il risicoltore (dicembre 2015)

20
MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVII - n. 11 Dicembre 2015 . Paolo Carrà Siamo ormai prossimi alla fine dell’anno e penso siamo tutti concordi nel dire che il nostro settore sta vivendo un periodo positivo per la campagna 2015/2016. L’andamento clima- tico ha consentito agli agricoltori di anticipare le operazioni colturali come non si ve- deva da anni, in zona Cesarini sono stati erogati gli anticipi Pac alle aziende alle quali sono stati attribuiti i nuovi titoli e sono stati emanati i primi bandi regionali relativi ai Psr. Le vendite di risone in questa prima fase del mercato hanno raggiunto, e in alcuni casi superato, le 40.000 tonnellate settimanali grazie a quotazioni interessanti per tutti i comparti varietali. Tutto questo continuerà o siamo di fronte a una bolla che prima o poi scoppierà? Da imprenditori coerenti direi che, tralasciando l’emotività del mo- mento, è bene analizzare i dati della campagna con- clusa e di quella iniziata; analisi che è possibile fare grazie al bilancio di collocamento discusso dalla Con- sulta Risicola Nazionale in data 1 dicembre e ap- provato dal Consiglio di Amministrazione e pubbli- cato in pari data. Il bilancio consuntivo provvisorio 2014/2015 conferma i dati di superficie e di pro- duzione in linea con le attese. Ne consegue che il buon collocamento sul mercato italiano e l’aumento delle esportazioni verso i Paesi Terzi e verso quello comunitario hanno consentito di trovarci, al 1 set- tembre di quest’anno, con scorte presso i produttori e presso l’industria ben al di sotto dei valori che potremmo definire fisiologici. Questo spiega, in par- te, le buone quotazioni dei risoni a inizio campagna. Il bilancio preventivo, che ricordo deve essere con- siderato come ipotesi di collocamento in base alle conoscenze attuali e pertanto passibile, come tutti i budget, di modifiche in corso d’opera, deve farci, invece, ragionare per il futuro. Rimando tutti a una lettura più approfondita dei dati all’interno del gior- nale e sul nostro sito, ma se i trend import ed export attuali verranno confermati, in particolare quelli da e verso i Paesi Terzi, al 30 settembre 2016 ci troveremo con scorte presso i produttori e presso l’industria più importanti rispetto alla campagna 2014/2015. Senza allarmarsi è giusto. però. considerare che il valore degli stock finali può essere ancora considerato co- me fisiologico di una normale campagna. Se per il momento il mercato sta dando soddisfazione al no- stro settore, è importante rilevare che molte sono le incognite che il nostro mercato potrà incontrare a causa degli eventi finanziari e politici internazionali e alla rigidità della domanda di riso japonica. Sono proprio queste incognite che determinano ormai an- no dopo anno una forte volatilità del mercato risicolo nazionale creando problemi all’industria per il col- locamento e agli agricoltori per una giusta remu- nerazione del proprio lavoro. Organizzazione e mo- dernità del mercato risicolo nazionale e promozione del riso italiano possono essere, a mio avviso, la giusta medicina. . Per arrivare a una nuova varietà di riso occorrono molti anni. Tentiamo di spiegare in modo semplice quali siano i passaggi che un breeder mette in atto, anno per anno, par- tendo dall’incrocio, per arrivare all’individuazione delle linee da pre- sentare all’iscrizione. Non è un me- todo assoluto, ma un procedimen- to operativo che un breeder deve seguire o gestire secondo le sue esperienze. Il metodo adottato dal breeder è influenzato dalla sua per- sonalità, dai mezzi tecnici (attrez- zature), dal luogo (terreni e areale di coltivazione) in cui opera e dalle risorse finanziarie. Qui si vuole far comprendere come si opera, ge- nerazione dopo generazione, par- tendo dai circa 400 incroci che ogni anno vengono eseguiti presso il Centro Ricerche sul Riso dell’Ente Nazionale Risi. Alle pag. 6-7 MIGLIORAMENTO GENETICO Spiegati tutti i passaggi che un breeder dovrebbe mettere in atto Selezione in campo per creare nuove varietà Bilancio di collocamento Bilancio di collocamento , , Servizio alle pag. 4-5 i dati fanno ben sperar i dati fanno ben sperar e e Lamentele a Bruxelles Calendario 2016, che belle pubblicità! Nelle scorse settimane in due occa- sioni l'Italia è tornata a far sentire a Bru- xelles la voce dei risicoltori nazionali. La prima, nel comitato di gestione sui cereali tenuto alla fine di ottobre. La seconda, in veste ufficiale, è stata il 16 novembre, durante il Consiglio agricoltura. Rivolgen- dosi ai colleghi di tutta Europa durante il dibattito sugli accordi internazionali, il mi- nistro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha ricordato come l'agricoltura del Mediterraneo si ritrovi spesso pe- nalizzata nei trattati di libero scambio. A pag. 15 Un calendario all'insegna del- la pubblicità, in particolare quel- le che vanno dagli anni Trenta alla fine degli anni Cinquanta. I mesi del 2016 abbiamo voluti caratteriz- zarli con i mani- festi che negli anni hanno scandito la com merc iali zza- zione del riso. Se il calendario dello scorso anno ci ha fatto fare qualche passo indietro nella storia per ricordarci come veniva coltivato il riso nelle stesse risaie in cui oggi la fanno da padrone trattori e mietitrebbie com- puterizzate anche quello di quest'an- no si volta indie- tro, ma lo fa sia con un pizzico di nostalgia sia con un certo orgoglio. A pag. 13 Mercato positivo, ma sempre attenti Elevata resa alla lavorazione Migliora la fertilità naturale del terreno Ideale e costante l’erogazione dell’azoto Calcio prezioso per le piante ed il terreno Produzioni costantemente ad alto livello Piante più sane e più resistenti Produttore AlzChem AG Dr.-Albert-Frank-Straße 32 D - 83308 Trostberg www.alzchem.com Per informazioni AGREKO Via Peter Anich 8 I 39011 Lana BZ Tel: 0473 550 634 [email protected] www.calciocianamide.com Calciocianamide Il concime principe della risaia

Upload: ente-nazionale-risi

Post on 24-Jul-2016

221 views

Category:

Documents


3 download

DESCRIPTION

Anno LVII n. 11 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

TRANSCRIPT

Page 1: Il Risicoltore (dicembre 2015)

MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @ E n te R i s i

Anno LVII - n. 11 Dicembre 2 015

.

Paolo Carrà

Siamo ormai prossimi alla finedell’anno e penso siamo tutticoncordi nel dire che il nostrosettore sta vivendo un periodoposi t ivo per la campagna2015/2016. L’andamento clima-tico ha consentito agli agricoltori

di anticipare le operazioni colturali come non si ve-deva da anni, in zona Cesarini sono stati erogati glianticipi Pac alle aziende alle quali sono stati attribuiti inuovi titoli e sono stati emanati i primi bandi regionalirelativi ai Psr. Le vendite di risone in questa primafase del mercato hanno raggiunto, e in alcuni casisuperato, le 40.000 tonnellate settimanali grazie aquotazioni interessanti per tutti i comparti varietali.

Tutto questo continuerà o siamo di fronte a unabolla che prima o poi scoppierà? Da imprenditoricoerenti direi che, tralasciando l’emotività del mo-mento, è bene analizzare i dati della campagna con-clusa e di quella iniziata; analisi che è possibile faregrazie al bilancio di collocamento discusso dalla Con-sulta Risicola Nazionale in data 1 dicembre e ap-provato dal Consiglio di Amministrazione e pubbli-cato in pari data. Il bilancio consuntivo provvisorio2014/2015 conferma i dati di superficie e di pro-duzione in linea con le attese. Ne consegue che ilbuon collocamento sul mercato italiano e l’aumentodelle esportazioni verso i Paesi Terzi e verso quellocomunitario hanno consentito di trovarci, al 1 set-tembre di quest’anno, con scorte presso i produttorie presso l’industria ben al di sotto dei valori chepotremmo definire fisiologici. Questo spiega, in par-te, le buone quotazioni dei risoni a inizio campagna. Ilbilancio preventivo, che ricordo deve essere con-siderato come ipotesi di collocamento in base alleconoscenze attuali e pertanto passibile, come tutti ibudget, di modifiche in corso d’opera, deve farci,invece, ragionare per il futuro. Rimando tutti a unalettura più approfondita dei dati all’interno del gior-nale e sul nostro sito, ma se i trend import ed exportattuali verranno confermati, in particolare quelli da everso i Paesi Terzi, al 30 settembre 2016 ci troveremocon scorte presso i produttori e presso l’industria piùimportanti rispetto alla campagna 2014/2015. Senzaallarmarsi è giusto. però. considerare che il valoredegli stock finali può essere ancora considerato co-me fisiologico di una normale campagna. Se per ilmomento il mercato sta dando soddisfazione al no-stro settore, è importante rilevare che molte sono leincognite che il nostro mercato potrà incontrare acausa degli eventi finanziari e politici internazionali ealla rigidità della domanda di riso japonica. Sonoproprio queste incognite che determinano ormai an-no dopo anno una forte volatilità del mercato risicolonazionale creando problemi all’industria per il col-locamento e agli agricoltori per una giusta remu-nerazione del proprio lavoro. Organizzazione e mo-dernità del mercato risicolo nazionale e promozionedel riso italiano possono essere, a mio avviso, lagiusta medicina.

. .

Per arrivare a una nuova varietà diriso occorrono molti anni. Tentiamodi spiegare in modo semplice qualisiano i passaggi che un breedermette in atto, anno per anno, par-tendo dall’incrocio, per arrivareall’individuazione delle linee da pre-sentare all’iscrizione. Non è un me-todo assoluto, ma un procedimen-to operativo che un breeder deveseguire o gestire secondo le sueesperienze. Il metodo adottato dal

breeder è influenzato dalla sua per-sonalità, dai mezzi tecnici (attrez-zature), dal luogo (terreni e areale dicoltivazione) in cui opera e dallerisorse finanziarie. Qui si vuole farcomprendere come si opera, ge-nerazione dopo generazione, par-tendo dai circa 400 incroci che ognianno vengono eseguiti presso ilCentro Ricerche sul Riso dell’EnteNazionale Risi.

Alle pag. 6-7

MIGLIORAMENTO GENETICO Spiegati tutti i passaggi che un breeder dovrebbe mettere in atto

Selezione in campo per creare nuove varietà

Bilancio di collocamentoBilancio di collocamento,,

Servizio alle pag. 4-5

i dati fanno ben sperari dati fanno ben speraree

Lamentele a Bruxelles Calendario 2016, che belle pubblicità!Nelle scorse settimane in due occa-

sioni l'Italia è tornata a far sentire a Bru-xelles la voce dei risicoltori nazionali. Laprima, nel comitato di gestione sui cerealitenuto alla fine di ottobre. La seconda, investe ufficiale, è stata il 16 novembre,durante il Consiglio agricoltura. Rivolgen-dosi ai colleghi di tutta Europa durante ildibattito sugli accordi internazionali, il mi-nistro delle Politiche agricole, MaurizioMartina, ha ricordato come l'agricolturadel Mediterraneo si ritrovi spesso pe-nalizzata nei trattati di libero scambio.

A pag. 15

Un calendario all'insegna del-la pubblicità, in particolare quel-le che vanno dagli anni Trentaalla fine degli anniCinquanta. I mesidel 2016 abbiamovoluti caratteriz-zarli con i mani-festi che negli annihanno scandito lacom merc iali zza-zione del riso.

Se il calendario dello scorsoanno ci ha fatto fare qualche

passo indietro nella storia perricordarci come veniva coltivatoil riso nelle stesse risaie in cui

oggi la fanno dapadrone trattori emietitrebbie com-puterizzate anchequello di quest'an-no si volta indie-tro, ma lo fa siacon un pizzico dinostalgia sia con

un certo orgoglio.A pag. 13

Mercato positivo,ma sempre attenti

Elevata resa alla lavorazione

Migliora la fertilità naturale del terreno

Ideale e costante l’erogazione dell’azoto

Calcio prezioso per le piante ed il terreno

Produzioni costantemente ad alto livello

Piante più sane e più resistenti

Produttore

AlzChem AGDr.-Albert-Frank-Straße 32D - 83308 Trostbergwww.alzchem.com

Per informazioni

AGREKOVia Peter Anich 8 I 39011 Lana BZTel: 0473 550 [email protected]

www.calciocianamide.com

Calciocianamide Il concime principe della risaia

Page 2: Il Risicoltore (dicembre 2015)

2 DICEMBRE 2 015

LA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISO

Concimi con azoto stabilizzatodall’inibitore della nitrifi cazione3,4 DMPP

Concimi composti NKcon azoto Entec®e potassio da cloruro

Concimecon inibitoredell’ureasi NBPT

Flexammon®

Entec® 26

Entec® 46

3,4 DMPP dell’ureasi NBPTdell’ureasi NBPT

The Fertilizer Experts.Via Marconato 8

I-20811 Cesano Maderno MBTel. +39 0362 607 100 - Fax +39 0362 607 822

[email protected]

Flexammon® 19+0+35

Flexammon® 24+0+29

Flexammon® 32+0+18

Utec® 46

Page 3: Il Risicoltore (dicembre 2015)

TECNIC A DICEMBRE 2015 3

RICERCA Ecco le applicazioni più significative, legate agli studi sul riso, sviluppatesi negli ultimi anni

Le nuove frontiere della biologia molecolareUna serie di tecniche che consentono la rilevazione, l'analisi, la manipolazione, l'amplificazione e la copia degli acidi nucleiciLætitia Borgo*

Per biologia molecolare si in-tende spesso una serie di tec-niche che consentono la rileva-zione, l'analisi, la manipolazione,l'amplificazione (PCR) e la copia(clonaggio) degli acidi nucleici.

Le applicazioni della biologiamolecolare sono molteplici; di se-guito verranno considerate le piùrilevanti legate alla ricerca sulriso.

La Seleziona Assistita con iMarcatori molecolari (SAM oMAS Marker Assisted Selection)si riferisce all'uso di marcatorimolecolari che sono strettamentelegati ai loci bersaglio, sostituen-do o quale supporto allo scree-ning fenotipico. Identificando unmarcatore del DNA associatoall’allele di interesse (dominanteo recessivo), le accessioni / linee /varietà che possiedono particolarigeni possono essere caratteriz-zate in base al loro genotipo piut-tosto che al loro fenotipo. Inoltre,vi è la possibilità di individuare inun genotipo la sequenza genicaassociata al carattere desiderato(ad esempio maggiore produtti-vità, resistenza ai parassiti, mi-gliori qualità nutritive, ecc.) edeffettuare incroci mirati finché ilgene non si è stabilizzato nellenuove varietà. La SAM è utilizzatanei programmi di breeding delriso per ottenere varietà resistenti

a stress biotici o abiotici o permigliorare la qualità del granello.

La tecnica di “Molecular phar-ming” permette la sintesi di so-stanze medicinali da parte dellecellule vegetali, garantendo laproduzione di queste sostanze dielevata qualità e senza patogenipericolosi per la salute umana.

Nel 2002, è stata pubblicatasulla rivista Science (vol. 296) laprima bozza della sequenza delgenoma di Oryza sativa L. ssp.indica. Il sequenziamento dell’in-tero genoma della varietà di risoNipponbare (Oryza sativa L. ssp.japonica) condotto dall’Internatio-nal Rice Genome SequencingProject (IRGSP) composto da 10

membri è iniziato nel 1997 ed èterminato nel 2004. Il sequen-ziamento ha permesso lo svi-luppo di innumerevoli applicazioniin continua crescita (tecnologianext-generation sequencing(NGS), scienze “o m i ch e”, genomeediting , …).

La tecnologia n ex t - g e n e r a t i o nsequencing (NGS) permette il se-quenziamento di genomi in modoveloce e più economico rispetto aisistemi tradiziona-li. Questa tecnolo-gia, applicata al ri-so, consente adesempio di effet-tuare attività di fin-g er pr i nt i ng de lDNA (o improntagenetica) permet-tendo l’i de n ti f ic a-zione individualeed univoca a livellomolecolare, analiz-zando le caratteristiche uniche delDNA di un individuo, rendendoloriconoscibile e rintracciabile.

Le scienze omiche studianospecifici ambiti della biologia mo-lecolare e sono caratterizzate dal-la presenza del suffisso -oma po-sto di seguito all'argomento d'in-teresse. Le scienze omiche più

conosciute sono la genomica, latrascrittomica, la proteomica e lametabolomica. La genomica, laprima delle discipline “o m i ch e” afare la sua comparsa affronta inmodo sistematico lo studio delgenoma che racchiude tutte leinformazioni necessarie per la sin-tesi delle proteine e, in manierapiù semplice, per lo sviluppo del-l'individuo. La trascrittomica sioccupa dello studio dell’insieme

delle molecole diR N A ( m R N A ,rRNA, tRNA, ed al-tri RNA non codi-ficanti) per com-prenderne i fattoridi variabilità e i loromeccanismi di fun-z ionamento. Laproteomica affron-ta in modo siste-matico lo studiostrutturale e funzio-

nale dell’intero set di proteineespresse in un determinato or-ganismo in definite condizionisperimentali. Infine, la metabo-lomica si occupa dell’identifica-zione, della quantificazione edel l’interpretazione funzionaledei metaboliti endogeni che inmodo dinamico sono diversa-mente presenti in cellule, tessutie liquidi biologici.

Il genome editing è una tecnicache permette di effettuare dellemutazioni mirate all’interno dei

geni al fine di ottenere individuicon caratteristiche migliorate. Sibasa sull’utilizzo di “forbici mo-lecolari” (enzimi) in grado di ef-fettuare tagli mirati nei geni dellapianta, sfruttando successiva-mente i meccanismi cellulari en-dogeni di riparazione del DNA checonducono alla riparazione dellarottura indotta. Nel marzo 2014, inCanada, è stata iscritta la primavarietà di colza tollerante a unerbicida, ottenuta mediante que-sta tecnica. Per quanto riguarda ilriso, negli ultimi due anni moltigruppi di ricerca hanno applicatocon successo la tecnologia delgenome editing. Alcuni ricercatorid e ll ’IRRI, inducendo mutazionimirate mediante l’uso di questatecnologia, stanno “s p e g n e n d o”alcuni geni al fine di testarne laloro specifica funzione. Un altrogruppo di ricerca sta studiando igeni legati alla suscettibilità delriso al patogeno Xanthomonasor yzae una delle più importantimalattie del riso in grado di cau-sare perdite di produzione fino al70%. Questi ricercatori afferma-no che, oltre all’utilizzo di geni diresistenza o di suscettibilità perampliare lo spettro di resistenza aquesto patogeno, risulta evidenteche la tecnologia del genomeediting è una risorsa importanteper il breeding del futuro.

