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I CD S. GIUFFRIDA ADRANO Via Cusmano di Alcara li Fusi, 15 Tel 0957692669 Fax 0957690709 C.F. 80012080877 Cod. Mecc. ctee04200d - E-mail [email protected] email certificata: [email protected] 95031 Adrano (CT) P P P I I I A A A N N N O O O D D D E E E L L L L L L O O O F F F F F F E E E R R R T T T A A A F F F O O O R R R M M M A A A T T T I I I V V V A A A 2 2 2 0 0 0 1 1 1 4 4 4 - - - 2 2 2 0 0 0 1 1 1 5 5 5 I I I C C C I I I R R R C C C O O O L L L O O O D D D I I I D D D A A A T T T T T T I I I C C C O O O S S S A A A N N N T T T E E E G G G I I I U U U F F F F F F R R R I I I D D D A A A

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I – CD S. GIUFFRIDA ADRANO

Via Cusmano di Alcara li Fusi, 15 – Tel 0957692669 – Fax 0957690709

C.F. 80012080877 – Cod. Mecc. ctee04200d - E-mail [email protected]

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PREMESSA

“L’inclusione costituisce lo sfondo culturale e valoriale del Piano dell’Offerta

Formativa del 1° Circolo Didattico Sante Giuffrida, dei comportamenti professionali di

tutto il personale scolastico e della corresponsabilità educativa scuola-famiglia-

territorio. Tale principio impegna la scuola, che si configura come comunità educativa

e come organizzazione orientata all’apprendimento collettivo e cooperativo, alla

ricerca continua di una didattica inclusiva per tutti e per ciascuno.”

Al centro della progettualità del I Circolo Didattico, che trova espressione compiuta e coerente nel

Piano dell’Offerta Formativa, c’è dunque l’alunno con i suoi bisogni emotivi e formativi, le sue

peculiarità individuali, le caratteristiche cognitive, psicologiche, meta-cognitive legate alla

particolare fase dell’età evolutiva vissuta, le sue esigenze di comunicazione e di ascolto.

A tali bisogni la Scuola risponde assicurando all’utenza l’impegno di tutto il personale ad affrontare

un processo continuo di crescita professionale, atto a garantire un’offerta formativa variegata,

attenta ai bisogni di ognuno, di qualità. Per questo motivo, sin dal precedente anno scolastico, i

docenti hanno avviato attività di auto-formazione e di riflessione sulle Indicazioni nazionali per il

curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione - 2012, che si sono concretizzate

in un’accurata attività di revisione dei curricoli e dei criteri di valutazione, e attività di formazione e

aggiornamento sulle “Didattiche inclusive”; sull’utilizzo didattico del Computer, sulla “gestione

della classe”.

Non meno importante è la ricerca, da parte della scuola, di una continua alleanza educativa con le

famiglie, protagoniste privilegiate del processo di crescita degli alunni, con le agenzie educative,

con l’Amministrazione Comunale, l’A.U.S.L. e con gli attori istituzionali presenti sul territorio, con

i quali la Scuola intende intrattenere rapporti sinergici di fattiva collaborazione, nella convinzione

che dall’interazione consapevole e mirata tra educazione formale, non formale e informale possa

scaturire un milieu socio-culturale idoneo per la crescita e lo sviluppo delle competenze civiche e

sociali dei nostri piccoli cittadini.

Al fine di rendere l’Offerta Formativa ricca, articolata ed aderente ai bisogni degli alunni, abbiamo

previsto nel nostro modello di apprendimento itinerari e percorsi finalizzati al miglioramento delle

competenze, soprattutto linguistiche e matematico-scientifiche, attività sportive, laboratori didattici

specifici su tematiche trasversali di Cittadinanza, attività extra-curricolari atte a soddisfare reali

bisogni di formazione, laboratori vari atti a favorire ed attuare reali processi di integrazione degli

alunni diversamente abili e con bisogni speciali, visite guidate nel territorio, al fine di valorizzare le

tradizioni e i beni culturali locali. Finalità ultima della progettualità elaborata dai docenti e

documentata nel POF è sempre il benessere dell’alunno, per il quale la scuola si deve configurare

come un luogo “da vivere” e in cui sperimentare ogni giorno gioiosamente, sotto lo sguardo attento,

comprensivo ma autorevole dei docenti e del personale scolastico, le regole del vivere civile.

Il Dirigente scolastico

Prof.ssa

Loredana Lorena

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CAPITOLO I -IL POF DEL I CIRCOLO DIDATTICO: UNA CHIAVE DI

LETTURA

1. Il POF e la Carta dei Servizi: un impegno pubblico nei confronti

dell’utenza Il presente documento costituisce il Piano dell’Offerta Formativa del I – CD S. Giuffrida Adrano.

Con il POF (comprensivo del Regolamento dell’Istituzione, del Contratto formativo stipulato tra il

personale scolastico e l’utenza ) e la Carta dei servizi (documento che permette la condivisione dei

diritti doveri da parte del personale scolastico e dell’utenza nonché la valutazione della qualità

dell’erogazione dei servizi scolastici) il nostro istituto intende regolare in modo razionale e

produttivo i processi di erogazione del servizio e rendere pubblici gli impegni assunti dalla scuola in

relazione alla Progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa e organizzativa.

2. Come nasce il POF: dall’analisi dei bisogni al Progetto di scuola Il Piano dell’Offerta Formativa è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e

progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare,

educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (art. 3

DPR 275/99).

Gli spazi di autonomia e progettualità conferiti alla Scuola dalla legge n. 59 del 1997

sull’Autonomia scolastica e dal Regolamento del Presidente della Repubblica n. 275 del 25 febbraio

del ’99, consentono al I – CD S. GIUFFRIDA ADRANO di adeguare l’offerta formativa ai bisogni

dell’utenza.

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Il POF scaturisce pertanto da un’analisi accurata del contesto socio-economico e culturale in cui è

inserito l’Istituto, grazie alla quale è possibile individuare i bisogni formativi dell’utenza e le

risorse culturali, umane, materiali presenti nella Scuola e nel Territorio. La progettazione nasce

anche dall’auto-riflessività dei docenti e dell’Istituzione, cioè dall’auto-valutazione del servizio

offerto, al fine di migliorarne l’efficacia, e dal monitoraggio delle risorse umane e materiali della

Scuola, presupposto per la definizione delle scelte organizzative. Tutte le componenti scolastiche,

infatti, sono coinvolte nella progettazione del Piano dell’Offerta formativa, predisposto sulla base

degli indirizzi e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di

Circolo e da quest’ultimo adottato, dopo essere stato elaborato dal Collegio dei docenti.

Per questo motivo, dopo aver illustrato nella mappa sotto proposta il processo attraverso il quale

nasce il POF, dedicheremo il II Capitolo ai principi ispiratori dell’attività scolastica, stabiliti

tenendo conto della Costituzione italiana e coerentemente con quanto stabilito dalla Carta dei

Servizi, il Capitolo III all’analisi dei fabbisogni e all’indagine delle risorse umane e materiali della

scuola e del territorio, il Capitolo IV entrerà nel merito del progetto culturale ed educativo della

scuola, ispirato ai principi di inclusione e cittadinanza attiva; i capitoli successivi sono dedicati ad

illustrare le scelte educative, didattiche e progettuali della scuola dell’infanzia, la progettazione

curricolare ed extra-curricolare della Scuola Primaria, l’organizzazione della scuola. L’ultimo

capitolo illustra le logiche che ispirano l’autovalutazione di Istituto, le procedure di verifica e di

valutazione.

Un estratto del POF verrà consegnato ai genitori degli alunni neo-iscritti che ne facciano richiesta

alla Segreteria della Scuola (D.P.R. 275\99 art 3 comma 5); il documento potrà essere inoltre

consultato sul sito della Scuola.

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L. 133/2008

L. 169/2008

DPR 89/2009

DPR 122/2009

Indicazioni nazionali

per il curricolo 2012

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CAPITOLO II - PRINCIPI ISPIRATORI DELLA VITA SCOLASTICA

1. La Costituzione e i principi dell’azione educativa Il I – CD S. Giuffrida Adrano considera gli articoli 2,3, 21, 30,33,34 della Costituzione italiana

quale fonte normativa dalla quale trarre ispirazione per la definizione dei principi regolatori

dell’attività scolastica, assicurando così agli alunni uguaglianza di trattamento, integrazione nel

contesto scolastico, promozione dei loro stili cognitivi e delle loro inclinazioni, formazione

integrale della persona, anche in vista dell’orientamento.

In particolare, i principi ai quali si ispirano le scelte educative, progettuali, organizzative

dell’Istituto, declinati nella Carta dei Servizi, sono sotto elencati.

Uguaglianza. Tenuto conto di quanto enunciato dall’articolo 3 della Costituzione, nessuna

discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti

sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-

economiche. Gli elementi di diversità sessuale, sociale, religiosa, culturale, etnica e/o di altro genere

sono piuttosto per l’Istituto fonte di arricchimento reciproco e occasione di crescita e di confronto.

La scuola crea condizioni di non discriminazione fin dal momento della formazione delle classi, che

sono eterogenee per livello al loro interno, omogenee fra di loro ed equilibrate nel rapporto tra

maschi e femmine.

Tale rilievo dato alla valorizzazione della diversità implica, pur nell’adozione di un’ottica inclusiva,

la necessità, da parte della scuola, di operare con ogni mezzo per differenziare la proposta

formativa, adeguandola alle esigenze di tutti e di ciascuno, offrendo a tutti gli alunni la possibilità di

sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

Parimenti devono essere valorizzate le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali,

associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato) allo scopo di

realizzare un progetto educativo ricco e articolato.

Pari opportunità. A tutti i discenti vengono offerte pari opportunità di conseguire il successo

scolastico e di sviluppare armonicamente la personalità in tutte le direzioni, tramite la progettazione

di attività didattiche volte a superare i punti di debolezza degli alunni e a valorizzarne i punti di

forza.

Regolarità e Imparzialità. Tutto il personale scolastico erogatore di servizi si attiene a criteri di

obiettività ed equità. Il I Circolo Didattico “Sante Giuffrida” di Adrano, attraverso tutte le sue

componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità dei

servizi e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in

applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

Accoglienza, integrazione e rispetto per le diversità. Il I Circolo Didattico “Sante Giuffrida” si

impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a

favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con

particolare riguardo alla fase di ingresso, alle classi ponte infanzia-primaria e primaria-secondaria di

I grado e alle situazioni di particolare necessità.

Particolare impegno verrà prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni

diversamente abili o con Bisogni educativi speciali: a quanti si trovino in situazioni di particolare

difficoltà di apprendimento o siano affetti da DSA, agli stranieri, agli extracomunitari e agli

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immigrati nazionali, agli studenti degenti negli ospedali, anche con la predisposizione di percorsi

formativi individualizzati e personalizzati.

Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore avrà pieno rispetto dei diritti e degli

interessi degli alunni.

Legalità. Intesa come osservanza e rispetto delle norme democratiche che regolano la vita civile,

ispira le azioni della nostra scuola sia in relazione al rapporto che essa intrattiene con l’utenza, sia in

quanto orienta le scelte educative dell’Istituto, trasformando l’ambiente scolastico nel banco di

prova quotidiano su cui il discente comprende attraverso l’esperienza l’importanza del rispetto delle

regole.

Cittadinanza. Intesa quale sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale,

nazionale ed alla civiltà europea, costituisce uno dei punti cardine intorno ai quali ruota la

progettualità della nostra Scuola, nella convinzione che un cittadino, per concorrere, secondo le

proprie possibilità, “al progresso materiale e spirituale della società”, debba conoscere non solo se

stesso, ma anche il territorio in cui vive sotto il profilo economico, sociale, amministrativo e

culturale.

2. Partecipazione, efficienza e trasparenza Come ampiamente precisato nella Carta dei servizi e nel Piano Triennale per la Trasparenza e

l’Integrità, la scuola promuove la partecipazione, l’efficienza e la trasparenza, attraverso una

gestione partecipata della Scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I

comportamenti dovranno essere tali da favorire la più ampia realizzazione degli obiettivi previsti

dal P.O.F. e dalle Programmazioni Educative e Didattiche predisposte dai team dei docenti.

Il I Circolo Didattico “Sante Giuffrida” si impegna a proporsi come centro di promozione

culturale, sociale e civile, coinvolgendo attivamente in questa funzione gli Enti Locali e le

Associazioni del territorio nella realizzazione di attività extra-scolastiche, consentendo l’uso degli

edifici e le attrezzature secondo quanto previsto dal Regolamento di Istituto.

L’Istituto, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima

semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente.

La completezza e la trasparenza delle informazioni è garantita in primo luogo dalla pubblicazione

sul sito web della scuola, www.primocircoloadrano.it, di tutti i documenti di cui, per obbligo di

legge è prevista la pubblicazione; inoltre la presenza di appositi spazi fisici, la bacheca genitori, la

bacheca del personale docente e ATA, la bacheca sindacale, la bacheca della sicurezza, nonché una

politica volta ad implementare la diffusione delle comunicazioni, anche tramite l’utilizzo dei media

locali, consente a tutti gli stakeholders una tempestiva ed esaustiva consultazione delle

informazioni.

Per quanto riguarda gli impegni della scuola in merito alla qualità della didattica e alla qualità dei

servizi offerti dal personale amministrativo e ausiliario si fa riferimento alla Carta dei Servizi e si

rimanda ai capitoli successivi nonché ai documenti allegati al POF (Curricoli, Criteri di

Valutazione, PAI, modello di PDP …).

Per quanto riguarda gli impegni contratti dal personale docente, ATA, dai genitori e dagli alunni in

merito alle norme di comportamento e alle regole della vita scolastica si fa si fa riferimento al

Regolamento d’Istituto.

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Per quanto riguarda gli impegni della scuola relativi alle esigenze di pubblicità documentale (

decreti, delibere, verbali, bandi, comunicazioni …) si rimanda al Programma Triennale per la

Trasparenza e l’Integrità e si invita a visionare il sito della scuola.

Per quanto riguarda infine la tutela della Salute e della Sicurezza si rimanda alla Guida Operativa

alla Sicurezza nella Scuola. Tutti i documenti in oggetto sono allegati al POF e pubblicati sul

sito.

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CAPITOLO III - LA SCUOLA, IL TERRITORIO E LE SUE RISORSE

1. Analisi del contesto Adrano, comune della provincia di Catania con circa 38.000 abitanti, servito da vie di

comunicazione quali F.C.E., strade provinciali e statali, è un centro che gode di favorevole

posizione geografica e topografica. Il panorama socio – economico – culturale è quanto mai

vario e diversi sono ancor oggi i problemi di ordine socio-economico che si ripercuotono sullo

sviluppo dei bambini. Il territorio, inoltre, come emerge dallo studio di fonti televisive e

giornalistiche, è caratterizzato da presenza mafiosa, da un alto tasso di criminalità legato allo

spaccio di droga, da fenomeni diffusi di dipendenza da sostanze stupefacenti; ultimamente sono

in crescita fenomeni estorsivi, rapine e scippi.

Il territorio offre poche opportunità formative extrascolastiche e sono presenti casi di svantaggio

socio-culturale ed insuccesso scolastico. E’ da sottolineare però anche l’importante tradizione

artigianale, storica e culturale di cui gode Adrano, testimoniata dai vari reperti storici esistenti

nel territorio e dalle diverse tradizioni di ordine popolare e religioso come: il “Carnevale”, la

“Diavolata”, l’ ”Angelicata” e la “Volata dell’Angelo”, il “Natale”, la “Commemorazione dei

defunti”.

Pertanto, poiché nel tessuto sociale in cui la scuola opera le tradizioni popolari locali rivestono

una grande importanza, si ritiene fondamentale agganciarsi alla cultura del passato, affinché il

senso storico riviva nei giovani e susciti la consapevolezza e l’orgoglio delle proprie radici, per

cogliere i valori più significativi del passato e comunicare alle generazioni future quanto appreso

e vissuto.

Gli aspetti socio-culturale del territorio sono sintetizzati nella tabella sotto riportata.

SCUOLE

PRESENTI NEL

TERRITORIO

Asilo nido – Scuole dell’infanzia statali e paritarie - Scuole primarie statali

Scuole secondarie di 1° grado - Centro territoriale EDA

Scuole secondarie di 2° grado - Liceo ad indirizzo classico, scientifico,

linguistico; Istituto tecnico commerciale per geometri e turistico, Ist.

agrario, Ist. ad indirizzo linguistico-psicopedagogico-sportivo-artistico

(gestione privata), Ist. medico-psicopedagogico e di riabilitazione

(gestione privata), Ist. tecnico commerciale (gestione privata).

STRUTTURE

SPORTIVE

Tensostruttura -Campo sportivo - Palestre a gestione privata

STRUTTURE

CULTURALI

Biblioteca comunale - Museo archeologico regionale e pinacoteca - Teatro

- Centro anziani

STRUTTURE

SANITARIE

Lunga degenza - Guardia medica - Consultorio - Igiene mentale -Ufficio

igiene e profilassi - Servizio per il recupero dei tossico dipendenti

Istituto per malati di mente - Casa di riposo per anziani.

ASSOCIAZIONI

FRATRES – AVIS – MISERICORDIA – APCA - FIDAPA

LIONS CLUB – SCOUT - Ass. sportive - Ass. Sindacali - Ass. culturali -

Ist. Sangiorgio Gualtieri - Protezione civile.

ALTRI SERVIZI DI

INTERESSE

GENERALE

Commissariato Pubblica Sicurezza - Stazione dei Carabinieri

Distaccamento Guardia Forestale - Vigili del Fuoco

Comando Vigili Urbani

Parrocchie cattoliche e sedi di altre confessioni religiose

Attività commerciali ed artigianali - Emittenti radiofoniche e televisive.

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2. La scuola e le sue risorse Il plesso centrale del1° Circolo Didattico di Adrano, primo e antico per storia e formazione, è

ubicato nella zona di sud-est del paese. L’Istituto dispone anche del plesso S. Lucia, che è

ubicato nella zona centrale e storica del paese, nell’antico e prestigioso Monastero di Santa

Lucia, nei pressi del Castello Normanno e del Giardino della Vittoria. Il plesso centrale è un

edificio spazioso e moderno, circondato da ampi spazi aperti e alberati, all’interno del quale gli

alunni della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia possono usufruire di ambienti di

apprendimento ampi, confortevoli e ben arredati, di spazi e strumenti diversificati e idonei a

favorire lo sviluppo delle competenze: biblioteca, ampia palestra, munita di spogliatoi e docce,

campo esterno, aula multimediale, attrezzature scientifiche, Infermeria consentono di dare

risposta al bisogno dell’utenza di avvalersi di un corso di studi operativo e reale, adeguato ai

processi d’innovazione in atto nella nostra società.

La Scuola non presenta barriere architettoniche e dispone anche di un ascensore.

I principali dati sull’istituto sono sintetizzati nella tabella sotto proposta.

Dati complessivi Plesso Centrale

Allievi Scuola Primaria 530

Allievi Scuola dell’Infanzia

189

Allievi Scuola Primaria 530

Allievi Scuola dell’Infanzia 189

Classi scuola primaria 23

Sezioni scuola dell’infanzia 7

Classi scuola primaria 23

Sezioni scuola dell’infanzia 7

Docenti 62

Scuola primaria 46

Scuola dell’infanzia 16

Numero docenti 62

Scuola primaria 46

Scuola dell’infanzia 16

Personale ATA: 15

1 Direttore SGA

4 Assistenti Amministrativi

10 Collaboratori Scolastici

Personale ATA 15

1 Direttore SGA

4 Assistenti Amministrativi

10 Collaboratori Scolastici

Risorse strutturali

1 laboratorio multimediale/

linguistico

1 laboratorio scientifico

1 biblioteca – 1 auditorium

1 palestra – 1 campo esterno

6 LIM

3. Le risorse umane: innovazione e formazione permanente Tutto il personale scolastico contribuisce, sulla base dei ruoli di competenza, al funzionamento

ottimale della struttura, all’erogazione funzionale e trasparente del servizio, alla progettazione

del Piano dell’Offerta Formativa.

I docenti, ai quali si richiede una capacità didattica, pedagogica e progettuale complessa e

articolata, sono impegnati in un’auto-formazione continua che arricchisce e aggiorna il loro

profilo professionale, adeguandolo alle esigenze formative che provengono dal contesto. Per

questo motivo il nostro Istituto:

incentiva un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane in relazione “al

potenziamento e al miglioramento della qualità professionale, al potenziamento

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dell’offerta formativa nel territorio con particolare riguardo alla prevenzione

dell’insuccesso scolastico e al recupero degli abbandoni”;

valorizza l’auto-aggiornamento, soprattutto in relazione ai processi d’innovazione in atto

(C.C.N.L. 02\05 –Art. 61).

I percorsi formativi per docenti e personale della scuola progettati e realizzati nell’anno

scolastico 2013\14 sono i seguenti:

Ricerca-azione per contrastare la dispersione scolastica e migliorare le competenze

Didattica inclusiva per bambini con Bisogni Educativi Speciali per i docenti della scuola

Primaria e dell’Infanzia, corso tenuto dall’esperta pedagogista clinica Dott.ssa Teresa D’Agate.

