infoanziani gennaio febbraio 2013

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STARBENE news Inserto al bimestrale Infoanziani.it Gennaio/Febbraio 2013 Numero 57 LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: On line la tv digitale dell’ASS n°4 PAG.5 La mappatura della fragilità a Palmanova PAG.7 INSERTO STARBENE NEWS: Gli sport invernali PAG.1 No ai cibi stracotti PAG.4 LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO: I nonni raccontano... PAG.9 L’Associazione A.V.U.L.S.S. PAG.10

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Infoanziani Gennaio Febbraio 2013

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Gennaio/Febbraio 2013 Numero 57

LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: On line la tv digitale dell’ASS n°4 PAG.5La mappatura della fragilità a Palmanova PAG.7

INSERTO STARBENE NEWS: Gli sport invernali PAG.1 No ai cibi stracotti PAG.4

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO:I nonni raccontano... PAG.9L’Associazione A.V.U.L.S.S. PAG.10

Page 2: Infoanziani Gennaio Febbraio 2013

Sommario:LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: On line la tv digitale dell’ASS n°4 Alto Friuli PAG.5

La mappatura della fragilità a Palmanova PAG.7

INSERTO STARBENE NEWS:

Sport invernali

Attenzione ai funghi

Lo sgombro

No ai cibi stracotti

STARBENE news

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO: Comitato Parenti Ospiti I.G.A. PAG.9

A.V.U.L.S.S. PAG.10

NEWS IN BREVESi avvicina la mezza età PAG.11

PAG.1

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PAG.3

PAG.4

Page 3: Infoanziani Gennaio Febbraio 2013

www.infoanziani.it GENNAIO/FEBBRAIO 2013N° 57

Informazioni per i lettori:

Registrazione Aut.Trib. di UD n.24 del 10.05.2005 Bimestrale gratuito Direttore editoriale Sandro Di Filippo Direttore responsabile Sandro Di Filippo Editore Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Tel. 0432 526981 - Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected] Layout Elisa Gorsa - Newprojects.it S.r.l. Collaboratori Azienda per i Servizi Sanitari n°3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n°5 “Bassa Friulana” Comitato Parenti Ospiti I.G.A. (Magda Minotti) A.V.U.L.S.S. Pubblicità commerciale Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Tel. 0432 526981 - Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected] Stampa Tipografia Menini - Spilimbergo (PN) Abbonamenti Inviare i propri dati a: Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected]

A.S.S.n°3 “Alto Friuli”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

I professionisti dell’ ASS3 in video per spiegare ai cittadini procedu-re diagnostiche, vaccinazioni, come fare per prenotare visite ed esami. Non solo la prima esperienza in regione, ma su tutto il territorio nazionale esperienze analoghe si contano sulle dita di una mano: dal 10 ottobre 2012 l’ Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli mette on line la sua web tv. Si tratta di un canale video, proprio come un canale televisivo, ma utilizza le nuove tecnologie web in modo da essere più visibi-le, accessibile, veloce e consultabile da tutti. Si può infatti visualizzare da proprio compu-ter, oppure dal tablet pc, ma anche da qual-siasi telefono cellulare dotato di connessione a Internet.L’accesso si effettua dalla home page del sito dell’ Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli (www.ass3.sanita.fvg.it), fa-cendo click sull’immagine della televisione posta in basso a destra. Da qui si è indiriz-zati al canale della web tv ASS3, dove si possono trovare numerosi video relativi alla salute; sono suddivisi fra organizzativi (per esempio la presentazione dell’Azienda da parte dei Direttori, organizzazione ed ora-ri dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, come prenotare visite ed esami), clinici (alcune in-dagini endoscopiche in diretta, una panora-mica sul diabete, la diagnostica prenatale), relativi alla prevenzione (attualità sulla pro-liferazione murina, sugli screening, le vacci-nazioni etc.) ed assistenziali. Lo scopo dell’iniziativa, curata dalla SO Marketing Sociale dell’ ASS3, viene spiega-to dal Direttore Generale, il dottor Beppino

