il teatro in italia
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L´Indovinello veronese è un testo in corsiva nuova vergato su una pergamena del Secolo VIII o del inizio del IX
L´INDOVINELLO VERONESE
Se pareba boves, alba pratàlia aràbaet albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba
Teneva davanti a sé i buoi, arava i bianchi prati,ed un bianco aratro teneva ed un nero seme seminava
Cielo d´Alcamo, nato in Sicilia è uno dei menestrelli
più conosciuti.
Lui apre in Italia la tradizione della poesia popolare. È l'autore di un contrasto in dialetto meridionale dal titolo “Rosa fresca aulentissima”. È un dialogo dove si rappresenta una scena in cui una donna del villaggio viene inseguita da un amante spudorato, e cerca di resistere prima di cedere a lui.
Queste storie erano anche conosciute con il nome di Ballate, Canzoni di Ballo, o Cantinelle.
Firenze
Milano
Ferrara
Mantova
Venezia
Lo Stato della Chiesa
Il Regno di Napoli
Il Regno di Sicilia
Le Grandi Signorie Italiane
La penisola italiana è dominata da potenze straniere. Un momento di grande cambiamento. La scoperta dell'America ha spostato l'attenzione del Mediterraneo verso l'Atlantico e l'America.
Castiglione scrive “Il Corteggiano”, un´opera che ha influenzato molto la letteratura europea, mostrando come il signor aristocratico non è solo un soldato, ma dev’essere anche un uomo colto, versato nella poesia e nelle armi.
Ludovico Ariosto scrive un'altra opera importante,
“Orlando Furioso”
Un´invenzione ha rivoluzionato la creazione letteraria:
LA STAMPA.
Manuzio e Giolito furono autentici editori.
La diffusione media nel S XV era di circa 200 copie. Nel XVI s. raggiunge le 1.000 copie. Il costo è diminuito notevolmente
Gli autori non solo sono già al servizio di un principe o signor, ma anche di un editore.
Gerolamo Ruscelli esprime il suo stupore per l'invenzione
“…parlerò in un momento, nello stesso tempo, a cinquanta, cento o mille persone, raccontando loro tutto quello che voglio, mentre uno c´è ad est e l'altro ad ovest ... e non solo diró quelIo che voglio ai cui vivono adesso, ma anche quelli nati in un migliaio di anni. “
Si comincia a costruire gli edifici dove si farà il teatro con attori professionisti e compagnie teatrali stabili
Le opere sono diverse, e tanto il popolo come il papa vanno al teatro per divertirsi.
Le opere sono scritte in dialetto, come quelle del'autore toscano Angelo Alloro, o tragedie come Sofonisba, scritta da Gian Giorgio Trissino, o tragi-commedie con un lieto fine.
Una cosa importante da notare è il teatro veneziano. È l'inizio della Commedia dell'Arte. Si istituisce la Compagnia della Calza. L'aristocrazia si travestiva e si mescolava con la gente, creando composizioni popolari in cui utilizzavano le maschere.
La commedia dell´arte è anche chiamata Commedia a Soggetto (d´argomento), o Commedia Improvvisa
La Commedia dell´Arte è fatta per comici professionisti che viaggiano di città in città
Le commedie sono sviluppate in 3 atti, e non sono scritte. C’è solo uno script o linea guida con l'argomento, accompagnata da scene di mimica, chiamate L'Azzi.
Non sono personaggi reali, ma caratteri tipi. Ognuno parla in dialetto e sono subito riconosciuti perché vanno sempre vestiti allo stesso modo.
Queste scene potrebbero essere paragonate a quelle fatte da Charlie Chaplin.
In Toscana, allo stesso tempo esiste una sorta di commedia tradizionale alla spagnola, che adatta quelle di Calderón de la Barca, Lope de Vega e Tirso de Molina.
Calderón de la Barca Lope de Vega Tirso de Molina
Carlo GoldoniL'autore rifiuta la commedia dell'arte.
Ha iniziato a scrivere il ruolo del protagonista.
Ora l'attore non può improvvisare, bisogna imparare il ruolo.
Toglie le maschere dei servi.
È l'inizio di una commedia realistica.
I personaggi non sono più personaggi tipo, ma singoli individui.
