il chinino (num. 6, dicembre 2012)

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Chinino IL BIMESTRALE CON EFFETTI COLLATERALI Il Chinino | Bimestrale d’informazione | Anno II - numero SEI - Dicembre 2012 | Copia gratuita L’alba dei Gricilli Un accordo tra comune e privati rende fruibile l’area al pubblico L’INCHIESTA Padre Valeriano arriva a Pontinia Intervista al nuovo parroco L’odissea infinita del canale Linea Un grave episodio di inquinamento nel 1990 TIPI PONTINI ARCHIVIO PONTINO il Bicicletta, quanto ti amo Una proposta ragionata di piste ciclabili CRONACHE PONTINE

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SOMMARIO 4 L’INCHIESTA Una gita ai Gricilli 8 CRONACHE CITTADINE Addio alla Rete dei Cittadini 10 CRONACHE CITTADINE Il progetto “bicicletta sicura” 12 CRONACHE CITTADINE La Caritas parla italiano 13 TIPI PONTINI Parla padre Valeriano 14 NEWS DAL COMUNE La fondazione di Pontinia 15 TEATRO FELLINI Si alza il sipario 16 BCC Una banca per la salute 18 NEWS DAL COMUNE Il restyling delle scuole 19 TIPI PONTINI Gli 80 anni di Bordieri 21 TIPI PONTINI Una luce sul Medioevo 22 ARCHIVIO MAP Salviamo il Linea Pio 24 TIPI PONTINI Renata la gattara 25 TIPI PONTINI I versi di Tiberi 26 TIPI PONTINI Un cavaliere che sogna le Olimpiadi 28 CRONACHE CITTADINE L’arte del writing 30 PONTINI NEL MONDO Lost in New York City 32 ESPERTO Attenzione al cellulare 34 ESPERTO Nuove regole per i condomini

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ChininoIl bImestrale con effettI collateralIIl chinino | bimestrale d’informazione | anno II - numero seI - Dicembre 2012 | copia gratuita

L’alba dei GricilliUn accordo tra comune e privati rende fruibile l’area al pubblico

L’inchiesta

Padre Valerianoarriva a PontiniaIntervista al nuovo parroco

L’odissea infinita del canale LineaUn grave episodio di inquinamento nel 1990

tiPi POntini aRchiViO POntinO

il

Bicicletta, quanto ti amoUna proposta ragionata di piste ciclabili

cROnache POntine

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ecco le coordinate bancarie: Associazione Il Chininocausale: contributo volontarioIban: IT 41 H087 3874 0600 0000 0027 024

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il chinino bimestrale d’informazione

anno II numero 6

DIcembre 2012

registrato al tribunale di latina

numero 6 del 29/04/2011

copia gratuita

Con il contributo del Comune di Pontinia.

http://ilchinino.blogspot.com - [email protected]

Direttore

Vicedirettore

collaboratori

Fotografie

Progetto Grafico

stampato presso

andrea Zuccaro

Paolo Periati federica Guzzon, luca Ghidoni, enrico bellissimo, Donatella Di maria, antonio rossi, lucia andreatta, michael abbruzzese, andrea Zanotti, sabrina centra, romina realacci, loredana cacciotti.

simone olivieri, stefano D’auria, andrea Zuc-caro, andrea Zanottifoto di copertina: simone olivieri.

Keller adv

Tipografia Monti srl Via Appia, Km 56,149 04012 cisterna di latina

SOMMARIO

4 L’INCHIESTAUna gita ai Gricilli

8 CRONACHE CITTADINE Addio alla Rete dei Cittadini

10 CRONACHE CITTADINE

Il progetto “bicicletta sicura”

12CRONACHE CITTADINE

La Caritas parla italiano

13 TIPI PONTINIParla padre Valeriano

14 NEWS DAL COMUNE La fondazione di Pontinia

15 TEATRO FELLINISi alza il sipario

16 BCCUna banca per la salute

18 NEWS DAL COMUNE Il restyling delle scuole

19 TIPI PONTINIGli 80 anni di Bordieri

21 TIPI PONTINIUna luce sul Medioevo

22 ARCHIVIO MAP Salviamo il Linea Pio

24 TIPI PONTINIRenata la gattara

25 TIPI PONTINII versi di Tiberi

26 TIPI PONTINIUn cavaliere che sogna le

Olimpiadi

28 CRONACHE CITTADINE

L’arte del writing

30 PONTINI NEL MONDOLost in New York City

32ESPERTOAttenzione al cellulare

34 ESPERTONuove regole per i condomini

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L’INCHIESTAdi ANDREA ZUCCARO

foto di SIMONE OLIVIERI

Se c’è un’area nel comune di Pontinia che va salvaguardata e valorizzata questa non può che essere quella dei laghi dei Gricilli. Situati ai confini del comune con quello di Priver-

no e Sezze, i laghi sono fonte di leggende, racconti e aneddoti, oltre che motivo di contenzioso, ormai quasi centenario, tra Pontinia e Priverno, che ancora tiene in piedi un procedimento giudiziario per cer-care di riappropriarsi di un territorio che la bonifica fascista assegnò a Pontinia.

Ora l’amministrazione comunale, sfruttando i finanziamenti del “Gruppo di azione locale” (Gal) – un organismo regiona-le – ha portato a termine un progetto di valorizzazione e di fruizione dell’area per aprire questo spazio ai cittadini, ai turisti e agli studiosi. Un progetto, nato negli uffici dell’as-sessorato dell’agricoltura di maurizio ramati, che entro poche settimane e tempo permettendo, sarà inaugurato. «Un progetto che aspettavamo da tempo – fa presente ra-

mati – e siamo molto soddisfatti di questo risultato per il futuro turistico e agricolo della zona». si tratta di un primo passo verso l’apertura dell’area, che non è definitivo, ma che permette comunque di godersi i laghi, la loro fauna mi-gratoria e la loro flora particolare in sicurezza e tranquillità, senza rischiare di finire dentro i laghi o di essere investiti lungo la strada pedemontana che li costeggia. lo stesso progetto di riqualificazione rientrava in uan ambito turistico più grande, ovvero la Via dei laghi e del mare. Un percorso che avrebbe guidato il turista e il visitatore da sonnino a sabaudia passando per Pontinia. Una sinergia che poi non si è attivata e ognuno dei tre comuni è andato avanti per conto suo. sono i misteri della burocrazia regionale.

Gli altri progetto presentati dall’amministrazione riguradva-no un contributo per l’informatizzazione delle aziende agri-cole e un finanziamento per aprire un mercato di prodotti agricoli a Km 0. In particolare, con quest’ultimo progetto, il comune pensava di iniziare il recupero dell’ex Hilme.

Ma nella scelta dei progetti da finanziare gli uffici regionali hanno dirottato le priorità su quelle iniziative che avrebbero potuto costituire un volano per il turismo.

Prima del comune, sono stati i proprietari dell’area ad adoperarsi nel corso di questi anni per aprire i laghetti ai visitatori. «siamo qui da sei generazioni – spiega manuela, proprietaria delle terre intorno ai laghi – e abbiamo sempre cercato di mantenere pulito e il più possibile fruibile questo posto. Il nostro antenato mario Di Veroli, uno dei primi co-loni dell’onc a vedersi assegnato un podere, ha continuato a comprare terre intorno ai laghi, intuendone le potenzialità non solo turistiche ma anche naturalistiche e storiche».

tant’è che già da un anno, insieme all’associazione natura-listica “Pangea” di san felice, manuela accoglie pullman di scolaresche in visita. «abbiamo fatto delle ricerche storiche – continua manuela – e questi laghi erano già famosi per le loro acque terapeutiche già nel ‘600. Per questo, con

la festa dei Gricilli che si tiene ogni estate, cerchiamo di ricordare la storia e le tradizioni di questa terra».

L’amministrazione comunale ha affidato il progetto di riqua-lificazione all’architetto Adriano Cremona, che insieme agli uffici comunali e ad altri studiosi ha portato a termine non solo le strutture utili per osservare il paesaggio, ma anche le teche che spiegheranno cosa si può vedere nell’area dei laghi. «Di progetti ne avevamo presentati tre – ricorda l’assessore alla cultura Patrizia sperlonga – ma la regio-ne ha approvato solo questo, per un importo di 265mila euro. anche perché era l’unico che permetteva di operare in accordo con i privati che hanno concesso le aree dove costruire. con il progetto cerchiamo anche di scoraggiare l’abbandono e l’incendio dei rifiuti all’altezza della vasca di espansione dell’Ufente alla fine della Migliara 49». In cosa consiste quest’intervento da migliaia di euro lo spiega lo stesso cremona: «abbiamo pensato a un sistema di percorsi integrati della lunghezza massima di 2 km per

IL CHININODicembre 2012 4 IL CHININO

anno II n° 65

LA NUOVA VITADEI LAGHI DEI GRICILLIConclusi i lavori di riqualificazione, orala scommessa è portarci i turisti

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mettere in luce e spiegare un paesaggio tanto eterogeneo dal punto di vista naturalistico, geologico e storico».

