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CAROLA FARCI Come da programma. I testi di letteratura italiana analizzati nei licei pisani In I cantieri dell’italianistica. Ricerca, didattica e organizzazione agli inizi del XXI secolo. Atti del XVII congresso dell’ADI – Associazione degli Italianisti (Roma Sapienza, 18-21 settembre 2013), a cura di B. Alfonzetti, G. Baldassarri e F. Tomasi, Roma, Adi editore, 2014 Isbn: 9788890790546 Come citare: Url = http://www.italianisti.it/Atti-di- Congresso?pg=cms&ext=p&cms_codsec=14&cms_codcms=581 [data consultazione: gg/mm/aaaa]

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CAROLA FARCI

Come da programma. I testi di letteratura italiana analizzati nei licei pisani

In

I cantieri dell’italianistica. Ricerca, didattica e organizzazione agli inizi del XXI secolo.

Atti del XVII congresso dell’ADI – Associazione degli Italianisti (Roma Sapienza, 18-21 settembre 2013), a cura di B. Alfonzetti, G. Baldassarri e F. Tomasi,

Roma, Adi editore, 2014 Isbn: 9788890790546

Come citare: Url = http://www.italianisti.it/Atti-di-

Congresso?pg=cms&ext=p&cms_codsec=14&cms_codcms=581 [data consultazione: gg/mm/aaaa]

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

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CAROLA FARCI

Come da programma. I testi di letteratura italiana analizzati nei licei pisani Nel presente lavoro si analizzano i programmi didattici di letteratura italiana consegnati alle segreterie dei cinque licei di Pisa durante l’anno scolastico 2011/2012. Si tratta di un punto di partenza per una ricerca più vasta, che verifichi l’omogeneità dei programmi didattici a un quindicennio dalla legge 59/97 sull’autonomia scolastica. I risultati di ogni singola classe sono uniti a quelli delle classi di pari livello per costituire i grafici riportati: uno che indica gli autori letti in III superiore, uno quelli letti in IV e uno quelli letti in V. Se ne deduce un ampio ventaglio dove capita che al canone venga sostituito un modello alternativo. Difficilmente una sezione avrà lo stesso programma dell’altra, creando una forte eterogeneità di competenze e mostrando inoltre l’attenzione sempre più costante verso gli autori del nostro Novecento. Una riflessione merita anche l’apertura alla comparatistica, con autori stranieri presenti in tutt’e tre le classi di studio. Questa ricerca nasce dall’osservazione di alcune sessioni di esami di Letteratura Italiana dell’Università di Pisa. Appariva soprattutto evidente una grossa difficoltà, da parte dei candidati, nella comprensione e nel commento di testi letterari, specialmente se di epoche precedenti alla nostra, mentre i problemi si facevano di minore intensità quando si trattasse di memorizzare e ripetere dati biografici degli autori. Emergeva poi con chiarezza il peso delle competenze che ogni studente aveva accumulato al di là dello studio personale per l’esame universitario: ossia quelle scolastiche.

Mi sono dunque chiesta quali testi vengano effettivamente fatti leggere in classe nelle nostre scuole. Il documento di riferimento grazie al quale è possibile accedere a questo dato è il programma che ogni docente, alla fine dell’anno scolastico, dichiara di aver effettivamente svolto. Il programma viene firmato anche da una coppia di studenti che comprova la veridicità di ciò che il docente afferma. È dunque un documento sicuro, che viene consegnato in segreteria e utilizzato dagli stessi studenti che vengono rimandati a settembre.

Il reperimento di questi dati si è però rivelata tutt’altro che semplice, tra problemi di ordine burocratico, formale e interpretativo: alcuni docenti non hanno mai consegnato il programma – obbligatorio – in segreteria; altri lo hanno consegnato ma senza la firma propria o degli studenti; altri ancora lo hanno redatto in maniera illeggibile, mescolando i testi d’autore ai testi critici, o riportando esclusivamente il riferimento numerico alle pagine svolte dei manuali. Da queste difficoltà derivano dei piccoli margini di incertezza che è sempre prudente mettere in conto quando si ha a che fare con un dato statistico.

