il profilo dello studente e il ruolo delle competenze sergio cicatelli padova, 6 aprile 2013

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Il profilo dello Il profilo dello studente studente e il ruolo delle e il ruolo delle competenze competenze Sergio Cicatelli Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013 Padova, 6 aprile 2013

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Page 1: Il profilo dello studente e il ruolo delle competenze Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013

Il profilo dello Il profilo dello studente studente

e il ruolo delle e il ruolo delle competenzecompetenze

Sergio CicatelliSergio Cicatelli

Padova, 6 aprile 2013Padova, 6 aprile 2013

Page 2: Il profilo dello studente e il ruolo delle competenze Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013

2Sergio Cicatelli

Il Profilo dello studenteIl Profilo dello studente

L’esigenza di avere un profilo degli L’esigenza di avere un profilo degli studenti nasce all’interno della studenti nasce all’interno della riforma Moratti per esplicitarne la riforma Moratti per esplicitarne la pedagogia e l’antropologia. pedagogia e l’antropologia.

Pecup: Profilo educativo, culturale e Pecup: Profilo educativo, culturale e professionale. professionale.

Il Pecup è in stretta relazione con la Il Pecup è in stretta relazione con la competenza perché questa è in competenza perché questa è in relazione con la persona.relazione con la persona.

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3Sergio Cicatelli

La letteratura scientificaLa letteratura scientifica Perrenoud (2000): «L’idea della competenza non afferma Perrenoud (2000): «L’idea della competenza non afferma

se non la preoccupazione di fare dei saperi scolastici se non la preoccupazione di fare dei saperi scolastici strumenti per pensare e per agire, al lavoro e al di fuori di strumenti per pensare e per agire, al lavoro e al di fuori di esso».esso».

Bertagna (2001): «La competenza non si può ricavare da Bertagna (2001): «La competenza non si può ricavare da un’analisi della natura di un problema o di un compito e un’analisi della natura di un problema o di un compito e neppure dalla somma delle conoscenze e abilità possedute neppure dalla somma delle conoscenze e abilità possedute dal soggetto, perché è relativa alla relazione dinamica che dal soggetto, perché è relativa alla relazione dinamica che il soggetto intrattiene con una situazione di il soggetto intrattiene con una situazione di apprendimento».apprendimento».

Laeng (2003): «Sicuro possesso di abilità non Laeng (2003): «Sicuro possesso di abilità non semplicemente ripetitive riferite ad un compito; è uno dei semplicemente ripetitive riferite ad un compito; è uno dei requisiti del pensiero maturo e della professionalità».requisiti del pensiero maturo e della professionalità».

Damiano (2004): «La competenza inerisce al soggetto con Damiano (2004): «La competenza inerisce al soggetto con un’intimità che fa del ‘saper-fare’ una espressione un’intimità che fa del ‘saper-fare’ una espressione manifesta del ‘saper-essere’. Piuttosto che ‘avere’ una manifesta del ‘saper-essere’. Piuttosto che ‘avere’ una competenza, competenti si ‘è’».competenza, competenti si ‘è’».

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4Sergio Cicatelli

I documenti I documenti internazionaliinternazionali

OCSE (2003): «DeSeCo concepisce le competenze chiave OCSE (2003): «DeSeCo concepisce le competenze chiave come competenze individuali che contribuiscono a una vita come competenze individuali che contribuiscono a una vita “realizzata” e al buon funzionamento della società, elementi “realizzata” e al buon funzionamento della società, elementi essenziali in diversi ambiti della vita e importanti per tutti essenziali in diversi ambiti della vita e importanti per tutti gli individui. Coerentemente con il concetto ampio di gli individui. Coerentemente con il concetto ampio di competenze, ogni competenza chiave è una combinazione competenze, ogni competenza chiave è una combinazione di capacità cognitive, atteggiamenti, motivazione ed di capacità cognitive, atteggiamenti, motivazione ed emozione e altre componenti sociali correlate». emozione e altre componenti sociali correlate».

Raccomandazione (2006): La competenza è «una Raccomandazione (2006): La competenza è «una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini adeguate combinazione di conoscenze, abilità e attitudini adeguate per affrontare una situazione particolare».per affrontare una situazione particolare».

