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La realizzazione delle opere pubbliche
Il ruolo del Direttore dei Lavori
DISPENSA 9
Accettazione Materiali - Controlli
La Direzione dei Lavori
Ing Renzo Rivalta
Art. 167. Accettazione, qualità ed impiego dei materiali.
I materiali e i componenti devono corrispondere alle prescrizioni del capitolato speciale
possono essere messi in opera solamente dopo
l'accettazione del direttore dei lavori
L'accettazione dei materiali e dei componenti è definitiva solo dopo la loro posa in opera
Il direttore dei lavori può rifiutare in qualunque tempo i materiali e i componenti deperiti dopo la introduzione in cantiere
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Art. 167. Accettazione, qualità ed impiego dei materiali.
Se i materiali non sono conformi alle caratteristiche tecniche risultanti dai documenti allegati al contratto l'esecutore deve rimuoverli dal cantiere e sostituirli con altri a sue spese
Se l'esecutore non effettua la rimozione nel termine prescritto dal direttore dei lavori, la stazione appaltante può provvedervi direttamente a spese dell'esecutore
Anche dopo l'accettazione e la posa in opera dei materiali e deicomponenti da parte dell'esecutore, restano fermi i diritti e i poteri della stazione appaltante in sede di collaudo.
Art. 167. Accettazione, qualità ed impiego dei materiali.
Se l’esecutore utilizza di sua iniziativa componenti di caratteristiche superiori a quelle prescritte nei documenti contrattuali non ha diritto ad aumento dei prezzi
Nel caso sia stato autorizzato per ragioni di necessità o convenienza da parte del direttore dei lavori l'impiego di materiali o componenti aventi qualche carenza nelle dimensioni viene applicata una adeguata riduzione del prezzo in sede di contabilizzazione
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Art. 167. Accettazione, qualità ed impiego dei materiali.
Gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche obbligatorie sono disposti dalla direzione dei lavori o dall'organo di collaudo
La spesa è a carico delle somme a disposizione accantonate nel quadro economico
Per le stesse prove la direzione dei lavori provvede al prelievo del relativo campione ed alla redazione di apposito verbale di prelievo; la certificazione effettuata dal laboratorio prove materiali riporta espresso riferimento a tale verbale.
Art. 167. Accettazione, qualità ed impiego dei materiali.
La direzione dei lavori o l'organo di collaudo possono disporre ulteriori prove ed analisi ancorché non prescritte dal capitolato speciale d'appalto ma ritenute necessarie per stabilire l'idoneità dei materiali o dei componenti
Le relative spese sono poste a carico dell'esecutore
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Controllo sul CalcestruzzoNormativa di riferimento
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Integrato con
DM 6 maggio 2008– integrazione al decreto 14 gennaio 2008 di approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni
Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere:
- identificati univocamentea cura del produttore, secondo le procedure applicabili
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere:
- qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere:
accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
A) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia disponibile una norma europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del periodo di coesistenza il loro impiego nelle opere èpossibile soltanto se in possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da costruzione” (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come modificato dal DPR 10/12/1997, n. 499;
Per quanto attiene l’identificazione e la qualificazione, possono configurarsi i seguenti casi:
Tutti i prodotti strutturali e secondari (porte, finestre, pavimenti, acciaio, laminati, ecc.) devono essere marcati CE.
La marcatura CE è garantita dal produttore attraverso un attestato di conformità dei prodotti. Il sistema prevede compiti e responsabilità distinte per il Produttore ed eventualmente per l’Organismo che ne certifica la produzione attraverso l’FPC (Controllo del Processo di Fabbrica).
Ci sono diversi tipi di attestazione di conformità che implicano gradi diversi e, anche, oneri diversi. Secondo la DIRETTIVA EUROPEA 89/106 i sistemi di attestazione sono sei (1, 1+, 2, 2+, 3 e il 4) e sono differenziati in funzione del livello di rischio per l’opera. Si va dalla classe di rischio più grave, cui corrisponde il sistema di attestazione più complesso 1+ a scalare fino al sistema 4 che èsemplicemente una autodichiarazione del produttore che conferma la rispondenza del prodotto alla norma.
la marcatura CE non garantisce, per la messa in opera, la qualità definitiva del prodotto
Qualificazione Tipo A – Marcatura CE
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
B) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia disponibile una norma armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo di coesistenza, per i quali sia invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure indicate nelle presenti norme. E’ fatto salvo il caso in cui, nel periodo di coesistenza della specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la Marcatura CE
Per quanto attiene l’identificazione e la qualificazione, possono configurarsi i seguenti casi:
In assenza di una norma armonizzata, e quindi in assenza della marcatura CE, è necessario procedere alla qualificazione del STC, con la procedura indicata nelle NTC stesse.
