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SOTTOPROGETTO 1: AGRICOLTURA &
TERRITORIO: DALLE RISORSE LOCALI OPPORTUNITÀ DI
CRESCITA PER IL TURISMO RURALE
IL TURISMO RURALE
Relatore: Stangoni Tiziana
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1° INCONTRO - INTRODUZIONE AL CORSO
Nell'approccio a questo corso informativo, occorre innanzitutto chiarire
o per lo meno definire cosa si intende per turismo rurale. Se si prova a
lanciare le parole “turismo rurale” in un motore di ricerca su internet
vediamo comparire diverse definizioni, come ad esempio: ”il turismo
negli agriturismi”, “il turismo in campagna”, “ il turismo eco-
compatibile”. Considerato che queste definizioni sono tutte corrette, ci
teniamo a specificare che noi intendiamo come Turismo Rurale tutte le
forme di turismo che riaccendono un legame con il territorio, le
tradizioni, gli usi e costumi locali, i prodotti del territorio, l'ambiente
circostante, il paesaggio, utilizzando forme di attrattiva turistica a basso
impatto.
Alla luce di questa definizione, analizzando l'approccio turistico in
Valtellina, ci rendiamo conto, come alcune identità e valori storico-
culturali siano stati messi in secondo piano e non siano protagonisti di
una comunicazione e attrattiva condivisa. Soprattutto chi offre
accoglienza spesso non riesce trasmettere al proprio ospite valori e
tradizioni in grado di fare comprendere o perlomeno intuire il contesto
in cui ci troviamo. Quindi con questa serie di incontri informativi si
vorrebbe approfondire e accrescere la consapevolezza di appartenenza
ad una comunità alpina, dove l'agricoltura è da millenni protagonista
dei cambiamenti paesaggistici e degli usi e costumi locali. In secondo
luogo si vorrebbe trasmettere il valore della “memoria ritrovata”,
ovvero ricordare come il nostro folklore, le nostre tradizioni, la nostra
storia, l'architettura e la gastronomia tradizionale, siano gli elementi
chiave che ci consentono di essere unici e di farci conoscere per la
nostra identità. Per ultimo ma non meno importante è il fattore legato
alle eccellenze valtellinesi: in Provincia di Sondrio, possiamo vantare
una serie di prodotti legati all'agro-alimentare, ormai conosciuti anche
fuori dai confini provinciali e che quindi vanno accuratamente proposti
e conosciuti. Partendo da questa consapevolezza e da questi presupposti,
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è evidente che lo stimolare un turismo che guarda agli elementi sopra
citati possa essere il motore per contribuire alla conservazione del
nostro paesaggio. Per questi motivi è determinante che chi fa offerta
turistica, in qualsiasi settore, sia messo nelle condizioni di conoscere a
fondo la realtà, le eccellenze e le tradizioni valtellinesi, al fine di poter
trasmettere al turista la giusta informazioni. Tra gli obiettivi del corso è
inoltre previsto un confronto attivo sia tra i partecipanti che la
presentazione di buone pratiche per poter avere spunti di ampliamento
della propria offerta turistica. In particolare si vuole mettere in relazione
i vari operatori, per permettere loro sia di conoscere attività già presenti
in valle che per stimolare uno scambio e conoscenza di esperienze, col
fine ultimo di fare nascere nuove collaborazioni che consentano di fare
sistema e quindi di essere maggiormente competitivi sul mercato
turistico, facendo nascere nuove forme di turismo legate alle territorio
montano. In particolare si vuole stimolare l'analisi critica in ogni
singolo partecipante in merito alle possibilità che esso ha o che potrebbe
proporre facendo rete con altri operatori. Si ritiene che i punti chiave
che gli operatori debbano considerare nell'approcciarsi ad una nuova
iniziativa di offerta turistica possano essere riassunti in tal modo:
1. Dove trovare le risorse (inteso sia come risorse finanziare per una
nuova iniziativa, come ad esempio un concerto all'aperto, oppure inteso
come risorse del territorio, come ad esempio l'azienda agricola vicina
all'albergatore potrebbe fornire degustazioni di prodotti tradizionali, o
un particolare contesto paesaggistico potrebbe essere utilizzato per
l'organizzazione di trekking, ecc.)
