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i concerti del conservatorio inverno_primavera 2018 Divulgando Srl - Trieste Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969 www.conts.it

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i concerti del conservatorio

inverno_primavera 2018

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Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste

T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

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Giovedì 1 febbraio 2018 - ore 20.30

SincretismiNell'ambito del Festival "Le giornate della fisarmonica - Nel segno della didattica"in collaborazione conAkademija za glasbo Univerza - Ljubljana (Slovenia)Kärntner Landeskonservatorium - Klagenfurt (Austria)Centro Superior de Música del País Vasco - Musikene, San Sebastian (Spagna)Conservatorio di Musica "G. Tartini" - Trieste (Italia)

Mercoledì 7 febbraio 2018 – ore 20.30

Andantino sognandoMarco Obersnel – FlautoLuca Chiandotto – Pianoforte

Mercoledì 14 febbraio 2018 – ore 20.30

Variazioni e FugaTeresa Trevisan - Flavio Zaccaria – Duo pianistico

Mercoledì 21 febbraio 2018 – ore 20.30

dal Lied all'OperaHao Wang – Baritono Gabriele Avian – Pianoforte

inverno_primavera 2018Programma

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Mercoledì 28 febbraio 2018 – ore 20.30

RéminiscencesKostandin Tashko – Pianoforte

Mercoledì 7 marzo 2018 – ore 20.30

Omaggio alla SpagnaSandro Torlontano − Chitarra

Mercoledì 14 marzo 2018 – ore 20.30

Molto CantabileStefano Sciascia – ContrabbassoDavid Giovanni Leonardi – Pianoforte

Mercoledì 21 marzo 2018 – ore 20.30

Giovanna D'Arco e l'Albero della VitaClaudia Caffagni – Voce, Liuto, SalterioPaola Erdas – Clavisimbalum, Salterio

Annalisa Metus – Paper engineerCarlo Villa – Light designer

in collaborazione con il Festival Wunderkammer Trieste

Lunedì 26 marzo 2018 – ore 20.30

Concerto Grosso *Orchestra d'archi del Conservatorio "G. Tartini" di TriesteFabio Pirona – Docente preparatore

Mercoledì 28 marzo 2018 – ore 20.30

Il canto del mondo(Gesang der Welt)Letizia Michielon – Pianoforte

Mercoledì 11 aprile 2018 – ore 20.30

CONCERTO STRAORDINARIO

Praeludium & FugaLorenzo Ghielmi – Organo

Mercoledì 18 aprile 2018 – ore 20.30

La porta dell'EstSnežana Aćimović – Violino Ozren Grozdanić – Fisarmonica Una Nešković – Pianoforte

Venerdì 27 aprile 2018 – ore 20.30

PresentimentoStefano Cascioli – Pianoforte

I concerti si terranno nella Sala Tartini

* Il concerto del 26 marzo si terrà nella Sala Victor de Sabata(Ridotto Teatro "G. Verdi")

Programma inverno_primavera 2018

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i concerti del conservatorio | inverno_primavera 2018

Giovedì 1 febbraio 2018 - ore 20.30 Sala Tartini

Sincretismi— Nell'ambito del Festival"Le giornate della fisarmonica - Nel segno della didattica" In collaborazione conAkademija za glasbo Univerza - Ljubljana (Slovenia)Kärntner Landeskonservatorium - Klagenfurt (Austria)Centro Superior de Música del País Vasco - Musikene, San Sebastian (Spagna)Conservatorio di Musica "G. Tartini" - Trieste (Italia)

PROGRAMMA

Gianantonio Alberton Kosmos(1974) prof. Corrado Rojac

Luciano Berio Quattro canzoni popolari(1925 – 2003) Nataša Trček − Soprano Andraž Frece − Fisarmonica Akademija za glasbo Univerza - Ljubljana

Jindřich Feld Quattro intermezzi(1925 – 2007) Rapsodico Scherzoso Un poco malincolico Giocoso Mihael Strniša − Fisarmonica Kärntner Landeskonservatorium - Klagenfurt

Domenico Cimarosa Sonata in sol minore(1749 – 1801) Ane Urbizu − Fisarmonica Centro Superior de Música del País Vasco - Musikene, San Sebastian

Dražan Kosorić Epitaph(1976) Ozren Grozdanić − Fisarmonica Conservatorio "G. Tartini" - Trieste

Václav Trojan La cattedrale distrutta(1907 – 1983) Sajdin Horozović − Fisarmonica Kärntner Landeskonservatorium - Klagenfurt

Antonio E. Lauzurika Trama de aire y de sombras(1964) Queralt Morral Bisbal − Fisarmonica Centro Superior de Música del País Vasco - Musikene, San Sebastian

Davide Coppola ... e tu dove sei? (1992) prima esecuzione assoluta

Jindřich Feld Pezzo da concerto per fisarmonica(1925 – 2007) Michele Toppo − Fisarmonica Conservatorio "G. Tartini" - Trieste

Leonard Bernstein I hate music(1918 – 1990) Nataša Trček − Soprano Andraž Frece − Fisarmonica Akademija za glasbo Univerza - Ljubljana

PRESENTAZIONECome promesso nel 2016, il Festival "Le giornate della fisarmonica", con cadenza biennale, ritorna a testimoniare la vitalità della fisarmonica da con-certo nella regione Alpe Adria.Nell’arco degli ultimi due decenni, infatti, la fisar-monica è entrata a far parte, a pieno titolo, dei programmi di studio nel Conservatorio di Trieste, nel Conservatorio di Klagenfurt e nell’Accademia di Lubiana. Dopo qualche anno ricco di contatti, si è inaugurata una collaborazione che presenta, per la seconda volta, i risultati delle realtà d’eccellenza riguardanti la fisarmonica del territorio Alpe Adria. L’invito esteso al Centro Musicale di San Sebastian non fa che testimoniare l’importanza dell’evento e tesserne importanti sviluppi.Il Festival propone cinque giornate di concerti, conferenze e master classes che si svolgeranno, oltre che a Trieste, anche in Slovenia ed Austria. Il concerto di questa sera vedrà protagonisti i miglio-ri studenti dei quattro istituti citati. L’introduzione al concerto è a cura di Corrado Rojac, docente del Conservatorio "G. Tartini", che aprirà la serata con una sua esecuzione di un brano contemporaneo.

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i concerti del conservatorio | inverno_primavera 2018

Andantino sognando — Marco Obersnel – FlautoLuca Chiandotto – Pianoforte

PROGRAMMA

Olivier Messiaen Le merle noir(1908 – 1992)

Sergej Sergeevič Prokof'ev Sonata op. 94 per flauto e pianoforte(1891 – 1953) Moderato Scherzo: Presto Andante Allegro con brio

Eldin Burton Sonatina per flauto e pianoforte(1913 – 1979) Allegretto grazioso Andantino sognando Allegro giocoso; quasi fandango

Claude Debussy - Paolo Taballione Prélude à l'après-midi d'un faune (1862 – 1918) (1981)

Lowell Liebermann Sonata op. 23 per flauto e pianoforte(1961) Lento con rubato Presto energico

Mercoledì 7 febbraio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

NOTE DI SALAIl programma è un itinerario alla scoperta delle varie sfumature del Novecento musicale in Francia, Russia e Stati Uniti. Nel brano Le merle noir, Messiaen dimostra la sua passione per l'ornitologia, cui si era dedicato trascrivendo e mettendo in musica richiami di oltre settanta specie di uccelli. Inoltre, il compositore scrive un finale che viene descritto dalla moglie come "una folle gioia, indiamantata dal pianoforte con campane di cristallo". La celebre Sonata op. 94 di Prokof'ev, considerata la sonata d'eccellenza per flauto e piano-forte, mostra i numerosi lati del carattere del compositore, dai toni soavi e talvolta debussyani del I e del III movimento, alla vivacità ed alla grandiosità del II e del IV. Il tutto impreziosito dal senso ironico e grottesco tipico del Maestro russo. La Sonatina di Burton appartiene ancora, nei suoi tre movimenti, in modo chia-ro ed inequivocabile al mondo tonale; dal carattere sognante, ma anche energico ed infine vivacemente

Marco ObersnelNato a Trieste nel 1996, ha iniziato lo studio del flauto traverso all'età di 8 anni. Nel 2017 ha concluso il Biennio Specialistico Interpre-tativo al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste con il massimo dei voti e la lode, ed attual-mente studia a Trieste con Pierluigi Maestri ed a Roma all'Accademia Nazionale di S. Cecilia con Andrea Oliva.Ha tenuto numerosi concerti in Italia e Slo-venia come solista e con diversi complessi cameristici ed orchestrali. Dal 2017 suona in Duo con il pianista Luca Chiandotto, propo-nendo un repertorio che spazia dal Barocco alla Musica contemporanea. Nel 2011 ha vin-to il Primo premio assoluto nella sua catego-ria al Concorso Internazionale "P. Spincich" di Trieste e nel 2017 è risultato Primo classifi-cato al Premio "Lilian Caraian" promosso dal Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.Ha partecipato a diverse master classes e seminari con vari docenti: F. Loi, A. Oliva, P. Taballione, D. Formisano, A. Manco, M. Mara-sco, P. Jundt, L. Tristaino, S.Lombardi, S. Bet, G. Falco, R. Gessi, S. Ducrot, S. Hoeppner, M. Lipovšek, G. Pretto, D. Jones, S. Thorp.

