in compagnia si tagliano i compensitorino cronaca xv sabato 12 maggio 2012 la r e p u b b lic a in...

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Il caso Il 21 maggio la protesta per ottenere pari trattamento con gli altri specializzandi I futuri medici di famiglia occupano l’Ordine L’ APPUNTAMENTO è per le 10 del 21 maggio nella sede del- l’Ordine dei Medici, in via Ca- boto 35. Lì verranno a centinaia da tutto il Nord Italia per occupare simbolica- mente gli uffici ed esigere risposte dal presidente nazionale Amedeo Bianco. Sono i corsisti di medicina generale, candidati a diventare medici di fami- glia, una figura chiave nel sistema sani- tario italiano. Protestano perché si sen- tono gravemente discriminati: le loro borse di studio (11.600 euro lordi l’an- no) vengono infatti tassate, a differenza da quelle dei loro colleghi specializzan- di che sono esentasse, col risultato di as- sicurare loro circa 800 euro al mese; una somma non “arrotondabile”, perché per i tre anni del corso ai partecipanti viene proibita la libera professione, pe- na l’esclusione. A carico dei corsisti di medicina generale, inoltre, gravano le spese di assicurazione professionale e infortuni. «Ma un medico impegnato nella sua formazione — dicono, combattivi, i fu- turi medici di base — deve essere consi- derato una risorsa per il futuro della sa- nità e non una voce di cassa». Di qui la loro rivendicazione: detassare la borsa di studio e consentire la libera profes- sione; e, in prospettiva, riconoscere il di- ritto alle ferie e la tutela della maternità.

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  • TORINO

    CRONACA� XV

    SABATO 12 MAGGIO 2012

    la Repubblica

    In Compagnia si tagliano i compensiDa Chiamparino a Gastaldo (riconfermato): diecimila euro in meno

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    STEFANO PAROLA

    L’ERA Chiamparino inCompagnia di San Pao-lo parte all’insegna dei

    tagli ai compensi. Ieri il comita-to di gestione dell’ente si è riuni-to per la prima volta e ha decisodi togliere 10 mila euro agli emo-lumenti di ciascuno dei suoi set-te membri. Denaro che andrà afinire in un fondo particolare,che servirà per creare iniziativespecifiche di assistenza. E che siarricchirà di altri 10 mila euro cui

    rinuncerà il segretario generalePiero Gastaldo, che ieri è statoconfermato nel proprio ruolo.

    La riduzione abbassa ulte-riormente quegli 1,6 milioni chenel 2010 figuravano nel bilanciodella Compagnia alla voce«compensi e rimborsi spese or-gani statutari» (erano quasi 2 mi-lioni nel 2009). E si aggiunge aquella sforbiciata del 20% prati-cata agli emolumenti di tutti imembri del consiglio generale(anche se ai tempi la prima pro-posta parlava del 40%).

    Il compenso di chi siede negliorgani dell’ente è composto da

    una quota fissa ed una variabile,che dipende dai gettoni di pre-senza (da 2 mila euro circa) chevengono corrisposti ogni voltache si riunisce una commissio-ne interna alla Compagnia. I da-ti sugli emolumenti non sonopubblici, ma lo “stipendio” diciascun membro dovrebbe ag-girarsi attorno ai 50 mila eurolordi, mentre il presidente Ser-gio Chiamparino dovrebbe ri-cevere una retribuzione tra gli80 e i 100 mila euro (lordi, piùrimborsi spese vari) e il segreta-rio generale di 250 mila euro cir-ca. Il taglio varato dal Comitatocolpisce indistintamente: me-no 10 mila euro a tutti quanti.

    La prima seduta dell’organodecisionale ha anche indicatochi siederà nel Consiglio di sor-veglianza di Intesa Sanpaolo, labanca di cui la Compagnia pos-siede il 9,89% dell’azionariato.Occorreva infatti sostituire il di-missionario Gianluca Ferrero,che in base alla legge che vieta disedere in due diversi consiglid’amministrazione ha scelto direstare in quello di Banca delPiemonte. Allo stesso tempo bi-sognava proporre un nome perla vicepresidenza lasciata va-cante da Elsa Fornero, che si eradimessa per diventare ministrodel Lavoro. Per quel ruolo la fon-dazione intitolata a San Paoloha scelto, come da previsioni,l’economista torinese PietroGaribaldi.

    Con i risparmi sicreerà un fondoper l’assistenzaNominati Garibaldie Carbonato

    Il caso Il 21 maggio la protesta per ottenere pari trattamento con gli altri specializzandi

    I futuri medici di famiglia occupano l’Ordine

    L’APPUNTAMENTO è per le 10del 21 maggio nella sede del-l’Ordine dei Medici, in via Ca-

    boto 35. Lì verranno a centinaia da tuttoil Nord Italia per occupare simbolica-mente gli uffici ed esigere risposte dalpresidente nazionale Amedeo Bianco.Sono i corsisti di medicina generale,candidati a diventare medici di fami-glia, una figura chiave nel sistema sani-tario italiano. Protestano perché si sen-

    tono gravemente discriminati: le loroborse di studio (11.600 euro lordi l’an-no) vengono infatti tassate, a differenzada quelle dei loro colleghi specializzan-di che sono esentasse, col risultato di as-sicurare loro circa 800 euro al mese; unasomma non “arrotondabile”, perchéper i tre anni del corso ai partecipantiviene proibita la libera professione, pe-na l’esclusione. A carico dei corsisti dimedicina generale, inoltre, gravano le

    spese di assicurazione professionale einfortuni.

