i cd s. giuffrida adrano via cusmano di alcara li fusi, 15 ... … · i – cd s. giuffrida adrano...
TRANSCRIPT
I – CD S. GIUFFRIDA ADRANO
Via Cusmano di Alcara li Fusi, 15 – Tel 0957692669 – Fax 0957690709
C.F. 80012080877 – Cod. Mecc. ctee04200d - E-mail [email protected]
email certificata: [email protected]
95031 Adrano (CT)
PPPIIIAAANNNOOO DDDEEELLLLLL’’’OOOFFFFFFEEERRRTTTAAA FFFOOORRRMMMAAATTTIIIVVVAAA
222000111444 --- 222000111555
III CCCIIIRRRCCCOOOLLLOOO DDDIIIDDDAAATTTTTTIIICCCOOO SSSAAANNNTTTEEE GGGIIIUUUFFFFFFRRRIIIDDDAAA
1
PREMESSA
“L’inclusione costituisce lo sfondo culturale e valoriale del Piano dell’Offerta
Formativa del 1° Circolo Didattico Sante Giuffrida, dei comportamenti professionali di
tutto il personale scolastico e della corresponsabilità educativa scuola-famiglia-
territorio. Tale principio impegna la scuola, che si configura come comunità educativa
e come organizzazione orientata all’apprendimento collettivo e cooperativo, alla
ricerca continua di una didattica inclusiva per tutti e per ciascuno.”
Al centro della progettualità del I Circolo Didattico, che trova espressione compiuta e coerente nel
Piano dell’Offerta Formativa, c’è dunque l’alunno con i suoi bisogni emotivi e formativi, le sue
peculiarità individuali, le caratteristiche cognitive, psicologiche, meta-cognitive legate alla
particolare fase dell’età evolutiva vissuta, le sue esigenze di comunicazione e di ascolto.
A tali bisogni la Scuola risponde assicurando all’utenza l’impegno di tutto il personale ad affrontare
un processo continuo di crescita professionale, atto a garantire un’offerta formativa variegata,
attenta ai bisogni di ognuno, di qualità. Per questo motivo, sin dal precedente anno scolastico, i
docenti hanno avviato attività di auto-formazione e di riflessione sulle Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione - 2012, che si sono concretizzate
in un’accurata attività di revisione dei curricoli e dei criteri di valutazione, e attività di formazione e
aggiornamento sulle “Didattiche inclusive”; sull’utilizzo didattico del Computer, sulla “gestione
della classe”.
Non meno importante è la ricerca, da parte della scuola, di una continua alleanza educativa con le
famiglie, protagoniste privilegiate del processo di crescita degli alunni, con le agenzie educative,
con l’Amministrazione Comunale, l’A.U.S.L. e con gli attori istituzionali presenti sul territorio, con
i quali la Scuola intende intrattenere rapporti sinergici di fattiva collaborazione, nella convinzione
che dall’interazione consapevole e mirata tra educazione formale, non formale e informale possa
scaturire un milieu socio-culturale idoneo per la crescita e lo sviluppo delle competenze civiche e
sociali dei nostri piccoli cittadini.
Al fine di rendere l’Offerta Formativa ricca, articolata ed aderente ai bisogni degli alunni, abbiamo
previsto nel nostro modello di apprendimento itinerari e percorsi finalizzati al miglioramento delle
competenze, soprattutto linguistiche e matematico-scientifiche, attività sportive, laboratori didattici
specifici su tematiche trasversali di Cittadinanza, attività extra-curricolari atte a soddisfare reali
bisogni di formazione, laboratori vari atti a favorire ed attuare reali processi di integrazione degli
alunni diversamente abili e con bisogni speciali, visite guidate nel territorio, al fine di valorizzare le
tradizioni e i beni culturali locali. Finalità ultima della progettualità elaborata dai docenti e
documentata nel POF è sempre il benessere dell’alunno, per il quale la scuola si deve configurare
come un luogo “da vivere” e in cui sperimentare ogni giorno gioiosamente, sotto lo sguardo attento,
comprensivo ma autorevole dei docenti e del personale scolastico, le regole del vivere civile.
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa
Loredana Lorena
2
CAPITOLO I -IL POF DEL I CIRCOLO DIDATTICO: UNA CHIAVE DI
LETTURA
1. Il POF e la Carta dei Servizi: un impegno pubblico nei confronti
dell’utenza Il presente documento costituisce il Piano dell’Offerta Formativa del I – CD S. Giuffrida Adrano.
Con il POF (comprensivo del Regolamento dell’Istituzione, del Contratto formativo stipulato tra il
personale scolastico e l’utenza ) e la Carta dei servizi (documento che permette la condivisione dei
diritti doveri da parte del personale scolastico e dell’utenza nonché la valutazione della qualità
dell’erogazione dei servizi scolastici) il nostro istituto intende regolare in modo razionale e
produttivo i processi di erogazione del servizio e rendere pubblici gli impegni assunti dalla scuola in
relazione alla Progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa e organizzativa.
2. Come nasce il POF: dall’analisi dei bisogni al Progetto di scuola Il Piano dell’Offerta Formativa è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (art. 3
DPR 275/99).
Gli spazi di autonomia e progettualità conferiti alla Scuola dalla legge n. 59 del 1997
sull’Autonomia scolastica e dal Regolamento del Presidente della Repubblica n. 275 del 25 febbraio
del ’99, consentono al I – CD S. GIUFFRIDA ADRANO di adeguare l’offerta formativa ai bisogni
dell’utenza.
3
Il POF scaturisce pertanto da un’analisi accurata del contesto socio-economico e culturale in cui è
inserito l’Istituto, grazie alla quale è possibile individuare i bisogni formativi dell’utenza e le
risorse culturali, umane, materiali presenti nella Scuola e nel Territorio. La progettazione nasce
anche dall’auto-riflessività dei docenti e dell’Istituzione, cioè dall’auto-valutazione del servizio
offerto, al fine di migliorarne l’efficacia, e dal monitoraggio delle risorse umane e materiali della
Scuola, presupposto per la definizione delle scelte organizzative. Tutte le componenti scolastiche,
infatti, sono coinvolte nella progettazione del Piano dell’Offerta formativa, predisposto sulla base
degli indirizzi e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di
Circolo e da quest’ultimo adottato, dopo essere stato elaborato dal Collegio dei docenti.
Per questo motivo, dopo aver illustrato nella mappa sotto proposta il processo attraverso il quale
nasce il POF, dedicheremo il II Capitolo ai principi ispiratori dell’attività scolastica, stabiliti
tenendo conto della Costituzione italiana e coerentemente con quanto stabilito dalla Carta dei
Servizi, il Capitolo III all’analisi dei fabbisogni e all’indagine delle risorse umane e materiali della
scuola e del territorio, il Capitolo IV entrerà nel merito del progetto culturale ed educativo della
scuola, ispirato ai principi di inclusione e cittadinanza attiva; i capitoli successivi sono dedicati ad
illustrare le scelte educative, didattiche e progettuali della scuola dell’infanzia, la progettazione
curricolare ed extra-curricolare della Scuola Primaria, l’organizzazione della scuola. L’ultimo
capitolo illustra le logiche che ispirano l’autovalutazione di Istituto, le procedure di verifica e di
valutazione.
Un estratto del POF verrà consegnato ai genitori degli alunni neo-iscritti che ne facciano richiesta
alla Segreteria della Scuola (D.P.R. 275\99 art 3 comma 5); il documento potrà essere inoltre
consultato sul sito della Scuola.
4
L. 133/2008
L. 169/2008
DPR 89/2009
DPR 122/2009
Indicazioni nazionali
per il curricolo 2012
5
CAPITOLO II - PRINCIPI ISPIRATORI DELLA VITA SCOLASTICA
1. La Costituzione e i principi dell’azione educativa Il I – CD S. Giuffrida Adrano considera gli articoli 2,3, 21, 30,33,34 della Costituzione italiana
quale fonte normativa dalla quale trarre ispirazione per la definizione dei principi regolatori
dell’attività scolastica, assicurando così agli alunni uguaglianza di trattamento, integrazione nel
contesto scolastico, promozione dei loro stili cognitivi e delle loro inclinazioni, formazione
integrale della persona, anche in vista dell’orientamento.
In particolare, i principi ai quali si ispirano le scelte educative, progettuali, organizzative
dell’Istituto, declinati nella Carta dei Servizi, sono sotto elencati.
Uguaglianza. Tenuto conto di quanto enunciato dall’articolo 3 della Costituzione, nessuna
discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti
sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-
economiche. Gli elementi di diversità sessuale, sociale, religiosa, culturale, etnica e/o di altro genere
sono piuttosto per l’Istituto fonte di arricchimento reciproco e occasione di crescita e di confronto.
La scuola crea condizioni di non discriminazione fin dal momento della formazione delle classi, che
sono eterogenee per livello al loro interno, omogenee fra di loro ed equilibrate nel rapporto tra
maschi e femmine.
Tale rilievo dato alla valorizzazione della diversità implica, pur nell’adozione di un’ottica inclusiva,
la necessità, da parte della scuola, di operare con ogni mezzo per differenziare la proposta
formativa, adeguandola alle esigenze di tutti e di ciascuno, offrendo a tutti gli alunni la possibilità di
sviluppare al meglio le proprie potenzialità.
Parimenti devono essere valorizzate le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali,
associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato) allo scopo di
realizzare un progetto educativo ricco e articolato.
Pari opportunità. A tutti i discenti vengono offerte pari opportunità di conseguire il successo
scolastico e di sviluppare armonicamente la personalità in tutte le direzioni, tramite la progettazione
di attività didattiche volte a superare i punti di debolezza degli alunni e a valorizzarne i punti di
forza.
Regolarità e Imparzialità. Tutto il personale scolastico erogatore di servizi si attiene a criteri di
obiettività ed equità. Il I Circolo Didattico “Sante Giuffrida” di Adrano, attraverso tutte le sue
componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità dei
servizi e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in
applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
Accoglienza, integrazione e rispetto per le diversità. Il I Circolo Didattico “Sante Giuffrida” si
impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a
favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con
particolare riguardo alla fase di ingresso, alle classi ponte infanzia-primaria e primaria-secondaria di
I grado e alle situazioni di particolare necessità.
Particolare impegno verrà prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni
diversamente abili o con Bisogni educativi speciali: a quanti si trovino in situazioni di particolare
difficoltà di apprendimento o siano affetti da DSA, agli stranieri, agli extracomunitari e agli
6
immigrati nazionali, agli studenti degenti negli ospedali, anche con la predisposizione di percorsi
formativi individualizzati e personalizzati.
Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore avrà pieno rispetto dei diritti e degli
interessi degli alunni.
Legalità. Intesa come osservanza e rispetto delle norme democratiche che regolano la vita civile,
ispira le azioni della nostra scuola sia in relazione al rapporto che essa intrattiene con l’utenza, sia in
quanto orienta le scelte educative dell’Istituto, trasformando l’ambiente scolastico nel banco di
prova quotidiano su cui il discente comprende attraverso l’esperienza l’importanza del rispetto delle
regole.
Cittadinanza. Intesa quale sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale,
nazionale ed alla civiltà europea, costituisce uno dei punti cardine intorno ai quali ruota la
progettualità della nostra Scuola, nella convinzione che un cittadino, per concorrere, secondo le
proprie possibilità, “al progresso materiale e spirituale della società”, debba conoscere non solo se
stesso, ma anche il territorio in cui vive sotto il profilo economico, sociale, amministrativo e
culturale.
2. Partecipazione, efficienza e trasparenza Come ampiamente precisato nella Carta dei servizi e nel Piano Triennale per la Trasparenza e
l’Integrità, la scuola promuove la partecipazione, l’efficienza e la trasparenza, attraverso una
gestione partecipata della Scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I
comportamenti dovranno essere tali da favorire la più ampia realizzazione degli obiettivi previsti
dal P.O.F. e dalle Programmazioni Educative e Didattiche predisposte dai team dei docenti.
Il I Circolo Didattico “Sante Giuffrida” si impegna a proporsi come centro di promozione
culturale, sociale e civile, coinvolgendo attivamente in questa funzione gli Enti Locali e le
Associazioni del territorio nella realizzazione di attività extra-scolastiche, consentendo l’uso degli
edifici e le attrezzature secondo quanto previsto dal Regolamento di Istituto.
L’Istituto, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima
semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente.
La completezza e la trasparenza delle informazioni è garantita in primo luogo dalla pubblicazione
sul sito web della scuola, www.primocircoloadrano.it, di tutti i documenti di cui, per obbligo di
legge è prevista la pubblicazione; inoltre la presenza di appositi spazi fisici, la bacheca genitori, la
bacheca del personale docente e ATA, la bacheca sindacale, la bacheca della sicurezza, nonché una
politica volta ad implementare la diffusione delle comunicazioni, anche tramite l’utilizzo dei media
locali, consente a tutti gli stakeholders una tempestiva ed esaustiva consultazione delle
informazioni.
Per quanto riguarda gli impegni della scuola in merito alla qualità della didattica e alla qualità dei
servizi offerti dal personale amministrativo e ausiliario si fa riferimento alla Carta dei Servizi e si
rimanda ai capitoli successivi nonché ai documenti allegati al POF (Curricoli, Criteri di
Valutazione, PAI, modello di PDP …).
Per quanto riguarda gli impegni contratti dal personale docente, ATA, dai genitori e dagli alunni in
merito alle norme di comportamento e alle regole della vita scolastica si fa si fa riferimento al
Regolamento d’Istituto.
7
Per quanto riguarda gli impegni della scuola relativi alle esigenze di pubblicità documentale (
decreti, delibere, verbali, bandi, comunicazioni …) si rimanda al Programma Triennale per la
Trasparenza e l’Integrità e si invita a visionare il sito della scuola.
Per quanto riguarda infine la tutela della Salute e della Sicurezza si rimanda alla Guida Operativa
alla Sicurezza nella Scuola. Tutti i documenti in oggetto sono allegati al POF e pubblicati sul
sito.
8
CAPITOLO III - LA SCUOLA, IL TERRITORIO E LE SUE RISORSE
1. Analisi del contesto Adrano, comune della provincia di Catania con circa 38.000 abitanti, servito da vie di
comunicazione quali F.C.E., strade provinciali e statali, è un centro che gode di favorevole
posizione geografica e topografica. Il panorama socio – economico – culturale è quanto mai
vario e diversi sono ancor oggi i problemi di ordine socio-economico che si ripercuotono sullo
sviluppo dei bambini. Il territorio, inoltre, come emerge dallo studio di fonti televisive e
giornalistiche, è caratterizzato da presenza mafiosa, da un alto tasso di criminalità legato allo
spaccio di droga, da fenomeni diffusi di dipendenza da sostanze stupefacenti; ultimamente sono
in crescita fenomeni estorsivi, rapine e scippi.
Il territorio offre poche opportunità formative extrascolastiche e sono presenti casi di svantaggio
socio-culturale ed insuccesso scolastico. E’ da sottolineare però anche l’importante tradizione
artigianale, storica e culturale di cui gode Adrano, testimoniata dai vari reperti storici esistenti
nel territorio e dalle diverse tradizioni di ordine popolare e religioso come: il “Carnevale”, la
“Diavolata”, l’ ”Angelicata” e la “Volata dell’Angelo”, il “Natale”, la “Commemorazione dei
defunti”.
Pertanto, poiché nel tessuto sociale in cui la scuola opera le tradizioni popolari locali rivestono
una grande importanza, si ritiene fondamentale agganciarsi alla cultura del passato, affinché il
senso storico riviva nei giovani e susciti la consapevolezza e l’orgoglio delle proprie radici, per
cogliere i valori più significativi del passato e comunicare alle generazioni future quanto appreso
e vissuto.
Gli aspetti socio-culturale del territorio sono sintetizzati nella tabella sotto riportata.
SCUOLE
PRESENTI NEL
TERRITORIO
Asilo nido – Scuole dell’infanzia statali e paritarie - Scuole primarie statali
Scuole secondarie di 1° grado - Centro territoriale EDA
Scuole secondarie di 2° grado - Liceo ad indirizzo classico, scientifico,
linguistico; Istituto tecnico commerciale per geometri e turistico, Ist.
agrario, Ist. ad indirizzo linguistico-psicopedagogico-sportivo-artistico
(gestione privata), Ist. medico-psicopedagogico e di riabilitazione
(gestione privata), Ist. tecnico commerciale (gestione privata).
STRUTTURE
SPORTIVE
Tensostruttura -Campo sportivo - Palestre a gestione privata
STRUTTURE
CULTURALI
Biblioteca comunale - Museo archeologico regionale e pinacoteca - Teatro
- Centro anziani
STRUTTURE
SANITARIE
Lunga degenza - Guardia medica - Consultorio - Igiene mentale -Ufficio
igiene e profilassi - Servizio per il recupero dei tossico dipendenti
Istituto per malati di mente - Casa di riposo per anziani.
ASSOCIAZIONI
FRATRES – AVIS – MISERICORDIA – APCA - FIDAPA
LIONS CLUB – SCOUT - Ass. sportive - Ass. Sindacali - Ass. culturali -
Ist. Sangiorgio Gualtieri - Protezione civile.
ALTRI SERVIZI DI
INTERESSE
GENERALE
Commissariato Pubblica Sicurezza - Stazione dei Carabinieri
Distaccamento Guardia Forestale - Vigili del Fuoco
Comando Vigili Urbani
Parrocchie cattoliche e sedi di altre confessioni religiose
Attività commerciali ed artigianali - Emittenti radiofoniche e televisive.
9
2. La scuola e le sue risorse Il plesso centrale del1° Circolo Didattico di Adrano, primo e antico per storia e formazione, è
ubicato nella zona di sud-est del paese. L’Istituto dispone anche del plesso S. Lucia, che è
ubicato nella zona centrale e storica del paese, nell’antico e prestigioso Monastero di Santa
Lucia, nei pressi del Castello Normanno e del Giardino della Vittoria. Il plesso centrale è un
edificio spazioso e moderno, circondato da ampi spazi aperti e alberati, all’interno del quale gli
alunni della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia possono usufruire di ambienti di
apprendimento ampi, confortevoli e ben arredati, di spazi e strumenti diversificati e idonei a
favorire lo sviluppo delle competenze: biblioteca, ampia palestra, munita di spogliatoi e docce,
campo esterno, aula multimediale, attrezzature scientifiche, Infermeria consentono di dare
risposta al bisogno dell’utenza di avvalersi di un corso di studi operativo e reale, adeguato ai
processi d’innovazione in atto nella nostra società.
La Scuola non presenta barriere architettoniche e dispone anche di un ascensore.
I principali dati sull’istituto sono sintetizzati nella tabella sotto proposta.
Dati complessivi Plesso Centrale
Allievi Scuola Primaria 530
Allievi Scuola dell’Infanzia
189
Allievi Scuola Primaria 530
Allievi Scuola dell’Infanzia 189
Classi scuola primaria 23
Sezioni scuola dell’infanzia 7
Classi scuola primaria 23
Sezioni scuola dell’infanzia 7
Docenti 62
Scuola primaria 46
Scuola dell’infanzia 16
Numero docenti 62
Scuola primaria 46
Scuola dell’infanzia 16
Personale ATA: 15
1 Direttore SGA
4 Assistenti Amministrativi
10 Collaboratori Scolastici
Personale ATA 15
1 Direttore SGA
4 Assistenti Amministrativi
10 Collaboratori Scolastici
Risorse strutturali
1 laboratorio multimediale/
linguistico
1 laboratorio scientifico
1 biblioteca – 1 auditorium
1 palestra – 1 campo esterno
6 LIM
3. Le risorse umane: innovazione e formazione permanente Tutto il personale scolastico contribuisce, sulla base dei ruoli di competenza, al funzionamento
ottimale della struttura, all’erogazione funzionale e trasparente del servizio, alla progettazione
del Piano dell’Offerta Formativa.
I docenti, ai quali si richiede una capacità didattica, pedagogica e progettuale complessa e
articolata, sono impegnati in un’auto-formazione continua che arricchisce e aggiorna il loro
profilo professionale, adeguandolo alle esigenze formative che provengono dal contesto. Per
questo motivo il nostro Istituto:
incentiva un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane in relazione “al
potenziamento e al miglioramento della qualità professionale, al potenziamento
10
dell’offerta formativa nel territorio con particolare riguardo alla prevenzione
dell’insuccesso scolastico e al recupero degli abbandoni”;
valorizza l’auto-aggiornamento, soprattutto in relazione ai processi d’innovazione in atto
(C.C.N.L. 02\05 –Art. 61).
I percorsi formativi per docenti e personale della scuola progettati e realizzati nell’anno
scolastico 2013\14 sono i seguenti:
Ricerca-azione per contrastare la dispersione scolastica e migliorare le competenze
Didattica inclusiva per bambini con Bisogni Educativi Speciali per i docenti della scuola
Primaria e dell’Infanzia, corso tenuto dall’esperta pedagogista clinica Dott.ssa Teresa D’Agate.