Partecipazione agli incontri seminariali previsti dall’ATP di Catania per dirigenti e docenti:

Yoga della risata (alcuni docenti)

Le nuove classificazioni internazionali della disabilità (FF.SS. e Dirigente)

Le Indicazioni nazionali per il curricolo (F.S. Area 1 e Dirigente)

Disabilità complesse, interveti psicoeducativi e nuove operatività. L’esperienza: “Se ti

abbraccio non aver paura” (alcuni docenti)

Tecniche cooperative e gestione dell’integrazione nel gruppo classe (organizzato da CTRH di

Adrano, rivolto a quattro docenti)

Piano di intervento regionale: “Progetto Ricerca-azione” finalizzato a contrastare la

dispersione scolastica e migliorare le competenze di base degli alunni (rivolto a tre docenti)

Formazione docenti su “L’uso del PC nella didattica” (con fondi progetto Aree a rischio),

rivolto ai docenti della Primaria.

Formazione sull’utilizzo del registro elettronico

Incontri formativi/informativi su:

Sicurezza (tenuto dal consulente sulla sicurezza, rivolto a tutto il personale)

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (due incontri tenuti rispettivamente dalla dott.ssa

La Mela e dalle dott. sse Lampa e Zammataro)

Alimentazione (incontri formativi tenuti dalla dott.ssa Santangelo, pediatra ed esperta in

alimentazione, e rivolti a gruppi di docenti)

“La disostruzione delle vie aeree” (per tutto il personale, tenuto dalla Croce Rossa)

Le Indicazioni nazionali 2012 (Collegio informativo, tenuto dal DS)

La redazione del PAI (Collegio informativo, tenuto dal DS)

Corso ECDL, presso Scuola Bruno, seguito da alcuni docenti della Scuola dell’Infanzia

Formazione di inglese (terza annualità) presso ITC Branchina

Formazione in ingresso docente neoassunta in ruolo.

Auto-formazione docenti su Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e

del primo ciclo di istruzione – 2012, con stesura del Curricolo verticale e coerenti criteri di

valutazione

Auto-formazione docenti Primaria su “Il curricolo locale”

Auto-formazione docenti Primaria su “Il curricolo trasversale e verticale di Cittadinanza e

Costituzione”

Auto-formazione docenti Infanzia su “Sperimentazione gruppi di livello a classi aperte”

Attività individuali di formazione

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Si sottolinea che alla domanda “La scuola offre ai docenti occasioni di crescita dal punto di vista

professionale?” (domanda n. 12 del “Questionario di autovalutazione” rivolto ai docenti, area

Organizzazione): il 32,3% (10 docenti) risponde “molto”, il 54,8% ( 17 docenti) risponde “abbastanza”

e solo il 9,7% (pari ad appena 3 docenti) risponde “poco”; nessuno risponde “per nulla”.

Nell’anno scolastico 2014/2015 saranno realizzate le seguenti attività:

Corso triennale di formazione di “Inglese” livello A1 – A2 – A3

Seminario interprovinciale “Valutazione degli apprendimenti e curricolo del I ciclo”

L’utilizzo del PC e della LIM nella didattica

Corso auto-gestito su “ La gestione della classe “

Corso di formazione di atletica leggera

Incontri formativi/informativi su:

Sicurezza (rivolto a tutto il personale)

Alimentazione (incontri formativi tenuti dalla dott.ssa Santangelo, pediatra ed esperta

in alimentazione, e rivolti a gruppi di docenti)

Didattica inclusiva per bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (incontri

formativi tenuti da esperti dell’Oasi di Troina)

“La disostruzione delle vie aeree” (per tutto il personale, tenuto dalla Croce Rossa)

Piano di intervento regionale: “Progetto Ricerca-azione” finalizzato a contrastare la

dispersione scolastica e migliorare le competenze di base degli alunni (rivolto agli alunni

di cinque anni della Scuola dell’Infanzia, agli alunni delle classi II, III e V della

Primaria); nell’Asse genitori è prevista la rappresentazione, a cura dei genitori, della

Novena di Natale in dialetto.

Misure di accompagnamento delle Indicazioni Nazionali 2012 – A.S. 2014-15: Ricerca

azione sul curricolo verticale (per 5 docenti), Didattica inclusiva per competenze (per 5

docenti) - Progetto finanziato dall’USR Sicilia, in rete con II I.C. Adrano, III CD San

Nicolò Politi, Istituto Paritario Santa Lucia, IPAA

Attività individuali di formazione

4. L’indagine sui fabbisogni e la percezione della qualità Al fine di individuare strategie didattico – educative coerenti con il milieu socio economico della

scuola, sono state realizzate indagini dei fabbisogni della popolazione scolastica, che

costituiscono l’audit di un sistema più complesso dei rapporti scuola famiglia e della qualità di

vita dell’utenza della scuola.

Da anni l’istituto somministra al personale scolastico e all’utenza dei questionari di rilevazione

del gradimento dell’Offerta Formativa.

La scuola inoltre realizza ogni anno un’indagine ad ampio raggio finalizzata all’auto-

valutazione dell’istituzione predisponendo dei questionari atti a misurare la percezione della

qualità rivolti ai suoi molteplici stakeholders (portatori di interesse): alunni, genitori, docenti,

personale ATA. Anche le attività extra-curricolari vengono adeguatamente monitorate al fine di

realizzare un report finale di autovalutazione.

I dati emersi dall’autovalutazione di istituto delineano una situazione oltremodo rassicurante e

confermano che l’istituzione scolastica gode di un buon clima relazionale. Alla domanda “Ritieni

di aver instaurato un rapporto collaborativo e umanamente sereno con i colleghi, il DS, il

DSGA, il personale ATA, gli alunni e i genitori” i docenti rispondono come segue:

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Non meno positivi sono i dati che emergono dai questionari rivolti ai genitori e al personale

ATA.

Alla domanda rivolta ai genitori: “Considera adeguate le occasioni di partecipazione e di

coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica?” sono state fornite le seguenti risposte:

Un buon livello di soddisfazione emerge anche in merito alla funzionalità della comunicazione

scuola-famiglia. Alla domanda: “La scuola comunica le informazione alla famiglia in modo

adeguato e tempestivo”, sono state fornite infatti le risposte identificate nel grafico:

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L’utenza ha parimenti gradito l’introduzione di un “Pagellino” di valutazione intermedia, al fine

di monitorare con maggiore precisione l’evoluzione scolastica dei bambini, e la modalità con cui

si svolgono gli incontri scuola-famiglia.

Molto apprezzata dalla maggioranza dell’utenza è stata anche la riorganizzazione e

razionalizzazione delle modalità di ingresso degli alunni e delle modalità di evacuazione; sono

state infatti predisposte delle postazioni per le classi e per i genitori e orari di uscita differenziati

di pochi minuti, al fine di favorire un’ordinata e sicura evacuazione.

Un apprezzabile livello di gradimento è stato manifestato dall’utenza, soprattutto della Scuola

Primaria, in merito alla disponibilità dell’ufficio di presidenza, come emerge dal grafico sotto

riportato:

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CAPITOLO IV - IL PROGETTO CULTURALE ED EDUCATIVO: INCLUSIONE E

CITTADINANZA ATTIVA

1. Indirizzi e scelte generali Individuati i bisogni formativi e le risorse umane e materiali della scuola e del Territorio, il I

Circolo Didattico Sante Giuffrida, nel rispetto delle competenze degli Organi collegiali stabilite

dall’art. 3 del DPR 275/1999, ha definito le priorità educative, culturali, didattiche che

costituiscono lo sfondo comune sul quale si innesta consapevolmente la progettualità dei docenti,

determinando le scelte, orientate alla promozione della performance, che ispirano coerentemente

la complessa attività della scuola e di tutti i suoi attori, dal Dirigente ai vari portatori di interesse.

In particolare, l’analisi dei fabbisogni ha indotto il Consiglio di Circolo a deliberare i seguenti

indirizzi e le scelte generali, finalizzati prioritariamente al perseguimento dell’inclusione di tutti

gli alunni e alla promozione di pratiche e comportamenti che possano tradursi nell’esercizio

quotidiano della legalità e della “cittadinanza attiva” dei nostri piccoli alunni.

L’esercizio della cittadinanza attiva è finalizzato alla formazione di cittadini consapevoli dei

propri diritti e doveri, consapevoli del rapporto che li lega al Territorio, da quello ristretto in cui

vivono a quello europeo, muniti degli strumenti culturali idonei ad un proficuo inserimento nel

contesto sociale.

L’inclusione costituisce lo sfondo culturale e valoriale del Piano dell’Offerta Formativa del 1°

Circolo Didattico “Sante Giuffrida”, dei comportamenti professionali di tutto il personale

scolastico e della corresponsabilità educativa scuola-famiglia-territorio. Tale principio impegna

la scuola, che si configura come comunità educativa e come organizzazione orientata

all’apprendimento collettivo e cooperativo, alla ricerca continua di una didattica inclusiva per

tutti e per ciascuno.

Coerentemente con tale principio, che già ispira il POF 2013/14 del I - CD Sante Giuffrida

Adrano, e in vista di una progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa

pienamente inclusiva, la scuola si impegna a:

valorizzare e potenziare le competenze digitali, metodologico-didattiche, psico-

pedagogiche, organizzative e relazionali del personale della scuola, anche attraverso

percorsi specifici di formazione;

porre l’alunno al centro della progettazione, predisponendo interventi didattici

individualizzati al fine di consentire a tutti di raggiungere traguardi imprescindibili,

prescrittivi e personalizzati, in modo da valorizzare l’unicità e l’irripetibilità della persona

di ciascun allievo;

sviluppare una rete interistituzionale di collaborazione tra le scuole, gli Enti Locali e le

agenzie, formali e informali, del territorio, che ottimizzi e potenzi le risorse socio-

culturali, economiche ed ambientali territoriali e dell’istituto, al fine di favorire

concertazione e convergenza ampie e sinergiche;

dotare la scuola di adeguate strutture tecnologiche e attrezzature tecnico-scientifiche, per

arricchire la didattica e per assecondare il rapido evolversi del sistema di comunicazione;

sviluppare la collaborazione con le famiglie attraverso forme di dialogo, confronto e

partecipazione alla vita della scuola;

avviare e potenziare il processo di dematerializzazione e informatizzazione, anche tramite

la promozione di attività formative rivolte al personale di segreteria e docente, e la

modernizzazione e messa a norma del sito della scuola;

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sviluppare la cultura della sicurezza;

gestire le risorse secondo criteri di efficienza ed economicità.

Conseguentemente, obiettivi generali dell’Istituto sono i seguenti.

Accogliere ed integrare gli alunni stranieri (sia di prima che di seconda generazione,

soprattutto se adottati, nella consapevolezza che un adeguato uso “dell’Italiano per

comunicare” può associarsi ad un utilizzo difficoltoso “dell’Italiano per studiare”) o in

difficoltà di apprendimento.

Integrare tutti gli alunni con bisogni educativi speciali.

Valorizzare le nuove tecnologie come strumento didattico, metodologico e

comunicativo.

Attivare iniziative di sostegno, recupero, consolidamento, potenziamento e sviluppo delle

competenze degli alunni, con particolare riguardo ai seguenti obiettivi specifici d’istituto:

Potenziare le abilità di comprensione e lettura in lingua italiana – Potenziare le

competenze logico-scientifiche (matematica e scienze) e digitali – Potenziare la

conoscenza della lingua Inglese – Sviluppare la passione per la lettura – Potenziare

l’attività espressiva/motorio-sportiva.

Educare alla Cittadinanza e alla Legalità, promuovendo la riflessione sui valori

irrinunciabili della libertà e sui principi della legalità e facendo della scuola il banco di

prova quotidiano su cui sperimentare la cittadinanza attiva.

Favorire la conoscenza, la tutela e il senso di appartenenza al territorio, anche tramite la

stesura di un curricolo locale verticale e progressivo.

Garantire agli alunni un processo formativo unitario attraverso la predisposizione di un

curricolo progressivo e verticale.

Favorire la continuità tra gli ordini di scuola.

Favorire l’autovalutazione in itinere del percorso formativo.

Arricchire e migliorare il processo formativo e la qualità dell’istruzione per innalzare il

successo scolastico.

Valorizzare e sviluppare le risorse umane e professionali di tutto il personale scolastico,

soprattutto in vista dell’informatizzazione e dematerializzazione imposte dall’evoluzione

della società, tramite attività di formazione e auto-formazione.

Estendere progressivamente l’impiego delle nuove tecnologie.

Incentivare un’interazione positiva tra l’ambiente scolastico ed extrascolastico.

Creare opportunità di collaborazione scuola-famiglia.

Incentivare forme di collaborazione con il territorio.

Implementare le attività finalizzate al conseguimento della sicurezza a scuola e allo

sviluppo della cultura della sicurezza.

Tali obiettivi vanno perseguiti “nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali,

sociali, culturali”, tenendo sempre presente i seguenti principi:

Accoglienza e integrazione, che impegna tutti gli operatori scolastici nel porre al centro

del processo educativo il bambino con le sue peculiarità, le sue potenzialità ed i suoi

limiti;

Diritto all’uguaglianza, alla differenza e specificità della propria identità;

Diritto alla scelta, con conseguenti obblighi e frequenza;

Unitarietà dell’insegnamento.

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Il livello di raggiungimento degli obiettivi dovrà essere puntualmente monitorato da un

apposito gruppo di Autovalutazione di Istituto (G.A.I.), costituito dalle FF.SS. e coordinato

da un Referente per l’Autovalutazione. Entro il 15 luglio il RAV sarà pubblicato sul sito della

scuola e su “Scuola in chiaro”.

2. Una scuola inclusiva: sperimentare la cittadinanza attiva. Il progetto formativo della nostra Scuola scaturisce dalla comune volontà di promuovere

l’inclusione tramite la predisposizione di un ambiente accogliente, in cui tutti gli alunni possano

trovare le condizioni propizie per lo sviluppo delle competenze sociali, di cittadinanza e

disciplinari, compatibilmente con la loro condizione di partenza e mirando al raggiungimento

degli obiettivi fissati nelle Indicazioni nazionali 2012. La scuola si configura dunque come

comunità educativa e come organizzazione orientata all’apprendimento collettivo e cooperativo,

alla ricerca continua di una didattica inclusiva per tutti e per ciascuno.

La rimozione degli ostacoli culturali scongiura l’insorgenza di atteggiamenti di devianza sociale,

contribuisce alla lotta contro la dispersione, alimenta l’autostima e il senso di auto-efficacia degli

alunni e alimenta infine una piena consapevolezza del concetto di cittadinanza, inteso come

coscienza da parte del bambino dell’appartenenza alla comunità locale, premessa indispensabile

perché possa successivamente consolidarsi nel preadolescente, in un’ottica di continuità e

verticalità del curricolo, la consapevolezza di essere cittadino d’Italia e d’Europa.

Troppo spesso il territorio è considerato dai suoi abitanti come un’entità estranea, di cui si

sconosce il patrimonio storico, artistico, culturale, di cui si ignorano le caratteristiche socio-

economiche, di cui non si comprendono punti di forza e punti di criticità. Soprattutto si

dimentica che un territorio è la risultanza delle risorse umane che in esso operano e interagiscono

dinamicamente.

Alla luce di tale riflessione, suffragata da un’accurata analisi dei bisogni, il I Circolo

Didattico”Sante Giuffrida” ritiene prioritario educare i bambini al concetto di cittadinanza:

rendendoli consapevoli della ricchezza storico-culturale e della complessa realtà sociale del

territorio in cui vivono;

alimentando la consapevolezza che sono titolari non solo di diritti ma anche di doveri, il

primo dei quali consiste nel contributo individuale fornito al progresso materiale e spirituale

della società.

La finalità sopra esposta è perseguibile considerando la scuola come il banco di prova quotidiano

su cui sperimentare:

la necessità del rispetto di regole democraticamente stabilite e condivise;

l’utilità di una gestione partecipata, consapevole e dinamica della vita scolastica, che si

traduce indubbiamente nel benessere della collettività.

La scuola diventa in questo modo non solo autentica produttrice di cultura, interpretando così lo

spirito della legge sull’Autonomia, ma anche esempio positivo di legalità, stimolo

all’acquisizione di comportamenti e competenze idonei alla gestione dei rapporti interpersonali,

strumento di promozione delle attitudini e delle potenzialità degli allievi, fonte di conoscenza

critica e dinamica del territorio. Tali principi improntano il “Progetto culturale” della scuola.

3. La mission e le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e

del primo ciclo - 2012 Il progetto formativo del I Circolo Didattico, redatto alla luce del principio di autonomia sancito

dal DPR 275/1999, è coerente con le Indicazioni nazionali 2012, di cui condivide l’esigenza di

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attribuire alla scuola un importante ruolo di lotta contro la frammentazione e la

contraddittorietà degli stimoli culturali, derivanti da una pluralità di agenzie educative, che

caratterizzano il nuovo scenario socio-culturale, dando senso alla varietà delle esperienze dei

bambini, riducendo la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la

loro vita.

Il POF del I Circolo Didattico inoltre è coerente con l’analisi effettuata nel capitolo “Cultura,

Scuola, Persona” delle Indicazioni 2012, di cui condivide l’imperativo secondo cui la scuola, in

un contesto caratterizzato da ricchezza di stimoli culturali, ma anche da vecchie e nuove forme di

analfabetismo, da fragilità e disabilità, deve porre al centro dell’azione didattica il bambino,

educando nel contempo a “saper stare al mondo”, all’intercultura, alla valorizzazione della

diversità, alla collaborazione con il territorio, stimolando la metacognizione e il lifelong

learning, in vista del raggiungimento di “una nuova cittadinanza”, che si allarga ad una

dimensione europea, e di un “nuovo umanesimo”.

La nostra scuola ha avviato un processo di riflessione sugli aspetti centrali delle Indicazioni

nazionali 2012, al fine di elaborare un curricolo di scuola verticale e progressivo entro il quadro

nazionale ed europeo di riferimento e al fine di sviluppare “piste di pensiero” entro cui avviare,

all’interno di un progetto di sviluppo pluriennale, attività di auto-formazione e aggiornamento. I

principali nuclei di riflessione che hanno impegnato e impegneranno i docenti sono i seguenti:

La verticalità del curricolo. È un impegno che la scuola si assume per costruire percorsi

di apprendimento progressivi e coerenti, che sappiano ottimizzare i tempi della didattica e

stimolare la motivazione degli alunni (dare senso all’apprendimento). Il curricolo viene

inteso come autentico progetto di scuola, che contiene, organizza e finalizza tutte le

possibili attività e proposte, in modo da assicurare la dimensione olistica di un curricolo

finalizzato alla centralità dello studente e allo sviluppo integrale della persona.

La promozione della didattica per competenze. Anche tenendo conto che molte

competenze sono trasversali e non strettamente disciplinari, tutte le discipline devono

concorrere a sviluppare le competenze-chiave per l’apprendimento permanente europee

e, soprattutto, le competenze linguistiche.

Gli ambienti di apprendimento. L’ambiente di apprendimento, che non coincide con lo

spazio fisico dell’aula, è caratterizzato dal policentrismo, dalla flessibilità dei ruoli

propria dell’apprendimento cooperativo, da una fitta rete di interazioni. Nella scuola

dell’infanzia lo spazio è accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico; il

tempo è disteso, consentendo al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di

giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e

nelle quali si esercita. Nella scuola Primaria gli spazi devono essere usati in modo

flessibile; pertanto i luoghi attrezzati devono facilitare approcci operativi alla conoscenza;

la biblioteca scolastica diventa luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una

pluralità di libri e di testi.

Cittadinanza e costituzione. Responsabilità comune di tutti i docenti, viene promossa

attraverso esperienze significative e attraverso una prospettiva trasversale.

Inclusione. Occorre riconoscere e valorizzare le forme di diversità, viste come risorsa e

occasione di innovazione della didattica, costruendo percorsi attenti alla

individualizzazione degli obiettivi e alla personalizzazione degli apprendimenti,

attraverso la ricerca di strategie inclusive.

Competenze digitali. Devono essere sviluppate.

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Comunità educativa e professionale. Ogni scuola vive e opera come comunità nella

quale cooperano studenti, docenti e genitori, al cui interno assume particolare rilievo la

comunità professionale dei docenti” i quali devono adottare con convinzione una

modalità di lavoro collegiale in cui le capacità, competenze, sensibilità di ognuno si

coniughino con quelle degli altri nella prospettiva di un progetto comune di scuola.” Solo

una comunità di apprendimento cooperativo, in cui le singole individualità si fondano

nella comunità professionale, può porsi traguardi significativi e qualificanti.

4. Il profilo delle competenze dello studente alla fine del primo ciclo di

istruzione. Finalità della Scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi

della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea. Al raggiungimento del Profilo

delle competenze dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione, che è sotto riportato in

forma sintetica, e delle competenze-chiave europee è finalizzato il curricolo verticale allegato al

POF, predisposto collegialmente dagli insegnanti, opportunamente organizzati in gruppi variabili

di lavoro, nel corso dell’anno scolastico 2013/2014 (Allegato 1).

Il profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

“Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di

insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere

al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo

costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.”

Lo studente inizia ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di

vita tipiche della propria età.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti; riconosce ed

apprezza le diverse identità, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco; rispetta le

regole condivise, collabora con gli altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere

enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un

registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda

lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie della informazione e della

comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare

dati e fatti della realtà. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare

problemi e situazioni sulla base di elementi certi (…).

