio 1978 furono ridefiniti gli ambiti territoriali delle Comunità Montane e identificati quelli dei Consorzi dei Comuni operanti sul territorio. Il Consorzio dei Comuni Zona 3 comprendeva originariamente i Comuni di Chiavari, Lavagna, Leivi e Moneglia. Il Consorzio nel 1996, con la L.R. n.20 “Riordino delle Comunità Montane” come gran parte dei Consorzi dei comuni operanti in Liguria, fu soppresso. 1970-1999 239 unità Amministrazione 1978-1996 (con precedenti dal 1970 e successivi al 1999) 90 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1970-1999 11 unità Contabilità 1980-1997 42 unità Corrispondenza 1980-1999 7 unità Organi Istituzionali 1979-1997 24 unità Personale 1978-1997 2 unità Programmazione 1980-1989 4 unità Deleghe in Agricoltura 1978-1996 (con precedenti dal 1970 e successivi al 1999) 123 unità Estremi cronologici Consistenza Attività di autorizzazione e vigilanza 1984-1999 5 unità Foreste 1980-1999 4 unità Zootecnia 1977-1999 9 unità Gestione piani e contributi 1970-1999 73 unità UMA 1980-1999 32 unità

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Altre deleghe: Ambiente, Territorio (Vincolo idroge ologico) 1986-1993 9 unità Protocollo 1978-1996 17 unità 12) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA V AL PETRONIO La Comunità montana Val Petronio era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Genova con sede a Casarza Ligure; fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2008. Nel 1978, con le disposizioni della L.R. 6/78 la Comunità montana assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come “zona 11 Genova” che comprendeva i comuni di comuni di Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese e Sestri Levante. Successivamente alla L.R. 20/96 “Riordino delle Comunità Montane”, con lo scioglimento dei Consorzio per le deleghe in agricoltura, consegnò ad essa le deleghe anche il comune di Moneglia. Successivamente alla soppressione, a partire dal 2009, i comuni di Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Moneglia e Sestri Levante delegarono la Comunità Montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla alle funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. 1975-2008 (con successivi al 2013) 2391 unità contenute in 457 scatoloni Amministrazione 1975-2008 (con successivi al 2013) 1236 unità Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1981-2012 52 unità Organi Istituzionali 1974-2011 218 unità Personale 1978-2013 153 unità Organizzazione Ufficio 1975-2011 60 unità Contabilità 1975-2012 538 unità Rapporti Istituzionali 1994-2009 8 unità Programmazione 1981-2013 62 unità Determinazioni 1998-2008 75 unità Commissioni e Comitati 1979-2009 29 unità Corrispondenza e carteggio per categorie 1976-2012 41 unità Deleghe in Agricoltura 1974-2008 (con successivi al 2010) 451 unità Estremi cronologici Consistenza Attività di studio e statistica 1987-2007 13 unità Gestione piani - Contributi 1978-2010 253 unità Foreste 1981-2010 119 unità Zootecnia 1979-2008 18 unità

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Carburante agricolo – UMA 1981-1998 20 unità Viabilità rurale 1974-2010 16 unità Attività di autorizzazione e vigilanza 1984-2008 12 unità Altre Deleghe: Attività Economiche e Turistiche 1984-2008 (con successivi al 2012) 166 unità Estremi cronologici Consistenza Commercio 2001-2008 2 unità Turismo 1984-2012 164 unità

Altre Deleghe: Servizi Sociali e Culturali 1977-2008 (con successivi al 2009) 53 unità Estremi cronologici Consistenza Formazione professionale 1977-2009 14 unità Cultura 1983-2005 39 unità Altre Deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1977-2008 (con successivi al 2012) 437 unità

