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LE ERBE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE 1/3 LA TITOLAZIONE DEI PRINCIPI ATTIVI: A COSA SERVE? I preparati a base di erbe, sia fitoterapici che integratori alimentari o dietetici, devono essere realizzati da officine autorizzate dal Ministero della Salute, rispettare gli standard delle pro- cedure di autocontrollo di corretta prassi igienica in ambito alimentare e rispondere a rigorosi criteri qualitativi delle materie prime e della filiera di produzione. Solo le aziende più serie utilizzano test rigorosi e di qualità accertata. Raccolta della pianta nel periodo più opportuno (periodo balsamico) cioè quando contiene la massima quantità di sostanze attive Controllo botanico delle piante raccolte (piante appartenenti allo stesso genere possono avere caratteristiche diverse) Lavorazione industriale idonea a conservare l’interesse del fitocomplesso Titolazione del principio attivo considerato caratterizzante. Utilizzo della preparazione considerata più idonea, a seconda del tipo di pianta, per rispettare il fitocomplesso. Studi clinici accurati per valutare l’efficacia dell’estratto di una determinata pianta nella cura di uno specifico disturbo. Solo le aziende più affidabili conducono studi clinici. Controllo rigoroso dei parametri contem- plati nella Farmacopea (carica batterica, radio- attività, pesticidi, metalli pesanti, aflatossine pro- dotte da alcune muffe) per evitare che conta- minino gli estratti vegetali. Le tecniche moderne consentono di misu- rare i livelli di principi attivi (titolazione) in modo da poter dosare con certezza le quantità da assumere e finalizzare l’uso della pianta allo svol- gimento di una deter- minata attività saluti- stica, garantendo al contempo la ripetibili- tà del trattamento nel tempo. La titolazione è quindi la garanzia della pre- senza e della costanza del principio attivo considerato il più effi- cace. Solo i prodotti più seri sono titolati. + Sono gli ingredienti attivi contenuti nella pianta, ognuno dotato di una o più proprietà benefiche: antisettica, digesti- va, lassativa, antibatterica, calmante, sedativa, stimolante etc. Alcuni principi attivi possono essere irritanti o addirittura tossici: per questo il mondo delle piante va avvicinato sempre all’insegna della conoscenza, della cautela e del controllo da parte di persone esperte. OGNI PIANTA, SIA MEDICINALE CHE AROMATICA, CONTIENE UNO O PIÙ PRINCIPI ATTIVI Naturale non sempre è sinonimo di sicuro. Si ottengono versando acqua bollente sulle droghe fresche o secche, lasciando- le in infusione in un reci- piente chiuso (evita la dispersione degli oli volati- li) per 5-10 minuti in base alla parte utilizzata e al gusto personale. INFUSI Idroliti Si ottengono facendo bollire in acqua le droghe per un tempo variabile (5-20 minuti) in base alla parte utilizzata e al suo sminuzza- mento. Sono molto più forti di un infuso perché molto concentrati. Possono essere corretti con aggiunta di miele, zucchero o succo d’acero per formare sciroppi densi. DECOTTI Idroliti Pochi sanno che la compo- sizione di una tisana non è casuale ma obbedisce a regole precise. Gli ingredienti sono 4: 1 rimedio di base (1 o più); 2 fitocomplesso coadiuvante (che armonizza o esalta l’attività del rimedio di base); 3 il complemento che assicura l’aspetto e la consistenza della tisana; 4 il correttivo formato da sostanze aromatiche che migliorano il sapore. TISANE Idroliti Gli oli vegetali (di oliva o di semi) usati per la macerazio- ne a freddo di erbe si usano soprattutto per la cura della pelle e contro i dolori arti- colari. OLEOLITI Sono il risultato della mace- razione in acqua o alcol, più o meno concentrata, in se- guito all’evaporazione del solvente. Si possono ottenere estratti fluidi o secchi. Sono utilizzati sotto forma di compresse e capsule sia di fitoterapici veri e propri sia di integratori. ESTRATTI Si preparano macerando in alcol etilico puro (non usare mai alcol denaturato o altri alcol) la pianta fresca se- condo le norme della far- macopea francese o tede- sca. Le gocce ottenute si versano in poca acqua e si bevono. TINTURE MADRI Si preparano utilizzando come solvente vini: bianchi o rossi o liquorosi di buona gradazione alcolica. Si conservano a lungo. VINI MEDICATI Enolito Si ottengono lasciando ma- cerare la droga in acqua fredda per un tempo prolun- gato. Si possono macerare anche in olio o vino. Sono indicati per estrarre principi attivi da radici o cortecce. FITOESTRATTO DALLE RADICI INSALATA DALLE FOGLIE ALCALOIDI MUCILLAGINI Sono tra le sostanze più attive in natura; la loro