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Ambiente Pubblica Amministrazione Sport INDICE Tre nuovi progetti per potenziare l’irrigazione nel Faentino 22/08/12 Il Resto del Carlino Ravenna 2 Il piano Giavazzi ora punta 2.5 miliardi di incentivi regionali 22/08/12 Il Sole 24 Ore 3 Accordo Anci-Befera, nuovi obiettivi antievasione 22/08/12 Il Sole 24 Ore 4 Spending review, taglio da 3.5 miliardi 22/08/12 Il Sole 24 Ore 5 Taglio dei Tribunalini al via Pronto il cronoprogramma 22/08/12 Il Sole 24 Ore 7 Per le tasse serve il rinvio a novembre 22/08/12 Il Sole 24 Ore 8 Aumento record per i tributi locali: +114% negli ultimi cinque anni 22/08/12 Il Sole 24 Ore 9 Napoli baratta gli immobili abusivi 22/08/12 Il Sole 24 Ore 10 Piano città, dossier da ripresentare 22/08/12 Il Sole 24 Ore 11 Nuova ordinanza in Emilia Romagna 22/08/12 Il Sole 24 Ore 12 I governatori chiedono la proroga dei versamenti 22/08/12 Italia Oggi 13 Ferrara è il comune più virtuoso 22/08/12 Italia Oggi 14 Tasse locali su del 114% negli ultimi 15 anni 22/08/12 Italia Oggi 15 Super garanzie per i creditori pa 22/08/12 Italia Oggi 16 AMICHEVOLI Stasera ad Alfonsine c’è il memorial Minguzzi 22/08/12 Il Resto del Carlino Ravenna 18 Prove generali Il Russi di misura sul Bagnacavallo 22/08/12 La Voce di Romagna Ravenna 19 Pagina 1 di 19

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Ambiente

Pubblica Amministrazione

Sport

INDICE

Tre nuovi progetti per potenziare l’irrigazione nel Faentino22/08/12 Il Resto del Carlino Ravenna 2

Il piano Giavazzi ora punta 2.5 miliardi di incentivi regionali22/08/12 Il Sole 24 Ore 3

Accordo Anci-Befera, nuovi obiettivi antievasione22/08/12 Il Sole 24 Ore 4

Spending review, taglio da 3.5 miliardi22/08/12 Il Sole 24 Ore 5

Taglio dei Tribunalini al via Pronto il cronoprogramma22/08/12 Il Sole 24 Ore 7

Per le tasse serve il rinvio a novembre22/08/12 Il Sole 24 Ore 8

Aumento record per i tributi locali: +114% negli ultimi cinque anni22/08/12 Il Sole 24 Ore 9

Napoli baratta gli immobili abusivi22/08/12 Il Sole 24 Ore 10

Piano città, dossier da ripresentare22/08/12 Il Sole 24 Ore 11

Nuova ordinanza in Emilia Romagna22/08/12 Il Sole 24 Ore 12

I governatori chiedono la proroga dei versamenti22/08/12 Italia Oggi 13

Ferrara è il comune più virtuoso22/08/12 Italia Oggi 14

Tasse locali su del 114% negli ultimi 15 anni22/08/12 Italia Oggi 15

Super garanzie per i creditori pa22/08/12 Italia Oggi 16

AMICHEVOLI Stasera ad Alfonsine c’è il memorial Minguzzi22/08/12 Il Resto del Carlino Ravenna 18

Prove generali Il Russi di misura sul Bagnacavallo22/08/12 La Voce di Romagna Ravenna 19

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AL TIMONE Massírno Pederzoli

dente del consorzio Cer — ha au-mentato la sensibilità verso il tema dell'acqua. Del resto, per l'agricol-tura mediterranea, l'irrigazione è un fattore decisivo. Lo testimonia il fatto che, quest'anno, il Canale emiliano-romagnolo batterà il re-cord del 2006, superando i 350 mi-lioni di metri cubi di acqua distri-buita».

SECONDO Pederzoli, un altro aspetto decisivo è quello delle di-ghe. «Ridracoli nacque tra mille perplessità, e oggi tutti riconosco-no che è fondamentale. Penso che la realizzazione di una seconda di-ga non debba essere un tabù: non sarebbe uno scempio ambientale, e risolverebbe molti problemi».

finì.

milla h pultaicee. col;

22/08/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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tN k",ANTIERE t:ASSE DI ESPANSIONE NELLE CAVE DI TEBANO, INVASI COLLINARI E TUBI IN PRESSIONE PER ESTENDERE L'ACCESSO AL. CER

Tre nuovi progetti per potenziare l'irrigazione nel Faentino

L'ANNATA particolarmente sec-ca ha accelerato i progetti di poten-ziamento dell'irrigazione nelle campagne del faentino e della Bas-sa Romagna, dalle colline alla pia-nura.

IL SERVIZIO tecnico di bacino della Regione sta realizzando, nella zona di l'ebano, tre casse di espan-sione che sfruttano gli spazi delle cave. «Una di esse — spiega Massi-minano Pederzoli, presidente del Consorzio Cer e presidente provin-ciale di Coldiretti — verrà sempre tenuta piena, proprio per avere a di-sposizione una risorsa per fronteg-giare i momenti di crisi idrica. Par-liamo di un milione di metri cubi che, secondo le previsioni, saranno

disponibili dal 2014». L'opera do-vrebbe dare respiro agli agricoltori che operano nell'area del Senio e del canale Molini.

UN altro programma di interventi,

PEDERSOL1 teER3 «Si tratta di buone risposte a un bisogno oggettivo delta nostra agricoltura»

che riguarda l'irrigazione in pres-sione, è promosso dallo stesso con-sorzio per il Canale emiliano-inma-griolo, assieme ai consorzi di primo (=rado «Si tratta di un intervento da 32 milioni complessivi, prove-

nienti dal Piano irriguo nazionale — spiega Pederzoli. — Ne benefice-ranno parecchie centinaia di impre-se agricole: da Castel Bolognese all'area fra il Senio e il Lamone, da Ronco a Russi».

INFINE, a settembre partiranno i lavori di realizzazione di cinque in-vasi in collina, nell'ambito del Pia-no per lo sviluppo rurale. «Inoltre

aggiunge Pederzoli la Regio-ne stanzierà 10 milioni per la realiz-zazione di ulteriori invasi collinari. Si tratta di buone risposte a un og-gettivo bisogno della nostra agricol-tura». Un bisogno che, in annate come questa, diventa ancora più pressan- te. «La siccità — sottolinea il presi-

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22/08/2012

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pressunE

ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Il piano Giavazzi ora «punta» 2,5 miliardi di incentivi regionali ROMA

Il tavolo per il riordino dei contributi pubblic i alle impre-se sembra destinato a sdop-piarsi. Una volta completato il processo di riscrittura che lo sta interessando, il piano Gia-vazzi sugli incentivi alle azien-de sarà sottoposto al confron-to non solo delle parti sociali ma anche delle autonomie ter-ritoriali. Su suggerimento dei tecnici della Ragioneria gene-rale dello Stato e degli altri di-casteri, nel mirino del consu-lente del Governo sarebbero finiti anche gli incentivi regio-nali. Una massa di spesa aggre-dibile che, stando alle ultime ri-velazioni disponibili dello Svi-luppo economico, potrebbe ar-rivare fino a 2,5 miliardi.

A tanto ammontano le age-volazioni e i finanziamenti concessi dai governatori nel 2010 secondo la «Relazione su-gli interventi di sostegno alle attività economiche e produt-tive» messa a punto dal Mise nei mesi scorsi e anticipata su questo giornale. Una stima che è tornata di strettissima at-tualità in questi giorni dopo che, nell'ultima riunione pre-ferie sul piano Giavazzi, è emersa l'intenzione dell'Ese-cutivo di includere nel riordi-no degli incentivi anche quelli erogati dagli enti territoriali. Fermo restando che l'eventua-le "sfoltimento" in questo ca-so andrà concordato con le Re-gioni interessate.