Goldoni vuole educare il pubblico con un nuovo tipo di teatro
Alcune delle sue opere sono: Le Baruffe chiozzotte Il Campiello La padrona di casa
È un altro importante autore del teatro di quest´epoca, ma come autore di tragedie.
Vittorio Alfieri.
Il XVIII S finisce con grandi cambiamenti in Europa con la Rivoluzione francese
Il XIXs inizia con una sorta di teatro chiamato "giacobino" o "patriottico". Si usa il teatro come mezzo di trasmissione di idee e di propaganda. È il teatro politico.
Un tempo in cui c´è un crescente movimento d´unificazione nazionale.
Importanti autori europei come Madame da Stael, o Lord Byron, sono vissuti a Milano.
Alessandro Manzoni
Il Conte di Carmagnola
Cerca di rafforzare il sentimento nazionale con le sue tragedie, più simili a quelle di Shakespeare, invece di a quelle di Alfieri.
Manzoni confronta l'Italia con il fiume Po, in cui si mescola l'acqua del fiume da molti affluenti
1861 - L´Unificazione
Massimo d'Azeglio:
"Ora che l'Italia è fatta, dobbiamo fare gli italiani".
In quest´epoca di unificazione, il 78% della popolazione era analfabeta, solo il 12% sa scrivere e solo 600.000 persone parlano italiano.
Dopo l'Unificazione il teatro è diventato un revival.
Il teatro, aveva detto Alfieri, presuppone una società e dopo l'Unità, si istituisce una società nazionale italiana. Il teatro è uno strumento di coesione sociale.
La tragedia scompare per diversi decenni e fiorisce il dramma borghese, che mostra gli eventi come nella vita sociale.
Casa di bambole di Henrik Ibsen, parla su diverse questioni, come il ruolo delle donne, il femminismo, o e il diritto a una società libera.
C´era una certa aria di tristeza nel mostrare le miserie della società.
Giovanni VergaAutore di dramma, e di un movimento chiamato verismo, fa un teatro realistico, moderno, in cui i personaggi parlano, come fanno nella vita reale.
Ci sono state differenze tra le opere rappresentate nel nord o nel sud, o tra le città e i paesini
Siamo all'inizio del XXs. Un tempo in cui tutto cambia molto velocemente:la creazione della energia elettrica, la radio, il cinema, la tv, l´auto.
Politicamente, in Italia ci sono 15 anni di democrazia.
È arrivata la prima guerra mondiale, la rivoluzione russa, il marxismo.
Appare sulla scena Luigi Pirandello
Nel 1917 scrive: "Così è (se vi pare)”, dove insiste sull’impossibilità di conoscere la verità, e l´unico rimedio è la reciproca comprensione e compassione.
Nel 1921 scrive: "Sei personaggi in cerca d'autore". Diventa famoso in Italia ed all'estero. Ha la sua propia compagnia. Il suo, è un teatro complesso, naturalistico, che propone nuove prospettive. Separa i personaggi dalle convenzioni.
Pirandello alla fine scrive un dramma surreale, futurista e magico.
Nel 1922 è la "marcia su Roma" e Mussolini arriva al potere.
C´è un rifiuto generale di tutto quello che significa sindacalismo, socialismo, marxismo, o qualsiasi altro tipo d´arte avanguardista.
il fascismo è imposto.
Che istituisce l'Istituto fascista di cultura, Il Carro di Tespi, con il compito di diffondere il teatro nelle province e l'Ente Teatrale Italiano, che gestisce i teatri.
Il fascismo vieta criticamente rappresentare la realtà sociale.
C´è anche un teatro denominato "gastronomico“. Sono commedie erotico-sentimentali. Aldo De Benedetti è stato l'autore più conosciuto di questo tipo di teatro. È stato l´autore preferito del regime.
È un testo senza idee, come accade nei film.
Eduardo De Filippo. Napolitano. È un drammaturgo di teatro dialettale. Ha scritto più di 20 opere.
"Sabato, Domenica e Lunedì", una commedia grottesca che spiega la situazione e l'ingiustizia della società napolitana.
Il teatro del XXs. diventa un teatro sperimentale, indirizzato a un pubblico più ristretto.
Il drammaturgo più conosciuto è Dario Fo, che dagli anni cinquanta è noto per le sue critiche pungenti del sistema politico in Italia e la critica sociale. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1997 per il suo contributo al teatro in Italia.