attività si esplica anche a bassissi- me dosi e, a volte, possono anche essere tossici. Sono composti organici utili per preparare molti importanti farmaci. Sono zuccheri che si rigonfiano in am- biente acquoso, trasformandosi in solu- zioni colloidali con proprietà emollienti, adatte – per esempio – per lenire il prurito della pelle irritata. AMARI Gli ingredienti amari comprendono vari tipi di composti accomunati da un gusto amaro che stimola le secrezioni gastriche. ENZIMI Sono sostanze organiche ad azione cata- lizzatrice (consentono ed accelerano le reazioni chimiche) presenti in tutte le piante, essenziali per le funzioni bio- chimiche che avvengono nel nostro organismo. GLUCOSIDI TANNINI Sono sostanze attaccabili da enzimi che possono dar luogo a uno zucchero e a una sostanza (spesso di natura alcolica) ad attività terapeutica (ma che può essere tossica) nota genericamente come “aglicone” . GOMME Sono zuccheri (polisaccaridi) ma a differen- za delle mucillagini, formano con l’acqua una soluzione adesiva. VITAMINE E SALI MINERALI Sono componenti essenziali per le fun- zioni metaboliche delle piante. Sono composti dotati di caratteristiche astringenti. SAPONINE Sono glucosidi emulsionanti con attività antinfiammatoria, cicatrizzante, antiede- migena. OLI ESSENZIALI Sono sostanze aromatiche che costitui- scono una componente importante di molte piante; sono pressoché insolubili in acqua. Utilizza piante e materie prime da luoghi che si cono- scono. Utilizza prodotti e integratori forniti da aziende che offro- no garanzie di igiene, serietà e qualità dei loro prodotti APPROVATO IMPORTANTE PRODOTTI NATURALI CON ELEVATI STANDARD DI QUALITÀ CRITERI DI VALUTAZIONE DI UN RIMEDIO FITOTERAPICO IN BASE ALLA FARMACOPEA UFFICIALE I PRINCIPI ATTIVI L’USO QUOTIDIANO QUANDO ASSUMERE I RIMEDI Il grado di sminuzzamento della pianta (radice, corteccia o foglie): tanto più la pianta è “contusa” , cioè ridotta,tanto più si avrà un’estrazione ben fatta (maggiore superficie di contatto con il solvente: acqua, alcol etc). Non utilizzare erbe in gravi- danza o allattamento a meno che non siano conte- nute in integratori specifici di accertata garanzia. MACERATI A FREDDO (Idroliti, oleoliti, enoliti) OGNI GIORNO POSSIAMO TRARRE NUTRIMENTO E BENEFICIO DALLE PIANTE PER MIGLIORARE LA NOSTRA SALUTE E FAVORIRE IL NOSTRO BENESSERE. Si preparano a partire da piante fresche triturate e pressate. Si lascia riposare per un giorno quindi si filtra. Il succo va utilizzato immediatamente o comun- que nel breve periodo. Il succo può essere bevuto o, come la polpa, applicato sulle parti da trattare. SUCCHI Dopo aver fatto essiccare le piante in un posto ombreg- giato, si tagliano in parti sottili e infine si polverizza- no in un mortaio. La polve- re ottenuta viene commer- cializzata in sacchetti e può essere assunta diluita in acqua per uso interno o impiegata nella cura delle affezioni della pelle per uso esterno. POLVERI LIQUORI & ELISIR MARMELLATE & GELATINE Infusi e decotti vanno utiliz- zati entro poche ore dalla preparazione. Superato un certo tempo il preparato perde gran parte delle sue proprietà benefiche. Se pensi di curarti con le erbe medicinali chiedi prima consiglio al tuo medico o al farmacista. Antinfiammatori Diuretici Lassativi Sedativi Depurativi Tonici generali AL RISVEGLIO Epatoprotettori Sedativi della tosse Cardiotonici Neurotonici LONTANO DAI PASTI Amari Digestivi Antiacidi gastrici Stimolanti o inibenti l’appetito Rimineralizzanti MEZZ’ORA PRIMA DEI PASTI Digestivi Antifermentativi Spasmolitici DOPO I PASTI Sedativi Antireumatici Fitocomplessi attivi su cuore e circolazione PRIMA DI CORICARSI esseredonnaonline.it sponsored by Rottapharm|Madaus FONTI - Lapi F et al – Use, attitudes and knowledge of complementary and alternative drugs (CADs) among pregnant women: a preliminary survey inTuscany . Ecam 2010; 7(4): 477-86 - Low DogT – The use of botanicals during pregnancy and lactation. AlternTher Health Med 2009; 15(1): 54-8 - Corbin Winslow L – Herbs as Medicine. Arch Intern Med 158, 2192-99, 1998 - Egan B et al – An overview of consumer attitudes and belief about plant food supplements. Food Funct 2011, 2, 747 -Tapsell LC et al – Health benefits of herbs and spices: the past, the present, the future. Med J Aust 2006; 185(4 Suppl): S4-24 - Ceoloni M et al – Il grande atlante delle piante medicinali .Tecniche Nuove Ed, 2006 - Autori Vari – Il Corso pratico delle cure naturali.Vol. 1 , Edizioni Riza, 2010 - Bruno Brigo – Medicina naturale dalla A alla Z. Tecniche Nuove, 2006 - Murray M et al – Enciclopedia della nutrizione . Tecniche Nuove, 2009

