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tfeffl Cllnica Santa Rita, revocati gli arresti all'urologo Vercesi e all'anestesista Sala MILANO. L'urologoAugusto Vercesi e l'anestesista Giuseppe Sala, arrestati per falso e truffa nell'ambito dell'inchiesta sulla ciinica Santa Rita, sono stati scarcerati. Il gip Micaela Curami ha revocato per entrambi la misura degli arresti domiciliari. Rigettata invece un'analoga istanza depositata dal difensore del neurochirurgo Mario Baldini. Casini (Mpv) rilancia la petizione sullavita RUZOMBEROK (SLOVACCHIA). Il presidente del Movimento per la vita ed eurodeputato dell'Udc, Carlo Casini, è intervenuto al XXIII Congresso internazionale per la Famiglia all'Università Cattolica di Ruzomberok, in Slovacchia. Casini ha rilanciato la petizione per riconoscere il diritto alla vita di ogni essere umano a partire dal concepimento e il sostegno alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Il progetto èstato approvato prima a Strasburgo nel dicembre 2007 e poi a Roma nel maggio scorso da un primo nucleo di rappresentanti di movimenti e associazioni per la vita. «Il principale problema politico è restituire verità ai diritti dell'uomo - hadichiarato - per questo il tema della vitae della famiglia sono centrali». Casini ha poi richiamato la Dichiarazione universale dei Diritti dell'uomo, promossa dalle Nazioni Unite nel 1948, in cui si riconosce la dignità umana e si affermano come fondamentali i valori della vita e della famiglia. «Nella Carta di Nizza, invece, la tendenza sessuale ha sostituito la distinzione dei sessi - haaccusato - c'è la dimenticanza dei concepiti nella proclamazione del diritto alla vita ed è stata abbandonata la formula che nella Dichiarazione definiva la famiglia nucleo fondamentale». Staminali «versatili» nei vasi sanguigni MILANO. «Un importante passo avanti per le potenziali applicazioni della medicina rigenerativa». Paolo Rebulla, responsabile dell'Unità di medicina trasfusionale, terapia cellulare e criobiologia del Policlinico di Milano, nonché direttore della Celi Factory dello stesso istituto, definisce così i risultati di uno studio che ha individuato nelle pareti dei vasi sanguigni una sede di cellule staminali mesenchimali. «Queste cellule - continua Rebulla - sembrano facilmente orientagli a svolgere unafunzione riparativa dei danni che si manifestano nei tessuti e negli organi nel corso dei processi fisiologici dell'invecchiamento e durante alcuni processi patologici causati dalle malattie». La ricerca, cui hanno partecipato scienziati del Policlinico di Milano e che è stata pubblicata su Celi Stem Celi, individua una nuova localizzazione di staminali mesenchimali, che «si trovano intorno ai capillari e sono presenti ovunque, dal pancreas al tessuto adiposo» spiega Lorenza Lazzari, direttore ricerca e sviluppo della Celi Factory del Policlinico di Milano. Queste cellule, individuate con particolari marcatori, sono chiamate periciti e di sono rivelate in grado di dare origine a muscolo, ma anche ossa, cartilagine e tessuto adiposo. In particolare, aggiunge Gian Battista Dianzi, responsabile dell'Unità di cardiologia del Policlinico di Milano, «potrebbero essere coinvolte nel processo di riparazione del tessuto miocardico», cioè il tessuto del cuore colpito da infarto. «Recentemente - aggiunge Dianzi - ricercatori dell'Università di Francoforte hanno dimostrato che l'iniezione intracoronarica di cellule staminali mesenchimali, effettuata in pazienti affetti da infarto del miocardio, stimola la rigenerazione di tessuto miocardico vitale e migliora la funzione contrattile del ventricolo sinistro». (En.Ne.) DIMENTICATA Tra i capisaldi del documento di programmazione dei prossimi tre anni il potenziamento della medicina del territorio e la riduzione degli ospedali ; In Puglia la sanità «favorisce» l'aborto Nel piano approvato dal Consiglio regionale apertura anche alla RU486 Ignorate le perplessità del mondo cattolico L'arcivescovo Cacucci: la tutela della vita è inadeguata DA BARI GAETANO CAMPIONE 1 1 piano della salute, approvato dalla Regione Puglia, spiazza tanti. E certo non piace al mondo cattolico. Le forti perplessità legate ai tre nodi della legge (aborto, pillola del giorno dopo ed educazione alla sessualità) rimangono in piedi. Nonostante sia stato accolto l'invito alla riflessione, rivolto ai consiglieri regionali dall'arcivescovo di Bari- Bitonto monsignor Francesco Cacucci, in qualità di presidente della Conferenza episcopale pugliese. Il presule aveva infatti sottolineato come il piano regionale sulla salute non difendesse adeguatamente il principio della tutela della vita: «Preoccupa - aveva affermato tra l'altro - l'accelerazione verso l'introduzione della pillola Ru486 con una sorta di privatizzazione dell'aborto che mortifica le donne, costrette a vivere uno dei momenti più drammatici della propria esistenza nella solitudine». La maggioranza di centrosinistra, come segno di attenzione, aveva lasciato upo spiraglio aperto verso l-approvazione dei consultori