Partecipazione agli incontri seminariali previsti dall’ATP di Catania per dirigenti e docenti:
Yoga della risata (alcuni docenti)
Le nuove classificazioni internazionali della disabilità (FF.SS. e Dirigente)
Le Indicazioni nazionali per il curricolo (F.S. Area 1 e Dirigente)
Disabilità complesse, interveti psicoeducativi e nuove operatività. L’esperienza: “Se ti
abbraccio non aver paura” (alcuni docenti)
Tecniche cooperative e gestione dell’integrazione nel gruppo classe (organizzato da CTRH di
Adrano, rivolto a quattro docenti)
Piano di intervento regionale: “Progetto Ricerca-azione” finalizzato a contrastare la
dispersione scolastica e migliorare le competenze di base degli alunni (rivolto a tre docenti)
Formazione docenti su “L’uso del PC nella didattica” (con fondi progetto Aree a rischio),
rivolto ai docenti della Primaria.
Formazione sull’utilizzo del registro elettronico
Incontri formativi/informativi su:
Sicurezza (tenuto dal consulente sulla sicurezza, rivolto a tutto il personale)
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (due incontri tenuti rispettivamente dalla dott.ssa
La Mela e dalle dott. sse Lampa e Zammataro)
Alimentazione (incontri formativi tenuti dalla dott.ssa Santangelo, pediatra ed esperta in
alimentazione, e rivolti a gruppi di docenti)
“La disostruzione delle vie aeree” (per tutto il personale, tenuto dalla Croce Rossa)
Le Indicazioni nazionali 2012 (Collegio informativo, tenuto dal DS)
La redazione del PAI (Collegio informativo, tenuto dal DS)
Corso ECDL, presso Scuola Bruno, seguito da alcuni docenti della Scuola dell’Infanzia
Formazione di inglese (terza annualità) presso ITC Branchina
Formazione in ingresso docente neoassunta in ruolo.
Auto-formazione docenti su Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e
del primo ciclo di istruzione – 2012, con stesura del Curricolo verticale e coerenti criteri di
valutazione
Auto-formazione docenti Primaria su “Il curricolo locale”
Auto-formazione docenti Primaria su “Il curricolo trasversale e verticale di Cittadinanza e
Costituzione”
Auto-formazione docenti Infanzia su “Sperimentazione gruppi di livello a classi aperte”
Attività individuali di formazione
11
Si sottolinea che alla domanda “La scuola offre ai docenti occasioni di crescita dal punto di vista
professionale?” (domanda n. 12 del “Questionario di autovalutazione” rivolto ai docenti, area
Organizzazione): il 32,3% (10 docenti) risponde “molto”, il 54,8% ( 17 docenti) risponde “abbastanza”
e solo il 9,7% (pari ad appena 3 docenti) risponde “poco”; nessuno risponde “per nulla”.
Nell’anno scolastico 2014/2015 saranno realizzate le seguenti attività:
Corso triennale di formazione di “Inglese” livello A1 – A2 – A3
Seminario interprovinciale “Valutazione degli apprendimenti e curricolo del I ciclo”
L’utilizzo del PC e della LIM nella didattica
Corso auto-gestito su “ La gestione della classe “
Corso di formazione di atletica leggera
Incontri formativi/informativi su:
Sicurezza (rivolto a tutto il personale)
Alimentazione (incontri formativi tenuti dalla dott.ssa Santangelo, pediatra ed esperta
in alimentazione, e rivolti a gruppi di docenti)
Didattica inclusiva per bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (incontri
formativi tenuti da esperti dell’Oasi di Troina)
“La disostruzione delle vie aeree” (per tutto il personale, tenuto dalla Croce Rossa)
Piano di intervento regionale: “Progetto Ricerca-azione” finalizzato a contrastare la
dispersione scolastica e migliorare le competenze di base degli alunni (rivolto agli alunni
di cinque anni della Scuola dell’Infanzia, agli alunni delle classi II, III e V della
Primaria); nell’Asse genitori è prevista la rappresentazione, a cura dei genitori, della
Novena di Natale in dialetto.
Misure di accompagnamento delle Indicazioni Nazionali 2012 – A.S. 2014-15: Ricerca
azione sul curricolo verticale (per 5 docenti), Didattica inclusiva per competenze (per 5
docenti) - Progetto finanziato dall’USR Sicilia, in rete con II I.C. Adrano, III CD San
Nicolò Politi, Istituto Paritario Santa Lucia, IPAA
Attività individuali di formazione
4. L’indagine sui fabbisogni e la percezione della qualità Al fine di individuare strategie didattico – educative coerenti con il milieu socio economico della
scuola, sono state realizzate indagini dei fabbisogni della popolazione scolastica, che
costituiscono l’audit di un sistema più complesso dei rapporti scuola famiglia e della qualità di
vita dell’utenza della scuola.
Da anni l’istituto somministra al personale scolastico e all’utenza dei questionari di rilevazione
del gradimento dell’Offerta Formativa.
La scuola inoltre realizza ogni anno un’indagine ad ampio raggio finalizzata all’auto-
valutazione dell’istituzione predisponendo dei questionari atti a misurare la percezione della
qualità rivolti ai suoi molteplici stakeholders (portatori di interesse): alunni, genitori, docenti,
personale ATA. Anche le attività extra-curricolari vengono adeguatamente monitorate al fine di
realizzare un report finale di autovalutazione.
I dati emersi dall’autovalutazione di istituto delineano una situazione oltremodo rassicurante e
confermano che l’istituzione scolastica gode di un buon clima relazionale. Alla domanda “Ritieni
di aver instaurato un rapporto collaborativo e umanamente sereno con i colleghi, il DS, il
DSGA, il personale ATA, gli alunni e i genitori” i docenti rispondono come segue:
12
Non meno positivi sono i dati che emergono dai questionari rivolti ai genitori e al personale
ATA.
Alla domanda rivolta ai genitori: “Considera adeguate le occasioni di partecipazione e di
coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica?” sono state fornite le seguenti risposte:
Un buon livello di soddisfazione emerge anche in merito alla funzionalità della comunicazione
scuola-famiglia. Alla domanda: “La scuola comunica le informazione alla famiglia in modo
adeguato e tempestivo”, sono state fornite infatti le risposte identificate nel grafico:
13
L’utenza ha parimenti gradito l’introduzione di un “Pagellino” di valutazione intermedia, al fine
di monitorare con maggiore precisione l’evoluzione scolastica dei bambini, e la modalità con cui
si svolgono gli incontri scuola-famiglia.
Molto apprezzata dalla maggioranza dell’utenza è stata anche la riorganizzazione e
razionalizzazione delle modalità di ingresso degli alunni e delle modalità di evacuazione; sono
state infatti predisposte delle postazioni per le classi e per i genitori e orari di uscita differenziati
di pochi minuti, al fine di favorire un’ordinata e sicura evacuazione.
Un apprezzabile livello di gradimento è stato manifestato dall’utenza, soprattutto della Scuola
Primaria, in merito alla disponibilità dell’ufficio di presidenza, come emerge dal grafico sotto
riportato:
14
CAPITOLO IV - IL PROGETTO CULTURALE ED EDUCATIVO: INCLUSIONE E
CITTADINANZA ATTIVA
1. Indirizzi e scelte generali Individuati i bisogni formativi e le risorse umane e materiali della scuola e del Territorio, il I
Circolo Didattico Sante Giuffrida, nel rispetto delle competenze degli Organi collegiali stabilite
dall’art. 3 del DPR 275/1999, ha definito le priorità educative, culturali, didattiche che
costituiscono lo sfondo comune sul quale si innesta consapevolmente la progettualità dei docenti,
determinando le scelte, orientate alla promozione della performance, che ispirano coerentemente
la complessa attività della scuola e di tutti i suoi attori, dal Dirigente ai vari portatori di interesse.
In particolare, l’analisi dei fabbisogni ha indotto il Consiglio di Circolo a deliberare i seguenti
indirizzi e le scelte generali, finalizzati prioritariamente al perseguimento dell’inclusione di tutti
gli alunni e alla promozione di pratiche e comportamenti che possano tradursi nell’esercizio
quotidiano della legalità e della “cittadinanza attiva” dei nostri piccoli alunni.
L’esercizio della cittadinanza attiva è finalizzato alla formazione di cittadini consapevoli dei
propri diritti e doveri, consapevoli del rapporto che li lega al Territorio, da quello ristretto in cui
vivono a quello europeo, muniti degli strumenti culturali idonei ad un proficuo inserimento nel
contesto sociale.
L’inclusione costituisce lo sfondo culturale e valoriale del Piano dell’Offerta Formativa del 1°
Circolo Didattico “Sante Giuffrida”, dei comportamenti professionali di tutto il personale
scolastico e della corresponsabilità educativa scuola-famiglia-territorio. Tale principio impegna
la scuola, che si configura come comunità educativa e come organizzazione orientata
all’apprendimento collettivo e cooperativo, alla ricerca continua di una didattica inclusiva per
tutti e per ciascuno.
Coerentemente con tale principio, che già ispira il POF 2013/14 del I - CD Sante Giuffrida
Adrano, e in vista di una progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa
pienamente inclusiva, la scuola si impegna a:
valorizzare e potenziare le competenze digitali, metodologico-didattiche, psico-
pedagogiche, organizzative e relazionali del personale della scuola, anche attraverso
percorsi specifici di formazione;
porre l’alunno al centro della progettazione, predisponendo interventi didattici
individualizzati al fine di consentire a tutti di raggiungere traguardi imprescindibili,
prescrittivi e personalizzati, in modo da valorizzare l’unicità e l’irripetibilità della persona
di ciascun allievo;
sviluppare una rete interistituzionale di collaborazione tra le scuole, gli Enti Locali e le
agenzie, formali e informali, del territorio, che ottimizzi e potenzi le risorse socio-
culturali, economiche ed ambientali territoriali e dell’istituto, al fine di favorire
concertazione e convergenza ampie e sinergiche;
dotare la scuola di adeguate strutture tecnologiche e attrezzature tecnico-scientifiche, per
arricchire la didattica e per assecondare il rapido evolversi del sistema di comunicazione;
sviluppare la collaborazione con le famiglie attraverso forme di dialogo, confronto e
partecipazione alla vita della scuola;
avviare e potenziare il processo di dematerializzazione e informatizzazione, anche tramite
la promozione di attività formative rivolte al personale di segreteria e docente, e la
modernizzazione e messa a norma del sito della scuola;
15
sviluppare la cultura della sicurezza;
gestire le risorse secondo criteri di efficienza ed economicità.
Conseguentemente, obiettivi generali dell’Istituto sono i seguenti.
Accogliere ed integrare gli alunni stranieri (sia di prima che di seconda generazione,
soprattutto se adottati, nella consapevolezza che un adeguato uso “dell’Italiano per
comunicare” può associarsi ad un utilizzo difficoltoso “dell’Italiano per studiare”) o in
difficoltà di apprendimento.
Integrare tutti gli alunni con bisogni educativi speciali.
Valorizzare le nuove tecnologie come strumento didattico, metodologico e
comunicativo.
Attivare iniziative di sostegno, recupero, consolidamento, potenziamento e sviluppo delle
competenze degli alunni, con particolare riguardo ai seguenti obiettivi specifici d’istituto:
Potenziare le abilità di comprensione e lettura in lingua italiana – Potenziare le
competenze logico-scientifiche (matematica e scienze) e digitali – Potenziare la
conoscenza della lingua Inglese – Sviluppare la passione per la lettura – Potenziare
l’attività espressiva/motorio-sportiva.
Educare alla Cittadinanza e alla Legalità, promuovendo la riflessione sui valori
irrinunciabili della libertà e sui principi della legalità e facendo della scuola il banco di
prova quotidiano su cui sperimentare la cittadinanza attiva.
Favorire la conoscenza, la tutela e il senso di appartenenza al territorio, anche tramite la
stesura di un curricolo locale verticale e progressivo.
Garantire agli alunni un processo formativo unitario attraverso la predisposizione di un
curricolo progressivo e verticale.
Favorire la continuità tra gli ordini di scuola.
Favorire l’autovalutazione in itinere del percorso formativo.
Arricchire e migliorare il processo formativo e la qualità dell’istruzione per innalzare il
successo scolastico.
Valorizzare e sviluppare le risorse umane e professionali di tutto il personale scolastico,
soprattutto in vista dell’informatizzazione e dematerializzazione imposte dall’evoluzione
della società, tramite attività di formazione e auto-formazione.
Estendere progressivamente l’impiego delle nuove tecnologie.
Incentivare un’interazione positiva tra l’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Creare opportunità di collaborazione scuola-famiglia.
Incentivare forme di collaborazione con il territorio.
Implementare le attività finalizzate al conseguimento della sicurezza a scuola e allo
sviluppo della cultura della sicurezza.
Tali obiettivi vanno perseguiti “nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali,
sociali, culturali”, tenendo sempre presente i seguenti principi:
Accoglienza e integrazione, che impegna tutti gli operatori scolastici nel porre al centro
del processo educativo il bambino con le sue peculiarità, le sue potenzialità ed i suoi
limiti;
Diritto all’uguaglianza, alla differenza e specificità della propria identità;
Diritto alla scelta, con conseguenti obblighi e frequenza;
Unitarietà dell’insegnamento.
16
Il livello di raggiungimento degli obiettivi dovrà essere puntualmente monitorato da un
apposito gruppo di Autovalutazione di Istituto (G.A.I.), costituito dalle FF.SS. e coordinato
da un Referente per l’Autovalutazione. Entro il 15 luglio il RAV sarà pubblicato sul sito della
scuola e su “Scuola in chiaro”.
2. Una scuola inclusiva: sperimentare la cittadinanza attiva. Il progetto formativo della nostra Scuola scaturisce dalla comune volontà di promuovere
l’inclusione tramite la predisposizione di un ambiente accogliente, in cui tutti gli alunni possano
trovare le condizioni propizie per lo sviluppo delle competenze sociali, di cittadinanza e
disciplinari, compatibilmente con la loro condizione di partenza e mirando al raggiungimento
degli obiettivi fissati nelle Indicazioni nazionali 2012. La scuola si configura dunque come
comunità educativa e come organizzazione orientata all’apprendimento collettivo e cooperativo,
alla ricerca continua di una didattica inclusiva per tutti e per ciascuno.
La rimozione degli ostacoli culturali scongiura l’insorgenza di atteggiamenti di devianza sociale,
contribuisce alla lotta contro la dispersione, alimenta l’autostima e il senso di auto-efficacia degli
alunni e alimenta infine una piena consapevolezza del concetto di cittadinanza, inteso come
coscienza da parte del bambino dell’appartenenza alla comunità locale, premessa indispensabile
perché possa successivamente consolidarsi nel preadolescente, in un’ottica di continuità e
verticalità del curricolo, la consapevolezza di essere cittadino d’Italia e d’Europa.
Troppo spesso il territorio è considerato dai suoi abitanti come un’entità estranea, di cui si
sconosce il patrimonio storico, artistico, culturale, di cui si ignorano le caratteristiche socio-
economiche, di cui non si comprendono punti di forza e punti di criticità. Soprattutto si
dimentica che un territorio è la risultanza delle risorse umane che in esso operano e interagiscono
dinamicamente.
Alla luce di tale riflessione, suffragata da un’accurata analisi dei bisogni, il I Circolo
Didattico”Sante Giuffrida” ritiene prioritario educare i bambini al concetto di cittadinanza:
rendendoli consapevoli della ricchezza storico-culturale e della complessa realtà sociale del
territorio in cui vivono;
alimentando la consapevolezza che sono titolari non solo di diritti ma anche di doveri, il
primo dei quali consiste nel contributo individuale fornito al progresso materiale e spirituale
della società.
La finalità sopra esposta è perseguibile considerando la scuola come il banco di prova quotidiano
su cui sperimentare:
la necessità del rispetto di regole democraticamente stabilite e condivise;
l’utilità di una gestione partecipata, consapevole e dinamica della vita scolastica, che si
traduce indubbiamente nel benessere della collettività.
La scuola diventa in questo modo non solo autentica produttrice di cultura, interpretando così lo
spirito della legge sull’Autonomia, ma anche esempio positivo di legalità, stimolo
all’acquisizione di comportamenti e competenze idonei alla gestione dei rapporti interpersonali,
strumento di promozione delle attitudini e delle potenzialità degli allievi, fonte di conoscenza
critica e dinamica del territorio. Tali principi improntano il “Progetto culturale” della scuola.
3. La mission e le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e
del primo ciclo - 2012 Il progetto formativo del I Circolo Didattico, redatto alla luce del principio di autonomia sancito
dal DPR 275/1999, è coerente con le Indicazioni nazionali 2012, di cui condivide l’esigenza di
17
attribuire alla scuola un importante ruolo di lotta contro la frammentazione e la
contraddittorietà degli stimoli culturali, derivanti da una pluralità di agenzie educative, che
caratterizzano il nuovo scenario socio-culturale, dando senso alla varietà delle esperienze dei
bambini, riducendo la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la
loro vita.
Il POF del I Circolo Didattico inoltre è coerente con l’analisi effettuata nel capitolo “Cultura,
Scuola, Persona” delle Indicazioni 2012, di cui condivide l’imperativo secondo cui la scuola, in
un contesto caratterizzato da ricchezza di stimoli culturali, ma anche da vecchie e nuove forme di
analfabetismo, da fragilità e disabilità, deve porre al centro dell’azione didattica il bambino,
educando nel contempo a “saper stare al mondo”, all’intercultura, alla valorizzazione della
diversità, alla collaborazione con il territorio, stimolando la metacognizione e il lifelong
learning, in vista del raggiungimento di “una nuova cittadinanza”, che si allarga ad una
dimensione europea, e di un “nuovo umanesimo”.
La nostra scuola ha avviato un processo di riflessione sugli aspetti centrali delle Indicazioni
nazionali 2012, al fine di elaborare un curricolo di scuola verticale e progressivo entro il quadro
nazionale ed europeo di riferimento e al fine di sviluppare “piste di pensiero” entro cui avviare,
all’interno di un progetto di sviluppo pluriennale, attività di auto-formazione e aggiornamento. I
principali nuclei di riflessione che hanno impegnato e impegneranno i docenti sono i seguenti:
La verticalità del curricolo. È un impegno che la scuola si assume per costruire percorsi
di apprendimento progressivi e coerenti, che sappiano ottimizzare i tempi della didattica e
stimolare la motivazione degli alunni (dare senso all’apprendimento). Il curricolo viene
inteso come autentico progetto di scuola, che contiene, organizza e finalizza tutte le
possibili attività e proposte, in modo da assicurare la dimensione olistica di un curricolo
finalizzato alla centralità dello studente e allo sviluppo integrale della persona.
La promozione della didattica per competenze. Anche tenendo conto che molte
competenze sono trasversali e non strettamente disciplinari, tutte le discipline devono
concorrere a sviluppare le competenze-chiave per l’apprendimento permanente europee
e, soprattutto, le competenze linguistiche.
Gli ambienti di apprendimento. L’ambiente di apprendimento, che non coincide con lo
spazio fisico dell’aula, è caratterizzato dal policentrismo, dalla flessibilità dei ruoli
propria dell’apprendimento cooperativo, da una fitta rete di interazioni. Nella scuola
dell’infanzia lo spazio è accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico; il
tempo è disteso, consentendo al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di
giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e
nelle quali si esercita. Nella scuola Primaria gli spazi devono essere usati in modo
flessibile; pertanto i luoghi attrezzati devono facilitare approcci operativi alla conoscenza;
la biblioteca scolastica diventa luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una
pluralità di libri e di testi.
Cittadinanza e costituzione. Responsabilità comune di tutti i docenti, viene promossa
attraverso esperienze significative e attraverso una prospettiva trasversale.
Inclusione. Occorre riconoscere e valorizzare le forme di diversità, viste come risorsa e
occasione di innovazione della didattica, costruendo percorsi attenti alla
individualizzazione degli obiettivi e alla personalizzazione degli apprendimenti,
attraverso la ricerca di strategie inclusive.
Competenze digitali. Devono essere sviluppate.
18
Comunità educativa e professionale. Ogni scuola vive e opera come comunità nella
quale cooperano studenti, docenti e genitori, al cui interno assume particolare rilievo la
comunità professionale dei docenti” i quali devono adottare con convinzione una
modalità di lavoro collegiale in cui le capacità, competenze, sensibilità di ognuno si
coniughino con quelle degli altri nella prospettiva di un progetto comune di scuola.” Solo
una comunità di apprendimento cooperativo, in cui le singole individualità si fondano
nella comunità professionale, può porsi traguardi significativi e qualificanti.
4. Il profilo delle competenze dello studente alla fine del primo ciclo di
istruzione. Finalità della Scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi
della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea. Al raggiungimento del Profilo
delle competenze dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione, che è sotto riportato in
forma sintetica, e delle competenze-chiave europee è finalizzato il curricolo verticale allegato al
POF, predisposto collegialmente dagli insegnanti, opportunamente organizzati in gruppi variabili
di lavoro, nel corso dell’anno scolastico 2013/2014 (Allegato 1).
Il profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
“Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di
insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere
al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo
costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.”
Lo studente inizia ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di
vita tipiche della propria età.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti; riconosce ed
apprezza le diverse identità, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco; rispetta le
regole condivise, collabora con gli altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda
lingua europea.
Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie della informazione e della
comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare
dati e fatti della realtà. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi (…).
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali (…).
È capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi
in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
19
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il
senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni
pubbliche (…).