Ultimata l’istruttoria e verificato il possesso dei requisiti richiesti, il STC rilascia per ciascuno stabilimento, un apposito attestato di qualificazione.
L’Attestato di qualificazione, di validità 5 anni, individuato da un numero progressivo, riporta il nome dell’azienda, lo stabilimento, i prodotti qualificati, il marchio.
Qualificazione Tipo B – secondo la Norma nazionale
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
C) materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). In tali casi il produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in possesso di un Certificato di IdoneitàTecnica all’Impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base di Linee Guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Per quanto attiene l’identificazione e la qualificazione, possono configurarsi i seguenti casi:
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Il Direttore dei Lavori, in fase di accettazione:- si accerta del possesso della marcatura CE- richiedead ogni fornitore, per ogni diverso prodotto, il Certificatoovvero Dichiarazione di Conformità alla parte armonizzata della specifica norma europeaovvero allo specifico Benestare Tecnico Europeo, per quanto applicabile.Sarà inoltre onere del Direttore dei Lavori verificare che tali prodotti rientrino nelle tipologie, classi e/o famiglie previsti nella detta documentazione.
materiali e prodotti recanti la Marcatura CE
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Il DL, in fase di accettazione:- Si accerta del possesso e del regime di validità dell’Attestato di Qualificazione(caso B) o del Certificato di IdoneitàTecnicaall’impiego (caso C) rilasciato del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
materiali e prodotti NON recanti la Marcatura CE
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Le prove su materiali e prodotti devono generalmente essere effettuate da:a) laboratori di prova notificati ai sensi dell’art.18 della Direttiva n.89/106/CEE(gli stati membri notificano alla commissione ed agli altri stati membri l’elenco dei laboratori ufficiali individuati)b) laboratori di cui all’art.59 del DPR n.380/2001(facoltà Ingegneria, ANAS, ecc.)c) altri laboratori, dotati di adeguata competenza ed idonee attrezzature, appositamente abilitati dal Servizio Tecnico Centrale;
Laboratori di prova
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Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
La prescrizione del calcestruzzo all’atto del progetto deve essere caratterizzata almeno mediante- la classe di resistenza (es: C25/30)- la classe di consistenza (Slump)- il diametro massimo dell’aggregato
IL CALCESTRUZZO
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
resistenze cubica Rck e cilindrica fck a compressione uniassiale, misurate su provini normalizzati:- cilindri di diametro 150 mm e di altezza 300 mm- cubi di spigolo 150 mm
CLASSE DI RESISTENZA
Provino cubico
Provino cilindrico h/d=2
Provino cilindrico h/d=1
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A seconda dei valori di resistenza ottenuti in N/mm2, il cls è classificato in 4 categorie:- non strutturale- ordinario- alte prestazioni- alte resistenze
Classe di esposizione ambientaleIl calcestruzzo può essere soggetto ad azioni di degrado in funzione dellecondizioni ambientali alle quali è esposto. A seconda di queste azioni(corrosione da carbonatazione, corrosione da cloruri, gelo/disgelo e attaccochimico aggressivo), la UNI EN 206-1 individua le classi di esposizioneambientale del calcestruzzo
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Classe di esposizione ambientale
Classe di esposizione ambientale
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Dimensione massima nominale dell'aggregatoLa dimensione massima dell'aggregato è pari alla dimensione nominale piùelevata della frazione di aggregato più grossa. Il diametro massimodell'aggregato deve essere scelto in modo che il calcestruzzo possa esseregettato e compattato senza pericolo di segregazione
Classe di consistenzaPer definire la lavorabilità di un impasto si fa riferimento alla sua consistenza,valutabile attraverso l'abbassamento al cono di Abrams
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Il conglomerato per il getto delle strutture di un’opera o di parte di essa
si considera omogeneose è:
-confezionato con la stessa miscela-prodotto con medesime procedure
Miscela omogenea di cls
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Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Il calcestruzzo va prodotto in regime di controllo di qualità, con lo scopo di garantire che rispetti le prescrizioni definite in sede di progetto.Il controllo si articola nelle seguenti fasi:Valutazione preliminare della resistenzaControllo di produzioneControllo di accettazione
CONTROLLI DI QUALITA’ DEL CALCESTRUZZO
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Valutazione preliminare della resistenzaServe a determinare, prima dell’inizio della costruzione, la miscela per produrre il calcestruzzocon la resistenza caratteristica di progetto
Il costruttore, prima dell’inizio dei lavori, deve effettuare prove preliminari di studio, per ciascuna miscela omogenea di calcestruzzo da utilizzare, al fine di ottenere le prestazioni richieste dal progetto
Il costruttore resta comunque responsabile della qualità del calcestruzzo, che sarà controllata dal Direttore dei Lavori
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Controllo di produzioneRiguarda il controllo da eseguire sul calcestruzzo durante la produzione del calcestruzzo stesso (a carico del produttore)
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PRESCRIZIONI RELATIVE AL CALCESTRUZZO CONFEZIONATO CONPROCESSO INDUSTRIALIZZATO
si intende il cls prodotto mediante impianti, strutture e tecniche- in cantiere- in uno stabilimento esterno al cantiere
Controllo di produzione
Gli impianti per la produzione con processo industrializzato del calcestruzzo devono:- essere idonei ad una produzione costante- disporre di apparecchiature adeguate per il confezionamento- disporre di personale esperto- disporre di attrezzature idonee a provare, valutare e mantenere la qualità del prodotto
Controllo di produzione
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Gli impianti devonodotarsi di un sistema permanente di controllo interno della produzioneallo scopo di assicurare che il prodotto risponda ai requisiti previsti dalle presenti norme e che tale rispondenza sia costantemente mantenuta fino all’impiego
Il sistema di controllo della produzione secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000, deve fare riferimento alle specifiche indicazioni contenute nelle Linee guida sul calcestruzzo preconfezionatoelaborato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP.