Il primo punto di osservazione si può raggiungere attraver-so l’oasi di san Valentino. lì si trova un infopoint e una pedana rialzata da cui si può vedere principalmente il lago nero. alcune teche, poste lungo il percorso, spiegheranno l’origine e le caratteristiche di questi laghi, che cambiano colore in base alla luce e alla differente composizione chi-mica. e si scoprirà che mutano anche forma da un momen-to all’altro per via della loro origine, causata dal fenomeno dei “sink holes”, cioè cavità sotterra-nee alla base dei monti lepini dove si raccoglie l’acqua piovana. acqua che da sola, o per la spinta dei gas sotterranei, arriva in superficie all’improvviso. È proprio così che sono nati questi laghi e non è escluso che ne nascano altri, o anche che scompaiano.

Dal punto di partenza si può raggiungere il percorso chia-mato “I canali”: prendendo la strada sterrata, che in origi-ne doveva essere il continuo della migliara 49, si arriva nei pressi della vasca di espansione dell’Ufente dove vengono convogliate verso le idrovore dei Gricilli le acque sulfuree che sgorgano dai laghetti. Qui le teche informative spieghe-ranno la natura idraulica e la canalizzazione fatta dall’uo-mo per rendere queste terre coltivabili, tra cui un sifone sopraelevato che separa l’acqua sulfurea da quella dolce. si può anche raggiungere la “casetta dei bagni”, dove in

I lavori, costati quasi 300 mila euro, sono stati finanziati dal Gal

L’INCHIESTA

passato si facevano abluzioni terapeutiche. Da questo punto, uno dei fenomeni naturali da osservare sarà quello della fossilizzazione delle canne di fiume dovuta all’acqua zolfa in cui sono immerse. Un terzo luogo di osservazione, da raggiungere in macchina, si trova vicino al lago san carlo dove è stata costruita una torretta di osservazione: il posto perfetto per vedere gli uccelli migratori che scelgono i Gricilli come sosta, ma anche per osservare gli animali autoctoni.

Infine, alcune strutture in legno sono state posizionate anche presso fontana di muro, l’unica area dove è possibi-le organizzarsi liberamente per fare picnic e, per gli amanti degli animali, ammirare un tipo di libellula che vive solo lì. In questo punto verrà spiegata la storia del luogo dal punto di vista dell’antropizzazione e della lotta dell’uomo contro il disordine idrogeologico del territorio.

l’architetto cremona, che nel compila-re le teche si è avvalso dell’aiuto del geologo carlo Gazzetti, del naturalista Giovanni mastrobuoni e dello storico mauro De nardis, spiega come «i laghi sono un territorio in continuo movimen-to, e dunque si sono dovute prendere

delle precauzioni per rendere i percorsi sicuri e fruibili a tutti. Inoltre – continua – sono aree sottoposte a dei vincoli e non è stato facile trovare il giusto rapporto tra fruizione e sicurezza. ma tutti gli enti pubblici interessati, dal consorzio all’autorità di bacino, ci hanno aiutato per portare a compimento questo progetto», conclude; e in futuro se arriveranno altri finanziamenti il percorso verrà di certo ampliato e reso più fruibile. l’idea è quella di poterlo percorrere tutto a piedi, magari passando anche attraverso i laghi, cosa che oggi non è possibile perché i loro argini sono instabili e in continuo movimento.

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Epitaffio della Rete dei Cittadini

coli limitrofi e da lì anche le nostre tavole. Fu così che organiz-zarono, sotto il portico in via cesare battisti, il primo mercatino natalizio di prodotti tipici per far ricordare ai compaesani il buon sapore della qualità che si stava rischiando di perdere.

l’altro obiettivo, oltre alle antenne della telefonia mobile e alla gestione dei rifiuti, furono appunto le discariche abusive della Migliara 49 e di Fontana di Muro. La situazione catastrofica fu denunciata nel 2009 alla Procura della repubblica di latina e si cercò subito di portarla alla luce di tutti con articoli su giornali locali e volantini esplicativi. Del caso se ne occupò anche il quotidiano nazionale “La Repubblica” e il “Tg5”. I più “lealisti del re” dissero che così si faceva solo del male a Pontinia. ma in fin dei conti un primo risultato lo si ottenne subito: la chiusura ai mezzi di trasporto della vasca della migliara 49 con una buca nel terreno. era un primo passo, anche se lo sversamento dei rifiuti continuò sul ciglio della strada. A oggi l’associazione non esiste più, ma gli associati, che si sono divisi per divergenze su alcune tematiche ed esigenze private, non si sono fermati. Il gruppo era cresciuto e molti li ritroviamo nel “cantiere creativo”, nel “chinino” o nei quadri politici. essi perciò hanno perorato la riqualifica dei Gricilli in diversi modi, riuscendo a coinvolgere più giovani e, in ultimo, questa estate si è svolto uno scambio inter-nazionale sulla tematica dei rifiuti e del rispetto dell’ambiente: il “trash Project”.

ma nonostante tutto, «c’è ancora molto da fare, soprattutto sul controllo del territorio», come ricorda Paolo cima. non dovremmo accontentarci di piccoli risultati, perché dopotutto questo è il no-stro mondo e se il compito dei politici è di governare, il compito dei cittadini è farsi sentire se le cose non funzionano. Insomma, il “seme è stato piantato” e i lavori di riqualificazione intrapresi dal comune in quella zona sono un primo traguardo, ma non un punto d’arrivo.

CRONACHE CITTADINE

Ora che i laghi dei Gricilli e il loro territorio stan-no per essere riqualificati, ci si può chiedere se sia da ritenersi un traguardo e per chi. Esclusi quei cittadini che non avranno più un posto

dove buttare i loro rifiuti, riportare alla luce un luogo naturale così bello a Pontinia sarà un vantaggio estetico ed etico.

Indubbiamente i meriti dell’amminstrazione comunale sono pale-si. originariamente, però, a interessarsi di questo sito, è stata la “rete dei cittadini”, un gruppo di ragazzi unitosi per contrastare la costruzione dell’impianto turbogas e di una centrale biomasse da 20 mW nella zona industriale di mazzocchio. I primi in as-suluto a seganlare il problema dell’inquinamento della vasca di espansione del fiume Ufente, che si trova alla fine della Migliara 49 furono i Verdi già negli ‘80

l’associazione nacque nel 2007 e prese il nome da un’omonima di aprilia, con cui si confrontò nel modus operandi e di lottare. con un duro e rischioso lavoro i nostri cittadini sono riusciti a sensibilizzare la popolazione e il sindaco riuscendo, nel corso di questi anni, a impedire la costruzione della turbogas. facen-do un mezzo miracolo, perchè a Pontinia tutti, anche i contrari, ripetevano che l’avrebbero fatta comunque. e invece Paolo cima, alessandro cocchieri e Gigi Veca, i tre primi animatori della “rete dei cittadini”, sono riusciti nell’impossibile. eppure sembrava solamente una battaglia di buon senso. l’ecosistema è come il domino, quando crolla un tassello tutto finisce a terra. Infatti, le sostanze nocive delle turbogas avrebbero inquinato i campi agri-

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IL CHININODicembre 2012 10

Le suggestioni che può evocare una pedalata in bicicletta e il significato che può assu-mere, sono stati, tra gli altri, descritti da Enrico Brizzi nel suo primo romanzo “Jack

Frusciante è uscito dal gruppo”, dove il protagoni-sta Alex si arrampica per i colli bolognesi e dove la bicicletta è uno strumento che esercita un’influen-za nel modo di crescere e pensare.

Più di recente e vicino a noi, antonio Pennacchi in “canale mussolini” ha fatto rivivere e ricordare come i nostri nonni, primi coloni dell’agro pontino, andassero in bicicletta per le migliare all’ombra degli eucalipti, filando lungo gli argini e le vie dei borghi e delle città appena fondate, importando in questo nuovo territorio abitudini, usi e costumi delle terre di origine, come il ferrarese,

patria del ciclo. lo scarso benessere e la poca diffusio-ne delle automobili, non accessibili alle grandi masse, contribuivano a rendere la bicicletta un mezzo di locomo-zione popolare, mentre oggi, conquistato il benessere, la bicicletta è diventata un mezzo alternativo, tutto da riscoprire nel design, negli utilizzi, nelle funzionalità e reinterpretare, per vivere la città in maniera ecologica e divertente.

Percorrendo Pontinia a piedi o in bicicletta scoprirete una nuova dimensione del paese, del quartiere dove abitate, aumentando la qualità del vostro stile di vita, meno frenetico rispetto al veicolo che lentamente vi precede nel traffico congestionato del venerdì o di via trieste, quando voi invece avete fretta, e meno stres-sante di quando vi ostinate a trovare parcheggio di

fronte al negozio o alla scuola: con la bicicletta potrete quasi entrarci dentro! Gli ingredienti, affinché tutto ciò sia possibile, sono già presenti nella morfologia pianeg-giante del territorio dove è stata fondata Pontinia, dalla moderna impronta urbanistica concepita sotto l’influenza del razionalismo, dagli ampi viali e marciapiedi in diverse zone del centro.

Premesse e risorse per sviluppare una rete di piste ci-clabili in grado di innervare la città a partire dai quartieri periferici per connettere uffici pubblici, scuole, impianti sportivi, parchi cittadini e poli religiosi, ma anche per valorizzare e apprezzare il paesaggio rurale della cam-pagna, strizzando l’occhio al ciclo turismo raggiungendo la zona lacustre dei Gricilli – in corso di riqualificazione – e un domani, con una sinergia tra enti locali, anche

il vicino mare. Di recente gli amministratori locali hanno avviato politiche che prevedono la realizzazione di parte del tracciato proposto da Pontiniaweb ormai da un lustro, che devono essere incoraggiate e valorizzate per essere efficaci. Immaginiamo una Pontinia smart, sicura, facile da vivere anche per i più giovani e i bambini, oggi sempre più scortati in automobile da stressati genitori-tassisti per compiere anche poche centinaia di metri.