Così facendo si cercherà di "rimpolpare" il plafond di fon-di recuperabili con la risiste-mazione affidata al docente della Bocconi. L'esigenza di escludere dal riordino i crediti d'imposta, gli incentivi già in-teressati dal Dl sviluppo, i mu-tui, i contratti di servizio pub-blico e i programmi co-finan-ziati dall'Ue, ha di fatto ampia-mente ridotto la stima dito mi-liardi di spese aggredibili con-tenuta nella prima versione del testo (su cui si veda Il Sole 24 Ore del m luglio).

A ogni modo, ammesso che

i governatori decidano di coo-perare, difficilmente dagli aiu-ti regionali potranno essere re-cuperati tutti i 2,5 miliardi cen-siti nel rapporto dello Svilup-po. Sia perché gli aiuti potreb-bero essere intanto diminuiti sia perché quella stima inclu-de anche 625 milioni destinati al Mezzogiorno ma provenien-ti soprattutto da fondi euro-pei. Una voce di spesa che, co-me detto, non potrà essere toc-cata dalla riorganizzazione in arrivo con il piano Giavazzi.

Temi che saranno approfon-diti nei due tavoli che partiran-no agli inizi del prossimo me-se. A cominciare da quello già convocato per il 5 settembre

6U ALTE DOSSIER APERTL A settembre uno o più

decreti con le misure

per le start up, le risorse per

la banda larga e una nuova

tornata di semplificazioni

con le organizzazioni impren-ditoriali. In quella sede verran-no illustrati anche gli altri capi-toli dell'agenda per la crescita che il Governo sta mettendo a punto e che il titolare dello Svi-luppo, Corrado Passera, ha ri-badito ieri in un'intervista a Sussidiario.net.

In rampa di lancio ci sono uno o più provvedimenti all'interno dei quali, ha sotto-lineato il ministro, «ci sarà l'annunciato completamen-to delle misure per aiutare la nascita di nuove imprese, le start up». L'obiettivo è quel-lo di riunire in un unico fon-do le risorse già disponibili, pari ad alcune decine di mi-lioni e finora non utilizzate a pieno. Senza dimenticare le semplificazioni buro cratiche a favore delle imprese e la banda larga, accompagnata da una spinta all'e-commerce e all'e-government.

Eu.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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che già passare dai milione a 5o o magari loo milioni di riscosso sarebbe già un successo».

La fase 2 del contrasto agli eva-sori partirà dunque dall'esten-sione su larga scala delle best practices, a cominciare da quel-la emiliana, dove «già oggi vie-ne coperto il 95% della popola-zione». Con il fine espresso, spiega, di «far capire che è possi-bile fare la lotta all'evasione an-che nei piccoli comuni».

Nell'intesa che verrà siglata a settembre si terrà conto anche delle criticità che sono emerse da febbraio a oggi. E degli aspet-ti da implementare. Per il presi-dente dell'Anci occorrerà pun- Gli incentivi regionali

Agevolazioni/finanziamenti concessi per ripartizione territoriale nel periodo 2005-2010. In milioni di euro

Centro-Nord Mezzogiorno 2005-2010

Tot. 14.507,22

1.696,83

516,22

2006 N 1.611,68

1.583,82

2005

1.593,91

349,44

1.617,04

485,33

2007

2008

1.932,10

550,76

2010 1.944,92

625,17

Fonte: ministero dello Sviluppo economico

2009

28,

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L'intesa .nn 32 Entrate, Delrio: a settembre firmeremo con l'Agenzia il protocollo per la lotta al sommerso

Accordo Anci-Befera, nuovi obiettivi antievasione Eugenio Bruno ROMA

Settembre sarà un mese cruciale anche per la lotta all'evasione fiscale. Specie a li-vello locale. E i sindaci sono pronti a fare la loro parte grazie a una nuova intesa in via di sot-toscrizione con l'Agenzia delle Entrate. Ad annunciarlo è stato ieri Graziano Delrio.

In un'intervista all'Adnkro-nos il presidente dell'Anci rive-la: «Siamo in una fase di chiusu-ra dell'accordo ed entro settem-bre lo presenteremo insieme a Befera». A suo giudizio la con-venzione servirà a rendere an-cora più efficace il "patto" sigla-

to nel febbraio scorso con l'am-ministrazione fmanziaria, favo-rendo lo scambio di dati tra più enti e affinando soprattutto gli aspetti legati alla «formazione del personale comunale, al po-tenziamento delle segnalazioni più rilevanti». A detta di Delrio la firma del protocollo sarà «un'ulteriore dimostrazione

LE. TAPPE

Estendere le «best practices» su larga scala, formare i dirigenti comunali e aumentare la quota di tributi effettivamente riscossi

che i Comuni sono al fianco del-lo Stato nel ripristinare le rego-le. E che da parte nostra - ag-giunge - non c'è una volontà di indebolire la lotta all'evasione, ma anzi di rafforzarla fornendo ulteriori strumenti».

In primo luogo si cercherà di mettere nero su bianco «gli obiettivi» da raggiungere. Che il primo cittadino di Reggio Emi-lia anticipa al Sole-24 Ore: «Met-teremo a sistema le migliori esperienze. Nonostante i pro-gressinell'accertamento di alcu-ne regioni, come l'Emilia Roma-gna, la quota di tributi effettiva-mente riscossi è rimasta finora molto bassa. Per questo credo

tare sulle segnalazioni mirate perché sono quelle più efficaci, passando magari per una forma-zione ad hoc dei dirigenti comu-nali che dovranno farle. E biso-gnerà poi concentrarsi su que-gli ambiti che sono stati fm qui un po' trascurati ma che potreb-bero però rilevarsi estremamen-te redditizi. È il caso, sottolinea, dell'urbanistica e del territorio.

Una volta siglato il protocol-lo toccherà ai singoli municipi darsi da fare. E avranno tutto l'interesse a impegnarsi visto che fmo al 2014 potranno tratte-nere in cassa il t00% delle som-me recuperate.

Per forza di cose il tema della

lotta all'evasione s'intreccia con quello della riscossione. A tornare sull'argomento è stato il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino. In un'intervista sul Corriere della Sera di ieri, Giampaolino ha au-spicato che «non venga indebo-lito il ruolo di Equitalia a favore di una miriade di società locali di riscossione». Pronta la rispo-sta di Delrio: i sindaci non inten-dono «assolutamente indeboli-re il ruolo di Equitalia e dell'Agenzia delle Entrate, tan-to che con Befera abbiamo av-viato collaborazioni e il proget-to Anci per la lotta all'evasio-ne». Al contrario i Comuni lavo-reranno per arricchire i mecca-nismi messi in campo da Equita-ha con «quella sensibilità loca-le che finora è un po' mancata».

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Spending review, taglio da 3,5 miliardi «Fase 2» con la legge di stabilità a settembre - Nel mirino prefetture e uffici periferici del Governo

Marco Rogari ROMA

Bloccare del tutto nel 2013 l'aumento di due punti delle ali-quote Iva, già sterilizzato fmo a giugno. Al momento è questo, insieme alla spinta alla crescita, l'obiettivo prioritario del Go-verno. Me per centrarlo occor-rerà trovare 6-6,5 miliardi. Che dovranno arrivare da vari ver-santi: nuovi tagli, riordino delle agevolazioni fiscali, razionaliz-zazione di incentivi alle impre-se. Ma come è già accaduto per il primo stop impresso dal Go-verno Monti al previsto balzel-lo dell'Iva, il maggiore contribu-to dovrà essere assicurato dalla cosiddetta "fase due" della spen-ding review. A palazzo Chigi uf-ficialmente cifre non ne sono state ancora fatte. Ma tra diver-si tecnici del Governo si sta radi-cando l'idea che la nuova stret-ta sulla spesa dovrà garantire circa la metà della dote necessa-ria, ovvero 3-3,5 miliardi.

