il portaordini lug2011

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FOGLIO TRIMESTRALE DELLA SEZIONE ALPINI DI ALESSANDRIA “GEN. CAMILLO ROSSO” VIA LANZA 2 - 15121 ALESSANDRIA Tel. 0131 442202 Fax 0131 442202 www.alessandria.ana.it [email protected] - [email protected] Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL Luglio ANNO XLIII N. 2 - 2011 Tiratura 2.800 copie Costo per copia 1,00 T O R I N O - 84ma ADUNATA NAZIONALE Sfila la Sezione di Alessandria 421 ALPINI - 28 GRUPPI (Alessandria - Arquata S. - Basaluzzo - Belforte - Borghetto B.ra - Bosio - Carrega L.re Castellazzo B.da - Felizzano - Fubine - Garbagna - Gavi - Madonna d. Villa - Montaldeo Novi L.re - Ovada - Predosa - Quattordio - Rocchetta L.re - San Cristoforo - Sezzadio Solero - Stazzano - Terzo - Tortona - Val Curone - Valenza - Vignole Borbera)

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Page 1: Il Portaordini Lug2011

FOGLIO TRIMESTRALE DELLA SEZIONE ALPINI DI ALESSANDRIA “GEN. CAMILLO ROSSO” VIA LANZA 2 - 15121 ALESSANDRIATel. 0131 442202 Fax 0131 442202www.alessandria.ana.it [email protected] - [email protected]

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL

Luglio ANNO XLIII N. 2 - 2011 Tiratura 2.800 copie Costo per copia € 1,00

T O R I N O - 84ma ADUNATA NAZIONALE

Sfila la Sezione di Alessandria421 ALPINI - 28 GRUPPI

(Alessandria - Arquata S. - Basaluzzo - Belforte - Borghetto B.ra - Bosio - Carrega L.reCastellazzo B.da - Felizzano - Fubine - Garbagna - Gavi - Madonna d. Villa - MontaldeoNovi L.re - Ovada - Predosa - Quattordio - Rocchetta L.re - San Cristoforo - SezzadioSolero - Stazzano - Terzo - Tortona - Val Curone - Valenza - Vignole Borbera)

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«IL PORTAORDINI»Anno XLIII dalla fondazione N° 2 - Luglio 2011

Presidente Bruno PaveseDirettore responsabile Gian Luigi CevaRedazione: Giorgio Barletta - Dario De AmiciBartolomeo Gamalero - Italo Semino - Fabrizio TorreLuciano Zenato

Autor. Trib. di Alessandria N° 176 del 14-02-1967Tipografia Litografia Viscardi

Via Santi, 5 Zona D4 - ALAutor. Dir. Prov. P.T. AL

Hanno collaborato a questo numero:B. e L. Pavese, N. Barolo, G. Ceva, L. Visconti,M. Fiorini, E. Versienti, M. R. Gatti, R. Magnè, F. Torre,C. Traverso, G. Sassi, G. Cuttica, C. Vittone, D. Bertin,

Fondatore Domenico ArnoldiTestata trimestrale dellaASS.NE NAZ.LE ALPINI SEZIONE DI ALESSANDRIA “Gen. Camillo Rosso”Via Lanza, 2 - 15121 AlessandriaTelefono e fax 0131 [email protected] [email protected]

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/ALTiratura 2.800 copie - Costo per copia € 1,00Il Portaordini viene inviato gratuitamente ai Soci in regolacon il tesseramento - Arretrati € 3,00 Abbonamento sostenitore € 20,00 - Abb. patrocinatore € 50.00Abbonamento benemerito € 100,00

1^ di copertina: 84^ Adunata Nazionale a Torino: sfila la nostra sezione con il sempre coreograficoed applauditissimo Tricolore

I m p o r t a n t e

Ci raccomandiamo espressamente a tutti coloro che hanno lapossibilità di inviarci testi e foto a colori in formato digita-

lizzato (usando il computer per capirci) di farlo utilizzando questoformato, in quanto molte volte ci arrivano in redazione fogli di arti-coli evidentemente stampati da un pc. Per cortesia se avete com-posto il vostro “pezzo” con un computer fateci avere il file (o perposta elettronica o su disco floppy o su cd) per noi molto più como-do! Vi chiediamo questa cortesia per non ripetere il lavoro di batti-tura da Voi già effettuato e che quindi ci comporterebbe un’ulterio-re perdita di tempo e ritardi nella spedizione del nostro periodico!Segnaliamo le caselle di posta elettronica (e.mail) della Sez. diAlessandria: [email protected] da usarsi per l'invio di comunica-zioni generiche. Per qualsiasi testo, articolo o foto da pubblicaresul nostro giornale, Il Portaordini, o sul nostro sito internetwww.alessandria.ana.it usare l'indirizzo [email protected]

Si rammenta a tutti coloro che vogliono inviare materiale per la pub-blicazione sul nostro periodico sezionale che le date improrogabilientro cui detto materiale deve pervenire alla redazione sono: n° 1 - 1 marzo; n° 2 - 10 giugno; n° 3 - 10 settembre; n° 4 - 10novembre. Gli articoli o le foto pervenute oltre le date qua soprariportate verranno pubblicati sul numero successivo de "IlPortaordini".

Non si accettano pezzi inviati in forma anonima, articoli ecomunicazioni dovranno essere corredati dal nome del-l'autore e del Gruppo di apparteneneza. Qualora l'estenso-re dello scritto non intenda rendersi pubblicamente noto,oppure usare uno pseudonimo, dovrà evidenziarne larichiesta dopo essersi regolarmente firmato, la redazioneprovvederà in merito.

S O M M A R I Opg. 3 - I l calcio del mulopg. 4 - Agenda manifestazioni ANApg. 5 - P.C.: Ci t tadel la ed i suoi bast ioni 2011 pg. 6 - Adunata 2014 - Una foto del 1911

Ringraziamentopg. 7 - Una casa per Luca - Ri trovat ipg. 8 - In margine al l ’adunatapg. 9 - La cittadella degli Alpinipg. 10 - Alpini in missionepg. 11 - Festa del la birra - Successo a Quattordiopg. 12 - Stor ia dei nostr i Gruppi : Valenzapg. 14 - Coro Monteneropg. 15 - Coro Valtanaropg. 16 - I let tor i c i scr ivonopg. 17 - Un sent i to r icordo di Claudio Bal lanipg. 18 - 22 - Att iv i tà dei gruppi pg. 23 - In famigl ia pg. 23 - Percorso sf i lata Torino

Cari lettori, come potrete notare, a partire da questo numero, inallegato trovate un bollettino di c/c postale. La cosa è stata a

lungo valutata dal CDS che, viste le gravose spese cui si va incon-tro per i lavori di consolidamento della Chiesetta di Capanne di Pey,la manutenzione e messa a norma della sede di Via Lanza e noncerto ultime le mutate condizioni di spedizione del giornale, ha deci-so di ricorrere alla sensibilità di Gruppi e/o singoli Soci che vorran-no portare il loro contributo (Dai più modesti agli auspicabili di con-sistenza, tutti saranno ugualmenti bene accetti). Chi lo vorrà potràeffettuare i versamenti indicandone la specifica destinazione(Portaordini, Sede, Protezione Civile, Rifugio, Chiesetta Capanne diPey). Si rammenta che le donazioni potranno essere detratte dalladichiarazione annuale dei redditi citando il codice del beneficiario:92018140068. Nell'apposito spazio del giornale sono altresì indicatii costi di abbomnamento a "il Portaordini" per coloro i quali deside-rassero ricevere la pubblicazione pur non essendo Soci oppureintendano portare il proprio sostegno. Grazie.

A P P E L LO

Page 3: Il Portaordini Lug2011

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I l c a l c io de l muloEd è stata ancora Adunata. Tutte le Adunate Nazionali

sono ugualmente belle, partecipate, ognuna contraddi-stinta da caratteristiche ed emozioni diverse. Questa

84ª, celebratasi a Torino, ha avuto davvero pochi confronti,rivestendo un significato del tutto particolare, in questomomento storico ha assunto una forte connotazione di identitàe coesione nazionale. E' qui che sorge spontanea la domandache ci siamo posti più volte, pur senza la sollecitazione di unacosì importante ricorrenza quale il 150° anniversario dell'unitànazionale: perché gli Alpini vanno all'Adunata? Nel libro chenarra la storia dell'A.N.A. si legge: "gli Alpini vanno all'aduna-ta per il piacere, intimo, personalissimo non delegabile adalcuno, di stare insieme, volontariamente insieme, uniti, volon-tariamente uniti (…) per vivere, poche ore o due o tre giorni,tra la propria gente, la gente con la quale si trasmette sullastessa lunghezza d'onda (…): basta uno sguardo che brilla inun certo modo, una stretta di mano, uno specchiarsi uno nel-l'altro per l'orgoglio,sobrio e solido di ono-rare insieme, tutti insie-me in quel giorno, igrandi valori che sionorano ogni giorno" Inqueste poche righe èperfettamente concen-trata l'essenza, il signi-ficato più profondodella partecipazione diun Alpino che, magarisolo quell'unica voltal'anno stacca dal chio-do il vecchio Cappello,se lo calca in testa conil gesto spavaldo deivent'anni e parte per lacittà sede del piùimportante eventoannuale della vita asso-ciativa. Nel contestodel passo riportato risalta in particolare quel "volontariamenteinsieme" che porta alla mente le parole di un alpino che pocotempo addietro ebbe a dire, nel contesto dell'attività seziona-le: "ho diritto". Ora, qualche rotellina dell'ingranaggio necessi-ta urgentemente di registrazione. All'A.N.A. ci si associa volon-tariamente, a nessuno mai è stato imposto, quindi va da séche chi vi ha aderito abbia caso mai dei doveri, a partire dalPresidente Nazionale, giu, giu sino all'ultimo dei soci che,come già detto, una sola volta all'anno partecipa all'attivitàassociazionistica. Se poi qualcuno ha inteso l'A.N.A. come viadi elevazione sociale o peggio fonte di profitto o magari solocome scorciatoia per interesse di bottega ha davvero sceltouna via d'approccio sbagliata. Gli Alpini operano senza osten-

tare, con lo spirito di saper dare senza pretendere o sperare diavere qualcosa in cambio. Con senso di solidarietà o quanto-meno di collaborazione, con spirito di servizio, cioè essere dis-ponibili agli altrui bisogni per senso civico e cristiano contri-buendo allo sviluppo umano della società in cui viviamo riget-tando l'immagine di un mondo popolato da faccendieri, politi-canti preda di strani deliri, pseudo opinionisti attaccabrighe perprofessione, calciatori e divinità dello spettacolo superpagati.Capita poi, purtroppo, a volte di sentir parlare di "peso politico"nella nostra realtà, intuendo l'esistere di presunti complessi disuperiorità, screzi, gelosie, velleità personali. Comportamentiche suscitano grande perplessità in chi è lontano dal forseingenuo ma necessario idealismo che dev'essere patrimoniopersonale di coloro che, a qualsiasi titolo, operano all'internodell'A.N.A. Per pura conoscenza e non certo per condiscen-denza si provano ad analizzare quelle pruderie di posizionepreminente con una qualche motivazione ma, l'unica conclu-

sione cui si arriva èche qualcuno usi ilCappello Alpino piùper scaldare la testapiuttosto che il cuorecome invece si ritienedovrebbe essere. Inogni qualsiasi contestofondato sulla volonta-rietà e gratuità, dov'èassai più importanteessere che non appari-re, qualcuno deve purassumersi compitiorganizzativi, direzio-nali, nonché gestiona-li, ma chi si fa carico diun così oneroso peso,lo deve interpretarecome una responsabi-lità da onorare per lafiducia in lui riposta,

non come un titolo onorifico da esibire come le penne erettilidel pavone. Un Alpino non può sentire la necessità di ricorre-re a siffatti mezzucci per ottenere visibilità o realizzazioni per-sonali. A dar lustro basta ed avanza l'ultracentemìnaria storiaonusta di gloria del più antico corpo attivo al mondo di truppeda montagna. L'essere parte di una leggenda non è dirittoacquisito ma è un onore che deve essere guadagnato ed unimpegno da onorare, con la giusta consapevolezza di cono-scere il più profondo significato di portare in testa il CappelloAlpino. Se così non fosse, non solo disonoreremmo il nostrosimbolo ma, cosa ben peggiore, disonoreremmo coloro checon il loro operare sia in guerra che in pace hanno contribuitoalla coniazione dell'azzeccatissimo neologismo ALPINITA'.

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LUGLIO

2 Inaugurazione monumento all'Alpino a Treviso (Sez. Treviso)2 e 3 Raduno Sezione Abruzzi a Città S. Angelo (PE)3 62° Raduno al Sacrario Cuneense al Col di Nava (Sez. Imperia)3 Camp. Naz. ANA corsa in montagna indivividuale a Mezzoldo

(Sez . BG)3 53° Anniv. comm.ne Btg. Monte Cervino a Cervinia (Sez. Aosta)3 Pellegr. donatori sangue Sez. Bassano del Grappa a Cima Grappa3 Raduno in ricordo del Btg. Val d'Intelvi a Lanzo (Sez. Como)3 47° pellegr. Chiesetta degli Alp. alle Piane di Mocogno (Sez MO)3 Pellegrinaggio Sezione di Salò a San Onofrio3 Pellegrinaggio Sezione di Verona a Costabella8-9-10 Raduno Sezione di Cuneo a Limone Piemomte 9 e 10 Raduno Sezione Bolognese-Romagnola a Porretta Terme (BO)9 e 10 Raduno Sezione Molise a Rocchetta a Volturno (IS)10 Commemorazione C. Battisti e F. Filzi a Monte Corno (Sez. TN)10 29ª edizione "Carro fiorito" a Laveno Mombello (Sez. Varese)12 Commem. 94° anniversario morte C. Battisti a Trento (Sez Trento)16-17 Raduno Sezione di Massa Carrara16-17 Rad. Sez. Valdobbiadene all'Isola dei Morti (Moriago d. Battaglia)17 Raduno Sezione Carnica 17 Incontro intersez. Alp. bergamaschi e valtellinesi a P.so S. Marco17 Camp. marcia in montagana ad Irma part. Bovegno (Sez. BS)17 Pellegrinaggio Sezione di Verona a Fittanze24 S. Messa alla Chiesetta del Monte Camino Sez. Biella)24 Festa intersezionale a Saliceto (Sez. Ceva)31 44° Pellegr. alla Madonna del Sasson di Val di Piera (Sez Belluno)31 Pellegrinaggio Sezione Val Susa al Rocciamelone31 Pellegrinaggio Sezione di Verona a Parpari

AGOSTO

6 e 7 Tr. Madonna nevi in montagna a staff. a Pincavallo (Sez. PN)7 Raduno intersezionale a Chiusa di Pesio (Sez. Cuneo)7 Pellegrinaggio al Col di Lana (Sez.Belluno)7 Raduno Sezione Bassano del Grappa a Cima Grappa7 39° Pellegr. al Cippo degli Alp. Passo della Croce Arcana (MO)7 Pellegr. al percorso monumentale delle Brigate e Divisioni