Luca Chiandotto Nato a Latisana (UD) nel 1995, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni presso la Scuola Comunale di Musica della sua città, sotto la guida di Jessica Galetti. Nell'anno accademico 2015 - 2016 ha par-tecipato al progetto Erasmus studiando al "Mozarteum" di Salisburgo con Klaus Kauf-mann. Diplomato in Pianoforte nel 2017 con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, frequenta attualmente il secondo anno del Biennio Specialistico ad Indirizzo Interpretativo presso lo stesso isti-tuto nella classe di Flavio Zaccaria.Inoltre si perfeziona da anni con Marian Mika, partecipando anche a master classes di noti concertisti e didatti, fra i quali Aquiles Delle Vigne, Benedetto Lupo e Alessandro Taverna. Si è esibito in importanti sale da concerto in Italia e all’estero tra cui: le Sale Apollinee del

Teatro La Fenice di Venezia, la Sala Victor de Sabata (Ridotto del Teatro Verdi) a Trieste, la Wiener Saal di Salisburgo, la Showroom Fazioli di Milano ed il Museo Civico di Ra-dovlijca (Slovenia). Nel 2012 ha ottenuto il secondo premio al Concorso Interfest di Bitola (Macedonia) ed il secondo premio al Concorso "P. Spincich" di Trieste. Nel 2013 ha vinto il Primo premio assoluto al Concor-so "Città di Palmanova - Premio Filippo Tre-visan", il Primo premio assoluto al Concorso "Accademia Musicale Romana" di Roma, il secondo premio al Concorso "G. Pecar" di Gorizia. Nel 2014 ha ottenuto il secondo premio al Concorso "Città di Albenga" e, nel 2015, ancora il secondo premio al Concorso "G. Rospigliosi" di Lamporecchio. Nello stes-so anno ha vinto il Concorso "Maria Grazia Fa-bris" di Trieste, mentre nel 2017 ancora il Pri-mo premio al Concorso "Città di Palmanova".Nel 2016 ha debuttato come solista con orchestra, suonando il Concerto KV 414 di Mozart con l'Orchestra del Conservatorio diretta da Romolo Gessi alla Sala Tripcovich di Trieste, al Teatro Comunale di Monfalcone ed in altre tre sedi regionali.Parallelamente agli studi accademici ed all'attività concertistica, si dedica da due anni anche a quella didattica, insegnando pianoforte presso la Scuola di Musica "G. Verdi" di Trieste e la Scuola "S. Cecilia" di Precenicco (UD).

danzante, si contrappone alla Sonata di Liebermann, molto più caratterizzata dal continuo cromatismo e dall'esplorazione delle minute sfumature dell'animo. Il primo movimento è un viaggio ciclico, che inizia e si conclude con lo stesso tema, perdendosi in alte atmosfere nebulose ma allo stesso tempo accumulando una tensione che scoppierà nel burrascoso e orgiastico Presto energico, a cui trascendentale virtuosismo e cambi metrici frequenti conferiscono un'anima dionisiaca. Interrompe la continuità tra i due compositori americani il celeberrimo Prélude à l'après-midi d'un faune di Claude Debussy, nella mirabile trascrizione del flautista Paolo Taballione. Ispirato all'omonimo testo poetico di Stephané Mallarmé, con la sua inno-vativa ricerca coloristica dà inizio alle avanguardie del Novecento, rivisitate attraverso questo programma.

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Variazioni e Fuga — Teresa Trevisan - Flavio Zaccaria – Duo pianistico

PROGRAMMA

Max Reger Variazioni e Fuga (1873 – 1916) su un Tema di Ludwig van Beethoven op. 86 Tema. Andante Un poco più lento Agitato Andantino grazioso Andante sostenuto Appassionato Andante sostenuto Vivace Sostenuto Vivace Poco vivace Andante con grazia Allegro pomposo Fuga. Allegro con spirito

Variazioni e Fuga su un Tema di Wolfgang Amadeus Mozart op. 132a Tema. Andante grazioso Var. 1. L'istesso tempo (quasi un po' più lento) Var. 2. Poco agitato (più mosso) Var. 3. Con moto Var. 4. Vivace Var. 5. Quasi Presto Var. 6. Sostenuto (quasi Adagietto) Var. 7. Andante grazioso Var. 8. Moderato Fuga. Allegretto grazioso

NOTE DI SALADurante il tardo romanticismo, alcuni autori recuperano forme appartenute al passato, ad esempio Saint-Saëns, Franck, Brahms. Proprio dai lavori di Brahms, in particolare le Variazioni e Fuga su un Tema di Haendel e le Variazioni sul Corale di S. Antonio op. 56, sembra trarre ispirazione Max Reger. I due cicli di Variazioni, su temi di Beethoven e di Mozart, sono di rilevante importanza nella sua produzione. Egli stesso curò di entrambi una versione orchestrale. Destinate all’esecuzione nella grande sala da concerto, gli ardui problemi tecnici ed interpretativi che contengono le indirizzano ad esecutori professionisti e non più alla tradizione ottocentesca della "Hausmusik". Le Variazioni su un tema di Beethoven op. 86 (1904) furono ideate nella formazione a due pianoforti. La versione orchestrale verrà ben undici anni dopo. Il tema è la Bagatella op. 119 n. 11 di Beethoven, dal carattere innocente, dolcemente melodioso e pacificante. Reger elabora i singoli frammenti tematici, sviluppandone le possibilità drammatiche nei modi più diversi. Un omaggio alla poliedricità espressiva del genio di Bonn. Una curiosità: le dodici variazioni non sono nu-merate. Le Variazioni su un tema di Mozart op. 132a (1914), basate sul tema della Sonata in La maggiore KV 331, furono concepite per orchestra. La versione a due pianoforti è quasi contemporanea. A riprova dell’indipendenza di questa versione da quella orchestrale, le variazioni n. 8 delle due opere sono due bra-ni completamente diversi: ritmico, scherzoso e brillante quello per due pianoforti, profondo e struggente (bellissimo!), di sapore wagneriano quello per orchestra.

Mercoledì 14 febbraio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

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Teresa Trevisan e Flavio Zaccaria Duo pianisticoIl Duo pianistico formato da Teresa Trevisan e Flavio Zaccaria ha debuttato nel 2002 al Festival Internazionale di Bitola (Macedonia) con l'esecuzione dei Concerti Brandebur-ghesi di Bach-Reger, in una rara trascrizio-ne per pianoforte a quattro mani, più volte eseguiti in seguito con notevole successo di pubblico e di critica.Provenienti da scuole diverse, quella di Lu-ciano Gante e Aquiles Delle Vigne per Teresa e di Eugenio Bagnoli, Ugo Amendola, Bruno Mezzena per Flavio, hanno unito le personali esperienze che li avevano precedentemente portati a confrontarsi con il principale reper-torio e con le particolari difficoltà proprie di questa delicata formazione.

"...la cifra stilistica del Duo è un'estrema cura nel modellare i timbri, il che costituisce il na-turale tramite tra il loro pianismo e il livello spirituale dell'ascoltatore (....) l'invidiabile precisione e la sorprendente amalgama dei registri sonori con il fluire delle linee musicali (....) il delicato fluire espressivo, la stupefa-cente raffinatezza della paletta timbrica, la plasticità del tempo (....)".

dalla rivista musicale "Orizzonti della musica"- (Sofia) Maggio 2013

"... creano una compagine ideale e l'esecu-zione è di chiarezza cristallina nelle sezioni contrappuntistiche (....)... si fondono tecnicamente in un raffinato en-semble pianistico, pieno di arte e di poesia, con intelligente equilibrio (....)"

dalla rivista musicale "Piano Journal" (Londra) 2013 n. 100

Dediti ad approfondire un repertorio meno frequentato, hanno inciso per Velut Luna brani per Pianoforte a quattro mani di Max Reger.L'esecuzione della Suite op. 16 di Reger è valsa al Duo il conferimento della Menzione d'Onore alla 2006 Web Concert Hall Compe-tition (USA).Nel 2016 è uscito per Limen music un CD de-dicato alle composizioni per due pianoforti di Ferruccio Busoni.Teresa Trevisan e Flavio Zaccaria sono stati invitati a tenere master classes di Pianoforte e Duo pianistico presso l'Università di Oulu (Finlandia), al Conservatorio Superior de Musica "Manuel Massotti Littel" di Murcia (Spagna), all'Accademia Lituana di Musica e Teatro di Vilnius (Lituania), alla Yasar Uni-versity di Smirne (Turchia), al Conservatoire Royal de Mons (Belgio), alla Sofia Music Aca-demy, al CIT Cork School of Music (Irlanda), al Konservatorium e all’Università di Vienna, al Trinity Laban College di Londra e, tramite videoconferenza, alla Texas Christian Uni-versity di Fort Worth (USA).Dal 2009 il Duo ha collaborato con il GARR allo sviluppo del progetto LOLA (Low Laten-cy) che studia la possibilità di collegamenti audio-video a distanza in tempo reale.Nel novembre 2010 è stato protagonista della prima esecuzione mondiale a distanza realizzata tra l'IRCAM di Parigi ed il Conserva-torio "G. Tartini" di Trieste.

Mercoledì 14 febbraio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

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Mercoledì 21 febbraio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

dal Lied all'Opera —Hao Wang – BaritonoGabriele Avian – Pianoforte

PROGRAMMA

Robert Schumann da "Liederkreis" op. 24:(1810 – 1856) Morgens steh' ich auf frage Es treibt mich hin Schöne Wiege meiner Leiden Mit Myrten und Rosen

Hugo Wolf da "Mörike Lieder"(1860 – 1903) Der Tambour Verborgenheit Mausfallen - Sprüchlein

da "Eichendorff Lieder" Der Musikant

Wolfgang Amadeus Mozart da "Le nozze di Figaro"(1756 – 1791) Hai già vinta la causa

Gaetano Donizetti da "Don Pasquale"(1797 – 1848) Bella siccome un angelo

Richard Wagner da "Tannhäuser"(1813 – 1883) Aria di Wolfram

Charles Gounod da "Faust"(1818 – 1893) Avant de quitter ces lieux

Gioachino Rossini da "La Cenerentola"(1792 – 1868) Come un'ape ne' giorni d'aprile

NOTE DI SALAIl programma si articola in un itinerario musicale dal Lied all'Opera, con due grandi esponenti del genere liederistico, Schumann e Wolf. I lieder di Schumann sono tratti dal ciclo Liederkreis op. 24 su testi di Heine, composto nel 1840 e dedicato alla moglie Clara, in cui si evidenzia il classicismo dell'opera romantica del grande compositore, dove la musica si fonde in maniera perfetta con la poesia, esaltandone ed accentuan-done il significato profondo, passando dalla serena nostalgia di Morgens steh' ich auf und frage (Il mattino, quando mi alzo), all'impazienza scherzosa dell'amante in Es treibt mich hin (Io vado errando), arrivando all'estatica intensità di Schöne Wieder meiner Leiden (Bella culla della mia sofferenza) e concludendo con Mit Myrthen und Rosen (Con i mirti e le rose), in cui la fragile speranza del poeta e del musicista sembra voler prevalere. Nei tre lieder su poemi di Mörike, Wolf delinea con evidenza l'eredità ricevuta da Schumann, pur nella personalità della sua ispirazione che può raggiunge vertici assoluti di lirismo, come in Verbon-genheit (Solitudine) o esprimersi semplicemente nella linearità della melodia popolare di Der Musikant (Il Musicista), ma che manifesta sempre la grandezza e la grande sensibilità del compositore. Si passa quindi al mondo dell'Opera con alcune arie del grande repertorio lirico: l'aria del Conte, tratta da "Le nozze di Figaro" di Mozart su libretto di Da Ponte, continuando poi con la famosa aria di Donizetti tratta dall'opera buffa "Don Pasquale", passando all'opera tedesca con il suo massimo esponente: Richard Wagner, che ha trasformato completamente l'idea dell'opera attraverso la concezione del Gesamt kunstverk (Opera totale, sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche). Concludono il programma l'aria di Valentine dal Faust di Gounod (che è stato il più importante esponente del Grand-Opéra francese), per concludere con un doveroso omaggio a Rossini nel 150° anniversario della morte: l'aria di Dandini da "La Cenerentola", in cui il genio operistico del grande compositore si evidenzia in tutta la sua grandezza.