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e

produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali (…).

È capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi

in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

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Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il

senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni

pubbliche (…).

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede

aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

Si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali.

5. Principi di ordine metodologico adottati L’alunno occupa nell’azione didattica, una posizione centrale, come soggetto di educazione e di

apprendimento. Nei suoi confronti si adottano comportamenti di comprensione e disponibilità

all’ascolto, uniti però all’autorevolezza. Viene particolarmente incentivata la dimensione

relazionale del gruppo classe, al fine di creare un clima armonico, stimolante, collaborativo.

I team dei docenti si attengono a modalità di lavoro comuni, adattate alle caratteristiche delle

singole classi ed ai bisogni formativi degli alunni. La fase insegnamento-apprendimento si

avvale di modelli didattici diversificati, adeguati alle situazioni, agli alunni e ai contesti.

Lezione frontale: presenta l’argomento anche col supporto di mappe, diagrammi di

flusso, schemi, tabelle, sfruttando la natura reticolare dei processi cognitivi ed

predisposta per gruppi di lavoro mobili e flessibili all’interno delle classi.

Lezione dialogata o interattiva: sollecitando domande degli studenti, inducendoli a

trovare delle risposte, ne stimola l’operatività e la capacità logica, rendendoli protagonisti

della costruzione del sapere.

Lezione operativa: definite le fasi operative e le finalità, ha uno sviluppo laboratoriale.

Mastery-learning: utilizzato principalmente nei confronti degli allievi in difficoltà di

apprendimento, riduce e fraziona contenuti e obiettivi, aumentando la possibilità di

successo e generando autostima.

Cooperative-learning: al fine di stimolare la collaborazione, l’integrazione e

l’inclusione.

Tutoring: sfrutta il principio dell’apprendimento tra pari, consolida le dinamiche

relazionali.

Prosocialità: trattasi di un metodo di lavoro che mira a promuovere la cooperazione,

l’integrazione, lo star bene a scuola e in gruppo dei bambini.

Ogni lezione procederà sempre dall’organizzazione intenzionale, sistematica, consapevole delle

sequenze educativo-didattiche che dal fare conducono al sapere e dal sapere convergono nel

saper fare, al fine di promuovere il passaggio dalla cultura informale alla cultura formalizzata.

Le linee metodologiche fondamentali sono sotto indicate:

Condivisione di obiettivi cognitivi, operativi, metacognitivi e di significati

dell’apprendimento

Alternanza equilibrata delle diverse modalità didattiche: lezione frontale e\o dialogata,

esercitazioni degli allievi, discussione e confronto fra i diversi interventi.

Organizzazione del lavoro in sequenze logiche.

Guida all’acquisizione di un metodo di studio efficace, razionale, adeguato alle singole

discipline.

Coinvolgimento degli allievi nel processo di valutazione delle loro risorse e delle loro

difficoltà.

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Controllo costante dei processi di apprendimento e monitoraggio degli sviluppi individuali

delle abilità mediante: verifiche frequenti, formative e sommative; correzione sistematica dei

lavori prodotti dagli alunni; recupero tempestivo degli obiettivi mancati e potenziamento

attraverso lavori individuali o per gruppi di livello.

Corretta gestione dell’errore, considerato quale risorsa nel senso che una tempestiva e corretta

diagnosi è il presupposto per l’individuazione della terapia.

Integrazione tra le attività di studio svolte a scuola e l’esperienza diretta nella realtà (visite nei

luoghi del lavoro, laboratori, incontri con soggetti esterni…).

Utilizzo di strategie che favoriscano l’apprendimento cooperativo e la competenza nelle

relazioni.

Elaborazione di percorsi individualizzati in base ai diversi bisogni degli allievi.

In particolare si mira a:

valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;

attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;

favorire l’esplorazione e la scoperta;

incoraggiare l’apprendimento collaborativo;

promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere (metacognizione);

realizzare attività didattiche in forma di laboratorio.

Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la

programmazione didattica del Consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare

razionali tempi di studio degli alunni.

6. Verifica e valutazione Secondo quanto stabilito dal DPR n. 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento recante

coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni), le procedure per la

valutazione e in particolare i criteri relativi alla valutazione del comportamento e degli

apprendimenti degli alunni sono di competenza del Collegio dei docenti.

Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione

valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto

espresso in decimi, il Collegio dei docenti definisce criteri, modalità e tempi della valutazione, al

fine di garantire equità, trasparenza e omogeneità a tale delicata attività.

La valutazione costituisce la condizione indispensabile perché il processo di insegnamento-

apprendimento sia efficace e perché l’alunno impari a conoscere se stesso, i propri limiti, le

proprie potenzialità e le proprie inclinazioni: essa infatti non si esaurisce nella certificazione

finale della preparazione conseguita dallo studente, ma si svolge in itinere ed ha la funzione di

monitorare l’intero processo cognitivo onde consentire ai docenti di predisporre, se necessario,

tempestivi interventi di recupero e ricalibrare la programmazione. Perché sia efficace è

necessario che gli studenti vivano con serenità la verifica e siano consapevoli di:

come si valuta (i criteri di valutazione sono ben determinati e chiaramente esplicitati agli

studenti)

cosa si valuta (obiettivi e contenuti oggetto di valutazione sono coerenti con il lavoro svolto)

perché si valuta (per evidenziare e correggere l’errore).

Le fasi della valutazione sono le seguenti.

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In ingresso con funzione diagnostica: tramite somministrazione di prove d’ingresso e

osservazioni sistematiche, consente di rilevare i prerequisiti cognitivi ed affettivo-

motivazionali dei discenti onde consentire la predisposizione della programmazione

individualizzata.

In itinere con funzione formativa: avvalendosi di verifiche intermedie, fornisce

all’alunno un’informazione accurata circa i punti forti e i punti deboli del suo

apprendimento e al docente una serie di dati che gli permettono di ricalibrare la

programmazione.

Finale o sommativa con carattere certificativo: scaturisce dall’esame comparato delle

verifiche intermedie e di quelle finali e dalla valutazione del percorso compiuto dal

singolo allievo a partire dalla situazione d’ingresso.

La valutazione tiene conto del raggiungimento degli obiettivi didattici programmati

(raggiungimento degli standard di apprendimento, anche trasversali, funzionalità del metodo di

studio) e avviene sulla base dei criteri oggettivi stabiliti dai docenti, ma tiene conto anche dei

seguenti indicatori:

i progressi compiuti dagli alunni, tenendo conto del livello di partenza e, soprattutto, dello

scarto tra situazione in ingresso e in uscita;

partecipazione alle attività;

impegno, interesse e applicazione allo studio.

Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento e degli alunni con bisogni educativi

specifici, il consiglio di classe valuta in base a quanto stabilito nel Piano Didattico

Personalizzato, condiviso dagli insegnanti e familiari dello studente, e le prove di verifica sono

strutturate tenendo conto dei processi più che dei prodotti. Strategie compensative e strumenti

dispensativi sono meglio specificati nel modello allegato di PDP.

Per gli con disabilità certificata vengono utilizzate griglie di valutazione commisurate alle

prestazioni attese. La valutazione considererà i seguenti aspetti:

la frequenza,

il grado di socializzazione raggiunto all’interno della classe,

i progressi conseguiti rispetto alla situazione di partenza in relazione agli obiettivi definiti nel

Piano Educativo Individualizzato individuale dell’alunno/a

adattamento del curricolo

Per gli alunni stranieri le modalità di valutazione tengono conto dei tempi e della situazione in

ingresso dell’alunno, del suo grado di alfabetizzazione nella lingua italiana, della partecipazione,

dei progressi. La valutazione sarà più comprensiva e diluita in in arco di tempo più lungo, per

rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione della lingua italiana.

Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali è stato comunque predisposto il Piano Annuale

per l’Inclusione, che costituisce l’Allegato 3 al POF.

Gli strumenti utilizzati per monitorare e valutare il percorso formativo degli studenti sono

plurimi, in modo da valorizzare i diversi stili cognitivi e rilevare il grado di raggiungimento di

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obiettivi cognitivi ( tramite procedure quantitative) e di obiettivi relativi alla sfera dell’essere

(tramite procedure qualitative).

Le prove di verifica sono predisposte tenendo conto degli obiettivi irrinunciabili delle discipline

e della mappa cognitiva della classe, al fine di garantire a tutti pari opportunità formative e di

apprendimento. Sono utilizzate: prove semistrutturate, in cui i punteggi sono predefiniti in base a

criteri (questionari, comprensione di testi, ricerche su temi predefiniti…); prove strutturate

(quesiti vero-falso, scelte multiple…); prove non strutturate (interrogazioni, discussioni, lavori di

gruppo…). Per gli alunni con disabilità le prove vengono predisposte in collaborazione con il

docente di sostegno.

La scuola garantisce la comunicazione del rendimento e del comportamento tramite:

comunicazioni di medio termine verbali alla presenza di tutti i docenti (4 incontri scuola-

famiglia);

schede di valutazione quadrimestrali;

comunicazioni dei docenti per chiamata diretta in situazioni di particolare attenzione.

Si allegano criteri di valutazione (Allegato 2)

7. Strategie Onde favorire il processo di apprendimento e di maturazione degli alunni si fa ricorso alle

seguenti strategie.

Strategie per il potenziamento\arricchimento delle conoscenze e delle abilità:

Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti;

Ricerche individuali e di gruppo;

Impulso allo spirito critico e alla creatività;

Lettura di testi extrascolastici.

Strategie per il sostegno\consolidamento delle conoscenze e abilità:

Attività guidate a livello crescente di difficoltà;

Inserimento in gruppi motivati di lavoro;

Assiduo controllo dell’apprendimento.

Strategie per il recupero delle conoscenze e delle abilità

Studio assistito in classe;

Diversificazione, adattamento dei contenuti disciplinari

Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti;

Ricorso all’attività iconica (realizzazione di carte geografiche, cartelloni, linee del tempo,

semplici tabelle…), onde consentire lo sviluppo di un diverso stile cognitivo.

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CAPITOLO V - LA SCUOLA DELL’INFANZIA: ASPETTI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI

1. Finalità La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età; concorre

alla loro educazione armonica ed integrale, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi,

delle capacità, delle differenze e dell’identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa

delle famiglie. La scuola riconosce la grande varietà e ricchezza di bisogni ed emozioni espressa dai

bambini per fare evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, per creare in loro la disponibilità a

fidarsi e ad essere accompagnati nell’avventura della conoscenza.

La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo:

dell’identità personale, aiutandoli a vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, a

stare bene, a sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, ad imparare a conoscersi e ad

essere riconosciuti come persona unica e irripetibile;

dell’autonomia, sviluppando nei bambini la fiducia in sé e negli altri, la capacità di

partecipare alle decisioni, esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere

comportamenti sempre più consapevoli;

delle competenze dei bambini, aiutandoli a giocare, muoversi, manipolare, curiosare,

domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il

confronto, ad ascoltare, comprendere raccontare descrivere, rappresentare e immaginare,

con simulazioni e giochi ruolo, situazione ed eventi con linguaggi diversi.

La Scuola dell’Infanzia si propone anche di avviare i bambini a vivere le prime esperienze di

cittadinanza, scoprendo l’altro da sé, attribuendo progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni,

rendendosi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise. Anche l’insegnamento

religione cattolica contribuisce alla formazione integrale dei bambini, promuovendo in particolare la

maturazione della loro identità anche nella dimensione religiosa.

2. Gli ambienti di apprendimento Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di ambienti di apprendimento caratterizzati

dal policentrismo e flessibilità dei ruoli propri dell’apprendimento cooperativo, da una fitta rete di

interazioni tra i vari attori del processo educativo, comprese le famiglie. Queste ultime sono

stimolate ad assumersi la corresponsabilità educativa, mentre i docenti si impegnano ad ascoltare,

accompagnare, entrare in interazione con i bambini.

Le sezioni del I Circolo Didattico Sante Giuffrida sono eterogenee, in quanto accolgono bambini di

età diversa; la didattica è pertanto a livelli, in quanto sviluppa lavori diversi con bambini diversi

contemporaneamente. Le aule sono accoglienti, calde, ben curate, orientate dal gusto estetico, a

“misura di bambino”; il tempo è disteso, in modo da consentire al bambino di vivere con serenità la

propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che

sperimenta e nelle quali si esercita.

3. I campi di esperienza I bambini apprendono attraverso l’esperienza; per questo gli insegnanti del I Circolo Didattico

Sante Giuffrida accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei

bambini. Recependo le Indicazioni ministeriali, tenendo conto delle risorse del territorio, delle

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esigenze delle famiglie, il team dei docenti elabora i Piani Personalizzati delle Attività Educative

(P.P.A.E.), che mirano a sviluppare i traguardi per lo sviluppo delle competenze connessi a cinque

differenti campi d’esperienza: Il sé e l’altro; Il corpo e il movimento; Immagini, suoni, colori; I

discorsi e le parole; La conoscenza del mondo. Il Curricolo della Scuola dell’Infanzia è allegato al

POF (Allegato 1).

4. Le attività curricolari ed extra-curricolari La Scuola dell’Infanzia del I – CD S. Giuffrida prevede e progetta attività curriculari ed

extracurriculari finalizzate allo sviluppo delle competenze e al raggiungimento dei traguardi per lo

sviluppo delle competenze connessi ai vari campi di esperienza. Lavorare per Unità di

Apprendimento favorisce la continua rivisitazione del percorso Educativo-Didattico, in quanto

presuppone una programmazione flessibile e in itinere strutturata a “mattoni”, ciascuno dei quali ha

un valore in sé, ma anche in riferimento al tutto che si vuole costruire

Le principali attività curricolari sono: le celebrazioni delle diverse festività, la vendemmia, attività

manipolative, motorie, drammatizzazione, conversazioni inerenti alle stagioni, uscite didattiche

effettuate sia nel comprensorio che fuori di esso. Per lo svolgimento di queste attività, che vengono

dettagliatamente esplicitate nella programmazione annuale, è prevista la compresenza dei docenti.

In particolare la compresenza è prevista nelle seguenti attività: San Martino, Recita di Natale,

Giovedì Grasso, San Giuseppe, Festa di Pasqua.

Le uscite fuori dal comprensorio prevedono la sola partecipazione dei bambini di 4/5 anni; inoltre

soltanto i bambini di 5 anni avranno la possibilità di partecipare, in orario extra scolastico, al

progetto di ampliamento POF proposto annualmente.

Tutti i bambini sono impegnati in attività motoria nel corso dell’anno scolastico, usufruendo della

palestra dell’istituto negli spazi orari concessi.

I bambini di 5 anni seguono, un’ora a settimana, lezioni/attività di alfabetizzazione in lingua

inglese.

Nel periodo Novembre-Dicembre verrà sviluppato il seguente progetto curriculare

“I SIMBOLI DEL NATALE”

Docente

Referente

Docente referente LaMela Teresa

Destinatari Alunni infanzia

Obiettivi Stimolare lo sviluppo della creatività;

incentivare comportamenti di solidarietà;

apprendere poesie e filastrocche.

Attività Esperienze di ascolto;

attività manipolative, grafico – pittoriche ed espressive;

realizzazione di addobbi;

Organizzazione manifestazione

Risultati attesi Intuire il significato del Natale come messaggio di fratellanza universale

Tempi Novembre-Dicembre

5. Attività sperimentali a classi aperte Le Classi Aperte rientrano nella proposta formativa della nostra scuola e consentono la

realizzazione di percorsi miranti a coinvolgere gruppi di bambini, costituiti per fasce d’età, e

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finalizzati ad obiettivi preventivamente stabiliti. Le attività proposte saranno: Accoglienza, Attività

Motoria, Attività di Manipolazione, Potenziamento delle competenze di base, Inglese.

Per favorire lo svolgimento di tali attività la nostra scuola ha adottato un orario interno, con turni

diversificati, volto ad incrementare le ore di compresenza delle insegnanti, per poter lavorare con i

bambini divisi in fasce omogenee per età. Queste attività verranno svolte un giorno alla settimana

per la durata di 1 ora e mezza circa; saranno coinvolte tutte le sezioni, con flessibilità oraria per

l’insegnante del turno pomeridiano che, una volta alla settimana, entrerà alle ore 10.00, ora che

recupererà il venerdì entrando alle 12.00.

GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA DELL'INFANZIA

TEMPO NORMALE

TEMPI ATTIVITA' SPAZI GRUPPO

BAMBINI

VALENZA

EDUCATIVA

8:00/9:00 Ingresso e gioco libero Aula Eterogeneo Relazionale

9:00 /10:00 Accoglienza

a classi aperte

Preghiera

Canti

Calendario

Filastrocche

Auditorium Eterogeneo Comunicativa

relazionale

(acquisizione di

regole comuni)

10:00 /11:30

Attività programmate nel

P.P.A.E. quali:

Progetti stagionali

Progetto colore

Progetto corpo

Progetto feste

Progetto continuità

Il tempo che passa

Aula Eterogeneo Sviluppo e abilità

competenze

11:30/12:00 Riordino della sezione e

autonomia di base

Aula

Bagno

Eterogeneo Abilità manuali e

motorie Autonomia

e igiene

12:00/13:30 Pranzo Aula Eterogeneo Socio relazionale

Alimentare -

Nutrizionale

13:30/14:30 Attività a classi aperte,quali:

Gioco libero

Gioco

Aula

Palestra

Eterogeneo Cognitiva Creativa

Relazionale

Affettiva

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14:30/15:30

Attività per gruppi

d’età, quali:

Manipolazione

Pregrafismo

Lettura di fiabe e

drammatizzazione

Disegno libero

Cineforum

Aula Eterogeneo Autonomia

Creativa

15:30/16:00 Riordino materiale e

Uscita

Aula Eterogeneo Autonomia

GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA DELL'INFANZIA

TEMPO RIDOTTO

TEMPI ATTIVITA' SPAZI GRUPPO

BAMBINI

VALENZA

EDUCATIVA

8:00/9:00 Ingresso e gioco libero Aula Eterogeneo Relazionale

9:00 /10:00 Accoglienza

a classi aperte

Preghiera

Canti

Calendario

filastrocche

Auditorium Eterogeneo Comunicativa

relazionale

(acquisizione di

regole comuni)

10:00 /10.15 Autonomia di base Servizi

igenici

Eterogeneo igiene

11:30/12:00 Riordino della sezione e

autonomia di base

Aula

Bagno

Eterogeneo Abilità manuali e

motorie Autonomia

e igiene

10.15/11.00 Spuntino Aula Eterogeneo Socio relazionale

Alimentare -

Nutrizionale

11:00/12.30

10:00/12:00

Attività programmate nel

P.P.A.E.

Progetti stagionali

Progetto colori

Progetto corpo

Progetto feste

Progetto continuità

Il tempo che passa

Aula

Eterogeneo Cognitiva Creativa

Relazionale

Affettiva

12:30/13:00 Riordino materiale e

Uscita

Aula Eterogeneo Autonomia

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INTEGRAZIONE ALLA GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA

DELL'INFANZIA

CLASSI APERTE ( nella giornata di giovedì )

TEMPI ATTIVITA' SPAZI GRUPPO

BAMBINI

VALENZA

EDUCATIVA

10:00/12:00 Motoria ( 3 anni )

Manipolazione ( 3 anni )

Inglese ( 4 anni )

Potenziamento delle

competenze ( 5 anni )

Palestra

Aula

Aula

Aula

Omogeneo Relazionale

Affettiva

Sviluppo abilità

manuali e motorie

Cognitiva

Il percorso didattico si snoderà attraverso le unità di apprendimento che comprendono: Obiettivi

Formativi- Metodologie- Contenuti- modalità di Verifica e Valutazione

6. Principi metodologici In un contesto predisposto all’inclusione, le caratteristiche proprie della scuola dell’infanzia, se

riconosciute e condivise dall’intero Collegio Docenti, sono di per sé funzionali alla creazione di

percorsi inclusivi. Innanzi tutto l’imprescindibile centralità del bambino, che tanto più è piccolo

quanto più richiede di essere riconosciuto per quello che è, nella sua essenzialità fatta di bisogni

concreti e di grandi potenzialità. Un bambino indiviso, il cui modo di apprendere è globale, perché

parte dall’esperienza concreta e dal gioco e coinvolge contemporaneamente la sfera emotiva,

cognitiva, comunicativa.

Nella nostra scuola l’insegnamento si basa sul LEARNING BY DOING: in quest’ottica

l’apprendere non coincide con il ricevere passivamente delle nozioni, ma presuppone l’elaborazione

attivamente delle idee. Lo spazio e il tempo sono a misura di bambino, ovvero sia l’organizzazione

degli ambienti che la strutturazione della giornata vengono costruiti tenendo conto dei bisogni e

delle caratteristiche proprie dei bambini stessi. Tutto è esplicitato e reso visibile ai bambini, dalle

regole sociali all’utilizzo degli spazi,alla scansione temporale della giornata. Tuttavia, considerata la

peculiarità dell’età evolutiva dei bambini che frequentano la scuola dell’Infanzia, è opportuno

precisare ulteriormente le seguenti strategie di intervento.

Partire dalle esperienze di vita e dagli interessi in atto nel bambino.