Il corpus su cui mi sono basata per il sondaggio è composto da un liceo classico, un liceo linguistico – sociopedagogico, un liceo artistico, un liceo scientifico, un liceo scientifico con opzione di indirizzo linguistico o tecnologico, per un totale di 25 terze superiori, 27 quarte e 26 quinte.

Di ogni classe è stata eseguita una scansione analitica di autori e testi (es.: la classe IV del liceo classico di Manzoni ha letto In morte di Carlo Imbonati, vv. 168-220), poi riassunta per questioni pratiche negli schemi pubblicati qui di seguito, che mettono a confronto le classi di pari livello (le terze con le terze, le quarte con le quarte, etc.), prendendo come discrimine il fatto di avere o meno letto un testo (qualsiasi) di un determinato autore.

I dati che seguono sono in percentuale sul numero totale di classi analizzate (rispettivamente, come già detto, 25, 26, 27). Per riportare un esempio più concreto, si prenda in considerazione che l’unità minima per le terze (ovvero, quando su 25 classi solo una ha analizzato quell’autore) è del 4%, quella delle quarte del 3,7%, quella delle quinte del 3,84.

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

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0   10   20   30   40   50   60   70   80   90   100  

Thomas  d'Angleterre  

Lotario  

Andrea  Cappellano  

Arnaut  Daniel  

Raimbaut  D'Aurenga  

Bertran  de  Born  

ChréEen  de  Troyes  

Bernart  de  Ventadorn  

Jaufré  Rudel  

Ciclo  arturiano  

Chanson  de  Roland  

Ali  -­‐  Al  -­‐  Ballanubi  

Ugo  da  S.  ViOore    

Abelardo  

Guglielmo  d'Aquitania  

Alfano  di  Salerno  

"Mille  e  una  noOe"  

Rodolfo  il  Glabro  

Iscrizione  di  S.  Clemente  

Placito  capuano  

Indovinello  veronese  

S.  Gregorio  Magno  

Venanzio  Fortunato  

Fulgenzio  

S.  BenedeOo  

S.  AgosEno  

S.  Girolamo  

"Il  Fisiologo"  

Seneca  

Virgilio  

Euripide  

Sofocle  

4  

4  

40  

12  

4  

4  

16  

40  

4  

4  

36  

4  

4  

8  

36  

4  

4  

12  

16  

28  

28  

8  

4  

8  

4  

8  

16  

16  

4  

8  

4  

4  

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

3

0   10   20   30   40   50   60   70   80   90   100  

Lorenzo  Valla  

Giannozzo  ManeZ  

Franco  SaccheZ  

Boccaccio  

Petrarca  

Jacopo  PassavanE  

Cino  da  Pistoia  

Folgore  da  S.  Gimignano  

Dante  

Cecco  Angiolieri  

Chiaro  DavanzaE  

Compiuta  Donzella  

Stefano  Protonotaro  

Cielo  d'Alcamo  

Giovanni  Villani  

Garzo  

Carmina  Burana  

"Novellino"  