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede
aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
Si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali.
5. Principi di ordine metodologico adottati L’alunno occupa nell’azione didattica, una posizione centrale, come soggetto di educazione e di
apprendimento. Nei suoi confronti si adottano comportamenti di comprensione e disponibilità
all’ascolto, uniti però all’autorevolezza. Viene particolarmente incentivata la dimensione
relazionale del gruppo classe, al fine di creare un clima armonico, stimolante, collaborativo.
I team dei docenti si attengono a modalità di lavoro comuni, adattate alle caratteristiche delle
singole classi ed ai bisogni formativi degli alunni. La fase insegnamento-apprendimento si
avvale di modelli didattici diversificati, adeguati alle situazioni, agli alunni e ai contesti.
Lezione frontale: presenta l’argomento anche col supporto di mappe, diagrammi di
flusso, schemi, tabelle, sfruttando la natura reticolare dei processi cognitivi ed
predisposta per gruppi di lavoro mobili e flessibili all’interno delle classi.
Lezione dialogata o interattiva: sollecitando domande degli studenti, inducendoli a
trovare delle risposte, ne stimola l’operatività e la capacità logica, rendendoli protagonisti
della costruzione del sapere.
Lezione operativa: definite le fasi operative e le finalità, ha uno sviluppo laboratoriale.
Mastery-learning: utilizzato principalmente nei confronti degli allievi in difficoltà di
apprendimento, riduce e fraziona contenuti e obiettivi, aumentando la possibilità di
successo e generando autostima.
Cooperative-learning: al fine di stimolare la collaborazione, l’integrazione e
l’inclusione.
Tutoring: sfrutta il principio dell’apprendimento tra pari, consolida le dinamiche
relazionali.
Prosocialità: trattasi di un metodo di lavoro che mira a promuovere la cooperazione,
l’integrazione, lo star bene a scuola e in gruppo dei bambini.
Ogni lezione procederà sempre dall’organizzazione intenzionale, sistematica, consapevole delle
sequenze educativo-didattiche che dal fare conducono al sapere e dal sapere convergono nel
saper fare, al fine di promuovere il passaggio dalla cultura informale alla cultura formalizzata.
Le linee metodologiche fondamentali sono sotto indicate:
Condivisione di obiettivi cognitivi, operativi, metacognitivi e di significati
dell’apprendimento
Alternanza equilibrata delle diverse modalità didattiche: lezione frontale e\o dialogata,
esercitazioni degli allievi, discussione e confronto fra i diversi interventi.
Organizzazione del lavoro in sequenze logiche.
Guida all’acquisizione di un metodo di studio efficace, razionale, adeguato alle singole
discipline.
Coinvolgimento degli allievi nel processo di valutazione delle loro risorse e delle loro
difficoltà.
20
Controllo costante dei processi di apprendimento e monitoraggio degli sviluppi individuali
delle abilità mediante: verifiche frequenti, formative e sommative; correzione sistematica dei
lavori prodotti dagli alunni; recupero tempestivo degli obiettivi mancati e potenziamento
attraverso lavori individuali o per gruppi di livello.
Corretta gestione dell’errore, considerato quale risorsa nel senso che una tempestiva e corretta
diagnosi è il presupposto per l’individuazione della terapia.
Integrazione tra le attività di studio svolte a scuola e l’esperienza diretta nella realtà (visite nei
luoghi del lavoro, laboratori, incontri con soggetti esterni…).
Utilizzo di strategie che favoriscano l’apprendimento cooperativo e la competenza nelle
relazioni.
Elaborazione di percorsi individualizzati in base ai diversi bisogni degli allievi.
In particolare si mira a:
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;
attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;
favorire l’esplorazione e la scoperta;
incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere (metacognizione);
realizzare attività didattiche in forma di laboratorio.
Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la
programmazione didattica del Consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare
razionali tempi di studio degli alunni.
6. Verifica e valutazione Secondo quanto stabilito dal DPR n. 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento recante
coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni), le procedure per la
valutazione e in particolare i criteri relativi alla valutazione del comportamento e degli
apprendimenti degli alunni sono di competenza del Collegio dei docenti.
Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione
valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto
espresso in decimi, il Collegio dei docenti definisce criteri, modalità e tempi della valutazione, al
fine di garantire equità, trasparenza e omogeneità a tale delicata attività.
La valutazione costituisce la condizione indispensabile perché il processo di insegnamento-
apprendimento sia efficace e perché l’alunno impari a conoscere se stesso, i propri limiti, le
proprie potenzialità e le proprie inclinazioni: essa infatti non si esaurisce nella certificazione
finale della preparazione conseguita dallo studente, ma si svolge in itinere ed ha la funzione di
monitorare l’intero processo cognitivo onde consentire ai docenti di predisporre, se necessario,
tempestivi interventi di recupero e ricalibrare la programmazione. Perché sia efficace è
necessario che gli studenti vivano con serenità la verifica e siano consapevoli di:
come si valuta (i criteri di valutazione sono ben determinati e chiaramente esplicitati agli
studenti)
cosa si valuta (obiettivi e contenuti oggetto di valutazione sono coerenti con il lavoro svolto)
perché si valuta (per evidenziare e correggere l’errore).
Le fasi della valutazione sono le seguenti.
21
In ingresso con funzione diagnostica: tramite somministrazione di prove d’ingresso e
osservazioni sistematiche, consente di rilevare i prerequisiti cognitivi ed affettivo-
motivazionali dei discenti onde consentire la predisposizione della programmazione
individualizzata.
In itinere con funzione formativa: avvalendosi di verifiche intermedie, fornisce
all’alunno un’informazione accurata circa i punti forti e i punti deboli del suo
apprendimento e al docente una serie di dati che gli permettono di ricalibrare la
programmazione.
Finale o sommativa con carattere certificativo: scaturisce dall’esame comparato delle
verifiche intermedie e di quelle finali e dalla valutazione del percorso compiuto dal
singolo allievo a partire dalla situazione d’ingresso.
La valutazione tiene conto del raggiungimento degli obiettivi didattici programmati
(raggiungimento degli standard di apprendimento, anche trasversali, funzionalità del metodo di
studio) e avviene sulla base dei criteri oggettivi stabiliti dai docenti, ma tiene conto anche dei
seguenti indicatori:
i progressi compiuti dagli alunni, tenendo conto del livello di partenza e, soprattutto, dello
scarto tra situazione in ingresso e in uscita;
partecipazione alle attività;
impegno, interesse e applicazione allo studio.
Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento e degli alunni con bisogni educativi
specifici, il consiglio di classe valuta in base a quanto stabilito nel Piano Didattico
Personalizzato, condiviso dagli insegnanti e familiari dello studente, e le prove di verifica sono
strutturate tenendo conto dei processi più che dei prodotti. Strategie compensative e strumenti
dispensativi sono meglio specificati nel modello allegato di PDP.
Per gli con disabilità certificata vengono utilizzate griglie di valutazione commisurate alle
prestazioni attese. La valutazione considererà i seguenti aspetti:
la frequenza,
il grado di socializzazione raggiunto all’interno della classe,
i progressi conseguiti rispetto alla situazione di partenza in relazione agli obiettivi definiti nel
Piano Educativo Individualizzato individuale dell’alunno/a
adattamento del curricolo
Per gli alunni stranieri le modalità di valutazione tengono conto dei tempi e della situazione in
ingresso dell’alunno, del suo grado di alfabetizzazione nella lingua italiana, della partecipazione,
dei progressi. La valutazione sarà più comprensiva e diluita in in arco di tempo più lungo, per
rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione della lingua italiana.
Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali è stato comunque predisposto il Piano Annuale
per l’Inclusione, che costituisce l’Allegato 3 al POF.
Gli strumenti utilizzati per monitorare e valutare il percorso formativo degli studenti sono
plurimi, in modo da valorizzare i diversi stili cognitivi e rilevare il grado di raggiungimento di
22
obiettivi cognitivi ( tramite procedure quantitative) e di obiettivi relativi alla sfera dell’essere
(tramite procedure qualitative).
Le prove di verifica sono predisposte tenendo conto degli obiettivi irrinunciabili delle discipline
e della mappa cognitiva della classe, al fine di garantire a tutti pari opportunità formative e di
apprendimento. Sono utilizzate: prove semistrutturate, in cui i punteggi sono predefiniti in base a
criteri (questionari, comprensione di testi, ricerche su temi predefiniti…); prove strutturate
(quesiti vero-falso, scelte multiple…); prove non strutturate (interrogazioni, discussioni, lavori di
gruppo…). Per gli alunni con disabilità le prove vengono predisposte in collaborazione con il
docente di sostegno.
La scuola garantisce la comunicazione del rendimento e del comportamento tramite:
comunicazioni di medio termine verbali alla presenza di tutti i docenti (4 incontri scuola-
famiglia);
schede di valutazione quadrimestrali;
comunicazioni dei docenti per chiamata diretta in situazioni di particolare attenzione.
Si allegano criteri di valutazione (Allegato 2)
7. Strategie Onde favorire il processo di apprendimento e di maturazione degli alunni si fa ricorso alle
seguenti strategie.
Strategie per il potenziamento\arricchimento delle conoscenze e delle abilità:
Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti;
Ricerche individuali e di gruppo;
Impulso allo spirito critico e alla creatività;
Lettura di testi extrascolastici.
Strategie per il sostegno\consolidamento delle conoscenze e abilità:
Attività guidate a livello crescente di difficoltà;
Inserimento in gruppi motivati di lavoro;
Assiduo controllo dell’apprendimento.
Strategie per il recupero delle conoscenze e delle abilità
Studio assistito in classe;
Diversificazione, adattamento dei contenuti disciplinari
Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti;
Ricorso all’attività iconica (realizzazione di carte geografiche, cartelloni, linee del tempo,
semplici tabelle…), onde consentire lo sviluppo di un diverso stile cognitivo.
23
CAPITOLO V - LA SCUOLA DELL’INFANZIA: ASPETTI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI
1. Finalità La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età; concorre
alla loro educazione armonica ed integrale, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi,
delle capacità, delle differenze e dell’identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa
delle famiglie. La scuola riconosce la grande varietà e ricchezza di bisogni ed emozioni espressa dai
bambini per fare evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, per creare in loro la disponibilità a
fidarsi e ad essere accompagnati nell’avventura della conoscenza.
La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo:
dell’identità personale, aiutandoli a vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, a
stare bene, a sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, ad imparare a conoscersi e ad
essere riconosciuti come persona unica e irripetibile;
dell’autonomia, sviluppando nei bambini la fiducia in sé e negli altri, la capacità di
partecipare alle decisioni, esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere
comportamenti sempre più consapevoli;
delle competenze dei bambini, aiutandoli a giocare, muoversi, manipolare, curiosare,
domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il
confronto, ad ascoltare, comprendere raccontare descrivere, rappresentare e immaginare,
con simulazioni e giochi ruolo, situazione ed eventi con linguaggi diversi.
La Scuola dell’Infanzia si propone anche di avviare i bambini a vivere le prime esperienze di
cittadinanza, scoprendo l’altro da sé, attribuendo progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni,
rendendosi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise. Anche l’insegnamento
religione cattolica contribuisce alla formazione integrale dei bambini, promuovendo in particolare la
maturazione della loro identità anche nella dimensione religiosa.
2. Gli ambienti di apprendimento Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di ambienti di apprendimento caratterizzati
dal policentrismo e flessibilità dei ruoli propri dell’apprendimento cooperativo, da una fitta rete di
interazioni tra i vari attori del processo educativo, comprese le famiglie. Queste ultime sono
stimolate ad assumersi la corresponsabilità educativa, mentre i docenti si impegnano ad ascoltare,
accompagnare, entrare in interazione con i bambini.
Le sezioni del I Circolo Didattico Sante Giuffrida sono eterogenee, in quanto accolgono bambini di
età diversa; la didattica è pertanto a livelli, in quanto sviluppa lavori diversi con bambini diversi
contemporaneamente. Le aule sono accoglienti, calde, ben curate, orientate dal gusto estetico, a
“misura di bambino”; il tempo è disteso, in modo da consentire al bambino di vivere con serenità la
propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che
sperimenta e nelle quali si esercita.
3. I campi di esperienza I bambini apprendono attraverso l’esperienza; per questo gli insegnanti del I Circolo Didattico
Sante Giuffrida accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei
bambini. Recependo le Indicazioni ministeriali, tenendo conto delle risorse del territorio, delle
24
esigenze delle famiglie, il team dei docenti elabora i Piani Personalizzati delle Attività Educative
(P.P.A.E.), che mirano a sviluppare i traguardi per lo sviluppo delle competenze connessi a cinque
differenti campi d’esperienza: Il sé e l’altro; Il corpo e il movimento; Immagini, suoni, colori; I
discorsi e le parole; La conoscenza del mondo. Il Curricolo della Scuola dell’Infanzia è allegato al
POF (Allegato 1).
4. Le attività curricolari ed extra-curricolari La Scuola dell’Infanzia del I – CD S. Giuffrida prevede e progetta attività curriculari ed
extracurriculari finalizzate allo sviluppo delle competenze e al raggiungimento dei traguardi per lo
sviluppo delle competenze connessi ai vari campi di esperienza. Lavorare per Unità di
Apprendimento favorisce la continua rivisitazione del percorso Educativo-Didattico, in quanto
presuppone una programmazione flessibile e in itinere strutturata a “mattoni”, ciascuno dei quali ha
un valore in sé, ma anche in riferimento al tutto che si vuole costruire
Le principali attività curricolari sono: le celebrazioni delle diverse festività, la vendemmia, attività
manipolative, motorie, drammatizzazione, conversazioni inerenti alle stagioni, uscite didattiche
effettuate sia nel comprensorio che fuori di esso. Per lo svolgimento di queste attività, che vengono
dettagliatamente esplicitate nella programmazione annuale, è prevista la compresenza dei docenti.
In particolare la compresenza è prevista nelle seguenti attività: San Martino, Recita di Natale,
Giovedì Grasso, San Giuseppe, Festa di Pasqua.
Le uscite fuori dal comprensorio prevedono la sola partecipazione dei bambini di 4/5 anni; inoltre
soltanto i bambini di 5 anni avranno la possibilità di partecipare, in orario extra scolastico, al
progetto di ampliamento POF proposto annualmente.
Tutti i bambini sono impegnati in attività motoria nel corso dell’anno scolastico, usufruendo della
palestra dell’istituto negli spazi orari concessi.
I bambini di 5 anni seguono, un’ora a settimana, lezioni/attività di alfabetizzazione in lingua
inglese.
Nel periodo Novembre-Dicembre verrà sviluppato il seguente progetto curriculare
“I SIMBOLI DEL NATALE”
Docente
Referente
Docente referente LaMela Teresa
Destinatari Alunni infanzia
Obiettivi Stimolare lo sviluppo della creatività;
incentivare comportamenti di solidarietà;
apprendere poesie e filastrocche.
Attività Esperienze di ascolto;
attività manipolative, grafico – pittoriche ed espressive;
realizzazione di addobbi;
Organizzazione manifestazione
Risultati attesi Intuire il significato del Natale come messaggio di fratellanza universale
Tempi Novembre-Dicembre
5. Attività sperimentali a classi aperte Le Classi Aperte rientrano nella proposta formativa della nostra scuola e consentono la
realizzazione di percorsi miranti a coinvolgere gruppi di bambini, costituiti per fasce d’età, e
25
finalizzati ad obiettivi preventivamente stabiliti. Le attività proposte saranno: Accoglienza, Attività
Motoria, Attività di Manipolazione, Potenziamento delle competenze di base, Inglese.
Per favorire lo svolgimento di tali attività la nostra scuola ha adottato un orario interno, con turni
diversificati, volto ad incrementare le ore di compresenza delle insegnanti, per poter lavorare con i
bambini divisi in fasce omogenee per età. Queste attività verranno svolte un giorno alla settimana
per la durata di 1 ora e mezza circa; saranno coinvolte tutte le sezioni, con flessibilità oraria per
l’insegnante del turno pomeridiano che, una volta alla settimana, entrerà alle ore 10.00, ora che
recupererà il venerdì entrando alle 12.00.
GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA DELL'INFANZIA
TEMPO NORMALE
TEMPI ATTIVITA' SPAZI GRUPPO
BAMBINI
VALENZA
EDUCATIVA
8:00/9:00 Ingresso e gioco libero Aula Eterogeneo Relazionale
9:00 /10:00 Accoglienza
a classi aperte
Preghiera
Canti
Calendario
Filastrocche
Auditorium Eterogeneo Comunicativa
relazionale
(acquisizione di
regole comuni)
10:00 /11:30
Attività programmate nel
P.P.A.E. quali:
Progetti stagionali
Progetto colore
Progetto corpo
Progetto feste
Progetto continuità
Il tempo che passa
Aula Eterogeneo Sviluppo e abilità
competenze
11:30/12:00 Riordino della sezione e
autonomia di base
Aula
Bagno
Eterogeneo Abilità manuali e
motorie Autonomia
e igiene
12:00/13:30 Pranzo Aula Eterogeneo Socio relazionale
Alimentare -
Nutrizionale
13:30/14:30 Attività a classi aperte,quali:
Gioco libero
Gioco
Aula
Palestra
Eterogeneo Cognitiva Creativa
Relazionale
Affettiva
26
14:30/15:30
Attività per gruppi
d’età, quali:
Manipolazione
Pregrafismo
Lettura di fiabe e
drammatizzazione
Disegno libero
Cineforum
Aula Eterogeneo Autonomia
Creativa
15:30/16:00 Riordino materiale e
Uscita
Aula Eterogeneo Autonomia
GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA DELL'INFANZIA
TEMPO RIDOTTO
TEMPI ATTIVITA' SPAZI GRUPPO
BAMBINI
VALENZA
EDUCATIVA
8:00/9:00 Ingresso e gioco libero Aula Eterogeneo Relazionale
9:00 /10:00 Accoglienza
a classi aperte
Preghiera
Canti
Calendario
filastrocche
Auditorium Eterogeneo Comunicativa
relazionale
(acquisizione di
regole comuni)
10:00 /10.15 Autonomia di base Servizi
igenici
Eterogeneo igiene
11:30/12:00 Riordino della sezione e
autonomia di base
Aula
Bagno
Eterogeneo Abilità manuali e
motorie Autonomia
e igiene
10.15/11.00 Spuntino Aula Eterogeneo Socio relazionale
Alimentare -
Nutrizionale
11:00/12.30
10:00/12:00
Attività programmate nel
P.P.A.E.
Progetti stagionali
Progetto colori
Progetto corpo
Progetto feste
Progetto continuità
Il tempo che passa
Aula
Eterogeneo Cognitiva Creativa
Relazionale
Affettiva
12:30/13:00 Riordino materiale e
Uscita
Aula Eterogeneo Autonomia
27
INTEGRAZIONE ALLA GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA
DELL'INFANZIA
CLASSI APERTE ( nella giornata di giovedì )
TEMPI ATTIVITA' SPAZI GRUPPO
BAMBINI
VALENZA
EDUCATIVA
10:00/12:00 Motoria ( 3 anni )
Manipolazione ( 3 anni )
Inglese ( 4 anni )
Potenziamento delle
competenze ( 5 anni )
Palestra
Aula
Aula
Aula
Omogeneo Relazionale
Affettiva
Sviluppo abilità
manuali e motorie
Cognitiva
Il percorso didattico si snoderà attraverso le unità di apprendimento che comprendono: Obiettivi
Formativi- Metodologie- Contenuti- modalità di Verifica e Valutazione
6. Principi metodologici In un contesto predisposto all’inclusione, le caratteristiche proprie della scuola dell’infanzia, se
riconosciute e condivise dall’intero Collegio Docenti, sono di per sé funzionali alla creazione di
percorsi inclusivi. Innanzi tutto l’imprescindibile centralità del bambino, che tanto più è piccolo
quanto più richiede di essere riconosciuto per quello che è, nella sua essenzialità fatta di bisogni
concreti e di grandi potenzialità. Un bambino indiviso, il cui modo di apprendere è globale, perché
parte dall’esperienza concreta e dal gioco e coinvolge contemporaneamente la sfera emotiva,
cognitiva, comunicativa.
Nella nostra scuola l’insegnamento si basa sul LEARNING BY DOING: in quest’ottica
l’apprendere non coincide con il ricevere passivamente delle nozioni, ma presuppone l’elaborazione
attivamente delle idee. Lo spazio e il tempo sono a misura di bambino, ovvero sia l’organizzazione
degli ambienti che la strutturazione della giornata vengono costruiti tenendo conto dei bisogni e
delle caratteristiche proprie dei bambini stessi. Tutto è esplicitato e reso visibile ai bambini, dalle
regole sociali all’utilizzo degli spazi,alla scansione temporale della giornata. Tuttavia, considerata la
peculiarità dell’età evolutiva dei bambini che frequentano la scuola dell’Infanzia, è opportuno
precisare ulteriormente le seguenti strategie di intervento.
Partire dalle esperienze di vita e dagli interessi in atto nel bambino.
Far leva sulle esperienze e sui “vissuti” per innestare nuove conoscenze ed elaborazioni
personali.
