indice - erickson...step 1: presentazione argomento e consegna materiale didattico l’insegnante,...

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7 Introduzione 11 ATTIVITÀ 1 Le fonti e gli elementi datanti 15 ATTIVITÀ 2 La Stratigrafia 23 ATTIVITÀ 3 Cenni di Paleontologia 27 ATTIVITÀ 4 Fossili 35 ATTIVITÀ 5 Cenni di Paletnologia. L’industria litica 41 ATTIVITÀ 6 Statuette femminili 47 ATTIVITÀ 7 L’Arte rupestre 53 ATTIVITÀ 8 Il Megalitismo 57 ATTIVITÀ 9 Manufatti fittili delle civiltà del territorio 63 ATTIVITÀ 10 Primo approccio con l’Epigrafia: le tavolette sumeriche 67 ATTIVITÀ 11 Epigrafia: le tavolette di Ebla 71 ATTIVITÀ 12 Epigrafia: i Geroglifici 75 ATTIVITÀ 13 Stele egizie 79 ATTIVITÀ 14 Affreschi minoici 83 ATTIVITÀ 15 Maschere micenee 87 ATTIVITÀ 16 La Civiltà fenicio-punica 93 ATTIVITÀ 17 La produzione vascolare greca 103 ATTIVITÀ 18 I templi greci 111 ATTIVITÀ 19 Le metope delle 12 fatiche di Eracle 115 ATTIVITÀ 20 Gli Ostraka 119 ATTIVITÀ 21 La Domus romana 123 ATTIVITÀ 22 Le Decorazioni parietali: i 4 stili pompeiani 129 ATTIVITÀ 23 I Larari 133 ATTIVITÀ 24 La Gemma Augustea Indice

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Page 1: Indice - Erickson...Step 1: Presentazione argomento e consegna materiale didattico L’insegnante, dopo aver introdotto l’argomento che verrà trattato, consegna a ogni alunno/gruppo

7 Introduzione

11 ATTIVITÀ 1 Le fonti e gli elementi datanti

15 ATTIVITÀ 2 La Stratigrafia

23 ATTIVITÀ 3 Cenni di Paleontologia

27 ATTIVITÀ 4 Fossili

35 ATTIVITÀ 5 Cenni di Paletnologia. L’industria litica

41 ATTIVITÀ 6 Statuette femminili

47 ATTIVITÀ 7 L’Arte rupestre

53 ATTIVITÀ 8 Il Megalitismo

57 ATTIVITÀ 9 Manufatti fittili delle civiltà del territorio

63 ATTIVITÀ 10 Primo approccio con l’Epigrafia: le tavolette sumeriche

67 ATTIVITÀ 11 Epigrafia: le tavolette di Ebla

71 ATTIVITÀ 12 Epigrafia: i Geroglifici

75 ATTIVITÀ 13 Stele egizie

79 ATTIVITÀ 14 Affreschi minoici

83 ATTIVITÀ 15 Maschere micenee

87 ATTIVITÀ 16 La Civiltà fenicio-punica

93 ATTIVITÀ 17 La produzione vascolare greca

103 ATTIVITÀ 18 I templi greci

111 ATTIVITÀ 19 Le metope delle 12 fatiche di Eracle

115 ATTIVITÀ 20 Gli Ostraka

119 ATTIVITÀ 21 La Domus romana

123 ATTIVITÀ 22 Le Decorazioni parietali: i 4 stili pompeiani

129 ATTIVITÀ 23 I Larari

133 ATTIVITÀ 24 La Gemma Augustea

I n d i c e

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137 ATTIVITÀ 25 Leggere un’iscrizione latina

145 ATTIVITÀ 26 Ricerca sul campo: materiali romani di reimpiego

149 ATTIVITÀ 27 La scultura dei Tetrarchi

153 ATTIVITÀ 28 Paleografia. La scrittura onciale

157 ATTIVITÀ 29 Cenni di Araldica

163 ATTIVITÀ 30 Sepolture e corredi funerari

170 APPENDICE A Scheda semplificata di reperto archeologico

173 APPENDICE B Carta quadrettata

175 Bibliografia

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attività1

Le fonti e gli elementi datanti

Per svolgere questa attività, l’ideale sarebbe avere a disposizione un cortile con giardino dove è possibile rinvenire monete recenti e altri oggetti (può provvedere l’insegnante disponendo qua e là delle monete da 50 lire degli anni ’70, ad esempio). Altrimenti si può lavorare in classe, dove ci sono sicuramente più elementi datanti (calendari, circolari, diari, ecc.), anche se troppo riferiti al presente.

