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www.cflint.it/gecoofor Consorzio Forestale Lario Intelvese Via Roma 9 - 22028 - San Fedele Intelvi, Como T. 031 830 528 | F. 031 2281354 | E. info@cflint.it Orari di apertura al pubblico Lun - Ven dalle 09.00 alle 12.00 Sede operativa Centro Legno Via San Rocco s.n.c - 22020 - Laino, Como Per ogni ulteriore informazione e per saperne di più circa le possibilità di collaborazione con il Consorzio Forestale Lario Intelvese da parte di soggetti pubblici e proprietari privati Questa pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto “GE.COO.FOR. GEstione COOrdinata delle FOReste” Con il contributo di Info e contatti Il dissesto idrogeologico Oltre all’attività selvicolturale, i Consorzi Forestali esercitano un importante ruolo di presidio e manutenzione del territorio. Ai Consorzi si chiede di eseguire interventi di miglioramento e di presidio ambientale, di manutenzione e ripristino delle funzioni ecologiche, protettive e ricreative, ad esclusivo servizio della collettività. Si tratta dei cosiddetti Servizi Ambientali, attività funzionali sia per aspetti produttivi che ecologici, ambientali, turistici e culturali del territorio. I servizi ambientali

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www.cflint.it/gecoofor

Consorzio Forestale Lario Intelvese

Via Roma 9 - 22028 - San Fedele Intelvi, ComoT. 031 830 528 | F. 031 2281354 | E. [email protected]

Orari di apertura al pubblicoLun - Ven dalle 09.00 alle 12.00

Sede operativa Centro LegnoVia San Rocco s.n.c - 22020 - Laino, Como

Per ogni ulteriore informazione e

per saperne di più circa le possibilità di

collaborazione con il Consorzio Forestale

Lario Intelvese da parte di soggetti

pubblici e proprietari privati

Questa pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto “GE.COO.FOR. GEstione COOrdinata delle FOReste”

Con il contributo di

Info e contatti

Il dissestoidrogeologico

Oltre all’attività selvicolturale, i Consorzi Forestali esercitano un importante ruolo di presidio e manutenzione del territorio.

Ai Consorzi si chiede di eseguire interventi di miglioramento e di presidio ambientale, di manutenzione e ripristino delle funzioni ecologiche, protettive e ricreative, ad esclusivo servizio della collettività.

Si tratta dei cosiddetti Servizi Ambientali, attività funzionali sia per aspetti produttivi che ecologici, ambientali, turistici e culturali del territorio.

I servizi ambientali

La sicurezza del territorio montano inizia dalla cura e dal controllo delle risorse idriche e forestali: l’ordinaria cura del bosco e le sistemazioni idraulico-forestali preservano l’equilibrio tra presenza dell’uomo e fenomeni naturali, garantendo sicurezza, accessibilità e valorizzazione del territorio, attraverso:

Il pericolo dell’abbandono Attività di tutela

alla cura del bosco e al taglio colturale;

alla cura della viabilità minore (mulattiere e sentieri);

alla cura del reticolo idrografico minore (o diffuso).

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opere di regimazione idraulica e consolidamento di versante, utilizzando le tecniche dell’ingegneria naturalistica e del ripristino ambientale;

gestione del bosco: una corretta gestione delle superfici boscate è fondamentale per il mantenimento della stabilità dei versanti e per mantenere i popolamenti forestali vitali ed in buona salute.

Il fenomeno

Cause

Sotto il vasto ambito del cosiddetto “dissesto idrogeologico” si può riconoscere una vasta gamma di fenomeni e processi che portano ad una degradazione del suolo e alla compromissione della sua stabilità.

Si possono incontrare piccoli fenomeni erosivi localizzati (smottamenti, scivolamenti frane), sino ad arrivare alle situazioni più estese, legate anche a eventi meteorologici eccezionali (alluvioni, straripamenti) che coinvolgono e compromettono vasti territori, anche a livello di bacino idrografico, soprattutto nelle aree montane.

Molte delle pratiche di cura del territorio, un tempo abituali e sostenute dalla popolazione locale, sono oggi cadute in disuso, o vengono praticate su superfici limitate. Ci si riferisce, in particolare:

I profondi cambiamenti sociali avvenuti e la mancanza di remunerazione diretta di molte attività hanno portato ad un vero e proprio abbandono del territorio su vaste superfici, innescando processi di trasformazione che devono comunque essere governati, spesso in situazioni di emergenza.

Le cause del dissesto idrogeologico sono solo in parte da ricercarsi nei fenomeni atmosferici (eventi eccezionali o periodici) e nelle variazioni climatiche. L’attività antropica, legata all’ urbanizzazione, all’impermeabilizzazione e allo sfruttamento del suolo è all’origine del dissesto in molti ambiti territoriali.

In montagna, l’abbandono del territorio è causa dello spostamento di un equilibrio ambientale faticosamente guadagnato nei secoli passati.