Far leva sulle esperienze e sui “vissuti” per innestare nuove conoscenze ed elaborazioni

personali.

Rispondere alle particolari caratteristiche e condizioni del singolo bambino (attitudini e

carenze), dopo un’adeguata rivelazione di livelli di sviluppo.

Creare un ambiente coerente in cui si riscontri sintonia di valori e di comportamenti.

Favorire nel bambino la possibilità di chiarire, ordinare ed organizzare le sue conoscenze.

Dal punto di vista metodologico gli interventi potranno iniziare con un gioco, un racconto, una

canzone, oppure una conversazione, un'osservazione o un dialogo o una drammatizzazione.

7. Verifica e valutazione Gli interventi di verifica mirano ad osservare il modo in cui i bambini hanno vissuto le esperienze

programmate, il modo in cui rappresentano espressivamente gli argomenti assimilati e la loro

capacità di interiorizzare i contenuti proposti.

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L’attività di osservazione consente non solo di accertare i livelli di conoscenza acquisiti dai

bambini, ma anche e soprattutto di avviare un processo di riflessione sulla modalità in cui si è

sviluppata la proposta didattica al fine di ricalibrare eventualmente, in un’ottica di costante auto

riflessività, la programmazione, avviando processi di auto correzione e di miglioramento costanti.

I criteri adottati per la verifica sono i seguenti:

osservazione diretta del bambino durante le attività;

raccolta di elaborati grafico-pittorici sui contenuti proposti;

elaborati verbali quali discussione, conversazione, ascolto di canzoni, racconti e narrazioni;

misurazione dello scarto tra la situazione in ingresso e in uscita, valorizzando non tanto il

risultato raggiunto quanto piuttosto il progresso conseguito rispetto alla situazione iniziale.

8. Criteri per le iscrizioni Iscrizioni. Le iscrizioni degli alunni alla scuola dell’infanzia avvengono secondo tempi e modalità

stabilite dalle disposizioni ministeriali. Il termine di scadenza delle iscrizioni, di norma tra gennaio

e febbraio di ogni anno, viene comunicato con avviso affisso in bacheca e pubblicato sul sito della

scuola. Ai sensi della Circolare ministeriale n. 28 del 10/01/2014, possono essere iscritti alle scuole

dell’Infanzia i/le bambini/e che abbiano compiuto o compiano entro il 31 dicembre 2014 il terzo

anno di età. Possono altresì essere iscritti i/le bambini/e che abbiano compiuto o compiano il terzo

anno di età dopo il 31 dicembre 2014 e comunque non oltre il termine del 30 aprile 2015. Hanno

comunque la precedenza, in caso di eccedenza, i bambini che compiano il terzo anno di età entro il

31 dicembre.

Modalità di iscrizione/riconferma. Le domande di iscrizioni alla scuola dell’Infanzia vanno

presentate presso la Segreteria della scuola su apposito modulo cartaceo che può essere richiesto

presso gli Uffici di segreteria o scaricato dal sito Web. Le famiglie dei bambini già iscritti

nell’anno precedente dovranno compilare un apposito modulo di riconferma che verrà consegnato

loro dalle docenti della sezione di appartenenza.

Criteri formulazione graduatoria. I criteri per la formulazione della graduatoria dei bambini

ammessi alla frequenza delle sezioni della scuola dell’infanzia, sia per il tempo normale che per il

tempo ridotto, sono i seguenti.

I genitori potranno richiedere o una sezione a tempo normale o una sezione a tempo ridotto.

I punteggi sono attribuiti innanzi tutto tenendo conto dell’età:

età 5 anni punti 5

età 4 anni punti 4

età 3 anni punti 3.

Inoltre vengono attribuiti i seguenti punteggi aggiuntivi:

Fratelli o sorelle di alunni già inseriti nel plesso: punti 1 (a prescindere dal numero dei

congiunti)

Il punteggio massimo conseguibile è pari a 7, il minimo è pari a 3.

All’interno di ogni fascia di punteggio verrà data priorità ai bambini più grandi, come attestato dalla

data di nascita.

I figli dei dipendenti della Scuola hanno la precedenza assoluta.

Scaduti i termini per la presentazione delle iscrizioni verranno predisposte le seguenti graduatorie,

esposte entro il mese di maggio:

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graduatoria alunni ammessi alla frequenza

graduatoria alunni in lista di attesa

graduatoria alunni non ammessi perché non in possesso dei requisiti richiesti.

Potranno essere inoltrati reclami entro 15 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie, ai sensi

dell’art. 14, comma 7 del DPR 275/99.

La lista d’attesa sarà aggiornata anche a seguito di eventuali nuove iscrizioni pervenute oltre la data

di iscrizione. Queste saranno inserite in coda nella lista d’attesa già costituita, secondo l’ordine di

arrivo, ma saranno riconosciute, nell’ordine, le precedenze di seguito esplicitate:

Alunno diversamente abile, valutando le condizioni oggettive di inserimento con l’equipe di

riferimento, come previsto dal DPR 24.02.94.

Alunno segnalato dai servizi sociali competenti.

Alunno di cinque anni.

Formazione delle sezioni. Le sezioni della scuola dell’Infanzia sono eterogenee: accolgono

bambini di età diversa (5, 4, 3 anni). Per la formazione delle sezioni si tiene conto dei seguenti

criteri:

continuità didattica ( il posto nella sezione è garantito per i bambini riconfermati)

inserimento degli alunni diversamente abili sulla base di valutazioni dei docenti del

consiglio di Intersezione

possibilità per i bambini con legami parentali con altri bambini già frequentanti di essere

inseriti, su richiesta dei genitori, nelle stesse sezioni dei loro congiunti.

L’inserimento dei bambini nuovi iscritti nelle Sezioni verrà effettuato dagli stessi insegnanti della

Scuola dell’Infanzia.

Eventuali richieste motivate di trasferimento verranno di volta in volta valutate dal Dirigente

scolastico.

L’elenco definitivo dell’assegnazione dei bambini alle singole sezioni sarà esposto prima dell’inizio

dell’anno scolastico e verrà predisposto dai docenti sulla base del presente regolamento.

Accoglienza ed inserimento. Affinché il distacco dalla famiglia e il primo rapporto con

l’istituzione scolastica possa avvenire nel modo più sereno, si rende necessario adeguare – nel

primo periodo dell’anno scolastico – i tempi di permanenza a scuola con le esigenze individuali

degli alunni. Pertanto l’inserimento e la frequenza dei bambini avverrà in maniera graduale e

personalizzata, con costante monitoraggio da parte dei docenti, che collaborano con le famiglie allo

scopo di calibrare l’intervento su ogni singolo bambino, senza imposizioni o forzature delle

prestazioni. La frequenza sarà organizzata in base ai tempi e modi previsti dal piano di accoglienza

che il Collegio dei docenti delibererà prima dell’inizio di ogni anno scolastico. Il piano prevede, di

norma, in relazione alle Sezioni a tempo ordinario, una prima fase di inserimento, con frequenza

limitata al solo turno antimeridiano per i bambini di nuovo inserimento. Gli orari di frequenza per

ciascun bambino, nelle prime due settimane dell’anno scolastico, saranno concordati con le famiglie

sulla base della valutazione che l’equipe dei docenti opererà relativamente ai singoli alunni, nel

rispetto delle specifiche esigenze di ciascuno e con particolare attenzione al livello di autonomia

individuale.

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CAPITOLO VI - LA SCUOLA PRIMARIA: IL CURRICOLO E L’OFFERTA FORMATIVA

1. Il percorso formativo: finalità Il primo ciclo di istruzione, dai sei ai quattordici anni, costituisce un passaggio fondamentale per la

costruzione del progetto di vita di ogni persona perché fornisce le basi che permettono ad ogni

ragazzo di affrontare in modo positivo le esperienze successive proprie del Secondo Ciclo di

istruzione e di formazione e, in particolare, i problemi del vivere quotidiano e del responsabile

inserimento nella vita familiare, sociale e civile in questa particolare fase dell’età evolutiva.

La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze ed abilità fondamentali per sviluppare

le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale

finalità la nostra scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;

cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e

contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di

istruzione.

La scuola intende promuovere un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo

attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le proprie inclinazioni; avviarsi a costruire

un progetto di vita, sviluppare pensiero critico e originale, fantasia, capacità di stare in gruppo.

Fondamentale è in tal senso il rapporto con i genitori.

In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria

esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli

alfabeti di base della cultura.

2. Il curricolo Il curricolo elaborato dal I Circolo Didattico Sante Giuffrida assume come quadro di riferimento le

Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012.

Pertanto, da un lato si attiene alle norme generali stabilite dallo Stato in merito a:

obiettivi generali del processo formativo, che si concretizzano nel raggiungimento del

Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione (vedasi capitolo III);

obiettivi specifici di apprendimento;

discipline di insegnamento;

orari obbligatori;

standard relativi alla qualità del servizio e sistemi di valutazione e controllo del servizio

stesso.

Dall’altro lato il curricolo, pur all’interno dei vincoli sopra esposti, è espressione della libertà di

insegnamento e dell’autonomia scolastica ed esplicita l’identità della nostra scuola e le scelte della

comunità.

Il curricolo è stato predisposto con riferimento al Profilo dello studente, riportato sinteticamente nel

capitolo III, ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze, che ogni alunno deve poter perseguire e

che costituiscono riferimenti ineludibili per gli insegnanti, piste culturali e didattiche da percorrere,

agli Obiettivi specifici di ogni disciplina, organizzati in nuclei tematici.

A partire dal curricolo di istituto i docenti del I Circolo Didattico hanno individuato e individuano

le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più

idonee, con attenzione all’integrazione tra le discipline, al fine di superare la frammentazione,

assicurando trasversalità e interconnessione tra le stesse e unitarietà dell’insegnamento.

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Per l’insegnamento della Religione cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari (L. 121/85) i

traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa

con l’autorità ecclesiastica (DPR 11 febbraio 2010).

Nell’elaborazione del curricolo la scuola assume inoltre come orizzonte di riferimento verso cui

tendere il quadro delle Competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal

Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre

2006), che vengono sinteticamente sotto riportate:

comunicazione in lingua madre;

comunicazione nelle lingue straniere;

competenze matematiche e competenze di base in scienza e tecnologia;

competenze digitali;

imparare ad imparare;

competenze civiche e sociali;

spirito di iniziativa ed imprenditorialità;

consapevolezza ed espressione culturale.

Il curricolo della nostra scuola, inteso come progetto unitario di apprendimento, intende valorizzare:

le idee e i valori presenti nella esperienza del fanciullo;

la corporeità come valore;

le conoscenze, da quelle elementari a quelle più complesse e formali;

il confronto interpersonale;

la diversità delle persone e della cultura come ricchezza;

l’impegno personale e la solidarietà sociale.

Il curricolo verticale di istituto è allegato al presente Piano dell’Offerta Formativa (Allegato 1).

3. L’Offerta formativa: uno sguardo d’insieme I docenti del Circolo, analizzati i problemi della popolazione scolastica, tenuto conto delle risorse

del territorio, individuati i bisogni dell’utenza e valorizzati gli stimoli culturali che l’ambiente offre,

nell’intento prioritario di favorire ed innalzare il successo scolastico, elabora il seguente piano delle

attività, per assicurare e garantire a tutti gli alunni un “curricolo di base” obbligatorio, inteso come

percorso intenzionale e sistematico, unitario e verticale, incentrato su abilità e competenze, con

opportunità di flessibilità e compensazioni tra le diverse discipline ed arricchito con opportunità

formative che possano apportare significativi contributi al processo di apprendimento.

Il nostro servizio scolastico comprende:

le attività formative del curricolo nazionale,

le attività extra-curricolari liberamente scelte dall’utenza.

Obiettivi che la nostra Scuola si propone, attraverso un’offerta formativa seria, qualificata,

razionalmente pianificata, oggetto di un costante processo di autovalutazione interna e attraverso un

modello didattico autorevole ma basato sull’ascolto e il dialogo, sono i seguenti:

favorire nei discenti l’acquisizione di un metodo di studio razionale e funzionale alle singole

discipline;

formare studenti forniti di solide abilità di base, sia nell’area linguistica che nell’area logico-

matematica, capaci pertanto di affrontare serenamente il nuovo ciclo di studi.

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4. Le attività curricolari e il modello orario: aggregazione delle discipline in

aree Il D.M. 10/09/91, stabilito il numero di ore settimanali minimo per ogni disciplina, rimanda al

Collegio la definizione del tetto massimo, al fine di garantire una suddivisione flessibile dei tempi

di insegnamento, adeguata alle aree, alle discipline e alle esigenze degli alunni. Pertanto le 891 ore

obbligatorie annue, pari a 27 ore settimanali, sono state distribuite adeguatamente e in modo

flessibile in rapporto a ciascuna classe, alle aree e alle discipline, alle esigenze degli alunni e alle

esperienze formative. In linea generale il Collegio per ciascuna area o disciplina prevede quanto

segue:

DISCIPLINA TEMPI MINIMI TEMPI MASSIMI

ITALIANO 210 264

INGLESE 33 99

STORIA 56 100

GEOGRAFIA 56 100

Cittadinanza e Costituzione (Sperimentazione) 25 33

MATEMATICA 110 198

SCIENZE 56 66

TECNOLOGIA E INFORMATICA 25 35

MUSICA 30 33

ARTE ED IMMAGINE 30 33

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 30 33

RELIGIONE CATTOLICA 56 66

TOTALE 891 ORE ANNUE

Tenuto conto della L. 148/90 e del succitato D.M. 10/09/91, è stato adottato il seguente prospetto

che, oltre a definire la quota oraria settimanale riservata ad ogni disciplina, aggrega le stesse in aree,

al fine di favorire l’interdisciplinarità. Il collegamento tra discipline sarà perseguito non solo

all’interno dell’area ma, tramite le attività di programmazione, tra tutte le aree e le discipline, in

vista del raggiungimento dei “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” e, soprattutto, delle

“Competenze chiave per l’apprendimento permanente” (Raccomandazione del Consiglio e del

Parlamento dell’U.E. del 18/12/2006).

Si precisa inoltre che il Collegio dei Docenti, in ossequio al principio di flessibilità sancito dal DPR

275/1999, ha deliberato di adottare 30 unità di insegnamento settimanali di 55 minuti, pari a 27

unità orarie. Il servizio di ogni docente è quindi pari a 24 unità di insegnamento di 55 minuti e 2 ore

di programmazione settimanale di 60 minuti.

Prospetto quota oraria e aggregazione discipline in aree

SCUOLA PRIMARIA

Aree Discipline* Classi 1

e

Quota oraria Classi 2

e

Quota oraria Classi 3

e

Quota oraria

Classi

4e, 5

e

Quota oraria

A

Area dei

linguaggi

Italiano 9 8 8 7

Arte

e immagine

1 1 1 1

Musica 1 1 1 1

Educazione fisica 1 * 1 1* 1

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33

Inglese 1 2 3 3

B

Area

matematica,

scientifica,

tecnologica

Matematica 7 7 6 6

Scienze 3 3 3 3

Tecnologia/Informatica 1 1 1 1

C

Area

antropologica

Storia e geografia 4 4 4 5

Cittad. e Costituzione **Trasversale (circa 30 ore annue)

Curricolo locale **Trasversale (circa 30 ore annue)

Religione 2 unità orarie in ogni classe

Totale unità di insegnamento 30 unità orarie in ogni classe

*L’insegnamento dell’Educazione Fisica, nelle classi prime e nelle classi terze con struttura modulare, potrà essere

svolto in una classe del modulo dal docente dell’Area A e nell’altra classe del modulo dal docente dell’area B, al fine di

costituire cattedre con un numero equo di ore.

Nel caso in cui si desse applicazione al progetto Sport di classe, il collegio si impegnerà ad incrementare le ore di

Educazione fisica, portandole a due ore settimanali.

** Il monte ore dedicato alle attività trasversali del Curricolo locale e del Curricolo di Cittadinanza e Costituzione è

pari a circa 30 ore annue. Nelle programmazioni dei Consigli di Interclasse e nelle attività di programmazione verranno

definite le singole UdA con indicazione dei contenuti, degli obiettivi, dei compiti di apprendimento, della tempistica,

delle discipline e dei docenti coinvolti.

Si precisa che l’aggregazione delle discipline in aree è suscettibile di lievi cambiamenti, giustificati da esigenze

organizzative, didattiche o dalle opzioni compiute dai docenti sulla base delle loro competenze ed esperienze didattiche.

In merito al monte orario relativo all’area antropologica, potrebbe essere suscettibile di variazioni in considerazione

dell’esigenza di predisporre l’orario

Il Curricolo trasversale di Cittadinanza e Costituzione e il Curricolo locale, comprensivi di U.d.A.,

sono allegati al POF.

5. L’offerta formativa: le attività curricolari La progettazione curricolare è costituita:

da attività inerenti alle singole discipline, al fine di indurre l’alunno a trasformare specifiche

conoscenze (il sapere) e abilità (il saper fare) in competenze (il saper fare autonomamente nei

diversi contesti);

da attività di integrazione rivolte ad alunni in difficoltà o a rischio di dispersione;

da Laboratori;

da Progetti interdisciplinari (Educazione alla Salute e all’Alimentazione, all’Ambiente, alla

Cittadinanza e Legalità, Educazione stradale, Educazione alla solidarietà);

da attività di accoglienza, continuità e orientamento;

da attività di recupero e di potenziamento;

da Progetti didattici quali visite, viaggi d’istruzione, partecipazione a rappresentazioni teatrali o

musicali;

da attività miranti alla valorizzazione delle ricorrenze religiose e civili, soprattutto locali;

dalla libera partecipazione ai concorsi e alle iniziative promosse dagli enti Locali, dal Ministero

e dalle Associazioni

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6. Il laboratorio curricolare di Informatica L’Informatica è ormai una conoscenza irrinunciabile per lo studente e per il cittadino.

Attraverso il Laboratorio di Informatica l’alunno viene avvicinato gradualmente all’uso del

computer e all’utilizzo dei programmi specifici. Gli obiettivi da conseguire al termine della scuola

primaria sono:

saper utilizzare internet per reperire notizie e informazioni;

cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità.

Le attività consistono in:

Lezioni frontali ed esercitazioni in aula di Informatica.

Uso dei programmi specifici.

Esperienze di gruppo.

7. Progetti interdisciplinari di Cittadinanza e Costituzione La scuola è il luogo privilegiato in cui favorire l’intreccio tra gli obiettivi formali dei processi

educativi con i valori informali della vita quotidiana, al fine di contribuire alla “formazione

integrale della persona”. In tal senso Cittadinanza e Costituzione assolve ad un ruolo non

trascurabile in quanto favorisce il processo di crescita dell’alunno. Gli alunni imparano pertanto,

attraverso le attività quotidiane, a rispettare i valori sanciti dalla Costituzione e in particolare:

i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2 della Costituzione);

il riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3 della Costituzione);

il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (art. 4 della

Costituzione);

la libertà di religione (art. 8 della Costituzione);

le varie forme di libertà (artt. 13-21 della Costituzione);

l’organizzazione della società (artt. 35-54 della Costituzione);

le istituzioni politiche (artt. 55 – 96 della Costituzione);

L’attività curricolare si

articola in

Attività di

Recupero e

Potenziamento

Attività di sostegno e di

integrazione per gli alunni in

difficoltà di apprendimento

Partecipazione a concorsi e

iniziative promosse

da Enti e

Associazioni

Valorizzazione

ricorrenze

religiose e civili

e del territorio

Attività di Accoglienza

Continuità e

Orientamento

Visite guidate,

viaggi di

istruzione,

partecipazione

ad eventi

culturali

Unità

d’apprendimento

disciplinari della

quota obbligatoria e

aggiuntiva

Attività di: Educazione

stradale, alla legalità,

all’ambiente, alla

solidarietà, alla salute,

all’alimentazione

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il diritto alla parola (art. 21 della Costituzione);

L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è interdisciplinare. Il Collegio dei docenti ha

elaborato il curricolo (Allegato 1).

Rientrano all’interno dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione i seguenti progetti trasversali

curricolari elaborati dai docenti Referenti.

Educazione alla salute ed alimentazione

Progetto pluriennale: “Scuola Alimentare. L’ABC della salute”

Primo e secondo anno: prima colazione e merenda

Docente Referente Docente referente per l’Educazione alla salute ed alimentazione, ins. Licari

Agatina

Collaborazione

esterna

Dott.ssa Anna Maria Santangelo, Pediatra

Dott. Francesco Pignataro, Medico scolastico

Destinatari Alunni Sezioni dell’Infanzia e loro genitori

Alunni classi prime e seconde e loro genitori

Soggetti coinvolti Alunni. Genitori. Dirigente scolastico. Insegnanti. Pediatra/nutrizionista.

Medico scolastico. Enti esterni

Obiettivi Offrire esperienze formative e modello comportamentali corretti per

un’educazione alla salute che duri tutta la vita.

Avviare i bambini, attraverso esperienze ludiche, sensoriali, cognitive

all’assunzione di corretti stili di vita.

Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari

Stimolare una maggiore attività motoria a scuola e a casa.

Assumere un atteggiamento critico nei confronti dei messaggi

pubblicitari.

Comporre la razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della

piramide alimentare.

Ampliare la gamma di cibi consumati abitualmente.

