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Insegnamenti dei profeti viventiManuale dell’insegnanteReligione 333

Pubblicato dallaChiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi GiorniSalt Lake City, Utah

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Si accettano commenti e correzioni. Inviateli, indicando eventuali errori, a:

Seminaries and Institutes of Religion Curriculum Services50 E North Temple Street

Salt Lake City, Utah 84150–0008USA

E-mail: [email protected] il vostro nome completo, l’indirizzo, il rione e il palo.

Nell’inserire i commenti, non dimenticate di indicare il titolo del manuale.

© 2010, 2017 Intellectual Reserve, Inc.Tutti i diritti riservati.

Stampato negli Stati Uniti d’AmericaVersione 2, 12/16

Testo inglese approvato: 10/16Approvato per la traduzione: 10/16

Traduzione di Teachings of the Living Prophets Teacher ManualItalian

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SommarioIntroduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . V

Abbiamo bisogno di profeti viventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1Il profeta vivente – Il presidente della Chiesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8La successione alla presidenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Il Quorum della Prima Presidenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19Il Quorum dei Dodici Apostoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25La Conferenza generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Studiare i discorsi della Conferenza generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

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IntroduzioneL’anziano Robert D. Hales del Quorum dei Dodici Apostoli ha dichiarato:

“I profeti viventi guidano la Chiesa oggi. La più grande sicurezza per i membridella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sta nell’imparare adascoltare e ad ubbidire alle parole e ai comandamenti che il Signore ha emanatotramite i Suoi profeti viventi. Voglio sperare che il mondo capisca l’importanza diavere un profeta vivente sulla terra oggi” (Robert D. Hales, “Ascoltate la voce delprofeta e ubbidite”, La Stella, luglio 1995, 19).

Come insegnante di questo corso, hai l’opportunità di aiutare i tuoi studenti ariconoscere la benedizione di vivere in un’epoca in cui sulla terra vi sono dei profetiviventi. Puoi aiutarli a sapere che il Padre Celeste parla oggi come ha parlato intutte le dispensazioni. Quando parlano ai membri della Chiesa dalla loro posizionedi autorità, i profeti viventi esprimono “la mente del Signore, […] la voce delSignore ed il potere di Dio per la salvezza” (DeA 68:4).

Prega e studia le Scritture e i discorsi della Conferenza generale. Cerca la guidadello Spirito Santo quando scegli delle attività di apprendimento che aiutano glistudenti a crescere spiritualmente. Aiutali a scoprire, comprendere e vivere le veritàpresentate nelle conferenze della Chiesa.

Questo manuale integra la tua preparazione fornendo informazioni introduttive aicapitoli, individuando versetti e principi del Vangelo e suggerendo modi in cui puoiaiutare gli studenti a capire la dottrina e ad applicarla nella loro vita.

Struttura del manualeIl corso Religione 333 è ideato per essere insegnato in un semestre. Questomanuale contiene sette capitoli:

1. Abbiamo bisogno di profeti viventi

2. Il profeta vivente – Il presidente della Chiesa

3. La successione alla presidenza

4. Il Quorum della Prima Presidenza

5. Il Quorum dei Dodici Apostoli

6. La Conferenza generale

7. Studiare i discorsi della Conferenza generale

I primi sei capitoli contengono materiale e spunti che potrai usare come risorsequando insegnerai le fondamenta dottrinali di questo corso. Come insegnante, haila flessibilità di poter insegnare questi capitoli nelle prime sei lezioni o di diluirli nelcorso di tutto il semestre. Il capitolo 7 offre delle idee su svariati metodi perinsegnare le parole delle Autorità generali riportate nel numero più recente dellaLiahona dedicata alla Conferenza. Il resto delle lezioni dovrebbe essere dedicato agliinsegnamenti tratti dalla Liahona della Conferenza.

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Le lezioni di questo manuale sono pensate per durare cinquanta minuti. Se la tuaclasse si riunisce due volte a settimana, ogni lezione dovrebbe durare circacinquanta minuti. Se la tua classe si riunisce una volta a settimana, ogni lezionedovrebbe durare circa novanta minuti. In una lezione di novanta minuti potrestiinsegnare una delle lezioni di questo manuale e anche del materiale tratto dallaLiahona. Dovrai adattare il materiale del corso alle circostanze in cui insegni. In unsemestre-tipo, l’insegnamento basato sulla Liahona dovrebbe costituire circa il 75percento della durata dell’attività didattica.

Ogni capitolo di questo libro è diviso in tre sezioni:

• Introduzione

• Alcune dottrine e principi

• Idee per insegnare

IntroduzioneL’introduzione evidenzia i temi generali contenuti nel capitolo e ti aiuterà a ottenereuna visione immediata dell’argomento generale.

Alcune dottrine e principiLa sezione chiamata “Alcune dottrine e principi” contiene un elenco delle dottrinee dei principi fondamentali inerenti all’argomento della lezione. Oltre alle dottrinee ai principi individuati nel manuale, nelle Scritture o nei numeri della Liahonadedicati alla Conferenza puoi trovare altre verità importanti che senti adatte alleesigenze dei tuoi studenti. Questa è una tua prerogativa di insegnante. Tuttavia, èmeglio che controlli velocemente gli altri capitoli del manuale prima di insegnaredei principi aggiuntivi, perché se un principio o una dottrina non viene analizzatoin un particolare capitolo, potrebbe essere spiegato in un altro capitolo che spiegal’argomento in maniera più completa.

Idee per insegnareLa sezione “Idee per insegnare” offre delle idee specifiche per insegnare ciascunargomento individuato in “Alcune dottrine e principi”. Inoltre, questa sezione puòcontenere suggerimenti per insegnare idee importanti non elencate sotto “Alcunedottrine e principi”. Queste idee per insegnare ti aiutano a preparare il materialeper le lezioni e le attività per l’apprendimento. Modifica i suggerimenti per lalezione in modo che si adattino alla classe, alle esigenze degli studenti e ai limitidi tempo.

Altri sussidi per l’insegnamentoCommentari nel manuale dello studente. Il manuale dello studente di Insegnamentidei profeti viventi (Religione 333) contiene dei preziosi commentari delle Autoritàgenerali e dei dirigenti generali della Chiesa. Numerosi spunti didattici nel manualedell’insegnante rimandano ai commenti che si trovano nel manuale dello studente.Incoraggia gli studenti a utilizzare questa risorsa, sia in classe che fuori. Oltretutto,ogni capitolo del manuale dello studente si conclude con le sezioni “Punti su cuiriflettere” e “Esercizi consigliati”. Le domande poste in “Punti su cui riflettere” e leattività contenute in “Esercizi consigliati” aiutano gli studenti a valutare con più

INTRODUZIONE

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attenzione le letture supplementari. Molte di queste domande e attività possonoessere adattate come spunti didattici da usare in classe.

Parole dei profeti viventi, Autorità generali e dirigenti generali della Chiesa.Quando studi gli attuali discorsi della Conferenza generale e gli articoli nelle rivistedella Chiesa, cerca del materiale aggiuntivo che potrebbe arricchire le lezioni diquesto manuale.

Sito web di Seminari e Istituti di Religione. Esiste il sito di Seminari e Istituti diReligione, institute.lds.org, che contiene molte risorse che possono aiutarti.

Come usare il manualeQuando prepari le lezioni e presenti le informazioni alla classe, integra il materialedi questo manuale usando i discorsi della Conferenza generale offerti dalla PrimaPresidenza e dal Quorum dei Dodici Apostoli. Puoi prendere in considerazioneanche i messaggi dei membri della Prima Presidenza e del Quorum dei DodiciApostoli che trovi nelle riviste della Chiesa, i discorsi offerti in altre occasioni o lecomunicazioni ufficiali emesse periodicamente dai Fratelli.

Il manuale può essere usato in molti modi, tra cui:

1. Puoi decidere di attenerti strettamente ai suggerimenti per l’insegnamento chevengono proposti.

2. Puoi usare questo manuale come una guida allo studio per poter individuare iprincipi e i temi che vuoi sviluppare nella tua lezione.

Decidi ciò che insegneraiScegli le dottrine, i principi, gli eventi e le azioni che sono più importanti per i tuoistudenti da conoscere e mettere in pratica. Molto di quello che insegnerai saràpreso da questo manuale e dal manuale dello studente; tuttavia, accertati diintegrare i principi dei manuali con le Scritture. Nel decidere cosa insegnare lasciatiguidare dai suggerimenti dello Spirito Santo e dalle necessità degli studenti. (Perulteriori informazioni su cosa insegnare, vedi Insegnare e apprendere il Vangelo —Manuale per gli insegnanti e i dirigenti dei Seminari e Istituti di Religione [2012],sezione 4.3.3).

Non sei obbligato a insegnare tutte le dottrine e tutti i principi suggeriti in ognicapitolo, e probabilmente scoprirai di non avere il tempo di farlo. L’anzianoRichard G. Scott (1928–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli ha consigliato:

“Ricordate, la vostra priorità non è quella di utilizzare tutto il materiale se ciòsignifica che non sarà totalmente recepito. Fate ciò che potete con saggezza”(Richard G. Scott, “Comprendere e mettere in pratica i principi di verità”[discorso tenuto per gli insegnanti di religione del CES, 4 febbraio 2005], 3).

INTRODUZIONE

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Decidi come insegneraiRicorda il ruolo dello studente nel selezionare i diversi metodi di insegnamento peruna lezione. Parlando agli insegnanti di religione, il presidente J. Reuben Clark Jr(1871–1961) dichiarò: “Non è necessario che vi avviciniate silenziosamente alleorecchie di questi giovani già spiritualmente esperti per sussurrarvi le cose dellareligione” (“Il corso della Chiesa nell’educazione” [discorso rivolto ai dirigenti delSeminario e dell’Istituto di Religione, 8 agosto 1938], 10). Puoi aspettarti che glistudenti siano spiritualmente maturi e che prendano sul serio il loro ruolo di allievi.Quando organizzi la lezione, aiuta gli studenti ad assumersi la responsabilità delloro apprendimento. Puoi trovare utili i seguenti suggerimenti:

• Incoraggia gli studenti a leggere le sezioni assegnate del manuale dello studenteo dei discorsi della Conferenza generale e i versetti corrispondenti prima di ognilezione.

• Concedi agli studenti l’opportunità di fare domande e di dare risposte. Ledomande ben fatte sono un prezioso strumento per aiutare gli studenti adassumersi la responsabilità del loro apprendimento. Occasionalmente, potrestiinvitare la classe a venire a lezione con una domanda scritta. Aiuta gli studenti acapire che, nel processo di apprendimento, le domande che sono loro a fare inclasse possono rivelarsi più utili rispetto alle domande poste dall’insegnante.Incoraggiali a individuare principi, spiegare significati, condividere chiavi dilettura e rendere testimonianza delle verità che imparano studiando gliinsegnamenti dei profeti viventi. Crea un ambiente in cui gli studenti sentano loSpirito del Signore e abbiano il privilegio e la responsabilità di ascoltare e diparlare per edificarsi reciprocamente (vedi DeA 88:122).

• Cerca delle occasioni in cui usare i passi scritturali chiave come una seconda ouna terza testimonianza dei principi che insegni dal manuale. Concedi aglistudenti il tempo di individuare dei versetti che aggiungano un nuovo punto divista sui principi insegnati o che ne attestino la verità.

• Evita il monologo quale unico metodo di insegnamento; al contrario, lascia checon la tua guida gli studenti scoprano da sé le verità che tu e altri avete giàtrovato. L’anziano David A. Bednar, membro del Quorum dei Dodici Apostoli,ha spiegato che gli insegnanti efficaci aiutano gli studenti a trovare le risposteda soli:

“Ho notato una caratteristica comune negli insegnanti che hanno avuto unagrandissima influenza nella mia vita: mi hanno aiutato a cercare diapprendere mediante la fede. Si rifiutavano di darmi delle risposte facili adomande difficili. Di fatto, non mi davano alcuna risposta, ma m’indicavanola via e mi aiutavano a fare i passi giusti per trovarle. Certamente, non hosempre apprezzato questo modo di fare, ma l’esperienza mi ha fatto capire

che una risposta data da un’altra persona di solito non viene ricordata a lungo o affatto. Disolito, una risposta che noi troviamo od otteniamo attraverso l’esercizio della fede èricordata per tutta la vita” (David A. Bednar, “Cercate l’istruzione mediante la fede”,Liahona, settembre 2007, 23).

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Invece che spargere informazioni parlando e basta, cerca dei metodi diinsegnamento che aiuteranno gli studenti ad avere un ruolo più attivo nelprocesso di apprendimento. (Per ulteriori informazioni su come insegnare, vediInsegnare e apprendere il Vangelo — Manuale per gli insegnanti e i dirigenti deiSeminari e Istituti di Religione [2012], sezione 4.3.4).

• Invita gli studenti a mettere in pratica le indicazioni dei profeti. Aiutali adiventare discepoli di Gesù Cristo e non solo studenti di religione. Un ulterioreconsiglio datoci dall’anziano David A. Bednar è quello di aiutare gli studenti adandare “oltre la semplice conoscenza cognitiva, il serbare e il ricordare leinformazioni” per far “sì che [si spoglino] dell’uomo naturale (vedi Mosia 3:19)[e cambino] il [loro] cuore (vediMosia 5:2)” (“Cercate l’istruzione mediante lafede”, 20).

Come adattare il manuale alle persone con disabilitàQuando insegni a studenti con disabilità, adatta le lezioni per soddisfare le loroesigenze. Per esempio, molte lezioni richiedono agli studenti di leggere ad alta voceo in silenzio e di scrivere le risposte su un foglio. Per adattarle a studenti che nonsono in grado di leggere, potresti considerare di leggere tu stesso ad alta voce, farleggere gli altri studenti o usare materiale preregistrato per narrare le Scritture(come ad esempio un’audiocassetta, un file mp3 o un CD). Quando le lezionirichiedono risposte scritte, potresti invece incoraggiare risposte orali.

Per ulteriori idee e risorse, visita disabilities.lds.org e consulta Seminaries andInstitutes of Religion Policy Manual per come adattare le lezioni e i programmi aglistudenti con disabilità.

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La Prima Visione

CAPITOLO 1

Abbiamo bisogno diprofeti viventi

IntroduzioneViviamo in un’epoca di enormi opportunità, prove etentazioni. Sebbene si possa trovare un valido aiuto nelleparole dei profeti passati, abbiamo bisogno della guidacontinua del Signore, adeguata alle circostanze in cuiviviamo. Il presidente John Taylor (1808–1887) insegnò:

“Noi abbiamo necessità di un albero vivo, di una fonte viva,di un’intelligenza viva che proceda dal sacerdozio vivente neicieli, per tramite del sacerdozio vivente sulla terra […]. Sonosempre state necessarie nuove rivelazioni, adatte alleparticolari circostanze in cui le chiese e gli individui si sonotrovati.

Le rivelazioni date a Adamo non servirono a Noè peredificare la sua arca, né le rivelazioni di Noè dissero a Lot diallontanarsi da Sodoma; e queste rivelazioni non parlavanodell’esodo dei figli di Israele dall’Egitto. Tutti costororicevettero le rivelazioni necessarie alla loro vita […]. Cosìanche noi dobbiamo ricevere rivelazioni nostre”(Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – John Taylor,[2002], 158).

Questo capitolo è pensato per aiutare gli studenti acomprendere la necessità di avere dei profeti viventi e lebenedizioni che riceviamo seguendo le loro indicazioni.

Alcune dottrine e principi• Oggi il Signore rivela la Sua volontà

ai profeti viventi come faceva inpassato.

• La chiesa del Signore è costruitasulle fondamenta di apostoli eprofeti.

• I componenti della PrimaPresidenza e del Quorum dei DodiciApostoli sono profeti, veggenti erivelatori.

• I profeti ci aiutano a rafforzare lafede in Gesù Cristo.

• Conoscere e mettere in pratica gliinsegnamenti dei profeti viventiporta sicurezza.

Idee per insegnareOggi il Signore rivela la Sua volontà ai profeti viventi come facevain passatoLeggi alla classe la dichiarazione fatta dal presidente Hugh B. Brown(1883–1975), della Prima Presidenza, in merito alla necessità di avere dei profetiviventi. Questa citazione si trova nella sezione 1.1 del manuale dello studente diInsegnamenti dei profeti viventi.

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Leggi alla classe Amos 3:7 e chiedi:

• In che modo Amos 3:7 conferma quanto insegnato dal presidente Brown?