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LE ERBE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE

1/3

LA TITOLAZIONE DEI PRINCIPI ATTIVI:A COSA SERVE?

I preparati a base di erbe, sia fitoterapici che integratori alimentari o dietetici, devono essere realizzati da officine autorizzate dal Ministero della Salute, rispettare gli standard delle pro-cedure di autocontrollo di corretta prassi igienica in ambito alimentare e rispondere a rigorosi criteri qualitativi delle materie prime e della filiera di produzione. Solo le aziende più serie utilizzano test rigorosi e di qualitàaccertata.

Raccolta della pianta nel periodo più opportuno (periodo balsamico) cioè quando contiene la massima quantità di sostanze attive

Controllo botanico delle piante raccolte (piante appartenenti allo stesso genere possono avere caratteristiche diverse)

Lavorazione industriale idonea a conservare l’interesse del fitocomplesso

Titolazione del principio attivo considerato caratterizzante.

Utilizzo della preparazione considerata più idonea, a seconda del tipo di pianta, per rispettare il fitocomplesso.

Studi clinici accurati per valutare l’efficacia dell’estratto di una determinata pianta nella cura di uno specifico disturbo. Solo le aziende più affidabili conducono studi clinici.

Controllo rigoroso dei parametri contem-plati nella Farmacopea (carica batterica, radio-attività, pesticidi, metalli pesanti, aflatossine pro-dotte da alcune muffe) per evitare che conta-minino gli estratti vegetali.

Le tecniche moderne consentono di misu-rare i livelli di principi attivi (titolazione) in modo da poter dosare con certezza le quantità da assumere e finalizzare l’uso della pianta allo svol-gimento di una deter-minata attività saluti-stica, garantendo al contempo la ripetibili-tà del trattamento nel tempo.La titolazione è quindi la garanzia della pre-senza e della costanza del principio attivo considerato il più effi-cace. Solo i prodotti più seri sono titolati.

+

Sono gli ingredienti attivi contenuti nella pianta, ognuno dotato di una o più proprietà benefiche: antisettica, digesti-va, lassativa, antibatterica, calmante, sedativa, stimolante etc. Alcuni principi attivi possono essere irritanti o addirittura tossici: per questo il mondo delle piante va avvicinato sempre all’insegna della conoscenza, della cautela e del controllo da parte di persone esperte.