*Centro Ricerche sul Riso -Ente Nazionale Risi

tDalla Selezione Assistitacon i Marcatori molecolarialla Molecular pharming,

dalla next-generationsequencing alla tecnologia

del genome editing

In alto, un’immagine del Centro Ricerchesul Riso di Castello d’Agogna; a fianco,un laboratorio

Viale Forlanini, 40 - BALZOLA (AL) - Tel. 0142.80.41.55 - Fax 0142.80.39.35 - www.biani.it - [email protected]

BIANI F.LLI s.n.c.COSTRUZIONI MECCANICHE ED AGRICOLE

IMPIANTI ESSICAZIONE, MOVIMENTAZIONE,

PULITURA E STOCCAGGIO CEREALI

Page 4: Il Risicoltore (dicembre 2015)

TECNIC A4 DICEMBRE 2 015

La filiera del riso si confronta sul collocamento della produzioneEnrico Losi

Bilancio di collocamento2014/2015

La produzione del 2014 siè attestata a 1.415.727 ton-nellate, facendo segnareuna leggera r iduz ione(-1,2%) rispetto alla produ-zione del 2013 (1.433.111tonnellate).

L’aumento della superfi-cie (+1,6%) è stato contro-bilanciato dal calo della resaagronomica totale (-2,7%)che tuttavia si è attestata aun livello appena inferiore al-la media delle rese registra-te nelle dieci campagne pre-cedenti (6,52 t/ha).

La resa alla lavorazione to-tale, pari a 0,635 e inferioresolo alla resa della campa-gna 2007/2008 (0,64), ha de-terminato una disponibilitàvendibile di riso lavorato paria 870.104 tonnellate, egua-gliando il livello del 2013.

Considerando gli stock ele importazioni, che hannoriguardato un volume recorddi circa 130.000 tonnellate,nel complesso è stato col-locato un volume pari a1.037.114 tonnellate che rap-presenta il miglior risultatodelle ultime cinque campa-gne.

Sul mercato italiano so -no state collocate 384.390tonnellate di riso lavoratoche rappresentano il datopiù alto di sempre, con unaumento complessivo del5% rispetto alla campagnaprecedente. Entrando neldettaglio per tipologia si ri-l eva :

• un aumento del 4% peril comparto dei risi Lunghi Bche si attesta al livello recorddi 91.442 tonnellate;

• un calo di circa il 2% peril comparto dei risi Tondi;

• un incremento del 7%per i risi Medi e Lunghi A.

Sul mercato dell’Unione

e u ro p e a sono state collo-cate 534.575 tonnellate diriso, base lavorato, facendoregistrare un incrementodell’1,2% rispetto alla scor-sa campagna (529.529 ton-nellate).

E’ risultato particolarmen-te ricettivo il mercato del Re-gno Unito che, favorito an-che dal l ’ i n de bo l i me nt odell’euro rispetto alla ster-lina, ha acquistato 20.825tonnellate in più rispetto allacampagna precedente ingran parte concentrate sulriso Tondo (+15.380 tonnel-late).

Infine, l’export verso iPaesi terzi ha riguardato118.149 tonnellate di riso,base lavorato, e al 5% di rot-tura, con un aumento di9.823 tonnellate (+9%) ri-spe tto a l l a campagna2013/2014, grazie soprattut-to all’incremento della do-manda turca (+6.000 tonnel-late circa) e, più in generale,

a ll ’indebolimento dell’e ur orispetto al dollaro statuniten-se.

Bilancio di collocamento2015/2016

Dopo l’incremento del2014 (+3.500 ettari rispettoal 2013), nel 2015 si è re-gistrato un ulteriore e piùconsistente incremento del-la superficie investita a riso(+7.800 ettari); tuttavia, il da-to del 2015 rimane al di sottodella media dei nove anniprecedenti (232.000 ettari).

Inoltre, si consolida lospostamento degli investi-menti dal comparto del risodi tipo Indica a quello del risodi tipo Japonica per effettodella concorrenza esercitatadal riso lavorato che vieneimportato nell’Unione euro-pea dai Paesi Meno Avanzatiin esenzione dai dazi.

Tutte le Regioni interes-sate dalla risicoltura hannovisto incrementare le super-

fici rispetto al 2014, in par-ticolare la Lombardia, concirca 4.700 ettari in più(+5%), e il Piemonte, con unaumento di circa 2.400 ettari(+2%).

Il dettaglio per tipologiaevidenzia un incrementodelle superfici destinate allaco l t ivaz ione de i Tond i(+8%), dei Medi (+34%) edei Lunghi A (+20%), men-tre il comparto dei risi Lun-ghi B ha subìto una consi-derevole flessione (-37%),con una perdita di ben20.250 ettari; in soli due annila superficie investita a risoLungo B si è dimezzata, tor-nando ai livelli di vent’annifa .

Nel comparto dei risi ditipo Tondo, continuano a di-minuire gli ettarati delle prin-cipali varietà, quali Selenio(-8%) e Centauro (-10%),mentre continua la crescitadella varietà Sole Cl che rag-giunge un livello di circa21.200 ettari, corrisponden-ti al 40% del totale investitoa riso Tondo.

Nel comparto dei risi Me-di, tutti i gruppi risultano inaumento; in particolare, sidistingue la varietà VialoneNano che ha superato i6.000 ettari, con un aumen-to del 20% rispetto alla scor-sa campagna.

Per quanto concerne levarietà destinate alla produ-zione di riso parboiled, si re-gistra un aumento di pocosuperiore all’1%, con la ri-duzione delle superfici per levarietà Augusto (-30%), Ne-mesi CL (-56%) e Dardo(-6%), e con un incrementoper le var ietà Ronaldo(+14%) e Luna Cl (+23%).

Relativamente alle varietàda mercato interno si re-gistra un incremento per tut-ti i gruppi varietali rispetto al2 014 :

• Il gruppo “Ro m a ” è rad-doppiato, grazie all’i n c r e-mento della varietà “Fe d r a ”(+177%) e della varietà “Ro -ma” (+8%), e sfiora i 10.000ett ari;

• Il gruppo “A r b o r i o” è au-mentato del 13%, portan-dosi a circa 17.100 ettari;

• Il gruppo “Ba l d o” è cre-sciuto del 18%, arrivando acirca 14.500 ettari;

• Il gruppo “Carnaroli” èpassato da circa 9.900 ettaridella campagna scorsa agliattuali 15.000 circa, con unaumento del 15%;

• La varietà “S. Andrea”ha evidenziato un aumentodel 47%, attestandosi a unasuperficie di circa 11.000 et-t ari.

N e l l’ambito del gruppodelle “varie Lunghe A”, an-c h’esso in aumento (+92%),si segnala l’incremento del-l e va r i e t à “Camm eo”( + 2 2 0 % ) e “ G l o-ria”( + 16 8 % ) .

Come già anticipato, ilcomparto dei Lunghi B si èridotto del 37%, attestando-si a circa 35.000 ettari. All’in -

terno di questo gruppo, spic-cano le riduzioni che hannointeressato le varietà Cl 71(-65%), Sirio Cl (-43%), Cl26(-43%) e Gladio (-29%).L’unica varietà in controten-denza è stata il “Mare Cl”che ha mostrato un incre-mento del 19%.

Le semine sono iniziateprecocemente nel mese dimarzo e si sono protratte si-no a giugno in caso di se-mine di “secondo raccolto”.Un dato particolarmente ri-levante è l’espansione dellatecnica di “semina interrataa file” anche in aree dovenon era stata mai praticata.

La germinazione è statafavorita dal clima caldo in-tervallato da piogge ed è av-venuta nei primi giorni dimaggio. I diserbi sono statieffettuati con regolarità, mala diffusione di malerbe re-sistenti agli erbicidi non haconsentito il raggiungimen-to di un completo controllo.

L’estate del 2015 verrà ri-cordata come una delle piùcalde della storia. Il mese diluglio è risultato il più caldodi sempre - superando an-che il mese di luglio dellatorrida estate del 2003 - e hainfluito negativamente sullafioritura, creando danni daaborto e sterilità fiorale inbuona parte delle zone ri-sicole, ma senza determina-re grossi inconvenienti alcorretto sviluppo della col-tu r a .

Non sono stati riscontratidanni provocati dagli attac-chi di brusone, ma si sonoregistrate grandinate che,pur colpendo le risaie delVercellese, Novarese e Fer-rarese, in alcuni casi anchepesantemente, non hannodeterminato danni significa-tivi a livello nazionale.

La raccolta è procedutaregolarmente e le rese incampo, decisamente mi-gliori rispetto allo scorso an-no e superiori alla mediadell’ultimo decennio, hannoportato a un buon livello pro-d u tt i vo .

Dal punto di vista merceo-logico, la qualità risulta buo-na, ma inferiore a quelladell’anno scorso, anche acausa dell’aumento dei gra-ni macchiati.

Gli elementi del bilancio dicollocamento 2015/2016 so-no, quindi, rappresentatida:

I dati confermano una situazione positiva. Nel 2015si è registrato un ulteriore e più consistenteincremento della superficie investita a riso

(+7.800 ettari), in particolare quella destinata allacoltivazione dei Tondi (+8%), dei Medi (+34%) e deiLunghi A (+20%). Considerevole flessione (-37%),

invece, per il comparto dei risi Lunghi B

Page 5: Il Risicoltore (dicembre 2015)

TECNIC A DICEMBRE 2015 5

.

La filiera del riso si confronta sul collocamento della produzione

LA PULA

Cos’è

Perché separarladal granello

Come si separa

U t i l i z zo

A cura dell’Area Mercati

Dopo l’operazione di sbramatura, con laquale il granello viene decorticato e diventacommestibile, la lavorazione del chicco diriso procede con diversi passaggi nellemacchine che lo “s b i a n c a n o” e produconouna serie di sottoprodotti farinosi.

La pula è la farina che si ottiene dai primidue passaggi del riso semigreggio nellemacchine sbiancatrici e rappresenta il5-6% del risone sottoposto a lavorazione.E’ un prodotto facilmente alterabile vistol’elevato contenuto di grassi e proteine.

La pula viene impiegata principalmentenella preparazione dei mangimi animali e

per l’estrazione dell’inositolo, una sostanzaepatoprotettrice usata nell’industria farma-ceutica. Visti i grandi quantitativi di materiaprima necessari per ottenere piccole quan-tità di prodotto, gli impianti di estrazionesono ubicati nei Paesi asiatici grandi pro-duttori di riso.

Il valore di mercato della pula è legato alsuo contenuto di impurità, cioè degli altrisottoprodotti della lavorazione del risonecome la gemma o la lolla, quest’ultima nonadatta all’alimentazione animale. La va-lutazione della pula è quindi correlata alcontenuto di cenere insolubile, a sua voltacorrelato al quantitativo di lolla presente,che deve essere il più basso possibile.

ABC DELLA FILIERA

I sottoprodotti della lavorazione del riso, la pula

E’ costituita dalla farina che si ottiene dai primi duepassaggi del riso semigreggio nelle macchine sbian-catrici. In una partita di risone, rappresenta mediamenteil 5-6% in peso.

E’ una sostanza untuosa e grigiastra, che irrancidiscefacilmente per l’elevato contenuto di sostanze grasse.

La pula viene risucchiata da un impianto di aspirazioneattraverso telai forati.

Impiego nell’alimentazione animale, per l’estrazione diinositolo, per la produzione di olio di riso.

• volume del raccolto: ès t i m a t o i n c i r c a1.520.000 tonnellate di riso-ne, con un incremento di cir-ca il 7% rispetto alla cam-pagna precedente, per ef-fetto delle migliori rese agro-n o m i ch e ;

• resa media alla lavora-zione: le rese alla lavorazio-ne sono nella media, con undato complessivo che si at-testa al 61,4%, inferiore alvalore registrato l’anno scor-so (63,5%) e leggermente aldi sotto del valore mediodell’ultimo decennio (62%).Tale dato tiene conto anchedel maggior scarto per ot-tenere un prodotto di qua-lità, dovuto all’e cc es si vapresenza di grani macchiati;

• produzione netta in risolavorato : è st imata in904.000 tonnellate circa,con un aumento del 4% ri-spetto allo scorso anno, cor-rispondente a un maggiorvolume di circa 34.000 ton-nellate;

• scorte iniziali: le scortedi riporto dalla scorsa cam-pagna sono risultate più bas-s e d e l l a n o r m a(133.000 tonnellate circa,base lavorato);

• scorte finali: si stima unvolume di 165.000 tonnella-te, base lavorato, con un au-mento del 24% rispetto allescorte finali della campagnaprecedente, in ragione dellamaggior disponibilità di pro-d o tt o ;

• importazioni da Paesidell’Unione europea: si sti-

m a u n v o l u m e d i30.000 tonnellate, in lineacon quanto importato nellacampagna precedente;

• importazioni da Paesiterzi: si stima un quantita-tivo di 122.000 tonnellate,quasi tutto di riso Lungo B,con un aumento del 24%rispetto al volume della scor-sa campagna per compen-sare, in parte, il calo dellaproduzione di riso Lungo B.

Il bilancio preventivo, fon-dato sugli elementi sopra ci-tati, porta la disponibilitàvendibile a un totale di circa1.024.000 tonnellate di risolavorato, con un calo del1,3% nei confronti del vo-lume collocato nella prece-dente campagna di com-mercializzazione, ma cherappresenta un quantitativodi tutto rispetto.

Prospettive delcollocamento

La campagna di commer-cializzazione 2015/2016 po-trà, quindi, contare su unadisponibilità vendibile di risolavorato che si stima possae s s e r e c o l l o c a t a p e r919.000 tonnellate sul mer-cato interno, ovvero nellastessa misura di quanto av-venuto nella campagna pre-cedente, e per 105.000 ton-nellate sul mercato dei PaesiTerzi, con un calo dell’11 %rispetto alla scorsa campa-gna.

La stima si basa sui trendregistrati nei primi tre mesidella campagna, che indica-no un aumento consistentedelle importazioni dai PaesiTerzi e un calo significativodelle esportazioni extra UE,e sull’ipotesi che il tasso dicambio euro-dollaro si man-tenga sui livelli attuali. L’au -mento delle importazioniera largamente atteso, con-siderata la riduzione dellaproduzione di riso Lungo B,mentre l’export sta risen-tendo della minore doman-da da parte della Turchia chequest’anno ha ottenuto unamaggiore produzione di ri-so.

Entrando nel dettaglio pertipologia, si ritiene che nonsarà diff ic i le col locare266.000 tonnellate di risoTondo, in quanto si tratta diun volume in linea con quel-

lo già conseguito nella scor-sa campagna, né, a maggiorragione, sarà problematico ilcollocamento di 322.000tonnellate di riso Lungo B,considerato che ne sono

state collocate 368.000 nel-la campagna precedente.

Per quanto riguarda il risoMedio – Lungo A non sem-bra una sfida impossibilel’aumento di 26.000 tonnel-

l a te de l co l locamentodell’anno scorso, considera-to che tale risultato è giàstato ottenuto nelle campa-gne 2007/2008, 2009/2010e 2012/2013.

Page 6: Il Risicoltore (dicembre 2015)

TECNIC A6 DICEMBRE 2 015

MIGLIORAMENTO GENETICO Ecco quali sono i vari passaggi che un breeder mette in atto, anno per anno, partendo dall’incrocio, per arrivare alla generazione. Normalmente servono da 8 a 10 generazioni (o anni)

Dall’incrocio alla nuova varietà, cosa fare? La selezione in campoIl metodo adottato dal breeder è influenzato dalla sua personalità, dai mezzi tecnici (attrezzature), dal luogo (terreni e areale di coltivazione) in Romano Gironi

Su “Il Risicoltore” del mese disettembre è stato presentato unarticolo di come si eseguono gliincroci controllati tra varietà o lineedi riso. Questa è la prima fase perdar seguito a un programma dibreeding; ma per arrivare alla va-rietà occorrono molti anni. Normal-mente servono da 8 a 10 gene-razioni (o anni) per arrivare alla pre-sentazione di una nuova varietà.

Qui di seguito sitenta di spiegare inm o d o s e m p l i c equali sono i passag-gi che un breedermette in atto annoper anno partendodall’incrocio, per ar-rivare alla genera-zione F8 - F10 , al finedi individuare dellelinee da presentareall ’iscrizione. Conquesto non si vuoleimporre un metodoassoluto, ma un pro-cedimento operati-vo che un breeder deve seguire ogestire secondo le sue esperienze.Sappiamo bene che il metodoadottato dal breeder è influenzatodalla sua personalità, dai mezzi tec-nici (attrezzature), dal luogo (ter-reni e areale di coltivazione) in cuiopera e dalle risorse finanziarie. Lospazio che sarà dato al materiale

segregante da F2 a Fn deve esseredimensionato al tempo che il bree-der riuscirà a impiegare, soprat-tutto nelle fasi fenologiche più im-portanti dalla fioritura alla matu-razione. Da fine luglio a fine set-tembre, e persino dopo per dareun giudizio sulla senescenza dellapianta, risulta necessario control-lare il materiale almeno una voltaalla settimana. Non è semplice perun breeder che deve rimanere con-c e n t r a t o , v i s i o n a r e p i ù d i

15.000/20.000 filet-te segreganti. Per-tanto bisogna di-mensionare con pe-rizia quante filetteseminare a ogni ge-nerazione.

Si vuole qui farcomprendere comesi opera, generazio-ne dopo generazio-ne, partendo dai cir-ca 400 incroci cheogni anno vengonoeseguiti presso ilCentro Ricerche sulRiso dell’Ente Nazio-

nale Risi.

Anno primoEffettuazione di circa 400 ibri-

dazioni interspecifiche (incrocicontrollati).

Anno secondo400 filette, incrocio /F1. I semi

derivanti dall’incrocio normalmen-te vengono seminati in una strut-tura protetta. Le piantine ottenutedopo 35-45 giorni dalla seminavengono trapiantate in una risaiaadibita a tale scopo. Se l’incrocioha avuto esito positivo avremopiante tutte uguali che avranno benpoca somiglianza con i genitori. Ilcompito del breeder è verificareche l’incrocio sia avvenuto edescludere eventuali piante autofe-condate (pianta madre). Alla ma-turazione di ogni incrocio, si prov-vede a raccogliere un certo nu-mero di pannocchie da utilizzareper la semina successiva, mentrela restante filetta viene raccolta inbulk e conservata come riserva.

Anno terzo4.560 filette da 4 metri lineari.