COLLE, proprio in uno dei video già pubbli-cati: si tratta di migliorare l’informazione e la comunicazione al cittadino, utilizzando anche (ma non solo) le nuove tecnologie, di quoti-diano utilizzo dalle fasce più giovani della popolazione ma ormai in fase di progressiva diffusione in tutte le case, gli uffici, le scuole.Nonostante l’ impegno per la preparazione delle “lezioni” sia notevole e certamente in-consueto per i professionisti, la risposta dei professionisti sanitari dell’ Azienda 3 è stata positiva, quindi è intenzione della Direzio-ne proseguire nell’aggiungere progressiva-mente nuovi contenuti, in base alle situazio-ni emergenti, ai diversi periodi dell’anno e, perché no, alle eventuali esigenze manife-state dai cittadini.Oltre ai video girati con i professionisti, vi sono alcuni video “professionali”, di partico-lare interesse il video Nascere a Tolmezzo, che descrive l’ ostetricia dell’Alto Friuli e mo-stra lo svolgersi di un parto in acqua.Ancora, la web tv vuole essere uno spazio condiviso con associazioni e enti che con la sanità abbiano a che fare: per esempio, è già on line il video in cui l’associazione AVULSS presenta le proprie iniziative di volontariato in ospedale ed in casa di riposo.Per informazioni, suggerimenti, con-tatti è possibile rivolgersi alla SO Mar-keting Sociale - Relazioni con il pub-blico, email [email protected]. Tel. 0432/989406-441 dalle ore 9 alle 13.

È on line la televisione digitale dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli

5A cura di: Olga Passera

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i.it Sport invernali

Pronti a partire per la montagna? Allora non dimenticate che anche l’alimentazione influisce sulle per-formance sportive e può essere una grande alleata di chi vuole sciare nella migliore condizione fisica. Lo sci alpino e lo sci di fondo “bru-ciano” molta energia: circa 12 calo-rie al minuto. In altre parole: un’ora di sci di fondo a 15 km/h richiede il doppio dell’energia che in un’ora di tennis. Ecco perché chi pratica gli sport invernali deve preparar-si ad affrontare questi sforzi an-che scegliendo la giusta alimen-tazione. Infatti è bene adeguare l’assunzione di cibo all’esercizio fisico: così non si rischia né di ap-pesantire l’organismo né di restare a stomaco vuoto e senza energia. La soluzione migliore è la “regola del 5”: ossia ricordarsi di mangiare 5 volte al giorno. Una bella cola-zione, un pranzo equilibrato e una cena leggera, con l’aggiunta di due break a metà mattina e pomerig-gio, scandiscono la giornata per-fetta dello sciatore virtuoso.Anche se fa freddo e se si passe-ranno tante ore all’aperto non è necessario mangiare più grassi. Semmai, per prepararsi meglio alle performance sportive, si dovreb-bero preferire gli alimenti - come il latte e i suoi derivati - che for-niscono sia gli zuccheri, il “carbu-rante” del nostro organismo, che le proteine, di cui l’aumento delle masse muscolari aumenta il fab-bisogno. I prodotti lattiero casea-ri occupano un posto importante nell’alimentazione degli sportivi, come viene sottolineato da diversi recenti studi scientifici.