familiari privati che hanno, generalmente, il punto di riferimento nell'area cattolica. Via libera a patto che si sottopongano al processo di accreditamento: devono cioè rispondere a determinati standard qualitativi, comuni a tutte le altre strutture sanitarie private. L'azione della Regione punterà a ' campagne di educazione che mettano le donne in condizione di evitare il ricorso all'aborto. «Non offriamo nessun finanziamento ai consultori privati», ha precisato il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Proprio le donne sono state individuate come soggetto fragile al centro della politica sanitaria. Nei 70 ospedali previsti per la Puglia ci sarà spazio per 17.621 posti letto. Tra i capisaldi, la prevenzione, il potenziamento della medicina del territorio, l'attenzione agli immigrati i IL DATO Maglia nera per interruzioni di gravidanza La Puglia ha la maglia nera, condivisa con la Liguria, per il numero di interruzioni di gravidanza praticate, che si attesta sul 12 per cento. Non solo. Ogni anno più di mille minorenni pugliesi abortiscono volontariamente e solo il IO per cento delle donne che richiede l'Igv si rivolge ad un consultorio familiare. quali, anche se in mancanza del permesso di soggiorno, possono essere assistiti dai medici di base. Scelte assai più discutibili, invece, per i temi eticamente sensibili. Nessun ripensamento su aborto chimico (già praticato in Puglia), pillola delgiorno dopo (reperibile da chiunque nelle farmacie, ma il piano ora ne consente l'acquisto .„ u anche nei consultori) ed educazione alla sessualità. In una Regione che ha la maglia nera nazionale per il numero di interruzioni volontarie di gravidanza, ci si spettava qualcosa di più. Il documento approvato a maggioranza, col voto contrario del centrodestra e di uno dei due consiglieri del Pdci, prevede in tre anni (2008-2010) che il 5% delle risorse disponibili sia utilizzato per la prevenzione; il 44% agli ospedali e il 51% alla medicina territoriale. Secondo il nuovo piano ci sono troppi ospedali in attività: molti saranno riconvertiti in strutture territoriali, da poliambulatori a case della salute. Quattro i gradi di classificazione dei nosocqmi: primo livello (con discipline di base); livello intermedio (più specialità complesse); riferimento (discipline ad alta complessità); territorio (per aree geografiche svantaggiate). Ora si aspettano i piani attuativi locali da parte dei manager, figura decisiva: saranno loro, infatti, a definire i posti letto in ogni reparto di ciascun ospedale. Al piano regionale spetta solo determinare il fabbisogno di posti letto per specialità e province. Un aspetto che na suscitato l'ira dell'opposizione secondo la quale il piano predilige «genericità e indeterminatezza». «Ignorate tutte le nostre proposte DA MILANO ENRICO NEGROTTI vevamo presentato molte proposte mi- gliorative del piano sanitario regionale ma non è stato accolto quasi nulla: solo il possibi- le accreditamento dei consultori fa- miliari di enti non profit. Il model- lo adottato dal piano sanitario pu- gliese lascia molto a desiderare e non si ve'de alcuna volontà di inter- venti adeguati per la prevenzione dell'aborto». Lodovica Carli, presi- dente della sezione pugliese del Fo- rum delle associazioni famigliali, è delusa ma decisa a non demordere nella battaglia per la difesa della vi- ta e delle funzioni sociosanitarie dei consultori. Perché il piano sanitario regionale non vi convince? Il piano presenta aspetti interes- santi, ma delude sulla tutela della maternità, la prevenzione dell'a- borto, i modelli educativi da pro- porre alle nuove generazioni. Quan- do è stato approvato dalla giunta re- gionale, come Forum abbiamo ma- nifestato le nostre riserve e abbiamo presentato molte proposte miglio- rative, tradotte in emendamenti presentati da consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti. Ma alla fine il testo approvato dal Consiglio regionale non ha concesso nulla, salvo la possibilità - prima negata' - ai consultori familiari gestiti da en- ti e associazioni non profit di far par- te del sistema di consultori pubbli- ci previo accreditamento. Quali sono i punti che contestate? Innanzi tutto la fisionomia dei con- Carli (Forum famiglie): si punta sul lato sanitario dei consultori escludendo quello sociale La prevenzione dell'aborto? Resta la pillola del giorno dopo sultori viene a essere modellata so- lo su una funzione sanitaria, figlia del Progetto obiettivo materno in- fantile stilato anni fa dall'Istituto su- periore di sanità: un paradigma del tutto insufficiente, cne nega la va- lenza anche sociale del consultorio, che diventa solo una sorta di am- bulatorio. Ma il consultorio deve a- vere spazi educativi per gli adole- scenti, le coppie, le nuove genera- zioni, tra le quali sono in crescita le malattie a trasmissione sessuale che mettono a rischio anche la fertilità. Invece è stata rifiutata anche la pre- senza di insegnanti di metodi natu- rali e di associazioni di volontaria- to nei consultori pubblici. E con molte