Scrivi i seguenti riferimenti alla lavagna: 1 Nefi 2:1–3 e Esodo 3:3–4, 15–18. Invita glistudenti a leggere uno dei riferimenti e a individuare che cosa il Signore chiese alpopolo, e chi ricevette quella rivelazione. Discutete brevemente di ciò che hannotrovato.

Invita gli studenti a leggere la dichiarazione del presidente John Taylor(1808–1887) contenuta nella sezione 2.4 del manuale dello studente e analizzateinsieme le ragioni date dal presidente Taylor al motivo per cui abbiamo bisogno deiprofeti viventi.

Per sottolineare che il Signore rivela ai profeti viventi i consigli e le istruzioni di cuiabbiamo bisogno ai nostri giorni, scrivi alla lavagna la parola pornografia. Spiegaagli studenti che la parola pornografia è stata usata per la prima volta in unaconferenza generale nell’ottobre del 1959. Nei dieci anni successivi, dal 1959 al1969, è stata menzionata 8 volte. Tuttavia, nelle conferenze del decennio che va dal1999 al 2009, è stata pronunciata o analizzata 81 volte. Poni agli studenti le seguentidomande:

• Perché, secondo voi, c’è stato un cambiamento così significativo del numero diriferimenti alla pornografia fatti dai Fratelli? (Fai attenzione a non permettereche questa conversazione si trasformi in una dissertazione sulla pornografia; èsolo un esempio del bisogno che abbiamo di profeti viventi basato sullecircostanze che cambiano).

• Quali altre verità o consigli importanti ricevuti ai giorni nostri tramite i profetiviventi non sono stati sottolineati con la stessa enfasi dai profeti del passato?(Scrivi alla lavagna le risposte degli studenti per farvi riferimento in seguito. Lerisposte potrebbero includere la serata familiare oppure gli ammonimenti control’abuso di droga, l’aborto e l’omosessualità).

Condividi la seguente dichiarazione del presidente Henry B. Eyring, della PrimaPresidenza:

“[Al presidente Thomas S. Monson] sono giunte in mia presenza la rivelazione el’ispirazione […]. Ne sono un testimone oculare” (Henry B. Eyring, “La chiesavera e vivente”, Liahona, maggio 2008, 24).

Chiedi:

• Perché è importante sapere che, tramite i profeti viventi, il Signore continua arivelare la Sua volontà e i Suoi intenti?

Rendi testimonianza della necessità di avere dei profeti viventi nel mondo d’oggi edel fatto che il Signore continua a rivelare la Sua volontà e i Suoi intenti tramite iprofeti che ha scelto.

CAPITOLO 1

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La chiesa del Signore è costruita sulle fondamenta di profeti e apostoliCopia alla lavagna il disegno riportatodi seguito e poni agli studenti laseguente domanda:

• Conoscendo il valore dellefondamenta solide, qual è ladifferenza fatta dal tipo di materialeusato per costruirle?

Invita gli studenti a leggere in silenzioMatteo 7:24–27.

Leggi la seguente dichiarazione del presidente Russell M. Nelson del Quorumdei Dodici Apostoli:

“Circa vent’anni fa, quando il tempio di Città del Messico doveva esserecostruito, gli architetti affrontarono una grande difficoltà. Poiché Città delMessico è situata sopra un bacino [idrico], alcuni dei suoi edifici si assestano e siinclinano col passare del tempo. La costruzione del tempio richiese dellefondamenta speciali. Duecentoventuno grandi pilastri di cemento armato [deldiametro di quarantacinque centimetri ciascuno] furono conficcati nel terreno a

oltre trenta metri di profondità. […] Con queste fondamenta invisibili ma sicure, il tempio oggi sierge stabile e diritto.

Fondamenta solide sono necessarie affinché qualsiasi edificio, istituzione e persona possaresistere. Con questo in mente, consideriamo le fondamenta della Chiesa di Gesù Cristo dei Santidegli Ultimi Giorni, poi vediamo come le solide fondamenta della Chiesa supportino quelle dellanostra fede come singoli fedeli della stessa” (Russell M. Nelson, “Un fermo sostegno”, Liahona,luglio 2002, 83).

Leggi a voce alta insieme alla classe Efesini 2:19–21 e usa le domande seguenti peraiutare gli studenti a paragonare le fondamenta del tempio di Città del Messico allefondamenta della Chiesa, costituite dai profeti e dagli apostoli:

• In che modo le fondamenta costituite dai profeti e dagli apostoli sono simili aigrandi pali di fondazione usati per mettere in sicurezza il tempio di Città delMessico?

• Che cosa può fare una persona per essere certa di costruire dellefondamenta solide?

Spiega che l’apostolo Paolo ha esposto le ragioni per cui i profeti e gli apostoli sonodelle fondamenta. Invita uno studente a leggere Efesini 4:11–14. Incarica il restodella classe di cercare i motivi per cui il Signore ci ha dato i profeti e gli apostolicome fondamenta, quindi discutete assieme le conclusioni raggiunte.

Invita uno studente a leggere la dichiarazione dell’anziano Jeffrey R. Holland, delQuorum dei Dodici Apostoli, che si trova nella sezione 1.4 del manuale dellostudente. Poni le seguenti domande:

• Secondo quanto detto dall’anziano Holland, perché le fondamentarappresentate da profeti e apostoli sono così vitali al giorno d’oggi?

CAPITOLO 1

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• Quale insegnamento dato da uno dei profeti o degli apostoli nell’ultimaconferenza generale vi ha aiutato a rafforzare le fondamenta della vostra fede?

• In che modo obbedire a quello o ad altri insegnamenti che ricordate dellaConferenza vi aiuta a evitare di essere “sballottati […] qua e là da ogni vento didottrina” (Efesini 4:14) nel mondo di oggi?

I componenti della Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici Apostoli sonoprofeti, veggenti e rivelatoriMostra una fotografia dell’attuale presidente della Chiesa.

Ricorda agli studenti che durante le conferenze di rione, di palo e generali alziamoil braccio destro a squadra per manifestare il nostro sostegno alle Autorità generali.Poni le seguenti domande:

• Quale espressione viene usata quando sosteniamo il presidente della Chiesa?(Profeta, veggente e rivelatore).

• C’è qualcun altro che sosteniamo usando le stesse parole?

• Qual è il vantaggio di avere più di un uomo con tale autorità?

Invita uno studente a leggere la dichiarazione del presidente Harold B. Lee(1899–1973) contenuta nella sezione 1.5 del manuale dello studente. Chiedi:

• Alla morte di un profeta, chi ha l’autorità di servire come presidente dellaChiesa successivo?

Scrivi alla lavagna la parola profeta. Chiedi agli studenti di leggere quanto riportatonella Guida alle Scritture sotto la voce profeta, poi chiedi loro di stilare, insieme a uncompagno, una breve definizione della parola. Invita alcuni studenti a leggere leproprie definizioni.

Chiedi alla classe di prendere la sezione 1.6 del manuale dello studente e leggere leinformazioni riportate nel paragrafo intitolato “Profeta” (sezione 1.6.1). Invitali aindicare ogni parola o frase specifica che spieghi chi è e che cosa fa un profeta.

Dividi la classe in due gruppi e di’ loro di mantenere i loro manuali dello studenteaperti alla sezione 1.6. Chiedi a un gruppo di esaminare le informazioni contenutenel paragrafo intitolato “Veggente” (sezione 1.6.2) e all’altro gruppo di esaminare leinformazioni contenute nel paragrafo intitolato “Rivelatore” (sezione 1.6.3).

Dopo aver concesso il tempo sufficiente per leggere e assimilare le informazioni,chiedi a ogni gruppo di scegliere un portavoce. Invita i portavoce a insegnare alresto della classe in che modo un veggente o un rivelatore sia diverso da un profeta.Chiedi loro di condividere i propri sentimenti e la propria testimonianza del motivoper cui i veggenti e i rivelatori sono importanti al giorno d’oggi. Se qualchestudente ha conosciuto personalmente un apostolo (un profeta, veggente erivelatore), o ha partecipato a una riunione in cui un apostolo ha parlato di persona,incoraggialo a raccontare questa esperienza e i sentimenti che ha provato.

I profeti ci aiutano a rafforzare la fede in Gesù CristoLeggi Dottrina e Alleanze 1:17 insieme alla classe e chiedi:

• Qual è la motivazione data dal Signore alla chiamata del profeta Joseph Smith?

CAPITOLO 1

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Leggi Dottrina e Alleanze 1:21 insieme alla classe e chiedi:

• Quale altra motivazione diede il Signore alla necessità di chiamare JosephSmith negli ultimi giorni?

• In che modo la vostra conoscenza della vita e degli insegnamenti di JosephSmith ha accresciuto la vostra fede?

• In che modo la vostra conoscenza della vita e degli insegnamenti di altri profetidella Chiesa ha accresciuto la vostra fede?

Conoscere e mettere in pratica gli insegnamenti dei profeti viventi portasicurezza

Per aiutare gli studenti a pensare a come attenersi ai profeti viventi portisicurezza, puoi mostrare loro il video “Sentinella sulla torre” (4:17), che si

trova nei sussidi visivi su DVD per lo studio di Dottrina e Alleanze e Storia della Chiesae su LDS.org. Questo video parla della sicurezza di cui godiamo quando diamoascolto ai profeti viventi.

Porta un flacone di detergente liquido (o qualsiasi contenitore con un simbolo dipericolo sopra l’etichetta) e leggi alla classe l’avvertenza scrittasull’etichetta. Chiedi:

• Cosa potrebbe succedere se il flacone non riportasse il simbolo di pericolo o seuna persona non vi prestasse attenzione?

• Quali similitudini trovi tra l’etichetta di un flacone di detersivo e gliinsegnamenti dei profeti?

Sottolinea che alcuni potrebbero usare il detergente liquido in maniera sbagliata efarsi del male perché non sono a conoscenza delle avvertenze, così come potrebberofarsi del male altre persone che ne sono a conoscenza ma non agiscono diconseguenza.

• In che modo questo esempio relativo a un uso sbagliato del detergente liquidopuò essere applicato ai nostri profeti moderni?

Invita uno studente a leggere Dottrina e Alleanze 1:2–4. Chiedi al resto della classedi individuare in che modo il Signore ci avvertirà dei pericoli negli ultimi giorni.Quindi poni le seguenti domande:

• Chi sono i “discepoli” del Signore, oggi?

• In che modo questo avvertimento può essere paragonato al simbolo di pericolosul detergente?

Invita uno studente a leggere la dichiarazione del presidente Harold B. Lee(1899–1973) nella sezione 1.10 del manuale dello studente. Chiedi:

• Secondo il presidente Lee, qual è la chiave per farci strada attraverso le difficoltàdella vita?

• Cosa possiamo fare per essere certi di leggere i “segnali di pericolo” dati dagliapostoli degli ultimi giorni per le difficoltà della vita moderna?

Leggi ai tuoi studenti la seguente dichiarazione del presidente Henry B. Eyring,della Prima Presidenza:

CAPITOLO 1

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“Il Signore, poiché è buono, chiama sempre i Suoi servi ad avvertire le persone diun pericolo […]. Questa chiamata ad ammonire è resa più difficile e importantedal fatto che gli ammonimenti di maggior valore riguardano i pericoli che lepersone non ritengono ancora reali” (Henry B. Eyring, “Una voce diammonimento”, La Stella, gennaio 1999, 37).

Chiedi agli studenti:

• In che modo i profeti riescono a percepire dei pericoli che altri nonpercepiscono? (Se non lo fanno gli studenti, potrebbe essere il momentoopportuno per rendere testimonianza del ruolo dei veggenti, che tramite larivelazione vedono cose che altri non vedono).

Leggi la seguente dichiarazione dell’anziano M. Russell Ballard del Quorum deiDodici Apostoli:

“Quando ascoltiamo i consigli del Signore tramite le parole del presidente dellaChiesa, la nostra risposta deve essere positiva e tempestiva. La storia dimostrache se diamo retta ai consigli dei profeti troveremo sicurezza, pace, prosperità efelicità” (“Riceverete la sua parola”, Liahona, luglio 2001, 80).

Poni le seguenti domande:

• Quali motivazioni danno alcune persone per ignorare gli ammonimenti chericeviamo dai Fratelli?

• Cosa sarebbe diverso se si reagisse agli ammonimenti e ai consigli dei profeti edegli apostoli nel modo descritto dall’anziano Ballard?

Chiedi ai tuoi studenti di guardare l’elenco di importanti verità rivelate dai nostriprofeti viventi scritto prima alla lavagna. I Fratelli dedicano un’enorme quantità ditempo, di impegno e di denaro all’organizzazione della Conferenza generale, conl’intento che i messaggi, le preghiere e la musica ci aiutino a migliorare la nostravita. Chiedi alla classe:

• Cosa devono fare i Fratelli per fare in modo che questo accada? (Le rispostepotrebbero includere essere ben preparati, essere ispirati su quali argomentiaffrontare e parlare sotto l’influenza dello Spirito Santo).

• Qual è la responsabilità di ciascuno di noi in questo processo? (Le rispostepotrebbero includere ascoltare, pregare per i Fratelli che stanno parlando, pregareper essere ricettivi, prendere appunti, non lasciarsi distrarre durante la Conferenza edessere in sintonia con lo Spirito Santo).

Concedi agli studenti il tempo necessario per pensare alle proprie risposte e porsidelle mete.

CAPITOLO 1

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Dividi la classe in coppie. Fai in modo che ogni coppia studi Dottrina e Alleanze21:4–6 e poi risponda alle seguenti domande (potresti scriverle alla lavagna primadell’inizio della lezione):

• Quale dottrina viene insegnata in questi versetti?

• Perché a volte dare ascolto al consiglio di un profeta richiede pazienza e fede?

• Quali sono le promesse che vengono fatte a chi dà ascolto alle parole e aicomandamenti del profeta?

Condividi con la classe la seguente dichiarazione del presidente Henry B. Eyring,della Prima Presidenza:

“Cercare la via che porta alla sicurezza nei consigli dei profeti è cosa logica percoloro che possiedono una forte fede. Quando parla il profeta, coloro che hannopoca fede forse ritengono di ascoltare soltanto un uomo saggio che impartiscebuoni consigli. […]

Ma la scelta di non accettare i consigli dei profeti cambia anche il terreno sulquale stiamo. Esso diventa più pericoloso. La mancata accettazione dei consigli

dei profeti diminuisce il nostro potere di accettare consigli ispirati in futuro” (“Ascoltiamo i buoniconsigli”, La Stella, luglio 1997, 28, 29).

Poni agli studenti le seguenti domande:

• Perché “il terreno sul quale stiamo” diventerebbe “più pericoloso” serifiutassimo il consiglio dei profeti?

• Quali sono alcuni esempi di consigli che i profeti hanno dato nel corso dellavostra vita che riguardano dei problemi attuali? (Elenca le risposte degli studentialla lavagna. Le risposte potrebbero includere pornografia, gioco d’azzardo,divorzio, perdono, orgoglio, lettura del Libro di Mormon o altro).

Dai a ciascuno studente un foglio di carta. Invitali a scegliere una delle risposteelencate alla lavagna e a scrivere un paragrafo in cui viene descritto come il prestareascolto a questi consigli porterà sicurezza e “disperderà i poteri delle tenebre” (DeA21:6) nella loro vita. Invita diversi studenti a leggere quanto hanno scritto. Pensa sefare il seguente tipo di domande di approfondimento agli studenti che hanno lettola propria risposta:

• In che occasione avete sentito la veridicità di questi insegnamenti nellavostra vita?

• Come potreste insegnare questo principio e renderne testimonianza a unfamiliare o un amico?

Aiuta gli studenti a comprendere che, una volta riconosciuta l’importanza deiprofeti viventi nella nostra vita, dobbiamo agire con decisione per metterne inpratica gli insegnamenti. Il Signore ha mandato i profeti per aiutarci a rimanerespiritualmente al sicuro.

CAPITOLO 1

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Il presidente Gordon B. Hinckley (a sinistra), ilpresidente Ezra Taft Benson (al centro) e ilpresidente Thomas S. Monson (a destra).