Guido  CavalcanE  

Dino  Compagni  

Marco  Polo  

Jacopo  Mostacci  

Guido  Guinizzelli  

Jacopone  da  Todi  

RusEco  Filippi  

S.  Tommaso  d'Aquino  

BruneOo  LaEni  

S.  Bonaventura  

Guido  delle  Colonne  

Jacopo  da  LenEni  

Pier  della  Vigna  

S.  Francesco  d'Assisi  

4  

4  

4  

96  

88  

8  

4  

8  

100  

44  

4  

4  

4  

16  

4  

4  

32  

28  

96  

8  

20  

4  

100  

36  

8  

8  

4  

4  

4  

68  

4  

80  

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

4

0   10   20   30   40   50   60   70   80   90   100  

Marisa  Paolucci  

Laura  Mancinelli  

Umberto  Eco  

Christa  Wolf  

Italo  Calvino  

Beppe  Fenoglio  

Antonino  CaponneOo  

Primo  Levi  

Elio  ViOorini  

Cesare  Pavese  

Jean-­‐Paul  Sartre  

George  Orwell  

Jorge  Luis  Borges  

Bertolt  Brecht  

Umberto  Saba  

Luigi  Pirandello  

Joseph  Bédier  

Joseph  Conrad  

Giovanni  Pascoli  

Lev  Tolstoj  

Fëdor  Dostoevskij  

Alfred  Tennyson  

Alessandro  Manzoni  

Carlo  Goldoni  

Jonathan  Swib  

Ludovico  Ariosto  

Niccolò  Machiavelli  

Bernardo  Dovizi  da  Bibbiena  

Angelo  Poliziano  

Lorenzo  de'Medici  

MaOeo  Maria  Boiardo  

Marsilio  Ficino  

4  

4  

4  

4  

20  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

8  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

4  

20  

28  

4  

4  

8  

4  

4  

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

5

0   10   20   30   40   50   60   70   80   90   100  

Torquato  Tasso  

GiambaZsta  Guarini  

Michel  de  Montaigne  

Ludovico  Paterno  

Luigi  Tansillo  

Giovanni  Della  Casa  

Filippo  Melantone  

Francesco  Berni  

Pietro  AreEno  

Francesco  Maria  Molza  

Francesco  Guicciardini  

Baldassarre  CasEglione  

Tommaso  Moro  

Ludovico  Ariosto  

Pietro  Bembo  

Niccolò  Machiavelli  

Giovanni  Pico  della  Mirandola  

Jacopo  Sannazzaro  

Angelo  Poliziano  

Girolamo  Savonarola  

Lorenzo  de'Medici  

MaOeo  Maria  Boiardo  

Marsilio  Ficino  

Luigi  Pulci  

Giovanni  Pontano  

Lorenzo  Valla  

Burchiello  

Leon  BaZsta  AlberE  

Giannozzo  ManeZ  

Poggio  Bracciolini  

Leonardo  Bruni  

Colluccio  SalutaE  

Petrarca  

Dante  

Orazio  

Virgilio  

Cicerone  

Terenzio  

88,88  

3,7  

3,7  

7,4  

3,7  

3,7  

3,7  

3,7  

3,7  

3,7  

59,25  

11,11  

3,7  

81,48  

14,81  

74,07  

7,4  

3,7  

40,74  

3,7  

29,62  

7,4  

3,7  

11,11  

3,7  

3,7  

7,4  

18,51  

3,7  

18,51  

7,4  

3,7  

11,11  

59,25  

7,4  

7,4  

7,4  

3,7  

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

6

0   10   20   30   40   50   60   70   80   90   100  

Ferdinando  Galiani  

Immanuel  Kant  

Adam  Smith  

Giuseppe  BareZ  

Johann  Joachim  Winkelmann  

Antonio  Genovesi  

Denis  Diderot  

Jean-­‐Jacques  Rousseau  

Carlo  Goldoni  

Pietro  Metastasio  

Voltaire  

Michel  de  Montesquieu  

Samuel  Richardson  

Paolo  Rolli  

Ludovico  Antonio  Muratori  

Jonathan  Swib  

Daniel  Defoe  

Moliére  

Giacomo  Lubrano  

Anton  Maria  Narducci  

Baltasar  Graciàn  

Calderón  de  la  Barca  

Ciro  di  Pers  

Cartesio  

Emanuele  Tesauro  

Girolamo  PreE  

GiambaZsta  Basile  

Giovan  BaZsta  Marino  

Tommaso  Campanella  

Alessandro  Tassoni  

William  Shakespeare  

Galileo  Galilei  

"Lazarillo  de  Tormes"  

