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11/12/2017 1 I NEMATODI COME BIOINDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ DEL SUOLO IN AREE DEGRADATE DI VIGNETI ITALIANI * Silvia Landi (a), Giada dErrico (b), Simone Priori (a) , Alessandra Lagomarsino (a) , Giuseppe Valboa (a) , Alessandro Agnelli (a) , Maurizio Castaldini (a) , Sergio Pellegrini (a) , Sauro Simoni (a) , Lorenzo DAvino (a) , Elena Gagnarli (a) , Silvia Guidi (a) , Donatella Goggioli (a) , Maria Fantappiè (a) , Romina Lorenzetti (a) , Edoardo Costantini (a) (a) Consiglio per la ricerca in agricoltura e lanalisi delleconomia agraria, Centro per lAgro-biologia e la Pedologia (CREA-ABP) (b) Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli “Federico II” * Autore corrispondente: [email protected] AREA SPERIMENTALE In due aziende viti-vinicole toscane, Fontodi - Panzano in Chianti (FI) e San Disdagio - Roccastrada (GR), sono stati individuati tre plot di 250 mq in aree degradate. AZIONE CONCRETA Gli effetti di 1) compost prodotto in azienda costituito da letame, residui della potatura ed erba, 2) sovesci con orzo e favino e 3) semina e pacciamatura con Trifolium squarrosum sono stati comparati a due aree di controllo, 4) una degradata e 5) una non degradata. NEMATODI MATERIALI E METODI Per ogni punto sono stati prelevati tre campioni di suolo alla profondità di 30 cm, costituiti ciascuno da 3 sub-campioni mescolati tra loro. Lestrazione dei nematodi è stata condotta mediante il metodo Baermann modificato ed i taxa sono stati identificati a livello di genere. I parametri valutati sono: i) abbondanza degli individui/100 ml di suolo; ii) ricchezza di famiglie; iii) indici di qualità biologica Maturity index (MI), Plant parasitic index (PPI) e Channel index (CI). Ante trattamento, i più alti valori di abbondanza di individui e ricchezza di famiglie sono stati rilevati nellarea non degradata di ambedue i siti. Gli indici bio-qualitativi hanno evidenziato un ambiente degradato con dominanza di specie generaliste e colonizzatrici. I nematodi batteriofagi erano predominanti nelle aree degradate, mentre i fitoparassiti nelle aree non degradate. Labbondanza di nematodi fungivori e predatori è stata bassa in ambo i siti. 0 100 200 300 400 500 Degraded No-degraded Nematode abundance/ 100 ml of soil 0 1 2 3 4 5 6 Degraded No-degraded Taxa richness / 100 ml suolo 0 300 600 900 1200 1500 Degraded No-degraded Abbondanza nematodi / 100 ml suolo 0 1 2 3 4 5 Degraded No-degraded Taxa richness /100 ml suolo ANTE-TRATTAMENTO PANZANO ROCCASTRADA 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Degraded No-degraded Fitoparassiti Predatori Onnivori Fungivori Batteriofagi 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Degraded No-degraded Fitoparassiti Predatori Onnivori Fungivori Batteriofagi In viticoltura, la non corretta preparazione del terreno prima dellimpianto comporta la formazione di aree degradate caratterizzate da scarsa produzione e la presenza di piante pi ù suscettibili a fitoparassiti e fitopatologie. Le cause del malfunzionamento del suolo possono essere imputate alla riduzione del contributo della fauna del suolo e dei servizi ecosistemici a essa legati come il ciclo dei nutrienti, limpoverimento nel contenuto di sostanza organica, alterazione del pH, il deficit idrico e la compattazione del suolo. ReSolVe è un progetto transnazionale, finanziato dal programma Core-Organic+, finalizzato a valutare gli effetti di tre diverse tecniche agronomiche per il ripristino della funzionalità ottimale in aree degradate di vigneti biologici. Lo studio dei nematodi liberi del suolo consente di avere informazioni utili alla valutazione dellimpatto ambientale delle diverse gestioni sullecosistema suolo. I nematodi, infatti, sono dei validi indicatori grazie alla loro elevata diversità, abbondanza, eterogeneità trofica e facilità di campionamento. L’incremento della sostanza organica ha ridotto i fitoparassiti (Fontodi, PPI non degradato 2.7, compost 2.1, p<0.05). Il principale parassita della vite, Xiphinema index (Longidoridae), vettore del virus (GFLV) economicamente più importante non è stato ritrovato nei suoli trattati con i tre trattamenti. POST-TRATTAMENTO 0 50 100 150 200 Trifoglio O+F Compost Controllo ND Nematode abundance / 100 ml of soil 0 2 4 6 8 10 Trifoglio O+F Compost Controllo ND Taxa richness / 100 mi of soil 0 50 100 150 200 250 300 Trifoglio O+F Compost Controllo ND Nematode abundance / 100 ml of soil 0 2 4 6 8 10 Trifoglio O+F Compost Controllo ND Taxa richness / 100 ml of soil 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Trifoglio O+F Compost Control Non Degr Relative abundance of trophic groups Fitoparassiti Predatori Onnivori Fungivori Batteriofagi 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Trifoglio O+F Compost Control Non Degr Relative abundance of trophic groups Fitoparassiti Predatori Onnivori Fungivori Batteriofagi PANZANO ROCCASTRADA PANZANO ROCCASTRADA Comp Or+Fa Trif Ctrl No-deg Comp Or+Fa Trif Ctrl No-deg MI 3.3±0.10 2.9±0.11 3.1±0.11 2.9±.011 3.2±0.08 2.6±0.06 b 2.9±0.14 b 2.3±0.28 b 2.8±0.09 b 3.6±0.18 a PPI 2.1±0.10 b 2.5±0.03 2.2±0.15 b 2.5±0.24 2.7±0.03 a 2.2±0.15 2.5±0.29 2.6±0.50 2.7±0.12 2.7±0.06 CI 14.3±1.39 b 22.3±5.65 22.3±16.93 10.8±6.96 b 55.2±6.34 a 13.7±3.83 8.3±8.30 9.5±3.57 8.3±3.86 30.4±22.24 Nel 2016, l’applicazione delle tre pratiche agronomiche di ripristino ha accresciuto l’attività dei nematodi fungivori nelle aree degradate (Fontodi, CI non degradato 55.2, tesi di ripristino 14.3-22.3, controllo degradato 10.7, p<0.05). 92% 8% Compost Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae 61% 39% Orzo + Favino Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae 94% 6% Trifoglio Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae 49% 45% 6% Controllo Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae 31% 66% 3% No-degradato Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae Anguinidae 93% 7% 0% Compost Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae 69% 31% Orzo + Favino Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae 76% 24% Trifoglio Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae 33% 57% 10% Controllo Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae 32% 68% No-degradato Tylenchidae Hoplolaimidae Longidoridae PANZANO ROCCASTRADA VALUTAZIONE FITOSANITARIA Compost Orzo + Favino Trifoglio Xiphinema index Danni da X. index

