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“UNA SCUOLA DI QUALITA’ PER TUTTI” Tra bisogni educativi speciali e disturbi specifici di apprendimento. IN COLLABORAZIONE CON Istituto Tecnico Statale per Geometri “A. Canova”- Vicenza CON IL PATROCINIO 10 MAGGIO 2014 10 MAGGIO 2014 - - SEMINARIO SEMINARIO A.I.D. A.I.D. SEZIONE SEZIONE VICENZA VICENZA LA DIDATTICA INCLUSIVA : COMPETENZE OSSERVATIVE, METODOLOGICHE, DIDATTICHE DEI DOCENTI LUCIANA VENTRIGLIA Specializzata in pedagogia clinica. Perfezionamento sul lavoro clinico nelle difficoltà dell’ apprendimento. Formatrice A.I.D SEZIONE DI VICENZA [email protected] - www.aiditalia.org A.I.D. Ente Formatore riconosciuto con decreto MIUR del 06/12/2004. MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza LA DIDATTICA INCLUSIVA : COMPETENZE OSSERVATIVE, METODOLOGICHE, DIDATTICHE DEI DOCENTI LA DIDATTICA INCLUSIVA : COMPETENZE OSSERVATIVE, METODOLOGICHE, DIDATTICHE DEI DOCENTI Il Rapporto mondiale 2014 sull’Educazione per tutti, presentato dall’UNESCO il 29 gennaio 2014 denuncia la cattiva qualità dell’insegnamento. “INSEGNARE ED IMPARARE: DARE A TUTTI UN INSEGNAMENTO DI QUALITÀ”

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“UNA SCUOLA DI QUALITA’ PER TUTTI”

Tra bisogni educativi speciali e disturbi specifici di apprendimento.

IN COLLABORAZIONE CONIstituto Tecnico Statale per Geometri “A. Canova”- Vicenza

CON IL PATROCINIO

10 MAGGIO 2014 10 MAGGIO 2014 -- SEMINARIO SEMINARIO A.I.D.A.I.D. SEZIONESEZIONE VICENZAVICENZA

LA DIDATTICA INCLUSIVA : COMPETENZE OSSERVATIVE, METODOLOGICHE, DIDATTICHE DEI DOCENTI

LUCIANA VENTRIGLIASpecializzata in pedagogia clinica.

Perfezionamento sul lavoro clinico nelle difficoltà dell’ apprendimento. Formatrice A.I.D

SEZIONE DI [email protected] - www.aiditalia.org

A.I.D. Ente Formatore riconosciuto con decreto MIUR del 06/12/2004.

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza

LA DIDATTICA INCLUSIVA : COMPETENZE OSSERVATIVE,

METODOLOGICHE, DIDATTICHE DEI DOCENTI

LA DIDATTICA INCLUSIVA : COMPETENZE OSSERVATIVE,

METODOLOGICHE, DIDATTICHE DEI DOCENTI

Il Rapporto mondiale 2014 sull’Educazione per tutti,presentato dall’UNESCO il 29 gennaio 2014 denuncia la cattiva qualitàdell’insegnamento.

“INSEGNARE ED IMPARARE: DARE A TUTTI UN INSEGNAMENTO DI QUALITÀ”

STRATEGIA EUROPA 2020PER UNA CRESCITA INTELLIGENTE, SOSTENIBILE E

INCLUSIVA

� Circa il 25% degli scolari europei leggono con difficoltà� Troppi giovani lasciano la scuola senza qualifiche� I numeri riguardanti la scuola secondaria sono migliori, ma

le qualifiche spesso non corrispondono alle esigenze del mercato del lavoro

� Meno di un terzo degli europei di età compresa tra i 25 e i 34 anni hanno conseguito un diploma universitario(contro il 40% degli Stati Uniti e oltre il 50% del Giappone)

� Nelle classifiche le università europee non raggiungono i primi posti e soltanto 2 si collocano tra le 20 migliori università del mondo

STRATEGIA EUROPA 2020Istruzione : �Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10%�aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria�riforma dei programmi di studi, affinché ciascuno possa acquisire competenze essenziali, trasversali e affinché i giovani, soprattutto quelli provenienti dagli ambienti svantaggiati, «non passino attraverso le maglie della rete».