    «Ma un medico impegnato nella suaformazione — dicono, combattivi, i fu-turi medici di base — deve essere consi-derato una risorsa per il futuro della sa-nità e non una voce di cassa». Di qui laloro rivendicazione: detassare la borsadi studio e consentire la libera profes-sione; e, in prospettiva, riconoscere il di-ritto alle ferie e la tutela della maternità.

    La busta paga

    IL SEGRETARIO

    Piero Gastaldo,riconfermato, prende250mila euro lordil’anno per il ruolodi segretario

    I CONSIGLIERI

    Ai sei membri delcomitato di gestionedovrebbe toccareun compensodi 50mila euro lordi

    IL PRESIDENTE

    Sergio Chiamparino haun compenso chevaria tra gli 80 e i 100mila euro lordi. Piùi rimborsi spese

    Luca Remmert e Sergio Chiamparino, vicepresidente e presidente della Compagnia di San Paolo

  • MARCO ACCOSSATO

    Emilia Rinaldi compirà 90anni nell’agosto del 2013.Ma non è questa la data cheaspetta con più trepidazio-ne. La data che aspetta, eche ha segnato sul calenda-rio con un cerchio rosso, è il16 gennaio. Ogni dodici mesiha bisogno di una visita me-dica specialistica e di scar-pe ortopediche nuove perun problema ai piedi che lerende faticoso il cammina-re. Ma non ha trovato postoper l’appuntamento con ilmedico prima di nove mesi.Non al Cto, e neppure negliambulatori dell’Asl To2 dacui dipende, e dove ha pre-notato per l’inizio dell’annoprossimo: «E chissà se saròancora viva fra nove mesi,considerata la mia età», sor-ride amaro.Emilia Rinaldi è una don-

    na minuta ma forte di carat-tere. Cammina senza basto-ne, finché può e finché avràle scarpe adatte. Non si sco-raggia: «Aspetterò, speran-do di non morire prima. Mastavolta mi sono veramenteinfuriata, allo sportello - rac-conta -. Nove mesi d’attesa?Ho detto al signore delle pre-notazioni: “E’ una vergogna,lo dico ai giornali”. E sa checosa mi ha risposto? Ha ra-gione a protestare, signora,fa bene a dirlo ai giornali».Casalinga da sempre, ha

    passato sei anni ad accudireil marito gravemente mala-to. E ora che è rimasta vedo-va ha un’altra preoccupazio-ne, oltre alle scarpe ortopedi-che nuove che non può avereprima di gennaio: «Uno deimiei figli è rimasto senza la-voro, e cerco di aiutarlo a ti-

    rare avanti con i miei 855 eurocirca di pensione».Prende le lastre dalla bu-

    sta bianca dove c’è anche laprenotazione per il 16 gennaio2013. «I chirurghi del Cto -continua a raccontare - mihanno detto che l’intervento

    chirurgico sarebbe troppo pe-ricoloso, che rischierei di noncamminare proprio più. Che èmeglio continuare con le scar-pe ortopediche speciali». Sen-za riesce ugualmente a uscireda casa, «ma dopo un po’ i pie-di mi fanno così male che de-vo fermarmi».Liste d’attesa. Nei giorni

    scorsi - sulle colonne di «Spec-chio dei tempi» - un lettore deLa Stampa ha raccontato che

    al Mauriziano non viene nep-pure rispettata dell’indicazio-ne «u» di urgente sulla ricettamedica. «L’impiegata del Cen-tro prenotazioni - si legge sullalettera - con un sorriso mi hadetto che con l’urgenza il pri-mo posto libero è per il 16 ago-sto, fra tremesi». Senza quella«u» il tempo d’attesa sarebbestato di seimesi, il doppio.Qualcuno cerca la scorcia-

    toia provando a chiede al me-dico di famiglia di mettereuna croce su quella «u» chedovrebbe garantire una visitalampo, nell’arco di pochi gior-ni. Altri - per altri esami - evi-tano il problema rivolgendosial pronto soccorso e alimen-tando così la lunga lista dei co-siddetti accessi impropri. Chiha fretta e non cerca scorcia-toie sceglie invece la stradadel privato. Ma con gli 855 eu-ro di pensione al mese, un af-fitto da pagare, un figlio senzalavoro da aiutare, Emilia Ri-naldi - esente ticket - non puòpermettersi una visita priva-ta. «Aspetterò», allarga lebraccia. Inutilmente ha prova-to a insistere. «Non c’è postoprima, signora», le hanno det-to allo sportello.Da sempre la Regione sot-

    tolinea che non esistono sol-tanto i grandi centri ospedalie-ri, ma anche il privato accredi-tato. «A volte - ha insistito re-centemente anche l’assessora-to alla Sanità - è sufficientespostarsi di qualche chilome-tro per trovare un posto liberoprima». Ma è anche vero chesono spesso gli stessi medici aconsigliare un centro ospeda-liero o una struttura più nota,dove la richiesta è ovviamentemaggiore e dove lavorano glispecialisti con più casistica.