Allo stato attuale si tratta so-lo di ipotesi. L'asticella sarà fis-sata a metà settembre quando entreranno nel vivo i lavori pre-paratori degli interventi da in-cardinare nella prossima sessio-ne di b ilancio. Un dato, infatti, è già certo: la nuova fase di spen-ding review decollerà con un "collegato" alla legge di stabili-tà attesa per metà ottobre, ma che potrebbe vedere la luce già alla fine del prossimo mese. Un "collegato" che quasi sicura-mente si materializzerà sotto forma di decreto legge.

A differenza della fase uno della revisione della spesa, ap-provata dal Parlamento prima della pausa di ferragosto, che era finalizzata soprattutto a li-mitare la spesa sanitaria e ad aggredire alcuni sprechi sotto la regia del commissario stra-ordinario Enrico Bondi, il nuo-vo provvedimento avrà un "mission" precisa: riorganiz-zazione e alleggerimento del-la macchina statale. A partire da ministeri e grandi enti ma con un'azione incisiva anche sulle strutture centrali presen-ti sul territorio.

Un processo a vasto raggio che sarà definito sulla base

delle linee guida che saranno tracciate dai ministri dei Rap-porti con il Parlamento e della Pubblica amministrazione, Piero Giarda e Filippo Patroni Griffi, in collaborazione con il ministro dell'Economia, Vitto-rio Grilli. Una delle tessere chiave del puzzle sarà la pota-tura delle strutture centrali a livello territoriale. E in questo caso sarà decisiva l'azione di raccordo con alcune delle mi-sure contenute nel primo de-creto, in primis quelle sul ta-glio delle Province.

La nuova riorganizzazione a livello provinciale renderà di fatto automatico il taglio delle prefetture, la razionalizzazione delle questure, delle ex struttu-re della Motorizzazione civile e degli uffici scolastici. Attual-

LA LEVA FISCAL

L'obiettivo prioritario è garantire più della metà dei 6-6,5 miliardi necessari per scongiurare del tutto l'aumento dell'Iva nel 2013

:•;.• b 'N. •

Letteralmente significa "revisione della spesa". A introdurla nel nostro sistema di finanza pubblica è stato l'ex ministro dell'Economia dell'ultimo governo Prodi, Tommaso Padoa-Schioppa. Rientrano in questo ambito le procedure che analizzano le tendenze della spesa, i meccanismi che la regolano e l'attualità o l'efficacia degli interventi che la compongono. L'obiettivo è quello di migliorare la gestione e il controllo della spesa attraverso la razionalizzazione dei processi di bilancio, la verifica costante dei livelli di efficienza e qualità dei programmi di spesa

mente i soli costi di funziona-mento delle Prefetture e degli uffici territoriali del Governo si aggirerebbero attorno ai 500 mi-lioni l'anno. La razionalizzazio-ne innescata dalla riduzione del-le Province che dovrà essere de-finita entro la fine di quest'anno dovrebbe assicurare un rispar-mio automatico.

Novità sono in arrivo anche per i ministeri. Il processo di ac-corpamento di molte delle strutture collegate (come è ad esempio già accaduto per le agenzie fiscali) sarà rafforzato così come quello relativo all'eliminazione di alcuni enti e istituti specifici, già avviato con la prima fase di spending review. Questa misure avran-no una ricaduta diretta anche sull'organizzazione del perso-nale. Esuberi tra gli statali sono praticamente scontati. E saran-no gestiti facendo leva sulla mobilità e sui prepensiona-menti grazie alla deroga alla ri-forma Fornero prevista dalla fa-se uno della revisione della spe-sa. I sindacati restano in allar-me, ma il ministro Patroni Grif-fi assicura che non esistono ri-schi di licenziamenti di massa. Palazzo Vidoni punta a re distri-buire il personale e a ottimizza-re le risorse magari anche al fi-ne di alzare ulteriormente il li-vello di produttività.

Probabile anche un nuovo in-tervento sugli acquisti di beni e servizi.I1 lavoro del super-com-missario Bondi non è ancora fi-nito. L'idea resta quella di allar-gare il più possibile il bacino ge-stito con il metodo Consip. Per effetto del primo decreto dai 29 miliardi di spesa per forniture aggrediti nel 2011 con gli stru-menti Consip (sui 136 comples-sivi) si dovrebbe salire a quasi 5o miliardi nel 2013 con rispar-mi per 8-io miliardi. Il tentativo potrebbe essere quello di far lie-vitare la spesa gestita da Consip a quota 6o miliardi aggiungen-do ai risparmi già previsti alme-no un altro miliardo. In ogni ca-so Bondi dovrà vigilare affin-ché le amministrazioni evitino nuovi sprechi per approvvigio-namenti e affitti.

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Totale complessivo

7.525

7.150

FOTOGRAMMA CONTRASTO

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Il menu della «fase 2»

LA SPESA DEI MINISTERI Articolazione del bilancio di competenza 2012. Dati in milioni di euro

Ministeri Funzionamento Interventi Spesa ticariitaie Economia 28.530 35.513 15.482

Sviluppo economico 235 292 6.624

Lavoro e politiche sociali 530 98.024 1.666

Giustizia 6.025 1.050 96

Esteri 931 745 8

Istruzione 41.804 408 2.105

Interno 9.661 296 1.472

Ambiente 100 107 139

Infrastrutture e trasporti 1.119 1.041 5.471

Difesa 17.225 262 2.445

Politiche agricole 579 216 314

Beni e attività culturali 974 97 306

Salute 212 702 565

LE NUOVE AREE DI INTERVENTO

In arrivo iltaglio delle prefetture, che sarà reso di fat automatico rmatico dalla riduzione e dalla delle Provice previsto dal primo d ecreto uant s Ra Pending review. Attualmente i soli costi di funzionamento delle Prefetture e degli Uffici territoriali del Governo .. iaggirerebbero attorno azi trorno ai 500 milioni l'anno, La ' razionalizzazione innescata dalla riduzione delle Province — che dovrà esseredefinita entro la fine di quesranno —

dovrebbe assicurare un risparmio automatico

Novità anche per i ministeri. Sarà rafforzato il processo di accorpanientodi molte delle strutture collegate e quello per l'eliminazione di alcuni alcuni enti e istituti specifici, già avviato con la prima fase di spending review. Misure con una ricaduta diretta anche sull'organizzazionedel personale. Gli esuberi tra gli statali saranno gestiti facendo leva sulla mobilità 'e SIA prepensionamenti grazie alla deroga alla riforma Fornero prevista dalla fase uno della revisione della spesa

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S°Ierld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Gìustizia Il Consiglio dei ministri definisce i tempi

Taglio dei Tribunalini al via Pronto il cronoprogramma Donatella Stasio ROMA

Mentre da Lucera a Tolmez-zo continua il canto del cigno dei Tribunalini soppressi, venerdì il Consiglio dei ministri darà il suo «visto, si stampi» al decreto di ri-forma della geografia giudizia-ria: varato dal Governo il io ago-sto scorso, il provvedimento che taglia 31 Tribunali e Procure, 220 sezioni distaccate e 667 uffici del giudice di pace torna infatti a Pa-lazzo Chigi per perfezionarne l'approvazione con le tabelle alle-gate, cioè l'elenco dei comuni rientranti nella giurisdizione dei Tribunali (e dei giudici di pace) sopravvissuti al riassetto. Il mini-stro della Giustizia Paola Severi-no porterà anche il «cronopro-gramma» della riforma, ovvero una scaletta con i tempi e le tap-pe di avvicinamento alla nuova organizzazione degli uffici, desti-nata a diventare operativa nei 12 mesi successivi (originariamen-te erano i8) alla pubblicazione del decreto nella Gazzetta uffi-ciale, prevista per i primi di set-tembre, dopo la firma di Giorgio Napolitano. Dodici mesi in cui il ministero dovrà lavorare sodo -con il Csm, i sindacati, i presiden-ti dei Tribunali, i Comuni - per evitare che la riforma resti sulla carta. Una lotta contro il tempo ma anche contro tutte le Cassan-dre che continuano a prospetta-re scenari apocalittici per i terri-tori rimasti orfani del Tribunale.