Considerando che il numero di in-croci ottenuti positivamente sia il95% del numero di combinazionieffettuate, avremo 380 filette F1.Normalmente si predispone unpiano di semina F1 x F2 compostodi 12 filette per incrocio, ottenendoun campo di 4.560 filette. Con unaseminatrice di precisione, si se-minano in pieno campo pannoc-chie - fila e non seme in bulk perevitare di seminare materiale au-tofecondato, evento che può suc-cedere quando i genitori sono mol-to simili fenotipicamente. Il ma-teriale F2 è un materiale in pienasegregazione; pertanto il breeder

per operare deve conoscere moltobene i parentali, per poter “leg -ge re” (memoria fotografica) ciòche può essere utile per perse-guire l’obiettivo desiderato.

Sul materiale F2 il breeder du-rante il ciclo colturale effettueràdelle valutazioni periodiche, ma lascelta definitiva avviene al mo-mento della raccolta, quando ilbreeder trovandosi davanti alle fi-lette di quell’incrocio decide in untempo brevissimo (meno di un mi-nuto) se portare avanti o rifiutare ilmateriale. Si deve tener presenteche per motivi di spazio/ tempoogni anno il 40-50% del materiale

F2 deve essere eliminato defini-tivamente senza appello.

In funzione del programma dibreeding e delle aspettative chel’incrocio sta dimostrando, si de-cide il numero di pannocchie daraccogliere per questo materiale.Normalmente vengono raccoltedalle 12 alle 60 pannocchie perincrocio.

Anno quartoSemina F2 x F3. Considerando il

60% del materiale genetico rima-sto, dei 380 F1 avremo 228 com-binazioni d’incrocio, e prevedendouna media di 18 filette per incrocio

tDa fine luglio a fine

settembre, e persinodopo per dare

un giudizio sullasenescenza della pianta,

risulta necessariocontrollare il materiale

almeno una voltaalla settimana

PRODUTTIVITÀ AL VERTICEDELLA CATEGORIA.

FINANZIAMENTO

A TASSO 3,80% IN 84 MESI

PROMOZIONE VALIDA FINO AL 31 DICEMBRE 2015Modelli disponibili: C9205 TS - C9205 TSB - C9206 TS - C9206 TSB

Serie C9000 DEUTZ-FAHR.Potenza e affidabilità incontrano lo stile. DEUTZ-FAHR è un marchio di

DEUTZ-FAHRLUBRICANTS

Si raccomanda l‘uso di lubrificanti e refrigeranti originali.deutz-fahr.com

Seguici su:www.facebook.com/deutzfahritalia

La promozione è valida fino al 31 Dicembre 2015 ed è abbinabile al finanziamento GreenLeasing a tasso 3,80% in 84 mesi; periodicità semestrale; primo canone anticipato; assicurazione All Risks Arcobaleno, compresa nei canoni (utile per rispettare i parametri della Campagna). Ad esempio per finanziare il mod. C 9205 TS € 135.900 (pari al 60% del listino di € 226.500,00), importo massimo sul quale sono applicabili le condizioni della Campagna in 84 mesi: T.A.N. 3,80 %, T.A.E.G. 4,410%. Anticipo € 27.180,00; altri 13 canoni da € 9.436,90; Arcobaleno € 815,40 su ogni canone; VR (valore riscatto 1,0 %) € 1.359,00; IVA, trasporto e spese accessorie escluse. Importi maggiori saranno presi in considerazione con tassi diversificati. In alternativa è previsto anche il finanziamento con decorrenza posticipata, al tasso del 4,450%, ma con altri parametri. Su specifica richiesta è possibile effettuare il finanziamento mediante Credito Agrario, con il quale per legge non è possibile superare i 5 anni (60 mesi), di durata; a diverse condizioni. Salvo approvazione (BNP PARIBAS LEASING SOLUTIONS SA). Non cumulabile con altre promozioni. Prima di aderire al finanziamento è necessario prendere visione delle condizioni contrattuali e dei fogli informativi di ogni prodotto finanziario, disponibili presso i concessionari aderenti all’iniziativa, oppure al sito www.leasingsolutions.bnpparibas.it. Le immagini sono a puro scopo illustrativo. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.

Finanzia il tuo trattore con

Page 7: Il Risicoltore (dicembre 2015)

TECNIC A DICEMBRE 2015 7

incrocio, per arrivare alla generazione. Normalmente servono da 8 a 10 generazioni (o anni)

incrocio alla nuova varietà, cosa fare? La selezione in campoIl metodo adottato dal breeder è influenzato dalla sua personalità, dai mezzi tecnici (attrezzature), dal luogo (terreni e areale di coltivazione) in cui opera e dalle risorse finanziarie

avremo 4.104 file di materiale se-gregante F3. Anche in questo casola scelta dei materiali e la raccoltaavviene come già spiegato con ilmateriale F2, facendo maggiore at-tenzione perché in questa fase siidentifica il modello di pianta e gra-nello che si vuole ottenere. Il ma-teriale raccolto per ogni incrociodipenderà dalle aspettative cheogni incrocio è in grado di espri-mere secondo l’obiettivo che sivuole raggiungere. Comunque,anche in questa fase circa il 50%delle linee F3 saranno eliminate,dovendo imprimere una forte pres-sione selettiva, sempre per motivi

di spazio/tempo.

Anno quintoSemina F3 x F4. Il numero di

combinazioni rimaste, risulta es-sere circa la metà della genera-zione precedente, quindi 114. Il nu-mero di filette seminate dipendeda incrocio a incrocio, secondo leaspettative. Per 114 combinazionid’incrocio si ritiene di non produrredi più di 4.000 filette, in quantodiventa difficoltoso seguire e ge-stire annualmente più materiale.

In F4 avremo in campo combi-nazioni di incrocioche sembrano quasifisse e altre ancoraassai segreganti. Ingenere sulle combi-nazioni quasi fisse sipuò considerare diraccogliere filette,per altre si sceglie diraccogliere pannoc-chie o piante e peraltre ancora si deci-de di fermarsi e nonraccogliere nulla. Lefilette raccolte sa-ranno trebbiate sin-golarmente e resateper analizzare il granello. Le lineeinteressanti saranno poi seminatel’anno successivo in un campo diconfronto varietale con i miglioritestimoni (prova di 1° livello).

Sul seme raccolto dalle filettequasi fisse, ove richiesto dal pro-

gramma di breeding (costituzionedi varietà resistenti a Pyriculariagrisea), vengono effettuate analisimolecolari al fine di rilevare la pre-senza di uno o più geni di resi-stenza a Pyricularia grisea.

Anno sestoF4 x F5. Il materiale segregante,

che corrisponde al 50% del ma-teriale del quinto anno, è sotto-posto a selezione seguendo il me-desimo iter. Nella prova di 1° livello,le linee che superano il test di con-fronto con i relativi testimoni per

ciclo, taglia, resi-stenza alle malattie,ecc… verranno rac-colte in parte (circa il30% della parcella)al fine di effettuareanalisi sul granello.Se l’esito è positivo,sulla restante partedella parcella si rac-colgono pannocchieo piante per iniziare ilmantenimento inpurezza al fine di ar-rivare nel più brevetempo possibile allalinea fissa. L’a nn o

successivo, su questo materialequasi fisso, inizieranno le proveagronomiche di confronto varieta-le.

Anno settimo/ottavo/nono/decimo

Da questo momen-to, per genotipi più sta-bili occorrono 3-4 anniper arrivare alla lineafissa. Sono anni neiquali si seguono trepercorsi paralleli: unocon l’obiettivo di arri-vare alla linea fissa, il secondo diverifiche agronomiche come ciclo,taglia, produttività, resistenze allemalattie, ecc.., il terzo di valuta-zione della qualità del granello.Ogni anno il materiale in riprodu-zione è soggetto a un severo giu-dizio, e se solo uno dei requisiti nonè conforme a quanto atteso, tutto ilmateriale verrà eliminato. In pochicasi alcune linee in fase avanzata diselezione saranno conservate perla presenza di caratteri utili per nuo-vi programmi di breeding.

ConclusioniAlla fine, è molto probabile che

dopo 10 anni, partendo da 400combinazioni d’incrocio, ci trovia-mo a valutare non più di 10-20 lineedi cui solo 1 o 2 possono essere

proposte come varietà, e non èdetto che avranno successo.

Il successo di una nuova varietàdipende da molti fattori spesso di-versi quali il mercato, la rusticità, lastabilità produttiva, la qualità delgranello e non ultimo la semplicitàdi gestione del genotipo per pro-durre seme tecnico.

Il compito non è facile, ci vuoleanche un po’ di fortuna. L’espe -rienza degli ultimi 30 anni dimostrache, sebbene il panorama varietalenazionale sia costituito da moltevarietà, solo una ogni 6-7 anni siconferma come varietà importan-te. Questo dà la misura delle ri-sorse umane e finanziarie che deb-bono essere messe in atto per sod-disfare una risicoltura e un mercatoin continua evoluzione.

tIl successo di una nuovavarietà dipende da moltifattori quali il mercato,la rusticità, la stabilità

produttiva, la qualità delgranello e non ultimo

la semplicità di gestionedel genotipo per

produrre seme tecnico

A sinistra, linee sorella inF 6/F 8 che si diffe-renziano per il por-tamento della fo-glia, a fianco, lineesorella in F 5/F 7 ch esi differenziano dalcolore dell’apice,lilla e viola scu-ro / n e ro

Sumitomo Chemical, multinazionale giapponese leader di mercato nel set-tore della protezione del riso in Giappone e con forte presenza in molti altri Paesi del mondo, in vista dell’arrivo sul mercato italiano di nuovi prodotti nel segmento della difesa riso e grazie alla collaborazione con la compar-tecipata NUFARM, ha deciso di aumentare la propria presenza nel mercato italiano attraverso Sumitomo Chemical Italia, società tra le prime del mer-cato italiano.

Per fare ciò la prima cosa sarà quella di ampliare il portfolio dei prodotti ed infatti la prossima campa-gna 2016 vedrà l’arrivo di alcune interessanti novità.

La prima di queste novità è la registrazione di un nuovo principio attivo autorizzato su riso, cosa que-sta importantissima in un mercato che vede sempre meno nuove molecole disponibili su questo seg-mento.

Il nuovo prodotto EMBLEM®, a base di bromoxinil, è registrato per l’impiego in risaia in post-emergenza. Il prodotto si caratterizza per un’ottima efficacia verso le infestanti tipiche del riso con semina in asciutta come Poligono, Bidens, Chenopodio e altre infestanti a foglia larga soprattutto nelle prime fasi di sviluppo. EMBLEM® inoltre può migliorare l’efficacia anche di altri prodotti che possono essere utilizzati in miscela per il controllo di ciperacee e alismatacee.

Uno di questi è BRAZZOS®, solfonilurea a base di imazosulfuron, particolarmente indicata per il con-trollo delle infestanti ciperacee, alismatacee e in particolare di Butomus, infestante in espansione nel corso delle ultime campagne risicole.

Sempre per contrastare lo sviluppo di infestanti resistenti ai tradizionali meccanismi d’azione, cresce l’impiego di prodotti con meccanismi d’a-zione diversi, come il clomazone, che Sumitomo Chemical Italia proporrà

nel proprio catalogo, oltre al collaudato e sem-pre indispensabile U 46® M CLASS a base di MCPA, tradizionale complemento di tutte le strategie di diserbo.

Tra i prodotti di cui si aspetta a breve l’e-stensione d’impiego su riso, il gramini-cida a base di clethodim per il controllo del riso crodo con la tecnica della falsa semina, e un nuovo fungicida a base di azoxystrobin indispensabile per una corretta difesa fungicida della coltura.

Per una adeguata ed efficace applicazione delle miscele di agrofarmaci ricordiamo inoltre SILWET® VELONEX, il moderno bagnante organo-siliconico comunemente conosciuto come “Super-spalmatore” proprio per le capacità di distribuire le miscele in modo completo ed efficace anche nelle condizioni più difficili.

Ultimi ma non meno importanti sono i prodotti della linea nutrizionale, come i vari MANNI-PLEX® che riescono a veicolare gli elementi nutritivi grazie ad un originale “inganno” biochimico e l’affermato HUMOZON® 10L, biostimo-lante indicato anche in biologico, o come PUSHY®, la novità per la prossima stagione, concime di origine naturale ad alto contenuto di vitamine.

Una linea di prodotti sicuramente interessanti ed originali per una coltura che riveste una importanza storica nel panorama dell’agricoltura italiana: la linea dei prodotti riso di Sumitomo Chemical Italia.

Agrofarmaci autorizzati dal Ministero della Salute; per relativa composizione e numero di registrazione si rinvia alle schede dei prodotti disponibili anche in internet; usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’eti-chetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta. È obbli-gatorio l’uso di idonei dispositivi di protezione individuale e di attrezzature di lavoro conformi (D. Lgs. 81/2008 e ss. mm.).

Sumitomo Chemical Italia, nuova protagonista nella protezione del riso.

Page 8: Il Risicoltore (dicembre 2015)

TECNIC A8 DICEMBRE 2 015

LA SPERIMENTAZIONE L’Ente Nazionale Risi, in collaborazione con il DISAFA dell’Università di Torino, sta realizzando un programma pluriennale in campo di confronto tra le differenti tipologie presenti sul territorio

L’utilizzo di ammendanti organici di origine extra-aziendale in risicolturUn intervento fondamentale perché il territorio risicolo italiano è caratterizzato da una bassa fertilità dei suoli, da ricondursi principalmente ai contenuti e alla qualità della frazione organicaIniziata nel 2012 presso il Centro Ricerche sul Riso

di Castello d’Agogna, grazie al progetto Polorisofinanziato dal MiPAAF, la sperimentazione è tutt’ora

in corso, sostenuta da propri fondi. Lo scopoprincipale è quello di discriminare gli effetti

agronomici dei differenti ammendanti e di porli inrelazione con le rispettive caratteristiche analitiche

Tenni D.¹; Miniotti E.¹; BeltarreG.¹; Said-Pullicino D.²; Celi L.²;Sacco D.²; Bassanino M.³; Roma-ni M.¹

Il territorio risicolo italianoè caratterizzato da una bassafertilità dei suoli, da ricondur-si principalmente ai contenu-ti e alla qualità della frazioneorganica. Le cause di tale si-tuazione risiedono, in primoluogo, nel protrarsi della col-tivazione del riso in mono-successione e, secondaria-mente, nella limitatissimapresenza del comparto zoo-tecnico all’interno dell’arealedi coltivazione del cereale,che non favorisce la tecnicadella fertilizzazione organica.

Da tener conto, inoltre, ilprevalere di condizioni pedo-logiche a tessitura sciolta, dinorma associate a una mi-nore fertilità in senso gene-rale.

Le conseguenze della bassafertilità dei suoli

Ne derivano importantiimplicazioni negative sullaproduttività della coltura esull’impiego sostenibile deimezzi di produzione. Semprepiù frequenti sono, infatti, ifenomeni di stress nutrizio-nale e di limitazione dell’ac -crescimento regolare dellapianta in concomitanza di la-vorazioni del suolo non at-tente, che producono costi-pamento e suole di lavora-zione. In aggiunta, si mani-festano fenomeni di tossicitàcausati da sostanze ridotte(ferro, manganese, zolfo), so-prattutto nella fase finale delciclo colturale, con sintoma-tologie tipiche del “Declinoprecoce della coltura” (Akio -chi). Sono segnalati, infine,eclatanti casi di erosione eo-lica durante le lavorazioni pri-maverili, specialmente nei

suoli più sabbiosi, mentre dif-fusa e allarmante è la len-tezza con cui i residui colturalivengono trasformati nel suo-lo.

Nel contesto sopra de-scritto, la possibilità di un uti-lizzo economicamente so-stenibile di ammendanti or-ganici extra-aziendali, prove-nienti da allevamenti zootec-nici, da impianti di biogas odal ciclo dei rifiuti, rappresen-terebbe un mezzo tra i piùidonei per restituire fertilità aisuoli coltivati a riso.

Novità del Psr piemonteseIl trasferimento di matrici

organiche alla risaia espliche-rebbe, infatti, l’import antefunzione di innescare e ac-celerare la trasformazionedei residui colturali, di favo-rire un apporto diretto di nu-trienti e di migliorare le ca-ratteristiche fisico-chimichedei suoli attraverso l’aumen -to delle frazioni più stabiliz-zate della sostanza organicaedafica.

A livello re-gionale, la de-l oc al i zz a zi on edi sostanza or-ganica si con-fi gure rebb e,anche, comepratica in gra-do di fornire uneffetto positi-vo sul riequili-brio del caricodi azoto di provenienza zoo-tecnica per unità di super-ficie, ponendosi come validasoluzione di miglioramentoambientale per le aree conelevata disponibilità di ma-trici organiche.

Con l’intento di far fronte atali esigenze, la Regione Pie-monte ha inserito nel nuovoPSR (Piano di Sviluppo Ru-rale) un’apposita misura ri-

guardante l’apporto di matri-ci organiche in sostituzionedella concimazione minerale(misura 10.1.03 “Tecniche diagricoltura conservativa” -Azione 3).

Sui terreni oggetto dell’im -pegno, il beneficiario dei pa-gamenti si impegnerà a so-stituire parte dei concimi mi-nerali con materiali organicidi origine extra-aziendale informa palabile, tra cui leta-me, ammendanti composta-ti e frazioni solide ottenutedal trattamento di reflui zoo-tecnici o di altre matrici agri-

cole come il di-gestato. In ri-saia sarà ne-cessario distri-buire un quan-titativo mini-mo di sostan-za secca pari a6 t/ha, rispet-tando un inter-vallo di alme-no 20 giorni tra

la distribuzione e la sommer-sione della risaia.

Tra le matrici organiche og-getto dell’operazione non ècontemplato il fango di de-purazione, la cui distribuzio-ne per di più non è consentitasul le superf ic i oggettodell’impegno.

L’importo del sostegno èstato quantificato per i se-minativi in 260 €/ha all’anno,

nel caso in cui si utilizzinoammendanti compostati,mentre risulta pari a 300 €/haall’anno, per le altre matricicit ate.

Data la peculiarità dei suolidi risaia, caratterizzati dal pre-valere delle condizioni anae-robiche, risulta di estremaimportanza la valutazione diquali siano gli “ammendantiorganici” più adatti a questotipo di coltivazione.

La sperimentazioneL’Ente Nazionale Risi, in

collaborazione con il DISAFAdell’Università di Torino, starealizzando un programmasperimentale pluriennale incampo di confronto tra dif-ferenti tipologie di ammen-danti organici presenti sult e rr i t o r i o .

La sperimentazione, ini-ziata nel 2012 presso il Cen-tro Ricerche sul Riso di Ca-stello d’Agogna, grazie al pro-getto Poloriso finanziato dalMiPAAF, è tutt’ora in corso,sostenuta da propri fondi.