Annotazione musicale autografa con firma di G. Rossini

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i concerti del conservatorio | inverno_primavera 2018

Mercoledì 21 febbraio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Gabriele AvianInizia lo studio del pianoforte giovanissimo presso l’Associazione musicale e culturale di Farra d’Isonzo con Luisa Scattarregia e suc-cessivamente si iscrive al corso di Organo e Composizione organistica prima al Conser-vatorio "J. Tomadini" di Udine sotto la guida di Lino Falilone e quindi al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di Marcel-lo Girotto, dove si diploma brillantemente nel febbraio 2013. Nell’ottobre 2014, nello stesso Conservatorio, ha concluso gli studi di Pianoforte con Rita Verardi, con il massi-mo dei voti. Nell’ottobre 2017 ha ottenuto il Diploma Accademico di II livello (Laurea) come Maestro collaboratore con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste sotto la guida di Fabrizio del Bian-co, Patrizia Tirindelli e Silvano Zabeo. Ha partecipato a numerosi concerti sia come organista che come pianista in Italia e all’ estero, esibendosi anche come solista con orchestra. Ha partecipato come effettivo e come uditore a numerose master classes pianistiche e organistiche con docenti di fama internazionale. Nel 2011 è stato scelto per rappresentare a Mosca gli studenti della Regione FVG nelle iniziative promosse dal MIUR in ambito internazionale. Ha lavorato come maestro collaboratore per la messa in scena dell’opera "Un altro flauto magico", riadattamento del "Zauberflöte" di Mozart, al Teatro "Giovanni da Udine" e come korre-petitor per il "Zauberflöte" di Mozart presso l’Hochshule für Musik, Theater und Media di Hannover (Germania). Durante l'anno acca-demico 2016 - 2017, tramite il programma europeo Erasmus, ha frequentato l’Hoch-schule für Musik, Theater und Media di Han-

nover dove ha studiato Opera-Korrepetition con Paul Weigold, direzione d’orchestra con Martin Brauß, pratiche del basso continuo con Bernward Lohr e repertorio liederistico. È insegnante di Pianoforte presso l'Associa-zione culturale e musicale di Farra d'Isonzo (GO) e all'Accademia "Città di Palmanova". Nel 2016 è stato chiamato a tenere delle lezioni di pianoforte per bambini a Pechino (Cina). Nel 2017 è stato ospite a Kunming (Cina) per eseguire alcuni concerti assieme al baritono Hao Wang, svolgendo anche del-le conferenze sul pianoforte e sulla pratica dell’accompagnamento pianistico. Prose-gue inoltre gli studi ed il perfezionamento pianistico con Federico Consoli.

Hao WangNato a Kunming (Cina) ha iniziato gli studi musicali all’età di 4 anni, conseguendo sem-pre brillanti risultati. Dopo aver concluso gli studi liceali nel suo paese, si è trasferito a Padova dove ha frequentato la facoltà uma-nistica di psicologia, perfezionando inoltre la conoscenza della lingua italiana. Ha con-tinuato gli studi musicali presso il Conser-vatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di canto di Rita Susovsky, ottenendo prima il Diploma Accademico di I livello con la mas-sima votazione e quindi la Laurea di II livel-lo con il massimo dei voti e la lode. Svolge intensa attività concertistica in Italia e all'e-stero, anche in collaborazione con Enti e As-sociazioni culturali italiane e straniere. Nel 2016 ha svolto, tramite il progetto Erasmus, un anno di studio alla Hoschule di Hannover (Germania) seguendo i corsi di alto perfezio-namento di interpretazione operistica con Sabine Ritterbusch, Markus Schäfer, Peter Anton Ling, e di interpretazione liederisti-ca con Zeyen Justus, distinguendosi nelle produzioni teatrali e concertistiche allesti-te dall'Università stessa. Ha debuttato nei ruoli di Malatesta (Don Pasquale), Dandini (Cenerentola) e del Direttore (Les Mamelles des Tirésias), riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica.

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i concerti del conservatorio | inverno_primavera 2018

Mercoledì 28 febbraio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Réminiscences — Kostandin Tashko – Pianoforte

PROGRAMMA

Ludwig van Beethoven Sonata in re maggiore op. 10 n. 3(1770 –1827) Presto Largo e mesto Minuetto - Allegro Rondò - Allegro

Béla Bartók Studio op. 18 n. 2(1881 –1945)

Maurice Ravel Gaspard de la Nuit(1875 –1937) Ondine Le Gibet Scarbo

Franz Liszt Réminiscences de Don Juan S. 418(1811 –1886)

Nato a Tirana nel 1997, ha completato gli stu-di al Liceo Musicale "Jordan Misja" della sua città sotto la guida di Valbona Kasaj, quindi è stato ammesso al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste dove attualmente studia con Teresa Trevisan. Ha già al suo attivo esibizioni in alcu-ne tra le più importanti sedi e festivals musica-li in Albania. Nel 2013 ha suonato il Concerto op. 11 di Chopin con la National Television Orchestra, ed ha eseguito all'ARTEVE di Tira-na il Concerto per pianoforte ed orchestra del compositore albanese Cesk Zadeja. In novem-bre dello stesso anno ha eseguito, in prima assoluta al Festival Pianodrom, la Sonata n. 3 "Skanderbeg", del compositore Aleksander Peci, successivamente riproposta a Pristina. Ha ottenuto numerosi Primi premi in concor-si nazionali tra i quali: "Tirana Talent" (2011), EPTA-Albania (2010, 2011, 2013), "Chopin Piano Competition" (2010) e "Città di Pal-manova" - Premio Filippo Trevisan (2014). Numerosi sono i riconoscimenti in concorsi internazionali tra cui: l'International Music Competition "Ars Nova" di Trieste, (2012, Pri-mo premio assoluto), l'International Piano Competition "Città di Gorizia" (2012, Primo premio assoluto), l'International Piano Com-petition "Interfest Bitola"- Macedonia (2012, Primo premio assoluto), l'International Piano Competition "Chopin Golden Ring"- Rado-vljica - Slovenia (secondo premio), l'Interna-tional Piano Competition "Young Virtuoso" - Zagabria (2014, quinto premio). Nel 2014 è

stato fra i 60 candidati scelti in tutto il mon-do per partecipare al prestigioso "Ettlingen International Piano Competition for Young Pianists" in Germania. Dal mese di marzo 2017 è stato vincitore di ben nove concorsi Internazionali in Italia, Croazia e Gran Breta-gna. Ha inoltre vinto il X EPTA Croatia Inter-national Competition for young pianists, il "Pietro Argento Competition", il XXI Concorso Pianistico Internazionale "Stefano Marizza" (secondo premio), il X Young Pianist of the North (secondo premio, primo non assegna-to) ed è risultato tra i vincitori dell'IBLA Grand Prize (premiato con la Liszt Special Mention). Ha ottenuto una borsa di studio dall'In-ner Wheel International Club di Trieste. Ha frequentato numerose master clas-ses tenute da importanti docenti quali H. Koch (Germania), S. D. Soreanu (Romania), B. Maciejowska Banaszkiewicz (Polonia), C. C. Schuster (Austria), R. Dalibaltayan (Ar-menia-Croazia). Ha inoltre partecipato a vari seminari Erasmus al Conservatorio Tartini. Nel 2012 ha ottenuto una borsa di studio per partecipare alle master classes "Primavera pianistica" tenutesi ad Antwerpen (Belgio), con Andreas Weber ed Aquiles Delle Vigne.Si è esibito al Mittelfest 2017 ed al Festival nei Suoni dei Luoghi 2017. Quale vincitore del Premio Salieri 2017, in aprile 2018 eseguirà il concerto op. 11 di Cho-pin con l'orchestra "I Virtuosi italiani" diretta da Alberto Martini.

NOTE DI SALALa Sonata op. 10 n. 3 di Beethoven fu dedicata alla contessa Von Browne. Il primo dei quattro movimenti è un Presto virtuosistico e brillantissimo, uno studio di colori puri accostati, senza impasti. Segue il magnifico Largo e mesto, caratterizzato da un profondo senso di malinconia. Il Minuetto con Trio, di carattere contra-stante, oppone un momento di dolcezza alla drammaticità precedente. Il finale propone un tema interrot-to da silenzi e concluso da una piccola cadenza, a rappresentare l’intenzione di ricerca dell’autore. I Tre stu-di op. 18 di Bartók furono pubblicati a Vienna nel 1920. L’intento pedagogico del compositore mirava allo sviluppo di abilità ed al superamento di difficoltà legate all’espansione ed alla contrazione della mano del pianista. Lo stile contrappuntistico, il cromatismo e l’ambiguità armonica creano un effetto di atonalità che richiama Schönberg, e la successione simula la struttura ternaria della sonata classica. Nel suo Gaspard de la nuit: Trois Poèmes pour Piano d'après Aloysius Bertrand, Ravel intendeva superare in difficoltà Islamej di Balakirev, e richiede all'esecutore una padronanza tecnica assoluta. Ondine è la ninfa lacustre che cerca di sedurre, con il suo canto, lo spettatore. Le gibet (La forca) rappresenta la scena di un’impiccagione, sottolineata dall’incessante rintocco di una campana (si bemolle ripetuto 258 volte). Scarbo è il folletto dispettoso che appare e scompare, prendendosi gioco dello spettatore. Réminiscences de Don Juan (1841) di Liszt è una fantasia sui temi del Don Giovanni di Mozart, in cui la trascrizione di un’opera classica non appare solo una mera raccolta di temi famosi. L’esecutore si deve confrontare con difficoltà tecniche estre-me, quali passaggi cromatici in terze, intervalli di decima, sequenze di salti che coprono l’intera tastiera.