In collaborazione con Italiasalute - Direttore responsabile Riccardo Antinori

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Il rischio cardiovascolare si riduce grazie al consumo di due porzioni di pesci grassi alla settimana. Lo rivela una ricerca della Cambridge Univer-sity, secondo cui non solo è importante man-giare pesce, ma meglio sarebbe privi-legiare quelli grassi come lo sgombro o le sardine. Lo stesso effetto protetti-vo non si avrebbe con i supplementi di olio di pesce. La meta-analisi con-dotta dal team dell’Università di Cam-bridge ha preso in esame 38 studi precedenti per comprendere il nesso esistente fra consumo di pesce e ri-schio di ictus o di ischemie. Il cam-pione fornito dagli studi si aggira sugli 800 mila pazienti provenienti da 15 paesi diversi, per un totale di oltre 34 mila eventi cerebrovascolari. Dai dati emerge il fatto che fra i soggetti che mangiavano da due a quattro porzio-ni di pesce alla settimana si registra-va una riduzione del 6 per cento del rischio di malattie cardiovascolari ri-spetto a chi consumava meno pesce. Fra i soggetti che consumavano più di cinque porzioni di pesce, poi, il rischio si abbassava del 12 per cento.Ad ogni aumento di due porzioni di pesce cor-rispondeva una riduzione del 4 per cento del rischio. Tuttavia, i ricercatori hanno evidenzia-to la nullità dei presunti benefici indotti dall’as-sunzione di integratori a base di grassi omega 3. Dal punto di vista nutrizionale lo sgombro è un alimento a dir poco eccezionale. Come tutte le altre specie appartenenti alla famiglia del pesce azzurro, anche lo sgombro è par-ticolarmente ricco di acidi grassi polinsaturi. Oltre a proteggere dalle malattie cardiovasco-lari, l’abbondante presenza di grassi “buoni” conferisce alle carni un sapore caratteristico, deciso e gustoso. Lo sgombro è anche ric-co di proteine facilmente digeribili ed ha un apporto calorico modesto. Dal punto di vi-sta nutrizionale, salutistico ed organolettico lo sgombro è un alimento migliore di tonno e sardine. L’unico difetto riguarda il suo di-

screto contenuto in colesterolo (60-100 mg per 100 g), comunque paragonabile a quello delle carni bianche e nettamente inferiore a quello delle uova.Come tutto il pesce, anche lo sgombro appe-na pescato ha un odore delicato e gradevole. L’aspetto dev’essere brillante con carni sode e ben adese alle squame. Le branchie de-vono essere rosate e l’occhio sporgente con pupilla nera, non arrossata.Cotture: bollito (farlo raffreddare e poi consu-marlo freddo) alla griglia, al forno, gratinato.Stagionalità: da dicembre/gennaio fino a fine marzo.È facile da pulire, ha pochissime spine ed è privo di squame.

È tempo di funghi, ma va ricordato che bisogna porre la massima attenzione per non incorre-re nel rischio di avvelenamento. La temibile Amanita falloide, infatti, può essere facilmen-te scambiata con altri tipi di funghi non vele-nosi. È fondamentale quindi che alla fase di raccolta partecipi un micologo professionista, è davvero facile anche per un occhio esperto scambiare il fungo tossico più comune, l’Ama-nita falloide che fiorisce proprio ora, con un commestibile e assai diffuso prataiolo o con un ovulo. E il rischio con l’amanita è quello di seri danni al fegato perché contiene una so-stanza altamente tossica che uccide le cellu-le dell’organo epatico. Sono sufficienti pochi

grammi per subire danni gravi, se non irreparabili. I sintomi dell’avvelena-mento da funghi sono vo-mito, diarrea e forti dolori addominali, che si mani-festano anche a distanza di 12 ore dal consumo: “Non devono essere con-fusi per un banale mal di pancia – spiega l’esperto - o un virus gastrointesti-nale. Se si intuisce che

l’alimento era presente nel piatto consumato, è necessario avvertire subito il centro anti-ve-leni più vicino o recarsi al pronto soccorso”. Questo è il periodo dell’anno nel quale i centri antiveleni svolgono la maggior parte del loro lavoro: “Paradossalmente le persone che si avventurano per la prima volta nella raccol-ta tendono ad essere più attente e valutano meglio ciò che credono di essere buono e se hanno dei dubbi sul riconoscimento si recano dal micologo della Asl, l’unico che ha la com-petenza e i titoli per garantire la sicurezza del fungo. Mentre il pericolo maggiore lo corrono gli esperti troppi sicuri, che fidandosi dell’istin-to non si accertano mai della commestibilità”. Oltre all’amanita, c’è il rischio di scambiare l’armillaria mellea, il cosiddetto chiodino, con il cortinario orellano, un fungo assai pericolo-so per il rene. In questo caso, l’intossicazione ha una lunga incubazione, che si manifesta anche dopo molti giorni dall’ingestione. Una guida alla prevenzione delle intossicazioni dei funghi è stata presentata al ministero della Salute per rimarcare come ogni anno vi sia un migliaio di casi di intossicazione.