Controllo di produzione
il sistema di controllo deve essere certificato:da organismi terzi indipendenti che operano in coerenza con la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006, autorizzati dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP.(STC) sulla base dei criteri di cui al DM 9/5/2003 n. 156
Controllo di produzione
Factory Production Control (FPC) – si tratta di una qualificazione di tipo B – il cls non èmarcabile CE
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Numero del certificato da riportare nei documenti a corredo della fornitura
stabilimento
norma
ICMQ – organismo certificatore autorizzato dal STC – numero di autorizzazione
I documenti che accompagnano ogni fornitura di calcestruzzo confezionato con processo industrializzato devono indicare gli estremi di tale certificazione
Controllo di produzione
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Nel caso in cui l’impianto di produzione industrializzata sia dell’esecutore nell’ambito di uno specifico cantiere, occorre:- il SGQ secondo UNI EN ISO 9001:2000 - Certificazione di un organismo accreditato (deve comprendere l’esistenza e l’applicazione di un sistema di controllo della produzione dell’impianto, conformemente alle specifiche indicazioni contenute nelle Linee Guida sul calcestruzzo preconfezionato elaborato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP.)
Controllo di produzione
Il Direttore dei Lavori:- è tenuto a verificare quanto sopra indicato- è tenuto a rifiutare le eventuali forniture provenienti da impianti non conformi- deve effettuare le prove di accettazione- deve ricevere, prima dell’inizio della fornitura, copia della certificazione del controllo di processo produttivo
Controllo di produzione
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Per produzioni di calcestruzzo inferiori a 1500 m3 di miscela omogenea, effettuate direttamente in cantiere, mediante processi di produzione temporanei e non industrializzati, la stessa deve essere confezionata sotto la diretta responsabilità del costruttore
Il Direttore dei Lavori deve avere, prima dell’inizio delle forniture, evidenza documentata dei criteri e delle prove che hanno portato alla determinazione della resistenza caratteristica di ciascuna miscela omogenea di conglomerato
Controllo di produzione
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Controllo di accettazione (DL)Riguarda il controllo da eseguire sul clsprodotto durante l’esecuzione dell’opera, con prelievo effettuato contestualmente al getto dei relativi elementi strutturali.Prove complementari (DL)Sono prove che vengono eseguite, ove necessario, a complemento delle prove di accettazione.
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Il Direttore dei Lavori al momento della posa in opera effettua un prelievo consiste nel prelevare dagli impasti il calcestruzzo necessario per la confezione di un gruppo di 2 provini.
PRELIEVO DEI CAMPIONI
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
È obbligo del Direttore dei Lavori prescrivere ulteriori prelievi tutte le volte che variazioni di qualità - provenienza dei costituenti dell’impasto possano far presumere una variazione di qualitàdel calcestruzzo stesso, tale da non poter piùessere considerato omogeneo
PRELIEVO DEI CAMPIONI
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Il Direttore dei Lavori provvede alla redazione di apposito verbale di prelievoe dispone l’identificazione dei provini mediante sigle, etichettature indelebili, ecc.La certificazione effettuata dal laboratorio prove materiali deve riportare riferimento a tale verbale.
