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Ifin Sistemi Conservatore Accreditato AgID
Il 13 marzo 2015 Ifin Sistemi ha ottenuto il riconoscimento di Conservatore Accreditato figurando nell'elenco
ufficiale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Ifin Sistemi si riconferma uno dei principali player nella ristretta
cerchia delle Software House, che operano nell’ambito della conservazione dei documenti informatici. Il tra-
guardo è arrivato dopo un lungo processo di valutazione dei requisiti di sicurezza e qualità di Legal Archive®,
il software di Ifin Sistemi conforme agli standard e alle specifiche tecniche delineati nel DPCM 3 dicembre
2013. AgID ha imposto una serie di caratteristiche molto stringenti relative a organizzazione, procedure e in-
frastruttura tecnologica per poter figurare nell’elenco dei Conservatori Accreditati: Ifin Sistemi ha soddisfatto
tutti i requisiti ottenendo la certificazione dell'alto livello di affidabilità e competenza dell'azienda e della sua
soluzione Legal Archive®.
“Essere un Conservatore Accreditato – spiega Roberto Reccanello, Presidente di Ifin Sistemi – è un riconosci-
mento importante, frutto di oltre 30 anni di esperienza nell’ambito della gestione documentale, un traguardo
che ci siamo impegnati a raggiungere per assicurare che il nostro software di conservazione, Legal Archive®,
già in uso presso molti partner D.S.O. (Document Selected Outsourcer), fosse rispondente a requisiti di sicurez-
za e affidabilità. Un altro aspetto che ci inorgoglisce è il fatto che nell’elenco
delle diciannove aziende accreditate figurano quattro società che utilizzano la
nostra procedura Legal Archive® e sono stati supportati dalla nostra divisione
C o n s u l t i n g n e l p e r c o r s o d i a c c r e d i t a m e n t o .
Ifin Sistemi crede fortemente nel suo
software per la conservazione digitale
Legal Archive®, proposto anche trami-
te i partner D.S.O., che da ora possono
portare ad aziende private e PA un
prodotto fornito di un prezioso
"bollino di qualità".
IfinConsulting News
APRILE 2015
EVENTI
SOMMARIO
Ifin Sistemi Conservatore
Accreditato AgID ................ 1
Fatturazione Elettronica
verso la PA: rivoluzione
digitale in atto ..................... 2
U n S i s t e m a d i
Conservazione Elettronico:
diventare Conservatori
Accreditati ............................. 3
Milano, 16 Aprile
Bologna, 22 Aprile
Con il patrocinio di ANDAF
“Nuove Prospettive per la
Fatturazione Elettronica e la
Digitalizzazione dei Processi”
IfinConsulting News
Fatturazione Eletttronica verso la PA: rivoluzione digitale in atto
Dal 31 marzo scorso si è conclusa la “rivoluzione” riguardo la fatturazione elettronica iniziata con la finanziaria del
2008, che ha stabilito per i fornitori delle PA l’obbligo della trasmissione delle fatture elettroniche attraverso il
Sistema di Interscambio (SdI). Le modalità di funzionamento dello SdI sono state definite con il decreto del Mini-
stero dell’Economia e delle Finanze (DMEF) del 3 aprile 2013, n. 55.
Il DMEF 55/2013 ha spiegato nel dettaglio il processo di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elet-
tronica e ha fatto intendere come l’introduzione del SdI risulti fondamentale nel processo di fatturazione poiché
consente di effettuare controlli preliminari sulla corretta compilazione delle fatture, che saranno presentate obbli-
gatoriamente in formato xml e firmate elettronicamente tramite un certificato di firma elettronica qualificata.
Per far sì che ci sia comunicazione con lo SdI, le PA registrano i propri uffici presso l’indice delle pubbliche ammi-
nistrazioni (IPA); questo significa che ad ogni ufficio con potere di spesa di una PA è assegnato un codice univoco
che va comunicato dalla PA al fornitore, il quale lo indicherà in seguito all’interno della fattura inviata alla PA.
Con queste normative e soprattutto con il decreto legge 66 di aprile 2014, la fatturazione elettronica è divenuta
obbligatoria dal 6 giugno 2014 per le amministrazioni centrali, Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previ-
denza, e dal 31 marzo scorso per i restanti enti nazionali e le amministrazioni locali. Il decreto 66/2014 ha intro-
dotto anche altre novità importanti: all’articolo 25 c. 2 obbliga ad inserire nelle fatture elettroniche emesse verso
la PA il Codice identificativo di gara (CIG) o il Codice unico di Progetto (CUP) e specifica che le PA non possono
procedere al pagamento in assenza di questi due dati; inoltre all’articolo 42 obbliga le PA a tenere un registro
unico dove entro dieci giorni dal ricevimento sono annotate le fatture; il registro costituisce parte integrante del
sistema informativo contabile ed è un obbligo poiché diventa un unico punto di raccolta di tutte le fatture.