2. Chi si può occupare di questa cosa (l'operatore è in grado di offrire
professionalità nell'approcciarsi ad una nuova iniziativa, ad esempio se
si vuole sperimentare una degustazione guidata di vino o formaggi
sarebbe il caso di chiamare un esperto).
3. Cosa serve alla mia struttura (in caso di operatori con alberghi, B&B,
agriturismi, ecc., bisogna essere consapevoli che la struttura sia
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adeguata alle iniziative che si propongono, come ad esempio se intendo
organizzare un evento legato alla mountain bike, dovrò assicurarmi di
essere dotato di adeguata accoglienza per i bikers).
4. Come recupero il target (verificare di essere in grado di comunicare
attraverso i canali informativi l'iniziativa che si intende proporre). In
particolare si sottolinea come uno degli elementi chiave per
l'organizzazione di una nuova iniziativa o di un nuovo approccio di fare
turismo sia la comunicazione, che deve avvenire su almeno tre piani
differenti: con i potenziali turisti, fra gli operatori turistici, e fra diversi
operatori sul territorio che non necessariamente hanno legami o si
occupano di turismo (es. aziende agricole). Al fine di riassumere le
innumerevoli tematiche da affrontare, si è ritenuto opportuno
raggruppare i vari argomenti e spunti in 4 macro-tematiche:
1. Sport e attività all'aria aperta - 2. Accoglienza & benessere - 3.
Territorio & enogastronomia - 4. Laboratori educativi e ricreativi. Ad
integrazione quindi delle specifiche lezioni relative alle macro-
tematiche, verranno presentate anche le best pratice in merito alla
costituzione di rete da parte delle imprese operanti sul territorio, e una
lezione conclusiva inerente i metodi di comunicazione e la
presentazione degli operatori tramite il metodo del matching.
2^ INCONTRO - TERRITORIO E PRODUZIONI LA CHIAVE
DELL'OFFERTA.
Per poter comprendere le potenzialità del nostro territorio risulta
essenziale effettuare una analisi sulla componente agricola del nostro
territorio. I dati di seguito riassunti sono tratti dal 6° censimento
dell'agricoltura del 2010 e sono consultabili dal sito dell'ISTAT
www.istat.it. Dall'analisi dei dati si deduce che a fronte di una superficie
totale provinciale di 321.200 ha solo 75.000 sono costituiti da superficie
agricola utilizzata. Di questa superficie più di 71.000 ettari sono invesiti
a prati permanenti e pascoli. Ovviamente l'orografia della Provincia
limita fortemente la possibilità di investire inuna agricoltura intensiva e
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su superfici vaste, gli stessi numeri relativi alle aziende agricole, danno
una informazione importante rifertia al problema del frazionamento o
della coltivazione di terreni su superfici limitate e con produzioni al
limite dell'autoconsumo.
In Provincia sono censite 4.430 aziende agricole e fra queste solo 34
sono riconosciute come aziende agricole biologiche e 1.863 producono
prodotti a denominazione di origine (IGP/DOP) le superfici
corrispondenti sono 155 ettari di superficie biologica e 1.667 ettari di
prodotti IGP/DOP. Queste ultime sono appannaggio delle superfici
vitate e delle legnose agrarie (melo) e costituiscono il 2% della
superficie agricola totale.
Da ciò se ne può dedurre che in Provincia per lo più abbiamo piccole
superfici agricole, ma con prodotti di qualità. Occorre a questo punto
fare chiarezza sulle denominazioni presenti in provincia, premettendo
innanzitutto il sistema di marchi è stato realizzato dall'unione europe al
fine di promuovere e proteggere la denominazione dei prodotti agricoli
e alimentari di qualità.
Si tratta di tre marchi: la denominazione di origine protetta,
l'indicazione geografica protetta e la specialità tradizionale garantita,
che vengono di seguito descritti:
DOP Serve per riconoscere un prodotto la cui le diverse fasi
(produzione, trasformazione ed elaborazione) hanno necessariamente
luogo in una particolare area geografica, secondo un particolare
disciplinare normato. (Comprende anche IGT, DOC e DOCG). IGP È
un riconoscimento che viene assegnato a un prodotto quando la gran
parte dei processi produttivi (produzione, trasformazione ed
elaborazione) sono strettamente legati a un'area geografica ben
determinata. SGT Consiste nel riconoscimento del carattere di
specificità di un prodotto agro-alimentare che, per le sue caratteristiche
qualitative e di tradizionalità, permette di distinguersi nettamente da
altri simili. È disciplinato dal regolamento CE n. 509/2006 (che
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sostituisce il precedente reg. CE n. 2082/1992).