Dal m agosto ad oggi non c'è stata pace per la Severino e per i suoi collaboratori, bombardati, dentro e fuori il Parlamento, da critiche, accuse, minacce di chi

non è riuscito a salvare questo o quel presidio giudiziario, ovvia-mente "indispensabile" più di ogni altro. Il retropensiero di molti è che il Governo - se non questo, il successivo - si rimangi tutta o una fetta della riforma. Al-la quale ha dedicato la sua atten-zione anche l'Economist, in stile squisitamente anglosassone. Non senza una chiosa finale per ricordare a Severino che il nervo scoperto dell'Italia restano le leg-gi e le procedure «che favorisco-no i ricchi e i potenti rispetto alla gente comune». Difficile non leg-

I tagli Nel Consiglio dei ministri del

10 agosto il Governo ha varato il decreto legislativo che taglia 31 tribunali e procure, 220 sezioni distaccate e 667 uffici del giudice di pace

IL tassello mancante Venerdì Palazzo Chigi dovrà

perfezionare il provvedimento definendo l'elenco dei comuni che rientrano nella giurisdizione dei tribunali soprawissuti

Il cronoprogramma Per attuare la riforma ci sono

12 mesi. Entro fine dicembre il ministero intende ridisegnare le piante organiche di tutti gli uffici giudiziari procedendo subito dopo ai trasferimenti di magistrati e cancellieri nelle sedi accorpanti

gere un riferimento anche alla prescrizione, tema da sempre ca-ro al settimanale inglese.

Pdl e Lega (che tagliarono la prescrizione nel 2005 con la ex Cirielli) sono i più scatenati con-tro i tagli dei Tribunali. Indige-sti, peraltro, a tutte le forze politi-che - chi più chi meno - indiffe-renti a quanto accade nel resto d'Europa, là dove i sistemi giudi-ziari sono inefficienti (vedi Gre-cia e Portogallo, dove l'Fmi ha su-bordinato l'erogazione dei pre-stiti all'approvazione di riforme strutturali della giustizia per re-cuperare efficienza e competiti-vità, e tra queste figura anche la riduzione dei Tribunali).

Il «cronoprogramma» di via Arenula prevede che il ministe-ro della Giustizia pubblichi sul suo sito l'elenco degli uffici del giudice di pace soppressi, in mo-do che i Comuni interessati pos-sano, entro 6o giorni, chiedere di mantenere l'ufficio soppor-tandone tutti i costi (salvo lo sti-pendio del giudice). Entro fine dicembre, poi, il ministero inten-de ridisegnare le piante organi-che di tutti gli uffici giudiziari e procedere subito dopo al trasfe-rimento di magistrati e cancellie-ri nelle sedi accorpanti nonché al trasloco di mobili, fascicoli ecc. «Se sussistono specifiche ra-gioni organizzative o funziona-li», il ministro potrà autorizzare il Tribunale accorpante a utiliz-zare le strutture dell'accorpato per non più di 5 anni. Di qui la ne-cessaria e fattiva collaborazione anzitutto del Csm nonché di sin-dacati e Comuni.

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I governatori delle aree terremotate

«Per le tasse serve il rinvio a novembre» MILANO

«,« Allineare al 3o novembre, per i residenti nelle zone colpi-te dal terremoto, le scadenze di tutti gli adempimenti tribu-tari, fiscali, contributivi e am-ministrativi. Inoltre, per quan-ti continuano ad avere proble-mi abitativi o produttivi in con-seguenza del sisma, definire un ulteriore slittamento al 3o giugno 2013 dei termini per i re-lativi versamenti.

È quanto chiedono al Gover-no i presidenti di Emilia-Roma-gna, Lombardia e Veneto in una lettera inviata ieri, che recepi-sce anche esigenze manifestate in questi giorni da esponenti del-le istituzioni, da cittadini e da rappresentanti del mondo delle imprese. Nella lettera indirizza-ta al presidente del consiglio Monti e al ministro dell'Econo-mia e delle finanze Vittorio Gril-li, i presidenti Vasco Errani, Ro-berto Formigoni e Luca Zaia sot-tolineano che il disallineamen-to delle sospensioni delle sca-denze per i termini di pagamen-to di oneri e contributo sta cre-ando «disorientamento dei con-tribuenti rispetto agli obblighi in vigore e a quelli sospesi dai di-versi provvedimenti». Da qui la

richiesta di allineare al 3o no-vembre 2012 i termini di sospen-sione degli adempimenti.

La particolare situazione di difficoltà che interessa poi le zo-ne colpite dal sisma, strettamen-te legata al tema della ricostru-zione, rende necessario anche -secondo l'opinione espressa dai tre presidenti di Regione - uno «slittamento dei termini di ver-samento fino al 30 giugno 2013», in favore dei soli soggetti effetti-vamente danneggiati, cioè colo-ro i quali «a causa della inagibili-tà della casa di abitazione o del-lo studio professionale o delle difficoltà connesse con il riav-vio delle attività produttive per la messa a norma dei locali o per la loro ricostruzione, risultino particolarmente esposti a pro-blemi di liquidità e di equilibrio finanziario».

Infine pressing anche del Pdl sul Governo affinché sia conces-sa la proroga. La deputata mode-nese Isabella Bartolini dopo aver chiesto la no tax area per la zona interessata dal sisma ha detto ieri di voler presentare un ordine del giorno alla Camera proprio sul tema del rinvio de-gli adempimenti fiscali.

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AUTONOMIE

Aumento record per i tributi locali: + 114% negli ultimi quindici anni Lo stock delle tasse locali negli ultimi 15 anni in Italia ha toccato in assoluto l'importo record di 102 miliardi di euro, con un aumento del 114,4 per cento. Il dato è stato calcolato dalla Cgia di Mestre, che ha analizzato il gettito riferito alla tassazione chiesta da Regioni, Province e Comuni da11996 al 2011. Su ogni italiano le tasse pesano mediamente per 1.684 euro e

la situazione - secondo il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi - potrebbe peggiorare per il 2012, dopo l'introduzione dell'Imu e l'aumento registrato dalle addizionali Irpef regionali e comunali. Un aumento più contenuto è, invece, quello relativo alle tasse statali, incrementate solo del 9 per cento nello stesso periodo.

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Co dog edilizio, La Giunta cerca una soluzione per smaltire i 55mila fascicoli inevasi a partire dall'82

Napoli baratta g abusivi i • •

Per edifici da demolire il Comune promette volumetrie in luoghi diversi

Francesco Prisco NAPOLI

Se hai fatto domanda di con-dono ma il tuo abuso edilizio ri-sulta inconciliabile con il piano paesistico di riferimento, il Co-mune procederà a demolirlo con-cedendoti in cambio un "diritto di volumetria" che si tradurrà nella possibilità di costruire una nuova abitazione. Edificata nel posto e nei modi che sarà lo stes-so ente pubblico a stabilire.