Lo scopo principale è quel-lo di discriminare gli effettiagronomici dei differenti am-mendanti e di porli in rela-zione con le rispettive carat-teristiche analitiche.

Nel 2015 la sperimentazio-ne ha considerato sei am-mendanti organici: letame,separato solido suino, dige-

stato liquido, digestato se-parato solido, fango di de-purazione e compost, e tretrattamenti con differenti li-velli di concimazione azotataminerale: testimone nontrattato, 110 e 170 kg N ha-¹.La concimazione organica èstata effettuata in preseminain modo da apportare 170unità di azoto a ettaro conogni tipologia di biomassaconsiderat a.

L’azoto minerale è stato,invece, distribuito in formaureica e frazionato in tre in-terventi: pre semina, acce-stimento e differenziazionedella pannocchia. Le matriciorganiche sono state valuta-te sia come unica fonte diazoto per la coltura, sia conl’integrazione in copertura di60 kg ha-¹ di azoto ureico,frazionato in due interventi(tabella 1).

Per realizzare la prova èstata utilizzata la varietà Gla-dio, con semina in acqua egestita in sommersione con-tinua.

I risultati produttivi dell’ul -tima annata hanno mostratodifferenze significative tra itrattamenti, sia nel caso delletesi senza l’aggiunta di urea,sia in quelle dove è stato pre-visto il suo apporto in coper-tura (Figure 1 e 2).

Nel primo caso i risultatimigliori sono stati ottenuti

dal fango di depurazione, conuna produzione del tutto si-mile al livello più alto di urea.Ottima è stata anche la pre-stazione del digestato liqui-do, confrontabile con il livellopiù basso di urea. Buone per-formance sono state conse-guite dal separato suino e dalletame bovino, nonostantesiano risultate statisticamen-te inferiori alla tesi con urea a110 kg N ha-¹. I risultati pro-duttivi più bassi sono stati,invece, registrati da composte digestato separato, per iquali è atteso un maggior ef-fetto ammendante rispetto aquello concimante. Comun-que, queste due matrici han-no dato risultati ampiamentesuperiori al testimone nonconcimato.

I trattamenti che hannoprevisto l’apporto di urea incopertura hanno mostratoun netto incremento dellaproduzione di granella pertutte le tesi. Il fango si è ri-confermata la migliore ma-trice, superando statistica-mente la tesi con urea a 170kg N ha-¹. Un deciso incre-mento della produttività conl’aggiunta di urea in coper-tura è stato osservato per ilseparato suino, che è arrivato

TABELLA 1 - PIANO SPERIMENTALE

RISULTATI - FIGURA 1

Produzione di risone al 14% U.R. conseguita dai diversi trattamenti con matrici organiche senzaconcimazione azotata minerale in copertura e comparati con il testimone, urea 110 e 170 kg N ha-¹.

RISULTATI - FIGURA 2

Produzione di risone al 14% U.R. conseguita dai diversi trattamenti con matrici organiche addizionati diurea in copertura e comparati con il testimone, urea 110 e 170 kg N ha-¹.

tLe cause della scarsa

fertilità risiedono,in primo luogo,

nel protrarsi dellacoltivazione del risoin monosuccessione

Page 9: Il Risicoltore (dicembre 2015)

TECNIC A DICEMBRE 2015 9

Università di Torino, sta realizzando un programma pluriennale in campo di confronto tra le differenti tipologie presenti sul territorio

utilizzo di ammendanti organici di origine extra-aziendale in risicolturaUn intervento fondamentale perché il territorio risicolo italiano è caratterizzato da una bassa fertilità dei suoli, da ricondursi principalmente ai contenuti e alla qualità della frazione organica

a superare, sebbene di poco,la prestazione della dose piùalta di urea. Le rimanenti tesihanno espresso un trend deltutto simile a quello descrittoper il loro impiego senza in-tegrazione minerale. E’ danotare, inoltre, come tutte letesi trattate con biomasseaddizionate da urea in coper-tura abbiano conseguito pro-duzioni sempre significativa-mente superiori rispetto allatesi con urea a 110 kg N ha-¹.

L’analisi delle componentidella produzione (dati non ri-portati) ha mostrato comel’ottima performance del fan-go sia stata associata a unelevato investimento finale,

superiore a tutte le altre tesi(+13% e +11% rispetto allamedia di tutte le tesi senza econ concimazione ureica incopertura), accompagnatoda un valore medio del nu-mero di spighette per pan-nocchia. Le alte produzionidel separato suino integratoda urea in copertura vanno,invece, messe in relazione alpiù alto numero di spighetteper pannocchia (+16,6%).

Il comportamento agrono-mico delle matrici organicheutilizzate può essere megliointerpretato in relazione aiparametri analitici caratteriz-zanti la sostanza organica el’azoto (Tabella 2).

Il fango ha presentato unelevato contenuto di azoto, inpa r te ammon iaca le , eu n’equilibrata ripartizione delcarbonio nelle frazioni piùstabilizzate (acidi umici) e piùreattive (carbonio non umi-co), tale da poter desumereuna gradualità della cessionedei nutrienti per effetto dellamineralizzazione. E’ altresìevidente come il basso rap-porto carbonio/azoto indichiuna prevalenza dei processidi mineralizzazione dell’azo -to contenuto nella biomassa,rispetto a quelli di immobi-lizzazione, il che rende la ma-trice organica particolarmen-te adatta all’impiego in risaia.

Infatti, nella maggior partedelle situazioni colturali, i re-sidui dell’anno precedente,caratterizzati da un alto rap-porto carbonio/azoto, vengo-no mantenuti in campo e ne-cessitano un’addizione diazoto per essere trasformatiin tempi utili per la nutrizionedella coltura in successione.

Diversamente dal fango, ilseparato suino ha mostratoun medio contenuto di azotoe un alto rapporto C/N. Il datoè risultato in accordo conquanto verificato in campo,attraverso il comportamentodella coltura. Nelle prime fasidel ciclo, infatti, si sono ma-nifestati sintomi di carenzaazotata, che si sono tradottiin un limitato indice di ac-cestimento. L’elevata diffe-renza tra il carbonio totale(TOC) e quello estraibile(TEC), lascia presumere uncospicuo contenuto di so-stanze lipidiche e cheratino-se (sostanze provenientidall’alimentazione del mono-gastrico e dai tessuti epite-liali), di più lenta trasforma-zione nel suolo. Anche inquesto caso è desumibileuna relazione con la dinamicadegli effetti nutritivi osservatisulle piante di riso, che hannomostrato un deciso aumentodi vigore solo nella secondametà del ciclo fenologico.L’azoto contenuto nelle so-stanze più complesse pre-senti nel separato suino sirenderebbe maggiormentedisponibile a partire dallo sta-dio di differenziazione dellap a n n o c ch i a .

Relativamente alle altrebiomasse, il frazionamentochimico della sostanza orga-nica riporta una maggioranzadei composti umici, più sta-bili, rispetto al carbonio nonumico. Si evince, quindi, unmaggior effetto ammendan-te rispetto a quello più pret-tamente nutritivo.

Al fine di confrontare l’an -damento produttivo ottenutodai trattamenti nei quattroanni di sperimentazione(2012-2015), si è provveduto

a indicizzare la prestazioneproduttiva, rapportando la re-sa unitaria di ogni singola bio-massa alla media comples-siva di tutte le matrici (Figura3) (NB = è rimasto escluso iltrattamento con digestato li-quido in quanto si dispone disoli due anni di valutazione).

Dal grafico si nota come ilfango abbia riportato una sta-bilità produttiva su valori su-periori al 10% rispetto allamedia. Il separato suino hamostrato per-formance me-di o- e l evat e,con un indicep r o d u t t i v omolto alto nelprimo anno disperiment a-zione. Tale ri-sultato è daimputars i auna maggiorest abilizzazio-ne della matri-c e p r i m ade l l’util izzo,dovu t a a l l ap er ma ne nz ain cumulo per più di sei mesie ad un diverso sistema diseparazione solido – liquidodel liquame, rispetto alle suc-cessive annate. E’ apparsoevidente il potere ammen-dante del letame, collegabilea un accumulo degli effettinutritivi nel corso degli anni. Ilcompost ha manifestato, ingenerale, uno scarso contri-buto alle prestazioni della col-tura, a eccezione del 2013.Tuttavia, la migliore perfor-mance è stata attribuita albuon contenuto di azoto am-moniacale, di norma pocopresente in tale matrice or-ganica. Di difficile interpre-tazione sono i risultati del di-gestato separato solido, cheha conseguito un andamen-

to altalenante durante il cor-so dei quattro anni di test incampo.

In conclusione, dai primidati di medio termine apparechiara la validità tecnica, per-lomeno per quel che riguardale conseguenze sulla coltura,dell’utilizzo di matrici organi-che extra-aziendali per sosti-tuire parte della fertilizzazio-ne minerale. Le biomassemeno stabilizzate e dotate diuna maggiore reattività, an-

che nei con-fronti dei resi-dui colturalipresenti in ri-saia, si sonodimostrate lepiù idonee aquesto fine.L’id en tif ic az io-ne del com-portamento inc a m p o , d aporsi in rela-zione alle ca-r atte r is ti ch eanalitiche, ri-sulta di fonda-mentale im-

portanza per la definizionedei piani di concimazione mi-nerale a integrazione dellafertilizzazione organica. Infi-ne, sarà possibile una piùcompleta valutazione dellapratica dall’esame degli ef-fetti di ripetute distribuzionidi biomasse (almeno 6 anni),sui principali parametri dellafertilità del suolo, tenendoconto anche del loro effettoammendante.

¹Ente Nazionale Risi – C e n t roRicerche sul Riso

²Università degli Studi di To-rino, Dipartimento di ScienzeAgrarie, Forestali e Alimentari

³Regione Piemonte - Direzio-ne Agricoltura, Settore Produzio-ni Agrarie e Zootecniche

FIGURA 3 - INDICE DI PERFORMANCE PRODUTTIVA

TABELLA 2: CARATTERISTICHE DELLE BIOMASSE UTILIZZATE

TOC: Carbonio organico totale; TEC: Carbonio organico estraibile; HA: Acidi umici; FA: Acidi fulvici; NH:Carbonio non umico; C/N: rapporto tra carbonio e azoto organici

E’ data dal rapporto, calcolato su base annuale, tra la resa in granella di ogni biomassa con la mediacomplessiva di tutte le matrici, senza aggiunta di urea in copertura. Il 100% rappresenta la media annuale

tDai primi dati di mediotermine appare chiara

la validità tecnica,perlomeno per quel cheriguarda le conseguenzesulla coltura, dell’utilizzo

di matrici organicheextra-aziendali

per sostituire parte dellafertilizzazione minerale

Page 10: Il Risicoltore (dicembre 2015)

E CONOMIA10 DICEMBRE 2 015

NOVITÀ Dopo il via libera di Bruxelles sono stati esaminati i criteri degli interventi e la programmazione per il periodo 2014-2020

In arrivo i primi bandi del Psr piemonteseA disposizione delle aziende un miliardo e 93 milioni di euro di finanziamento pubblicodi Francesca Baccino

A fine anno dovrebbero aprirsi iprimi bandi del nuovo Programmadi sviluppo rurale (Psr) del Pie-monte che lo scorso 28 ottobreaveva incassato il via libera diBruxelles. Il Comitato di sorve-glianza si è, infatti, riunito per laprima volta il 26 e 27 novembre esono stati esaminati i criteri degliinterventi e la programmazioneper il periodo 2014-2020.

Il nuovo Psr mette a dispo-sizione delle aziende piemontesi 1miliardo e 93 milioni di euro difinanziamento pubblico, di cui 471milioni di fondi Ue e 622 milioni dicofinanziamento nazionale e re-gionale. Le risorse stanziate dallaRegione ammontano a 27 milionil’anno, il doppio dei contributimessi a disposizione nel passatoPs r.

« L’intenzione - aveva annun-ciato Giorgio Ferrero, assessorea l l’Agricoltura della Regione Pie-monte - è di pubblicare entro lafine dell’anno qual-che bando sia suigiovani che sugli in-vestimenti in agri-coltura, i due settoriche da più tempoattendono soste-gno». Entro la pri-mavera del 2016partiranno anche ibandi delle misure asuper ficie.

Con 15 misure e66 tipi di interventi,il Psr del Piemontesi propone di sostenere in par-ticolare le azioni legate a con-servazione, ripristino e valoriz-zazione degli ecosistemi connessi

all'agricoltura e al potenziamentodella competitività delle aziende.Secondo le stime regionali 3.900imprenditori agricoli riceveranno

aiuti per l'ammoder-namento delle loroaziende e 1.200 gio-vani agricoltori ot-terranno un soste-gno per l'insedia-mento iniziale e l'a-deguamento strut-turale delle azien-d e.

Anche i produttoridi riso potranno ac-cedere a numeroseopportunità di fi-nanziamento. Speci-

ficatamente per la risicoltura c’èuna sola azione, la 10.1.2 nell’a m-bito della misura sui pagamentiagro-climatico-ambientali e finan-

zia interventi a favore della bio-diversità nella risaia. La misuradovrebbe aprirsi in primavera per-ché è collegata agli aiuti Pac.

I risicoltori possono accederedirettamente all’intervento 3.1.1per partecipare ai regimi di qualitàn e l l’ambito della sottomisura 3.1(sostegno alla nuova adesione aregimi di qualità).

Ne l l’ambito della misura 4 de-dicata agli investimenti in im-mobilizzazioni materiali è pos-sibile fare domanda sulla sotto-misura 4.1.1 sostegno agli inve-stimenti nelle aziende agricole,4.1.2 per rendere più efficiente latrasformazione e commercializza-zione dei prodotti e 4.4.1 per so-stenere gli investimenti legati agliobiettivi agro-climatico ambien-tali.

Accessibile al settore risicolo è

anche la sottomisura 5.2.2 a favoredegli investimenti per il ripristinodei terreni agricoli edel potenziale pro-duttivo danneggiatida calamità naturali.Sono dedicati ai gio-vani produttori icontributi previstida l l’operazione 6.1.1che concede un pre-mio di insediamentoal di sotto dei 40anni e dalla 6.4.1 cheincentiva la creazio-ne e sviluppo di at-tività extra-agricole.

I risicoltori posso-no fare richiesta diaiuto sulla linea dicredito dei pagamenti agro-clima-tico ambientali per la produzioneintegrata (10.1.1), le tecniche di

agricoltura conservativa (10.1.3), isistemi colturali ecocompatibili

(10.1.4) e la gestio-ne di elementi na-turaliformi dell'a-g r o e c o s i s t e m a(10.1.7).

Un contributo peril riso potrà arrivareanche dalla misura11 sull’agr icolturabiologica sia per laconversione al me-todo bio (11.1.1)che per il suo man-tenimento (11.2.1).

Il settore può ac-cedere anche a unaserie di aiuti chenon vengono eroga-

ti direttamente alla singola azien-da, ma alle associazioni di pro-d o tto.

tLe risorse stanziate

dalla Regioneammontano a 27 milioni

l’anno, il doppiodei contributi messi

a disposizionenel passato Psr

tSi vogliono sostenere,

in particolare,le azioni legate

alla conservazione,ripristino e

valorizzazionedegli ecosistemi

connessi all'agricoltura

Page 11: Il Risicoltore (dicembre 2015)

E CONOMIA DICEMBRE 2015 11

“Riso e oro” è inimitabileUn finto processo alla Triennale di Milano per difendere la creatività in cucina ecombattere le contraffazioni. Protagonista il famoso piatto di Gualtiero March e si

Un processo per difen-dere la creatività in cucina ecombattere le contraffazio-ni. E’ quello che è andato inscena, è il caso di dirlo, vistoche si è trattato di una si-mulazione, lo scorso 13 no-vembre alla Triennale di Mi-lano. Si è trattato del mocktrial “Food and Design: qualipossibilità di tutela?”, un fal-so processo inscenato dagliAvvocati Associati Franzo-si-Dal Negro-Setti e Milale-gal-Mina Lanfranconi & As-sociati davanti a una plateadi gourmet, giornalisti e cri-tici gastronomici. Sul bancodegli imputati Guido Rossi,titolare del ristorante mila-nese “All’ultimo risotto”,nonché allievo del maestroGualtiero Marchesi, il qualelo accusava di plagio del suonoto “Riso e oro”, l’incon-fondibile risotto allo zaffe-rano con la foglia d’oro fa-moso in tutto il mondo. Il“capo di imputazione”?Rossi avrebbe copiato, e pu-re malamente, il risotto diMarchesi utilizzando, non lavarietà di riso Carnaroli, co-me nella versione del mae-stro, bensì il Basmati, unriso di origine orientale nonadatto ai risotti.

E mentre i due piatti ve-nivano cucinati, ai rispettiviavvocati toccava un’accusa(con gli avvocati Mario Fran-zosi e Marina Lanfranconi) euna difesa (con i colleghiCristiano Bacchini e Elisa-betta Mina ) che, tra il serio eil faceto, ha visto trionfare ilmaestro Marchesi. Il colle-gio giudicante, compostoda Marina Tavassi (presi-

dente coordinamento se-zione Impresa Tribunale diMilano) e Roberto Magna-ghi (direttore generaled el l’Ente Nazionale Risi)

non ha avuto dubbi: «LaCorte ha ritenuto che al piat-to di Marchesi possa esserericonosciuta la validità dellaregistrazione oltre alla tute-

labilità come marchio di for-ma. Un prodotto pubbliciz-zato in tutto il mondo chemerita anche il riconsci-mento del diritto d’a u t o r e ».

.

L’intervento di Cinzia Simonelli: «Il Basmati non è adatto per il risotto»Cinzia Simonelli*

Il Basmati è un riso di provenienzaindiana o pakistana, classificato lungoB e ad alto contenuto di amilosio,usualmente utilizzato per insalate ocontorni. Il granello del Basmati diforma lunga e affusolata, dopo cotturaevidenzia un considerevole aumentoin lunghezza e presenta chicchi bensgranati fra loro. Caratteristica que-st’ultima apprezzata per preparare,appunto, piatti di insalate o contorninella cucina italiana o in quella dimatrice orientale.

Le tipicità che, invece, devono es-sere presenti in varietà da risotto (me-di-lunghi A a basso-medio contenuto

di amilosio) riguardano il fatto che ilgranello, a termine cottura, mantengaun caratteristico velo di amido attornoal chicco che contribuisce al confe-rimento di una certa cremosità du-rante la fase di mantecatura. Cucinareun risotto con un lungo B ad altocontenuto di amilosio significa per-dere le peculiarità che ci si aspetta datale piatto.