EQF (2008): Le competenze «indicano la comprovata EQF (2008): Le competenze «indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel contesto e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia». descritte in termini di responsabilità e autonomia».

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5Sergio Cicatelli

Due definizioni di Due definizioni di competenzacompetenza

La competenza è un’interazione efficace La competenza è un’interazione efficace con la realtà. con la realtà.

La competenza è un’azione complessa e La competenza è un’azione complessa e originale della persona in risposta a un originale della persona in risposta a un problema reale, basata sull’attivazione problema reale, basata sull’attivazione di risorse interne e l’utilizzazione di di risorse interne e l’utilizzazione di quelle esterne per raggiungere un quelle esterne per raggiungere un risultato positivo nell’esercizio della risultato positivo nell’esercizio della propria responsabilità.propria responsabilità.

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6Sergio Cicatelli

Tre punti fermiTre punti fermi

1.1. non esiste la competenza, esiste la non esiste la competenza, esiste la persona competente;persona competente;

2.2. c’è un legame necessario tra c’è un legame necessario tra competenze e conoscenze;competenze e conoscenze;

3.3. c’è differenza tra competenze e c’è differenza tra competenze e competenze-chiave.competenze-chiave.

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7Sergio Cicatelli

La legislazione italianaLa legislazione italiana

BerlinguerBerlinguer Conoscenze, competenze, capacitàConoscenze, competenze, capacità

MorattiMoratti Capacità, conoscenze, abilità, Capacità, conoscenze, abilità,

competenzecompetenze Fioroni/Gelmini/ProfumoFioroni/Gelmini/Profumo

Conoscenze, abilità/capacità, Conoscenze, abilità/capacità, competenzecompetenze

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8Sergio Cicatelli

Indicazioni per il Indicazioni per il curricolocurricolo

«Le competenze sviluppate nell’ambito «Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale».partecipazione attiva alla vita sociale».

Traguardi per lo sviluppo delle Traguardi per lo sviluppo delle competenze.competenze.

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9Sergio Cicatelli

Regolamento Regolamento dell’obbligodell’obbligo

«I saperi e le competenze per l’assolvimento «I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali […]. Essi costituiscono il quattro assi culturali […]. Essi costituiscono il tessuto per la costruzione di percorsi di tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa».anche ai fini della futura vita lavorativa».

Conoscenze, abilità, competenze.Conoscenze, abilità, competenze. Assi culturali.Assi culturali.

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10Sergio Cicatelli

Pecup primo ciclo Pecup primo ciclo (DLgs (DLgs 59/04)59/04)

«Un ragazzo è riconosciuto “competente” quando, «Un ragazzo è riconosciuto “competente” quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per:utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: esprimere un personale modo di essere e proporlo agli esprimere un personale modo di essere e proporlo agli

altri;altri; interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo

circonda, e influenzarlo positivamente;circonda, e influenzarlo positivamente; risolvere i problemi che di volta in volta incontra;risolvere i problemi che di volta in volta incontra; riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di

crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre;crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre; comprendere, per il loro valore, la complessità dei comprendere, per il loro valore, la complessità dei

sistemi simbolici e culturali;sistemi simbolici e culturali; maturare il senso del bello;maturare il senso del bello; conferire senso alla vita».conferire senso alla vita».

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11Sergio Cicatelli

Indicazioni Profumo I Indicazioni Profumo I ciclociclo

La storia della scuola italiana, caratterizzata da un La storia della scuola italiana, caratterizzata da un consolidato approccio pedagogico e antropologico che consolidato approccio pedagogico e antropologico che cura la cura la centralità della persona centralità della persona che apprende, assegna che apprende, assegna alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione un ruolo preminente in considerazione del rilievo che un ruolo preminente in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. Entro tale ispirazione la scuola attribuisce grande Entro tale ispirazione la scuola attribuisce grande importanza alla importanza alla relazione educativa relazione educativa e ai metodi e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. […]potenzialità di ogni bambino e ragazzo. […]

Il Il profiloprofilo che segue descrive, in forma essenziale, le che segue descrive, in forma essenziale, le competenze competenze riferite alle discipline di insegnamento e riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generalel’obiettivo generale del del sistema educativo e formativo italiano.sistema educativo e formativo italiano.