Gabriello  Chiabrera  

François  Rabelais  

Giulio  Cesare  Croce  

Giordano  Bruno  

Miguel  de  Cervantes  

3,7  

14,81  

3,7  

3,7  

7,4  

7,4  

7,4  

3,7  

59,25  

3,7  

25,92  

7,4  

3,7  

3,7  

3,7  

3,7  

3,7  

3,7  

7,4  

7,4  

3,7  

3,7  

7,4  

3,7  

18,51  

3,7  

3,7  

37,03  

3,7  

11,11  

11,11  

40,74  

3,7  

3,7  

3,7  

3,7  

3,7  

7,4  

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

7

0   10   20   30   40   50   60   70   80   90   100  

SebasEano  Vassalli  

Italo  Calvino  

Beppe  Fenoglio  

Leonardo  Sciascia  

Giorgio  Bassani  

Cesare  Pavese  

Dino  BuzzaE  

Bertolt  Brecht  

Giuseppe  Tomasi  di  Lampedusa  

Federigo  Tozzi  

Franz  Kaia  

Edmond  Rostand  

Luigi  Pirandello  

Gabriele  D'Annunzio  

Arthur  Schnitzler  

Italo  Svevo  

Federico  De  Roberto  

Oscar  Wilde  

Giovanni  Verga  

Émile  Zola  

Giacomo  Leopardi  

Alessandro  Manzoni  

Stendhal  

Giovanni  Berchet  

Ugo  Foscolo  

Pietro  Giordani  

M.me  de  Stael  

"Il  caffè"  