Rispondere alle particolari caratteristiche e condizioni del singolo bambino (attitudini e
carenze), dopo un’adeguata rivelazione di livelli di sviluppo.
Creare un ambiente coerente in cui si riscontri sintonia di valori e di comportamenti.
Favorire nel bambino la possibilità di chiarire, ordinare ed organizzare le sue conoscenze.
Dal punto di vista metodologico gli interventi potranno iniziare con un gioco, un racconto, una
canzone, oppure una conversazione, un'osservazione o un dialogo o una drammatizzazione.
7. Verifica e valutazione Gli interventi di verifica mirano ad osservare il modo in cui i bambini hanno vissuto le esperienze
programmate, il modo in cui rappresentano espressivamente gli argomenti assimilati e la loro
capacità di interiorizzare i contenuti proposti.
28
L’attività di osservazione consente non solo di accertare i livelli di conoscenza acquisiti dai
bambini, ma anche e soprattutto di avviare un processo di riflessione sulla modalità in cui si è
sviluppata la proposta didattica al fine di ricalibrare eventualmente, in un’ottica di costante auto
riflessività, la programmazione, avviando processi di auto correzione e di miglioramento costanti.
I criteri adottati per la verifica sono i seguenti:
osservazione diretta del bambino durante le attività;
raccolta di elaborati grafico-pittorici sui contenuti proposti;
elaborati verbali quali discussione, conversazione, ascolto di canzoni, racconti e narrazioni;
misurazione dello scarto tra la situazione in ingresso e in uscita, valorizzando non tanto il
risultato raggiunto quanto piuttosto il progresso conseguito rispetto alla situazione iniziale.
8. Criteri per le iscrizioni Iscrizioni. Le iscrizioni degli alunni alla scuola dell’infanzia avvengono secondo tempi e modalità
stabilite dalle disposizioni ministeriali. Il termine di scadenza delle iscrizioni, di norma tra gennaio
e febbraio di ogni anno, viene comunicato con avviso affisso in bacheca e pubblicato sul sito della
scuola. Ai sensi della Circolare ministeriale n. 28 del 10/01/2014, possono essere iscritti alle scuole
dell’Infanzia i/le bambini/e che abbiano compiuto o compiano entro il 31 dicembre 2014 il terzo
anno di età. Possono altresì essere iscritti i/le bambini/e che abbiano compiuto o compiano il terzo
anno di età dopo il 31 dicembre 2014 e comunque non oltre il termine del 30 aprile 2015. Hanno
comunque la precedenza, in caso di eccedenza, i bambini che compiano il terzo anno di età entro il
31 dicembre.
Modalità di iscrizione/riconferma. Le domande di iscrizioni alla scuola dell’Infanzia vanno
presentate presso la Segreteria della scuola su apposito modulo cartaceo che può essere richiesto
presso gli Uffici di segreteria o scaricato dal sito Web. Le famiglie dei bambini già iscritti
nell’anno precedente dovranno compilare un apposito modulo di riconferma che verrà consegnato
loro dalle docenti della sezione di appartenenza.
Criteri formulazione graduatoria. I criteri per la formulazione della graduatoria dei bambini
ammessi alla frequenza delle sezioni della scuola dell’infanzia, sia per il tempo normale che per il
tempo ridotto, sono i seguenti.
I genitori potranno richiedere o una sezione a tempo normale o una sezione a tempo ridotto.
I punteggi sono attribuiti innanzi tutto tenendo conto dell’età:
età 5 anni punti 5
età 4 anni punti 4
età 3 anni punti 3.
Inoltre vengono attribuiti i seguenti punteggi aggiuntivi:
Fratelli o sorelle di alunni già inseriti nel plesso: punti 1 (a prescindere dal numero dei
congiunti)
Il punteggio massimo conseguibile è pari a 7, il minimo è pari a 3.
All’interno di ogni fascia di punteggio verrà data priorità ai bambini più grandi, come attestato dalla
data di nascita.
I figli dei dipendenti della Scuola hanno la precedenza assoluta.
Scaduti i termini per la presentazione delle iscrizioni verranno predisposte le seguenti graduatorie,
esposte entro il mese di maggio:
29
graduatoria alunni ammessi alla frequenza
graduatoria alunni in lista di attesa
graduatoria alunni non ammessi perché non in possesso dei requisiti richiesti.
Potranno essere inoltrati reclami entro 15 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie, ai sensi
dell’art. 14, comma 7 del DPR 275/99.
La lista d’attesa sarà aggiornata anche a seguito di eventuali nuove iscrizioni pervenute oltre la data
di iscrizione. Queste saranno inserite in coda nella lista d’attesa già costituita, secondo l’ordine di
arrivo, ma saranno riconosciute, nell’ordine, le precedenze di seguito esplicitate:
Alunno diversamente abile, valutando le condizioni oggettive di inserimento con l’equipe di
riferimento, come previsto dal DPR 24.02.94.
Alunno segnalato dai servizi sociali competenti.
Alunno di cinque anni.
Formazione delle sezioni. Le sezioni della scuola dell’Infanzia sono eterogenee: accolgono
bambini di età diversa (5, 4, 3 anni). Per la formazione delle sezioni si tiene conto dei seguenti
criteri:
continuità didattica ( il posto nella sezione è garantito per i bambini riconfermati)
inserimento degli alunni diversamente abili sulla base di valutazioni dei docenti del
consiglio di Intersezione
possibilità per i bambini con legami parentali con altri bambini già frequentanti di essere
inseriti, su richiesta dei genitori, nelle stesse sezioni dei loro congiunti.
L’inserimento dei bambini nuovi iscritti nelle Sezioni verrà effettuato dagli stessi insegnanti della
Scuola dell’Infanzia.
Eventuali richieste motivate di trasferimento verranno di volta in volta valutate dal Dirigente
scolastico.
L’elenco definitivo dell’assegnazione dei bambini alle singole sezioni sarà esposto prima dell’inizio
dell’anno scolastico e verrà predisposto dai docenti sulla base del presente regolamento.
Accoglienza ed inserimento. Affinché il distacco dalla famiglia e il primo rapporto con
l’istituzione scolastica possa avvenire nel modo più sereno, si rende necessario adeguare – nel
primo periodo dell’anno scolastico – i tempi di permanenza a scuola con le esigenze individuali
degli alunni. Pertanto l’inserimento e la frequenza dei bambini avverrà in maniera graduale e
personalizzata, con costante monitoraggio da parte dei docenti, che collaborano con le famiglie allo
scopo di calibrare l’intervento su ogni singolo bambino, senza imposizioni o forzature delle
prestazioni. La frequenza sarà organizzata in base ai tempi e modi previsti dal piano di accoglienza
che il Collegio dei docenti delibererà prima dell’inizio di ogni anno scolastico. Il piano prevede, di
norma, in relazione alle Sezioni a tempo ordinario, una prima fase di inserimento, con frequenza
limitata al solo turno antimeridiano per i bambini di nuovo inserimento. Gli orari di frequenza per
ciascun bambino, nelle prime due settimane dell’anno scolastico, saranno concordati con le famiglie
sulla base della valutazione che l’equipe dei docenti opererà relativamente ai singoli alunni, nel
rispetto delle specifiche esigenze di ciascuno e con particolare attenzione al livello di autonomia
individuale.
30
CAPITOLO VI - LA SCUOLA PRIMARIA: IL CURRICOLO E L’OFFERTA FORMATIVA
1. Il percorso formativo: finalità Il primo ciclo di istruzione, dai sei ai quattordici anni, costituisce un passaggio fondamentale per la
costruzione del progetto di vita di ogni persona perché fornisce le basi che permettono ad ogni
ragazzo di affrontare in modo positivo le esperienze successive proprie del Secondo Ciclo di
istruzione e di formazione e, in particolare, i problemi del vivere quotidiano e del responsabile
inserimento nella vita familiare, sociale e civile in questa particolare fase dell’età evolutiva.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze ed abilità fondamentali per sviluppare
le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale
finalità la nostra scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;
cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e
contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di
istruzione.
La scuola intende promuovere un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo
attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le proprie inclinazioni; avviarsi a costruire
un progetto di vita, sviluppare pensiero critico e originale, fantasia, capacità di stare in gruppo.
Fondamentale è in tal senso il rapporto con i genitori.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria
esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli
alfabeti di base della cultura.
2. Il curricolo Il curricolo elaborato dal I Circolo Didattico Sante Giuffrida assume come quadro di riferimento le
Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012.
Pertanto, da un lato si attiene alle norme generali stabilite dallo Stato in merito a:
obiettivi generali del processo formativo, che si concretizzano nel raggiungimento del
Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione (vedasi capitolo III);
obiettivi specifici di apprendimento;
discipline di insegnamento;
orari obbligatori;
standard relativi alla qualità del servizio e sistemi di valutazione e controllo del servizio
stesso.
Dall’altro lato il curricolo, pur all’interno dei vincoli sopra esposti, è espressione della libertà di
insegnamento e dell’autonomia scolastica ed esplicita l’identità della nostra scuola e le scelte della
comunità.
Il curricolo è stato predisposto con riferimento al Profilo dello studente, riportato sinteticamente nel
capitolo III, ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze, che ogni alunno deve poter perseguire e
che costituiscono riferimenti ineludibili per gli insegnanti, piste culturali e didattiche da percorrere,
agli Obiettivi specifici di ogni disciplina, organizzati in nuclei tematici.
A partire dal curricolo di istituto i docenti del I Circolo Didattico hanno individuato e individuano
le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più
idonee, con attenzione all’integrazione tra le discipline, al fine di superare la frammentazione,
assicurando trasversalità e interconnessione tra le stesse e unitarietà dell’insegnamento.
31
Per l’insegnamento della Religione cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari (L. 121/85) i
traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa
con l’autorità ecclesiastica (DPR 11 febbraio 2010).
Nell’elaborazione del curricolo la scuola assume inoltre come orizzonte di riferimento verso cui
tendere il quadro delle Competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal
Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre
2006), che vengono sinteticamente sotto riportate:
comunicazione in lingua madre;
comunicazione nelle lingue straniere;
competenze matematiche e competenze di base in scienza e tecnologia;
competenze digitali;
imparare ad imparare;
competenze civiche e sociali;
spirito di iniziativa ed imprenditorialità;
consapevolezza ed espressione culturale.
Il curricolo della nostra scuola, inteso come progetto unitario di apprendimento, intende valorizzare:
le idee e i valori presenti nella esperienza del fanciullo;
la corporeità come valore;
le conoscenze, da quelle elementari a quelle più complesse e formali;
il confronto interpersonale;
la diversità delle persone e della cultura come ricchezza;
l’impegno personale e la solidarietà sociale.
Il curricolo verticale di istituto è allegato al presente Piano dell’Offerta Formativa (Allegato 1).
3. L’Offerta formativa: uno sguardo d’insieme I docenti del Circolo, analizzati i problemi della popolazione scolastica, tenuto conto delle risorse
del territorio, individuati i bisogni dell’utenza e valorizzati gli stimoli culturali che l’ambiente offre,
nell’intento prioritario di favorire ed innalzare il successo scolastico, elabora il seguente piano delle
attività, per assicurare e garantire a tutti gli alunni un “curricolo di base” obbligatorio, inteso come
percorso intenzionale e sistematico, unitario e verticale, incentrato su abilità e competenze, con
opportunità di flessibilità e compensazioni tra le diverse discipline ed arricchito con opportunità
formative che possano apportare significativi contributi al processo di apprendimento.
Il nostro servizio scolastico comprende:
le attività formative del curricolo nazionale,
le attività extra-curricolari liberamente scelte dall’utenza.
Obiettivi che la nostra Scuola si propone, attraverso un’offerta formativa seria, qualificata,
razionalmente pianificata, oggetto di un costante processo di autovalutazione interna e attraverso un
modello didattico autorevole ma basato sull’ascolto e il dialogo, sono i seguenti:
favorire nei discenti l’acquisizione di un metodo di studio razionale e funzionale alle singole
discipline;
formare studenti forniti di solide abilità di base, sia nell’area linguistica che nell’area logico-
matematica, capaci pertanto di affrontare serenamente il nuovo ciclo di studi.
32
4. Le attività curricolari e il modello orario: aggregazione delle discipline in
aree Il D.M. 10/09/91, stabilito il numero di ore settimanali minimo per ogni disciplina, rimanda al
Collegio la definizione del tetto massimo, al fine di garantire una suddivisione flessibile dei tempi
di insegnamento, adeguata alle aree, alle discipline e alle esigenze degli alunni. Pertanto le 891 ore
obbligatorie annue, pari a 27 ore settimanali, sono state distribuite adeguatamente e in modo
flessibile in rapporto a ciascuna classe, alle aree e alle discipline, alle esigenze degli alunni e alle
esperienze formative. In linea generale il Collegio per ciascuna area o disciplina prevede quanto
segue:
DISCIPLINA TEMPI MINIMI TEMPI MASSIMI
ITALIANO 210 264
INGLESE 33 99
STORIA 56 100
GEOGRAFIA 56 100
Cittadinanza e Costituzione (Sperimentazione) 25 33
MATEMATICA 110 198
SCIENZE 56 66
TECNOLOGIA E INFORMATICA 25 35
MUSICA 30 33
ARTE ED IMMAGINE 30 33
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 30 33
RELIGIONE CATTOLICA 56 66
TOTALE 891 ORE ANNUE
Tenuto conto della L. 148/90 e del succitato D.M. 10/09/91, è stato adottato il seguente prospetto
che, oltre a definire la quota oraria settimanale riservata ad ogni disciplina, aggrega le stesse in aree,
al fine di favorire l’interdisciplinarità. Il collegamento tra discipline sarà perseguito non solo
all’interno dell’area ma, tramite le attività di programmazione, tra tutte le aree e le discipline, in
vista del raggiungimento dei “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” e, soprattutto, delle
“Competenze chiave per l’apprendimento permanente” (Raccomandazione del Consiglio e del
Parlamento dell’U.E. del 18/12/2006).
Si precisa inoltre che il Collegio dei Docenti, in ossequio al principio di flessibilità sancito dal DPR
275/1999, ha deliberato di adottare 30 unità di insegnamento settimanali di 55 minuti, pari a 27
unità orarie. Il servizio di ogni docente è quindi pari a 24 unità di insegnamento di 55 minuti e 2 ore
di programmazione settimanale di 60 minuti.
Prospetto quota oraria e aggregazione discipline in aree
SCUOLA PRIMARIA
Aree Discipline* Classi 1
e
Quota oraria Classi 2
e
Quota oraria Classi 3
e
Quota oraria
Classi
4e, 5
e
Quota oraria
A
Area dei
linguaggi
Italiano 9 8 8 7
Arte
e immagine
1 1 1 1
Musica 1 1 1 1
Educazione fisica 1 * 1 1* 1
33
Inglese 1 2 3 3
B
Area
matematica,
scientifica,
tecnologica
Matematica 7 7 6 6
Scienze 3 3 3 3
Tecnologia/Informatica 1 1 1 1
C
Area
antropologica
Storia e geografia 4 4 4 5
Cittad. e Costituzione **Trasversale (circa 30 ore annue)
Curricolo locale **Trasversale (circa 30 ore annue)
Religione 2 unità orarie in ogni classe
Totale unità di insegnamento 30 unità orarie in ogni classe
*L’insegnamento dell’Educazione Fisica, nelle classi prime e nelle classi terze con struttura modulare, potrà essere
svolto in una classe del modulo dal docente dell’Area A e nell’altra classe del modulo dal docente dell’area B, al fine di
costituire cattedre con un numero equo di ore.
Nel caso in cui si desse applicazione al progetto Sport di classe, il collegio si impegnerà ad incrementare le ore di
Educazione fisica, portandole a due ore settimanali.
** Il monte ore dedicato alle attività trasversali del Curricolo locale e del Curricolo di Cittadinanza e Costituzione è
pari a circa 30 ore annue. Nelle programmazioni dei Consigli di Interclasse e nelle attività di programmazione verranno
definite le singole UdA con indicazione dei contenuti, degli obiettivi, dei compiti di apprendimento, della tempistica,
delle discipline e dei docenti coinvolti.
Si precisa che l’aggregazione delle discipline in aree è suscettibile di lievi cambiamenti, giustificati da esigenze
organizzative, didattiche o dalle opzioni compiute dai docenti sulla base delle loro competenze ed esperienze didattiche.
In merito al monte orario relativo all’area antropologica, potrebbe essere suscettibile di variazioni in considerazione
dell’esigenza di predisporre l’orario
Il Curricolo trasversale di Cittadinanza e Costituzione e il Curricolo locale, comprensivi di U.d.A.,
sono allegati al POF.
5. L’offerta formativa: le attività curricolari La progettazione curricolare è costituita:
da attività inerenti alle singole discipline, al fine di indurre l’alunno a trasformare specifiche
conoscenze (il sapere) e abilità (il saper fare) in competenze (il saper fare autonomamente nei
diversi contesti);
da attività di integrazione rivolte ad alunni in difficoltà o a rischio di dispersione;
da Laboratori;
da Progetti interdisciplinari (Educazione alla Salute e all’Alimentazione, all’Ambiente, alla
Cittadinanza e Legalità, Educazione stradale, Educazione alla solidarietà);
da attività di accoglienza, continuità e orientamento;
da attività di recupero e di potenziamento;
da Progetti didattici quali visite, viaggi d’istruzione, partecipazione a rappresentazioni teatrali o
musicali;
da attività miranti alla valorizzazione delle ricorrenze religiose e civili, soprattutto locali;
dalla libera partecipazione ai concorsi e alle iniziative promosse dagli enti Locali, dal Ministero
e dalle Associazioni
34
6. Il laboratorio curricolare di Informatica L’Informatica è ormai una conoscenza irrinunciabile per lo studente e per il cittadino.
Attraverso il Laboratorio di Informatica l’alunno viene avvicinato gradualmente all’uso del
computer e all’utilizzo dei programmi specifici. Gli obiettivi da conseguire al termine della scuola
primaria sono:
saper utilizzare internet per reperire notizie e informazioni;
cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità.
Le attività consistono in:
Lezioni frontali ed esercitazioni in aula di Informatica.
Uso dei programmi specifici.
Esperienze di gruppo.
7. Progetti interdisciplinari di Cittadinanza e Costituzione La scuola è il luogo privilegiato in cui favorire l’intreccio tra gli obiettivi formali dei processi
educativi con i valori informali della vita quotidiana, al fine di contribuire alla “formazione
integrale della persona”. In tal senso Cittadinanza e Costituzione assolve ad un ruolo non
trascurabile in quanto favorisce il processo di crescita dell’alunno. Gli alunni imparano pertanto,
attraverso le attività quotidiane, a rispettare i valori sanciti dalla Costituzione e in particolare:
i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2 della Costituzione);
il riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3 della Costituzione);
il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (art. 4 della
Costituzione);
la libertà di religione (art. 8 della Costituzione);
le varie forme di libertà (artt. 13-21 della Costituzione);
l’organizzazione della società (artt. 35-54 della Costituzione);
le istituzioni politiche (artt. 55 – 96 della Costituzione);
L’attività curricolare si
articola in
Attività di
Recupero e
Potenziamento
Attività di sostegno e di
integrazione per gli alunni in
difficoltà di apprendimento
Partecipazione a concorsi e
iniziative promosse
da Enti e
Associazioni
Valorizzazione
ricorrenze
religiose e civili
e del territorio
Attività di Accoglienza
Continuità e
Orientamento
Visite guidate,
viaggi di
istruzione,
partecipazione
ad eventi
culturali
Unità
d’apprendimento
disciplinari della
quota obbligatoria e
aggiuntiva
Attività di: Educazione
stradale, alla legalità,
all’ambiente, alla
solidarietà, alla salute,
all’alimentazione
35
il diritto alla parola (art. 21 della Costituzione);
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è interdisciplinare. Il Collegio dei docenti ha
elaborato il curricolo (Allegato 1).
Rientrano all’interno dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione i seguenti progetti trasversali
curricolari elaborati dai docenti Referenti.
Educazione alla salute ed alimentazione
Progetto pluriennale: “Scuola Alimentare. L’ABC della salute”
Primo e secondo anno: prima colazione e merenda
Docente Referente Docente referente per l’Educazione alla salute ed alimentazione, ins. Licari
Agatina
Collaborazione
esterna
Dott.ssa Anna Maria Santangelo, Pediatra
Dott. Francesco Pignataro, Medico scolastico
Destinatari Alunni Sezioni dell’Infanzia e loro genitori
Alunni classi prime e seconde e loro genitori
Soggetti coinvolti Alunni. Genitori. Dirigente scolastico. Insegnanti. Pediatra/nutrizionista.
Medico scolastico. Enti esterni
Obiettivi Offrire esperienze formative e modello comportamentali corretti per
un’educazione alla salute che duri tutta la vita.
Avviare i bambini, attraverso esperienze ludiche, sensoriali, cognitive
all’assunzione di corretti stili di vita.
Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari
Stimolare una maggiore attività motoria a scuola e a casa.
Assumere un atteggiamento critico nei confronti dei messaggi
pubblicitari.
Comporre la razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della
piramide alimentare.
Ampliare la gamma di cibi consumati abitualmente.
Educare al gusto.
Costruire capacità di vivere positivamente il rapporto con il cibo .
Mantenere comportamenti corretti a tavola.