Il Basmati è inoltre un riso aro-matico (il suo nome significa infatti“regina di fragranza”), apprezzato ericercato per questa sua caratteristi-ca, ma la sua tipica aromaticità, nellapreparazione di un risotto, viene ine-vitabilmente coperta da altri aromiche vengono a loro volta alterati dalla

presenza dello stesso.Dalle prove di assaggio effettuate

nel corso del Mock Trial è emerso inmodo netto che i due piatti di riso oroe zafferano (cucinati egregiamente)erano… diversi. Si è potuto apprez-zare “l’Eccellenza” del riso oro e zaf-ferano cucinato con Carnaroli, mentreil contraffatto preparato con Basmatiappariva avere aroma e aspetto di-versi dal piatto originale; i granelliapparivano inoltre staccati e ancoraben sodi al palato, caratteristica nondesiderata in un piatto di risotto.

Il risotto infine è un piatto tuttomade in Italy e andrebbe tutelatocucinandolo solo con varietà italiane!

*Ente Nazionale Risi Cinzia Simonelli

A sinistra, unafase del dibat-timento allaTriennale diMilano. A de-stra i protago-nisti del pro-cesso, avvoca-ti e collegiogiudicante in-sieme al mae-stro GualtieroMarchesi colsuo piatto “Ri-so e oro”

Vendita immobilidell’Ente Risi

L’Ente Nazionale Risi vende a trattativa diretta per-manente i seguenti immobili:

• lotto 1- magazzino-essiccatoio di S. Giorgio di Lo-mellina (PV), v. del molino snc,

• lotto 2- magazzino-essiccatoio di S. Angelo Lomellina(PV), v. Mazzini n. 1,

• lotto 3- magazzino-essiccatoio di Gambolò (PV), v.cascina Nuova Litta snc,

• lotto 4- essiccatoio di Rosasco (PV), v. per Langosco n.5,

• lotto 5- magazzino di Palestro (PV), v. per Robbio n.25,

• lotto 6- magazzino-essiccatoio di Desana (VC), c.soGaribaldi n. 54,

• lotto 7- magazzino essiccatoio di Casalvolone (NO), v.Roma n. 128.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Affari Giuridici, Gare eContratti dell’Ente ([email protected] o tel. 02 88 55 111).

.

A seguito di determina del Di-rettore Generale n. 1336, l’EnteNazionale Risi informa l’utenza echiunque vi abbia interesse chesono posti in vendita per lotti iseguenti beni mobili, custoditipresso il suo magazzino in Ori-stano, v. Ozeri n. 21, al prezzo diriferimento indicato accanto a cia-scun lotto, cui deve essere ag-giunta l’I.V.A. alle aliquote di leg-ge:• Lotto 1 - Trattore Same Del-fino

Immatricolato 1972 - € 70 0• Lotto 2 - Rimorchio marcaM u tt i

Ribaltabile - € 30 0• Lotto 3 - Caricatore portata FC11 0

Da impiegarsi con il Same Del-fino di cui al Lotto 1 - € 30 0• Lotto 4 - Saldatrice Telwind

Modello Nordika - € 50• Lotto 5 - Scala 2 elementiFri ge ri o

Ml 4 + 4 - € 30 0• Lotto 6 - Trabattello Frigerio

M 12, completo di stabilizzatori- € 10 0 0• Lotto 7 - Coclea orizzontaleA

40 m circa, posizionata nella

parte alta di due campate delmagazzino - € 10 0 0• Lotto 8 - Coclea orizzontale B

40 m circa, posizionata nellaparte alta di due campate delmagazzino - € 10 0 0• Lotto 9 - N° 2 elevatori me-tallici a tazze

M 9 di altezza - € 500 cadauno,acquisto minimo 1 elevatore• Lotto 10 - N° 170 piantanem e t a l l i ch e

In ferro da 2,5/3 mm, a doppia Uda 160mm x 90 mm con altezza m4,50 - € 8 cadauna, acquisto mi-nimo 25 piantane• Lotto 11 - Mq 1100 di tavole ina b e te

M 2 di larghezza per uno spes-sore di cm 4/5 - € 250/m³, ac-quisto minimo m³ 1

Tutti i beni sono a disposizionedegli interessati per verifiche eispezioni; a tal fine si prega dicontattare il signor Marco EfisioFranzinu presso l’Ufficio di Ori-stano, in v. Mattei, 92 tel.0 7 8 3 7 8 6 4 1.

Si prega di far pervenire leofferte (eventualmente più di una,ma ciascuna riferita ad un singololotto) in busta chiusa presso la

Sede centrale dell’Ente NazionaleRisi, v. San Vittore n. 40 – 2 012 3Milano oppure via pec all’i n d i r i z zoent enaz iona leri si@c ert. ente risi .itentro il termine perentorio delgiorno 22/01/2016 alle h 12,30.

Le offerte dovranno essere pario superiore al valore di riferimentoespresso per ciascun lotto, e an-dranno inoltrate a mano oppureper lettera raccomandata o tra-mite corriere o tramite pec. Ilrecapito del plico è a rischio delm i tt e n t e .

L’aggiudicazione al miglior of-ferente avverrà a insindacabilegiudizio della commissione all’u o-po nominata dall’Ente.

Il pagamento dovrà avere luogoentro 15 giorni lavorativi dalla ri-cezione della raccomandata ARoppure della pec che comunical’aggiudicazione; successivamen-te, entro 20 giorni dal pagamentoe previa effettuazione del pas-saggio di proprietà a proprio ca-rico e accordo con l’Ufficio ENR diOristano, gli aggiudicatari potran-no procedere allo smontaggio e alritiro dei vari lotti a propria cura espese, sollevando l’Ente da ogniresponsabilità connessa allo statodel sito di custodia.

Vendita di beni mobili dell’Ente Risi

Page 12: Il Risicoltore (dicembre 2015)

E CONOMIA12 DICEMBRE 2 015

IL CONVEGNO A Mondovì s’è parlato di “Gestione delle acque e tutela del territorio” e del ruolo dei Consorzi irrigui

La nostra terra ha “fame” d’acquaI risicoltori della Baraggia e il progetto del bacino artificiale con la diga sul torrente SesseraGianfranco Quaglia

L’Italia è fra i Paesi chehanno più “fa m e” d’acqua.Non deve sorprendere senon si usa il termine “s e t e”,che sembrerebbe più ap-propriato. In realtà la fameè riferita all’impronta idricao “water footprinting”, ilparametro che misura il ci-bo prodotto con la quantitàd’acqua; e in questo sensol’Italia è cibo-dipendente,ne importa sempre di piùtanto che, nella classificamondiale dell’acqua “m a n-giat a”, si colloca al ter-zo-quarto posto.

Questo tema ci pone in-terrogativi che coinvolgonoinnanzitutto il settore pri-mario, la difesa del suololegata all’aliment azionedelle falde, il riutilizzo dirisorse idriche, la disper-sione. E l’uso delle risorseidriche destinate alla pro-duzione di cibo, sino adaffrontare il controversoaspetto della coltivazionerisicola (in sommersione,in asciutta, a pioggia ecc.).

Se ne è discusso in unconvegno a tutto campo (èil caso di dirlo) a Mondovì(Cn) su “Gestione delle ac-que e tutela del territorio-Ilruolo dei Consorzi irrigui

piem ontesi”, organizzatonell’aula magna del Poli-tecnico dall’Unione Regio-ne Bonifiche IrrigazionePiemonte, Acque IrrigueCuneesi, in collaborazionecon il Ministero PoliticheAgricole, Regione, Fonda-zione Crc, moderatore Pao-lo Massobrio. Il focus delconvegno era rappresen-tato dal progetto Serra de-gli Ulivi, invaso che nel Cu-neese dovrebbe assicurareriserve nelle fasi di emer-genza. Ma il dibattito vaoltre i confini provinciali,per coinvolgere tutta la re-

gione, in particolare le zonedi pianura dove si coltivariso e c’è urgenza di averea disposizione le “c a s s e-forti d’acqua”, in presenzadi lunghe estati calde esiccitose (come quella del2015). Ne sanno qualcosa irisicoltori della Baraggiabiellese-vercellese, dove siproduce l’unico riso Dopd’Europa e si assiste a unannoso dibattito sul pro-getto del bacino artificialecon la diga sul torrenteSessera.

A prescindere da “S e rr adegli Ulivi”, il convegno di

Mondovì non ha approfon-dito gli altri progetti spe-cifici, ma un punto fermo loha scritto, facendo da spar-tiacque fra i detrattori chepuntano il dito contro larisaia vorace di risorse idri-che e i fautori della som-mersione: in ogni caso è lastessa risaia, insieme con iConsorzi d’irrigazione, auscirne vincitrice in quantopresidio indispensabile perequilibrare territorio, am-biente, produzione. Con-cetti ribaditi da MassimoGargano, direttore genera-le Anbi (Associazione na-

zionale bonifiche eirrigazione): «L’a b-bassamento dellefalde è un proble-ma non trascurabi-le che la presenzae il riutilizzo dell’a c-qua delle risaie possonorisolvere. Con Roberto Iso-la, direttore Unione regio-nale bonifiche irrigazioni,stiamo combattendo lostereotipo secondo cui ilriso consuma troppa ac-qua. In realtà se non esi-stesse la ri-saia tutta l’a c-qua scivole-rebbe verso ilmare, con idisastri ches a p p i a m o .L’ag r i co l tur adel futuro vin-cerà le sfidedella compe-tizione soltanto se avrà di-sponibilità idrica». L’a s s e s-sore regionale all’a g r i c o l-tura, Giorgio Ferrero, hasostenuto che «il più gran-de magazzino di acqua dol-ce è il suolo e noi dob-biamo promuovere una po-litica che vada a braccettotra agricoltura e ambien-te», mentre Andrea Olive-ro, viceministro PoliticheAgricole ha sottolineato:

A sinistra,un’immaginedel convegnosvoltosi aMondovì (Cn)su “Gestionedelle acque etutela del ter-ritorio-Il ruolodei Consorziirrigui piemon-te s i ”. A destrala diga sul tor-rente Sesserache interessa irisicoltori dellaB a ra g g i a

«Lavoriamo pensando chel’agricoltura non disperdel’acqua, ma la prende inprestito e poi la restituisceal suolo».

Il futuro si giocherà sem-pre di più sul “water foot-print”. Luca Ridolfi (Politec-

nico di Torino)ha ricordato:«Il consumovirtuale di ac-qua pro capi-te al giorno èdi circa 4.400litri; questa èl’acqua chem an g i a mo ,c on s i de r a nd o

la produzione di cibo con-sumata. Stiamo vivendo ilfenomeno della globalizza-zione dell’acqua, spostatada un continente all’altroattraverso il cibo: il fatto èche i rubinetti di questerisorse sono in mano apoche persone e che nelfuturo prossimo, con unapopolazione di 10 miliardi, ilfabbisogno di cibo e acquaaumenterà dell’8 0 % ».

tLa risaia viene rivalutata

in quanto presidioindispensabile

per equilibrare territorio,ambiente, produzione

Su quest’albero abbiamo messo i valori che ogni giorno ispirano il nostro lavoro.Per celebrare queste feste il nostro migliore augurio è quello di raccogliere insieme a voi i suoi frutti,

oggi come ogni giorno che verrà.

Buone Festeda Terrepadane

Page 13: Il Risicoltore (dicembre 2015)

VA R I E DICEMBRE 2015 13

TERZA EDIZIONE In regalo con “Il Risicoltore” un almanacco che ci ricorda i manifesti dell’Ente Risi tra gli anni ‘30 e ‘50

Calendario 2016, ma che belle pubblicità!Ne l l’epoca fascista esaltavano il riso in quanto prodotto “it aliano”, mentre nel dopoguerra ne decantavano il valore salutare

Se anche nella fiction “Ilgiovane Montalbano”, comevi abbiamo segnalato nel pre-cedente numero de “Il Risi-c o l t o r e”, hanno scelto di usareun manifesto dell'Ente Nazio-nale Risi che negli anni '50invitava gli italiani a mangiareil bianco cereale, vuol dire chequelle pubblicità non eranoniente male. E probabilmen-te funzionavano.

Sul muro dietro la cassadel bar frequentato dal gio-vane Montalbano campeg-giava una bionda casalingache butta in pentola il riso, esullo sfondo nero c'era unadoppia scritta: in alto, “Il risodona forza e salute”, e in bas-so, l'esplicito “Mangiate riso”.Si tratta di un manifesto pub-blicitario dell’Ente Risi risa-lente al 1955.

Un manifesto che oggi vivogliamo riproporre insiemea molti altri che negli anni han-no scandito la commercializ-zazione di questo prodottonel nuovo calendario 2016dell’Ente Nazionale Risi e chetrovate allegato a questo nu-mero de “Il Risicoltore”.

Siamo ormai alla terza edi-zione. Se il calendario del2014 si caratterizzava per del-le bellissime immagini che te-stimoniavano il ruolo che lerisaie hanno nella conserva-zione dell’acqua e nel man-tenimento di un habitat chefavorisce la biodiversità e la

sopravvivenza di molte spe-cie di animali, quello dell’an -no scorso ci ha fatto fare qual-che passo indietro nella storiaper ricordarci come venivacoltivato il riso nelle stesserisaie in cui oggi la fanno dapadrone trattori e mietitreb-bie computerizzate che a vol-te relegano a marginale il ruo-lo del risicoltore: un “b a g n o”nella memoria che ha fattobene sia a chi ricorda ancoraquei tempi, sia a chi ne hasolo sentito parlare.

Anche il calendario 2016 sivolta indietro, ma lo fa sia conun pizzico di nostalgia sia conun certo orgoglio. Con un piz-zico di nostalgia, per chi ha

una certa età, perché magariquelle pubblicità d’epoca su-scitano ricordi mai sopiti, sto-rie che sembravano dimen-ticate e sono state risveglia-te, magari, perché no, ancheun po’ di rammarico per oc-casioni perdute... Ma ancheun certo orgoglio perché te-stimoniano anche “momentid’o r o” dell’agricoltura italianae, in particolare, della risicol-tura. Come le pubblicitàd’epoca fascista che, sullascia de “Il Manifesto della cu-cina futurista” di Filippo Tom-maso Marinetti dove si con-dannava la pasta e si esaltavail riso, magnificavano i valoridel prodotto italiano, «il mi-glior riso del mondo», un «ali-mento sano, digeribile, ener-getico, il più adatto per glisportivi». E a proposito disportivi, c’erano pubblicitàdel riso, nel 1934, legate allaJuventus, dove, con la fotodella squadra, si diceva che «i

Campioni d’Italia, come tuttigli atleti, sono entusiasticiconsumatori di riso, l’alimen -to che dà energia e salute».Così, l’annos u c c e s s i vo ,un manifestocon i campionidel ciclismoche «durante ilGiro d ’ It al iahanno fatto lar-go consumo diriso, il quale èstato per essiuno degli ali-menti più graditi, sani, rige-neratori di forza»: e via con leimmagini dei ciclisti come Va-sco Bergamaschi, che poi vin-se quell’edizione, il quale so-stiene che deve le sue vittorie«principalmente al riso»; op-pure Learco Guerra, che vin-se ben cinque tappe, il qualeassicura che «il riso è il mioprincipale alleato».

Il legame con lo sport, e inparticolare col ciclismo, tornaanche nelle pubblicità del do-poguerra: curiosa quella conle caricatore di Gino Bartali eFausto Coppi che si danno lamano e sostengono insiemeun piatto con un sacchetto diriso e la scritta «Finalmenteun argomento sul quale sono

d’accordo, “Il riso è l’alimen -to dei campioni”».

Ma nei primi anni ‘50 il risoassume anche connotazioni

diverse e si le-ga a nuovi te-mi, come quel-lo della bellez-za e, soprattut-to, della salu-te. Per cui spa-zio a belle ra-gazze con slo-gan del tipo:«Difendi la tualinea con il ri-

so», oppure «E’ mangiandoriso che mantengo la linea» eancora «Il riso è salute e bel-lezza». Già, si insiste molto

sul valore benefico per la sa-lute partendo dal classico «Ilriso fa buon sangue». Ma an-che «Il riso dona forza e sa-lute» che si trova sul mani-festo, citato all’inizio, del bardel giovane Montalbano. Siconsiglia di mangiare riso an-che a chi guida perché «lafacile digestione assicura oc-chi vigili e riflessi pronti» e,infatti, questo cereale «nutresenza affaticare troppo lo sto-maco»; è adatto a una gio-vane tennista che mangian-dolo «mantiene costante lasua elasticità» o a un impie-gato seduto alla sua scrivaniache «non è intorpidito dopo ipasti» o a due arzilli vecchiettiche ballano e sono «semprein gamba»; oppure ancora èun nutrimento adatto per l’in -fanzia come si evince da unmanifesto in cui compare unbambino allegro che «stasempre bene» perché «lamamma gli dà il riso, il cibosalutare per eccellenza, l’ali -mento più adatto a ogniet à».

Sul calendario sono elen-cate molte di queste pubbli-cità. Chi volesse vederseletutte, le trova nella “p h ot ogaller y” del sito dell’Ente Risi( w w w. e n t e r i s i . i t ) .

A sinistra, il manifesto che compare anche in uno degli episodi de “Ilgiovane Montalbano” trasmesso recentemente su Rai 1. A fianco, unmanifesto preparato in occasione dei Campionati europei atleticaleggera nel 1934. Sopra, un paginone del 1935

A sinistra, un manifesto del 1953,a destra, una pagina de “La Do-menica sportiva” del 1935 con gliautografi dei corridori del “G i rod'Italia” che «hanno fatto largoconsumo di riso, il quale è statoper essi uno degli alimenti piùgraditi, sani, rigeneratori di for-za»

tCome i due precedenti,anche il calendario 2016

“si volta indietro”, malo fa sia con un pizzico

di nostalgia siacon un certo orgoglio

Il Lungo A cristallino che non macchia e produce molto!Il Tondo precoce cristallino che non macchia e produce molto!Il Tondo precoce cristallino che non macchia e produce molto!