Passeggiando a piedi o in bici, senza essere dei fanatici eco-snob, scoprireste una Pontinia diversa da quella che si vede dal tavolino del bar, o dalla piazza o che scorre dai finestrini dell’automobile; scoprireste una gradevole Pon-tinia dalle enormi potenzialità e vi convincerete a renderla più vivibile, a rispettarla. Con significative ripercussioni sull’ambiente, sulla vostra mente e sul vostro portafoglio.

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di italiano, a cui s’iscrivono ogni anno tra le 60 e le 70 persone, ci si può anche preparare e sostenere l’esame per ottenere la certifi-cazione celi, per la conoscenza della lingua italiana, in accordo con l’Università per stranieri di Perugia. Queste prove permettono, se superate, di ottenere un attestato riconosciuto in tutta europa che consente allo studente straniero di iscriversi all’università, accede-re alla professione di interprete o mediatore culturale, o di tenere corsi di italiano nei paesi d’origine. Inoltre la caritas, attraverso un protocollo d’intesa con il centro territoriale permanente di latina, è entrata a far parte di una “rete di scuole migranti” che permettono agli studenti di prepararsi e sostenere, a titolo gratuito, l’esame di lingua italiana necessario agli stranieri per poter ottenere il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.

così, grazie alla lingua italiana il cittadino straniero si rende libero di poter svolgere le attività quotidiane senza l’aiuto di terzi e libero di compiere, in perfetta autonomia, i primi passi verso l’integrazio-ne.

NEWS DAL COMUNE

È il primo sabato di dicembre e il freddo tagliente comincia a farsi sentire. Sono solo le 5 di pomerig-gio e il buio è già calato su Pontinia. Ma il via vai di biciclette illuminate e di persone che raggiungono

la sede della Caritas, non sembrano badare al maltempo e al freddo.

Un gruppo eterogeneo di studenti, la maggior parte di nazionalità indiana, di età compresa tra i 18 e i 35 anni circa, sono già seduti nelle aule della parrocchia sant’anna per seguire i corsi di italiano organizzati dalla caritas diocesana con l’aiuto di numerosi volon-tari. sono ormai più di sei anni che esistono questi corsi per tutti coloro che vogliono imparare l’italiano. non sono solo gli stranieri a usufruire di questo servizio gratuito, ma anche italiani che in pas-sato non hanno avuto la possibilità di andare a scuola. la didattica accosta un metodo meno ortodosso al tradizionale insegnamento della grammatica, che permette di apprendere nozioni e lessico da usare nella vita di tutti i giorni: per esempio i dialoghi che possono svolgersi all’interno di una farmacia, all’ufficio postale o all’ufficio anagrafe. all’inizio di ogni nuovo corso, che si svolge da ottobre a giugno, viene effettuato un “test d’ingresso” per valutare il grado di conoscenza dell’italiano e organizzato un momento di accoglienza, durante il quale gli allievi incontrano le istituzioni locali. Infatti, poter interagire con quest’ultime è essenziale per instaurare un rapporto con il territorio ed è uno dei primi passi verso l’integrazione.

Patrizia, una delle insegnanti volontarie della caritas, ha creato “Parla con noi”, un testo molto utile per l’insegnamento dell’italia-no agli indiani del Punjab e racconta entusiasta di come gli studen-ti siano motivati e vogliosi di imparare. frequentando questi corsi

di Lucia Andreatta

«IO SONO VENUTO NON PER ESSERESERVITO mA PER SERVIRE»

Padre Valeriano è stato nominato nuovo parroco di Pontinia.La sua missione è aprire ancora di più la parrocchia verso la città.

di Luca Ghidoni

«Il Signore mi ha chiamato 26 anni fa»

buone. mi hanno parlato sempre bene di questa parrocchia. a me viene ni mente san francesco quando si sente chiamare dal signore che gli dice va e restaura la mia chiesa, così lui va e restaura tutta la chiesa di san Damia-

no, però poi il signore gli dice che è un’altra la chiesa che vuole restaurare Il mio inten-to sarà di mantenere, rendere vive, incorag-giare e valorizzare tutte le iniziative. Ho trovato

una parrocchia molto viva grazie alle in-numerevoli attività che già si svolgono, mirate ai giovani. ora vorrei realizzare, insieme a Padre mario, anche attività per gli adulti. spero di riuscire a render-

la ancora più viva

Il chinino Che servizi offre la chiesa?Padre Valeriano Una piccola premessa, la parola servizi è una parola molto in uso e anche biblica infatti Gesù cristo dice: ‘Io sono venuto non per essere servito ma per servire’. a me perso-nalmente piace di più usare il termine offerte o proposte che offre la chiesa. essendo questa in qualche modo una piccola chiesa, una realtà ecclesiale, la prima proposta che io sento è che ci sia un momento di preghiera, un momento di catechesi , un momento di servizio ai poveri. le realtà che ho tro-vato qui come la caritas o gli incontri delle varie associazioni sono da so-stenere e forse ci sarebbe da dare un taglio specialmente ad alcune di esse e avvicinarle alla dimensione di san Paolo, una dimensione di vero amore.

Il chinino Può riassumere le intenzioni del suo servizio?Padre Valeriano continuare a soste-nere quello che c’è di buono, sia nella pastorale, sia nelle varie iniziative. fare di tutto per “rendere più viva la fede” e, se Dio vorrà, “l’ispirazione” per non restare chiusi nella chiesa e avere un rapporto con la gente, specie con quelli che soffrono. Vorrei che il tempo che passerò qui sia vissuto bene dal popolo di Dio, dai fedeli della comunità, ma allo stesso tempo che sia di lievito, sale e luce per le altre persone alle quali dico la verità ogni giorno. appena alzato prima di iniziare la giornata vado davanti al santissimo e prego per tutta la gente di Pontinia, dal più anziano al più giovane.

TIPI PONTINI

Padre Valeriano, già inse-gnante e vicepreside di una scuola, ventisei anni fa ha sentito che «il Signo-

re mi faceva risvegliare la vocazio-ne che avevo dentro», una chiama-ta che aveva avuto fin da piccolo: quella di essere missionario. Così ha lasciato tutto rinunciando al suo lavoro e alla sua vita secolare. Ora è il nuovo parroco di Pontinia.

Il chinino Prima di arrivare qui dove svolgeva il suo servizio?Padre Valeriano Dove ho svolto missio-ni pastorale e che esperienze ho fatto non si può riassumere in poche parole. so che 26 anni fa ero insegnante di ruolo e vice preside di una scuola. Però poi ho sentito che il signore per motivi molto seri e concreti mi faceva risvegliare dentro una vocazione. Ho la-sciato tutto e ho iniziato a vivere come itinerante, disposto ad andare dove c’era bisogno. sono stato per molti anni in campania e molise, poi nelle filippine. Un pe-riodo interessante e forte è stato quello passato nei villaggi dello Zambia. Invece, molto duro è stato il tempo che ho trascorso in america latina.

Il chinino E ora, a 66 anni, è giunto qui. Che impressioni ha avuto?Padre Valeriano buone, anzi molto

Sono numerose le attività che svolge la Caritas in aiuto alle persone più bisognose, grazie ad una rete di volontari sempre attiva. Nel corso 2012 sono state 50 le famiglie che hanno ri-

cevuto aiuti alimentari e oggetti come passeggini, seggioloni ecc. Purtroppo il numero delle famiglie in-digenti è in aumento. Molto importante è la collabo-razione con gli assistenti sociali che segnalano i casi più sfortunati. Un nuovo progetto che deve partire nell’immediato e coadiuvato dalla Trasco è un servizio mensa per gli anziani e per le persone sole..

AL FIANCO DEI PIÙ POVERI E DEBOLI

Solidarietà linguisticaL’ITALIANO DELLA CARITAS

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IL CHININODicembre 2012 14 IL CHININO

anno II n° 615

Il 22 dicembre, il map sarà invaso dalle innovative tendenze di design create da mario Pagliaro: i cittadi-ni potranno così ammirare i più svariati oggetti d’ar-redamento ricavati da materiali riutilizzati. a questo evento, che avrà luogo alle 17 in punto, seguirà la festa de’ “Il chinino”. Da non dimenticare, lo stesso giorno, l’ultimo evento della serie: una forma d’arte non molto valorizzata, la graphic novel, varcherà le porte del museo grazie a stefano simeone, che pre-senterà la sua nuova opera, “semplice”.

anche al teatro fellini sono previsti tre giorni di eventi. si comincia già il 20 dicembre: alle ore 21, a esibirsi ci sarà la corale polifonica città di Pontinia, accompagnata dall’angel Galzerano trio, impegna-to in un’esibizione di musica e poesia. sabato 22 dicembre, invece, il fellini ospiterà lo spettacolo “Da qualche parte oltre l’arcobaleno”, patrocinato dall’as-sociazione “Gioco, cresco & Imparo” e realizzato dai bambini della “compagnia dei coriandoli”, sotto la regia di marzia Pacella. l’ingresso è gratuito e si prospetta uno spettacolo davvero emozionante.

non poteva mancare, ovviamente, il grande classico: a cura della banda cittadina intitala al maestro “Ga-briele De Iuliis”, il 29 dicembre presso il teatro fel-lini avrà luogo il concerto di capodanno per chiudere l’anno col botto. e chiudere anche i fetseggiamenti dell’anniversario di fondazione di questa città, la cui prima pietra fu posta il 18 dicembre del 1934.