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12Sergio Cicatelli

Profilo I ciclo (Profumo)Profilo I ciclo (Profumo) Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli

apprendimenti sviluppati a apprendimenti sviluppati a scuolascuola, lo studio personale, le , lo studio personale, le esperienze educative vissute in esperienze educative vissute in famigliafamiglia e nella e nella comunitàcomunità, è , è in grado di iniziare ad affrontare in in grado di iniziare ad affrontare in autonomiaautonomia e con e con responsabilitàresponsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, , le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. […]o insieme ad altri. […]

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13Sergio Cicatelli

Profilo I ciclo (Profumo)Profilo I ciclo (Profumo) Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base

ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo anche in modo autonomoautonomo. .

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della con-vivenza civile. Ha attenzione per le rispetto della con-vivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire […].forme in cui questo può avvenire […].

Dimostra Dimostra originalitàoriginalità e spirito di iniziativa. Si assume le e spirito di iniziativa. Si assume le proprie proprie responsabilitàresponsabilità e chiede aiuto quando si trova in e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

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14Sergio Cicatelli

Traguardi (Profumo)Traguardi (Profumo) Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria

e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenzetraguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. campi di esperienza ed alle discipline.

Essi rappresentano dei Essi rappresentano dei riferimenti ineludibiliriferimenti ineludibili per gli per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. sviluppo integrale dell’allievo.

Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazionecriteri per la valutazione delle competenze attese e, nella delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono loro scansione temporale, sono prescrittiviprescrittivi, impegnando , impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. conseguimento dei risultati.

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15Sergio Cicatelli

Pecup secondo ciclo Pecup secondo ciclo (DLgs (DLgs 226/05)226/05)

«Il «Il ProfiloProfilo mette in luce come, mette in luce come, indipendentemente dai percorsi di istruzione e indipendentemente dai percorsi di istruzione e formazione frequentati, le conoscenze formazione frequentati, le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il disciplinari e interdisciplinari (il saperesapere) e le ) e le abilità operative apprese (il abilità operative apprese (il farefare consapevole), consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’interpersonali intessute (l’agireagire), siano la ), siano la condizione per maturare le condizione per maturare le competenzecompetenze che che arricchiscono la personalità dello studente e lo arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale». professionale».

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16Sergio Cicatelli

FioroniFioroni

Il Il Documento tecnico Documento tecnico allegato al allegato al regolamento dell’obbligo, DM 139/07, regolamento dell’obbligo, DM 139/07, diventava un nuovo Pecup, ma con diventava un nuovo Pecup, ma con sensibili differenze di impostazione:sensibili differenze di impostazione:

1.1. le competenze di asse sono strumentali e le competenze di asse sono strumentali e relative ai quattro assi;relative ai quattro assi;

2.2. gli assi sono strumentali alla formazione della gli assi sono strumentali alla formazione della persona e non costitutivi di essa;persona e non costitutivi di essa;

3.3. solo le competenze chiave hanno una solo le competenze chiave hanno una dimensione trasversale ma la loro declinazione dimensione trasversale ma la loro declinazione le riconduce ad una applicazione strumentale.le riconduce ad una applicazione strumentale.

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17Sergio Cicatelli

GelminiGelmini

Primo ciclo: Primo ciclo: Atto di indirizzo 8-9-2009.Atto di indirizzo 8-9-2009.

Secondo ciclo: Secondo ciclo: Regolamenti di licei, tecnici e Regolamenti di licei, tecnici e

professionali.professionali. Profili di licei, tecnici e professionali.Profili di licei, tecnici e professionali. Indicazioni nazionali per i licei.Indicazioni nazionali per i licei. Linee guida per tecnici e professionali.Linee guida per tecnici e professionali.

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18Sergio Cicatelli

GelminiGelmini Formalmente rimangono in vigore i Pecup Formalmente rimangono in vigore i Pecup

Moratti.Moratti. Il Profilo dello studente diventa il Profilo dei Il Profilo dello studente diventa il Profilo dei

licei, dei tecnici e dei professionali, ma ci licei, dei tecnici e dei professionali, ma ci sono oscillazioni lessicali.sono oscillazioni lessicali.