Page 14: Il Risicoltore (dicembre 2015)

IL RISO IN CUCINA14 DICEMBRE 2 015

L’INTERVISTA Lo chef Enrico Crippa, tre stelle Michelin, alla guida del ristorante Piazza Duomo e la Piola ad Alba

«Per cucinare un risotto ci vuole buona tecnica»Il suo sogno: aprire un locale dove si mangia solo a pranzo per apprezzare al meglio cibo e compagniaPaoletta Picco

Enrico Crippa ama stu-diare. Meglio, crede nellostudio perché sa di doveressere sempre un passoavanti al suo team se vuoleavere davvero qualcosa dainsegnare. A ciò si aggiungache ha scelto le Langhe(uno dei bacini gastrono-mici più ricchi della nostranazione, espressione piùpura della cultura piemon-tese) e che delle eccellenzelangarole (tartufi bianchi,funghi, carne, nocciole, for-maggi, Barolo e Barbare-sco) ha fatto la sua cifrastilistica e gastronomica.Non basta? No, perché ilsuo progetto, quello iniziatonel 2005 con la famigliaCeretto (produttori vinicolialbesi), ha previsto una dop-pia scommessa: l’a p e r tu r a ,nella stessa struttura, diben due loca-li, Piazza Duo-mo, il risto-rante tristella-to, e la Piola.Un unico in-d i r i z zo pe rdue esperien-ze di cucinadistanti tra lo-ro, accomu-nate dalla ri-cerca e dalla qualità conl’obiettivo di guidare gli av-ventori in un percorso divalorizzazione e di educa-zione al buon vivere. In diecianni Piazza Duomo è di-ventato uno degli indirizzi diculto per i gourmand e perchi ama proposte nuove; LaPiola è uno dei luoghi dirichiamo per gli appassio-nati della cucina piemon-tese. E’ lui stesso a rac-contare le diversità e la fi-losofia dei due locali:

«Piazza Duomo - spiega -è un ristorante che proponericette del territorio rivisi-tate; la Piola è una trattoriadove si mangia piemonte-se. E’ un locale giovane,rumoroso, bello. Quandosono di riposo mangio sem-pre lì. Il menu propone sem-pre un piatto di carne e unpiatto di verdure differenti eun giorno a settimana c’è ilgran risotto cucinato con iprodotti di stagione».

Lei brianzolo, ama si-curamente il riso e il ri-s o tto …

«Certamente. Da buonlombardo amo il riso e ilrisotto. Ricordo ancora il ri-sotto che si cucinava a casa:un risotto allo zafferano eluganega. Una bontà. Tantoche a casa, quando ho vo-glia di cucinare, preparoquasi sempre un risotto alloz a ffe r a n o ».

E il primo risotto cu-c i n a to ?

«Credo di aver cucinato acasa un risotto sperimen-tato all’alberghiero da stu-dente: un risotto al rosma-

rino. Ricordo che lo feci be-ne e che piacque. Da lì il mioamore per il riso anche per-ch é …»

Anche perché?«Perché cucinare bene

un riso o una pasta non ècosì facile come sembra.Nel caso del riso, poi, oc-corre avere molta dimesti-chezza con le varietà dausare; bisogna avere pa-zienza, occorre, in una pa-rola, buona tecnica. E que-sto anche per cucinare ilpiatto di riso più semplice epiù buono che si possamangiare: quello bollito,condito con un filo d’olio,sesamo o magari con algasecca.

Tra i suoi innumerevoliviaggi nel mondo ha vis-suto anche in Giappone.Ama quel paese e la sua

c u l tu ra ?«In Giappo-

ne ho vissutobene tre anni.Sono stato in-fluenzato dal-l a f i l osof iag i a p p on e s e ;meno dal lacultura. Nonc r e d o s i asempre utile,

ad esempio, dissimulare leproprio reazioni o i proprisentimenti. A volte occorreanche poter dire ciò che sipensa e sentirsi dire da altriciò che pensano».

Quindi, ama il confron-to anche con i suoi clientiche, per la maggior parte,sono stranieri.

«Certo, il confronto, lostudio, la scoperta che de-riva da nuove conoscenzesono elementi fondamen-tali per vivere e per cre-scere. E’ bello, ad esempio,sapere come, di fronte alleproposte di un riso o di unrisotto, reagiscono i clienti

di diversi nazionalità. Gli eu-ropei apprezzano i tre risottiche di solito sono in carta;gli americani li assaggianoincuriositi e stupiti. Cinesi egiapponesi, abituati a con-siderare il riso come un con-torno e un riempitivo al pa-sto, di solito non lo chie-dono ma… se lo assaggia-no, rimangono conquista-t i ».

Non potrebbero non es-serlo: ogni risotto che escedalle mani di Crippa rac-chiude i tre elementi basedella sua cucina: tecnica,

stagionalità e gusto. E lastagionalità a Piazza Duo-mo e a la Piola è rispettata almassimo.

Crippa infatti, complici iCeretto che non gli hannonegato nulla (a cominciareda una cucina attrezzata alla"star trek") ha avuto l’ardiredi chiedere anche un orto.Ben cinque giornate cheesprimono il meglio dellestagioni e che si traducononei piatti con in gusti e coloridavvero imperdibili.

Cosa potrebbe volere dipiù lo chef tristellato?

«Un sogno ce l’ho - con-fida - perché non si devesmettere di sognare: èquello di aprire un ristorantedove si mangi solo a pranzo.Non perché non voglia la-vorare la sera: ma perchè apranzo, con una luce mi-gliore, si possono gustaremeglio i cibi, apprezzando laluminosità cromatica degliingredienti. Uscire a pranzosignifica aver voluto dedi-care tempo a quel posto, a

quei piatti, alla compagniache ci si è scelti. Vuol direpoter gustare con calma lepietanze, poter permettersiun bicchiere di vino in più,poter godere, dopo avermangiato, di un bel pae-s a g g i o ».

E se il paesaggio è quellodelle Langhe, il cui patri-monio vitivinicolo è statoinserito tra i beni Unesco,non sappiamo dargli torto.

.

Chi

è

Enrico Crippa è nato a CarateBrianza nel 1971. Prima del di-ploma presso l’Istituto Alber-ghiero di Monte Olimpino (Co),la prima esperienza nel campodella ristorazione a sedici annicome commis nello storico ri-storante milanese di GualtieroMarchesi in via Bonvesin de laRiva. E’ l’inizio di una folgorantecarriera che gli darà modo dicollaborare con alcuni tra i mi-gliori chef europei quali Chri-stian Willer alla Palme d’Or diCannes, Gislaine Arabian al Le-doyen di Parigi, Antoine We-stermann al Buerehiesel di Stra-sburgo, Michel Bras a Laguiole,Ferran Adria a El Bulli di Ro-ses.

Nel 1990, a Sologne, riceve ilprimo premio del Concorso Ar-tistico di Cucina, bissando nel’92. Nel 1996 approda in Giap-

pone dove per tre anni svolgel’attività di chef prima a Kobe,per Gualtiero Marchesi, poi adOsaka, per il Rhiga Royal Hotel.Qui conosce l’autentica cucinagiapponese - da non confon-dersi con la modaiola sushi-ma-nia - che lo affascina profon-damente, soprattutto sotto ilprofilo filosofico. Rientra in Italiadove, mentre continua a lavo-rare come chef, cerca un luogoadatto alla realizzazione del pro-prio ristorante.

Nel 2003 inizia a progettare,insieme alla famiglia Ceretto, ilristorante Piazza Duomo. Tra il2003 e il 2004, infatti, è im-pegnato alle Cantine Ceretto diAlba. Nell’estate 2004 tra luglioe agosto, è invece a El Bulli aRoses. Nel maggio 2005 l’i n a u-gurazione del ristorante PiazzaDuomo a Alba in collaborazione

con la famiglia Ceretto. Nel di-cembre 2006 la prima stellaMichelin; nel 2009 la seconda,nel 2012 la terza.

Rigoroso, perfezionista,estremamente riflessivo, Enri-co Crippa ha trovato nella pu-rezza la chiave d’espressioneideale per la propria lucida im-maginazione. La sua è una cu-cina limpida ed equilibrata fon-data su sensibilità, cultura eintuito, competenza tecnica erara capacità analitica.

Tutto ciò dà vita a piatti moltopersonali e attuali, armonici, leg-geri, sapidi, a base di prodottiscelti con cura maniacale edelaborati con precisione micro-metrica. Se si domanda ad Enri-co Crippa quali sono i suoi obiet-tivi, risponde semplicemente:«La felicità dei miei ospiti e, diconseguenza, la mia».

La ricettaRiso rosa gamberi

Ingredienti per 4 persone200 g di Carnaroli, 10 g di burro

fresco per tostare il riso, 40 g diburro di rose per mantecare, 40 gdi parmigiano, 10 g di riduzione dibarbabietola rossa, fiori carpio-nati q.b., sale.

Per il burro di rose:100 g di fiori di roserosa, 100 g di burrofresco.

Per i fiori in carpionerose rosa: 200 g di roserosa, 100 g di base car-pione.

Per la riduzione dibarbabietola rossa: 500g di succo di barba-bietole, 50 g di glucosioliquido.

Per la finitura: 8 gam-beri di Sanremo, 20 g di

riduzione di pancetta affumicata,10 g di polvere di lampone ebarbabietola, 5 g di scisso seccotritato, 5 g di pepe rosa tritato, 16petali di fiori rose rosa in car-pione, 4 bouquet di fiori rosarossi e viola, 16 foglie di scissorosso fresco, riduzione di bar-

babietola per colorare il piattoq.b.

EsecuzionePer il burro di rose dopo aver

ben selezionato e pulito, ma nonlavato, i fiori, mondarli e teneresolo i petali. Amalgamarli al burro

e riempire un contenitorepaco get. Dopo l’a b b a tt i-tura, quando il burro è bencongelato, pacossarlo con ifiori per renderlo ben omo-geneo. Se necessario, pas-sare al setaccio. Riservarloin fresco a +3°.

Per i fiori carpionati, dopoaver ben selezionato e pu-lito ma non lavato i fiori,mondarli e tenere solo ipetali. Unirli a freddo con labase carpione. Sarannopronti dopo tre mesi.

Per la riduzione di bar-

babietola, unire succo e glucosioin un tegame e molto lentamentesenza far bollire ridurre in glassa .Riservare a temperatura di +3°.

Per il riso: tostare il riso con unp o’ di burro; quando caldo sfu-mare con il carpione di fiori car-pionati e portarlo a cottura conaggiunta di acqua calda. A cotturamantecarlo con burro di fiori,parmigiano, riduzione di barba-bietola. Regolare di sale.

FinituraImpiattare il riso in piatti in-

dividuali, spolverare di scissorosso secco e di pepe rosa.Adagiare i gamberi cotti in acquae passati in riduzione di pancetta.Coprire di nuovo coi fiori freschi elo scisso fresco. Spolverare dilampone in polvere e spruzzareun po’ di riduzione di barbabie-tola.

tLa prima esperienza nelcampo della ristorazione

a sedici anni comecommis nello storicoristorante milanese diGualtiero Marchesi

.

I risi preferitiEcco le varietà usate da Enrico Crippa.«Il Carnaroli che tiene bene la cottura. Ho usato

anche l’Arborio, il Balilla e da poco uso il riselezionatoRosa Marchetti. Quanto alle varietà colorate, amo ilVenere. Il Rosso, il Thai per il suo profumo e ilBasmati di cui apprezzo la consistenza e il fatto checome la varietà di altissima qualità giapponeseNishiki si sgrana facilmente».

Page 15: Il Risicoltore (dicembre 2015)

RU BR I C H E DICEMBRE 2015 15

Bloc notesA cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Approvato il Psr nazionale, certezza perle assicurazioni agricole

E’ stato approvato dalla Commissioneeuropea il programma nazionale di svi-luppo rurale per il periodo 2015-2020, con-cordato in sede di Conferenza Stato Re-gioni, per un finanziamento pubblico totalepari a 2,14 miliardi di euro. Il finanziamentoè suddiviso nelle tre misure di: “Gestionedel rischio” per 1,64 miliardi di euro, “In -vestimenti irrigui” per 300 milioni e “Bio -diversità animale” per 200 milioni.

Per la gestione dei rischi, il programmamira a consolidare e ampliare a nuovi set-tori e territori l’assicurazione delle pro-duzioni agricole, sviluppando strumentinuovi come i fondi di mutualizzazione e perla stabilizzazione dei redditi aziendali. Ilprogramma, quindi, prosegue e rafforza ilruolo di tutela ex ante contro i danni dacalamità naturale garantito finora dal Fon-do di Solidarietà Nazionale, che resteràparzialmente operativo solo per il risar-cimento dei danni ex post.

La misura sugli investimenti irrigui pun-ta invece a sostenere la competitività delsettore, inserendosi anche nella DirettivaQuadro sulle acque 2000/60, che costi-tuisce il riferimento normativo europeoper la salvaguardia e la tutela dei corpiidrici. La valutazione dei progetti di in-vestimento sarà effettuata a livello di ba-cino idrografico interregionale.

Legge di Stabilità, verso l’a p p ro v a z i o n efinale

La legge di Stabilità 2016 si avvia versol’approvazione finale. Con il passaggio alSenato sono state confermate tutte le

importanti misure per il comparto agricolo,per un totale di oltre 800 milioni di euro.Ecco le novità più importanti.

• Rifinanziamento del settore bie-t i c o l o - s a c c a ri fe ro

Vengono stanziati 5 milioni di euro indue anni per il finanziamento del settorebieticolo-saccarifero, tenuto conto dell’at -tuale scenario di mercato del settore e invista della fine del regime delle quote alivello europeo.

• Confermato regime Iva agevolatoper i piccoli produttori

Si conferma il regime speciale già vi-gente dell’Iva per il settore agricolo, per isoggetti passivi con un volume d’affari nonsuperiore a 7.000 euro, recuperando per ilsettore oltre 18 milioni di euro.

• Via Irap e Imu sui terreni per leimprese agricole

Tutelare il reddito degli agricoltori e fa-vorire il rilancio immediato degli investi-menti: sono questi gli obiettivi del tagliodelle tasse sui fattori produttivi con la can-cellazione di Irap e Imu sui terreni. 600milioni di euro che potranno essere cosìutilizzati dalle aziende per aumentare lacompetitivit à,

• Più innovazione e sicurezza: 45 mi-lioni per rinnovo macchine agricole

Il fondo, creato presso l’Inail, è desti-nato a finanziare gli investimenti per l’ac -quisto o il noleggio con patto di acquisto dimacchine o trattori agricoli e forestali. Lamisura ha l’obiettivo di favorire l’innalza -mento degli standard di sicurezza a favoredei lavoratori, l’abbattimento delle emis-sioni inquinanti e l’aumento dell’e ff i c i e n z adelle prestazioni.

IMPORTAZIONI DAI PMA Il ministro Maurizio Martina è intervenuto durante il dibattito sugli accordi internazionali

Le autorità italiane alzano la voce all’UELe lamentele dei nostri produttori evidenziate anche al Comitato di gestione dedicato ai cereali

Nelle scorse settimanein due occasioni l'Italia ètornata a far sentire a Bru-xelles la voce dei risicoltorinazionali. La prima, nel co-mitato di gestione sui ce-reali tenuto alla fine di ot-tobre. La seconda, in vesteufficiale, è stata il 16 no-vembre, durante il Consi-glio agricoltura. Rivolgen-dosi ai colleghi di tutta Eu-ropa durante il dibattito su-gli accordi internazionali, ilministro delle Politiche agri-cole, Maurizio Martina, haricordato come l'agricolturadel Mediterraneo si ritrovispesso penalizzata nei trat-tati di libero scambio. Dopoun veloce riferimento altrattamento riservato ai po-modori nell'accordo con ilMarocco e all'olio di olivanelle relazioni commercialicon la Tunisia, Martina haposto l'accento sul fattoche esistono «Paesi asiaticiche usufruiscono di age-volazioni» tariffarie sull'e-

sportazione nell'UE di pro-dotti sensibili, «come i Pae-si EBA». Agevolazioni chevanno a influenzare il mer-cato di prodotti che do-vrebbero essere tutelati,ha proseguito Martina,«come il riso», ma «cheinvece continuano a subiremaggiori concessioni a fa-vore di Paesi terzi», conchiaro riferimento all'accor-do con il Vietnam.

Circa due settimane pri-

ma, nel comitato di ge-stione dedicato ai cerealidel 29 ottobre, l'Italia, colsostegno di altri due Paesimembri dell'UE, era tor-nata a portare all'attenzio-ne dei rappresentanti dellaCommissione europea edegli altri Stati l'inquietu-dine dei produttori di risonazionali ed europei riguar-do alle importazioni daiPaesi Meno Avanzati. Ladelegazione dell'Esecutivo

dell'UE ha assicurato che laquestione è ben presente aBruxelles, che segue "davicino" il mercato e la suaevoluzione. Nulla si muove,tuttavia, sull'ipotesi di at-tivare la clausola di sal-vaguardia, pure prevista dairegolamenti UE.

Secondo quanto riferitodalla Commissione nellasua risposta alle perples-sità sollevate dal governoitaliano, il settore riso mo-stra di essere "resiliente",cioè di saper far fronte alnuovo aumento delle im-portazioni dai Paesi asiatici.Che, comunque, c'è stato.La commissione sta mo-nitorando le importazionida Cambogia e Birmaniasettimana per settimana enella campagna di com-mercializzazione 2014/2015i volumi provenienti da queiPaesi risultano aumentatid e l 2 1 % r i s p e tt o a l2013/2014, raggiungendo illivello record di 334mila

tonnellate di riso lavorato edi 143mila tonnellate di rot-ture di riso. A dispetto diquesto incremento, la su-perficie coltivata a riso nel-l'UE sarebbe però aumen-

.

.

Vietnam, è stato raggiuntol’accordo con l’Unione europea

E’ stato raggiunto l'Accordo di LiberoScambio (ALS) tra Unione europea eVietnam. Lo ha annunciato il rappre-sentante della Commissione europeaJoseph Waldstein in un comunicato loscorso 2 dicembre. L'intesa, com’erastato anticipato prevede che l'Europaapra le porte, con un contingente ta-riffario a dazio zero, al riso vietnamita:30mila tonnellate di riso ordinario la-vorato, 20mila tonnellate di semigreg-gio e 30mila tonnellate di riso aro-matizzato. Saranno inoltre totalmenteliberalizzati gli scambi di rotture di ri-so.