Alpine a Cerreto Lagui (Sez. Reggio Emilia)7 Festa della Madonna della neve a campei de Sima (Sez. Salò)7 Cerimonia di commemorazione al cimitero militare dello Stelvio

3ª cantoniera a Bormio (Sez. Sondrio)8 Ricorrenza catostrofe mineraria a Marcinelle (Sez. Belgio)13 Cerim. di commemoraz. Caduti del 1917 cimitero nel Vallone

dello Scerscen Alta Val Malenco (SO) (Sez. Sondrio)14 Pellegrinaggio a Falconetta / Ayas (sez. Casale Monferrato)14 Incontro Sezione di Belluno al Passo Duran15 Celebrazione alpina al Pus (Sez. Belluno)15 "Festa della Montagna" in onore ai caduti senza Croce al campo

dei Fiori - Varese (Sez. varese)16 Pellegrinaggio alla lapide dei 23 Alpini deceduti a Rocca la

Meja in occasione del 64° anniversario (Sez. Cuneo)28 Pellegrinaggio Sezione di Verona a Scalorbi

SETTEMBRE

3 e 4 Raduno Sezione di Reggio Emilia a Villaminozzo3 e 4 86° Raduno Sez. Marche ad Acquasanta Terme (AP)3 e 4 Raduno Sezione di Salò a Vallio twerme4 Raduno Sezione di Alssandria a Garbagna4 Pellegrinaggio al Monte Pasubio (sez. Vicenza)4 Pellegrinaggio al Monte Bernadia (Sez. Udine)4 Pellegrinaggio al Monte Tomba (Sez Bassano del Grappa)4 Raduno Reduci Cuneense al Santuario della Madonna degli

Alpini - Colle di San Maurizio di Cervasca (Sez. Cuneo)4 Pellegrinaggio Penne Mozze a Belmonte (Sez. Ivrea)4 52ª Cerimonia celebrativa consacr. chiesetta Btg. Morbegno

al Pian delle Betulle (Sez. Lecco)4 Pellegrinaggio Sezione di Verona a San Maurizio4 Raduno intersezionale al Bosco delle Penne Mozze a Cison di

Valmarino ( Sez Vittorio Veneto)5 e 6 Pellegrinaggio Sezione di Trieste a Cima Valderoa10 e 11 Raduno Sezione di Roma a Corvaro di Borgorose11 Raduno Sezione di Bergamo a Bergamo)11 Alpinata al Monte Guglielmo (Sez. Brescai)11 37° raduno alpino sul Monte San Michele "Cima Tre" a

Gradisca d'Isonzo (Sez. Gorizia)11 Raduno 1° Rgpt. ad Imperia (Sez di Imperia)dal 12 al 24 Torneo di bocce a Coccaglio (Sez. Brescai)17 e 18 60ª Festa Granda a Picenza (Sez. Piacenza)17 e 18 Raduno Sezione Vicenza a Camisano Vicentino18 14° anniv. scomparsa Mons. Pigionatti a Brenta (Sez. Luino)18 Cerim. italo-austriaca a P. Monte Croce Comelico (Sez. BZ)18 Premio "La Penna Alpina per la nostra montagna" (Sez. Feltre)18 Raduno Sezione di Verona a San Maritno B.A.21 Festa San Maurizio a Cassano Magnafo (Sez.Varese)22 Festa di San Maurizio (Sez. Casale Monferrato)23-24-25 Festa di san Maurizio (Sez. Biella)24 e 25 90°di fondazione Sezione Vallecamonica a Breno25 Rad. con "Marcia dal lago alla montagna" a Forcora (Sez. Luino)25 Festa di S. Maurizio al Santuario di Recovato (Sez. Modena)25 Ricordo Caduti della Lomellina a Groppello Cairoli (Sez. PV)25 139° anniv. TT.AA e commemor. Caduti al Lido di Venezia

OTTOBRE

2 Pellegrinaggio al Sacrario Caduti d'Oltremare (Sez. Bari)2 35° Camp. Naz. ANA Corsa in mont. a staff. a Pederobba (TV)2 Traversata Triangolo Lariano Como-Valmadrera (Sez. Lecco)2 Festa della Sezione di Omegna e 139° anniversario TT.AA3 e 4 Pellegrinaggio al Luogo della Mamoria a Belo (Sez. RE)8 Gara di tiro trofeo "Egidio Furlan" (Sez. Trieste)8 8° Raduno Sezione di Palmanova a Ruda8 S. Messa per il 139° anniversario TT.AA (Sez. Domodossola)8 Conf. del Gen.Cauteruccio sulla storia della Sez. TV e mostra al

Portello Sile presso ex Chiesa si Santa Croce dal 8/19 al 30/108 e 9 139° anniversario TT. AA e 89° Sezione di Novara a Novara9 39ª Marcia degli scarponcini per le vie di Domodossola9 139° anniversario TT.AA e della Madonna del Don a Genova 9 59° Convegno "Fraternità Alpina" Sezione di Ivrea9 Raduno Sezione di Pavia a Montalto Pavese9 139° anniversario TT.AA a Bagnolo (Sez. Verona)13 S. Messa per i Caduti Alp. e 139° annivers. TT.AA (Sez di TS)14 139°anniversario TT.AA e S. Messa (Sez. Bolzano)14 S. Messa in Duomo a Salò per il 139° anniversario TT.AA15 139° anniversario TT.AA a Biella (Sez. Bilella)15 Gara tiro con fucile di ordin. a 300mt: a Tolmezzo (Sz. Carnica)15 Anniversario TT.AA al Santuario B. V. delle Grazie a Pordenone15 e 16 Raduno 2° Rgpt. a Palazzolo sull'Oglio (Sez. Brescia)15 e 16 Raduno 4° Rgpt. a Latina (Sez Latina)15 e 16 Raduno Sezione di Genova a Masone16 139° anniversario TT.AA a Tortona (Sez. Alessandria)16 139° anniveriversario TT.AA e S. Messa per i Caduti ad Asti

(Sez. AT)16 Cerimonia di chiusura al Santuario Madonna degli Alpini al

Colle di San Maurizio di Cervasca (Sez. Cuneo)16 139° anniversario TT.AA a Ontagnano (Sez. Palmanova)16 Raduno Sezione di Treviso a Treviso16 Festa sezionale Valsesiana16 139° annivers. TT.AA e conclusione 90° di fondaz. (Sez. Roma)29 Serata con cori conged. Julia e Cadore a Zero Branco (Sez. TV)30 Commemorazione al Sacrario dei Salesei (Sez. Belluno)30 Riunione dei Capigruppo Sezione di Alessandria (Sez. AL)31 64° Raduno Reduci Btg Vicenza e Btg Val Leogra a Montecchio

Magg (VI)

Agenda mani festaz ion i ANA

Page 5: Il Portaordini Lug2011

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In accordo con l'AmministrazioneComunale, nei giorni del 27-28

e 29 maggio u.s. 635 volontari diProtezione Civile appartenenti a21 Sezioni di Piemonte, Liguria eValle d'Aosta hanno partecipatoall'esercitazione del 1°Raggruppamento organizzata dalla

nostra Sezione. Le operazionihanno portato al parzialeripristino dei bastionirendendo maggiormenteagibili le strutture dellaCittadella di Alessandria.L'esercitazione si è svoltaanche nelle vicine acquedel Tanaro dove i som-mozzatori hanno effet-tuato un monitoraggiocon il supporto, lungo lesponde del fiume, delleunità cinofile di soccorsoin collegamento tra lorovia radio. Per il nostronucleo di P.C. è stata unanotevole prova di unità ecoesione che ha portato

alla migliore delle riuscite dellamianifestazione nonostante GiovePluvio abbia provato a metterci lozampino con i temporali del vener-

di. L'evento si è inserito nell'ambi-to delle celebrazioni del 150°anniversario dell'unità d'Italia;all'uopo sarà utile ricordare cheproprio sulle mura della Cittadella

il 10 marzo 1821 " …. dièa l'aure primo il tricolor,Santorre di Santarosa”"Con questo spirito dicerta appartenenza alterritorio e di rilevantevalore storico, gli Alpinialessandrini e segnata-mente la ProtezioneCivile hanno ancora unavolta evidenziato l'altosenso civico con il lavorodi supporto alla società,partecipazione e capacitàorganizzativa, espressio-ne di coscienza collettivadel dovere di solidarietà.

LA CITTADELLA DI ALESSANDRIA E I SUOI BASTIONIEsercitazione di P.C. del 1° Raggruppamento

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L'Aquila, 29 apr 2011 - Pieno successo della missione delComitato promotore per la Candidatura della Cittàdell'Aquila ad ospitare l'Adunata Nazionale Alpini nel

2014 in occasione del primo lustro dal sisma del 6 aprile2009. Con in testa il presidente sezionale Giovanni Natale edil vice presidente vicario Antonello Di Nardo, hanno incontra-to il sindaco Cialente, il coordinatore organizzativo CarloFrutti, il coordinatore tecnico Maurizio Ardingo ed il Segretariosezionale Pietro D'Alfonso.Il sindaco Cialente ha accolto congrande entusiasmo la richiesta dell'Ana assicurando che neiprossimi giorni il sostegno alla Candidatura sarà formalizzatocon un atto di Giunta da presentare all'assiseconsiliare.L'auspicio del primo cittadino è che nel 2014 granparte del ricco calendario di manifestazioni che accompagna-no l'Adunata nazionale alpini si possano tenere nel centro cit-tadino, restituito per allora all'uso dei cittadini, e che il percor-so della sfilata tocchi i luoghi simbolo del sisma come la Casadello Studente e della storia aquilana comeCollemaggio.Visto il ruolo centrale che l'Associazioni Alpinista assumendo nell'ambito dell'organizzazione nazionaledella Protezione Civile i partecipanti all'incontro hanno valu-tato possibili sinergie e le sistemazioni logistiche per ospitarea L'Aquila la sede della costituenda Colonna Mobile autono-ma della Protezione Civile Nazionale Ana per il centro-sud.Ilpresidente sezionale Natale ha informato il sindaco Cialenteche anche il sindaco di Pescara, città che ospitò la prece-dente Adunata nazionale del 1989, si è dichiarato disponibilea sostenere la candidatura della città dell'Aquila, meritevole,per la tradizione alpina e testimone dell'incredibile sforzo soli-dale di migliaia di volontari, di ospitare la più importante mani-festazione popolare e associativa che si tiene ogni anno inItalia."La macchina organizzativa dell'Adunata nazionale alpi-ni, che potrebbe portare in città ed in Abruzzo oltre 500.000persone nel maggio 2014, è quindi da oggi partita - spiegaGiovanni Natale, presidente dell'Ana Abruzzo - e nei prossi-mi giorni il Comitato promotore incontrerà il presidente dellaProvincia dell'Aquila ed il presidente della Regione nonché ivertici della Protezione Civile per una candidatura unitariasostenuta dal pieno consenso delle istituzioni e dalla popola-zione aquilana ed abruzzese".

La pubblicità su "Il Portaordini" arriva trimestral-mente in 2600 famiglie, gli interessati potrannousufruire dei seguenti spazi: PAGINA INTERA - ½ PAGINA - ¼ DIPAGINA - TRAFILETTO

UN'OCCASIONE PER FARTI CONOSCERE E FAR CONOSCERE I TUOI PRODOTTI

BorracciaPer chiesetta Capannette di Pey

Sezione Alessandria € 270Alberto Peracchio - Alessandria € 20Moretti Renato D. - Alessandria € 100Sassi Giuseppe € 50

Per SezioneGruppo Felizzano € 270De Nadai Rino - Tortona € 20Lamborizio Giacomo-Castellazzo € 30Caddeo Vincenzo - Ovada € 30Formica Luigi - Alessandria € 100

Per il PortaordiniCumis Roberto € 20Visca Mario € 25Gruppo di Quattordio € 150Sez. Carabinieri Valenza € 100Malvicino Giovanni - Castelspina € 30Lupano Luigi - Quattordio € 20Canesi Oreste - Genova € 10Mogliazza Luigi - Garbagna € 15Gentile Giuseppe - Garbagna € 10Lovelli Mario Novi Ligure € 50

ADUNATA NAZIONALE 2014

la candidatura dell'AquilaAttraverso il Portaordini intendo esprimere un sentito

ringraziamento mio e di mia moglie Laura per la sen-tita partecipazione al lutto che ha colpito la mia famiglia.

Bruno e Laura Pavese

R I N G R A Z I A M E N T O

Una foto del 1911

L’Alpino Franco Pertusati nella sua ricerca spasmodica difoto di Alpini della nostra Sezione, ha ricevuto da un paren-te questa foto, scattata durante la nostra impresa colonialelibica del 1911, che ritrae Vite Vittorio imbarcato sulla Regianave S. Giorgio come macchinista, mentre circondato da ungruppo di Alpini si accince a preparare una polenta.

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Alcuni autieri del 1/49, dell'Autoreparto "Julia" caser-ma "Berghinz" di Udine, si sono ritrovati dopo 40 annidal congedo. Per il prossimo ritrovo contattare:Barolo Natalino 3395640174

E' un vero piacere vedere come la naja, quella vera, riesca amantenere vivi i contatti dopo così tanti anni. Ricordiamo peròai "diversamente giovani" qui ritratti di portarsi il CappelloAlpino per la prossima occasione d'incontro.