CAPITOLO 2

Il profeta vivente – Ilpresidente della Chiesa

IntroduzioneLe chiavi che il presidente della Chiesa esercita nel suo ruolodi profeta, veggente e rivelatore lo differenziano da ogni altrapersona sulla terra. Il consiglio ispirato del profeta saràsempre in armonia con le verità eterne e si concentrerà sullenecessità e sulle condizioni del suo tempo. Ascoltare il suoconsiglio ha delle implicazioni eterne. Aiuta gli studenti acapire che se ripongono la loro fiducia nel consiglio delprofeta vivente saranno guidati su sentieri sicuri. Quandoserviva come membro del Quorum dei Dodici Apostoli, il

presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008) dichiarò:

“Sono convinto che la pace, il progresso e la prosperità diquesto popolo si trovano nel fare la volontà del Signore, checi è fatta conoscere [dal…] presidente della Chiesa. Se nonseguiamo i suoi consigli, ripudiamo la sua sacra chiamata. Seosserviamo i suoi consigli, saremo benedetti” (Gordon B.Hinckley, “Ringraziamo Dio per il profeta”, La Stella, ottobre1992, 6).

Alcune dottrine e principi• Il presidente della Chiesa detiene

tutte le chiavi del sacerdozio e nedirige l’utilizzo.

• Gli insegnamenti e le direttive delprofeta vivente prevalgono su tuttociò che è stato detto dai profetiprecedenti.

• Il Signore non permetterà mai che ilprofeta vivente conduca la Chiesa altraviamento.

Idee per insegnareIl presidente della Chiesa detienetutte le chiavi del sacerdozio e nedirige l’utilizzoInvita uno studente a prendere lasezione 2.1 del manuale dello studente di Insegnamenti dei profeti viventi e chiedigli dileggere i primi quattro paragrafi (fino a “le usiamo ogni giorno”) del racconto delpresidente Boyd K. Packer (1924–2015), del Quorum dei Dodici Apostoli.

Poi studia Matteo 16:15–19 e 18:18 con i tuoi studenti. Chiedi:

• Cosa disse il Salvatore che avrebbe dato a Pietro?

• Che cosa avrebbero reso possibile a Pietro queste chiavi?

• Chi altro ricevette queste chiavi? (Vedi Matteo 18:18; considera che Matteo 18:1indica che Gesù parlò di queste chiavi ai Suoi dodici apostoli).

• A chi sono date quelle stesse chiavi, oggi?

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Chiedi a uno studente di finire di leggere il racconto del presidente Packercontenuto nella sezione 2.1 del manuale dello studente. Poi chiedi:

• Che cosa si intende con il termine chiavi del sacerdozio?

Leggi il seguente commento dell’anziano Bruce R. McConkie (1915–1985), delQuorum dei Dodici Apostoli:

“Le chiavi del sacerdozio sono il diritto alla presidenza e il relativo potere.Rappresentano un potere che dirige, supervisiona e governa. Coloro che ledetengono hanno la capacità di dirigere il modo in cui gli altri usano il propriosacerdozio” (Bruce R. McConkie, A New Witness for the Articles of Faith[1985], 309).

Chiedi agli studenti di riassumere, con parole proprie, la definizione di chiavi delsacerdozio data dall’anziano McConkie.

Leggi con gli studenti i seguenti versetti e fai loro elencare alla lavagna le chiavi delsacerdozio individuate in ogni versetto:

• Dottrina e Alleanze 13:1 (Ministero degli angeli, Vangelo di pentimento,battesimo)

• Dottrina e Alleanze 84:18–22 (Misteri del regno, conoscenza di Dio)

• Dottrina e Alleanze 110:11–16 (Raduno di Israele, dispensazione del vangelodi Abrahamo, potere di suggellare)

• Dottrina e Alleanze 112:16, 30–32; 124:128 (Chiavi del regno, chiavi peraprire tutto il mondo al Vangelo)

Chiedi alla classe:

• In che modo queste chiavi influiscono sulla vita dei singoli membri dellaChiesa? (Tutte le ordinanze del Vangelo sono ministrate da coloro chedetengono le chiavi).

• In che modo il presidente della Chiesa usa queste chiavi per dirigere l’opera delSignore sulla terra? (Apre nuovi paesi alla predicazione del Vangelo, conferisceil potere di suggellare, fa costruire templi, spiega i misteri del Vangelo).

Aiuta gli studenti a comprendere la differenza tra chiavi e autorità facendo loroquesti esempi:

Un sacerdote ha l’autorità del sacerdozio per battezzare (vedi DeA 20:46), maprima il suo vescovo — che detiene le chiavi per presiedere il rione (vedi DeA107:13–15) — deve dargli il permesso di celebrare il battesimo e dirgli quando,come, dove e chi battezzare.

I componenti della Prima Presidenza della Chiesa detengono le chiavi del potere disuggellamento del sacerdozio. Essi chiamano e mettono a parte altri detentori del

CAPITOLO 2

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sacerdozio degni, li autorizzano ad agire come suggellatori per celebrare isuggellamenti nel tempio.

Leggi la seguente dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008):

“Quando un uomo viene sostenuto all’apostolato e messo a parte come membrodel Consiglio dei Dodici, gli vengono consegnate le chiavi del sacerdozio di Dio.Ognuno dei quindici uomini in tal modo ordinati detiene queste chiavi. Tuttaviasoltanto il presidente della Chiesa ha il diritto di usarle nella loro totalità. Eglipuò delegare l’esercizio di alcune di esse a uno o più dei suoi fratelli. Ognunopossiede le chiavi, ma è autorizzato a usarle soltanto nel grado concessogli dal

profeta del Signore” (“La Chiesa è sulla rotta giusta”, La Stella, gennaio 1993, 66).

Chiedi agli studenti:

• In che modo il presidente della Chiesa dirige l’utilizzo delle chiavi delsacerdozio tramite il Quorum dei Dodici Apostoli?

• Perché gli apostoli devono avere le stesse chiavi del presidente della Chiesa?

Attesta che ciascun presidente della Chiesa ha detenuto tutte le chiavi delsacerdozio. Queste chiavi rendono disponibili a tutti le benedizioni della salvezzatramite le ordinanze del Vangelo.

Gli insegnamenti e le direttive del profeta vivente prevalgono su tutto ciòche è stato detto dai profeti precedentiChiedi agli studenti di fare alcuni esempi di pratiche della Chiesa che sonocambiate o che hanno avuto inizio nel corso degli anni. Se non viene loro in menteniente potresti suggerire:

1. Il programma della riunione domenicale (un blocco unico di tre ore anzichériunioni separate la mattina e il pomeriggio)

2. I fondi della decima coprono gran parte delle necessità economiche del rione(prima i rioni dovevano raccogliere i soldi per il proprio budget)

3. La standardizzazione delle lezioni missionarie (rivedute diverse volte negliultimi trent’anni, recentemente diventate Predicare il mio Vangelo [2004])

4. I templi più piccoli (i templi piccoli soddisfano le necessità di aree ristrette)

5. Il Fondo perpetuo per l’istruzione (annunciato nell’aprile del 2001)

6. I Quorum dei Settanta (un tempo ogni palo aveva un quorum dei settanta, poic’è stato un solo quorum generale e ora ne abbiamo molti)

Chiedi agli studenti:

• Perché sarebbe un ostacolo per la Chiesa se facessimo tutto allo stesso mododelle generazioni precedenti?

• In che modo questi cambiamenti hanno aiutato la Chiesa a crescere in tuttoil mondo?

CAPITOLO 2

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Spiega che, oltre a delineare le pratiche e le procedure ecclesiastiche, i profetichiariscono ed espandono la nostra comprensione della dottrina della Chiesa. Scrivile seguenti domande su una metà della lavagna:

• Secondo quanto detto dal presidente Spencer W. Kimball, quante volte i profetihanno ricevuto rivelazioni a partire dal 1820?

• Come giungono le rivelazioni ai profeti viventi?

• Quali ammonimenti ci ha dato il presidente Kimball?

Chiedi a metà della classe di leggere la dichiarazione del presidente Spencer W.Kimball (1895–1985) contenuta nella sezione 2.3 del manuale dello studente.Mente leggono, fai cercare agli studenti le risposte alle domande scritte sul loro latodella lavagna.

Sull’altro lato della lavagna, scrivi le seguenti domande:

• Perché il presidente Brigham Young preferiva le parole del profeta vivente alleScritture?

• Che cosa intendeva il presidente Ezra Taft Benson quando dichiarò che ilprofeta ha “il potere delle notizie in tempo reale”?

• Secondo il suggerimento del presidente Benson, qual è la lettura più importanteche possiamo fare?

• Da che cosa ci ha messo in guardia il presidente Benson?

Fai leggere all’altra metà della classe il secondo e il terzo “principio fondamentale”dal discorso del presidente Ezra Taft Benson (1899–1994) nel “Materiale diapprofondimento” alla fine del capitolo 2 del manuale dello studente (sono parte diun discorso intitolato “Quattordici principi fondamentali nel seguire il profeta”).Chiedi agli studenti di cercare, durante la lettura, le risposte alle domande scrittesul loro lato della lavagna.

Dopo aver dato loro il tempo sufficiente per leggere, riflettere sul materiale erispondere alle domande, incoraggiali a parlare alla classe delle risposte individuatee dei propri punti di vista. Chiedi ad alcuni studenti di portare la loro testimonianzadel profeta vivente e dei benefici che hanno trovato nel seguire il consiglioprofetico.

Il Signore non permetterà mai che il profeta vivente conduca la Chiesa altraviamentoChiedi a uno studente di leggere alla classe Numeri 12:6–8 e a un altro di leggereEsodo 33:11. Parlate di cosa rende un profeta in grado di sapere come guidarci.

CAPITOLO 2

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Dividi la classe in piccoli gruppi. Chiedi a ogni gruppo di leggere le dichiarazionicontenute nella sezione 2.5 del manuale dello studente e di esaminare le seguentidomande (puoi scrivere queste domande alla lavagna oppure su dei fogli dadistribuire agli studenti):

• Che cos’è che non accadrà mai, in base a quanto detto dal presidente WilfordWoodroof?

• Che cosa farebbe il Signore prima che una cosa del genere possa accadere?

• Che cosa significa “mantenere lo sguardo” sul profeta? Come possiamo farlo inmaniera efficace?

• In base alla dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckley, qual è l’unicodesiderio dei dirigenti della Chiesa?

• Come vengono prese le decisioni importanti per la Chiesa?

• In che modo la comprensione di questi principi influisce sulla nostra fede nellaChiesa e nei profeti viventi?

• Leggete Deuteronomio 18:18–22. In che modo queste parole di Mosè vanno asostenere il concetto secondo cui il Signore non permetterà mai che il profetavivente conduca la Chiesa al traviamento?

Invita gli studenti a condividere con la classe ciò di cui hanno parlato neiloro gruppi.

CAPITOLO 2

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L’assemblea solenne alla sessione di aperturadella conferenza generale dell’ottobre 1972.In questa riunione, i membri della Chiesasostennero una nuova presidenza costituitada Harold B. Lee (presidente), Marion G.Romney (primo consigliere) e N. Eldon Tanner(secondo consigliere).

CAPITOLO 3

La successione allapresidenza

IntroduzioneIl presidente della Chiesa è stato preordinato nella vitapreterrena e qui sulla terra riceve la sua chiamata dopo unlungo e fedele servizio nel Quorum dei Dodici Apostoli. Egli èmesso a parte per esercitare le chiavi del regno dei cieli sullaterra e viene sostenuto formalmente dai membri della Chiesa.

Aiuta gli studenti a comprendere quanto è importante il ruolodella rivelazione che il profeta riceve dal Signore durante ilprocesso che porta alla chiamata degli apostoli. Come loSpirito conferma il divino ordine della successione, rendi

testimonianza dell’autorità e della semplicità del processo disuccessione, e invita gli studenti a fare altrettanto.

Poiché in questo capitolo ci sono molte citazioni, puoipreparare un foglio da consegnare agli studenti in cui sonoriportate quelle che hai programmato di usare. Puoi anchestudiare la storia della successione alla presidenza dellaChiesa a partire dall’epoca di Joseph Smith, riassunta nelcapitolo 3 del manuale dello studente di Insegnamenti deiprofeti viventi nelle sezioni 3.1, 3.2 e 3.3.

Alcune dottrine e principi• Il Signore ha stabilito l’ordine di

successione alla presidenzadella Chiesa.

• Il Quorum dei Dodici Apostolipresiede la Chiesa alla morte delpresidente.

• È l’anzianità nella chiamataall’interno del Quorum dei DodiciApostoli a determinare chi presiede.

• I membri della Chiesa sostengono ilnuovo presidente della Chiesa.

Idee per insegnareIl Signore ha stabilito l’ordine disuccessione alla presidenzadella ChiesaInvita gli studenti ad analizzare comevengono scelti i dirigenti o i presidentidi diverse organizzazioni. Per esempio:

• Come viene scelto il presidente diun’azienda?

• Come viene scelto un nuovo leader in un governo democratico?

• Come viene scelto un nuovo monarca?

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• Come fa una persona a diventare il presidente della Chiesa? In che modoquesto processo differisce dal modo in cui sono scelti i dirigenti in altreorganizzazioni?

Spiega agli studenti che è il Signore stesso a determinare chi guiderà la Chiesa. Perdirettiva divina, l’apostolo con l’anzianità maggiore (ossia chi è apostolo da piùtempo) diventa il sommo sacerdote presiedente della Chiesa. I membri della Chiesapossono essere certi che egli è la persona che il Signore vuole e mette nellaposizione di diventare il presidente della Chiesa (vedi il punto 3 della sezione 3.4del manuale dello studente). Per questo motivo, il modo in cui avviene lasuccessione del presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorniè unico.

Leggi la citazione del presidente Spencer W. Kimball (1895–1985) contenutanella sezione 3.5 del manuale dello studente. Invita gli studenti a rispondere alleseguenti domande:

• In che modo lo schema di successione del presidente della Chiesa eliminaerrori, conflitti, ambizioni e secondi fini?

• In che modo accresce la vostra fede e rafforza la vostra testimonianza sapere cheun nuovo presidente della Chiesa viene chiamato al suo ufficio da Dio, e non inbase a metodi del mondo?

Dividi la classe in tre gruppi. Scrivi alla lavagna i seguenti riferimenti scritturali:Geremia 1:5; Abrahamo 3:22–23; Dottrina e Alleanze 138:53–56; Alma 13:1–9. Invitaciascun gruppo a studiare uno dei primi tre riferimenti e Alma 13:1–9. Dai a ognigruppo una copia della seguente dichiarazione del profeta Joseph Smith(1805–1844):

“Ogni uomo che ha una chiamata per servire presso gli abitanti del mondo fuordinato proprio per questo scopo nel Gran Consiglio del cielo prima che questomondo fosse. Immagino che anch’io fui ordinato a questo ufficio in quelmedesimo gran consiglio” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – JosephSmith [2007], 522).

Chiedi ai gruppi di cercare le risposte alle seguenti domande mentre studiano ipassi scritturali loro assegnati e la citazione:

• In che momento il Signore ha scelto gli uomini che sarebbero diventatipresidenti, profeti e dirigenti della Chiesa?

• In che modo i profeti si sono distinti nella vita preterrena?

• Oltre ai profeti, chi altro è stato preordinato nella vita preterrena?

• In che modo questa consapevolezza influisce sulla fiducia nella persona che ilSignore sceglie per essere il profeta?

Scegli un portavoce per ogni gruppo e invitali a parlare alla classe delle rispostetrovate dal proprio gruppo e di qualsiasi altro pensiero abbiano avuto.

CAPITOLO 3

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Il Quorum dei Dodici Apostoli presiede la Chiesa alla morte del presidenteScrivi alla lavagna l’equazione 3 = 12. Chiedi agli studenti di leggere Dottrina eAlleanze 107:23–24 e di spiegare in quale senso questa equazione è vera (nel sensoche il Quorum della Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici Apostoli sono pari inautorità).

Leggi la seguente dichiarazione del presidente Joseph Fielding Smith(1876–1972):

“Credo si debba riconoscere che quando la Prima Presidenza è pienamente eadeguatamente organizzata, gli apostoli non possono essere uguali in autoritàalla Presidenza stessa. Non potrebbero esserci due capi — o tre capi — di egualeautorità nello stesso tempo, perché questo porterebbe solo a confusione. Daquesto si deduce che gli apostoli sono uguali, come è stato detto, nel senso chehanno il potere di assumere il controllo degli affari della Chiesa quando la

Presidenza viene ad essere sciolta per la morte del Presidente” (Joseph Fielding Smith, Dottrinedi Salvezza, a cura di Bruce R. McConkie, 3 voll. [1977–1980], 1:229).