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Page 1: I NEMATODI COME BIOINDICATORI PER LA VALUTAZIONE …orgprints.org/32421/1/Poster SISS 2016.pdf · MATERIALI E METODI Per ogni punto sono stati prelevati tre campioni di suolo alla

11/12/2017 1

I NEMATODI COME BIOINDICATORI PER LA

VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ DEL SUOLO IN

AREE DEGRADATE DI VIGNETI ITALIANI

* Silvia Landi (a), Giada d’Errico (b), Simone Priori (a), Alessandra Lagomarsino (a), Giuseppe Valboa (a), Alessandro Agnelli (a), Maurizio Castaldini (a), Sergio

Pellegrini (a), Sauro Simoni (a), Lorenzo D’Avino (a), Elena Gagnarli (a), Silvia Guidi (a), Donatella Goggioli (a), Maria Fantappiè (a), Romina Lorenzetti (a),

Edoardo Costantini (a)

(a) Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Centro per l’Agro-biologia e la Pedologia (CREA-ABP)(b) Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli “Federico II”* Autore corrispondente: [email protected]

AREA SPERIMENTALE

In due aziende viti-vinicole toscane,Fontodi - Panzano in Chianti (FI) e SanDisdagio - Roccastrada (GR), sono statiindividuati tre plot di 250 mq in areedegradate.

AZIONE CONCRETA

Gli effetti di 1) compost prodotto in azienda costituito da letame, residui della potatura ederba, 2) sovesci con orzo e favino e 3) semina e pacciamatura con Trifolium squarrosumsono stati comparati a due aree di controllo, 4) una degradata e 5) una non degradata.