Attività Incontro preliminare tra pediatra, dirigente scolastico, insegnanti per la
programmazione delle attività e tempistica.
Incontro formativo per gli insegnanti.
Relazione del pediatra ai genitori.
Screening antropometrico periodico del medico scolastico.
Diario alimentare e percorsi didattici in aula degli insegnanti, supportati
dal pediatra
Laboratorio del gusto.
Restituzione dei dati e conferenza di servizio
Visite didattiche presso fattorie didattiche ed aziende agricole e
produttive del territorio
Risultati attesi Aumento del consumo di frutta e verdura
Aumento del consumo della prima colazione e merenda con cibi salutari.
Diminuzione dell’incidenza di sovrappeso-obesità nelle classi
36
d’intervento rispetto alle classi controllo
Tempi Più anni consecutivi
La scuola ha aderito al Progetto “Frutta nelle scuole”
Educazione all’Affettività
Docente Referente Docente referente per l’Educazione ambientale, ins. Agatina Licari
Destinatari Alunni 1^ 2^ 3^
Obiettivi Imparare a conoscere le proprie reazioni emotive;
ampliare le espressioni del vocabolario emotivo;
imparare ad usare modalità comportamentali per aiutarsi l’un l’altro;
imparare a capire ciò che viene trasmesso dagli altri e comprendere i
propri stati d’animo penetrando nella sfera emotiva
Attività Proposta di un tema per ogni incontro
Incontri di discussione
Riflessione seduti in cerchio.
Attività pratiche sul tema all’interno della classe.
Riflessioni conclusive per ogni incontro
Risultati attesi Migliorare nell’alunno la conoscenza di sé e facilitare nel gruppo classe la
comunicazione, l’ascolto e la solidarietà tra i vari soggetti.
Tempi Intero anno scolastico
Educazione ambientale
Ecoevento
Docente
Referente
Docente referente per l’Educazione ambientale, ins. Licari Agatina
Destinatari Tutte le classi
Soggetti
coinvolti
Alunni. Genitori. Dirigente scolastico. Insegnanti. Enti esterni
Obiettivi Promuovere un sistema integrato di interventi per una conoscenza delle
tematiche ambientali .
Educare al rispetto e alla responsabilità verso l’ambiente.
Capire che l’ambiente deve essere conservato, difeso, migliorato.
Attività Osservare la complessità e la diversità della natura, utilizzando gli organi di
senso.
Saper reperire dati attraverso l’uso di strumenti adeguati.
Individuare le problematiche connesse alla difesa e alla conservazione della
natura.
Formulare ipotesi di intervento per progettare e realizzare esperienze
concrete e operative.
Conoscere le regole per il rispetto e il mantenimento degli ambienti naturali
e cittadini.
37
Conoscere i Parchi e le Riserve Naturali .
Riciclare la plastica.
Riciclare la carta.
Risultati attesi Aumento della sensibilità alle tematiche ambientali
Tempi Tutto l’anno scolastico
La scuola ha partecipato ad un complesso programma di eventi ed attività promosso
dall’Assessorato alla P.I.: giornata del baratto, giornata del riciclo.
Educazione alla legalità
Educazione stradale
“La legalità è libertà” (W. Goethe)
Docente
Referente
Ins. Nasca Irene
Finalità Acquisire coscienza dei comportamenti corretti, delle fondamentali norme di
convivenza sociale e democratica.
Destinatari Tutte le classi
Obiettivi Favorire la conoscenza di alcuni fondamentali valori civili, con lo scopo di
formare una coscienza personale che porti gli alunni a ritenere che la
costruzione di un futuro libero e di pace nasce dall’accettazione del rispetto
delle leggi e delle norme.
Prendere coscienza di essere titolari di diritti e doveri ed esercitare nel
quotidiano il rispetto degli impegni assunti all’interno di un gruppo di persone
che sono titolari degli stessi diritti e doveri.
Individuare nel contesto sociale in cui si vive varie forme di illegalità.
Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire
con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore.
Familiarizzare con le forze dell’ordine preposte al rispetto delle leggi
Conoscere la storia ed il significato della Costituzione italiana (classi V)
Articolazione del
progetto
Classi I e II
Conoscere il significato e l’importanza del vivere insieme (le regole in classe
e la vita di gruppo; collegamenti con affettività)
Classi III
Conoscere le regole della circolazione stradale partendo dal contesto
scolastico e dallo spazio circostante
Classi IV e V
Conoscere il percorso storico che ha portato alla nascita della Costituzione
italiana
Conoscere e comprendere alcuni articoli della Costituzione e i suoi principi
fondamentali
Conoscere lo stato di diritto e il principio di legalità
Attività Conversazioni guidate
Proiezioni video
Lavori di gruppo con turnazione di ruoli
Incontri con amministratori locali e figure istituzionali
38
Laboratorio grafico-pittorico, manipolativo, corporeo, teatrale.
Lavori individuali e di gruppo
Il “gioco del cestino e della valigia”
Visita alle istituzioni presenti sul territorio preposte alla difesa e al
mantenimento della legalità: caserma dei Carabinieri, caserma Maristaeli di
Catania (gruppo elicotteristi della marina militare).
Conferenze con la Polizia postale sull’Utilizzo di internet
Lettura di alcuni articoli della Costituzione italiana
Risultati attesi Acquisire coscienza dei comportamenti corretti, delle fondamentali norme di
convivenza sociale e democratica nell’ambito di una società civile,
individuandone gli atteggiamenti scorretti ed illegali al fine di contrastarli e
renderli inefficaci.
Tempi Tutto l’anno scolastico
La scuola ha partecipato alla Marcia della Pace Perugia-Assisi.
Progetto sicurezza
Docente
Referente
Ins. Bua Antonino
Destinatari Tutti gli alunni
Obiettivi Accrescere la consapevolezza circa le regole che consentono la salvaguardia
della sicurezza in situazioni di emergenza.
Acquisire comportamenti corretti da seguire in caso di emergenza
Attività Compilazione e studio di una “Guida su scuola sicura”
Risultati attesi Ottimizzazione dei tempi nelle prove di evacuazione
Tempi Tutto l’anno scolastico
8. Attività di Continuità e Orientamento La scuola contribuisce a promuovere la continuità del processo educativo, condizione essenziale per
assicurare agli alunni il corretto conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.
Il D.M. 16/12/92 sulla continuità educativa, nella Premessa, conferma “l’esigenza di garantire il
diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo secondo una logica di sviluppo
coerente che valorizzi le competenze già acquisite dal soggetto e insieme riconosca la specificità e
la pari dignità educativa all’azione di ciascuna scuola”.
Per garantire lo sviluppo e la crescita degli studenti la Funzione Strumentale Area 2 predispone
iniziative di Accoglienza per gli alunni delle classi prime, finalizzate al loro positivo inserimento
nel nuovo ambiente scolastico. La cerimonia della “consegna” dei bambini da parte delle maestre
della scuola dell’Infanzia agli insegnanti della scuola primaria, contribuisce a creare un legame di
continuità educativa tra i due gradi scolastici.
Nella programmazione dei piano di lavoro annuale i team dei docenti tengono presente il principio
della Continuità, soprattutto all’interno delle classi prime, al fine di prevenire le difficoltà che
talvolta si riscontrano nei passaggi tra diversi ordini di scuola e di predisporre itinerari di
apprendimento graduali e funzionali ai bisogni formativi dei discenti, capaci di garantire uno
sviluppo relazionale e cognitivo armonico. A tal fine la scuola progetta incontri tra i docenti della
scuola dell’Infanzia e i docenti della Scuola Primaria al fine di stabilire, sulla base di un’analisi
accurata dei curricoli, momenti specifici di coordinamento didattico e indurre gli insegnanti a
39
confrontare le rispettive opinioni in ordine all’interazione tra sviluppo e istruzione, tra processi
cognitivi e strategie comportamentali di apprendimento, tra le abilità terminali richieste e quelle che
vengono identificate come prerequisiti necessari per apprendere i diversi contenuti
dell’insegnamento. Parimenti la Scuola intende favorire il passaggio dagli ambiti disciplinari, che
caratterizzano la Scuola Primaria, ad un’acquisizione sistematica e critica dei contenuti disciplinari,
dalla rappresentazione iconica alla rappresentazione formale e astratta e ai modelli conoscitivi
matematico–scientifico–tecnologico, linguistico –letterario, artistico – estetico, storico – sociale ed
etico – religioso, funzionali allo sviluppo di competenze ed abilità, nel rispetto delle potenzialità di
ciascuno e del progetto orientativo della singola persona.
Il percorso formativo unitario progettato dalla scuola, mirante alla piena formazione della persona,
dell’uomo e del cittadino, nella prospettiva educativa dell’educazione morale, sociale, civile,
affettiva e religiosa, intende inoltre coinvolgere le famiglie e l’extrascuola per costruire un
ecosistema che assicuri la continuità “orizzontale” tra i diversi ambienti di vita e di formazione
dell’alunno.
Un’azione didattica graduale, razionale e attenta alla dimensione relazionale alunno-contesto
scolastico consente di avviare processi di Orientamento in quanto, chiamando gli studenti ad una
varietà di impegni curricolari ed eventualmente extracurricolari, consente agli stessi di prendere
consapevolezza circa i propri punti di forza e di debolezza, di assumere infine coscienza di sé in
vista delle scelte che saranno chiamati a compiere. In particolare, per aiutare gli studenti ad
“orientarsi” nella realtà scolastica locale, la Funzione Strumentale Area 2 predispone e organizza
incontri con i docenti delle Scuole secondarie di primo grado del Territorio.
Obiettivi specifici del progetto di accoglienza, continuità, orientamento sono:
Favorire la reciproca conoscenza, il dialogo, la comunicazione
Individuare i legami umani significativi
Promuovere il senso di appartenenza
Nell’anno scolastico 2013/14, al fine di realizzare la continuità educativa tra la scuola dell’infanzia,
la primaria e la scuola secondaria di primo grado, sono stati programmati i seguenti incontri
periodici, da svolgersi durante l’anno scolastico:
Collaborazione tra scuola dell’infanzia e primaria per la formazione delle classi prime;
Incontro tra docenti dell’infanzia e docenti delle classi prime per verifica, valutazione
precedente e percorso iniziale dell’alunno (Gennaio)
Attività comuni tra scuola primaria e scuola secondaria di I° grado
Presentazione da parte degli insegnanti del documenti di valutazione degli alunni delle
classi 5° accompagnata da una tabella che rileva eventuale disagio o debolezza
La proposta operativa per l’anno scolastico 2014/15 consta di vari progetti, sotto elencati :
Progetto Accoglienza, classi 1° “Benvenuti bambini”
Progetto “ La salute ed il mio sorriso”, Infanzia/primaria
Progetto Orientamento infanzia alunni esterni- classi primo circolo “Anche voi insieme
a noi”
Progetto Continuità infanzia- quinte classi “Insieme l’anno prossimo”
Progetto Continuità e orientamento, primaria/secondaria “Sport di squadra”
40
Progetto accoglienza
“Benvenuti bambini”
Docente
Referente
Funzione Strumentale Area 2, ins. Nicosia Rosalba
Destinatari Alunni delle classi prime e loro genitori
Obiettivi Favorire l’inserimento dei bambini nel nuovo contesto scolastico.
Creare un rapporto sereno ed aperto con i genitori per l’interazione
scuola-famiglia a beneficio degli alunni.
Attività
Incontro con il dirigente scolastico, gli insegnanti e gli operatori
scolastici
Collaborazione tra scuola dell’infanzia e primaria per la formazione
delle classi prime
Festa di accoglienza con il coinvolgimento della scuola dell’infanzia
Attività predisposte dai consigli di classe al fine di agevolare la
socializzazione
Incontri tra docenti dell’infanzia e docenti delle classi prime per verifica
valutazione precedente e percorso iniziale dell’alunno
Tempi Primi giorni di scuola
Progetto Continuità
“La salute e il mio sorriso”
Docenti
Referenti
Funzione Strumentale Area 2, ins. Nicosia Rosalba
Referente alla salute, ins, Licari Agatina
Destinatari Alunni delle classi prime
Alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia
Genitori
Obiettivi Apprendere ed assumere consapevolmente decisioni utili al mantenimento
e al miglioramento del proprio benessere
Affinare le capacità manipolative
Creare un rapporto sereno con i genitori per l’interazione scuola-famiglia a
beneficio degli alunni
Stimolare la socializzazione
Attività Conversazioni guidate
Attività manipolative
Disegni
Memorizzazione di canti
Incontro con esperti
Collaborazione tra alunni infanzia-primaria
Tempi Da febbraio a maggio
41
Progetto Orientamento
“Anche voi insieme a noi”
Docenti
Referenti
Funzione Strumentale Area 2, Nicosia Rosalba
Collaboratrice del D.S., ins. Maugeri Maria Stella
Destinatari Alunni di 5 anni provenienti da scuole esterne ; Genitori
Obiettivi Informare i genitori circa le possibilità formative offerte dalla nostra scuola
Promuovere la collaborazione tra i bambini nel rispetto delle regole della
comunità
Attività Preparazione di canti, poesie, filastrocche, balli e piccole recite relative al
Natale
Realizzazione di uno spettacolo natalizio, con il coinvolgimento delle classi
del primo circolo
Tempi Novembre/Dicembre
Progetto Continuità
“Insieme l’anno prossimo”
Referente Funzione Strumentale Area 2, ins. Nicosia Rosalba
Destinatari Alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia
Alunni e insegnanti delle classi quinte
Obiettivi Conoscere i possibili futuri insegnanti
Creare un rapporto sereno e benefico con gli alunni di 5 anni che dovranno
inserirsi in un nuovo contesto scolastico
Attività Attività manipolative al fine di agevolare la socializzazione
Visita classi della scuola primaria
Realizzazione di un cartellone
Tempi Maggio
Progetto Continuità e orientamento
“Sport di squadra”
Referente Funzione Strumentale Area 2, ins. Nicosia Rosalba
Destinatari Alunni classi quinte scuola primaria
Classi scuola secondaria di primo grado del territorio
Obiettivi Saper accettare la delusione di un insuccesso senza trasformarla in una
sconfitta individuale
Riuscire a stabilire con gli altri migliori relazioni possibili
Informare gli alunni delle classi quinte circa le possibilità formative offerte
dalle scuole secondarie di primo grado del territorio
Favorire la reciproca conoscenza, il dialogo e la comunicazione
Attività Giochi di squadra.
Visita delle scuole secondarie di primo grado del territorio
Tempi Da novembre ad aprile
42
9. Attività curricolari di potenziamento La scuola riserva grande attenzione ai fabbisogni formativi di tutti gli studenti. Fondamentale è in
tal senso l’impegno dei docenti in funzione di un progressivo accrescimento delle competenze degli
alunni, soprattutto linguistiche e logico-matematiche.
I progetti sotto riportati sono finalizzati al consolidamento/potenziamento delle competenze.
Ricerca-azione
Accrescere le competenze linguistiche e logico-matematiche
Docente referente Saccone Alfia
Destinatari Classi II, III, V e bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia
Obiettivi Accrescere le competenze in lettura
Accrescere le competenze logico-matematiche
Attività Allenamento sui test INVALSI.
Attività di ricerca-azione sulle classi campione
Risultati attesi Miglioramento delle competenze
Tempi Tutto l’anno scolastico
Tutte le classi effettueranno, nel corso dell’anno scolastico, un allenamento sistematico alla prove
INVALSI.
CONTINUITA’
EDUCATIVA
Collaborazione
tra Dirigenti
Scolastici,
Docenti,
Famiglie,
Extrascuola
Integrazione e
accoglienza
Conoscenza
reciproca dei
programmi dei
tre gradi di
scuola Compartecipazione
alle attività
didattiche degli
insegnanti delle
classi terminali e
iniziali
Obiettivi in senso
longitudinale
Incontri ed
attività in
comune tra gli
alunni delle
classi “ponte”
Incontri tra
insegnanti dei
vari ordini
scolastici
Formazione delle
classi iniziali, secondo
il criterio della
equieterogeneità del
gruppo-classe
Sistema di
valutazione
unitario in
entrata e in
uscita
43
Progetto lettura
“Le avventure di Pinocchio”
Referente Neri Salvatore
Destinatari Tutti gli alunni delle classi 3^ E/F/G
Genitori
Obiettivi Riconoscere e osservare
L’ascolto attivo mediante il silenzio
L’attenzione e l’interlocuzione regolata
Tradurre un testo in inglese
Disegnare-rappresentare ironicamente una o più scene della favola
Attività Lettura del testo Pinocchio
Decodificare, verbalizzare, comunicare, esprimere, creare, interpretare
Risultati attesi Accrescere l’interesse per la lettura
Prodotto Rappresentazione teatrale di Pinocchio, messo in scena dai genitori
Tempi Tutto l’anno scolastico
La scuola al cinema
Referente Neri Salvatore
Destinatari Alunni classi terze E-F-G
Obiettivi Accedere al mondo della fruizione cinematografica in modo guidato e ragionato
Potenziare la capacità di “leggere” testi visivi
Comprendere i ruoli dei personaggi
Attività Visione dei film, dibattiti e riflessioni, somministrazione di schede di lavoro.
Risultati attesi Avvicinare gli alunni al cinema e al linguaggio filmico
Sviluppare una propria capacità critica.
Ampliare il lessico
Tempi Tutto l’anno scolastico
Volare
Docenti
Referenti
Castro Giuseppe
Falsone Calogera
Destinatari Alunni 3^ sez. E
Obiettivi Conoscere le forme geometriche
Misurare distanze
Sperimentare leggi fisiche
Costruire e decorare
Attività Manipolazione di materiali diversi
Esecuzione di un procedimento
Costruzione e decorazione di un aquilone
Risultati attesi Costruire un aquilone
Conoscere il vento
44
Rispettare la natura
Educare al gioco all’aria aperta
Tempi Marzo
Riciclaggio creativo
Docenti
Referenti
Castro Giuseppe
Falsone Calogera
Destinatari Alunni classe3^ E
Obiettivi Conoscere le caratteristiche dei materiali usati
Riciclare materiali usati per costruire oggetti nuovi
Attività Pratiche di manipolazione
Ritaglio
Incollaggio
Assemblaggio
Decorazione
Risultati attesi Riciclare carta, plastica, cartone, riviste pubblicitarie, scatole di farmaci per
realizzare nuovi oggetti
Tempi Tutto l’anno scolastico
PROGETTO DI RECUPERO
“Un’opportunità in più!”
Destinatari Alunni 1^ sez. A-B-C
2^ sez. C-D
3^ sez. E
5^ sez. A-B-C-D
Obiettivi Accrescere interesse e partecipazione alla vita scolastica
Migliorare l’autostima
Ampliare le conoscenze e potenziare le abilità strumentali di base
Potenziare l’autostima personale, sociale ed operativa
Leggere, comprendere e produrre testi
Individuare la successione logico-temporale
Conoscere e applicare le convenzioni ortografiche
Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale
Leggere, scrivere e confrontare i numeri naturali
Comporre e scomporre i numeri in unità, decine, centinaia, migliaia
Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni con materiale strutturato e non
Attività Ascolto,lettura e comprensione di testi. Illustrazione di storie in sequenze.
Completamento di schede operative. Giochi linguistici. Esercizi di consolidamento.
Esercizi guidati a livello crescente di difficoltà.
Utilizzo di materiale vario di manipolazione. Utilizzo dell’abaco e dei regoli. Catene
numeriche. Giochi con materiale strutturato e non. Esercizi di rafforzamento del
45
calcolo. Attività guidate per potenziare la comprensione di situazioni problematiche.
Risultati attesi Migliorare le competenze di base
Tempi Intero anno scolastico durante le ore di compresenza
10. Interventi individualizzati per alunni con bisogni educativi speciali Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali è stato elaborato un apposito Piano Annuale
dell’Inclusione allegato al POF.
A parte viene affrontato il tema degli alunni diversamente abili, cui si fa riferimento nella legge
quadro n. 104/92, che punta allo sviluppo delle potenzialità dell’alunno con handicap
nell’apprendimento, nella comunicazione, nella relazione e nella socializzazione, e nel DPR 24
febbraio 1994.
Alla luce di ciò gli insegnanti curricolari, insieme all’insegnante specializzato e agli operatori
scolastici, accolgono i bambini diversamente abili come soggetti portatori di valori ed esperienze
cognitive e relazionali; programmano interventi individualizzati diretti a raggiungere obiettivi
rapportati alle capacità degli alunni; utilizzano strumenti differenziati, tecniche e metodologie
adeguate.
In particolare i docenti dell’Istituto, d’intesa con le famiglie, propongono e realizzano nelle classi:
momenti di lavoro individualizzato e\o differenziato;
esperienze di piccolo gruppo per attività curricolari, operative e creative (rinforzo,
laboratori di informatica e manipolazione;
attività espressive;
attività integrative pomeridiane condotte da docenti della Scuola (pittura, musica, teatro…)
collaborazioni con l’Ente Locale e l’ASL.
Tutti gli interventi educativo-didattici, riabilitativi e sociali messi in atto, coinvolgono le
competenze e le possibilità emergenti di ogni alunno per favorirne l’autonomia, la comunicazione e
le relazioni sociali nella prospettiva di una qualità di vita possibile e perseguibile.