OBIETTIVI – CONOSCENZE:• saper individuare la differenza fra i diversi tipi di fonte,• conoscere la funzione degli elementi datanti.

OBIETTIVI – ABILITÀ:• classificare i diversi tipi di fonte,• collocare gli eventi nel tempo.

SUGGERIMENTI OPERATIVI

Step 1: Presentazione argomento e consegna materiale didattico

L’insegnante, dopo aver introdotto l’argomento che verrà trattato, consegna a ogni alunno/gruppo il «Materiale didattico» presente in questo capitolo e la «Scheda operativa».

Step 2: Ricerca sul campo

L’insegnante conduce gli alunni (muniti di guanti di lattice, per motivi di igiene, e di berrettino in caso di giornata calda) nel cortile o nel giardino della scuola e li invita a cercare degli oggetti significativi. In alternativa, invita i ragazzi a effettuare una ricerca analoga all’interno della classe.

Step 3: Analisi

L’alunno/Il gruppo, una volta messo insieme il mate-riale reperito (tappi di bottiglia, cocci, monete, coper-tine di quaderno, ecc.), cerca di distinguere fra:

• fonti scritte e fonti materiali,• oggetti che forniscono indicazioni sulla datazione

e oggetti che non forniscono tali dati.

Step 4: Sintesi

L’alunno/Il Gruppo svolge gli esercizi della «Scheda operativa».

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Harari M. (1999), I tramiti per la conoscenza dell’antico: la cultura materiale (materiale per il Corso di Perfezionamento in Didat-tica dell’Antico), Ferrara, Tecomproject Editore.Harari M. (2001), Percorsi archeologici (materiale per il Corso di Perfezionamento in Didattica dell’Antico), Ferrara, Tecom-

Attività 1 ◆ 11

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materiale didattico

12 ◆ © 2007, A.R. Vizzari, Laboratorio archeologia, Trento, Erickson

Fonti ed elementi datanti

Una moneta da 100 lire.

La Storia che studiamo sui libri è il risultato del lavoro di diversi studiosi che hanno analizzato, confrontato e interpretato le fonti.

Tipi di fonteLe fonti sono quei reperti da cui si ricavano testimonianze per una ricostruzione storiografica e possono essere:

• scritte (tavolette, papiri, iscrizioni, lettere, leggi, manoscritti);• iconografiche (sculture, dipinti, rilievi, incisioni);• materiali (vasi, armi, strumenti, oggetti, monumenti);• orali (registrazioni, storie tramandate di padre in figlio).

Nel corso di questo Laboratorio avrai a che fare con le prime tre tipologie di fonte.

Elementi datantiAlcuni dei documenti citati sopra possono essere degli «elementi datanti», cioè dei reperti che, essendo in qualche modo attribuibili a un determinato periodo, aiutano nella datazione di ciò che si trova vicino a essi. La datazione di un oggetto si basa sui seguenti fattori:

• materia in cui è fatto;• stile in cui è realizzato;• forma;• decorazione;• eventuali iscrizioni con indicazioni cronologiche.

Per reperti recanti sostanze organiche si ricorre alla tecnica del «Carbonio 14» (che non si può utilizzare per materiali risalenti a oltre 70.000 anni fa).Gli elementi datanti forniscono quello che si chiama «terminus post quem» («termine dopo il quale»): il ritrovamento di elementi datanti come le monete potrà condurre a ragionare circa il «terminus ante quem» («termine prima del quale») e il «terminus post quem» e a formulare ipotesi sulla successione cronologica e stratigrafica.Se scavando nel cortile di casa tua trovassi una moneta come quella raffigurata sopra (una vecchia lira), avresti un elemento da-tante, perché in basso è segnato proprio l’anno in cui essa è stata coniata. In questo caso, il 1967 sarà il «terminus post quem».Anche nei libri puoi trovare un indicatore cronologico, nel marchio del copyright riportato nel retro-frontespizio, dove ci sarà una scritta di questo genere:

© 2007 Edizioni Erickson.