NEWS DAL COMUNE

Per la nostra città questo 2012 si chiuderà con una corposa e imperdibile program-mazione di incontri e di eventi. Il co-mune intende sfruttare la combinazione

delle festività e del 78esimo anniversario della fondazione di Pontinia per dare un’opportunità di svolta alla solita routine cittadina.

si inizierà il mattino del 17 dicembre, quando davanti al comune si terrà il concerto di natale delle classi terze delle sezioni a, b, c e delle quinte delle sezioni a, b della scuola Don milani, dirette dal maestro di musica roberta cappuccilli.

le tre giornate programmate al map, il museo dell’agro Pontino hanno come sfondo la storia, ma anche l’attualità, con una successione di eventi dedi-cati alla cultura. Il 16 dicembre sarà ospite il profes-sore stefano Pagliaroli per esporre i sui libri “Una visita al monastero di santa maria delle canne di sonnino” e “Il castellum di Priverno nel medioevo”. Il main event è naturalmente stato programmato per il giorno della fondazione, il 18 dicembre: dalle ore 17 al museo sarà possibile assistere alla presentazione dell’opera installativa di arte contemporanea di Davi-de Petrei, scultore pescarese formatosi con la scuola di brera. alle ore 18 seguirà un happy hour, per poi proseguire nella serata con una nuova presentazione, il pamphlet “Pontinia... delle città nuove (agro Ponti-no)”, ad opera di eugenio benetazzo.

di Andrea Zanotti

STAGIONE CONCERTISTICA E TEATRALE

25 GENNAIOMamma sei sempre nei miei pensieri. Spostati!Scritto da Cinzia Leone. Regia di Fabio Mureddu. ore 20.30 - teatro fellini

14 FEBBRAIO Agata, Lulù e AssuntinaDa un idea di Gianni Aversano e Napolincantoore 20.30 - teatro fellini

22 FEBBRAIO Cafè Chantant. Brillanti, chantose e champagneInterpretato da Mariano di Martino e Carlo Croccoloore 20.30 - teatro fellini

8 MARZO “Elle, Singuliere, Pluriel”Interpretato da Giampaolo Ascolese e Marie Reine Levratore 20.30 - teatro fellini

13 MARZO Scalaccì CorpobbìDi Paola Tiziana Cruciani. Con Manuela Bisanti e Elena Mazzaore 20.30 - teatro fellini

23 MARZO Facce di BronzoDi Grazie Scuccimarraore 20.30 - teatro fellini

27 MARZO ARIA tra Terra e MareDi Gianni De Feoore 20.30 - teatro fellini

14 APRILE E pensare che eravamo comunistiDi Roberto D’Alessandroore 20.30 - teatro fellini

23 APRILE California SuiteDi Neil Simonore 20.30 - teatro fellini

TUTTI A TEATRO.SI APRE IL SIPARIO DEL FELLINI

Quest’anno si fa sul serio al Teatro “Federico Fellini”. La stagione teatra-

le curata da Paola Sangiorgi, presidente dell’associazione “Arte e Teatro” aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 25 gennaio.

Il cartellone prevede nove spettacoli che accompagneranno il pubblico fino ad aprile e non è escluso che nel corso dell’anno il programma non possa arric-chirsi di altri eventi. Quello che verrò pro-posto è un mix tra commedie e concerti, tra artisti affermati ed emergenti.

Ad aprire la stagione – sostenuta dal Co-mune di Pontinia attraverso l’Assessorato alla Cultura retto da Patrizia Sperlonga – sarà lo spettacolo di Cinzia Leone, “Mam-ma sei sempre nei miei pensieri. Sposati”, una commedia brillante sull’universo femminile e le sue generazioni: nonna, madre e bambina. Grande attesa poi c’è per lo spettacolo di Paola Tiziana Cru-ciani, “Scalaccì Corpobbì”, in programma il 13 marzo. Altre performance in arrivo sono “Cafè Chantant”, “Facce di Bronzo” di Grazia Scuccimarra, “E pensare che erava-mo comunisti” di Roberto d’Alessandro e “California Suite”.

Gli altri appuntamenti, invece, saranno all’insegna della musica di qualità, come in “Elle, Singuliere, Pluriele” e “Aria tra Terra e Cielo”. Un incrocio dei generi, come solo la tradizione teatrale napoleta-na sa fare è, infine, “Agata, Lulù e Assunti-na”, dove Gianni Aversano e i suoi musici-sti ripercorreranno in chiave umoristica le grandi canzoni malinconiche e appassio-nate della città del Golfo.

Biglietto Cinzia Leone: 20 euroBiglietto altri spettacoli: 15 euroAbbonamento intera stagione: 75 euroInfo: [email protected] [email protected] 3807222231

BUON COMPLEANNOPONTINIA

I 78 anni della città. Illustrazione di Fausto Simeoli.

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IL CHININODicembre 2012 16

La Cassa Rurale e la salute dei cittadini

ematologia con trapianto del presidio ospedaliero s. maria Goretti di latina. Grazie all’intercessione dell’associazio-ne “Latinail”, abbiamo avuto la possibilità di semplificare l’encomiabile lavoro svolto dal polo ematologico, conceden-do un contributo finalizzato all’acquisto di apparecchiature indispensabili per un adeguato funzionamento del sistema di gestione informatico.

ci sono interventi, a volte silenziosi, di cui non bisogna vantarsi. si tratta semplicemente di essere presenti, di cer-care di rispondere alla richieste, sperando che con piccoli aiuti si possano fare grandi cose. Di certo ogni intervento rappresenta un goccia nell’immenso mare della prevenzio-ne e della sanità pubblica, ma goccia dopo goccia…

BCC

Il radicamento locale della Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino implica un forte coinvolgimento nella e con la comunità locale. Gli ambiti di azione della Cassa a favore della

comunità sono i più ampi, veicolando, in particolare, l’attenzione alla salute e alla previdenza.

l’intervento di sostegno alle varie iniziative è sempre ugualmente importante, spesso è addirittura fondamentale per la realizzazione delle attività progettuali. le iniziative spaziano dall’installazione di apparecchiature sanitarie, al contributo fidelizzato alle associazioni di volontariato, per esempio le avis presenti nel territorio.

si è sempre affermato che prevenire è meglio che curare. nei primi mesi dell’anno il comitato pastorale parrocchia-le di b.go sabotino ha segnalato un’esigenza sanitaria importante, la prevenzione della sordità infantile, fenome-no drammaticamente in aumento. la cassa ha accolto la richiesta donando al poliambulatorio un impedenzometro e un otoscopio per la prevenzione della sordità.

sono già diversi anni che la cassa collabora con la croce Azzurra di Sabaudia, affinchè le ambulanze siano dotate di apparecchiature sanitarie necessarie per il primo soccor-so. Il recente intervento della cassa rientra nel “Progetto cuore”, per effettuare nei comuni pontini varie giornate di prevenzione contro le malattie cardiache utilizzando l’ambulatorio mobile. Un intervento di diverso spessore riguarda la donazione a favore della struttura complessa di

di Loretana Cacciotti

GEOM. GIOVANNI BELLINIZOOTECNIA

Via Migliara 49, n° 3004010 B.go San DonatoSabaudia (LT)

Tel/Fax 077350279Cell: 3483801636Cell. 3319276194mail: [email protected]

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IL CHININODicembre 2012 18 19 IL CHININO

anno II n° 6

IL RITORNO DI ENRICO bORDIERIPER fESTEGGIARE I SUOI 80 ANNI

Il comune e il mondo scolastico di Pontinia rendono omaggio allo storico e arzillo preside che ha rivoluzionato la didattica

di Andrea Zuccaro

TIPI PONTINI

le loro mogli a casa. ma convinse anche loro. «le prime gite scolastiche alla scoperta del territorio le ha introdotte lui – spiega rossana baldo, maestra in pensione della Don milani – così come ha fatto di-

ventare l’asilo una vera scuola dell’infanzia». bordieri sapeva coinvolgere tutto il personale. chi ha frequentato la scuola in quegli anni non potrà non ricordarsi del bidello nello coc-chieri e della bidella Giovanna Polidoro trasformatisi in cineo-peratori. l’audiovisivo sarebbe stato il futuro e tutti gli alunni di Pontinia n’ebbero un assaggio.

enrico bordieri aveva la tessera del Pci, ma sapeva superare le rivalità politiche e ideologiche. «mi ricordo quando si dovette scegliere il nome della scuo-la», racconta antonio subiaco, anche lui maestro in pensione. «fu lui che propose Don milani. e nessuno, tantomeno in una Italia democristiana, ebbe il coraggio di rifiutarlo».

Il 16 novembre scorso, in una scuola elementare Don milani

colorata di rose rosse, il passato ha mostrato il suo futuro, rivedendo ciò che il dirigente scolastico portò a termine durante il suo lavoro. Idee e progetti che sono diventati i pilastri dell’attuale scuola di Ponti-nia. Per questo il sindaco eligio tombolillo, ha rega-lato a un commosso ex preside una targa ricordo di Pontinia, ringraziandolo per tutto quello che ha fatto per questo paese e i suoi piccoli cittadini.