«Il completamento dei negoziati èuna buona notizia sia per l'Unione eu-

ropea sia per il Vietnam - ha dichiarato ilcommissario europeo per il commercioCecilia Malmström - Il Vietnam è unavivace economia di oltre 90 milioni diconsumatori, con una classe media increscita e una forza lavoro giovane edinamica. Il suo mercato ha un grandepotenziale e offre numerose oppor-tunità. L'ALS è anche significativo acausa della sua forte attenzione allosviluppo sostenibile. Esso sosterrà glisforzi del Vietnam per migliorare ul-teriormente la crescita economica e losviluppo del suo popolo negli anni avenire. Tale accordo prevede un nuovomodello di politica commerciale con iPaesi in via di sviluppo».

tMartina ha posto

l'accento sul fatto cheesistono «Paesi asiatici

che usufruiscono diagevolazioni» tariffarie

sull'esportazione nell'UEdi prodotti sensibili,

«come i Paesi EBA»

tata del 4%, primo segnopositivo dopo quattro anni.Le rese si prospettano buo-ne e la Commissione pre-vede un aumento della pro-duzione del 7% nel 2015.Nel primo semestre del-l'anno, inoltre, i prezzi han-no recuperato rispetto agli

Mozioni alla Camera per difendere il riso italianoAnche la Camera dei Deputati si è mobilitata a favore della filiera del riso. A fine

novembre sono state approvate dall’Aula alcune mozioni che chiedono, in par-ticolare, al Governo di «continuare ad intervenire nelle competenti sedi co-munitarie, in particolare affinché sia attivata la clausola di salvaguardia nei confrontidell’importazione a dazio zero di riso cambogiano, nei Paesi dell’Unione europea, aisensi dell’articolo 22 del regolamento (UE) n. 978/ 2012, al fine di tutelare il settorerisicolo italiano che vive da alcuni anni una delicata congiuntura, e a valut arel’opportunità di richiedere l’attivazione di clausole di salvaguardia, anche per quantoriguarda le importazioni di riso dal Vietnam».

Non solo: c’è anche chi ha chiesto al Governo di «valorizzare il ruolo del marchiocollettivo “Riso italiano”, registrato dall’Ente nazionale risi, che fornisce al con-sumatore un’indicazione certa circa l’origine nazionale del riso e dell’inestimabilepatrimonio varietale italiano che conta ben 200 varietà di riso iscritte al registrovarietale». Così come altri hanno proposto al Governo di «promuovere e attuare, alivello nazionale, misure che prevedano puntuali obblighi di trasparenza nell’eti-chettatura del riso commercializzato in Italia, in particolar modo specificando lostabilimento di confezionamento e, qualora venga utilizzato riso proveniente daPaesi terzi, l’origine del prodotto».

ultimi mesi del 2014 e, an-che dopo il raccolto, do-vrebbero tenersi a livelli so-pra la media in Italia, a300/350 euro la tonnellata,e nella media in Spagna a280 euro la tonnellata.

Continua il programmadi scambio diretto di in-formazioni tra la Commis-sione e le organizzazionidei produttori e le autoritàdi Cambogia e Birmania.Una delegazione dell'Ese-cutivo si è recata nei duePaesi nella prima metà del2015 per colloqui e un con-fronto con le autorità e leassociazioni dei produttoridi riso, con l'obiettivo dicomprendere meglio e an-ticipare le tendenze delleesportazioni. Nuove visitenon sono in programma abreve, ma fonti dell'Ese-cutivo assicurano di voler«scambiare regolarmenteinformazioni e, eventual-mente, ripetere le visite aquesti Paesi».

Page 16: Il Risicoltore (dicembre 2015)

LO STATO DEL RISO16 DICEMBRE 2 015

.

OUTLOOK/1 I dati sulla produzione confermano il trend negativo: il rapporto di novembre stima un calo dell’1% sull’anno scorso

Perso un altro mezzo milione di tonnellateA segnalare una diminuzione dell’area coltivata a riso sono in particolare Birmania, Cambogia, Nigeria e Fili p pi n e

Prosegue il trend negativoper la produzione globale diriso: per il 2015/16 si stimatocchi i 473,5 milioni di ton-nellate, 0,5 milioni in menorispetto allo scorso mese perun calo dell’1% nei confrontidello scorso anno. Secondo ilrapporto Rice Outlook di no-vembre, si tratta del secondoanno consecutivo con un ca-lo della produzione globale.

Confermate le dimensionidell’area globale coltivata ariso che si attesta a 159,2milioni di ettari, in diminuzio-ne di quasi 0,8 milioni di ettaririspetto al 2014/15. A segna-lare un calo dell’area coltivataa riso sono inparticolare Bir-mania, Cam-bogia, Nigeria,Filippine e Sta-ti Uniti. La resamedia globalesi stima tocchi4,43 tonnella-te per ettaro,in calo rispettoal record toc-cato nel 2014/15 di 4,46 ton-nellate.

Il dipartimento dell’Agricol -tura statunitense calcola chela produzione di riso delle Fi-lippine per il 2015/16 sia incalo di 0,5 milioni di tonnel-late, per un totale di 11,5 mi-

lioni di tonnellate. Non va me-glio in Cambogia visto che laproduzione nel 2015/16 si va-luta possa diminuire di 0,35milioni di tonnellate per un

totale di 4,35milioni. Sem-pre in Asia, se-gna il passoanche la pro-duzione delBan glade sh,in calo per il2015/16 di 0,4milioni di ton-nellate per untotale di 34,6

milioni. Dall’altra parte delmondo segno meno ancheper il Messico: per il 2015/16si stima un raccolto in dimi-nuzione di 30 mila tonnellateper un totale di 135 mila. Cosìquello della Guyana calcolatoin calo di 5 mila tonnellate per

un totale di 620 mila.Al contrario, segno posi-

tivo per la produzione delloSri Lanka: per il 2015/16 sicalcola sia in aumento di 0,3milioni di tonnellate per untotale di 3,3 milioni.

Per quanto riguarda il con-sumo globale e residuo, sicalcola che per il 2015/16 toc-chi il volume di 486,2 milionidi tonnellate, in calo di 1,3milioni rispetto alle prece-denti proiezioni, ma quasil’1% in più rispetto all’annopassato. Il consumo si stimasia in aumento nel 2015/16rispetto all’anno passato inBangladesh, Brasile, India,Indonesia, Filippine, Thailan-dia e Vietnam. Al contrario, ilconsumo dovrebbe scende-re nella Corea del Sud e negliStati Uniti.

Trend negativo per le scor-

te finali: nel 2015/16 si calcolascendano del 12% rispettoall’anno passato per un totaledi 91 milioni, comunque 2,7milioni in più rispetto alle sti-me dello scorso mese. In par-ticolare, le scorte finali dellaCina per il 2015/16 si valutasiano in rialzo di 1,9 milioni ditonnellate per un totale di 47,5 milioni di tonnellate.

Per quanto riguarda leesportazioni, quelle dellaCambogia si stima tocchinoquota 0,8 milioni di tonnel-late. Trend negativo per le im-portazioni: quelle del Viet-nam si calcola scendano di100mila tonnellate per un to-tale di 400mila tonnellate. Inrialzo, invece, quelle dell’In -donesia: dovrebbero aumen-tare di 0,3 milioni di tonnel-late per un totale di 1,6 mi-lioni.

OUTLOOK/2 Migliorano le prospettive, si segnala un incremento dell’1,6% rispetto alla precedente rilevazione

Stati Uniti, raccolto parzialmente positivoSi ferma la caduta della pro-

duzione statunitense. Il rapportoRice Outlook di novembre stima,infatti, un aumento dell’1,6%: ilraccolto dovrebbe toccare quota190,8 milioni di cwt, comunque il14% in meno rispetto all’annopassato.

In particolare, la produzione diriso a grana lunga per il 2015/16 sicalcola sia in aumento di 2,1 mi-lioni di cwt per un totale di 132,4milioni (-19% rispetto all’an nopassato), mentre quella a granamedio piccola si prevede in rialzodi 0,9 milioni di cwt, per un totaledi 58,4 milioni, dato quasi in-variato rispetto all’anno preceden-te. Secondo le proiezioni del di-

partimento dell’Agricoltura statu-nitense, la produzione dell’Arkan-sas che tocca 95,9 milioni di cwt èil 14% in meno rispetto all’annopassato. Peggiore quella della Lo-uisiana che, con 27,7 milioni dicwt, fa segnare un -15% nei con-fronti dell’anno passato. Nel Mis-sissippi, la produzione del2015/16 arriverà a 10,8 milioni dicwt.

Per quanto riguarda le fornituretotali, per il 2015/16 si stima siano

aumentate dell’1% e tocchinoquota 264,8 milioni di cwt. Leforniture di riso a grana lunga sicalcola siano aumentate di 2,1milioni di cwt, per un totale di180,8 milioni (-10% anno su an-no). In particolare, le forniture diriso a grana medio piccola si va-lutano in rialzo di 0,9 milioni dicwt, per un totale di 82,1 milioni(+8%, il dato più alto dal19 8 2 / 8 3 ) .

Segno positivo per le impor-tazioni di riso statunitense: nel

2015/16 si stima tocchino il datorecord di 25,5 milioni di cwt, increscita del 3% rispetto allo scor-so anno.

L’utilizzo totale di riso statu-nitense si calcola tocchi i 225milioni di cwt, 3 milioni di cwt inpiù rispetto alle precedenti proie-zioni, ma il 2% in meno rispettoall’anno scorso. L’utilizzo totale diriso a grana lunga si valuta tocchii 159 milioni di cwt, 2 in piùrispetto alle stime dello scorsomese, ma l’8% in meno anno su

anno. Trend positivo, invece, perl’utilizzo totale di riso a granamedio piccolo: toccherà i 66 mi-lioni di cwt, uno in più rispetto allestime dello scorso mese e il 18%in più rispetto all’anno passato, ildato più alto in assoluto. L’u t i l i z zototale domestico e residuo si cal-cola tocchi i 127 milioni di cwt,due in più rispetto alle stime pre-cedenti, ma l’1% in meno rispettoall’anno passato.

Per quanto riguarda le espor-tazioni di riso statunitense, nel2015/16 si stima arrivino a 98milioni di cwt, uno in più rispettoalle proiezioni dello scorso mese,ma il 2% in meno rispetto alloscorso anno. In particolare, leesportazioni di riso grezzo sta-tunitense si calcola restino in-variate a quota 33 milioni di cwt(-3%), mentre quelle a grana lun-ga dovrebbero arrivare a quota 65milioni di cwt, uno in più rispettoalle proiezioni dello scorso mese,ma l’8% in meno rispetto all’annopassato.

Trend negativo per le scortefinali statunitensi, si calcola toc-chino i 39,8 milioni di cwt, il 18%in meno rispetto allo scorso an-no.

Guyana, esportazioni in aumentoNei primi dieci mesi dell’an-

no, le esportazioni di riso dellaGuyana si calcola siano au-mentate del 6% rispetto allostesso periodo del 2014. Ep-pure, un calo significativo delprezzo sul mercato mondialeha portato a una riduzione deiprofitti che sarebbero derivatidalle esportazioni. Secondo ildirettore generale della Gu-yana Rice Development Board(Grdb), Nizam Hassan, come

r i p o r t a i l s i t o c a r i b-bean360.com, negli ultimi die-ci mesi la Guyana ha esportato437.448 tonnellate metriche diriso lavorato, mentre nellostesso periodo del 2014 ne havenduto 412.228 tonnellate. IlPaese punta ora a stipulareaccordi con il Messico, che siconferma grande importatoredi riso, con circa un milione ditonnellate di riso acquistato subase annua.

tPer quanto riguardail consumo globalee residuo, si calcola

che per il 2015/16 tocchiil volume di 486,2 milioni

di tonnellate

.

INDIA Le proiezioni della Food Corporation of India

Scorte in rialzoNonostante la prospettiva per quest’anno di una

minore produzione di riso indiano, secondo le proiezionidella Food Corporation of India (Fci) e le agenzie diproprietà del governo il volume raccolto nella stagionekharif per il 2015-16 potrebbe aumentare di quasi il 25%rispetto allo scorso anno. Come riporta il sito fi-nancialexpress.com, le agenzie governative hanno ac-quistato più di 12,22 milioni di tonnellate di riso dal 1ottobre fino a metà novembre, rispetto alle 9,7 ton-nellate metriche acquistato dagli agricoltori nello stes-so periodo dello scorso anno. Secondo fonti del mi-nistero, l'approvvigionamento di riso sarebbe aumen-tato grazie anche al calo dei prezzi in varie aree delPa e s e .

«Gli agricoltori - riporta il ministero - preferisconovendere il proprio volume di cereale alle agenziepiuttosto che ai commercianti privati nel Punjab e inHaryana». Secondo gli ultimi dati, dal volume totale diriso delle risaie nel Punjab, le agenzie hanno acquistatofinora 8,3 tonnellate di riso dai contadini, superando intal modo anche l'obiettivo di 8,8 tonnellate metriche perla stagione 2015-16. Nel Punjab, che contribuisce al piùalto volume di riso, 7,5 tonnellate di riso sono stateacquistate durante lo stesso periodo dello scorso anno.In Haryana, le agenzie governative di Stato hannoacquistato oltre 2,8 tonnellate metriche di risone,superando così l'obiettivo di 2,3 tonnellate metrichestabilite per l'anno. Altri Stati che hanno avviato l'ap-provvigionamento di riso sono l’Uttar Pradesh (1,7 lakhdi tonnellate), Telangana (2 lakh di tonnellate) e Kerala(76.933 tonnellate).

Page 17: Il Risicoltore (dicembre 2015)

LO STATO DEL RISO DICEMBRE 2015 17

.

. .

.

L’Indonesia rischia di trovarsi in emergenzaL’Indonesia si trova di fronte alla

prospettiva di dover fronteggiareuna mancanza di volumi di riso chepossano soddisfare la domanda in-terna. La probabile emergenza, co-me riporta il sito straitstimes.com,in gran parte dovuta a un periodo disiccità prolungata, causata dal fe-nomeno meteorologico El Nino, èstata anche attribuita da alcuni ana-listi al ritardo del governo nel de-cidere di importare nuovi lotti perrafforzare le scorte.

Il ministro del Commercio, Tho-mas Trikasih Lembong, ha fatto sa-pere che il governo aveva assicuratosolo un milione di tonnellate di riso,mezzo milione di tonnellate in piùrispetto all'obiettivo per la fine del-l'anno. «Abbiamo solo una piccolaquantità di riso ma i prezzi sonoaltissimi», ha riferito. Ma la de-cisione è costata al Paese non soloin termini di disponibilità di scortenei magazzini, ma anche di risorsee c o n o m i ch e .

L’Indonesia, riferisce ancora il sitostraitstimes.com, ha stabilito di im-portare per più di 400 dollari sta-tunitensi per tonnellata, un prezzosuperiore ai circa 340 dollari delsecondo trimestre di quest'anno,quando il governo ha lanciato ilpiano di importazione per la primavolta. L'Indonesia è il quarto Paesepiù popoloso del mondo, con 250milioni di persone e ha importatoriso per soddisfare la domanda in-terna quasi ogni anno dal 1985.

Area coltivata 12,100 12,080 12,160Scorte iniziali 6,476 5,501 4,451Produzione lavorato 36,300 36,300 36,300Produzione grezzo 57,165 57,165 57,165Importazioni 1,225 1,250 1,300Forniture totali 44,001 43,051 42,051Esportazioni 0 0 0Consumo e residuo 38,500 38,600 38,650Scorte finali 5,501 4,451 3,401Distribuzione totale 44,001 43,051 42,051

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: U FAS

2013/14 2014/15 2015/16

2015/16, SCORTE IN CALO

ASIA In magazzino circa 13 milioni di tonnellate di riso acquistati a prezzi più alti rispetto a quelli di mercato per aiutare gli agricoltori

Thailandia, in vendita riso non commestibileIl governo militare thailan-

dese ha programmato la ven-dita di 2 milioni di tonnellatedi riso non commestibile,con l’obiettivo tra l’altro di al-leggerire le scorte di riso ac-cumulate nell'ambito del pro-gramma di sostegno a favoredegli agricoltori. Secondoquanto riporta il sito uk.reu-ters.com, la Thailandia ha im-magazzinato circa 13 milionidi tonnellate di riso acquistatia prezzi più alti rispetto a quel-li di mercato proprio per aiu-tare gli agricoltori, con un si-stema che però grava sul go-verno per bilioni di dollari. Cir-ca 2 milioni di tonnellate diriso immagazzinato è statogiudicato, però, inadatto alconsumo umano o animaleed è stato dunque destinatoalla vendita per usi industriali.Per la Thailandia è la primavolta che il riso non comme-

stibile viene venduto attin-gendo dalle scorte per usiindustriali.

Di un volume di circa 13milioni di tonnellate di risoche la Thailandia possiedeancora nei propri magazzinistatali, circa la metà è con-siderata non utilizzabile peruso alimentare. Da quando ilgoverno militare thailandeseha preso il potere nel 2014, havenduto circa 5 milioni di ton-nellate di riso attraverso unaserie di gare d'appalto, conun fatturato del valore di circa5,2 miliardi di baht (145 mi-lioni di dollari). Con le sueesportazioni la Thailandia co-pre circa un quarto del com-

mercio mondiale di riso e fi-nora, fa sapere il ministerodel Commercio, ha esporta-to circa 8 milioni di tonnel-late, per un valore di 127 mi-

liardi di baht (3,5 bilioni di dol-lari). L'obiettivo della Thailan-dia è però di esportare perquest’anno 10 milioni di ton-nellate di riso cercando così

di riconquistare il primatoglobale di primo Paeseesportatore. L’India è stata ilmaggior Paese esportatoredi riso nel 2014, superando la

Thailandia che proprio a se-guito del programma di sov-venzioni agli agricoltori ha do-vuto gestire un massiccio ac-cumulo di scorte riso.

Il ministero del Commercio ha pia-nificato di vendere 13 milioni di ton-nellate di riso entro la fine del 2018.Secondo quanto riporta il sito nation-multimedia.com, il ministero stima chele esportazioni di riso quest’anno rag-giungano quota 10 milioni di tonnel-late, con la vendita di circa otto milionidi tonnellate per un valore di 3,8 bilioni

di dollari tra gennaio e novembre.Il governo, intanto, ha in programma

di firmare un contratto di riso con ilgoverno cinese, che si tradurrà in unaseconda esportazione di riso in Cinaper un milione di tonnellate di riso. Ilprimo contratto tra la Thailandia e laCina per un milione di tonnellate di riso,riferisce ancora il sito nationmultime-

dia.com, sarà completato all'inizio delprossimo anno. La Thailandia ha giàesportato circa 800mila tonnellate diriso in Cina. Un altro accordo per lavendita di 500mila tonnellate di risosarà sottoscritto con il governo indo-nesiano. Il sito nationmultimedia.comriporta, inoltre, che per il 2016 il mi-nistero del Commercio si è impegnatoa promuovere la vendita di riso neltentativo di assicurare agli agricoltoriredditi stabili.

Adesso si punta sulle esportazioni

Iran, importazioni in aumentoL'Iran deve importare 1,1 milioni di

tonnellate di riso all'anno. Secondo il viceministro dell'Agricoltura, Abdolmahdi Ba-khshandeh, come riporta il sito tehran-times.com, in Iran ogni anno vengonoconsumati oltre 3 milioni di tonnellate diriso: di questi, circa due milioni di ton-nellate vengono prodotte all'interno delPaese, mentre il resto viene importato.Inoltre, quasi 300 mila tonnellate di risoogni anno vengono importate dal Go-vernment Trading Corporation of Iran(Gtc) per poter mantenere un buon livellodi scorte necessarie al Paese in caso dipossibili emergenze, oltre che per farfronte alla domanda interna.

