il museo del mondo 12 - violinista alla finestra di henri matisse (1918) - la repubblica 17.03.2013

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  • 7/29/2019 IL MUSEO DEL MONDO 12 - Violinista Alla Finestra Di Henri Matisse (1918) - La Repubblica 17.03.2013

    1/1

    RCULT 56

    DOMENICA 17 MARZO 2013

    llaa RReeppuubbbblliiccaaIL MUSEODELMONDOMELANIA MAZZUCCO

    FOTODIBASSO CANNARSA

    LARTISTA

    Henri Matisse(1869-1954), pittoree scultore franceseDopo lapprendistatocon Gustave Moreauesplora la funzionecreativa del coloreNel 1905 la sua vienedefinita pittura fauveTra i suoi capolavoriLa danza e La musicaesposti allErmitagedi San Pietroburgo

    n uomo senza volto suona ilviolino davanti alla finestra diun appartamento, a Nizza. uno dei rarissimi quadri diMatisse in cui compaia unafigura maschile. Le stanzedalbergo e gli appartamentidaffitto nelle localit balnea-ri comunicano allospite unsenso di estraneit, che pugenerare malinconia e de-pressione, oppure esaltazio-ne creativa. Matisse ne fece ilpalcoscenico dei suoi quadri,oggetto e soggetto di una fasedurevole della sua pittura.

    Nella primavera del 1918,Matisse aveva quarantanoveanni e gi due vite alle spalle.Era stato un borghese di pro-

    vincia, che aveva scopertotardi la sua vocazione e dedi-cato allapprendistato tuttala giovinezza, vagando tra ac-cademie e atelier dartista, incerca di se stesso. Poi, dopo ilSalon des Indpendents del1906, dove aveva esposto Lebonheur de vivre, si era impo-sto come maestro dellavan-guardia, trovando raffinaticollezionisti che gli acquista-vano o commissionavanoopere. Pot regalarsi viaggi inItalia, Marocco e Russia, dovesi abbever di luce e scoprlarte islamica e bizantina.Nel frattempo, per, eraesploso il fenomeno Picasso,e Matisse aveva dovuto con-frontarsi col cubismo e met-tere in discussione la sua pit-tura. Trovava difficile ormai

    vivere a Parigi e nellinvernodel 1917 scese nel sud dellaFrancia. Fu una rivelazione.Linverno successivo, vitorn - definitivamente.

    Inizi a sperimentare il suonuovo genere: interni sgar-gianti con seducente figurafemminile, in un tripudio dicolori e tappeti. Quadri che icritici trovarono borghesi e diretroguardia, ma che diven-nero popolari. A questi, insie-me alle serie della Danzae al-le guaches dcoupesdelle-strema produzione, legatala sua fama. Matisse dipinsequasi solo donne. Ed statouno dei pi grandi maestridel colore. Eppure, alle sueodalische e anche alle impre-se decorative, con le quali rin-nov la tradizione murariadegli affreschi, preferiscoquesto quadro di dimensionimodeste, di tono sommessoe dai colori spenti.

    un quadro sulla pittura.La struttura dellimmagine classica: una figura davanti auna finestra. Per la sua forma,un quadro una finestra

    serva un disegno, in cui Ma-tisse lo ritrae di spalle mentresi esercita, quasi dallo stessopunto di vista del quadro.Per anche Matisse suonavabene il violino, e cercava dimigliorarsi. A Nizza, isolan-dosi per non disturbare, siesercitava con la stessa dili-genza con cui aveva studiatole opere del Louvre. InoltreMatisse aveva usato gi la fi-gura del violinista come coluiche scatena la Danza, imma-gine-simbolo dellartista.Perci si potrebbe pensareche il violinista sia lui stesso eche questo sia un autoritrat-to.