Educare al gusto.

Costruire capacità di vivere positivamente il rapporto con il cibo .

Mantenere comportamenti corretti a tavola.

Attività Incontro preliminare tra pediatra, dirigente scolastico, insegnanti per la

programmazione delle attività e tempistica.

Incontro formativo per gli insegnanti.

Relazione del pediatra ai genitori.

Screening antropometrico periodico del medico scolastico.

Diario alimentare e percorsi didattici in aula degli insegnanti, supportati

dal pediatra

Laboratorio del gusto.

Restituzione dei dati e conferenza di servizio

Visite didattiche presso fattorie didattiche ed aziende agricole e

produttive del territorio

Risultati attesi Aumento del consumo di frutta e verdura

Aumento del consumo della prima colazione e merenda con cibi salutari.

Diminuzione dell’incidenza di sovrappeso-obesità nelle classi

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d’intervento rispetto alle classi controllo

Tempi Più anni consecutivi

La scuola ha aderito al Progetto “Frutta nelle scuole”

Educazione all’Affettività

Docente Referente Docente referente per l’Educazione ambientale, ins. Agatina Licari

Destinatari Alunni 1^ 2^ 3^

Obiettivi Imparare a conoscere le proprie reazioni emotive;

ampliare le espressioni del vocabolario emotivo;

imparare ad usare modalità comportamentali per aiutarsi l’un l’altro;

imparare a capire ciò che viene trasmesso dagli altri e comprendere i

propri stati d’animo penetrando nella sfera emotiva

Attività Proposta di un tema per ogni incontro

Incontri di discussione

Riflessione seduti in cerchio.

Attività pratiche sul tema all’interno della classe.

Riflessioni conclusive per ogni incontro

Risultati attesi Migliorare nell’alunno la conoscenza di sé e facilitare nel gruppo classe la

comunicazione, l’ascolto e la solidarietà tra i vari soggetti.

Tempi Intero anno scolastico

Educazione ambientale

Ecoevento

Docente

Referente

Docente referente per l’Educazione ambientale, ins. Licari Agatina

Destinatari Tutte le classi

Soggetti

coinvolti

Alunni. Genitori. Dirigente scolastico. Insegnanti. Enti esterni

Obiettivi Promuovere un sistema integrato di interventi per una conoscenza delle

tematiche ambientali .

Educare al rispetto e alla responsabilità verso l’ambiente.

Capire che l’ambiente deve essere conservato, difeso, migliorato.

Attività Osservare la complessità e la diversità della natura, utilizzando gli organi di

senso.

Saper reperire dati attraverso l’uso di strumenti adeguati.

Individuare le problematiche connesse alla difesa e alla conservazione della

natura.

Formulare ipotesi di intervento per progettare e realizzare esperienze

concrete e operative.

Conoscere le regole per il rispetto e il mantenimento degli ambienti naturali

e cittadini.

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Conoscere i Parchi e le Riserve Naturali .

Riciclare la plastica.

Riciclare la carta.

Risultati attesi Aumento della sensibilità alle tematiche ambientali

Tempi Tutto l’anno scolastico

La scuola ha partecipato ad un complesso programma di eventi ed attività promosso

dall’Assessorato alla P.I.: giornata del baratto, giornata del riciclo.

Educazione alla legalità

Educazione stradale

“La legalità è libertà” (W. Goethe)

Docente

Referente

Ins. Nasca Irene

Finalità Acquisire coscienza dei comportamenti corretti, delle fondamentali norme di

convivenza sociale e democratica.

Destinatari Tutte le classi

Obiettivi Favorire la conoscenza di alcuni fondamentali valori civili, con lo scopo di

formare una coscienza personale che porti gli alunni a ritenere che la

costruzione di un futuro libero e di pace nasce dall’accettazione del rispetto

delle leggi e delle norme.

Prendere coscienza di essere titolari di diritti e doveri ed esercitare nel

quotidiano il rispetto degli impegni assunti all’interno di un gruppo di persone

che sono titolari degli stessi diritti e doveri.

Individuare nel contesto sociale in cui si vive varie forme di illegalità.

Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire

con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore.

Familiarizzare con le forze dell’ordine preposte al rispetto delle leggi

Conoscere la storia ed il significato della Costituzione italiana (classi V)

Articolazione del

progetto

Classi I e II

Conoscere il significato e l’importanza del vivere insieme (le regole in classe

e la vita di gruppo; collegamenti con affettività)

Classi III

Conoscere le regole della circolazione stradale partendo dal contesto

scolastico e dallo spazio circostante

Classi IV e V

Conoscere il percorso storico che ha portato alla nascita della Costituzione

italiana

Conoscere e comprendere alcuni articoli della Costituzione e i suoi principi

fondamentali

Conoscere lo stato di diritto e il principio di legalità

Attività Conversazioni guidate

Proiezioni video

Lavori di gruppo con turnazione di ruoli

Incontri con amministratori locali e figure istituzionali

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Laboratorio grafico-pittorico, manipolativo, corporeo, teatrale.

Lavori individuali e di gruppo

Il “gioco del cestino e della valigia”

Visita alle istituzioni presenti sul territorio preposte alla difesa e al

mantenimento della legalità: caserma dei Carabinieri, caserma Maristaeli di

Catania (gruppo elicotteristi della marina militare).

Conferenze con la Polizia postale sull’Utilizzo di internet

Lettura di alcuni articoli della Costituzione italiana

Risultati attesi Acquisire coscienza dei comportamenti corretti, delle fondamentali norme di

convivenza sociale e democratica nell’ambito di una società civile,

individuandone gli atteggiamenti scorretti ed illegali al fine di contrastarli e

renderli inefficaci.

Tempi Tutto l’anno scolastico

La scuola ha partecipato alla Marcia della Pace Perugia-Assisi.

Progetto sicurezza

Docente

Referente

Ins. Bua Antonino

Destinatari Tutti gli alunni

Obiettivi Accrescere la consapevolezza circa le regole che consentono la salvaguardia

della sicurezza in situazioni di emergenza.

Acquisire comportamenti corretti da seguire in caso di emergenza

Attività Compilazione e studio di una “Guida su scuola sicura”

Risultati attesi Ottimizzazione dei tempi nelle prove di evacuazione

Tempi Tutto l’anno scolastico

8. Attività di Continuità e Orientamento La scuola contribuisce a promuovere la continuità del processo educativo, condizione essenziale per

assicurare agli alunni il corretto conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.

Il D.M. 16/12/92 sulla continuità educativa, nella Premessa, conferma “l’esigenza di garantire il

diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo secondo una logica di sviluppo

coerente che valorizzi le competenze già acquisite dal soggetto e insieme riconosca la specificità e

la pari dignità educativa all’azione di ciascuna scuola”.

Per garantire lo sviluppo e la crescita degli studenti la Funzione Strumentale Area 2 predispone

iniziative di Accoglienza per gli alunni delle classi prime, finalizzate al loro positivo inserimento

nel nuovo ambiente scolastico. La cerimonia della “consegna” dei bambini da parte delle maestre

della scuola dell’Infanzia agli insegnanti della scuola primaria, contribuisce a creare un legame di

continuità educativa tra i due gradi scolastici.

Nella programmazione dei piano di lavoro annuale i team dei docenti tengono presente il principio

della Continuità, soprattutto all’interno delle classi prime, al fine di prevenire le difficoltà che

talvolta si riscontrano nei passaggi tra diversi ordini di scuola e di predisporre itinerari di

apprendimento graduali e funzionali ai bisogni formativi dei discenti, capaci di garantire uno

sviluppo relazionale e cognitivo armonico. A tal fine la scuola progetta incontri tra i docenti della

scuola dell’Infanzia e i docenti della Scuola Primaria al fine di stabilire, sulla base di un’analisi

accurata dei curricoli, momenti specifici di coordinamento didattico e indurre gli insegnanti a

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confrontare le rispettive opinioni in ordine all’interazione tra sviluppo e istruzione, tra processi

cognitivi e strategie comportamentali di apprendimento, tra le abilità terminali richieste e quelle che

vengono identificate come prerequisiti necessari per apprendere i diversi contenuti

dell’insegnamento. Parimenti la Scuola intende favorire il passaggio dagli ambiti disciplinari, che

caratterizzano la Scuola Primaria, ad un’acquisizione sistematica e critica dei contenuti disciplinari,

dalla rappresentazione iconica alla rappresentazione formale e astratta e ai modelli conoscitivi

matematico–scientifico–tecnologico, linguistico –letterario, artistico – estetico, storico – sociale ed

etico – religioso, funzionali allo sviluppo di competenze ed abilità, nel rispetto delle potenzialità di

ciascuno e del progetto orientativo della singola persona.

Il percorso formativo unitario progettato dalla scuola, mirante alla piena formazione della persona,

dell’uomo e del cittadino, nella prospettiva educativa dell’educazione morale, sociale, civile,

affettiva e religiosa, intende inoltre coinvolgere le famiglie e l’extrascuola per costruire un

ecosistema che assicuri la continuità “orizzontale” tra i diversi ambienti di vita e di formazione

dell’alunno.

Un’azione didattica graduale, razionale e attenta alla dimensione relazionale alunno-contesto

scolastico consente di avviare processi di Orientamento in quanto, chiamando gli studenti ad una

varietà di impegni curricolari ed eventualmente extracurricolari, consente agli stessi di prendere

consapevolezza circa i propri punti di forza e di debolezza, di assumere infine coscienza di sé in

vista delle scelte che saranno chiamati a compiere. In particolare, per aiutare gli studenti ad

“orientarsi” nella realtà scolastica locale, la Funzione Strumentale Area 2 predispone e organizza

incontri con i docenti delle Scuole secondarie di primo grado del Territorio.

Obiettivi specifici del progetto di accoglienza, continuità, orientamento sono:

Favorire la reciproca conoscenza, il dialogo, la comunicazione

Individuare i legami umani significativi

Promuovere il senso di appartenenza

Nell’anno scolastico 2013/14, al fine di realizzare la continuità educativa tra la scuola dell’infanzia,

la primaria e la scuola secondaria di primo grado, sono stati programmati i seguenti incontri

periodici, da svolgersi durante l’anno scolastico:

Collaborazione tra scuola dell’infanzia e primaria per la formazione delle classi prime;

Incontro tra docenti dell’infanzia e docenti delle classi prime per verifica, valutazione

precedente e percorso iniziale dell’alunno (Gennaio)

Attività comuni tra scuola primaria e scuola secondaria di I° grado

Presentazione da parte degli insegnanti del documenti di valutazione degli alunni delle

classi 5° accompagnata da una tabella che rileva eventuale disagio o debolezza

La proposta operativa per l’anno scolastico 2014/15 consta di vari progetti, sotto elencati :

Progetto Accoglienza, classi 1° “Benvenuti bambini”

Progetto “ La salute ed il mio sorriso”, Infanzia/primaria

Progetto Orientamento infanzia alunni esterni- classi primo circolo “Anche voi insieme

a noi”

Progetto Continuità infanzia- quinte classi “Insieme l’anno prossimo”

Progetto Continuità e orientamento, primaria/secondaria “Sport di squadra”

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Progetto accoglienza

“Benvenuti bambini”

Docente

Referente

Funzione Strumentale Area 2, ins. Nicosia Rosalba

Destinatari Alunni delle classi prime e loro genitori

Obiettivi Favorire l’inserimento dei bambini nel nuovo contesto scolastico.

Creare un rapporto sereno ed aperto con i genitori per l’interazione

scuola-famiglia a beneficio degli alunni.

Attività

Incontro con il dirigente scolastico, gli insegnanti e gli operatori

scolastici

Collaborazione tra scuola dell’infanzia e primaria per la formazione

delle classi prime

Festa di accoglienza con il coinvolgimento della scuola dell’infanzia

Attività predisposte dai consigli di classe al fine di agevolare la

socializzazione

Incontri tra docenti dell’infanzia e docenti delle classi prime per verifica

valutazione precedente e percorso iniziale dell’alunno

Tempi Primi giorni di scuola

Progetto Continuità

“La salute e il mio sorriso”

Docenti

Referenti

Funzione Strumentale Area 2, ins. Nicosia Rosalba

Referente alla salute, ins, Licari Agatina

Destinatari Alunni delle classi prime

Alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia

Genitori

Obiettivi Apprendere ed assumere consapevolmente decisioni utili al mantenimento

e al miglioramento del proprio benessere

Affinare le capacità manipolative

Creare un rapporto sereno con i genitori per l’interazione scuola-famiglia a

beneficio degli alunni

Stimolare la socializzazione

Attività Conversazioni guidate

Attività manipolative

Disegni

Memorizzazione di canti

Incontro con esperti

Collaborazione tra alunni infanzia-primaria

Tempi Da febbraio a maggio

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Progetto Orientamento

“Anche voi insieme a noi”

Docenti

Referenti

Funzione Strumentale Area 2, Nicosia Rosalba

Collaboratrice del D.S., ins. Maugeri Maria Stella

Destinatari Alunni di 5 anni provenienti da scuole esterne ; Genitori

Obiettivi Informare i genitori circa le possibilità formative offerte dalla nostra scuola

Promuovere la collaborazione tra i bambini nel rispetto delle regole della

comunità

Attività Preparazione di canti, poesie, filastrocche, balli e piccole recite relative al

Natale

Realizzazione di uno spettacolo natalizio, con il coinvolgimento delle classi

del primo circolo

Tempi Novembre/Dicembre

Progetto Continuità

“Insieme l’anno prossimo”

Referente Funzione Strumentale Area 2, ins. Nicosia Rosalba

Destinatari Alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia

Alunni e insegnanti delle classi quinte

Obiettivi Conoscere i possibili futuri insegnanti

Creare un rapporto sereno e benefico con gli alunni di 5 anni che dovranno

inserirsi in un nuovo contesto scolastico

Attività Attività manipolative al fine di agevolare la socializzazione

Visita classi della scuola primaria

Realizzazione di un cartellone

Tempi Maggio

Progetto Continuità e orientamento

“Sport di squadra”

Referente Funzione Strumentale Area 2, ins. Nicosia Rosalba

Destinatari Alunni classi quinte scuola primaria

Classi scuola secondaria di primo grado del territorio

Obiettivi Saper accettare la delusione di un insuccesso senza trasformarla in una

sconfitta individuale

Riuscire a stabilire con gli altri migliori relazioni possibili

Informare gli alunni delle classi quinte circa le possibilità formative offerte

dalle scuole secondarie di primo grado del territorio

Favorire la reciproca conoscenza, il dialogo e la comunicazione

Attività Giochi di squadra.

Visita delle scuole secondarie di primo grado del territorio

Tempi Da novembre ad aprile

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9. Attività curricolari di potenziamento La scuola riserva grande attenzione ai fabbisogni formativi di tutti gli studenti. Fondamentale è in

tal senso l’impegno dei docenti in funzione di un progressivo accrescimento delle competenze degli

alunni, soprattutto linguistiche e logico-matematiche.

I progetti sotto riportati sono finalizzati al consolidamento/potenziamento delle competenze.

Ricerca-azione

Accrescere le competenze linguistiche e logico-matematiche

Docente referente Saccone Alfia

Destinatari Classi II, III, V e bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia

Obiettivi Accrescere le competenze in lettura

Accrescere le competenze logico-matematiche

Attività Allenamento sui test INVALSI.

Attività di ricerca-azione sulle classi campione

Risultati attesi Miglioramento delle competenze

Tempi Tutto l’anno scolastico

Tutte le classi effettueranno, nel corso dell’anno scolastico, un allenamento sistematico alla prove

INVALSI.

CONTINUITA’

EDUCATIVA

Collaborazione

tra Dirigenti

Scolastici,

Docenti,

Famiglie,

Extrascuola

Integrazione e

accoglienza

Conoscenza

reciproca dei

programmi dei

tre gradi di

scuola Compartecipazione

alle attività

didattiche degli

insegnanti delle

classi terminali e

iniziali

Obiettivi in senso

longitudinale

Incontri ed

attività in

comune tra gli

alunni delle

classi “ponte”

Incontri tra

insegnanti dei

vari ordini

scolastici

Formazione delle

classi iniziali, secondo

il criterio della

equieterogeneità del

gruppo-classe

Sistema di

valutazione

unitario in

entrata e in

uscita

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Progetto lettura

“Le avventure di Pinocchio”

Referente Neri Salvatore

Destinatari Tutti gli alunni delle classi 3^ E/F/G

Genitori

Obiettivi Riconoscere e osservare

L’ascolto attivo mediante il silenzio

L’attenzione e l’interlocuzione regolata

Tradurre un testo in inglese

Disegnare-rappresentare ironicamente una o più scene della favola

Attività Lettura del testo Pinocchio

Decodificare, verbalizzare, comunicare, esprimere, creare, interpretare

Risultati attesi Accrescere l’interesse per la lettura

Prodotto Rappresentazione teatrale di Pinocchio, messo in scena dai genitori

Tempi Tutto l’anno scolastico

La scuola al cinema

Referente Neri Salvatore

Destinatari Alunni classi terze E-F-G

Obiettivi Accedere al mondo della fruizione cinematografica in modo guidato e ragionato

Potenziare la capacità di “leggere” testi visivi

Comprendere i ruoli dei personaggi

Attività Visione dei film, dibattiti e riflessioni, somministrazione di schede di lavoro.

Risultati attesi Avvicinare gli alunni al cinema e al linguaggio filmico

Sviluppare una propria capacità critica.

Ampliare il lessico

Tempi Tutto l’anno scolastico

Volare

Docenti

Referenti

Castro Giuseppe

Falsone Calogera

Destinatari Alunni 3^ sez. E

Obiettivi Conoscere le forme geometriche

Misurare distanze

Sperimentare leggi fisiche

Costruire e decorare

Attività Manipolazione di materiali diversi

Esecuzione di un procedimento

Costruzione e decorazione di un aquilone

Risultati attesi Costruire un aquilone

Conoscere il vento

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Rispettare la natura

Educare al gioco all’aria aperta

Tempi Marzo

Riciclaggio creativo

Docenti

Referenti

Castro Giuseppe

Falsone Calogera

Destinatari Alunni classe3^ E

Obiettivi Conoscere le caratteristiche dei materiali usati

Riciclare materiali usati per costruire oggetti nuovi

Attività Pratiche di manipolazione

Ritaglio

Incollaggio

Assemblaggio

Decorazione

Risultati attesi Riciclare carta, plastica, cartone, riviste pubblicitarie, scatole di farmaci per

realizzare nuovi oggetti

Tempi Tutto l’anno scolastico

PROGETTO DI RECUPERO

“Un’opportunità in più!”

Destinatari Alunni 1^ sez. A-B-C

2^ sez. C-D

3^ sez. E

5^ sez. A-B-C-D

Obiettivi Accrescere interesse e partecipazione alla vita scolastica

Migliorare l’autostima

Ampliare le conoscenze e potenziare le abilità strumentali di base

Potenziare l’autostima personale, sociale ed operativa

Leggere, comprendere e produrre testi

Individuare la successione logico-temporale

Conoscere e applicare le convenzioni ortografiche

Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale

Leggere, scrivere e confrontare i numeri naturali

Comporre e scomporre i numeri in unità, decine, centinaia, migliaia

Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni con materiale strutturato e non

Attività Ascolto,lettura e comprensione di testi. Illustrazione di storie in sequenze.

Completamento di schede operative. Giochi linguistici. Esercizi di consolidamento.

Esercizi guidati a livello crescente di difficoltà.

Utilizzo di materiale vario di manipolazione. Utilizzo dell’abaco e dei regoli. Catene

numeriche. Giochi con materiale strutturato e non. Esercizi di rafforzamento del

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calcolo. Attività guidate per potenziare la comprensione di situazioni problematiche.

Risultati attesi Migliorare le competenze di base

Tempi Intero anno scolastico durante le ore di compresenza

10. Interventi individualizzati per alunni con bisogni educativi speciali Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali è stato elaborato un apposito Piano Annuale

dell’Inclusione allegato al POF.

A parte viene affrontato il tema degli alunni diversamente abili, cui si fa riferimento nella legge

quadro n. 104/92, che punta allo sviluppo delle potenzialità dell’alunno con handicap

nell’apprendimento, nella comunicazione, nella relazione e nella socializzazione, e nel DPR 24

febbraio 1994.

Alla luce di ciò gli insegnanti curricolari, insieme all’insegnante specializzato e agli operatori

scolastici, accolgono i bambini diversamente abili come soggetti portatori di valori ed esperienze

cognitive e relazionali; programmano interventi individualizzati diretti a raggiungere obiettivi

rapportati alle capacità degli alunni; utilizzano strumenti differenziati, tecniche e metodologie

adeguate.

In particolare i docenti dell’Istituto, d’intesa con le famiglie, propongono e realizzano nelle classi:

momenti di lavoro individualizzato e\o differenziato;

esperienze di piccolo gruppo per attività curricolari, operative e creative (rinforzo,

laboratori di informatica e manipolazione;

attività espressive;

attività integrative pomeridiane condotte da docenti della Scuola (pittura, musica, teatro…)

collaborazioni con l’Ente Locale e l’ASL.

Tutti gli interventi educativo-didattici, riabilitativi e sociali messi in atto, coinvolgono le

competenze e le possibilità emergenti di ogni alunno per favorirne l’autonomia, la comunicazione e

le relazioni sociali nella prospettiva di una qualità di vita possibile e perseguibile.