Difficile pensare cosa era la scuola prima che a Pontinia piombasse nel 1978 Enrico Bordieri. Hanno prova-to a spiegarlo chi ha lavorato con lui

in quei lunghi 14 anni, dal 1978 al 1992, durante i quali è stato il preside della scuola elementare Don Milani. «la fama della scuola di Pon-tinia andava ben al di là del paese», dice l’attuale preside anna maria bilancia. «Della di-dattica introdotta da bordieri se ne parlava ovunque e per me è un onore lavorare qui». che non fosse «uno dei soliti presidi in attesa di trasferimento in altre sedi», come ricorda il maestro antonio Gazzetti, lo si poteva intuire già dalla sua biografia. nato e vissuto a tripoli, venne trasferito in Italia dagli inglesi quando era appena 20enne, perché si era apertamente schierato per l’indipendenza della libia. e il suo piglio rivo-luzionario l’ha saputo instillare anche in una realtà complessa e pachidermica qual era la scuola italiana alla fine degli anni ‘70.

senza strappi, senza cesure violente, in 14 anni bordieri ha rivoltato la cultura e il ruolo della scuola di Pontinia. Per esempio, ha imposto le 20 ore po-meridiane per le maestre per tenersi continuamente aggiornate: caso unico in provincia, tant’è che si ricordano discussioni con i mariti che reclamavano

per operare dei completamenti ai lavori, come la rivernicia-tura degli ambienti e delle facciate».

I lavori sono stati quasi ultimati ovunque. l’unico ritardo si registra alla scuola media Verga. «ma è soltanto una questione burocratica», chiude ancora Pedretti, assicurando che «i lavori cominceranno già durante le festività».tra le operazioni più importanti si possono annoverare la sostituzione degli infissi danneggati e vari lavori di ripa-razione. anche se, purtroppo, non si è potuto provvedere a soddisfare una richiesta dei cittadini: l’installazione di telecamere di videosorveglianza alla scuola media, utile dopo i recenti atti di vandalismo. colpa del patto di stabili-tà, che ha impedito ai comuni italiani di spendere il surplus amministrativo.

NEWS DAL COMUNE

In un periodo come questo, in cui i tagli all’istru-zione si fanno sempre più pesanti, è insolito e quantomeno piacevole, per una volta, venire a sapere di un finanziamento per la modernizza-

zione dei plessi scolastici.

È ciò che sta accadendo in questo periodo a Pontinia. Nel 2011 il comune è riuscito a ottenere un’ingente quantità di fondi dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, da destinare a una serie di lavori di ristrutturazione nei cinque edifici visitati dagli ispettori romani. Tra i plessi interessati dal progetto, ci sono una scuola dell’infanzia (viale europa), due elementari (Don Milani e Migliara 54), e due scuole medie (Verga e manfredini).

la cifra concessa dal ministero è tutt’altro che irrisoria: si parla di un totale di 1 milione e 700mila euro, che per Pontinia, e di questi tempi soprattutto, implicano la possi-bilità di operazioni davvero importanti. Un progetto, questo, come si può leggere dall’intestazione degli atti, “finalizzato alla prevenzione e riduzione del rischio” nei luoghi abitati dai piccoli pontiniani.

«Il comune si è impegnato a fondo in quest’iniziativa – spiega l’assessore ai lavori Pubblici antonio Pedretti – che spero possa rivelarsi un segnale importante per i nostri cittadini. noi non ci dimentichiamo di loro, specie quando si tratta della sicurezza dei più piccoli: tant’è che l’ammi-nistrazione – continua – ha messo a disposizione fondi ag-giuntivi di tasca propria, reperiti quindi nel nostro bilancio,

di Andrea Zanotti

IL RESTYLINGDELLE SCUOLE

Sopra e sotto due immagini della scuola dell’infanzia di Viale Europa.Foto di Andrea Zanotti.

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IL CHININODicembre 2012 20 IL CHININO

anno II n° 621

ALLA RICERCA DELLA LUCE NEI SECOLI OSCURI DELLA STORIA

Il professore Stefano Pagliaroli, originario di Fossanova,racconta le vicende del nostro territorio durante il Medioevo

di Andrea Zuccaro

al monastero di santa maria delle canne di sonnino” e “Il ‘castellum’ di Privernum nel medioevo” (sono stati presentati a dicembre al museo dell’agro Pontino di Pontinia), che offrono una serie di docu-menti inediti di pertinenza strettamente ‘pontina’ individuati in giro per il mondo e pubblicati integralmente, anche con traduzioni in italiano.

Il chinino Quali erano le caratteristiche di questo territorio nel Medioevo?

Pagliaroli sulle alture ai margini dell’attua-le agro Pontino – un tempo Palude Pontina – sorgono paesi antichissimi e nobilissimi, che basavano in misura cospicua le pro-prie economie sui proventi ricavati anche dalla Palude. Dopo il ristabilimento della viabilità sull’Appia alla fine del Settecen-to, queste località rimasero tagliate fuori dai collegamenti viarii tra nord e sud (e viceversa) del lazio costiero meridionale. fu così che l’antichissima via Pedemon-

tana perdette poco a poco la propria indispensabilità. La bonifica della Palude – più volte tentata o avviata nei secoli precedenti – completata in età fascista ha fatto il resto, anche privando quei paesi di cospicue porzioni del loro territorio.

Il chinino Quali sono le motivazioni che L’hanno spinta a promuovere questa attività di ricerca storica? Pagliaroli sono originario di fossanova che ha sempre esercitato su di me un grande fascino. sto preparando un libro sull’ul-tima dimora di san tommaso d’aquino nell’abbazia all’inizio del 1274. In questi anni mi sono infatti imbattuto in molti documenti che ‘parlano’ di questi luoghi e di quelle vicende, documenti e testimo-nianze che si credevano perduti o che si poteva sospettare mai esistiti, e che invece avevano preso strade impreviste, anche molto lontano dall’Italia.

Il chinino Qual è la situazione degli archi-vi comunali oggi?

Pagliaroli bisogna distinguere e non gene-ralizzare. sembra però che ordinamenti comunali improntati a orgogliosa libertà e indipendenza politica (senza valutarla, naturalmente, con i parametri odierni) non abbia molto favorito la conservazione degli archivi e delle biblioteche. Penso a terracina, ma soprattutto al ‘deserto’ documentario al quale si trova condanna-to un paese dell’importanza di Priverno. ma può anche trattarsi di processi carsici di lenta erosione e di progressiva disper-sione, e talora anche di gestione poco attenta del patrimonio culturale di una comunità».

TIPI PONTINI

Non si conosce abbastan-za della storia del nostro territorio, anche per le obiettive difficoltà di que-

ste indagini, nei secoli che corrono tra la fine dell’Impero Romano e il primo Rinascimento. La storiografia, non soltanto locale, è generalmente concentrata su periodi più recenti, in particolare il Novecento (per le ragioni, anche politiche, che tutti conosciamo). Noi stiamo cercando di riempire quel vuoto con una serie di pubblicazioni mirate e specifiche, allo scopo di illuminare le troppe zone d’ombra che si addensano sul nostro passato, cioè sulle nostre radici».

stefano Pagliaroli è docente di filologia della letteratura Italiana e filologia me-dioevale e Umanistica presso l’Università degli studi di Verona, ma soprattutto un fossanovese doc, che nel 2006 ha deciso – dopo una lunga formazione perfezionata in vari paesi europei – di dedicare parte delle sue energie e competenze alla ricostruzione della storia tardoantica, me-dievale e umanistico-rinascimentale del nostro territorio. tale inziativa si è concre-tizzata nella fondazione del centro studi fossanovesi “tommaso D’aquino”, la cui attività si è gradualmente diramata in due direttrici anche editoriali. Una collana intitolata «opuscula fossanovensia» che raccoglie studi storico-filologici specialisti-ci. la seconda ha il titolo suggestivo «Pa-lus Pomptina», alla quale appartengono i due volumi usciti nel 2011: “Una visita

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IL CHININODicembre 2012 22 IL CHININO

anno II n° 623

SALVIAmO IL LINEA PIONegli anni ‘90 il canale che costeggia l’Appiaraggiunse preoccupanti livelli di inquinamento

ARCHIVIO MAPdi ENRICO BELLISSIMO

Inquinamento dei corsi d’acqua. Una problema-tica abusata dai quotidiani, spesso scontata, ma che affligge da diversi lustri le amministrazioni del nostro municipio. A voler parlare di inquina-

mento del fiume Linea Pio rischieremmo di incagliar-ci in argomentazioni noiose, prosciugate dall’atten-zione mediatica degli ultimi decenni.

eppure il canale che spacca l’area del comune di Pontinia accompagnando la via appia nel suo tragitto da terracina a latina aveva attirato già nei secoli scorsi le attenzioni di pregiati letterati. Il poeta orazio usò raccontare delle acque di palude definendole fetide procuratrici di voltastomaco. «acquam quod erat deterrima» prima di cristo, ma fautrice di terreno fertile secoli dopo. Goethe si dimostrò meravigliato nel suo “Viaggio in Italia”, complimentandosi con l’efficienza dei lavori commissionati da Papa Pio VI. Il linea Pio nacque ereditandone il nome proprio per ordine del Papa intorno al 1780, allo scopo di prosciugare le acque della palude e de-stinarle all’implementazione dell’agricoltura di terreni fertili.La flora e la fauna che di qui hanno popolato i suoi 21 km di lunghezza hanno incontrato in diversi decenni numerose difficoltà di adattamento. Un nero destino si ebbe nei primi

anni ’90, quando un copioso tasso di inquinamento espose le piccole anatre a condizioni di vita nefaste.