Secondo un rapporto pubblicato dalla

Food and Agriculture Organization delleNazioni Unite (Fao) a maggio, la pro-duzione annuale di cereali iraniana sistima che nel 2015 salga a circa 19,8milioni di tonnellate, in rialzo dunquerispetto ai 19,1 milioni di tonnellate pro-dotte nel 2014. Il rapporto calcola, inoltre,che quest’anno la produzione dell'Irandovrebbe raggiungere quota 13,5 milionidi tonnellate, in rialzo rispetto ai 13milioni di tonnellate dell'anno prima.

Le esportazioni agricole del Paeseasiatico nel precedente calendario ira-niano (che si è concluso il 20 marzo)secondo il governo sarebbero aumen-tate del 27% rispetto all’anno prece-dente.

Niño e tifoni penalizzano le FilippineLa produzione di riso delle Filippine

per il 2015 potrebbe assestarsi a quota18,3 milioni di tonnellate metriche,3,54% in meno rispetto alle 18,97tonnellate metriche prodotte lo scorsoanno. Secondo l'ultimo rapporto delPhilippine Statistics Authority (Psa), co-me riferisce il sito businessmir-ror.com.ph, il calo è attribuito sia allasiccità causata da El Niño, sia ai danniprodotti dal tifone Lando nelle maggioriprovince produttrici di riso del Paese.L’area coltivata a riso quest’anno po-trebbe diminuire dell’1,58% attestan-dosi a 4,66 milioni di ettari, in calodunque rispetto ai 4,74 milioni di ettaridell'anno scorso. La resa per ettaro

q u e st ’anno si stima diminuiscadell’1,99%, per un totale di 3,92 ton-nellate, rispetto alle precedenti 4 ton-nellate metriche.

Oltre a El Niño, il Psa ha reso noto chei tifoni Egay e Ineng hanno anche resodifficile per gli agricoltori l’aumentodella produzione di risone. Secondo ilPhilippine Statistics Authority, la pro-duzione di risone nella seconda metàdell'anno potrebbe scendere del 5,81%a 9,97 tonnellate metriche, rispetto a10,59 tonnellate metriche toccate loscorso anno. L’area coltivata a risopotrebbe, inoltre, scendere a quota 2,6milioni di ettari rispetto ai precedenti2,64 milioni di ettari.

Officine RAVARO Strada per Vespolate, 6

28060 Granozzo (No) - ItalyTel. 0321/55146 r.a. Fax 0321/55181 - www.ravaro.it e-mail: [email protected]

ISO 9001:2008ISO 3834-4:2005

Page 18: Il Risicoltore (dicembre 2015)

LO STATO DEL RISO18 DICEMBRE 2 015

IL BILANCIO Le vendite di risone sono in calo di 30.000 tonnellate rispetto a un anno fa

Più import e meno exportQuotazioni, sembra che il mercato stia raggiungendo un punto di equilibrio

IMPORT & EXPORT UECERTIFICATI RILASCIATI AL 24/11/2015

(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

Regno Unito 73.044

Francia 46.722

Paesi Bassi 29.674

Polonia 16.880

Germania 16.720

Portogallo 14.075

Italia 13.796

Belgio 9.798

Spagna 7.948

Svezia 7.200

Rep. Ceca 6.644

Altri Ue 17.737

TOTALE 260.238

Rotture di riso 75.015

Italia 31.322

Spagna 7.562

Grecia 3.572

Portogallo 3.085

Regno Unito 2.251

Bulgaria 1.475

Francia 1.406

Romania 682

paesi Bassi 535

Rep. Ceca 407

Danimarca 312

Altri Ue 1.000

TOTALE 53.609

- -

Paesi Import Paesi Export

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

Nel mese di novembre levendite di risone hanno fattosegnare un ritmo settimana-le di circa 37.000 tonnellate,in calo di quasi 4.000 ton-nellate rispetto al livello re-gistrato un anno fa.

Le transazioni totali risul-tano in calo di circa 30.000tonnellate (-6%), con una ri-duzione di 44.000 tonnellateper i risi lunghi B e un au-mento di 16.500 tonnellateper i risi lunghi A da par-boiled.

La situazione delle vendi-te trova una spiegazionenell’andamento degli scam-bi commerciali, che eviden-ziano un incremento del28% delle importazioni euna riduzione del 23% delleespo r t a z i on i , ma nonnell’andamento delle quota-zioni che, in generale, sonorisultate in progressivo au-mento dall’inizio della cam-pagna.

Al momento non è pos-sibile effettuare ulteriori ap-profondimenti, in quantonon si dispone di informa-zioni relative alle vendite ver-so il mercato nazionale e ver-so il resto dell’Unione eu-ropea; infatti, nel primo casoi dati si ricavano solo a cam-pagna conclusa, mentre i da-ti Intrastat, che tracciano levendite italiane verso l’Unio -ne europea, sono disponibilicon un ritardo di circa 3 me-si.

Tornando alle quotazioni,sembra che il mercato stiaraggiungendo un punto diequilibrio, con alcune varietàche risultano stabili, comead esempio il Baldo e l’Ar -borio presso le Borse mercidi Vercelli, Novara e Pavia, econ altre che fanno segnareun leggero arretramento,come ad esempio il Carna-roli.

Come anticipato, le im-portazioni italiane risultanoin forte aumento e si con-centrano sul prodotto india-no (37% del volume totale) esu quello cambogiano (21%del totale). L’incremento eralargamente atteso, conside-rato che in Italia la produ-zione di riso Lungo B è calatasensibi lmente r ispettoall’anno scorso. Per il mo-mento, si registrano solo3.000 tonnellate in più, manel prosieguo della campa-gna tale aumento è desti-nato a diventare ben più con-sistente.

Per quanto concernel’export, pur in presenza diun euro debole rispetto aldollaro statunitense, l’attivi -tà si è contratta sensibil-mente nell’ultimo mese, so-prattutto a causa della mi-

nore domanda da parte dellaTurchia e degli Usa.

Unione europeaNel complesso le impor-

tazioni dell’Unione europearisultano in aumento del19%, con un incremento del38% per il riso semigreggio,in particolare di tipo Basma-

ti, e un aumento del 7% per ilriso lavorato.

Per quanto concerne l’im -port di riso lavorato dai PMA,i primi due mesi della cam-pagna mostrano un calo dicirca il 7%. A partire dal pros-simo mese probabilmentesvaniranno gli effetti delblocco dell’export da partedel Myanmar, quindi, si po-trà valutare se effettivamen-te siamo in presenza di un’in -versione di tendenza rispet-to al trend degli ultimi anni.

In merito all’export, si re-gistra un calo complessivodel 19%, soprattutto per ef-fetto del rallentamentode ll’attività degli operatoriit aliani.

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 24/11/2015Gruppi

varietaliDisponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibileRimanenze

TOTALE TONDO da stimare 120.291Lido-Alpe 3.187Padano-Argo 395Vialone nano 6.366Varie Medio 2.170TOTALE MEDIO da stimare 12.118Loto-Ariete 87.376S. Andrea 15.806Roma-Elba 17.114Baldo 18.287Arborio-Volano 37.933Carnaroli 30.124Varie Lungo A 19.934TOTALE LUNGO A da stimare 226.574TOTALE LUNGO B da stimare 88.225TOTALE GENERALE da stimare 447.208

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

CAMPAGNE PRECEDENTI

Tondo 358.901 120.128 33,47%

Medio 32.766 10.040 30,64%

Lungo A 622.057 214.388 34,46%

Lungo B 398.605 132.272 33,18%

TOTALE 1.412.329 476.828 33,76%

2014/2015 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 395.435 93.475 23,64%

Medio 26.797 9.169 34,22%

Lungo A 556.655 172.270 30,95%

Lungo B 493.847 117.482 23,79%

TOTALE 1.472.734 392.396 26,64%

2013/2014 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 394.346 110.597 28,05%

Medio 42.644 13.830 32,43%

Lungo A 778.241 196.143 25,20%

Lungo B 437.874 131.631 30,06%

TOTALE 1.653.105 452.201 27,35%

2012/2013 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Import UE

Export UE

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Page 19: Il Risicoltore (dicembre 2015)

LO STATO DEL RISO DICEMBRE 2015 19

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

Importazioni Italia Esportazioni Italia

BORSA DI NOVARA

Balilla-Centauro 315 350 320 355 330 365 345 380

Selenio 310 360 315 365 335 385 335 385

Lido-Flipper 290 315 290 315 290 315 290 315

Loto 310 350 310 350 310 350 330 370

Augusto 325 355 325 355 325 355 335 365

Dardo, Luca Cl e sim. 300 325 300 325 295 320 300 325

S. Andrea 350 380 360 390 380 410 390 420

Baldo 350 380 350 380 350 380 350 380

Roma 370 410 370 410 370 410 380 420

Arborio-Volano 640 680 640 680 640 680 640 680

Carnaroli 670 700 670 700 670 700 650 680

Thaibonnet-Gladio e sim. 280 300 280 300 285 305 295 315

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

2/11/2015Min Max

9/11/2015Min Max

16/11/2015Min Max

23/11/2015Min MaxRisoni

BORSA DI VERCELLI

Balilla, Centauro e similari 343 355 353 365 353 365 372 384Sole CL 315 333 315 333 315 333 337 355Selenio e similari 328 370 342 384 342 384 342 384Tipo Ribe 312 330 312 330 312 330 312 330Loto e similari 356 384 (*) 356 384 (*) 356 384 (*) 356 384 (*)Augusto 365 373 365 373 365 373 365 373S. Andrea e similari 380 415 397 432 397 432 397 432Roma e similari 384 432 (**) 384 432 (**) 384 432 (**) 384 432 (**)Baldo e similari 350 385 350 385 350 385 350 385Arborio-Volano 633 673 633 673 633 673 633 673Carnaroli e similari 670 710 660 700 660 700 660 700Thaibonnet e similari 287 307 287 307 292 312 297 317

* Prezzo massimo riferito alla varietà Loto ** prezzo massimo riferito alla varietà Roma

3/11/2015Min Max

10/11/2015Min Max

17/11/2015Min Max

24/11/2015Min MaxRisoni

BORSA DI PAVIARisoni 4/11/2015

Min Max11/11/2015Min Max

18/11/2015Min Max

25/11/2015Min Max

Balilla (originario) 330 350 340 365 340 365 355 385

Selenio 325 365 345 385 345 385 345 385

Lido-Flipper e sim. 290 315 290 315 305 330 305 330

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 595 625 620 650 635 665 635 665

S. Andrea 370 400 380 410 385 415 385 415

Loto e Nembo 310 350 310 350 325 365 325 365

Dardo-Luna CL e sim. 280 315 280 315 295 330 295 330

Augusto 320 350 320 350 335 365 335 365

Roma 403 433 410 440 410 440 410 440

Baldo 355 385 355 385 355 385 355 385

Arborio 650 680 650 680 650 680 650 680

Carnaroli 670 700 660 690 650 680 650 680

Thai.-Gladio e sim. 298 308 298 308 305 315 308 318

BORSA DI MORTARARisoni 6/11/2015

Min Max13/11/2015Min Max

20/11/2015Min Max

27/11/2015Min Max

Balilla 335 360 340 365 360 385 360 385

Selenio 325 375 335 385 335 385 335 385

Flipper-Alpe-Lido 290 315 290 315 290 315 310 335

Vialone Nano 565 585 615 635 630 650 630 650

S. Andrea 370 400 380 410 390 420 390 420

Loto 325 350 335 360 355 380 355 380

Dardo-Luna CL e sim. 300 325 300 325 300 325 300 325

Augusto 325 355 335 365 335 365 335 365

Roma 410 430 410 430 430 450 430 450

Baldo 345 385 345 385 345 385 345 385

Arborio-Volano 670 700 660 690 650 680 650 680

Carnaroli 670 700 670 700 650 680 650 680

Thaibonnet 285 305 285 305 295 315 300 320

Altre indica 285 305 285 305 295 315 300 320

BORSA DI MILANOLavorati 3/11/2015

Min Max10/11/2015Min Max

17/11/2015Min Max

24/11/2015Min Max

Arborio 1500 1550 1500 1550 1500 1550 1500 1550

Roma 1065 1115 1065 1115 1065 1115 1065 1115

Baldo 1050 1100 1050 1100 1050 1100 1050 1100

Ribe 745 775 745 775 765 795 765 795

S. Andrea 1070 1120 1070 1120 1070 1120 1070 1120

Thaibonnet 670 710 670 710 675 715 675 715

Vialone Nano 1450 1500 1500 1550 1500 1550 1500 1550

Padano-Argo 1030 1130 1030 1130 1030 1130 1030 1130

Lido e similari 710 740 710 740 730 760 730 760

Originario-Comu. 760 790 770 800 770 800 770 800

Carnaroli 1570 1650 1570 1650 1570 1650 1570 1650

Parboiled Ribe 845 875 845 875 865 895 865 895

Parboiled Thaib. 770 810 770 810 775 815 775 815

Parboiled Baldo 1170 1200 1170 1200 1170 1200 1170 1200

Direzione - Redazione - Amministrazionec/o Dmedia Group SpA

Merate (LC) - via Campi 29/Ltel 039.99.89.1 - fax 039.99.08.028

Direttore responsabile: Giuseppe PozziTel. 039.99.89.240 Email: [email protected]. Tribunale di Milano: n. 4365 del 25/6/1957

Editore: Dmedia Group SpAProprietà: Ente Nazionale Risi

Direttore Generale: Roberto Magnaghi

Pubblicità:Publi(iN) srl

Merate (LC) - via Campi 29/Ltel 039.99.89.1 - fax 039.99.08.028

publiin@net week.it

Stampa e DistribuzioneRDS Webprinting srl

Via Belvedere, 4220862 Arcore (MB)

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 9 Dicembre 2015.Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente

dalla volontà dell’Editore e della redazione.Informativa ai sensi dell’art. 7 D.Lgs. 196/2003.

I dati personali acquisiti sono trattati e utilizzati esclusivamente dall’EnteNazionale Risi allo scopo di inviare la presente pubblicazione. In ogni

momento è possibile avere accesso ai propri dati chiedendonel’aggiornamento o la cancellazione.

I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Te l e fo n o Te c n i c o Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo N ova r a

320 43 25 359 Paola Castagna Pav i a

320 43 25 360 Massimo Zini Pav i a

320 43 25 361 Bruna Marcato Mort ara

320 43 25 362 Cesare Rocca Ve r c e l l i

320 43 25 363 Carlotta Caresana Ve r c e l l i

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Orist ano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni N ova r a

320 43 25 368 Franco Sciorati Pav i a

Sede Sede Centrale

Indirizzo Via San Vittore, 40Città 20123 MilanoTelefono 02 8855111Fax 02 861372E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30 13,30-17,00Servizi Presidenza Direzione Generale Area mercati e Rapporti UE Amministrazione - Personale URP - CED

Sede Centro Ricerche sul Riso

Indirizzo Strada per Ceretto, 4Città 27030 Castello D’AgognaTelefono 0384 25601Fax 0384 98673E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30 13,30-17,30Servizi Biblioteca - Laboratori

Sede Centro Operativo

Servizi Emissioni certificati Dichiarazioe esp. Raccolta denunce e documenti

Telefono 0161 257031Fax 02 30131188E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30

Sede Sezione di Ferrara

Indirizzo Via Leoncavallo, 1Città 44021 CodigoroTelefono 0533 713092Fax 0533 713405E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Novara

Indirizzo Via Ravizza, 10Città 28100 NovaraTelefono 0321 629895Fax 0321 612103E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Pavia

Indirizzo Via Calatafimi, 13Città 27100 Pavia

Telefono 0382 24651Fax 0382 304820E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Vercelli

Indirizzo P.zza Zumaglini, 14Città 13100 VercelliTelefono 0161 257031Fax 0161 213209E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Ufficio di Isola della Scala

Indirizzo Via Nazario Sauro, 9Città 37063 Isola della ScalaTelefono 045 6630486Fax 045 6639833E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Ufficio di Mortara c/o CRR

Indirizzo Strada per Ceretto 4Città 27030 Castello d’AgognaTelefono 0384 90801 - 0384 2560204Fax 0384 294084 - 02 30132944E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,15-12,30 13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Servizio rese c/o Sala ContrattazioneIndirizzo Piazza Trieste 3Città 27036 MortaraTelefono 0384 98672E-mail [email protected] Venerdì 8,30-12,30Servizi Rese alla lavorazione

Sede Ufficio di Oristano

Indirizzo Via Enrico Mattei, 92Città 09170 OristanoTelefono 0783 78641Fax 0783 72557E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Page 20: Il Risicoltore (dicembre 2015)

20 DICEMBRE 2 015

almo s.p.a.

via R. Sanzio 20, 27036 Mortara (PV) - ItalyT +39 0384 99024 F +39 0384 99033www.almosementi.eu /// [email protected]

Centauro®

Crono®

Poseidone®

Gladio®

Il Re dei tondi–Produttività elevata, ottima resistenza alla macchia, Pyricularia ed Helmintosporium.

Il medio Almo dal granellocristallino–Elevata produttività, straordinariaresa, ciclo precoce, alta resistenzaall’allettamento, Piriculariosie Elmintosporiosi.

Il precoce da risotto–La varietà da interno a taglia bassa, il miglior precoce nel gruppo del Carnaroli.

Il n.1 per eccellenza–Alta produttività e adattabilità ad ogni ambiente di coltivazione.

Teti®

Il Lungo A dal granello cristallino–Ottima produttività, taglia bassa e straordinaria resistenza all’allettamento. Granello eccezionale con ottima resa alla lavorazione industriale.

Dardo®

Fedra®

Proteo®

Elettra®

Il nuovo lungo A–Il lungo A di nuova generazione,robusto e affidabile come da tradizioneAlmo. Eccezionale produttività,elevata resa, ottima resistenza allamacchia e alle principali malattie.

La novità nei superfini–Dopo 10 anni di ricerche ecco Fedra, varietà con granello tipo Roma. Taglia bassa e ciclo precoce. La grande novità Almo.

Il nuovo Baldo–Taglia bassa, ciclo precoce e straordinaria resa alla lavorazione.

L’aromatico moderno–Il nuovo aromatico dall’eccezionale produttività, con ottima resistenza all’allettamento e alle principali malattie.

il vostro futuro è il nostro presente