    [email protected]

    Prenotare una visita como-damente da casa, davanti alpc, a qualunque ora e senzafare ore di coda al Cup. Nel-la riforma della Sanità pie-montese c’è anche questo:rendere più facile la vita achi ha già problemi. Sul sito«www.scelgolasalute.it» cre-

    ato dalla Regione prenotareuna visita o un esame è possi-bile con pochi clic.E’ necessario essere muniti

    della prescrizionemedica, e at-traverso un menu a tendina sipuò scegliere la specialità e laprestazione. Il dove fare l’esa-me dipende dai tempi d’attesa:il sito riporta i giorni, le setti-mane o i mesi di attesa in tuttele strutture pubbliche o priva-te accreditate dal servizio sani-tario nazionale.Sono sufficienti pochi minu-

    ti dopo essersi registrati. Onli-ne è possibile anche pagare ilticket, evitando altre code agli

    sportelli, in banca o nelle far-macie convenzionate. E al ter-mine della procedura è possibi-le stampare la ricevuta validaanche per la detrazione fiscale.Sempre online - e sempre

    sul sito www.scelgolasalute.it- i piemontesi possono oggiesprimere addirittura un giu-dizio sulle strutture nelle qua-li sono stati: ospedali e ambu-latori. «Ha trovato un ambien-te accogliente?», «Ha trovatoun’assistenza sanitaria soddi-sfacente?», «Ha trovato servi-zi adeguati?». E ancora: «Iparcheggi sono sicuri, facil-mente accessibili e sufficien-

    Tecnologia e salute

    L’appuntamento si prenota onlinee in rete si dà un voto all’ospedale

    Emilia Rinaldi

    gg Dossier /Le liste d’attesa negli ospedali

    La visita nel 2013“Maho 90 annimorirò prima”Seimesi per ottenereunesamedall’ortopedico“Fino a gennaio tutto esaurito in ospedali eAsl”

    Attraverso il sito«Io scelgo la salute»è anche possibilepagare il ticket

    Tutti in coda

    GIORNI MASSIMI

    D’ATTESA

    A TORINO

    GIORNI MINIMI

    D’ATTESA

    246ospedale Ciriè

    299San Luigi

    226Molinette

    40Gradenigo

    1Poliambulatorio

    Avigliana

    22Poliambulatorio

    Biscarra

    Visitacardiologica

    181Oftalmico

    298Distretto

    Chieri

    176Koelliker

    71Valdese

    5Centro

    diagnosticoTorino

    30AmbulatorioAnglesio (To)

    Visitaoculistica

    110Maria

    Vittoria

    179S. Giovanni

    Bosco

    69Koelliker

    25Mauriziano

    1Poliambulatorio

    Monginevro

    5Poliambulatorio

    Monginevro

    Visitaneurologica

    127Martini

    319Poliambulatorio

    Carignano

    123Regina

    Margherita

    15Martini

    1Molinette

    3Poliambulatorio

    Lanzo

    Visitaotorino-

    laringoiatrica

    195Regina

    Margherita

    267San Luigi

    40San Giovanni

    Bosco

    39Cto

    2Centro

    diagnosticoTorino

    15Poliambulatorio

    Condove

    VisitaurologicaOGGI

    TRE ANNI FA

    CentimetriLA STAMPA

    FONTE: www.scelgolasalute.it(Aress Piemonte)

    Intanto al Mauriziano

    per un controllo

    allergologico non conta

    più neppure l’urgenza

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    TAN 5,00%, TAEG 6,13 %.

    50 Cronaca di Torino LA STAMPADOMENICA 13 MAGGIO 2012T1 T2 PR CV

  • Inchiesta

    Duecentonovantanovegiorni per una visitacardiologica al San

    Luigi di Orbassano. Diecimesi. Un giorno in meno -298 - al distretto di Chieriper un controllo agli occhi. ACarignano, per la prima visi-ta otorinolaringoiatrica, siaspettano 319 giorni, pratica-mente un anno: appunta-mento nel 2013. Anche pre-notare una visita allergologi-ca è - ovunque - unmiraggio.Sul sito dell’Aress che ag-

    giorna costantemente i tem-pi d’attesa nella Sanità pub-blica e in quella privata ac-creditata piemontese i nume-ri dicono che la lotta alle li-ste d’attesa sembra una bat-taglia persa. Il confronto fraprestazioni identiche, tre an-ni fa e oggi, rivela in sostan-za che sono sempre le mede-sime specialità ad avere il

    «tutto esaurito». Ed è ormaiquotidiano il sentirsi dire, da-gli stessi ospedali, che «perfar prima l’unica soluzione èandare a pagamento».Qualcosa cambia, e mi-

    gliora, in realtà: al Sant’An-na, per un’ecografia gineco-logica, si sta sotto il mese,mentre nel 2009 si superava-no i trenta giorni d’attesa. Ein 5 giorni, al poliambulato-rio di via Monginevro, si puòavere una visita neurologica.Ma per una colonscopia a Pi-nerolo si devono attendereancora 123 giorni, 60 al Ma-ria Vittoria, 40 a Ivrea.Numeri a tre cifre che

    scoraggiano. Per un’ecogra-fia all’addome superiore leattese vanno dai 242 giornidel San Luigi di Orbassanoai 30 del Gradenigo, passan-do per i 103 delle Molinette ei 124 del Maria Vittoria e delSanGiovanni Bosco.«Troppe prescrizioni

    inutili» è una delle spiega-zioni della Regione per mo-tivare il fenomeno delle at-tese. E per ridurre il riduci-bile, alcuni mesi fa, i medicidi famiglia hanno ricevuto

    ad esempio un documentonel quale si dice che esami co-me Tac e Risonanza devonoessere richiesti dagli speciali-sti. Non basta il medico di ba-se, a meno che non ci si trovidi fronte a un sospetto comequello di un tumore.Tra gli obiettivi dati agli