Luca conta i giorni sul calendario: il 7 agosto lascerà il Niguardadopo sette mesi. Per lui, a Gravellona, ci sarà una nuova casa

senza barriere architettoniche. Gliela costruiscono gli Alpinidell'ANA che tre anni fa sono intervenuti nell'Abruzzo terremotato.L'iniziativa si chiama "Una casa per Luca": l'AssociazioneNazionale Alpini ci mette manodopera e fondi, ma con la famigliadi Luca apre anche un conto corrente per chivuole contribuire alla causa. A breve, comun-que, il cantiere prende il via. In questi giorniin Comune, il primo summit tecnico per defi-nire il progetto: una villetta con giardinodomotica, cioè a misura di disabilità anchegravi, sul terreno di proprietà di un architettovigevanese in fondo a una strada sterrataancora senza nome. E' l'unico spazio liberodella lottizzazione sul lato est del paese, l'u-nico fazzoletto verde tra tante villette recentidove abitano anche altri cugini di Luca perparte materna. E' una zona tranquilla lambitadalla campagna aperta, dove si trova anchela caserma dei carabinieri. "Mi viene solo unbanalissimo "grazie" - ha commentato l'Apino - Ma è detto con ilcuore. Davvero, essere alpini è più di sentirsi parte di una famiglia.E questa ne è l'ennesima dimostrazione di affetto". Il caporale LucaBarisonzi farà i 21 anni tra dieci giorni, il 2 maggio. Rimane in pro-gnosi riservata. Le probabilità che torni a camminare, dopo averrischiato la morte in Afghanistan a gennaio, sono ridotte a un lumi-cino. Nulle, secondo i medici, che hanno invece ipotizzato marginesul recupero della funzionalità delle braccia. "Grazie alla riabilita-zione miglioro. Riesco a muoverle verso l'interno", ha voluto preci-sare Luca. La data delle dimissioni è ufficiosa. Bisogna comunquefare in fretta. La casa della mamma, in via Bellini, è al piano rialza-

to di una palazzina non praticabile per un disabile con gli stessiproblemi di Barisonzi. "E' stato il primo pensiero dopo l'incidente -ha raccontato Clelia Novella, la mamma - Ha bisogno di aiuto unavolta dimesso, non può vivere in una casa non attrezzata: ce losiamo detti tante volte in famiglia finchè non è arrivata la rispostadell'ANA, che si è mossa in una settimana". Dal presidente della

Camera Gianfranco Fini, che a marzo eraandato a trovare l'Alpino al Niguarda, "anco-ra aspetto una risposta": Clelia gli ha scrittosenza avere mai riscontro. I genitori di Lucaringraziano invece l'Esercito e l'ANA, che hacommentato l'iniziativa di solidarietà pervoce del vigevanese Renzo De Candia,Alpino: "Luca ha svolto una missione e hapagato di persona. Dargli una casa dovepossa vivere è il minimo. Noi Alpini siamocosì. Esiste il gruppo non i singoli, e quandoa uno di noi succede qualcosa di brutto cimobilitiamo tutti. Questo è il pensierodell'Associazione a livello nazionale, nonsolamente mio". Anche il Sindaco Francesco

Ratti si è attivato per individuare l'area idonea. Inizialmente si par-lava di un terreno dei nonni materni, i Novella. "Non era adatto eallora abbiamo pensato alla nuova lottizzazione. Di fronte ci abita-no i cugini - ha detto Francesco Ratti - e la mamma è poco distan-te". Luca non vede l'ora di tornare a casa. "Quel giorno lo immagi-no con la mia famiglia attorno e con tutte le altre persone che misono care. Continuo a non vedermi su una sedia a rotelle. Tornarea camminare è una battaglia che voglio vincere. Lo devo a chi nonc'è più". Chi fra i nostri lettori intendesse partecipare lo potrà fareinviando in Sezione il proprio contributo utilizzando l'ormai solitobollettino di c/c postale specificando la causale.

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I n m a r g i n e a l l ’ a d u n a t aNon si vuol certo negare che siano

anche successi fatti simili, e neppureche alcuni Alpini (e non) abbiano ecceduto,ma saprebbe il fustigatore che veste ipanni del giornalista commentare il com-portamento di non pochi dei suoi concitta-dini assolutamente estranei all'ambientealpino che hanno approfittato di questasorta di immunità temporale per abbando-narsi ad eccessi di ogni tipo? Ovviamenteal giacobino di turno, troppo attentamenteimpegnato nello stigmatizzare il comporta-mento degli Alpini, sono passati inosserva-ti l'incivile comportamento degli scalmana-ti "democratici" che intendevano non per-mettere di prendere la parola ad unMinistro della Repubblica, i segni d'inciviltàlasciati a profusione sul terreno dal moltopiù breve, contemporaneo, evento ciclisti-co e la tracotante maleducazione degliatleti rimasti giacenti a terra come animalipur essendo stati invitati ad alzarsi nelmomento in cui veniva intonato l'InnoNazionale all'arrivo della Bandiera diGuerra. E' un fatto innegabile che respon-sabilità ve ne siano, eccome, nel permette-re lo scorrazzare degli abominevoli trabic-coli che trasportano il loro carico pseudoumano e la mancanza di controllo di moltiPresidenti Sezionali e Capogruppo sulcomportamento dei propri soci. E', comun-que, inoppugnabile che a fronte di unAdunata Nazionale eccezionale dellaquale circa 1.000.000 di persone sonostate protagoniste, l'inciviltà di alcuni possaessre presa a pretesto per infangare gene-ricamente tutti gli Alpini e si taccia sugli altivalori espressi dall'evento e non sottoli-neando il fatto che, nonostante la grandeafflueza, non si siano verificati incidenti,risse o quant'altro. Se il severo censoreprima di imbrattare la carta non si fosselimitato ad un rapido e preconcetto volosull'evento e si fosse fatto un giro fra gliAlpini, magari fra gli attendamenti dovesarebbe stato accolto per un bicchiere diquello buono ed avrebbe respirato aria diun'amicizia che coinvolge ed unisce, diuna solidarietà che si esprime non solonelle tragedie ma lenisce anche le amba-sce quotidiane, forse, avrebbe potuto capi-re qualcosa dell'essere Alpino Torino ed itorinesi hanno potuto, già il lunedi, ripren-dere il loro quotiìdiano senza dover conta-re danneggiamenti a cose e persone comedi contro avviene quando i personaggitanto cari all'estensore della reprimendasegnano il territorio. La stragrande mag-gioranza di Alpini ha lasciato nel capoluo-go subalpino un buon ricordo di qualchegiorno in cui gli ospitanti hanno avuto l'op-portunità di riappropriarsi di spazi urbanied orari ormai a loro desueti da tempo,approfittando di una presenza che pur conla, a volte, eccessiva esuberanza ha porta-to amicizia, allegria, sicurezza e, perchéno, parecchi soldini.

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Un'importante presenza, quella degli Alpiniin armi all'84ma Adunata di Torino. Nel

capoluogo sabaudo il ComandoTruppe Alpine, acura della Brigata Alpina Taurinense, ha allestitoun luogo d'incontro tra lepenne nere del passatocon quelle attuali.L'area espositiva èstata aperta al pub-blico per quattrogiorni dal giovedì 5alla domenica 8 condue giornate particolar-mente dedicate alle scuole nelcorso delle quali è stato effettuato un collega-mento con l'astronauta italiano Paolo Nespoli abordo della Stazione Spaziale ISS in orbita attor-no alla Terra ad un'altezza di 350 Km nelmomento in cui la navicella spaziale si trovavasulla verticale di Torino. Attraverso unpercorso sapientemente predi-sposto, all'interno deglisplendidi Giardini Reali,su uno spazio verde dioltre 5.000 metri qua-dri, i visitatori hannoavuto la possibilità diimmergersi in una sug-gestiva esposizione ditutti i mezzi e gli equipaggia-menti di ultima generazione di cuisono dotati gli Alpini. Filo conduttore dell'espo-

sizione, la testimonian-za del lavoro svolto dagli Alpini, impegnati in

Italia ed all'estero a favore della sicurezza e dellastabilità ed ovunque le nostre Forze Armate

siano state impiegate in missioni a favoredella comunità. Molto ricca la proposta pre-sentata: ai bambini ed ai giovani visitatori èstata riservata l'area montagna, dove gli istrut-tori di alpinismo militare hanno predisposto

una parete di arrampicata, un ponte tibe-tano e una pista artificiale da sci di

fondo. Appassionati e curiosi sonopotuti salire a bordo dei modernissi-mi blindati Lince, sui Puma a sei ruote

motrici, sul cingolato da neve BV 206per trasporto truppe, orientare l'obice

FH70/90 ed il mortaio Thomson-BrandtMO 120, assistere alla bonifica di un campominato con l'ausilio del robot e anche provarel'ebbrezza di essere liberati dai Rangers in unasimulazione di sequestro diostaggio. Novità di spicco perquesta edizione 2011 della

Cittadella è stata l'allestimen-to di una piccola FOB

( F o r w a r dOpera t iona l

Base ovverouna baseo p e r a t i v aavanza ta ) ,

un caposaldodi quelli realiz-

zati dagli Alpini nelle zone piùremote dell'Afghanistan occidentale. In

apposito spazio sono stati presentati l'esclusivoservizio meteonivologico del Comando delleTruppe Alpine, incentrato sulla montagna

(Meteomont)ed i moderni equipaggiamenti medici e di tra-smissioni in dotazione alle Unità Alpine. Latenda radio della Cittadella ha collegato via eterel'Adunata di Torino con tutto il mondo, graziealla collaborazione con l'AssociazioneRadioamatori Italiani. Importante spazio è stato

riservato alla storiadegli Alpini, con l'al-lestimento di unaoriginale mostra deicimeli, documenti edivise d'epoca pro-venienti dal Museodegli Alpini diTrento. A com-pletare il tutto èstato approntatoun Info-Team,

dove i giovani interessati alla carriera militarehanno avuto la possibilità di ricevere dettagliateinformazioni aggiornate e presentare domanda di

arruolamento nelle TT AA. Infine in appositopunto vendita si potevano trovare cartoline spe-ciali dell'Adunata ed ottenere l'annullo specialedelle Poste Italiane.

LA CITTADELLA DEGLI ALPINIa l l ' 8 4 ^ A d u n a t a N a z i o n a l e

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Quando, nel 2009, a Valenza si andavano adapprontare le diverse manifestazioni a cele-

brazione del 40° anniversario di costituzione delGruppo, ci si propose, fra l'altro, l'allestimento diuna mostra fotografica.Ottenuto il permessodall'AmministrazioneComunale ad usufruiredi una prestigiosa corni-ce quale l'atrio delTeatro Sociale, si pensòche all'ingresso ad acco-gliere i visitatori cisarebbero stati bene unpaio di Alpini in armi,possibilmente un uomoed una donna, quest'ulti-ma espressione dellanuova immagine di una realtà alpina in rapidaevoluzione. Con le conoscenze personali di unpaio dei nostri si riuscì a stabilire un contatto conil Cap.no Marco Lissoni del CentroAddestramento Alpino di Aosta (la S.M.A.dibuona memoria) che, di buon grado, esaudì lanostra richiesta. Da allora il legame argomentati-vo con il giova-ne ufficialeAlpino rimaneben saldo. Eccocosì che unasera dello scorsoautunno si deci-de con Renato eFranco per unapizza al cospettodella Becca diNona e delMonte Emiliusin compagniadel nostro amicoAlpino. IlCapitano, dopouna visita allemoderne infra-stutture che ser-vono all'attività addestrativa degli Alpini e per lapreparazione tecnica del personale destinato allemissioni in teatro operativo, ci intrattiene cor-dialmente in ufficio dove iniziamo una piacevo-le chiaccherata che si protrarrà poi davanti aduna cena che ben pocospazio lascierà all'imma-gine della spartana pizzaprevista. Veniamo così asapere che, nonostantel'ancor giovanissima età,Marco ha già all'attivodue missioni ISAF(International SecurityAssistence Force) inA f g h a n i s t a n .L'argomento, di grandeattualità, non può nonsuscitare mille domandealla quali il nostro interlocutore accetta di rispon-dere con grande disponibilità. Come a tutti noto,la missione NATO in quella martoriata terra

svolge attività di supporto all'Autorità provviso-ria afghana guidata da Hamid Karzai, nel mante-nimento della sicurezza, nella prevenzione di attiterroristici ed al garantire un ambiente per

quanto possibile sicuro del personale ONU pre-sente nel Paese per mezzo di operazioni militarisecondo il mandato internazionale. Ben consape-voli che la pace, quella vera, non può venire chedall'interno, i nostri ragazzi sono laggiù per darequesta possibiltà a genti che soffrono la guerrada lunghissimo tempo. Che possano riuscire

nella missione rimane da dimostrare ma èincofutabile il fatto che il corridore che si tol-gie il numero prima dell'inizio della gara nonpotrà mai vincere.Onore quindi a loroed alla determina-zione con cui sannomettersi in giocovotandosi al serviziodi altre popolazioni.Un risvolto assaimeno conosciuto esovente volutamentesottaciuto con assor-dante silenzio, daparte di chi dellapace non sa far di meglio che sciacquarsi labocca, sono le operazioni umanitarie e diricostruzione messe in essere dai nostriAlpini in armi dislocati in Afghanistan. I

nostri militari in genere, e segnatamente gliAlpini, nel solco della migliore delle tradizioni,assicurano la fornitura di beni di necessità allapopolazione e promuovono la ricostruzione delleprincipali infrastrutture economiche, sanitarie,

scolastiche e addirittura luoghi di culto. I lavorisono eseguiti in parte dai nostri militari ed inparte da ditte afghane che hanno l'obbligo di

assumere manodopera locale contribuendo cosìal sostentamento della popolazione e, nel con-tempo, a sottrarre manovalanza al movimentoche viene eufimisticamente definito di insorgen-

ti ma che in realtà altronon sono se non terrori-sti. Nel corso dellachiaccherata il nostroospite ci racconta il quo-tidiano dei vivere l'espe-rienza in missione, laconsapevolezza dellascelta fatta che sopisce iltimore che il passo chestai muovendo potrebbeessere l'ulitmo anche nelmomento in cui ci siaccinge alla soddisfa-

zione della banale ma indispensabile necessitàfisiologica che costringe all'uso delle "wag bag",buste di plastica con all'interno un prodotto adat-to alla solidificazione ed assorbire i cattivi odori.L'ambiente è reso particolarmente ostile dal pae-saggio quasi lunare, surreale, silenzioso, undeserto di terra rossiccia, asinelli macilenti chearrancano fra polvere ed afa, tutto intorno sem-bra quasi essere tranquillo, pastori che conduco-no misere greggi, bambini scalzi coperti di sdru-

citi abiti passati da chis-sà quanti fratelli mag-giori, sussultanti auto emotocicli dall'ormailunghissima ed onoratacarriera che percorronopiste un tempo greti difiumi ora totalmenteprivi d'acqua. Il cibo èquello scaricato di corsadai Ch 47 ma c'è pocoda soffermarsi a pensareal mangiare, l'attenzione

è piuttosto concentreta al potenziale ingaggiocon il nemico, agli scontri che si susseguono, allericerche di ordigni celati alla vista. L'affetto e lafiducia delle popolazioni sottolineati dagli occhicolmi di gratitudine e le attestatazioni di ringra-ziamento da parte delle autorità territoriali. Si ècosì instaurato un rapporto privilegiato di fiduciafra gli italiani e le popolazioni locali che in molticasi ha fruttato importanti indicazioni su situa-

zioni di pericolo con-tribuendo alla salva-guardia preventivadella vita dei nostrisoldati. Gli afghanihanno imaparto aconoscere gli Alpini,hanno capito che lapenna nera che svettasul Cappello non è unqualsiasi ornamentobensì un segno distinti-vo di umanità non dis-giunta alla serietà pro-

fessionale e lo scudetto tricolore in evidenzasulla manica costituisce una marcia in più pertutta la coalizione internazionale.

