il nuovo galletto n.20/2010

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Anno 2 - Numero 20 29 Agosto 2010 la voce del tifoso Periodico Diffusione gratuita N on si vedeva l’ora di ricominciare. Le straordinarie emozioni regalate dal Bari durante lo scorso campionato ci sono rimaste sulla pelle per tua l’estate. Non a caso, cennaia di fosi hanno speso uno spicchio delle loro vacanze facendo un salto a Ridanna o a Viorio Veneto, sedi del- le due fasi della preparazione dei biancoros- si. Un modo come un altro per non staccare la spina, per non perdere contao con una squadra che ha accentuato all’ennesima po- tenza l’orgoglio di essere baresi. La ciliegina sulla torta, l’ha messa il calendario: questo Bari-Juventus all’esordio è un chiodo fisso da un mese a questa parte. La gente si è messa in fila soo il solleone, per garanrsi con l’abbonamento o con il biglieo un po- sto al San Nicola. In cià, il sogno di ritro- vare il Bari così come lo abbiamo lasciato, e possibilmente anche più forte, è stato uno dei tormentoni dell’estate. Non mancano in verità i pessimis, quelli che sostengono che una stagione come quella trascorsa non capiterà mai più. A maggior ragione, non si vedeva l’ora di ricomiciare e la sfida contro la Juventus, strapazzata lo scorso anno al San Nicola, sembra essere l’ideale metro di para- gone. Ecco perchè questa è una parta dav- vero speciale, non a caso ancipata da un conto alla rovescia iniziato un mese fa con la compilazione dei calendari. Ai fosi del Bari bae forte il cuore, a metà tra la spe- ranza che il sogno non sia finito e l’incubo di ritrovare una squadra diversa. Raramente ci si è incammina verso lo stadio con uno sta- to d’animo così. Lo stesso che proviamo noi del Nuovo Galleo, che per il secondo anno consecuvo vorremmo accompagnarvi rac- contandovi di straordinarie viorie e di una squadra capace di giocare il più bel calcio del campionato. © Riproduzione riservata di Enzo TAMBORRA

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Il primo numero della stagione 2010/2011 del mitico giornale distribuito gratuitamente allo Stadio San Nicola in occasione delle partite giocate in casa dal Bari

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Page 1: Il Nuovo Galletto n.20/2010

Anno 2 - Numero 2029 Agosto 2010

la voce del tifosoPeriodicoDiffusione gratuita

Non si vedeva l’ora di ricominciare. Le straordinarie emozioni regalate dal Bari durante lo scorso campionato

ci sono rimaste sulla pelle per tutta l’estate. Non a caso, centinaia di tifosi hanno speso uno spicchio delle loro vacanze facendo un salto a Ridanna o a Vittorio Veneto, sedi del-le due fasi della preparazione dei biancoros-si. Un modo come un altro per non staccare la spina, per non perdere contatto con una squadra che ha accentuato all’ennesima po-tenza l’orgoglio di essere baresi. La ciliegina sulla torta, l’ha messa il calendario: questo Bari-Juventus all’esordio è un chiodo fisso da un mese a questa parte. La gente si è messa in fila sotto il solleone, per garantirsi con l’abbonamento o con il biglietto un po-sto al San Nicola. In città, il sogno di ritro-vare il Bari così come lo abbiamo lasciato, e possibilmente anche più forte, è stato uno dei tormentoni dell’estate. Non mancano in verità i pessimisti, quelli che sostengono che una stagione come quella trascorsa non capiterà mai più. A maggior ragione, non si vedeva l’ora di ricomiciare e la sfida contro la Juventus, strapazzata lo scorso anno al San Nicola, sembra essere l’ideale metro di para-gone. Ecco perchè questa è una partita dav-vero speciale, non a caso anticipata da un conto alla rovescia iniziato un mese fa con la compilazione dei calendari. Ai tifosi del Bari batte forte il cuore, a metà tra la spe-ranza che il sogno non sia finito e l’incubo di ritrovare una squadra diversa. Raramente ci si è incamminati verso lo stadio con uno sta-to d’animo così. Lo stesso che proviamo noi del Nuovo Galletto, che per il secondo anno consecutivo vorremmo accompagnarvi rac-contandovi di straordinarie vittorie e di una squadra capace di giocare il più bel calcio del campionato. © Riproduzione riservata