scelte discutibili sul fronte della difesa della vita. Per esempio? La distribuzione della pillola del giorno dopo dovrà essere assicura- ta in tutti ì presidi sanitari di emer- genza, quali guardia medica e pron- to soccorso. E nonostante l'asses- sore abbia assicurato la libertà di prescrivere del medico, ciò non è scritto da nessuna parte nel Piano. Quindi prevediamo contrasti con il diritto all'obiezione di coscienza. Per nonparlare della RU 486 garan- tita in sei presidi sanitari regionali e della diagnosi preimpianto assicu- rata nonostante la legge 40. Vedete soluzioni ai problemi della salute materno-infantile in Puglia? Proprio in questo ambito si mani- festano gravi incongruenze. Per contrastare il frequente ricorso al- l'interruzione di gravidanza delle a- dolescenti e il fenomeno degli aborti ripetuti, si punta solo sulla pillola del giorno dopo e su percorsi di e- ducazione sessuale con programmi che saranno definiti solo da uffici scolastici regionali, senza alcun coinvolgimento dei consultori. Stati vegetativi, un vertice governo-regioni per le linee guida disabili II sottosegretarioal Welfare Eugenia Roccella ha convocato un incontro a Roma Lettera di Berlusconi a Salvatore Crisafulli, il paziente catanese che voleva lasciarsi morire U n vertice con le Regioni «per defi- nire le linee guida sullo stato vegetativo». L'ha annunciato ieri il sot- tosegretario al Welfare Eu- genia Roccella, che ha convocato a Roma per mercoledì prossimo i rap- presentanti regionali a un tavolo dove elaborare strategie di assistenza per i pazienti vegetativi (3 mi- la in Italia, tra loro anche Eluana Englaro). L'ap- puntamento del 17 set- tembre conferma che il governo intende venire incontro alle esigenze delle famiglie di queste persone, la cui situazione cllnica esige impegno co- stante, strutture adeguate e personale qualificato. Il sottosegretario ha an- nunciato il vertice dopo l'incontro al Ministero della Salute con Salvatore Crisafulli, il 43enne cata- nese uscito tre anni fa dal- lo stato vegetativo e ora affetto da sindrome «locked-in» (che rende possibili solo attraverso un computer le comuni- cazioni di una persona cosciente con il mondo e- sterno). A Crisafulli, che era accompagnato dai suoi fratelli e che merco- ledì aveva annunciato di volersi lasciar morire per protestare contro l'ab- bandono nel quale versa, la Roccella ha consegna- to una lettera personale del presidente del Consi- glio Berlusconi annun- ciandogli l'impegno del governatore della Sicilia Raffaele Lombardo ad as- sicurare i fondi necessari per un'adeguata assisten- za sanitaria domiciliare. «Al di là del singolo caso - ha spiegato il sottosegre- tario al Welfare - l'esecu- tivo già dal 23 luglio si è mosso per risolvere i pro- blemi di tutti i malati in stato vegetativo». Oltre al- le linee guida da definire con le Regioni, Eugenia Roccella ha ricordato che «è stato istituito un tavo- lo di lavoro con i rappre- Al lavoro anche una commissione scientifica e un tavolocon i rappresentanti dei familiari di malati e associazioni sentanti dei familiari dei malati e delle associazio- ni che se ne occupano. Li- na commissione scienti- fica ad hoc è stata incari- cata di studiare la que- stione, definendo meglio e più precisamente cos'è e quando ci si trova di fronte a uno stato vegeta- tivo, perché sulla defini- zione c'è ancora molta confusione». Nella sua lettera il pre- mier fa sue le parole con le quali Crisafulli gli si e- ra rivolto in una sua mis- siva: «Non può il diritto di morire diventare la nuova frontiera dei diritti uma- ni». «Personalmente - ag- giunge Berlusconi - non credo affatto nel "diritto a morire", ma in quello di essere curato e tutelato dallo Stato e dalle sue i- stituzioni, diritto che de- ve valere per tutti i citta- dini, in tutte le condizio- ni e in tutti i momenti del- la vita. Anch'io penso che solo una profonda dispe- razione e solitudine pos- sano spingere qualcuno a desiderare la morte». Ci- tando l'impegno del sot- tosegretario Roccella, il presidente del Consiglio aggiunge che «il governo si e mosso immediata- mente, anche se con di- screzione, senza cercare facile pubblicità, metten- dosi in contatto con lei e i suoi cari ancor prima che la sua lettera venisse resa pubblica». Quanto agli stati vegeta- tivi, Berlusconi spiega che «il Ministero della Salute e delle Politiche sociali (il Welfare, ndr) è già al la- voro per costruire percor- si assistenziali e di riabi- litazione efficienti e omo- genei per tutte le Regioni italiane. Non sarà un'im- presa facile veloce ma è un nostro impor- tante obiettivo, e lo rag- giungeremo». A Crisafulli il premier ga- rantisce che «un rappre- sentante dell'esecutivo verrà al più presto a visi- tarla, e le prometto che seguirò personalmente gli sviluppi del suo caso. Noi la aiuteremo: lei ci aiuti ad aiutarla, non abbandoni la sua lotta per il diritto al- la vita e alla cura». «La Re- gione Sicilia - ha poi con- fernato il presidente Lombardo - farà subito tutto il necessario per ri- solvere questo caso».