• In base a quanto detto dal presidente Smith, in che occasione il Quorum deiDodici Apostoli è “uguale in autorità e potere” alla Prima Presidenza?

• Perché l’espressione “uguale ma al di sotto” sarebbe appropriata per descrivere irapporti tra il Quorum dei Dodici Apostoli e la Prima Presidenza?

Per spiegare che il Quorum dei Dodici Apostoli diventa la guida collegiale dellaChiesa e che la Chiesa non è mai priva di una guida scelta da Dio, invita unostudente a leggere la dichiarazione del presidente Spencer W. Kimball(1895–1985) contenuta nella sezione 3.7 del manuale dello studente.

Leggi la citazione del presidente Spencer W. Kimball (1910–2008) contenutanella sezione 3.6 del manuale dello studente. Poi chiedi:

• In che momento il presidente della Chiesa riceve le chiavi che pertengono alsuo ufficio?

• Qual è la differenza tra il modo in cui i membri del Quorum dei Dodici Apostolidetengono tutte le chiavi del sacerdozio e il modo in cui il presidente dellaChiesa detiene quelle stesse chiavi?

• Quand’è che il membro con la maggiore anzianità nel Quorum dei DodiciApostoli è autorizzato a esercitare tutte le chiavi del sacerdozio conferitegli almomento della chiamata all’apostolato?

Sottolinea alla classe che, in seguito alla morte del profeta Joseph Smith, ilpresidente Brigham Young guidò la Chiesa in veste di presidente del Quorum deiDodici Apostoli per più di tre anni prima che la Prima Presidenza venisseriorganizzata nel dicembre del 1847. Chiedi:

• Con quale diritto il presidente Brigham Young guidò la Chiesa in seguito almartirio del profeta Joseph?

Aiuta gli studenti a comprendere che decidere quando il Quorum della PrimaPresidenza debba essere riorganizzato è prerogativa dell’apostolo più anziano e che

CAPITOLO 3

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questi può presiedere su tutta la Chiesa in veste di presidente dei Dodici fino a chenon ritenga necessario riorganizzare la Prima Presidenza. Quindi, il resto delQuorum dei Dodici Apostoli sostiene la sua decisione.

È l’anzianità della chiamata all’interno del Quorum dei Dodici Apostoli adeterminare chi presiedePreparazione anticipata: prima della lezione puoi elencare alla lavagna o su un foglioda distribuire i nomi dei componenti della Prima Presidenza e del Quorum deiDodici Apostoli in ordine sparso, oppure, sempre in ordine sparso, puoi attaccaresulla lavagna le loro fotografie (se disponibili). Come riferimento puoi prendere unnumero della Liahona dedicato a una recente Conferenza generale.

Ripassate il principio in base al quale, quando muore il presidente della Chiesa, ilQuorum della Prima Presidenza viene sciolto e i due consiglieri tornano al loroordine di anzianità all’interno del Quorum dei Dodici Apostoli. Chiedi:

• Qual è l’ordine di anzianità nell’apostolato degli attuali consiglieri della PrimaPresidenza?

Mostra agli studenti i nomi o le immagini dei membri della Prima Presidenza e delQuorum dei Dodici Apostoli in ordine sparso. Chiedi alla classe di disporre i nomio le immagini nella giusta sequenza in base all’anzianità nella chiamata. Dopo unpo’ di tempo, aiutali a completare in maniera corretta il compito assegnato.

Incoraggia gli studenti a memorizzare in ordine di anzianità i nomi dei membridella Prima Presidenza e del Quorum dei Dodici Apostoli.

Aiutali a comprendere che i membri del Quorum dei Dodici Apostoli sono sempreelencati in ordine di anzianità. Quando il Quorum dei Dodici Apostoli fuorganizzato per la prima volta, l’anzianità fu determinata dall’età anagrafica (vediHistory of the Church, 2:219–220). Da quel momento in poi, l’anzianità è statadeterminata in base alla data di ordinazione al Quorum dei Dodici Apostoli.Questa anzianità non determina soltanto l’ordine di successione alla presidenza,ma anche l’ordine di leadership all’interno del Quorum. Il presidente Russell M.Nelson del Quorum dei Dodici Apostoli ha spiegato:

“L’anzianità è osservata tra gli apostoli ordinati — anche quando entrano oescono da una stanza. […]

Questa deferenza da parte di un apostolo meno anziano verso quello più anzianotrova riscontro nel Nuovo Testamento. Quando Simon Pietro e Giovanni corseroper verificare che il corpo del loro Signore crocifisso era stato tolto dal sepolcro,Giovanni, essendo più giovane e più veloce, arrivò per primo, tuttavia non entrò

nella tomba. Egli mostrò rispetto verso l’apostolo anziano, che entrò per primo nel sepolcro (vediGiovanni 20:2–6)” (Russell M. Nelson, “Onoriamo il sacerdozio”, La Stella, luglio 1993, 51).

Nota: se il tempo lo permette, puoi far leggere agli studenti la dichiarazione delpresidente N. Eldon Tanner (1898–1982), della Prima Presidenza, contenuta nellasezione 3.8 del manuale dello studente. Descrive quello che accadde quando ilpresidente Marion G. Romney, della Prima Presidenza, e il presidente Spencer W.

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Kimball, presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, appresero la notizia dellamorte del presidente Harold B. Lee, il presidente della Chiesa.

Leggi la seguente dichiarazione del presidente Boyd K. Packer (1924–2015), delQuorum dei Dodici Apostoli, in cui viene spiegato il vantaggio di un modello dileadership basata sull’anzianità:

“Vi siete mai chiesti perché il Signore ha organizzato la Prima Presidenza e ilQuorum dei Dodici Apostoli in modo che i massimi dirigenti della Chiesa sarannosempre persone di una certa età? Questo modello di anzianità di serviziovalorizza la saggezza e l’esperienza più della giovinezza e del vigore fisico”(Boyd K. Packer, “Gli anni d’oro”, Liahona, maggio 2003, 84).

Domanda agli studenti:

• Perché, secondo voi, alla guida della Chiesa sono più importanti la saggezza el’esperienza rispetto alla giovinezza e al vigore fisico?

I membri della Chiesa sostengono il nuovo presidente della ChiesaNota: se gli studenti non comprendono il significato di “assemblea solenne”,rimandali alle informazioni contenute nella sezione 3.9 del manuale dello studente.

Spiega ai tuoi studenti che una delle riunioni più sacre della Chiesa è l’assembleasolenne, in cui i membri sostengono il nuovo presidente della Chiesa. I membridella Chiesa di tutto il mondo sono incoraggiati a partecipare, sia di persona che viaradio, televisione, satellite o Internet. I quorum e le organizzazioni della Chiesa sialzano separatamente ed esprimono un voto di sostegno al presidente della Chiesa.

Chiedi a uno studente di leggere la dichiarazione fatta dall’anziano David B.Haight (1906–2004), del Quorum dei Dodici Apostoli, contenuta nella sezione 3.9del manuale dello studente. Questa dichiarazione spiega il protocollo tenutodurante l’assemblea solenne.

Chiedi agli studenti:

• Perché, secondo voi, la Chiesa si attiene a una procedura così formale per ilsostegno di un presidente appena chiamato?

• Quali privilegi sono offerti ai membri della Chiesa tramite questa presentazioneformale del nuovo presidente?

• Quali responsabilità ricadono sui membri della Chiesa dopo aver sostenuto ilnuovo presidente?

Chiedi se qualcuno dei tuoi studenti ha mai avuto l’opportunità di partecipare aun’assemblea solenne e al sostegno di un nuovo profeta. Invita diversi studenti acondividere i sentimenti che hanno provato prendendo parte a questa sacrariunione.

Ricorda agli studenti che i membri sono invitati a sostenere la Prima Presidenza e ilQuorum dei Dodici Apostoli in ogni conferenza della Chiesa. Sostenere i dirigentidella Chiesa significa “impegnarsi a sostenere coloro che occupano posizioni

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direttive generali e locali nella Chiesa” (Guida alle Scritture, “Sostegno dei dirigentidella Chiesa”, scriptures.lds.org; vedi anche Ebrei 13:17; 3 Nefi 12:1; DeA 1:38;112:20).

Invita gli studenti a leggere Dottrina e Alleanze 107:22 e poi chiedi loro dirispondere alle seguenti domande:

• In base a questo versetto, in che modo i membri della Chiesa sostengono laPrima Presidenza?

• Che cosa significa sostenere il presidente della Chiesa con la nostra fiducia?

Sfida gli studenti a sostenere il presidente della Chiesa mostrando fiducia nei suoiinsegnamenti e fede nella sua guida, pregando per lui e obbedendo ai suoi consigli.

Porta la tua testimonianza del fatto che sostenere e accogliere i consigli dell’uomoche Dio sceglie come presidente della Sua chiesa è una grande benedizione.

CAPITOLO 3

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La Prima Presidenza nel 1894: George Q.Cannon, primo consigliere (a sinistra); WilfordWoodruff, presidente (al centro); e Joseph F.Smith, secondo consigliere (a destra).

CAPITOLO 4

Il Quorum della PrimaPresidenza

IntroduzioneLa Prima Presidenza detiene le “chiavi del regno” ed è ilprimo consiglio presiedente della Chiesa (DeA 81:2; vedianche il riepilogo della sezione 81 di DeA; 107:80–81). IlSignore comunica il Suo volere alla Prima Presidenza. Inquanto quorum presiedente della Chiesa, la Prima Presidenzaè l’autorità suprema sulla terra per quanto riguarda ladottrina della Chiesa. Il presidente Joseph Fielding Smith(1876–1972) ha fatto la seguente promessa a coloro cheseguono le indicazioni della Prima Presidenza:

“Penso che vi sia una cosa che dobbiamo avere impressachiaramente nella nostra mente. Né il presidente della Chiesané la Prima Presidenza […] porteranno mai i Santi sulla viaerrata o daranno consigli al mondo che siano contrari allamente e alla volontà del Signore. […]

Testifico che se noi guarderemo [alla] Prima Presidenza eseguiremo i suoi consigli e istruzioni, nessun potere sulla

terra potrà modificare il nostro corso come Chiesa; comeindividui, noi otterremo la nostra pace in questa vita esaremo eredi dell’eterna gloria del mondo a venire” (JosephFielding Smith, “Le chiavi eterne e il diritto di presiedere”, LaStella, marzo 1973, 108).

Aiuta gli studenti a capire l’importanza di seguire la PrimaPresidenza. Ripassa le promesse accordate a coloro che lofanno. A seguito di questa lezione, gli studenti dovrebberoprovare un maggiore desiderio di sostenere e di essere inarmonia con la Prima Presidenza. Dovrebbero sentire ildesiderio di esclamare, come fece il presidente Boyd K.Packer del Quorum dei Dodici Apostoli: “Sia ringraziato Iddioper la presidenza. Come [le cime delle montagne], i membridella Prima Presidenza non hanno nulla tra loro e il cielo”(“Lo Spirito ne dà testimonianza”, La Stella, gennaio1972, 12).

Alcune dottrine e principi• Il Signore rivelò al profeta Joseph

Smith le istruzioni inerenti la PrimaPresidenza.

• La Prima Presidenza detiene lechiavi del regno, che includonol’autorità di dirigere l’opera delSignore sulla terra.

• Quando il presidente della Chiesa èsostenuto dai suoi consiglieri e daimembri, tutta la Chiesa vienebenedetta.

Idee per insegnareIl Signore rivelò al profeta JosephSmith le istruzioni inerenti la PrimaPresidenzaScrivi alla lavagna i seguentiavvenimenti e chiedi agli studenti dielencarli in ordine cronologico:

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Organizzazione della Chiesa

Prima Visione di Joseph Smith

Restaurazione del Sacerdozio di Melchisedec

Restaurazione del Sacerdozio di Aaronne

Risposta: (1)°Prima Visione di Joseph Smith; (2)°Restaurazione del Sacerdozio diAaronne; (3)°Restaurazione del Sacerdozio di Melchisedec; (4)°Organizzazionedella Chiesa.

Chiedi agli studenti:

• Perché, secondo voi, questi avvenimenti hanno avuto luogo in quest’ordine?Perché non avrebbero potuto verificarsi in un altro ordine?

Invita uno studente a leggere Dottrina e Alleanze 128:20–21, poi chiedi:

• In che modo le Scritture ci aiutano a spiegare l’ordine degli eventi dellaRestaurazione? (Che notino in particolare l’ultima parte del versetto 21).

Spiega che, inoltre, il Signore ha rivelato l’organizzazione del governo della Chiesalinea su linea, comprese le istruzioni inerenti il Quorum della Prima Presidenza.Quando la Chiesa fu organizzata, ancora non c’era una Prima Presidenza comequella che abbiamo oggi.

Chiedi agli studenti di leggere la tabella riportata nella sezione 4.2 del manuale dellostudente di Insegnamenti dei profeti viventi, poi chiedi:

• Quale titolo venne dato alla posizione di Joseph Smith quando la Chiesa fuorganizzata il 6 aprile 1830?

• Dopo quanto tempo, successivamente all’organizzazione della Chiesa, fucostituita la Prima Presidenza?

• Perché, secondo voi, quando la Chiesa fu organizzata la sua dirigenza non fustabilita nella sua pienezza?

Rendi la tua testimonianza del fatto che, dall’epoca del profeta Joseph Smith a oggi,il Signore ha istruito i Suoi profeti su come organizzare e dirigere la Sua chiesarivelando la conoscenza man mano che era necessaria, linea su linea (vedi DeA128:21). Il Signore rivelò a Joseph Smith le istruzioni per organizzare la PrimaPresidenza quando fu il momento opportuno.

La Prima Presidenza detiene le chiavi del regno, che includono l’autorità didirigere l’opera del Signore sulla terraChiedi agli studenti di prendere Dottrina e Alleanze 90. Fai notare chel’intestazione indica che “questa rivelazione è un ulteriore passo nell’istituzionedella Prima Presidenza”. Chiedi a uno studente di leggere Dottrina e Alleanze 90:9.Spiega che il termine “tuo ministero” fa riferimento al presidente della Chiesa,mentre il termine “loro ministero” fa riferimento ai consiglieri della PrimaPresidenza. Chiedi:

CAPITOLO 4

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• In questo versetto, qual è la differenza tra il ruolo del presidente e quello deisuoi consiglieri? (Il presidente riceve la parola; i consiglieri contribuiscono alladiffusione della parola fino alle estremità della terra).

Scrivi alla lavagna: Il presidente dirige. (Potresti sottolineare che il ruolo delpresidente nel ricevere le rivelazioni per la Chiesa è menzionato anche in DeA90:4).

Chiedi a uno studente di leggere Dottrina e Alleanze 90:6, poi chiedi:

• Chi furono i due uomini nominati dal Signore come consiglieri del profetaJoseph Smith? (Sidney Rigdon e Frederick G. Williams).

• In base a questo versetto, in che senso i consiglieri nella Prima Presidenza sonoconsiderati eguali ma sottoposti alla direzione del presidente? (Nel detenere lechiavi).

Scrivi alla lavagna: I consiglieri sono eguali nel detenere le chiavi.

Invita uno studente a leggere il commentario dell’anziano John A. Widtsoe(1872-1952), del Quorum dei Dodici Apostoli, contenuto nella sezione 4.4 delmanuale dello studente.

In merito ai due principi che hai scritto alla lavagna, spiega che la comprensione diqueste due verità è necessaria per capire come opera la Prima Presidenza nellaguida della Chiesa.

Per fornire un esempio, fai leggere Dottrina e Alleanze 102:9–11 a uno studente.Poi chiedi:

• Se il presidente della Chiesa non è disponibile a causa di una malattia o di altrecircostanze, qual è la via indicata dal Signore per fare in modo che la Sua operacontinui?

Nota: potresti chiedere agli studenti di leggere la prima delle due dichiarazioni delpresidente Gordon B. Hinckley (1910–2008) contenute nella sezione 4.7 delmanuale dello studente.

Scrivi alla lavagna il seguente elenco di versetti e chiedi a gruppi di studenti dileggerli cercando i compiti della Prima Presidenza. Concedi il tempo di cercare epoi invita ogni gruppo a riferire ciò che ha trovato e a creare alla lavagna un elencodi compiti della Prima Presidenza.

