igetotali e specifiche: come, quando e perché - san marino. liotta - bigioli... · difesa contro...
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Cenni storici
Allergia : termine coniato dal medico austriaco C. Von Pirquet nel 1906,composto dalla radice allo- ‘estraneo’ e del tema érgon ‘azione’: razionecontro ciò che è estraneo .
Successivamente (1923) Arthur F. Coca e Robert Cooke coniarono iltermine atopia , dal gr. atopía ‘singolarità’, der. di átopos ‘insolito,singolare’ per designare la predisposizione in alcuni soggetti (atopici),a sviluppare reazioni allergiche, “atipiche” nei confronti disostanze innocue comunemente presenti nell’ambiente, def initeallergeni
Negli anni 1966-1967 i coniugi giapponesi K. e T. Hishizaka definirono lecaratteristiche fisico-chimiche e biologiche degli “anticorpi reaginici”dimostrando l’esistenza di una nuova classe anticorpale, le IgE ,responsabile delle manifestazioni allergiche.
Nell’ambito delle malattie atopiche sono comprese l’asma bronchialeallergica , la rinite e la congiuntivite allergiche , la dermatite atopica
Funzioni delle immunoglobuline secrete in fisiologia ed in patologia
Difesa contro virus, batteri e funghi
Reazioni da ipersensibilità di II, III, V tipo
Difesa contro elminti
Reazioni da ipersensibilità di II, V tipo
Reazioni da ipersensibilità di II, III, V tipo
Reazioni da ipersensibilità di I tipo
Neutralizzazione OpsonizzazioneADCCAttivazione del complementoProtezione materno-fetale
Neutralizzazione Protezione del lattante
Neutralizzazione Attivazione del complementoAttività agglutinante
Sensibilizzazionee attivazionedi mastociti e basofili, attivazione dei granulociti eosinofili
IgE
MHC IIpeptide
B
TCR
CD40L CD40
Th2
IL-4 IL-13
Sensibilizzazione
NaiveTh
APC
IL-4 Jagged-1OX40-LIL-25Concentrazione e/o caratteristichebiochimiche dell’allergene...
?
Allergene
Mas/Ba
Linfonodi, MALT Mucose ed altri tessuti
Assenza di prodottivirali o batterici
Seconda esposizione all’allergene
Allergene
mastocitasensibilizzato
IgE
degranulazionemastocitaria
Reazione da ipersensibilità
di tipo I
DEGRANULAZIONE ED ATTIVAZIONE DEL MASTOCITA
• Ammine vasoattive• PAF
granuli preformati
Mast/B
Sintesi de novo
• Mediatori lipidici(leucotrieni, prostaglandine, trombossani)
• Citochine• Chemochine
Pathological role of mast cells
B
IgE
IgEsecretion
IL-4
Leukocytemigration
PGD2LTC4Chemochines
Leukocyteactivation
CK and lipids
Nervousstimulation
HistaminePGD2LTC4Kinins
En
OedemaHistaminePAFPGD2LTC4Kinins
M
Mucushypersecretion
HistaminePGD2
MC
Broncho-Constriction. Increasedperistalsis
HistaminePGD2LTC4Kinins
En
LeukocyteAdesion
TNF-α
Le IgE sono le Ig meno concentrate a livello del siero: 0.1-0.4 mcg/ml (Valori normali < 85 KUI/L)
La loro emivita a tale livello è di 2-3 ore:
Vengono rapidamente stornate nei tessuti dove si legano ai recettori specifici mastocitari e vi rimangono per molte settimane
La dimostrazione di IgE allergene-specifiche a livello del siero o dei
tessuti è fondamentale per la diagnostica alergologica
Cronologia della diagnostica allergologica
1880 1967 1988-91 1995-99 2000 2007
Test in vivo
Test in vitro
Allergeni molecolari
Test di provocazione
Scoperta delle IgE
RAST
Clonazione dei primi allergeni
Allergeni ricombinanti
Primo biochipcon
determinanti allergenici
Diffusione ImmunoCAP
Appropriatezza in allergologiaIgE totali e specifiche: come, quando, perché
Dott.ssa Lorenza Busco, MMGDott.ssa Franca Bigioli, MMG
XXXIII Congresso Sezione SIAAIC ToscanaI Congresso Sezione Toscana-Emilia Romagna- San Marino- Umbria-
Marche
Metodi radioimmunologici: PRIST (Paper RadioImunoSorbent Test)
Metodi immunoenzimatici: IgE ELISA
Come?