PRELIEVO DEI CAMPIONI - VERBALE
STAMPI PER PRELIEVO
stampi di dimensioni e tolleranze specificate dalla UNI-EN 12390-1:2002, (Prova sul calcestruzzo indurito - Forma, dimensioni ed altri requisiti per provini e per casseforme)
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CONFEZIONAMENTO
L’impasto introdotto nella cassaforma viene compattato “a rifiuto”, per l’eliminazione dell’aria nell’impasto (vibrazione su tavolo vibrante di pochi secondi, per evitare la separazione degli inerti, sul tavolo vibrante in due tempi)
Zona confezionamento e tavolo vibrante
MATURAZIONE
I provini successivamente mantenuti in ambiente a temperatura e umiditàcontrollata (U. R. ≥ 95%), T=20 °C ±2(camera di maturazione) scasserati a gg1 (>16 h < 3 gg) e successivamente immessi in vasche di acqua a temperatura controllata 20 °C ±2 per 28 giorni in accordo alla UNI-EN 12390-2:2002, (Prova sul calcestruzzo indurito - Confezione e stagionatura dei provini per prove di resistenza)
Camera di maturazione
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Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Il Direttore dei Lavori sottoscrivela domanda di prove al laboratorio La domanda deve contenere precise indicazioni sulla posizionedelle strutture interessate da ciascun prelievo
INVIO PROVINI AL LABORATORIO PROVE
PROVA
Alla scadenza di questo arco temporale, i 2 provini vengono sottoposti ad una prova di schiacciamento in accordo conUNI-EN 12390-3:2003, (Prova sul calcestruzzo indurito - Resistenza alla compressione dei provini)UNI EN 12390-4:2002, (Prova sul calcestruzzo indurito - Resistenza alla compressione – Specifiche per macchine di prova)Avremo due valori Rc1 e Rc2
pressa
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RESISTENZA PRELIEVO
La media delle resistenzea compressione dei due provini di un prelievo rappresenta la “Resistenza di prelievo” che costituisce il valore mediante il quale vengono eseguiti i controlli del calcestruzzo
pressa
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Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
CERTIFICATO DI PROVA
- l’identificazione del laboratorio che rilascia il certificato- una identificazione univoca del certificato (numero di serie e data di emissione) e di ciascuna sua pagina, oltre al numero totale di pagine
I certificati di prova emessi dai laboratori devono contenere
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Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
CERTIFICATO DI PROVA
- l’identificazione del committente dei lavori in esecuzione e del cantiere di riferimento- il nominativo del Direttore dei Lavori che richiede la prova- la descrizione, l’identificazione e la data di prelievo dei campioni da provare
I certificati di prova emessi dai laboratori devono contenere
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Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
CERTIFICATO DI PROVA
- la descrizione, l’identificazione e la data di prelievo dei campioni da provare- la data di ricevimento dei campioni e la data di esecuzione delle prove- l’identificazione delle specifiche di prova o la descrizione del metodo o procedura adottata, con l’indicazione delle norme di riferimento per l’esecuzione della stessa
I certificati di prova emessi dai laboratori devono contenere
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Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
CERTIFICATO DI PROVA
- le dimensioni effettivamente misurate dei campioni provati, dopo eventuale rettifica;- le modalità di rottura dei campioni;- la massa volumica del campione;- i valori di resistenza misurati.
I certificati di prova emessi dai laboratori devono contenere
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Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
RESISTENZA CARATTERISTICA
La resistenza caratteristica a compressione èdefinita come la resistenza per la quale si ha il 5% di probabilità di trovare valori inferiori .La resistenza caratteristica (Rck) designa quella dedotta da prove su provini eseguite a 28 giorni di maturazione
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Elementi di statistica
Sia x una variabile aleatoria
Sia pi il valore della probabilità che la
variabile aleatoria assuma il valore xi
Se i=1,2,3,…,n avremo che la variabile xpotrà assumere solo i valori :
x1, x2, x3, …,xn
Elementi di statistica
Sia, ad esempio, x il valore in MPa(N/mm2) alla rottura dei cubetti di calcestruzzo
30 32 35 38 MPa
Numero Provini12
21 24
3
Si ipotizza di sottoporre a prova 60 cubetti
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Elementi di statistica
È possibile determinare per ogni valore la relativa probabilità ottenuta dal rapporto fra il numero di provini che fornisce un certo valore ed il totale dei provini
30 32 35 38 MPa
Probabilità0,2
0,35 0,4
0,05
vale ∑=
=4
1
1i
ip Nell’intervallo che va da 30 a 38 c’è il 100% di probabilità di trovare il valore di un singolo provino
Elementi di statistica
1,3305,0384,03535,0322,0301
=⋅+⋅+⋅+⋅==∑=
n
iii pxM
Si definisce VALOR MEDIO della variabile aleatoria:
30 32 35 38 MPa
Probabilità0,2
0,35 0,4