PERCHÉ NON SI IMPARA?

� Si tenta di trasmettere la cultura in modi che non sono risonanti con le potenzialità delle persone.

� La risonanza è una condizione di “star bene”.

� Il fattore cruciale per capire è essere attenti alla propriocezione interna di “agio”e “disagio”di fronte alla sollecitazione cognitiva.

� Se siamo a disagio davanti alla sollecitazione cognitiva ci succede quello che succede a chi è costretto a realizzare una performance senza che ne possa o sappia cogliere la logica, il senso, il significato.

Paolo Guidoni – Università di Napoli,

X Convegno Nazionale Giscel, 2000

MOTIVAZIONE

o Nelle situazioni di piacevole sfida, nella convinzione di poter riuscire, l’organismo rilascia neurotrasmettitori fondamentali per fissare le tracce mnestiche.

o In caso di stress negativo, di ansia e paura di non riuscire, invece, l’organismo rilascia una sostanza che non permette l’apprendimento.

BENESSERE FORMATIVO

Espressione coniata dal Censis per descrivere quei sistemi scolastici caratterizzati da:

- Buona dotazione strutturale- Propensione all’innovazione- Accettabili esiti di apprendimento- Buona tenuta dei valori di accoglienza e di inclusione

STATO DI SALUTE DEL SISTEMA SCUOLA

�Dal 2005 i servizi di neuropsichiatria infantile hanno ricevuto una segnalazionedi emergenza dall’OMS.

� L’allarme è rappresentato dal forte incremento del profilo di impotenzaappresa, soprattutto in studenti che avevano una storia di insuccessoscolastico e in particolare in matematica

INDAGINE OCSE PISA� La percentuale di studenti che riporta alti livelli di ansia

nei confronti della matematica è superiore alla media OCSE.

� Gli studenti che provano ansia nei confronti della matematica tendono a evitare la materia.

� In Italia, la percentuale degli studenti in difficoltà è del 43%.

� Analogamente, in Italia il 43% degli studenti riporta di diventare molto nervoso quando esegue problemi di matematica (la media OCSE è del 31%).

INDAGINE IEA PIRLS

�Esiste ormai una vasta letteratura che testimonia le conseguenze psicologiche di ripetuti insuccessi su soggetti in età evolutiva.

� Pur non essendo possibile determinare uno stretto rapporto di causalità , è tuttavia possibile ipotizzare che in alunni con difficoltà di apprendimento, i ripetuti insuccessi scolastici possano determinare un abbassamento della loro autostima, una perdita del senso di autoefficacia e, di conseguenza, un forte calo di motivazione.

INDAGINE IEA PIRLS�Il concetto di sé riguarda ciò che un individuo

percepisce e sa di se stesso (Boscolo, 1997) e cosa pensa rispetto alla propria capacità di riuscire bene o no nell’apprendimento di un ambito disciplinare.

�È stato ampiamente dimostrato che il concetto di sé relativo a un ambito disciplinare è strettamente correlato con i risultati in quella disciplina (ad esempio, Marsh et al., 1988).

ANSIA IN MATEMATICA� In Italia gli studenti generalmente hanno meno

fiducia nella loro capacità di risolvere un set di problemi di matematica pura e applicata rispetto alla media dei Paesi OCSE.

� Si stima che se gli studenti non credono nella loro capacità di risolvere problemi matematici, essi non faranno gli sforzi necessari per risolvere problemi complessi.

� L’auto-efficacia in matematica, o la fiducia che gli studenti hanno nella propria capacità di risolvere specifici problemi di matematica, è strettamente associata ai risultati ottenuti in matematica

DOCENTI INCLUSIVI

INCLUSIONE : TRASFORMARE IL SISTEMA SCOLASTICO IN

ORGANIZZAZIONE ADEGUATA A PERSEGUIRE LA

VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE

DOCENTE INCLUSIVOI quattro valori di riferimento condivisi dai docenti inclusivi sono:�(Saper) valutare la diversità degli alunni – la differenza tra gli alunni è una risorsa e una ricchezza� Sostenere gli alunni – i docenti devono coltivare aspettative alte sul successo scolastico degli studenti� Lavorare con gli altri – la collaborazione e il lavoro di gruppo sono approcci essenziali per tutti i docenti�Aggiornamento professionale continuo –l’insegnamento è una attività di apprendimento e i docenti hanno la responsabilità del proprio apprendimento permanente per tutto l’arco della vita.