È questo il punto cardine del nuovo regolamento dei condoni edilizi del comune di Napoli in fa-se di stesura presso l'assessorato all'Urbanistica.A settembre pros-simo l'assessore competente Lui-gi De Falco porterà il dossier in giunta e, in quella sede, partirà un "percorso di condivisione" con la soprintendenza ai beni architet-tonici e paesaggistici del capoluo-go campano. L'obiettivo è quello di portare a casa entro fine anno l'approvazione in consiglio della norma che ambisce a mettere fi-nalmente ordine nella normativa comunale di riferimento e soprat-tutto smaltire le 55.379 richieste di condono a valere sulle leggi 47/85, 724/94 e 326/2003 ancora prive di risposta. «Una sfida am-biziosa - spiega l'assessore De Falco - ma necessaria, alla luce dei precisi indirizzi che la giunta de Magistris si è data sul versante dell'urbanistica e della lotta all'abusivismo». La "rivoluzio-ne" dovrebbe funzionare grosso modo così: chi ha una pratica di condono in corso, sulla base del nuovo regolamento, sarà obbliga-

to ad aderire a un consorzio che farà capo allo stesso Comune. Gli oneri per l'adesione al consorzio saranno ovviamente a carico del richiedente. Guai a non aderire: equivarrebbe a rinunciare alla pratica. Il consorzio sottoporrà alla soprintendenza le richieste e si procederà in questo modo alla valutazione della conformità del-le stesse con il piano paesistico di riferimento. Qualora gli immobi-li abusivi verranno ritenuti non conformi, saranno abbattuti. Con un importante distinguo ri-spetto al passato: «Il richiedente

IL M ECCAti MO Chi ha una pratica in corso

dovrà aderire a sue spese

a un Consorzio

che sottoporrà le richieste

alla Sovrintendenza

- spiega l'assessore - acquisirà un diritto di volumetria in funzio-ne del quale potrà costruire una nuova abitazione, pari ai metri quadri sanati, in luoghi e modali-tà conformi al piano paesistico e al piano regolatore generale».

Non è difficile comprendere che, a voler applicare fino in fon-do i dettami del nuovo regola-mento, si potrebbe arrivare alla demolizione e alla successiva ri-costruzione di interi quartieri cit-tadini. Si pensi per esempio a Pia-nura che probabilmente è la mu-nicipalità a più alta concentrazio-ne di abusi edilizi del Paese.

«L'ambizione - commenta De Falco - è proprio portare regole dove non ci sono mai state». Sarà poi interessante costatare l'im-patto del nuovo regolamento sul-le pratiche di condono giacenti a Palazzo San Giacomo. Si conside-ri che dal 1985 in poi sono perve-nute in Comune 84.909 richieste di sanatoria. Iter concluso soltan-to per 29.53o cartelline, mentre per 25.628 pratiche sono in corso le istruttorie e per le rimanenti 29.751 non è neanche stata avvia-ta la fase di valutazione. «Non sa-rebbe serio da parte nostra - se-condo l'assessore della giunta de Magistris - lasciare queste prati-che inevase. I cittadini hanno di-ritto a una risposta, la città dev'es-sere liberata dagli abusi inconci-liabili con il suo patrimonio ar-chitettonico e paesaggistico». E proprio su questo fronte l'ammi-nistrazione sta lavorando molto: nel 2on sono stati effettuati 85 ab-battimenti a fronte dei 47 del bi-ennio 2009/2010. Per il 2012 si prevedono addirittura 100 demo-lizioni. «Parallelamente - conti-nua De Falco - procediamo con il varo del nuovo Prg che garanti-sce maggiori spazi all'edilizia so-ciale sottraendoli al terziario. Meno centri commerciali, più ca-se». Il testo è stato già licenziato dalla giunta, si avvia all'esame delle commissioni ed «entro fi-ne 2012 - conclude l'assessore - arriverà in consiglio». Altre novi-tà di settore che ambiscono ad avere un impatto rivoluzionario sulla città.

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Istruttorb Al ministero torna Costanza Pera

Piano città, dossier da ripresentare Alessandro Arona

ROMA

Le proposte per il "Piano città", già inviate da 53 Comuni all'Anci (l'associazione dei Co-muni) prima dell'uscita del de-creto ministeriale di attuazio-ne, il 12 agosto, dovranno esse-re ripresentate secondo le pro-cedure e i contenuti indicati dallo stesso Dm.

A confermarlo sono sia l'An-ci che il ministero delle Infra-strutture. E i Comuni dovran-no farlo adeguandosi ai criteri formali indicati dal Dm, come il massimo di io pagine per la relazione sintetica (che conten-ga la stima dei costi dei singoli interventi con relativa fonte di copertura, esistente o da reperi-re), la specificazione dei pro-getti "più prossimi alla cantie-rabilità", gli elaborati grafici e le planimetrie.

Su questi aspetti formali farà da guida il Vademecum pubbli-cato dall'Anci sul suo sito, che pur non essendo un atto ufficia-le ha ricevuto l'ok da parte del ministero. Il ruolo formale dell'Anci, una semplice asso-ciazione privata, all'interno dell'istruttoria per l'erogazio-ne di finanziamenti statali, è d'altra parte uno degli aspetti più originali del Piano città.

Circa le domande, comun-que, gli adempimenti più com-plessi, visti anche i tempi stret-ti (invio entro il 5 ottobre) so-no altri. Tra questi la delibera della Giunta comunale che contenga la proposta di con-tratto di valorizzazione urba-na e impegni il Comune ad atti-vare le necessarie varianti ur-banistiche, se necessarie e se il progetto ottiene il fiananzia-menti. E ancora di più l'impe-gno dei soggetti privati ad ese-guire gli interventi indicati nel-laproposta, senza che sia speci-ficato se questo impegno è o meno subordinato all'otteni-mento dei finanziamenti stata-li richiesti. Non sarà semplice definire con i proprietari o gli investitori privati, in poche set-

timane, i contenuti e la natura giuridica di questi "impegni", e le eventuali sanzioni in caso di mancato rispetto.

Dopo la scadenza del 5 otto-bre l'Anci dovrà fare una prima sommaria "classificazione" del-le proposte, ma il ruolo decisi-vo nella valutazione tecnica dei progetti spetterà alla Dire-zione generale per le politiche abitative del Ministero delle In-frastrutture, che poi girerà le sue "pagelle tecniche" alla Ca-bina di regia (Ministeri, Regio-ni, Anci, Cassa depositi, Agen-zia Demanio) per la scelta fina-le e l'assegnazione dei finanzia-menti. La Direzione è guidata dal i° agosto da Costanza Pera, uno dei direttori di più lungo corso del ministero, nota come primo presidente della Com-missione Via del ministero dell'Ambiente tra anni ottanta e novanta. Il precedente diret-tore delle Politiche abitative, Giancarlo Storto, in pensione dal i° agosto, sarà il rappresen-tante del Ministero delle Infra-strutture nella Cabina di Regia.

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EDILIZIA ON LIN E

NUO UTTÀ

Il testo e la guida del decreto Ciaccia

Il testo e la guida per la lettura del «decreto Ciaccia» che detta le regole per la selezione dei progetti da parte della cabina di regìa. La rassegna dei progetti anticipati finora dai Comuni che andranno tutti ripresentati nel rispetto delle nuove regole.

SIENNALE DI.