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SALU T E

LO SGOMBROI PESCI GRASSI ASSOCIAT I AD UNA RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

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specialisti nell’arte dell’ortopedia

CURIOSI TÀ

AT T ENZIONE AI FUNGHIUN MANUALE PONE L’ACCEN TO SUI PERICOLI LEGAT I A DE T ERMINAT I CIBI

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Il primo “servizio”, così lo chiamano loro, è iniziato martedì 27 novembre 2012 ed è stata subito una ventata di allegria che ha coinvolto tutti, operatori, vi-sitatori, degenti. I volontari dell’ Associazione Friulclaun, già presenti in diverse realtà ospedaliere regionali, hanno iniziato anche nell’ Ospedale di Gemona la loro attività.

L’Azienda per i Servizi Sani-tari n.3 - “Alto Friuli” ha infat-ti stipulato una convenzione con l’ Associazione, presiedu-

ta dalla dottoressa Federica Polencic, con la quale i volontari si rendono disponibili a garantire, in date prefissate ed in orario po-meridiano, un’ animazione leggera presso la Medicina dell’ Ospedale di Gemona.

I volontari clown Viviamo In Positivo (VIP), As-sociazione cui la friulana Friulclaun fa rife-rimento vengono continuamente formati con lezioni riguardanti igiene, comportamento ospedaliero, psicologia, crescita personale,

comunicazione, oltre che tecniche di clowne-rie, al fine di poter intrattenere e favorire momenti di svago e allegria degli assistiti.

La loro collaudata esperienza, anche con assistiti in condizioni gravi, consente loro di affian-care lo staff medico e infer-mieristico negli ospedali e of-frire la loro simpatia, la loro disponibilità all’ascolto e la loro allegria.

Nelle foto: i Friulclaun Federica e Mario.

A.S.S.n°3 “Alto Friuli”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

Animazione con Friulclaun per i degenti della MedicinaIniziata il 27 novembre 2012 l’attività dei volontari in corsia presso l’ospedale di Gemona

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Esistono alcuni semplici accorgimen-ti per sfruttare al meglio le sostanze presenti negli alimenti, in particolare in quelli vegetali. Intanto dovrebbero essere introdotti nella dieta gradual-mente e in quantità sempre più soste-nute, in modo tale che l’organismo si abitui ad assimilarli.E, come regola generale, vanno poco cotti: solo in questo modo non si di-struggono le vitamine e gli enzimi che rinforzano il sistema immunitario, né si compromettono i sapori. Evitando così di esagerare con i condimenti.Si consiglia di consumare 6 porzioni al giorno di verdura e frutta: tradotto in gram-mi, significa 250 g di verdure e ortaggi da cuocere, 100 g di insalate con ortaggi freschi, un frutto grande (arancia o mela) oppure 100 g di frutti medi o piccoli (prugne, ciliegie, fragole).È possibile raddoppiare le porzioni per esempio mangiando 2 arance o consu-mando carote o frutta per spuntino anziché merendine, crackers o caramelle.Per coprire le 3-4 porzioni prescritte di legumi e cereali, si può scegliere per esempio tra 60 g di pane integrale, 40 g di fiocchi d’avena, 80 g di pasta o riso integrale, 60 g di polenta

di semola, 100 g di chicchi di mais freschi, 100-120 g di legumi freschi o surgelati, 35-50 g se secchi. Spesso per motivi di lavoro si è obbligati a mangiare in mense aziendali, bar e ristoranti dove è molto difficile trovare i cibi proposti dalla nostra dieta.In mensa conviene scegliere un primo di le-gumi e un’insalata mista con rucola, pane in-tegrale e frutta fresca.Al bar ordinate il panino più integrale pregan-do di farcirlo con pomodoro rosso, una fettina di cipolla e magari una striscia di doppio con-centrato di pomodoro. Come bevanda una spremuta fresca di arancia.

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Situata in una splendida posizione a ridosso delle colline moreniche friulane offre ai suoi ospiti un ambiente piacevole e familiare.Villa Nimis accoglie anziani autosufficienti e non autosufficienti.

La Direzione ed il Personale condividono passo dopo passo con l’ospite e la sua famiglia l’attività assistenziale e la vita relazionale ed affettiva.