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Cllnica Santa Rita, revocati gli arrestiall'urologo Vercesi e all'anestesista Sala

MILANO. L'urologo Augusto Vercesi e l'anestesistaGiuseppe Sala, arrestati per falso e truffa nell'ambitodell'inchiesta sulla ciinica Santa Rita, sono stati scarcerati. Ilgip Micaela Curami ha revocato per entrambi la misuradegli arresti domiciliari. Rigettata invece un'analoga istanzadepositata dal difensore del neurochirurgo Mario Baldini.

Casini (Mpv) rilanciala petizione sulla vitaRUZOMBEROK (SLOVACCHIA). Il presidente delMovimento per la vita ed eurodeputato dell'Udc, CarloCasini, è intervenuto al XXIII Congresso internazionaleper la Famiglia all'Università Cattolica di Ruzomberok, inSlovacchia. Casini ha rilanciato la petizione per riconoscereil diritto alla vita di ogni essere umano a partire dalconcepimento e il sostegno alla famiglia fondata sulmatrimonio tra un uomo e una donna. Il progetto è statoapprovato prima a Strasburgo nel dicembre 2007 e poi aRoma nel maggio scorso da un primo nucleo dirappresentanti di movimenti e associazioni per la vita. «Ilprincipale problema politico è restituire verità ai dirittidell'uomo - ha dichiarato - per questo il tema della vita edella famiglia sono centrali». Casini ha poi richiamato laDichiarazione universale dei Diritti dell'uomo, promossadalle Nazioni Unite nel 1948, in cui si riconosce la dignitàumana e si affermano come fondamentali i valori della vitae della famiglia. «Nella Carta di Nizza, invece, la tendenzasessuale ha sostituito la distinzione dei sessi - ha accusato -c'è la dimenticanza dei concepiti nella proclamazione deldiritto alla vita ed è stata abbandonata la formula che nellaDichiarazione definiva la famiglia nucleo fondamentale».