Anche in questo caso abbiamo un elemento datante.

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scheda operativa

© 2007, A.R. Vizzari, Laboratorio archeologia, Trento, Erickson ◆ 13

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Tipi di fonte e cronologia

Esercizio ANella tabella sottostante puoi vedere alcuni oggetti che studierai nel corso di questo Laboratorio. Per ognuno prova a effettuare la classificazione precisando se si tratta di fonte scritta, materiale o iconografica.

Tavoletta eblaita. Ostrakon. Tavoletta sumerica. Strumento litico preisto-rico.

Ceramica greca. Iscrizione romana. Frammento di vaso neo-litico.

Scultura dei Tetrarchi.

È una fonte:

scritta materiale iconografica

È una fonte:

scritta materiale iconografica

È una fonte:

scritta materiale iconografica

È una fonte:

scritta materiale iconografica

È una fonte:

scritta materiale iconografica

È una fonte:

scritta materiale iconografica

È una fonte:

scritta materiale iconografica

È una fonte:

scritta materiale iconografica

(continua)

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attività3

Cenni di Paleontologia

Un’attività legata alla Geologia è utile perché avvicina ulteriormente i ragazzi alla problematica della stratigrafia. Per realizzarla occorrono alcuni fossili.

OBIETTIVI – CONOSCENZE:• comprendere il settore di cui si occupa la Paleontologia,• conoscere i procedimenti con cui si forma un fossile.

OBIETTIVI – ABILITÀ:• sviluppare la capacità di osservazione,• formulare e argomentare un’ipotesi.

SUGGERIMENTI OPERATIVI

Step 1: Presentazione argomento e consegna materiale didattico

L’insegnante introduce sinteticamente l’argomento che verrà trattato, quindi consegna a ogni alunno/gruppo: un fossile da ripulire, il «Materiale didat-tico» e la «Scheda operativa».

Step 2: Studio guidato

L’alunno/Il Gruppo legge il «Materiale didattico» insieme all’insegnante.

Step 3: Analisi

L’alunno/Il Gruppo osserva dei fossili insieme all’insegnante e cerca di capire quale processo di fossilizzazione si sia verificato.

Step 4: Ipotesi

L’alunno/Il Gruppo svolge gli esercizi A e B della «Scheda operativa».

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

AA.VV. (2004), La vita nella Preistoria. Fossili, dinosauri, primi mammiferi, nascita dell’uomo, Novara, De Agostini.Walker C. e Ward D. (1993), Fossili. Guida fotografica a oltre 500 generi fossili di tutto il mondo, Milano, RCS Libri.

SITI CONSIGLIATI

www.geologia.com ® Area Raga ® I Fossili: presentazione semplice e chiara sui fossili.www.fossili.it ® Fossili: repertorio di fossili.clik.to/fossili: sito sui fossili.Sezione del sito dell’Università di Napoli www.musei.unina.it ® Collezioni ® Pa-

Attività 3 ◆ 23

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materiale didattico

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Tipologie di fossilizzazione

La disciplina che affrontiamo oggi è una branca della Geologia: si tratta della Paleontologia, scienza che studia e classifica i fossili.Che cosa è un fossile? È il resto di un qualsiasi organismo animale e vegetale, vissuto in un lon-tano passato geologico e conservatosi sino ai giorni nostri all’interno della crosta terrestre, nelle cosiddette rocce sedimentarie.Tra i resti fossili possiamo includere:

• le parti dure di un organismo (come la conchiglia di un animale marino e materiale scheletrico in genere);

• escrementi (i coproliti);• tracce di spostamento o di nutrizione;• impronte.

Ecco di seguito alcuni dei modi in cui ha luogo la fossilizzazione.

MineralizzazioneQuesto tipo di fossilizzazione interviene soprattutto nel caso di conchiglie e ossa, materiali cioè contenenti un elevato numero di pori. Quando, ad esempio, una conchiglia è seppellita, le sostanze sciolte nell’acqua entrano nei pori e li riempiono. Il risultato è una conchiglia più pesante dell’originale e nell’aspetto molto simile a un pezzo di roccia.