nel maggio 1991 scoppiò l’ennesimo disastro ecologico che obbligò l’allora sindaco di latina Delio redi a imporre il divieto di irrigazione di mille e 500 ettari. Il Canale aveva sempre rappresentato la via di irrigazione principale dei ter-reni agricoli, e la sospensione dell’erogazione idrica avrebbe comportato inevitabilmente la perdita della totalità tutta del raccolto. Dure furono le reazione degli agricoltori che spor-sero denuncia contro ignoti, non potendo individuare con esattezza i fautori del nuovo degrado.L’intervento della Ragione nella figura del Presidente della commissione agricoltura raniero spazzoni, si tradusse nell’obbligo di interventi tampone da effettuarsi tramite il Consorzio di Bonificazione Pontina.

la stampa speculatrice dispensava slogan a profusione, da “linea morto” a “linea fogna”, mentre la magistratura apriva inchieste per arrivare a capo della faccenda.Apparve chiaro fin da subito che le cause scatenanti del degrado erano da imputarsi ad alcuni stabilimenti, i cui processi di lavorazione avrebbero prodotto liquami di scarico

impregnati di azoto.la direzione della magistratura portò all’imputazione delle aziende Pettinicchio, Pettinicchio suini-cola e Yomo che scaricavano nel fosso bastione – in cui si riscontravano picchi inquietanti di sostanze nocive. l’onda inquinante incastrava i colpevoli e imponeva alle aziende di cautelarsi per il corretto funzionamento degli impianti depu-ratori, mentre gli agricoltori chiedevano a gran voce i danni definendosi parte lesa.

Dopo un primo margine di miglioramento il 28 giugno 1991 il tempo tuonava: «Per l’inquinamento moria nel linea». Una grande quantità di pesci riversava esanime nelle acque del Linea all’altezza della Migliara 53, inducendo l’allora asses-sore alla sanità eligio tombolillo a disporre un nuovo stop all’erogazione irrigua.

Ripercussioni si ebbero anche sul fiume Sisto colpito anch’es-so dalla decimazione della fauna per anossia, ovvero la man-canza di ossigeno indispensabile alla sopravvivenza.Una cata-lessi ambientale che si protrasse per altri fattori a cavallo del ’92 e del ‘93. le prime avvisaglie di una recrudescenza che interessava prevalentemente il comune di Pontinia ed espli-cate in modo perentorio nei titoli di latina oggi del settembre

‘92. acque bianche, un fenomeno che andava acuendosi di giorno in giorno. Infine, l’allarme rosso lanciato da Latina Oggi il 31 gennaio 1993 dalla penna di romano rossi: «Il linea torna inquinato per il virus della peste suina».

Di nuovo al centro delle indagini il fosso bastione, questa vol-ta avvelenato dall’azienda Patrica di sermoneta, colpita da un virus di peste suina che la costrinse a sopprimere 15mila be-stie. né la soppressione delle bestie, né interventi di risana-mento delle acque potevano tuttavia risolvere la questione in tempi brevi. l’acqua infetta era stata utilizzata per l’irrigazione dei campi e delle erbe che altre bestie sane avevano assimila-to, infettandosi a loro volta.In seguito il liquame delle porcilaie contenente il fungo della peste venne trattato con specifiche sostanze chimiche per renderlo completamente innocuo, cosa avvenuta nel tempo e non riuscita dalla semplice depurazione precedente.

le analisi positive riscontrate dalle acque del linea, riporta-rono infine la situazione alla normalità, permettendo nuova-mente l’irrigazione dei campi. tuttavia il canale risultò per anni uno dei più inquinati dell’agro, martoriato per decenni dagli scarichi delle aziende.

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IL CHININODicembre 2012 24 IL CHININO

anno II n° 625

azioni di cura dei randagi acquistando per lei delle scato-lette di cibo.

anche se «non tutti sembrano apprezzare il mio impegno», continua, e sono molti quelli che la ostacolano e le fanno capire che il suo gesto non è gradito facendo sparire da un giorno all’altro le ciotole che lascia per i gatti e cer-cando in tutti i modi di scoraggiarla. ma renata continua imperterrita a sfamare le sue “bestioline”, come da lei sono affettuosamente soprannominati i gatti che accu-disce grazie anche al sostegno di persone che «lasciano dei prodotti già pagati al supermercato», oppure li portano direttamente alla sua abitazione, «perché non voglio soldi da nessuno», dice. e con l’aiuto della signora franca [co-Gnome] e del veterinario Daniele conte, provvede anche alla sterilizzazione e alla salute degli animali.

In un momento in cui si è abituati a sentire solo parole, forse ci si trova disorientati e non si capisce più quale sia il comportamento da tenere dinanzi a un gesto finalmente concreto. non siamo più abituati? Questa può essere una possibile spiegazione all’altrimenti ingiustificata ostilità verso l’impegno di renata. I segnali di protesta dovrebbero essere indirizzati verso ben altro, non verso chi ancora fa del bene gratuitamente.

TIPI PONTINI

Arriva in sella alla sua inseparabile bicicletta e, con tono deciso, inizia a parlare della sua vita trascorsa tra il calore degli animali.

a chiunque non conosca renata basterebbero pochi minuti per capire quali siano il suo carattere e la sua tempra: determinata, difende le proprie azioni di volontariato verso i randagi di cui da qualche anno si prende cura.

niente cagnolini che spuntano fuori da impresentabili borsette, nessun cucciolo al seguito con pellicce e occhiali da sole, ma un impegno vero, che non c’entra nulla con la moda e l’esibizionismo, ma si gioca sul terreno della concretezza: sfamare più di quaranta gatti che ogni giorno attendono il suo arrivo.

«mi sveglio alle sei e mezza del mattino e inizio il mio giro – racconta renata – ben cinque tappe, durante le quali distribuisco scatolette e crocchette che provvedo perso-nalmente a comprare. nessuno mi ha chiesto di farlo, ma io amo gli animali», spiega. non c’è bisogno di aggiungere che il suo è un atto spontaneo, che prende vita solo dalla generosità e dall’amore per gli animali.

nata a sabaudia, ma residente a Pontinia dal ‘64, si è de-dicata all’agricoltura sino a due anni fa; nel tempo, sempre più persone hanno iniziato a chiederle aiuto per prestare soccorso ai propri cani e gatti, sapendo di poter contare sulla sua disponibilità e alcuni l’hanno sostenuta nelle sue

di Donatella Di Maria

Tiberi, poeta dell’anima

Angela Maria Tiberi ha scoperto la via della poesia da qualche anno. Questa poetessa, nata nel 1951 a Pontinia, ha iniziato a giocare con

i versi qui nell’agro pontino solo cinque anni fa.

non tutti riescono a capire da soli la loro vocazione, e anche per angela c’è voluto qualcosa, anzi qualcuno, a farle scoprire cosa era quel fuoco che le ardeva dentro. la sensazione di poter e dover fare qualcosa per sfogare la propria voglia di vivere e scacci-are i fantasmi delle notti buie, ma non sapere esattamente che fare.

l’incontro con il poeta Domenico Di stefano, avvenuto nel 2007, è stato la scintilla. angela ha mes-so per iscritto i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue sensazioni e i suoi timori. Per superare i troppi lutti di cui è costellata la sua vita, angela tiberi ha reso indelebile il suo dolore. e in questo modo l’ha superato, componendo epitaffi dedicati alle persone care che l’hanno lasciata.

«mi ispiro alla vita», racconta angela. «Un oggetto inanimato può essere la fonte d’ispirazione per una poesia viva. cerco di indagare nel sentimento umano,

coglierne le sfumature, esaltarne i contrasti». a dicembre verrà insignita del premio del concorso “nuove lettere” organizzato dall’Istituto di cultura di napoli. solo l’ultimo di molti riconosci-menti e di molte pubblicazioni.

la giuria ha scelto “Prigioniera d’amore”: versi di un amore lontano, scomparso. È dal suo ricordo però che angela trova ancora la forza di andare avanti e di sorridere. Perché nella sua ecletticità, propria di un poeta, angela non smette mai di ridere e di guardare avanti. avvicinan-dosi anche al buddismo e alla filosofia orientale di vivere la vita e le tragedie. e ovviamente non ha nessuna intenzione di smet-tere di scrivere. forse ha appena

iniziato a divertirsi e a esprimersi.

nam myoho renge Jyo.

PRIGIONIERA D’AMORE

Prigioniera d’amore, sono io, racchiusa fra queste mura,

avvolta dalle lenzuola bianche come il candore della tua

vita.

Aspettami, fammi lavare il viso per eliminare la stan-

chezza di questa misera vita, rimasta fra le mie mani

dopo

un amore trascorso ormai lontano.

Il tuo sorriso ha solcato il mio viso.

Vedi dentro di me, c’è un essere umano che mi incorag-

gia ad amare e

credere nell’Amore che trionfa sul male.

Spera in questo Amore.

Ci tende la sua mano. Anche, lui è stato deluso ma

la speranza è dentro il suo cuore perchè la vita continua.

Come la mattina nasce con l’aurora così...

la vita nasce con l’Amore.

Non ci sono solo i dolori ma anche la gioia di essere

prigioniera di questo

“Grande Amore” che rallegra la mia vita.