0,05
M=33,1
30
Elementi di statistica
Mxs ii −=
Si definisce SCARTO della variabile aleatoria:
30 32 35 38 MPa
Probabilità0,2
0,35 0,4
0,05
M=33,1
==
−=−=
9,4
9,1
1,1
1,3
4
3
2
1
s
s
s
s
Elementi di statistica
2
1
22 Mpx i
n
ii −
= ∑=
σ
Si definisce VARIANZA della variabile aleatoria:
30 32 35 38 MPa
Probabilità0,2
0,35 0,4
0,05
M=33,1
99,41,3305,0384,03535,0322,030 222222 =−⋅+⋅+⋅+⋅=σ
Più è grande la varianza più il fenomeno è diffuso rispetto al valor medio
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Elementi di statistica
2
1
2 Mpx i
n
ii −
= ∑=
σ
Si definisce SCARTO QUADRATICO MEDIO della variabile aleatoria:
30 32 35 38 MPa
Probabilità0,2
0,35 0,4
0,05
M=33,1
23,299,4 ==σ
Elementi di statistica
2
2
2
)(
2
1)( σ
πσ
Mx
exp−−
=
Un fenomeno aleatorio come la resistenza dei cubetti può essere rappresentato dalla distribuzione normale o gaussiana, che ha equazione:
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Elementi di statistica
2
2
2
)(
2
1)( σ
πσ
Mx
exp−−
=σ2 = varianza
σ = scarto quadratico medio
M = valor medio
e= numero di nepero = 2,718
coefficiente di variazione
Si dimostra che: 1)( =∫+∞
∞−
dxxpM
σµ =
Elementi di statisticaIn queste due gaussiane la varianza della gialla èmaggiore della varianza della viola
Il coefficiente di variazione della gialla è maggiore del coefficiente di variazione della viola (a parità di M)
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Elementi di statisticaNota la gaussiana:
M-3σ M+3σ
M-2σ M+2σM-σ M+σ68%
95%
99%
Si dimostra che:
0,5%
2,5%
0,5%
2,5%
16% 16%
Elementi di statisticaNota la gaussiana:
M-1,64σ
Frattile 95%
Si dimostra che:
5%
M
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NORMA ITALIANANota la gaussiana:
M-1,4σ
Frattile 92%
Si dimostra che:
8%
M
Si dimostra che anche considerando un frattile del 8% per il calcestruzzo si resta in zona di sicurezza
NORMA EUROPEANota la gaussiana:
M-1,48σ
Frattile 93%
Si dimostra che:
7%
M
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Il Direttore dei Lavori ha l’obbligo di eseguire controlli sistematici in corso d’opera per verificare la conformità delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera rispetto a quello stabilito dal progetto e sperimentalmente verificato in sede di valutazione preliminare
CONTROLLO DI ACCETTAZIONE
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
va eseguito su miscele omogenee e si configura, in funzione del quantitativo di calcestruzzo in accettazione, nel:- controllo di tipo A- controllo di tipo B
CONTROLLO DI ACCETTAZIONE
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
3 prelievi, (1 ogni 100 m3 di getto di miscela omogenea)Per ogni giorno di getto va comunque effettuato almeno un prelievo.Risulta quindi un controllo di accettazione ogni 300 m3
massimo di getto
Nelle costruzioni con meno di 100 m3 di getto di miscela omogenea,
fermo restando l’obbligo di almeno 3 prelievie del rispetto delle limitazioni di cui sopra, è consentito derogare dall’obbligo di prelievo giornaliero.
CONTROLLO DI TIPO AQuantitativo di miscela omogenea inferiore a 300 m3
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
R1 ≥Rck-3,5Rm≥Rck+3,5
Controllo Tipo A ( 3 prelievi) - Deve risultare:
R1 resistenza minima
Rck resistenza caratteristica del calcestruzzo
Rm resistenza media dei provini
R1 +3,5≥RckRm-3,5≥Rck
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Indipendente mente dal quantitativo occorre un controllo di accettazioneogni 1500 m3
massimo di getto
Per ogni giorno di getto 15 prelievi (1 ogni 100 m3 di getto di miscela omogenea)
CONTROLLO DI TIPO BQuantitativo di miscela omogenea superiore a 1500 m3
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Se si eseguono controlli statistici accurati, l’interpretazione dei risultati sperimentali può essere svolta con i metodi completi dell’analisi statistica assumendo anche distribuzioni diverse dalla normale.Si deve individuare la legge di distribuzione più corretta e il valor medio unitamente al coefficiente di variazione (rapporto tra deviazione standard e valore medio)In questo caso la resistenza minima di prelievo R1 dovrà essere maggiore del valore corrispondente al frattile inferiore 1%
CONTROLLO DI TIPO BQuantitativo di miscela omogenea superiore a 1500 m3
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Modelli di variabili aleatorie
I modelli di v.a. più utilizzati per caratterizzare probabilisticamente le resistenze dei materiali da costruzione sono quello normale, lognormalee Weibull (tabella 1) tutti dipendenti da due parametri
Modelli di variabili aleatorie
Il modello normale (gaussiana) èstato spesso utilizzato per descrivere la variabilità della resistenza a compressione del calcestruzzo
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Modelli di variabili aleatorie
Il modello lognormale si utilizza spesso quando la variabile di interesse può assumere valori di un solo segno, come nel caso delle resistenze (una v.a. si definisce lognormalequando il suo logaritmo è caratterizzato da una distribuzione normale). La resistenza allo “snervamento” dell’acciaio è tipicamente modellata in modo lognormale.