ARCH:ffETTURS

Gallery e interviste sul Padiglione Italia

.(91111 www.ediliziaeterritorio.

ilsole24ore.com

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Nuova ordinanza in Emilia Romagna A differenza del post-terremoto all'Aquil Emilia Romagna la costruzione di case prefabbricate per alloggiar le famiglie con abitazioni gravemente danneggiate sarà una «soluzione residuale», rispetto a quelle alternative del contributo di autonoma sistemazione (Cas) e la messa a disposizione di alloggi in affitto a canone concordat (reperiti dai Comuni tra privati e imprese tra quelli al momento non utilizzati). È quanto emerge dall'ordinanza Errai pubblicata lunedì zo agosto, relativa a «Programma Casa per la transizione e l'avvio della ricostruzione»

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t az QIMTIMANO ECIINUMICO. CIL RIMICII C COMICO 9

ZeldbaOggl IMPOSTE E TASSE j = 27

Uno nota dell'Agenzia delle ergratm terremo conto delle obiettive condizioni di incertezza

• Sisma, le ritenute sono da versare Escluse da sospensione dei termini. Provvedimenti in arrivo

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ItallaOggi del 17 agosto 2012

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SISMA/ Emilia Romagna, Veneto e Lombardia scrivono a Monti

I governatori chiedono la proroga dei versamenti

DI DOMENICO MOROSINI

I governatori delle tre regioni Emilia Roma-gna, Lombardia e Veneto, rispettivamente, Vasco Errani, Roberto Formigoni e Luca Zaia, scrivono al governo chiedendo di «so-

spendere i termini di tutti i pagamenti per chi è stato dan-neggiato dal sisma» e di posticiparli ad altre scadenze. In particolare chiedo-no di allineare al 30 novembre prossimo, per i residenti nelle zone colpite dal ter-remoto, le scadenze di tutti gli adempi-menti tributari, fiscali, contributivi e amministrativi. Inoltre, prosegue la lettera, per quanti continuano ad avere problemi abitativi o produttivi in conseguenza del sisma, definire un ulteriore slittamento al 30 giugno 2013 dei termini per i relativi versamenti. Nel-la lettera indirizzata al presidente del consiglio Mario Monti e al ministro dell'economia e delle finanze Vittorio Grilli, i presidenti sottolineano che il disallineamento delle sospensioni delle scadenze per i termini di pagamento di oneri e contributo sta creando «disorientamento dei con-tribuenti rispetto agli obblighi in vigore e a quelli

sospesi dai diversi provvedimenti». Da qui la ri-chiesta di allineare al 30 novembre 2012 i termini di sospensione degli adempimenti. Ieri sono ar-rivate richieste di slittamento anche da Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati della camera del Pdl, e da Domenico Proietti, segretario Uil. Ma il

ministero deffecono-niia, interpellato da ItaliaOggi, ribadi-sce, per il momento, i contenuti del comu-nicato stampa del 16 agosto dell'Agenzia delle entrate (si veda ItaliaOggi del 17/8 e del 18/8). Il 16 agosto una nota dell'Agenzia delle entrate ha precisato che il versamento delle ritenute nelle zone terremotate,

da parte dei sostituti di imposta, non rientra nella sospensione dei ter-mini degli adempimenti e dei versamenti tributari, pertanto andava e va effettuato. I termini per la sospensione dei versamenti tributari restano fissati al 30 settembre, l'Agenzia, comunque, valuterà la possibilità di disapplicare, per obiettive condizioni di incertezza, le sanzioni previste per eventuali ri-tardi, inoltre sono in arrivo ulteriori provvedimenti chiarificatori sulle modalità di versamento da parte dell'Agenzia stessa.

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. Fe rrara è il comune più virtuoso

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ll sindaco Tiziano Tagliani la spending review l'ha fatta da solo. Si merita il plauso di Monti

Ferrara è il comune più virtuoso Ha risparmiato ben 40 milioni di euro nel giro di tre anni

DI I.ÌIORGIO YONZIANO

ttende una telefonata di congratulazioni dal presidente del consiglio. Tiziano Tagliani è il

sindaco più risparmioso d'Italia. Tanto che si aspetta che Mario Monti lo additi ad esempio. Lui gongola ma si schermisce: «Fac-cio il mio dovere». Però i suoi colleghi sindaci d'Italia, c'è da giurarlo, lo guardano in cagne-sco. Lui la spending review l'ha anticipata, ha stretto la cinghia all'intero Comune e senza au-mentare le tasse ha raggiunto il record del risparmio: 40 milioni di euro in tre anni. A cui vanno aggiunti i 30 milioni di euro di mancate rimesse dello Stato in seguito ai ripetuti provvedimen-ti di taglio alla spesa pubblica locale. Intendiamoci, non è che non si lamenti dei tagli praticati dal governo. Intanto però mette in luce il risultato eclatante che può vantare e che pone Ferrara al top della classifica dei Comuni più virtuosi. Sì perché il rispar-mio di spesa pubblica in questa città di 135 mila abitanti è stato di quasi 15 miliardi delle vecchie lirette l'anno: se tutti facessero così, addio spread.

«Un risultato straordinario», commenta l'assessore del Bilancio, Luigi Marattin, braccio armato del sindaco con l'ordine di kille-rare il deficit. «Per la prima volta dopo molti anni il debito pubblico che ogni ferrarese ha idealmente sulle proprie spalle, scende sotto i ....

mille euro, ovvero da 1.237 a 94S, non male considerando che il de-bito pubblico nazionale che ogni italiano ha sulle proprie spalle è 33mila euro».A fine 2012 il debito del Comune di Ferrara si atteste-rà a 128 milioni di euro. Era pari a 167 milioni di euro nel 2009, la riduzione è quindi attorno al 24%. Resta ancora molto da fare, ma la discesa è incominciata e la giunta comunale ferrarese assicura che non si adagerà sugli allori per portare a termine la missione di annientare il passivo nei conti. Qual è la ricetta elaborata dal sindaco e dal suo assessore ? Un mix di provvedimenti finalizzati alla spesa oculata. Primo: non ac-cendere mutui, che determinano ricadute di interessi da pagare e quindi incidono sui bilancio an-che degli anni futuri. Secondo: rientrare dai debiti per non paga-re il costo del denaro: «In questo modo dal 2009 ad oggi abbiamo risparmiato più di 4,5 milioni di euro in spesa per interessi», dice Marattin. Terzo: l'accentramento degli acquisti con trattative ser-rate coi fornitori per il materiale di cancelleria, informatico e di consumo (in totale: 342 euro per ogni 100 abitanti). Quarto: ridot-te al minimo le spese di rappre-sentanza, quasi cancellate (40 euro ogni 100 abitanti, nessun Comune della stessa dimensione fa meglio) e abolite le auto blu. Quinto: ridotto al minimo lo staff del settore comunicazione. Sesto: pressoché azzerato il ricorso alle