A tale scopo si intendono attivare nel corso dell’anno anche forme di sapere procedurale per far
acquisire abilità tecnico operative specifiche e facilitare l’acquisizione di contenuti attraverso
l’esperienza manipolatorio-concreta e puntando soprattutto sulla sfera motivazionale.
Sono previste anche attività mirate alla prevenzione della dispersione scolastica e alla promozione
del successo formativo, da intendersi quale integrazione di attività di orientamento e continuità. In
tal senso la Funzione Strumentale Area 3 coordina la rilevazione dei dati relativi alla dispersione e
cura i rapporti con le famiglie, mentre la Funzione Strumentale Area 4 coordina le attività di
compensazione, integrazione e recupero.
Nel Piano Educativo Personalizzato verranno progettate, definite, attuate strategie operative
correlate alle disabilità motorie, intellettive, sensoriali, comportamentali, linguistico-espressive.
Inoltre, l'attività del docente specializzato non sarà diretta esclusivamente all'alunno o agli alunni
per i quali è stato istituito il relativo posto di sostegno, ma al contesto di apprendimento e di
socializzazione nel quale questi bambini sono inseriti, al fine di favorire l’integrazione e
l’inclusione.
Il Piano Educativo Personalizzato viene progettato secondo le esigenze particolari degli alunni,
tenendo conto del loro vissuto psicologico, dell’ambiente in cui sono inseriti e della specificità della
loro particolare forma di disabilità.
Gli insegnanti di sostegno, nel tracciare gli obiettivi generali da raggiungere, terranno conto di tutti i
fattori che condizionano ed ostacolano i processi di apprendimento; solo così si interverrà
46
adeguatamente sulle loro potenzialità e capacità. Conseguentemente l'attività d'insegnamento mira a
perseguire i seguenti obiettivi educativi generali.
Acquisire il maggior grado possibile di autonomia personale, prendendo coscienza della
propria capacità e delle proprie emozioni.
Acquisire fiducia come mezzo per porsi in relazione con gli altri e con l’ambiente di vita.
Avvertire la presenza di norme di comportamento nei vari contesti di vita (famiglia, amici,
classe).
Sviluppare le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive per interagire e
ricostruire progressivamente la realtà circostante e le sue esperienze.
Potenziare le motivazioni e ampliare il campo dei suoi interessi.
Svolgimento dell'attività di sostegno. L'attività di sostegno viene svolta alternando momenti di
lavoro in classe e momenti di lavoro fuori dalla classe per consentire la realizzazione
dell'insegnamento individualizzato.
Verifica e Valutazioni. Osservazioni sistematiche verificheranno in itinere ogni processo
formativo, in modo tale da avere quel feed-back che offre le informazioni di ritorno circa gli
apprendimenti maturati. La verifica periodica sarà alla base della valutazione; cercherà di cogliere
le congruenza tra interventi programmati e potenzialità dell'alunno nei livelli di apprendimento e
nelle prestazioni educativo-riabilitative. Gli esiti dell'accertamento confluiranno nel P.E.P. e
potranno dar luogo ad ulteriori verifiche.
I rapporti con l'A.S.L. di competenza si concretizzeranno in periodici incontri da concordare con i
componenti dell' equipe multidisciplinare.
Per tutti gli alunni in ingresso e in uscita, gli insegnanti programmeranno degli incontri con la
scuola di grado inferiore e superiore, al fine di favorire un utile formativo e informativo.
Il progetto “Autonomia e creatività”, elaborato per gli alunni in situazione di disabilità, prevede in
concreto le seguenti attività.
“Percorso funzionale per l’autonomia sociale”
Docente
referente
Ins. Maria Patanè
Destinatari del
progetto
Alunni diversamente abili e piccolo gruppo di alunni normodotati della scuola
primaria.
Finalità Favorire la crescita personale e sociale dell’alunno con disabilità e
l’innalzamento della qualità della vita.
Obiettivi Favorire l’autonomia dell’alunno in ambienti conosciuti.
Promuovere la conoscenza degli ambienti circostanti la scuola.
Conoscere gli ambienti scolastici e le relative funzioni.
Sapersi orientare nei dintorni della scuola.
Conoscere le regole di sicurezza stradale: uso del marciapiede, delle
strisce pedonali , del semaforo.
Individuare le strutture di pubblica utilità: stazione, posta, ospedale.
Conoscere le modalità di utilizzazione dei veicoli pubblici: biglietti,
salgo, viaggio, fermata, scendo.
Conoscere la varietà dei negozi.
Distinguere le azioni del vendere e del comprare.
47
Attività Giochi di ruolo.
Ricerca di immagini.
Attività di ritaglio
Collage
Lavoro su schede
Uscite sul territorio finalizzate all’utilizzo di mezzi e luoghi pubblici.
Tempi Aprile-Maggio in orario antimeridiano.
Una uscita settimanale
Laboratorio di creatività
“Sulle ali della fantasia mi esprimo creando”
Docente
referente
Ins. Maria Patanè
Destinatari del
progetto
Alunni diversamente abili e piccolo gruppo di alunni normodotati della scuola
primaria.
Finalità Sviluppare la fantasia e la creatività.
Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità.
Estendere agli alunni l’adozione di metodologie, tecniche e strategie innovative.
Migliorare la capacità relazionale.
Favorire l’integrazione.
Favorire la capacità di riutilizzare materiali di scarto.
Obiettivi Affinare la sensibilità estetica ed artistica.
Stimolare la cooperazione e la condivisione.
Produrre immagini, decorazioni, composizioni in tono personale.
Costruire il senso estetico mediante l’uso di strumenti differenziati
Scoprire e usare i colori
Sviluppare e liberare la fantasia.
Realizzare un manufatto.
Favorire il rispetto dell’ambiente.
Attività Manipolazione, creazione, costruzione, decorazione, pittura.
Infilare, ritagliare, collage, stampe con timbri, disegni, attività ludiche con i
colori.
Allestimento di una mostra mercato.
Tempi Il laboratorio avrà la durata dell’intero anno scolastico e si articolerà in incontri
settimanali, in orario antimeridiano.
Laboratorio di musicoterapia
“La scatola sonora”
Docente
referente
Ins. Maria Patanè
Docente
esperto
Da selezionare tramite “Avviso pubblico”
Destinatari
del progetto
Alunni diversamente abili e piccolo gruppo di alunni normodotati della scuola
primaria.
48
Obiettivi Migliorare la coordinazione motoria e spazio-temporale,
Migliorare la sensibilità espressiva ed estetica,
Migliorare le dinamiche relazionali, l’autostima dei corsisti.
Sviluppare la fantasia e la creatività.
Affinare la sensibilità estetica ed artistica.
Stimolare la cooperazione e la condivisione.
Sviluppare e liberare la fantasia.
Attività Giocare con i suoni e con il ritmo
Tempi Il laboratorio avrà la durata di 20 ore e si articolerà in incontri settimanali, in
orario antimeridiano.
Per i bambini con bisogni educativi speciali è stato progettato il seguente laboratorio.
ADOTTA UN’AIUOLA
Docenti Funzione Strumentale Area 3, ins. Alfia Saccone
Destinatari
del progetto
Studenti a rischio dispersione e diversamente abili
Finalità Favorire la crescita personale e sociale degli alunni e l’innalzamento della qualità
della vita.
Obiettivi Promuovere un’effettiva socializzazione tra i giovani della scuola attraverso
le attività di gruppo.
Saper lavorare in gruppo rispettando i reciproci ruoli.
Ridurre lo stress e i comportamenti aggressivi attraverso il contatto con
la natura.
Aumentare l’autostima e l’iniziativa attraverso la cura delle piante.
Stimolare le capacità olfattive, uditive, gustative e tattili nei soggetti
diversamente abili attraverso le attività di giardinaggio.
Stimolare e risvegliare il senso di meraviglia, della sorpresa, della gioia,
dello scopo soprattutto nei soggetti difficili attraverso le attività di
giardinaggio.
Migliorare la coordinazione motoria e la coordinazione occhio/mano dei
soggetti diversamente abili attraverso le attività di giardinaggio.
Attività Gli studenti sono coinvolti in attività di osservazione e cura degli ambienti
esterni della scuola. L’attività si ispira alla disciplina medica denominata Orto-
giardino-terapia, disciplina che usa le piante, le attività di giardinaggio e l’innata
affinità che noi sentiamo verso la natura come mezzo professionale in programmi di
terapia e riabilitazione.
I contenuti sono i seguenti:
Studio delle piante
Manipolazione e scoperta della terra
11. Visite guidate, viaggi di istruzione, eventi culturali Le visite guidate, i viaggi di istruzione, gli eventi culturali contribuiscono alla formazione e alla
crescita culturale e relazionale degli studenti. Presuppongono, in considerazione delle motivazioni
culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo, un’adeguata
49
pianificazione predisposta dai Consigli di interclasse e di intersezione fin dall’inizio dell’anno
scolastico.
La realizzazione delle visite guidate, dei viaggi di istruzione, della partecipazione agli eventi
culturali risponde ai seguenti obiettivi formativi:
Educativo relazionali Favorire la socializzazione
Far comprendere l’importanza del rispetto delle regole
Favorire momenti ricreativi
Sviluppare la capacità di cooperare in un contesto operativo diverso
dalla classe
Sviluppare la capacità di autocontrollo nei rapporti interpersonali
Sviluppare la capacità di tollerare e accettare situazioni di diversità
Migliorare la capacità degli studenti di adattarsi ai bisogni generali
Cognitivo-
motivazionali
Proporre occasioni varie di crescita culturale
Sviluppare l’interesse verso usi, culture diversi dalle proprie
La tipologia dei viaggi di istruzione e delle visite guidate sarà differenziata a seconda delle esigenze
didattiche, confluendo nelle seguenti categorie:
Il percorso storico-letterario attraverso il quale l’allievo affianca allo studio l’esperienza
diretta derivata da visite a mostre, gallerie, musei.
Il percorso ecologico–naturalistico che, attraverso un contatto immediato con l’ambiente,
rende consapevoli gli alunni del delicato equilibrio che regola i rapporti fra l’uomo e la natura;
le visite ai parchi di interesse naturalistico rientrano in tale ambito.
Il percorso sportivo che, utilizzando le risorse del territorio, può portare l’allievo a praticare
varie discipline sportive.
Il percorso sociale che conduce l’alunno ad una conoscenza diretta del territorio, intersecandosi
in tal senso con l’ambito dell’orientamento, e delle problematiche sociali e affettivo-relazionali.
Il percorso culturale ovvero la partecipazione ad eventi culturali quali rappresentazioni teatrali,
filmiche, musicali.
Si riporta il Regolamento sulle visite e viaggi di istruzione approvato dal consiglio di Circolo ed
ispirato alla seguente normativa: C.M. n. 291 del 1992, C. M. n. 380 del 1995, D.L.vo n. 111 del
1995, C. M. 623 del 1996, Legge n. 59 del 1997, la Nota Ministeriale 13/02/2009.
Art. 1 - Finalità. Le visite guidate e i viaggi di istruzione rappresentano un momento di
arricchimento culturale degli studenti, pertanto la loro elaborazione si realizza attraverso la
partecipazione attiva dei docenti, con il coinvolgimento delle altre componenti in sede di proposta.
Tutte le iniziative sono coerenti con il progetto scolastico annuale, di cui sono parte integrante,
costituendone un complemento, un approfondimento e un momento operativo. Anche sul piano
della socializzazione i viaggi di istruzione, lungi dal configurarsi come semplici occasioni di
evasione, costituiscono momenti di grande importanza per un positivo sviluppo delle dinamiche
socio affettive del gruppo classe. Il I - CD S. Giuffrida promuove e realizza: viaggi e visite
d’integrazione culturale finalizzati a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza del
territorio; la partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi; la visita presso complessi
aziendali, mostre, località di interesse storico-artistico; visite e viaggi nei parchi e nelle riserve
50
naturali, considerati come momenti conclusivi di progetti in cui siano sviluppate attività connesse
alle problematiche ambientali; partecipazione ad eventuali manifestazioni sportive scolastiche.
Art. 2 – Ciascun Consiglio di Interclasse e di Intersezione, in attuazione delle finalità del POF,
come approvato dal Collegio dei docenti e adottato dal Consiglio di Circolo, programma gli itinerari
delle visite guidate e dei viaggi di istruzione sulla base degli obiettivi cognitivi ed educativi fissati,
della disponibilità dei docenti accompagnatori e, soprattutto, delle reali possibilità, anche
economiche, degli alunni.
Art. 3 - Il docente incaricato della Funzione Strumentale Area 5 provvede all’organizzazione dei
viaggi o visite di istruzione sulla base delle proposte avanzate dai Consigli di
Interclasse/Intersezione.
Art. 4 - Il piano delle visite e dei viaggi di istruzione è approvato dagli organi collegiali della scuola
e viene deliberato dal Consiglio di Circolo.
Art. 5 - L’appalto per le singole uscite viene assegnata dal Dirigente scolastico alle Agenzie di
viaggi che meglio rispondano alle esigenze di servizio e di costo, secondo le modalità previste
dall’art. 34 del D.I. 44/01.
Art. 6 - Gli accompagnatori devono essere individuati fra i docenti appartenenti alla classe che
effettua il viaggio o comunque tra i docenti che hanno diretta conoscenza della classe.
Art. 7 - E’ previsto un accompagnatore per ogni gruppo di 15 studenti per la scuola Primaria; un
accompagnatore ogni 10 bambini per la Scuola dell’Infanzia. In caso di partecipazione di alunni
portatori di disabilità è prevista la presenza dei rispettivi docenti di sostegno e, se necessario,
dell’operatore socio-sanitario.
Art. 8 - I docenti accompagnatori sono tenuti alla sorveglianza degli allievi durante lo svolgimento
del viaggio, secondo le norme vigenti, esercitata a tutela sia dell’incolumità degli alunni che del
patrimonio artistico e ambientale del luogo visitato.
Art. 9 - Per particolari motivazioni può essere consentita la partecipazione ai viaggi di istruzione
del personale ATA, purché sia in ogni caso garantito il servizio regolare all’interno della scuola,
non vi siano oneri di alcun genere per la scuola e non vengano affidati a detto personale compiti
primari di vigilanza sugli allievi.
Art. 10 - Le spese di realizzazione di visite didattiche e viaggi di istruzione, riportate sugli appositi
capitoli di bilancio, sono a carico dei partecipanti.
Art. 11 - Norme di comportamento. L’alunno, per l’intera durata del viaggio, è tenuto a mantenere
un comportamento corretto, coerente con le finalità del Progetto educativo della Scuola. E’ tenuto
ad osservare scrupolosamente le regole del vivere civile onde evitare qualsiasi occasione, anche
involontaria, di incidenti. Gli è fatto severo divieto di portare nel proprio bagaglio oggetti ritenuti
pregiudizievoli per la sicurezza dei partecipanti. Durante la permanenza sui mezzi di trasporto deve
attenersi alle norme richieste dal buon senso e dalla buona educazione. Deve sempre rimanere in
gruppo, evitando di allontanarsi dalla comitiva o di attardarsi.
Art. 12 – Per i casi non previsti dal presente Regolamento fa fede quanto esplicitato nel contratto
stipulato con le Agenzie di viaggio.
Art. 13 – La partecipazione dei genitori potrà essere consentita, per casi particolari valutati di volta
in volta dal team dei docenti, a condizione che non comporti oneri a carico del bilancio dell’istituto
e che gli stessi si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni.
Art. 14 – Come chiarito nella C.M. 291/92 “nessun viaggio può essere effettuato ove non sia
assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi
coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi”.
51
Art. 15 – Nell’ultimo mese di lezioni si eviterà, salvo casi particolari, di effettuare visite e viaggi di
istruzione.
Art. 16 – Il Dirigente scolastico, sulla base delle indicazioni fornite dai Consigli di
Interclasse/Intersezione e delle disponibilità individuali, individua i docenti accompagnatori.
L’incarico comporta l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile,
integrato dalla norma di cui all’art. 61 della legge 11 luglio 1980 n. 312, che limita la responsabilità
patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.
Art. 17 – Qualora l’impegno orario dei docenti accompagnatori superi il monte ore determinato
dalla riduzione dell’orario settimanale in occasione dell’ultima settimana di lezione e nei giorni
antecedenti le festività natalizie e pasquali (all’incirca 8 ore), tali ore, documentate, potranno essere
recuperate con permessi brevi, purché non incidano sul regolare svolgimento delle attività
didattiche.
Piano Visite di istruzione anno scolastico 2014/2015
Le visite guidate e i viaggi di istruzione rappresentano un momento di arricchimento culturale degli
studenti. Tutte le iniziative sono coerenti con il progetto scolastico annuale, di cui sono parte
integrante, costituendone un complemento, un approfondimento e un momento operativo. Anche sul
piano della socializzazione i viaggi di istruzione, lungi dal configurarsi come semplici occasioni di
evasione, costituiscono momenti di grande importanza per un positivo sviluppo delle dinamiche
socio affettive del gruppo classe.
VISITE DI ISTRUZIONE IN ORARIO ANTIMERIDIANO
DESTINAZIONE FINALITA’ DESTINATARI
Catania – Le Ciminiere Accrescere le conoscenze storiche Classi 5^
Centurie- I Presepi Promuovere la conoscenza del
territorio, delle tradizioni locali ed
avvicinare i bambini allo spirito del
Natale
Classi 5^ e 2^
Catania – Redazione de “La Sicilia” Accrescere le competenze
linguistiche e testuali (conoscenza
del testo giornalistico)
Classi 5^
Catania – Latteria Sole Promuovere negli alunni una
maggiore conoscenza della realtà e
delle tecniche produttive del
territorio
Classi 4^
Biancavilla - Consorzio Euroagrumi Promuovere negli alunni una
maggiore conoscenza della realtà e
delle tecniche produttive del
territorio
Classi 4^
Belpasso – Azienda Condorelli Promuovere negli alunni una
maggiore conoscenza della realtà e
delle tecniche produttive del
territorio
Classi 4^
Giarre- Dolfin Promuovere negli alunni una
maggiore conoscenza della realtà e
delle tecniche produttive del
territorio
Sezioni Infanzia
52
VISITE DI ISTRUZIONE DI UNA GIORNATA
DESTINAZIONE FINALITA’ DESTINATARI
Ragusa Ibla - Castello di Donnafugata Promuovere la conoscenza del
territorio e delle località di interesse
storico-artistico
Classi 5^
Siracusa – Ortigia, Museo del papiro,
Parco archeologico della Neapolis
Promuovere la conoscenza del
territorio e delle località di interesse
storico-artistico
Classi 4^
Viagrande – Nicolosi: Itinerario Etna Avviare gli alunni al mondo della
natura e della realtà produttiva
Classi 3^
Zafferana- Viagrande Fattoria Didattica Avviare gli alunni al mondo della
natura e della realtà produttiva
Classi 2^
Fattoria Didattica: provincia di Catania Avviare gli alunni al mondo della
natura e della realtà produttiva
Classi 1^
Viagrande: Fattoria Le Sciarelle Avviare i bambini al mondo della
natura e della realtà produttiva
Sezioni Infanzia
12. Valorizzazione ricorrenze religiose e civili ed iniziative di solidarietà. Stimolano la partecipazione dell’alunno alla vita civile e sociale e contribuiscono pertanto alla
formazione dell’uomo e del cittadino nonché alla conoscenza del territorio. Si sviluppano tramite
approfondimenti interdisciplinari e iniziative rivolte a tutti gli studenti dell’Istituto.
In tal senso fanno parte della tradizione della nostra Scuola “La fiera del dolce” e la “Mostra-
mercato, realizzate in prossimità del Natale, che hanno quale fine prioritario la solidarietà, visto che
gli incassi vengono devoluti in beneficenza, e che prevedono la collaborazione delle famiglie.
Assumono particolare rilievo, inoltre, le iniziative curricolari finalizzate alla conoscenza delle
principali tradizioni religiose e delle ricchezze paesaggistiche, artistiche e storiche del territorio.
Sono sotto riportati i laboratori previsti per l’anno scolastico 2014/2015.
“La mia scuola per la solidarietà”
Docente Ref. Ins. Licari Agatina
Destinatari Tutti gli alunni
Soggetti
coinvolti
Alunni. Genitori. Dirigente scolastico. Insegnanti. Enti esterni
Obiettivi Sviluppare forme di collaborazione per la risoluzione di problemi ed acquisire
tecniche e procedure per la produzione di gesti concreti di solidarietà
Favorire lo sviluppo della conoscenza di sé stesso e dell’altro.
Aumentare la capacità di comprensione dell’altro.
Acquisire nuove conoscenze in relazione all’esistenza di altre realtà e modi di
vita diversi visti come possibilità di arricchimento
Conoscere l’esistenza e i principi contenuti nella Convenzione Internazionale sui
diritti dell’Infanzia e gli organismi e le organizzazioni che operano a favore del
rispetto dei diritti umani.