    ex commissari di Asl e ospe-dali della giunta Cota c’era -punto 4 - il faci-litare l’accessodiretto ad alcu-ne prestazionitradizionali co-me l’elettrocar-diogramma, illaboratorio analisi, e gli esa-mi radiologici più comuni. Co-sa che in molti ospedali già sifaceva, che prosegue, è statopotenziato, ma osservando inumeri pare aver contribuitopoco ad abbattere i picchi del-le attese croniche.Sul sito dell’Aress «Io scel-

    go la salute» c’è l’elenco di tut-

    te le prestazioni in ogni strut-tura. E’ sufficiente leggere pri-ma di scegliere per saperequanto ci toccherà attendere.Ma in molti casi il sito non èsufficiente, perché i dati di al-cuni ospedali sono «non rileva-ti». Così, ad esempio, si puòprenotare una visita oculisti-ca, ma non si sa qual è l’attesaall’Oftalmico, che è l’ospedale

    di riferimento.Alle Molinet-

    te, principaleospedale del Pie-monte, dove dasempre le atte-se sono per di-

    verse specialità fra più lun-ghe, da metà 2011 è stato po-tenziato il servizio che garan-tisce i raggi con la sola impe-gnativa del medico, senza pre-notazione. Alla Dental Scho-ol, per una visita odontosto-matologica, ci si può presen-tare anche senza richiesta delproprio medico, come si trat-

    tasse di un pronto soccorso.L’accesso diretto, apparente-mente utile ad abbattere gliintasamenti, è stato speri-mentato - ma senza successo- anche all’Amedeo di Savoia,dove i pazienti stessi hannochiesto di tornare alle preno-tazioni per evitare il caos.Dalla Regione si attende

    di conoscere il risultato delsistema «recall»: le personein lista per un esame vengo-no contattate un paio di gior-ni prima per sapere se con-fermano o meno la visita.«Con questo metodo - ha ri-cordato l’assessore alla Sani-tà, Paolo Monferino - già nel2010 sono state recuperate12 mila e 900 prestazioni chesarebbero andate a vuoto».Secondo le previsioni, averesteso il sistema a tutti gliospedali e Asl consentirà alPiemonte di liberare ben 800mila posti che possono ridur-re le attese di tanti. [M. ACC.]

    ti?». Tre i possibili giudizi:«sì», «abbastanza» e «no».In rete anche Prevenzione

    Serena: Internet permette al-le donne di consultare on line idati relativi agli appuntamen-ti per gli esami di screening,stampare un promemoria omodificare data e luogo della

    prestazione. Sul sito si troval’elenco delle associazioni divolontariato, alcuni consiglidi auto-medicazione e preven-zione, e un dizionario medicoper conoscere le terminologieche sentiamo spesso pronun-ciare dal medico ma non sem-pre sono chiare. [M. ACC.]

    g

    L’ALTERNATIVA

    Con gli accessi direttisenza prenotazione

    si evitano code infinite

    Colonscopia

    237Poliambulatorio

    Rivoli

    123Pinerolo

    120San Giovanni

    Bosco

    60Maria

    Vittoria

    10Regina

    Margherita

    40Ivrea

    365Poliambulatorio

    Ciriè

    227Ospedale

    Ivrea

    336Sant’Anna

    24S. GiovanniAntica Sede

    1CentroChiros

    3Istituto

    Riba

    Mammografiabilaterale

    Ecografiaaddomesuperiore

    263Regina

    Margherita

    242San Luigi

    103Maria

    Vittoria

    103Molinette

    1Centro

    diagnosticoCernaia

    30Gradenigo

    Ecografiaginecologica

    147Maria Vittoria

    171Maria Vittoria

    34Mauriziano

    24Sant’Anna

    2

    PoliambulatorioLanzo

    16

    Valdese

    152Chivasso

    246Molinette

    106OspedaleValdese

    106Maria

    Vittoria

    1Poliambulatorio

    Collegno

    29Gradenigo

    Visitagastro-

    enterologica

    Grazie alla Rete si può prenotare a casa come allo sportello Asl

    Trecento giorniper un controllodal cardiologo

    “Ma nei centri minori si passa in tempi più brevi”

    LA REGIONE

    «Con il sistema recallnel 2010 recuperati12 mila posti liberi»

    «Troppeprescrizioni inutili»Tra le cause dell’intasamento delle liste d’attesa - secondo la Regione - ci sono le troppeprescrizioni inappropriate, a cominciare da esami come la Tac e la Risonanza magnetica

    DOMENICA 13 MAGGIO 2012 Cronaca di Torino 51LA STAMPA T1 T2 PR

  • il casoMARCO ACCOSSATO

    Non si chiamerà«Ufficio liste d’at-tesa», ma la so-stanza è questa:abbattere le code

    infinite in Sanità. Alle Molinet-te nascono - per la primavolta -undirigenteeunostaffdedicatiesclusivamente alle attese. Fa-rà capo alla direzione sanitariae lavorerànonsoltantosul fron-tedell’appropriatezzadellepre-scrizioni creando un ponte framedici di famiglia e specialisti,ma monitorerà l’andamentodellerichiestedivisiteedesamiper cercare di individuare leanomalieda correggere.Verifi-cherà anche l’attività privata dichi lavora nel principale ospe-dale del Piemonte. Perché se èvero che la legge 120 prevedeche dove ci sono liste infinitenel pubblico si possa e debbamettere un limite a quelle nelprivato, anche sospendendol’attività intramoenia di unme-dico, è anche vero che in Pie-montenonè statomai fattonul-lasuquesto fronte.Impresa ardua ma non im-