Modelli di variabili aleatorie
Il modello di Weibull, si adatta a descrivere l’andamento sperimentale delle resistenze dei materiali fragili (rottura improvvisa quando la risposta è ancora sostanzialmente elastica e lineare). In tali materiali la crisi è dovuta generalmente alla propagazione di un difetto intrinseco (ad esempio una microfessura) divenuto instabile.
Particolarmente adatto ai materiali innovativi (es. compositi fibrorinforzati), sempre più diffusi anche nelle costruzioni, caratterizzati da modalità di rottura a trazione tipica di un materiale fragile
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Per calcestruzzi con coefficiente di variazione (s / Rm) superiore a 0,15occorrono controlli più accurati, integrati con prove complementari
CONTROLLO DI TIPO BQuantitativo di miscela omogenea superiore a 1500 m3
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Non sono accettabili calcestruzzi con coefficiente di variazione> 0,3
CONTROLLO DI TIPO BQuantitativo di miscela omogenea superiore a 1500 m3
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
R1 ≥Rck-3,5Rm≥Rck+1,4s
Controllo Tipo B ( ≥15 prelievi) - Deve risultare:
R1 resistenza minima
Rck resistenza caratteristica del calcestruzzo
Rm resistenza media dei provini
R1 +3,5≥RckRm-1,4s≥Rck
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
La parte di opera non conforme ai controlli di accettazione non può essere accettata
Il costruttore deve procedere ad una verifica delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera mediante l’impiego di altri mezzi d’indagine, secondo quanto prescritto dal Direttore dei Lavori (prove in situ, es. carotaggi)
ACCETTAZIONE DELL’OPERA
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Se gli ulteriori controlli confermano i risultatiSi riverifica la struttura, sulla base della resistenza ridotta del calcestruzzo.
In caso di verifica non soddisfatta- dequalificare l’opera- eseguire lavori di consolidamento- demolire
Salvo l’applicazioni di detrazioni o penali all’impresa
ACCETTAZIONE DELL’OPERA
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Tali prove non sostituiscono i controlli di accettazione.È accettabile un valore medio della resistenza strutturale, misurata con tecniche opportune (distruttive e non distruttive) e debitamente trasformata in resistenza cilindrica o cubica, non inferiore all’85% del valore medio definito in fase di progetto
PROVE IN SITU
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Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui
al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
Diametri consigliati sono compresi tra 75 e 150 mm
Devono essere prelevate e provate almeno 3 carote
Rapporto lunghezza/diametro dei provini deve essere possibilmente uguale a 2 o comunque compreso fra 1 e 2
CAROTE
Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui
al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
La norma stabilisce quindi che è accettabile un valore medio della resistenza strutturale cilindrica non inferiore all’85% del valore medio definito in fase di progetto.