Staminali «versatili» nei vasi sanguigniMILANO. «Un importante passo

avanti per le potenziali applicazionidella medicina rigenerativa». PaoloRebulla, responsabile dell'Unità dimedicina trasfusionale, terapiacellulare e criobiologia delPoliclinico di Milano, nonchédirettore della Celi Factory dellostesso istituto, definisce così irisultati di uno studio che haindividuato nelle pareti dei vasisanguigni una sede di cellulestaminali mesenchimali. «Questecellule - continua Rebulla -sembrano facilmente orientagli asvolgere una funzione riparativa deidanni che si manifestano nei tessutie negli organi nel corso deiprocessi fisiologicidell'invecchiamento e durantealcuni processi patologici causatidalle malattie». La ricerca, cui

hanno partecipato scienziati delPoliclinico di Milano e che è statapubblicata su Celi Stem Celi,individua una nuova localizzazionedi staminali mesenchimali, che «sitrovano intorno ai capillari e sonopresenti ovunque, dal pancreas altessuto adiposo» spiega LorenzaLazzari, direttore ricerca e sviluppodella Celi Factory del Policlinico diMilano. Queste cellule, individuate

con particolari marcatori, sonochiamate periciti e di sono rivelatein grado di dare origine a muscolo,ma anche ossa, cartilagine e tessutoadiposo. In particolare, aggiungeGian Battista Dianzi, responsabiledell'Unità di cardiologia delPoliclinico di Milano, «potrebberoessere coinvolte nel processo diriparazione del tessutomiocardico», cioè il tessuto delcuore colpito da infarto.«Recentemente - aggiunge Dianzi -ricercatori dell'Università diFrancoforte hanno dimostrato chel'iniezione intracoronarica di cellulestaminali mesenchimali, effettuata inpazienti affetti da infarto delmiocardio, stimola la rigenerazionedi tessuto miocardico vitale emigliora la funzione contrattile delventricolo sinistro». (En.Ne.)