A L P I N I II N MM I S S I O N E

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17^ Edizione "Festa Europea della Birra"

Come da copione riproponiamo la "Festa Europeadella Birra", giunta alla sua diciasettesima edizio-

ne, che si svolgerà da venerdì 22 luglio a venerdì 29luglio. Lo sappiamo gli alpini puristi troveranno blasfe-mo l'accostamento Alpini-Birra; sempre meglio, però, diquanto si leggeva, su alcuni manifesti a Torino, dovel'accostamento "spiritoso", pare, fosse di questo tenore"Grappa e vino nascondono un assassino". Senzacommentare, fedeli ai nosti principi, speriamo che laFesta, ormai entrata di diritto fra gli appuntamenti nove-si tradizionali, ci consenta di reperire i fondi necessarida devolvere in beneficenza ad enti ed associazioni delnostro territorio, come già è accaduto in passato. Dalpunto di vista logistico, la Festa, si presenterà comenell'ultima edizione, con una zona ristorante coperta,sistemata nel giardino interno della sede, separata dauna zona Biergarten, nella piazza antistante, adibitaalla consumazione di birra, veloci spuntini e dove, ognisera, sarà possibile ascoltare buona musica dal vivo.Per quanto riguarda le birre riproporremo le tre lineeclassiche: lager, weiss e doppio malto; nel menù delristorante, fra i primi, la faranno da padroni gli agnolot-ti, proposti in diversi modi, le lasagne con pesto al fornoe per finire un piatto tricolore, un omaggio al 150°dell'Unità d'Italia. I secondi saranno in linea con quan-to già proposto nelle passate edizioni: patate e salsic-cia al forno, fritto di calamari, wurstel, porchetta di mon-tagna alla piastra. Spuntini veloci ed appetitosi sarannoproposti nella zona Biergarten. Vi aspettiamo numerosie ...buon appetito!

ad Alessandria siamo in :

Piazza della Libertà 40 - Piazza Garibaldi 58 - Corso 100 Cannoni 25 - Via Dante 102P.zza Mentana 36 (Zona Pista) - Via Genova 209 (Spinetta Marengo) - C.so Acqui 301 (Zona Cristo)

Un Alpino del nostro Gruppo , Mordenti Roberto, è statoprotagonista di una lodevole azione. Qualche giorno

addietro ha trovato il portafogli di un cittadino Quattordieseappartenente alla locale Protezione Civile. Senza indugiol'Alpino si è recato presso l'abitazione del danneggiato epresentatosi ha consegnato il prezioso oggetto con l'incre-dulità dello stesso che non si era ancora reso conto dellosmarrimento e dal quale ha ricevuto mille ringraziamenti peraver riportato non solo il malloppo , ma soprattutto i docu-menti che il portafogli conteneva. Vogliamo menzionarequesto gesto, per complimentarci con l'Alpino Mordenti, checon il suo comportamento ha trasmesso un eloquenteesempio di onestà e civiltà. Gesto di riguardo per il prossi-mo, in un mondo ormai abituato all'indifferenza assolutaverso i propri simili mentre il principale obiettivo è uno sfre-nato interesse privato. Viva gli Alpini e che siano sempreadditati come campione di persone oneste.

E' SUCCESSO A QUATTORDIO

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S T O R I A D E I N O S T R I G R U P P IE DEL TERRITORIO IN CUI OPERANO

Con questo numero "il Portaordini" riprende la pubblicazione della storia dei Gruppi Alpini della Sezione e della città di appartenenza. Tuttii Capigruppo sono caldamente invitati ad inviare in redazione le loro storiografie, verranno pubblicate di volta in volta ed avremo così

una intaressante documentazione della Sezione con i Gruppi che la compongono

Valenza ed i suoi Alpini

Ma come bella e come vista or fiera quale ilConsol Romano la fondò, nel gran sorriso

della primavera da l'alta rocca vigila sul Po

Valenza è città di antichissime origini, probabi-lemente risalenti allo stanziamento in zona ditribù liguri partire dal X° sec. a.C. Notizie piùcerte le si hanno con Caio PlinioSecondo il Vecchio che la denominòForum Fulvii quod Valentinum iden-tificandola come una delle piùimportanti della zona ubicata sul per-corso della Via Fulvis. CostituitaForo, ebbe continuo sviluppo sino adivenire il primo dei tredici presididell'Italia mediterranea al tempodell'Imperatore Valentiniano III° .L'originario nucleo abitativo sorgeva sui vicinicolli ad occidente, nella zona che oggi possia-mo identificare con Astigliano ed il confine conMonte. Verso il IV - V ° sec. d.C. si ebbe l'at-tuale stanziamento, voluto per motivi di sicu-rezza da San Massimo, valenzano di nascita eVescovo di Pavia che, secondo la tradizione,all'uopo liberata in volo una colomba, ne atteseil posarsi e sul dirupo, ancora oggi denominatoColombina, fece iniziare l'edificazione dellanuova città. Nel corso del tempo Valenza ebbea subire le scorreriee gli assedi più dis-parati da parte deibarbari di Odoacre,Teodorico, Belisarioe del burgundoGundebaldo. Fudominata da CarloMagno, daiMarchesi delMonferrato, daNapoleone (che, perragion di stato, nefece smantellare lemura) e dai Savoia. L'odierna Valenza è univer-salmente conosciuta come la "città dell'oro".Una suggestiva ipotesi vorrebbe far risalire larinomata tradizione dell'apprezzato artigianatoorafo sino ai tempi dei Romani, quando gli abilimanifatturieri valenzani avrebbero dato inizio aquesta noblie arte realizzando a sbalzo le pre-ziose armature dei legionari. Una più certa esicuramente attendibile documentazione fainvece risalire la nascita della tradizione orafavalenzana attorno al 1840 ad opera di Vicenzo

Morosetti che, reduce da un lungo periodo diemigrazione in America, tornò alla città nataleportandovi l'esperienza degli anni di lavorooltreoceano. Successivamente VincenzoMelchiorre, allievo del Morosetti, dopo essersiperfezionato a Torino e Parigi tornò a Valenzadove iniziò una produzione altamente qualifica-ta introducendo l'uso delle pietre preziose.L'abilità e l'eccezionale creatività dei valenzaninon tardarono a proliferare, facendo diventarel'oreficeria l'attività principale della città, sino a

soppiantare, negli anni '50, le attivi-tà precedentemente preponderantiquali le filande, l'industria dei fusta-gni ed una qualificata produzionecalzaturiera conferendo, nel con-tempo, a Valenza ed ai suoi volitiviartigiani fama e prestigio internazio-nali. La Valenza dei giorni nostrinon conserva rilevanti vestigiamonumentali a testimonianza del

suo antico ed importante passato pur potendovantare alcuni edifici di notevole interesse qualiil Palazzo Pellizzari del XVIII° sec. oggi sedemunicipale, nella cui Sala del Consiglio si pos-sono ammirare stupendi affreschi opera diLuigi Vacca raffiguranti scene della vita diEnea, mentre in altri locali sono conservati,oltre ad ulteriori affreschi d'epoca, notevoliopore di artisti contemporanei. Il baroccoPalazzo Pastore, edificato sul preesistente con-vento trecentesco di San Francesco. Il PalazzoCeriana, con il suo monumentale atrio d'ingres-

so. L'Oratorio diSan Bartolomeo, difondazione medioe-vale e ripristinatoin stile neogatico ineoca ottocentesca,dopo anni di deplo-revole incuria, ilmonumento piùantico della città èstato riportato all'o-riginale splendorecon accurati lavoridi restauro che ne

hanno aftto uno splendido luogo di attività cul-turale. Degne di nota anche alcune chiese e, sututte, la seicentesca Santa Maria Maggiore, ilDuomo, che può vantare il grande e raro organoSerassi, una stupenda tela del Moncalvo, ilnotevole pulpito ligneo ed altre opere minoriche impreziosiscono questo importante luogo diculto. Una particolare nota fragli edifici storicidi Valenza riguarda Villa Pastore; ubicata nellazona orientale della città, la casa sarebbe ogni

anno abitata per un solo giorno del mese diluglio dal fantasma di una bambina che suona ilpianoforte. Oltre ai già citati San Massimo,Morosetti e Melchorre, Valenza ha dato i natalia personaggi di rilievo fra i quali si evidenzianoSandro Camasio, scrittore di fine ottocento chescrisse, in collaborazione con Nino Oxilia, l'o-pertta "Addio giovinezza" e Giusto Calvi, poetae giornalista che fu deputato

G. C.

1969, anni difficili, il mondo era in fermento, lacontestazione giovanile correva per rivolidiversi, si esasperava nelle università e nellestrade con episodi di violenza che avrebberocreato i presupposti per i seguenti, terribili anni'70 , gli "anni di piombo". La contrapposizionepolitica divideva il mondo in due, a volte in tre.Quei giorni, lo si voglia oppure no, avrebberocambiato meridiani e paralleli, rivoluzionatocostumi ed atteggiamenti. Parlare di pattriotti-smo e valori del passato veniva automaticamen-te etichettato con il dichiarato schierarsi dallaparte di un ben preciso orientamentoi politico,al momento particolarmente avversato. In que-gli anni la Sezione di Alessandria muovevaancora i suoi primi passi, non era la consolida-ta realtà odierna che può contare di un Nucleodi Protezione Civile altamente qualificato conuna sezione cinofila ed una alpinistica., nonchédue affermate formazioni corali. A Valenza sisentì, comunque, sullo stesso criterio che carat-terizza il Corpo degli Alpini, il bisogno di unGruppo autogestito, con la responsabile autono-mia nel quadro di un'organizzazione superiore.Con il consenso ed i preziosi consigli di quell'i-neguagliabilmente grande Presidente che fuDomenico Arnoldi, su iniziativa dei soci Avv.Riccardo Lunati, Medaglia d'Argento in Russia,nonchè assai stimato professionista, del Cav. diGr. Croce Ettore Cabalisti, Consiglieredell'Ass.ne Orafa ed i giovani Carlo Benzi eGian Luigi Ceva, tutti iscritti al Gruppo diAlessandria, si tenne una prima riunione pressoil salone dell'Ass.ne Orafa Valenzana nella sededi Piazza Don Minzoni, con la partecipazione

Il territorio

Il Gruppo Alpini

(segue a pag. 13 )

GRUPPO AALPINI VVALENZAT. COL. RICCARDO LUNATI M.A.

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numerosa di Alpini residenti in città e zonelimitrofe, alcuni già aderenti all'A.N.A. altririntracciati a mezzo del collaudato sistema diradio naja. Fu così che il 9 novembre 1969,presso il Santuario Madonna del Pozzo nellavicina San Salvatore Monferrato, PadreGiovanni Brevi M.O. al V. M. sul fronte russo,benedì il nuovo Gagliardetto tenuto a bettesi-mo dalla Madrina Sig.ra Bice Cabalisti nelcorso della cerimonia che celebrava la fonda-zione ufficiale del GRUPPO A.N.A. DIVALENZA con la pertecipazione dei soci fon-datori Annaratone Enrico, Bonini Robertio,Benzi Carlo, Bonzano Aldo, Bonzano GianFranco, Cabalisti Ettore, Cavalli Leandro,Cerreto Emanuele, Ceva Gian Luigi, CoppoUgo, De Nardi Aldo, Follador Marco, GubianiBeniamino, Gubianio Luigi, Gubiani Pietro,Guerci Giacomo, Ivaldi Renato, LavagnaAlessandro, Lunati Riccardo, Morando Aldo,Ranzini Egidio, Rosmino Piero, SilvaGiovanni, Quale sede provvisoria del neonatoGruppo venne eletto il Ber Smaraldo situatoin Via Mazzini e fu qui che venne costituito ilprimo Consiglio Direttivo composto dall'Avv.Riccardo Lunati Capogruppo, Ettore Cabalisti

Vice Capogruppo, Gian Luigi CevaSegretario, Aldo Morando tesoriere, CarloBenzi e Beniamino Gubiani Consiglieri.Inizialmente l'attività associativa si limitò allapartecipazione alle adunate nazionali e radunidi Sezioni e Gruppi viciniori. Dopo il tresferi-mento delle sede in Via Trieste presso il risto-rante di proprietà del socio Luigi Barberis,vennero le prime "Feste di Primavera" orga-nizzate sotto il gigantesco olmo di VillaBadini Confalonieri ad Astigliano, le visitenatalizie agli anziani ospiti dell'"Uspidalì"con il tradizionale dono dello zucchero e lacerimonia di consegna alla BibliotecaComunale del cofanetto contenente la "Storiadelle Truppe Alpine", poderosa opera in trevolumi curata dal Gen. Emilio Faldella, editasotto gli auspici dell'A.N.A. nel centenario difondazione delle Truppe Alpine. Vennero isti-tuite borse di studio da asseganre ai figli meri-tevoli dei soci e si curò una sottoscrizione afavore delle figlie disabili di un Ufficiale della

S.M. Alp. La sede fu intanto trasferita in VialeVicenza presso i locali al primo piano messicortesemente a disposizione dalle SorelleCompiano e ristrutturati a cura del Gruppo.Negli anni 1976 e 1977 numerodi furono isoci che prestarono opera di volontariato pres-so i cantieri allestiti secondo le direttive dellasede Nazionale, in conseguenza del dis-astroso terremoto che colpì e dis-trusse gran parte del Friuli, un'o-prea devvero grandiosa per itempi e destinata a diventareil volano d'avvio dellaProtezione Civile. In occa-sione del teremoto avvenutoin Irpinia il Gruppo si fecepromotore di una sottoscri-zione a favore delle popola-zioni colpite. Alcuni soci pre-starono opera di volontariato alcantiere di lavoro allestito dallaSezione di Alessandria sull'Appennino Ligurein località Cirimilla. Su iniziativa di RenatoIvaldi, che ne fu a lungo il Presidente, vennefondata la locale Szione A.I.D.O. (Ass.neItaliana Donatori Organi) con l'adesione di unrilevante numero di soci. Nella ricorrenza deldcennale di fondazione il Gruppo fece donoalla Biblioteca Comunale di nove tomi checonservano le annate complete del quotidiano"La Stampa" dasl 1940 al 1945 raccolte dallaSig:ra Lunati negli anni che videro il marito

Avv. Riccardo,allora Capitano delBatt. Pieve diTeco, impegnatonel conflitto incorso e poi per lun-ghi anni prigionie-ro in terra diRussia. Il Gruppodi Valenza eradiventato ormaiuna solida realtàsempre più inseritanel tessuto associa-tivo cittadino, sottola guida deiCapigruppo succe-duti nel tempo

all'Avv. Lunati (Ettore Cabalisti dal 1979 al1982, Luigi Gubiani del 1982 al 1988,Roberto Bonini dal 1988 al 1998, PieroAbderico del 1998 al 2003, Marco Folladordal 2003 e tutt'ora in carica) si organizzrono,presso il Teatro Sociale, serate corali il cuiincasso venne destinato a favore del FondoTumori e Leucemie del Bambino operantepresso l'Ospedale Pediatrico Gaslini diGenova. Su iniziativa dei soci Gian LuigiCeva e Franco Canapari si diede vita alGruppo Sportivo Alpini con attivtà rivoltaparticolarmente ai giovani della città, vennerodonati il Tricolore all'Istituto Statale d'Arte B.Cellini ed un'autovettura Fiat Uno alla Casa diRiposo per anziani. Successivamemnte, conl'acquisizione di un prefabbricato dismessodall'uso di unità abiativa al terminare dell'e-mergenza Friuli, sul terreno concesso in usodal Comune, con la compartecipazione di tuttii soci, si avviarono i lavoro di costruzionedella nuova sede situata in Circonvallazione