di Enzo TAMBORRA

Page 2: Il Nuovo Galletto n.20/2010

facciamoli neri

Meggiorini, Barreto, Almiron. Era quasi Natale e il Bari fece ai suoi tifosi il regalo più bello,

strapazzando la mal ridotta Juventus di Ferrara con tre gol e una serie di giocate di rara bellezza. Altre volte era capitato di battere i bianconeri, ma mai con una superiorità così schiacciante. Quando ti permetti certi sfizi, temi che la volta successiva squadre così blasonate te la facciano pagare. In verità, già al ritorno la Juventus si impose nettamente sul Bari, ma il campionato stava finendo e la squadra di Ventura aveva già tirato i remi

in barca. Ecco perché la vera rivincita è oggi, anche se il Bari si troverà di fron-te una Juventus quasi completamente rinnovata e soprattutto con una guida nuova. Battere Delneri non è mai faci-le. Le sue squadre, dai tempi del Chie-vo, sono toste da morire. Magari non offrono grande spettacolo (a meno che come la Sampdoria non abbiano Cassa-no e Pazzini), ma sono di una solidità e di una organizzazione invidiabile. Diffi-cilmente oggi Barreto si ritroverà libero di puntare l’avversario come accadde lo scorso anno con il povero Cannavaro.

E in mezzo al campo, l’ex Almiron avrà pane per i suoi denti. In buona sostanza, quella di oggi sarà per il Bari una sfida con altissimo coefficiente di difficol-tà. Superare un esame così complesso, metterebbe subito le ali alla squadra di Ventura, un po’ come accadde al debut-to dello scorso campionato con l’inatte-so quanto meritato pareggio del Meazza contro l’Inter che avrebbe poi stravinto in Italia e in Europa. Ed allora, forza ra-gazzi, facciamoli del Neri. Per dare il via ad un’altra stagione speciale, serve subi-to un’impresa.

© Riproduzione riservata

deldi Enzo TAMBORRA

www.ilnuovogalletto.it2

vs

Page 3: Il Nuovo Galletto n.20/2010

Prima di tornare a Siena, Giorgio Perinetti ha lanciato un messag-gio a Vincenzo Matarrese: “Presi-

dente, quest’anno metta in preventivo un rischio: i calciatori rimasti in bianco-rosso potrebbero dare il 20% in meno rispetto alla passata stagione”. Già, Pe-rinetti. In tanti a Bari lo hanno osannato per due abbondanti stagioni. Elogi più che meritati dai risultati ottenuti sul campo dai suoi Bari, nonché dalla capa-cità di far rinascere l’entusiasmo nella piazza. Eppure oggi, come sovente è ac-caduto in passato dalle nostre parti, per

qualcuno il re è morto. Gli rimproverano di aver lasciato un bilancio che più pas-sivo non si può, un mare di commissioni da onorare, ecc… Vero! Ma, cosa face-vano e dove erano gli altri componenti della società mentre operava Perinetti? Perché non hanno obiettato a tempo debito? I sussurri di oggi, piuttosto, ap-paiono intempestivi oltrechè ingenerosi. Vero è che l’ex direttore sportivo, oltre ai debiti di gestione, ha sicuramente lasciato una bella creatura in serie A e la corposa plusvalenza di Bonucci, che ha consentito a Guido Angelozzi di ri-

portare a Bari sia Barreto che Almiron. Due pedine cardine dello zoccolo duro di Ventura. Il destino di questo Bari di-penderà soprattutto da loro e dagli altri rimasti, come ha suggerito Perinetti al patron. La storia insegna che la confer-ma di rendimento non è automatica. É ancora fin troppo bruciante il ricordo dell’ultimo Bari di Eugenio Fascetti, re-trocesso in largo anticipo nonostante i vari Cassano, Daniel Andersson, Osma-novsky, Masinga, Marcolini, De Rosa e Neqrouz. Tutta gente che, nella stagione precedente al ruzzolone in B, aveva fat-

to benone sul palcoscenico più nobile. L’equazione diventa semplice. Se Gillet, i due Masiello, Alvarez, ovviamente Bar-reto ed Almiron riusciranno a ripetersi, magari a migliorarsi, il secondo Bari di Ventura potrà proseguire il processo di crescita auspicato e cercato dal tecnico. Tocca ai vecchi, peraltro, aiutare giorno dopo giorno chi è arrivato, affinchè si inserisca agevolmente nei piani tattici di Ventura. Dipende essenzialmente da loro difendere il patrimonio più prezio-so: la massima categoria. E… cancellare il rischio paventato da Perinetti.