    Matisse era ossessionato

    dai pesci rossi, prigionieridelle bocce di vetro. Li avevarappresentati pi volte, e inun quadro del 1914 comeunimmagine di s. Lo sguar-do sul mondo di Matisse, os-serv un amico, era inumanocome quello di un pesce ros-so. Una volta Matisse stessodisse che avrebbe voluto es-sere un pesce rosso - per po-ter guardare il mondo, re-standone separato da un dia-framma trasparente. E cos il violinista. Solo, assorto -chiuso nella stanza come unpesce rosso nella boccia divetro, al sicuro mentre ilmondo, l fuori, in fiamme.Mentre la guerra distrugge lavecchia Europa, i suoi colle-zionisti russi sono travoltidalla rivoluzione bolscevica,

    la sua pittura di un tempo siallontana da lui e quella nuo-va deve ancora nascere. Manascer. Il violinista con-centrato unicamente nellamusica, cio nellarte, perchessa sola d senso, ordine,bellezza e luce al mondo.

    Elegante, raffinato, circon-dato di lusso, bellezza e vo-lutt, Matisse parlava di s so-lo dipingendo. La sua produ-zione sterminata lespres-sione di un mondo a colori, diuna gioia di vivere e di creareche neanche la malattia in-terruppe. Che questo quadrorappresentasse unanomaliarischiosa lo dice, del resto,Matisse stesso. Non volle maivenderlo n esporlo. Lo co-noscevano solo i pochi elettiammessi alla sua intimit.Questa coi vetri chiusi e gliscuri spalancati allinterno dunque lunica finestra dellasua produzione che si apre al-linverso: ci permette di en-trare nella camera oscuradella sua arte e di guardaredentro di lui.

    U

    Quella finestra che guardalanima di Matisse

    POLLOCK

    Full FathomFive

    (3 febbraio)

    BEATOANGELICO

    Annunciazione

    (13 gennaio)

    ACHEROPITA

    Il SantissimoSalvatore(27 gennaio)

    RAFFAELLO

    Ritratto diLeone X(10 febbraio)

    BCKLIN

    Lisoladei morti(17 febbraio)

    DI COSIMO

    La mortedi Procri(24 febbraio)

    KOKOSCHKA

    La sposadel vento(20 gennaio)

    KLEE

    AdParnassum(6 gennaio)

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    MONDRIAN

    Lalberogrigio(3 marzo)

    CORREGGIO

    Giove e io(10 marzo)

    LOPERA

    Henri MatisseViolinista

    alla finestra

    (1918), MuseNational dArtModerne,Parigi

    aperta, che consente di vede-re la storia (laveva scrittoLeon Battista Alberti nel DePictura gi nel 1436), mentresepara lo spettatore dalla sce-na. Ma vero anche il contra-rio: la finestra un quadro.Mette in relazione linterno elesterno, il soggetto e il mon-do. La storia dellarte abbon-da di finestre. Vere o immagi-narie, oniriche o naturalisti-che, aperte o chiuse, nel Rina-scimento italiano come negliolandesi del XVII secolo, neiromantici come nei contem-poranei di Matisse - Monet,Bonnard, Juan Gris, Picasso -raccontano un episodio o unbrano di paesaggio; creano

    profondit o la annullano;delimitano lo spazio o vi ri-succhiano colui che guarda.

    La finestra qui chiusa. Gliscuri celesti sono aperti, maverso linterno della stanza,immersa nelloscurit - duerettangoli neri dombra cheformano la vera cornice delquadro. Il violinista suonavolgendo le spalle al pittore eallosservatore, i quali sem-brano perci collocarsi nellastanza, dentro la quarta pare-te. Luomo guarda fuori, mala sua testa - un ovale biancocome quello di un manichino- si staglia l dove si incrocia-no i listelli: una parete di vetrolo separa dal mondo. E nella

    cornice della finestra, al di ldel balcone di cui mostratasolo la balaustra, non vedia-mo il gioioso paesaggio me-diterraneo che ha sedottolartista - niente palme, nien-te spiaggia - ma una nuvolacinerea che incombe sul ma-re, al punto da inglobarlo ins. E il cielo non azzurro, macolor mattone, come il pavi-mento. Chi il violinista?

    Si potrebbe pensare che siail figlio dellartista, ladole-scente Pierre che Matisseaveva costretto a studiareviolino e che aveva gi ritrat-to nellaLezione di piano. Nel-la Pasqua del 1918 Pierre ven-ne a trovarlo a Nizza. Si con-