Passi delle Scritture Compiti della Prima Presidenza

DeA 68:14–15

DeA 90:16

DeA 107:8–9

CAPITOLO 4

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Passi delle Scritture Compiti della Prima Presidenza

DeA 107:33

DeA 107:78–81

Intestazione e versetto 1 di DeA 120

DeA 124:126

Una volta completato, l’elenco potrebbe essere simile a questo:

Passi delle Scritture Compiti della Prima Presidenza

DeA 68:14–15 Nominare i vescovi

DeA 90:16 Presiedere e mettere in ordine tutti gli affaridella Chiesa

DeA 107:8–9 Officiare in tutti gli uffici nella Chiesa

DeA 107:33 Dirigere il lavoro del Quorum dei DodiciApostoli

DeA 107:78–81 Deliberare nei casi difficili, risolvere lecontroversie spirituali

Intestazione e versetto 1 diDeA 120

Prendere delle decisioni sulla gestione (uso)delle decime

DeA 124:126 Ricevere gli oracoli (rivelazioni) per l’interaChiesa

Assegna a ciascun gruppo la lettura di una delle seguenti citazioni tratte dalcapitolo 4 del manuale dello studente, invitandoli a prestare attenzione agli altricompiti della Prima Presidenza (puoi chiedere agli studenti di aggiungere all’elencosulla lavagna ciò che trovano).

1. Presidente James E. Faust (1920–2007) della Prima Presidenza (vedi la sezione4.9 del manuale dello studente).

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2. Presidente Joseph Fielding Smith (1876–1972) (vedi la seconda delle duedichiarazioni del presidente Smith presenti nella sezione 4.5 del manuale dellostudente).

Chiedi agli studenti:

• In che modo i compiti assolti dalla Prima Presidenza hanno influenzato lavostra vita?

Quando il presidente della Chiesa è sostenuto dai suoi consiglieri e daimembri, tutta la Chiesa viene benedettaRipassa l’elenco dei compiti della Prima Presidenza scritto alla lavagna e i compitidel presidente della Chiesa studiati nel capitolo 2.

Chiedi a uno studente di leggere ad alta voce Esodo 17:8–13. Sottolinea cheAaronne e Hur erano i consiglieri della Prima Presidenza. Poi poni le seguentidomande:

• Cosa accadde a Israele quando Aaronne e Hur aiutarono Mosè tenendo le suebraccia sollevate?

• Quel giorno, vedendo la battaglia imperversare e Mosè sulla collina, che cosaavrebbe dovuto imparare il popolo di Israele?

• Quale lezione applicabile a noi oggi possiamo trarre da questo resoconto?

Invita uno studente a leggere la dichiarazione dell’anziano William R. Walker deiSettanta, nella sezione 4.6 del manuale dello studente. Chiedi:

• In che modo i consiglieri della Prima Presidenza aiutano a sostenere il pesoportato oggi dal profeta?

Nota: potresti anche condividere i commenti del presidente N. Eldon Tanner(1898–1982) della Prima Presidenza contenuti nella sezione 4.8 del manuale dellostudente. Poi chiedi:

• Insieme ai consiglieri, chi altro aiuta il profeta a portare questo peso?

Chiedi agli studenti di leggere la dichiarazione del presidente Harold B. Lee(1899–1973) contenuta nella sezione 4.11 del manuale dello studente. Poi chiedi:

• Come membri della Chiesa, cosa possiamo fare oggi per dare il nostro sostegnoe supporto alla Prima Presidenza?

• In quali modi pensate che “la fiducia, la fede e le preghiere” (vedi DeA 107:22)dei membri della Chiesa aiutino il profeta e i suoi consiglieri a portare illoro peso?

Fai leggere agli studenti Dottrina e Alleanze 21:4–6, prestando attenzione a quelloche ci succede, come popolo, quando sosteniamo il profeta e i suoi consiglieri,quindi poni le seguenti domande:

• In base a questi versetti, quali benedizioni giungono ai membri della Chiesaquando sosteniamo il profeta e i suoi consiglieri?

• Perché ciò è paragonabile a quanto accadde agli Israeliti quando Aaronne e Hursostennero le braccia di Mosè?

CAPITOLO 4

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• In quale occasione vi siete sentiti rafforzati, protetti o benedetti sostenendo ilpresidente della Chiesa e i suoi consiglieri?

Fai leggere a uno studente la dichiarazione del profeta Joseph Smith (1805-1844)riportata nella sezione 4.12 del manuale dello studente. Chiedi:

• In che modo le istruzioni date dai membri della Prima Presidenza hannobenedetto la vostra vita?

Potresti prendere in considerazione l’idea di attirare l’attenzione degli studenti suPer la forza della gioventù, un opuscolo che la Prima Presidenza ha preparato per igiovani della Chiesa. Puoi chiedere agli studenti di parlare dei modi in cui sonostati benedetti vivendo secondo le norme della Chiesa.

Invita uno studente a leggere la dichiarazione del presidente Joseph FieldingSmith (1876–1972) nella sezione 4.13 del manuale dello studente, poi rendi la tuatestimonianza di questa e di altre benedizioni promesse a coloro che seguono laPrima Presidenza. Invita gli studenti a sostenere e a seguire la Prima Presidenza pertutto il corso della loro vita.

CAPITOLO 4

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Il Quorum dei Dodici Apostoli fuori daltempio di Salt Lake nel 1931.

CAPITOLO 5

Il Quorum dei DodiciApostoli

IntroduzioneLa Chiesa è edificata “sul fondamento degli apostoli e de’profeti” (Efesini 2:20). Questo capitolo fornisce delleopportunità per aiutare gli studenti a comprendere come ilQuorum dei Dodici Apostoli diriga la Chiesa tramite guida etestimonianza ispirate. Riguardo a questa leadership,l’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoliha attestato:

“Essendo io il minore di tutti coloro che sono stati sostenutida voi per testimoniare personalmente riguardo alla guidadella Chiesa, dico con tutto il fervore della mia anima chemai, nella mia vita personale o professionale, mi sono

associato con un gruppo che colpisca così nel segno, checonosca tanto approfonditamente i problemi che affrontiamo,che guardi profondamente nel passato pur rimanendo incontatto col presente, e soppesi così attentamente, con lapreghiera e la meditazione, ogni cosa” (Jeffrey R. Holland,“Dei profeti di nuovo nel paese”, Liahona, novembre2006, 105).

Al termine di questa lezione, i tuoi studenti dovrebberocomprendere che con le sacre chiavi dell’autorità delsacerdozio, gli apostoli promuovono il regno di Diosulla terra.

Alcune dottrine e principi• Gli apostoli sono testimoni speciali

di Gesù Cristo in tutto il mondo.

• Gli apostoli operano perpromuovere il regno di Dio.

• Le decisioni del Quorum dei DodiciApostoli sono unanimi.

Idee per insegnarePreparazione anticipata: nel caso i tuoistudenti non conoscano bene i membridel Quorum dei Dodici Apostoli, il sitodella Chiesa media-mormoni.itcontiene del materiale che fornisce unaiuto prezioso. Puoi scaricare immagini,brevi cenni biografici e articoli biograficipiù dettagliati che aiutino gli studenti aconoscere meglio i nostri attualiapostoli.

Gli apostoli sono testimoni speciali di Gesù Cristo in tutto il mondoInvita uno studente a leggere Dottrina e Alleanze 107:23 e un altro a leggere Atti4:33. Poi poni le seguenti domande:

• Secondo questi versetti, quali sono i compiti del Quorum dei Dodici Apostoli?

• Di che cosa rendono testimonianza gli apostoli?

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• Dove devono rendere questa testimonianza “speciale”?

Leggi l’aneddoto raccontato dal presidente Harold B. Lee (1899–1973) che si trovanella sezione 5.2 del manuale dello studente di Insegnamenti dei profeti viventi. Fermatialla frase “Come possiamo rispondere?”. Chiedi agli studenti:

• Quale risposta consigliereste ai missionari?

Dopo alcune risposte, invita qualcuno a leggere il resto della citazione e poi chiedi:

• In che modo la risposta del presidente Lee rispecchia la sua chiamata a essereun “testimone speciale” di Gesù Cristo?

Leggi la seguente dichiarazione del presidente Joseph Fielding Smith(1876–1972):

“Sapere che Gesù Cristo è, a tutti gli effetti, il Figlio Unigenito di Dio e ilRedentore del mondo è un compito gravoso che ricade [sugli apostoli]” (JosephFielding Smith, Seek Ye Earnestly [1970], 213).

Quindi chiedi:

• Secondo voi, che cosa intendeva il presidente Smith quando disse che è un“compito gravoso”?

Condividi con i tuoi studenti la dichiarazione del presidente Howard W. Hunter(1907–1995) contenuta nella sezione 5.2 del manuale dello studente, quindi poniloro le seguenti domande:

• Di che cosa ha reso specificamente testimonianza il presidente Hunter?

• In che modo ascoltare la testimonianza di un apostolo rafforza la nostratestimonianza?

Invita gli studenti a prestare molta attenzione ogni volta che ascoltano o leggono latestimonianza di un apostolo. Invita gli studenti a rafforzare la propriatestimonianza delle verità attestate dagli apostoli.

Gli apostoli operano per promuovere il regno di DioLeggi agli studenti le prime due dichiarazioni del presidente Gordon B. Hinckley(1910–2008) contenute nella sezione 5.5 del manuale dello studente. Chiedi loro diprestare attenzione alla definizione di apostolo. Poi chiedi:

• Qual è la definizione della parola apostolo data dal presidente Hinckley?

• Per fare che cosa è stata data agli apostoli “una determinata autorità eresponsabilità”?

Leggi insieme alla classe Matteo 28:16–20 e Dottrina e Alleanze 65:5–6, e chiedi:

• Quale incarico diede Gesù Cristo ai Suoi apostoli in questi versetti?

CAPITOLO 5

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• Se gli apostoli devono costruire il regno di Dio su tutta la terra, che cos’è ilregno di Dio? (Il regno di Dio è la Chiesa oggi sulla terra. Oggi gli apostoliaiutano a edificare il regno di Dio — ossia la Chiesa — sulla terra affinché possagiungere il regno dei cieli — ossia la Chiesa del millennio).

Per spiegare come gli apostoli viventi adempiono questo incarico divino, leggi laseguente dichiarazione del presidente Boyd K. Packer (1924–2015), del Quorumdei Dodici Apostoli:

“Io non sono diverso dai Fratelli dei Dodici […] quando vi dico che i rapportimostrano che sono stato in Messico e America Latina più di 75 volte, in Europapiù di 50 volte, 25 volte in Canada, 10 volte nelle Isole del Pacifico, 10 volte inAsia e 4 volte in Africa; anche due volte in Cina; e in Israele, Arabia Saudita,Bahrain, Repubblica Dominicana, India, Pakistan, Egitto, Indonesia e in moltealtre parti del mondo. Altri hanno viaggiato anche più di me” (Boyd K. Packer, “I

Dodici”, Liahona, maggio 2008, 86).

Poi chiedi:

• Che tipo di conoscenza acquisiscono gli apostoli da questinumerosissimi viaggi?

Chiedi a metà classe di leggere Dottrina e Alleanze 107:33–35, 58 e all’altra metà dileggere Dottrina e Alleanze 18:27–32. Fai individuare agli studenti le parole e lefrasi che descrivono cosa sono mandati a fare gli apostoli ai nostri giorni. Scrivi allalavagna (o chiedi a uno studente di farlo) le parole e le frasi individuate (alcuneparole e frasi possono essere: officiare, edificare la Chiesa, regolare, aprire le porte [allapredicazione], proclamare il Vangelo, ordinare, mettere ordine [nella Chiesa], predicare aogni creatura, battezzare e dichiarare il Vangelo in accordo con lo Spirito Santo).Poi chiedi:

• In quali modi i nostri apostoli viventi proclamano il Vangelo e edificano laChiesa oggi? (Parlano alle Conferenze generali, visitano le conferenze locali,girano per le missioni, intervistano i dirigenti della Chiesa locali, conduconodegli addestramenti dei dirigenti a livello mondiale, e così via).

Invita uno studente a leggere la seconda delle due dichiarazioni del presidenteGordon B. Hinckley, contenuta nella sezione 5.5 del manuale dello studente (vedil’ultimo paragrafo della sezione), quindi poni le seguenti domande:

• In che modo avete visto o sentito gli apostoli ministrare come descritto dalpresidente Hinckley?

• Quale influenza hanno avuto gli apostoli su di voi personalmente?

Le decisioni del Quorum dei Dodici Apostoli sono unanimiLeggi Dottrina e Alleanze 107:27–31 e chiedi:

• Secondo quanto detto dal Signore, quali principi devono guidare le decisioniprese dai Dodici?

CAPITOLO 5

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• Quale promessa viene data nel versetto 31 se le decisioni vengono prese inaccordo con le linee guida fornite nei versetti 27 e 30? Che cosa significa,secondo voi, questa promessa?

Condividi con gli studenti la dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckleyche si trova alla fine della sezione 5.7 del manuale dello studente (nell’ultimoparagrafo, a partire da “Ma non ho mai veduto…”). Poi chiedi:

• In che modo sapere che le decisioni degli apostoli vengono prese all’unanimitàaccresce la tua fede e la tua fiducia in esse?

Leggi alla classe la dichiarazione del presidente James E. Faust (1920–2007), dellaPrima Presidenza, contenuta nella sezione 5.7 del manuale dello studente.Incoraggia gli studenti ad ascoltare con attenzione che cosa porta l’unanimità tra iFratelli, quindi poni le seguenti domande:

• In che modo questo processo è una “garanzia” contro i pregiudizi o gli scopipersonali?

• In base al suggerimento del presidente Faust, che cos’è necessario perraggiungere l’unanimità?

Concludi la lezione rendendo la tua testimonianza della chiamata e del ruolo deiDodici Apostoli. Sprona gli studenti a prestare molta attenzione alle testimonianzedei Dodici e agli argomenti che essi scelgono di trattare nei loro discorsi.

CAPITOLO 5

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L’Assembly Hall del Centro delle conferenzedurante una sessione della Conferenzagenerale.

CAPITOLO 6

La Conferenza generaleIntroduzioneL’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei DodiciApostoli ha spiegato alcuni scopi della Conferenza generale:

“Una Conferenza generale della Chiesa è una dichiarazione atutto il mondo che Gesù è il Cristo; che Egli e Suo Padre, ilDio e il Padre di tutti noi, apparvero al profeta Joseph Smithquale adempimento dell’antica promessa che Gesù diNazareth risorto avrebbe ancora una volta ristabilito la SuaChiesa sulla terra. [Queste conferenze proclamano] ad ogninazione, tribù, lingua e popolo l’amorevole promessa delMessia che ‘la sua benignità dura in eterno’ [Salmi 136:1;1 Cronache 16:34]” (Jeffrey R. Holland, “Dei profeti di nuovonel paese”, Liahona, novembre 2006, 106).

La Conferenza generale fornisce ai membri della Chiesal’opportunità di ascoltare e di imparare da coloro chesosteniamo come profeti, veggenti e rivelatori. Aiuta i tuoistudenti a comprendere l’importanza di prepararsi per laConferenza generale e di mettere in pratica le parole deiprofeti viventi. Inoltre, aiutali a capire la necessità di studiareregolarmente i numeri della Liahona dedicati alla Conferenza.Se gli studenti riconosceranno le benedizioni che giungonodal seguire gli ammonimenti e i consigli profetici, il lorodesiderio di mettere in pratica le parole dei profeti moderniaumenterà. Incoraggia gli studenti a cercare anche gliinsegnamenti dei profeti viventi che sono contenuti in altrepubblicazioni della Chiesa o che sono stati impartiti inoccasioni diverse dalla Conferenza generale.

Alcune dottrine e principi• La Conferenza generale fornisce

delle opportunità di rinnovamentospirituale.

• Ci impegniamo a dare ascolto eappoggio a coloro che sosteniamodurante la Conferenza generale.

• La nostra preparazione influisce suquello che otteniamo dallaConferenza generale.

• Mettere in pratica gli insegnamentidella Conferenza generalemigliorerà la nostra vita.

Idee per insegnareLa Conferenza generale forniscedelle opportunità di rinnovamentospiritualePrima dell’inizio della lezione, scrivi allalavagna le quattro dottrine e principi elencati sopra. Chiedi:

• Quali parole in queste dichiarazioni indicano una responsabilità daparte nostra?

• Perché alcune persone ottengono più forza spirituale di altre dalle riunioni dellaConferenza generale?

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• Che cosa puoi fare per trarre il massimo dalla Conferenza generale?