consulenze esterne, sono gli uffi-ci comunali a farsi carico anche delle incombenze più complesse (221 euro ogni 100 abitanti). Set-timo: è stato fatto il censimento dei locali che l'amministrazione aveva in affitto ed è incominciata la disdetta traslocando gli uffici in locali di proprietà. I dieci co-mandamenti dello spenderbene che sono poi la ricetta cucinata a Ferrara si completano con la revisione dei servizi e delle spese di pulizia, ridotte a 1.203 euro per 100 abitanti, la spinta alla rac-colta differenziata in modo che la spesa per i rifiuti ora si attesta a 510 euro per ogni 100 abitanti e infine lo sviluppo della geotermia che consente notevoli risparmi sul riscaldamento. «Se lo Stato non avesse insistito a far pagare agli enti locali i sacrifici che non è in grado di o non vuole fare, avremmo potuto destinare quei soldi ad asili nido, a riduzioni di tasse, a contributi alle imprese che innovano, alla spesa sociale per i più bisognosi», commenta Marattin. «Non l'abbiamo potuto fare perché dal 2010 a oggi ab-biamo subito quasi 30 milioni di euro di tagli da parte del governo. Altrimenti, sarebbe stato chiaro ed evidente a tutti che ridurre il debito è di sinistra: permette di distogliere risorse dal pagamen-to di una rendita (gli interessi) e destinarle a scopi più produttivi. E significa evitare di scaricare sui figli le spese che i padri non riescono a coprire». La giunta si è insediata nel 2009. Il sindaco è stato eletto (al ballottaggio) col 56,8 % dei voti, sostenuto da Pd, Idv, Laici-Riformisti, Sinistra Aperta. Lo sfidante, Giorgio Dragotto, si presentava a capo di una coalizione Pdl-Lega-Udc-So-cialisti. Tiziano Tagliani, 53 anni, di professione è avvocato. È stato consigliere regionale Pd. Adesso è il super-risparmiatore d'Italia. Dice: «Quello del 2012 è un bi-lancio straordinario perché mette assieme i tagli del scorso anno di 11 milioni di euro, ai tagli della manovra ordinaria che erano di 12 milioni e mezzo più i cinque della manovra Monti: ciò significa che per le spese correnti abbia-mo 28 milioni di euro in meno in un bilancio che è intorno ai 100 milioni di euro di spesa corrente.

Questi tagli avrebbero significato la chiusura di una parte rilevante dei nostri servizi se non avessimo operato scelte necessarie a resi-stere. Abbiamo dovuto chiedere un sacrificio alla città, ma l'ab-biamo fatto rispettando criteri di equità, con attenzione alle catego-rie più deboli. Per questo abbiamo scelto di non aumentare tariffe dei servizi a domanda individua-le, di non toccare la tassazione locale sulla prima casa e di non introdurre la tassa di soggiorno. Anche l'aumento delle aliquote di compartecipazione all'addizio-nale Irpef è stato introdotto con un innalzamento progressivo per

salvaguardare i redditi più bassi. Inoltre avendo la chiara percezio-ne che l'Imu sugli edifici diversi dalla prima casa e la manovra nazionale sono un peso rilevante anche per le attività economiche, non abbiamo previsto ulteriori vessazioni su imprese e nego-zi. Insomma, abbiamo preferito agire sulla macchina comunale, fare attenzione alle spese, taglia-re dove possibile».Tanto impegno politico-contabile è stato premia-to anche da una decisione dei francesi di Lymh, il più grande gruppo mondiale del lusso. Dietro la promessa del sindaco che lime-rà radicalmente gli adempimenti

burocratici la multinazionale in-sedierà a Ferrara una fabbrica per produrre scarpe di alta quali-tà col marchio Berluti. Il Comune ha assicurato a Lymh l'apertura dei cantieri entro Fanno. Ma sul-la testa del sindaco è arrivata la mazzata della Corte d'appello: deve pagare 1,7 milioni di euro a un imprenditore altoatesino che non aveva accettato l'esproprio di un terreno nel 1982. Dopo 30 anni è arrivata la sentenza e il sinda-co (che è ricorso in Cassazione) sembra debba mettere mano al portafoglio, creando una falla nel suo bilancio-modello.

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ANNO 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

VARIAZIONE

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Tasse locali su del 114% negli ultimi 15 anni il 1996 e il 2011 il getti-

to dei tributi locali è più che raddoppiato passando da 47,6 a 102 miliardi di euro (+114,4%). Tatto questo mentre l'amministrazione centrale ha fatto segnare un aumento delle entrate piuttosto contenuto (9%). Nel 1996, infatti, il gettito dei tributi erariali era di 320,9 miliardi nel 2011 d 349,9 miliardi :

di di euro, men-

tre il pil nazionale, sempre in questi ultimi 15 anni, è cresciuto del 15,4%. È qu;in to emerge da un'analisi rea -

lizzata dall'Ufficio studi del ligia Mestre secondo-

cui nel 2011 ogni italiano ha versato nelle casse del-le autonomie locali 1.684 euro. Un salasso destina to a peggiorare. «Con l'intro-duzione dell'imposta me.

preparano bre ad affilare ulteriormente le armi con tr l'evasione fiscale. I sindaci sono stati tirati in ballo dal presidente della Corte dei con-ti, Luigi Giampaolhto, che ha sottolineato gli scarsi risultati della lotta all'evasione fiscale da parte dei comuni auspicando che non venga indebolito il ruolo di Equitalin

+4,6 +65,1 -4,8

+16,6 +4,7 +3,8 +3,2 -0,2 +1,2 +4,3 +6,5 -4,4

-10,7 +2,0 +2,1

+114,4% Dati in mln di euro

a miriade di società locali di A Giturq)aolino ha risposto il

dente dell'And Graziano ifelrio che chiarito che i sindaci non intendono «ht-

debolire il ruolo di Equitalia e dell'Agenzia delle entrate, tanto che con Befera abbiamo avviato collaborazioni e il progetto And per la lotta all'evasione». Delrio ha anche an-nunciato che a breve un nuovo accordo tra And e Entrate per potenziare il contrasto agli evasori.

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Var. 1996-2011

GETTITO 47.617 49.801 82.206 78.239 91.252 95.543 99.197 102.335 102.178 103.436 107.927 114.934 109.858 98.062

100.014 102 .088

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I 7 1 7

Fatture c l

registratorecassa

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Pagina 25 Saper garanzie per i ereditori p.a.

Conto energici, partono le iscrizioni rcgisiro degli impionti foto.oltaid

press LinE t

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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

22/08/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 127.349

Diffusione: 78.822

Riscritto il,fondo di garanzia per le pmi. Tutelate anche le imprese degli indotti industriali in crisi

Super garanzie per i creditori p.a. Scudo sul 70% dell'anticipo richiesto, sull'80% per le ditte rosa

DI ROBERTO LENII

Sale all'80% la garanzia rilasciata da Mcc nei confronti delle opera-zioni finanziarie delle

imprese femminili, delle picco-le imprese in amministrazione straordinaria e anche per le im-prese ubicate nelle regioni del Mezzogiorno. Garanzia conces-sa fino al 70% invece, in caso di operazioni finanziarie di anti-cipazione del credito che le pmi vantano nei confronti di Pubbli-che amministrazioni e in caso di operazioni finanziarie di durata superiore a 36 mesi. Scende al 30% la garanzia diretta a fa-vore delle operazioni di conso-lidamento di passività a breve termine e al 50% la garanzia di-retta concessa su operazioni di acquisizione di partecipazioni di minoranza in piccole e medie imprese. In tutti i restanti casi, la garanzia diretta può arrivare fino al 60%. La controgaranzia viene portata all'80%, unica eccezione per le operazioni di consolidamento di passività a breve termine, per le quali la controgaranzia può arrivare al massimo al 60%. Questo emerge dal decreto 26 giugno 2012 del ministero dello Sviluppo econo-mico «Modifiche e integrazioni ai criteri e alle modalità per la concessione della garanzia del Fondo di garanzia per le picco-le e medie imprese», pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 del 20 agosto (si veda ItaliaOg-gi di ieri). Di fatto con questo

decreto vengono incrementate tutte le percentuali di coper-tura della garanzia diretta, unica eccezione per le opera-zioni di capitale di rischio e di consolidamento di passività, per le quali sono state stabilite delle percentuali di copertura più basse. Ricordiamo che pos-sono beneficiare del Fondo di garanzia gestito da Mcc solo le imprese che rientrano nella definizione comunitaria di pic-cola e media impresa. L'importo massimo garantibile dal Fondo per ciascuna impresa è pari a 1,5 milioni di euro. Tale impor-to è innalzato a 2,5 milioni di euro nei seguenti specifici casi: per operazioni di anticipazione del credito senza cessione dello stesso, a favore di pmi che van-tano crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, in caso di operazioni finanziarie di durata superiore a 36 mesi e di operazioni su capitale di ri-schio e infine qualora si tratti di operazioni finanziarie garantite a valere sulle Riserve «PON Ri-cerca e Competitività», «POIn Energie Rinnovabili e Rispar-mio Energetico» e «POIn At-trattori Culturali, Naturali e Turismo» del Fondo.