Ai fini di tale confronto, come valore medio della resistenza di progetto può assumersi il valore caratteristico della resistenza cilindrica a compressione fck, espresso in N/mm2 ovvero in MPa, incrementato di 8 N/mm2
RESISTENZA DELLE CAROTE
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Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui
al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
Si prelevano in opera le carote, e si effettuano le prove di compressione sui campioni opportunamente preparati, con rapporto h/d pari a 2
Si determina il valore medio della resistenza in opera, dato dalla media dei valori delle singole carote, che possiamo chiamare fopera, m
Si è utilizzato in progetto un calcestruzzo di classe Rck 30 N/mm2 (resistenza cubica caratteristica)
VALORE CARATTERISTICO – Confronto con resistenza cubica
Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui
al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
il valore caratteristico cilindrico di progetto risulta fck = 0,83 Rck = 24,9 N/mm2
il valore medio cilindrico risulta fcm = fck + 8 = 32,9 N/mm2
deve risultare fopera,m≥ 0,85 fcm= 0,85 x 32,9 = 27,9 N/mm2
VALORE CARATTERISTICO
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Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui
al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
- Se il numero di campioni è maggiore di 15 èpossibile determinare la resistenza caratteristica
- In questo caso il valore cilindrico caratteristico in opera può confrontarsi direttamente con il valore cilindrico caratteristico di progetto
VALORE CARATTERISTICO – Confronto con resistenza cilindrica
Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui
al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
si prelevano in opera almeno 15 carote, e si effettuano le prove di compressione sui campioni opportunamente preparati, con rapporto h/d pari a 2
si determina il valore caratteristico del calcestruzzo in opera, che possiamo chiamare fopera k, dato dall’espressione: fopera k= fopera,m– s kdove fopera,mè la media dei valori riscontrati nelle prove, s èlo scarto quadratico medio e k (per 15 campioni) è pari a 1,48
VALORE CARATTERISTICO – Confronto con resistenza cilindrica
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Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui
al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
Si è utilizzato in progetto un calcestruzzo di classe Rck 30 N/mm2 (resistenza cubica caratteristica)
Il valore della resistenza cilindrica caratteristica fck = 0,83 Rck = 24,9 N/mm2
deve risultare fopera k≥ 0,85 fck. = 21,16 N/mm2
VALORE CARATTERISTICO – Confronto con resistenza cilindrica
Circolare 2 febbraio 2009 N 617 C.S.LL.PP.– Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui
al decreto ministeriale 14 gennaio 2008
Il fattore di correzione può assumersi pari a 0,83 se il rapporto lunghezza/diametro delle carote è pari a 2
Per carote di diametro compreso fra 100 e 150 mm, se il rapportolunghezza/diametro è pari a 1, il fattore di correzione resistenza cilindrica/resistenza cubica si può assumere pari a 1
Per rapporti lunghezza/diametro intermedi compresi fra 1 e 2, si può utilizzare con buona approssimazione l’interpolazione lineare
Passaggio dalla resistenza caratteristica cilindrica fck alla resistenza caratteristica
cubica Rck
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ACCIAIO
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
tre forme di controllo obbligatorie:- in stabilimento di produzione, da eseguirsi sui lotti di produzione- nei centri di trasformazione, da eseguirsi sulle forniture- di accettazione in cantiere, da eseguirsi sui lotti di spedizione
CONTROLLI
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Lotti di produzione: si riferiscono a produzione continua, ordinata cronologicamentemediante apposizione di contrassegni al prodotto finito. Un lotto di produzione deve avere valori delle grandezze nominali omogenee (dimensionali, meccaniche, di formazione) e può essere compreso tra 30 e 120 tonnellate
DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Forniture: sono lotti formati da massimo 90 t, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee
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DM 14 gennaio 2008- Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni
Capitolo 11 – Materiali e prodotti per uso strutturale
Lotti di spedizione: sono lotti formati da massimo 30 t, spediti in un’unica volta, costituiti daprodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee.
Acciaio per c.a.
Per le opere in cemento armato è ammesso esclusivamente l’impiego di acciai qualificati:- laminati a caldodenominati B450C(ad alto grado di duttilità)- trafilati a freddodenominati B450A (a basso grado di duttilità)
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Marcatura indelebile di identificazione dello stabilimento
Numero del ADQ da riportare nel Documento di trasporto
Tipo di acciaio e dimensioni
norme
norme
Data emissione (validità 5 anni)
ESEMPIO DI ADQ RILASCIATO DAL STC
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Assemblaggio in cantiere
Come può fare il DL per VIGILARE?Possiamo prendere spunto dal punto 4.1.7. del D.M. 14/01/2008 e da quanto richiesto ai centri di trasformazione (punto 11.3.1.7.)
Assemblaggio in cantiere
Il punto 4.1.7. del D.M. 14/01/2008 dice:“il progetto deve riportare le specifiche di esecuzione in funzione della particolaritàdell’opera, del clima e della tecnologia costruttiva”.
In analogia il Direttore dei Lavori deve vigilare la corretta esecuzione delle armature in funzione della particolarità dell’opera, del clima e della particolarità costruttiva
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Assemblaggio in cantiere
Per quanto riportato al punto 11.3.1.7. “deve essere posta particolare attenzione ai processi di piegaturae di saldatura. In particolare il Direttore dei Lavori deve verificare, tramite opportune prove, che le piegature e le saldature, anche nel caso di quelle non resistenti non alterino le caratteristiche meccaniche originarie del prodotto. Per i processi sia di saldatura che di piegatura, si potrà fare utile riferimento alla normativa europea applicabile.