Residenza Polifunzionale convenzionata VILLA NIMIS Via Roma, 38 NIMIS (UD) Tel. 0432 790113 [email protected]

A cura di: Olga Passera

ALIMEN TAZIONE

NO AI CIBI S T RACOT T IACCORGIMEN T I PER SFRU T TARE AL MEGLIO LE SOS TANZE PRESEN T I NEGLI ALIMEN T I

Page 7: Infoanziani Gennaio Febbraio 2013

Ad oggi, il sistema sanitario del nostro Pae-se è organizzato in modo tale che le per-sone fragili con malattie cronico-degenera-tive, vengano prese in carico solo quando il bisogno si manifesta in modo conclamato e spesso irreversibile; i servizi socio-sanitari sono ancora improntati ad una logica di at-tesa della domanda piuttosto che all’ado-zione di strategie proattive, di prevenzione e di presa in carico anticipata. In questi ultimi anni la letteratura ha evi-denziato come l’utilizzo di strumenti di va-lutazione dell’anziano presentino evidenze molto forti, sia nella prevenzione di esiti negativi, che nel miglioramento della qua-lità della vita e nella riduzione dei ricoveri e accessi in Pronto Soccorso delle persone fragili. Disporre, dunque, di una mappatu-

ra della fragilità nel territorio in cui ope-ra l’équipe, rappresenta il primo requisito per pianificare interventi proattivi di presa in carico. Si rende quindi necessario avere a disposizione uno strumento che consenta di intercettare la condizione di potenziale fragilità per una prima scrematura che con-senta di limitare le persone da sottoporre a valutazione approfondita.

IL PROGETTO NAUTILUS

L’Azienda per i Servizi Sanitari, da settem-bre 2011, collabora con il Comune di Pal-manova, l’Ambito distrettuale di Cervigna-no del Friuli e il volontariato locale, per la predisposizione della mappatura della fra-gilità nel territorio attraverso lo strumento PRISMA 7. La scheda PRISMA-7 derivante dallo SMAF (Systeme e Mesure De L’autonomie Fonctio-nelle); tale scheda consente di identificare le persone con una perdita di autonomia da moderata a grave per le quali non si cono-sce lo stato di salute; stato di salute che può deteriorarsi rapidamente se non viene atti-vato un intervento di tipo preventivo. Si tratta di un mezzo rapido, semplice, ef-ficace che può essere utilizzato dagli ope-ratori socio-sanitari, da volontari formati a tale scopo, dai servizi domiciliari, in pronto soccorso ecc.. Le domande della scheda possono essere poste tramite intervista diretta, per via tele-fonica o a mezzo posta.Le finalità del progetto sono quelle di valu-tare l’autonomia degli anziani over settan-taquattrenni, scoprire chi è l’anziano fragi-le e quali sono le variabili rappresentative di uno stato di fragilità. Ciò permetterà agli operatori di orientare gli interventi verso

A.S.S.n°5 “Bassa Friulana”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

La mappatura della fragilità nella città di PalmanovaNautilus... alla ricerca della fragilità sommersa...

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quelle persone che potrebbero avere bi-sogno di particolari attenzioni. Pertanto il progetto si propone di formulare una map-patura della fragilità nel territorio attraver-so uno strumento di screening e successiva-mente proporre strategie integrate di presa in carico delle persone fragili. Il progetto riguarda tutte le persone con età ≥75 anni residenti nel Comune di Palmanova.Il progetto è stato avviato il 01.09.2011 e la conclusione è prevista entro la fine del 2013.Le azioni del progetto Nautilus sono:• Invio a mezzo posta della scheda di ri-levazione dati – PRISMA 7: il Comune di Palmanova ha inviato alle persone con età ≥75 anni residenti una lettera indicante lo scopo del progetto e la scheda da autocom-pilare e restituire all’Ufficio Protocollo del Comune. • Raccolta delle schede autocompilate e individuazione della fascia di popolazio-ne da ricontattare: la parte della popola-zione che non ha restituito la scheda è stata contattata per una somministrazione diretta della stessa secondo modalità concordate con l’interessato.• Addestramento all’uso dello strumento e alle modalità di raccolta dei dati: gli in-tervistatori che hanno partecipato alla som-ministrazione diretta delle schede hanno ri-cevuto da parte del Referente del progetto la formazione necessaria per una corretta somministrazione della scheda Prisma7.• Interviste agli anziani, che non aveva-no risposto alla lettera inviata dal Comune, telefonicamente o faccia a faccia presso un luogo concordato con l’anziano da intervi-stare. • Imputazione dati su data base ed elabo-razione statistica.• Elaborazione report progetto, produzione di un documento di restituzione.• Presentazione dei risultati agli stakehol-ders principali e alla cittadinanza.