    possibilequelladel dgdelleMo-

    linette, Angelo Del Favero, che -anche grazie al lavoro sulle atte-se - è riuscito a fare della sua exAsl in Veneto l’azienda sanitaria

    più virtuosa della regione. Si co-mincia da un software, un appli-cativocheverràpresentatoaRo-ma: creato dall’Organizzazioneattivitàamministrativee ospeda-liere che fa capo al Dipartimentoprogrammazione diretto dalladottoressa Alessandra Bruscoha come obiettivo la trasparenzadelle liste d’attesa nella liberaprofessione. «Il privato - diceDelFavero - dev’essere una scelta,nonunanecessità». Inaltreparo-le: «Anche l’intramoenia va go-

    vernata, iniziando dagli sportelliprenotazionidistinti».Si comincia subito. «Biso-

    gnerà pensare a come sfruttarein modo più ampio possibile leapparecchiature, estendendomagari l’orario delle visite an-che al sabato - dice Del Favero-. E bisognerà, come ho fatto inVeneto con l’Università cattoli-ca, occuparsi inmodo particola-re delle specialità che hanno itempi d’attesa clamorosamen-te fuori dalla norma».

    Sono attesi per oggi i motividella sentenza Eternit: 91 gior-ni fa Giuseppe Casalbore, pre-sidentedella primasezionepe-nale del tribunale, Fabrizia Pi-ronti e Alessandro Santange-lo, giudici a latere, condanna-rono a 16 anni di carcere cia-scuno Stephan Schmidheiny eLouis de Cartier, i vertici dellamultinazionale dell’amiantoEternit. Disastro doloso eomissioni volontarie di normeantinfortunistiche i reati che ipmRaffaele Guariniello, Gian-franco Colace e Sara Panellihanno contestato loro e chehanno trovato ampio ricono-scimento nella decisione delcollegiogiudicante.Ampio e non totale: il disa-

    stro ambientale che ha acco-munato i lavoratori delle fab-briche Eternit e i cittadini chenon vi eranomai entrati è sta-to escluso per il sito diBagnoli,Napoli, suscitando reazioni lo-cali. Con le motivazioni final-mente i giudici possono espri-mersi, dire perché e per comehanno condannato gli imputa-ti per la strategiadel gruppoal-l’interno delle aziende e al-

    l’esterno a Casale Monferrato enon altrove. La differenza, ri-spettoaBagnoli, ègiànellecose:a Napoli è stata la procura tori-nese ad incaricarsi di ricostrui-re lemorti permesotelioma, tan-tissime, fra i dipendentiEternit.Oltre la fabbrica era una

    grande difficoltà proseguirecon le indagini epidemiologi-che e aNapoli c’è stata più fata-lità che consapevolezza in que-sti decenni. Tanto meno c’èstata mobilitazione per rico-struire i percorsi delle malat-tie provocate dalla dispersionedei detriti di amianto.Le tremila vittime in cima al

    capo di imputazione sono stateregistrate entro il febbraio2008, quando i pm chiusero leindagini. Da allora lavoratori ecittadini hanno continuato amorire e un bel caso fa coincide-re oggi il deposito delle motiva-zioni del processone con l’iniziodi uno dei tanti processini perchi è caduto dopo: Carmela,Giulio e Orazio, dipendenti Sa-ca (Eternit) di Cavagnolo. Diomicidio colposo rispondonoquattro dirigenti intermedi, ita-liani, svizzeri e belgi. [AL. GA.]

    IHa 90 anni, ma dovràattendere sei mesi per unavisita ortopedica. E’ unodei casi limite della Sanitàpiemontese, raccontato ie-ri sulle colonne del nostrogiornale. E riesplode così laquestione liste d’attesa: inalcuni casi si aspetta oltre200 giorni una visita.

    Visite private sotto osservazioneSono da sempre le stesse specialitàa registrare i tempi d’attesa

    infiniti: si può aspettaremesi anche un’eco o una mammografia

    Il nuovo direttore crea un ufficio che controllerà i tempi

    Molinette, unmanagersfida le liste d’attesa

    GiustiziaCommozione

    finoallelacrimein

    attesadellaletturadella

    clamorosasentenza

    chehacondannato

    iverticiEternit

    DirettoreAngelo

    DelFaverodirige il

    principaleospedaledel

    Piemontedauna

    settimana

    MORTI D’AMIANTO TREMILA VITTIME FINO AL 2008

    Oggi lemotivazionidella sentenzaEternit

    Sulla «Stampa»

    62 Cronaca di Torino LA STAMPALUNEDÌ 14 MAGGIO 2012T1 T2 PR CV

  • Ogni tanto capita di do-versi imbattere in cir-costanze imprevedibi-li, non programmatené volute. Situazioni

    in cui il destino sembra che si di-verta a prendersi gioco di noi, for-se per darci segnali, forse per farciprendere i binari giusti da percor-rere. Com'è successo ad un ragaz-zo di 17 anni, studente della IV Abilingue al Liceo scientifico Avoga-dro di Vercelli. Guido Brunieraama studiare la matematica e la fi-sica. Ma si è classificato quarto al-le finali nazionali delle Olimpiadidi Italiano, per la categoria Scuolesecondarie di secondo grado. Sonostate organizzate per il secondoanno consecutivo a Firenze dal mi-nistero dell'Istruzione, e hannocoinvolto, dallo scorso febbraio,15.000 studenti di 1500 scuole diogni grado di tutte le regioni. Par-tecipavano anche due scuole italia-ne all'estero, a Capodistria (Slove-nia) e Fiume (Croazia). Ma l'Italia-no è la materia che Guido ama dimeno. Non va proprio benissimo,dice, perché ha «solo» 7 di media.Voto a cui molte generazioni di stu-denti avrebbero messo la firma adocchi chiusi. Ma per lui è basso, alconfronto dei 9 o 10 che prende nel-le materie, come quelle scientifi-che. E allora perchè partecipare, earrivare quarti, ad un concorsosulla disciplinameno amata?Guido è stato spinto dalla sua in-