Estremi cronologici Consistenza Ciclo dell’acqua 1977-2010 8 unità Rifiuti 1988-2003 21 unità Difesa del suolo 1981-2011 113 unità Lavori pubblici 1976-2012 281 unità Protezione civile 2003-2011 14 unità Registri di protocollo 1976-2008 (con successivi al 2010) 48 unità 13) COMUNITÀ MONTANA DELLA RIVIERA SPEZZINA La Comunità montana della Riviera Spezzina era un comprensorio montano della Liguria, in provincia della Spezia; fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2008, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 24/2008, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, con le disposizioni della L.R. 6/78 la Comunità montana assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come zona 3 La Spezia che comprendeva i comuni di comuni di Bonassola, Deiva Marina, Framura, Levanto, Monterosso al Mare, Riomaggiore e Vernazza. Successivamente alla soppressione, i comuni di Bonassola, Deiva Marina, Framura, Levanto, Monterosso al Mare, Riomaggiore e Vernazza delegarono la nuova Comunità montana Val di Vara alle funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. 962 unità in 174 scatoloni 1975-2008

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Amministrazione 587 unità 1975-2008

Estremi cronologici Consistenza Organi istituzionali 1984-2008 89 unità Acquisti 1975-2008 37 unità Personale 1992-2008 83 unità Organizzazione ufficio s.d. 4 unità Contabilità 1975-2008 166 unità Rapporti istituzionali 1986-1987 9 unità Determinazioni 1997-2008 32 unità Corrispondenza 1999-2008 17 unità Programmazione 1980-2007 19 unità Varie 1984-2007 131 unità Deleghe in Agricoltura 1981-2000 252 unità

Estremi cronologici Consistenza Gestione piani – Contributi 1981-2000 168 unità Foreste 1990-2000 51 unità Varie 1986-1999 33 unità Altre Deleghe: Servizi Sociali e Culturali Servizi Sociali e Culturali 1986-2004 18 unità

Estremi cronologici Consistenza Servizi Sociali e Culturali 1986-2004 18 unità Altre Deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 1997-2007 79 unità

Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 1997-2007 76 unità Lavori pubblici – Acqua 1999-2000 3 unità Registri di protocollo 1988-2004 26 unità 14) ARCHIVI RINVENUTI PRESSO LA COMUNITA’ MONTANA V AL DI VARA Oltre alla documentazione prodotta dalla ex Comunità montana Val di Vara, è presente anche quella afferente alle precedenti comunità, soppresse nel 2009, Alta Val di Vara e Media e Bassa Val di Vara. La consistenza totale, comprensiva delle C.M. e dei Consorzi preesistenti sul territorio, è di 1939 unità contenute in 520 scatoloni.

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14.1 Comunità Montana Val di Vara La Comunità montana Val di Vara era un comprensorio montano della Liguria, in provincia della Spezia, comprendente i comuni di Beverino, Bolano, Borghetto di Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Follo, Pignone, Riccò del Golfo di Spezia, Carro, Carrodano, Maissana, Rocchetta di Vara, Sesta Godano, Varese Ligure e Zignago. La Comunità Montana fu istituita nel 2009 dall'unione di due precedenti enti locali montani: Comunità montana dell'Alta Val di Vara e Comunità montana della Media e Bassa Val di Vara. Inoltre, sempre nel 2009, fu soppressa la Comunità montana della Riviera Spezzina e i comuni in essa ricompresi quali Bonassola, Deiva Marina, Framura, Levanto, Monterosso al Mare, Riomaggiore e Vernazza delegarono la Comunità Montana Val di Vara alle funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. Dal 1 maggio 2011 l'ente montano è stato soppresso con il trasferimento delle deleghe in materia nuovamente alla Regione e ai comuni interessati. 2009-2011 23 unità Amministrazione 13 unità 2009-2010

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 2009-2010 4 unità Contabilità 2009-2010 5 unità Determinazioni 2009-2010 4 unità Deleghe in Agricoltura 2009-2010 2 unità

Estremi cronologici Consistenza Foreste 2009-2010 2 unità Altre Deleghe: Cultura e Turismo 2009 1 unità

Estremi cronologici Consistenza Cultura e Turismo 2009 1 unità Altre Deleghe: Ambiente, Territorio e Urbanistica 2009-2010 4 unità

Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 2009-2010 4 unità Corrispondenza 2009-2011 3 unità 14.2 Comunità Montana Alta Val di Vara La Comunità montana Alta Val di Vara era un comprensorio montano della Liguria, in provincia della Spezia; fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2008, a seguito delle disposizioni