In Provincia di Sondrio, al fine di proteggere e promuovere le
produzioni tipiche sono sorti alcuni consorzi di tutela alcuni dei quali a
tutela di prodotti con marchio riconosciuto dal ministero e altri come
prodotti a tutela senza marchio. A completamento delle forme di
promozione sono presenti anche realtà di associazionismo che volgono
a una gestione consorziati di trasformazione dei prodotti, esempi tipici
in questo senso sono alcune delle produzioni legate al settore lattiero-
caseario, come le latterie sociali o i consorzi frutticoli, il consorzio
tutela vini.
Sempre in merito alla promozione sono sorti una serie di iniziative
istituzionali per unificare e proporre le eccellenze valtellinesi in un
sistema di promozione unificato e provinciale, come ad esempio la
Strada dei vini e dei sapori e il portale Valtellina che gusto (www.
valtellinachegusto.eu).
Particolare attenzione va inoltre posta anche ad altre iniziative presenti
oggi sul nostro territorio, legate a quelle che oggi è una delle produzioni
di eccellenza più significative, in termini economici a livello
provinciale, ovvero la viticoltura. Oltre ai siti istituzionali di
promozione viticole come il Consorzio tutela vini e Provinea, anche il
Distretto Culturale di Valtellina merita un particolare citazione in
quanto diretto promotore di prodotti a salvaguardia del territorio. Infatti,
indiscusso tema centrale per la salvaguardia dei nostri prodotti è il
legame stretto con il territorio e con il fatto che una manutenzione e
promozione dei prodotti, garantisce inequivocabilmente anche una
manutenzione territoriale di importanti aree costruite, come ad esempio
i terrazzamenti. Da questo se ne deduce che risulta strategico, in una
politica generale di tutela del territorio, anche stimolare le piccole
produzioni di nicchia che stanno prendendo piede in provincia, come
ad esempio i piccoli frutti, l'olivocoltura, il miele, ecc.
3^ INCONTRO – SPORT E ATTIVITA' ALL'ARIA APERTA E
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BENESSSERE
Dai dati dell'Osservatorio Nazionale del Turismo (Unioncamere) si
evince che un terzo dei turisti che frequentano la montagna, fa questa
scelta in funzione della volontà di fare sport. Fra gli sport che vengono
prediletti lo sci è sicuramente quello più praticato, seguito dal trekking.
Pertanto durante il terzo incontro verranno analizzate nello specifico le
possibili attività da effettuare in ambito montano durante inerenti le
attività all'aria aperta dando diversi spunti alternativi al trekking
classico. Altro elemento essenziale che emerge dal dato di
Unioncamere è l'esigenza di avere nel contempo, da parte del turista
una buone esperienza legata alla struttura di accoglienza che lo ospita,
pertanto verranno effettuati esempi pratici e anche a basso costo per
poter sviluppare al meglio anche questo aspetto.
4^ INCONTRO – SPORT E ATTIVITA' ALL'ARIA APERTA E
BENESSSERE
Premesso che lo sci resta l'attrattiva più forte nel mercato del turismo
montano, come già analizzato in altre presentazioni, lo stesso è
tendenzialmente in calo negli ultimi anni. E' per questo motivo che nelle
presentazione del 4^ incontro formativo si è voluto proporre nuovi
spunti e idee al fine di stimolare nuove forme di attrattiva
complementari a questa pratica sportiva, legate comunque all'ambiente
montano invernale.
5^ INCONTRO
Al fine di dare una panoramica il più completa possibile delle
potenzialità delle strutture ricettive è essenziale anche dare uno sguardo
alle necessità delle utenze deboli, al fine di poter calibrare al meglio la
propria potenzialità. Nel merito invece delle tematiche legate al
territorio, si vogliono presentare esempi di Best pratice, come la
possibilità di offrire nuove forme di prodotti provenienti dal territorio
legati alla tradizione montana, come le erbe spontanee o le produzioni
di nicchia come ad esempio la patata blu valtellinese, il saraceno, ecc.