    segnante di italiano, la professo-ressa Anna Vanoli. Ma in realtànon era troppo convinto. Ha passa-to le prime selezioni, e in men che

    non si dica è arrivato a Firenze, do-ve ha partecipato alle finali. Eral'unica «mente» a rappresentare ilPiemonte. «Conoscevo il tipo di pro-ve che avrei sostenuto durante laprima tornata di test, e mi sono but-tato - commenta il ragazzo -; c'era-no da analizzare l'ortografia, il lessi-co e la logica di alcuni testi. Eranoprove molto nozionistiche, si tratta-va di un lavoro meccanico. Forseper questo motivo è stato tutto faci-le». Superate le prime due selezioni,arriva il momentodi fare sul serio.Sessantadue stu-denti si sono sfida-ti in finale in unaserie di prove diabilità e competen-za linguistica, pre-disposte da ungruppo di lingui-sti. A giudicarliTullio De Mauro,docente alla Sa-pienza di Roma, e Alberto Siniga-glia, giornalista de La Stampa.C'era da riassumere un articolo suAldo Moro, da comporre un testo inprosa di carattere sociologico e infi-ne da commentare la descrizione diuna città. Una passeggiata, per ilvercellese, che però non riesce adagguantare il primo posto, conqui-stato da una studentessa di Verona.

    Pensava di trovare tanti «sec-chioni», dice, invece s'è trovato da-vanti molti ragazzi come lui, sempli-ci e con entusiasmo da vendere. Èandato fino a Firenze con Ivo Maz-za, professore di storia e filosofia,perchè la sua prof non poteva. «Benvengano competizioni come queste- commenta - servono per spronare iragazzi allo studio. È stata una bellaesperienza anche per me». Soddi-sfatta anche Claudia Coppo, respon-sabile dell'iniziativa per lo Scientifi-

    co: «È stato un suc-cesso oltre leaspettative - dice -è una buona occa-sione per mettersiin gioco, per cre-scere. Lo rifaremosicuramente».Guido non sa

    ancora che cosa fa-rà da grande. Neltempo libero suo-na il pianoforte,

    l'organo, e gioca a tennis. Studia so-lo un'ora e mezza al giorno. Vorreb-be tanto partecipare alle Olimpiadidi matematica e fisica, le sue mate-rie predilette, ma ogni anno perdedurante le selezioni preliminari.Forse, per lui, un inequivocabile se-gno del destino, un'indicazione perfargli prendere la strada umanisti-ca, a discapito di quella scientifica.

    Gliinsegnanti

    ClaudiaCoppo

    eIvoMazzahannofatto iltifoperGuido

    chehapartecipato

    alleOlimpiadidi Italiano

    il casoROBERTO MAGGIO

    VERCELLI

    Nessuna novità sostanzialedal Piano sanitario regionale.Il Partito Democratico di Ver-celli espone tutte le sue per-plessità riguardo la riorganiz-zazione degli ospedali presen-tata qualche giorno fa dalnuovo direttore dell’Asl, Fe-derico Gallo. Tanti i dubbiespressi dal consigliere regio-nale Nino Boeti, ospite del cir-colo di via Giovine Italia. «Inun anno e mezzo non hannofatto nulla - commenta - eniente faranno in futuro gra-zie al nuovo Piano. Anzi, ci sa-ranno risvolti negativi, come

    l’aumento dei costi per le nuo-ve “creazioni”, le federazioni.Non ci sarà ricambio di perso-nale e si perderanno 1400 postidi lavoro. Tutto ciò con i servizisociali sull’orlo dell’abisso». Ri-guardo i costi, sottolinea come«gli stipendi dei nuovi direttoriinfluiranno per un milione dieuro all’anno, e la scelta dei no-mi è stata di pura matrice poli-tica».Immagina quindi un futuro

    molto incerto riguardo la sani-tà piemontese, «in cui verran-no ulteriormente ridotti i postiletto, che attualmente sono 3,5

    ogni 100 abitanti. E per il 2012sono previsti 30 milioni di euroin meno nelle casse degli ospe-dali». Neanche l’ombra, quindi,di quel piano sconvolgente pre-sentato da Cota due anni fa, se-condo il consigliere regionale.Che punta l’attenzione anchesul nuovo SS. Pietro e Paolo diBorgosesia, «declassato a ospe-dale di territorio, mentre puòoffrire molto di più». Boeti, poi,punta su uno degli aspetti car-dine della riforma: «Hanno abo-lito la divisione tra ospedale eterritorio - continua - mentrela continuità territoriale era as-solutamente da mantenere».Infine, rivolge lo sguardo alpassato: «Avevamo già presen-tato noi, con il precedente go-verno, un piano di riordino del-la sanità - conclude - ora Cota ei suoi colleghi ne stanno racco-gliendo i frutti, andando a tuttele inaugurazioni». [R. MAG.]