Modificare i propri comportamenti, superando pregiudizi di carattere socio-
culturale-religioso,attraverso la scoperta del valore della “diversità”
Attività Realizzazione di una mostra mercato con produzione di oggetti su tema natalizio
53
Sorteggio di presepi
Giornata del dolce
Poesie natalizie
Canti sulla solidarietà
Studio della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia
Conoscenza delle principali organizzazioni che operano a favore del rispetto dei
diritti umani (UNICEF)
Filmati e letture
Lavori di gruppo e realizzazione di cartelloni
Risultati
attesi
Aumento dell’attenzione alle tematiche sociali
Stimolare la partecipazione dell’alunno alla vita civile e sociale
Devolvere in beneficenza gli incassi.
Tempi Tutto l’anno scolastico
“Dalla fede alla santità”
Docente
Referente
Ins. Licari Agatina
Destinatari Tutti gli alunni
Soggetti
coinvolti
Tutti gli insegnanti di religione. Alunni delle classi IV e V
Obiettivi Conoscere Nicolò Politi nella sua figura e santità per maturare atteggiamenti
e valori morali.
Conoscere la città di Adrano attraverso Nicolò Politi e il periodo storico in
cui Egli visse.
Conoscere le varie fasi della festa in onore del Santo.
Attività Visite guidate ai luoghi "nicolini" in territorio adranita e alcarese.
Memorizzazione ed esecuzione di canti.
Verbalizzazione.
Attività grafico-pittorica.
Visione di film.
Realizzazione di un libriccino.
Risultati
attesi
Acquisire maggiore consapevolezza circa la ricchezza del territorio
Tempi Tutto l’anno scolastico
Tradizioni locali
Docente
Referente
Ins. Licari Agatina
Destinatari Tutti gli alunni
Soggetti
coinvolti
Alunni. Genitori. Dirigente scolastico. Insegnanti. Enti esterni
Obiettivi Valorizzare le tradizioni e i beni culturali locali
Far rivivere il senso storico nei giovani per suscitare la consapevolezza e
l'orgoglio delle proprie radici.
Riconoscere ed apprezzare i linguaggi espressivi della fede presenti nel
54
territorio.
Cogliere i valori più significativi del passato.
Attività Visite guidate.
Riproduzione grafica, verbalizzazione, memorizzazione di poesie.
Esecuzione di canti.
Ascolto, se possibile, di "testimoni" del passato.
Risultati
attesi
Acquisire maggiore consapevolezza circa la ricchezza del territorio
Tempi Tutto l’anno scolastico
13. Partecipazione a concorsi, progetti, iniziative promosse da Enti e Associazioni L’adesione ai concorsi ed alle iniziative promosse dagli Enti Locali, dal Ministero e dalle
Associazioni, sarà da stimolo per gli studenti, inducendoli a dare il meglio di sé, stimolandone la
creatività e un sano atteggiamento competitivo, accrescendone la capacità progettuale e
organizzativa. Costituisce inoltre uno strumento irrinunciabile per la crescita della nostra Scuola,
offrendo alla stessa importanti occasioni di sviluppo
Nell’anno scolastico in corso la scuola ha partecipato al progetto promosso dall’Assessorato alla
Pubblica Istruzione “Eco-ambiente”.
La scuola ha partecipato negli anni precedenti a numerosi progetti PON 2007-2013 e POR-Sicilia.
L’eventuale partecipazione ad altre iniziative, progetti, concorsi di cui si verrà a conoscenza nel
corso dell’anno, verrà di volta in volta valutata dal Collegio dei docenti ed integrata nel POF.
14. Attività extra-curricolari Le attività extra-curricolari pomeridiane sono rivolte a tutti gli alunni dell’Istituto. Facoltative e
liberamente scelte dall’utenza, consentono di potenziare ulteriormente le inclinazioni dei bambini,
completando e arricchendo in ogni direzione (relazionale, linguistica, espressiva, logica) l’Offerta
formativa. Ogni allievo ha pertanto la possibilità di scegliere liberamente, sulla base delle proprie
attitudini e dell’interesse, ma anche in funzione orientativa, alcune tra le attività pomeridiane
pianificate dai docenti sulla base degli indirizzi del POF. Tali attività costituiscono arricchimento
dei curricoli, valorizzano l’operatività e favoriscono la socializzazione, stimolando la dimensione
relazionale.
Esse consentono di “mettere in gioco” abilità, attitudini e capacità altrimenti poco utilizzate o
difficili da far emergere; ne stimolano quindi la maturazione e rafforzano la motivazione allo studio
ed all’impegno operativo, rivestendo in tal senso anche un carattere fortemente orientativo.
I vari progetti sono caratterizzati da unità di metodo, strategie ed obiettivi: prevedono compiti
disciplinari e trasversali; promuovono apprendimenti verificabili e saperi consolidati; sono
prevalentemente finalizzati all’operatività, all’impegno sul territorio ed all’acquisizione di valori.
Per ampliare ed arricchire le opportunità formative, nella nostra Scuola si intendono realizzare con
il FIS e con appositi finanziamenti europei, statali e/o Regionali, progetti di recupero e
potenziamento linguistico e logico-matematico, attività sportive e teatrali, attività miranti al
consolidamento delle competenze sociali.
55
SCUOLA PRIMARIA
I progetti si raggruppano nelle seguenti aree
AREA MOTORIA E SPORTIVA
Finalità
Finalità è garantire al gioco sport la forma basilare di attività ludico scolastica creativa e
ricreativa, socializzante ed educativa, rimuovendo sterili stereotipi legati a forme deteriori di
fanatismo e sviluppando il gusto atletico e un sano agonismo.
Titolo progetto Destinatari Obiettivi
“Pallavolando” Alunni classi
III, IV e V
Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.
Potenziamento delle attività motorie di base.
Migliore organizzazione e strutturazione dello schema
corporeo e motorio.
Migliore gestione delle dimensioni spaziali e temporali
riferiti alla disciplina.
Azione come atto intelligente e volontario più che tattica.
Conoscenza e accettazione del proprio ruolo.
“Pallavolando
con fair play”
(Aree a rischio)
Alunni classi
V
Accrescere il piacere di stare a scuola
Consolidare l’autostima
Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.
Potenziamento delle attività motorie di base.
Migliore organizzazione e strutturazione dello schema
corporeo e motorio.
“A mani nude”
Corso di karate
Alunni classi
IV e V
Accrescere il piacere di stare a scuola
Consolidare l’autostima
Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.
Potenziamento delle attività motorie di base.
Migliore organizzazione e strutturazione dello schema
corporeo e motorio.
Minibasket n. 10 alunni
classi III/IV
IV /V
Accrescere il piacere di stare a scuola
Consolidare l’autostima
Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.
Potenziamento delle attività motorie di base.
Migliore organizzazione e strutturazione dello schema
corporeo e motorio.
Tennis n. 20 alunni
classi IV /V
Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.
Potenziamento delle attività motorie di base.
Migliore organizzazione e strutturazione dello schema
corporeo e motorio.
AREA LINGUISTICA
Finalità
Potenziare, consolidare o recuperare le abilità linguistiche degli alunni.
Attraverso i progetti dell’area linguistica gli studenti della scuola recuperano le abilità di base
nella lingua madre, potenziano le tecniche di produzione di testi di vario tipo ( lineari e non
lineari, letterari e d’uso), sviluppano il gusto per la lettura, accrescono la capacità di
comprensione del testo.
I progetti rientranti in tale area contribuiscono anche all’orientamento in quanto inducono lo
studente ad una più approfondita conoscenza di sé e delle proprie inclinazioni.
Titolo progetto Destinatari Obiettivi
56
Leggo con il
PC
(Progetto Aree
a rischio)
45 alunni delle Classi V
Consolidare/recuperare le competenze linguistiche di base Leggere in modalità silenziosa applicando tecniche per la
comprensione (divisione in sequenze, titolazione,
sottolineatura)
Accrescere il piacere per la lettura
Consolidare l’autostima e il piacere di stare a scuola
Approcciarsi all’utilizzo del PC
Fly with
english
20 alunni
classi IV
Potenziare lo studio della lingua straniera
Sviluppare le competenze comunicative di ascolto,
comprensione, produzione scritta e orale secondo il livello
Startes
I colori delle
emozioni
Alunni classi
prime
Promuovere atteggiamenti di ascolto
Esprimersi e comunicare attraverso linguaggi non verbali
Favorire e promuovere la capacità di relazionarsi attraverso
la musica
AREA LOGICO/MATEMATICA
Finalità
Potenziare, consolidare o recuperare le abilità logico-matematiche, scientifiche e digitali degli
alunni.
Attraverso i progetti dell’area linguistica gli studenti della scuola recuperano le abilità di base.
I progetti rientranti in tale area contribuiscono anche all’orientamento in quanto inducono lo
studente ad una più approfondita conoscenza di sé e delle proprie inclinazioni.
Titolo progetto Destinatari Obiettivi
Matematic@mente
(Progetto Aree a
rischio)
45 alunni
delle Classi
V
Consolidare/recuperare le competenze di base
Consolidare l’autostima e il piacere di stare a scuola
Approcciarsi all’utilizzo del PC
AREA ANTROPOLOGICA E SOCIALE
Finalità
Attraverso i progetti dell’area antropologica e sociale i bambini acquisiscono maggiore
consapevolezza circa temi relativi alla conoscenza del territorio e problematiche sociali, legate
anche alla quotidianità. Finalità è contribuire alla formazione dell’uomo e del cittadino, facendo
della scuola il banco di prova quotidiano in cui sperimentare le regole del vivere civile.
Titolo progetto Destinatari Obiettivi
Natale in festa 40 alunni delle
classi 3^C-D
Promuovere capacità di drammatizzazione
I” Diavulazzi
di Pasqua”
25 alunni della
classe 3^ A
Comprendere il significato della tradizionale
rappresentazione adranita La Diavolata e recitarne il testo
ASSE GENITORI
Finalità
Promuovere il senso di appartenenza alla comunità scolastica e la corresponsabilità educativa.
Le rappresentazioni teatrali sono a carico dei genitori
Titolo progetto Destinatari Obiettivi
La Novena di Genitori e Promuovere capacità di drammatizzazione
57
Natale alunni delle classi 2^ C e D
Promuovere il senso di appartenenza alla comunità scolastica
Promuovere la corresponsabilità educativa
Promuovere l’identità inclusiva della scuola Pinocchio Genitori delle
classi 3^ E,F,G
58
CAPITOLO VII - LA SCUOLA E LE SCELTE ORGANIZZATIVE
1. L’organizzazione dell’Offerta Formativa L’istituzione scolastica adotta ogni modalità organizzativa che sia espressione di autonomia
progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici con il tipo di studio, curando la
promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa. Gli
obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all’orario di servizio stabilito dal piano
delle attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le ulteriori
attività di programmazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all’efficace
svolgimento dei processi formativi ai sensi degli artt. 28, 29, 30 del CCNL.
Il Dirigente scolastico, sulla base delle proposte degli OO.CC., predispone il Piano annuale delle
attività e i conseguenti impegni del personale docente. Il piano è deliberato dal C.d.D. e, con la
stessa procedura, è modificato nel corso dell’a.s. per far fronte a nuove esigenze educative.
Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe
cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni ed ad assistere all'uscita degli alunni medesimi,
secondo le modalità declinate nel Regolamento di Istituto.
L’orario delle attività curricolari è il seguente:
Scuola Primaria: 08,30 – 13,00
Scuola dell’Infanzia: 08,00 – 16,00 (tempo ordinario)
08,00 – 13,00 (tempo ridotto)
Il tempo scuola per gli alunni della Scuola dell’Infanzia è pari a 25 ore per le sezioni a tempo
ridotto, da Lunedì a Venerdì; è pari a 40 ore per le sezioni a tempo ordinario, da Lunedì a Venerdì.
Le sezioni sono costituite da gruppi di bambini di livello eterogeneo e di età compresa tra i 3 ed i 5
anni.
Il tempo scuola per gli alunni della Scuola Primaria è fissato in 27 ore settimanali, pari a 30 unità
di insegnamento di 55 minuti, da Lunedì a Sabato. La scelta di mantenere la settimana “lunga”,
maturata dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Circolo in seguito a consultazione dei genitori,
obbedisce a ragioni didattiche, dal momento che la distribuzione dell’orario su sei giorni settimanali
consente una più proficua organizzazione della didattica, e soprattutto tiene conto dei ritmi di
apprendimento e delle capacità attentive dei bambini.
Le famiglie possono avvalersi del servizio Scuola-bus, per il trasporto dei bambini da casa a scuola
e viceversa, in orario antimeridiano, dietro richiesta all’Ente locale.
La didattica è organizzata in modo flessibile. È possibile, infatti, la costituzione di gruppi di alunni
eterogenei; di gruppi di livello per competenza;di laboratori per il recupero ed il potenziamento; di
attività laboratoriali anche a classi aperte.
Adattamento del calendario scolastico. In considerazione delle esigenze legate alle tradizioni
locali (Commemorazione dei defunti, Carnevale), l’inizio delle lezioni potrà essere anticipato di
alcuni giorni rispetto al calendario ufficiale regionale; ciò consente di recuperare i giorni anticipati
secondo le proposte del Collegio dei docenti e la delibera del Consiglio di Circolo.
59
2. Criteri per la costituzione delle cattedre – Scuola Primaria Al fine di ottimizzare l’organizzazione e la didattica e di garantire equità e trasparenza, tenuto conto
dei vincoli di organico e i criteri di aggregazione delle discipline in aree, la costituzione delle
cattedre avverrà secondo i seguenti criteri:
aggregazione delle aree A e B, per un orario complessivo, da svolgersi all’interno di
un’unica classe, che oscilla da 20 a 23 unità orarie (modello del “maestro prevalente”)
oppure attribuzione dell’area A e dell’area B rispettivamente a due insegnanti su due classi
parallele (modello modulare), nel qual caso i docenti delle classi prime e delle classi terze
modulari, venendosi a determinare un squilibrio orario tra l’Area A (ore 12 per classe prima
e 11 per classe terza ) e l’Area B (ore 11 per classe prima e ore 10 per classe terza) possono
operare lievi cambiamenti negli insegnamenti somministrati alla classe, cedendo/acquisendo
un’ora appartenente alla propria area (preferibilmente educazione fisica) al collega del
modulo (l’orario di entrambi, in questo caso, sarebbe pari ad ore 12 + 11 nelle classi prime e
ad ore 11 + 10 nelle classi terze, rimanendo salvo il monte ore attribuito ad ogni disciplina,
nel rispetto del diritto all’apprendimento dell’utenza);
costituzione di cattedre formate da discipline inerenti all’area C (5 ore in 4 classi parallele,
preferibilmente, per ragioni didattiche, nelle classi quarte e quinte, oppure 4 ore in 5 classi
preferibilmente parallele);
costituzione di cattedre di solo insegnamento di lingua Inglese e di solo insegnamento di
Religione.
Tali criteri potranno essere interessati da piccole e motivate variazioni, determinate da ragioni
organizzative.
Il servizio di ogni docente è pari a 24 unità di insegnamento di 55 minuti e 2 ore di programmazione
settimanale di 60 minuti, da svolgersi di norma ogni Martedì pomeriggio.
3. Utilizzazione monte ore contemporaneità In riferimento a quanto previsto dalla Legge 148 del 05/06/90 art. 9 e dal C.C.N.L./2007
(sostituzione docenti assenti fino a 5 gg.), il Collegio Docenti ha deliberato di destinare la quota
oraria eventualmente eccedente l’attività frontale in parte ad attività di arricchimento dell’offerta
formativa e di recupero individualizzato o per gruppi ristretti di alunni, regolarmente inserite nella
programmazione, e per supplenze in sostituzione di docenti assenti fino ad un massimo di 5 giorni.
4. Criteri di assegnazione delle discipline e delle classi/sezioni ai docenti I criteri generali relativi all’assegnazione dei docenti alle classi/sezioni, nell’interesse globale
dell’utenza e in funzione dell’ottimizzazione del servizio, sono i seguenti:
continuità didattico-educativa;
equa distribuzione dei docenti di ruolo e a tempo determinato sulle diverse classi;
costituzione di equipe didattiche armoniose ed equilibrate per affinità culturali,
metodologiche e pedagogiche tra i docenti;
esperienze professionali e competenze dei docenti, nell’interesse prioritario della qualità
del servizio offerto all’utenza;
specifiche situazioni delle classi.
60
Eventuali richieste dei docenti verranno prese in considerazione dal Dirigente, il quale deciderà
tenendo conto dei principi su menzionati e di eventuali altre motivazioni contenute nelle richieste
scritte dei docenti, qualora fossero ritenute valide.
Per la formazione delle classi prime, venendo a decadere il principio della continuità, il Dirigente
terrà conto, fermo restando il carattere prioritario degli altri criteri sopra elencati:
a. delle opzioni non vincolanti dei docenti in merito alla scelta delle aggregazioni disciplinari;
b. dei vincoli imposti dai criteri organizzativi di costituzione delle cattedre;
c. delle esperienze professionali e delle competenze dei docenti, nell’interesse prioritario della
qualità del servizio offerto all’utenza;
d. della posizione ricoperta dai docenti nella graduatoria di istituto, in caso di concorrenza di
due o più docenti per la medesima opzione e nel caso in cui la valutazione di cui al punto c
non evidenziasse significative differenze tra i due o più docenti concorrenti per la medesima
opzione.
Prima di procedere all’assegnazione dei docenti alle classi o agli ambiti disciplinari, in caso di
forzata “discontinuità” si provvederà alla consultazione degli insegnanti, fermo restando il
riferimento ai criteri generali sopra elencati.
Per quanto riguarda l’attribuzione delle cattedre agli insegnanti di sostegno della scuola
dell’Infanzia e Primaria, verrà garantito un utilizzo oculato delle risorse professionali, effettuato
sulla base delle specializzazioni, delle competenze e delle esperienze conseguite dai docenti in
merito alle diverse tipologie di disabilità.
5. Criteri per l’elaborazione dell’orario delle lezioni L’orario settimanale delle lezioni è formulato secondo criteri didattici: ciò significa che, a meno che
non dovessero sopraggiungere insormontabili problemi di carattere organizzativo, non sarà
possibile prevedere 4 ore di attività inerenti all’area antropologica per lo stesso giorno nella stessa
classe. Poiché le principali difficoltà nella predisposizione dell’orario nascono dal fatto che molti
docenti richiedono lo stesso giorno libero e, soprattutto, dal fatto che si è generata l’abitudine, che
non può trasformarsi in diritto, secondo cui ogni docente esce un’ora prima o entra un’ora dopo una
volta la settimana, cosa che genera gravi vincoli in fase di predisposizione di un orario realmente
didattico, si chiederà a tutti i docenti, prima di formulare l’orario delle lezioni, quanto segue:
di indicare il giorno libero preferito e, in alternativa, nel caso in cui non fosse possibile
esaudire la richiesta per motivi di funzionalità e razionalizzazione del servizio scolastico, un
secondo giorno libero;
di indicare, in alternativa alla prima o ultima ora libera, un’ora centrale dell’orario
giornaliero (2^, 3^, 4^).
In caso di impossibilità di attribuire lo stesso giorno libero a tutti gli insegnanti richiedenti, si
chiederà prima ai docenti di giungere ad un accordo bonario e condiviso; secondariamente, qualora
tale accordo non fosse raggiunto, si terrà conto delle reali necessità dei docenti, chiedendo agli
stessi di esprimere le motivazioni per iscritto, documentandole; qualora le ragioni apposte dai
docenti fossero ritenute, ad insindacabile e motivato parere del Dirigente, parimenti valide, si
ricorrerà al sorteggio.
6. Organizzazione delle risorse umane Sono risorse umane dell’Istituto: il Dirigente scolastico, il Direttore Generale dei Servizi
amministrativi, i docenti, i collaboratori scolastici, i collaboratori dei servizi amministrativi, gli
61
alunni e i loro genitori, ogni altra figura che, anche in seguito ad accordi con Enti locali, operi nella
scuola.
Fondamentale è il ruolo degli organi collegiali, ciascuno con compiti specifici:
il Consiglio di Circolo; la Giunta Esecutiva; il Collegio dei Docenti; i Consigli di Classe; i Consigli
di Interclasse e Intersezione; il Comitato di valutazione dei docenti.
La gestione dell’autonomia e del P.O.F. impone una nuova tipologia organizzativa centrata sul
coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti gli operatori scolastici, ai quali vanno affidati
specifici compiti. Tale organizzazione è esplicitata nel Funzionigramma del I Circolo Didattico
Sante Giuffrida (Allegato 4).
Sarà anche costituito uno staff del quale faranno parte: il Dirigente Scolastico; i Docenti
Collaboratori del Dirigente; la Coordinatrice dell’equipe pedagogica della Scuola dell’Infanzia; i
Docenti Funzioni Strumentali; il Direttore SGA.
7. Gestione dell’istituzione scolastica autonoma e i servizi amministrativi L’Istituzione scolastica si informa a criteri di Efficienza, Efficacia, Flessibilità e Trasparenza
nell’organizzazione e nella gestione di tutti i servizi nell’attività didattica; in particolare l’orario di
servizio sarà organizzato in modo da favorire le esigenze e gli interessi degli alunni.
Gli impegni della scuola nei confronti dell’utenza e le norme a cui si ispira il comportamento di tutti
gli attori del sistema complesso scuola sono rispettivamente contenuti nei seguenti documenti:
la Carta dei Servizi del I – CD GIUFFRIDA ADRANO
il Regolamento di Istituto.