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6° INCONTRO - CONCLUSIONI
L'ultimo incontro del corso informativo tenutosi il 15 aprile 2014, ha
voluto dare spunti e utili informazioni in merito al tema della
comunicazione ed essere un momento di incontro e confronto sia fra i
corsisti che con gli amministratori della Comunità Montana Valtellina
di Sondrio (Presidente e Assessore all'Agricoltura) e con la Presidente
del Consorzio Destinazione Valtellina (DMO) e di Valtellina Turismo.
Al fine di raccogliere le impressioni dei partecipanti al corso si è inoltre
ritenuto di raccogliere le loro osservazioni tramite un questionario
predisposto ad hoc, i cui risultati saranno di seguito riassunti.
Partendo dalle sollecitazioni degli stessi corsisti si è voluto dare spazio
alla presentazione delle attività che essi svolgono e che hanno
intenzione di intraprendere in futuro evidenziando altresì gli spunti che
sono venuti dal corso e dall'incontro con altre aziende e realtà.
Il programma del pomeriggio è stato pertanto sviluppato in un primo
momento di lezione tenuta dalla dott.ssa Silvia Bellucci con argomento
dal titolo “Nuovi strumenti di comunicazione” che ha illustrato esempi
concreti di modalità di promozione delle aziende, dando spunti e
consigli pratici su come gestire la comunicazione a basso costo
sfruttando i portali già presenti in rete (facebook, twitter, ecc.),
ricordando al contempo che “essere i primi sui motori di ricerca non
vuole dire essere i primi nella mente del turista”.
Al termine della presentazione ed interlocuzione con i corsisti è stato
poi dato spazio alla dottoressa Giovanna Muscetti, Presidente di
Consorzio Destinazione Valtellina (DMO) e di Valtellina Turismo, che
ha illustrato gli obiettivi e le strategie che gli enti da lei presieduti stanno
perseguendo e che intendono concretizzare nel prossimo futuro.
Tra questi emerge un approccio volto alla destagionalizzazione del
turismo e quindi allo sviluppo di nuove forme di attrazione turistica
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alternative alle classiche mete provinciali (turismo invernale
strettamente connesso alla pratica dello sci su pista, escursionismo
d'estate e termalismo), pertanto gli argomenti trattati risultano coerenti
con quanto affrontato e sviluppato nell'intero percorso formativo, sia
con le lezioni in aula che con le attività svolte sul campo.
Al termine della presentazione si è voluto quindi dare spazio ai
partecipanti sia attraverso una loro breve presentazione delle attività
lavorativa svolta sia per attivare un confronto con gli amministratori
presenti, mettendo in luce anche le criticità che gli operatori turistici
incontrano nel proprio lavoro e nelle modalità di promozione della
propria attività.
In particolare viene sottolineata, dai corsisti, la necessità che la
promozione turistica valtellinese abbia un proprio progetto da
perseguire e una programmazione a medio e lungo termine. Ciò
consentirebbe che gli investimenti fatti in termini di promozione e
sviluppo dell'azienda non siano un caso isolato, ma siano strutturati
all'interno di un sistema turistico che pone come priorità il turismo
sostenibile, legato al territorio e alle eccellenze territoriali, sviluppato
in maniera tale che vi sia il giusto spazio per aziende anche di piccola
dimensione e dislocate sull'intero territorio valtellinese e non solo verso
le classiche mete sciistiche o attrattive escursionistiche su cui si è
fondato negli anni passati.
Tale approccio è inoltre in sintonia con le emergenti richieste del turista
che, oggi, vuole vivere la vacanza in maniera nettamente differente
rispetto al passato, dando una sempre più crescerete importanza al
legame con il territorio in cui vive, sia attraverso il paesaggio, che
attraverso le attività esperienziali, l'enogastronomia, e il contatto con la
popolazione locale.