Il Profilo dello studente liceale è sostituito Il Profilo dello studente liceale è sostituito dai risultati di apprendimento, divisi in dai risultati di apprendimento, divisi in cinque aree:cinque aree: MetodologicaMetodologica Logico-argomentativaLogico-argomentativa Linguistica e comunicativaLinguistica e comunicativa Storico-umanisticaStorico-umanistica Scientifica, matematica e tecnologica.Scientifica, matematica e tecnologica.

Page 19: Il profilo dello studente e il ruolo delle competenze Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013

19Sergio Cicatelli

Profilo dei liceiProfilo dei licei «I percorsi liceali forniscono allo studente gli «I percorsi liceali forniscono allo studente gli

strumenti culturali e metodologici per una strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro». (Regolamento Dpr 89/10, art. mondo del lavoro». (Regolamento Dpr 89/10, art. 2, c. 2)2, c. 2)

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20Sergio Cicatelli

Un riepilogoUn riepilogo Il Pecup aveva in mente la persona da formare. Il Il Pecup aveva in mente la persona da formare. Il

Profilo dei licei o degli istituti ha in mente l’offerta Profilo dei licei o degli istituti ha in mente l’offerta della scuola, cui la persona dello studente deve della scuola, cui la persona dello studente deve adattarsi.adattarsi.

Lavorare sulle competenze può voler dire valorizzare Lavorare sulle competenze può voler dire valorizzare la diversità personale o promuovere una formazione la diversità personale o promuovere una formazione funzionale alla società e al mercato del lavoro.funzionale alla società e al mercato del lavoro.

Puntare sulle conoscenze (e/o sull’organizzazione del Puntare sulle conoscenze (e/o sull’organizzazione del curricolo) significa porre in secondo piano la persona curricolo) significa porre in secondo piano la persona e concentrarsi sulle “cose” che sa. La persona è e concentrarsi sulle “cose” che sa. La persona è funzionale ad altro.funzionale ad altro.

Puntare sulle competenze significa porre al centro la Puntare sulle competenze significa porre al centro la persona e rendere scuola e conoscenze funzionali ad persona e rendere scuola e conoscenze funzionali ad essa. Significa dare un senso educativo alla scuola.essa. Significa dare un senso educativo alla scuola.

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21Sergio Cicatelli

Alla ricerca Alla ricerca dell’antropologiadell’antropologia

Educare vuol dire avere un’idea di Educare vuol dire avere un’idea di persona da promuovere. Occorre persona da promuovere. Occorre esplicitare l’antropologia di riferimento.esplicitare l’antropologia di riferimento.

Una chiave di lettura: esaminiamo in Una chiave di lettura: esaminiamo in dettaglio l’attenzione dedicata alla dettaglio l’attenzione dedicata alla dimensione religiosa quale fattore dimensione religiosa quale fattore qualificante (in relazione ai nostri qualificante (in relazione ai nostri interessi) e rivelatore dell’antropologia interessi) e rivelatore dell’antropologia sottesa alle proposte pedagogiche e sottesa alle proposte pedagogiche e didattiche dei diversi ministri.didattiche dei diversi ministri.

Page 22: Il profilo dello studente e il ruolo delle competenze Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013

22Sergio Cicatelli

MorattiMoratti

Legge 53/03, art. 2, c. 1, lett. b): «sono Legge 53/03, art. 2, c. 1, lett. b): «sono promossi il conseguimento di una promossi il conseguimento di una formazione formazione spiritualespirituale e morale». e morale».

Ivi, lett. e): la scuola dell’infanzia Ivi, lett. e): la scuola dell’infanzia concorre «allo sviluppo affettivo, concorre «allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, psicomotorio, cognitivo, morale, religiosoreligioso e sociale delle bambine e dei bambini».e sociale delle bambine e dei bambini».

Tutta la riforma è attraversata da Tutta la riforma è attraversata da un’impronta personalista e da finalità un’impronta personalista e da finalità complessivamente educative.complessivamente educative.