Gaetano  Filangieri  

Johann  Wolfgang  von  Goethe  

Lorenzo  Da  Ponte  

ViOorio  Alfieri  

Pierre  Choderlos  de  Laclos  

Cesare  Beccaria  

Giuseppe  Parini  

Pietro  Verri  

3,7  

37,03  

11,11  

7,4  

3,7  

14,81  

7,4  

11,11  

3,7  

3,7  

7,4  

3,7  

25,92  

11,11  

3,7  

18,51  

3,7  

3,7  

18,51  

3,7  

3,7  

29,62  

3,7  

3,7  

59,25  

3,7  

7,4  

7,4  

3,7  

7,4  

3,7  

29,62  

7,4  

33,33  

55,55  

14,81  

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

8

0   10   20   30   40   50   60   70   80   90   100  

Giovanni  Pascoli  

Oscar  Wilde  

Arthur  Rimbaud  

Paul  Verlaine  

Stéphane  Mallarmé  

Arrigo  Boito  

Giovanni  Verga  

Émile  Zola  

Emilio  Praga  

Iginio  Ugo  TarcheZ  

Luigi  Capuana  

Giuseppe  Cesare  Abba  

Giosuè  Carducci  

Ippolito  Nievo  

CleOo  Arrighi  

Lev  Tolstoj  

Goffredo  Mameli  

E.  e  J.  De  Goncourt  

Fëdor  Dostoevskij  

Charles  Baudelaire  

Gustave  Flaubert  

Victor  Hugo  

Giacomo  Leopardi  

Pietro  Borsieri  

Alessandro  Manzoni  

Giovanni  Berchet  

Adelbert  von  Chamisso  

Ugo  Foscolo  

Pietro  Giordani  

Novalis  

August  Whilhelm  Schlegel  

Friedrich  Hölderlin  

M.me  de  Stael  

Friedrich  Schiller  

Johann  Wolfgang  von  Goethe  

ViOorio  Alfieri  

Johann  Joachim  Winkelmann  

Jean-­‐Jaques  Rousseau  

Dante  

100  

11,53  

26,92  

30,76  

3,84  

15,38  

100  

50  

15,38  

3,84  

15,38  

3,84  

23,07  

3,84  

3,84  

3,84  

3,84  

23,07  

3,84  

57,69  

15,38  

3,84  

88,46  

7,69  

57,69  

42,3  

3,84  

30,76  

34,61  

7,69  

23,07  

3,84  

38,46  

7,69  

11,53  

3,84  

15,38  

3,84  

26,92  

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

9

Italo  Calvino  

Pier  Paolo  Pasolini  

Beppe  Fenoglio  

Primo  Levi  

Franz  Kaia  

Giorgio  Caproni  

Cesare  Pavese  

Elio  ViOorini  

Simone  de  Beauvoir  

Dino  BuzzaE  

Jean-­‐Paul  Sartre  

Carlo  Levi  

Salvatore  Quasimodo  

Giuseppe  Tomasi  di  Lampedusa  

Eugenio  Montale  

Carlo  Emilio  Gadda  

Giuseppe  UngareZ  

Thomas  Stearns  Eliot  

Camillo  Sbarbaro  

Sergio  Corazzini  

Marino  MoreZ  

Clemente  Rebora  

Aldo  Palazzeschi  

Renato  Serra  

Corrado  Govoni  

Guido  Gozzano  

Umberto  Saba  

Federigo  Tozzi  

Robert  Musil  

Filippo  Tommaso  MarineZ  

Thomas  Mann  

Giovanni  GenEle  

Julien  Benda  

Luigi  Pirandello  

BenedeOo  Croce  

Gabriele  D'Annunzio  

Italo  Svevo  

Federico  De  Roberto  

Alfred  Binet  

7,69  

7,69  

7,69  

7,69  

15,38  

7,69  

11,53  

7,69  

3,84  

7,69  

7,69  

3,84  

7,69  

3,84  

96,15  

15,38  

80,76  

3,84  

3,84  

30,76  

11,53  

3,84  

26,92  

3,84  

3,84  

30,76  

38,46  

3,84  

7,69  

53,84  

3,84  

7,69  

3,84  

96,15  

7,69  

96,15  

92,3  

3,84  

3,84  

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

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A questo punto dell’indagine ho focalizzato la mia attenzione su quattro aspetti: l’eterogeneità dei dati, la presenza di Dante, la comparatistica e lo spazio riservato al Novecento.

Una delle prime cose che salta all’occhio è l’estrema eterogeneità degli autori letti. La grandissima maggioranza degli autori sono infatti letti da un’unica classe, mentre solo quattro (Guinizzelli, Dante, Verga, Pascoli) in tutto il triennio vengono letti da tutte le classi. È un dato che può preoccupare, anche se non dobbiamo dimenticare che questi grafici ci mostrano un’istantanea di un anno determinato, e dunque non possiamo evincerne che cosa si è fatto/si farà leggere nei due anni che mancano per completare il triennio. L’esempio di Petrarca, a questo proposito, mi pare il migliore: solo l’88% delle classi ha letto un testo di Petrarca. Ma ci stiamo riferendo alle classi terze. Non possiamo sapere se il 12% che non l’ha letto in terza lo leggerà in quarta (dato che sembrerebbe venire confermato dalla presenza di Petrarca stesso nelle quarte, anche se queste non corrispondono evidentemente alle classi successive rispetto alle terze analizzate). A parte questi ragionevoli dubbi, il dato rimane chiarissimo: i programmi delle differenti sezioni non sono quasi mai coincidenti, se non in una piccolissima parte. Questo da un lato certifica una grande ricchezza di offerta nel panorama scolastico; dall’altra può costituire un ostacolo per lo studente che dovesse cambiare il suo percorso proseguendolo in una sezione differente da quella iniziale, o anche semplicemente nel momento in cui si costituiscono dei test nazionali per l’accesso alle diverse facoltà universitarie.

Il secondo punto cruciale è quello della presenza di Dante. È infatti interessante osservare come viene distribuito all’interno delle tre classi. La percentuale è del 100% di classi che lo studiano in terza superiore, 59,25 che prosegue in quarta, e solo 26,92 che lo porta sino all’ultima classe. Quest’ultimo dato è particolarmente interessante: ci dice che solo una classe su cinque verifica la lettura di Dante all’esame di Stato.