Dai corsisti vengono inoltre messe in luce le necessità di chi opera in
ambiti marginali rispetto al turismo tradizionale, come ad esempio sul
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sentiero Valtellina, sulle aree terrazzate (Via dei Terrazzamenti), o nei
piccoli borghi. Innanzitutto, oltre a quanto sopra detto in merito
all'inserimento in un sistema unico di promozione del territorio, ad oggi,
pur essendo presenti diverse iniziative di valorizzazione del territorio
provinciale, come ad esempio il Distretto Culturale o la Strada dei vini
e dei sapori, risulta difficoltoso, soprattutto per i piccoli operatori,
inserirsi in un sistema infrastrutturale che li valorizzi, sia nelle piccole
cose ( es. posa di segnaletica indicante l'azienda ricettiva lungo le vie di
comunicazione ) che nelle strategie di sistema (es. inserimento nelle
carte escursionistiche della Via dei terrazzamenti, o condivisone e
collaborazione al progetto strategico del Distretto Culturale). Tali
attività dovrebbero inoltre portare ad un normale prolungamento della
stagione turistica, andando quindi a garantire quanto auspicato da
diversi corsisti, ovvero alla destagionalizzazione del turismo
valtellinese.
Viene poi posto in luce come il sistema turistico e agricolo
rappresentino, per il turismo sostenibile,
un binomio dal quale non si può prescindere. Proprio nel corso, queste
tematiche sono ampiamente state affrontate, e hanno stimolato una
collaborazione fra aziende agricole e operatori turistici, portando
reciproche conoscenze e facendo nascere nuove collaborazione.
Da questo punto di partenza, concreto e tangibile, viene quindi posto il
problema di fondo: ovvero che nasca anche a livello pubblico ed
istituzionale una rete fra il sistema turistico e il sistema agricolo.
Proprio partendo da queste sinergia risulta anche necessario che
entrambi i settori, si pongano anche il problema delle manutenzioni del
territorio.
Ampio spazio è stato inoltre dato da parte dei partecipanti alla utilità
del corso effettuato, sia per le tematiche affrontate e le informazioni
fornite sia perché è stata l'occasione di incontrare realtà operative
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diverse o simili stabilendo collaborazioni fra i diversi operatori.
A tal proposito viene infatti richiesto agli amministratori di garantire la
continuità del corso, per fare in modo che l'esperienza vissuta non sia
fine a se stessa, ma possa concretizzarsi in un progetto stabile ed
operativo tra tutti i piccoli operatori.
A tale esplicita richiesta risponde la Presidente, Giovanna Muscetti,
concordando sulla necessità di effettuare un numero minimo di incontri
fra gli operatori e con gli amministratori (almeno due all'anno) in modo
da effettuare un aggiornamento sullo stato di fatto dei progetti in corso
e rispondere a dubbi e quesiti.
Altro punto emerso da parte di più corsisti è stato che, grazie al corso,
hanno percepito la necessità di fare rete e collaborare con altri operatori,
oltre al fatto che la partecipazione al corso stesso è stata un ottimo
momento di incontro. Ciò ha infatti stimolato un gruppo di b&b ad
intensificare la collaborazione fra di loro, iniziando a lavorare insieme
nella costruzione di un progetto condiviso; così come un gruppo di
aziende agricole ha partecipato ad un corso presentato durante le lezioni,
ed attivato dalla Camera di Commercio Industria ed Artigianato di
Sondrio, per accompagnare le aziende alla costruzione di una rete di
imprese.
Ad integrazione di quanto espresso dai corsisti in occasione di
confronto si riassumono di seguito i risultati del questionario di
gradimento proposto durante l'ultimo incontro.
Prima di analizzare i risultati attesi occorre riassumere alcuni dati
statistici derivanti dagli iscritti, per meglio contestualizzare le
informazioni raccolte.
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Gli iscritti totali al corso sono stati 52, considerato che è stato imposto
un tetto massimo di partecipanti pari a 45, n. 2 non sono stati ammessi
a partecipare, mentre n. 5 iscritti hanno potuto partecipato solo a partire
dalla seconda lezione, in quanto ammessi in un seconda fase, per un
totale di 50 persone ammesse, di cui 22 uomini e 28 donne.
Considerato che il corso è stato aperto a tutte le categorie professionali
operanti nell'ambito turistico, ma anche ad altri aspiranti operatori si
riassumono di seguito le qualifiche dei partecipanti:
Da ciò si desume un'alta variabilità fra la tipologia di azienda operante
all'interno del nostro territorio e una buona rappresentazione di tutte le
categorie operanti nell'ambito del turismo rurale e che hanno sentito la
necessità di seguire un percorso informativo in ambito turistico.