Kostandin Tashko 

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Mercoledì 7 marzo 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Omaggio alla Spagna — Sandro Torlontano – Chitarra

PROGRAMMA

Fernando Sor Introduzione e Variazioni op. 9 (1778 – 1839) su l'aria "O cara armonia" da "Il flauto magico" di W. A. Mozart

Francisco Tárrega Pavana(1852 – 1909) Maria Capricho Árabe

Federico Moreno Torroba Suite Castellana(1891 – 1982) Fandanguillo Arada Danza

Joaquín Turina Sonata op. 61(1882 – 1949) Allegro Andante Allegro vivo

Isaac Albéniz Granada(1860 –1909) Rumores de la caleta

NOTE DI SALALe Variazioni op. 9 di Fernando Sor tratte da un tema estratto dal primo atto del "Flauto Magico" di Mozart sono un'opera di inizio Ottocento, a lungo interpretate dai chitarristi come "pezzo di bravura", esse rivelano la piena conoscenza strumentale e l'elevata eleganza compositiva di Fernando Sor, caratteristiche che lo resero il maggiore compositore dell'epoca in Spagna. Seguono di Francisco Tárrega, tra i principali artefici della diffusione e dello sviluppo della chitarra classica moderna, tre brani di rara poesia e cantabilità.Il programma prosegue con Federico Moreno Torroba, primo fra i compositori non chitarristi. Quando egli si dedicherà alla chitarra nei primi decenni del novecento essa si appresta a conquistare le sale di tutto il mondo grazie ad artisti come Andrés Segovia che inviterà molti compositori fra i quali Torroba a prodigarsi per quella che si rivelerà la rinascita della chitarra nel ventesimo secolo. Proprio a Segovia è dedicata la

Sandro TorlontanoDiplomato con il massimo dei voti al Con-servatorio "S. Pietro a Majella" di Napoli, si è perfezionato in Spagna e in Francia all’École Normale de Musique "Alfred Cortot" di Parigi dove in un solo anno ha conseguito il Diplôme Supérieur d'Exécution. Nel 1994 è risultato vincitore del Concorso, per titoli ed esami, indetto dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca) per l’insegnamento nei Conservatori italiani, classificandosi al terzo posto su oltre ottocento partecipanti su sca-la nazionale, in seguito al quale è diventato docente di Chitarra prima nei Conservatori di Napoli, Foggia e Venezia e, dal 2011, al Con-servatorio "G. Tartini" di Trieste. È stato invitato da prestigiose istituzioni con-certistiche ad esibirsi, oltre che in Italia, in Europa (Germania, Francia, Spagna, Svizzera, ex Yugoslavia, Portogallo, Turchia, Danimar-ca, Lettonia) e negli Stati Uniti dov'è stato per quattro anni regolarmente ospite del "Newport Music Festival". Si è esibito in Duo con i violinisti Reiko Watanabe (premio "Paga-nini"), Emil Chudnosky, i fisarmonicisti e ban-doneonisti Massimiliano Pitocco e Mario Ste-fano Pietrodarchi, il flautista Goran Marcusson e in ensemble con Andrea Bocelli e Noà. Ha eseguito i più importanti concerti per chitar-ra e orchestra ed ha collaborato con varie formazioni orchestrali fra le quali l'Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma sotto la direzione di Myung-whung Chung, Daniele Gatti, Hans Vonk, suonando, nell'anno 2000, alla presenza di Sua Santità San Giovanni Pa-olo II e partecipando come solista all'inaugu-razione della Cavea del Parco della Musica di Roma con la direzione di Luis Bacalov. Ha partecipato con i Solisti Aquilani all’ese-cuzione (in prima nazionale) ed all'incisione per l'etichetta Dynamic dell’opera "Maria de Buenos Aires" di Astor Piazzolla, ed ha inol-tre curato per il Teatro Stabile di Messina, gli arrangiamenti per chitarra delle musiche di scena per la rappresentazione dell' "Enrico IV" di Luigi Pirandello; spettacoli rappresentati

successivamente per oltre 230 repliche nei più importanti teatri italiani tra i quali: La Pergola (Firenze), Goldoni (Venezia), Quirino (Roma), Duse (Bologna), Carcano (Milano), Bellini (Na-poli), Donizetti (Bergamo), Fraschini (Pavia), Biondo (Palermo), Rossetti (Trieste), Sociale (Mantova), Verga (Catania), Verdi (Padova), Nuovo (Verona), Pirandello (Agrigento), Coc-cia (Novara), Storchi (Modena), Comunale (Piacenza), Comunale (L’Aquila), Rendano (Cosenza), Cilea (Reggio Calabria), Sociale (Brescia). Ha registrato per la RAI, Mediaset, SAT2000, Catalunja Radio (Spagna), Dayton Public Ra-dio, WGBH (USA), RTS (Serbia); ha inciso per la Dynamic e Videoradio; ha effettuato revisioni di opere contemporanee per chitarra ed è sta-to invitato a far parte della giuria in concorsi nazionali ed internazionali. Ha ottenuto diver-si Primi premi assoluti in concorsi nazionali ed internazionali (alcuni presieduti da insigni musicisti quali Goffredo Petrassi, Franco Do-natoni, Angelo Gilardino). Nel 2013, per la profonda stima ed amicizia con il collega Pier Luigi Corona, ha fondato il Tartini Guitar Duo. Suona su una chitarra "Lo-renzo Frignani" del 2013.

Suite Castellana così come lo è la Sonata di Joaquin Turina. Opera di elevato virtuosismo e pietra miliare della letteratura del novecento per chitarra la Sonata op. 61 tocca tutti i punti salienti della tradizione chi-tarristica e musicale spagnola filtrata dagli studi parigini del maestro di Siviglia regalando all'ascoltatore sapori reali di una tradizione musicale spagnola profonda, vera e mai banalizzata. Infine di Isaac Albéniz, fra i più rappresentativi e famosi fra i compositori spagnoli, due brani che sebbene originali per pianoforte sono entrati da decenni a pieno titolo nel repertorio tradizionale della chitarra classica.

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Mercoledì 14 marzo 2018 – ore 20.30Sala Tartini

Molto Cantabile—Stefano Sciascia – ContrabbassoDavid Giovanni Leonardi – Pianoforte PROGRAMMA

Anonimo (tradizionale spagnolo) Canción de Amor

Giovanni Battista Pergolesi Se tu m'ami (1710 – 1736)

Antonio Vivaldi Piango, gemo, sospiro (1678 – 1741)

Giovanni Battista Pergolesi Tre giorni son che Nina (1710 – 1736)

Pasquale Mario Costa Era de maggio (1858 – 1933)

Pietro Mascagni da "Cavalleria rusticana" (1863 – 1945) Intermezzo

Giacomo Puccini da "Gianni Schicchi"(1858 – 1924) O mio babbino caro

Vincenzo Bellini - Giovanni Bottesini da "Beatrice di Tenda"(1801 – 1835) (1821 – 1889) Aria

Giovanni Bottesini Elegia(1821 – 1889) Tarantella

NOTE DI SALAMolto Cantabile è un programma di melodie italiane che vanno dai primi anni del '700 sino al '900 e che comprende anche alcune Opere del grande Giovanni Bottesini detto il Paganini del Contrabbasso.All’esecutore, cantante o, nel nostro caso, contrabbassista, è richiesta la capacità di esplodere in slanci amorosi e guerrieri, e al contempo di saper esplorare con delicatezza ogni inflessione elegiaca e malin-conica. Quest’ultimo tipo di atmosfera è presente peraltro in moltissime melodie di Bottesini, che sentiva fortemente il carattere elegiaco.Alle melodie presenti in questo programma è richiesto di accendere "il fuoco della passione" negli ascolta-tori, di trasmettere pienezza di sentimento, di creare trasporto, e, se possibile, quel furore che provocavano i melodrammi, attraverso le voci dei cantanti prediletti quali ad esempio Maria Malibran, Adelaide Tosi, Giulia e Giuditta Grisi, ecc.. (Da "Le fantasie di Bottesini alla luce della poetica belliniana" di Nicola Malagugini)

Giovanni Bottesini - Foto storica

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Mercoledì 14 marzo 2018 – ore 20.30Sala Tartini

David Giovanni Leonardi Nato a Udine nel 1966, diplomato in Piano-forte al Conservatorio di Udine e laureato in Musicologia alla Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona, è titolare della cattedra di Storia della Musica pres-so il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine. Svolge attività di pianista in campo cameri-stico vocale e strumentale ed ha partecipato alla produzione e alla registrazione di dieci CD, cinque dei quali in Duo con il contrab-bassista Stefano Sciascia. Dal 1996 svolge il ruolo di pianista accompagnatore ufficia-le al Concorso Internazionale di Canto da Camera "C.A. Seghizzi" di Gorizia. Si dedica all’approfondimento del Novecento musi-cale friulano, cura catalogazioni, edizioni critiche ed ha pubblicato contributi musi-cologici su incarico della Società Italiana di Musicologia, della Società Filologica Friula-na e dell’Associazione Corale Goriziana "C.A. Seghizzi". Partecipa a conferenze, program-mi radiofonici e convegni di studio, pubbli-cando, quale critico e storico musicale, su quotidiani, settimanali e periodici specializ-zati. Più volte membro di giuria in concorsi di esecuzione strumentale e vocale e di composizione, collabora a livello pianistico e di consulenza musicologica con le più im-portanti formazioni orchestrali e corali del Friuli Venezia Giulia e con le case discografi-che Bongiovanni, Nota, RealSound, RivoAlto e Stradivarius.