Perché?
� Livelli normali non escludono la diagnosi di allergopatia
� Livelli elevati non confermano la diagnosi di allergopatia
� Livelli elevati si riscontrano anche in altre patologie non allergiche
ParassitosiInfezioni (aspergillosi polmonare, mononucleosi e AIDS)Malattie della pelle (psoriasi e pemfogoidi)Malattie renali (nefrosi e nefriti interstiziali)Malattie autoimmuni (AR e LES)SarcoidosiImmunodeficienze
…segue
� Scarsa correlazione tra livelli anticorpali e sintomatologia clinica
� Livelli influenzati da: età, sesso, etnia, condizioni socio-ambientali
� Ampie oscillazioni circadiane
� Non differenze significative in rapporto a:
◦ tipo di allergia
◦ tipo di allergene
◦ numero di allergeni
◦ presenza o meno dell’allergene all’epoca dell’indagine
Come?
� Utilizzare una soluzione di controllo positivo e do controllo negativo;
� Porre una goccia dell’estratto allergenico sulla faccia volare dell’avambraccio;
� Pungere la cute con una lancetta monouso in perpendicolare o a 45°;
� Asciugare la goccia;
� Valutare la presenza di eritema, pomfo e prurito
PRICK TEST
Quando?
Quando la clinica suggerisce:
� Oculorinite allergica
� Asma bronchiale allergico
� Dermatite atopica
� Allergia alimentare
Perché?
� Permette di valutare la sensibilizzazione ad allergeni ambientali e alimentari
� Può essere eseguito a qualsiasi età (>1 mese)
� La presenza di un prick test positivo per l’allergene sospettato ha significato diagnostico (allergopatie respiratorie)
� Un test negativo in presenza di una storia clinica negativa consente di escludere la patologia allergica (allergopatie respiratorie)
…segue
Perché?
� Rapido
� Sensibile
� Abbastanza specifico
� Poco costoso
� Scarsamente invasivo
• Presenta rischi• Influenzato dal grado di cooperazione• Influenzato dalla terapia in atto
Quando?� Non concordanza tra anamnesi e test cutanei
� Sensibilità multiple
� Test cutanei dubbi
� Impossibilità a sospendere il trattamento con antistaminici
� Rischio elevato di reazioni sistemiche a seguito del test cutaneo o recente episodio di reazione sistemica
� Dermografismo sintomatico …segue
Quando?� Dermatite severa coinvolgente le zone di
esecuzione dei test cutanei
� Età inferiore a 3 anni
� Uso prolungato di steroidi per via generale
� Reazioni avverse a veleno di imenotteri
� Reazioni avverse a farmaci
ALLERGOLOGO
Perché?
� Sensibile
� Altamente specifico
� Minimamente invasivo
� Privo di rischi
� Non influenzato dal grado di cooperazione
� Non influenzato dalla terapia in atto
� Risposta lenta
� Costoso
Prick test IgE specifiche• Risposta rapida
• Abbastanza specifico
• Sensibile
• Poco costoso
• Invasivo
• Presenta rischi
• Influenzato dal grado di cooperazione
• Influenzato da terapia in atto
• Risposta lenta
• Altamente specifiche
• Sensibili
• Costose
• Non invasive
• Nessun rischio
• Non influenzate dal grado di cooperazione
• Non influenzate da terapia in atto
Oculorinite allergica?
Asma bronchiale allergico?
Dermatite atopica?
Allergia alimentare?
IgE sieriche specifiche
Prick test
Reazioni avverse a veleno di imenotteri ?