Bivalve mineralizzato.

Legno silicizzato.

Calco di bivalve.

SostituzioneSe un organismo, ad esempio un vegetale, rimane incastrato in una roccia molto a lungo (nell’ordine dei milioni di anni), allora tale organismo ha avuto tutto il tempo di sciogliersi lasciando modo ai vari minerali che compongono la roccia di sostituirsi ai singoli elementi che componevano il nostro vegetale. Questo è il tipico caso dei cosiddetti «legni silicizzati».

Impronte e calchiOra prendiamo il caso di un organismo (ad esempio un bivalve o un pesce), che rimane sepolto per molto tempo, ma non subisce alcuno dei due tipi di fossilizzazione precedenti. Tale organismo si dissolve, si scioglie, lasciando al suo posto un vuoto, una cavità che verrà poi riempita da qualche minerale che, così facendo, ci lascia una sorta di impronta interna della conchiglia.

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scheda operativa

© 2007, A.R. Vizzari, Laboratorio archeologia, Trento, Erickson ◆ 25

3

Riconoscere il tipo di fossilizzazione

Esercizio AIndividua i diversi tipi di fossilizzazione per i fossili riportati qui sotto e motiva la tua scelta.

Si tratta di:

Mineralizzazione Sostituzione Impronta o calco

Perché?

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Si tratta di:

Mineralizzazione Sostituzione Impronta o calco

Perché?

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Si tratta di:

Mineralizzazione Sostituzione Impronta o calco

Perché?

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(continua)

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scheda operativa

26 ◆ © 2007, A.R. Vizzari, Laboratorio archeologia, Trento, Erickson

Si tratta di:

Mineralizzazione Sostituzione Impronta o calco

Perché?

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Si tratta di:

Mineralizzazione Sostituzione Impronta o calco

Perché?

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Si tratta di:

Mineralizzazione Sostituzione Impronta o calco

Perché?

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Esercizio BProva adesso a eseguire lo stesso esercizio per i fossili delle foto presentate qui sotto.

3 (continua)

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attività

fossili

OBIETTIVI – CONOSCENZE:• comprendere il settore di cui si occupa la Paleontologia,• conoscere alcuni tipi di fossile.

OBIETTIVI – ABILITÀ:• sviluppare la capacità di osservazione,• saper classificare alcuni fossili sulla base di repertori dati.

SUGGERIMENTI OPERATIVI

Preparativi

L’insegnante dispone alcuni fossili (possibilmente uno per ogni alunno o almeno per ogni piccolo gruppo) nel terreno intorno alla scuola. Se non si ha a disposizione un terreno, l’insegnante con-segnerà i fossili direttamente ai ragazzi.

Step 1: Presentazione argomento e consegna materiale didattico

L’insegnante introduce sinteticamente l’argomento che verrà trattato, quindi consegna a ogni alunno/gruppo:

• un fossile da ripulire (se non verrà fatta la ricerca sul campo),• il «Materiale didattico» presente in questo capitolo,• la «Scheda operativa»,• la «Scheda di reperto»,• la «Carta quadrettata».

Step 2: Ricerca sul campo

L’insegnante conduce i ragazzi (muniti di guanti, palette e altri strumenti) presso l’area in cui ha collocato i fossili, invitandoli a ispezionare con cautela il territorio alla ricerca di possibili fossili. Ogni alunno si fermerà non appena avrà trovato un fossile, per fare in modo che ciascuno abbia il proprio da analizzare.

Step 3: Analisi

L’alunno/Il Gruppo identifica il fossile in consegna mediante raffronto con la scheda.

Step 4: Sintesi

L’alunno/Il Gruppo svolge gli esercizi A e B della «Scheda operativa», inclusa la compilazione della «Scheda di reperto» (tralasciando i punti relativi ai manufatti umani).

Step 5: Ipotesi

L’alunno/Il Gruppo svolge l’esercizio C della «Scheda operativa».

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Attività 4 ◆ 27

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attività10

Primo approccio con l’Epigrafia: le tavolette sumeriche

Per le civiltà mesopotamiche è doveroso affrontare l’argomento scrittura, dal momento che è proprio fra il Tigri e l’Eufrate che si svilupparono i primi tipi di scrittura.