Stefano SciasciaInizia lo studio del contrabbasso all'età di sedici anni. Molto presto comincia a colla-borare con le orchestre della Rai di Torino, con i Solisti Veneti di Claudio Scimone, con l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, con le quali suona nelle maggiori capitali europee e del mondo. Contempo-raneamente si dedica alla ricerca di nuova musica trascrivendola per contrabbasso ed arricchendo così il repertorio solistico per il suo strumento. Ha registrato, come solista, numerosi CD per le case discografiche Rivo Alto di Venezia e la King Records Japan di Tokyo. La Newton Classics ha deciso di ri-pubblicare i suoi primi CD con distribuzione Naxos Records. Dal giugno 2001 è invitato alle Conventions organizzate dalla I.S.B. (In-ternational Society of Bassist) U.S.A.: Butler University-Indianapolis - 2001, Richmond University Virginia - 2003, Western Michigan University Kalamazoo - 2005, Oklahoma City University - 2007, Penn State University Phi-ladelphia - 2009, San Francisco University - 2011. Nel 2004 in Giappone ha tenuto una serie di master classes e concerti a Tokyo, Osaka e Kobe.Ha tenuto master classes in Italia, Norvegia (Oslo Academy), Finlandia (Sibelius Aca-demy), Copenhagen (Opera House), Londra (Trinity College), Riga (Latvian Academy), Zagabria (Zagreb Academy), Salisburgo (Mo-zarteum University), Gerusalemme (Jerusa-lem Music Academy), Vienna (Universität für Musik und darstellende Kunst).Ha pubblicato musica inedita per Ludwin Music U.S.A. Nell'agosto 2012 ha tenuto un recital alla Copenhagen Opera House durante la Eu-ropean Bass 2012 Convention e in ottobre

dello stesso anno ha suonato la sua compo-sizione "Mantra 22.22" alla Mozarteum Uni-versity di Salisburgo. Nel giugno del 2013 ha suonato il contrabbasso appartenuto a Ser-gej Koussevitzky in un recital alla Rochester New York University durante la ISB Conven-tion 2013. Il suo ultimo lavoro discografico è "Soli Deo Gloria", un CD per Contrabbasso Solo con Suite e Partite di J. S. Bach. Nel settembre 2016 ha tenuto un recital solisti-co alla Praga Bass 2016 Convention presso l'HAMU Academy. Ha composto la colonna sonora del pluripremiato film "Across the River" di Lorenzo Bianchini proiettato in an-teprima al Festival di Taormina nel giugno del 2013.È docente di Contrabbasso al Conservatorio di Musica "G. Tartini" di Trieste.Suona un Contrabbasso Ruggeri del 1700.

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Mercoledì 21 marzo 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Giovanna D'Arco e l'Albero della Vita—Claudia Caffagni – Voce, Liuto, SalterioPaola Erdas – Clavisimbalum, Salterio

Annalisa Metus – Paper engineerCarlo Villa – Light designer

In collaborazione con il Festival Wunderkammer Trieste

In occasione del 21 marzo, Giornata Europea della Musica Antica, i Concerti del Conservatorio ed il Festival Wunderkammer - Trieste, propongono questo concerto che sarà trasmesso in diretta dalla Rai nazionale per il programma di Radio 3 Suite "Le stanze della Musica" condotto da Nicola Pedone. Per tale motivo l'accesso alla sala sarà consentito con orario comunicato successivamente.

Musiche di: Gilles de Binchois (1400 – 1460) Guillaume Dufay (1397 – 1474) Thomas Morton (1579 – 1647)

e Anonimi francesi e italiani

Il programma specifico verrà presentato direttamente dagli interpreti

Paola Erdas È cembalista dai molteplici interessi e dal re-pertorio ampio e poco convenzionale. Inizia gli studi con D. Petech e prosegue con K. Gilbert al Mozarteum di Salisburgo. Attiva anche nel campo della ricerca musicologica, pubblica per la Ut Orpheus di Bologna. I suoi sei CD solistici hanno ricevuto ampi consen-si dalla critica internazionale e sono stati per la maggior parte registrati su preziosi strumenti storici. Molte le sue collaborazio-ni, che spaziano tra i vari repertori e generi musicali ed artistici in generale: con il liutista Rolf Lislevand, con il tablista Shyamal Mai-tra, con il giovanissimo violagambista Andrè Lislevand, ecc... Con lo spettacolo "Su Cantu in sas Laras" creato da Sergio Ladu ed incentrato sulla musica sarda, si è prodotta anche in veste di attrice ed autrice di testi, oltre che musi-cista. Con Claudia Caffagni crea uno spet-tacolo sulla scrittrice Cristina da Pizzano, e con Daša Grgič il progetto DIH-respiro sulla corporeità della musica e sul respiro della danza. Insieme ad Andrea Lausi è cofonda-tore del Festival Internazionale di Musica Antica Wunderkammer di Trieste. È docente di Clavicembalo ai Conservatori di Messina e Trieste.

Claudia CaffagniHa iniziato lo studio del liuto sotto la guida del padre all’età di tredici anni. Ha succes-sivamente studiato con J. Lindberg, conse-guendo il diploma al Royal College of Music di Londra nel 1989, e con H. Smith. Ha stu-diato canto con Elisabetta Tandura. Nel 1986 è stata fra le fondatrici dell’ensemble di mu-sica medievale laReverdie, con il quale svol-ge un’intensa attività concertistica e disco-grafica (Arcana), sia in qualità di liutista che di cantante. Nel 1994 ha conseguito "cum laude" la Laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia. È stata artista protagonista della rivista Amadeus nel numero di ottobre 2017. Dal 1998 tiene regolarmente seminari e master classes in Italia e all’estero come

specialista del repertorio medioevale. Ha in-segnato liuto medievale e Notationskunde presso la Staatliche Hochschule für Musik di Trossingen (2008-2015). Attualmente è coordinatrice dell’Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica "C. Abbado" di Milano dove dal 2007 è docente di Musica Medioevale.

NOTE DI SALATutto iniziò nel bosco di Domremy, la piccola cittadina in cui nacque Jehanne d’Arc. In questo bosco vi era una fontana e un albero speciale, chiamato Albero di Maggio o Albero della Vita, e da tempi immemorabili le giovani donne del villaggio andavano in questo luogo di pace per chiedere alla Vergine Maria la grazia di essere felici, con un fidanzato o con la venuta di un bambino. Ed è qui, in un luogo di culto, da sempre frequentato per la sua energia benefica, che la giovanissima Jehanne sente le voci che la spingeranno alla folle e incredibile avventura di spiritualità e di guerra per il Delfino di Francia contro gli Inglesi e i Borgogno-ni. Ed è intorno a questo albero che lo spettacolo si anima: un albero le cui fronde fanno da schermo per la proiezione di immagini tratte dal film di Carl Theodor Dreyer, illustrando i sentimenti e le pulsioni emotive che animano la prodigiosa pulzella. Al contempo, le musiche, coeve alla vicenda storica, raccontano attra-verso i testi cantati, gli stati d’animo di Jehanne, la sua devozione, le sue paure, la sua fede incrollabile, il suo coraggio, in un dialogo costante con le suggestive immagini proposte. Modernità e Musica Antica uniti per dare nuova vita a Jehanne d’Arc.

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Mercoledì 21 marzo 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Annalisa MetusHa studiato architettura (Università di Ferra-ra) e DAMS (Università di Trieste); è diploma-ta in Canto e in Musica e Nuove Tecnologie (Conservatorio "G. Tartini" di Trieste). Dal 2016 è curatrice di miniW, sezione per bam-bini della rassegna internazionale di musica antica Wunderkammer, per la quale proget-ta e realizza gli impianti scenici e tiene labo-ratori artistici per bambini.Svolge attività professionale come paper en-gineer free lance e da cinque anni focalizza la sua produzione artistica nell'ambito del movable ("libro animato") realizzando al-lestimenti museali e teatrali, installazioni e libri d'artista, modelli in scala e supporti per la divulgazione scientifica. Tiene regolarmente laboratori creativi per bambini e ragazzi (Barcolana49, Festival Wunderkammer, Trieste Next, In\visible cities urban festival, Contaminazioni digitali, Trieste Film Festival, 2017), presso scuole e pro bono (Fondazione Luchetta Hrovatin Ota D’Angelo).

Carlo VillaCresciuto alla luce dell'esperienza pittorica paterna, muove i primi passi nel mondo dello spettacolo nell'underground milanese della fine degli anni '70 fino ad iniziare la propria attività professionale con l'Ensemble Hava-dià di Moni Ovadia. In seguito nasce il deside-rio di approfondire la conoscenza espressiva della luce in relazione agli eventi spettacolari ed agli spazi che li accolgono; ha inizio così un’intensa serie di collaborazioni con registi, musicisti, coreografi, scenografi e architetti che arricchiscono progressivamente la con-sapevolezza delle potenzialità dello "stru-mento luce" quale linguaggio dialogico tra architettura e musica in particolare. Accanto al teatro, si intensificano le collaborazioni musicali: con Wim Mertens (Festival Carte di Atlante), e poi Il Canto delle Pietre, Cantar di Pietre, Gaudete Festival. Il linguaggio espres-sivo prosegue con l'esperienza "psichedeli-ca" di "Oraritmos" (Quartetto di Percussioni Orizzontali) e col visionario utilizzo del video quale elemento pittorico complementa-re alla luce in "Vivifice Spiritus Vitae Vis" di G. Morini, e all’approccio più scarno, ma for-temente emotivo, con l'Ensemble laReverdie.