LE CARATTERISTICHE PER PO-TER ACCEDERE ALLA GARANZIA DELL'80%

Per poter accedere alla garan-zia più alta le imprese devono

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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

22/08/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 127.349

Diffusione: 78.822

Garanzia diretta concessa

70,00%

50,00%

30,00%

rientrare in una delle seguenti tre casistiche: essere un'impre'- sa femminile, oppure essere una piccola impresa dell'indotto di imprese in amministrazione straordinaria o in alternativa essere un'impresa ubicata in una delle Regioni del Mezzo-giorno. Vediamo nel dettaglio ciascuna di queste tre casisti-che.

Le imprese femminili: sono le imprese, di micro, piccola e media dimensione, di cui all'art. 2, comma 1, lettera a), della legge 25/2/1992 n. 2015, vale a dire le società cooperative e le società di persone costituite in

misura non inferiore al 60% da donne, le società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di ammini-strazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne, nonché le im-prese individuali gestite da donne, che operano nei settori dell'industria, dell'artigianato, dell'agri-coltura, del commercio, del turismo e dei servizi.

Per piccole imprese dell'in-dotto di imprese in ammini-

strazione straordinaria, si intendono le imprese di piccola dimensione che, alla data di presentazione della richiesta di

garanzia del Fondo, hanno pro-dotto, nell'esercizio in corso e in ciascuno dei due esercizi pre-cedenti, almeno il 50% del loro fatturato nei confronti di impre-se committenti che siano state ammesse, a partire dal 1° luglio 2008, alle procedure di ammini-strazione straordinaria di cui al decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270 e al decreto-legge 23 di-cembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39. La garan-zia diretta fino al 80% spetta relativamente alle operazioni di finanziamento di durata non inferiore a cinque anni, dirette

alla rinegoziazione e al' consolidamento dei de-biti nei confronti del si-stema bancario, nonché a fornire alle medesime imprese la liquidità ne-cessaria per il regolare assolvimento degli ob-blighi tributari e contri-butivi.

Infine rientrano tra le Imprese ubicate nel-le regioni del Mezzo-giorno, le imprese lo-calizzate nelle seguenti

regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. ©Riproduzione riservata—A

Nei seguenti casi:

Pmi femminili Pmi delle regioni del Mezzogiorno + piccole im-prese in amministrazione straordinaria

Pmi creditrici di Pubbliche amministrazioni per operazioni finan-ziarie di anticipazione del credito senza cessione dello stesso + operazioni finanziarie di durata superiore a 36 mesi

Operazioni di acquisizione di partecipazioni di minoranza in Pmi

Consolidamento di passività a breve termine

Operazioni finanziarie non rientranti nelle precedenti casistiche

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22/08/2012 press LIME il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

•••.- htWL stasera ad Alfonsine c e IL memorial. Minguzzi

Ravenna QUESTA SERA raffica di test per le squadre di cal-cio dilettanti. Spicca il tradizionale memoria! Pier-paolo Minguzzi, un triangolare che si disputa dal-le 20 al Brigata Cremona di Alfonsine. Prima par-tita fra Ravenna e Conselice di Promozione, poi in campo l'Alfonsine di Eccellenza che incontrera prima la squadra sconfitta nella partita inaugura-le, poi quella vittoriosa. Allo stadio dei Pini di Mi-lano Marittima stasera alle 20.30 il Cervia (alla se-conda uscita dopo il successo per 3-1 a Cesenatico col Bakia) incontra la Ribelle di Castiglione di Ra-venna allenata da Buonocore. Prima uscita del Sa-vio, matricola in Prima categoria, che stasera alle

20 incontra il Russi. Al Secondo Ricci il Bagnaca- vallo incontra stasera alle 20 il Real Pinarella. 11 Fosso Ghiaia alle 20.30 contro l'Azzurra. Test an- che per il Classe alle 20.15 a San Pancrazio contro la squadra di Guberti matricola in Seconda catego- ria. Il San Pietro in Vincoli alle 20 incontra le Stuoie Lugo. Il San Patrizio prende parte a Sesto Imolese dalle 20 a un triangolare con Castelguelfo e Medicina. A San Bernardino stasera il Villanova di Bagnacavallo contro il Reda alle 20.30 (le due squadre si incontreranno poi nuovamente dome- nica a Villanova per la Coppa Emilia). Domani se- ra prima uscita del Lavezzola alle 20 a Medicina.

a. m.

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE 22/08/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

011111=911~=11:1 — Arriva Lunardini

ma salta Torri

Il Ravenna comincia a prendere forma —

L'AMICHEVOLE

Prove generali Il Russi di misura sul Bagnacavallo

RUSSI 1 BAGNACAVALLO O RUSSI (4-3-3): Ercolani (45' Scardo-vi); Vasumini, F. Pezzi, Sartoni, Ma-naresi; Prati (36' st Burbassi), Piotan-ti (36' st Gardi), Rinaldini (16' st Fa. Pezzi); M. Pezzi (8' st Babini) (36' st Drei), Savelli (16' st Dal Re), Venturi. A disp.: Amadori, Gardi, Laaklai, Ca-sadei, Drei. All.: Bagnara. BAGNACAVALLO (4-4-2): Brandi; Bonetti, Colta, Baldini, Dirani (31' st Chiarucci); Asturi, Gualandi, Miseroc-chi, Moglie (25' st Zarzouras); Vivia-ni, Conti (25' st Carioli). A disp.: Bar-tolini, Macchiolini, Zarzouras, Ventu-ri, Marzano. All.: Mariani. ARBITRO: Gavella di Ravenna. RETE:1' st Rinaldini. Con i primi impegni ufficiali di Cop-pa alle porte, Russi-Bagnacavallo (a-rancioni in campo domenica contro il San Antonio, biancorossi il 2 set-tembre con la perdente di Ravenna-Lugo) si può senz'altro considerare

la gara che ha offerto i maggiori spunti di valutazione ad appassiona-ti e addetti ai lavori. Le due squadre si sono fronteggiate a viso aperto per tutti i 90' e hanno mostrato un ottimo livello atletico. Note positive per entrambi i mister. Da una parte Bagnara, in attesa di sapere se Mar-co Pezzi e Manuel Sartoni saranno tesserati, ha indicazioni importanti dal punto di vista dell'amalgama. La formazione biancorossa guidata da mister Mariani invece è riuscita, mal-grado la categoria di differenza, a tener testa ai falchetti senza timori reverenziali e anzi costruendo alcune giocate di ottima fattura. A rompere gli indugi sono i falchetti al 9' con u-na bordata di Prati deviata in corner. Gli ospiti si fanno vedere all'il' con un'azione sviluppata da Asturi sulla destra e non finalizzata da Viviani che di testa non inquadra lo spec-chio. Poi, dopo vari ribaltamenti di fronte la rete decisiva arriva in aper-tura di secondo tempo con un'incor-nata su calcio d'angolo di Rinaldini, che porta così a 3 le sue reti in pre-campionato.

Daniele Pompignoli

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