DIMENTICATATra i capisaldidel documentodi programmazionedei prossimi tre anni

il potenziamento dellamedicina del territorioe la riduzionedegli ospedali ;

In Puglia la sanità«favorisce» l'abortoNel piano approvatodal Consiglio regionaleapertura anche alla RU486Ignorate le perplessitàdel mondo cattolicoL'arcivescovo Cacucci: latutela della vita è inadeguata

DA BARI GAETANO CAMPIONE

11 piano della salute,approvato dalla RegionePuglia, spiazza tanti. E

certo non piace al mondocattolico. Le forti perplessitàlegate ai tre nodi della legge(aborto, pillola del giornodopo ed educazione allasessualità) rimangono inpiedi. Nonostante sia statoaccolto l'invito allariflessione, rivolto aiconsiglieri regionalidall'arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor FrancescoCacucci, in qualità dipresidente della Conferenzaepiscopale pugliese. Il presuleaveva infatti sottolineatocome il piano regionale sullasalute non difendesseadeguatamente il principiodella tutela della vita:«Preoccupa - aveva affermatotra l'altro - l'accelerazioneverso l'introduzione dellapillola Ru486 con una sorta diprivatizzazione dell'abortoche mortifica le donne,costrette a vivere uno deimomenti più drammaticidella propria esistenza nellasolitudine». La maggioranzadi centrosinistra, come segnodi attenzione, aveva lasciatoupo spiraglio aperto versol-approvazione dei consultorifamiliari privati che hanno,generalmente, il punto diriferimento nell'areacattolica. Via libera a pattoche si sottopongano al

processo diaccreditamento:devono cioèrispondere adeterminatistandardqualitativi, comunia tutte le altrestrutture sanitarieprivate. L'azionedella Regionepunterà a 'campagne di

educazione che mettano ledonne in condizione dievitare il ricorso all'aborto.«Non offriamo nessunfinanziamento ai consultoriprivati», ha precisato ilpresidente della RegionePuglia Nichi Vendola. Propriole donne sono stateindividuate come soggettofragile al centro della politicasanitaria. Nei 70 ospedaliprevisti per la Puglia ci saràspazio per 17.621 posti letto.Tra i capisaldi, la prevenzione,il potenziamento dellamedicina del territorio,l'attenzione agli immigrati i

IL DATO

Maglia nera perinterruzioni digravidanzaLa Puglia ha la maglianera, condivisa con laLiguria, per il numerodi interruzioni digravidanza praticate,che si attesta sul 12per cento. Non solo.Ogni anno più di milleminorenni pugliesiabortisconovolontariamente esolo il IO per centodelle donne cherichiede l'Igv si rivolgead un consultoriofamiliare.

quali, anche se in mancanzadel permesso di soggiorno,possono essere assistiti daimedici di base. Scelte assaipiù discutibili, invece, per itemi eticamente sensibili.Nessun ripensamento suaborto chimico (già praticatoin Puglia), pillola delgiornodopo (reperibile da chiunquenelle farmacie, ma il pianoora ne consente l'acquisto .„ uanche nei consultori) ededucazione alla sessualità. Inuna Regione che ha la maglianera nazionale per il numerodi interruzioni volontarie digravidanza, ci si spettavaqualcosa di più. Il documentoapprovato a maggioranza, colvoto contrario delcentrodestra e di uno dei dueconsiglieri del Pdci, prevedein tre anni (2008-2010) che il5% delle risorse disponibili siautilizzato per la prevenzione;il 44% agli ospedali e il 51%alla medicina territoriale.Secondo il nuovo piano cisono troppi ospedali inattività: molti sarannoriconvertiti in struttureterritoriali, da poliambulatoria case della salute. Quattro igradi di classificazione deinosocqmi: primo livello (condiscipline di base); livellointermedio (più specialitàcomplesse); riferimento(discipline ad altacomplessità); territorio (peraree geografichesvantaggiate). Ora siaspettano i piani attuativilocali da parte dei manager,figura decisiva: saranno loro,infatti, a definire i posti lettoin ogni reparto di ciascunospedale. Al piano regionalespetta solo determinare ilfabbisogno di posti letto perspecialità e province. Unaspetto che na suscitato l'iradell'opposizione secondo laquale il piano predilige«genericità eindeterminatezza».