OBIETTIVI – CONOSCENZE:• comprendere il settore di cui si occupa l’Epigrafia,• conoscere le differenze fra pittogramma e ideogramma.

OBIETTIVI – ABILITÀ:• potenziare la capacità di osservazione,• riprodurre un reperto imitando il modello,• compilare una scheda di reperto.

SUGGERIMENTI OPERATIVI

Step 1: Presentazione argomento e consegna materiale didattico

L’insegnante introduce l’argomento, anche ricorrendo a materiale audiovisivo sulle civiltà meso-potamiche. Quindi consegna a ogni alunno/gruppo:

• una fotografia o una riproduzione (realizzata dal docente stesso con la creta come nel «Materiale didattico») di una tavoletta sumerica,

• il «Materiale didattico» presente in questo capitolo,• la «Scheda operativa»,• la «Scheda di reperto archeologico»,• altro materiale (libri, riviste, cataloghi) relativo alle scritture antiche.

Step 2: Analisi

L’alunno/Il Gruppo osserva la tavoletta e legge il «Materiale didattico».

Step 3: Sintesi

L’alunno/Il Gruppo svolge gli esercizi A e B della «Scheda operativa», inclusa la compilazione della «Scheda di reperto archeologico» relativamente alla tavoletta assegnata (in foto o in ripro-duzione).

Step 4: Manualità

L’alunno/Il Gruppo svolge l’esercizio C della «Scheda operativa», riproducendo il reperto.

Attività 10 ◆ 63

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materiale didattico

© 2007, A.R. Vizzari, Laboratorio archeologia, Trento, Erickson ◆ 65

10

Ideogrammi sumerici

L’Epigrafia è una disciplina storica che studia le iscrizioni antiche. Sappiamo che la scrittura nacque in Mesopotamia e che la prima popolazione che la utilizzò era quella dei Sumeri.Il supporto scrittorio, cioè il materiale su cui i Sumeri scrivevano, erano le tavolette d’argilla. Sul-l’argilla, quando era molle, si incidevano i segni grafici mediante uno stilo di legno: in seguito la tavoletta veniva fatta indurire con il fuoco o essiccare al sole.Nelle tavolette rinvenute a Uruk e datate al IV millennio a.C. erano state annotate operazioni ammi-nistrative ricorrendo a pittogrammi e ideogrammi.I pittogrammi sono disegni che si riferiscono al mero oggetto rappresentato (ad esempio, le ali per indicare proprio le ali). Gli ideogrammi rappresentano un’evoluzione dei pittogrammi, perché rimandano a un concetto collegato all’oggetto disegnato (ad esempio, le ali per indicare il «vo-lare»).Puoi vedere nella tabella sottostante l’evoluzione di alcuni segni: vi si nota la trasformazione dell’im-magine che dapprima è diventata un segno astratto composto da caratteri cuneiformi e, col tempo, ha seguito una rotazione di 90° in senso antiorario.

Evoluzionegin/gub

CAMMINAREanse

ASINOgu

BUEdug

BROCCAsu

MANOgisimmarPALMA

3.000 a.C.

2.400 a.C.

650 a.C.

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scheda operativa

66 ◆ © 2007, A.R. Vizzari, Laboratorio archeologia, Trento, Erickson

10

La scrittura sumerica

Esercizio ANella fotografia accanto vedi la riprodu-zione di una tavoletta sumerica (trovata a Kish, vicino a Babilonia). Osservala e rispondi alle domande.Vi riconosci dei segni ideografici a te noti? Se sì, quali?

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A quale periodo dateresti la tavoletta? Sulla base di quali elementi?

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Esercizio BCompila la «Scheda di reperto» relativamente alla tavoletta che ti è stata assegnata.

Esercizio CProva a riprodurre con la creta la tavoletta che ti è stata assegnata.

Tavoletta sumerica di Kish.

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attività11

Epigrafia: le tavolette di Ebla

OBIETTIVI – CONOSCENZE:• conoscere le differenze fra ideogramma e fonogramma.