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contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 24/2008, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, con le disposizioni della L.R. 6/78 la Comunità montana assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come zona 2 La Spezia che comprendeva i comuni di Carro, Carrodano, Maissana, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago. Successivamente alla soppressione, i comuni delegarono la nuova Comunità montana Val di Vara alle funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. 1974-2008 (con successivi al 2012) 577 unità Amministrazione 1974-2008 (con successivi al 2010) 258 unità

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1984-2010 19 unità Organi istituzionali 1974-2009 136 unità Personale 1984-2009 13 unità Contabilità 1977-2009 80 unità Rapporti istituzionali 1989-2009 11 unità Programmazione 1983-2009 17 unità Determinazioni 1996-2009 35 unità Corrispondenza. Varie 1979-2009 47 unità Deleghe in Agricoltura 1978-2008 (con successivi al 2013) 173 unità

Estremi cronologici Consistenza Gestione piani – Contributi 1978-2013 120 unità Foreste 1987-2012 20 unità Carburante agricolo - U.M.A. 1990-2000 14 unità Corrispondenza 1980-2009 19 unità Altre Deleghe: Ambiente e Territorio 1985-2008 (con successivi al 2010) 103 unità

Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 1989-2008 72 unità Lavori pubblici 1986-2010 26 unità Rifiuti 1992-1996 2 unità Condono edilizio 1985-1992 3 unità Altre Deleghe: Cultura e Turismo 1985-2008 (con successivi al 2009) 15 unità

Estremi cronologici Consistenza Cultura e Turismo 1985-2009 15 unità

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Altre Deleghe: Istruzione - Formazione Professional e 1997-2006 6 unità

Estremi cronologici Consistenza Istruzione – Formazione Professionale 1997-2006 6 unità Registri di protocollo 1975-2004 22 unità 14.3 Comunità Montana della Media e Bassa Val di Va ra La Comunità montana Media e Bassa Val di Vara era un comprensorio montano della Liguria, in provincia della Spezia; fu istituita nel 1973 e soppressa nel 2008, a seguito delle disposizioni contenute nelle leggi regionali nn. 15 e 27 del 1973 e 24/2008, come illustrato nel precedente paragrafo “Comunità montane e altri enti montani in Liguria”. Nel 1978, con le disposizioni della L.R. 6/78 la Comunità montana assunse, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo e, nello stesso anno, la delibera del Consiglio regionale n. 71 individuò il comprensorio della Comunità come zona 4 La Spezia che comprendeva i comuni di Beverino, Bolano, Borghetto di Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Follo, Pignone e Riccò del Golfo. Con la L.R. 20/96 “Riordino delle Comunità Montane”, si aggiunse il comune di Bolano, precedentemente nel Consorzio dei Comuni Zona 1 La Spezia. Successivamente alla soppressione, i comuni delegarono la nuova Comunità montana Val di Vara alle funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. 1973-2008 (con posteriori al 2011) 1339 unità Amministrazione 1973-2008 (con successivi al 2011) 375 unità

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1975-2010 22 unità Organi istituzionali 1974-2008 95 unità Acquisti 1976-2008 9 unità Personale 1979-2008 15 unità Contabilità 1975-2009 138 unità Rapporti istituzionali 1973-2008 21 unità Programmazione 1977-2005 9 unità Determinazioni 1999-2009 63 unità Statistica 1976-2003 3 unità Deleghe in Agricoltura 1977-2008 (con successivi al 2011) 271 unità

Estremi cronologici Consistenza Gestione piani – Contributi 1978-2005 133 unità Zootecnia 1980-2005 22 unità Foreste 1980-2010 38 unità Carburante agricolo - U.M.A. 1984-2005 35 unità

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Impianti irrigui 1981-2005 25 unità Corrispondenza 1977-2008 18 unità Altre Deleghe: Ambiente e Territorio 1976-2008 (con successivi al 2011) 237 unità

Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 1977-2010 100 unità Lavori pubblici 1976-2009 72 unità Ciclo dell’acqua 2002-2009 48 unità Rifiuti 1993-2009 9 unità Sistema di Gestione Ambientale 1999-2009 8 unità Altre Deleghe 1984-2008 (con successivi al 2010) 272 unità