Nel 2014 sono state date ulteriori precisazioni dal DMEF del 17 giugno 2014 riguardo alcuni punti tra cui:
la conservazione dei documenti informatici rilevanti ai fini fiscali, ora da effettuarsi entro tre mesi dalla sca-
denza per la presentazione della dichiarazione dei redditi con l’apposizione sul pacchetto di archiviazione
di un riferimento temporale opponibile a terzi (marca temporale); va considerato che, anche se non è citata
nel Decreto del 17 giugno 2014, la firma del Responsabile della conservazione è prevista dalle regole tecni-
che del DPCM 3 dicembre 2013 ai sensi dell’art. 71 del CAD e di conseguenza è obbligatorio eseguirla co-
munque;
la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dell’impronta dell’archivio, che ora non è più necessaria poiché
basterà avvisare nella dichiarazione dei redditi che si è adottata la conservazione elettronica dei documenti
rilevanti ai fini tributari;
il pagamento dell’imposta di bollo sui documen-
ti informatici fiscalmente rilevanti, che avviene
attraverso versamento, in un’unica soluzione,
entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio;
l’apposizione della firma digitale da adottare
anche per la produzione di copie informatiche e
delle copie per immagine.
Il 9 marzo scorso è uscita un’ultima circolare interpre-
tativa (la n. 1/2015) del Mef, che estende l’obbligo di fatturazione elettronica ad ogni singola PA presente sul ter-
ritorio nazionale. In questo modo sia le PA sia i fornitori potranno avere un monitoraggio tempestivo delle spese.
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IfinConsulting News
Un Sistema di Conservazione Elettronico: diventare Conservatori
Accreditati
Con l’entrata in vigore delle nuove regole tecniche (DPCM 3 dicembre 2013) operative dall’11 aprile del 2014,
con termine di adeguamento all’11 aprile del 2017; un sistema di conservazione elettronico, dovrà essere rispon-
dente a tutti quei requisiti imposti dalla norma, dagli standard nazionali a quelli internazionali. In più l’Agenzia per
l’Italia digitale ha costituito l’albo dei conservatori accreditati che, in questo modo potrà vigilare sull’affidabilità
e sull’integrità degli archivi digitali. Infatti ,un sistema di conservazione, non è solo un software, ma un processo in
cui si concentrano competenze e conoscenze, dall’archivistica tradizionale all’archivistica informatica,
all’osservanza di regole di sicurezza. Per diventare conservatore accreditato è necessario essere in possesso alcuni
di questi requisiti:
Tecnico-organizzativi, acquisizione, trasformazione ed esibizione di pacchetti informativi secondo gli standard
internazionali (Eac, Ead per gli aspetti descrittivi) Mets per l’impacchettamento, Premis per gli aspetti specifici
della conservazione, Dublin core per i dati identificativi del pacchetto informativo;
Conoscenze archivistiche, condividere con il soggetto produttore (amministrazione pubblica) il piano di
classificazione e il piano di conservazione e questo, per quanto riguarda il periodo di conservazione dei
documenti, la selezione e lo scarto dei documenti o delle unità archivistiche. Agid ha elencato i profili ri-
chiesti per espletare il servizio di conservazione, profili giuridici, archivistici e tecnologici;
Tracciabilità del dato;
Sicurezza degli oggetti digitali conservati;
Reperibilità e possibilità per l’archivista di poter “navigare con la bussola” senza ostacoli all’interno
dell’archivio;
Leggibilità nel tempo degli archivi digitali;
Aggiornamento delle informazioni sulla rappresentazione da parte del responsabile del servizio;
Interoperabilità con altri sistemi.
Il responsabile del servizio di conservazione , ovvero il
responsabile del processo di conservazione, deve crea-
re un “ufficio del responsabile” ciascuno con conoscen-
ze e competenze diverse, ma tutti coinvolti nella realiz-
zazione dell’archivio digitale che dovrà essere in grado
di conservare anche documento a tempo illimitato. Se
per le amministrazioni pubbliche è un obbligo di legge
rivolgersi a conservatori accreditati, per le aziende pri-
vate, anche se non lo sono, hanno tutto l’interesse a
rivolgersi ad un conservatore certificato.
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I SERVIZI DI IFINCONSULTING
Consulenza
Consulenza normativa
Consulenza archivistica e archivistico-informatica
Redazione di documenti (atti di nomina del responsabile della conservazione e del
responsabile del trattamento dei dati personali) di pareri e di contratti
Verifica della rispondenza alle prescrizioni normative (Audit)
Supporto per il conseguimento dell’accreditamento presso AgID
Formazione
Corsi sulla dematerializzazione (ambito privato, pubblico e settore clinico)
Corsi di formazione del responsabile della conservazione sostitutiva
Corsi di aggiornamento normativo
IFIN SISTEMI srl a socio
unico
PADOVA . MILANO . ROMA
PD. Via G. Medici 9/A 35138
Tel. 049.5001500
Fax 049.5001692
www.ifin.it
www.conservazionesostitutiva.it
www.fattura-elettronica.it
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