«Ignorate tutte le nostre proposteDA MILANO ENRICO NEGROTTI

vevamo presentatomolte proposte mi-gliorative del piano

sanitario regionale ma non è statoaccolto quasi nulla: solo il possibi-le accreditamento dei consultori fa-miliari di enti non profit. Il model-lo adottato dal piano sanitario pu-gliese lascia molto a desiderare enon si ve'de alcuna volontà di inter-venti adeguati per la prevenzionedell'aborto». Lodovica Carli, presi-dente della sezione pugliese del Fo-rum delle associazioni famigliali, èdelusa ma decisa a non demorderenella battaglia per la difesa della vi-ta e delle funzioni sociosanitarie deiconsultori.Perché il piano sanitario regionalenon vi convince?Il piano presenta aspetti interes-santi, ma delude sulla tutela dellamaternità, la prevenzione dell'a-borto, i modelli educativi da pro-porre alle nuove generazioni. Quan-do è stato approvato dalla giunta re-gionale, come Forum abbiamo ma-nifestato le nostre riserve e abbiamopresentato molte proposte miglio-rative, tradotte in emendamentipresentati da consiglieri regionali dientrambi gli schieramenti. Ma alla

fine il testo approvato dal Consiglioregionale non ha concesso nulla,salvo la possibilità - prima negata' -ai consultori familiari gestiti da en-ti e associazioni non profit di far par-te del sistema di consultori pubbli-ci previo accreditamento.Quali sono i punti che contestate?Innanzi tutto la fisionomia dei con-

Carli (Forum famiglie): si puntasul lato sanitario dei consultoriescludendo quello socialeLa prevenzione dell'aborto?Resta la pillola del giorno dopo

sultori viene a essere modellata so-lo su una funzione sanitaria, figliadel Progetto obiettivo materno in-fantile stilato anni fa dall'Istituto su-periore di sanità: un paradigma deltutto insufficiente, cne nega la va-lenza anche sociale del consultorio,che diventa solo una sorta di am-bulatorio. Ma il consultorio deve a-vere spazi educativi per gli adole-scenti, le coppie, le nuove genera-zioni, tra le quali sono in crescita lemalattie a trasmissione sessuale chemettono a rischio anche la fertilità.

Invece è stata rifiutata anche la pre-senza di insegnanti di metodi natu-rali e di associazioni di volontaria-to nei consultori pubblici. E conmolte scelte discutibili sul frontedella difesa della vita.Per esempio?La distribuzione della pillola delgiorno dopo dovrà essere assicura-ta in tutti ì presidi sanitari di emer-genza, quali guardia medica e pron-to soccorso. E nonostante l'asses-sore abbia assicurato la libertà diprescrivere del medico, ciò non èscritto da nessuna parte nel Piano.Quindi prevediamo contrasti con ildiritto all'obiezione di coscienza.Per non parlare della RU 486 garan-tita in sei presidi sanitari regionali edella diagnosi preimpianto assicu-rata nonostante la legge 40.Vedete soluzioni ai problemi dellasalute materno-infantile in Puglia?Proprio in questo ambito si mani-festano gravi incongruenze. Percontrastare il frequente ricorso al-l'interruzione di gravidanza delle a-dolescenti e il fenomeno degli abortiripetuti, si punta solo sulla pilloladel giorno dopo e su percorsi di e-ducazione sessuale con programmiche saranno definiti solo da ufficiscolastici regionali, senza alcuncoinvolgimento dei consultori.