INDICATORI PIÙ SIGNIFICATIVI� Partecipazione significa che gli alunni devono essere

impegnati in attività di apprendimento utili ed importanti per loro;

� L’inclusione si delinea in termini di presenza (accesso all’istruzione), partecipazione (qualità dell’esperienza di apprendimento) e conseguimento (dei risultati educativi e del successo scolastico) di tutti gli studenti;

� La classificazione e la catalogazione degli alunni può avere un impatto negativo sulle opportunità di apprendimento;

� I docenti devono capire i percorsi tipici e atipici della crescita;� Gli insegnanti capaci insegnano a tutti gli alunni;� I metodi di valutazione devono incentrarsi sui punti di forza di

un allievo.

INCLUSIONE

� La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strumenti e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimentoper scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.

(Linee guida per l’integrazione scolastica di alunni con disabilità 2009)

“Piano di azione per impostare e coordinare le azioni tese a raggiungere uno scopo predeterminato”

STRATEGIE

� Strategie organizzative

� Strategie didattiche� Strategie

metodologiche � Strategie valutative

STRATEGIE ORGANIZZATIVE� Sensibilizzare i genitori e gli studenti sulle

problematiche legate ai BES e DSA� POF e DSA; referente DSA; continuità; curriculum

verticale, raccordi e orientamento.� Prove di rilevazione; attività di potenziamento;

didattica per competenze � Questionari osservativi � Questionari per i genitori( corresponsabilità e

alleanza educativa)� Questionari autosservativi per gli studenti� Conversazioni, indagini sul metodo di studio, sul

senso di autoefficacia e stile di attribuzione.� PDP (modello) e monitoraggio …

Le “Linee guida nazionali per l’orientamento permanente” (emanate il 19 febbraio 2014) consentono di stabilire, entro un quadro di norme nazionali ed europee, la funzione dell’orientamento come “strumento a sostegno del processo di scelta e di decisione di ogni persona”.

Linee guida nazionali per l’orientamento permanente

� Le linee guida per l’orientamento permanente riconoscono alla scuola un ruolo centrale e ribadiscono la necessità che tutti i percorsi e livelli scolastici (dai 3 ai 19 anni) realizzino in rete con altri Soggetti pubblici e privati , ma anche autonomamente, attività di orientamento.

� Le linee indicate sono due: 1. lo sviluppo di un “orientamento formativo”, specificato come didattica “orientativa e orientante”; 2. l’attività di “accompagnamento” e di consulenza orientativa, di sostegno alla progettualità individuale

LINEE GUIDA NAZIONALI PER L’ORIENTAMENTO PERMANENTE

� Didattica orientativa orientante: si realizza nell’ insegnamento/ apprendimento disciplinare finalizzato all’acquisizione dei saperi di base, delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, ma anche delle abilità trasversali comunicative metacognitive, metaemozionali.

LINEE GUIDA NAZIONALI PER L’ORIENTAMENTO PERMANENTE

� Didattica orientativa orientante : in cui tutte le discipline, mettendo a disposizione conoscenze formali (dichiarative e procedurali), forniscono strumenti e occasioni per individuare le attitudini e potenziare le conoscenze abilità competenze in un apprendimento significativo

IMPARARE CON LE DISCIPLINE E NON LE DISCIPLINE

OSSERVAZIONE DELLE PRESTAZIONI ATIPICHELINEE GUIDA, 12 LUGLIO 2011

Per individuare un alunno con un potenziale Disturbo Specifico di Apprendimento, non necessariamente si deve ricorrere a strumenti appositi, ma può bastare, almeno in una prima fase, far riferimento all’osservazione delle prestazioni nei vari ambiti di apprendimento interessati dal disturbo: lettura, scrittura, calcolo

OSSERVAZIONE IN CLASSE LINEE GUIDA,12 LUGLIO 2011

Ciò assegna alla capacità di osservazione degli insegnanti un ruolo fondamentale, non solo nei primi segmenti dell’istruzione ( scuola dell’infanzia e scuola primaria ) per il riconoscimento di un potenziale disturbo specifico dell’apprendimento, ma anche in tutto il percorso scolastico, per individuare quelle caratteristiche cognitive su cui puntare per il raggiungimento del successo formativo.