OBIETTIVI – ABILITÀ:• decifrare alcuni segni della scrittura cuneiforme,• riprodurre un reperto imitando il modello,• compilare una scheda di reperto.

SUGGERIMENTI OPERATIVI

Step 1: Presentazione argomento e consegna materiale didattico

L’insegnante introduce sinteticamente l’argomento che verrà trattato, quindi consegna a ogni alunno/gruppo:

• una riproduzione (realizzata con la creta come quella nel «Materiale didattico») o una fotografia di una tavoletta eblaita,

• il «Materiale didattico» presente in questo capitolo (dispensa sulle scritture oggetto di studio),• la «Scheda operativa»,• la «Scheda di reperto archeologico»,• altro materiale (libri, riviste, cataloghi) relativo

alle scritture antiche.

Step 2: Analisi

L’alunno/Il Gruppo osserva la tavoletta e legge il «Materiale didattico», cercando di identificare la civiltà in base al tipo di scrittura.

Step 3: Sintesi

L’alunno/Il Gruppo svolge gli esercizi A e B della «Scheda operativa», tra cui la compilazione della «Scheda di reperto archeologico» relativamente alla tavoletta assegnata (in foto o in riproduzione).

Step 4: Manualità

L’alunno/Il Gruppo svolge l’esercizio C della «Scheda operativa», riproducendo il reperto.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Friedrich J. (1973), Le scritture scomparse, Firenze, Sansoni Editore.Matthiae P. (a cura di) (1988), Ebla. La scoperta di una città dimenticata, Firenze, Giunti.Negri M. (a cura di) (2000), Alfabeti. Preistoria e storia del linguaggio scritto, Colognola ai Colli, Edizioni Demetra.

SITI CONSIGLIATI

Su Ebla non ci sono siti specifici, segnalo: it.wikipedia.org/wiki/Ebla e digilander.libero.it/jimdigriz ® Viaggi ® Giordania e Siria ® Ebla.La tabella con la scrittura cuneiforme persia-na è una rielaborazione della tabella presente nel sito: www.sff.net ® People ® Tanuki ® Language and writing on Uruk.

Attività 11 ◆ 67

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materiale didattico

68 ◆ © 2007, A.R. Vizzari, Laboratorio archeologia, Trento, Erickson

11

La scrittura cuneiforme

In Mesopotamia la scrittura man mano si evolve e dagli ideogrammi si passa ai fonogrammi, ossia a caratteri che indicano suoni precisi. Nasce la scrittura cuneiforme, il cui nome deriva dalla forma triangolare (a cuneo) dei segni che la compongono e che vengono tracciati da sinistra a destra.Vediamo una tabella relativa all’alfabeto cuneiforme nel Persiano antico.

Maiuscola Minuscola Maiuscola Minuscola Maiuscola Minuscola

A J S

B K T

C L U

D M V

E N W

F O X

G P Y

H Q Z

I R

Nell’immagine accanto è riprodotta una tavoletta rinvenuta a Ebla, città della Siria in cui una missione archeologica guidata da P. Matthiae scoprì gli Archivi Reali con 17.000 pezzi fra tavolette e frammenti di esse, tutti conservatisi «grazie» a un incendio che aveva cotto e quindi indurito l’argilla. Secondo l’ipotesi rico-struttiva, l’archivio era un ambiente quadrangolare alle cui pareti erano addossati scaffali e grandi cesti contenenti le tavolette organizzate nel rispetto di precisi criteri archivistici, ossia in base alla materia trattata, che poteva essere di carattere amministra-tivo, giuridico, economico, storico o religioso. La lingua utilizzata è denominata «eblaita» e appartiene al ceppo semitico. Tavoletta eblaita.

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scheda operativa

© 2007, A.R. Vizzari, Laboratorio archeologia, Trento, Erickson ◆ 69

11

Mi esercito con la scrittura cuneiforme

Esercizio APer acquisire familiarità con i segni della scrittura cuneiforme, prova a scrivere il tuo nome in questo spazio bianco basandoti sulla tabella contenente l’alfabeto vista prima.

Esercizio BCompila la «Scheda di reperto» per la tavoletta a te assegnata.

Esercizio CAdesso prova a riprodurre con la creta la tavoletta eblaita che ti è stata assegnata.