A tale scopo si intendono attivare nel corso dell’anno anche forme di sapere procedurale per far

acquisire abilità tecnico operative specifiche e facilitare l’acquisizione di contenuti attraverso

l’esperienza manipolatorio-concreta e puntando soprattutto sulla sfera motivazionale.

Sono previste anche attività mirate alla prevenzione della dispersione scolastica e alla promozione

del successo formativo, da intendersi quale integrazione di attività di orientamento e continuità. In

tal senso la Funzione Strumentale Area 3 coordina la rilevazione dei dati relativi alla dispersione e

cura i rapporti con le famiglie, mentre la Funzione Strumentale Area 4 coordina le attività di

compensazione, integrazione e recupero.

Nel Piano Educativo Personalizzato verranno progettate, definite, attuate strategie operative

correlate alle disabilità motorie, intellettive, sensoriali, comportamentali, linguistico-espressive.

Inoltre, l'attività del docente specializzato non sarà diretta esclusivamente all'alunno o agli alunni

per i quali è stato istituito il relativo posto di sostegno, ma al contesto di apprendimento e di

socializzazione nel quale questi bambini sono inseriti, al fine di favorire l’integrazione e

l’inclusione.

Il Piano Educativo Personalizzato viene progettato secondo le esigenze particolari degli alunni,

tenendo conto del loro vissuto psicologico, dell’ambiente in cui sono inseriti e della specificità della

loro particolare forma di disabilità.

Gli insegnanti di sostegno, nel tracciare gli obiettivi generali da raggiungere, terranno conto di tutti i

fattori che condizionano ed ostacolano i processi di apprendimento; solo così si interverrà

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adeguatamente sulle loro potenzialità e capacità. Conseguentemente l'attività d'insegnamento mira a

perseguire i seguenti obiettivi educativi generali.

Acquisire il maggior grado possibile di autonomia personale, prendendo coscienza della

propria capacità e delle proprie emozioni.

Acquisire fiducia come mezzo per porsi in relazione con gli altri e con l’ambiente di vita.

Avvertire la presenza di norme di comportamento nei vari contesti di vita (famiglia, amici,

classe).

Sviluppare le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive per interagire e

ricostruire progressivamente la realtà circostante e le sue esperienze.

Potenziare le motivazioni e ampliare il campo dei suoi interessi.

Svolgimento dell'attività di sostegno. L'attività di sostegno viene svolta alternando momenti di

lavoro in classe e momenti di lavoro fuori dalla classe per consentire la realizzazione

dell'insegnamento individualizzato.

Verifica e Valutazioni. Osservazioni sistematiche verificheranno in itinere ogni processo

formativo, in modo tale da avere quel feed-back che offre le informazioni di ritorno circa gli

apprendimenti maturati. La verifica periodica sarà alla base della valutazione; cercherà di cogliere

le congruenza tra interventi programmati e potenzialità dell'alunno nei livelli di apprendimento e

nelle prestazioni educativo-riabilitative. Gli esiti dell'accertamento confluiranno nel P.E.P. e

potranno dar luogo ad ulteriori verifiche.

I rapporti con l'A.S.L. di competenza si concretizzeranno in periodici incontri da concordare con i

componenti dell' equipe multidisciplinare.

Per tutti gli alunni in ingresso e in uscita, gli insegnanti programmeranno degli incontri con la

scuola di grado inferiore e superiore, al fine di favorire un utile formativo e informativo.

Il progetto “Autonomia e creatività”, elaborato per gli alunni in situazione di disabilità, prevede in

concreto le seguenti attività.

“Percorso funzionale per l’autonomia sociale”

Docente

referente

Ins. Maria Patanè

Destinatari del

progetto

Alunni diversamente abili e piccolo gruppo di alunni normodotati della scuola

primaria.

Finalità Favorire la crescita personale e sociale dell’alunno con disabilità e

l’innalzamento della qualità della vita.

Obiettivi Favorire l’autonomia dell’alunno in ambienti conosciuti.

Promuovere la conoscenza degli ambienti circostanti la scuola.

Conoscere gli ambienti scolastici e le relative funzioni.

Sapersi orientare nei dintorni della scuola.

Conoscere le regole di sicurezza stradale: uso del marciapiede, delle

strisce pedonali , del semaforo.

Individuare le strutture di pubblica utilità: stazione, posta, ospedale.

Conoscere le modalità di utilizzazione dei veicoli pubblici: biglietti,

salgo, viaggio, fermata, scendo.

Conoscere la varietà dei negozi.

Distinguere le azioni del vendere e del comprare.

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Attività Giochi di ruolo.

Ricerca di immagini.

Attività di ritaglio

Collage

Lavoro su schede

Uscite sul territorio finalizzate all’utilizzo di mezzi e luoghi pubblici.

Tempi Aprile-Maggio in orario antimeridiano.

Una uscita settimanale

Laboratorio di creatività

“Sulle ali della fantasia mi esprimo creando”

Docente

referente

Ins. Maria Patanè

Destinatari del

progetto

Alunni diversamente abili e piccolo gruppo di alunni normodotati della scuola

primaria.

Finalità Sviluppare la fantasia e la creatività.

Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità.

Estendere agli alunni l’adozione di metodologie, tecniche e strategie innovative.

Migliorare la capacità relazionale.

Favorire l’integrazione.

Favorire la capacità di riutilizzare materiali di scarto.

Obiettivi Affinare la sensibilità estetica ed artistica.

Stimolare la cooperazione e la condivisione.

Produrre immagini, decorazioni, composizioni in tono personale.

Costruire il senso estetico mediante l’uso di strumenti differenziati

Scoprire e usare i colori

Sviluppare e liberare la fantasia.

Realizzare un manufatto.

Favorire il rispetto dell’ambiente.

Attività Manipolazione, creazione, costruzione, decorazione, pittura.

Infilare, ritagliare, collage, stampe con timbri, disegni, attività ludiche con i

colori.

Allestimento di una mostra mercato.

Tempi Il laboratorio avrà la durata dell’intero anno scolastico e si articolerà in incontri

settimanali, in orario antimeridiano.

Laboratorio di musicoterapia

“La scatola sonora”

Docente

referente

Ins. Maria Patanè

Docente

esperto

Da selezionare tramite “Avviso pubblico”

Destinatari

del progetto

Alunni diversamente abili e piccolo gruppo di alunni normodotati della scuola

primaria.

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Obiettivi Migliorare la coordinazione motoria e spazio-temporale,

Migliorare la sensibilità espressiva ed estetica,

Migliorare le dinamiche relazionali, l’autostima dei corsisti.

Sviluppare la fantasia e la creatività.

Affinare la sensibilità estetica ed artistica.

Stimolare la cooperazione e la condivisione.

Sviluppare e liberare la fantasia.

Attività Giocare con i suoni e con il ritmo

Tempi Il laboratorio avrà la durata di 20 ore e si articolerà in incontri settimanali, in

orario antimeridiano.

Per i bambini con bisogni educativi speciali è stato progettato il seguente laboratorio.

ADOTTA UN’AIUOLA

Docenti Funzione Strumentale Area 3, ins. Alfia Saccone

Destinatari

del progetto

Studenti a rischio dispersione e diversamente abili

Finalità Favorire la crescita personale e sociale degli alunni e l’innalzamento della qualità

della vita.

Obiettivi Promuovere un’effettiva socializzazione tra i giovani della scuola attraverso

le attività di gruppo.

Saper lavorare in gruppo rispettando i reciproci ruoli.

Ridurre lo stress e i comportamenti aggressivi attraverso il contatto con

la natura.

Aumentare l’autostima e l’iniziativa attraverso la cura delle piante.

Stimolare le capacità olfattive, uditive, gustative e tattili nei soggetti

diversamente abili attraverso le attività di giardinaggio.

Stimolare e risvegliare il senso di meraviglia, della sorpresa, della gioia,

dello scopo soprattutto nei soggetti difficili attraverso le attività di

giardinaggio.

Migliorare la coordinazione motoria e la coordinazione occhio/mano dei

soggetti diversamente abili attraverso le attività di giardinaggio.

Attività Gli studenti sono coinvolti in attività di osservazione e cura degli ambienti

esterni della scuola. L’attività si ispira alla disciplina medica denominata Orto-

giardino-terapia, disciplina che usa le piante, le attività di giardinaggio e l’innata

affinità che noi sentiamo verso la natura come mezzo professionale in programmi di

terapia e riabilitazione.

I contenuti sono i seguenti:

Studio delle piante

Manipolazione e scoperta della terra

11. Visite guidate, viaggi di istruzione, eventi culturali Le visite guidate, i viaggi di istruzione, gli eventi culturali contribuiscono alla formazione e alla

crescita culturale e relazionale degli studenti. Presuppongono, in considerazione delle motivazioni

culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo, un’adeguata

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pianificazione predisposta dai Consigli di interclasse e di intersezione fin dall’inizio dell’anno

scolastico.

La realizzazione delle visite guidate, dei viaggi di istruzione, della partecipazione agli eventi

culturali risponde ai seguenti obiettivi formativi:

Educativo relazionali Favorire la socializzazione

Far comprendere l’importanza del rispetto delle regole

Favorire momenti ricreativi

Sviluppare la capacità di cooperare in un contesto operativo diverso

dalla classe

Sviluppare la capacità di autocontrollo nei rapporti interpersonali

Sviluppare la capacità di tollerare e accettare situazioni di diversità

Migliorare la capacità degli studenti di adattarsi ai bisogni generali

Cognitivo-

motivazionali

Proporre occasioni varie di crescita culturale

Sviluppare l’interesse verso usi, culture diversi dalle proprie

La tipologia dei viaggi di istruzione e delle visite guidate sarà differenziata a seconda delle esigenze

didattiche, confluendo nelle seguenti categorie:

Il percorso storico-letterario attraverso il quale l’allievo affianca allo studio l’esperienza

diretta derivata da visite a mostre, gallerie, musei.

Il percorso ecologico–naturalistico che, attraverso un contatto immediato con l’ambiente,

rende consapevoli gli alunni del delicato equilibrio che regola i rapporti fra l’uomo e la natura;

le visite ai parchi di interesse naturalistico rientrano in tale ambito.

Il percorso sportivo che, utilizzando le risorse del territorio, può portare l’allievo a praticare

varie discipline sportive.

Il percorso sociale che conduce l’alunno ad una conoscenza diretta del territorio, intersecandosi

in tal senso con l’ambito dell’orientamento, e delle problematiche sociali e affettivo-relazionali.

Il percorso culturale ovvero la partecipazione ad eventi culturali quali rappresentazioni teatrali,

filmiche, musicali.

Si riporta il Regolamento sulle visite e viaggi di istruzione approvato dal consiglio di Circolo ed

ispirato alla seguente normativa: C.M. n. 291 del 1992, C. M. n. 380 del 1995, D.L.vo n. 111 del

1995, C. M. 623 del 1996, Legge n. 59 del 1997, la Nota Ministeriale 13/02/2009.

Art. 1 - Finalità. Le visite guidate e i viaggi di istruzione rappresentano un momento di

arricchimento culturale degli studenti, pertanto la loro elaborazione si realizza attraverso la

partecipazione attiva dei docenti, con il coinvolgimento delle altre componenti in sede di proposta.

Tutte le iniziative sono coerenti con il progetto scolastico annuale, di cui sono parte integrante,

costituendone un complemento, un approfondimento e un momento operativo. Anche sul piano

della socializzazione i viaggi di istruzione, lungi dal configurarsi come semplici occasioni di

evasione, costituiscono momenti di grande importanza per un positivo sviluppo delle dinamiche

socio affettive del gruppo classe. Il I - CD S. Giuffrida promuove e realizza: viaggi e visite

d’integrazione culturale finalizzati a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza del

territorio; la partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi; la visita presso complessi

aziendali, mostre, località di interesse storico-artistico; visite e viaggi nei parchi e nelle riserve

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naturali, considerati come momenti conclusivi di progetti in cui siano sviluppate attività connesse

alle problematiche ambientali; partecipazione ad eventuali manifestazioni sportive scolastiche.

Art. 2 – Ciascun Consiglio di Interclasse e di Intersezione, in attuazione delle finalità del POF,

come approvato dal Collegio dei docenti e adottato dal Consiglio di Circolo, programma gli itinerari

delle visite guidate e dei viaggi di istruzione sulla base degli obiettivi cognitivi ed educativi fissati,

della disponibilità dei docenti accompagnatori e, soprattutto, delle reali possibilità, anche

economiche, degli alunni.

Art. 3 - Il docente incaricato della Funzione Strumentale Area 5 provvede all’organizzazione dei

viaggi o visite di istruzione sulla base delle proposte avanzate dai Consigli di

Interclasse/Intersezione.

Art. 4 - Il piano delle visite e dei viaggi di istruzione è approvato dagli organi collegiali della scuola

e viene deliberato dal Consiglio di Circolo.

Art. 5 - L’appalto per le singole uscite viene assegnata dal Dirigente scolastico alle Agenzie di

viaggi che meglio rispondano alle esigenze di servizio e di costo, secondo le modalità previste

dall’art. 34 del D.I. 44/01.

Art. 6 - Gli accompagnatori devono essere individuati fra i docenti appartenenti alla classe che

effettua il viaggio o comunque tra i docenti che hanno diretta conoscenza della classe.

Art. 7 - E’ previsto un accompagnatore per ogni gruppo di 15 studenti per la scuola Primaria; un

accompagnatore ogni 10 bambini per la Scuola dell’Infanzia. In caso di partecipazione di alunni

portatori di disabilità è prevista la presenza dei rispettivi docenti di sostegno e, se necessario,

dell’operatore socio-sanitario.

Art. 8 - I docenti accompagnatori sono tenuti alla sorveglianza degli allievi durante lo svolgimento

del viaggio, secondo le norme vigenti, esercitata a tutela sia dell’incolumità degli alunni che del

patrimonio artistico e ambientale del luogo visitato.

Art. 9 - Per particolari motivazioni può essere consentita la partecipazione ai viaggi di istruzione

del personale ATA, purché sia in ogni caso garantito il servizio regolare all’interno della scuola,

non vi siano oneri di alcun genere per la scuola e non vengano affidati a detto personale compiti

primari di vigilanza sugli allievi.

Art. 10 - Le spese di realizzazione di visite didattiche e viaggi di istruzione, riportate sugli appositi

capitoli di bilancio, sono a carico dei partecipanti.

Art. 11 - Norme di comportamento. L’alunno, per l’intera durata del viaggio, è tenuto a mantenere

un comportamento corretto, coerente con le finalità del Progetto educativo della Scuola. E’ tenuto

ad osservare scrupolosamente le regole del vivere civile onde evitare qualsiasi occasione, anche

involontaria, di incidenti. Gli è fatto severo divieto di portare nel proprio bagaglio oggetti ritenuti

pregiudizievoli per la sicurezza dei partecipanti. Durante la permanenza sui mezzi di trasporto deve

attenersi alle norme richieste dal buon senso e dalla buona educazione. Deve sempre rimanere in

gruppo, evitando di allontanarsi dalla comitiva o di attardarsi.

Art. 12 – Per i casi non previsti dal presente Regolamento fa fede quanto esplicitato nel contratto

stipulato con le Agenzie di viaggio.

Art. 13 – La partecipazione dei genitori potrà essere consentita, per casi particolari valutati di volta

in volta dal team dei docenti, a condizione che non comporti oneri a carico del bilancio dell’istituto

e che gli stessi si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni.

Art. 14 – Come chiarito nella C.M. 291/92 “nessun viaggio può essere effettuato ove non sia

assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi

coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi”.

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Art. 15 – Nell’ultimo mese di lezioni si eviterà, salvo casi particolari, di effettuare visite e viaggi di

istruzione.

Art. 16 – Il Dirigente scolastico, sulla base delle indicazioni fornite dai Consigli di

Interclasse/Intersezione e delle disponibilità individuali, individua i docenti accompagnatori.

L’incarico comporta l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile,

integrato dalla norma di cui all’art. 61 della legge 11 luglio 1980 n. 312, che limita la responsabilità

patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.

Art. 17 – Qualora l’impegno orario dei docenti accompagnatori superi il monte ore determinato

dalla riduzione dell’orario settimanale in occasione dell’ultima settimana di lezione e nei giorni

antecedenti le festività natalizie e pasquali (all’incirca 8 ore), tali ore, documentate, potranno essere

recuperate con permessi brevi, purché non incidano sul regolare svolgimento delle attività

didattiche.

Piano Visite di istruzione anno scolastico 2014/2015

Le visite guidate e i viaggi di istruzione rappresentano un momento di arricchimento culturale degli

studenti. Tutte le iniziative sono coerenti con il progetto scolastico annuale, di cui sono parte

integrante, costituendone un complemento, un approfondimento e un momento operativo. Anche sul

piano della socializzazione i viaggi di istruzione, lungi dal configurarsi come semplici occasioni di

evasione, costituiscono momenti di grande importanza per un positivo sviluppo delle dinamiche

socio affettive del gruppo classe.

VISITE DI ISTRUZIONE IN ORARIO ANTIMERIDIANO

DESTINAZIONE FINALITA’ DESTINATARI

Catania – Le Ciminiere Accrescere le conoscenze storiche Classi 5^

Centurie- I Presepi Promuovere la conoscenza del

territorio, delle tradizioni locali ed

avvicinare i bambini allo spirito del

Natale

Classi 5^ e 2^

Catania – Redazione de “La Sicilia” Accrescere le competenze

linguistiche e testuali (conoscenza

del testo giornalistico)

Classi 5^

Catania – Latteria Sole Promuovere negli alunni una

maggiore conoscenza della realtà e

delle tecniche produttive del

territorio

Classi 4^

Biancavilla - Consorzio Euroagrumi Promuovere negli alunni una

maggiore conoscenza della realtà e

delle tecniche produttive del

territorio

Classi 4^

Belpasso – Azienda Condorelli Promuovere negli alunni una

maggiore conoscenza della realtà e

delle tecniche produttive del

territorio

Classi 4^

Giarre- Dolfin Promuovere negli alunni una

maggiore conoscenza della realtà e

delle tecniche produttive del

territorio

Sezioni Infanzia

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VISITE DI ISTRUZIONE DI UNA GIORNATA

DESTINAZIONE FINALITA’ DESTINATARI

Ragusa Ibla - Castello di Donnafugata Promuovere la conoscenza del

territorio e delle località di interesse

storico-artistico

Classi 5^

Siracusa – Ortigia, Museo del papiro,

Parco archeologico della Neapolis

Promuovere la conoscenza del

territorio e delle località di interesse

storico-artistico

Classi 4^

Viagrande – Nicolosi: Itinerario Etna Avviare gli alunni al mondo della

natura e della realtà produttiva

Classi 3^

Zafferana- Viagrande Fattoria Didattica Avviare gli alunni al mondo della

natura e della realtà produttiva

Classi 2^

Fattoria Didattica: provincia di Catania Avviare gli alunni al mondo della

natura e della realtà produttiva

Classi 1^

Viagrande: Fattoria Le Sciarelle Avviare i bambini al mondo della

natura e della realtà produttiva

Sezioni Infanzia

12. Valorizzazione ricorrenze religiose e civili ed iniziative di solidarietà. Stimolano la partecipazione dell’alunno alla vita civile e sociale e contribuiscono pertanto alla

formazione dell’uomo e del cittadino nonché alla conoscenza del territorio. Si sviluppano tramite

approfondimenti interdisciplinari e iniziative rivolte a tutti gli studenti dell’Istituto.

In tal senso fanno parte della tradizione della nostra Scuola “La fiera del dolce” e la “Mostra-

mercato, realizzate in prossimità del Natale, che hanno quale fine prioritario la solidarietà, visto che

gli incassi vengono devoluti in beneficenza, e che prevedono la collaborazione delle famiglie.

Assumono particolare rilievo, inoltre, le iniziative curricolari finalizzate alla conoscenza delle

principali tradizioni religiose e delle ricchezze paesaggistiche, artistiche e storiche del territorio.

Sono sotto riportati i laboratori previsti per l’anno scolastico 2014/2015.

“La mia scuola per la solidarietà”

Docente Ref. Ins. Licari Agatina

Destinatari Tutti gli alunni

Soggetti

coinvolti

Alunni. Genitori. Dirigente scolastico. Insegnanti. Enti esterni

Obiettivi Sviluppare forme di collaborazione per la risoluzione di problemi ed acquisire

tecniche e procedure per la produzione di gesti concreti di solidarietà

Favorire lo sviluppo della conoscenza di sé stesso e dell’altro.

Aumentare la capacità di comprensione dell’altro.

Acquisire nuove conoscenze in relazione all’esistenza di altre realtà e modi di

vita diversi visti come possibilità di arricchimento

Conoscere l’esistenza e i principi contenuti nella Convenzione Internazionale sui

diritti dell’Infanzia e gli organismi e le organizzazioni che operano a favore del

rispetto dei diritti umani.