Estremi cronologici Consistenza Servizi Sociali 1976-2010 151 unità Cultura e Turismo 1984-2010 34 unità Formazione Professionale 1984-2005 16 unità Gruppo Azione Locale 1998-2009 71 unità Corrispondenza 1976-2007 134 unità Varie 1988-2008 12 unità Registri di protocollo 1974-2007 38 unità 15) CONSORZIO SANREMESE PER LE DELEGHE IN AGRICOLTU RA Con decreto del Presidente della Giunta Regionale della Liguria n. 1357 del 25/10/1978 è stata disposta la costituzione del Consorzio tra i Comuni di Ospedaletti, Sanremo, Riva Ligure, S. Stefano al Mare e Taggia per l’esercizio delle deleghe in agricoltura, foreste ed economia montana, ai sensi della L. Regionale 12-01-1978, n. 6 “Delega delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana”. Il Consorzio Sanremese fu confermato dalla legge di riordino delle Comunità montane del 2008 quando esercitava le deleghe per i Comuni di Ospedaletti, Riva Ligure, Sanremo, Santo Stefano al Mare. Con L.R. n.23/2010, “Disposizioni collegate alla L. finanziaria 2011”, furono ritirate le deleghe di funzioni in materia di agricoltura ai Consorzi di Comuni e ne fu disposta la soppressione. 1978-2011 (con precedenti dal 1974) 1352 buste contenute in 135 scatoloni

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Amministrazione 1979-2011 199 unità

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione 1982-2011 50 unità Contabilità 1979-2010 109 unità Organi istituzionali 1979-2010 34 unità Determinazioni 1999-2011 6 unità Deleghe in Agricoltura 1974-2011 845 unità Agricoltura e zootecnia – territorio 1974-2011 845 unità Registri di protocollo 1980-2011 308 unità 16) CONSORZIO IMPERIESE PER LE DELEGHE IN AGRICOLTU RA Con decreto del Presidente della Giunta Regionale della Liguria n. 1324 del 20/10/1978 è stata disposta la costituzione del Consorzio tra i Comuni di Cervo, Cipressa, Civezza, Costarainera, Diano Castello, Diano Marina, Diano San Pietro, Imperia, San Bartolomeo al Mare e San Lorenzo al Mare, ed è stato contestualmente approvato lo Statuto deliberato dai Consigli Comunali di tali Amministrazioni. 1978-2011 162 scatoloni Amministrazione 1979-2011 52 scatoloni

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione 1978-2011 19 scatoloni Contabilità 1979-2011 18 scatoloni Organi istituzionali 1979-2010 12 scatoloni Determinazioni 1999-2011 3 scatoloni Deleghe in Agricoltura 1979-2011 107 scatoloni Agricoltura e zootecnia 1979-2011 99 scatoloni Registri di protocollo 1978-2011 3 scatoloni

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17) CONSORZIO GOLFI TIGULLIO E PARADISO Il Consorzio, con sede a Rapallo, era costituito tra i comuni di Sori, Recco, Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo e Zoagli per l’esercizio delle deleghe in agricoltura, foreste ed economia montana, ai sensi della L. Regionale 12-01-1978, n. 6 “Delega delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana”. Lo statuto del Consorzio dei Golfi Tigullio e Paradiso fu approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 20 del 04-01-1979. Nel 1997, il Consorzio subì alcune modifiche nell’organizzazione (L. R. n. 24/97, “Disposizioni per l’esercizio delle funzioni delegate in agricoltura) e nel 2003 si aggiunse il comune di Bogliasco. Con L.R. n.23/2010, “Disposizioni collegate alla L. finanziaria 2011”, furono ritirate le deleghe di funzioni in materia di agricoltura ai Consorzi di Comuni e il conseguente scioglimento del Consorzio fu sancito con la delibera del Consiglio Comunale del comune di Santa Margherita Ligure n. 17 del 28-03-2011. 1978-2011 (con precedenti dal 1975 e successivi al 2012) 900 unità contenute in 152 scatoloni Amministrazione 1979-2011 (con successivi al 2012) 597 unità

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1979-2011 24 unità Organi Istituzionali 1979-2011 121 unità Personale 1980-2012 61 unità Organizzazione Ufficio 1979-2011 22 unità Contabilità 1979-2012 253 unità Rapporti Istituzionali 1987-2010 19 unità Programmazione 1982-2010 14 unità Determinazioni 1999 59 unita Commissioni e Comitati 1979-2006 8 unità Corrispondenza e carteggio per categorie 1987-2006 16 unità