Stati vegetativi, un vertice governo-regioni per le linee guida

disabiliII sottosegretario alWelfare EugeniaRoccella ha convocatoun incontro a RomaLettera di Berlusconia Salvatore Crisafulli, ilpaziente catanese chevoleva lasciarsi morire

U n vertice con leRegioni «per defi-nire le linee guida

sullo stato vegetativo».L'ha annunciato ieri il sot-tosegretario al Welfare Eu-genia Roccella, che haconvocato a Roma permercoledì prossimo i rap-presentanti regionali a untavolo dove elaborarestrategie di assistenza peri pazienti vegetativi (3 mi-la in Italia, tra loro ancheEluana Englaro). L'ap-puntamento del 17 set-tembre conferma che ilgoverno intende venireincontro alle esigenzedelle famiglie di questepersone, la cui situazionecllnica esige impegno co-

stante, strutture adeguatee personale qualificato. Ilsottosegretario ha an-nunciato il vertice dopol'incontro al Ministerodella Salute con SalvatoreCrisafulli, il 43enne cata-nese uscito tre anni fa dal-lo stato vegetativo e oraaffetto da sindrome«locked-in» (che rendepossibili solo attraversoun computer le comuni-cazioni di una personacosciente con il mondo e-sterno). A Crisafulli, cheera accompagnato daisuoi fratelli e che merco-ledì aveva annunciato divolersi lasciar morire perprotestare contro l'ab-bandono nel quale versa,

la Roccella ha consegna-to una lettera personaledel presidente del Consi-glio Berlusconi annun-ciandogli l'impegno delgovernatore della SiciliaRaffaele Lombardo ad as-sicurare i fondi necessariper un'adeguata assisten-za sanitaria domiciliare.«Al di là del singolo caso -ha spiegato il sottosegre-tario al Welfare - l'esecu-tivo già dal 23 luglio si èmosso per risolvere i pro-blemi di tutti i malati instato vegetativo». Oltre al-le linee guida da definirecon le Regioni, EugeniaRoccella ha ricordato che«è stato istituito un tavo-lo di lavoro con i rappre-

Al lavoro anche unacommissione scientificae un tavolo coni rappresentantidei familiari di malatie associazioni

sentanti dei familiari deimalati e delle associazio-ni che se ne occupano. Li-na commissione scienti-fica ad hoc è stata incari-cata di studiare la que-stione, definendo meglioe più precisamente cos'èe quando ci si trova difronte a uno stato vegeta-tivo, perché sulla defini-

zione c'è ancora moltaconfusione».Nella sua lettera il pre-mier fa sue le parole conle quali Crisafulli gli si e-ra rivolto in una sua mis-siva: «Non può il diritto dimorire diventare la nuovafrontiera dei diritti uma-ni». «Personalmente - ag-giunge Berlusconi - noncredo affatto nel "dirittoa morire", ma in quello diessere curato e tutelatodallo Stato e dalle sue i-stituzioni, diritto che de-ve valere per tutti i citta-dini, in tutte le condizio-ni e in tutti i momenti del-la vita. Anch'io penso chesolo una profonda dispe-razione e solitudine pos-

sano spingere qualcuno adesiderare la morte». Ci-tando l'impegno del sot-tosegretario Roccella, ilpresidente del Consiglioaggiunge che «il governosi e mosso immediata-mente, anche se con di-screzione, senza cercarefacile pubblicità, metten-dosi in contatto con lei ei suoi cari ancor primache la sua lettera venisseresa pubblica».Quanto agli stati vegeta-tivi, Berlusconi spiega che«il Ministero della Salutee delle Politiche sociali (ilWelfare, ndr) è già al la-voro per costruire percor-si assistenziali e di riabi-litazione efficienti e omo-

genei per tutte le Regioniitaliane. Non sarà un'im-presa né facile né velocema è un nostro impor-tante obiettivo, e lo rag-giungeremo».A Crisafulli il premier ga-rantisce che «un rappre-sentante dell'esecutivoverrà al più presto a visi-tarla, e le prometto cheseguirò personalmente glisviluppi del suo caso. Noila aiuteremo: lei ci aiuti adaiutarla, non abbandonila sua lotta per il diritto al-la vita e alla cura». «La Re-gione Sicilia - ha poi con-fernato il presidenteLombardo - farà subitotutto il necessario per ri-solvere questo caso».