Modificare i propri comportamenti, superando pregiudizi di carattere socio-

culturale-religioso,attraverso la scoperta del valore della “diversità”

Attività Realizzazione di una mostra mercato con produzione di oggetti su tema natalizio

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Sorteggio di presepi

Giornata del dolce

Poesie natalizie

Canti sulla solidarietà

Studio della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia

Conoscenza delle principali organizzazioni che operano a favore del rispetto dei

diritti umani (UNICEF)

Filmati e letture

Lavori di gruppo e realizzazione di cartelloni

Risultati

attesi

Aumento dell’attenzione alle tematiche sociali

Stimolare la partecipazione dell’alunno alla vita civile e sociale

Devolvere in beneficenza gli incassi.

Tempi Tutto l’anno scolastico

“Dalla fede alla santità”

Docente

Referente

Ins. Licari Agatina

Destinatari Tutti gli alunni

Soggetti

coinvolti

Tutti gli insegnanti di religione. Alunni delle classi IV e V

Obiettivi Conoscere Nicolò Politi nella sua figura e santità per maturare atteggiamenti

e valori morali.

Conoscere la città di Adrano attraverso Nicolò Politi e il periodo storico in

cui Egli visse.

Conoscere le varie fasi della festa in onore del Santo.

Attività Visite guidate ai luoghi "nicolini" in territorio adranita e alcarese.

Memorizzazione ed esecuzione di canti.

Verbalizzazione.

Attività grafico-pittorica.

Visione di film.

Realizzazione di un libriccino.

Risultati

attesi

Acquisire maggiore consapevolezza circa la ricchezza del territorio

Tempi Tutto l’anno scolastico

Tradizioni locali

Docente

Referente

Ins. Licari Agatina

Destinatari Tutti gli alunni

Soggetti

coinvolti

Alunni. Genitori. Dirigente scolastico. Insegnanti. Enti esterni

Obiettivi Valorizzare le tradizioni e i beni culturali locali

Far rivivere il senso storico nei giovani per suscitare la consapevolezza e

l'orgoglio delle proprie radici.

Riconoscere ed apprezzare i linguaggi espressivi della fede presenti nel

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territorio.

Cogliere i valori più significativi del passato.

Attività Visite guidate.

Riproduzione grafica, verbalizzazione, memorizzazione di poesie.

Esecuzione di canti.

Ascolto, se possibile, di "testimoni" del passato.

Risultati

attesi

Acquisire maggiore consapevolezza circa la ricchezza del territorio

Tempi Tutto l’anno scolastico

13. Partecipazione a concorsi, progetti, iniziative promosse da Enti e Associazioni L’adesione ai concorsi ed alle iniziative promosse dagli Enti Locali, dal Ministero e dalle

Associazioni, sarà da stimolo per gli studenti, inducendoli a dare il meglio di sé, stimolandone la

creatività e un sano atteggiamento competitivo, accrescendone la capacità progettuale e

organizzativa. Costituisce inoltre uno strumento irrinunciabile per la crescita della nostra Scuola,

offrendo alla stessa importanti occasioni di sviluppo

Nell’anno scolastico in corso la scuola ha partecipato al progetto promosso dall’Assessorato alla

Pubblica Istruzione “Eco-ambiente”.

La scuola ha partecipato negli anni precedenti a numerosi progetti PON 2007-2013 e POR-Sicilia.

L’eventuale partecipazione ad altre iniziative, progetti, concorsi di cui si verrà a conoscenza nel

corso dell’anno, verrà di volta in volta valutata dal Collegio dei docenti ed integrata nel POF.

14. Attività extra-curricolari Le attività extra-curricolari pomeridiane sono rivolte a tutti gli alunni dell’Istituto. Facoltative e

liberamente scelte dall’utenza, consentono di potenziare ulteriormente le inclinazioni dei bambini,

completando e arricchendo in ogni direzione (relazionale, linguistica, espressiva, logica) l’Offerta

formativa. Ogni allievo ha pertanto la possibilità di scegliere liberamente, sulla base delle proprie

attitudini e dell’interesse, ma anche in funzione orientativa, alcune tra le attività pomeridiane

pianificate dai docenti sulla base degli indirizzi del POF. Tali attività costituiscono arricchimento

dei curricoli, valorizzano l’operatività e favoriscono la socializzazione, stimolando la dimensione

relazionale.

Esse consentono di “mettere in gioco” abilità, attitudini e capacità altrimenti poco utilizzate o

difficili da far emergere; ne stimolano quindi la maturazione e rafforzano la motivazione allo studio

ed all’impegno operativo, rivestendo in tal senso anche un carattere fortemente orientativo.

I vari progetti sono caratterizzati da unità di metodo, strategie ed obiettivi: prevedono compiti

disciplinari e trasversali; promuovono apprendimenti verificabili e saperi consolidati; sono

prevalentemente finalizzati all’operatività, all’impegno sul territorio ed all’acquisizione di valori.

Per ampliare ed arricchire le opportunità formative, nella nostra Scuola si intendono realizzare con

il FIS e con appositi finanziamenti europei, statali e/o Regionali, progetti di recupero e

potenziamento linguistico e logico-matematico, attività sportive e teatrali, attività miranti al

consolidamento delle competenze sociali.

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SCUOLA PRIMARIA

I progetti si raggruppano nelle seguenti aree

AREA MOTORIA E SPORTIVA

Finalità

Finalità è garantire al gioco sport la forma basilare di attività ludico scolastica creativa e

ricreativa, socializzante ed educativa, rimuovendo sterili stereotipi legati a forme deteriori di

fanatismo e sviluppando il gusto atletico e un sano agonismo.

Titolo progetto Destinatari Obiettivi

“Pallavolando” Alunni classi

III, IV e V

Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.

Potenziamento delle attività motorie di base.

Migliore organizzazione e strutturazione dello schema

corporeo e motorio.

Migliore gestione delle dimensioni spaziali e temporali

riferiti alla disciplina.

Azione come atto intelligente e volontario più che tattica.

Conoscenza e accettazione del proprio ruolo.

“Pallavolando

con fair play”

(Aree a rischio)

Alunni classi

V

Accrescere il piacere di stare a scuola

Consolidare l’autostima

Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.

Potenziamento delle attività motorie di base.

Migliore organizzazione e strutturazione dello schema

corporeo e motorio.

“A mani nude”

Corso di karate

Alunni classi

IV e V

Accrescere il piacere di stare a scuola

Consolidare l’autostima

Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.

Potenziamento delle attività motorie di base.

Migliore organizzazione e strutturazione dello schema

corporeo e motorio.

Minibasket n. 10 alunni

classi III/IV

IV /V

Accrescere il piacere di stare a scuola

Consolidare l’autostima

Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.

Potenziamento delle attività motorie di base.

Migliore organizzazione e strutturazione dello schema

corporeo e motorio.

Tennis n. 20 alunni

classi IV /V

Conoscenza e rispetto delle regole del gioco.

Potenziamento delle attività motorie di base.

Migliore organizzazione e strutturazione dello schema

corporeo e motorio.

AREA LINGUISTICA

Finalità

Potenziare, consolidare o recuperare le abilità linguistiche degli alunni.

Attraverso i progetti dell’area linguistica gli studenti della scuola recuperano le abilità di base

nella lingua madre, potenziano le tecniche di produzione di testi di vario tipo ( lineari e non

lineari, letterari e d’uso), sviluppano il gusto per la lettura, accrescono la capacità di

comprensione del testo.

I progetti rientranti in tale area contribuiscono anche all’orientamento in quanto inducono lo

studente ad una più approfondita conoscenza di sé e delle proprie inclinazioni.

Titolo progetto Destinatari Obiettivi

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Leggo con il

PC

(Progetto Aree

a rischio)

45 alunni delle Classi V

Consolidare/recuperare le competenze linguistiche di base Leggere in modalità silenziosa applicando tecniche per la

comprensione (divisione in sequenze, titolazione,

sottolineatura)

Accrescere il piacere per la lettura

Consolidare l’autostima e il piacere di stare a scuola

Approcciarsi all’utilizzo del PC

Fly with

english

20 alunni

classi IV

Potenziare lo studio della lingua straniera

Sviluppare le competenze comunicative di ascolto,

comprensione, produzione scritta e orale secondo il livello

Startes

I colori delle

emozioni

Alunni classi

prime

Promuovere atteggiamenti di ascolto

Esprimersi e comunicare attraverso linguaggi non verbali

Favorire e promuovere la capacità di relazionarsi attraverso

la musica

AREA LOGICO/MATEMATICA

Finalità

Potenziare, consolidare o recuperare le abilità logico-matematiche, scientifiche e digitali degli

alunni.

Attraverso i progetti dell’area linguistica gli studenti della scuola recuperano le abilità di base.

I progetti rientranti in tale area contribuiscono anche all’orientamento in quanto inducono lo

studente ad una più approfondita conoscenza di sé e delle proprie inclinazioni.

Titolo progetto Destinatari Obiettivi

Matematic@mente

(Progetto Aree a

rischio)

45 alunni

delle Classi

V

Consolidare/recuperare le competenze di base

Consolidare l’autostima e il piacere di stare a scuola

Approcciarsi all’utilizzo del PC

AREA ANTROPOLOGICA E SOCIALE

Finalità

Attraverso i progetti dell’area antropologica e sociale i bambini acquisiscono maggiore

consapevolezza circa temi relativi alla conoscenza del territorio e problematiche sociali, legate

anche alla quotidianità. Finalità è contribuire alla formazione dell’uomo e del cittadino, facendo

della scuola il banco di prova quotidiano in cui sperimentare le regole del vivere civile.

Titolo progetto Destinatari Obiettivi

Natale in festa 40 alunni delle

classi 3^C-D

Promuovere capacità di drammatizzazione

I” Diavulazzi

di Pasqua”

25 alunni della

classe 3^ A

Comprendere il significato della tradizionale

rappresentazione adranita La Diavolata e recitarne il testo

ASSE GENITORI

Finalità

Promuovere il senso di appartenenza alla comunità scolastica e la corresponsabilità educativa.

Le rappresentazioni teatrali sono a carico dei genitori

Titolo progetto Destinatari Obiettivi

La Novena di Genitori e Promuovere capacità di drammatizzazione

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Natale alunni delle classi 2^ C e D

Promuovere il senso di appartenenza alla comunità scolastica

Promuovere la corresponsabilità educativa

Promuovere l’identità inclusiva della scuola Pinocchio Genitori delle

classi 3^ E,F,G

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CAPITOLO VII - LA SCUOLA E LE SCELTE ORGANIZZATIVE

1. L’organizzazione dell’Offerta Formativa L’istituzione scolastica adotta ogni modalità organizzativa che sia espressione di autonomia

progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici con il tipo di studio, curando la

promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa. Gli

obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all’orario di servizio stabilito dal piano

delle attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le ulteriori

attività di programmazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all’efficace

svolgimento dei processi formativi ai sensi degli artt. 28, 29, 30 del CCNL.

Il Dirigente scolastico, sulla base delle proposte degli OO.CC., predispone il Piano annuale delle

attività e i conseguenti impegni del personale docente. Il piano è deliberato dal C.d.D. e, con la

stessa procedura, è modificato nel corso dell’a.s. per far fronte a nuove esigenze educative.

Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe

cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni ed ad assistere all'uscita degli alunni medesimi,

secondo le modalità declinate nel Regolamento di Istituto.

L’orario delle attività curricolari è il seguente:

Scuola Primaria: 08,30 – 13,00

Scuola dell’Infanzia: 08,00 – 16,00 (tempo ordinario)

08,00 – 13,00 (tempo ridotto)

Il tempo scuola per gli alunni della Scuola dell’Infanzia è pari a 25 ore per le sezioni a tempo

ridotto, da Lunedì a Venerdì; è pari a 40 ore per le sezioni a tempo ordinario, da Lunedì a Venerdì.

Le sezioni sono costituite da gruppi di bambini di livello eterogeneo e di età compresa tra i 3 ed i 5

anni.

Il tempo scuola per gli alunni della Scuola Primaria è fissato in 27 ore settimanali, pari a 30 unità

di insegnamento di 55 minuti, da Lunedì a Sabato. La scelta di mantenere la settimana “lunga”,

maturata dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Circolo in seguito a consultazione dei genitori,

obbedisce a ragioni didattiche, dal momento che la distribuzione dell’orario su sei giorni settimanali

consente una più proficua organizzazione della didattica, e soprattutto tiene conto dei ritmi di

apprendimento e delle capacità attentive dei bambini.

Le famiglie possono avvalersi del servizio Scuola-bus, per il trasporto dei bambini da casa a scuola

e viceversa, in orario antimeridiano, dietro richiesta all’Ente locale.

La didattica è organizzata in modo flessibile. È possibile, infatti, la costituzione di gruppi di alunni

eterogenei; di gruppi di livello per competenza;di laboratori per il recupero ed il potenziamento; di

attività laboratoriali anche a classi aperte.

Adattamento del calendario scolastico. In considerazione delle esigenze legate alle tradizioni

locali (Commemorazione dei defunti, Carnevale), l’inizio delle lezioni potrà essere anticipato di

alcuni giorni rispetto al calendario ufficiale regionale; ciò consente di recuperare i giorni anticipati

secondo le proposte del Collegio dei docenti e la delibera del Consiglio di Circolo.

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2. Criteri per la costituzione delle cattedre – Scuola Primaria Al fine di ottimizzare l’organizzazione e la didattica e di garantire equità e trasparenza, tenuto conto

dei vincoli di organico e i criteri di aggregazione delle discipline in aree, la costituzione delle

cattedre avverrà secondo i seguenti criteri:

aggregazione delle aree A e B, per un orario complessivo, da svolgersi all’interno di

un’unica classe, che oscilla da 20 a 23 unità orarie (modello del “maestro prevalente”)

oppure attribuzione dell’area A e dell’area B rispettivamente a due insegnanti su due classi

parallele (modello modulare), nel qual caso i docenti delle classi prime e delle classi terze

modulari, venendosi a determinare un squilibrio orario tra l’Area A (ore 12 per classe prima

e 11 per classe terza ) e l’Area B (ore 11 per classe prima e ore 10 per classe terza) possono

operare lievi cambiamenti negli insegnamenti somministrati alla classe, cedendo/acquisendo

un’ora appartenente alla propria area (preferibilmente educazione fisica) al collega del

modulo (l’orario di entrambi, in questo caso, sarebbe pari ad ore 12 + 11 nelle classi prime e

ad ore 11 + 10 nelle classi terze, rimanendo salvo il monte ore attribuito ad ogni disciplina,

nel rispetto del diritto all’apprendimento dell’utenza);

costituzione di cattedre formate da discipline inerenti all’area C (5 ore in 4 classi parallele,

preferibilmente, per ragioni didattiche, nelle classi quarte e quinte, oppure 4 ore in 5 classi

preferibilmente parallele);

costituzione di cattedre di solo insegnamento di lingua Inglese e di solo insegnamento di

Religione.

Tali criteri potranno essere interessati da piccole e motivate variazioni, determinate da ragioni

organizzative.

Il servizio di ogni docente è pari a 24 unità di insegnamento di 55 minuti e 2 ore di programmazione

settimanale di 60 minuti, da svolgersi di norma ogni Martedì pomeriggio.

3. Utilizzazione monte ore contemporaneità In riferimento a quanto previsto dalla Legge 148 del 05/06/90 art. 9 e dal C.C.N.L./2007

(sostituzione docenti assenti fino a 5 gg.), il Collegio Docenti ha deliberato di destinare la quota

oraria eventualmente eccedente l’attività frontale in parte ad attività di arricchimento dell’offerta

formativa e di recupero individualizzato o per gruppi ristretti di alunni, regolarmente inserite nella

programmazione, e per supplenze in sostituzione di docenti assenti fino ad un massimo di 5 giorni.

4. Criteri di assegnazione delle discipline e delle classi/sezioni ai docenti I criteri generali relativi all’assegnazione dei docenti alle classi/sezioni, nell’interesse globale

dell’utenza e in funzione dell’ottimizzazione del servizio, sono i seguenti:

continuità didattico-educativa;

equa distribuzione dei docenti di ruolo e a tempo determinato sulle diverse classi;

costituzione di equipe didattiche armoniose ed equilibrate per affinità culturali,

metodologiche e pedagogiche tra i docenti;

esperienze professionali e competenze dei docenti, nell’interesse prioritario della qualità

del servizio offerto all’utenza;

specifiche situazioni delle classi.

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Eventuali richieste dei docenti verranno prese in considerazione dal Dirigente, il quale deciderà

tenendo conto dei principi su menzionati e di eventuali altre motivazioni contenute nelle richieste

scritte dei docenti, qualora fossero ritenute valide.

Per la formazione delle classi prime, venendo a decadere il principio della continuità, il Dirigente

terrà conto, fermo restando il carattere prioritario degli altri criteri sopra elencati:

a. delle opzioni non vincolanti dei docenti in merito alla scelta delle aggregazioni disciplinari;

b. dei vincoli imposti dai criteri organizzativi di costituzione delle cattedre;

c. delle esperienze professionali e delle competenze dei docenti, nell’interesse prioritario della

qualità del servizio offerto all’utenza;

d. della posizione ricoperta dai docenti nella graduatoria di istituto, in caso di concorrenza di

due o più docenti per la medesima opzione e nel caso in cui la valutazione di cui al punto c

non evidenziasse significative differenze tra i due o più docenti concorrenti per la medesima

opzione.

Prima di procedere all’assegnazione dei docenti alle classi o agli ambiti disciplinari, in caso di

forzata “discontinuità” si provvederà alla consultazione degli insegnanti, fermo restando il

riferimento ai criteri generali sopra elencati.

Per quanto riguarda l’attribuzione delle cattedre agli insegnanti di sostegno della scuola

dell’Infanzia e Primaria, verrà garantito un utilizzo oculato delle risorse professionali, effettuato

sulla base delle specializzazioni, delle competenze e delle esperienze conseguite dai docenti in

merito alle diverse tipologie di disabilità.

5. Criteri per l’elaborazione dell’orario delle lezioni L’orario settimanale delle lezioni è formulato secondo criteri didattici: ciò significa che, a meno che

non dovessero sopraggiungere insormontabili problemi di carattere organizzativo, non sarà

possibile prevedere 4 ore di attività inerenti all’area antropologica per lo stesso giorno nella stessa

classe. Poiché le principali difficoltà nella predisposizione dell’orario nascono dal fatto che molti

docenti richiedono lo stesso giorno libero e, soprattutto, dal fatto che si è generata l’abitudine, che

non può trasformarsi in diritto, secondo cui ogni docente esce un’ora prima o entra un’ora dopo una

volta la settimana, cosa che genera gravi vincoli in fase di predisposizione di un orario realmente

didattico, si chiederà a tutti i docenti, prima di formulare l’orario delle lezioni, quanto segue:

di indicare il giorno libero preferito e, in alternativa, nel caso in cui non fosse possibile

esaudire la richiesta per motivi di funzionalità e razionalizzazione del servizio scolastico, un

secondo giorno libero;

di indicare, in alternativa alla prima o ultima ora libera, un’ora centrale dell’orario

giornaliero (2^, 3^, 4^).

In caso di impossibilità di attribuire lo stesso giorno libero a tutti gli insegnanti richiedenti, si

chiederà prima ai docenti di giungere ad un accordo bonario e condiviso; secondariamente, qualora

tale accordo non fosse raggiunto, si terrà conto delle reali necessità dei docenti, chiedendo agli

stessi di esprimere le motivazioni per iscritto, documentandole; qualora le ragioni apposte dai

docenti fossero ritenute, ad insindacabile e motivato parere del Dirigente, parimenti valide, si

ricorrerà al sorteggio.

6. Organizzazione delle risorse umane Sono risorse umane dell’Istituto: il Dirigente scolastico, il Direttore Generale dei Servizi

amministrativi, i docenti, i collaboratori scolastici, i collaboratori dei servizi amministrativi, gli

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alunni e i loro genitori, ogni altra figura che, anche in seguito ad accordi con Enti locali, operi nella

scuola.

Fondamentale è il ruolo degli organi collegiali, ciascuno con compiti specifici:

il Consiglio di Circolo; la Giunta Esecutiva; il Collegio dei Docenti; i Consigli di Classe; i Consigli

di Interclasse e Intersezione; il Comitato di valutazione dei docenti.

La gestione dell’autonomia e del P.O.F. impone una nuova tipologia organizzativa centrata sul

coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti gli operatori scolastici, ai quali vanno affidati

specifici compiti. Tale organizzazione è esplicitata nel Funzionigramma del I Circolo Didattico

Sante Giuffrida (Allegato 4).

Sarà anche costituito uno staff del quale faranno parte: il Dirigente Scolastico; i Docenti

Collaboratori del Dirigente; la Coordinatrice dell’equipe pedagogica della Scuola dell’Infanzia; i

Docenti Funzioni Strumentali; il Direttore SGA.

7. Gestione dell’istituzione scolastica autonoma e i servizi amministrativi L’Istituzione scolastica si informa a criteri di Efficienza, Efficacia, Flessibilità e Trasparenza

nell’organizzazione e nella gestione di tutti i servizi nell’attività didattica; in particolare l’orario di

servizio sarà organizzato in modo da favorire le esigenze e gli interessi degli alunni.

Gli impegni della scuola nei confronti dell’utenza e le norme a cui si ispira il comportamento di tutti

gli attori del sistema complesso scuola sono rispettivamente contenuti nei seguenti documenti:

la Carta dei Servizi del I – CD GIUFFRIDA ADRANO

il Regolamento di Istituto.