NEMATODI

MATERIALI E METODI

Per ogni punto sono stati prelevati tre campioni di suolo alla

profondità di 30 cm, costituiti ciascuno da 3 sub-campioni

mescolati tra loro. L’estrazione dei nematodi è stata condotta

mediante il metodo Baermann modificato ed i taxa sono stati

identificati a livello di genere. I parametri valutati sono: i)

abbondanza degli individui/100 ml di suolo; ii) ricchezza di

famiglie; iii) indici di qualità biologica Maturity index (MI),

Plant parasitic index (PPI) e Channel index (CI).

Ante trattamento, i più alti valori di

abbondanza di individui e ricchezza di

famiglie sono stati rilevati nell’area

non degradata di ambedue i siti. Gli

indici bio-qualitativi hanno

evidenziato un ambiente degradato con

dominanza di specie generaliste e

colonizzatrici. I nematodi batteriofagi

erano predominanti nelle aree

degradate, mentre i fitoparassiti nelle

aree non degradate. L’abbondanza di

nematodi fungivori e predatori è stata

bassa in ambo i siti.

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Degraded No-degraded

Fitoparassiti

Predatori

Onnivori

Fungivori

Batteriofagi

In viticoltura, la non corretta preparazione del terreno prima

dell’impianto comporta la formazione di aree degradate

caratterizzate da scarsa produzione e la presenza di piante piùsuscettibili a fitoparassiti e fitopatologie. Le cause del

malfunzionamento del suolo possono essere imputate alla riduzione

del contributo della fauna del suolo e dei servizi ecosistemici a essa

legati come il ciclo dei nutrienti, l’impoverimento nel contenuto di

sostanza organica, alterazione del pH, il deficit idrico e la

compattazione del suolo.

ReSolVe è un progetto transnazionale, finanziato dal programma

Core-Organic+, finalizzato a valutare gli effetti di tre diverse

tecniche agronomiche per il ripristino della funzionalità ottimale in

aree degradate di vigneti biologici.

Lo studio dei nematodi liberi del suolo consente di avere

informazioni utili alla valutazione dell’impatto ambientale

delle diverse gestioni sull’ecosistema suolo. I nematodi,

infatti, sono dei validi indicatori grazie alla loro elevata

diversità, abbondanza, eterogeneità trofica e facilità di

campionamento.

L’incremento della sostanza organica ha ridotto i fitoparassiti (Fontodi, PPI non degradato 2.7, compost 2.1, p<0.05).

Il principale parassita della vite, Xiphinema index (Longidoridae), vettore del virus (GFLV) economicamente più importante non è stato ritrovato nei suoli trattati con i tre trattamenti.

POST-TRATTAMENTO

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PANZANO

ROCCASTRADA

PANZANO ROCCASTRADA

Comp Or+Fa Trif Ctrl No-deg Comp Or+Fa Trif Ctrl No-deg

MI 3.3±0.10 2.9±0.11 3.1±0.11 2.9±.011 3.2±0.08 2.6±0.06 b 2.9±0.14 b 2.3±0.28 b 2.8±0.09 b 3.6±0.18 a

PPI 2.1±0.10 b 2.5±0.03 2.2±0.15 b 2.5±0.24 2.7±0.03 a 2.2±0.15 2.5±0.29 2.6±0.50 2.7±0.12 2.7±0.06

CI 14.3±1.39 b 22.3±5.65 22.3±16.93 10.8±6.96 b 55.2±6.34 a 13.7±3.83 8.3±8.30 9.5±3.57 8.3±3.86 30.4±22.24

Nel 2016, l’applicazione delle tre pratiche agronomiche di ripristino ha accresciuto l’attività dei nematodi fungivori nelle aree degradate (Fontodi, CI non degradato 55.2, tesi di ripristino 14.3-22.3, controllo degradato 10.7, p<0.05).

92%

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Compost

Tylenchidae

Hoplolaimidae

Longidoridae

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Orzo + Favino

Tylenchidae

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Trifoglio

Tylenchidae

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Controllo

Tylenchidae

Hoplolaimidae

Longidoridae

31%

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3% No-degradato

Tylenchidae

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Longidoridae

Anguinidae

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Tylenchidae

Hoplolaimidae

Longidoridae

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Orzo + Favino

Tylenchidae

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Longidoridae

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Trifoglio

Tylenchidae

Hoplolaimidae

Longidoridae

33%

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Controllo

Tylenchidae

Hoplolaimidae

Longidoridae

32%

68%

No-degradato

Tylenchidae

Hoplolaimidae

Longidoridae

PANZANO ROCCASTRADA

VALUTAZIONE FITOSANITARIA

Compost Orzo + Favino Trifoglio

Xiphinema index Danni da X. index