Lo stato dell’arte del progetto Sono state inviate a mezzo posta n. 599 schede di rilevazione dati – PRISMA 7 e di queste sono state compilate complessiva-mente n. 441 (75%). I risultati dello screening con Prisma 7 indi-cano che 169 (34%) sono le persone consi-derate potenzialmente “fragili” (punteggio “Sì” Prisma 7: cut off ≥4) con età ≥75 anni e residenti nel Comune di Palmanova 7 (vedi tabella).Il passo successivo sarà quello di effettua-re a tutte le persone considerate potenzial-mente “fragili” allo screening, una Valuta-zione Multidimensionale (VMD) con scheda ValGraf FVG. Sulla base degli esiti delle VMD, sarà poi possibile:- costruire un registro della fragilità delle persone con età ≥75 anni residenti nel Co-mune di Palmanova che poi dovrà essere aggiornato con continuità; - attuare strategie integrate (da parte dei servizi formali socio-sanitari e delle reti di aiuto informale) di presa in carico delle per-sone risultate fragili (ad esempio: realizza-zione di progetti personalizzati di “presa in carico leggera”).

A cura di: dott.ssa Marta Pordenon - Referente infermieristica

del Distretto Sanitario di Cervignano del Friuli

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Accanto ad un’ampia fascia di anziani attivi, protagonisti, nelle loro famiglie e comunità, esistono degli anziani non autosufficienti oppure, anziani in condizioni di salute precarie per le quali un minimo evento avverso potrebbe determinare una situazione di emergenza socio-sanitaria.I processi di trasformazione della società hanno fatto emergere nuove esigenze e nuovi bisogni assistenziali imponendo la necessità di programmare e attivare nuove politiche di Welfare a sostegno delle persone anziane.

Page 8: Infoanziani Gennaio Febbraio 2013

Febbraio era il mese dal Carnavâl e le contrade ed i paesi erano pervasi da quell’ “odore d’abbondanza e di grassa felicità” di cui si poteva godere a quei tempi.Numerose e varie le tradizioni friulane legate a questo periodo di “sregolatezze”. La trasgressione era anche per il cibo e così l’ultimo lunedì di Carnevale, detto il Carnavâl des feminis, vedeva lis massaris, abbandonati i soliti mistîrs, impegnate a preparare crostui, fritulis, sopis e tutto ciò che si poteva fare con il grasso, l’onnipresente sain.Il martedì, ma soprattutto la joibe grasse, era una giornata indimenticabile anche per l’allegria portata dai carri addobbati alla meglio. Su uno di essi troneggiava (almeno dalle nostre parti), ben in carne, con il volto allegro e rubicondo Bocâl, che si abbandonava a parodiare e a lanciar strali contro i sorestans locali. Ideata, nel 1929, da Ferruccio Del Fiorentino, medico condotto di Remanzacco, questa maschera porta calzettoni bianchi, calza i scarpets fatti con le pezze di stoffa, indossa pantaloni neri a mezza gamba, proprio come quelli dei contadini di un tempo, una camicia bianca ed un gilet di velluto nero con un bocâl disegnato sulla schiena.Re del teatro delle marionette, invece, fu l’ormai quasi dimenticato Facanapa, maschera che “nacque” a San Daniele un secolo prima di Bocâl. Valentino Ostermann ne la “La Vita in Friuli” -pag 487-, scriveva: «Nella prima metà del secolo s’acquistò fama meritata il marionettista Antonio Reccardini, che inventò la maschera di Faccanapa, e la fece comparire per la prima volta sulle scene in Udine, nell’anno 1828; d’allora in poi Faccanapa divenne la maschera prediletta dei Friulani. Il castello dei burattini prima del 1859 girava frequente le terre della provincia, riunendo alle sue rappresentazioni numerosi spettatori paganti o gratuiti. Nei miei ricordi infantili m’ è rimasto quel che vidi a Gemona mia patria la prima volta, con