© Riproduzione riservata

dipende dai vecchi di Franco CIRICI

3www.ilnuovogalletto.it29 agosto 2010

Stadio San Nicolaore 18.00

Page 4: Il Nuovo Galletto n.20/2010

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Page 5: Il Nuovo Galletto n.20/2010

© Riproduzione riservata

Bari... che bello

riabbracciarti!Lui l’aveva sempre saputo. Nel cuore di Leo-

nardo Bonucci era scritto da tempo che la sua avventura nella Juventus cominciasse

proprio dallo stadio che lo ha lanciato nel gran-de calcio. Non a caso, era stato proprio il difen-sore viterbese ad avvertire Ventura del bizzarro esito del sorteggio del calendario. “Mister, ci ri-troviamo subito contro”. Una profezia che rende davvero curioso il destino del Bari e di Bonucci. Perché se l’anno scorso il suo battesimo in bian-corosso era avvenuto a San Siro contro l’Inter, stavolta sarà proprio lui, finalmente protagoni-sta in una big, a tastare le ambizioni del nuovo gruppo di Ventura. Impossibile che il centrale azzurro non avverta i brividi salendo le scale che dal ventre del San Nicola lo proietteranno in campo. Perché nella mente gli torneranno mille pensieri. Quelli che hanno contraddistin-to dodici mesi incredibili. Lui, che veniva dalla doppia retrocessione in Lega Pro con Treviso e Pisa, si è ritrovato catapultato fino al mondiale prima ed alla corte della Signora poi. In mezzo, le tante imprese in biancorosso, caratterizzate da quella spiccata personalità che ha colpito

l’intera Italia del pallone. “È stata una stagione indimenticabile”, racconta Bonucci. “Da matri-cola abbiamo espresso forse il gioco più diver-tente del campionato. Sul piano strettamente personale, la prima convocazione in nazionale, in occasione dell’amichevole con il Camerun, è stato forse il frangente più importante. Un obiettivo che ritengo davvero di aver raggiunto grazie all’apporto dell’intero gruppo. Ed infatti, al mio ritorno ho voluto festeggiare offren-do una cena a tutta la squadra”. Con Gillet e Ranocchia aveva composto il “Triangolo delle Bermuda”, ovvero l’asse centrale del-la difesa che per un intero girone è stata la più giovane e la meno battuta del cam-pionato. “Sarà strano vedere “Gil” di fronte e non averlo alle spalle”, scherza Bonuc-ci. “Sono sicuro che prima dell’avvio con lui ci scapperà qualche battuta”. Sull’esito del match, Bonucci proprio non se la sente di esporsi. “Per me è una gara troppo delicata”, conclude. “La Juve ha fatto molti investimenti, ma il Bari non avrà smarrito la sua mentalità: è un gran brutto cliente. Perciò, che vinca il migliore”.

di Davide LATTANZI

Leonardo Bonucci torna a Bari da grande ex

© Riproduzione riservata

5www.ilnuovogalletto.it29 agosto 2010

Stadio San Nicolaore 18.00

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www.ilnuovogalletto.it6

4-4-2a disposizione:25 Padelli, 21 Parisi, 15 Belmonte,8 Donati, 13 Pulzetti, 7 Rivas, 9 Castillo Allenatore Giampiero Ventura

Stadio San Paolodomenica 12 settembre ore 15,00

NAPOLI - BARI

Ci basta tornare indietro di poco meno di un anno per l’ultima vitto-ria del Bari sulla Juventus. Un netto e

sonoro 3-1, con i biancorossi capaci di inflig-gere una dura lezione agli avversari all’epoca guidati da Ciro Ferrara. Fu una serata memo-rabile. “Notte Magica” pronosticammo noi de Il Nuovo Galletto, e notte magica fu. Il ritorno del grande calcio a Bari, dopo 8 lunghi anni di purgatorio, è coinciso con una stagione stre-pitosa, in cui il successo sulla Juve, assieme ai pareggi (con tante recriminazioni...) a San Siro con le Milanesi, è stato il degno coronamento di una stagione in cui per lunghi tratti il Bari ha mo-strato il calcio più spettacolare.