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Lunedì 26 marzo 2018 – ore 20.30 Sala Victor de Sabata (Ridotto Teatro "G. Verdi")

Concerto Grosso—Orchestra d'archi del Conservatorio "G. Tartini" di TriesteFabio Pirona – Docente preparatore PROGRAMMA

Ernest Bloch Concerto Grosso n. 2(1880 – 1959) per orchestra d'archi Maestoso - Allegro - Tempo primo Andante Allegro Tranquillo - Animato

Ferenc Farkas Aria e rondò all'ungherese(1905 – 2000) per due violini e orchestra d'archi

Ralph Vaughan Williams Concerto Grosso(1872 – 1958) per orchestra d'archi Intrada (Largo) Burlesca Ostinata (Allegro moderato) Sarabande (Lento) Scherzo (Allegro) March and Reprise (Alla marcia, Largo)

Orchestra d'archi del Conservatorio "G. Tartini" di TriesteL'Orchestra d'archi del Conservatorio "G. Tartini", suona senza l'ausilio di un di-rettore perché il lavoro svolto in sede di preparazione mira ad una concezione del quartetto d'archi esteso all'orchestra intera. L'Orchestra ha già eseguito un vasto reper-torio, dal barocco al '900 storico e, oltre che in Regione, ha eseguito numerosi concerti anche in Austria, Slovenia e Bielorussia.Nel 2012 e nel 2013 è stata invitata al Quiri-nale a Roma dove ha eseguito due concertialla presenza del Presidente della Repubbli-ca Italiana.

Nell’estate del 2017 è stata invitata ad ese-guire un programma vivaldiano al Festival di Minsk in Bielorussia.

Docente preparatore: Fabio Pirona.

NOTE DI SALANel Novecento molti compositori importanti si sono ispirati a forme musicali dei secoli precedenti, Stravinsky nel neoclassicismo, Respighi nel neorinascimentale; meno rievocato è stato il mondo barocco.Nel programma di questa sera sono presenti tre pezzi che guardano al Concerto Grosso come forma barocca e anche strumentale. Il Concerto Grosso, in auge nella prima metà del '700, vede sempre contrapposti due gruppi strumentali ben distinti: il Concertino con dei solisti e il Tutti con il resto dell'orchestra; forma che i tre compositori di questa sera rispettano pienamente con un alternarsi che prevede delle rievocazioni settecentesche pur non dimenticando il '900 secolo nel quale sono state composte.Gli anni delle rispettive composizioni sono il 1952 per Ernest Bloch, il 1989 per Ferenc Farkas e il 1950 per Ralph Vaughan Williams.

FOTO ORCHESTRA ARCHI

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Mercoledì 28 marzo 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Il canto del mondo (Gesang der Welt)—Letizia Michielon – Pianoforte

PROGRAMMA

Fryderyk Chopin Tre Notturni op. 15(1810 – 1849) 1. Andante cantabile 2. Larghetto 3. Lento

Quattro Mazurche op. 17 1. Vivo risoluto 2. Lento ma non troppo 3. Legato assai 4. Lento ma non troppo

Valzer in la bemolle maggiore op. 42 Vivace

Letizia Michielon Etude n. 4 . Gesang del Welt (2012)(1969)

Fryderyk Chopin Dodici studi op. 10(1810 – 1849) 1. Allegro 2. Allegro 3. Lento ma non troppo 4. Presto 5. Vivace 6. Andante 7. Vivace 8. Allegro 9. Allegro molto agitato 10. Vivace assai 11. Allegretto 12. Allegro con fuoco

NOTE DI SALAIl significato della vita dell’uomo sembra librarsi, per Chopin, sulla vertigine generata dalla tensione tra la forza disgregante del Nulla e la potenza creatrice dell’Immaginazione. Da una parte il pensiero scolpisce attraverso il linguaggio musicale una lucidissima analisi del principio nichilistico su cui pare fondato l’intero cosmo, diagnosi affine, per rigore intellettuale, all’analisi leopardiana; dall’altra l’intuizione distende universi paralleli ove grazie all’immaginazione convergono visioni trasfiguranti della memoria, orizzonti utopici e seduzioni oniriche. L’introspezione dei Tre Notturni op. 15 lascia trapelare rimpianti, sogni, ma anche tumulti di forze oscure dal cui impeto sbocciano nuovi mondi possibili. Se nelle Mazurche op. 17 essi si svelano attraverso la voce dell’animo e della terra polacca, nel raffinato Valzer op. 42 prendono il volto di un microcosmo psicologico cangiante, colmo di poesia. Ma sono soprattutto gli Studi op. 10 a restituire con una mirabile sintesi la variegata complessità interiore dello Chopin giovanile attraverso un mosaico di dodici autoritratti tra loro intimamente connessi e incastonati in una struttura che ha il proprio apice emotivo nella celebre Caduta di Varsavia, posta a chiusura del ciclo. Completa la serata lo Studio Gesang der Welt (Il canto del mondo) ispirato al pensiero di Schopenhauer e alle opere di Schumann (Manfred) e di Chopin (Notturni op. 9 n. 1 e op. 27 n. 2).

Annotazione musicale autografa con firma di F. Chopin

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Mercoledì 28 marzo 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

dei concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven cui è stata invitata a partecipare come solista.Laureata con lode in Filosofia alla Ca’ Fosca-ri di Venezia, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Pedagogiche e Didattiche presso l’Università di Padova; sta attualmen-

te completando il secondo Ph.D in Filosofia presso l’Università Ca’ Foscari con una tesi sul Beethoven di Adorno.Ha pubblicato per la casa editrice Il Poli-grafo, Mimesis, Il Melangolo, Castelvecchi, il Corriere Musicale.

Letizia Michielon Veneziana, ha curato la propria formazione artistica con E. Bagnoli, sotto la cui guida si è diplomata con lode nel 1986, appena sedi-cenne, presso il Conservatorio "B. Marcello". Si è successivamente perfezionata con M. Tipo, K. Bogino, P. Masi, M. Mika e A. Jasiński. Nel 1984 ha esordito con un recital lisztiano alla "Wiener Saal" del Mozarteum di Sali-sburgo, intraprendendo giovanissima la car-riera concertistica.Vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, borsista Bayreuth e presso la Fondazione "G. Cini" di Venezia, ha tenu-to recitals in Europa, Canada e Stati Uniti suonando in sale prestigiose (Mozarteum di Salisburgo, Centro Schönberg di Vienna, Kunstuniversität di Graz, Casal del Metge di Barcellona, Sala De Falla di Madrid, Accade-mia Chopin di Varsavia, BKA Theater di Berli-no, Mozart Hall di Bratislava, Abravanel Hall di Salt Lake City (Utah), Pollock Hall di Mon-treal, New York University, Teatro La Fenice e Fondazione Vedova di Venezia, Conserva-torio "G. Verdi" di Milano, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, Teatro "G. Verdi" e Teatro Miela di Trieste). Ha preso parte a numerosi Festivals Inter-nazionali di Musica Contemporanea ed ha suonato con il "Quartetto di Venezia" e l’Ex Novo Ensemble. Si è esibita con importanti orchestre tra cui l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Sinfonica Sici-liana, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto e l’Orchestra Philarmonia Italiana. Sue registrazioni ed interviste sono state tra-smesse dalla RAI (Rai Tre, Rai 5), Radio della Svizzera Italiana, Radio Televisione di Capo-distria, Radio di S. Lake City e NHK di Tokyo.

Con Limen Music ha avviato l’incisione in-tegrale in cd-dvd delle Sonate e principali opere pianistiche di Beethoven e di Chopin; sempre per Limen, è stato pubblicato un cd-dvd con i Préludes - II Livre di Debussy e La Valse di Ravel. Titolare della cattedra di Pianoforte princi-pale presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, nello stesso Istituto insegna inoltre Repertori del XX secolo e Filosofia della Mu-sica. Ha tenuto master pianistici presso le Univer-sità di Londra, Madrid, Vienna, Graz, Varsavia, Lugano, Novi Sad, e O’Porto, all’Accademia Chopin di Varsavia, alla New York University e alla Mc Gill University di Montreal.Parallelamente all’attività pianistica ha coltivato la formazione compositiva con D. Zanettovich e R. Vaglini, sotto la cui guida si è diplomata a pieni voti nel 2008 presso il Conservatorio "B. Marcello" di Venezia. Alcuni dei suoi lavori, editi da Ars Publica, sono stati eseguiti nell’ambito di prestigiosi festivals di musica contemporanea (tra cui Biennale Musica di Venezia, Ex Novo Musica, Lo spirito della musica di Venezia, Festival di Perpignan - Francia, Festival di Limoux, Festival BKA di Berlino, Trieste Prima e Festi-val Satie di Trieste, Festival Paesaggi Sonori di Trento, Festival le 5 Giornate di Milano, Compositori a confronto di Reggio Emilia). Nel 2011 ha debuttato come compositore a New York con la prima assoluta di Spira Mi-rabilis, brano cameristico commissionatole dal prestigioso Washington Square Ensem-ble, gruppo che l’ha nuovamente invitata per una prima assoluta nel 2018. La Mitteleuropa Orchestra le ha commis-sionato un brano sinfonico nel 2018, in oc-casione della partecipazione all’integrale

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i concerti del conservatorio | inverno_primavera 2018

Mercoledì 11 aprile 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

CONCERTO STRAORDINARIO

Praeludium & Fuga—Lorenzo Ghielmi – Organo

PROGRAMMA

Dietrich Buxtehude Preludio in sol minore BuxWV 149 (1637 – 1707) Komm, heiliger Geist, Herre Gott BuxWV 199 Nun bitten wir den heiligen Geist BuxWV 208

Johann Sebastian Bach Preludio e Fuga in do maggiore BWV 531 (1685 – 1750) Allein Gott in der Höh sei Ehr BWV 662 Concerto in sol maggiore BWV 592 Allegro assai Grave Presto Herr Jesu Christ, dich zu uns wend BWV 709 Trio super: Herr Jesu Christ, dich zu uns wend BWV 655 Passacaglia et tema fugatum BWV 582

NOTE DI SALALa straordinaria fioritura dei commerci e degli scambi in senso lato che tra Cinque e Seicento interessò le città dell'Europa del Nord, specie quelle appartenenti alla Lega Anseatica, produsse come meraviglioso effetto collaterale un progresso culturale senza precedenti. La musica sacra, come spesso accade nei territori di confessione protestante, fu la prima tra le arti a beneficiarne. All'interno delle grandiose chiese gotiche di Amburgo, Brema, Lubecca, ecc., vennero costruiti organi grandiosi a quattro e anche cinque tastiere, con contestuale sviluppo di un repertorio solistico per organo inedito per il resto d'Europa. Dietrich Buxtehude e Johann Sebastian Bach sono solo i nomi più prestigiosi di una pletora di organisti-compositori-Maestri di Cappella che dal Reno all'Elba hanno lasciato traccia indelebile nella storia della musica, connotando il periodo barocco come epoca d'oro per l'Organo. Accompagnati dai due grandi geni di cui sopra, scopriremo movenze, gusti e segreti della creatività organistica tra XVII e XVIII secolo, una creatività che, a detta del trattato "Der vollkommene Kappelmeister [1739] di Johann Mattheson, spazia tra "movimenti insoliti", "artificiosi ornamenti" e "svolte ingegnose", dando vita ad una nuova prassi del comporre: il cosiddetto "Stylus Phantasticus". Questa "maraviglia" tutta barocca, unita allo stile polifonico severo e alle innovazioni proposte dal Concerto di tradizione italiana, darà vita al variopinto programma di questa sera, che si avvarrà di un interprete di fama mondiale: Lorenzo Ghielmi, specialista celebrato di questo repertorio.