in alto la soprascritta: - Ancor scherzando si corregge il vizio -, arrogandosi così una missione altamente educativa; missione non poche volte raggiunta, specie con certi frizzi ed allusioni politiche che giovarono a diffondere fra le masse il sentimento di patria». Facanapa ha caratteri ambivalenti che esprime col “corpo” e con le parole: è servo e padrone, ricco e povero, bonaccione, e, allo stesso tempo molto acuto e pungente. È buono, gioviale, ama il cibo... È sempre in movimento e fa piroette e quando parla, parla velocemente, a scatti, storpiando le parole. Litiga continuamente soprattutto con Arlecchino di cui è compagno di avventure legate alla fame ed all’ingiustizia.È molto elegante con la sua marsina scura e attillata che lascia vedere un panciotto rosso sopra la raffinata camicia bianca, indossa pantaloni neri stretti sotto il ginocchio. Nero anche il tricorno, elegante cappello, che porta sempre sulla testa…Ma protagonisti del “nostro” Carnevale erano anche il liron e la fisarmoniche, che nelle osterie o in quelle case ospitali dove si podevin fâ cuatri salts e gjoldi in ligrie, regalavano spenzieratezza fino alla mezzanotte, quando:

“Cussì Carnevâl lu saludìn,plèns e passuz, cul fài grande ligrìe,balant, ciantant, fasìnt le malefìn:evive il carnavâl c’al è lât vie!”

ed ancora:“Carnevâl al va,

scomençe la Caresime,bisugne preâ!”

Comitato Parenti Ospiti I.G.A.

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO:

9 10Iniziativa realizzata con il sostegno della

L’inizio di un nuovo anno ci porta inevitabilmente, passata la breve euforia dei brindisi, degli abbracci, degli auguri, a una pausa di riflessione. Ci guardiamo dentro, facciamo i conti con noi stessi, rievochiamo silenziosamente ciò che è stato...ci si proietta idealmente nell’avvenire in cui riponiamo le nostre speranze...

Nell’augurarci un 2013 in pace e serenità, proponiamo alcuni spunti di riflessione: In questo periodo pieno di suoni, luci, sfavillii, addobbi, colori,.....ascoltiamo qualche volta il silenzio e aspettiamo che Qualcuno parli nel nostro cuore... “Siediti ai bordi dell’aurora, per te si leverà il sole.Siediti ai bordi della notte, per te scintilleranno le stelle.Siediti ai bordi del torrente, per te canterà l’usignolo.Siediti ai bordi del silenzio, Dio ti parlerà.”(L. Vahira)

Prendi... (Gandhi)

Prendi il tuo sorriso e donalo a chi non ne ha mai avuti.Prendi un raggio di sole e mandalo ad infrangere le tenebre.Scopri una sorgente e purifica chi è nel fango.Prendi una lacrima e deponila sul volto di chi non sa piangere.Prendi il coraggio e mettilo nel cuore di chi non sa più lottare.Scopri un senso alla vita e condividilo con chi non sa più dove andare.Prendi nelle tue mani la Speranza e vivi nella sua luce.prendi la bontà e donala a chi non sa più donare.Scopri l’amore e fallo conoscere a tutti.

BUON ANNO!!!Con l’augurio più bello da parte di tutti i soci AVULSS di scoprire sempre l’amore e di farlo conoscere a tutti!!!

L’A.V.U.L.S.S. informa:

Iniziativa realizzata con il sostegno della

Associazione di UdineVia Sant’Agostino, 7 UdineTel. 347 3726810E-mail: [email protected]

Era Carnevale...