Qualifica Quantità
Azienda agricola (gli agriturismo vengono compresi
esclusivamente nella categoria seguente)
5
Aziende agrituristiche 4
Albergatori 5
B&B 7
Bar 2
Rifugi 3
Ostelli 1
Guide e accompagnatori 4
Gestore impianti sportivi 1
Aspiranti operatori nell'ambito del turismo rurale 3
Studenti 1
Associazioni/cooperative/operatori 8
Altro (non specifica, dipendente pubblico, ecc.) 6
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Al termine del corso, solo 14 partecipanti hanno ri-consegnato il
questionario orientativo sottoposto, altri hanno comunque preso parola
durante l'incontro conclusivo ed altri hanno inviato tramite mail un loro
parere spontaneo sull'attività a cui hanno partecipato.
Con il questionario si è voluto testare il grado di soddisfazione
dell'organizzazione, del coordinamento, delle docenze e dei risultati
ottenuti, oltre a dare un adeguato spazio alle proposte future. Le risposte
potevano variare da una scala da 1 a 5, dove 1 equivale al giudizio più
negativo e 5 al massimo.
I risultati ottenuti sono riassunti nella tabella sottostante:
Tematica Media ponderata del
giudizio espresso
Informazione
Contenuti 4,7
Utilità per attività futura 4,4
Confronto con altri partecipanti 4,8
Nuovi spunti per l'attività 4,4
Equilibrio lezioni teoriche/pratiche
(solo 10 risposte)
4,8
Coordinamento
del corso
Preparazione 4,9
Esaustività 4,9
Chiarezza espositiva 4,9
Capacità di coinvolgimento 4,9
Disponibilità verso i partecipanti 4,9
Docenti
del corso
Preparazione 4,9
Esaustività 4,8
Chiarezza espositiva 4,9
Capacità di coinvolgimento 4,8
Disponibilità verso i partecipanti 4,9
Organizzazione
Periodo di svolgimento 4,3
Informazioni ricevute prima del corso 4,3
Raggiungibilità sede 4,9
Mete delle uscite 4,4
Grado complessivo di soddisfazione del corso 4,7
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Nella parte di questionario relativa agli aspetti positivi e negativi del
corso e alle proposte sono emersi diversi giudizi e osservazioni che qui
si riassumono:
Pertanto se ne deduce che il corso ha avuto un ottimo giudizio nel suo
complesso, si sottolinea che solo una persona ha evidenziato l'aspetto
negativo sopra riportato.
Emerge da ciò e dalle mail arrivate, una complessiva soddisfazione per
i contenuti e l'organizzazione del corso, ma soprattutto emerge il fatto
che con tale iniziativa è stato possibile colmare una lacuna presente
nell'ambito turistico e territoriale. Indubbiamente la partecipazione a
questa iniziativa e l'entusiasmo emerso sono sintomo di una necessità
che gli operatori hanno trovato soddisfatta. La natura delle tematiche
trattate, molto vaste e dinamiche, richiede ulteriori approfondimenti e
continuità, tale richiesta può essere inoltre riassunta nella nota che si
allega alla presente relazione, e che i partecipanti hanno chiesto di
inoltrare agli amministratori, proprio per far in modo che la fruttuosa
esperienza possa avere un seguito.
Rispetto a quanto ci si era posti come obiettivo in fase progettuale si
può pertanto dire che gli obiettivi sono stati centrati e ampiamente
Aspetti Positivi Aspetti Negativi Proposte future
- Sono stati forniti nuovi stimoli
per attività ed eventi
- Serietà nei contenuti
- Occasione di confronto e
condivisione
- Conoscenza di nuove realtà
- Approfondimenti e le
esperienze
- Coinvolgimento
- l'avvicinamento a nuove idee
che si ritenevano irrealizzabili
- l'ultimo incontro è
stato troppo dilatato
nel tempo
- Necessità di avere una continuità del corso
e degli incontri
- Approfondire le conoscenze e le
collaborazioni in merito ai contratti di rete
-Approfondimento dell'aspetto
dell'animazione
- Affrontare maggiormente gli aspetti
giuridici
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superati: le conoscenze degli operatori economici del campo turistico
risultano ampliate, dal riscontro risulta che sono stati forniti nuovi
spunti di sviluppo delle aziende, stimolando lo sviluppo alla formazione
di rete e lo scambio di idee che si sono concretizzate, a pochi giorni di
conclusione dal corso, in almeno 2 reti consolidate, e in diverse
collaborazioni fra singoli operatori, che ci si augura abbiano un futuro
sviluppo.