In merito all’organizzazione dei servizi amministrativi, che garantiscono il primo contatto della
scuola con le famiglie e gli allievi, si fa presente che il lavoro del personale di segreteria è suddiviso
in 5 aree: Area Amministrativa, Area Didattica, Area Gestione del Personale, Area Contabilità,
Area Patrimonio.
L’orario di servizio della segreteria si estende dalle ore 8.00 alle ore 14.00 di tutti i giorni lavorativi.
L’orario di ricevimento per il pubblico è stabilito dalle ore 8.00 alle ore 10.30 di tutti i giorni, dalle
ore 15.00 alle ore 18.00 del martedì.
Le iscrizioni alle classi o sezioni avvengono nei tempi stabiliti per legge attraverso una apposita
modulistica predisposta allo scopo e fornita all’utenza.
I certificati scolastici per gli alunni vengono rilasciati, previa domanda scritta a firma di uno dei
genitori o tutore, entro tre giorni dalla presentazione.
I certificati scolastici per il personale vengono rilasciati, previa domanda scritta a firma del
richiedente, entro cinque giorni dalla presentazione.
8. Criteri per la formazione delle classi I criteri per la formazione delle sezioni della scuola dell’infanzia sono esposti, oltre che nel
Regolamento di Istituto, nel capitolo dedicato alla scuola dell’infanzia.
I criteri per la formazione delle classi prime della scuola primaria sono sotto riportati.
L’assegnazione degli alunni alle prime classi terrà conto, ove possibile, del raggruppamento
degli stessi in varie fasce di livello, tenendo conto della valutazione formulata dagli
insegnanti della Scuola dell’Infanzia.
In ogni classe saranno presenti, in numero uguale, gruppi di alunni appartenenti alle diverse
fasce; si terrà conto anche di un’equa distribuzione degli alunni in base al sesso.
Le classi saranno formate dai docenti della scuola dell’Infanzia e dai docenti delle classi
prime della scuola Primaria.
62
Gli alunni i cui genitori insegnano nella scuola verranno iscritti in classi diverse da quelle in
cui operano i genitori.
Dietro richiesta scritta, in nome del principio delle continuità affettivo-relazionale, i genitori
potranno richiedere che i propri figli vengano inseriti nella stessa classe con qualche
compagno.
Gli alunni diversamente abili saranno inseriti in classi scelte liberamente dai vari team
docenti o in subordine si articolerà una rotazione per i vari corsi e nei vari anni, pertanto gli
alunni diversamente abili saranno assegnati alle classi dopo aver formato le stesse e aver
effettuato il sorteggio.
Dopo aver formato le classi, le stesse verranno assegnate, con pubblico sorteggio, al team
dei docenti e alle relative sezioni.
9. Le risorse economiche
Il P.O.F. prevede l’utilizzazione ottimale di fondi provenienti dal:
Fondo per l’autonomia;
Fondo d’Istituto;
Fondi PON/POR FSE – FERS;
Fondi per l’integrazione degli alunni disabili;
Fondi per l’aggiornamento e la formazione;
Contributi comunali;
Contributi regionali,
Contributi genitori e/o da privati.
10. I rapporti con il Territorio Prioritaria è la ricerca, da parte della scuola, di una continua alleanza educativa con le famiglie,
protagoniste privilegiate del processo di crescita degli alunni, con le agenzie educative, con le
Scuole, con le Associazioni del territorio e, soprattutto, con l’Amministrazione Comunale, con le
quali la Scuola ha inteso intrattenere rapporti sinergici di fattiva collaborazione, nella convinzione
che dall’interazione consapevole e mirata tra educazione formale, non formale e informale possa
scaturire un milieu socio-culturale idoneo per la crescita e lo sviluppo delle competenze civiche e
sociali dei nostri piccoli cittadini.
In merito al rapporto con le famiglie, l’obiettivo è Promuovere/incrementare il grado di
coinvolgimento e di partecipazione delle famiglie, con i seguenti risultati attesi:
a. I rappresentanti dei genitori sono coinvolti nella progettazione e/o attuazione del POF.
b. I contenuti del POF vengono promossi e condivisi tramite eventi pubblici.
c. Cresce la soddisfazione dell’utenza in merito alla qualità dell’Offerta Formativa e al
rapporto educativo tra alunni e insegnanti.
d. L’Ufficio di Presidenza è “aperto” all’utenza e disponibile a prestare ascolto e fornire
risposte.
e. Aumenta la soddisfazione dell’utenza in merito alla percezione di ordine e razionalizzazione
del servizio ( gestione accoglienza alunni in ingresso ed evacuazione al termine delle
lezioni; riduzione dei ritardi degli alunni in ingresso e delle richieste di ingresso
posticipato/uscita anticipata).
Inoltre la scuola intende Promuovere l’immagine della scuola nel territorio, attraverso le seguenti
azioni: promozione di eventi pubblici per implementare la fiducia e la soddisfazione dell’utenza;
elaborazione di prodotti multimediali (video promozionale dell’offerta formativa, video delle
63
attività progettuali realizzate) diffusi tramite i media locali, il sito della scuola ed incontri con
l’utenza.
L’autovalutazione di Istituto fa emergere risultati molto soddisfacenti, anche se non mancano aree
di criticità sulle quali sarà necessario lavorare negli anni successivi, in vista del miglioramento
continuo dell’Offerta Formativa.
La promozione e condivisione del POF della scuola tramite eventi pubblici, che hanno raccolto
il pieno e soddisfatto consenso dell’utenza, è stata pienamente perseguita, anche grazie
all’utilizzo delle potenzialità comunicative dei media (TVA e testata giornalistica “La Sicilia”): il
Video promozionale dell’Offerta Formativa, i vari servizi giornalistici su Progetto eco-ambiente, sul
Concerto di Natale, sulla Via Crucis, sulle Iniziative di solidarietà, sulle attività formative (Corso
sulla disostruzione delle vie aeree), sulle attività di continuità e accoglienza (ad inizio anno
scolastico e a conclusione dell’anno, con l’iniziativa dei “Giochi del passato”), sulle attività di
piantumazione e lotta contro la dispersione hanno avuto infatti l’effetto di promuovere l’immagine
della scuola e favorire la condivisione del POF.
Le famiglie inoltre sono state continuamente e fattivamente coinvolte nella realizzazione di vari
progetti, contribuendo in maniera significativa alla realizzazione del POF e alla creazione di un
clima relazionale cordiale, aperto e collaborativo. Alla domanda rivolta ai genitori: “Considera
adeguate le occasioni di partecipazione e di coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica?”
sono state fornite infatti le seguenti risposte:
Molto Abbastanza Poco Per nulla
Genitori Primaria 37,9% 48,6% 13% 0,6%
Genitori infanzia 41,2% 49% 5,9% 3,9%
Al fine di approfondire il confronto aperto e franco e la collaborazione con le famiglie, da cui non
può che derivare il miglioramento progressivo del servizio, dell’offerta formativa,
dell’organizzazione, sarà previsto ogni anno, nel mese di settembre, un incontro con il genitori
finalizzato essenzialmente alla restituzione dei dati emersi dall’Autovalutazione di Istituto e alla
condivisione del Piano di Miglioramento .
Obiettivo del I CD Sante Giuffrida è inoltre Incrementare la qualità dei rapporti e le intese
programmatiche con l’Amministrazione comunale, al fine di raggiungere i seguenti risultati:
La scuola si fa promotrice di accordi/progetti con l’Amministrazione comunale (in merito ad
attività di educazione ambientale, legalità, cura delle aiuole e degli spazi verdi della scuola,
progetti di educazione alla lettura con il coinvolgimento della Biblioteca comunale).
La scuola si fa promotrice di iniziative/ intraprende azioni atte a razionalizzare l’utilizzo dei
servizi predisposti dall’Amministrazione (servizi scuola-bus, assistenza socio-sanitaria per
alunni con disabilità grave).
La scuola incrementa la comunicazione con l’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione
comunale al fine di segnalare e ottenere interventi manutentivi atti a garantire la sicurezza.
A tal fine la scuola si è fatta promotrice della stipula di Protocolli d’intesa con l’Amministrazione
comunale, in particolare con l’Assessorato alla P.I. e all’ambiente e con il Sindaco, otre che con
altri enti e associazioni del territorio (Corpo forestale, Scuola delle tre età, Associazioni sportive).
Si sottolinea con piena soddisfazione che il supporto fornito dall’Amministrazione comunale,
dall’Ufficio Tecnico, dal Servizio Istruzione, dall’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, è sempre
stato tempestivo, efficiente e cordiale. In particolare, l’Amministrazione ha fornito supporto alla
64
realizzazione delle attività previste all’interno del Protocollo d’intesa in materia di prevenzione
della dispersione e promozione della cittadinanza attiva, ha garantito interventi tecnici e strutturali
tempestivi ed efficienti (manutenzione tecnica, ripristino impianto idrico, intervento manutentivo
sul tetto della Palestra e dell’Auditorium, messa in sicurezza dei locali Archivio con realizzazione
di una nuova aula, realizzazione di nuovi bagni, adeguamento dei bagni della scuola dell’infanzia,
arredi per la nuova sezione dell’Infanzia, fornitura di materiale per consentire ai Collaboratori la
tinteggiatura delle pareti, fornitura di materiale per la realizzazione delle aiuole).
La scuola ha intessuto inoltre proficui rapporti di collaborazione con il territorio, stipulando
accordi con il Corpo Forestale, con Associazioni culturali e sportive, con Enti di formazione al fine
di ospitare allievi per attività di stage formativo, come emerge dall’elenco:
Convenzione con l’Ente di formazione professionale “RETI s.c.a.r.l.” finalizzata alla
formazione di tre corsiste per il profilo “Operatore informatico” , con stage presso il I – CD;
Convenzione con l’Istituto Sant’Antonio finalizzata alla formazione di quattro corsiste per il
profilo “Operatore socio-assistenziale”, con stage presso il I – CD.
Protocollo d’intesa in materia di prevenzione della dispersione e promozione della
cittadinanza attiva, con cui i soggetti partner hanno potuto avviare un programma di
collaborazione mirante alla prevenzione della dispersione scolastica, alla promozione del
benessere, del senso di appartenenza al territorio, allo sviluppo di logiche e comportamenti
inclusivi, soprattutto in considerazione della presenza sempre più consistente di stranieri e
dell’accrescersi di fenomeni di marginalità sociale.
Protocollo d’intesa dell’Osservatorio integrato d’area in materia di prevenzione e recupero
del disagio minorile e della dispersione scolastica, a cui partecipano le istituzioni scolastiche
del territorio di Adrano, il Comune di Adrano, i Servizi di Pubblica Sicurezza, finalizzato:
alla diffusione della cultura per il recupero e la prevenzione della dispersione scolastica; alla
promozione del successo formativo per la totalità degli studenti, della continuità educativa e
scolastica e dell’orientamento; alla ricerca dell’integrazione istituzionale e interistituzionale;
alla predisposizione di percorsi formativi specifici per gli operatori scolastici; al
coinvolgimento delle famiglie nella ricerca di soluzioni a problematiche educative e
relazionali; alla diffusione e la realizzazione della cultura del successo formativo, pur nel
riconoscimento della propria identità ed autonomia.
Accordo di rete con altre quattro scuole di Adrano finalizzato all’avvio delle procedure di
gara per l'individuazione del nuovo Istituto Cassiere.
Accordo, di cui è capofila l’IC San Giorgio di Catania, finalizzato all’acquisto di un kit LIM
per ogni scuola aderente.
Accordi di rete con le scuole del territorio finalizzati all’attuazione di iniziative formative
sulla sicurezza, ciò ha consentito alla scuola di avvalersi di un servizio qualificato di
consulenza e di abbattere i costi per la formazione del personale;
Accordo di rete “Adrano in FormAzione” stipulato tra i Dirigenti Scolastici del II Istituto
Comprensivo Statale – Adrano, del I - Circolo Didattico Sante Giuffrida Adrano, del 3°
Circolo “San Nicolò Politi” – Adrano, dell’Istituto Paritario Santa Lucia, dell’IPAA di
Adrano avente per oggetto la realizzazione di iniziative di formazione e aggiornamento
rivolte al personale docente, con particolare riferimento alla ricerca-azione sulle Indicazioni
Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Inoltre sono stati elaborati progetti ed attuate iniziative, in sinergia con altre scuole del
territorio e con il coinvolgimento delle Parrocchie e dell’Ente locale, finalizzati a favorire la
65
continuità e l’orientamento o a promuovere la pratica sportiva; a tal fine la scuola ha aderito
al torneo “Pallavolando” promosso dalla Scuola De Amicis.
Tale politica di collaborazione sinergica, che ha sicuramente contribuito a conferire visibilità alla
scuola e, soprattutto, a migliorarne l’offerta formativa, verrà sicuramente perseguita anche nei
prossimi anni.
11. I servizi gestiti dal Comune
L’amministrazione Comunale di Adrano gestisce i seguenti servizi a favore dell’attività scolastica:
Trasporto alunni e servizio “scuolabus” per uscite didattiche;
Disponibilità finanziaria per gestione dell’Offerta Formativa.
L’Ente locale interviene inoltre per:
Manutenzione e arredamento degli edifici scolastici;
Assistenza per gli alunni in situazione di handicap a supporto dell’insegnamento;
Fornitura di registri e materiale di cancelleria.
66
CAPITOLO VIII - L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
1. La politica della qualità La scuola è un sistema autonomo in grado di gestire, sia al suo interno che nei riguardi
dell’ambiente esterno, un sistema di relazioni tra i diversi attori: alunni, genitori, docenti, personale
ATA, agenzie territoriali.
Tutto ciò implica, da parte della scuola, la necessità di definire i processi scolastici, con particolare
riferimento ai processi di insegnamento-apprendimento e attivare feed-back capaci di correggere “in
itinere” il sistema organizzativo per conseguire gli obiettivi per la qualità.
Le pratiche di autovalutazione d’Istituto rappresentano uno strumento professionale per individuare
e gestire, nell’ambito di una coerente e produttiva flessibilità, le potenzialità di innovazione e di
sviluppo. Esse rivestono dunque funzioni di rilevante importanza per:
Consentire un controllo sistematico dei risultati: le modalità autovalutative si
accompagnano infatti alla verifica dei risultati attesi ed è da tale controllo che procede la
revisione interna.
Promuovere e guidare lo sviluppo del sistema: l’analisi e il giudizio non si fermano
all’esistente, ma orientano le scelte future, forniscono uno schema logico e procedurale alle
azioni di cambiamento e di miglioramento messe in atto per assolvere la propria funzione
formativa.
Valorizzare l’identità della scuola: mediante la rilevazione e l’analisi delle proprie
peculiarità, non esclusi i difetti, la scuola può meglio definire la sua fisionomia, le
specificità di funzionamento, la propria identità anche di fronte all’utenza, agli interlocutori
esterni.
Tra i diversi approcci all’autovalutazione l’unità scolastica ha colto quelli ritenuti più praticabili:
Soddisfazione dell’utenza. Si parte dall’assunto della soddisfazione dell’utenza, in termini
di aspettative e di giudizi espressi, quale chiave di volta con cui valutare il prodotto e il
servizio erogato.
Controllo degli esiti formativi. Un sistema educativo risulta efficace nella misura in cui
riesce a raggiungere i propri obiettivi. Esso deve perciò dotarsi di puntuali strumenti di
accertamento dei risultati di apprendimento ed educativi per poter valutare la qualità
complessiva del servizio offerto. Ciò comporta la costruzione di prove di verifica strutturate
e articolate su diversi livelli (conoscenze, abilità strumentali, abilità complesse, esiti
educativi, competenze).
Autoanalisi d’Istituto. Questa modalità valutativa va intesa come occasione di
autoapprendimento e di miglioramento: focalizzando l’attenzione su specifiche priorità di
cambiamento individuate dalla scuola stessa, non si insegue un modello assoluto di qualità
ma prende corpo un proprio peculiare modello che nasce dal contesto ambientale e dalla
domanda sociale.
67
F
OBIETTIVI
CONTROLLO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO
VALUTAZIONE DELLE
PRESTAZIONI DEGLI ALUNNI
VALUTAZIONE DELLE
PRESTAZIONI DELL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
FORMATIVA o IN ITINERE
SOMMATIVA FINALE
MONITORAGGIO
DEDUZIONE DI LINEE DI TENDENZA E
OSSERVAZIONI DI TIPO
QUALITATIVO, FINALIZZATE ALLA
CORREZIONE IN ITINERE DEL
SISTEMA OPERATIVO
INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI SUCCESSO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI
AUMENTO DEL LIVELLO DI PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA
DELLE FAMIGLIE
MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE INDIVIDUALI E DI GRUPPO DEGLI
OPERATORI
68
PREMESSA ........................................................................................................................................ 1
CAPITOLO I -IL POF DEL I CIRCOLO DIDATTICO: UNA CHIAVE DI LETTURA ................................. 2
1. Il POF e la Carta dei Servizi: un impegno pubblico nei confronti dell’utenza .................... 2
2. Come nasce il POF: dall’analisi dei bisogni al Progetto di scuola ........................................ 2
CAPITOLO II - PRINCIPI ISPIRATORI DELLA VITA SCOLASTICA ........................................................... 5
1. La Costituzione e i principi dell’azione educativa .................................................................. 5
2. Partecipazione, efficienza e trasparenza .................................................................................. 6
CAPITOLO III - LA SCUOLA, IL TERRITORIO E LE SUE RISORSE .......................................................... 8
1. Analisi del contesto..................................................................................................................... 8
2. La scuola e le sue risorse............................................................................................................ 9
3. Le risorse umane: innovazione e formazione permanente ..................................................... 9
4. L’indagine sui fabbisogni e la percezione della qualità ........................................................ 11
CAPITOLO IV - IL PROGETTO CULTURALE ED EDUCATIVO: INCLUSIONE E CITTADINANZA ATTIVA
........................................................................................................................................................ 14
1. Indirizzi e scelte generali ......................................................................................................... 14
2. Una scuola inclusiva: sperimentare la cittadinanza attiva. .................................................. 16
3. La mission e le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo
ciclo - 2012......................................................................................................................................... 16
4. Il profilo delle competenze dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione............... 18
5. Principi di ordine metodologico adottati ............................................................................... 19
6. Verifica e valutazione ............................................................................................................... 20
7. Strategie .................................................................................................................................... 22
CAPITOLO V - LA SCUOLA DELL’INFANZIA: ASPETTI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI ....................... 23
1. Finalità ...................................................................................................................................... 23
2. Gli ambienti di apprendimento ............................................................................................... 23
3. I campi di esperienza ............................................................................................................... 23
4. Le attività curricolari ed extra-curricolari ............................................................................ 24
5. Attività sperimentali a classi aperte ....................................................................................... 24
INTEGRAZIONE ALLA GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA DELL'INFANZIA............ 27
CLASSI APERTE ............................................................................................................................ 27
6. Principi metodologici ............................................................................................................... 27
7. Verifica e valutazione ............................................................................................................... 27
8. Criteri per le iscrizioni ............................................................................................................. 28
CAPITOLO VI - LA SCUOLA PRIMARIA: IL CURRICOLO E L’OFFERTA FORMATIVA ..................... 30
1. Il percorso formativo: finalità ................................................................................................. 30
2. Il curricolo ................................................................................................................................ 30
3. L’Offerta formativa: uno sguardo d’insieme ........................................................................ 31
4. Le attività curricolari e il modello orario: aggregazione delle discipline in aree ............... 32
5. L’offerta formativa: le attività curricolari ............................................................................ 33
6. Il laboratorio curricolare di Informatica ............................................................................... 34
7. Progetti interdisciplinari di Cittadinanza e Costituzione ..................................................... 34
8. Attività di Continuità e Orientamento ................................................................................... 38
9. Attività curricolari di potenziamento ..................................................................................... 42
10. Interventi individualizzati per alunni con bisogni educativi speciali ............................... 45
11. Visite guidate, viaggi di istruzione, eventi culturali ........................................................... 48
12. Valorizzazione ricorrenze religiose e civili ed iniziative di solidarietà. ........................... 52
13. Partecipazione a concorsi, progetti, iniziative promosse da Enti e Associazioni ............ 54
14. Attività extra-curricolari ...................................................................................................... 54
CAPITOLO VII - LA SCUOLA E LE SCELTE ORGANIZZATIVE .............................................................. 58
1. L’organizzazione dell’Offerta Formativa .............................................................................. 58
2. Criteri per la costituzione delle cattedre – Scuola Primaria ................................................ 59
69
3. Utilizzazione monte ore contemporaneità .............................................................................. 59
4. Criteri di assegnazione delle discipline e delle classi/sezioni ai docenti .............................. 59
5. Criteri per l’elaborazione dell’orario delle lezioni................................................................ 60
6. Organizzazione delle risorse umane ....................................................................................... 60
7. Gestione dell’istituzione scolastica autonoma e i servizi amministrativi ............................ 61
8. Criteri per la formazione delle classi ...................................................................................... 61
9. Le risorse economiche .............................................................................................................. 62
10. I rapporti con il Territorio ................................................................................................... 62
11. I servizi gestiti dal Comune .................................................................................................. 65
CAPITOLO VIII - L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO ...................................................................... 66
1. La politica della qualità ........................................................................................................... 66