IL GIARDINIERE 3.0 IN UN MERCATO CHE CAMBIASviluppo di una Comunicazione moderna, efficace e produttiva

Il bello (e il difficile) di fare il giardiniere

Non è una professione che si può improvvisare , anche se lo pensiamo quando, percorrendo strade cittadine, il rumore di macchine elettriche ci annuncia che si stanno potando delle siepi. A sorpresa, seduti in macchina , ci troviamo a pensare che almeno una volta nella vita vorremmo essere al loro posto, sembra facile e divertente e l’odore inebriante dell’alloro ci seduce.

Green House Italia Surl - Lapam _ 2015

Quali sono le necessità alle quali fa figura del giardiniere deve far fronte per lo sviluppo della propria attività?

• Un tempo c’eravamo noi i giardinieri

• La sapevamo lunga, la gavetta nell’azienda di famiglia o il duro lavoro presso aziende ci forgiavano.

• Si rubava il mestiere con gli occhi, orecchi e mani

• Si cresceva e se si aveva quel qualcosa in più si era un giardiniere leader nel settore, sulla bocca di tutti.

• A seguire investimenti, terreno a vivaio più piante, e via dicendo.

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Poi arrivano gli anni 90 prima grande crisi anche se poco ci ha influenzato perché non era di tipo strutturale ma solo economica:

• Il mercato cambia

• Il consumatore evolve

• Il tutto e subito diviene l’imperativo

• La riduzione degli spazi impone mutamenti nel modo di affrontare la nuova domanda nascente

• Sono richieste elasticità, dinamicità, bassi costi, elementi che le aziende iniziano ad approcciare.

Come risposta, sono gli anni del Giardino fai Da Te, della riconversione di aziende molto grandi in aziende più piccole.

La necessità di arrotondare la pensione porta alla nascita più di figure trasversali non professioniste che si offrono parallelamente a noi.

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Poi tutto sembra ripartire, l’edilizia cresce, la voglia di verde come specchio del proprio benessere cresce sino al 2008 dove si assiste ad una frenata, imposta non solo da incertezza del mercato ma anche dalle Amministrazioni Pubbliche che travolte dalla Spending Review limitano ogni tipo di investimento a verde.

Si prosegue sino al 2012 dove la crisi finanziaria innescatasi nel 2008, interessa ogni strato di popolazione ed ogni entità produttiva.

Si esaspera da una parte la necessità di integrare una cassa integrazione, dall’altra la necessità del consumatore commettente di risparmiare quindi concorrenza molto pesante e lavori in calo.

Tuttavia qualcosa “tiene”: le aziende professionali, che sanno ciò che dicono e fanno ciò che promettono, insomma gli eredi dei primi giardinieri imprenditori con voglia di fare e di creare.

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Ma il mercato? Come agisce?

Oggi

le necessità a cui si deve far fronte un Giardiniere e la sua attività sono ancor più quelle di un imprenditore moderno.

Non esiste ahimè una scuola di imprenditori del verde, tutto si respira e si impara sul campo, ma l’esigenza di far quadrare i conti è sempre più alta.

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Le necessità a cui far fronte:

• professionalità propria e del proprio staff

• reperibilità di personale preparato ma soprattutto motivabile ad un lavoro duro, faticoso

• snellimento di fasi e procedure: dal primo contatto al preventivo alla realizzazione

• snellimento della fase di incasso affinché si crei un divario positivo tra attività e positività

• strutturazione di una rosa di figure esterne da chiamare secondo necessità per sviluppare lavori più complessi

• snellimento e semplificazione del parco macchine: previlegiare quelle che fanno risparmiare tempo non che danno lustro all’attività

• riduzione del credito al cliente

• contenimento dell’indebitamento verso istituti di credito, semmai privilegiare finanziamenti all’agricoltura dove presenti, relativi al comparto florovivaistico e artigiano

Tutte queste necessità sono indispensabili perché alla fine di tutto il bilancio dia un utile che permetta all’azienda di autofinanziarsi.

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Naturalmente all’inizio c’è la clientela, più posso esplorarla più possibilità di fatturato ottengo;quindi oggi chi è il cliente del giardino? E come posso interessarlo?

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Gli spazi si sono separati nettamente:

• ridotti in dimensione e aumentati di numero e sofisticati nella realizzazione

• oppure ampliati ma con minori entità numeriche

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Il tempo dedicato da parte dell’utente al proprio spazio verde è in competizione con altre forme di impiego del tempo:

Gite fuori porta

Viaggi

Passerella commerciale

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Le disponibilità economiche si sono sempre più dilatate tra il valore minimo e quello massimo

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Quindi chi è il mio cliente?

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Oggi la clientela non ha più una fisonomia precisa:

• C’è il cliente da terrazzo

• Quello da giardino pensile

• L’evoluto da giardino verticale

• C'è l’amante del naturale quindi bio laghetto

• C’è il patito dell’insolito ed esclusivo

• Chi previlegia il giardino da interni in veranda (la stanza che non c’era)

• Chi vuole il giardino utile, che si mangia….

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Tutti hanno un elemento in comune:

AVERE MOLTO al miglior prezzo

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Oggi i clienti sono variegati nella loro composizione e tutti sono colpibili, ma ciò comporta che un giardiniere sappia molte più cose di ieri, che sia, a scelta, o un tuttofare o un super specializzato.

O forse è bene che si allei con chi sa fare bene una cosa che aggiunta alla sua fanno due cose fatte bene con soddisfazione di tutti

Ciò che ci permette di acquisire poche o molte fasce di clientela si basa sul modo in cui comunichiamo.

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Comunicare è la prima venditaLa comunicazione è alla base di ogni relazione, anche qui oggi proviamo a comunicare facendovi sorgere idee e dubbi perché a vostra volta possiate scambiarvi informazioni.

Fare il giardiniere oggi è comunicare

non cosa sapete fare

ma

come lo farete; è far sognare il potenziale cliente a tal punto da indurlo a scegliere Voi.

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La comunicazione parte essenzialmente dal catturare la curiosità

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Il DIGITALE

Alla tradizionale pubblicità si è affiancata quella dell’era digitale:

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Tutti questi possono essere usati come strumenti per

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Ma ciò che conta è la qualità del messaggio ed il costante monitoraggio dei risultati.

Utilizzare oggi un social network, come già si sta facendo è utile ma non basta da solo, perché abbiamo ancora strati sociali che non sono quelli che oggi sono chiamati “NATIVI DIGITALI” e che sono attenti ad altri tipo di messaggi.

Quindi non «solo Web» ma anche sistemi tradizionali purché armonizzati tra loro.

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Un imprenditore giardiniere è bene che oltre ad essere operaio di se stesso sappia:

• interessare il potenziale cliente

• sia un “commerciante” di verde e del sogno che lo avvolge

• sia un organizzatore di tempi

Non basta più lavorare, ma occorre lavorare proiettati verso il giorno dopo.

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altrimenti

•NON CONQUISTA CLIENTI

• LAVRA DI PIU’ DI QUANTO NON PIANIFICHI

•CRESCE MENO DI ALTRI COLLEGHI

Quindi si autolimita.

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Conclusione

Comunicare ed è lo scopo di questo incontro è sfruttare ogni soluzione a nostra disposizione per raggiungere l’obiettivo di aziende del verde che vogliono crescere:

• Per essere di riferimento sul territorio

• Che agiscano in collaborazione e non competizione tra loro

• Che sappiano difendere i prezzi e quindi guadagnino.

Da quanto esposto, sarebbe bello nascessero una serie di incontri che portino Voi, imprenditori del verde a crescere con soddisfazione

Grazie dell’attenzione.

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