Il precedente

Notte MagicaHai capito De Laurentis? L’uomo venuto dal cinema, si muove già come il più

scafato dei presidenti di calcio. Gli è bastato rifarsi all’adagio per il quale il la-

mento rende, ed il giochino è perfettamente riuscito. Non vogliamo entrare nel

merito delle decisioni di Romeo, sulle quali ci sarebbe comun-

que molto da discutere. Ma la cosa più antipatica è che si

sia ancora una volta insinuato il sospetto che per vincere

una partita sia fondamentale infiammare la settimana di

polemiche, come ha fatto l’astuto De Laurentis dopo che

non gli era piaciuto l’arbitraggio della gara del Napoli a

Parma. Il presidente partenopeo è persino giunto al pun-

to di rispolverare il fantasma di Calciopoli, meritandosi il

cartellino rosso sul sito dell’Associazione italiana arbitri.

Sembrava un capitolo chiuso, poi al San Paolo è andata

com’è andata. E per quanto non sapremo mai se le

sue parole abbiano in qualche modo condiziona-

to il comportameneto del mediocre Romeo e

dei suoi collaboratori, il messaggio partito è

fortemente diseducativo e non aiuta alla

distensione in un mondo del calcio che

meriterebbe ben altri segnali. Il Bari, ed

in particolare Perinetti, avevano temu-

to che sarebbe andata a finire così.

Come in un film, nel quale si conosce

già il finale. Ma questo, De Lauren-

tis, non è cinema!

Lacrime Napoletane

© T

OD

AY

© Riproduzione riservata

Anno 1 - Numero 7

12 Dicembre 2009

la voce del tifosoPeriodico

Diffusione gratuita

Oggi che sarete allo stadio, provate a

chiudere per un istante gli occhi e

ripensate ad un sabato qualunque

nel San Nicola deserto dei tanti campionati

di serie B da noia mortale. Poi ripriteli len-

tamente e godevi lo spettacolo: sì, è tutto

vero. È di nuovo una notte magica e se la

memoria non tradisce, l’ultima volta è sta-

ta alle porte del Duemila, quando la stren-

na di Natale fu un gol irripetibile di Antonio

Cassano e con con esso lo spuntare di una

stella accecante. Quella volta di fronte c’era

l’Inter, stavolta ci sarà la Juventus. Quasi un

dettaglio, perchè l’importante è che ci sia

il Bari. Pazienza se almeno la metà dei ses-

santamila che gremiscono il San Nicola, non

ha esattamente il cuore biancorosso. Fac-

ciamocene una ragione, è così in quasi tut-

te le città d’Italia. Ma non per questo deve

essere la notte della Juventus, anzi ci sono

buone speranze che sia la festa del Bari. La

squadra di Ventura può battere chiunque

e se al San Nicola si presenta una Juventus

ferita nell’anima dalla clamorosa elimina-

zione in Champions League, sarà il caso di

approfittarne. Anche il Bari non è nel suo

momento migliore, ma è importante che

prima di scendere in campo qualcuno ri-

ferisca a Barreto e compagni di cosa c’era

sino due anni fa in quello stadio. Magari lo

faccia Gillet, che certi pomeriggi di ordina-

rio squallore se li è sciroppati sino in fondo.

Ed allora si accendano le luci del San Nico-

la: una notte non può che essere magica.

di Enzo Tamborra

C

LASS

IFIC

A

INTER 35

ROMA 24

JUVENTUS 30 PALERMO

20

MILAN 31 CHIEVO VERONA 21

SAMPDORIA 24

UDINESE 18

PARMA 25

LAZIO 13

FIORENTINA 24

ATALANTA 12

GENOA 24

BOLOGNA 16

CAGLIARI 22

LIVORNO 12

NAPOLI 23 CATANIA

9

BARI 21

SIENA 9

© Riproduzione riservata

di Maurizio FONTANA

ventura vs delneri

Cinque i precedenti tra Ventura e Delneri. L’allenatore del Bari è in vantaggio con tre vittorie. Uno, invece, il successo di Delneri ed un pareggio.