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23Sergio Cicatelli

MorattiMoratti DLgs 59/04, Primo ciclo:DLgs 59/04, Primo ciclo: «Alla fine del primo ciclo di istruzione «Alla fine del primo ciclo di istruzione

il ragazzo […] ha consapevolezza, sia pure in modo introduttivo, il ragazzo […] ha consapevolezza, sia pure in modo introduttivo, delle radici storico-giuridiche, linguistico-letterarie e artistiche delle radici storico-giuridiche, linguistico-letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e che ci legano al mondo classico e giudaico-cristianogiudaico-cristiano, e , e dell’dell’identità spiritualeidentità spirituale e materiale dell’Italia e dell’Europa; e materiale dell’Italia e dell’Europa; colloca, in questo contesto, colloca, in questo contesto, la riflessione sulla dimensione la riflessione sulla dimensione religiosa dell’esperienza umanareligiosa dell’esperienza umana e l’insegnamento della religione e l’insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive Intese». successive Intese».

DLgs 226/05, Secondo ciclo:DLgs 226/05, Secondo ciclo: «Riconoscere in tratti e «Riconoscere in tratti e dimensioni specifiche della cultura e del vivere sociale dimensioni specifiche della cultura e del vivere sociale contemporanei radici storico-giuridiche, linguistico-letterarie e contemporanei radici storico-giuridiche, linguistico-letterarie e artistiche che li legano al mondo classico e artistiche che li legano al mondo classico e giudaico-cristianogiudaico-cristiano; ; riconoscere, inoltre, l’riconoscere, inoltre, l’identità spiritualeidentità spirituale e materiale dell’Italia e e materiale dell’Italia e dell’Europa, ma anche l’importanza storica e attuale dei rapporti dell’Europa, ma anche l’importanza storica e attuale dei rapporti e dell’interazione con altre culture; collocare in questo contesto e dell’interazione con altre culture; collocare in questo contesto la riflessione sulla dimensione religiosa dell’esperienza umanala riflessione sulla dimensione religiosa dell’esperienza umana e, e, per gli studenti che se ne avvalgono, l’insegnamento della per gli studenti che se ne avvalgono, l’insegnamento della Religione Cattolica impartito secondo gli accordi concordatari e Religione Cattolica impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese». le successive intese».

Page 24: Il profilo dello studente e il ruolo delle competenze Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013

24Sergio Cicatelli

FioroniFioroni Indicazioni per il curricoloIndicazioni per il curricolo: :

««Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi».

«L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere».

Page 25: Il profilo dello studente e il ruolo delle competenze Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013

25Sergio Cicatelli

GelminiGelmini Il progetto culturale del primo ciclo è contenuto Il progetto culturale del primo ciclo è contenuto

nell’Atto di indirizzo per il primo ciclo, emanato l’8-nell’Atto di indirizzo per il primo ciclo, emanato l’8-9-2009, che presenta un’antropologia del tutto 9-2009, che presenta un’antropologia del tutto riduttiva, volta ad escludere accuratamente la riduttiva, volta ad escludere accuratamente la dimensione religiosa.dimensione religiosa.

In tutto il documento si parla di religione una sola In tutto il documento si parla di religione una sola volta, e al plurale, per richiamare la sfida posta volta, e al plurale, per richiamare la sfida posta «dalla convivenza di culture e religioni diverse», «dalla convivenza di culture e religioni diverse», che tocca alla scuola trasformare in opportunità che tocca alla scuola trasformare in opportunità positive. positive.

Linguaggio fuorviante: «L’emergenza educativa lancia alla scuola la sfida della riaffermazione dei valori del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva, del bene comune».

Page 26: Il profilo dello studente e il ruolo delle competenze Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013

26Sergio Cicatelli

GelminiGelmini Nella scuola del primo ciclo si invita ad agire «nello spirito

di un’educazione integrale» elencando tutte le aree disciplinari ad eccezione dell’Irc o della dimensione religiosa in genere.

La scuola dell’La scuola dell’infanziainfanzia deve « deve «realizzare un progetto educativo che renda concreta l’irrinunciabilità delle diverse dimensioni della formazione: sensoriale, corporea, artistico-espressiva, intellettuale, psicologica, etica, sociale».