Tu, nipotino mio, sei il mio piccolo fiore coltivato dentro

il mio cuore.

Sei il batuffolo di cotone per sognare il nostro “Grande

Amore” racchiuso

nella scatola di cartone piena di versi abbaglianti.

Sono infiniti come i passanti di questa amara terra fino

all’Alba di una nuova vita.

TIPI PONTINI

RENATALa custode dei nostri gatti

di ANDREA ZUCCARO

Sopra Renata mentre porta il cibo alla colonia felina. Foto di Andrea Zuccaro.

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IL CHININODicembre 2012 26 IL CHININO

anno II n° 627

– dato che con la sua esperienza mi ha insegnato molto, mi ha condotto con lui nei concorsi e ho saltato il mio primo Gran Prix di una cer ta caratu-ra appena 17enne».

così, pronto a “lavorare” cavalli per impor tanti scuderie e presentar li al massimo delle loro po-tenzialità in gare e concorsi, Davide ha avuto l’op-por tunità di affinare il suo approccio con l’anima-le. Infatti, per poter lo domare e allenare ci vuole calma e pazienza, considerato che il cavallo nasce selvaggio e teme l’uomo come corpo estraneo, «ed è solo accudendolo sin dalla nascita – spiega il cavaliere – che si riesce a instaurare un rappor to socievole e di fiducia insegnandogli le andature, i l dressage e i salti».

bravura e sacrificio l’hanno por tato così a toglier-si grandi soddisfazioni, su tutte il 4° posto nella categoria “potenza” raggiunto in sella a ecuado-regno al csio di roma nel 2010, l’entusiasmante show di piazza di siena: «la gara che ricordo con più emozione perché gareggiavo per l’Italia, mi cimentavo con i più for ti cavalieri del mondo e gli spalti erano gremiti da 3mila spettatori che tifava-no tutti per me», ricorda.

ora Davide è sulla buona strada, ma per il palco-scenico delle olimpiadi i l salto è arduo. chissà che un giorno il suo sogno non si realizzi davvero.

TIPI PONTINI

Un palmares così vasto che è impos-sibile tenere il conto delle vittorie, con tante medaglie d’oro di gare nazionali e internazionali di salto a

ostacoli che pendono nella bacheca.

non può che lasciare stupefatti i l curriculum di Davide Iacovacci, cavaliere 22enne di Pontinia, che ha fatto della sua grande passione per i ca-valli un lavoro e che si sta ritagliando il proprio spazio nel mondo dell’equitazione.

a chi non segue da vicino questo spor t, non dico-no nulla i nomi ecuadoregno e cor lando; le misu-re del muro di 1 m e 45 cm, o di 2 m e 10 cm; il Gran Premio di V il la borghese; ma chi “mastica” anche un minimo di equitazione può sottoscrivere impor tanza, prestigio, difficoltà e sacrifici quoti-diani che occorrono per giungere a cer ti l ivell i.

Sin dall’età di 5 anni – seguendo le orme del pa -dre avviatore del maneggio di famiglia alla miglia-ra 53 – Davide Iacovacci dopo un approccio per gioco a questo spor t, ha iniziato a livello agonisti -co conquistando il 1° posto nei campionati regio-nali under 13 pony e da lì non si è più fermato. la vera svolta della sua giovane carriera nel salto a ostacoli c’è stata grazie all’incontro con un cam-pione di calibro internazionale, i l belga Danny Ve-reyhen: «Una tappa rivelatasi fondamentale – dice

di Paolo Periati

DAVIDE IL CAVALIERE«Sogno le Olimpiadi»

Sopra il cavaliere Davide Iacovacci.

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IL CHININODicembre 2012 28 IL CHININO

anno II n° 629

CRONACHE CITTADINEdi FEDERICA GUZZON di F. G.

L’EMANCIPAZIONE DEL WRITER

L’Hip Hop è un movimento culturale nato sul finire degli anni ’60 nel Bronx di New York, in una comunità Afroa-mericana. Il termine presumibilmente

fu coniato nel 1973 da DJ Kool Herc, compe-tendo con DJ Afrika Bambaataa.

esso si basa su cinque discipline principali: mcing, ossia il rap,il DJing, l’arte della manipolazione dei giradischi, il b-boying, conosciuto anche come bre-akdance, il beatboxing, l’imitazione vocale delle percussioni tipiche dell’hip hop ed infine il Writing, l’arte delle bombolette.

nel corso del tempo il fenomeno ha avuto sempre più successo, varcando, negli anni novanta, i confini americani. molti erano i giovani che facevano del-la strada il loro spazio di espressione, in segreto, usando un tag, che li tutelasse dall’essere puniti dalla legge.

Questo secondo nome diventa un vero e proprio marchio che viene ripetuto all’infinito per pubbliciz-zarsi, portando l’arte di strada in galleria, al cinema, in radio e in libreria.

lo scopo principale di questi ragazzi resta sempre la denuncia, la protesta e il rispetto di tutte le libertà.ad oggi il più grande writer è bansky, la quale iden-tità rimane nell’anonimato e lui continua a lavorare sia per strada che in galleria guadagnando al di so-pra della norma. Questo ci permette di capire quan-to questo genere sia entrato nel mercato e come venga considerato a tutti gli effetti arte.

STREET ARTQuando il graffito si trasforma in un’opera artistica

Si muovono nella notte armati di bombolette e stencil. Silenziosamente dipingono muri, ca-valcavia e panchine cambiando il volto della città: sono i writer, gli artisti del nostro seco-

lo. Sono anticonformisti, egocentrici e coraggiosi. Come le regole sono stabilite da pochi e tutti devono rispettarle, così anche loro scelgono di decidere per tutti rendendo il mondo più colorato.

a Pontinia si stanno facendo strada gli “almost legal thug” (alt): stefano rinaldi e simone coco, due ragazzi di 27 e 28 anni. Hanno iniziato per gioco e ora ne fanno un lavoro. «l’artista deve entrare nel mondo del mercato, pen-sare anche come mantenersi – raccontano. le cose sono cambiate, la street art è diventata di tendenza, è apprez-zata e richiesta». Puntualizzano però che non lo fanno per soldi, ma per passione in quanto «vendiamo il nostro stile, la nostra visione. così ci chiamano perché apprezzano la nostra filosofia. E se richiedono di fare qualcosa che non ci appartiene non la facciamo».

ragazzi che scendono a patti con la realtà senza dover essere plasmati da essa. scelgono questa via perché gli permette di esprimersi, di «dire qualcosa che altrimenti non riusciresti a esprimere o a fare», spiega stefano.

Gli alt dopo poche settimane dalla creazione del marchio hanno iniziato subito a vendere. Hanno mosso i primi passi in un negozio di abbigliamento di Pontinia e subito dopo sono stati contattati da un bar di Pontinia e da un locale di latina. Per numerose associazioni e privati hanno prodotto loghi e ora stanno realizzando un murales a roccagorga, commissionato dal comune in occasione del centenario dell’eccidio del 6 gennaio 1913. Potrebbero accontentarsi di lavorare su commissione, ma non intendono rinuncia-re all’illegalità. ancora stefano spiega di aver «provato il disegno, la pittura su tela e perfino a usare il mio stesso sangue. L’arte si fa con tutto, ma l’emozione del graffiti-smo non si batte! correre sotto il cavalcavia, di fretta, con la bomboletta che puzza di buono e, quando sei salvo, vedere il tuo pezzo finito è una cosa figa! Hai una scarica di adrenalina pazzesca», oltre all’emozione, lo si fa per protestare e ribellarsi.

raccontano che sono stati contattati da una psicologa per tenere degli incontri con dei ragazzi e insegnare loro come usare gli spray per imparare a sfogarsi e, nonostante sia illegale, possono essere usati se le cose non vanno bene. «Il vandalismo è fare qualcosa di brutto, che non ha senso», dicono. Infatti, «non ci riteniamo dei vandali perché vogliamo solo migliorare ciò che vediamo anche se,

ammettiamo, può essere egocentrico». simone poi incal-za stefano: «molte volte alla popolazione piace il pezzo. Per esempio bansky aveva realizzato un’opera nel suo paese e, per non farla cancellare, è stato chiesto il parere della cittadinanza. beh! Il 97 per cento dei partecipanti ha votato affinché rimanesse». Il writing resta però puni-bile dalla legge, «è un gioco di poteri, è assurdo pensare che dei privati ci paghino per fare la stessa cosa che per strada sarebbe illegale», e sentenziano che «bisogna alzare la testa e andare incontro alle critiche, come accadde a noi quando nessuno aveva familiarità a vedere scritte sui muri», ricorda stefano. sono molti i giovani che si stanno avvicinando a questa forma d’espressione e gli alt sono contenti, poiché que-sta non è un’arte di nicchia e tutti devono poter prendervi parte e dar vita alla “competizione” con altri gruppi che ti coprono il pezzo o, come preferisce fare stefano, scrivono accanto per dimostrare di saper fare meglio, perché la street art permette una bilateralità, si può vedere, capire e poi replicare. tutti possono dire la propria apportando una grande innovazione nel campo della comunicazione, diver-samente dall’arte che siamo abituati a conoscere, che è unilaterale: comunica qualcosa e noi la riceviamo. Pensate a un libro letto o un quadro.

Sopra i due writer Stefano Rinaldi e Simone Coco.

Sopra un esempio di street art.