OGNI PIANTA, SIA MEDICINALE CHE AROMATICA, CONTIENE UNO O PIÙ PRINCIPI ATTIVI

Naturale non sempre è sinonimo di sicuro.

Si ottengono versando acqua bollente sulle droghe fresche o secche, lasciando-le in infusione in un reci-piente chiuso (evita la dispersione degli oli volati-li) per 5-10 minuti in base alla parte utilizzata e al gusto personale.

INFUSIIdroliti

Si ottengono facendo bollire in acqua le droghe per un tempo variabile (5-20 minuti) in base alla parte utilizzata e al suo sminuzza-mento. Sono molto più forti di un infuso perché molto concentrati. Possono essere corretti con aggiunta di miele, zucchero o succo d’acero per formare sciroppi densi.

DECOTTIIdroliti

Pochi sanno che la compo-sizione di una tisana non è casuale ma obbedisce a regole precise. Gli ingredienti sono 4: 1 rimedio di base (1 o più); 2 fitocomplesso coadiuvante (che armonizza o esalta l’attività del rimedio di base);3 il complemento che assicura l’aspetto e la consistenza della tisana; 4 il correttivo formato da sostanze aromatiche che migliorano il sapore.

TISANEIdroliti

Gli oli vegetali (di oliva o di semi) usati per la macerazio-ne a freddo di erbe si usano soprattutto per la cura della pelle e contro i dolori arti-colari.

OLEOLITI

Sono il risultato della mace-razione in acqua o alcol, più o meno concentrata, in se-guito all’evaporazione del solvente. Si possono ottenere estratti fluidi o secchi. Sono utilizzati sotto forma di compresse e capsule sia di fitoterapici veri e propri sia di integratori.

ESTRATTI

Si preparano macerando in alcol etilico puro (non usare mai alcol denaturato o altri alcol) la pianta fresca se-condo le norme della far-macopea francese o tede-sca. Le gocce ottenute si versano in poca acqua e si bevono.

TINTURE MADRI

Si preparano utilizzando come solvente vini: bianchi o rossi o liquorosi di buona gradazione alcolica. Si conservano a lungo.

VINI MEDICATI Enolito

Si ottengono lasciando ma-cerare la droga in acqua fredda per un tempo prolun-gato. Si possono macerare anche in olio o vino. Sono indicati per estrarre principi attivi da radici o cortecce.

FITOESTRATTO DALLE RADICI

INSALATA DALLE FOGLIE

ALCALOIDI MUCILLAGINI

Sono tra le sostanze più attive in natura; la loro attività si esplica anche a bassissi-me dosi e, a volte, possono anche essere tossici. Sono composti organici utili per preparare molti importanti farmaci.

Sono zuccheri che si rigonfiano in am-biente acquoso, trasformandosi in solu-zioni colloidali con proprietà emollienti, adatte – per esempio – per lenire ilprurito della pelle irritata.

AMARIGli ingredienti amari comprendono vari tipi di composti accomunati da un gusto amaro che stimola le secrezioni gastriche.

ENZIMISono sostanze organiche ad azione cata-lizzatrice (consentono ed accelerano le reazioni chimiche) presenti in tutte le piante, essenziali per le funzioni bio-chimiche che avvengono nel nostro organismo.

GLUCOSIDI

TANNINI

Sono sostanze attaccabili da enzimi che possono dar luogo a uno zucchero e a una sostanza (spesso di natura alcolica) ad attività terapeutica (ma che può essere tossica) nota genericamente come “aglicone”.

GOMMESono zuccheri (polisaccaridi) ma a differen-za delle mucillagini, formano con l’acqua una soluzione adesiva.

VITAMINE E SALI MINERALISono componenti essenziali per le fun-zioni metaboliche delle piante.

Sono composti dotati di caratteristiche astringenti.

SAPONINE

Sono glucosidi emulsionanti con attività antinfiammatoria, cicatrizzante, antiede-migena.