(sistemiche o locali estese)
Valutazione allergologioca
Valutazione allergologica+
Prescrizione autoiniettore di adrenalina in chi ha presentato
reazione sistemica grave (Chenpen®)
Reazioni avverse a farmaci?
Impossibilità a sospendere il trattamento con antistaminiciRischio elevato di reazioni sistemiche a seguito del test cutaneo o recente episodio di reazione sistemicaDermografismo sintomatico o dermatite severa coinvolgente le zone di esecuzione dei test cutaneiEtà inferiore a 3 anniUso prolungato di steroidi per via generale
…segue
MMG
IgE sieriche specificheo
Valutazione allergologica (allergia alimentare prick by prick)
Prick test
Allergopatiarespiratoria
Valutazione allergologica
Allergopatia non respiratoria
Ulteriori accertamenti/Trattamento
Esclusa allergopatia
NEGATIVO
POSITIVO
DUBBIO
…segue
IgE sieriche specifiche
DOSABILINON DOSABILI
Esclusaallergia IgE mediata
Allergia IgE mediata
Valutazione allergologica
PRICK TEST per inalanti e alimenti Fino a 18 allergeni
78 Test di primo livello per l’inquadramento delle allergie reaginiche(rinocongiuntivite allergica, asma allergico, dermatite atopica, orticaria) da erogare, di norma, contestualmente alla visita specialistica
IgE totali Nessuna limitazione
IgE specifiche pannello per alimentiFino a 8 allergeni per pannello
Nessuna limitazione
IgE specifiche pannello per inalantiFino a a 8 allergeni per pannello
Nessuna limitazione
IgE specifiche quantitativo per inalanti e alimenti Fino a 12 allergeni
99 Test di II livello, da effettuare quando il prick test non è eseguibile o esaustivo
IgE specifiche quantitativoPer singolo allergene
66 Test di II livello, da effettuare quando il prick test non è eseguibile o esaustivo, di norma su indicazione specialistica
I NUOVI LEA: MMG
PRICK BY PRICK con allergeni freschi Fino a 7 allergeni
81 A seguito di visita allergologica
IgE specifiche per singoli allergeni ricombinanti molecolari
70 Indagine di II livello, su indicazione dello specialista allergologo
IgE specifiche quantitativo per farmaci e veleniFino a 12 allergeni
100 Approfondimento diagnostico in caso di sospetta allergia a farmaci o veleni, su indicazione dello specialista allergologo
I NUOVI LEA:ALLERGOLOGO
Cronologia della diagnostica allergologica
1880 1967 1988-91 1995-99 2000 2007
Test in vivo
Test in vitro
Allergeni molecolari
Test di provocazione
Scoperta delle IgE
RAST
Clonazione dei primi allergeni
Allergeni ricombinanti
Primo biochipcon
determinanti allergenici
Diffusione ImmunoCAP
Si tratta di molecole altamente condivise (con struttura efunzione simili) all’interno del mondo vegetale o di quelloanimale:
Famiglie di panallergeni
- Profilina
- Pathogenesis Related Protein (PRP o PR-10)
- Lipid Transfer Protein (LTP)
- Seed Storage Proteine (SSP)
- Tropomiosina
- Calcium-Binding Protein (CBP)
Panallergeni
Molecola responsabile della regolazione del processo di "turn-over" del citoscheletro. Presente in tutte le cellule eucariotiche
Costituisce:- una famiglia di allergeni minori all’interno dei pollini:graminacee, betulacee, composite- una famiglia di allergeni maggiori all’interno di alimenti diorigine vegetale: Rosaceae (melo, pesco, mandrolo …), Sedano,Arachidi, Nocciole, Pomodoro, e anche Latice.
Significato clinico: data la loro elevata analogia nel mondovegetale le profiline rendono conto della cross-reattività trapollini diversi e tra pollini ed alimenti (analogamente alle PR-10)
Profilina
Bet v 2 è una profilina presente nel polline della Betulla verrucosa, mentre Pru p 4 e Mal d 4 sono profiline presenti rispettivamente nella pesca e nella mela. Presentano un elevato grado di omologia con Bet v 2
Profiline e allergia polline-frutta
Bet v 2
Pru p 4
Mal d 4
N.B.: il 39 % di soggetti con monosensibilizzazione per Bet v 2 sviluppa allergia alla mela.