Ovest, inaugrata nel 1994 in occasione del 25°anniversario di fondazione ed oggi aggregan-te punto d'inconro per i soci. Venne promossauna sottoscrizione per finanziare in parte gliinterventi tesi a ridare la vista al piccoloAlessio, presso il centro medico della DukeUniverity di Durham negli Stati Uniti. Si

costutì il secondo Nucleo di ProtezioneCivile con mansione guarda-argini

in collaborazione con il MAGI-SPO. Assai corposo l'inter-

vento e la prtecipazione divolontari nel corso dell'allu-vione abbattutasi su tuttol'alessandrino nel 1994.Ecco prendere poi vita l'an-

nuale "Festa dellaTagliatella" che con i suoi tre

finesettimana consecutivi nelmese di giugno si è, via via, impo-

sta come uno degli avvenimentiannuali più attesi dalla cittadinanza.Quest'ultima attività vede impegnati un consi-derevole numero di soci che si giovano dasempre della fattiva compartecipazione deigiovani aderenti al movimento Scuot e per uncerto periodo anche di giovani soci del localeLeo Club. Il ricavato ottenuto è stato sin dal-l'inizio, impiegato nella costruzione del"Parco Alpino" realizzato sul terreno adiacen-te alla sede ed, a lavori ultimati, sarà donato alComune per essere destinato ad uso della cit-tadinanza. Da sempre numerosi sono i sociche partecipani al''attavività dei cori sezionaliMontenero e Val Tanaro, a tutte le manifesta-zioni pubbliche organizzatedall'Amministrazione Comunale, al ProgettoCasa Protetta per disabili, alla ConsultaComunale del Volontariato. In occasione del-l'ancor recente terremoto che ha colpitol'Abruzzo alcuni soci hanno partecipato alleoperazioni di soccorso organizzate dallaProtezione Civile Nazionale sotto l'egida delMinistero degli Interni. Il Gruppo ha, da sem-pre, contribuito alla conduzione della Sezionedi Alessandria fornendo, nel corso del tempo,un Presidente Sezionale (Cabalisti) e numero-si Consiglieri (Cabalisti, Canepari, Ceva,Follador, Ivaldi, Spano, Vittone) partecipaalle diverse attività in campo associatiovo esociale posti in essere dalla Sezione stessa edè presente goni anno alle adunate nazionali edi ragguppamento nonché allemainifestazioniufficiali organizzate dalle Sede Centrale diMilano. Annualmente, da ormai dieci anni,oprganizza una rassegna corale denominata"Valenza in Coro" che ha da tempo assuntouna posizione di rilevante prestigio nel pano-rama della coralità nazioanle. L'attività quoti-diana corrente trova realizzazione con l'aper-tura della sede ai soci nelle sere di martedi,giovedi e venerdi dalle ore 21,00 alle 24,00 edin una cena sociale allestita ogni mese cuipossono partecipare soci Alpini ed aggrgatiche dimostrano ogni volta notevole apprezza-mento per i divesrsificati menù proposti. IlConsglio Direttivo si riunisce, di norma, ilprimo mercoledi di ogni mese ad eccezionedel mese d'agosto quando la sede osserva lachiusura per pausa estiva.

G. C.

(segue da pag. 12 )

GRUPPO AALPINI VVALENZAT. COL. RICCARDO LUNATI M.A.

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CORO MONTENEROAttività del Coro

Abbiamo cantato a…22 gennaio: NOVI LIGURE. Conc. alla casa di riposo "Don Beniamino"; 05 febbraio: ALESSANDRIA. Concerto presso la Chiesa S. Pio V per gli

80 anni di Don Angelo Spinolo;12 febbraio: VARESE. Rassegna organizzata dal Coro Sine Nomine;16 Marzo: TORINO. Concerto per il 150° dell'Unità d'Italia in Piazza

Palazzo di Città;19 Marzo: S. SALVATORE MONFERRATO. Rassegna in occasione dei

festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia;02 Aprile: ENVIE (CN). Concerto organizzato dal locale Gruppo Alpini;

16 Aprile: MIRA-BELLO M.TO.Concerto in occasionedella festa del localeGruppo Alpini;21 Maggio: SALUZZO(CN). Rassegna inoccasione dei festeggia-menti per il 150°dell'Unità d'Italia;

28 Maggio: NOVI LIGURE. Rassegna "Canti della montagna";11 Giugno: SAN DAMIANO MACRA (CN). Concerto organizzato dal

Coro "La Reis";25 Giugno: VILLADOSSOLA (VB). Rassegna in occasione dei festeggia

menti per il 150° dell'Unità d'Italia;

e canteremo a…09-10 Luglio: BERZONNO. Rass. organizzata dal Coro "Stella alpina";16 Luglio: VIU’ (TO). Concerto organizzato dalla "Coralità Viucese" e dal locale Gruppo Alpini;17 settembre:VALENZA.Rassegna;24 settembre:CASTELLAZZOBORMIDA.Concerto organizzatodal locale GruppoAlpini presso laChiesa di S. Maria;08 Ottobre: CARIGNANO (TO). Rassegna conclusiva dei festeggiamenti

per il 150° dell'Unità d'Italia;15 Ottobre: TORTONA. Concerto in occasione della ricorrenza del 60°

anniversario di fondazione del Gruppo Alpini della città;19 Novembre: FELIZZANO. Rassegna "Ricordando Ludwika";26-27 Novembre: ROMANO DI LOMBARDIA (BG); 16 Dicembre: ALESSANDRIA. Rassegna "Buon Natale Alessandria".

Mauro Fiorini

Lunedì scorso tante persone si sono ritrovatenella chiesa della Madonna del Buon

Consiglio per portare l'ultimo saluto ad un Uomoche amici ne aveva tanti. Si, perché chiunque aves-se avuto la fortuna di incontrare Bruno Sonaglio,qualsiasi fosse il motivo, non tardava a capire cheaveva a che fare con un Uomo riservato, sempli-ce, schietto, disponibile e che bastava poco perfarselo amico perché Bruno ti dava molto e tichiedeva poco. Fra i tanti presenti non potevanomancare gli Alpini del Coro Montenero a cuiBruno era legato da sincera amicizia e reciprocastima da diversi anni. In occasione della udienzaconcessa al Coro Montenero dal Santo Padre nelfebbraio dello scorso anno,Bruno avrebbe dovuto accom-pagnare a Roma gli amici delCoro per consegnare personal-mente a Benedetto XVI un bel-lissimo dono da lui realizzatodurante la convalescenza dellamalattia che lo aveva colpitomesi prima: un meravigliosopiatto in argento che aveva pre-parato, con la consueta mae-stria, cesellando un grande cap-pello alpino sullo sfondo dellafacciata della cattedrale diAlessandria ed incorniciatodalla scritta Coro Montenero -ANA Alessandria. All'ultimo momento, a malin-cuore, Bruno aveva rinunciato al viaggio per

timore di compromettere con una sfacchinata irisultati della cura che stava seguendo e che sem-brava dare buoni risultati. La consegna del donoavvenne dalle mani del pre-sidente GiampieroBacchiarello a quelle delPapa sotto lo sguardo bene-volo del vescovo diAlessandria, monsignorVersaldi che si rammaricòper la forzata assenza diBruno e testimoniò il vivoapprezzamento del SommoPontefice. In poco tempo si

era ripre-so beneB r u n o ,tanto chea v e v aripreso afrequen-tare le montagne che tantoamava ed affrontava con lunghepasseggiate in compagnia dellasua Bruna o con gli amici delCAI. Purtroppo, dopo alcunimesi, il male si è ripresentatoalla porta di Bruno senza lascia-re tante speranze. Ma nel frat-tempo aveva voluto preparare

una sorpresa per i suoi amici del Coro Montenero:il piatto donato al Papa era talmente piaciuto a

tutti i coristi che gli era stato chiesto di realizzar-ne un altro uguale, magari un po' più piccolo, daesporre nello scaffale dei riconoscimenti ricevuti

in Italia ed all'estero. MaBruno volle fare di più erealizzò un piatto con ilnuovo logo del Coro ideatoda Gianni Stefanutto: legrandi lettere AL stilizzatee la scritta CORO MON-TENERO accompagnatedal cappello alpino contanto di penna nera foggia-ta a nota musicale. Non èstato messo insieme aglialtri riconoscimenti perchésarebbe stato relegato nellasaletta riservata al Coronella sede ANA. A questostraordinario dono è statoriservato uno spazio sulla

parete della sala ove il Coro settimanalmente svol-ge le prove ed immancabilmente lo sguardo siposa spesso su di esso essendo proprio alle spalledel maestro Marco Santi. E da domani questodono sarà ancora più prezioso ed ogni volta che loguarderemo non potremo fare a meno di ricorda-re Bruno Sonaglio, un grande amico "andatoavanti"

Gli amici del Coro Montenero della Sezione ANA di Alessandria

IL CORO MONTENERO RICORDA BRUNO SONAGLIO

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CORO ALPINI VALTANARO

A t t i v i t à d e l C o r o

A BOSCO MARENGO PER IL 150°

Mercoledi 16 marzo alle ore21 il Coro è a Bosco M.go

per l'annunciato Concerto del150° dell'Unità d'Italia nellaChiesa Parrocchiale dei SantiPietro e Pantaleone. La serataed i "pezzi" proposti hanno unaspiccata caratteristica storicacorrelata alla ricorrenza. Sonopresenti le autorità ed i rappre-sentanti A.N.A. locali. Si aprecon la presentazione del Gen.Barletta che ripercorre, pur nelbreve tempo consentito, le più

importanti tappe e avvenimentidei 150 anni, che hanno portatoall'Unità. Il Coro procede alter-nado pezzi tradizionali con quel-li che fanno parte della vicendarisorgimantale come "Fratellid'Italia", "Addio mia bella,addio", "La bella Gigogin", "Laleggenda del Piave " sino ad unappassioato "Va pensiero". Ilnumeroso pubblico che gremivala Chiesa, coinvolto nei canti,non ha lesinato gli applausi,

convinti e partecipati. Chiudonoil concerto un grandioso "Beniacalastoria" e l'immancabile"Signore delle cime", eseguito inpiedi da tutti in un'atmosferaquasi mistica.. Ad arricchire l'e-sibizione è la proiezione dellebelle immagini sullo schermoche fa da sfondo al gruppo deicoristi, raccolte e proiettate daDario Deamici. Al termine ilrituale scambio di ringraziamen-ti da parte del Sindaco AngelaLamborizio e del Parroco Mons.

Emanuele Rossi e dei simbolicioggetti: le coccarde tricoloriofferte dal Comune e il logo delCoro in ricordo della serata. Unagenerosa e ricca tavola imban-dita attende tutti nel SaloneComunale per chiudere in bel-lezza e amicizia una serata daannoverare fra le più belle e pre-gnanti della "Storia" delValtanaro.

L. V.

AGENZIA ALESSANDRIA CENTROPIAZZA GARIBALDI 23 ALESSANDRIA

GRAZIE ALL'ACCORDO TRA LA NOSTRA AGENZIA E LA SEZIONE A.N.A. DI ALESSANDRIASIAMO LIETI DI COMUNICARTI CHE DA OGGI POTRAI AVERE

CONDIZIONI DI PARTICOLARE FAVORE ALLA STIPULA DI COPERTURE ASSICURATIVE RISERVATO AD ALPINI, AMICI DEGLI ALPINI E FAMIGLIARI

· ALESSANDRIA PIAZZA GARIBALDI 23 0131 227088· TORTONA CORSO ROMITA 8/A 0131 866262 - 0131 811140· NOVI LIGURE VIA GARIBALDI 0143 323182 · ACQUI TERME CORSO ITALIA 53 0144 323250

· SERRAVALLE V.LE MART. D. BENEDICTA 46 0143 62469· MONLEALE CORSO ROMA 78 347 2600050· CANTALUPO L. VIA S. CATERINA 15 349 8716687· BASALUZZO VIA MARCONI 31 0143 489649 - 348 2883508

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II ll ee tt tt oo rr ii cc ii ss cc rr ii vv oo nn oo

Con le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia abbiamo conpiacere constatato come parecchi italiani (dalle massime autorità ai sem-

plici cittadini) siano stati letteralmente folgorati come S. Paolo sulla via diDamasco, e "convertiti" all'Inno di Mameli, alla Bandiera ed alle coccarde tri-colori. Un dubbio sorge però spontaneo: questa esplosione di italianità nonsarà semplicemente opportunistica e strumentale, contrapposta alle posizio-ni di ancor buona memoria? Certi esponenti del mondo musicale e cinema-tografico non avrebbero potuto intonare il Canto degli Italiani una trentinad'anni fa (l'Italia aveva, nel frattempo, compiuto ben 120 anni) senza susci-tare alcuna reazione? Quanti predicatori televisivi (politici, giornalisti ecc.)hanno improvvisamente dimenticato gli anatemi lanciati contro chichessiaesponesse il Tricolore oppure osasse parlare di amor di Patria? In ogni casodobbiamo comunque rilevare che il 17 marzo scorso i Tricolori esposti dagliitaliani sono stati in numero largamente inferiore a quelli esposti in occasionedelle vittorie mondiali della squadra nazionale di calcio (che, tra l'altro, intempi "anteCiampi"non cantava ne conosceva l'Inno Nazionale: e nessuno lofaceva notare ! ). Questo è, purtroppo, ancora oggi il tanto strombazzato"comune sentire". N.B. Quando, sul finire degli anni '80, la Sede Nazionaledell'A.N.A. lanciò e realizzò le bellissima iniziativa della "Giornata delTricolore", donando alla scuole italiane una bandiera, le relative cerimoniefurono vissute quasi in sordina dalle nostre istituzioni pubbliche. Si aveva,nella maggior parte dei casi, la sensazione di essere "sopportati".