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IL CHININODicembre 2012 30 IL CHININO

anno II n° 631

giungendo al termine perché a fine dicembre farò ritorno in Italia. non so se ripartirò per una nuova esperienza e se avrò ancora il piacere di scrivere come “Pontino all’estero” per “Il chinino”.

Vi lascio rivolgendomi a tutti i ragazzi che leggeranno l’arti-colo, adolescenti e non. se veramente avete voglia di cre-scere, di acculturarvi, di imparare a vivere, ma soprattutto di conoscere, girate il mondo e fatelo adesso, perché siete giovani ora e non fra 10 anni. tentate sempre il tutto e per tutto e lasciate stare le cose che vi voglio mettere in testa gli altri. sia chiaro a tutti i lettori che non sto organizzando una fuga di cervelli con un messaggio subliminale, ma sto solo proponendo ai ragazzi piu giovani di me di viaggiare e fare un’esperienza che gli cambierà la vita.

PONTINI NEL MONDO

Mi presento: sono Michael Abbruzzese, un novello emigrante dal territorio pon-tino che come destinazione di viaggio ha scelto New York City. Dico la verità.

Appena arrivato qui da Pontinia la prima cosa che mi sono chiesto è stato cosa ci facevo ancora in quella piccola città? Un paese che non dà nulla a nessuno e, soprattutto, non ti aprirà mai gli orizzonti sul mondo reale.

ma ad oggi, dopo alcune settimane passate lontano, devo un po’ ricredermi perchè qui sarà anche l’america, ma la tranquillità che abbiamo noi, il vivere sano e il vivere in pace non si trova in nessuna altra parte al mondo. Dico la verità. Vivere qui non è semplicissimo per due semplici mo-tivi: il primo è il costo della vita. altissimo e – a mio parere – non comparabile con nessuna città italiana. secondo, ci sono talmente tanti ritmi di vita diversi, che se non sei un minimo abituato a uno stile di vita leggermente frenetico vai fuori giri in poco tempo senza più accorgerti se è giorno o notte. ma del resto se la chiamano “la città che non dorme mai” un motivo ci sarà.

Per quanto riguarda il mio ruolo a new York city, da buon italiano sono nel campo della ristorazione con l’intento di “rubare” qualche segreto di marketing all’interno dei ristoranti. segreto da portare poi da noi in Italia. e chissà in un futuro molto breve far conoscere un nuovo tipo di bu-siness ancora sconosciuto al popolo italiano, al suo palato e al suo portafoglio. Purtroppo questa mia esperienza sta

di Michael Abbruzzese

New York CityDOVE VAI “fUORI DI TESTA”

Sopra lo skyline di Manhattan. Sotto taxi lungo la Fifthy Avenue.Foto di Stefano D’Auria.

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IL CHININODicembre 2012 32 IL CHININO

anno II n° 633

L’AVVOCATO

LA CASSAZIONE SENTENZIA:

IL CELLULARE FA MALE.

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 17438 del 12 ottobre 2012, ha riconosciuto la malattia professionale per un tumore in-sorto all’orecchio sinistro di un lavoratore

che, in maniera continuativa (per un periodo di 12 anni),  aveva utilizzato il cellulare e il cordless per 5-6 ore al giorno.

Inoltre ha confermato la sentenza della corte di appello di condanna dell’Inail a corrispondere al lavoratore la rendita per malattia professionale prevista per l’invalidità all’80%. le prove acquisite e le indagini medico-legali avevano per-messo di accertare, nel corso del giudizio, la sussistenza dei presupposti fattuali dedotti, in ordine sia all’uso nei termini indicati dei telefoni nel corso dell’attività lavorativa, sia all’effettiva insorgenza di un “neurinoma del Ganglio di Gasser” (tumore che colpisce i nervi cranici, in particolare il nervo acustico e, più raramente, come nel caso di specie, il nervo cranico trigemino), con esiti assolutamente severi nonostante le terapie praticate, anche di natura chirurgica.la suprema corte ha precisato che: “nel caso di malattia professionale non tabellata, come anche in quello di malat-

tia ad eziologia multifattoriale, la prova della causa di lavoro, che grava sul lavoratore, deve essere valutata in termini di ragionevole certezza, nel senso che, esclusa la rilevanza della mera possibilità dell’origine professionale, questa può essere invece ravvisata in presenza di un rilevante grado di probabilità.a tale riguardo, il giudice deve non solo consen-tire all’assicurato di esperire i mezzi di prova ammissibili e ritualmente dedotti, ma deve altresì valutare le conclusioni probabilistiche del consulente tecnico in tema di nesso causale, facendo ricorso ad ogni iniziativa ex officio diretta ad acquisire ulteriori elementi in relazione all’entità ed all’esposizione del lavoratore ai fattori di rischio ed anche considerando che la natura professionale della malattia può essere desunta con elevato grado di probabilità dalla tipologia delle lavorazioni svolte, dalla natura dei macchinari presenti nell’ambiente di lavoro, dalla durata della prestazi-one lavorativa e dall’assenza di altri fattori extralavorativi, alternativi o concorrenti, che possano costituire causa della malattia”.

«la mia non è una battaglia personale – ha dichiarato il protagonista della vicenda giudiziaria al “corriere della sera” – ma volevo solo che venisse riconosciuto il legame che c’era tra la mia malattia e l’uso del cellulare e del cordless. Volevo che questo problema diventasse di dominio pubblico, perché molte persone non sanno ancora il rischio che corro-no parlando a lungo al cellulare senza utilizzare l’auricolare, oppure tenendolo infilato nella tasca dei pantaloni».

avv. romina realacci

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IL CHININODicembre 2012 34

mesi, si dovrà sospendere il condòmino debitore. le violazioni al regolamento costeranno care: da 200 fino a 800 euro. 3) l’amministratore per godere dei diritti civili, non dovrà essere stato condannato per reati contro il patrimonio o protestato; dovrà essere diplomato, aver frequentato un apposito corso di formazione e stipulare una polizza a tutela dei rischi del proprio operato se richiesto dall’assemblea. se ha svolto questa fun-zione per almeno un anno nell’ultimo triennio potrà però evitare corso e diploma. la nomina dell’amministratore è obbligatoria se il condominio ha almeno 9 condòmini e resterà in carica senza la necessità di riconferma annuale. Potrà essere “licenziato” dall’assemblea alla scadenza del mandato, con le modalità pre-viste dal regolamento condominiale, o su richiesta anche di un solo condomino, quando siano emerse gravi irregolarità.4) la convocazione dell’assemblea e le maggioranze: per la validità dell’assemblea in seconda convocazione servono 1/3 dei condòmini e dei millesimi. Per scale e ascensori viene fissata la suddivisione delle spese: metà in base al valore millesimale e metà in base al piano.5) Sito web del condominio: su richiesta dell’assemblea l’ammi-nistratore è tenuto ad attivare un sito internet del condominio, che consenta agli aventi diritto di consultare ed estrarre copia dei documenti previsti dalla delibera assembleare.6) animali domestici: non si potrà più vietare in assemblea di tenere animali domestici in casa, ma permangono le disposizioni di custodia e cura dei proprietari.7) Parti comuni: sarà più facile cambiare la destinazione d’uso delle parti comuni del condominio; non servirà più l’unanimità dell’assemblea, ma basterà la maggioranza di 4/5, con 4/5 dei millesimi. 8) energie rinnovabili, risparmio energetico e videosorveglianza: per deliberare l’installazione di impianti sulle parti comuni sarà necessaria la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno la metà dei millesimi. Idem per impianti di energia rinnovabile.

L’AMMINISTRATRICE

Lo scorso 20 novembre la Commissione Giustizia del Senato ha approvato, in sede deliberante, la legge che riforma la disciplina del condominio. Il pacchetto prevede modifiche e integrazioni

agli articoli del codice civile e alle relative disposizioni di attuazione.

la riforma, che poteva avere una portata più ampia se fosse sta-ta meglio condivisa con gli attori del settore, promette comunque importanti innovazioni e accoglie parte della giurisprudenza con-solidata in questi anni. liti e contenziosi saranno più semplici da risolvere grazie al ruolo e ai poteri riconosciuti all’amministratore di condominio e all’intervento dell’istituto della mediazione, seb-bene in parte messo in discussione dalla corte costituzionale, che dovrebbero risolvere più velocemente contenziosi e dispute senza gravare sui tribunali. la riforma entrerà in vigore non prima del maggio 2013. fino a quel momento resteranno in vigore le attuali disposizioni. ecco le novità in sintesi:

1) trasparenza e conto corrente condominiale: i condòmini potranno accedere ai documenti contabili del condomino e ottenerne copia a proprie spese, mentre il rendiconto dovrà con-tenere anche un riepilogo finanziario e una nota esplicativa della gestione. tutti i movimenti di denaro dovranno transitare su di un conto corrente intestato solo al condominio.2) sanzioni contro i condomini morosi e per chi viola il regola-mento di condominio: l’amministratore dovrà agire con decreto ingiuntivo, senza preventiva autorizzazione da parte dell’assem-blea, contro i condòmini morosi entro 6 mesi dal rendiconto in cui siano elencate le quote insolute. se la mora dura più di 6

di Sabrina Centra

REGOLE DI CONDOMINIOIl parlamento approva la riforma

Sopra condomini in costruzione a Pontinia. Foto di Andrea Zuccaro.

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Anni di auguri

Buon Natale e Felice Anno nuovo