Bet v 1
Bet v 4
Stabilità e labilità degli allergeni alimentari
Allergeni termostabli e gastroresitenti
Allergeni termolabili e gastrolabili
Determinanti antigenici delle Ig
Allergeni termolabili e gastrolabili
Allergeni accessibli solo dopo cottura o
digestione
Allergeni termostabli e gastroresitenti
Determinanti antigenici delle Ig
Reazioni locali No reazioni dopo
cottura.
Reazioni sistemiche, graviPossibile motivo di falsa negatività ai
tests
Reazioni sistemiche, gravi,
anche dopo cottura
Allergeni stabili e allergeni labili
Sorgenteallergenica
Singole compnenti
allergeniche
Pru p1(PR-10)
Pru p3(LTP)
Pru p4(Profilina)
Termostabilegastrostabile
Termolabilegastrolabile
Tendenzialmente solo reazioni locali tipo SOA, (alimento tollerato dopo cottura)
Termolabilegastrolabile
Tendenzialmente solo reazioni locali tipo SOA, (alimento tollerato dopo cottura)
Stabilità dell’allergene
Significato clinico
Reazioni sistemiche, potenzialmente gravi, (anche dopo cottura)
Component Resolved Diagnostics (CRD)
I diversi allergeni molecolari possono essere
richiesti come singoli allergeni (IgE specifiche con
test ImmunoCAP) o nell’ambito di un dosaggio
multiplo su unica piattaforma chip: metodo ISAC
(Immuno Solid-phase Allergne Chip)
Dosaggio in vitro delle IgE specifiche: con immunoCAP ISAC
Contiene sia estratti diallergeni purificati
naturali che allergeni ricombinanti
NB: 112 diversi allergeni provenienti da 43 sorgenti
allergeniche
Dosaggio in vitro delle IgE specifiche: con immunoCAP ISAC
Metodo semiquantitativo
ISU ISAC Standardized Units
per IgE
-Dosaggio simultaneo e parallelo di IgE verso molti allergeni
-Presenza di allergeni nativi purificati accanto a molti ricombinanti con possibilità di discriminazione tra sensibilizzazione «genuina» e cross-reattività
-Uso di piccole quantità di siero (20 mcl) anche da sangue capillare (bambini!)
-Esecuzione in triplicato (buona affidabilità)
-Prezzo relativamente basso (ca. 100 Eu, vantaggioso rispetto alle varie determinazioni richieste singolarmente)
-Utile per studi epidemiologici
Vantaggi del dosaggio ImmunoCAP ISAC
-Pannello immodificabile
-Pattern di glicosilazione non ottimale negli allergeni clonati in E. coli
-Possibile perdita di epitopi conformazionali negli allergeni ricombinanti
-Complessità nell’interpretazione e generazione del referto
-Non completa sovrapponibilità con ImmunoCAPtradizionale
Svantaggi del dosaggio ImmunoCAP ISAC
ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA
RISCHIO DI INAPPROPRITEZZA INTERPRETATIVA
“La diagnosi della malattia allergica inizia e termina con lastoria clinica e con l’esame obiettivo del paziente”
(Hamilton RG and Williams PB, JACI 2010)
(Bernstein IL, Li JT, et al, Ann Allergy Asthma Immunol 2008)
I tests di laboratorio offrono un utilissimo complemento alladiagnostica allergologica, sempre più raffinato. Tuttavia untest positivo, in assenza di un quadro clinico caratteristico, èda interpretare come una “sensibilizzazione”, non un’allergia.Un test negativo di fronte ad una clinica positivacaratteristica non esclude una vera allergia.
Non esiste un test diagnostico con sensibilità e specificitàdel 100%
→ Interpretazione del risultato subordinata alla clinica
Conclusioni