Lorenzo GhielmiQualificato concertista e musicologo si de-dica da anni allo studio ed all'esecuzione della musica rinascimentale e barocca. È fra i più affermati interpreti dell’opera organisti-ca e cembalistica di Bach.Tiene concerti in tutta Europa, in Giappone e nelle Americhe. Numerose sono le sue regi-strazioni radiofoniche e discografiche (Win-ter & Winter, Passacaille, Harmonia mundi, Teldec); in particolare quelle di Bruhns, Bach, dei concerti di Handel e dei concerti di Haydn per organo e orchestra, sono sta-te premiate con il "Diapason d’or". Ha pub-blicato un libro su Nicolaus Bruhns e studi sull'arte organaria del XVI e XVII secolo e sull'interpretazione delle opere di Bach. Insegna Organo, Clavicembalo e Musica d'insieme presso la Civica Scuola di Musica di Milano, nell'Istituto di Musica Antica. Dal 2006 al 2015 è stato titolare della cattedra di Organo presso la Schola Cantorum di Ba-silea. È organista dell'organo Ahrend della basilica milanese di S. Simpliciano dove ha eseguito l'opera omnia per organo di J. S. Bach. Fa parte della giuria di concorsi organistici internazionali (Toulouse, Chartres, Tokyo, Bruges, Freiberg, Maastricht, Losanna, No-rimberga) e gli sono affidati conferenze e corsi di specializzazione da numerose isti-tuzioni musicali (Accademia di Haarlem, Mozarteum di Salisburgo, Conservatoire

National Supérieur de Musique di Parigi, Ho-chschule für Musik di Lubecca, New England Conservatory di Boston, Accademia di Musi-ca di Cracovia). Ha seguito la progettazione di numerosi nuovi organi, fra cui il grande strumento della cattedrale di Tokyo. Dirige l’ensemble strumentale "La Divina Armonia".

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i concerti del conservatorio | inverno_primavera 2018

Mercoledì 18 aprile 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

La porta dell'Est—Snežana Aćimović – ViolinoOzren Grozdanić – FisarmonicaUna Nešković – Pianoforte

PROGRAMMA

Dražan Kosorić Fantasia e Toccata(1976) Evgenij Iršai Dal nulla con amore(1951)

Đeni Dekleva-Radaković Šegun - šegač(1949) tango per fisarmonica e pianoforte

Ozren Grozdanić – Fisarmonica Una Nešković – Pianoforte

Vladimir Gorup Canzona II(1981) Andante cantabile Adagio molto cantabile Più grave Tempo giusto Molto adagio

Dražan Kosorić Terra desolata(1976) Snežana Aćimović – Violino Ozren Grozdanić – Fisarmonica Una Nešković – Pianoforte

Uroš Rojko Bagatelle n. 3(1954) Oleksij Oleksijević Surovih Dittico(1978) Adagio Allegro Ozren Grozdanić – Fisarmonica Una Nešković – Pianoforte

NOTE DI SALANell'ambito del corso di Musica da Camera tenuto da Romolo Gessi al Conservatorio di Trieste, nel 2015, si forma il Duo Grozdanić-Nešković. La pianista Una Nešković ed il fisarmonicista Ozren Grozdanić si propongono di esplorare la suggestiva combinazione timbrica tra pianoforte e fisarmonica; al successo del duo si uniscono ben presto altri strumentisti, ampliandone così le possibilità coloristiche. Seguendo questo intento, dal 2016 il duo si esibisce anche unitamente alla violinista Snežana Aćimović. Il programma di quest'ultima formazione si sviluppa su brani di compositori contemporanei e per questo motivo sono nate numerose collaborazioni con diversi compositori, con l’intento di contribuire ad ampliare il repertorio delle formazioni strumentali più inusuali. Il concerto La porta dell'Est è dedicato ad autori dell’Europa Orientale, sia di tradizione che contemporanei. Le musiche proposte rispecchiano diversi stili ed influenze: dall’ispirazione tratta dal folklore istriano (della compositrice croata Dekleva-Radaković) e slavo (con l'ucraino Surovih), passando all'introspezione di fattura modale o tonale (come nel caso dello slovacco Iršai, del croato Gorup e del bosniaco Kosorić), per giungere infine alla contemporaneità dell’Europa occidentale rappresentata dallo sloveno Rojko.

Snežana AćimovićViolinista serba, ha iniziato la sua carriera musicale nella scuola "A. Šantić" di Sečanj e "J. Marinković" di Zrenjanin, in Serbia. Di-plomatasi con menzione di merito, lode e premiata con l'onorificenza "Vuk Karadžić", dal 2011 al 2015 ha studiato violino presso l’Accademia delle Arti di Novi Sad, in Serbia, sotto la guida di E. Kravcev e M. Špengler. Attualmente frequenta il Biennio Specia-listico presso l’Accademia di Novi Sad con M. Pavlović e, contemporaneamente segue il Biennio Specialistico di II livello al Conserva-torio "G. Tartini" di Trieste con Massimo Belli. Nel corso degli anni ha vinto numerosi concorsi, tra i quali: il Festival degli Archi (Sremska Mitrovica, Serbia), il Concorso della Repubblica (per due volte, a Belgrado, Serbia), il Festival della Musica e del Balletto (Zaječar, Serbia), il premio Nagrada Mladim Talentima (Zrenjanin, Serbia), il Premio del Club 27 (Belgrado) e l'VIII Festival Interna-zionale degli Archi (Sremska Mitrovica). Ha partecipato a numerose master classes con docenti internazionali, tra cui I. Coret-ti, I. Jašvili, C. Leurs, E. Rose, M. Marinković, T. Luison, C. Fabiano, G. Pretto, S. Thorp e

E. Baldini. Attualmente fa parte dell’Orche-stra "F. Busoni" di Trieste e dell’Orchestra filarmonica "Città di Monfalcone".

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i concerti del conservatorio | inverno_primavera 2018

Mercoledì 18 aprile 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Una NeškovićNata a Fiume nel 1996, ha completato la Scuola Elementare e la Scuola Media Su-periore di musica "I. M. Ronjgov" nella sua città, sia in Direzione corale che in Pia-noforte sotto la guida di A. Dražul, con il massimo dei voti. Come solista ha vinto numerosi premi, tra cui: il Concorso inter-nazionale "Tomaž Holmar" (Udine), il Con-corso Internazionale per Giovani Pianisti "Z. Grgošević" (Zagabria, Croazia), il Concor-so Internazionale "Ars Nova" (Trieste), il Con-corso "Istria Nobillissima" (Fiume, Croazia), il Concorso Internazionale "Diapason d'Oro"

(Pordenone) e il Premio "Roberto di Cecco" (Trieste). Ha seguito vari corsi di perfeziona-mento con importanti strumentisti, tra cui: V. Babin, J. Zlatar, D. Cikojević, J. Gubajduli-na, R. Dalibaltajan, M. Miladinović, R. Kinka, N. Kudritskaja, N. Gvetadze e K. Bogino. Nell'ambito del progetto Erasmus ha avuto l'opportunità di studiare con Rosella Clini e Thomas Paule al Conservatoire Royal de Mons in Belgio. Attualmente sta completando gli studi di pianoforte al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di Massimo Gon.

Ozren GrozdanićNato a Pola, ha completato gli studi presso la Scuola Superiore di Musica, partecipando regolarmente a concorsi nazionali ed inter-nazionali e rappresentando la Croazia per ben quattro volte alla Coupe mondiale e al Trophée mondiale, massime competizioni fisarmonicistiche internazionali. Numerose sono le sue esibizioni in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2012 conclude "Cum laude" anche gli studi di Ingegneria Chimica presso l’Uni-versità di Zagabria. Contemporaneamente, continua l’attività solistica, didattica (presso la Scuola di musica "F. Livadić" a Samobor), orchestrale (con i complessi "OKUD Istra" di Pola e "I. G. Kovačić" di Zagarbria), nonché quella di camerista, vincendo il Primo premio

al concorso "Susret Harmonikaša" di Pola nel 2010 (in duo di fisarmoniche). È segretario dell'Associazione "Harmo-nikaški Centar" (Centro Fisarmonicisti) con la quale organizza anche il Concorso "Hrvatsko natjecanje za harmoniku" (Competizione Croata per Fisarmonicisti) a Daruvar, cui ogni anno partecipano più di cento studenti. Nel 2016 collabora con il Divertimento Ensemble di Milano, con il quale partecipa anche al Festival MiTo, svolto in collaborazione an-che con l'Ensemble Sentieri Selvaggi, l'MDI ensemble e l'Ircam di Parigi. Attualmente sta completando gli studi di fisarmonica al Con-servatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di Corrado Rojac.