Il terzo punto che mi pare importante è quello che riguarda la presenza della letteratura straniera. In un insegnamento che pure si chiama “letteratura italiana” è comunque difficile prescindere completamente dalla letteratura prodotta oltre frontiera, che dimostra infatti di essere ben inserita nei percorsi didattici. È però necessario fare dei distinguo importanti all’interno delle tre classi: la terza è quella in cui è riscontrabile una percentuale maggiore di autori stranieri (più di un quarto). La maggior parte di questi sono ovviamente autori provenzali e antico-francesi, anche se importante è anche la presenza di scrittori di teologia e di autori cristiani. Vi sono poi alcuni (pochi) classici, alcuni autori appartenenti alla comparatistica moderna, e altri che non trovano una collocazione nelle categorie sopra elencate ma che non rientrano comunque nella letteratura italiana (un esempio è Ali-Al-Ballanubi, un altro le Mille e una notte). In quarta la situazione si semplifica notevolmente. La presenza straniera, che è circa la metà rispetto a quella della classe precedente, si divide tra uno sparuto numero di classici e i restanti autori moderni. Per quel che riguarda l’ultimo anno, la presenza dei classici si annulla completamente, e rimane solo un’abbondante porzione (circa un quinto) di autori stranieri.

Il discorso della comparatistica prosegue nell’analisi della letteratura novecentesca. Il tema ci porta a chiederci se, nei licei analizzati, si preferisca un percorso cronologico o un percorso – anche questo molto presente – di tipo tematico. Possiamo infatti notare come il percorso novecentesco non si limiti esclusivamente all’ultimo anno ma abbia continui rimandi già dalla terza. Se, però, la parte che gioca al primo anno è piuttosto esigua, è bene sottolineare come questa veda, al proprio interno, autori stranieri nella misura di quasi la metà del totale. Dunque, quegli autori che avevamo visto far parte della comparatistica moderna costituiscono

I cantieri dell’Italianistica © Adi editore 2014

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un nucleo importante all’interno del percorso novecentesco delle terze superiori. Contrariamente a quanto si potrebbe presagire, il discorso muta solo in minima parte per le quarte. Se, infatti, ci aspetteremmo un aumento significativo della presenza novecentesca rispetto all’annata precedente, questo avviene solo in piccolissima parte. Ciò che invece cambia sostanzialmente è il dato relativo agli stranieri del Novecento: questi, sì, formano un dato piuttosto minuto. Ma il dato più interessante è ovviamente quello riguardante lo studio del Novecento all’interno dell’ultima classe, quella, appunto, riservata a questo secolo. Molti tra insegnanti e studenti lamentano infatti l’impossibilità pratica di arrivare all’ultimo anno avendo il solo compito residuo di sviluppare lo studio dell’ultimo secolo. E questa lamentela sembra rispecchiarsi perfettamente nei dati che possediamo: solo un 55% circa degli autori che vengono letti in quinta fa parte del XX secolo. L’altro dato interessante è che, di questa parte, solo una cifra pressoché inconsistente è occupata dalla comparatistica. A dimostrazione del fatto che l’ultimo anno non viene, effettivamente, riservato al Novecento, ma la parte che viene studiata di questo secolo è svolta in un’ottica quasi esclusivamente italianistica.

Ciò che possiamo infine concludere da questi dati è, intanto, come manchi un riscontro complessivo dei programmi svolti in Italia. Lacuna che questa ricerca tenta, nel suo piccolo, di colmare, per lo meno per quel che riguarda i dati relativi alla città di Pisa. I limiti sono comunque enormi. In primis, il livello quantitativo della formazione scolastica che questo lavoro mette in luce non è detto si rispecchi in un analogo livello qualitativo, ben più difficile da verificare. Secondariamente, si tratta, come già detto, di una semplice fotografia. Questo primo lavoro non permette, dunque, di captare l’evoluzione delle varie classi, il loro percorso in senso verticale. Non abbiamo dunque un riscontro per quel che riguarda il triennio completo di ogni sezione. Infine, si tratta di una ricerca che si esegue in una zona limitata, la città di Pisa, per l’appunto. Sarebbe invece interessante continuare l’investigazione anche a livello diatopico, recuperando i dati di varie zone d’Italia e verificando se appaiono anche a livello di programmi didattici realmente svolti tutti quei problemi socio-politici che siamo abituati a chiamare col nome comune di “questione meridionale”. A questi ultimi due aspetti mi riprometto di tentare di dare risposta con lavori futuri.