Scrivi alla lavagna: Il periodo della Conferenza è una stagione di…

Chiedi agli studenti come completerebbero questa frase. Elenca le risposte allalavagna. Invita uno di loro a leggere la citazione del presidente Howard W.Hunter (1907–1995) contenuta nella sezione 6.2 del manuale dello studente diInsegnamenti dei profeti viventi. Chiedi agli studenti di ascoltare come il presidenteHunter completò la frase scritta alla lavagna. Poi chiedi:

• In quali modi avete vissuto l’adempimento della dichiarazione delpresidente Hunter?

Chiedi agli studenti di cercare Dottrina e Alleanze 43:8–9; 124:144 e di risponderealle seguenti domande:

• Quali sono alcuni degli scopi della Conferenza generale?

• Qual è il significato della parola edificare?

Leggi la seguente spiegazione del significato di edificare data dall’anziano RobertL. Backman:

“Edificare significa costruire, aumentare la fede; accrescere la moralità. Pensateci:è questo il modo in cui il Signore ha costruito il Suo regno. Pensate solo a cosasignifica per noi sentire la fratellanza di Gesù Cristo nelle nostre riunioni.‘Pertanto, sii fedele; stai nell’ufficio che ti ho assegnato; soccorri i deboli, alza lemani cadenti e rafforza le ginocchia fiacche’ (DeA 81:5)” (Robert L. Backman, in“Giving Spiritual Nourishment to the Less Active: A Panel Discussion”, Ensign,

aprile 1987, 16).

Poi chiedi:

• In che modo la Conferenza generale è stata un’esperienza “edificante” per voi?

Attesta che la Conferenza generale ci fornirà rinnovamento spirituale e ci aiuterà amigliorare e a diventare più simili al Salvatore, se vi presteremo un’attenzioneadeguata avvicinandoci a essa con l’atteggiamento giusto.

Ci impegniamo a dare ascolto e appoggio a coloro che sosteniamo durantela Conferenza generaleIncarica metà della classe di leggere la dichiarazione del presidente Gordon B.Hinckley (1910–2008) contenuta nella sezione 6.5 del manuale dello studente.Incarica l’altra metà di leggere la dichiarazione fatta dall’anziano David B. Haight(1906–2004), del Quorum dei Dodici Apostoli, contenuta nella sezione 6.5 delmanuale dello studente. Dopo che avranno finito di leggere, poni le seguentidomande:

• Che cosa significa quando alziamo la mano per sostenere i nostri dirigenti?

• Che cosa possiamo fare per dimostrare che sosteniamo i nostri dirigenti?

CAPITOLO 6

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Dividi gli studenti in coppie e dai a ciascuna coppia un foglio di carta. Chiedi loro dileggere i seguenti passi scritturali, invitando ogni coppia a scrivere una brevedichiarazione della dottrina contenuta in ogni versetto:

2 Cronache 20:20

Matteo 10:41

Dottrina e Alleanze 1:38

Dottrina e Alleanze 107:22

Dottrina e Alleanze 112:20

Dopo aver concesso abbastanza tempo, chiedi agli studenti di condividere con laclasse ciò che hanno scritto.

Incarica metà della classe di leggere la dichiarazione del presidente Henry B.Eyring, della Prima Presidenza, tratta dalla sezione 6.5 del manuale dello studente.Chiedi agli studenti di prepararsi a rispondere alle seguenti domande:

• Cosa dobbiamo fare dopo aver alzato la mano per esprimere il nostro voto disostegno durante la Conferenza generale?

• Quali sono gli effetti che le nostre azioni avranno sui nostri dirigenti?

• Quali sono gli effetti che le nostre azioni avranno su noi stessi?

Incarica l’altra metà della classe di leggere la dichiarazione del presidenteJoseph F. Smith (1838–1918) contenuta nella sezione 6.5 del manuale dellostudente. Chiedi agli studenti di prepararsi a rispondere alle seguenti domande:

• Che opinione aveva Joseph F. Smith di Brigham Young?

• Quali conseguenze ebbe sul presidente Smith l’aver dato ascolto alla chiamatadi un profeta?

Invita gli studenti a parlare con l’altra metà della classe di ciò che hanno trovato.

Incoraggia gli studenti a parlare delle benedizioni che loro o le loro famiglie hannoricevuto per aver ascoltato e sostenuto i servitori del Signore. Esprimi i tuoisentimenti in merito al seguire i servitori del Signore.

La nostra preparazione influisce su quello che otteniamo dalla ConferenzageneraleSpiega agli studenti che il modo in cui si preparano per la Conferenza generale puòdipendere da come avranno modo di seguire le sessioni. Aiutali a comprendere che,sebbene le circostanze in cui ricevono e ascoltano la Conferenza generale possanovariare, è l’importanza che le danno e il modo in cui vi si preparano a determinareche cosa ne trarranno. Chiedi:

• Quali sono le priorità quotidiane, settimanali e mensili per le quali dedicate deltempo a prepararvi?

• Che cosa vi spinge a prepararvi per un evento piuttosto che per un altro? (Puoielencare le risposte degli studenti alla lavagna).

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Chiedi a uno studente di leggere la dichiarazione fatta dal presidente Boyd K.Packer (1924-2015), del Quorum dei Dodici Apostoli, contenuta nella sezione 6.6del manuale dello studente, poi domanda agli studenti:

• Perché, secondo voi, quello che otteniamo dalla Conferenza dipende più dallanostra preparazione che dalla preparazione degli oratori?

Chiedi agli studenti di prendere la sezione 6.6 del manuale dello studente e invitalia leggere l’esperienza raccontata dall’anziano Paul V. Johnson dei Settanta.Quindi poni loro le seguenti domande:

• In quali modi, secondo voi, possiamo arrivare a provare lo stesso amore chel’anziano Johnson nutre per le parole dei profeti e degli apostoli?

• Quale decisione l’anziano Johnson ci ha incoraggiato a prendere?

• Una volta che la Conferenza generale è diventata una priorità per noi, qualicomportamenti ci aiuteranno a essere pronti per i consigli che ci vengono dati?

Chiedi agli studenti cosa hanno scoperto essere utile quando si preparano per laConferenza generale. Dopo che gli studenti avranno suggerito le proprie idee, puoifar leggere alla classe le quattro idee per prepararsi riportate nella sezione 6.6 delmanuale dello studente.

Spiega agli studenti che l’elenco riportato nel manuale dello studente non deveintendersi come esaustivo; sono semplici idee e suggerimenti. Dopo che avrannoavuto il tempo di leggerlo, invitali a parlare delle occasioni in cui hanno messo inpratica un suggerimento specifico, traendone una maggiore crescita personale.Invita gli studenti a rendere testimonianza dei modi efficaci che hanno trovato diprepararsi alla Conferenza.

Attesta ai tuoi studenti che, quando facciamo della Conferenza generale unapriorità, il nostro desiderio di essere preparati per essa cresce. Inoltre, invitali acondividere con familiari e amici i loro pensieri e le loro idee su come prepararsi perricevere la parola del Signore tramite i Suoi servitori.

Mettere in pratica gli insegnamenti della Conferenza generale migliorerà lanostra vitaLeggi il seguente aneddoto raccontato dall’anziano Jeffrey R. Holland, membrodel Quorum dei Dodici Apostoli:

“Il presidente Boyd K. Packer […] ha una domanda che pone spesso al termine diogni presentazione o dopo che tra i Dodici ci siamo scambiati dei consigli. Eglialza il capo come per dire ‘Hai terminato?’, poi dice all’oratore […] ‘Quindi?’.

‘Quindi?’ credo che sia ciò che il Signore rispondeva giorno per giorno comeelemento inseparabile del Suo insegnamento e della Sua predicazione. Questisermoni e queste esortazioni non erano di alcun profitto se la vita dei Suoi

discepoli non cambiava” (Jeffrey R. Holland, “Insegnando, predicando, sanando”, Liahona,gennaio 2003, 17).

Poni le seguenti domande:

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• Perché, secondo voi, il presidente Packer poneva questa domanda?

• Come può cambiare la nostra vita grazie a quello che proviamo durante laConferenza generale?

Invita uno studente a leggere Dottrina e Alleanze 43:8–10. Quindi poni aglistudenti le seguenti domande:

• In base al versetto 8, quali sono gli obiettivi che i dirigenti della Chiesa sipongono quando si preparano per parlare ai Santi alla Conferenza generale?

• In base al versetto 9, come dovremmo reagire noi membri della Chiesa a ciò cheascoltiamo durante la Conferenza generale?

• In base al versetto 10, quali sono le conseguenze del mettere o non mettere inpratica ciò che ascoltiamo alla Conferenza generale?

Invita gli studenti a leggere le due dichiarazioni del presidente Spencer W.Kimball (1895–1985) contenute nella sezione 6.8 del manuale dello studente.Quindi poni le seguenti domande:

• Che importanza dava il presidente Kimball al numero della Liahona dellaConferenza generale?

• Che cosa dovremmo fare con il numero della Liahona della Conferenzagenerale?

• Quali pensieri vi vengono in mente quando ascoltate queste dichiarazioni delpresidente Kimball?

• Cosa vi spingono a fare queste sue parole?

Invita due studenti a prendere la sezione 6.8 del manuale dello studente. Chiedi auno di loro di leggere la dichiarazione del presidente Ezra Taft Benson(1899–1994) e all’altro di leggere la dichiarazione del presidente Gordon B.Hinckley (1910–2008), poi poni le seguenti domande:

• In quali modi la Conferenza generale può guidare “le nostre parole e le nostreazioni”?

• Qual è la “prova” descritta dal presidente Hinckley per stabilire se unaConferenza generale sia stata un successo?

• Qual è il metodo suggerito dal presidente Hinckley per misurare ilmiglioramento nella nostra vita? (Fai scrivere alla lavagna le risposte a questadomanda da uno studente).

• Quali sono i suggerimenti specifici che il presidente Hinckley ci ha dato peraiutarci a mettere in pratica gli insegnamenti appresi durante la Conferenzagenerale?

• Quali sono i benefici che secondo voi giungono alle famiglie che usano ilnumero della Liahona della Conferenza per la propria serata familiare e per lostudio delle Scritture?

Incoraggia gli studenti a individuare e annotare le benedizioni che ricevonorileggendo o riascoltando i discorsi della Conferenza. Inoltre, puoi invitarli ascrivere in un quaderno, in un diario o nelle loro Scritture la crescita spirituale che

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hanno visto nella propria vita quando hanno messo in pratica gli insegnamenti deiprofeti viventi.

Concludi spiegando che il resto di questo corso li aiuterà a comprendere meglio gliinsegnamenti più recenti dati da profeti, veggenti e rivelatori. Inoltre, dimostreràcome possono mettere in pratica in maniera più completa i principi insegnati nellaConferenza generale e come condividerli con gli altri. Parla dei tuoi sentimenti inmerito all’importanza della Conferenza generale e rendi testimonianza di come siaun momento in cui la parola e la volontà del Signore viene impartita ai Suoi figli daiSuoi servitori, i profeti.

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Studiare i discorsi dellaConferenza generale

IntroduzioneI capitoli dall’1 al 6 forniscono una comprensione dottrinaledel ruolo dei profeti, veggenti e rivelatori viventi. Il capitolo 7analizza gli insegnamenti presenti nel numero della Liahonadedicato alla Conferenza. Come spiegato nell’introduzione diquesto manuale, non è previsto che l’insegnante impieghil’intero semestre per insegnare i primi sei capitoli. Piuttosto,questo corso è strutturato in modo che gran parte del tempovenga dedicato ad analizzare le conferenze generali piùrecenti apprendendo da esse. Gli insegnanti possonodedicare la lezione a studiare un discorso per intero o parti dipiù discorsi.

Uno scopo fondamentale di questo corso è quello di aiutaregli studenti a imparare dalle parole dei profeti viventi.L’anziano David A. Bednar, del Quorum dei Dodici Apostoli,ha spiegato agli insegnanti di religione che devono aiutare glistudenti a diventare spiritualmente autosufficienti:

“Conosciamo tutti il detto che se diamo a un uomo un pescelo sfamiamo per un pasto, ma, se gli insegniamo a pescare, lonutriamo per tutta la vita. Come […] insegnanti evangelici,noi non distribuiamo pesci, ma la nostra opera consistenell’aiutare le persone a imparare a ‘pescare’ e diventarespiritualmente autosufficienti. […]

Ho notato una caratteristica comune negli insegnanti chehanno avuto una grandissima influenza nella mia vita: mi

hanno aiutato a cercare di apprendere mediante la fede. Sirifiutavano di darmi delle risposte facili a domande difficili. Difatto, non mi davano alcuna risposta, ma m’indicavano la viae mi aiutavano a fare i passi giusti per trovarle. Certamente,non ho sempre apprezzato questo modo di fare, mal’esperienza mi ha fatto capire che una risposta data daun’altra persona di solito non viene ricordata a lungo oaffatto. Di solito, una risposta che noi troviamo od otteniamoattraverso l’esercizio della fede è ricordata per tutta la vita.Le cose più importanti che impariamo sono conquistate, noninsegnate” (David A. Bednar, “Cercate l’istruzione mediantela fede”, Liahona, settembre 2007, 23).

Nota: ci si aspetta dagli studenti che a ogni lezione portino inclasse una copia personale dell’ultimo numero della Liahonadedicato alla Conferenza generale; incoraggiali a farlo.

Preparazione anticipata: alla fine di questa lezione sonoincluse due copie del discorso del presidente Dieter F.Uchtdorf “Stiamo facendo un gran lavoro, e non possiamoscendere” tratto dalla conferenza generale dell’aprile 2009(vedi Liahona, maggio 2009, 59–62) — la prima è perl’insegnante, la seconda è per gli studenti. Fai una copia dellaseconda versione per ciascuno dei tuoi studenti.

Idee per insegnareI metodi di studio delle Scritture possono essere usati per studiare i discorsidella ConferenzaChiedi agli studenti:

• In che modo studiare e investigare è diverso da leggere?

Mostra agli studenti un libro di testo scolastico e chiedi:

• Quali strategie specifiche avete usato per migliorare la comprensione e perricordare il materiale letto nei libri di scuola? (Elenca alla lavagna le rispostedegli studenti, come memorizzare, rileggere, sottolineare gli argomenti piùimportanti e prendere appunti).

Nota: non è necessario che gli studenti elenchino le loro strategie molto a lungo.Sono sufficienti delle risposte brevi e semplici.

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Mostra una copia della Liahona dedicata alla Conferenza generale più recentee chiedi:

• Oltre alla trascrizione dei discorsi della Conferenza, quali altre parti della rivistavi possono aiutare a migliorare il vostro studio? (Le risposte possono includere:il sommario e l’indice per argomento all’inizio della rivista, le sezioni “LeAutorità generali ci parlano” e “Indice delle storie raccontate durante laConferenza” alla fine della rivista).

Spiega alla classe che i discorsi della Conferenza generale possono essere studiatiusando molte delle tecniche usate per studiare i libri scolastici e, cosa ancora piùimportante, molte di quelle usate per le Scritture. Chiedi:

• Quali sono alcuni metodi e sussidi specifici che avete usato per comprenderemeglio le Scritture? (Aggiungi all’elenco alla lavagna le risposte degli studenti,che potrebbero includere pregare, ponderare, leggere a voce alta e fare deiriferimenti incrociati).

Mentre rispondono, incoraggia gli studenti a spiegare brevemente in che modoquel metodo di studio li ha aiutati a comprendere il significato delle Scritture.

Chiedi agli studenti di prendere lasezione 7.2 del manuale dello studente diInsegnamenti dei profeti viventi. Dividi tradi loro i diciassette metodi di studiodescritti in questa sezione. Invitali astudiare per due o tre minuti i metodi distudio assegnati. Dopo qualche minuto,chiedi di descriverli al resto della classe.Mentre fanno la loro presentazione,aggiungi alla lavagna i metodi di studionon menzionati in precedenza.

Consegna a ogni studente una copia deldiscorso “Stiamo facendo un granlavoro, e non possiamo scendere” delpresidente Dieter F. Uchtdorf dellaPrima Presidenza (lo puoi trovare allafine di questo capitolo). Dividi la classein quattro gruppi. Incarica ciascungruppo di leggere e cercare una di queste categorie di elementi:

• Riferimenti incrociati alle Scritture

• Incoraggiamenti o inviti

• Frasi memorabili

• Ripetizioni

Nota: del discorso del presidente Uchtdorf è disponibile sia una copia senzaannotazioni da distribuire agli studenti, sia una copia per l’insegnante, che contienedegli esempi già evidenziati di queste quattro categorie di elementi (entrambe leversioni si trovano alla fine di questo capitolo — la prima è quella per l’insegnante).

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La versione per l’insegnante mostra solo alcuni elementi per ognuna delle suddettecategorie. Studiando il discorso, gli studenti possono trovare diversi esempi nonsegnalati nella copia per l’insegnante.

Dopo aver concesso il tempo sufficiente per studiare il discorso, chiedi a ognigruppo di parlare di quello che ha trovato e di descrivere in che modo l’utilizzo diquel metodo di studio ha rafforzato la loro comprensione del messaggio delpresidente Uchtdorf.

Per tutto il resto del corso, incoraggia gli studenti a usare i metodi di studio descrittinel capitolo 7 del manuale dello studente per migliorare lo studio del numero dellaLiahona dedicato alla Conferenza. Queste tecniche possono essere usateefficacemente anche per studiare i discorsi pronunciati dai Fratelli in occasionidiverse dalla Conferenza generale o per studiare altri articoli che hanno scritto perle riviste della Chiesa. Parla con i tuoi studenti dei benefici che hai ottenuto usandoalcune di queste tecniche nel tuo studio dei messaggi della Conferenza generale.

Metodi per insegnare i discorsi della ConferenzageneraleAccertati che gli studenti sappiano in anticipo quali discorsi verranno studiati inclasse. Puoi fornire un calendario di classe che elenchi quali discorsi verrannoanalizzati e quando. Assicurati che ogni studente abbia una copia del discorso eincoraggiali a leggere e a studiare il discorso prima della lezione. Questo permetteràagli studenti di partecipare in maniera più completa alle discussioni in classe.

Come per ogni corso, usare una varietà di tecniche di insegnamento aiuta amantenere vivi l’interesse e la crescita degli studenti nella conoscenza del Vangelo.Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti per insegnare i discorsi dellaConferenza generale:

• Mostrare delle parti della Conferenza generale. Fai in modo che gli studentiseguano il video di un discorso con una copia scritta. Invitali a sottolineare leparti che li colpiscono. Potresti incoraggiarli ad alzare la mano quandodesiderano fermare il video e parlare di quella parte del discorso. Potrestiinvitarli a cercare un dettaglio specifico o la risposta a una domanda. Quando ivideo non sono disponibili, i discorsi della Conferenza si possono leggere.

• Assegnare agli studenti dei compiti. Gli studenti possono offrirsi (o possono essereincaricati) di guidare una discussione su un discorso in particolare. Inoltre, puòessere loro chiesto di esporre informazioni biografiche sui Fratelli.

• Utilizzare le storie personali. Mostra alcuni video dei Fratelli che parlano delleloro esperienze personali. Quando i video non sono disponibili, questeesperienze si possono leggere.

• Far lavorare gli studenti in gruppi durante la lezione. Fai in modo che, in coppie oin piccoli gruppi, gli studenti analizzino determinati aspetti di un discorso odomande specifiche su di esso. Invita i gruppi a condividere con la classe ciò dicui hanno parlato.

• Far cercare determinati elementi quando si studiano i discorsi a casa. Quando glistudenti studiano i discorsi della Conferenza a casa, fai cercare loro dottrine e

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principi chiave, passi scritturali che vanno a sostegno di quanto viene trattato efrasi significative. Puoi incaricarli di scrivere un breve tema in cui riassumonocon parole proprie ciò che hanno trovato.

• Far tenere un diario agli studenti. Incoraggia gli studenti a scrivere le proprieimpressioni spirituali prima della lezione, o concedi loro del tempo perfarlo dopo.

• Far scrivere agli studenti testi riassuntivi su un argomento. Incarica gli studenti discrivere dei brevi temi che racchiudano gli insegnamenti di diversi oratori su unsolo argomento specifico.

• Discutere delle risposte date dai Fratelli agli eventi di attualità. Invita gli studenti avalutare e ad analizzare come, tramite i loro insegnamenti durante laConferenza generale, i Fratelli rispondono agli eventi che accadono ogginel mondo.

• Leggere i discorsi in classe. Puoi decidere che gli studenti leggano i discorsi insilenzio o a voce alta, in coppie o in piccoli gruppi. Occasionalmente, se desiderienfatizzare un insegnamento in particolare, puoi leggere tu parte di un discorso.

• Condividere le storie. Rileggete le storie riportate in “Indice delle storieraccontate durante la Conferenza”, situato verso la fine di ogni numero dellaLiahona dedicato alla Conferenza. Puoi far spiegare agli studenti il motivo percui una particolare storia sia stata importante per loro. Aiuta la classe aindividuare le dottrine e i principi dietro una storia e a segnarli nelle proprieScritture con dei riferimenti incrociati.

Biografie degli apostoliL’apostolo Paolo disse: “Or, fratelli, vi preghiamo di avere in considerazione coloroche faticano fra voi, che vi son preposti nel Signore e vi ammoniscono”(1 Tessalonicesi 5:12). Puoi contribuire a rafforzare la testimonianza degli studentisui profeti, veggenti e rivelatori parlando un po’ della loro vita. Puoi trovare questeinformazioni biografiche su media-mormoni.it e nei Church Almanac o anche sulretro delle fotografie delle Autorità generali, disponibili nei centri distribuzione.

Stiamo facendo un gran lavoro, e non possiamoscendere (Copia per l’insegnante)Presidente Dieter F. UchtdorfSecondo consigliere della Prima PresidenzaLiahona, maggio 2009, 59–62, corsivo aggiunto.

Miei cari fratelli, sono diversi mesi che so quale messaggio portarvi oggi.Durante questo periodo ho cercato una storia che illustrasse ciò che intendodirvi. Ho cercato una storia sull’agricoltura. Ne ho cercata una sugli animali. Inonore dell’anziano Scott, ne ho cercata una sull’ingegneria nucleare, e in onoredel presidente Monson ne ho cercata una sull’allevamento dei piccioni.

In breve, c’è una storia che ha continuato a venirmi in mente, che da moltissimianni è impressa nella mia memoria. Non è sulle colture, gli animali, l’ingegneria

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nucleare o i piccioni. Come potrete aver indovinato, parla di aviazione. La chiamo “La storiadella spia”.

La storia della spia, o del perdere di vista ciò che conta di piùIn una notte scura di trentasei anni fa, un jumbo Lockheed 1011 si schiantò in una palude dellaFlorida, uccidendo più di cento persone. Questo fu uno degli incidenti più terribili nella storia degliStati Uniti.

Una cosa curiosa di questo incidente è che tutte le parti e i sistemi vitali dell’aeroplano funzionavanoperfettamente, sicché il velivolo avrebbe potuto facilmente atterrare a destinazione, ossia Miami, chedistava soltanto venti miglia dal luogo della tragedia.

Durante l’avvicinamento finale l’equipaggio notò che una spia verde non era accesa. Questa spiaserviva a indicare se il carrello anteriore era uscito con successo o no. I piloti interrupperol’avvicinamento, impostarono il pilota automatico affinché l’aereo girasse in circolo sopra alla paludenera come la pece, e volsero l’attenzione al problema.

Si preoccuparono tanto di risolvere la questione che non si resero conto che l’apparecchio stavagradualmente scendendo e avvicinandosi alla palude oscura. Quando qualcuno si accorse di ciò chestava accadendo, fu troppo tardi per evitare il disastro.

Dopo l’incidente, gli investigatori cercarono di scoprirne la causa. Il carrello si era di fatto abbassatocorrettamente. L’aeroplano era in perfette condizioni meccaniche. Tutto funzionava perfettamente,tranne una cosa: una sola spia che si era bruciata. Quella piccola spia, del valore di circa venticentesimi, innescò una catena di eventi che alla fine costò la vita a oltre cento persone.

Certo, la spia bruciata non causò l’incidente, che invece avvenne perché l’equipaggio si concentrò suuna cosa che al momento sembrava importante, perdendo però di vista ciò che contava di più.

Riponete il cuore nelle cose che contano di piùLa tendenza a concentrarsi su ciò che è insignificante, a discapito di quello che è profondo, non capitasoltanto ai piloti, ma a tutti [Frase memorabile]. Siamo tutti a rischio. Il guidatore che si concentrasulla strada ha molte più probabilità di arrivare senza incidenti a destinazione rispetto a chi pensa amandare un messaggio con il cellulare.

Sappiamo ciò che conta di più nella vita: la luce di Cristo lo insegna a tutti. Noi fedeli Santi degliUltimi Giorni abbiamo lo Spirito Santo come “compagno costante”1, che ci insegna le cose di valoreeterno. Immagino che tutti i detentori del sacerdozio che oggi mi ascoltano, se venisse loro chiesto,preparerebbero un meraviglioso discorso sull’argomento. La nostra debolezza sta nel mancare diallineare le azioni alla coscienza [Frase memorabile].

Fermatevi un attimo e pensate a dove si trovano il vostro cuore e i vostri pensieri. Siete concentratisulle cose che contano di più? Il modo in cui trascorrete il tempo libero ci può fornire un’indicazioneutile. Dove si volgono i vostri pensieri quando la pressione delle scadenze cessa? Il vostro cuore e ivostri pensieri sono concentrati sulle cose fugaci che contano solo per un momento, oppure su ciò checonta di più? [Invito]

Che risentimenti avete? A quali scuse vi attaccate che vi impediscono di essere il tipo di marito, padre,figlio e detentore del sacerdozio che sapete di dover essere? Quali cose vi distraggono dai doveri o viimpediscono di fare onore alla vostra chiamata più diligentemente?

Evitate le distrazioniTalvolta le cose che ci distraggono non sono di per sé cattive; spesso ci fanno persino sentire bene.

È possibile portare agli eccessi anche le cose buone [Frase memorabile]. Un esempio potrebbeessere un padre o un nonno che trascorrono moltissime ore a effettuare la ricerca genealogica o a

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creare un blog, trascurando o evitando di passare del tempo di qualità con i propri figli e nipoti. Unaltro esempio potrebbe essere un giardiniere che trascorre i giorni estirpando le erbacce dal terreno,ignorando però la malerba spirituale che minaccia di soffocargli l’anima.

Anche alcuni programmi della Chiesa possono diventare una distrazione se li portiamo agli estremi econsentiamo loro di dominare il nostro tempo e attenzioni a discapito delle cose che contano di più.Nella vita abbiamo bisogno di equilibrio [Frase memorabile].

Quando amiamo veramente il Padre Celeste e i Suoi figli, dimostriamo questo amore attraverso leazioni. Ci perdoniamo a vicenda e cerchiamo di fare del bene, perché “il nostro vecchio uomo è statocrocifisso con [Cristo]”2 [Riferimento incrociato]. “[Visitiamo] gli orfani e le vedove nelle loroafflizioni, e [ci conserviamo] puri dal mondo”3 [Riferimento incrociato].

Miei cari fratelli del sacerdozio, viviamo negli ultimi giorni. Il vangelo di Gesù Cristo è restaurato sullaterra. Le chiavi del sacerdozio di Dio sono state nuovamente date all’uomo. Viviamo in un’epoca diattesa e di preparazione, con il compito affidatoci da Dio di preparare noi stessi, la nostra famiglia e ilmondo che ci circonda per l’aurora che si avvicina, ossia il giorno in cui il Figlio di Dio “con voced’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo”4 e darà inizio al Suo regno millenario.

Ci è stato affidato il santo sacerdozio e ci sono stati conferiti la responsabilità, il potere e il diritto diagire come agenti del nostro Re celeste.

Queste sono le cose che contano di più. Queste sono le cose di valore eterno che meritano la nostraattenzione.

Non possiamo e non dobbiamo lasciarci distrarre dal nostro sacro dovere. Non possiamo e nondobbiamo perdere di vista le cose che contano di più [Frase memorabile].

NehemiaNehemia dell’Antico Testamento è un grande esempio di come rimanere concentrati e impegnarci inun compito importante. Egli era un israelita che viveva in esilio a Babilonia e che serviva comecoppiere del re. Un giorno il re gli chiese perché sembrasse tanto triste. Nehemia rispose: “Comepotrebbe il mio aspetto non esser triste quando la città dove sono i sepolcri de’ miei padri è distruttae le sue porte son consumate dal fuoco?”5 [Riferimento incrociato].

Udito ciò, il re s’intenerì e conferì a Nehemia l’autorità affinché ritornasse a Gerusalemme ericostruisse la città. Ciò nonostante, non tutti furono felici di questo piano. Di fatto, diversi governatoriche vivevano vicino a Gerusalemme ebbero gran dispiacere “della venuta d’un uomo che procurava ilbene de’ figliuoli d’Israele”6. Questi uomini “s’[indignarono] fuor di modo, si [fecero] beffe de’Giudei”7 [Riferimento incrociato].

Intrepido, Nehemia non si lasciò distrarre dall’opposizione, ma raccolse le risorse e la manodopera,quindi si accinse a ricostruire la città, poiché “il popolo avea preso a cuore il lavoro”8 [Riferimentoincrociato].

Quando però iniziarono a innalzare le mura, l’opposizione s’intensificò. I nemici di Nehemiaminacciarono, cospirarono e ridicolizzarono. Le minacce erano molto reali e incutevano talmentetimore che Nehemia confessò: “Tutta quella gente ci voleva impaurire”9 [Riferimento incrociato].Nonostante il pericolo e la minaccia continua d’invasione, i lavori progredirono. Fu un periodo distress, poiché tutti i costruttori “lavorando, portavan ciascuno la spada cinta ai fianchi”10

[Riferimento incrociato].

Man mano che l’opera continuava, i nemici di Nehemia divennero sempre più disperati. Quattro voltelo pregarono di lasciare la sicurezza della città e di incontrarli con la scusa di risolvere il conflitto, maNehemia sapeva che il loro intento era di fargli del male. Ogni volta che lo avvicinarono, rispose nellastessa maniera: “Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere”11 [Riferimento incrociato].

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Che risposta grandiosa! Con quello scopo chiaro e immutabile, con quella grande determinazione, lemura di Gerusalemme salirono sino a che furono incredibilmente ricostruite in cinquantadue giorni.12

Nehemia si rifiutò di farsi distrarre dall’opera che il Signore voleva che compisse [Riferimentoincrociato].

Noi non scenderemoOggi sono incoraggiato e ispirato dai molti fedeli detentori del sacerdozio che hanno un cuore e unamente simili. Come Nehemia, amate il Signore e cercate di magnificare il sacerdozio che detenete. IlSignore vi ama e conosce la purezza del vostro cuore, come pure la risolutezza della vostradeterminazione. Egli riversa su di voi benedizioni per la vostra fedeltà, guida il vostro cammino, usa ivostri doni e talenti nell’edificazione del Suo regno su questa terra.

Ciò nondimeno, non tutti sono come Nehemia. C’è spazio per migliorare.

Mi chiedo, cari fratelli del sacerdozio, che cosa potremmo compiere se tutti, come il popolo diNehemia, “[prendessimo] a cuore il lavoro”. Mi chiedo che cosa potremmo compiere se“[smettessimo] le cose da fanciullo”13 e donassimo noi stessi, cuore e anima, per diventare detentoridel sacerdozio degni, veri rappresentanti del Signore Gesù Cristo [Invito].

Penso per un momento a quello che potremmo compiere nella vita, nel lavoro, in famiglia, nel rione onel ramo. Figuratevi nella mente come il regno di Dio progredirebbe su tutta la terra. Immaginatecome il mondo stesso potrebbe essere migliorato se ogni detentore del sacerdozio di Dio si cingesse ilombi e vivesse all’altezza del suo vero potenziale, fosse convertito sino in fondo all’anima, fosse unuomo leale e fedele con il sacerdozio, impegnato nell’edificazione del regno di Dio [Invito].

È facile distrarsi, concentrarsi su una spia bruciata o sulle azioni scortesi di persone sgarbate, qualiche siano le loro motivazioni. Pensate però al potere che avremmo come individui e come corpo delsacerdozio se, in risposta a ogni tentazione di perdere la concentrazione o di abbassare gli standard,gli standard di Dio, rispondessimo: “Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere”[Ripetizione].

Viviamo in un periodo di grandi difficoltà, ma anche di grandi occasioni. Il Signore sta cercandouomini come Nehemia: fratelli fedeli che adempiono il giuramento e l’alleanza del sacerdozio. Eglicerca di arruolare anime risolute che con diligenza si dedicano all’opera di edificazione del regno diDio, ossia che, quando si trovano davanti all’opposizione e alle tentazioni, dicono in cuor loro: “Io stofacendo un gran lavoro, e non posso scendere” [Ripetizione].