Pungolo

Riesce difficile poter parlare di unità nazionale quando si vedono prevalerel'odio politico ed il rancore personale, oltre all'innegabile verità che una nontrascurabile parte di nostri connazionali avverta molto tiepidamente, quandonon addirittura mal sopporti il sentimento identitario. Di queti giorni chehanno, comunque, segnato la sconfitta di chi ipotizzava, o meglio, si augura-va, una scarsa partecipazione all'evento si può solamente sperare che pas-sato il "Tricolore day" non svanisca come nebbia al sole l'improvviso amor diPatria e che le bandiere esibite in negozi, balconi, scuole, uffici, campanili,non si rivelino un'ipocrisia ritmata dai mass-media in cui molti possono aver"pucciato il biscotto" per ottenere visibilità, compiacenza, affari o retorica. Sipotrebbe, in questo caso, ripiombare velocemente nell'abituale odio di con-dominio invece di sentirci tutti figli della stessa madre ed il Tricolore, tantocaro agli Alpini, non torni ad essere osteggiato e deriso da remote o recenti,ma ben ricordate, piccinerie oppure, nella migliore delle ipotesi, usato esclu-sivamente quale simbolo di vittoria sportiva.

150° DELL'UNITA' D'ITALIA : I voltagabbana

Da tempo e nel tempo ho sempre frequentato gli Alpini,credo per un desiderio sempre vivo in me di essere un

Alpino e un rammarico sempre presente di non essere statouno di loro. In questi ultimi tempi ho conosciuto e frequen-tato tanti Alpini. Molti solo virtualmente - tramite il social net-work Facebook - ma tanti personalmente apprezzandonesempre in tutti le qualità umane e di Amicizia. Già, certo…Amicizia. Un amico Alpino, Gian Luigi Ceva, DirettoreResponsabile del "PORTAORDINI ", intuita la mia aspira-zione a far parte, in qualche modo, dell'ANA, proprio perAmicizia mi ha presentato e iscritto alla Sezione diAlessandria - Gruppo di Valenza. Ringrazio di cuore l'amicoGian Luigi, come ringrazio, nella stima e rispetto del ruoloche occupa, il Presidente Bruno Pavese, da me conosciu-to durante la ormai storica Adunata di Torino, ad avermiaccolto, nonché tutto il gruppo di Valenza, molti dei quali hoavuto il piacere e l'onore di conoscere personalmente. Misono chiesto perchè AMICO…degli Alpini, chi, cosa rappre-sentano e cosa significa per gli stessi Alpini avere nella loroAssociazione questa, chiamiamola frangia, conosciutacome "Amici degli Alpini", che non sono Alpini, come qual-cuno vorrebbe far credere. Va sottolineato questo concettoper il rispetto e la diversità dei ruoli. Loro ci accolgono per-chè credono in noi e sono disposti a fidarsi di noi, ma il glo-rioso "Cappello Alpino " lo portano loro. Dicevo cosa vuoldire essere "Amico degli Alpini". Nella parola Amico c'è laradice del verbo latino AMO " amare" e amare, diceva il filo-sofo/teologo Tommaso d'Aquino significa: " voler renderefelice l'altro". Si gli Alpini rendono felice " il prossimo" nel-l'amicizia, aiutando gli altri a scalare le montagne dellapaura, della tristezza, della solitudine, delle difficoltà ….. avolte solo con un sorriso, molto moltissimo con la loro inde-fessa dedizione in tutti i modi e in tutte la circostanze che sipresentano. Ecco perché, all'interno dell'A.N.A., gli "Amicidegli Alpini". Insegnare a tutti coloro che vogliono farneparte, l'Amore per gli altri, la dedizione per gli altri, il sacrifi-cio per gli altri, essere presenti in tutte la circostanze dellavita degli altri, belle o brutte che siano. Ho sempre credutonell'Amicizia, che è stata ed è una componente essenzialedella mia vita, ed ora da "Amico degli Alpini" ho il dovere diattuarla come e più di prima, nella più totale limpidezza,cercando di insegnare a me e agli altri a vivere la vita conserenità e gioia, ora nel segno dell'Alpinita'. Agli "Amici"tutti "degli Alpini" vorrei, sommessamente, dire cerchiamodi imparare da questo glorioso Corpo le virtù, che sonotante, divulgandole, al fine di avvicinare tanti giovani a que-sta Associazione , aiutandola così a non morire, come qual-cuno paventa o …forse vorrebbe? Una simile risorsa per ilPaese - è la storia della nostra Nazione, ricordiamocelo -deve vivere per il bene del Paese stesso. Madre Teresa diCalcutta diceva: " Trova il tempo di essere amico: è la stra-da della felicità". Gli"Amici degli Alpini" devono indicare aglialtri questa strada dimostrando a tutti che l'unica vera felici-tà è nell'Amicizia virtuosa, la "philia" Aristotelica, stabile per-ché si fonda sul bene, caratteristica degli uomini buoni, epresuppone due condizioni fondamentali: l'uguaglianza fragli amici e la consuetudine di vita. Amicizia e reciprocità unlegane fondato sul riconoscimento dei meriti e sul reciprocodesiderio del bene per l'altro. Il bene per l'altro… Ecco que-sto ritengo sia il punto fermo di ogni Alpino…questo deveessere l'obiettivo primario di ogni "Amico degli Alpini" . Grazie e…… VIVA GLI ALPINI…Viva gli "Amici degli Alpini".

Enzo Versienti

"Amico degli ALPINI"(sull'Amicizia)

Carissimi Alpini,è con tanta emozione che da Torino, alla conclusione del vostro bellissimo radunonazionale, vi mando il mio personale ringraziamento per i bei momenti che avetefatto passare a me e a tutta la città con la vostra presenza. Penso che non dimenti-cheremo queste giornate e forse anche voi avrete scoperto che Torino non a torto èstata la prima capitale d'Italia. Nei giorni della vostra presenza non sono potuta usci-re spesso, perché ero impegnata con mia mamma che è molto anziana, ma anchecon lei attraverso i giornali, la vostra presenza in ogni angolo della città , i coriimprovvisati sotto le finestre, l'entusiasmo commosso di mio marito che ha filmatoparte della vostra lunga , meravigliosa e orgogliosa sfilata, mi sono sentita coinvol-ta, allegra e felice. Il vostro entusiasmo è stato contagioso, il senso di disciplina e dicoraggio nel sopportare la fatica della sfilata encomiabile. Tutti noi abbiamo risco-perto persone generose, capaci anche di portare un po' di buon umore, ricchi digrandi sentimenti e di spirito che risvegliano nell'animo di ognuno i veri valori dellavita e anche il senso dell'unità della Patria. Non posso raccontarvi tutti i piccoli,divertenti episodi legati alla vostra presenza, ma mi sento ancora di dovervi ringra-ziare e dire che siete davvero un grande, valoroso corpo militare e civile. Vi abbrac-cio tutti con sincero affetto. Viva gli Alpini, viva l'Italia!

Maria Rosa Gatti

Torino, 9 Maggio 2011

(continua a pag. 17)

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Di Claudio Ballani ho impresso moltobene in memoria queste due immagini:

1 - La presentazione al Consiglio Sezionale,di cui io facevo allora parte con PaoloGobello Presidente, del suo progetto (cheprogetto già non era più in quanto giàClaudio era passato alla fase operativa): l'in-tenzione di costituire una squadra di calcio alivello sezionale, per aggregare i giovanisoci con la passione per football ed altresìconcorrere a raccogliere fondi da destinarein beneficenza. Alle fine della sua breve macircostanziata presentazione al CDS,Eugenio Rescia gli pose la fatidica doman-da: "cosa ti serve dalla Sezione ed in parti-colare in termini finanziari, per poter parti-re?" La risposta di Claudio fu da vero Alpino:"Non ci serve nulla! Ho già provveduto atutto io, maglie, campi di calcio su cui alle-narci, aiuti economici e formalità burocrati-che; mi serve solo il vostro assenso!". A quelpunto Paolo Gobello, con aria notevolmentesollevata (le finanze della sezione in quelperiodo, per usare un eufemismo, nonerano particolarmente floride), esordì conentusiasmo in una delle sue tipiche uscite abruciapelo: "Bravo, avrai tutto il nostroappoggio morale…!"2 - Un giorno mi suona il cellulare e suldiplay leggo il nome Claudio Ballani: rispon-do e dall'altro capo un entusiasta "Furia"(questo era il soprannome che Renato,capitano della squadra di calcio sezionaleaveva affibbiato a Claudio per la sua pas-

sione per i cavalli) mi chiede: "Se organiz-zassimo un incontro di calcio a scopo bene-fico tra noi e la"Nazionale artisti estelle dello sport" dagiocarsi magari adAlessandria e magariin uno stadio di buonacapienza come ilMoccagatta, che nedici?". La mia rispostafu del genere:"Claudio sarebbemagnifico ma è un'im-presa titanica per noi.Personalmente nonsaprei neppure dadove cominciare,come arrivare ad unloro contatto; poi biso-gna prenotare loStadio, vedere la dis-ponibilità dei vari soggetti che concorronoall'evento… etc etc…" Non mi lasciò neppu-re finire e mi disse: "L'ho già organizzata, sigioca ad Ottobre!". Il capitano della nostra rappresentativasezionale ricorda in particolare la memorabi-le determinazione e ostinazione di Claudio,nel voler andare nel 2003 a S. Giuliano diPuglia per portare un contributo tangibile inquella zona colpita dal terremoto nell'autun-no precedente. Prese contatti con la sezio-ne ANA Molise ed una loro rappresentanza

fu ospite a Garbagna per preparare una tra-sferta della nostra rappresentativa, al fine di

reperire fondi da devolvere achi in quella zona ne avevabisogno. Organizzò, pianificòfino a quando riuscì a metterein calendario due incontri di cal-cio con la rappresentativa dellasezione Molise, da giocarsi indue giorni successivi, in duelocalità diverse (Colli a Volturnoil 26 luglio ed il 27 a S. Croce diMagliano). Questo era l’AlpinoBallani Claudio, uno che conumiltà e silenzio lavorava edoperava senza mai pensare perlui in prima persona, ma sem-pre per gli altri. Memorabile erala sua abilità nel coinvolgeretutti coloro (in particolare gliiscritti della nostra Sezione) dicui aveva bisogno per realizza-

re i progetti che si era prefissato, eranopochi quelli che resistevano al suo entusia-smo e non gli fornivano aiuto o disponibilità.Si sottoponeva a tour de force incredibili emassacranti, alla maggioranza delle perso-ne comuni, per poter adempiere a tutti icompiti che gravavano su di lui: lavoro, fami-glia, alpini. E tutto questo sempre con il sor-riso e senza lamentarsi.

R. MagnèF. Torre

Rileviamo con piacere che i tanto, giustamente, vituperati trabiccolistanno gradualmente riducendo, con il trascorrere del tempo, la loro

fastidiosa presenza per le strade dele città che ospitano l'AdunataNazionale. In compenso è in costante aumento la partecipazione di sinda-ci, o pseudo tali, (Alpini e non e udite, udite! Pure obiettori di coscienza)con tanto di fascia tricolore che nulla hanno a che spartire con gli Alpini enemmeno con la città sede dell'evento. Saremo forse costretti al baratto edal rimpianto dei vecchi trabiccoli?

Giuseppe Sassi

Il fenomeno "trabiccoli" e pure i "cappelli a nido di tordo" di non lon-tana memoria, oggetto di stigmatizzazioni eccellenti, sono in effettielementi fortunatamente in progressivo calo. Di contro si stanno evi-denziando comportamenti nuovi e non meno deprecabili. Aumentanoin maniera incontrollata i personaggi che indossano sfrontatamente ilCappello Alpino senza averne titolo, arrecando sovente danno d'im-magine con comportamenti che ci limitiamo a definire al di sopradelle righe. Nei giorni che precedono la sfilata, per vie e piazze sicrea una sorte di corte dei miracoli dominio di saltimbanchi, mangia-fuoco, venditori del tutto e di più. Evidentemente anche questo è unsegno dei tempi e si deve realizzare che se ciò accade vuol dire cheviene loro permesso ed il caso dei sindaci in oggetto, o loro rappre-sentati che siano, lamentati dal nostro lettore si presume ritenuto,per opportinità, elemento da peccato veniale e, innegabilmente, deri-vante dal fatto che qualcuno li avrà pure invitati.

RIFLESSIONI POST-ADUNATATRABICCOLI VECCHI… E NUOVI Per chi canta in un coro alpino e/o di montagna, e qui il buon De Marzi

avrebbe già di che dire, ascoltare la SAT può rappresentare un'espe-rienza quasi mistica per cui non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione perassistere al concerto della compagine trentina il sabato prima dell'Adunatanazionale all'auditorium RAI di Torino. Cominciamo col dire che l'espe-rienza è stata esaltante nonostante un repertorio, ovviamente incentrato subrani alpini, che, a mio avviso, non ha consentito la piena espressione dellepotenzialità del coro la cui particolare sonorità resta comunque immutata(e qui sta il vero segreto) nonostante un ricambio generazionale che, inquesti ultimi anni, ha coinvolto quasi la metà dei coristi. Tra i brani ese-guiti ricordo con particolare emozione "Al Comando dei nostri Ufficiali","Siam prigionieri" ed infine "La Sposa morta" con un pianissimo sul fina-le che è stata la vera perla della serata. Mi astengo da qualsiasi commentotecnico in quanto nel corso degli anni numerosi ed eminenti musicistihanno versato fiumi d'inchiostro per spiegare i motivi e le ragioni del suc-cesso di quello che viene ormai definito "il fenomeno "SAT" . Quindi, per(quasi) tutti una serata da incorniciare; fa eccezione l'amico Matteo che sidichiara "moderatamente soddisfatto" in quanto al suono della SAT, giu-dicato in alcuni casi eccessivamente sofisticato, predilige quello deiCrodaioli di De Marzi, sicuramente non così raffinato ma più immediato ecoinvolgente. De gustibus … A parte ciò, non cessa mai di stupire l'ecce-zionale bravura di questo coro che, in genere, noi spettatori ammiratisiamo portati ad attribuire alle non comuni doti vocali che caratterizzanociascun corista. Benché tutto ciò sia vero, a mio modesto avviso le soledoti naturali non bastano a giustificare risultati del genere che sono fruttosoprattutto di passione tenace e impegno rigoroso. Sarebbe opportuno emolto utile per noi corsiti non dimenticarlo.