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Venerdì 27 aprile 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Presentimento—Stefano Cascioli – Pianoforte

PROGRAMMA

Johannes Brahms Intermezzi op. 117(1833 – 1897) Andante moderato Andante non troppo e con molta espressione Andante con moto

Franco Donatoni 7 Variazioni Françoise(1927 – 2000)

Leoš Janáček Sonata "1. X. 1905"(1854 – 1928) Předtucha (Presentimento) Smrt (Morte)

Jean Sibelius Sonata op. 12(1865 – 1957) Allegro molto Andantino Vivacissimo

NOTE DI SALANel corso del XIX secolo, Vienna perde progressivamente la sua centralità nel panorama musicale. L’avvento in gran parte dell’Europa delle scuole nazionali, contribuisce allo sviluppo di una musica nuova, maggiormente legata alla cultura del proprio popolo, che prende le distanze dai canoni imposti dal "classicismo viennese". Inoltre, la stessa Vienna aveva assorbito, seppur con una certa ritrosia iniziale, la lezione di Wagner attraverso il sinfonismo bruckneriano. Brahms rifiuta queste nuove tendenze post romantiche, convinto che il futuro della musica si trovi nella rilettura del passato. Le ultime opere pianistiche, di apparente semplicità tecnica e formale, contengono elementi di straordinaria innovazione, che apriranno le porte alla musica del Novecento. La lezione di Brahms stimola numerosi compositori a cercare un compromesso tra i cardini della forma tradizionale e le novità timbrico-armoniche portate dalle varie correnti post romantiche. Per questo motivo, le due sonate "classiche"di Janáček e Sibelius suonano così simili, ma allo stesso tempo così differenti. Seppur accomunate dalla forma sonata e da una poetica decadente tipica del Nord, le due opere trasmettono emozioni completamente diverse. Mentre la Sonata del boemo Janáček rivive con cruda realtà la disperazione di una protesta soffocata nel sangue a Praga, quella del finlandese Sibelius, pur fresca e giovanile, presenta già quei temi laceranti e quelle armonie cupe e inquietanti che rendono il suo linguaggio così unico ed affascinante.

Stefano Cascioli Nato a Trieste nel 1995, è laureato in Violino (109) e Composizione (110 e lode), rispetti-vamente con Diana Mustea e Mario Pagotto. Attualmente, oltre a frequentare il Biennio Specialistico Interpretativo di Pianoforte al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste sot-to la guida di Massimo Gon, segue il Corso triennale di Direzione d’orchestra tenuto da Donato Renzetti all’Accademia musicale Pescarese, e le master classes tenute da Ma-ria Grazia Bellocchio nell’ambito del corso di musica contemporanea "Call for Young Performers" (organizzato dal Divertimento Ensemble). Premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali "Città di Sestri levante" e "Moncalieri Music Com-petition", ha conseguito il Primo premio al concorso "Città di Palmanova", ed il Primo premio assoluto al "Memorial don Oreste Rosso" di Martignacco ed al Concorso "Città di Treviso", unico italiano vincitore nell’edi-zione 2015. Si è perfezionato con i maestri Andrea Carcano, Massimo Gon, Aldo Cicco-lini, Paul Badura-Skoda, Maria Grazia Bel-locchio e Robert Levin al Mozarteum di Sa-lisburgo. Particolarmente attento alle nuove scoperte musicologiche, ha approfondito lo studio del violino barocco e della prassi esecutiva filologica con Enrico Onofri, Elisa Citterio ed Enrico Gatti. Scrive per il Corriere Musicale.

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OrganigrammaDIRETTORE Roberto Turrin

DIRETTORE VICARIOSilvia Tarabocchia

CONSIGLIO ACCADEMICO

Componenti designati dal Collegio dei professoriNicola Buso Sergio LazzeriAdriano Martinolli Sinead Nava Sandro Torlontano Marco Maria TosoliniTeresa Maria TrevisanMaria Rita Verardi

COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI

Canto, coralità e teatro musicaleGualtiero Lo Nigro

Didattica della musica e dello strumentoCristina Fedrigo

Direzione d'orchestra, musica da camera e d'insiemeRomolo Gessi

Strumenti a fiatoMassimiliano Morosini

Strumenti ad arcoPietro Serafin

Strumenti armoniciFabrizio Del Bianco

Nuovi linguaggi, percussioni e tecnologie musicaliPietro Polotti

Teoria della musica, armonia, analisi, musicologiaEnrico Perrini

DELEGATI DALLA DIREZIONE PER LE ATTIVITÀ DEL CONSERVATORIO

Coordinamento della didattica e servizi agli studentiPierluigi Maestri

Coordinamento e programmazione delle attività di produzione artisticaAndrea Amendola

Realizzazione e organizzazione delle attività di produzione artisticaRita Susovsky

Coordinamento e realizzazione del programma "Erasmus+" e relazioni internazionaliNicoletta Sanzin

Coordinamento, aggiornamento e sviluppo dei servizi informatici d'istitutoMassimo Parovel

PRESIDENTE Lorenzo Capaldo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Esperto designato dal MinisteroDomenico Balzani

Direttore amministrativoFrancesco Gabrielli

Direttore di ragioneriaSerena Trocca

CollaboratoriRossella Lucchini Alex Zuliani

AssistentiMassimo BiancoGiovanna Bordin Federica CecottiMartina Furlanich Giulia Piccini Katia Salvato RotaPaola Trevisan

Personale tecnicoAlessandro Capuzzo, Isabella Cecotti, Cristina Costanzo, Filomena Mangiafave, Martina Marin, Salvatore Napolano, Marzia Opassich, Sabrina Penzo, Lucia Prato, Claudia Radivo, Vittorio Rizzian, Fulvio Salvetat, Boris Suspize, Maurizio Wallner

Collegio dei revisori Carla CasolaroMaria Antonietta Scalera

Consulta degli studentiSerena ArnòIvan BoaroMatteo BragagnoloMichela SabadinNiccolò Zampiron

RSUMargherita Canale Martina Furlanich Massimiliano Morosini

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* a contratto

DOCENTI PER SETTORE ARTISTICO-DISCIPLINARE (al 15 gennaio 2018)

Accompagnamento pianistico Fabrizio Del BiancoSilvio SirsenSilvano Zabeo

ArpaNicoletta Sanzin

Batteria e percussioni jazz Stefano Peretto

Bibliografia e biblioteconomia musicale Paolo Da Col

CantoCinzia De Mola Rita Susovsky

Canto jazzFrancesco Forges-Davanzati *

Chitarra Pier Luigi Corona Lucio DossoSandro Torlontano

Chitarra jazz Riccardo Chiarion

ClarinettoElena FerrofinoDomenico Foschini

Clavicembalo e tastiere storichePaola Erdas *

ComposizioneFilippo Del CornoFabio Nieder

Composizione musicale elettroacusticaPaolo Pachini

Contrabbasso Stefano Sciascia

Contrabbasso jazz Giovanni Maier

CornoImerio Prina Tagliaferri

Direzione di coro e composizione corale Adriano Martinolli

Direzione d'orchestra Elisabetta Maschio

Direzione di coro e repertorio corale per Didattica della musicaRomano Vettori

Elementi di composizione per Didattica della musicaStefano Bellon

Esecuzione e interpretazione della musica elettroacusticaNicola Buso

Esercitazioni corali Gualtiero Lo Nigro

Esercitazioni orchestrali Stojan Kuret

Fagotto Sergio Lazzeri

FisarmonicaCorrado RojacMikela Ursič *

FlautoPierluigi MaestriGiuseppina MascherettiLuisa Sello

Flauto dolce Stefano Casaccia

Informatica musicalePietro Polotti

Lettura della partitura Daniele Proni

Multimedialità Stefano Bonetti

Musica d'insieme per strumenti a fiatoGiuseppe Falco

Musica d'insieme per strumenti ad arco Fabio Pirona

Musica da cameraAlessandra CaraniFedra FloritRomolo GessiPaola La Raja

OboePietro Milella

OrganoWladimir Matesic Manuel Tomadin

Pedagogia musicale per Didattica della musica Cristina Fedrigo

PianoforteGiuseppe AlbanesePaolo BidoliTiziana BortolinClaudio Crismani Elisa D'AuriaMassimo GonIrene GrattonMaria Letizia MichielonAlessandro PaparoTeresa Maria TrevisanMaria Rita VerardiFlavio Zaccaria

Pianoforte jazz Matteo Alfonso

Pratica della lettura vocale e pianistica per Didattica della musica Patrizia Tirindelli

Pratica e lettura pianisticaPaolo ChiarandiniDimitri RomanoSilvia TarabocchiaMichela Urdido

SaxofonoMassimiliano Donninelli

Saxofono jazz Klaus Gesing

Storia della musicaGiulio Aldo D'AngeloMarco Maria Tosolini

Storia della musica per Didattica della musica Margherita Canale

Strumenti a percussioneIvan MancinelliGiorgio ZiraldoFabián Pérez Tedesco

Tecniche di consapevolezzaed espressione corporeaDomenica Di Vittorio *

Teoria dell'armonia e analisi Massimo ParovelFilippo PeroccoDario Regattin

Teoria e tecnica dell'interpretazione scenicaRosalba Trevisan

Teoria, ritmica e percezione musicaleRoberto De NicolòMarco FeruglioEnrico PerriniVittoriano Vinciguerra

TrombaMassimiliano Morosini

Tromba jazzMassimo Greco *

Trombone Mauro Ferrari

ViolaAndrea AmendolaMaurizio Malaridotti

ViolinoMassimo BelliDiana MusteaGiancarlo NadaiSinead NavaPaolo Rodda

VioloncelloPietro Serafin

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Accesso ai concertiLa serie di manifestazioni di cui al presente programma, rientra nell'attività didattica del Con-servatorio e costituisce parte integrante del Progetto d'Isti-tuto.

Alle manifestazioni possono ac-cedere, con ingresso libero, do-centi e allievi del Conservato-rio, e contestualmente anche il pubblico esterno, previa preno-tazione dal giorno precedente il concerto presso la portineria del Conservatorio.

T. +39 040 6724911 Info: www.conts.it

Le registrazioni dei concerti sono effettuate per uso didattico e di documentazione dagli studenti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio.

Accesso ai concertiLa serie di manifestazioni di cui al presente programma, rientra nell'attività didattica del Con-servatorio e costituisce parte integrante del Progetto d'Isti-tuto.

Alle manifestazioni possono ac-cedere, con ingresso libero, do-centi e allievi del Conservato-rio, e contestualmente anche il pubblico esterno, previa preno-tazione dal giorno precedente il concerto presso la portineria del Conservatorio.

T. +39 040 6724911 Info: www.conts.it

Le registrazioni dei concerti sono effettuate per uso didattico e di documentazione dagli studenti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio.