il grande sport n. 214 del 4 ottobre 2015

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pagine di pura passione n. 214 (anno XI n. 10) diffusione gratuita periodico 4 ottobre 2015 il grande S port leggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it NUOTO La Rari Nantes vince l’oro con Andrea |||| pagina 3 PATTINAGGIO Anna regala il tricolore alla New Skate |||| a pagina 11 BASKET A1 Viene dall’Est Florina, regina alla Luparense |||| a pagina 10 I numeri danno ragione al Rally |||| pagine 12-14 ORGANIZZA CORSI DI FORMAZIONE & AGGIORNAMENTI FORMAZIONI D.LGS. 81/2008 ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011 - 22/02/2012 C ORSI SU C OMUNICAZIONE S VILUPPO P ERSONALE E L EADERSHIP C ORSI SU T ECNICHE DI V ENDITA CON P.N.L. C O R S I A N T I N C E N D I O C O R S I P R I M O S O C C O R S O - B L S D C O R S I F O R M A Z I O N E L A V O R A T O R I C O R S I R L S - R S P P C O R S I C A R R E L L I E L E V A T O R I C O R S I P I A T T A F O R M E M O B I L I E L E V A B I L I C O R S I E S C A V A T O R I - T E R N E C O R S I G R U S U A U T O C A R R O C O R S I D . P . I . S I C U R E Z Z A C A N T I E R I A G G I O R N A M E N T I C O R S O P I M U S www.traildeglieroi.it Il 26 e 27 settembre 2015 sul Massiccio del Grappa si è svolta la 5. edizione Lo staff dei volontari per l’organizzazione logistica: Balisatori, Lepri e Scope delle 4 gare I Gruppi Alpini di Semonzo, Sant’Eulalia, Seren, Romano d’Ezzelino MGQ Montegrappa Quad Montegrappa Off Road Club Ricerca e soccorso Astri Soccorso Alpino NCS Onlus - SUEM AVAB Crespano Protezione Civile Cassola I Comuni di Borso del Grappa Crespano del Grappa Romano d’Ezzelino Seren del Grappa Cassola Alano di Piave Paderno del Grappa Possagno San Nazario Solagna Cismon del Grappa Le Province di Vicenza, Treviso, Belluno La Regione Veneto Grazie! a: ...se non fosse “degli Eroi”, sarebbe solo un Trail !

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pagine di pura passione

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Page 1: Il Grande Sport n. 214 del 4 ottobre 2015

pagine di pura passione n. 214(anno XI n. 10) diffusione gratuitaperiodico 4 ottobre 2015

il grande Sportleggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it

NUOTO

La Rari Nantesvince l’orocon Andrea

|||| pagina 3

PATTINAGGIO

Anna regalail tricolore allaNew Skate

|||| a pagina 11

BASKET A1

Viene dall’EstFlorina, reginaalla Luparense

|||| a pagina 10

I numeri dannoragione al Rally

|||| pagine 12-14

ORGANIZZACORSI DI FORMAZIONE & AGGIORNAMENTI

FORMAZIONI D.LGS. 81/2008ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011 - 22/02/2012

CORSI SU COMUNICAZIONE SVILUPPO PERSONALE E LEADERSHIPCORSI SU TECNICHE DI VENDITA CON P.N.L.

CORSI ANTINCENDIO

CORSI PRIMO SOCCORSO - BLSDCORSI FORMAZIONE LAVORATORICORSI RLS - RSPP

CORSI CARRELLI ELEVATORICORSI PIATTAFORME MOBILI ELEVABILI

CORSI ESCAVATORI - TERNECORSI GRU SU AUTOCARROCORSI D.P.I. – SICUREZZA CANTIERIAGGIORNAMENTI CORSO PIMUS

www.traildeglieroi.it

Il 26 e 27 settembre 2015 sul Massiccio del Grappa si è svolta la 5. edizione

Lo staff dei volontari per l’organizzazione logistica:Balisatori, Lepri e Scope delle 4 gareI Gruppi Alpini di Semonzo, Sant’Eulalia, Seren, Romano d’EzzelinoMGQ Montegrappa QuadMontegrappa Off Road ClubRicerca e soccorso AstriSoccorso AlpinoNCS Onlus - SUEMAVAB CrespanoProtezione Civile Cassola I Comuni diBorso del GrappaCrespano del GrappaRomano d’EzzelinoSeren del GrappaCassolaAlano di PiavePaderno del GrappaPossagnoSan NazarioSolagnaCismon del GrappaLe Province di Vicenza, Treviso, BellunoLa Regione Veneto

Grazie! a:

...se non fosse “degli Eroi”, sarebbe solo un Trail !

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il grande Sport sportivamente 4 ottobre 2015 - 2

MARCE E CORSEsi trovano sul web:da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

mondoRunningdi Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Mezzo&mezzo al via,fra la strada e il trail

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Corse pazze, oraservono più regole

registrazione tribunale di Bassano del Grappan. 8/2004 del 24.09.2004REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEVia Verona 40, 36022 Cassola (Vi)TELEFONO E FAX 0424 [email protected] responsabileMICHELE ZARPELLONConsulenza editorialeCLAUDIO STRATI

Collaboratori: Stefano Cirillo, Rino Piotto, Gabriele Zanchin Editrice Littera srl Officina EditorialeStampa Centro Servizi Editoriali Grisignano di Zocco (Vi)

Il Grande Sport è free ed è diffuso in oltre 900 punti a:Asiago Asolo Bassano Borso Breganze Cam-polongo Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon Cittadella Conco Crespano Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze Possagno Pove Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini San-drigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna...

il grande Sport

PER LA PUBBLICITA’ 338 2022152oppure [email protected]

Gli specialisti troveranno forse maggior soddisfazione nelle prove dedicate, come la Mezza del Brenta, per chi cerca il crono sui 21,1km asfaltati, o le varie distanze (e dislivelli) del Trail degli Eroi sul Grappa, tanto per ci-tare i due maggiori eventi del panorama locale.

Qui si prova ad assaggiare un mix che potrebbe anche piacere. Partendo dall’area dell’ospedale San Bassiano si giunge a San Eusebio, sfio-rando il centro e affiancando il Brenta, per addentrarsi poi fra le colline ai piedi dell’Al-topiano, affrontando Castel-laro e Caluga, scendendo a Val Rovina e San Michele, risalendo il Silan e taglian-do la costa fino a Privà, in picchiata a San Eusebio e ritorno sui passi dell’andata: una decina di chilometri più o meno piani, un’altra decina decisamente ondulati. Tutti d’un fiato.

Al di là di quello che regi-strano i gps, una prova da av-vicinare con il cuore leggero, considerato anche lo scopo promozionale dell’Associa-zione Oncologica per la “cul-tura del movimento” e non della prestazione, comunque difficilmente ponderabile su un percorso del genere.

Tanto vale affrontarlo con cau-tela, soprattutto per chi, come me, gareggia per lo più su asfalto o preferisce godersi il panorama,

i passaggi artistici e la compa-gnia.

Quella che non è mancata du-rante il sopralluogo completo a cui si riferiscono le immagini, tanto per capire dove mettere i piedi, soprattutto in discesa, e

prevedere quanto patire di corsa in salita, prima di pas-sare alla camminata.

Tutto abbordabile da chi normalmente frequenta le marce non competitive e stavolta si attacca un petto-rale e parte insieme agli altri concorrenti: tanta assistenza lungo il tracciato e nessun timore di perdersi, facendo un minimo di attenzione agli incroci.

Nessun problema nella parte iniziale e finale, basta ricordarsi di attraversare il ponte Nuovo e non quello de-gli Alpini, prima di prendere il sentiero del Brenta [01].

Bere un sorso di acqua Alla Corte e prepararsi al-l’ascesa Castellaro e Caluga [02], tutta su sentiero, men-tre la discesa a Val Rovina (2° ristoro) è mista asfalto e ciottolato, scivoloso in caso di pioggia.

Poi ancor giù fino a San Michele (3° ristoro), dove si attraversa l’angolo romanti-co del Silan [03] per risalire verso Privà [04] senza le pen-denze precedenti. E si rientra a San Eusebio (4° ristoro) per scorrere col Brenta fino a Santa Croce e all’Ospedale.

Ecco di nuovo riassunto il mezzo&mezzo in un poker di ca-poversi e di immagini da leggere dall’alto verso il basso.

[email protected]

Detto fatto. La Società tennis Bassano è pronta ad affrontare il campionato di serie A1 senza i classici big, come promesso dalla dirigenza dopo aver mes-so al petto il tricolore.

La politica adottata dalla società del presidente Alban è chiara: salvarsi il prima pos-sibile, magari senza dover ri-correre ai playout, ma soprat-tutto appellandosi alle proprie forze.

E non poteva essere diversa-mente visto che i grandi sono stati lasciati andare da tempo. L’anno scorso la StB si è salva-ta senza patemi, quest’anno il girone sembra molto più duro.

Questi i giocatori che pren-deranno parte al campionato e che sono stati preparati dai maestri Marco Fioravanzo, Marco Moretto e Tommaso Moretto: Marco Bortolotti, Mattia Bedolo, Luigi Zitarosa,

Matteo Baldi, Tommaso Ga-brieli e Francesco Salviato.

Alla serie A1 maschile pren-dono parte 16 squadre divise in quattro gironi da quattro squadre, con incontri di andata e ritorno. Le prime classificate di ogni girone partecipano a un tabellone di playoff a quattro squadre, con incontri di anda-ta e ritorno al primo turno. La finale, a gara unica, è disputata in sede da stabilirsi. Le squa-

dre seconde classificate nei gi-roni mantengono il diritto alla partecipazione alla Serie A1 nel 2016. Le squadre terze e quarte classificate partecipano a un tabellone di playout a otto squadre. Il calendario di gara è il seguente: fase a gironi: 11-18-25 ottobre, 1-8-15 novem-bre. Playoff: semifinale: 22 no-vembre, 29 novembre; Finale: 5-6 dicembre. Playout: 22-29 novembre.

StB, scatta la serie A !"#$%# ! " # #$" %&!& '()*(+,+-./00)1-234,)/-3&1&5& 6 6 6 6 6 6 6 &'()(( ()*(+,+-./00)1-234,)/-3&1&5&- 7 1+()/.38-./00)1-931130+-3&-1&-5&- 6 6 6 63&1&5&-/-*)(*/3.):3-./00)1-(,;9- 6 6 6 6 6 6 6 &'()(( 3&1&5&-/-*)(*/3.):3-./00)1-(,;9- 7 ()*(+,+-(30+..)/*)-30)/0/-3&1&5- 6 6 6 61+()/.38-./00)1-931130+-3&-1&-5& 6 6 6 6 6 6 6()*(+,+-(30+..)/*)-30)/0/-3&1&5 6 6 6 6 6 6 6 &'()(( 1+()/.38-./00)1-931130+-3&-1&-5&- 7 3&1&5&-/-*)(*/3.):3-./00)1-(,;9- 6 6 6 6

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Continuo con questo articolo ad affrontare il filone delle gare ul-tra. La regina di queste rimane il Tor des Geants, 330 km nella Valle d’Aosta.

Si è conclusa da poco l’ultima edizione, caratterizzata dal brutto tempo, dalla sospensione della gara per ben due volte e alla fine annullata definitivamente.

Un sacco di polemiche hanno accompagnato questa decisione e sicuramente non è stata cosa faci-le. Da parte mia condivido questa scelta perchè è inutile rischiare la salute delle persone.

Solamente una sessantina di atleti hanno raggiunto il traguar-do finale, il resto, circa 600 atleti, è stato recuperato nei vari posti di controllo. Era improponibile continuare a detta degli organiz-zatori, alcune persone avevano segni di ipotermia, il tempo per due giorni è andato sempre in peggioramento.

Dall’altra parte tutto il resto di considerazioni. Il presidente della Regione propone per il prossimo anno di anticipare la gara di un mese per trovare temperature mi-gliori. Qualcuno ha fatto presente che dopo qualche ora il tempo era migliorato, quindi si poteva pro-seguire.

Gli atleti per iscriversi hanno pagato 500 euro senza la soddi-

sfazione di arrivare al traguardo di Chamonix. Per partecipare al Tor non serve un punteggio o un curriculum, quindi se fai la prei-scrizione e vieni sorteggiato puoi iscriverti.

Qualcuno di questi non è con-sapevole di cosa sia una corsa in

montagna e tantomeno di cosa sono 330 km con 24000 metri di dislivello. Ho letto un post di una ragazza iscritta al Tor, giovane ma un po’ in sovrappeso. Le han-no chiesto: “perchè vuoi parteci-pare se hai fatto appena 2 mezze maratone?”, la sua risposta: “Lo faccio per dimagrire”. Una rispo-sta così mi ha sbalordito perchè forse non si rende conto che non arriverà neanche al primo risto-

ro. Altri iscritti al Tor non hanno preparazione sebbene da regola-mento bisogna sottoscrivere di essere coscienzenti della difficol-tà della gara. Ritengo che sia un grosso problema perchè, come ho detto, spesso gli atleti che si cimentano nelle lunghe distanze

sono sempre più in aumento ma è altrettanto vero che sempre più persone incoscienti si iscrivono a competizioni estreme senza un minimo di preparazione ed espe-rienza. Le federazioni vorrebbero mettere delle regole sul trail run-nig e ultratrail, sia da parte di chi organizza, sia per gli atleti che corrono. Se ne parla spesso, or-mai il momento è arrivato.

emmerunning.weebly.com/blog

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il grande Sport primo piano 4 ottobre 2015 - 3

La Supercoppa è dell’Asiago. I giallorossi hanno battuto i Ritt-ner Buam per 2-1, conquistando così la terza Supercoppa nella storia della società.

Un Asiago che si presenta sul ghiaccio senza capitan Borrelli, Stevan, Casetti e Marchetti. Il Renon è quasi al completo, non sono della partita Thomas Spi-nell, Waldner e Eisath. Parte su-bito bene l’Asiago che costringe gli altoatesini a liberare più volte la zona senza avere la possibili-tà di costruire azioni. Carrozzi, alla prima partita con la maglia stellata, rimane inoperoso fino a 4 minuti dal termine del primo tempo, quando, con Bentivoglio in panca dei puniti, il Renon si fa vedere dalle sue parti.

Il goalie dei campioni d’Italia risponde bene a un paio di con-clusioni ravvicinate ma capitola sul tiro di Cole. Il goal non viene convalidato dai direttori di gara

che hanno ravvisato prima del goal un’infrazione per parte che hanno fatto sì che il gioco si in-terrompesse. Nel secondo tempo inizia a farsi vedere un po’ di

NUOTO

Per i risultati conseguiti dai suoi atleti, la stagione estiva appena conclusa sarà ricor-data a lungo alla Rari Nantes Marostica. I portacolori della società marosticense si sono infatti distinti ai massimi livelli nazionali e internazionali dal triathlon, al nuoto paralimpico, dalla disciplina dell’aquathlon al nuoto master: un titolo ita-liano di squadra e un secondo posto (nel triathlon), un oro eu-ropeo (nel nuoto paralimpico) e tante medaglie individuali (sia nel nuoto di fondo in acque li-bere, sia nella nuova disciplina dell’aquathlon), vanno a impre-ziosire il palmarès di una realtà sportiva sempre più impegnata a coltivare i suoi talenti.

Il primo importante successo è arrivato in una torrida dome-nica di luglio a Revine Lago, dai ragazzi della squadra giovanile di triathlon (Fran-cesca Crestani, Marta Merlo, Edoardo To-neatti, Mirko L a z z a r e t t o ) , laureatisi cam-pioni d’Italia di categoria dopo un testa a testa combattu-tissimo con gli atleti del tria-thlon Minerva Roma. Mirko Lazzaretto ha anche strappato il pass per la nazionale continuando a dimo-strare il suo valore in Spagna, nel Campionato europeo youth di triathlon, contribuendo a tra-scinare la squadra azzurra a un prestigioso quinto posto.

Come Lazzaretto, anche An-drea Lobba ed Elisa Marcon hanno dato lustro all’Italia. Nei Campionati europei giovanili paralimpici svolti a Varasdin in Croazia, Lobba ha ottenu-to tre argenti e una medaglia d’oro nei 100 farfalla (l’unica della rappresentativa nazionale in gara), meritandosi il plauso speciale del presidente del Co-mitato Paralimpico Nazionale, Luca Pancalli. Elisa Marcon in-vece è stata medaglia di bronzo a Pescara, alla prima edizione dei Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, gareggiando per la nazionale azzurra nell’aqua-thlon.

Alla Rari Nantes Marostica però non si applaude solo per

le performance degli atleti più giovani. La squadra di nuoto master ha partecipato in varie prove in mare aperto nuotando per un totale complessivo di 92 km. Al “Circuito Alto Adriatico 2015” ha ottenuto tre bronzi e un oro individuali; al 26° tro-feo lago di Caldonazzo, Lore-na Grigoletto è arrivata prima, percorrendo in 1h e 57’ i 4 km che prevedeva la competizione trentina, mentre Jacopo Sartori ha ottenuto il secondo posto di categoria chiudendo il suo sfor-zo in meno di 1h. Sartori si è distinto inoltre nella 34° Coppa Byron a La Spezia: negli 8 km da Portovenere a Lerici è riusci-to ad agguantare un prestigioso terzo posto. A stagione ormai agli sgoccioli i master scaligeri si piazzano alla 69° posizione

su un totale di 271 squadre par-tecipanti.

Nella gara di Coppa Italia a cronometro individuale svoltasi a Cremona, Francesca Crestani è salita sul gradino più alto del podio, mentre le due squadre (maschile e femminile) sono diventate vice campionesse ita-liane.

Infine, a Bressanone si è con-cluso il circuito Nord Est Cup riservato alle categorie giovani (Youth A/B Junior) e Giovanis-simi (Cuccioli esordienti ragaz-zi). La Rari Nantes Marostica si è classificata al terzo posto assoluto, mancando per soli 10 punti il secondo posto.

Nelle classifiche individua-li, Francesca Crestani e Marta Merlo hanno vinto la loro ca-tegoria. In questa occasione è arrivata anche la ciliegina sulla torta con l’importante ricono-scimento di atleta rivelazione dell’anno 2015 dato alla giova-nissima Chiara Lobba.

Pioggia di medaglieper la Rari Nantes

I rossoneri più duri del Forte dei MarmiLa stagione 2015-2016 del-l’hockey su pista italiano inizia con una grande sorpresa: la vit-toria dell’Hockey Breganze sul-la pista dei campioni d’Italia del Forte dei Marmi che vale alla formazione rossonera la conqui-sta della Supercoppa.

Il successo dei rossoneri porta la firma del neoacquisto ed ex della partita Alvaro Gimenez, autore del gol della vittoria vi-centina a 8” dalla fine quando la partita sembrava ormai avviata ai supplementari.

Il Forte dei Marmi ha dovuto fare a meno dello squalificato Pedro Gil e del secondo portie-re Mattia Verona, impegnato ai mondiali under 20 con la nazio-nale. In azzurro anche il gioiel-lino del Breganze Giulio Cocco, unica assenza in casa rossonera.

Che non sarebbe stato banale vincere la partita, il Forte dei Marmi lo ha capito fin dai pri-mi minuti, quando il Breganze si è portato in vantaggio pro-prio con Gimenez. La squadra di Bresciani non si è scomposta più di tanto e ha iniziato a ma-cinare gioco. Sprecato un rigore con Orlandi, il pareggio è arri-vato per mezzo di una bordata da lontano di Motaran e, prima dell’intervallo, il Forte dei Mar-mi si è portato in vantaggio con

più la squadra di Collalbo che al 3’38 realizza la rete che sblocca la situazione: a segno Spinell Markus, assistito da Van Guilder e Borgatello.

Gente da SupercoppaHockey L’Asiago primeggia sul ghiaccio e il Breganze sulle rotelle

L’Asiago subisce il colpo e per alcuni minuti è il Renon a fare il gioco mentre i giallorossi fatica-no a impostare. Al 9’50 però ci pensa Bentivoglio a pareggiare i conti, servito da Nigro l’attac-cante numero 19 ha un’autostra-da per la porta avversaria, gran slapshot e punteggio in parità. Nell’ultimo drittel torna a fare la partita l’Asiago. Ci vuole poco per sbloccare il risultato, infat-ti dopo 3’25 Iori se ne va sulla destra e, una volta arrivato nei pressi della gabbia difesa da En-gelage, serve Nigro che realizza il sorpasso a porta praticamen-te sguarnita. Suona la sirena, l’Odegar esplode e l’Asiago può aggiungere un altro trofeo alla sua bacheca.

Purtroppo il via nel campiona-to di serie A non è stato dei mi-gliori, due sconfitte e una vittoria il bilancio. Ma c’è tutto il tempo per recuperare.

Leoni a razzo, poi zoppicanti in Campionato

Torner.In apertura di ripresa, quando

Cancela ha messo in gol l’assist di Pagnini per il gol del 3-1, la partita sembrava incanalata sui binari previsti da tutti i prono-stici. Invece il Breganze ci ha

creduto fino in fondo, anche dopo che Teixidò ha sbagliato il rigore del possibile 3-2.

In cattedra è salito Gaston De Oro che ha accorciato poco prima di metà ripresa e ha ri-portato in equilibrio la gara tra-

sformando un rigore concesso dagli arbitri a 4’ dalla fine del match. All’ultimo assalto prima dei supplementari, Gimenez ha chiuso il match causando la pri-ma sconfitta della sua ex squa-dra.

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il grande Sport sportivamente 4 ottobre 2015 - 4

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Tutte le proprietàdei fermenti lattici

mondoBenesseredi Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Prendere una decisionecomporta dei rischi...

“Gazzetta dello Sport: Sampdo-ria, la decisione su Zenga tra 7 giorni. Expo, Basso e il futuro: domani altro controllo, a settem-bre decido che fare. Livetennis, Flavia Pennetta: la mia decisio-ne di ritirarmi? Non credo di ripensarci, ma lascio un 2% di possibilità”.

Che cosa rende facile o difficile prendere una decisione? Che cosa ci porta a ripensarci? Le scelte che facciamo sono sempre quelle giuste?

In campo o fuori dal campo, atleti, dirigen-ti, genitori e persone di ogni tipo e grado si ri-trovano a dover prendere quotidianamente delle decisioni, alcune impor-tanti (quale lavoro fare, in quale scuola iscrivere il proprio figlio, restare o meno in una relazio-ne...) alcune meno.

Solo negli ultimi anni la neu-roscienza si è dedicata ad appro-fondire il funzionamento e le basi neurologiche del processo decisionale portandoci a cono-scenze spesso non così sconta-te.

Ogni manifestazione della nostra mente, decisioni compre-se, sono frutto di un’attività più o meno complessa del nostro cervello e ogni attività crea dei legami neurologici, delle con-nessioni, a volte permanenti, che ci portano ad agire in deter-minati modi.

Senza entrare nei dettagli fi-siologici, possiamo dire che il processo di assunzione di una decisione può avvenire automa-ticamente, ossia senza che venga esplicitamente evidenziato che esiste l’opportunità di prendere una decisione e consapevolmen-te, sentendoci quindi pienamen-te coinvolti in modo cosciente nella scelta.

L’etimologia della parola ci riporta al significato di tagliare, eliminare ossia escludere delle alternative possibili per perse-guirne solo una.

La decisione è pertanto un rischio e una perdita. Ciò che complica questa azione è che non abbiamo mai, nel momento in cui dobbiamo agirla, tutte le informazioni che ci servirebbe-ro, non abbiamo nemmeno mai la concreta conoscenza di tutte le reali conseguenze che potreb-be avere la nostra decisione e spesso non abbiamo nemmeno il tempo per ipotizzarle.

Incertezza, tempo, stress, ansia, uno stato emozionale disfunzionale sono fattori che possono inficiare la bontà delle nostre decisioni. Questo proces-so inoltre, molto spesso, è per-meato dalla paura, paura di sba-gliare, paura del giudizio, paure delle conseguenze o di non es-sere all’altezza, o anche paura di vincere e del successo.

In questo caso un antidoto potrebbe essere quello di cono-scerla e affrontarla nel momento in cui si presenta, quando è an-cora gestibile per noi prima che sia lei a gestirci.

Conoscere il nostro modo di funzionare di fronte alle situa-zioni può esserci molto utile per

cominciare a capire che cosa ci spinge in una direzione piuttosto che in un’altra, che cosa ci porta a pensare “ce la posso fare” op-pure “non ce la farò mai” o che cosa ci spinge “contro la nostra volontà” a fare sempre le stesse scelte.

Conoscerci ci permette di pro-cedere con le nostre decisioni in modo più consapevole e meno sabotante rispetto all’obiettivo che vogliamo raggiungere e alla direzione che vogliamo dare alla nostra vita provando poi quel senso di sollievo che alla fine la presa di decisione porta con sè.

Che cosa sta dunque alla base di una decisione?

Un pensiero e un’emozione, ossia il nostro modo di funzio-nare e di valutarci e più lo co-nosciamo, più lo accettiamo in noi e più saremo in grado di ge-stirlo e, a volte, di smussarlo e saremo più consapevoli di cosa può farci bene o meno, cosa può

essere utile o meno, quali decisioni prendere, quali cambiare e quali soste-nere per andare verso la meta che desideriamo sapendo che, molto spes-so, la parte più impegna-tiva non sta nel prendere quella decisione una vol-ta per tutte ma nel soste-nerla una volta presa.

Conoscere il nostro funzionamento ci aiuta inoltre a liberarci da sen-

si di colpa per l’eventuale esito di una decisione del passato por-tandoci alla consapevolezza che in quel momento, con quelle informazioni, come eravamo e con le risorse che avevamo mol-to probabilmente non avremmo potuto agire in modo differente.

www.raffaellatoniolo.it

I fermenti lattici sono dei bat-teri (Streptococcus termophilus e Lactobacillus bulgaricus) che trasformano il lattosio in acido lattico (fermentazione lattica) generando così lo yogurt. La sua origine ha radici storiche che si perdono nella notte dei tempi, (alme-no dai 4000 ai 6000 anni fa).

All’inizio del secolo scorso la longevità dei contadini bul-gari fu colle-gata all’elevato consumo di tali fermentati. I batteri dello yogurt una vol-ta ingeriti non sono più vitali, invece i fermen-ti probiotici sopravvivono.

Il termine “probiotico” vuol dire ‘a favore della vita’ e per essere considerato tale i suoi batteri devono essere presenti nel nostro intestino, sicuri per

uomo, non antibiotico-resisten-ze; attivi e vitali a livello intesti-nale; essere in grado di persiste-re e moltiplicarsi nell’intestino e di conferire un beneficio.

La colonizzazione intestinale

da parte dei probiotici termina alcuni giorni dopo la sospensio-ne della loro assunzione. I pre-parati commerciali si dividono in fermenti lattici (yogurt), e fermenti lattici probiotici i cui ceppi batterici più importanti

sono i ‘Lactobacillus e i Bifidobacterium’.

I probiotici sono disponibili in ali-menti o liofilizzati, in integratori alimentari o prodotti farmaceu-tici da banco. Ceppi comuni di probiotici sono i Lactobacillus johnsonii (LC1 di Nestlè), i Lactoba-cillus casei Shirota (Yakult), Lactoba-cillus casei (Actimel di Danone), Bifi-dobacterium lactis (Activia di Danone), Lactobacillus rham-nosus GG (Yomo), mentre negli integra-tori alimentari sono il Lactobacillus rham-nosus GG (Dicoflor di Dicofarm), il Sac-charomyces boulardii (Codex), il Bacillus clausii (Enteroger-mina), i Bifidobacte-rium (BB-12), Lacto-bacillus paracasei (Neolactoflorene)...

I batteri probioti-ci come quelli dello yogurt contengono l’enzima beta-galat-tosidasi, capace di ‘rompere’ il lattosio in glucosio e galat-tosio per cui sono particolarmente utili per chi soffre di in-tolleranza al lattosio, anche se il suo con-tenuto residuo può variare.

Il trattamento con probiotici (Saccha-romyces boulardii, e il Lactobacillus aci-dophilus) può ridurre incidenza e severità della diarrea asso-ciata ad antibiotici

perché producono le batterioci-ne, l’acido lattico e il perossido di idrogeno, che ostacolano la crescita dei batteri patogeni, mentre il Lactobacillus rham-nosus GG in grado di ridurre la

durata della diarrea infettiva da rotavirus.

Risultano efficaci nel ridurre la sindrome dell’intestino irri-tabile e il gonfiore addominale (Lactobacillus GG, bifidobat-teri), sono considerati utili nel trattamento delle infezioni da Helicobacter pylori (Lactoba-cillus johnsonii, bifidobatteri), nel ridurre il rischio di obesità, e determinano un miglioramento della frequenza della defecazio-ne, (prevenzione della stipsi).

I lattobacilli probiotici ridu-cono la proliferazione di batteri nocivi, migliorano le infezioni del tratto urinario e le vaginosi batteriche, a livello intestinale degradano sostanze mutagene e sostanze carcinogenetiche, pri-ma che queste siano assorbite. (L. Casei, L. Acidophilus e Bifi-dobacterium Bifidus).

I lactobacillus acidophilus ri-ducono il colesterolo, L. Casei e L. Acidophilus, sono in grado di stimolare risposte immuni-tarie e di migliorare la barriera intestinale.

L. Acidophilus e il Bifidus, hanno la capacità prevenire le malattie autoimmunitarie, il Lactobacillus GG e Bifido-bacterium riducono fenomeni di sensibilizzazione, reazioni allergiche e infiammatorie, e i bifidobatteri prevengono le atopie nei bambini, mentre i L. acidophilus ha effetti positivi sull’asma di bambini atopici.

Anche alcune patologie della pelle (acne giovanile, dermatite atopica, psoriasi) rispondono positivamente all’utilizzo di probiotici (Lactobacillus GG, Bifidobacterium Bifidus, Lacto-bacillus Planctarum).

Si consiglia di non abusarne e di chiedere consigli al mendico curante prima del loro utilizzo perché ad esempio nella sindro-me da contaminazione batterica l’assunzione di fermenti lattici o probiotici potrebbe peggiore la sintomatologia.

Studio di Dietologia & Nutrizione Umana

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il grande Sport calcio 4 ottobre 2015 - 5

PRIMA CATEGORIA

Nel girone di Prima categoria inizio di stagione prometten-te per la Virtus Cassola che quest-anno ha veramente tut-te le carte in regola per pun-tare alla categoria superiore. Gli innesti operati dal presi-dente Pegoraro stanno dando i loro frutti e le tre vittorie in quattro gare sono il segno tangibile di un gruppo che sembr aver già una fisiono-mia precisa.

Bene anche la Virtus Ro-mano che, partita un po’ in sordina e con il solito obiet-tivo di agguantare quanto prima la salvezza, si è già in-serita nelle zone di alta clas-sifica.

Partenza un po’ più a ri-lento per il Rossano Veneto di mister Della Valentina che nonostante un gruppo di buo-na qualità fa fatica a trovare equilibrio. L’ultima gara ha regalato i tre punti ai rossa-nesi e una buona iniezione di fiducia per cercare di non attardarsi troppo in classifica. Perdere terreno adesso signi-fica dover soffrire in futuro, quindi è opportuno rimettersi a correre.

Falsa partenza anche per il Pianezze che in casa non ha ancora regalato gioie ai suoi tifosi. Una gara da recupera-re potrebbe essere la chiave di svolta per non attardarsi troppo in graduatoria.

Virtus Cassola e Virtus Romano ok,Rossano e Pianezze già in ritardo

Lega Pro Il Bassano Virtus è ancora lì in cima alla classifica, come accade ormai da parecchio tempo

Partenza sprint dei giallorossiCambiano i fattori, ma in casa giallorossa il prodotto non cambia. Il Bassano Virtus è ancora lì, in cima alla classi-fica, come accade oramai da lungo tempo.

Anche in questo inizio di stagione la truppa targata Die-sel è partita in quarta, senza timore di soffrire da vertigini da alta quota, ma dimostrando anzi di essere una compagine oramai abituata a frequentare le zone più nobili della gra-duatoria.

Certo, questo nuovo cam-pionato è solo all’inizio e non è proprio il caso di trarre con-clusioni affrettate, ma i motivi per essere ottimisti sembrano proprio non mancare.

PARTENZA SPRINTNelle prime quattro parti-

te di campionato i gialloros-si hanno conquistato ben 10 punti. Solo al debutto, contro la Cremonese, i ragazzi guida-ti da Stefano Sottili non sono riusciti a conquistare l’intera posta in palio, pur andandoci molto vicini.

Sono seguite poi le vitto-rie colte con il Feralpisalò in Lombardia, l’Albinoleffe tra le mura amiche e il Sud Tirol in terra altoatesina. Insomma, che si giochi al “Mercante” o in trasferta il Bassano Virtus gioca sempre per vincere, evi-denziando oltre che un gioco concreto anche la giusta men-talità vincente.

NUOVI ACQUISTIInutile nascondere che dopo

le partenze di qualche “pezzo da novanta” (Furlan e Nolè su tutti) c’era qualche timore che il Bassano potesse recitare in questo campionato un ruolo di secondo piano. E invece pare che ancora una volta il diretto-re generale Werner Seeber ab-bia azzeccato le mosse giuste.

Martinelli è andato a puntel-lare a dovere la difesa, Candi-do e Misuraca hanno ampia-mente dimostrato di sapere il fatto loro a centrocampo, mentre in attacco Germinale non ha fatto rimpiangere l’in-fortunato Pietribiasi.

Insomma, la rosa a dispo-sizione di Sottili pare essere anche quest’anno all’altezza della situazione.

IL MISTERTra i volti nuovi non ci si

può scordare di mister Stefano Sottili, chiamato a sostituire un personaggio del calibro di Tonino Asta. Ebbene, il tecni-co toscano è subito entrato in sintonia sia con i suoi gioca-tori che con tutto l’ambiente giallorosso.

«Voglio fare un elogio a tutti i ragazzi che sono stati chiamati in causa finora e che si sono sempre fatti trovare pronti – ha dichiarato Sot-tili - sia quelli che sono stati schierati dal primo minuto, sia quelli che sono subentrati a gara in corso. È un grande me-rito di questo gruppo, chi entra è sempre stato determinante tanto quanto chi era in campo, se non addirittura di più».

I TIFOSIAttorno al team continua

ad aumentare l’entusiasmo,

come si è potuto vedere nel corso della presentazione uffi-ciale della squadra nel centro storico cittadino.

La campagna abbonamen-ti ha fatto registrare un buon successo, con oltre trecento tessere vendute, e sugli spal-ti del “Mercante” si registra sempre una buona affluenza.

Segno che grazie ai succes-si maturati negli ultimi anni il team giallorosso è finalmente entrato nel cuore dei tifosi.

Stefano Cirillo

I giocatori del Bassano Virtus in piazza a Bassano, il gol di Iocolano su calcio di rigore e il presidente Stefano Rosso

Alcune azioni di gioco del Rossano Veneto contro il Salva-tronda e il tecnico Della Valentina (foto Zanolla)

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L’inaugurazione ufficiale della co-pertura della tribuna est, avvenuta prima della partita Cittadella-Pro Piacenza di domenica 27 settem-bre 2015 con il ricavato devoluto in beneficenza agli alluvionati del Veneto e del piacentino, è un salto di qualità che la società del presi-dente Andrea Gabrielli ha portato a termine in questo periodo.

Intanto il campio-nato di Lega Pro è iniziato con la vit-toria del Cittadella nella partita d’esor-dio al Tombolato con il Cuneo. Due a uno il risultato, che avrebbe potuto es-sere più rotondo (gol di Bizzotto e Jallow) sfruttando le nume-rose palle-gol create.

Resta da recupe-rare la partita della seconda giornata con la Pro Patria, squa-dra che si è iscritta in extremis e non era pronta nelle prime gare.

Nel frattempo la rosa del Cittadella è stata ritoccata con il difensore centrale Michele Pellizzer passato in serie B con l’Entella, mentre in attacco è arrivato il brasiliano Lu-cas Chiaretti Cossenzo.

Nella terza di campionato a Meda il pareggio (0-0) con il Re-

nate ha lasciato l’amaro in bocca per almeno sei-sette occasioni da gol non finalizzate. La buona pre-stazione tuttavia alimenta la fidu-cia per le successive partite con Pro Piacenza, Pavia, Padova e… recupero con la Pro Patria.

TIFOSI. Nonostante la retro-cessione in Lega Pro i club granata continuano con rinnovata passio-

ne a seguire il Cittadella, anche se qualche defezione è ovvia, come si evince dal numero di abbonati calato rispetto ai 1573 in serie B.

La volontà di risalire in cadet-teria è forte, come emerso anche nella recente inaugurazione del-

la sezione “Jesolo Lido-Bar Da Mario-Hotel Lotenz” del titolare Roberto Buscato, collegata con il club “Angelo Gabrielli Granata per sempre”.

A Jesolo era presente la società con in testa Margherita Gabrielli seguita da Silvio Bizzotto e Fe-derico Cerantola, mentre la squa-dra era rappresentata dal tecnico

Roberto Venturato e l’intero staff con il vice Edoardo Gorini, il preparatore atleti-co Andrea Redigolo, quello dei portieri Andrea Pierobon e il collaboratore Rober-to Musso.

Notevole la rap-presentanza dei ti-fosi con numerosi presidenti dei club granata e il centro di coordinamento.

Oltre alla dele-gazione del Citta-della erano presenti il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia con l’assessore allo sport Ennio Valiante e sportivi locali.

Fra le idee scaturite durante la serata c’è anche un triangolare fra lo Jesolo, il Cittadella e il Paler-mo, considerato che il direttore sportivo della società di Zampari-ni, Manuel Gerolin, è jesolano.

Rino Piotto

Andrea Pierobon, mitico portiere del Cittadella, ora pre-paratore dei portieri, all’inaugurazione del club granata di Jesolo fra il titolare del “bar Pizzeria da Mario” Roberto Buscato e signora

il grande Sport calcio 4 ottobre 2015 -7Lega Pro Inaugurata la copertura della tribuna est e devoluto il ricavato della prima gara alluvionati del Veneto

Cittadella: «Riconquistare i tifosi»ATLETICA

Salf, tredici medaglie ai nazionaliSilvano Birollo, presidente del Salf Granata Club, con il nuovo gadget, un cappellino fiammante che rinnova il look del club

il tesseramento 2015/16 con l’omaggio di un cappellino, spiega: «I nostri programmi non si limitano solo a seguire il campionato del Cit-tadella perché nelle trasferte che organizziamo in pullman curiamo anche l’aspetto storico e culturale. Quest’anno puntiamo a organizzare due trasferte fra: Mantova con lo splendore dei Gonzaga, Salò con il lago di Garda e Pavia con la storia dei Longobardi. Inoltre promuo-viamo ogni anno la “Festa della Fratellanza, giunta alla 15. edizione, sul significato della bandiera olimpica. Facciamo parte del Centro di coordinamento dei club granata e collabo-riamo con le realtà del territorio sia a livello sportivo che sociale».

Nel recente Campionato Nazionale Csi di Grosseto l’atletica Salf Altopadovana ha vin-to tredici medaglie (di cui quattro primi posti) continuando così una storia gloriosa.

Flavio Silvello, presidente della Salf Fon-taniva nel periodo aureo dal 1999 al 2012, sostiene: «L’apice è stato raggiunto nel 2012 nei campionati nazionali Csi a Castelnovo ne’ Monti con trentaquattro medaglie, di cui ben ventuno d’oro. I risultati, però, non sono mai stati nella Salf la cosa prioritaria, ma la conseguenza di una sinergia territoriale, per-ché gli aspetti formativo e culturale sono più importanti. Il coinvolgimento dei referenti dei Comuni dell’alta padovana ha consentito durante la mia presidenza un coordinamento ottimale».

«Ho fondato la Salf nel 1975 – racconta in-vece Rino Piotto - garantendo di persona le affiliazioni e i programmi nei primi anni. Poi la collaborazione di persone sensibili ha per-messo una crescita costante dell’attività sia in quantità che in qualità. In particolare la siner-gia dell’atletica con il calcio, tramite la Road facente capo al vicepresidente del Cittadella Giancarlo Pavin, ha favorito una notevole at-tività sociale e sportiva anche con iniziative di sport-solidarietà a favore di alcuni missionari che operano nel terzo mondo».

Da alcuni anni queste iniziative sono portate avanti dal Salf Granata Club. Il presidente Sil-vano Birollo, che in questo periodo ha aperto

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il grande Sport sport & avventura 4 ottobre 2015 -8L’angolodella prevenzionea cura del dottor Gianluca Gnoatoosteopata e fisioterapista

informazione promozionale

Qel fas�dio al gomito e all’avambrac-

cio, senza una ragione chiara, che compare dopo un’a�vità fisica normale oppure dopo uno sforzo insolito, qualunque sia il mo�vo, rappresenta un sintomo sempre più frequente nella società moderna e colpisce sogge� spor�vi, sedentari, o che pra�cano a�vità lavora�ve intense.

Tennis Elbow”, “Go-mito del tennista”

o “Epicondilite”! Tu� termini che indicano lo stesso dolore laterale al gomito, che si irradia, a volte, lungo l’avam-braccio fino alla mano, o lungo il braccio fino alla spalla. Compare spesso improvvisamente, senza chiaro mo�vo, dopo una par�ta (tennis, basket, volley, kayak, ecc.)

oppure dopo un’a�vità lavora�va come alzare dei pesi, tagliare una siepe, dipingere una parete, u�liz-zare il mouse, e così via. Nei giorni successivi il dolore compare anche solamente nel versare l’acqua, gira-re la maniglia di una porta, cambia-re la marcia dell’auto, lavarsi i den� ..., e nasce dai tendini dei muscoli estensori del polso-dita, nel loro punto di inserzione su una zona del gomito de�a Epicondilo.

Esami come Riso-nanza ed Ecografia

quasi sempre non rilevano patologie o infiammazioni. La ricerca scien�fica ha dimostrato con cer-tezza come le terapie an�nfiammatorie che coprono i sintomi (farmaci, laserterapie, ultrasuonoterapie, fasce�e di compressione, ecc.) non sono risolu�ve, ma migliorano solo tem-poraneamente. Ai le�ori chiedo quindi lo sforzo di andare oltre il sintomo, ed iniziare a cercarne la causa.

È ragionevole pensare che uno sforzo intenso sviluppi una

tensione a livello dei tendini dell’avambraccio. Ma la domanda da porsi è: “Perché quello stesso sforzo, che nella maggior parte dei sogge� non porta disturbi, in altri genera dolore?” È indispensabile

Tennis Elbow,patologia del tennista ma non solo

valutare se tu�a la catena musco-lare dell’arto superiore (da colonna a spalla, gomito, polso) esprime una forza equilibrata. Se uno degli anelli muscolari è debole, gli altri dovranno compensare e andranno incontro a tensione, sovraccarico

e dolore.

La valutazione osteopa�ca analizza specificatamente la

dinamica del gesto spor�vo-lavora-�vo e individua con test scien�fici manuali i deficit del controllo del movimento (pun� deboli della ca-tena muscolare) spiegando quindi la causa delle tensioni eccessive.

In base all’esito di tale screening approfondi-to, viene impostato il programma terapeu�-co adeguato, che punta al tra�amento manua-le per ridurre le zone di tensione (dalla regione cervicale al polso), e alla rieducazione con esercizi per ripris�nare forza e controllo del “meccanismo scapola-spalla-braccio”.

Quando il corpo sof-fre è indispensa-

bile informarsi per capire l’origine del problema. La consapevolezza vi dà la possibilità di scegliere lo spe-cialista più aggiornato, la terapia più indicata e vi garan�sce la pre-venzione. Scoprirete o�mi risulta� nella guarigione, ma sopra�u�o diminuiranno i rischi di ricaduta.

La bellezza del curare un orga-nismo è studiare nel profondo

i suoi meccanismi funzionali, per arrivare a cogliere i suoi problemi disfunzionali.

Risonanza edecografia quasisempre non ri-levano patolo-gie e i farmacinon risolvono

‘‘

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Trail degli Eroi Oltre 700 trailrunner alla quinta edizione

Sul Grappaspirito traile voglia di vita720 iscritti, ben oltre 600 arriva-ti alla quinta edizione del Trail degli Eroi. La manifestazione, non oceanica per scelta, ma di nicchia “felice”, quest’anno ha fatto quattro proposte per cono-scere il territorio del Grappa: il Trail classico di 46 chilometri, l’Ultra di 80 e lo Sky di 30. Par-tecipanti anche da molto lon-tano, compresi gli Usa. In più, ha aggiunto il vertical il saba-to prima dei trail, una salita in direttissima dalla Madonna del Covolo a Cima Grappa che ha visto aderire una sessantina di partecipanti.

Non sono mancati i consueti qui pro quo da parte di qualche

atleta “delal domenica” che vo-leva a tutti i costi fare la salita o la gara senza rispettare gli equi-paggiamenti obbligatori richie-sti dalle norme, ma la montagna - dicono gli organizzatori - non è una cosa da prendere alla leg-gera e lo spirito trail va bene se accoppiato al buon senso e alla sicurezza. In alto, nella notte, c’erano 4 gradi e questo dice tutto.

Quelli dell’Ultra hanno pre-so il via alle 3 del mattino, tra freddo e pioggia che li ha angi-stiati per un paio d’ore. Alle sei il via del classico, alle 8 dello Sky. Il vertical è stata la sopre-sa del sabato, con partecipanti

determinati e grandi storie da raccontare. Tra le quali quella di Valerio, trapiantato di reni, il più anziano in gara, e quella di Milena, in chemioterapia ma assolutamente decisa a tentare l’avventura. Entrambi hanno deciso la sera prima di esserci, un inno allo sport e alla voglia di vivere, il loro, assolutamente da sottolineare.

Gli atleti si sono confidati con gli organizzatori. In genere hanno spiegato che a muoverli è stata la passione o lo spirito trail, oltre alal bellezza di un paesag-gio fantastico. Molti hanno det-to di aver provato i brividi nel passaggio attraverso l’ossario,

in un silenzio surreale, là dove la Storia la fa da padrona.

Fantascientifico il tempo del-l’Ultra Trail, 80 chilometri con 4mila metri di dislivello positi-vo corsi in 8 ore, 54’ e 39 secon-di dal vincitore Stefano Fantuz, seguito da Gabriele Gallo e Ivan Cao. Prima delle donne Cristiana Follador, seconda Ita Emanuela Marzotto.

Nel Trail degli Eroi classico di 46 chilometri vittoria di Giu-lio Piana, poi Nicola Giovanelli e Samuele Toscan. Al femmi-nile, vittoria di Anna Pedevil-la seguita da Silvia Bertolin e Alessandra Olivi.

Nello Sky degli Eroi, vitto-

esperto nei disequilibri del movimento articolare e muscolare,di fitoterapia e alimentazione nel sistema scheletrico

Con l’inizio della nuova stagione sportiva, di fronte ad un così ampio panorama di discipline bassanesi, si apre per la prima volta su Il gran-de Sport una rassegna dedicata alla salute dello sportivo, da un punto di vista tutto nuovo: quello della prevenzione. Lo spazio autogestito dal dott. Gianluca Gnoato vuol essere un servizio per tutti gli sportivi, dai professionisti agli amatoriali, che offre descrizioni scientifiche ag-giornate dei vari sintomi, e soluzioni basate sulla causa del disturbo.

Epicondilo

ULTRA TRAIL DEGLI EROI (80 KM)1 Fantuz Stefano 8:54:39 1986; 2 Gallo Gabriele 9:29:24 1979; 3 Cao Ivan 9:38:17 1972; 4 Follador Cristiana 9:46:12 1977; 5 Brigo Roberto 9:58:50 1965; 6 Alba Luca 10:13:26 1986; 7 Giordano Ivan 10:33:39 1983; 8 Cappelletto Maurizio 10:33:40 1971; 9 Vanzo Elia 10:41:43 1984; 10 Ballan Nicola 10:56:39 1985; 11 Tonin Andrea 10:57:10 1980; 12 Todesco Demis 11:04:50 1974; 13 Pazzaglia Roberto 11:07:35 1973; 14 Scarpelli Gian Luca 11:09:58 1965; 15 Zanini Riccardo 11:16:00 1965; 16 Scalco Mariano 11:16:49 1974; 17 Battaglia Emanuele 11:16:50 1969; 18 Pietrobon Stefano 11:19:16 1975; 19 Granzotto Andrea 11:31:43 1986; 20 Bergamin Luca 11:33:42 1976; 21 Brombin Matteo 11:37:27 1979; 22 Chieregati Francesco 11:40:34 1958; 23 Melchiorri Marco 11:46:04 1963; 24 Leone Alfonso Martino 11:50:46 1975; 25 Locatelli Alessandro 11:50:50 1980; 26 Mamprin Eddy 11:50:59 1980; 27 Damiani Francesco 11:51:26 1979; 28 Mognol Edy 11:52:37 1967; 29 Pezzuolo Stefano 11:56:38 1970; 30 Nacci Mauro 11:59:43 1962; 31 Grigolon Andrea 12:05:12 1974; 32 Marzotto Ita Emanuela 12:06:14 1963; 33 Cavatorta Gabriele 12:13:54 1975; 34 Maggi Marco 12:17:45 1981; 35 Petris Luigi 12:23:12 1968; 36 Sara Massimo 12:34:17 1967; 37 Bissacco Federico 13:07:35 1976; 38 Grimandi Fabrizio 13:18:10 1965; 39 Bassan Simone 13:32:35 1965; 40 Miron Mihail 13:52:27 1967; 41 Gregis Andrea 14:09:45 1982; 42 Barbiero Gianluca 14:12:41 1985; 43 Agostinelli Roberto 14:26:51 1968.

TRAIL DEGLI EROI (46 KM)1 Piana Giulio 4:29:44 1981; 2 Giovanelli Nicola 4:33:24 1985; 3 Toscan Samuele 4:36:59 1983; 4 Ferraro Alessandro 4:43:10 1985; 5 Orsingher Giovanni 4:59:40 1969; 6 Andolfato Massimo 5:00:59 1983; 7 Zanatta Andrea 5:12:09 1973; 8 Zarpellon Nicola 5:12:22 1992; 9 Marsetti Lorenzo 5:21:47 1969; 10 Miotto Mirko 5:23:21 1987; 11 Pedevilla Anna 5:23:21 1973; 12 De Conti Danilo 5:23:47 1960; 13 Dalla Palma Matteo 5:26:42 1987; 14 Colla Roberto 5:31:38 1978; 15 Zambon Alessio 5:31:44 1992; 16 Ferrari Nicola 5:31:52 1990; 17 Modanese Marco 5:31:58 1981; 18 Giovanelli Matteo 5:35:36 1983; 19 Mastrotto Roberto 5:35:51 1987; 20 Costabiei Patrick 5:36:51 1973; 21 Bertoldo Nicola 5:37:21 1994; 22 Lorenzi Thomas 5:37:58 1979; 23 Musazzi Simone 5:38:02 1969; 24 Locori Nicolas 5:38:56 1982; 25 Barzon Simone 5:40:24 1984; 26 Munaretto Gianni 5:40:47 1972; 27 Torresan Andrea 5:42:23 1988; 28 Saccardo Carlo 5:42:27 1972; 29 Venier Marco 5:43:16 1972; 30 Dalla Torre Guido 5:43:48 1966; 31 Piovesana Alex 5:44:50 1978; 32 Frisoni Emanuele 5:45:41 1989; 33 Rispetto Alberto 5:45:42 1973; 34 Morellato Valerio 5:46:40 1963; 35 Carrarini Mauro 5:47:23 1980; 36 Cappellari Daniele 5:50:30 1965; 37 Cecchetto Guido 5:50:31 1968; 38 Alberton Marco 5:52:17 1982; 39 Valagussa Alessandro 5:57:39 1979; 40 Azzolini Ivan 5:58:29 1969; 41 Moro Andrea 5:59:10 1974; 42 Catalani Simone 6:01:30 1975; 43 Deavi Paolo 6:01:40 1972; 44 Mion Alessandro 6:03:14 1978; 45 Alessandrini Paolo 6:04:40 1983; 46 Job Stephane 6:04:48 1975; 47 Grespan Davide 6:06:03 1981; 48 Antonello Gianberto 6:06:05 1963; 49 Barcella Sergio 6:06:34 1976; 50 Ferloni Roberto 6:06:45 1967; 51 Torrenti Alessandro 6:07:33 1985; 52 Fietta Stefano Franco 6:08:05 1975; 53 Battocchio Thomas 6:08:58 1979; 54 Galuppa Matteo 6:09:19 1985; 55 Sturla Paolo 6:12:05 1978; 56 Zecchin Gianmarco 6:12:16 1989; 57 Trevisan Alessandro 6:13:47 1980; 58 Benso Andrea 6:13:52 1975; 59 Turra Pierfrancesco 6:14:50 1967; 60 Checchin Ermenegildo 6:15:43 1972; 61 Guerra Filippo 6:15:57 1977; 62 Scalabrin Luca 6:16:48 1966; 63 Carazzato Dario 6:17:07 1964; 64 Toniolo Silvio 6:17:28 1974; 65 Bergamin Massino 6:20:11 1958; 66 Furlan Lino 6:21:46 1969; 67 Pianca Fabio 6:21:54 1964; 68 Giacomuzzi Giuseppe 6:22:01 1966; 69 Consolaro Ivan Alberto 6:22:29 1976; 70 Manolli Paolo 6:23:00 1974; 71 Pizzolato Alessandro 6:23:18 1977; 72 Nieto Raùl Alberto 6:23:36 1964; 73 Bertolin Silvia 6:23:48 1979; 74 Valagussa Valerio 6:24:55 1988; 75 Anselmi Giuseppe 6:26:01 1969; 76 Panzera Fabiano 6:26:26 1974; 77 Lufino Andrea 6:26:35 1976; 78 Trentin Simone 6:27:09 1973; 79 Parrini Pierluigi 6:27:13 1966; 80 Maraldo Juri 6:27:47 1971; 81 Masiero Marco 6:27:59 1980; 82 Loss Lorenzo 6:30:19 1976; 83 Cerantola Gerri 6:31:32 1971; 84 Zaltron Diego 6:32:37 1985; 85 Olivi Alessandra 6:33:23 1991; 86 Benetti Fabio 6:35:04 1972; 87 Righetti Mia 6:35:19 1975; 88 Carturan Mirko 6:35:25 1980; 89 Bettega Ernesto 6:36:58 1962; 90 Guazzelli Antonio 6:36:59 1974; 91 De Boni Fabio 6:37:47 1973; 92 Franco Paolo 6:38:20 1984; 93 Bassa Tommaso 6:38:25 1992; 94 Miotto Enrico 6:40:58 1972; 95 Vedova Gabriele 6:41:57 1973; 96 Baraldo Vanni 6:42:54 1964; 97 Marelli stefano 6:43:28 1982; 98 Zanella Luca 6:43:40 1984; 99 Ghersinich Lorenza 6:43:46 1971; 100 Piombin Giovanni 6:44:05 1979; 101 Lenotti Cristian 6:44:10 1974; 102 Perin Gianmaria 6:45:53 1974; 103 Corona Giorgio 6:46:32 1992; 104 Crivellari Barbara 6:47:17 1971; 105 Fortuna Damiano 6:48:13 1970; 106 Galiotto Dario 6:50:55 1971; 107 Bizzaro Gastone 6:51:48 1963; 108 Canocchi Elisa 6:51:52 1979; 109 Frigo Stefano 6:52:23 1972; 110 Scaroni Mauro 6:54:15 1965; 111 Castegnati Angiolino 6:54:15 1966; 112 Sorio Francesco 6:56:05 1965; 113 Duò Michele 6:57:04 1978; 114 Zaborra Yari 6:57:20 1977; 115 Fioraso Davide 7:00:44 1979; 116 Dal Monego Gabriele 7:01:01 1978; 117 Gradassi Mauro 7:01:11 1959; 118 Papotti Cristiano 7:02:06 1970; 119 Costa Nicola 7:02:08 1972; 120 De Poi Orietta 7:03:02 1972; 121 Berardi Domenico 7:04:37 1972; 122 Canuto Alessandro 7:07:32 1984; 123 Giugni Giovanni 7:08:08 1981; 124 Costanzo Fabrizio 7:08:09 1967; 125 Cattaruzza Alfio 7:09:15 1976; 126 Simioni Alcide 7:09:27 1971; 127 Loncar Denis 7:09:28 1957; 128 Dorigatti Franco 7:10:28 1958; 129 Noris Tommaso 7:10:51 1964; 130 Pieri Luca 7:12:00 1965; 131 Furlan Fabrice 7:12:02 1965; 132 Rubrini Michele 7:12:05 1978; 133 Ruffoni Andrea 7:12:06 1970; 134 De Munari Andrea 7:12:11 1985; 135 Bergamin Fabio 7:13:06 1978; 136 Paci Stefano 7:13:27 1967;

137 Groppazzi Edoardo 7:14:00 1968; 138 Sartor Maurizio 7:14:56 1962; 139 Ciccarelli Gianluca 7:15:01 1970; 140 Manganoni Flavio 7:15:19 1977; 141 Bedon Doriano 7:15:42 1972; 142 Pavan Riccardo 7:16:16 1981; 143 Mondin Angelo Pio 7:17:33 1977; 144 Remor Michele 7:17:35 1979; 145 Cavallini Dario 7:18:12 1976; 146 Menegozzo Maria Cristina 7:18:17 1965; 147 De Rossi Michele 7:19:49 1962; 148 Zanolini Michele 7:20:56 1975; 149 Dal Bello Cristina 7:21:13 1980; 150 Vicenzi Alberto 7:21:20 1984; 151 Cavallin Massimo 7:22:48 1971; 152 Didonè Luca 7:24:22 1968; 153 Monteleone Leonardo 7:24:38 1974; 154 Signori Sabrina 7:24:48 1971; 155 Bolzan Andrea 7:25:58 1975; 156 Fierro Luigi 7:26:15 1966; 157 Dovesi Mauro 7:27:11 1976; 158 Cappellaro Andrea 7:27:44 1963; 159 Giambattistoni Nicola 7:28:06 1973; 160 Trivellato Andrea 7:29:19 1965; 161 Tonello Marco 7:29:22 1985; 162 Fortuna Graziella 7:29:27 1973; 163 Gambasin Raffaele 7:29:28 1959; 164 Belia Michele 7:30:00 1966; 165 Casagrande Valter 7:30:31 1961; 166 De Nardi Viviana 7:31:12 1976; 167 Stocco Simone 7:31:39 1972; 168 Benetti Massimo 7:31:49 1975; 169 Poli Matteo 7:31:54 1986; 170 Giambattistoni Luca 7:33:08 1970; 171 Carraro Ermanno 7:33:55 1964; 172 Zanini Daniele 7:34:41 1974; 173 Baccin Francesco 7:34:55 1970; 174 Grosso Roberto 7:35:03 1964; 175 Chiappin Carlo 7:36:05 1975; 176 Matteazzi Massimo 7:36:46 1959; 177 Scarsini Michele 7:37:56 1977; 178 Masiero Domenico 7:38:26 1966; 179 Niero Simone 7:38:27 1971; 180 Zavarise Franco 7:39:53 1960; 181 Sergola Maria Rita 7:40:06 1960; 182 Romano Elvis 7:40:39 1973; 183 Grion Alessandro 7:40:41 1972; 184 Miotti Omar 7:40:43 1972; 185 Ferrisi Simone 7:40:59 1968; 186 Furlanetto Antonio 7:43:05 1974; 187 Grandin Giorgio 7:43:28 1965; 188 Chemello Corrado 7:44:26 1968; 189 Pinton Flavio 7:44:31 1962; 190 Favaro Mattia 7:44:37 1981; 191 Nicolini Andrea 7:47:16 1983; 192 Bosa Daniela Maria 7:47:44 1954; 193 Anastasio Diego 7:47:48 1972; 194 Carraro Silvano 7:47:53 1969; 195 Pucci Giulia 7:48:26 1992; 196 Zanella Stefano 7:48:44 1974; 197 Favotto Luca 7:48:44 1974; 198 Macorig Nereo 7:50:19 1965; 199 Brunoro Alberto 7:51:48 1983; 200 Bais Gianni 7:52:05 1969; 01 Bisca Stefano 7:52:45 1965; 202 Fanton Antonella 7:54:06 1966; 203 Carraro Viviana 7:54:09 1983; 204 Stocco Ivano 7:54:35 1973; 205 Roccon Laura 7:56:27 1972; 206 Zancaner Alessandro 7:56:29 1997; 207 Bernard Elia 7:56:32 1976; 208 Bazzoni Emanuele 7:56:48 1976; 209 Dainese Claudio 7:56:51 1970; 210 Sala Marco 7:57:55 1972; 211 Cenedese Andrea 7:57:57 1972; 212 Rossi Giordano 7:59:26 1967; 213 Marchetti Anna 7:59:54 1961; 214 Callegari Bruno 8:04:10 1966; 215 Lazzari Gianluca 8:04:12 1969; 216 Forin Stefania 8:05:13 1967; 217 Stancabiano Salvatore 8:05:46 1972; 218 Amadio Giorgio 8:05:48 1963; 219 Candiotto Lucia 8:05:48 1967; 220 Bertoli Elena 8:06:35 1978; 221 Imperio Luca 8:09:10 1967; 222 Posocco Ezio 8:09:13 1959; 223 De Stefani Christian 8:09:54 1972; 224 Corrocher Stefano 8:09:56 1977; 225 Dijust Mauro 8:12:38 1962; 226 Piotto Francesco 8:13:35 1973; 227 Vezzani Marco 8:16:32 1975; 228 Benigno Giuseppe 8:17:30 1973; 229 Trombetta Denis 8:19:01 1973; 230 Doati Ugo Antonio 8:19:53 1951; 231 Segalina Antonio 8:23:49 1948; 232 Zuin Loris 8:25:35 1977; 233 Vivian Luca 8:26:04 1972; 234 Rispo Gianni 8:26:09 1970; 235 Benozzi Gabriele 8:31:12 1979; 236 Basso Riccardo 8:32:32 1971; 237 Ruoso Hallen 8:38:25 1973; 238 Rizzo Bruno 8:38:53 1959; 239 Barbon Alberto 8:39:04 1978; 240 Zainotto Ivan 8:43:53 1972; 241 Contri Stefano 8:45:50 1963; 242 Marta Achille 8:58:15 1969; 243 Galetti Monica 8:58:39 1967; 244 Uggè Laura Marzia 9:00:17 1971; 245 Piazzola Giorgio 9:02:39 1974; 246 Broglia Andrea 9:02:45 1967; 247 Bagarolo Flavio 9:04:18 1970; 248 Corte Alberto 9:06:32 1983; 249 Frizzarin Luca 9:14:58 1981; 250 Michieletto Mario 9:17:37 1953; 251 Piccioni Fabio 9:19:06 1973; 252 Shefer Alon 9:31:02 1971; 253 Carraro Loris 9:41:38 1964; 254 Fantini Paolo 9:49:07 1960; 255 Vitali Gilberto 9:50:05 1966; 256 Ballan Valter 9:50:19 1969; 257 Toniolo Francesco 9:56:02 1968; 258 Bonato Stefano 9:57:02 1961; 259 Zanon Gianfranco 10:01:46 1941.

SKY TRAIL DEGLI EROI (30 KM)1 Meneghel Luciano 3:24:26 1969; 2 Raimondi Giovanni 3:28:07 1969; 3 Salvati Nazzareno 3:28:26 1978; 4 Lekeuche Andrea 3:38:06 1977; 5 Tebaldi Roberto 3:40:24 1983; 6 Bertolin Francesco 3:45:42 1982; 7 Menel Stéphane 3:46:49 1976; 8 Lilli Andrea 3:47:07 1980; 9 Fedele Giorgio 3:49:57 1968; 10 Greselin Luca 3:51:52 1971; 11 De Zen Davide 3:57:41 1994; 12 Coden Danilo 3:58:23 1961; 13 De Francesch Nada 4:02:16 1971; 14 Fazio Francesco 4:06:28 1977; 15 Babetto Davide 4:08:03 1970; 16 Campigotto Michela 4:08:20 1971; 17 Melli Nicola 4:09:00 1988; 18 Perozeni Francesco 4:11:23 1967; 19 Martini Graziano 4:11:33 1964; 20 Pajaro Paolo 4:12:45 1958; 21 Crivellari Alberto 4:15:06 1982; 22 Masiero Michele 4:16:17 1988; 23 Valerio Marco 4:17:45 1974; 24 Scalco Maico 4:18:25 1960; 25 Chilese Marco 4:20:03 1981; 26 Boggian Massimiliano 4:21:25 1964; 27 Valentini Mauro 4:21:46 1975; 28 Righi Marco 4:21:47 1971; 29 Trento Luca 4:21:49 1968; 30 Dal Ferro Laura 4:22:56 1981; 31 Bacchin Matteo 4:23:07 1987; 32 Lora Diego 4:24:01 1970; 33 Giraldo Gabriele 4:24:22 1974; 34 Brusegan Leonardo 4:24:58 1984; 35 Rossetto Graziano 4:25:18 1970; 36 Masutti Benedetto 4:25:40 1965; 37 Borgato Emanuele 4:25:56 1973; 38 Dalle Fratte Paolo 4:26:21 1977; 39 Morfeo Leonardo 4:27:10 1956; 40 Masiero Marco 4:27:13 1983; 41 Scorziello Denis 4:27:35 1985; 42 Fagherazzi Fabrizio 4:27:37 1968; 43 Perez Viquez Adrian 4:27:46 1976; 44 Vialardi Massimo 4:28:43 1973; 45 Rigolone GianMarco 4:28:43 1970; 46 Pegolo Francesca 4:29:14 1983; 47 Poier Marco 4:29:20 1980; 48 De Pin Mattia 4:29:56 1988; 49 Battistella Carlo 4:29:58 1956; 50 Cesca Manuel 4:30:05 1987; 51 Da Broi Nicola 4:30:22 1979; 52 Dompieri Paolo 4:33:09 1967; 53 Dal Grande Nicola 4:33:53 1976; 54 Finco Pino 4:34:35 1971; 55 Covolan Damasco 4:34:53 1974; 56 Marinello Massimo 4:37:44 1982; 57 Bernardello Claudio 4:38:29 1979;

TUTTI I TRAILRUNNER ARRIVATI da wedosport.net

Page 9: Il Grande Sport n. 214 del 4 ottobre 2015

il grande Sport sport e avventura 4 ottobre 2015 -9

58 Borgo Mirco 4:38:30 1956; 59 Salvalaggio Alessandro 4:39:04 1987; 60 Zonta Dario 4:40:03 1973; 61 Scotton Nicola 4:40:21 1977; 62 Zoccolan Claudio 4:41:17 1985; 63 Stefa-ni Mariano 4:41:48 1965; 64 Stefani Alberto 4:41:48 1966; 65 Segatta Nicola 4:42:03 1977; 66 Ciaparrone Francesco 4:42:27 1968; 67 Culpo Paolo 4:43:17 1981; 68 Galiani Enrico 4:43:17 1982; 69 Serafini Daniele 4:43:18 1988; 70 Munaron Ennio 4:44:01 1983; 71 Santacatterina Fabio 4:46:04 1969; 72 Guasina Maria Cristina 4:48:20 1964; 73 Comero Paolo 4:48:43 1978; 74 Scacco Stefano 4:48:55 1981; 75 Albiero Gianluca 4:49:04 1976; 76 Pana Andrea 4:49:05 1979; 77 Costa Morgan 4:49:12 1968; 78 Casagrande Renzo 4:49:18 1963; 79 Crose Roberto 4:49:23 1980; 80 Baldan Diego 4:49:56 1967; 81 Volpato Alessandro 4:50:32 1983; 82 Gottardi Franco 4:50:35 1986; 83 Ribolzi Mauro 4:50:37 1972; 84 Mattana Maria Elena 4:51:27 1971; 85 Carli Matteo 4:52:08 1990; 86 Frigo Marco 4:52:08 1993; 87 Masiero Ivano 4:52:11 1964; 88 Golfetto Nicola 4:52:51 1968; 89 Toniolo Stefano 4:53:22 1969; 90 Irolsini Luca 4:58:25 1975; 91 Fiorio Luca 4:59:05 1970; 92 Ugolini Sara 5:00:47 1979; 93 Bellotto Denny 5:01:07 1987; 94 Belluzzi Nicola 5:02:29 1981; 95 Zuecco Andrea 5:02:29 1983; 96 Frizzo Luca 5:02:30 1979; 97 Roman Patrik 5:02:34 1989; 98 Mazzocco Nicola 5:02:36 1987; 99 Bellotto Erik 5:03:27 1961; 100

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Mazzarolo Fabio 5:03:28 1975; 101 Deon Michele 5:03:32 1965; 102 Volpin Nicola 5:03:49 1960; 103 Nicoletti Norris 5:04:52 1968; 104 De Paoli Elisa 5:05:43 1980; 105 Xodo Marco 5:05:54 1976; 106 Salvatico Adriano 5:06:23 1961; 107 Beltrame Mirco 5:06:56 1973; 108 Tonetto Annalisa 5:07:36 1983; 109 Rubin Mirco 5:07:37 1984; 110 Mocellin Giovanni Pietro 5:08:23 1958; 111 Rimondi Paolo 5:09:35 1969; 112 Lotto Cristiano 5:09:38 1980; 113 Dal Vecchio Andrea 5:09:45 1995; 114 Dal Vecchio Carlo 5:09:46 1966; 115 Menegatti Alberto 5:11:15 1981; 116 Fiorentini Francesco 5:12:49 1964; 117 Trevellin Alberto 5:12:49 1988; 118 Bernardello Erika 5:12:57 1977; 119 Zanrosso Ivano 5:13:13 1972; 120 Verlato Diego 5:14:08 1967; 121 Giacomuzzi Michela 5:14:09 1975; 122 Boschetto Mariangela 5:15:03 1986; 123 Perin Cristina 5:16:21 1974; 124 Tronca Antonello 5:17:24 1972; 125 Randon Nicoletta 5:18:27 1981; 126 Franzin Federico 5:18:56 1971; 127 Canella Francesco 5:19:38 1981; 128 Sperotto Adriano Luis 5:22:16 1977; 129 Pettinà Alberto 5:22:25 1977; 130 Bertola Barbara 5:22:34 1969; 131 Pistolato Roberto 5:23:11 1970; 132 Catelan Nicola 5:23:36 1970; 133 Demurtas Gian Marco 5:24:13 1976; 134 Mosco Fabio 5:25:02 1961; 135 Ceron Alessandro 5:26:21 1980; 136 Mossolin Michele 5:27:09 1969; 137 De Bacco Cristina 5:27:51 1987; 138 Baroni Daniele 5:27:58 1963; 139 Spigolon Gian Luigi 5:28:03

1970; 140 Coppe Fabio 5:28:10 1970; 141 Concato Giorgio 5:28:45 1969; 142 Frasson Luca 5:28:49 1985; 143 Simonetto Andrea 5:29:05 1983; 144 Bagattin Andrea Rocco 5:29:21 1973; 145 Storti Ilaria 5:29:42 1973; 146 Schiavo Romano 5:31:20 1995; 147 Cecchinato Alberto 5:31:32 1974; 148 Londero Daniel 5:32:02 1981; 149 Paolini Francesca 5:32:03 1976; 150 Martellato Marianna 5:32:03 1974; 151 Boca Razvan 5:32:44 1974; 152 Bergamini Davide 5:33:13 1973; 153 Campagnolo Loris 5:33:32 1961; 154 Spillare Luca 5:33:41 1973; 155 Poloni Mirco 5:34:11 1969; 156 Bogatai Lorenza 5:34:17 1970; 157 Fornaro Riccardo 5:35:45 1967; 158 Annovi Agnese 5:36:05 1989; 159 Norbiato Alex 5:36:08 1980; 160 Negretti Cesare 5:36:12 1969; 161 Reppele Luca 5:36:32 1973; 162 Ceccarelli Pierluigi 5:36:44 1973; 163 Cattani Marco 5:36:46 1985; 164 Fiori Monica 5:37:38 1975; 165 Busetto Piergiuseppe 5:38:34 1967; 166 Ardigò Mattia Carlo 5:38:38 1976; 167 Baccara Matteo 5:39:15 1979; 168 Boscagin Francesco 5:40:41 1975; 169 Strapparava Mauro 5:40:41 1988; 170 Morlupo Debora 5:40:52 1975; 171 Frare Claudio 5:42:26 1955; 172 Brunazzo Andrea 5:42:39 1968; 173 Morichi Danilo 5:42:43 1965; 174 Carraro Domenico 5:42:58 1969; 175 Fochesato Margherita 5:43:10 1984; 176 Gasparin Nicola 5:43:15 1978; 177 Ghiotto Sandro 5:45:05 1969; 178 Pinton Fabio 5:45:07 1982; 179 Pinzerato Giovanni 5:45:09 1969; 180 Ranzato Stefano 5:46:28 1979; 181 Rizzo Luca 5:46:29 1979; 182 Trento Massimiliano 5:47:41 1969; 183 Colato Elena 5:49:45 1979; 184 Cusinato Paride 5:50:22 1973; 185 Franzetti Tiziana 5:51:18 1974; 186 Nappa Diego 5:51:30 1981; 187 Rigo Renato 5:51:39 1967; 188 Guzzonato Liana 5:51:39 1981; 189 Fontana Matteo 5:51:48 1975; 190 Failla Laura 5:51:52 1987; 191 Laghetto Sandro 5:52:16 1972; 192 Feracin Roberto 5:52:20 1967; 193 Parise Bruno 5:55:16 1953; 194 Trovato Alfredo 5:56:24 1972; 195 Taddei Denis 5:59:02 1974; 196 Micheletto Davide 5:59:45 1986; 197 Zecchino Andrea 6:00:43 1981; 198 Chillon Fiorenzo 6:00:59 1962; 199 Rigodanzo Patrik 6:01:47 1977; 200 Da Rin Chiara 6:02:33 1983; 201 Merelli Glauco 6:02:42 1983; 202 Bonelli Mario 6:03:10 1967; 203 Godani Daniela 6:03:20 1964; 204 Vanin Alessandra 6:11:59 1973; 205 Lotto Veronica 6:14:39 1988; 206 Cadel Andrea 6:15:04 1972; 207 Nodaro Gianmarco 6:15:16 1969; 208 Scheda Piergiovanni 6:15:29 1965; 209 Francescato Andrea 6:15:36 1963; 210 Pasini Lorenzo 6:15:41 1963; 211 Pertile Simone 6:17:04 1971; 212 Zabeo Lorella 6:18:52 1969; 213 Seccamani Giuseppe 6:19:01 1966; 214 Emanuela Polini 6:19:03 1969; 215 Righetti Maurizio 6:24:06 1963; 216 Gherardi Ivano 6:27:17 1955; 217 Miozzo Marzia 6:28:09 1972; 218 Benetti Fabrizio 6:28:10 1966; 219 Beltrami Luciano 6:28:32 1968; 220 Lavarini Sandro 6:29:16 1975; 221 Calabria Ermanno 6:29:33 1975; 222 Pasqualini Andrea Matteo 6:29:33 1973; 223 Prati Andrea 6:29:35 1973; 224 Lanza Oscar Lido 6:29:53 1955; 225 Edwards David 6:32:08 1966; 226 Boldrin Alessandro 6:32:14 1965; 227 Bendoni Maurizio 6:33:36 1963; 228 Zin Alessandro 6:34:22 1967; 229 Bonetti Stefano 6:34:35 1974; 230 Caffaratti Ronny 6:36:42 1978; 231 Sajoro Diego 6:36:42 1978; 232 Sandonà Pierluciano 6:39:22 1962; 233 Zavagnin Beniamina 6:40:48 1963; 234 Giacomuzzi Sandra 6:40:48 1968; 235 Allegro Simone 6:41:03 1972; 236 Ceola Nicoletta 6:42:37 1972; 237 Scarso Riccardo 6:42:40 1970; 238 Rondi Valentina 6:43:21 1971; 239 Decandia Caterina 6:45:22 1977; 240 Ventre Carmelo 6:46:36 1966; 241 Tecchio Giuliano 6:51:32 1980; 242 Cavazzan Maela 6:53:57 1986; 243 Neri Caterina 6:54:00 1985; 244 Loriotti Luca 6:54:36 1970; 245 Lorenzon Fulvio 6:58:35 1979; 246 Fabris Davide 6:59:51 1975; 247 Turra Giuliana 7:05:42 1980; 248 Vianello Fabio 7:06:02 1972; 249 Bernardi Monica 7:12:02 1964; 250 Visentin Paolo 7:13:09 1975; 251 Martignago Daniele 7:21:38 1988; 252 Santi Sandra 7:21:43 1972; 253 De Faveri Fernanda 7:51:32 1951; 254 Valzan Arianna 7:54:45 1979; 255 Baù Ilaria 7:54:46 1977; 256 Villan Cinzia 8:00:25 1962; 257 Dal Bo Zanon Carlo 8:00:26 1969.

ria di Luciano Meneghel, se-guito da Giovanni Raimondi e Nazzareno Salvati. Le prime tre classificate sono Nada De Francesch, Michela Campigot-to, Laura Dal Ferro.

Al Vertical degli Eroi i prim-ni tre sono stati Daniele Mene-ghel, Doris Dereani e Davide Gabardo; il più giovane Davide Caverzan, primo over 40 Mar-co Bresolin e primo over 60 Valerio Sani

Al femminile, ecco le prime tre: Francesca Rossi, Sara Della Coletta, Pamela Peretti. Prima over 60 Milena Della Piazza.

Qui a fianco un mo-mento del vertical e, sotto, del trail. A destra addetti al servizio Scope e l’arrivo del classico di 46 chilometri.Nella pagina a sinistra il vincotore del Trail classico, Giulio Piana, con Nicola Giovanelli, secondo, già primo arrivati in una edi-zione precedente.

Nelle foto a fianco diversi momenti delle premiazioni, con l’op-portunità di vedere in

faccio gli “eroi”...Dal basso verso l’alto:

le due dell’Ultra, i tre del classico, i tre dello Sky, le tre del classico, i primi tre dell’Ultra, le

prime tre dello Sky e il podio dei primi

tre dell’Ultra

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il grande Sport basket 4 ottobre 2015 - 10

È stato un allenamento decisa-mente fuori dall’ordinario, quello che ha visto protagonisti i ragazzi dell’Ap Castelfranco e quelli del-l’Asd Germinal Karate Castel-franco. Le due società castellane hanno unito le forze per una sera, per-mettendo ai giocatori dell’Io Master di spe-rimentare nuove tec-niche di allenamento insieme a campioni del calibro di Mattia Busato, 22enne me-daglia d’argento ai recenti Giochi Olim-pici Europei di Baku, in Azer-baijan.

«Ci sono tanti punti in comu-ne tra karate e pallacanestro, dal punto di vista coordinativo, co-gnitivo e condizionale - spiega Niki Mardegan, presidente del-l’Asd Germinal Karate Castel-franco -. Ci siamo divertiti, è sta-

to un esperimento coinvolgente e positivo, interpretato con serietà e impegno da entrambe le parti».

Tra i promotori dell’iniziativa, il coach dell’Io Master Fabio Us-saggi: «Abbiamo voluto proporre

alla squadra questa esperienza per aiutarla a crescere dal punto di vi-sta della concentrazione, e della reazione immediata a ciò che può succedere in campo. Sono soddi-sfatto di come i ragazzi l’hanno affrontata, li ho visti molto presi e penso che si siano anche diver-titi».

ESPERIMENTI SPORTIVI

Karate e pallacanestrosi allenano all’unisono

Serie A1 donne La rumena Pascalau è il colpo di mercato messo a segno dalla società di San Martino di Lupari

Florina, la principessa dell’estIl Fila San Martino-Lupe Basket riparte nel terzo campionato con-secutivo di serie A1 femminile (dopo lo scorso straordinario ter-zo posto e le Final Four di Coppa Italia) con una temibile doppia trasferta a Napoli all’Opening Day del 3 e 4 ottobre contro le padrone di casa, mentre dome-nica 11 va al Taliercio di Mestre nel derby con la Reyer Venezia. Esordio al Palasport di San Mar-tino di Lupari domenica 18 con-tro Orvieto.

La squadra dell’appassiona-to presidente Vittorio Giuriati e dello storico presidente onorario Francesco Cordiano, affiancati dallo sponsor Fila della famiglia Pettenon e un solido gruppo di partners, diretta dall’allenatore friulano di Palmanova Gianluca “Larry” Abignente (assistant-coach azzurro), ha inserito nello scacchiere tre nuove pedine: la giovane ala di 183 cm Martina Fassina, classe ‘99 di Castelfran-co Veneto (rientrata dal prestito Reyer dove ha vinto lo scudetto Under 17, recente bronzo con l’Italia ai Campionati Europei in Portogallo); la forte guardia Usa Jori Davis, classe ‘89, 177 cm, e il pivot Maria Florina Pascalau.

Proprio la fuoriclasse rumena è stata un “colpo di mercato” a effetto che il presidente Giuriati ha messo sul piatto del campio-nato per tentare di replicare una annata al vertice.

Florina Pascalau, nata a Cluj-Napoca, classe ‘82, centro di 194 cm, dopo gli inizi nelle gio-vanili e prima squadra locale (‘96/’97) e un quinquennio al Municipal Targoviste (‘97/2002) si trasferisce in Sicilia al blaso-nato Priolo (2002/2011) per una decennale esperienza italiana compresa l’annata tricolore a Taranto (2001/2012 - purtroppo fermata da un grave infortunio al ginocchio sinistro), imponendosi come una delle più forti gioca-trici internazionali e pluriennale titolare e perno della Nazionale Rumena.

Rientrata in patria, ristabili-

tasi dallo sfortunato incidente, gioca sempre con notevoli per-formances i campionati al Muni-cipal Targoviste, Cluj Napoca e Sfantu Gheorghe, disputando un eccellente Europeo (media-punti 12.5 e prestazioni di rilievo) in Ungheria-Romania lo scorso giugno, riscontrando le attenzio-ni del “Fila San Martino” che la

riporta in Italia come autentica “stella” della società dell’alta pa-dovana e del campionato, consi-derando la prestigiosa esperienza americana nella Wnba (la Nba femminile) ai “Seattle Storm” nel 2008 e le formidabili quali-tà generali che la pongono nella nobile élite del firmamento mon-diale del basket femminile.

Seppure di notevoli doti fisi-che, oltre a essere fra le top-one sotto le plance (sia in difesa che in attacco) possiede eccellen-te velocità con rapidi scatti nei capovolgimenti di fronte, unite a capacità tecniche sopraffine e splendido palleggio con fraseggi di alta scuola cestistica e spic-cato estro e abilità nel contrasto

e confronto diretto, uno contro uno, e nelle sue entusiasmanti “chiusure cliniche” a canestro, di indubbio spessore Wnba.

Giocatrice tutto-campo con elevate percentuali di finaliz-zazioni dalla media e lunga distanza, “bucando” la retina spesso anche da tre e di solida concretezza nel tiro-libero, con costante doppia cifra negli scorer a referto.

Atleta agonisticamente spet-tacolare, ma soprattutto persona esemplare per intense qualità morali, di profonda stima e ri-spetto, dai modi di proporsi fini e

sobri, dal carattere carismatico e di forte personalità e impatto nel dialogo, considerata dai coach e colleghe autentica leader in cam-po e nello spogliatoio è molto af-fascinante per la sua incantevole ed elegante bellezza, con uno “charme” tutto speciale di garbo e raffinatezza, grazie agli sma-glianti e caratteristici occhi ca-stani e la chioma bionda, spesso racchiusa nella coda di cavallo, che ne fanno ancora a 33 anni la splendida “principessa dell’est” del basket e la nuova meraviglio-sa stella giallo-nera delle Lupe.

C’era grande attesa per il debutto dell’Orange One nel torneo di serie C edizione 2015-2016. Non solo perché una nuova stagione ha preso il via, ma so-prattutto per verificare sul campo gli esiti della co-siddetta “rivoluzione” rossogialla.

La ventata di cambiamento che nel corso del-l’estate ha caratterizzato la società bassanese, è passata finalmente dalla teoria alla pratica. Pur-troppo però l’esordio stagionale non ha arriso alla squadra di coach Matteo Mattioli, uscita sconfitta dal parquet della Fluid System 80 Tarcento.

La compagine friulana, neopromossa nella cate-goria e che presenta un gruppo grossomodo con-fermato rispetto all’anno scorso, ha fatto valere sia il fattore casalingo che l’entusiasmo per il debutto in serie C. Dopo un buon inizio, i rossogialli hanno subito l’impeto dei padroni di casa, e non sono riu-sciti a ribaltare le sorti del match.

Alla fine il tabellone ha segnato 79-66 per i

friulani. Insomma, non è riuscito il blitz esterno ai ragazzi di Mattioli, che sono rincasati sì con una sconfitta, ma con diversi motivi per essere fidu-ciosi nel prosieguo di torneo. Innanzitutto, in terra friulana i giovani bassanesi hanno tenuto il cam-po egregiamente contro giocatori dai trascorsi in categorie superiori. Una formazione giovanissima come quella del Bassano, che sta cercando il pro-prio equilibrio, non ha certo sfigurato contro av-versari più esperti.

Inoltre, anche in questo campionato ogni partita sarà una battaglia e nessuno regalerà alcunché: e l’Orange One potrà disporre sempre di forze fre-sche. In fine, tra i singoli, da sottolineare il 20 punti messi a referto dal figliol prodigo Andrea Bordi-gnon ed i 10 di Stefano Gallea, due senatori da cui ci si attende molto in questo torneo e che hanno dimostrato di essere già in forma.

Stefano Cirillo

SERIE C UOMINI

Orange One, partenza in salita

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il grande Sport altri sport 4 ottobre 2015 -11

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Fair play A Fontaniva la tradizionale manifestazione tra Forze dell’ordine

Carabinieri a man bassaÈ stato un successo superiore alle precedenti edizioni il “6. torneo Fair Play” di calcio orga-nizzato allo stadio Fabio Pasina-to di Fontaniva dalla vulcanica Franca Lovisetto, titolare del-l’agenzia E-vent.

Hanno partecipato le squadre rappresentative di ben sei Forze dell’Ordine: Carabinieri con ca-pitano Giuseppe Saccomanno, Polizia di Stato (Michele For-maggio), Guardia di Finanza (Giuseppe Taverna), Vigili del Fuoco (Mauro Bacelle), Polizia Locale (Gledis Sambugaro), Cavalieri di Malta (Damiano Tommasi).

Molte le autorità locali e spor-tive presenti, fra cui il sindaco di Fontaniva Lorenzo Piotto con il vice Marcello Mezzasalma e gli assessori Mary Basso e Antonia Trento, mentre per il comune di Cittadella erano presenti gli assessori Chiara Lago e Paolo Vallotto.

Presenti anche rappresentan-ze nazionali dell’associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche (Anioc), del Pa-nathlon e del Rotary, dell’Anfi, dell’Anps, dei Cavalieri Crocia-ti di Malta, inoltre il presidente dell’Us Fontanivese San Gior-

gio Odone Zorzo, del Circolo Tennistico Cittadellese Maria Marchetti e la Sos Altopadova-na.

La manifestazione, oltre a ringraziare le Forze dell’Ordine per il loro operato di protezione e sicurezza, ha avuto uno scopo benefico a favore dell’Associa-zione “Ragazzi del Sole” pre-sieduta da Lucia Pierobon.

Il torneo è stato preceduto da

una spettacolare esibizione di aereo modellismo da parte del campione del mondo Luca Pe-scante e da una gruppo di danza-trici, poi il passaggio dell’aereo che ha lanciato una colorata scia tricolore mentre risuonavano le note dell’Inno Mameli con la benedizione di don Ettore.

Il succedersi delle partite eli-minatorie e finali si è protratto fino alle 14 con la vittoria dei

Carabinieri sui Cavalieri di Mal-ta. Terzi i Vigili del Fuoco sulla Guardia di Finanza, mentre la Polizia locale ha prevalso sulla Polizia di Stato.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a questa riuscitissima manifesta-zione è stato rivolto da Franca Lovisetto con un arrivederci alla terza domenica di settembre 2016.

La Città dello Sport ha tagliato il traguardo delle dieci edizioni con una grande festa che ha vi-sto la partecipazione di ben 51 società sportive. Un vero record per l’iniziativa ideata dall’allora assessore allo sport Gianni Me-negon e portata avanti negli anni da chi l’ha succeduto nelle varie Amministrazioni. È toccato ora all’assessore allo sport Oscar Mazzocchin l’onere e l’onore di rappresentare la città attraver-so una manifestazione che per l’occasione ha cambiato pure location.

L’epicentro dello sport si è spostato nel parco Ragazzi ‘99, dove i ragazzi hanno avuto tante opportunità per giocare, mettersi alla prova e sperimentare nuo-ve pratiche sportive con rugby, calcio, equitazione, pattinaggio, baseball, skate and bike, vela, pallavolo, mountain bike, som-mozzatori, danza, arti marziali,

golf, agility dog, arrampicata, speleologia, nordic walking, scherma, basket, hockey, tennis, arti marziali, ginnastica, atletica, ciclismo e sci.

E alla fine sono stati oltre duemila i bambini che hanno partecipato alla manifestazione e tutti i partecipanti hanno sim-bolicamente donato un euro che verrà devoluto alla Città della Speranza, impegnata da quasi vent’anni nell’assistenza e nella ricerca scientifica sulle malattie neoplastiche infantili.

«Venire in parco ci ha per-messo di offrire maggiori occa-sioni ai ragazzi - ha commentato l’assessore Oscar Mazzocchin - molto più comodo che essere in centro città. Questo è un luo-go ideale per ospitare iniziative sportive, che poi è il vero spirito con cui è stata pensata la città dello sport».

EVENTI GIOVANILI

Città dello sport in pratooltre duemila i ragazzi

Dopo il successo ottenuto lo scorso anno al 5. trofeo naziona-le di pattinaggio artistico al Cen-tro Giovanile, la Bassano New Skate torna sugli scudi, questa volta a Caldera di Reno a Bolo-gna, ai campionati tricolori.

Le atlete della società bassa-nese che hanno partecipato alla manifestazione sono state Alice Parise, Giulia Moccelin e Ve-ronica Baggio per la categoria esordienti regionali, mentre per la categoria allievi regionali è scesa in pista Anna Zilio. Le quattro pattinatrici hanno con-quistando tutte la semifinale qualificandosi per la finale dove, nella categoria esordienti, hanno ottenuto buoni piazzamenti e nella categoria allievi Anna Zi-lio è salita sul gradino più alto del podio superando le altre 100 atlete provenienti da tutta Italia.

Anna ha ottenuto il secondo

posto nella semifinale e ha sa-puto conquistare il primo posto con un punteggio nettamente su-periore alla seconda classificata Alessia Perugini di Livorno. Il successo di quest’anno è frutto di impegno, allenamento, sacri-ficio e costanza e non meno di passione e amore che Anna ha per questo bellissimo sport dal-l’età di 5 anni. Non è la prima volta che la Bassano New Skate ottiene il primo posto in questa gara nazionale.

Lo scorso anno, nella stessa categoria, è arrivata prima Sara Belló mentre nel 2013, a Man-tova, per la categoria esordienti ancora una volta è salita al primo posto Anna Zilio. Le atlete sono state allenate da Cecilia Gaspa-rini e Katiuscia Bizzotto, con la collaborazione di Giulia Negrel-lo e Valeria Collanega.

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il grande Sport motori 4 ottobre 2015 -12

campionato italiano wrc 2015

Rally Bassano oltre l’ostacoloMotori Nonostante svariati intoppi la manifestazione ha superato abbondantemente il test col pienone

Giacomo Costenaro e Justin Bar-dini si aggiudicano la 32. edizio-ne del Rally Città di Bassano su Peugeot 208 di classe R5 con merito e determinazione.

Sin dal primo tratto cronome-trato hanno dimostrato di avere le carte in regola per tentare il “colpaccio” ma hanno dovuto fare i conti con un altrettanto ag-guerrito Andrea Dal Ponte che, con Manuela Bizzarini a chia-margli le note e al volante di una Ford Fiesta S2000, sebbene si sia aggiudicato cinque degli otto tratti in programma, non è riusci-to nell’intento di conquistare la vittoria.

Solo per un pelo visto che il distacco tra i due equipaggi dopo cento chilometri di tratti crono-metrati è di soli 2’8”.

Una bella lotta che ha visto nelle battute iniziali inserirsi tra i contendenti i vari Sciessere, Oriella, Spagolla, Tolfo, poi fer-mati però da noie meccaniche.

Regolare e accorto ecco allora che il bassanese Michele Picco-lotto, coadiuvato da Jessica Per-li, ha portato la sua Ford Fiesta S2000 sul gradino più basso del podio.

Alle spalle dei tre equipag-

gi locali tre equipaggi tedeschi, protagonisti della Mitropa Cup, con la coppia Koesler-Hofmann ad occupare la quarta piazza da-vanti a Gassner Senior e Junior che proprio sull’ultimo impegno cronometrato hanno superato Ezio Soppa e Silvia Rocchi, che comunque conquistano la vitto-ria di classe N4.

Buona la gara anche degli un-gheresi Janos Puskadi e Godor

Barnabas su Skoda Fabia S2000. Vittoria di classe A7 e nono po-sto nell’assoluta per Alessandro Mazzonelli e Massimo Furlini, che precedono un sorprendente Paolo Benvenuti, Michela Mer-lo sul sedile di destra, decimo assoluto con la piccola Renault Twingo.

A conferma della selettività della gara, dei 137 equipaggi iscritti sono 80 quelli che sono

saliti sul palco d’arrivo di Piaz-za Libertà a Bas-sano.

E anche que-sta edizione del rally di Bassano va in archivio; lo staff del Bassano Rally Racing an-cora una volta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, ha dimostrato di essere una vera “macchina da guerra”, capace di concepire una gara dagli alti con-tenuti agonistici ma soprattutto di saper gestire il vero “esercito” di concorrenti, addetti ai lavori e appassionati che gravitano sulle

prove speciale sempre nel segno della massima sicurezza e del ri-spetto dell’ambiente e della po-polazione.

Primo successo in carriera in un rally storico invece per Ago-

stino Iccolti e Giuseppe Ferrarel-li che si sono aggiudicati con la Porsche 911 RS Gruppo 4 iscrit-ta coi colori del Team Bassano, la decima edizione del Rally Sto-rico Città di Bassano!

Il duo bassanese precede le vetture gemelle dei friulani Pao-lo Pasutti e Giovanni Campeis e dei padovani Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro.

Va comunque detto che i vin-citori morali sono Dino Tolfo e Alberto Bordin che sono stati rallentati nel corso della pri-ma speciale da un problema di pescaggio benzina alla loro Porsche 911 SCRS Gruppo B; aggiudicandosi, poi, le restanti sette prove sono stati autori di un’avvincente rimonta che li ha premiati con la 5. posizione nell’ipotetica classifica assoluta piazzandosi comunque secondo di 4° Raggruppamento.

L’esultanza di Costena-ro e Bardini al termine della gara in piazza Libertà. A fianco il podio con i primi tre equipaggi e le miss che hanno premiato i vincitori in piazza a Bassano

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Giacomo Costenaro, al debutto sulla Peugeot 208 R5, sale sul gradino più alto del podio della 32. edizione del Città di Bassano. Nella prima prova Giacomo prende le misure della potente vettura cedendo solo 3,5 secondi a Dal Ponte, subito recuperati nel primo passaggio sulla Valstagna. Si ripete Dal Ponte nella salita del Grappa lasciando a 1,6 secondi Costenaro che se li riprende su-bito nella successiva. Termina il primo giro con il pilota del Rally Team in vantaggio di 1,9 secondi. La zampata decisiva la effettua nel secondo passaggio della Valsta-gna, portando il distacco a 6,3 secondi per poi gestire il vantaggio nelle ultime due prove e aggiudicarsi la gara con solo 2,8 secondi sul veloce Dal Ponte e 1’20’’ sul bassanese Piccolotto. Costenaro dimostra che l’espe-rienza all’estero ha portato grossi benefici alla sua gui-da veloce, precisa e priva di errori. Il rientrante Daniel

Mores dopo un anno di stop prova l’ebrezza del cam-bio sequenziale nella sua Evo IX R4. Scelta coraggiosa ma premiata con un quattordicesimo posto assoluto. In classe R2B Arno Pellizzer termina la gara con un buon passo, prendendo sempre più confidenza con la Peugeot 208. Il suo risultato porta il Rally Team alla conquista della coppa scuderie. In classe R2B trovia-mo anche Follador che termina al 12 posto. In R5 da segnalare l’uscita di strada di uno dei favoriti: Davide Pellizzari. Purtroppo scivola sull’olio lasciato in stra-da da Spagolla dopo pochi metri dalla partenza della prima prova. In classe N2 da segnalare il buon settimo posto per Giaron-Rameni. Stessa posizione in A7 per Baù-Berton. Ritiro per problemi al motore per De Me-nego-Camazzola, Alessio-Menegon un po’ sfortunati in questa stagione e per il rientrante Crozzoli.

IL VINCITORE DELLA 32. EDIZIONE

Costenaro cresciuto all’estero

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il grande Sport motori 4 ottobre 2015 -13

Rally Bassano oltre l’ostacoloPareva un dramma il fatto di non far par-tire il rally dal centro di Bassano. Subito tutti a lamentarsi per aver perso qualco-sa, con corollario di lamentele politiche e polemiche con la città del Grappa.

In realtà poi la partenza dalla sede centrale di Frattin Auto a Cassola, con la lunga passerella fino a San Zeno da Gigi Coppette e l’arrivo alla zona di riunione dei piloti in quel di Bassano, è parsa una soluzione innovativa e perfino migliore del solito. E’ arrivato il mondo, a vedere le macchine del rally, e magari gli appas-sionati hanno trovato anche più facile avvicinarsi e parcheggiare. Pensare di fare tutto e di più in centro a Bassano è un’idea ormai vetusta, da mandare in ar-chivio: la cornice è bella, ma è anche im-possibile metterci dentro qualsiasi cosa.

Per limiti “fisici” e di vivibilità. Perfino la Città dello Sport è emigrata in prato Santa Caterina, magari con più posti auto a disposizione e migliori spazi per prova-re le discipline: e non risulta che i bambi-ni si siano lamentati. Anzi.

Il salotto del centro ha accolto l’arrivo delle auto, a rally finito, ed è stata la con-sueta festa. La partenza da un’altra parte ha reso la vita meno difficile ai tifosi che avrebbero dovuto fare i salti mortali per avvicinarsi alle piazze. In definitiva il successo di pubblico c’è stato, uguale, e la manifestazione ha “tirato” come sem-pre. Meglio così. In più, il territorio della manifestazione si è allargato e ha coin-volto altre realtà comunali e aziendali.

Il Bassanese non è solo Bassano, of course.

L’ORGANIZZATORE

Paolo Grandesso:«Una delle edizionipiù belle del rally»

LA NOVITA’ DI QUEST’ANNO

Ma quale dramma, per il rallyil via da Frattin è stato meglio

Prima la mancata conces-sione della piazza in centro a Bassano per far partire la manifestazione; poi la frana sulla strada di Marostica con relativo spostamento dello shakedown...

Tutto sembrava congiurare

contro la Bassano Rally Ra-cing che invece ha risposto alla grande inanellando un record di iscritti pazzesco.

«Nel corso della gara - ha dichiarato Grandesso - ci sono stati tanti inconvenienti alle vetture che hanno co-

stretto molti piloti al ritiro. Ma questo fa parte dei rally, è tutto abbastanza normale. Penso invece che la parteci-pazione che abbiamo avuto e la bellezza del tracciato sia-no state le risposte migliori a quanti in queste settimane hanno sollevato dubbi sulla manifestazione».

Interessante anche il nuo-vo sistema Rds di comunica-zione.

«Abbiamo avuto la gara sotto controllo in ogni pro-va del rally, un esperimen-to più che riuscito che ci ha permesso di intervenire con tempestività assoluta in

ogni situazione di stallo. A Valstagna ad esempio siamo riusciti a completare la ps grazie proprio a questo nuo-vo sistema di comunicazione che viene utilizzato anche nel mondiale».

Sui rapporti con l’Ammi-nistrazione Comunale? «Alle premiazioni è venuto il de-legato Alessandro Faccio. Ho visto buone intenzioni e interessanti aperture, penso che fra qualche settimana ci siederemo già intorno a un tavolo a discutere dell’edi-zione del prossimo anno, perchè vogliamo coinvolgere la città».

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il grande Sport altri sport 4 ottobre 2015 -14Motori L’equipaggio Jteam rivince il campionato Wrc

Rally San Martino,Forato e Gasparottoconcedono il bisBis al San Martino di C a s t r o z z a nel campio-nato italiano Wrc. Forato e Gasparotto s’impongono per la seconda volta consecu-tiva nel pre-stigioso rally, nella classe S1600. Il pi-lota castellano Antonio Fo-rato, navigato dal bassanese Ivan Gaspa-rotto, ha cen-trato il titolo nel conceden-do un fatastico bis.

Nonostante una foratura sulla seconda prova speciale, costata un minuto, distacco difficile da recuperare in una gara di campionato dove gli avversari sono molto agguerriti, l’equipaggio della scuderia bassa-nese Jteam, a bordo della france-

sina di casa Renault by Munaret-to, con tenacia degna di giovani ventenni ha risalito la classifica fino al secondo posto di classe.

Questo li ha definitivamente incoronati campioni italiani con una gara di anticipo, nonché con

4 gare vinte su 4 disputate, vin-citori della Michelin Rally Cup 2015, trofeo riservato ai piloti che hanno scelto di correre per tutto il campionato con le gomme del-l’omonima casa francese.

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CAMPIONATO ITALIANO DI CICLISMO FORENSEBellin e Merlo conquistano la maglia tricolore

Nelle tre prove del campionato (gran fondo, cronometro e gara in linea) i due avvocati bassanesi,portacolori dell’Uc Romano, si aggiudicano i titoli italiani di categoria, con Bellin secondo assoluto

ISCHIA GF 100 KM ISOLA VERDELa prima prova si è disputata a Ischia il 10 maggio. Alla partenza anche il presidente della Fci Renato di Rocco. La gara prevede-va due giri della meravigliosa isola, per l’occasione perfettamen-te chiusa al traffico, con una salita di 10 km per giro, con punte al 14%. Bellin ha tenuto testa ai migliori giungendo secondo nella categoria M4 e terzo assoluto. Anche Merlo ha conquistato un ottimo secondo posto di categoria battendo in volata l’avversario di categoria Bonomi.

SIRACUSA – CRONOMETRO INDIVIDUALELa cronometro individuale si è disputata a Solarino lo scorso 5 settembre, in un torrido pomeriggio con termometro sopra i 40° e con un forte, quanto fastidioso, vento contrario. Bellin ha vinto la maglia tricolore di specialità della categoria M4, classifican-dosi terzo assoluto, con una media di 42 Km/h sugli 11,5 km del movimentato percorso. Merlo, con un ottimo tempo di categoria, ha conquistato la maglia tricolore di specialità categoria M6.

SOLARINO – GARA IN LINEASul circuito di 12 km, da ripetersi 5 volte, con oltre 500 metri di dislivello, grande impresa di Bellin che ha vinto in volata a brac-cia alzate: primo assoluto! E maglia di specialità. Anche Merlo si è aggiudicato la maglia tricolore di specialità categoria M6, controllando e precedendo i diretti rivali.

Atletica Doppio sesto posto degli orange alla finale Oro

AV conferma la AL’obiettivo era la salvezza, ov-vero non scendere sotto l’ottavo posto: in realtà è andata anche meglio, con un duplice sesto po-sto sia per AV Despar (uomini), sia per AV Frattin Auto (donne) alla finale Oro dell’atletica as-soluta, la serie A che a Jesolo ha assegnato gli scudetti, vinti dalle milanesi Riccardi e Bracco. Atle-tica Vicentina aveva dei timori alla vigilia, mancando nelle due formazioni titolari di peso come la Del Buono e la Marotti, o il velocista Tumi. Ma si è ricon-fermata nella due giorni jesolana tra le otto migliori squadre del panorama nazionale. La prima giornata era finita leccandosi le ferite, la seconda ha portato punti preziosi che hanno permesso ad AV Frattin Auto e AV Despar di classificarsi al sesto posto com-plessivo, guadagnando di dirit-to, unico club veneto, la doppia partecipazione alla finale oro del prossimo anno. Le donne un anno fa erano state quinte, sal-vandosi per la prima volta nella storia di una società vicentina. Il segreto è il vivaio di dieci società “gemelle” giovanili della provincia, prova ne è la recente vittoria in Coppa Campioni U20 nel gruppo B in Portogallo.

In pista a Jesolo anche la vete-rana Aida Valente nei 400 hs, che ha voluto esserci per sostenere ancora una volta le sue compa-gne. Uno striscione in tribuna per salutarla e tanta emozione a bordo campo con la figlioletta Allison vestita di arancione, per la sua ultima gara con cui ha dato l’addio a una carriera lunga e

arrembante, quasi 20 anni. Nel-le formazioni schierate a Jesolo numerosi anche gli atleti del-l’area bassanese e altovicentina. Per i marconiani di Cassola, im-portanti i punti strappati dall’oro dell’azzurra Laura Strati nel lungo, ottimo rientro con 6,43 ventoso e un 6,37 regolare, l’az-zurrina Beatrice Fiorese nella ve-locità e nella staffetta con la stes-sa Strati, e significativi gli esordi dei giovani Serena Bordignon nel disco e Andrea Marin nell’al-to: quest’ultimo, classe 99!, si migliora nell’asta, sale a 4,50 e si classifica al quinto posto! Bene

la breganzese Angela Brandstet-ter negli ostacoli e il marosticen-se Filippo Vaidanis nel disco. Il gruppo orange ha messo poi in evidenza big e promesse, dal doppio oro dell’azzurro Matteo Galvan alla velocità istintiva del giovanissimo Michele Rancan della vallata dell’Agno.

Appena chiuso un campionato eccone un altro, la finale Oro per lo scudetto degli Under 18. An-che a Orvieto due le formazioni AV in gara, imbottite di atleti delle nostre parti. Se ne riparla nel prossimo numero.

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il grande Sport ciclismo 4 ottobre 2015 -15Dilettanti Spettacolare serata al galà del Grand Prix Città Murata che premia il team castellano

La stella d’argento va alla Zalf Fior

Sguardo dritto sulla striscia d’arrivo, brac-cia al cielo e la mano che indica il numero due. Due, sono le vittorie per il corridore vicentino, promessa nostrana, che ha con-quistato in questa stagione. Annata che sembra essere la più fortunata da quando ha iniziato a praticare il ciclismo. Davide racconta così la vittoria: «Il percorso di gara prevedeva quattro giri pianeggianti di circa 15/20 km e altri sei giri di circa 5 km con una salita di 1,5 km. Io e altri die-ci atleti eravamo nella fuga iniziale ma, a ogni passaggio sulla salita del circuito

finale, altri corridori si aggiungevano. A circa 3 km dall’arrivo, il mio compagno di squadra Alberto Zanoni ha tentato di sor-prendere i compagni di fuga, anticipan-doli. Io sono rimasto passivo nell’attesa che l’azione andasse a buon fine. Quando gli avversari hanno ripreso Alberto, sono scattato di prepotenza e ho pedalato per 600 metri vincendo la mia seconda corsa dopo quella di Treviso, rischiando, inol-tre, di uscire di strada a causa di una curva pericolosa e uno spartitraffico che quasi andavo a colpire».

JUNIORES

Bis di Casarotto a Gardolo

Il trofeo internazionale Grand Prix Città Murata è stato vinto dalla Zalf Euro-mobil Désirée Fior col bla-sonato team euro-mondiale di Castelfranco Veneto al 10. successo in 14 edizioni. Un successo che consegna la “Stella d’argento” del Grand Prix nel consueto galà di premiazione al mu-nicipio di Tombolo (verso la fine di ottobre), alla presen-za di autorità, personalità, enti patrocinanti, numerosi ospiti, che interverranno a questo evento con valenza anche socio-culturale, aper-to al pubblico con entrata libera.

La serata è organizzata dal Veloce Club Tombolo presieduto da Amedeo Pi-lotto, coadiuvato dallo sto-rico vice Sergio Pivato con la direzione organizzativa di Pierluigi Basso.

Presente inoltre la dele-gazione della “Zalf Fior” pre-sieduta dagli storici patron fratelli Lucchetta ed Egidio Fior, dominatori dell’albo d’oro che comprende anche Uc Trevigiani (2004-2006), Colpack (2012) e Russia (2003).

Madrine dell’evento le splendide cam-pionesse del “Fila San Martino-Lupe Basket” di serie A1 guidate dal presidente Vittorio Giuriati, nell’ottica delle sinergie interdisciplinari con molte associazioni e i campioni sportivi, diffondendo così le re-ciproche attività come da tempo sorto col gemellato Cittadella Calcio.

Altro momento clou sarà la consegna degli annuali premi Grand Prix “Sport-Cul-tura” e “Dirigente sportivo dell’anno” asse-gnati a personalità o enti distintisi per valori etico-morali nelle proprie carriere e attività, all’insegna della lealtà e correttezza, colle-gate al mondo dello sport con ruoli sociali, educativi, istituzionali, dirigenziali.

Il Grand Prix 2015 ha confermato le sto-riche 5 gare élite-under 23 di Longa-Schia-von, Alta Padovana Tour, Medio Brenta, Poggiana-Riese Pio X e Paderno-Ponzano Veneto.

Un avvincente filmato, a cura di Franco Damuzzo e Mario Guerretta di Telecicli-

smo, riassumerà la 14. edizione del trofeo, al vertice federale per le rilevanti corse e per i patrocini istituzionali e sportivi, tra cui la presidenza del Consiglio dei Ministri.

«È stata un’altra entusiasmante edizione - spiegano il presidente Amedeo Pilotto e il direttore di corsa internazionale Pierlui-gi Basso – con splendide corse di notevole successo, che evidenzia uno straordinario gruppo di valore e di valori, a cui hanno col-laborato istituzioni, enti, municipalità, forze dell’ordine, sponsor, e che ha diffuso i signi-ficati e gli ideali autentici e spettacolari dello sport. Attendiamo tutti gli sportivi al grande appuntamento della serata di fine ottobre».

Con tutti i patrocinanti, un riscontro per la corsa territoriale Alta Padovana Tour va al comune di Cittadella, sede centrale del trofeo Grand Prix presieduto dall’avvocato Enzo Conte, col coordinamento dell’asses-sore allo sport Francesco Pozzato e al comu-ne di Tombolo, anche per la grande serata di fine ottobre, con il sindaco Cristian Andretta nove anni allenatore nelle giovanili del Cit-tadella.

(nella foto il patron Fior che ha vintoil Grand Prix e che riceverà la Stella,

assieme al direttore del Gp Pierluigi Basso)

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Sul traguardo di Bassano è arrivata la cinquina di Stefano Lira (Postumia 73) che ha centrato un’altra bella vittoria alla 31. edizione della Coppa Martiri del Grappa.

La gara è stata organizzata dall’Am-ministrazione Comunale in collabora-zione con l’Associazione Velodromo Rino Mercante e l’Unione Veterani dello Sport per commemorare appunto Martiri del Grappa. La corsa fu ideata dal compianto Germano Vialetto, al-lora presidente del Vc Bassano 1892, con l’obiettivo di essere da monito alle nuove generazioni, perché non acca-dano più eventi come quello.

«A livello organizzativo tutto si è svolto nel migliore dei modi - ha di-chiarato Rino Piccoli -. La scelta del percorso è stata ideale avendo adattato il precedente tracciato alle esigenze dello Scalatore d’Oro”.

Ordine d’arrivo: 1. Stefano Lira (Postumia 73 Dino Liviero) 84 km in 2h02’00” alla media di 41,311 km/h; 2. Marco Frigo (Vc Bassano 1892) a 6”; 3. Mattia Saccon (Postumia 73 Dino Liviero) a 20”; 4. Luca Paladin (Sprint Vidor La Vallata); 5. Kevin Bo-naldo (Vc Bassano 1892); 6. Samuel Fongaro (Sc Palladio Liotto Vicenza); 7. Alex Tolio (Guadense Rotogal); 8. Andrea Pietrobon (Girelli Cicli Dalla Rosa); 9. Thomas Bizzotto (Bicisport); 10. Nicola Garbin (Sc Palladio Liotto Vicenza). Partiti: 91, arrivati: 49

I primi tre classificati insieme al presidente provincia-le Luigi Comacchio, al presiden-te dell’Asd Velodromo Rino Mer-cante Rino Piccoli e alla vicepresi-dente Lam-pi, signora Razzetti

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Lira (Postumia) in solitariaal 31. Martiri del Grappa

Page 16: Il Grande Sport n. 214 del 4 ottobre 2015

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