Carlo Traverso

LA S.A.T. A TORINO

Un sentito ricordo di Claudio Ballani

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ATTIVITA’ DEI GRUPPIGRUPPO ALPINI ALESSANDRIA

Il Gruppo Alpini di Alessandria ha realizzato nel primo semestre del2011 un intenso programma di attività. L'Assemblea del mese di

febbraio ha approvato unanime la relazione morale del Capogruppo,quella finanziaria ed il programma attività 2011.. Approvato anche ilbilancio del Circolo Ricagno. Domenica 6 marzo, in occasione della sfilata dicarnevale, è stata allestita nella centrale viaRoma una postazione per la distribuzione di frit-telle, cucinate sul posto dal socio alpinoRamognini per raccogliere offerte per la borsa distudio per la ricerca contro il cancro, dedicataalla memoria del socio " andato avanti " colon-nello Pietro Dorigoni. Il 17 marzo cerimonia dell'alzabandiera presso lasede, con la partecipazione di alpini, rappresen-tanza delle associazioni d'arma, ed autorità fracui il Prefetto di Alessandria, il Vicepresidentedella Provincia ed il Sindaco di Alessandria.Sempre nel mese di aprile due importanti inizia-tive con il mondo della scuola. Dal 5 al 9 aprile oltre 400 bambinidelle scuole elementari della città e della Provincia sono stati ospitipresso la sede nell'ambito della manifestazione " Libri in festa ".Hanno usufruito delle strutture messe a disposizione dal Gruppomentre gli Alpini hanno svolto una attività di assistenza e serviziomensa.Il giorno 19 aprile 150 studenti universitari della facoltà di giurispru-denza di Alessandria, nell'ambito delle celebrazioni per l'unità d'Italia,

hanno incontrato glialpini del Gruppo,con un pranzo pre-disposto nella ten-siostruttura. Nelcorso dell'incontrooltre al tradizionalescambio di saluticon il Preside e pro-fessori della Facoltàil Capogruppo diAlessandria AlfredoCanobbio ha illu-

strato l'attività del Gruppo ed il Presidente Bruno Pavese quella dellaprotezione civile ANA.Nel mese di maggio una folta rappresentanza del Gruppo ha parteci-pato alla Adunata Nazionale di Torino, sfoggiando per la prima voltala nuovo polo del Gruppo, in verde alpino con bordi tricolori e logo delGruppo ricamato.Il 14 e 15 maggio, il fine settimana successivo l'Adunata, grandeimpegno a favore dell'Asilo Monserrato di Alessandria che tradizio-nalmente assiste i bambini delle famiglie bisognose. Una due giorniintesa con allestimento della tensiostruttura per la distribuzione degliagnolotti, gazebo per i fiori di montagna e le tradizionali frittelle. Oltre60 alpini si sono alternati nei turni di servizio. Agli eventi, organizza-

ti nell'ambito della Festa di Borgo Rovereto, ha partecipato la fanfa-ra alpina Vallebormida che ha sfilato per le vie cittadine ed ha tenu-to un applaudito concerto in piazzetta Monserrato.Sabato 21 e domenica 22 maggio il Gruppo ha partecipato alla mani-

festazione San Giorgio Motori, in piazzaGaribaldi ad Alessandria, allestendo unatensiostruttura e le cucine per la distribu-zione degli agnolotti e raccogliere fondiper la Borsa di Studio per la ricerca con-tro il Cancro.Martedì 24 maggio un gruppo di 8 alpinicon gazebo e pulmino del Gruppo ha col-laborato alla manifestazione promossadall'Azienda Municipalizzata AMIU diAlessandria che ha coinvolto oltre 200bambini delle scuole dal titolo " Pulizie diPrimavera ". Gli Alpini hanno distribuito lamerenda ai giovani partecipanti.Nel mese di giugno oltre ad una numero-

sa partecipazione alle cerimonia per la Festa della Repubblica, gliAlpini hanno offerto il sostegno logistico al Trofeo di Tennis inCarrozzella per atleti disabili promosso dall'associazione LeAli con ilpatrocinio di Comune, Provincia e Regione Piemonte.Sempre nel mese di giugno è programmata la partecipazione delGruppo ai tre concorsi ippici che si terranno nella Cittadella diAlessandria, per promuovere la Borsa di Studio con il Cancro.Il Gruppo Alpini ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio diAlessandria per il contributo erogato che ha permesso di completarela dotazione di materiale per le attività di pubblica utilità ".

L'edizione 2011 della Borsa diStudio è dedicata alla

memoria dell'alpino PietroDorigoni, nato aVarazze nel 1895ufficiale dell'arti-glieria da monta-gna nella primaguerra mondiale,esercita la profes-sione di medico inAlessandria dove siforma una felice edunita famiglia.Richiamato nelsecondo conflitto

mondiale opera come medicosul fronte jugoslavo. Nel dopo-guerra ottiene la promozione al

grado di colonnellodelle truppe alpine.Vive in Alessandriaprodigandosi congrande umanità asostegno di quanticercavano il Suoaiuto professionaleed umano e contri-buisce attivamentealle attivitàdell'ANA, fino allasua morte nel 1982.

RICORDO DEL COLONNELLO

PIETRO DORIGONI

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GRUPPO ALPINI ARQUATA SCRIVIA

Il Gruppo Alpini di Arquata Scrivia e la Sezione A.N.A. di Alessandriain collaborazione con il Comune di Arquata Scrivia, in occasione

della celebrazione dei 150 dell'Unità d'Italia, hanno donato alle scuo-le di Arquata Scrivia la bandiera Italiana. Questa iniziativa è statainserita dall'AmministrazioneComunale di Arquata Scrivianel complesso della celebra-zione dell'anniversario dei 150anni dell'Unità d'Italia. IlCapogruppo del Gruppo ANAdi Arquata, sig. MontecuccoGiacomo, con suoi Alpini hainiziato la giornata con l'alzabandiera. Questo gesto è statocoordinato dalla Sede nazionale ANA in modo tale che in tutta lanostra penisola, alla stessa ora (alle 9 della mattina), si innalzasseverso il cielo il tricolore come un'unica striscia tricolore per unire sim-bolicamente gli estremi d'Italia. Il Presidente della Sezione ANA diAlessandria, sig. Bruno Pavese ha partecipato con gli alpini arquate-si a tale cerimonia portando il Labaro sezionale a rappresentanzadegli Alpini della sezione di Alessandria. Alle ore 9:30 è iniziata lacerimonia ufficiale presso il palazzo comunale, dove il Sindaco diArquata ha tenuto l'orazione ufficiale ricordando i cittadini arquatesiche hanno partecipato al risorgimento italiano con la spedizione deimille. Alle ore 10,30 con un po' di ritardo, a causa di una pioggia fasti-diosa, sulla tabella di marcia è iniziata la Santa Messa in suffragio deiCaduti di tutte le guerre che hanno caratterizzato la ns. storia. Allafine della funzione sono state donate le bandiere a tutte le scuole diArquata. Si è iniziato con il passaggio della bandiera tra l'Alpino più

vecchio del gruppo di Arquata e la rappresentante dell'asilo nido diArquata cioè il passaggio ideale dei valori rappresentati e racchiusinel tricolore affinché i fondamenti della nostra identità non venganopersi. Poi a turno il sig. Sindaco ing. Spineto, l'Assessore Gifra , ilCapogruppo di Arquata e il Presidente sezionale ANA hanno conse-gnato la bandiera rispettivamente: alle due scuole materne, alla scuo-la primaria ed infine alla scuola secondaria. Alla fine della consegnadelle cinque bandiere il parroco ha benedetto gli stendardi. Dopo labenedizione il Presidente sezionale ANA sig. Pavese ha ricordatobrevemente i valori della bandiera. Terminata la cerimonia delle ban-diere tutti i presenti hanno cantato l'inno d'Italia magistralmente ese-guito dalla banda musicale arquatese. Le celebrazioni sono prose-guite raggiungendo la piazza dei Caduti dove, ufficialmente, è avve-nuto l'alza bandiera. Poi è stato intitolato all'unità d'Italia un nuovoviale che verrà realizzato presso la stazione di Arquata. La mattinatasi è conclusa con la deposizione di due corone al cimitero di Arquata:una ad un Garibaldino e una corona deposta a cura della localesezione dell'ANPI (partigiani d'Italia) a ricordo dei caduti per la libera-zione d'Italia durante l'ultimo conflitto mondiale. Gli Alpini hanno ter-minato la giornata nella loro sede seduti al tavolo del "rancio alpino"

scambiandosi le emozioni dellamattinata e compiacendosi dellagrande partecipazione dellapopolazione arquatese allamanifestazione. La partecipazio-ne della gente comune al com-pleanno di questa nostra poveraItalia rincuora gli alpini e li fasentire un meno soli.

ARQUATA 17 MARZO 2011

GRUPPO ALPINI FUBINE

Festa domenica 22 maggio pergli alpini fubinesi che si sono

dati appuntamento per l'inaugura-zione della piazza intitolata aglialpini e artiglieri alpini.Appuntamento alle 10,30 nellapiazza Casa del Popolo per la ceri-monia a cui hanno partecipato lemassime autorità civili e militari.Presenti il Vice Presidente dellaSezione alpini di Alessandria, ilPrefetto di Alessandria esponentipolitici Regionali e Provinciali, ilVice Comandante dei Carabinieridi Casale Monferrato, unaDelegazione dei Bersaglieri diAlessandria, i sindaci diQuattordio, Solero e Altavilla,esponenti del Volontariato fubinese oltre a numerosi gagliardetti deigruppi alpini dei paesi limitrofi. Dopo l'alza bandiera accompagnatadalla banda musicale fubinese sulle note dell'inno nazionale, scopri-mento della targa "Piazza Alpini e Artiglieri Alpini" e benedizione delparroco di Fubine, a seguire i vari interventi delle autorità presenti.Particolarmente apprezzato l'intervento del sindaco di Fubine LinoPettazzi che ha sottolineato come, per la comunità fubinese, siaestremamente positivo avere un gruppo di alpini pieno di entusiasmo,sempre pronto a dare una mano quando necessita, spesso in silenzioe in disparte dalle luci della ribalta. Numerosa e partecipata la santa

messa al campo officiata dal parroco, dove gli intervenuti hanno avutomodo di meditare sulle parole del Vangelo. Un momento di riflessio-ne sul senso della vita e sul modo di essere cristiani a cui tutti gli alpi-ni, giovani ed anziani, hanno partecipato, perchè sicuramente vicinoe conforme a quel modo di vita semplice, onesto e laborioso di cui glialpini sono un esempio vivente, sempre pronti ed altruisti nel con-fronto di quanti necessitano aiuto e comprensione. Il gruppo alpini diFubine è uno dei più numerosi della provincia di Alessandria e graziealla buona volontà ed intraprendenza del loro capo gruppo CesareCarnevale è sempre stato tra i primi ad essere presente ed attivonelle calamità che purtroppo in questi ultimi anni hanno colpito lanostra nazione. Dopo la santa messa, conclusa con l'immancabilePreghiera dell'Alpino, appuntamento per tutti presso un ristorante delpaese monferrino, dove, tra succulente portate, immancabili bicchieridi buon vino, racconti e ricordi di tempi lontani, gli alpini fubinesi

hanno trascorso laloro giornata di festa.Un amalgama tra "veci e bocia " nell'e-saltazione di queisemplici valori chesono alla base dellacultura contadina,cardine essenziale diuna vita civilmente emoralmente corretta.

Giuseppe CCuttica

ALPINI IN FESTA A FUBINE

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GRUPPO ALPINI VALENZA

Domenica 5 giugno 2011 a Valenza si ècelebrato il gemellaggio fra il Gruppo

Alpini Riccardo Lunati e la locale SezioneCarabinieri in congedo. In una giornata checertamente mal si è proposta ad un avveni-mento così rilevante(tuoni e pioggia adirotto dalle cinque delmattino!), Alpini eCarabinieri, abituati aben altre avversitàambientali e umane,non si facevano inti-morire e presentavanouna "forza", compresialcuni civili e rappre-sentanze locali, dioltre cento unità.L'iniziativa voluta for-temente dal Maresciallo Alfredo Torchio,Presidente della Sezione Carabinieri, edimmediatamente condivisa dal Consiglio delGruppo di Valenza, è il degno suggello di unacollaborazione che da anni è in essere tra ledue associazioni d'arma. La cerimonia, ini-zialmente prevista presso il monumento deiCaduti di Valenza,con conseguenteMessa al campo, èstata ricollocata,causa le sudescrittecondizioni climatiche,nella capiente sededel Gruppo Alpini;così dopo un alza-bandiera "bagnato"alle ore 10,30 e dove-rosa corona in memo-ria dei Caduti, pre-senti l'assessore Paola Bonzano in rappre-sentanza ufficiale del Comune di Valenza,Luca Rossi Presidente del ConsiglioComunale di Valenza, i Consiglieiri comunaliMauro Milano e Paolo Patrucco, nonché unarappresentanza dei Bersaglieri, con le allocu-zioni dell'assessore Paola Bonzano e dei due

capi carismatici Marco Follador e AlfredoTorchio si entrava nel cuore della cerimonia.Marco Follador ricordava il colonnello deiCarabinieri appena deceduto in Afghanistane l'impegno profuso dall'Arma in ogni tempo

sia in pace che inguerra con lo stessoimpegno e la stessafedeltà patria degliAlpini; anche ilMaresciallo Torchioche discende da unafamiglia di Alpini e cheha avuto " l'onore diaverne avuti alledipendenze inTrentino in un periodoparticolarmente diffici-le quanto realmente

pericoloso" ricordava " di averne apprezzato.in quel frangente, la professionalità e lemigliori qualità di disciplina e senso del dove-re che contraddistinguono , da sempre , que-sto Corpo unico al mondo . La stessa dedi-zione gli Alpini la profondono in tempo dipace , nella solidarietà e nell' impegno socia-

le". Sono tante, insostanza, le affinità trapenne nere e pennac-chi, contrariamente aquelle che, un'appros-simativo giudizio,potrebbe presupporre.La Santa Messa , cele-brata da Don Giannied accompagnata daibei canti del CoroValtanaro, chiudevadegnamente la cerimo-

nia mattutina . I festeggiamenti continuavanogaiamente davanti a un bel piatto di agnolottie un ottimo pranzo offerto , a Lobbi , dalMaresciallo Torchio.

Corrado VittoneGruppo A.N.A. R. Lunati Valenza

GEMELLAGGIO ALPINI E CARABINIERI IN CONGEDO

Con la collaborazione determinante della Società Bocciofila "Belvedere",antica istituzione in Valenza, si è messa a punto una cerimonia sempli-

ce e suggestiva con lapartecipazione di tutti icomponenti della GiuntaComunale, Sindaco intesta con maggioranza edopposizione. Alle ore9.00 in punto tutti sotto ilpennone degli Alpini perl'Alzabandiera e lo svol-gimento del programmadettato dalla SedeNazionale, che certa-mente ha avuto un belimpatto con le Autoritàpresenti che hanno richiesto il testo del nostro Presidente Perona, letto contanto fervore dal nostro Consigliere Vittone Corrado. Al rompete le righe

molti si sono dileguati, altri si sono dilungati ed alle ore 12.30 in una salameravigliosamente imbandierata con una vera marea di tricolori si è potutoassistere ad un vero bagno di italianità. Durante il Pranzo sono stati conse-gnati i ricoscimenti alle istituzioni ed associazioni di volontariato presentinel contesto sociale della città, uno spazio anche per gli Alpini non potevamancare. Il pomeriggio è proseguito con musica e balli come si comviene atutte le manifestazioni di caratttere popolare, è questo un particolare che nonè sfuggito a tanti dei presenti. Per noi Alpini una giornata di grande interes-se e coinvolgimento in un ambiente al di fuori della nostra sede, ma che nonaveva nulla da invidiare come amor di Patria nella solidarietà di intenti ditutti i partecipanti. Da queste righe giunga un ringraziamento al Presidentedella Società Bocciofila " Belvedere" Amisano Bruno , che si è sentito indovere di farsi socio come "Amico". Grazie, caro Amisano, per l'accoglien-za che hai dato a tutti, riteniamo che a noi Alpini tu abbia riservato il tratta-mento che anche noi riserviamo agli amici migliori; benvenuto fra noi!