    NUMERI, CHE PASSIONE«I voti più alti? Nelle materie

    scientifiche. Studioun’ora e mezza al giorno»

    Superstudente

    GuidoBruniera

    ha17anniedèstudente

    della IVAbilingueal

    Liceoscientifico

    AvogadrodiVercelli

    SFIDA TRA 15 MILA STUDENTI«Lamia prof mi ha spintoa partecipare al concorso

    Unico piemontese in finale»

    Guido Bruniera dello Scientifico quarto alle Olimpiadi di ortografia e lessico

    SANITA’. IL CONSIGLIERE PD BOETI

    “Il piano regionale nonci convinceNuovi direttori scelti dalla politica”

    Due vercellesi tra i trentafondatori di Italia Futura Pie-monte, l’emanazione regiona-le dell’associazione naziona-le promossa da Luca Corde-ro diMontezemolo. Sono Pie-ro Garrione, 65 anni, impren-ditore agricolo ed ex presi-dente dell'Ente nazionale ri-si, e GabrieleMolinari, 36 an-ni, avvocato, già consiglierecomunale di Vercelli per ilPd e già coordinatore regio-nale di Anci Giovane Piemon-te, che è stato nominato vice-presidente regionale.«Italia Futura Piemonte

    conta già oggi su oltre 3 milaadesioni - commenta Molina-ri-. E’ una cassa di risonanzaper le idee, i progetti e gli sce-nari che possono nascere dal-la conoscenza dei problemi re-ali e dalla passione civile disingoli cittadini e di altre real-tà associative». Nei prossimidue mesi «proporremo unasorta di viaggio nei territoridel Piemonte, un road show dioltre 60 incontri per presenta-re, far nascere e radicare que-sta associazione nei centriprincipali di questa meravi-gliosa regione». [R. V.]

    NOMINA. CON LUI C’È GARRIONE

    ItaliaFuturaPiemonteMolinari vicepresidente

    “Io, campionedi Italianopazzo per laMatematica”

    Nino Boeti

    58 Vercelli LA STAMPAMARTEDÌ 15 MAGGIO 2012BI

  • SANITÀDimissione pazienti. Saràcoordinata a livello centrale

    Alba e Bra. Si preparanoall’ospedale unico a Verduno

    Riduzione, rispettoal 2011, del costocomplessivo difunzionamentodell’azienda nel

    2012 e 2013; attivazione degliadempimentinecessarialla co-stituzione della Federazionesovrazonale: sono gli obiettivicomuni che i 3neodirettori ge-nerali delledueAsl edell’ospe-daleS. Croce hannoavuto dal-la Regione. Sono scritti negliallegati alle delibere con cui, ainiziomese, sonostati nomina-ti Giovanna Baraldi (direttore

    dell’azienda ospedaliera S.Croce e Carle), Gianni Bonelli(Asl Cn1) eGiovanniMonchie-ro (AslCn2).Resteranno in ca-rica per tre anni, in corrispon-denzadella durata delmanda-todellaGiuntaCota.Oltre ai punti comuni (me-

    no costi, la costituzione dellaFederazione e il conferimentodelle funzioni per garantirnel’operatività), ci sono altri«mandati» particolari, relativial Piano socio sanitario regio-

    nale 2012-2015 o da applicare«in base alle indicazioni che sa-rannodefinite conapposita deli-berazione».Ad esempio per l’ospedale di

    Cuneo c’è la costituzione di «di-partimenti strutturali inter-ospedalieri» e di una «strutturaorganizzativa per la gestionedelle dimissioni, in collaborazio-ne con quella analoga dei Di-stretti»; in pratica: struttureper collaborare con gli altriospedali della Granda e per ge-

    stire la dimissione dei pazientisul territorioper riabilitazioneecuredopo il ricovero.Per l’Asl Cn1 la Regione pre-

    vede di «attuare il censimentodell’amianto secondo le indica-zioni definite da Regione-Ar-pa», «attuare la riconversionedell’ospedale di Fossano» e «re-alizzare il programma di utiliz-zo ottimale del nuovo ospedalediMondovì».Per l’AslCn2, invece, il diret-

    tore generale dovrà «attuare il

    censimentodell’amianto» e «re-alizzare il programmadi chiusu-ra/riconversione dei presidi diAlba e di Bra contestualmenteall’operativitàdel nuovoospeda-le di Verduno», oltre ad «attiva-realmenounCentrodi assisten-za primaria». Quest’ultimo èuna strutura polifunzionale, do-ve lavorano insiememedici di fa-miglia e specialisti dell’Asl. Po-trebbe sorgere all’interno diuno dei due ospedali «svuotati»appenaVerdunofunzionerà.

    ANDREA GIACCARDI

    SAVIGLIANO

    A inaugurare il nuovo dipar-timento di Endocrinologiac’era il direttore dell’Asl Cn1,Gianni Bonelli, accompagna-to dal preside della facoltà diMedicina e Chirurgia del-l’Università di Torino, EzioGhigo. Ieri mattina, nei localidell’ex Laboratorio analisi, ildirettore del reparto, Salva-tore Endrio Oleandri, ha rin-graziato coloro che hanno re-so possibile la realizzazionedi un sistema distribuito d’as-

    sistenza endocrinologica e dia-betologica su tutto il territoriodell’Asl.«Nel 2008 si decise di tra-

    sferire tutte le risorse speciali-stiche sotto un unico repartospecialistico con sede princi-pale all’ospedale di Savigliano,dove sono collocati i letti di de-genza, il Day Hospital e DayService oltre che gli ambulato-ri specialistici dedicati. Le al-tre sedi ambulatoriali sono aMondovì, Ceva, Saluzzo, Cu-neo e Racconigi», ha spiegatoOleandri, che ha anche sottoli-

    neato l’incremento dell’attivi-tà di ricovero e ambulatoriali,che conta circa 21.500 presta-zioni all’anno.È intervenuto anche il dot-

    tor Baldassare Doronzo, cheha richiamato l’attenzione sul-l’importanza della prevenzio-ne, quindi della necessità di

    monitorare i soggetti diabeticie a rischio.Intanto è stata anche an-

    nunciata la riapertura, giove-dì, del nuovo Pronto soccorso,chiuso un anno fa, con il trasfe-rimento dell'attività nella vec-chia area, a causa di un proble-ma ai pavimenti.