Quando affrontano prove e sofferenze, rispondono: “Io sto facendo un gran lavoro, e non possoscendere” [Ripetizione].

Quando sono derisi e rimproverati, proclamano: “Io sto facendo un gran lavoro, e non possoscendere” [Ripetizione].

Il Padre Celeste cerca coloro che non lasciano che quello che è insignificante ostacoli la loro ricerca diciò che è eterno. Cerca coloro che non lasciano che l’attrazione di ciò che è facile o le trappoledell’avversario li distraggano dall’opera che Egli ha chiesto loro di compiere. Cerca coloro le cui azionisi conformano alle loro parole, ossia chi dichiara con convinzione: “Io sto facendo un gran lavoro, enon posso scendere” [Ripetizione].

Una grande opera da compiereRendo solenne testimonianza che Iddio vive e che si ricorda di ognuno di noi. Egli tenderà le mani esosterrà coloro che si ergeranno e deterranno con onore il sacerdozio, poiché in questi ultimi giorniEgli avrà una grande opera da farci compiere.

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Questo vangelo non proviene da un uomo. La dottrina della Chiesa non è un tentativo dicomprendere il significato di antiche Scritture, bensì è la verità celeste rivelata da Dio stesso. Attestoche Joseph Smith vide ciò che dichiarò di aver visto. Egli vide veramente i cieli aperti e comunicò conDio Padre e il Figlio, e con gli angeli.

Rendo testimonianza che il Padre Celeste parla a coloro che Lo cercano in spirito e in verità. Sonostato testimone oculare e attesto con gioia che ai nostri giorni Dio parla attraverso il Suo profeta,veggente e rivelatore, Thomas S. Monson.

Cari fratelli, come Nehemia, abbiamo un gran lavoro da compiere. Guardiamo dall’alto l’orizzontedella nostra epoca. La mia preghiera fervente è che nonostante le tentazioni, non abbasseremo maigli standard; che a dispetto delle distrazioni, a prescindere da dove potranno venire, non perderemomai di vista le cose che contano di più; che ci ergeremo risoluti e uniti, uno accanto all’altro, mentrecon coraggio porteremo lo stendardo del Signore Gesù Cristo.

Prego che possiamo essere degni del santo sacerdozio dell’Onnipotente e, all’unisono, alzare il capo econ voce ferma proclamare al mondo: “Stiamo facendo un gran lavoro, e non possiamo scendere”[Ripetizione]. Nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.

Note1. Dottrina e Alleanze 121:46.2. Romani 6:6.3. Giacomo 1:27.4. 1 Tessalonicesi 4:16.5. Nehemia 2:3.6. Nehemia 2:10.7. Nehemia 4:1.8. Nehemia 4:6.9. Nehemia 6:9.

10. Nehemia 4:18.11. Nehemia 6:3.12. Vedi Nehemia 6:15.13. 1 Corinzi 13:11.

Stiamo facendo un gran lavoro, e non possiamoscendere (Copia per lo studente).Presidente Dieter F. UchtdorfSecondo consigliere della Prima PresidenzaLiahona, maggio 2009, 59–62.

Miei cari fratelli, sono diversi mesi che so quale messaggio portarvi oggi.Durante questo periodo ho cercato una storia che illustrasse ciò che intendodirvi. Ho cercato una storia sull’agricoltura. Ne ho cercata una sugli animali. Inonore dell’anziano Scott, ne ho cercata una sull’ingegneria nucleare, e in onoredel presidente Monson ne ho cercata una sull’allevamento dei piccioni.

In breve, c’è una storia che ha continuato a venirmi in mente, che da moltissimianni è impressa nella mia memoria. Non è sulle colture, gli animali, l’ingegnerianucleare o i piccioni. Come potrete aver indovinato, parla di aviazione. La

chiamo “La storia della spia”.

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La storia della spia, o del perdere di vista ciò che conta di piùIn una notte scura di trentasei anni fa, un jumbo Lockheed 1011 si schiantò in una palude dellaFlorida, uccidendo più di cento persone. Questo fu uno degli incidenti più terribili nella storia degliStati Uniti.

Una cosa curiosa di questo incidente è che tutte le parti e i sistemi vitali dell’aeroplano funzionavanoperfettamente, sicché il velivolo avrebbe potuto facilmente atterrare a destinazione, ossia Miami, chedistava soltanto venti miglia dal luogo della tragedia.

Durante l’avvicinamento finale l’equipaggio notò che una spia verde non era accesa. Questa spiaserviva a indicare se il carrello anteriore era uscito con successo o no. I piloti interrupperol’avvicinamento, impostarono il pilota automatico affinché l’aereo girasse in circolo sopra alla paludenera come la pece, e volsero l’attenzione al problema.

Si preoccuparono tanto di risolvere la questione che non si resero conto che l’apparecchio stavagradualmente scendendo e avvicinandosi alla palude oscura. Quando qualcuno si accorse di ciò chestava accadendo, fu troppo tardi per evitare il disastro.

Dopo l’incidente, gli investigatori cercarono di scoprirne la causa. Il carrello si era di fatto abbassatocorrettamente. L’aeroplano era in perfette condizioni meccaniche. Tutto funzionava perfettamente,tranne una cosa: una sola spia che si era bruciata. Quella piccola spia, del valore di circa venticentesimi, innescò una catena di eventi che alla fine costò la vita a oltre cento persone.

Certo, la spia bruciata non causò l’incidente, che invece avvenne perché l’equipaggio si concentrò suuna cosa che al momento sembrava importante, perdendo però di vista ciò che contava di più.

Riponete il cuore nelle cose che contano di piùLa tendenza a concentrarsi su ciò che è insignificante, a discapito di quello che è profondo, non capitasoltanto ai piloti, ma a tutti. Siamo tutti a rischio. Il guidatore che si concentra sulla strada ha moltepiù probabilità di arrivare senza incidenti a destinazione rispetto a chi pensa a mandare un messaggiocon il cellulare.

Sappiamo ciò che conta di più nella vita: la luce di Cristo lo insegna a tutti. Noi fedeli Santi degliUltimi Giorni abbiamo lo Spirito Santo come “compagno costante”1, che ci insegna le cose di valoreeterno. Immagino che tutti i detentori del sacerdozio che oggi mi ascoltano, se venisse loro chiesto,preparerebbero un meraviglioso discorso sull’argomento. La nostra debolezza sta nel mancare diallineare le azioni alla coscienza.

Fermatevi un attimo e pensate a dove si trovano il vostro cuore e i vostri pensieri. Siete concentratisulle cose che contano di più? Il modo in cui trascorrete il tempo libero ci può fornire un’indicazioneutile. Dove si volgono i vostri pensieri quando la pressione delle scadenze cessa? Il vostro cuore e ivostri pensieri sono concentrati sulle cose fugaci che contano solo per un momento, oppure su ciò checonta di più?

Che risentimenti avete? A quali scuse vi attaccate che vi impediscono di essere il tipo di marito, padre,figlio e detentore del sacerdozio che sapete di dover essere? Quali cose vi distraggono dai doveri o viimpediscono di fare onore alla vostra chiamata più diligentemente?

Evitate le distrazioniTalvolta le cose che ci distraggono non sono di per sé cattive; spesso ci fanno persino sentire bene.

È possibile portare agli eccessi anche le cose buone. Un esempio potrebbe essere un padre o unnonno che trascorrono moltissime ore a effettuare la ricerca genealogica o a creare un blog,trascurando o evitando di passare del tempo di qualità con i propri figli e nipoti. Un altro esempio

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potrebbe essere un giardiniere che trascorre i giorni estirpando le erbacce dal terreno, ignorando peròla malerba spirituale che minaccia di soffocargli l’anima.

Anche alcuni programmi della Chiesa possono diventare una distrazione se li portiamo agli estremi econsentiamo loro di dominare il nostro tempo e attenzioni a discapito delle cose che contano di più.Nella vita abbiamo bisogno di equilibrio.

Quando amiamo veramente il Padre Celeste e i Suoi figli, dimostriamo questo amore attraverso leazioni. Ci perdoniamo a vicenda e cerchiamo di fare del bene, perché “il nostro vecchio uomo è statocrocifisso con [Cristo]”2. “[Visitiamo] gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e [ci conserviamo] puridal mondo”3.

Miei cari fratelli del sacerdozio, viviamo negli ultimi giorni. Il vangelo di Gesù Cristo è restaurato sullaterra. Le chiavi del sacerdozio di Dio sono state nuovamente date all’uomo. Viviamo in un’epoca diattesa e di preparazione, con il compito affidatoci da Dio di preparare noi stessi, la nostra famiglia e ilmondo che ci circonda per l’aurora che si avvicina, ossia il giorno in cui il Figlio di Dio “con voced’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo”4 e darà inizio al Suo regno millenario.

Ci è stato affidato il santo sacerdozio e ci sono stati conferiti la responsabilità, il potere e il diritto diagire come agenti del nostro Re celeste.

Queste sono le cose che contano di più. Queste sono le cose di valore eterno che meritano la nostraattenzione.

Non possiamo e non dobbiamo lasciarci distrarre dal nostro sacro dovere. Non possiamo e nondobbiamo perdere di vista le cose che contano di più.

NehemiaNehemia dell’Antico Testamento è un grande esempio di come rimanere concentrati e impegnarci inun compito importante. Egli era un israelita che viveva in esilio a Babilonia e che serviva comecoppiere del re. Un giorno il re gli chiese perché sembrasse tanto triste. Nehemia rispose: “Comepotrebbe il mio aspetto non esser triste quando la città dove sono i sepolcri de’ miei padri è distruttae le sue porte son consumate dal fuoco?”5.

Udito ciò, il re s’intenerì e conferì a Nehemia l’autorità affinché ritornasse a Gerusalemme ericostruisse la città. Ciò nonostante, non tutti furono felici di questo piano. Di fatto, diversi governatoriche vivevano vicino a Gerusalemme ebbero gran dispiacere “della venuta d’un uomo che procurava ilbene de’ figliuoli d’Israele”6. Questi uomini “s’[indignarono] fuor di modo, si [fecero] beffe de’Giudei”7.

Intrepido, Nehemia non si lasciò distrarre dall’opposizione, ma raccolse le risorse e la manodopera,quindi si accinse a ricostruire la città, poiché “il popolo avea preso a cuore il lavoro”8.

Quando però iniziarono a innalzare le mura, l’opposizione s’intensificò. I nemici di Nehemiaminacciarono, cospirarono e ridicolizzarono. Le minacce erano molto reali e incutevano talmentetimore che Nehemia confessò: “Tutta quella gente ci voleva impaurire”9. Nonostante il pericolo e laminaccia continua d’invasione, i lavori progredirono. Fu un periodo di stress, poiché tutti i costruttori“lavorando, portavan ciascuno la spada cinta ai fianchi”10.

Man mano che l’opera continuava, i nemici di Nehemia divennero sempre più disperati. Quattro voltelo pregarono di lasciare la sicurezza della città e di incontrarli con la scusa di risolvere il conflitto, maNehemia sapeva che il loro intento era di fargli del male. Ogni volta che lo avvicinarono, rispose nellastessa maniera: “Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere”11.

Che risposta grandiosa! Con quello scopo chiaro e immutabile, con quella grande determinazione, lemura di Gerusalemme salirono sino a che furono incredibilmente ricostruite in cinquantadue giorni.12

Nehemia si rifiutò di farsi distrarre dall’opera che il Signore voleva che compisse.

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Noi non scenderemoOggi sono incoraggiato e ispirato dai molti fedeli detentori del sacerdozio che hanno un cuore e unamente simili. Come Nehemia, amate il Signore e cercate di magnificare il sacerdozio che detenete. IlSignore vi ama e conosce la purezza del vostro cuore, come pure la risolutezza della vostradeterminazione. Egli riversa su di voi benedizioni per la vostra fedeltà, guida il vostro cammino, usa ivostri doni e talenti nell’edificazione del Suo regno su questa terra.

Ciò nondimeno, non tutti sono come Nehemia. C’è spazio per migliorare.

Mi chiedo, cari fratelli del sacerdozio, che cosa potremmo compiere se tutti, come il popolo diNehemia, “[prendessimo] a cuore il lavoro”. Mi chiedo che cosa potremmo compiere se“[smettessimo] le cose da fanciullo”13 e donassimo noi stessi, cuore e anima, per diventare detentoridel sacerdozio degni, veri rappresentanti del Signore Gesù Cristo.

Penso per un momento a quello che potremmo compiere nella vita, nel lavoro, in famiglia, nel rione onel ramo. Figuratevi nella mente come il regno di Dio progredirebbe su tutta la terra. Immaginatecome il mondo stesso potrebbe essere migliorato se ogni detentore del sacerdozio di Dio si cingesse ilombi e vivesse all’altezza del suo vero potenziale, fosse convertito sino in fondo all’anima, fosse unuomo leale e fedele con il sacerdozio, impegnato nell’edificazione del regno di Dio.

È facile distrarsi, concentrarsi su una spia bruciata o sulle azioni scortesi di persone sgarbate, qualiche siano le loro motivazioni. Pensate però al potere che avremmo come individui e come corpo delsacerdozio se, in risposta a ogni tentazione di perdere la concentrazione o di abbassare gli standard,gli standard di Dio, rispondessimo: “Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere”.

Viviamo in un periodo di grandi difficoltà, ma anche di grandi occasioni. Il Signore sta cercandouomini come Nehemia: fratelli fedeli che adempiono il giuramento e l’alleanza del sacerdozio. Eglicerca di arruolare anime risolute che con diligenza si dedicano all’opera di edificazione del regno diDio, ossia che, quando si trovano davanti all’opposizione e alle tentazioni, dicono in cuor loro: “Io stofacendo un gran lavoro, e non posso scendere”.

Quando affrontano prove e sofferenze, rispondono: “Io sto facendo un gran lavoro, e non possoscendere”.

Quando sono derisi e rimproverati, proclamano: “Io sto facendo un gran lavoro, e non possoscendere”.

Il Padre Celeste cerca coloro che non lasciano che quello che è insignificante ostacoli la loro ricerca diciò che è eterno. Cerca coloro che non lasciano che l’attrazione di ciò che è facile o le trappoledell’avversario li distraggano dall’opera che Egli ha chiesto loro di compiere. Cerca coloro le cui azionisi conformano alle loro parole, ossia chi dichiara con convinzione: “Io sto facendo un gran lavoro, enon posso scendere”.

Una grande opera da compiereRendo solenne testimonianza che Iddio vive e che si ricorda di ognuno di noi. Egli tenderà le mani esosterrà coloro che si ergeranno e deterranno con onore il sacerdozio, poiché in questi ultimi giorniEgli avrà una grande opera da farci compiere.

Questo vangelo non proviene da un uomo. La dottrina della Chiesa non è un tentativo dicomprendere il significato di antiche Scritture, bensì è la verità celeste rivelata da Dio stesso. Attestoche Joseph Smith vide ciò che dichiarò di aver visto. Egli vide veramente i cieli aperti e comunicò conDio Padre e il Figlio, e con gli angeli.

Rendo testimonianza che il Padre Celeste parla a coloro che Lo cercano in spirito e in verità. Sonostato testimone oculare e attesto con gioia che ai nostri giorni Dio parla attraverso il Suo profeta,veggente e rivelatore, Thomas S. Monson.

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Cari fratelli, come Nehemia, abbiamo un gran lavoro da compiere. Guardiamo dall’alto l’orizzontedella nostra epoca. La mia preghiera fervente è che nonostante le tentazioni, non abbasseremo maigli standard; che a dispetto delle distrazioni, a prescindere da dove potranno venire, non perderemomai di vista le cose che contano di più; che ci ergeremo risoluti e uniti, uno accanto all’altro, mentrecon coraggio porteremo lo stendardo del Signore Gesù Cristo.

Prego che possiamo essere degni del santo sacerdozio dell’Onnipotente e, all’unisono, alzare il capo econ voce ferma proclamare al mondo: “Stiamo facendo un gran lavoro, e non possiamo scendere”.Nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.

Note1. Dottrina e Alleanze 121:46.2. Romani 6:6.3. Giacomo 1:27.4. 1 Tessalonicesi 4:16.5. Nehemia 2:3.6. Nehemia 2:10.7. Nehemia 4:1.8. Nehemia 4:6.9. Nehemia 6:9.

10. Nehemia 4:18.11. Nehemia 6:3.12. Vedi Nehemia 6:15.13. 1 Corinzi 13:11.

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