Assemblaggio in cantiereOra entrambe queste indicazioni possono essere soddisfatte con l’applicazione della norma EN 13670. Tale norma, approvata in via definitiva nel 2008 è spesso citata nel D.M. come norma di riferimento per il calcestruzzo, tale fatto è dovuto all’inadeguato titolo della norma “Costruzioni in calcestruzzo” che dovrebbe essere “Costruzioni in cemento armato”, infatti al capitolo 6 e all’allegato D spiega le regole della preparazione delle armature ed in particolare al primo capoverso recita: “i seguenti paragrafi si applicano per le armature lavorate sia in sito sia in stabilimento”.Si riporta qui di seguito un confronto fra quanto richiesto dal D.M. e quanto riportato nella EN 13670.
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Assemblaggio in cantiereD.M. 14/01/2008Particolarità dell’opera
EN 13670“Per la piegatura delle barre il diametro del mandrino usato saràconforme alle specifiche di esecuzione”.“Se non viene specificato diversamente, il mandrino non deve essere inferiore a 4 volte il diametro della barra se il diametro della barra è≤ 16 mm, e 7 volte il diametro della barra se il diametro della barra > 16 mm. In caso di piegamento il mandrino dovrebbe essere due volte questo valore, a meno che le proprietàdi ripiegamento dell’armatura non siano documentate”
Assemblaggio in cantiere
D.M. 14/01/2008Particolarità del clima
EN 13670“La piegatura dell’acciaio a temperature inferiori ai 5°C è consentita solo se previsto dalle specifiche di esecuzione e a condizione che le procedure adottate diano precauzioni addizionali”
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Assemblaggio in cantiereD.M. 14/01/2008Particolarità dellatecnologia costruttiva
EN 13670“La piegatura sarà fatta in una unica operazione; quando si usano macchine piegatrici automatiche essa può essere continua o incrementale”“Armature da rotolo non potranno essere usate in mancanza di appropriati macchinari e le procedure per il raddrizzamento dovranno essere conformi alle istruzioni del costruttore del macchinario stesso. Lo sbobinamento e la raddrizzatura in barre dovrà soddisfare i requisiti per le armature dati nelle relative norme dopo il raddrizzamento e le verifiche come specificato nella EN 10080”.
Assemblaggio in cantierePertanto il Direttore dei Lavori deve vigilare che:• il materiale utilizzato sia qualificato;• vengano effettuate le prove di accettazione secondo quanto disposto dall’art. 11.3.2.10.4 del D.M. 14/01/2008;• nella preparazione delle armature venga rispettato quanto previsto dalla EN 13670 e che i macchinari presenti in cantiere siano adeguati alle lavorazioni da eseguire;• le operazioni di piegatura e di saldatura non alterino le caratteristiche meccaniche originarie del prodotto (EN 13670, ISO 17660-2);• in caso di saldature ci siano le abilitazioni dei macchinari e del personale nei confronti delle norme europee di riferimento (EN 13670-2).
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Assemblaggio in cantiere
DICHIARAZIONE DI VIGILANZA DEL DL
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Controlli di accettazione in cantiereI CONTROLLI IN CANTIEREIL D.M. 14/01/2008 E LA CIRCOLARE DEL 02/02/2009 NON SONO UNIVOCI• I controlli di accettazione in cantiere sono obbligatori, devono essere effettuati entro30 giorni dalla data di consegna del materiale e devono essere campionati,nell'ambito di ciascun lotto di spedizione, ......... , in ragione di 3 spezzoni, marchiati,di uno stesso diametro, scelto entro ciascun lotto, sempre che il diametro e ladocumentazione di accompagnamento dimostrino la provenienza del materiale dauno stesso stabilimento. ....... I valori di resistenza ed allungamento di ciascuncampione, ….., da eseguirsi comunque prima della messa in opera del prodottoriferiti ad uno stesso diametro, ….. (par. 11.3.2.10.4 del D.M. 14/01/2008)• I controlli di accettazione in cantiere sono obbligatori. E' opportuno che gli stessisiano effettuati prima della messa in opera del lotto di spedizione e comunque entro30 giorni dalla data di consegna del materiale. ......... . Il campionamento vienegeneralmente effettuato su tre diversi diametri opportunamente differenziatinell'ambito di ciascun lotto di spedizione, in numero di 3 spezzoni, marchiati, perciascuno dei diametri selezionati, sempre che il marchio e la documentazione diaccompagnamento dimostrino la provenienza del materiale da uno stessostabilimento. ....... (par. C11.3.2.10.4 della C.M. 02/02/2009)
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Delega per prelievo
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