La scuola primaria persegue «la finalizzazione dell’istruzione all’educazione, coniugando l’apprendimento con la crescita integrale della persona e l’affinamento delle competenze necessarie alla convivenza sociale».

Sempre la scuola Sempre la scuola primariaprimaria dovrebbe tendere a dovrebbe tendere a promuovere la «persona intesa nella completezza e promuovere la «persona intesa nella completezza e complessità delle sue dimensioni: cognitiva, emotiva, complessità delle sue dimensioni: cognitiva, emotiva, sociale, artistico-espressiva, corporea». sociale, artistico-espressiva, corporea».

Page 27: Il profilo dello studente e il ruolo delle competenze Sergio Cicatelli Padova, 6 aprile 2013

27Sergio Cicatelli

GelminiGelmini Stessa impostazione riduttiva nei regolamenti per Stessa impostazione riduttiva nei regolamenti per

le scuole secondarie di II grado.le scuole secondarie di II grado. Il Profilo dei licei evita di inoltrarsi negli elenchi Il Profilo dei licei evita di inoltrarsi negli elenchi

delle dimensioni da coltivare e fa solo riferimento delle dimensioni da coltivare e fa solo riferimento in maniera generica alla nostra «tradizione».in maniera generica alla nostra «tradizione».

Unico riferimento religioso nel Profilo dei licei: Unico riferimento religioso nel Profilo dei licei: «conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e «conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture». per confrontarli con altre tradizioni e culture».

Stessi limiti nelle singole discipline.Stessi limiti nelle singole discipline.

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28Sergio Cicatelli

ProfumoProfumo

Nelle Indicazioni per il curricolo del primo Nelle Indicazioni per il curricolo del primo ciclo si ripropone la Premessa delle ciclo si ripropone la Premessa delle Indicazioni Fioroni.Indicazioni Fioroni.

Nel Profilo – lo abbiamo già visto – lo Nel Profilo – lo abbiamo già visto – lo studente deve saper «riconoscere ed studente deve saper «riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco».di rispetto reciproco».

Numerosi sono i riferimenti alla dimensione Numerosi sono i riferimenti alla dimensione religiosa, anche se generalmente osservata religiosa, anche se generalmente osservata dall’esterno.dall’esterno.

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29Sergio Cicatelli

Il Profilo di scuola Il Profilo di scuola cattolicacattolica

Le indicazioni ministeriali sono punto di Le indicazioni ministeriali sono punto di riferimento imprescindibile per l’azione delle riferimento imprescindibile per l’azione delle scuole italiane, ma in un sistema di autonomie le scuole italiane, ma in un sistema di autonomie le scuole hanno la possibilità di adottarle con una scuole hanno la possibilità di adottarle con una certa libertà. certa libertà.

Per la scuola cattolica i Profili ministeriali Per la scuola cattolica i Profili ministeriali (soprattutto quelli del secondo ciclo) sono (soprattutto quelli del secondo ciclo) sono inaccettabili, ma non per questo devono essere inaccettabili, ma non per questo devono essere solo rifiutati; vanno applicati con giusto senso solo rifiutati; vanno applicati con giusto senso critico per correggerne limiti ed errori. critico per correggerne limiti ed errori.

Dato che il limite principale è l’antropologia Dato che il limite principale è l’antropologia riduttiva, si possono considerare quelle riduttiva, si possono considerare quelle indicazioni come una soglia minima e lavorare indicazioni come una soglia minima e lavorare per integrare la proposta – colmarne i vuoti – per integrare la proposta – colmarne i vuoti – nella direzione dell’antropologia cristiana. nella direzione dell’antropologia cristiana.

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30Sergio Cicatelli

Il Profilo di scuola Il Profilo di scuola cattolicacattolica

La scuola cattolicaLa scuola cattolica (1977): «L’educazione (1977): «L’educazione integrale comprende in maniera imprescindibile integrale comprende in maniera imprescindibile la dimensione religiosa» (n. 19).la dimensione religiosa» (n. 19).

La scuola cattolica ha un suo progetto educativo. La scuola cattolica ha un suo progetto educativo. Non va contrapposto a quello della scuola statale Non va contrapposto a quello della scuola statale ma proposto come complementare, integrativo, ma proposto come complementare, integrativo, correttivo. correttivo.