Page 9: Infoanziani Gennaio Febbraio 2013

Medico specialista in geriatria e gerontologia

Guglielmo Dott.Luccariceve su appuntamentoCell.339 2665997

SEQEX: Terapia personalizzata non invasiva i cui benefici terapeutici riguardano- Il sistema muscolo scheletrico (artrosi)- L’effetto antidolorifico- Il sistema circolatorio

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Pistacchi e frutta secca

NEWS IN BREVE:

Versatili in cucina per la creazione di ricette sfiziose e golose; ideali come spez-za fame da portarsi dietro per i momenti in cui si ha bi-sogno di ricaricarsi di gusto ed energia; perfetti come snack per chi pratica attività sportiva. I pistacchi sono ric-chi di nutrienti come protei-ne, carboidrati, grassi “buo-ni”, fibre, vitamine e minerali

che favoriscono il benessere generale dell’organismo. Un alimento naturale, buono e dalle tante qualità benefiche che, secondo recenti ricerche in ambito medico-scientifico, ha dimostrato di avere effetti positivi anche sul controllo del peso. L’associazione di proteine e fibre, entrambe ab-bondanti nei pistacchi, tende di per sé a saziare, mentre la consistenza solida, che obbliga a masticare, allunga i tempi di assunzione lasciando il tempo necessario perché si attivi il senso di sazietà.

BELLE CON LO STRETCHING

Lo stretching non è solo uno strumento usato dai terapeuti per prevenire e curare gli in-fortuni sportivi, ma un modo per migliorare il nostro aspet-to, tenere la postura e dare vigore al nostro fisico. Lo sa bene chi è abituata a farlo. Allungarsi serve a mantene-re elastiche le articolazioni, i muscoli, a muoversi meglio. Naturalmente questo benes-sere investe anche la circola-zione sanguigna. Quando si è contratti infatti, si creano delle aderenze tra le fibre musco-lari e il tessuto connettivo che le ricopre, tali da bloccare il flusso del sangue. In questo

modo è difficile la pulizia dal-le scorie e nutrire gli organi. Lo stretching allenta questi nodi, riattivando il sistema linfatico e l’organismo intero. È pratica-bile in ogni posto senza effet-tuare troppi sforzi, ed è alla portata delle persone di ogni fascia d’età, sia in palestra, che in casa o all’aria aperta. I movimenti dello stretching sono istintivi, ma non bisogna prolungare troppo la tensione, soprattutto le prime volte, al-trimenti si rischia di provocare dolore ai muscoli.

Si avvicina la mezza etàEcco, siamo arrivati a cin-quant’anni, quella che un tem-po era definita la mezza età, e non sappiamo come comportar-ci e quale stile di vita portare avanti per mantenerci in forma. In presenza di una adeguata forma fisica si vive di più e anche meglio. Per tale studio, sono stati esaminati 18.670 persone, esenti da malattie croniche: ricercatori hanno scoperto che coloro che ave-vano riportato nel test incrementale di Balke su tapis roulant i migliori risultati avevano sofferto meno di malattie croniche (in-sufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica, ictus, diabete mellito, malattia polmonare ostruttiva cronica, malattia renale cronica, malattia di Alzheimer, cancro ai polmoni o al co-lon). Tenersi in forma è quindi una notevole protezione verso ogni malattia, non è obbligatorio andare in palestra, basta anche solo camminare ogni giorno invece di prendere sempre l’auto per andare in ufficio.

Strabismo: intervenire da adulti

Non è affatto vero che lo strabismo vada per forza di cose corretto in età infantile. In alcuni casi, peraltro, lo stra-bismo non è una con-dizione congenita, ma è indotto da una patologia primaria come l’ictus, una le-sione cerebrale o un tumore. La chirurgia infatti migliora non solo l’aspetto estetico,

ma anche la visione generale perché eli-mina l’affaticamento oculare e aumenta la percezione della profondità. Il rialli-neamento dei bulbi oculari può avvenire anche solo attraverso la correzione con le lenti, mentre l’uso del bendaggio serve per migliorare la capaci-tà visiva dell’occhio storto. A qualsiasi

età quindi si può in-tervenire, e soltanto in un numero limita-to di casi – circa il 10-15 per cento – il paziente dovrà sot-toporsi a un ritocco. Recentemente, poi, si è presentata la pos-sibilità di intervenire con il laser, almeno per alcuni casi spe-cifici.

Un aiuto naturale per tenersi in forma