Deleghe in Agricoltura 1975-2010 (con precedenti dal 1975) 257 unità

Estremi cronologici Consistenza Attività di studio e statistica 1982-2009 9 unità Gestione piani e contributi 1975-2010 114 unità Foreste 1983-2011 92 unità Zootecnia 1979-2000 5 unità Carburante agricolo – UMA 1984-2004 26 unità Attività di autorizzazione e vigilanza 1986-2001 11 unità Altre Deleghe: Ambiente e Territorio e Urbanistica 1984-2010 20 unità

Estremi cronologici Consistenza Rifiuti 1990 1 unità Difesa del suolo 1984-2010 16 unità

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Lavori pubblici 1988-2002 3 unità Registri di protocollo 1979-2011 26 unità 18) CONSORZIO INTERCOMUNALE DELEGHE IN AGRICOLTURA E FORESTE DI SARZANA Il Consorzio Intercomunale Deleghe in Agricoltura e Foreste di Sarzana fu costituito ai sensi L.R. 6/78 e il 10/11/2000 i comuni della Spezia, Portovenere, Vezzano Ligure, Santo Stefano Magra, Arcola, Lerici, Sarzana, Ameglia, Castelnuovo Magra, Ortonovo, convennero di trasformare il Consorzio in un Nuovo Consorzio, ai sensi art. 31 D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, per le finalità di cui all'art. 2 dello stesso decreto. I soggetti stipulanti decisero di mantenere al Consorzio la denominazione di "Consorzio Inter Comunale Deleghe Agricoltura e Foreste" - indicato in Sigla "C.I.D.A.F. - SARZANA" con sede in Sarzana - presso i locali del Mercato Ortofrutticolo in Loc. Pallodola. Il CIDAF aveva il compito di provvedere ai sensi art. 40 L.R. 20/1996 all'esercizio delle funzioni amministrative in materia di Agricoltura, Foreste ed Economia Montana, già delegate ai sensi della L.R. 12/01/1978 n° 6 e da ogni altra legge regionale, e comunque secondo la disciplina che dovesse venire dettata in materia da nuove disposizioni Regionali, in modo coordinato ed efficiente. Per disposizioni collegate alla legge finanziaria 2011, Il CIDAF di Sarzana, così come tutte gli altri della Liguria, è stato soppresso con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011. Parte della documentazione era depositata presso l’ex sede in loc. Pallodola a Sarzana, mentre una parte, relativa agli ultimi anni di attività, è ancora depositata presso la sede dell’ex Comunità montana Val di Vara, a disposizione del liquidatore. 1978-2011 1033 unità contenute in 281 scatoloni Amministrazione 1978-2011 571 unità

Estremi cronologici Consistenza Amministrazione generale 1978-2011 6 unità Organi Istituzionali 1978-2010 197 unità Personale 1980-2007 50 unità Organizzazione Ufficio 1978-2011 7 unità Contabilità 1978-2010 240 unità Rapporti Istituzionali 1979-2003 17 unità Programmazione 1978-2010 19 unità Determinazioni 1997-2010 28 unita Adempimenti fiscali 1981-2005 7 unità

Deleghe in Agricoltura 1978-2010 309 unità

Estremi cronologici Consistenza Attività di studio e statistica 2000 1 unità Gestione piani - Contributi 1978-2009 175 unità Foreste 1985-2010 71 unità

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Zootecnia 1978-1996 11 unità Attività di autorizzazione e vigilanza 2002-2008 43 unità Attività del Consorzio 1982-2011 28 unità Altre Deleghe: Ambiente e Territorio e Urbanistica 1982-1994 92 unità

Estremi cronologici Consistenza Difesa del suolo 1982-1994 83 unità Protezione civile s.d. 1 unità Pareri edilizi s.d. 8 unità Altre deleghe 2000-2001 13 unità

Estremi cronologici Consistenza Lavori socialmente utili 2000-2001 13 unità Corrispondenza - Varie 1978-2003 17 unità Registri di protocollo 1978-2011 31 unità