In questa azione la scuola cattolica svolge un In questa azione la scuola cattolica svolge un ruolo profetico (e dunque è davvero realtà ruolo profetico (e dunque è davvero realtà ecclesiale) e, in proporzione alla qualità ecclesiale) e, in proporzione alla qualità complessiva della sua proposta, può costituire un complessiva della sua proposta, può costituire un modello per tutto il sistema educativo nazionale, modello per tutto il sistema educativo nazionale, come già è accaduto in passato.come già è accaduto in passato.

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31Sergio Cicatelli

Il curricolo implicitoIl curricolo implicito Nella progettazione educativa e didattica di Nella progettazione educativa e didattica di

una scuola si presta attenzione una scuola si presta attenzione prevalentemente agli oggetti disciplinari, alle prevalentemente agli oggetti disciplinari, alle metodologie, alle azioni (curricolo esplicito).metodologie, alle azioni (curricolo esplicito).

Accanto a questo curricolo esplicito Accanto a questo curricolo esplicito (intenzionale) c’è anche un curricolo implicito (intenzionale) c’è anche un curricolo implicito (spesso involontario), costituito dal (spesso involontario), costituito dal contestocontesto in cui si svolge l’azione educativa (arredo, in cui si svolge l’azione educativa (arredo, clima, regole…) e dalle clima, regole…) e dalle relazionirelazioni personali personali (carattere, umore, tono di voce…).(carattere, umore, tono di voce…).

Ricordiamo che il curricolo implicito rimane Ricordiamo che il curricolo implicito rimane impresso molto più a lungo di quello esplicito.impresso molto più a lungo di quello esplicito.

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32Sergio Cicatelli

Puntare sulle Puntare sulle competenzecompetenze

Per valorizzare l’autonomia e la Per valorizzare l’autonomia e la responsabilità dell’alunno.responsabilità dell’alunno.

Per superare la centralità delle discipline.Per superare la centralità delle discipline. Per dare spazio alla collegialità Per dare spazio alla collegialità

dell’azione didattica.dell’azione didattica.

Rivedere il paradigma tradizionale Rivedere il paradigma tradizionale dell’insegnamento.dell’insegnamento.

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33Sergio Cicatelli

Valutare le competenzeValutare le competenze Scegliere di lavorare sulle competenze Scegliere di lavorare sulle competenze

significa scegliere forme di “valutazione significa scegliere forme di “valutazione autentica” e di valutazione autentica” e di valutazione perper l’apprendimento (non solo l’apprendimento (non solo delldell’apprendimento).’apprendimento).

La valutazione delle competenze non deve La valutazione delle competenze non deve essere il punto di arrivo di un percorso di essere il punto di arrivo di un percorso di programmazione ma il punto di partenza.programmazione ma il punto di partenza.

Se si sa cosa valutare, sarà più facile Se si sa cosa valutare, sarà più facile progettare l’intera azione didattica.progettare l’intera azione didattica.

Non: conoscenze-abilità-competenze, Non: conoscenze-abilità-competenze, ma: competenze-abilità-conoscenze. ma: competenze-abilità-conoscenze.

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34Sergio Cicatelli

Alcune raccomandazioniAlcune raccomandazioni Proporre compiti o situazioni problematiche Proporre compiti o situazioni problematiche

che: che: abbiano un legame diretto con la vita reale, abbiano un legame diretto con la vita reale, intercettino l’esperienza dell’alunno,intercettino l’esperienza dell’alunno, siano significativi per lui e per il suo immaginario.siano significativi per lui e per il suo immaginario.

Sollecitare la partecipazione dell’alunno stesso Sollecitare la partecipazione dell’alunno stesso al processo di valutazione, tenendo conto del al processo di valutazione, tenendo conto del suo punto di vista, del significato che attribuisce suo punto di vista, del significato che attribuisce alle sue azioni e ai suoi prodotti, ottenendo così alle sue azioni e ai suoi prodotti, ottenendo così due risultati paralleli: due risultati paralleli:

l’abitudine all’autovalutazione e l’abitudine all’autovalutazione e l’esercizio della metacognizione.l’esercizio della metacognizione.