OSSERVAZIONE SISTEMATICA

Griglia tratta dal libro “BES e DSA La scuola di qualità per tutti”, Edizioni Libriliberi, Firenze

Scuola e DSAInterventi di prevenzione primariaIdentificazione precoce�Prove di valutazione:

- questionario osservativo IPDA- prove di scrittura spontanea- prove di consapevolezza metafonologica

�Continuità (passaggio di informazioni tra ordini diversi di scuola)

�Prove di rilevazione �Osservazioni sistematiche e periodiche

delle competenze di letto scrittura (monitoraggio)

SCRIVERE / LEGGERE Dehaene

� Saper leggere significa, prima di tutto, saperdecodificare.

� La decodifica dei grafemi in fonemi è costituita dalpassaggio da un’unità visiva ad una uditiva

� Per progredire nella lettura il bambino deve saper decifrare da solo le nuove sequenze di caratteri per riconoscervi delle parole di cui conosce già la pronuncia e il significato, e automatizzare progressivamente l’insieme di questa catena di elaborazione

SCRIVERE / LEGGERE Dehaene

� L’apprendimento esplicito delle corrispondenze

grafema-fonema è il solo ad offrire al bambino la

libertà di leggere.

� Sappiamo che i metodi globali o ideovisivi non

funzionano: tutti i bambini beneficiano di un

apprendimento esplicito e più precoce

imparando le corrispondenze tra lettere e suoni

del linguaggio

I neuroni della lettura

È quindi su questa operazione che (gli insegnanti) devono focalizzare tutti i loro sforzi.(.)

Fin dai primi anni, semplici giochi preparano il bambino alla lettura, sia sul piano fonologico, facendogli manipolare i suoni del linguaggi (rime, sillabe, fonemi), sia su quello visivo, facendogli riconoscere, memorizzare e tracciare la forma delle lettere.

TRASPOSIZIONE DIDATTICA � SAPERI SAPIENTI

� SAPERI DA INSEGNARE

� SAPERI INSEGNATI

� SAPERI APPRESI

DIDATTICA PER L’APPRENDIMENTO

� Conflitto cognitivo ( brainstorming , per far emergere le convinzioni di cui ogni studente dispone)

� Co-costruzione della conoscenza (ascoltare gli errori costruttivi . Dimensione dialogica del processo di apprendimento)

� Dimensione operativa

� Monitoraggio

� Motivazione, autostima (didattica metaemotiva)

� Senso di autoefficacia / stile di attribuzione

� Sfida ottimale e flusso ottimale

� Metacognizione ( far emergere Il pensiero a voce alta “ Come ti organizzi”? “Perchéstai facendo questo?”)

� Autoconsapevolezza ( raccontarsi come cura del sé)

Se ascolto dimentico.Se ascolto e vedo, ricordo poco.Se ascolto, vedo e pongo domande o discuto con qualcuno, comincio a comprendere.Se ascolto, vedo, discuto e faccio, acquisisco conoscenza e abilità.Se insegno a un altro, divento padrone.

Confucio

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO:

SCUOLA DEL I°°°° CICLO� Incoraggiare l’apprendimento collaborativo“Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione comunitaria dell’apprendimento svolge un ruolo significativo”

� Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di “imparare ad apprendere”.

�Realizzare percorsi in forma di laboratori “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa”.

da “Indicazioni Nazionali per il curricolo” – Ministero Pubblica Istruzione,2012

Formare delle persone capaci Formare delle persone capaci dd’’organizzare le loro organizzare le loro conoscenzeconoscenze piuttosto che dpiuttosto che d’’immagazzinare immagazzinare unun’’accumulazione di saperiaccumulazione di saperi, anche perch, anche perchéé rincorrere rincorrere questa accumulazione sta diventando un compito questa accumulazione sta diventando un compito semplicemente impossibile.semplicemente impossibile.

“Plutôt une tête bien faitequ’une tête bien pleine”

((MontaigneMontaigne))

COMPETENZE CHIAVE

� La prima competenza –chiave “Imparare a imparare èl’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo.

� Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace.

COMPETENZE CHIAVE

� Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.”

ATTO DI INDIRIZZO MIUR 2009

“Molti alunni del primo ciclo non sembrano padroneggiare le conoscenze e le competenzeche sono la condizione per un positivo proseguimento del percorso scolastico nel secondo ciclo.”

ATTO DI INDIRIZZO MIUR 2009

� Compiti della scuola secondaria di primo grado: Un segmento formativo da valorizzare:“La ex scuola media non è più, anche in riferimento all’obbligo, scuola terminale; ha il compito di assicurare ad ogni allievo il consolidamento delle padronanze strumentali (lettura, scrittura, matematica, lingue…) e della capacità di apprendere, oltre ad un adeguato livello di conoscenze e di competenze, che formano la piattaforma su cui costruire il successivo percorso (.)

ATTO DI INDIRIZZO MIUR 2009“Contenuti e articolazione delle discipline

devono essere ripensati nella prospettiva di portare a una prima familiarità con i “nuclei fondanti” delle discipline stesse e a una solida acquisizione di conoscenze e competenze di base che tutti gli studenti devono possedere e padroneggiare a conclusione del primo ciclo di istruzione. Occorre abbandonare con decisione la strada, talora percorsa, dei programmi pletorici”

STRATEGIE METODOLOGICO-DIDATTICHE

� MULTISENSORIALITA’Aprire il maggior numero di canali recettivi possibili

o Vista (colori, forme lettere, isomorfismo)o Udito (suoni)o Cinestesici (effetti fisici e corporei)

STRATEGIE DIDATTICHE MULTISENSORIALI

� Codificazione cromatica delle lettere� Uso di supporti visivi� Uso di supporti tattili ( superfici diverse su cui

tracciare lettere)� Motricità� Strategie di aggancio

mnemonico

IDENTIKIT� Deve conoscere la legislazione

� Deve sapere leggere una diagnosi e una lettera di restituzione

� Deve conoscere strumenti compensativi, curarne la gestione e conoscere strategie compensativo-dispensative

� Deve sapere fare un PDP, fornire informazioni utili ai Consigli di classe quando devono farlo e devono monitorarne l’applicazione

� Deve conoscere la realtà clinica del territorio e sapere gestire i rapporti con questa

� Deve riconoscere i bisogni formativi dei colleghi e attivare le risorse a tale scopo

� Deve conoscere modalità (prove, indici) per riconoscere situazioni problematiche

� NON DEVE fare diagnosi o riabilitazioni

� Per il rispetto che mi dimostri quando mi interroghi e non mi fai scrivere alla lavagna, ma su un foglio alla cattedra

� Per avermi permesso di essere interrogato dal posto� Per avere capito che le mappe non servono solo a me, ma

a tutti! Se ci insegni a costruirle insieme con la classe esse diventano ottimi organizzatori grafici e cognitivi della conoscenza!

� Grazie per avermi insegnato a pianificare la mia oralitàdurante le interrogazioni.

� Grazie per avermi fatto capire che sei al mio fianco per aiutarmi a “ prendermi gioco della dislessia”

Grazie …

� Per essere entrato nelle mie paure e averle riconosciute� Per considerare i miei punti di forza e non solo le cose che

non so fare! � Per avere compreso la natura della mia lentezza e della

grande fatica che faccio!� Per non lasciarmi solo davanti a migliaia di pagine da

studiare, perché in classe hai selezionato per tutti gli aspetti fondamentali: “ il sapere da sapere”

� Per considerare la valutazione non come sanzione e punizione, non una semplice valutazione delle cose che so ma come valutazione per permettermi di apprendere ancora!

Grazie …

A tutti quelli che permettono di vivere la dislessia senza la sua accezione deprivativa (suggerita dal prefisso “ DIS”).Grazie a chi permette di viverla come una realtà alla quale ci si accosta con naturalezza, come una normale differenza, come uno dei tanti modi possibili di essere di una persona!

Grazie …

Investire sul capitale umano

Un diamante grezzo assomiglia ad un ciottolo qualsiasi, e nessuno lo degnerebbe di uno sguardo.

È l'abilità del tagliatore di diamanti che svela la bellezza che giace nascosta nelle pietre