L’ultima vittoria di Ventura su Delneri è del 24 marzo u.s.: Bari-Sampdoria 2-1. In quell’occasione

registriamo il ritorno a Bari di Antonio Cassano e l’ufficializzazione del gemellaggio tra i tifosi biancorossi e quelli della Sampdoria,

all’epoca allenata proprio da Delneri. Per l’unico successo di Delneri sul mister

dei Galletti bisogna tornare indietro di quattordici anni: il 4 febbraio 1996 la Nocerina battè il Lecce per 2-0.

Stadio San NicolaDomenica 29 Agosto 2010ore 18,00

ArbitraBanti della sezione di LivornoGuardalinee: Viazzi e Liberti

4° uomo: Russo

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11www.ilnuovogalletto.it

E’ un’o�erta esclusiva da

4-4-1-1a disposizione:

13 Manninger, 33 Legrottaglie, 21 Grygera,5 Sissoko, 25 Martinez,

20 Lanzafame, (?) QuagliarellaAllenatore Luigi Delneri

All’indirizzo www.ilnuovogalletto.it a partire dai prossimi giorni troverai il nuovissimo sito con notizie, informazioni, curiosità sul Bari e su tutti gli eventi

della città. In più, rubriche giornaliere e settimanali su tornei amatoriali di calcio, coppe europee e tutta la serie A. Commenta le notizie, partecipa ai sondaggi, e riceverai offerte vantaggiose dei nostri partner. Iscriviti alla nostra pagina di Facebook (oltre 4000 fan)!

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mister 318

Jean Francois Gilletoggi raggiunge lo storico traguardo di 318 presenze con la maglia del Bari. Prima di lui, solo Giovanni Loseto, prodotto del vivaio biancorosso, autentica bandiera a cavallo degli anni ‘80 e ‘90, aveva totalizzato così tante partite nelle file dei Galletti.

Auguri Capitano!

Stadio San NicolaDomenica 29 Agosto 2010ore 18,00

ArbitraBanti della sezione di LivornoGuardalinee: Viazzi e Liberti

4° uomo: Russo

Page 12: Il Nuovo Galletto n.20/2010

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Page 13: Il Nuovo Galletto n.20/2010

di Maurizio Fontana

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Lanzafame, con il Bari grande due volte!

Nei tempi bui la sua stella ha ri-dato speranza.

Poi ha fatto in tempo a salire sul carro del trion-

fo. Davide Lanzafame con il Bari è diventato grande due volte. Mai il 23enne torinese potrà dimentica-re l’impronta che la squa-

dra biancorossa ha impresso alla sua carriera. Ed oggi che torna al San Nicola con la tanto agognata casacca bianconera, certamente proverà un pizzico di no-

stalgia nel ricordare da dove è cominciato il suo viaggio verso la

notorietà. L’avventura biancorossa della neo ala juventina è comincia-

ta nell’estate del 2007: il ds Perinetti lo strappò ad una qualificata concorrenza e lo

consegnò a Beppe Materazzi. Pur nella precaria gestione del tecnico sardo, Lanzafame ha subi-to mostrato le sue qualità, esaltate all’avvento di Antonio Conte, abile ad intuire la capacità del giocatore a disimpegnarsi non solo da punta pura, ma anche da esterno offensivo. La prima stagione di Davide tra i professionisti si chiude in doppia cifra (10 reti). Zamparini, nell’ambito della cessione di Amauri alla Juventus, riesce a portarlo in Sicilia. Nel gennaio 2009, dopo