OLI ESSENZIALI

Sono sostanze aromatiche che costitui-scono una componente importante di molte piante; sono pressoché insolubili in acqua.

Utilizza piante e materie prime da luoghi che si cono-scono.

Utilizza prodotti e integratori forniti da aziende che offro-no garanzie di igiene, serietà e qualità dei loro prodotti

APPROVATO

IMPORTANTE

PRODOTTI NATURALI CON ELEVATI STANDARD

DI QUALITÀ

CRITERI DI VALUTAZIONE DI UN RIMEDIO FITOTERAPICO

IN BASE ALLA FARMACOPEA UFFICIALE

I PRINCIPI ATTIVI

L’USO QUOTIDIANO

QUANDO ASSUMERE I RIMEDI

Il grado di sminuzzamento della pianta (radice, corteccia o foglie): tanto più la pianta è “contusa” , cioè ridotta,tanto più si avrà un’estrazione ben fatta (maggiore superficie di contatto con il solvente: acqua, alcol etc).

Non utilizzare erbe in gravi-danza o allattamento a meno che non siano conte-nute in integratori specifici di accertata garanzia.

MACERATI A FREDDO

(Idroliti, oleoliti, enoliti)

OGNI GIORNO POSSIAMO TRARRE NUTRIMENTO E BENEFICIO DALLE PIANTE PER MIGLIORARE LA NOSTRA SALUTE E FAVORIRE IL NOSTRO BENESSERE.

Si preparano a partire da piante fresche triturate e pressate. Si lascia riposare per un giorno quindi si filtra. Il succo va utilizzato immediatamente o comun-que nel breve periodo. Il succo può essere bevuto o, come la polpa, applicato sulle parti da trattare.

SUCCHI

Dopo aver fatto essiccare le piante in un posto ombreg-giato, si tagliano in parti sottili e infine si polverizza-no in un mortaio. La polve-re ottenuta viene commer-cializzata in sacchetti e può essere assunta diluita in acqua per uso interno o impiegata nella cura delle affezioni della pelle per uso esterno.

POLVERI

LIQUORI &ELISIR

MARMELLATE & GELATINE

Infusi e decotti vanno utiliz-zati entro poche ore dalla preparazione. Superato un certo tempo il preparato perde gran parte delle sue proprietà benefiche.

Se pensi di curarti con le erbe medicinali chiedi prima consiglio al tuo medico o al farmacista.

• Antinfiammatori• Diuretici• Lassativi• Sedativi• Depurativi• Tonici generali

AL RISVEGLIO

• Epatoprotettori• Sedativi della tosse• Cardiotonici• Neurotonici

LONTANO DAIPASTI

• Amari• Digestivi• Antiacidi gastrici• Stimolanti o inibenti l’appetito• Rimineralizzanti

MEZZ’ORA PRIMADEI PASTI

• Digestivi• Antifermentativi• Spasmolitici

DOPO I PASTI

• Sedativi• Antireumatici• Fitocomplessi attivi su cuore e circolazione

PRIMA DI CORICARSI

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- Lapi F et al – Use, attitudes and knowledge of complementary and alternative drugs (CADs) among pregnant women: a preliminary survey in Tuscany. Ecam 2010; 7(4): 477-86- Low Dog T – The use of botanicals during pregnancy and lactation. Altern Ther Health Med 2009; 15(1): 54-8- Corbin Winslow L – Herbs as Medicine. Arch Intern Med 158, 2192-99, 1998- Egan B et al – An overview of consumer attitudes and belief about plant food supplements. Food Funct 2011, 2, 747- Tapsell LC et al – Health benefits of herbs and spices: the past, the present, the future. Med J Aust 2006; 185(4 Suppl): S4-24- Ceoloni M et al – Il grande atlante delle piante medicinali. Tecniche Nuove Ed, 2006- Autori Vari – Il Corso pratico delle cure naturali. Vol. 1, Edizioni Riza, 2010- Bruno Brigo – Medicina naturale dalla A alla Z. Tecniche Nuove, 2006- Murray M et al – Enciclopedia della nutrizione. Tecniche Nuove, 2009