    Per accedere al nuovo servizioambulatoriale di Traumatolo-giadello sport sipassadal corti-le interno dell’ospedale «SantoSpirito». Al primo piano si in-contrano la segreteria per l’ac-coglienza dei pazienti e lo stu-dio del medico responsabile, ildottor Cesare Ferro. Poco do-po lo studiodeldottorGianlucaToselli, chesi occupadiMedici-na dello sport e rilascia le certi-ficazioni di idoneità allo svolgi-mento di qualsiasi disciplina.Spiega Cesare Ferro: «L’AslCn2 Alba-Bra ha attivato un

    servizio ambulatoriale di Trau-matologia dello sport, rivolto adatleti e sportivi, agonisti e amato-riali, che abbiamo subito traumio lesioni durante l’attività sporti-va». Per prenotare le visite c’è ilnumero verde 800530530 delCup, oppure lo sportello (lunedì-venerdì,dalle8alle 18, con l’impe-gnativa delmedico curante di ri-chiesta «visita specialistica orto-pedia dello sport», insieme a undocumento emesso dalla societàsportiva di appartenenza, nelquale venga riportata in sintesiladinamicadel trauma. [V. M.]

    Parola d’ordine: “Risparmiare”

    Savigliano

    LanuovaEndocrinologiadel “SantissimaAnnunziata”

    Bra

    Al “Santo Spirito” ambulatoriodi Traumatologia sportiva

    I Stanno prendendo for-ma, a Cortemilia, i tanto attesiprogetti sulla sanità voluti dal-la maggioranza comunale do-po l’insediamento nel 2010 econdivisi da Asl Cn2, Regionee associazione «Santo Spiri-to», di cui fanno parte unatrentina di imprenditori dellazona, con lo scopo di raccoglie-re fondi per finanziare iniziati-ve in previsione dell’ospedale«Alba-Bra» a Verduno. Primasu tutti la realizzazione dellapiattaforma per l’elisoccorso«24 ore su24», nell’area del-l’ex Langatessile.«Gli interventi per consentireil volo diurno sono stati appal-tati ieri - ha spiegato il sindacodi Cortemilia, Graziano Mae-stro- e dureranno circa duemesi. Per avere la disponibilitàdel servizio notturno, invece,dovremo aspettare che sia atti-vata la frequenza radar civile,ma penso che entro fine annoil problema si possa risolvere.L’elicottero, se così fosse, po-trebbe raggiungere sia di gior-no che di notte tutti gli ospe-dali principali della Regione insoli 10 minuti di volo, risolven-

    do in maniera incisiva il proble-ma della viabilità verso Verdu-no. Saremmo addirittura unadelle prime realtà italiane adavere questo tipo di servizio etutti i Comuni del circondariopotrebbero usufruirne. Prossi-mamente, faremo una riunio-ne con i sindaci per coinvolger-li nel piano».Il secondo progetto, avvallatodal Comune in sinergia con lacooperativasociale «Opera», ri-guarda la creazione di una pa-lestra di fisioterapia territoria-le, di una sala per i prelieviematici e di uno sportello Cupper la prenotazione di esami,che sia di supporto al poliam-bulatorio dell’ Asl Cn2 dal lune-dì al venerdì. Un’altra idea è latomola benefica promossa daldirettivo della onlus «SantoSpirito». [M. A.]

    A CortemiliaPista anche notturna per l’Elisoccorso

    LORENZO BORATTO

    È l’obiettivo assegnato dalla Regione ai direttori dell’ospedale “S. Croce e Carle” e delle dueAsl

    Sede ospiteGliufficidellaFederazioneilnuovoverticechedovrebbe«governare»dalpuntodi

    vista logisticole treaziendedellaGrandadovrebbero

    trovarepostoinviaCarlo

    Boggio

    CerimoniaDasinistra

    EnricoFerreriGianniBonelli

    EndrioOleandri

    BaldassarreDoronzo

    edEzioGhigo

    SICUREZZA

    Le Aziende dovrannoanche fare il censimento

    delle strutture con amianto

    GrazianoMaestro

    Il sindacodiCortemiliaè

    statotra isostenitoridellapista

    MARTEDÌ 15 MAGGIO 2012 Cuneo e provincia 53LA STAMPA CN

    RASSEGNA STAMPA 12 MAGGIO TORINO: I futuri medici di famiglia occupano l'Ordine (La Repubblica)

    RASSEGNA STAMPA 13 MAGGIOTORINO: Dossier sulle liste d'attesa (La Stampa)

    RASSEGNA STAMPA 14 MAGGIOTORINO: Molinette, un manager sfida le liste d'attesa (La Stampa)

    RASSEGNA STAMPA 15 MAGGIOBIELLA: "Il piano regionale non ci convince Nuovi direttori scelti dalla politica" (La Stampa) CUNEO: Parola d'ordine: "Risparmiare" (La Stampa)