un avvio di campionato avaro di presenze e di soddisfazioni a Palermo, si apre nuovamente la porta del Bari che vuole aggiungere valore al complesso in volo verso la serie A. La ruggine accumulata nei primi mesi della stagione e la difficoltà ad inserirsi in un gruppo che viaggia a mille rendono la seconda vita barese di Lan-zafame meno scintillante della prima. Ma di lui si accorge il Parma. In Emilia arriva la consacra-zione in serie A. E con ogni probabilità oggi sarà addirittura nell’undici titolare della Juve di Del-neri. “Bari avrà sempre uno spazio speciale nel mio cuore”, afferma Lanzafame. “Ricordo che quando la Juventus mi prestò al club biancoros-so avevo tutti i timori che un ragazzo di vent’an-ni prova lasciando casa. Ma in Puglia sono stato subito alla grande. La società mi ha coccolato, ha creduto in me. I baresi, poi, sono un capitolo a parte. Con loro si è creato un rapporto fanta-stico che non si infrangerà mai. A Bari ho ancora tantissimi amici e non vedo l’ora di riabbracciar-li”. Anche se oggi in campo non ci sarà spazio per i sentimenti. “Il calcio impone sempre di puntare al massimo”, risponde Lanzafame. “Ma mentirei se dicessi che trovarmi di fronte il Bari non mi conferisse un’emozione speciale”. Anche da lontano, Davide avrà sempre un oc-chio di riguardo per il Bari. “Tiferò sempre per i galletti”, conclude Lanzafame. “Sono convinto che i miei ex compagni abbiano tutto per con-fermarsi e regalare ai tifosi un altro campionato all’insegna del bel calcio”.

© Riproduzione riservata

di Davide LATTANZI

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Stadio San Nicolaore 18.00

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vs

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Reg. trib. Bari n. 34 del 14/09/2009Direttore responsabile: Vincenzo Tamborra

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Password s.n.c di Gesù Domenico e Di Summa Antoniovia delle Murge, 65/A - 70124 BariTel. +39 080 5046293 - fax +39 080 5672586www.passwordweb.it - [email protected]

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FOTOGRAFIE

Godiamoci lo spezzatino!di Franco CIRICICi lasciamo alle spalle le ma-

cerie di un Mondiale umilian-te per i colori azzurri. Tante

chiacchiere e dibattiti su quanto s’ha da fare per far rinascere il nostro cal-cio. In attesa che venga concretiz-zata qualche buona idea (l’impresa più difficile per il nostro popolo sarà acquisire il concetto di cultura spor-tiva), ripartiamo da stadi vecchi ed ormai inadeguati, nonché dalla novi-tà della tessera del tifoso. Ovvero da un antico ed irrisolto problema, ma anche da un’innovazione storica per l’universo dei tifosi che potrebbe sortire benefici nel tempo e… qual-che inevitabile scompenso nell’im-mediato. Ma ripartiamo anche dal-lo strapotere, sempre più assoluto delle televisioni. Autentiche forze motrici dell’intero movimento. Sky, Mediaset e compagnia cantando consentono alle società di sopravvi-vere, peraltro continuando a distri-buire lauti ingaggi ai loro campioni (o quasi), giusto che spetti ai colossi televisivi decidere come, quando e perché si gioca. Il campionato spez-zatino è una realtà, cerchiamo di go-dercelo ugualmente: a mezzogiorno e mezza, piuttosto che a mezzanotte. E allora, vai con la prima. Le parole in libertà di De Laurentiis hanno ac-

ceso la vigilia di Fiorentina – Napoli, il match più atteso della giornata. Gli azzurri sono attesi dal salto di quali-tà, i viola vogliono conoscersi, capire cosa valgono senza quel fenomeno di Jovetic. Incuriosisce la reazione della Sampdoria, dopo la bruciante eliminazione patita in Champions. Il banco di prova è severo: la Lazio non sembra intenzionata a rivivere le angosce della passata stagione. Il confronto tra le isolane dovrebbe lanciare subito in orbita il Palermo di Delio Rossi, ma il Cagliari del debut-tante Bisoli (uno che in panchina ha sempre vinto finora) merita rispetto. In Parma – Brescia occhio a Giovinco. La formica atomica, invano attesa a Bari, è chiamata a parlare sul campo dopo due anni di silenzio pressoché forzato. Profuma già di sfida salvez-za Chievo – Catania, mentre il Lecce parte in salita. La visita nella tana del Diavolo non concede un filo di spe-ranza ai giallorossi salentini. I primi 90’ di campionato, però, hanno so-vente riservato clamorose sentenze. Non dovrebbe sorprendere l’Inter, nel posticipo di lunedì a Bologna. Gli orfani di Mou restano sempre, larga-mente, i più forti della comitiva. Toc-ca agli altri dimostrare il contrario.

© Riproduzione riservata

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