Gruppo A.N.A. M. A. Riccardo Lunati Valenza

RIUSCITA ORGANIZZAZIONE PER IL 150° DELL'UNITA' D'ITALIA

La gardenia è quella che l'AISM(Associazione Italiana Sclerosi Multipla)

propone in vendita ogni anno e il cui ricava-to è destinato alla ricerca in aiuto degli afflit-ti di questa terribile malattia. Tutti sappiamoquanto la sclerosi multipla sia una malattiaterribile, colpisce una persona ogni 4 ore inItalia, 60.000 malati in totale ed in prevalen-za donne giovani, così anche quest'anno ilGruppo Alpini R. Lunati di Valenza offre ilproprio aiuto per la vendita delle gardenie ela conseguente raccolta di fondi. Sabato 5marzo si preparano le due postazioni, primiacquirenti ovviamente gli alpini stessi che

precedono di un soffio Giulia, quarant'anni edue figli, da dieci malata di sclerosi che dopoaverci ringraziato sinceramente lascia unalauta offerta. Nonostante la crisi che colpi-sce in particolare la città dell'oro e trannealcuni sterili interessamenti dei soliti curioso-ni, anche quest'anno in tanti si dimostranosensibili a questa iniziativa, tanto è vero chealle 10,30 la prima postazione ha già vendu-to tutte le gardenie in dotazione. Si ripete lafelice esperienza dell'anno passato, poiché

UNA GARDENIA PER L'AIUTO

(segue a pag. 21 )

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GRUPPO ALPINI VALENZA GRUPPO ALPINI DI TORTONA

in aiuto delle due "aliquote" di alpini arrivano anche que-st'anno i clown Marameo che suscitano interesse neibambini e offrono sorrisi e fiori di carta a completamentodella fioritura, ancora arretrata, delle piantine di gardenie.Questo dimostra la facilità con cui il gruppo di Valenzacollabora con altre associazioni, in particolare giovani,come gli Scout (per la festa della Tagliatella) e i clownMarameo, (ricordiamoli sovente presenti negli ospedali), aconferma che gli alpini ben si trovano con i giovani, maanche che i giovani si trovano bene con gli alpini.E cosìdopo una mattinata tanto produttiva quanto fredda, qual-cuno ha richiesto del vin brulé, anche quest'anno missio-ne compiuta: tutte le gardenie vendute. Alla prossima.

Corrado VVittone

(segue da pag. 20 )

UNA GARDENIA PER L'AIUTO

E' innegabile il "peso" che il Gruppo diValenza ha avuto all'Adunata di Torino

Giovedì 17 marzo 2011 in occasione della festa per il 150° Anniversariodell'Unità d'Italia il Gruppo Alpini di Tortona, in concomitanza con gli

altri 4300 Gruppi d'Italia, ha issato al cielo il Tricolore in segno di unità efratellanza. Gli Alpini hanno voluto condividere il loro momento di cele-brazione con le altre associazioni presenti nel territorio. Sono intervenuteinfatti, con i propri vessilli, rappresentanze delle Associazioni d'Arma edelle Infermiere Volontarie della CRI. Alla cerimonia hanno preso parteanche il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale di Tortonaentrambi alpini del gruppo e il Comandante e il Vice-Comandante dellaCompagnia Carabinieri. Dopo l'alzabandiera è stato letto il messaggio delPresidente Nazionale dell'Associazione Nazionale Alpini Corrado Peronanel quale vienerimarcata l'im-p o r t a n z ad e l l ' U n i t àdell'Italia e comegli Alpini debba-no esserne fau-tori ed attuatoricon le loro operee con la tenaciache gli è propria.Questo alzaban-diera in contem-poranea di tutti igruppi vuolesignificare ungrande Tricolore che unisce idealmente la penisola dalla Valle d'Aosta allaSicilia sotto gli stessi colori e gli stessi ideali. Alla fine della cerimonia ilGruppo ha offerto un semplice rinfresco ai convenuti. La cerimonia cheproprio nel sentimento dell'Unità e della fratellanza è stata estesa a tuttala popolazione ha avuto un ottimo successo di partecipazione e il Gruppospera sia di buon auspicio per i festeggiamenti che avranno luogo aTortona in ottobre per il 60° Anniversario di Fondazione del Gruppo e peril 139° Anniversario di Fondazione delle Truppe Alpine e che culmineran-no con l'intitolazione della Piazza antistante alla sede alla Brigata AlpinaTaurinense.

Daniele Bertin

150° dell’unità d’Italia

IIII llll CCCC .... DDDD.... SSSS .... rrrr iiii uuuu nnnn iiii tttt oooo nnnn eeee llll llll aaaa ssss eeee dddd eeee

dddd eeee llll GGGGrrrruuuuppppppppoooo ddddiiii TTTToooorrrrttttoooonnnnaaaa iiii llll 22228888 aaaapppprrrr iiii lllleeee uuuu....ssss....GRUPPO ALPINI MONTALDEO

Il Gruppo Alpini di Montaldeo con numerosa parte-cipazione di Soci, lo scorso 17 marzo in concomitan-za con tutti i Gruppi A.N.A. d'Italia ha festeggiato il150° anniversario dell'Unità nazionale.

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Il rifugio Alpino "Domus Alpinorum" sullependici del monte Giarolo in Val Borbera

ha ospitato anche quest'anno una selezionedelle classi 1° dell'Istituto ScolasticoG.Pascoli di Felizzano il giorno venerdì 20maggio. Questa gita organizzata dal GruppoAlpini di Felizzano rientra nell'attività deno-minata "Progetto Scuola", con lo scopo diabbinare ad una giornata di svago, unalezione di carattere ambientale formativa.L'Alpino Carlo Giraudi come gli scorsi anniha fatto da padrone di casa accogliendo gliospiti dopo una impegnativa camminata dicirca 2 km. e dopo il consueto "alzabandie-ra", accompagnato dall' Inno di Mameli into-nato a gran voce dalla scolaresca, haaccompagnato alunni e docenti nei boschiadiacenti il rifugio, alla scoperta della flora edella fauna locale coadiuvato dal prof.

Cellerino. Purtroppo il tempo nel pomeriggionon è stato clemente, ma non ha impedito airagazzi di raggiungere a piedi i "piani di S.Lorenzo", una radura a circa 20 minuti dicammino dal rifugio, dove hanno potuto daresfogo a tutta la loro energia correndo inlibertà ma sotto l'occhio vigile degli inse-gnanti. Al loro rientro, stanchi ma visibilmen-te soddisfatti, hanno trovato una gustosa edabbondante merenda a base di pane enutella (spazzolata a tempo di record) edhanno dovuto prepararsi per il ritorno acasa. Radunati ancora una volta sotto labandiera, i giovani ospiti hanno salutato eringraziato per la splendida esperienza vis-suta, con il proposito di rinnovarla al più pre-sto. Il Gruppo Alpini di Felizzano coglie l'oc-casione per ringraziare a sua volta tutti colo-ro che si stanno adoperando per il manteni-mento del rifugio e per la loro disponibilitànel rendere possibili giornate come queste esi augura che sempre più Gruppi si impegni-no a far conoscere ai propri associati oamici, un luogo così bello e socialmenteimportante.

Il Gruppo Alpini Felizzano

GRUPPO ALPINI FELIZZANO

Sabato 26 marzo, eccoci puntuali, comeda diversi anni, ad organizzare la

"Festa degli Alberi" alla presenza dell'Amministrazione Comunale con in testa ilsindaco sig.ra Stefania Piantato, il parrocoDon Angelo, le Associazioni locali con iloro vessilli, i rappresentanti di alcuniGruppi Alpini dei paesi limitrofi, la dott.saCristina Trotta, dirigente dell'IstitutoScolastico G. Pascoli di Felizzano ed,accompagnati dal maestro Silvio Penno,una numerosae colorita rap-presentanza dia l u n n ide l l ' I s t i tu to ,che è stata lavera protago-nista dellagiornata. Lacerimonia si èsvolta presso ilC e n t r oS p o r t i v oComunale diF e l i z z a n o ,dove sono state messe a dimora alcunepiante con l'aiuto degli alunni che hannodimostrato tutta la loro abilità ed impegnonel maneggiare vanga e badile, davanti adun folto pubblico che ha potuto ammirarealtresì i lavori artistici delle classi, espostiper l'occasione ai margini del viale.Chiaramente l'argomento trattato vertevasul 150° del nostro Paese e tutti i lavoriavevano il "tricolore" come motivo domi-

nante. Un ringraziamento particolare va alcoro "Alpini Valtanaro" che anche que-st'anno ha voluto essere presente in modoattivo accompagnando lo svolgimentodella cerimonia eseguendo, con la con-sueta maestria, alcuni canti del loro reper-torio, accettando una sfida canora con glialunni delle scuole nell'interpretazione dell'Inno di Mameli, (per la cronaca hannovinto entrambi). Al termine della cerimoniail Capo Gruppo Bruno Dalchecco, con la

partecipazione dellamadrina del Grupposig.ra Anna Corti el'Alpino PietroCeresa, ha conse-gnato ai docentid e l l ' I s t i t u t oScolastico, unaborsa di studio di300,00 € , comecontributo per ilcompletamento dellaboratorio tecnicodella Scuola. Anchequesta giornata si è

svolta all'insegna della volontà di stareinsieme; giovani studenti, genitori, inse-gnanti, autorità comunali ed alpini, che traun canto, una poesia e discorsi di rito,hanno dimostrato che non è poi così diffi-cile stare in compagnia qualche ora…basta impegnarsi un po'.

Il Gruppo Alpini di Felizzano

FF ee ss tt aa dd ee gg ll ii aa ll bb ee rr ii AA ll rr ii ff uu gg ii oo

GRUPPO ALPINI DI TERZO

CC ee ll ee bb rr aa zz ii oo nn ii dd ee ll 11 55 00 °° UU nn ii tt àà dd '' II tt aa ll ii aa

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GRUPPO DI PROT. CIV. ALP. DI SOLERO "GIUSEPPE GUASCO"Il gruppo di protezione civile di Solero comunica, con grande cordo-glio, la scomparsa delvolontario Franco Canepari(a destra nella foto) il 5maggio 2011. Ha partecipa-to a due missioni in Abruzzoed era sempre presentenelle manifestazioni di P.C.Lascia un grande vuotonelle file del suo gruppo.Condividiamo il profondodolore con la sua famiglia. Ilcapogruppo: Mario Robotti

GRUPPO DI SALEE' andato avanti il Capogruppo onora-rio Dino Carrettiero, figura storica delGruppo Alpini di Sale, che con la colla-borazione della moglie e della figlia sioccupava della manutenzione ordina-ria della Cappelletta dedicata a S.Rocco e ricostruita nei primi anni 80dagli Alpini salesi. Il gruppo di Saleporge le più sincere condoglianze aifamiliari del compianto Dino

GRUPPO DI NOVI LIGURENel mese di novembre è andato avanti l'Alpino ANGELO VIGO(cl.1922), finché abitò a Novi Ligure fu socio del Gruppo locale.Volontario sul fronte occidentale, nel 1° Btg. Volontari G.I.L., com-batté a Bir el Gobi in Africa Settentrionale, dove guadagnò laM.A.V.M. Nel 1945, finito il Conflitto Mondiale, essendo andatadistrutta tutta la documentazione a causa del bombardamento deldistretto militare, fu richiamato Alpino della "Taurinense". FuConsigliere Comunale a Genova e Presidente provincialedell'Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra. Il Gruppo Alpini diNovi Ligure porge le più sentite condoglianze ai famigliari.

Il Gruppo Alpini di Novi Ligure porge le più sentite condoglianze alCapo Gruppo Alpino Mario Semino ed alla Sig.ra Maria Agnese perla perdita di Isabella.

GRUPPO DI SEZZADIOIl Gruppo porge le più sentite condoglianze al Socio Aggregato BEL-TRAMO SERGIO per la perdita della mamma Sig.ra FINA.

GRUPPO DI BOSIOGrave perdita per il Gruppo Alpini, e'andato avanti l'Alpino MERLOADOLFO di anni 90. Socio fondatore, fu combattente sul frontegreco, in Albania ed in Jugoslavia.

GRUPPO DI FELIZZANOIl giorno 11 maggio è mancata Angela Maria Da Re, per tutti"Lina",mamma del nostro Capo Gruppo Bruno Dalchecco. A Lui edai suoi famigliari vanno le più sentite condoglianze da parte di tuttigli associati del Gruppo.

GRUPPO DI MADONNA DELLA VILLAIn data 21/05/2011 è andato avanti l'alpino Piana Emilio di RoccaGrimalda.

GRUPPO DI NOVI LIGUREIl 7 febbraio 2011 è nata Martina Anna, lo annunciano il papà socioAlpino Carlo Silvestri e la mamma Gent. Sig.ra Valentina, felicitazio-ni ai genitori ed ai famigliari per il lieto evento.

E' nato Nicolò lo annuncia il nonno Alpino Mauro Canavero, felicita-zioni ai genitori, ai nonni ed ai famigliari per il lieto evento.

Il 22 febbraio 2011 è nataAmanda lo annuncia ilnonno Alpino EugenioSpigno, auguri vivissi-mi ai genitori, Giorgia eFabio, ai nonni ed aifamigliari.

GRUPPO DI TORTONAIl Gruppo Alpini di Tortona porge i migliori auguri di feli-ce matrimonio all'Alpino Lorenzo Semino e alla sua sposa Monica.

GRUPPO DI TERZOIl SOCIO Alpino Visconti Secondo, consigliere e tesoriere delGruppo con la moglie Sig.ra Giuse Garofano collaboratrice impaga-bile, annunciano il matrimonio del figlio Marco con la signorina IreneLosa, avvenuto il 3 giugno 2011. Tanti auguri e felicità da parte delGruppo Alpini di Terzo

IN FAMIGLIASono andati avanti

Nuovi arrivi

Fiori d’arancio

La prima domenica di agosto si terrà, come da consolidata tradi-zione, la FESTA DEL REDENTORE. Il programma prevede alleore 11,00 la celebrazione della S. Messa ai piedi della grandestatua del Redentore che svetta ai 1473 mslm del Monte Giarolosulla dorsale appenninica che divide le Valli Borbera e Curone.Seguirà il pranzo presso il nostro Rifugio Domus Alpinorum diPallavicino (prenotazioni a Borra Martino cell. 3403414757)

FESTA DEL REDENTOREDOMENICA 7 AGOSTO

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