In merito all’organizzazione dei servizi amministrativi, che garantiscono il primo contatto della

scuola con le famiglie e gli allievi, si fa presente che il lavoro del personale di segreteria è suddiviso

in 5 aree: Area Amministrativa, Area Didattica, Area Gestione del Personale, Area Contabilità,

Area Patrimonio.

L’orario di servizio della segreteria si estende dalle ore 8.00 alle ore 14.00 di tutti i giorni lavorativi.

L’orario di ricevimento per il pubblico è stabilito dalle ore 8.00 alle ore 10.30 di tutti i giorni, dalle

ore 15.00 alle ore 18.00 del martedì.

Le iscrizioni alle classi o sezioni avvengono nei tempi stabiliti per legge attraverso una apposita

modulistica predisposta allo scopo e fornita all’utenza.

I certificati scolastici per gli alunni vengono rilasciati, previa domanda scritta a firma di uno dei

genitori o tutore, entro tre giorni dalla presentazione.

I certificati scolastici per il personale vengono rilasciati, previa domanda scritta a firma del

richiedente, entro cinque giorni dalla presentazione.

8. Criteri per la formazione delle classi I criteri per la formazione delle sezioni della scuola dell’infanzia sono esposti, oltre che nel

Regolamento di Istituto, nel capitolo dedicato alla scuola dell’infanzia.

I criteri per la formazione delle classi prime della scuola primaria sono sotto riportati.

L’assegnazione degli alunni alle prime classi terrà conto, ove possibile, del raggruppamento

degli stessi in varie fasce di livello, tenendo conto della valutazione formulata dagli

insegnanti della Scuola dell’Infanzia.

In ogni classe saranno presenti, in numero uguale, gruppi di alunni appartenenti alle diverse

fasce; si terrà conto anche di un’equa distribuzione degli alunni in base al sesso.

Le classi saranno formate dai docenti della scuola dell’Infanzia e dai docenti delle classi

prime della scuola Primaria.

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Gli alunni i cui genitori insegnano nella scuola verranno iscritti in classi diverse da quelle in

cui operano i genitori.

Dietro richiesta scritta, in nome del principio delle continuità affettivo-relazionale, i genitori

potranno richiedere che i propri figli vengano inseriti nella stessa classe con qualche

compagno.

Gli alunni diversamente abili saranno inseriti in classi scelte liberamente dai vari team

docenti o in subordine si articolerà una rotazione per i vari corsi e nei vari anni, pertanto gli

alunni diversamente abili saranno assegnati alle classi dopo aver formato le stesse e aver

effettuato il sorteggio.

Dopo aver formato le classi, le stesse verranno assegnate, con pubblico sorteggio, al team

dei docenti e alle relative sezioni.

9. Le risorse economiche

Il P.O.F. prevede l’utilizzazione ottimale di fondi provenienti dal:

Fondo per l’autonomia;

Fondo d’Istituto;

Fondi PON/POR FSE – FERS;

Fondi per l’integrazione degli alunni disabili;

Fondi per l’aggiornamento e la formazione;

Contributi comunali;

Contributi regionali,

Contributi genitori e/o da privati.

10. I rapporti con il Territorio Prioritaria è la ricerca, da parte della scuola, di una continua alleanza educativa con le famiglie,

protagoniste privilegiate del processo di crescita degli alunni, con le agenzie educative, con le

Scuole, con le Associazioni del territorio e, soprattutto, con l’Amministrazione Comunale, con le

quali la Scuola ha inteso intrattenere rapporti sinergici di fattiva collaborazione, nella convinzione

che dall’interazione consapevole e mirata tra educazione formale, non formale e informale possa

scaturire un milieu socio-culturale idoneo per la crescita e lo sviluppo delle competenze civiche e

sociali dei nostri piccoli cittadini.

In merito al rapporto con le famiglie, l’obiettivo è Promuovere/incrementare il grado di

coinvolgimento e di partecipazione delle famiglie, con i seguenti risultati attesi:

a. I rappresentanti dei genitori sono coinvolti nella progettazione e/o attuazione del POF.

b. I contenuti del POF vengono promossi e condivisi tramite eventi pubblici.

c. Cresce la soddisfazione dell’utenza in merito alla qualità dell’Offerta Formativa e al

rapporto educativo tra alunni e insegnanti.

d. L’Ufficio di Presidenza è “aperto” all’utenza e disponibile a prestare ascolto e fornire

risposte.

e. Aumenta la soddisfazione dell’utenza in merito alla percezione di ordine e razionalizzazione

del servizio ( gestione accoglienza alunni in ingresso ed evacuazione al termine delle

lezioni; riduzione dei ritardi degli alunni in ingresso e delle richieste di ingresso

posticipato/uscita anticipata).

Inoltre la scuola intende Promuovere l’immagine della scuola nel territorio, attraverso le seguenti

azioni: promozione di eventi pubblici per implementare la fiducia e la soddisfazione dell’utenza;

elaborazione di prodotti multimediali (video promozionale dell’offerta formativa, video delle

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attività progettuali realizzate) diffusi tramite i media locali, il sito della scuola ed incontri con

l’utenza.

L’autovalutazione di Istituto fa emergere risultati molto soddisfacenti, anche se non mancano aree

di criticità sulle quali sarà necessario lavorare negli anni successivi, in vista del miglioramento

continuo dell’Offerta Formativa.

La promozione e condivisione del POF della scuola tramite eventi pubblici, che hanno raccolto

il pieno e soddisfatto consenso dell’utenza, è stata pienamente perseguita, anche grazie

all’utilizzo delle potenzialità comunicative dei media (TVA e testata giornalistica “La Sicilia”): il

Video promozionale dell’Offerta Formativa, i vari servizi giornalistici su Progetto eco-ambiente, sul

Concerto di Natale, sulla Via Crucis, sulle Iniziative di solidarietà, sulle attività formative (Corso

sulla disostruzione delle vie aeree), sulle attività di continuità e accoglienza (ad inizio anno

scolastico e a conclusione dell’anno, con l’iniziativa dei “Giochi del passato”), sulle attività di

piantumazione e lotta contro la dispersione hanno avuto infatti l’effetto di promuovere l’immagine

della scuola e favorire la condivisione del POF.

Le famiglie inoltre sono state continuamente e fattivamente coinvolte nella realizzazione di vari

progetti, contribuendo in maniera significativa alla realizzazione del POF e alla creazione di un

clima relazionale cordiale, aperto e collaborativo. Alla domanda rivolta ai genitori: “Considera

adeguate le occasioni di partecipazione e di coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica?”

sono state fornite infatti le seguenti risposte:

Molto Abbastanza Poco Per nulla

Genitori Primaria 37,9% 48,6% 13% 0,6%

Genitori infanzia 41,2% 49% 5,9% 3,9%

Al fine di approfondire il confronto aperto e franco e la collaborazione con le famiglie, da cui non

può che derivare il miglioramento progressivo del servizio, dell’offerta formativa,

dell’organizzazione, sarà previsto ogni anno, nel mese di settembre, un incontro con il genitori

finalizzato essenzialmente alla restituzione dei dati emersi dall’Autovalutazione di Istituto e alla

condivisione del Piano di Miglioramento .

Obiettivo del I CD Sante Giuffrida è inoltre Incrementare la qualità dei rapporti e le intese

programmatiche con l’Amministrazione comunale, al fine di raggiungere i seguenti risultati:

La scuola si fa promotrice di accordi/progetti con l’Amministrazione comunale (in merito ad

attività di educazione ambientale, legalità, cura delle aiuole e degli spazi verdi della scuola,

progetti di educazione alla lettura con il coinvolgimento della Biblioteca comunale).

La scuola si fa promotrice di iniziative/ intraprende azioni atte a razionalizzare l’utilizzo dei

servizi predisposti dall’Amministrazione (servizi scuola-bus, assistenza socio-sanitaria per

alunni con disabilità grave).

La scuola incrementa la comunicazione con l’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione

comunale al fine di segnalare e ottenere interventi manutentivi atti a garantire la sicurezza.

A tal fine la scuola si è fatta promotrice della stipula di Protocolli d’intesa con l’Amministrazione

comunale, in particolare con l’Assessorato alla P.I. e all’ambiente e con il Sindaco, otre che con

altri enti e associazioni del territorio (Corpo forestale, Scuola delle tre età, Associazioni sportive).

Si sottolinea con piena soddisfazione che il supporto fornito dall’Amministrazione comunale,

dall’Ufficio Tecnico, dal Servizio Istruzione, dall’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, è sempre

stato tempestivo, efficiente e cordiale. In particolare, l’Amministrazione ha fornito supporto alla

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realizzazione delle attività previste all’interno del Protocollo d’intesa in materia di prevenzione

della dispersione e promozione della cittadinanza attiva, ha garantito interventi tecnici e strutturali

tempestivi ed efficienti (manutenzione tecnica, ripristino impianto idrico, intervento manutentivo

sul tetto della Palestra e dell’Auditorium, messa in sicurezza dei locali Archivio con realizzazione

di una nuova aula, realizzazione di nuovi bagni, adeguamento dei bagni della scuola dell’infanzia,

arredi per la nuova sezione dell’Infanzia, fornitura di materiale per consentire ai Collaboratori la

tinteggiatura delle pareti, fornitura di materiale per la realizzazione delle aiuole).

La scuola ha intessuto inoltre proficui rapporti di collaborazione con il territorio, stipulando

accordi con il Corpo Forestale, con Associazioni culturali e sportive, con Enti di formazione al fine

di ospitare allievi per attività di stage formativo, come emerge dall’elenco:

Convenzione con l’Ente di formazione professionale “RETI s.c.a.r.l.” finalizzata alla

formazione di tre corsiste per il profilo “Operatore informatico” , con stage presso il I – CD;

Convenzione con l’Istituto Sant’Antonio finalizzata alla formazione di quattro corsiste per il

profilo “Operatore socio-assistenziale”, con stage presso il I – CD.

Protocollo d’intesa in materia di prevenzione della dispersione e promozione della

cittadinanza attiva, con cui i soggetti partner hanno potuto avviare un programma di

collaborazione mirante alla prevenzione della dispersione scolastica, alla promozione del

benessere, del senso di appartenenza al territorio, allo sviluppo di logiche e comportamenti

inclusivi, soprattutto in considerazione della presenza sempre più consistente di stranieri e

dell’accrescersi di fenomeni di marginalità sociale.

Protocollo d’intesa dell’Osservatorio integrato d’area in materia di prevenzione e recupero

del disagio minorile e della dispersione scolastica, a cui partecipano le istituzioni scolastiche

del territorio di Adrano, il Comune di Adrano, i Servizi di Pubblica Sicurezza, finalizzato:

alla diffusione della cultura per il recupero e la prevenzione della dispersione scolastica; alla

promozione del successo formativo per la totalità degli studenti, della continuità educativa e

scolastica e dell’orientamento; alla ricerca dell’integrazione istituzionale e interistituzionale;

alla predisposizione di percorsi formativi specifici per gli operatori scolastici; al

coinvolgimento delle famiglie nella ricerca di soluzioni a problematiche educative e

relazionali; alla diffusione e la realizzazione della cultura del successo formativo, pur nel

riconoscimento della propria identità ed autonomia.

Accordo di rete con altre quattro scuole di Adrano finalizzato all’avvio delle procedure di

gara per l'individuazione del nuovo Istituto Cassiere.

Accordo, di cui è capofila l’IC San Giorgio di Catania, finalizzato all’acquisto di un kit LIM

per ogni scuola aderente.

Accordi di rete con le scuole del territorio finalizzati all’attuazione di iniziative formative

sulla sicurezza, ciò ha consentito alla scuola di avvalersi di un servizio qualificato di

consulenza e di abbattere i costi per la formazione del personale;

Accordo di rete “Adrano in FormAzione” stipulato tra i Dirigenti Scolastici del II Istituto

Comprensivo Statale – Adrano, del I - Circolo Didattico Sante Giuffrida Adrano, del 3°

Circolo “San Nicolò Politi” – Adrano, dell’Istituto Paritario Santa Lucia, dell’IPAA di

Adrano avente per oggetto la realizzazione di iniziative di formazione e aggiornamento

rivolte al personale docente, con particolare riferimento alla ricerca-azione sulle Indicazioni

Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione.

Inoltre sono stati elaborati progetti ed attuate iniziative, in sinergia con altre scuole del

territorio e con il coinvolgimento delle Parrocchie e dell’Ente locale, finalizzati a favorire la

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continuità e l’orientamento o a promuovere la pratica sportiva; a tal fine la scuola ha aderito

al torneo “Pallavolando” promosso dalla Scuola De Amicis.

Tale politica di collaborazione sinergica, che ha sicuramente contribuito a conferire visibilità alla

scuola e, soprattutto, a migliorarne l’offerta formativa, verrà sicuramente perseguita anche nei

prossimi anni.

11. I servizi gestiti dal Comune

L’amministrazione Comunale di Adrano gestisce i seguenti servizi a favore dell’attività scolastica:

Trasporto alunni e servizio “scuolabus” per uscite didattiche;

Disponibilità finanziaria per gestione dell’Offerta Formativa.

L’Ente locale interviene inoltre per:

Manutenzione e arredamento degli edifici scolastici;

Assistenza per gli alunni in situazione di handicap a supporto dell’insegnamento;

Fornitura di registri e materiale di cancelleria.

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CAPITOLO VIII - L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

1. La politica della qualità La scuola è un sistema autonomo in grado di gestire, sia al suo interno che nei riguardi

dell’ambiente esterno, un sistema di relazioni tra i diversi attori: alunni, genitori, docenti, personale

ATA, agenzie territoriali.

Tutto ciò implica, da parte della scuola, la necessità di definire i processi scolastici, con particolare

riferimento ai processi di insegnamento-apprendimento e attivare feed-back capaci di correggere “in

itinere” il sistema organizzativo per conseguire gli obiettivi per la qualità.

Le pratiche di autovalutazione d’Istituto rappresentano uno strumento professionale per individuare

e gestire, nell’ambito di una coerente e produttiva flessibilità, le potenzialità di innovazione e di

sviluppo. Esse rivestono dunque funzioni di rilevante importanza per:

Consentire un controllo sistematico dei risultati: le modalità autovalutative si

accompagnano infatti alla verifica dei risultati attesi ed è da tale controllo che procede la

revisione interna.

Promuovere e guidare lo sviluppo del sistema: l’analisi e il giudizio non si fermano

all’esistente, ma orientano le scelte future, forniscono uno schema logico e procedurale alle

azioni di cambiamento e di miglioramento messe in atto per assolvere la propria funzione

formativa.

Valorizzare l’identità della scuola: mediante la rilevazione e l’analisi delle proprie

peculiarità, non esclusi i difetti, la scuola può meglio definire la sua fisionomia, le

specificità di funzionamento, la propria identità anche di fronte all’utenza, agli interlocutori

esterni.

Tra i diversi approcci all’autovalutazione l’unità scolastica ha colto quelli ritenuti più praticabili:

Soddisfazione dell’utenza. Si parte dall’assunto della soddisfazione dell’utenza, in termini

di aspettative e di giudizi espressi, quale chiave di volta con cui valutare il prodotto e il

servizio erogato.

Controllo degli esiti formativi. Un sistema educativo risulta efficace nella misura in cui

riesce a raggiungere i propri obiettivi. Esso deve perciò dotarsi di puntuali strumenti di

accertamento dei risultati di apprendimento ed educativi per poter valutare la qualità

complessiva del servizio offerto. Ciò comporta la costruzione di prove di verifica strutturate

e articolate su diversi livelli (conoscenze, abilità strumentali, abilità complesse, esiti

educativi, competenze).

Autoanalisi d’Istituto. Questa modalità valutativa va intesa come occasione di

autoapprendimento e di miglioramento: focalizzando l’attenzione su specifiche priorità di

cambiamento individuate dalla scuola stessa, non si insegue un modello assoluto di qualità

ma prende corpo un proprio peculiare modello che nasce dal contesto ambientale e dalla

domanda sociale.

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F

OBIETTIVI

CONTROLLO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO

VALUTAZIONE DELLE

PRESTAZIONI DEGLI ALUNNI

VALUTAZIONE DELLE

PRESTAZIONI DELL’ISTITUZIONE

SCOLASTICA

FORMATIVA o IN ITINERE

SOMMATIVA FINALE

MONITORAGGIO

DEDUZIONE DI LINEE DI TENDENZA E

OSSERVAZIONI DI TIPO

QUALITATIVO, FINALIZZATE ALLA

CORREZIONE IN ITINERE DEL

SISTEMA OPERATIVO

INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI SUCCESSO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI

AUMENTO DEL LIVELLO DI PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA

DELLE FAMIGLIE

MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE INDIVIDUALI E DI GRUPPO DEGLI

OPERATORI

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PREMESSA ........................................................................................................................................ 1

CAPITOLO I -IL POF DEL I CIRCOLO DIDATTICO: UNA CHIAVE DI LETTURA ................................. 2

1. Il POF e la Carta dei Servizi: un impegno pubblico nei confronti dell’utenza .................... 2

2. Come nasce il POF: dall’analisi dei bisogni al Progetto di scuola ........................................ 2

CAPITOLO II - PRINCIPI ISPIRATORI DELLA VITA SCOLASTICA ........................................................... 5

1. La Costituzione e i principi dell’azione educativa .................................................................. 5

2. Partecipazione, efficienza e trasparenza .................................................................................. 6

CAPITOLO III - LA SCUOLA, IL TERRITORIO E LE SUE RISORSE .......................................................... 8

1. Analisi del contesto..................................................................................................................... 8

2. La scuola e le sue risorse............................................................................................................ 9

3. Le risorse umane: innovazione e formazione permanente ..................................................... 9

4. L’indagine sui fabbisogni e la percezione della qualità ........................................................ 11

CAPITOLO IV - IL PROGETTO CULTURALE ED EDUCATIVO: INCLUSIONE E CITTADINANZA ATTIVA

........................................................................................................................................................ 14

1. Indirizzi e scelte generali ......................................................................................................... 14

2. Una scuola inclusiva: sperimentare la cittadinanza attiva. .................................................. 16

3. La mission e le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo

ciclo - 2012......................................................................................................................................... 16

4. Il profilo delle competenze dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione............... 18

5. Principi di ordine metodologico adottati ............................................................................... 19

6. Verifica e valutazione ............................................................................................................... 20

7. Strategie .................................................................................................................................... 22

CAPITOLO V - LA SCUOLA DELL’INFANZIA: ASPETTI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI ....................... 23

1. Finalità ...................................................................................................................................... 23

2. Gli ambienti di apprendimento ............................................................................................... 23

3. I campi di esperienza ............................................................................................................... 23

4. Le attività curricolari ed extra-curricolari ............................................................................ 24

5. Attività sperimentali a classi aperte ....................................................................................... 24

INTEGRAZIONE ALLA GIORNATA SCOLASTICA SCUOLA DELL'INFANZIA............ 27

CLASSI APERTE ............................................................................................................................ 27

6. Principi metodologici ............................................................................................................... 27

7. Verifica e valutazione ............................................................................................................... 27

8. Criteri per le iscrizioni ............................................................................................................. 28

CAPITOLO VI - LA SCUOLA PRIMARIA: IL CURRICOLO E L’OFFERTA FORMATIVA ..................... 30

1. Il percorso formativo: finalità ................................................................................................. 30

2. Il curricolo ................................................................................................................................ 30

3. L’Offerta formativa: uno sguardo d’insieme ........................................................................ 31

4. Le attività curricolari e il modello orario: aggregazione delle discipline in aree ............... 32

5. L’offerta formativa: le attività curricolari ............................................................................ 33

6. Il laboratorio curricolare di Informatica ............................................................................... 34

7. Progetti interdisciplinari di Cittadinanza e Costituzione ..................................................... 34

8. Attività di Continuità e Orientamento ................................................................................... 38

9. Attività curricolari di potenziamento ..................................................................................... 42

10. Interventi individualizzati per alunni con bisogni educativi speciali ............................... 45

11. Visite guidate, viaggi di istruzione, eventi culturali ........................................................... 48

12. Valorizzazione ricorrenze religiose e civili ed iniziative di solidarietà. ........................... 52

13. Partecipazione a concorsi, progetti, iniziative promosse da Enti e Associazioni ............ 54

14. Attività extra-curricolari ...................................................................................................... 54

CAPITOLO VII - LA SCUOLA E LE SCELTE ORGANIZZATIVE .............................................................. 58

1. L’organizzazione dell’Offerta Formativa .............................................................................. 58

2. Criteri per la costituzione delle cattedre – Scuola Primaria ................................................ 59

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3. Utilizzazione monte ore contemporaneità .............................................................................. 59

4. Criteri di assegnazione delle discipline e delle classi/sezioni ai docenti .............................. 59

5. Criteri per l’elaborazione dell’orario delle lezioni................................................................ 60

6. Organizzazione delle risorse umane ....................................................................................... 60

7. Gestione dell’istituzione scolastica autonoma e i servizi amministrativi ............................ 61

8. Criteri per la formazione delle classi ...................................................................................... 61

9. Le risorse economiche .............................................................................................................. 62

10. I rapporti con il Territorio ................................................................................................... 62

11. I servizi gestiti dal Comune .................................................................................................. 65

CAPITOLO VIII - L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO ...................................................................... 66

1. La politica della qualità ........................................................................................................... 66